Everything begins with an invitation

di _Giuls17_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** _Prologo_ ***
Capitolo 2: *** _Capitolo 1_ ***
Capitolo 3: *** _Capitolo 2_ ***
Capitolo 4: *** _Capitolo 3_ ***
Capitolo 5: *** _Capitolo 4_ ***



Capitolo 1
*** _Prologo_ ***


Everything begins with an invitation.
_Prologo_

La scuola era ufficialmente finita a Konoha e l'ultima campanella risuonava potente nel primo pomeriggio.
Tutti i ragazzi del villaggio avevano atteso con ansia questo momento, finalmente avrebbero avuto il tempo di divertirsi e di svagarsi, cosa che non era stata possibile prima a causa delle lezioni e delle missioni.
Una ragazza dai capelli rosa corti correva per uscire il prima possibile dalla scuola, anche se lei amava studiare e fare i compiti, era giunto il momento di svagarsi.
-Naruto!!.- urlò al suo amico che la precedeva.
-Sakura, ci credi la scuola è finalmente finita!.- disse saltando il biondo.
-La smetti di fare il bambino.- lo rimbeccò Sasuke che, invece camminava abbastanza lentamente come se la cosa non lo riguardarse.
-Smettila tu di fare il grande, siamo giovani ed è il momento di divertirsi!!.- disse iniziando a muoversi come un pazzo il suo amico.
-Se, okay.- li liquidò il moro.
-Sasuke, Naruto ha ragione è il momento di fare qualcosa di bello.- disse timidamente la rosa.
-Beh fatemi sapere in caso.- e li lasciò a bocca aperta davanti ai gradini della scuola.
-Sasuke è sempre più strano.- disse Naruto non capendo per niente il suo compagno di squadra.
Lo aveva visto impegnarsi tutto l'anno, sopra a tutto nelle missioni eppure, non si era mai concesso il giusto riposo e lui lo sapeva bene, ogni tanto lo spiava, arrivava fino al quartiere Uchiha per vedere se almeno a casa sua facesse qualcosa di diverso.
Ma si era sbagliato, lo aveva visto sempre o a studiare o ad allenarsi in qualche tecnica, non riposava mai.
-E' vero Naruto ma per questo noi gli dobbiamo stare vicini.- disse sorridendo Sakura. Lei sapeva che la vita di Sasuke non era di certo rosa e fiori, ma voleva a tutti i costi renderla migliore.
-Hai ragione Sakura.- disse l'amico incamminandosi fuori dalla scuola.
-Oh guarda là!.- urlò Sakura indicando un manifesto.
-Cos'è?.-
-Apriranno un parco acquatico! Proprio qua a Konoha!.- disse urlando per la bella notizia.
-Non ci posso credere e quando?.-chiese tutto elettrizzato.
-A Giugno, tra venti giorni.-
-Bene abbiamo trovato come passare il tempo.-
-Già, dobbiamo solo organizzarci con gli altri. Pranziamo?.- chiese la ragazza interrompendo il suo discorso.
-Certo, Ramen?.- chiese l'amico con lo sguardo sognante.
-Si Naruto.- disse sconsolata, non c'era niente da fare, il suo amico non poteva vivere senza il Ramen e a lei faceva davvero bene renderlo felice.
Lei e Naruto si erono legati sempre di più, erono diventati come fratello e sorella e Sakura era diventata la famiglia che il biondino non aveva mai avuto, c'era sempre stato per tutto e non lo avrebbe mai lasciato ed entrambi senza dire niente erono diventati la famiglia di Sasuke.
Lui non lo avrebbe mai ammesso pensò la ragazza, ma tutti tenevano a lui almeno un pò e ci sarebbero sempre stati, solo che lui non lasciava mai aperte le porte del suo cuore.
-Dobbiamo convincere Sasuke.- disse Naruto interrompendo il pensiero della ragazza.
-Sì ma come? Lui è sempre cosi chiuso!.- sbottò esasperata per il comportamento del ragazzo.
-Già, ma un modo lo troviamo, stai tranquilla, intanto ora andiamo da lui e lo invitiamo ad andare in discoteca stasera.-
-Va bene Naru.- disse sorridendo.
Entrambi speravano di riuscire nel loro intento anche se c'era un'enorme probabilità che il moro gli chiudesse la porta in faccia senza neanche dargli il momento di parlare.

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Capitolo 2
*** _Capitolo 1_ ***


_Capitolo 1_

-Secondo te cosa farà tutto il giorno in quel quartiere solo?.- chiese Sakura curiosa. Si era sempre fatta quella domanda ma non aveva mai avuto il coraggio di porla al diretto interessato, probabilmente perchè non avrebbe risposto o se lo avesse fatto le avrebbe risposto male.
Aveva sempre provato un'affetto spontaneo e naturale per Sasuke e più volte aveva cercato di dimostrarglielo, lo aveva invitato da lei a studiare ma, lui aveva rifiutato, si era fatta in quattro per diventare più forte ma finiva sempre che lui la salvava.
Si era anche tagliata i capelli per lui, ma non guardandola come lei voleva non si era accorto di niente ed era per tutti quei rifiuti che era esasperata e delusa, avrebbe voluto un Sasuke più vivace e allegro, un pò come Naruto ma sapeva benissimo che chiedeva troppo.
Naruto aveva sempre vissuto senza genitori e gli unici legami che aveva erono con le persone del presente, ma non era lo stesso per lui, il moro aveva ancora legami con la sua famiglia, aveva visto l'intero clan morire per le mani di suo fratello e il suo legame risiedeva nella vendetta e nel passato, si allenava sempre per adempiere a quel destino.
Lo aveva detto lui stesso, era nato per quello e nient'altro e quel giorno il cuore di Sakura aveva subito un graffio, non voleva che lui morisse.
-Siamo arrivati.- disse Naruto e si fermarono davanti alla scritta del quartiere Uchiha.
Lei c'era stata poche volte o meglio si era soffermata, non gli piaceva quel posto.
-Stai bene?.-
Naruto lo sapeva che a lei importava davvero di Sasuke e che gli voleva bene anche se non lo avrebbe mai ammesso, la vedeva in classe, lei lo guardava con occhi diversi, con occhi pieni di amore, mentre lui solo con una freddezza costante e inadeguata.
Più volte aveva cercato di capire se a Sasuke importasse di Sakura ma aveva ottenuto sempre e solo il silenzio, era un pò geloso, lo doveva ammettere, avrebbe voluto avere le stesse attenzione che lei dedicava al moro ma, sapeva che non sarebbe mai successo.
-Si, Naru andiamo.-
Prese l'iniziativa e oltrepassò il confine del quartiere, un freddo assurdo si insuonò nel corpo dei ragazzi che iniziarono a tremare.
-Cosa ci fate voi qui!.- urlò una voce possente.
Sasuke apparve davanti a loro in meno di un minuto, sguardo cupo e aria arrabbiata, lo stesso Sasuke di sempre.
-Volevamo parlarti.- disse il ragazzo.
-Non dovete venire qua.- continuò il moro ignorandolo.
Odiava quando le persone si presentavano a casa sua senza chiedere il permesso, quella era la sua casa e dovevano portare rispettò pensò adirato.
-Ascoltaci per favore.- sussurrò Sakura.
Lui si allontanò da quei pensieri e per la prima volta ascoltò la sua amica, e si accorse del suo cambiamento: si era tagliata i capelli setosi, che però ora le davano un'aria da grande, il corpo era sempre asciutto ma molto forte, gli occhi verdi erono grandi e pieni di vita, non aveva più visto occhi come i suoi.
E dovette ammettere che la trovò bella.
-Dimmi.- rispose.
-Stasera volevamo andare a ballare e volevamo sapere se sei dei nostri.- rispose la ragazza senza guardarlo negli occhi.
Questo lo incuriosì molto, aveva paura? No si disse era altro, era spaventata di un rifiuto. -Si vengo.- disse semplicemente.
Sakura alzò lo sguardo allibita e lo guardò per la prima volta negli occhi, scorse la freddezza dei suoi occhi ma sorrise lo stesso, aveva detto di si e questo era l'unica cosa che le importava.
-Allora alle undici al solito posto.- disse Naruto che si era sentito escluso dalla conversazione che era avvenuta tra i due, anche se breve c'era rimasto male.
-Okay.- disse il moro, aspettò che i suoi amici uscisserò dal suo quartiere e tornò a casa.
Percorse lentamente la strada che portava al lago ripensando alla conversazione con la rosa, qualcosa lo aveva incuriosito in lei, qualcosa che non conosceva bene ma che gli aveva fatto provare un'attrazione verso di lei.
Attrazzione, il cervello di Sasuke scandì bene quelle parole, Sakura era una bella ragazza e sapeva di essere desiderato da molte ragazze del villaggio, ma lei? Lei era attratta da lui oppure era immune al suo fascino?
Sasuke non seppe darsi una risposta e per la prima volta si sentì confuso e avvilito per una cosa cosi futile, che prima non gli sarebbe mai passata per la mente.
-E' colpa di Sakura.- disse soffermandosi a guardare la sua immagine nell'acqua. Sua e dei suoi occhi grandi e pieni di vita che lo avevano fatto sentire ancora più solo e voglioso di avere accanto a se qualcuno, qualcuno come lei che rendesse la sua vita piena e degna di essere vissuta.
Ma non poteva pensare veramente quelle cose anche perchè non le avrebbe mai confessate a causa dell'orgoglio degli Uchiha.
Sarebbe rimasto solo, per sempre.

-Secondo te verrà?.- chiese Sakura al suo amico.
-Certo, ha detto sì.-
Sakura riprese a contorcersi le mani, aveva passato metà pomeriggio a decidere cosa mettere, aveva provato tutto il suo guardaroba finchè non si era resa conto che era tardi e che avrebbe dovuto scegliere in fretta, alla fine nonostante non ne fosse cosi convinta, scelse dei leggings color jeans e una maglietta lunga e paiettata, aveva lasciato i capelli sciolti e si era truccata.
Tutto solo per lui, perchè era risaputo che il giovane Uchiha non partecipasse a certi eventi sociale e la sua venuta era un evento che non passava inosservato, infatti si guardò intorno e vide che numerose ragazze si erono vestite bene, troppo bene per i suoi gusti, voleva dire che anche loro sapevano.
Diede un occhiata fugace all'orologio, erono le undici e un quarto fra un pò sarebbero dovuti entrare e di Sasuke ancora non c'era traccia.
Scrollò le spalle e si disse che era stata una stupida a crederci, lui non sarebbe venuto. -Scusate il ritardo.- disse una voce alle sue spalle.
Sakura si voltò e per poco non si scontrò con l'Uchiha, indossava una camicia bianca e dei jeans chiari, aveva sistemato i capelli corti cosi da non dover mettere il copri fronte.
La rosa arrossì rendendosi conto che solo pochi centrimenti la separavano dal moro.
-Oh Sasuke tranquillo.- rispose Naruto che non aveva notato niente di strano nell'amico.
-Ciao Sakura.-
-C..ciao Sasuke.- disse la ragazza tremendamente imabarazza.
Lui non si era mai rivolto cosi a lei, ma invece di pensare al saluto Sasuke non potè fare a meno di pensare che era davvero carina e si sentì ancora più attratto da lei.
-Si entra.- urlò una voce davanti a loro.
E si misero in fila assieme agli altri, lui finì proprio dietro di lei, poté sentire il profumo di fragola della ragazza e l'odore del suo lucido.
Si avvicinò all'orecchio di lei e fece una cosa che mai avrebbe fatto ma, qualcosa stava cambiando e non riuscì a farsene una colpa.
-Sei bellissima.- le sussurrò prima di avanzare nella folla.
Lei tremò a quelle due semplici parole, era Sasuke e ne era sicura e lo confermò il fatto che si era allontanato da lei di corsa, si toccò l'orecchio e arrossì a quelle parole, sentì il cuore battere forte, come non mai.
Lui non aveva mai fatto una cosa del genere, non l'aveva mai toccata e mai degnata di uno sguardo eppure gli aveva detto quelle cose.
Lo seguì con lo sguardo e lo vide voltarsi nella sua direzione, gli fece un sorriso sghembo ed entrò, Sakura non potè fare a meno di pensare che lui si era proprio rivolto a lei e a nessun'altra.
Dire che la sala da ballo era davvero affollato era dire poco, tutti i giovani di Konoha si erono radunati nella discoteca locale e stavano già iniziando a bere e a ballare.
Sasuke vide Sakura entrare e decise di giocarsi il tutto per tutto, doveva sapere se lei era attratta da lui e in quel caso capire il perchè non glielo aveva mai detto, posò il drink che si era concesso e si fiondò sulla ragazza.
Sapeva che lo avrebbero visto molte ragazze ma per la prima volta non gli importò, prese il polso di Sakura e la trascinò in pista, una cosa che prima di quel giorno non avrebbe fatto, si ripromise di passare da uno psicologo il prima possbile per farsi controllare.
Portò le mani della giovane sulle sue spalle e le strinse la vita nelle sue mani, la vide arrossire e di colpo rilassarsi, qualcosa dentro di lui gli disse che aveva fatto centro.
Iniziarono a ballare e Sasuke si sentì come una ragazzo normale, stringeva Sakura a se come se fosse di sua proprietà e di nessun'altra, vedeva lo sguardo geloso delle altre ma non gli importava, l'unica cosa bella era il suo sorriso.
Lei si strinse a lui, il cuore stava impazzendo, voleva uscire dal suo petto per andarsene chissà dove, perchè Sasuke faceva in quel modo, si chiese un pò terrorizzata ma capì che non gli importava, lo stava facendo con lei ed era questo l'importante.
Si sitrnse ancora di più a lui e iniziò a ballargli quasi di soprà ma non se ne preoccupò perchè vide il suo sguardo e qualcosa dentro di lei le disse che era solo ed esclusivamente per lei.

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Capitolo 3
*** _Capitolo 2_ ***


_Capitolo 2_

Quella sera stessa Naruto aveva avvertito Sasuke del parco acquatico che ci sarebbe stato presto a Konoha e stranamente per il biondino lui rispose di si, solo che lo disse guardando Sakura cosa che gli risultò ancora più difficile a crederci.
Li aveva visti ballare assieme come tutti del resto e non si capacitava del perché Sasuke avesse cambiato idea cosi facilmente, ma lo avrebbe scoperto.
Aveva deciso di andarsene prima, Sasuke non era un ballerino nato anzi, era convito che facesse schifo sulla pista da ballo ma quella sera qualcosa gli aveva fatto capire il contrario, quella ragazza che tutto a un tratto aveva visto viva e solare lo aveva colpito come un fulmine e si chiese se non fosse merito suo quel cambiamento.
Sentì un rumore impercettibile ma i suoi sensi di ninja scattarono verso destra, stava succedendo qualcosa dietro l'angolo e lui non poteva ignorare quel richiamo.
Una scarica di adrenalina gli si diffuse nel corpo non appena vide due tizi chini su una ragazza che stava cercando di toglierseli di dosso, la scarica aumentò, non appena vide i capelli rosa della ragazza, solo in quel momento una rabbia folle lo percorse e sfoderò lo Sharigan, lo sguardo di uno dei ragazzi si intrecciò al suo e iniziò a urlare per il dolore, la visione che Sasuke gli stava mostrando non era di certo rosa e fiori e non appena l'altro si voltò iniziò a correre impaurito, sapeva chi era.
L'Uchiha si avvicinò al primo ragazzo e lo buttò a terra facendogli perdere i sensi, si avvicinò alla ragazza tremante e gli alzò il mento con la mano.
-Va tutto bene, Sakura?.- stranamente la sua voce uscì calma e quasi dolce.
-Sasuke!.- urlò la ragazza abbracciandolo, stava piangendo per la paura, lui la strinse forte.
Non aveva più toccato un corpo caldo come quello di lei e si sentì vivo per la prima volta dopo tanto tempo, la strinse ancora più e sentì le lacrime di lei fermarsi per far restare solo il singhiozzo, rise di quella situazione e la prese in braccio.
-Dove abiti?.-
-Lungo la strada.- disse tranquillamente.
-I tuoi lo sanno che stai tornando?.- chiese curioso, si accorse che la ragazza era davvero leggera, cosa che prima non aveva visto e si meravigliò.
-No, sono fuori città al momento.- disse imbarazzata.
-Aspetta.- disse il moro fermandosi, -Mi stai dicendo che sei venuta a ballare e stai tornando a casa sola alle tre del mattino e per giunta non c'è nessuno che ti aspetta?.- chiese sorpreso e spaventato, cosa sarebbe successo se non l'avesse salvata, di sicuro qualcosa di brutto.
-Già...- disse lei non sapendo che altro aggiungere.
-Tu dormi da me.- disse e la sua affermazione non ammetteva repliche lo avevano capito entrambi, maggiormentte Sakura il cuore aveva iniziato a battere talmente forte che ebbe paura che lui potesse sentire.
Nessuno aveva fatto una cosa cosi carina per lei neanche Naruto, si meravigliò che il primo fosse proprio lui, improvvisamente Sasuke si mise a correre e lei si aggrappò a lui per non cadere, il suo corpo era freddo e duro, non aveva mai sentito cosi tanta tristezza in vita sua.
Il quartiere dell'Uchiha apparve all'imprivo e il ragazzo imboccò subito la strada verso casa sua, sapeva che era una cosa strana portare qualcuno dentro, sopra a tutto perchè nessuno apparte lui era più entrato o aveva vissuto, in quel piccolo mondo, ma portarci Sakura si diesse era stata la scelta giusta.
La fece scendere e la fece entrare in casa, si chiuse la porta alle spalle e si sbottonò la camicia fino a metà petto esausto di quella notte che voleva quasi non finire mai.
Notò lo sguardo della ragazza, stava osservando casa sua mentre si stringeva nella maglietta, doveva avere freddo anche se si cominciava a sentire quel caldo estivo.
-Aspetta qua.- disse sparendo dentro e riapparve un attimo dopo con una maglietta lunga che era stata sua una volta, quando voleva imitare Itachi a tutti i costi.
-Cambiati, sentirai meno freddo.- disse imbarazzo e solo in quel momento si rese conto di essere quasi mezzo nudo davanti a una raggazza e si vergognò per la prima volta in vita sua.
-Ti mostro dov'è il bagno.- e alla fine la condusse in camera sua e poi in bagno, si chiuse la porta e si buttò sul letto, la situazione gli stava sfuggendo di mano, pensò prima di indossare il pantalone del pigiama a e una canotta leggera.
-Eccomi.- sentì sussurrare da una voce.
Si voltò e vide la ragazza sprofondare in quella maglietta, con le maniche troppo lunghe e troppo corta, gli arrivava quasi un pò sopra le ginocchia. Si sentì di nuovo attratto da quel corpo che avrebbe voluto di nuovo al suo fianco.
-Va meglio?.-
-Sì, grazie.- e le sorrise, poche persone gli sorridevano cosi.
-Sasuke, com'è vivere un questa casa?.- chiese mentre si sedeva nel letto, accanto a lui.
-Normale o almeno penso, questa è casa mia nonostante tutto.-
-Non ti senti solo?.- lo chiese guardandolo negli occhi.
-Io sarò sempre solo.- disse lui quasi sussurrando.
-Mi dispiace, ma non voglio vederti solo.-
Quelle poche parole gli riaccesero il cuore e le sorrise, un vero sorriso stavolta. -Vieni ti mostro la tua camera.- disse alzandosi.
Lei si aggrappò al suo braccio e le mostrò la camera degli ospiti, mai usata solo in qualche rara occasione.
-Se hai bisogno, chiama.- le lasciò un bacio in fronte e uscì dalla stanza, solo che non andò in camera sua ma fuori e poté sentire il profumo della natura che aveva ripreso a crescere.
Si diresse al lago e si specchio in quell'acqua che era sempre stata limpida, molto diversa dal suo cuore.
Stavolta vide un Sasuke più felice e radiosi e seppe che era merito della sua compagna, aveva uno strano potere su di lui, non lo avrebbe mai ammesso ad alta voce ma lo sapeva, sorrise e rimase a guardare la luna.
-Non ho mai visto questo lago.- disse la sua voce candida da dietro le spalle. Non si sorprese, aspettava la sua presenza.
-No? Avresti dovuto vederlo prima, era molto più bello.- e ripensò ai giorni trascorsi col padre.
-Sasuke, parlami di te.- disse prendendolo sotto braccio.
-Sono nato qua, ero piccolo ma ho visto la mia famiglia morire, davanti ai miei occhi Itachi li ha massacrati, da quel giorno sono cambiate troppe cose per ricordarle tutte, ma sono ancora qua, la mia vendetta mi aspetta.-
-Non pensi che ci possa essere altro?.- chiese lei.
-No, anche se ogni tanto mi chiedo come sarebbe stata la mia vita fuori da questo clan.-
-E cosa ti sei risposto?.-
-Che non sarebbe cambiato niente, sono e resterò quel che sono, un mezz'uomo.- sputò quelle parole con odio e la sentì tremare.
-Torniamo dentro.- disse guardandola, il suo sguardo era triste e preoccupato, sapeva che centravano le sue parole, ma non poteva farci niente quella era la verità e lo sarebbe stata per sempre.

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Capitolo 4
*** _Capitolo 3_ ***


_Capitolo 3_

I giorni successivi a quello passarono come se non fossero nemmeno iniziati, cosi velocemente che nessuno se ne rese conto, tranne Sasuke e Sakura, entrambi dalla sera della discoteca erono cambiati, Sakura era diventata più matura di quanto non lo fosse già e Sasuke più aperto, ma solo ed esclusivamente con lei.
Vedeva quell'adorabile ragazza come la sua salvezza e si era affezionato a lei, doveva ammetterlo ormai era entrata nella sua ala protettiva e non l'avrebbe più lasciata andare.
Naruto dal canto suo non capiva cosa stesse succedendo ai suoi compagni, era come se fosse stato escluso dal suo stesso mondo, li vedeva sempre assieme a parlare e a ridere, cosa incredibile dato che uno dei due era proprio il ragazzo che non sapeva cosa voleva dire ridere o essere felice e l'altra la sua amica che non aveva mai avuto il coraggio di parlare al suo amico.
Sasuke la teneva stetta a se, metteva le sue mani intorno alle spalle della giovine come se fosse la sua ragazza, anche se per arrivare a quel punto la strada era ancora molto lunga ma vedeva lei felice e lo faceva stare bene, perché si era abituato a stere in pace con se stesso, come sei lei avesse placato quei demoni che non lo smettevano mai di tormententare, lei aveva compiuto il miracolo.
Certo stava bene attento a non farsi vedere sempre felice, avrebbe destato l'attenzione e non lo voleva, voleva rimanere nell'ombra, ma la sua ombra stava man mano svanendo se ne rendeva conto lui e anche lei, che si sentiva come lusingata e graziata dal cambiamento del moro, ma dall'altro lato aveva capito da quella sera che lui cercava solo qualcuno che lo capisse e lei lo aveva sempre fatto ma in silenzio.
Era stata invitata altre volte a casa del ragazzo, passavano assieme molto di quel tempo che non si poteva neanche contare, lui le insegnava qualche tecnica particolare e lei ad aprirsi agli altri o gli leggeva qualche libro interessante. In quei casi il moro stava in silenzio ed ascoltava molto attentamente, vedeva che era concentrato e le faceva sempre una tenerezza incredibile.
La parte più difficile sette giorni dopo la discoteca fu presentarlo ai suoi genitori, erono tornarni e volevano conoscere a tutti i costi il ragazzo con cui la loro unica figlia passava cosi tanto tempo.
Ma Sakura non aveva per niente accenato al fatto che fosse Sasuke Uchiha, ma lei per prima rimase sorpresa dal comporatemento del ragazzo.
-Sakura vai ad aprire!.- urlò sua madre dalla cucina, lei corse sapendo che era lui.
-Ciao.- disse lui non appena la vide, indossava un leggero vesitito, tipico per la stagione estiva.
-Entra.- le rispose arrossendo, sentiva a dosso lo sguardo del ragazzo e questo la metteva ancora in soggezzione.
-Oh tu devi essere quel ragazzo.- disse suo padre entrando in salone, lo vide tentennare un attimo ma poi gli mostrò uno dei più bei sorrisi e lei si rese conto che la prima prova era passata, ora mancava quella della mamma.
-Piacere Signore, sono Sasuke- rispose in tono autoritario.
-Piacere Sasuke!.- rispose suo padre stringendogli la mano.
Dopo poco arrivò la madre di Sakura, la sua faccia fu un pò più sorpresa di quella del marito ma si mostrò sempre cordiale e gentile, entrambi i genitori avrebbero fatto a Sakura delle domande dopo che il loro ospite se ne fosse andato, ma non poterono lamentarsi in fatto di educazione.
Il ragazzo sapeva alla perfezione tutte le regolde del bon ton e infatto di conversazione se la cavò alla grande, nessuno menziò il massacro del suo clan anche se alla madre stava per scappare una battuta su i suoi genitori, ma fu fermata da Sakura che aveva intuito in tempo il pensiero della madre.
Lei e il ragazzo uscirono in seguito per fare una passeggiata e entrambi furono soddisfatti della serata, Sasuke si mostrò entusiasto dell'idea di aver conosciuto i suoi cosi che non temessero più per la sorte della figlia quando usciva a ogni ora del giorno e della notte e dopo quella cena ebbero campo libero per fare tutto quello che volevano.
Così un paio di giorni dopo ottennero il permerso di andare al mare o meglio Sasuke ottenne quel permesso dopo una richiesta verbale, sapevano che le cose si stavano facendo serie e doveva dar certezza ai genitori di lei.
Così assieme a Naruto, Hinata, Kiba e Ino si recarono al mare nella tarda mattina di quasi metà Giugno.
I ragazzi montarono la rete di pallavolo in poco tempo mentre le ragazze erono intente a controllare l'acqua da eventuali esseri non apprezzati dalla razza umana, ma il loro tentativo fallì a causa dei ragazzi che si buttarono su queste ultime facendole cadere a mare.
Sasuke prese il corpo leggero della rosa e la buttò a mare anche se prima di farlo notò che lo sguardo di Naruto era proprio indirizzatto alla sua ragazza, la cosa lo infastidì molto e si ripromisi di fare un bel discorso al suddetto ragazzo ma, intanto si godette il sorriso puro di lei, che aveva appena definito sua.
Dopo quel bagno in cui tutti i ragazzi avevano indossato maschera e pinne e si erono immersi nelle profondità dell'oceano per ammirare la flora marina, le ragazze prepararono il pranzo per i ragazzi.
Tutte poterono notare il cambiamento di Sasuke che da tenebroso era diventato socievole e quasi divertente e tutte fecero i complimenti a Sakura, perchè sapevano che il mertio era solo suo, anche se per una come Ino ammettere la sconfintta voleva dire ammettere che Sakura aveva avuto più presa di lei e non lo avrebbe mai permesso.
Infatti dopo il pranzo nel momento del relax pre partita la ragazza cercò in tutti i modi di attirare l'attenzione del moro, protandogli da bere o chiedendogli se voleva crema o altro, ma ogni volta lui o la ignorava o se ne andava da Sakura, le si avvicinava l'abbracciava da dietro e le sorrideva di nascosto.
Capendo che non aveva quasi chance con quel ragazzo che di bellezza secondo lei non ne capiva niente, passò alla sua prossima vittima.
La partita di pallavolo era l'evento più atteso della giornata si sarebbero sfidate a coppie come in un vero e proprio torneo, Sasuke amava la sabbia fin da quando era bambino aveva pregato Itachi di portarlo al mare, non avendolo mai visto fino a quel momento escludendo le missioni in cui lo aveva visto da lontano, ma lui aveva sempre rimandato come per gli allenamenti ma, si rese conto che da un lato era stato meglio cosi, aveva vissuto il suo primo giorno al mare con una ragazza fantastica, che non smetteva di ridere mai.
Si era reso conto che con Sakura le cose andavano bene e se pensava che era solo per un invito non riusciva a smettere di ridere, ma ringraziò il cielo per quel giorno, senza quell'invinto non avrebbe mai conosciuto quella parte della sua vita.
Si mise in squadra con Sakura e nessuno si sorprese più di tanto, forse solo Naruto che sarebbe voluto essere al suo posto.
-Amico?.- si sentì chiamare il biondino e vide la faccia si Sasuke a pochi metri dalla sua.
-Dimmi.- rispose tranquillamente.
-Sakura sta con me okay? Quindi smettila di andarci dietro.- sussurrò al suo orecchio.
Gli si gelò il sangue, lui sapeva pensò terrorizzato e se sapeva anche lei cosa sarebbe successo? La guardò ma nel suo sguardo non c'era niente che si riferisse a lui, voleva dire che non aveva idea di quello che provava per lei, si voltò verso Sasuke che lo stava guardando e annuì, sapeva che il suo amico aveva ragione, doveva smetterla di illudersi.
Il torneo venne vinto da Kiba e Ino, che si rivelarono dei straordinari giocatori e al secondo posto arrivarono Sasuke e Sakura, sconfitti ma contenti e al terzo Naruto con Hinata, che sapeva che non aveva dato il meglio di se.
Tornarono a casa che era quasi il tramonto esausti ma felice di quella giornata, che aveva intensificato il legame di tutti o quasi.
A quella giornata al mare ne seguirono altre e molte altre ancora, il gruppo sette si era ampliato ormai ne facevano parte anche solo per quell'estate anche Ino, Kiba, Shika e Hinata, ogni giorno per loro era un giorno passato bene, un giorno trascorso in amicizia, con persone importanti.
E senza che i ragazzi se ne rendessero conto arrivò il giorno tanto atteso di tutta l'estate, l'apertura del parco acquatico a Konoha, Sasuke che era stato già informato da Naruto, ripropose a Sakura di andarci e lei elettrizzata accettò, anche perché non era mai andata in un parco divertimenti e sapere che con lei sarebbe andato anche Sasuke gli aveva riempito il cuore di gioia, la sera prima dell'apertura il moro le chiese di restare a dormire da lui.
L'avevano fatto spesso e anche quella sera lei si fermò da lui e le fece trovare una sorpresa incredibile, intorno al lago aveva depositato della sabbia, lei si chiese subito dove l'avesse potuta trovare, ma non era poi così importante, aveva preso un enorme copriletto e lo aveva posato sulla sabbia, aveva circondato il tutto di conchiglie e abbellito con delle bibite.
Appena lo vide si disse che quella era l'unica cosa davvero carina che un ragazzo aveva fatto per lei, e aveva sottolineato l'unica perché Sasuke era sempre stato l'unico.
Dopo che le aveva aperto lo aveva visto nervoso come non mai, forse per il suo gesto anche lui si era sentito strano nel farlo, ma sapeva che ne era valsa la pena.
E dopo essersi sdraiati l'uno accanto all'altro, Sakura regalò un bacio in un guacia a Saskue, avrebbe voluto darglielo da un'altra parte ma avrebbe solo scombussolato ancora di più il ragazzo e lei non ci teneva, voleva passare una serata tranquilla al suo fianco.
Sasuke dopo quel baciò si sentì come in paradiso, non si era mai fatto baciare da nessuno solo poche volte dalla propria madre prima che morisse, ma era giustificato, si chiese in quel momento che tipo di carattere avesse avuto se i suoi fossero ancora vivi, se sua madre non fosse mai stata uccisa, forse si rispose sarebbe stato più aperto, più felice di vivere, ma non aveva avuto quella fortuna e il cambiamento che aveva attuato era già molto.
Ma come non poteva cambiare per lei, per la prima volta si scoprì a desiderare qualcosa di più dalla sua stessa vita, qualcosa che non sapeva esistesse, avrebbe voluto l'amore.

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Capitolo 5
*** _Capitolo 4_ ***


Capitolo 4_

Si svegliarono di mattina presto, Sasuke e Sakura, tenebra e luce, lui avrebbe voluto l'amore e lei ne era anche piena, si preparano per andare al parco, stava poco fuori il villaggio e l'appuntamento era alle nove alle porte del villaggio, arrivarono in poco tempo, in entrambi c'era una luce strana, di complicità e di benessere, come se sapessero di essere destinati, anche se Sasuke non credeva in certe cose, lui preferiva la battaglia a una passeggiata ma, aveva scoperto in lei un'altro mondo, degno di essere visitato.
Assieme agli altri si avviarono per il parco e notò Naruto accanto a lei, la teneva sotto braccio come se fosse suo fratello o anche qualcosa di più, eppure glielo aveva detto, doveva stare lontana da lei, un moto di rabbia lo percorse dentro, richiamò lo Sharingan senza neanche volerlo, anche se la parte più cattiva di lui avrebbe voluto puntarlo su Naruto e fargli passare le pene dell'inferno.
Ma stava diventando una persona migliore e non poteva rovinare tutto, non se lo sarebbe mai perdonato e non voleva aggiungere un'altra vendetta a una che già gli toglieva tempo ed energie.
Così avanzò tranquillo cercando di non parlare con nessuno, perché dire che avrebbe ammazzato qualcuno con il solo sguardo era davvero dire poco.
Arrivarono al parco un quarto d'ora dopo, era gigantesco ed enorme, curato nei piccoli dettagli, pagarono il biglietto ed entrarono subito, ci trovarono attrazioni di ogni genere, dallo scivolo semplice a quello più spericolato, dalla piscina alla cascata artificiale, alle montagne russe in acqua e quelle in terra, da un fiume al bar.
Dire che era grandioso era solo un eufemismo, era micidiale, Sakura cercò con lo sgaurdo Sasuke ma lo vide allontanarsi, ero solo, e le si strinse il cuore sapeva che da un lato la colpa era sua o meglio di Naruto, le si era attaccato per non lasciarla nemmeno un attimo e non si era potuta avvicinare al suo compagno, perché ormai lo difiniva così, lui era suo lo sentiva dentro.
Solo che avrebbe dovuto dirglielo e la sera precendere si era ripromessa che lo avrebbe fatto, proprio oggi, ma Naruto stava già rovinando i suoi piani.
Così fu costretta a seguirlo verso la prima attrazione e nessuno tranne lei si accorse che Sasuke non era con loro ma, lo avrebbe trovato a tutti i costi.
La prima parte della mattina la trascorse assieme ai suoi amici, ma con il cuore lontano lo stava cercando da una giornata ma non lo aveva più visto e l'unica idea che gli era venuta in mente era che se ne fosse andato, offeso per il suo comportamento, solo che lei non aveva fatto proprio niente.
Ma ad un certo punto lo vide, stava camminando con la testa bassa e le spalle curve, non lo vedeva così abbattuto da tempo, da quando Itachi si era presentato l'ultima volta al villaggio per fargli una visita, lei si mise a correre verso di lui ma vide che una ragazza lo urtò per sbaglio o quasi, sapeva che Sasuke aveva un certo fascino, infatti metà del villaggio gli andava dietro, di meno da quando li vedevano assieme ma vedeva ancora ragazze frivole fermarsi a parlare con lui e quella era proprio come le altre.
Inspirò a fondo e aumentò il passo era stufa di quella storia, stufa di non potersi girare un attimo senza vederlo con qualche altra e la cosa tragica che non era neanche colpa sua, sapeva com'era fatto e lui non era per niente uno sciupafemmine come si diceva, anzi a lui non erono quasi mai interessete, si disse quasi perché lei era quell'un per certo, quella che aveva fatto la differenza. -Scusami ti dispiace sparire!.- disse allonando la ragazza.
-Come ti permetti!.- sbottò quella.
-Senti stai alla larga dal mio ragazzo o sarà peggio per te!.- disse mettendosi davanti al moro.
La ragazza dai capelli biondi non disse niente e se ne andò indignata.
-Sono il tuo ragazzo, quindi?.- ghignò la voce alle sue spalle.
Lei tremò e si rese conto solo in quel momento di quello che aveva detto, aveva urlato che era il suo ragazzo e lo aveva urlato anche forte, ora l'avrebbe presa in giro pensò.
-Cosa c'è non mi rispondi neanche? Okay me ne vado.- disse girandosi.
-No aspetta Sasuke.- disse fermandolo per un braccio.
-Sì, io l'ho detto.-
-Beh pensavo che fosse Naruto dato che non ti ha lasciato sola un attimo.- disse con acidità.
Si era arrabbiato pensò tristemente.
-Io e Naruto siamo solo amici, io voglio solo te...- sussurrò.
Lui si voltò e la guardò dritto negli occhi verdi, poté sentire il suo corpo tremare per quello sguardo così potente.
-Siete solo amici?.- chiese lui.
-Sì.- disse guardandolo negli occhi.
-Meglio, perché non posso accettare il fatto che la mia ragazza veda altri ragazzi tranne il sotto scritto.-
-Io...davvero?.- chiese lei col cuore che gli stava battendo troppo forte per la felicità.
-Sì, Sakura.- disse rassegnato e si andò a sedere su una panchina là vicino.
-Da quando mi hai invitato in discoteca che ti vedo diversa, ti ho salvato la vita, hai dormito a casa mia, ti ho fatto entrare nella mia vita e senza che me ne rendessi conto mi sono affezionato a te.-
-Sasuke io è da tempo che aspetto questo momento.- disse sorridendo.
Lui in quel sorriso ci trovò tutto il suo mondo, tutta la voglia di vivere che non aveva avuto per anni.
-Mi ha dato fastidio vederti con Naruto.- ammise.
E a quelle parole la ragazza spalancò gli occhi, tutti conoscevano l'orgoglio degli Uchiha ed era famoso lui per esserlo davvero tanto, ammettere una cosa del genere era davvero incredibile e insaspetatta.
-Mi dispiace.- disse asciugandosi le lacrime.
-Non piangere.- le sussurrò lui aiutandola.
Per la prima volta i loro visi erono così vicini da poter sentire il respiro dell'altro sulla propria faccia, così vicini da poter sentire battere i loro cuori.
Sakura chiuse gli occhi, Sasuke capì quello avrebbe dovuto fare e cercò le labbra della ragazza con passione e bisogno.
Sentì il sapore di lei diffondersi per la sua bocca, cercò la sua lingua e la trovò subito, lei gli buttò le braccia al collo e lo strinse a se e senza che se ne rendesse conto Sasuke l'aveva fatta sedere sopra di lui.
In una posizione non proprio decente, ma non ci badò più di tanto, riusciva a sentire le mani voglioso di lui percorrerle il corpo e si ritrovò a tremare sotto quei tocchi possessivi.
Lo amava, lo aveva sempre amato più della sua stessa vita e ora per la prima volta il suo sogno si era avverato.
Venne alzata senza che se ne rendesse conto e trovò gli occhi di lui a pochi passi, erono vogliosi e affamati della sua persona, la volevano in tutto e per tutto.
La prese in braccio e corsero furtivi verso l'aria destinata al personale, totalmente vuota dato che il parco era in piena attività, staccò dalla porta un lucchetto ed entrarono in un capannone, dove venivano conservati i teli per alcune strutture.
Sasuke la posò delicatamente su uno di questi e si distese sopra di lei, si era reso conto da quando l'aveva baciata che la voleva veramente, che era pronto a difenderla dando la sua vita.
La baciò con passione e lentamente le slacciò il pezzo di sopra del costume, lei lo lasciò fare come se fosse onorata per quel momento, le baciò il seno e la fece godere sotto il suo tocco, voleva farla sua e voleva sentirsi suo.
-Sakura prima di continuare devi sapere una cosa.- disse cercando l'aria che gli stava mancando, lei lo guardò e aspetto.
-Per tutta la vita ho conosciuto solo l'odio e la rabbia, la mia è sempre stata una famiglia di gente spietata e non sapevo cosa fosse l'amore prima che arrivassi tutto, hai aperto una porta del mio cuore che mi era sconosciuta, la parte diciamo importate.- disse inghiottendo pesantemente, -E ci sei rimasta, ora io non sono bravo con le parole ma provo davvero qualcosa per te.-
-Sasuke.- disse accarezzandogli il viso, -Ti amo anche io.- disse e lo baciò con passione.
I muscoli di lui si rilassarono e riprese da dove aveva lasciato, la spogliò e lei fece lo stesso con lui, entrambi si sentirono sicuri delle proprie azioni.
Sasuke entrò in lei gentilmente e comiciò a muoversi a un ritmo sempre maggiore, la sentì gemere sotto di lui e a un certo punto urlare per quanto stesso godendo.
Non aveva mai fatto l'amore ma si rese conto che era la cosa più bella del mondo, quasi meglio della vendetta e dell'odio verso Itachi, non la lasciò respirare nemmeno per un attimo, godè di Sakura fino alla fine, fino a quando entrambi non vennero nello stesso momento, ma si accertò di non essere al suo interno per quel momento.
Si buttarono a terra e si abbracciarono, erono ancora nudi ma non era importante, perché qualcosa in loro era cambiato, ancora più di quella sera in discoteca o della scorsa notte passata a osservare le stelle.
Lei si era data a lui in tutto e per tutto e da quel momento sarebbe rimasta al suo fianco, sapeva che la vendetta era ancora nella sua mente ma in qualche modo lei l'avrebbe assopita e resa meno importante, gli avrebbe fatto capire l'importnza dell'amore nella sua vita.
Ma rimandò a dopo quel momento, si lasciò cullare dalle carezza del suo ragazzo e da quell'abbraccio in cui rimasero per tutta l'ora di pranzo, nonostante tutto era ancora il loro primo giorno da coppia e ne avrebbero avuti molti altri insieme, ma in quel momento era importante solo il ritmo del suo cuore e il suo respiro caldo sul collo.
Aveano l'estate davanti e anche la vita pensò sognando, tutto era cominciato con la fine della scuola e la discoteca, grazie a quelle due semplici cose aveva ottenuto lui, lo guardò intensamente, aveva chiuso gli occhi e il respirto era tornato regolare, era vero che durante l'estate nascevano gli amori più strani e che poi duravano nel freddo inverno, era anche vero che loro eono quasi l'uno lìopposto dell'altro, ma qualcosa li aveva fatti avvicinare e quel qualcosa non separa le persone, l'amore è più forte di una semplice cotta, loro erono l'eccezione alla regola, e lo avrebbero dimostrato.


Spazio autrice: spero che la storia sia piaciuta a tutti e tutte =) a me in particolar modo perchè ho potuto esprime in modo un pò diverso i sentimenti dell'Uchiha, beh ringrazio tutti quello che l'hanno letta, messe nei preferiti e seguite ecc! kiss ZoeyeJames =*

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