Choices.

di Depp94
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Faults. ***
Capitolo 2: *** Destination:Midway ***
Capitolo 3: *** Motel Roadhouse pt. 1 ***
Capitolo 4: *** Motel Roadhouse pt. 2 ***
Capitolo 5: *** Go on ***



Capitolo 1
*** Faults. ***


"Lui..si è semplicemente sacrificato per suo fratello"

"Va bene amarli entrambi,io l'ho fatto"

Le parole di Katherine le eccheggiavano nella testa,mentre per l'ennesima volta vedeva il suo mondo,la sua vita caderle dalle mani.Elena sentiva su di se lo sguardo confuso e arrabbiato di Damon,uno sguardo che proclamava vendetta per qualunque cosa stesse accadendo al fratello.Elena ci badò poco,non poteva occuparsi di lui ora:in quel momento non riusciva a pensare a nient'altro che non fosse Stefan,a dove si trovasse e a cosa avesse fatto per far sì che Damon vivesse.
Senza pensarci su un attimo lasciò quella stanza e si diresse velocemente verso la porta d'ingresso,ma qualcosa o meglio qualcuno la fermò.
Elena chiuse gli occhi fortemente per l'irritazione di quell'intrusione non voluta e disse:"Damon,togliti di mezzo!"Il suo tono fu duro,ma questo non portò Damon a lasciarla passare.
Damon:"Elena,non ti permetterò di fare qualcosa di stupido,non se in gioco c'è la vita di mio fratello!"La ragazza riaprì gli occhi,guardandolo con stupita meraviglia.
Elena:"Non ci credo,non puoi fare l'eroe proprio ora!A te non è mai importato nulla di Stefan,mai. Eri sempre lì,dietro l'angolo,pronto a ferirlo e a provocarlo e ora lui è con Klaus,chissà
dove...è tutto per colpa tua,perchè non hai saputo trattenerti nel fare qualcosa di stupido!E' colpa tua,ora lasciami andare"Elena solo dopo si era resa conto della gravità delle sue parole,non le pensava davvero ma aveva bisogno di sfogarsi e stranamente era sempre Damon la persona sulla quale scagliava le sue sofferenze,dandogli colpe che non aveva.
Damon:"Non pensare minimamente che io non sia a consapevole di tutto questo!So che è colpa mia,che lo è sempre stata...e credimi,tu non uscirai da questa casa!Lo troveremo Elena,insieme e lo riporteremo a casa.Te lo prometto"Gli occhi di Damon erano sinceri,lei poteva vederlo e nonostante tutto ciò che gli aveva appena sbattuto in faccia,lui voleva aiutarla,non l'avrebbe mai lasciata da sola.Elena non distolse un attimo lo sguardo da lui,e piano piano,forse per tutto ciò che era successo:Stefan scomparso,il bacio,le parole di Katherine,Damon...non nè capiva bene il centrale motivo,sta di fatto che dai suoi occhi scesero delle lacrime che le bagnarono le guance cadendo per terra.
Damon le guardò cadere e con dolcezza le asciugò gli occhi:"Te lo prometto,Elena"La ragazza si arrese,d'altronde non avrebbe fatto molta strada da sola,forse sarebbe semplicemente morta incappando nel primo vampiro che avrebbe incontrato.
Damon:"Ora va di sopra,riposati!"
Elena:"Io non penso di riuscire a dormire.Piuttosto sei tu che ne hai bisogno,non preoccuparti per me,io starò semplicemente qui!"Elena fece le spallucce,mentre guardava Damon che la scrutava attentamente per capire se stesse dicendo la verità,se non fosse scappata non appena lui avrebbe chiuso gli occhi.
Damon:"Non fare niente di stupido!Ti avverto che se domani non ti ritrovo qui,io ti uccido con le mie mani"
Elena:Buonanotte Damon!"Damon le diede un'ultima occhiata e si diresse verso la sua camera,e quando vi arrivò abbandonò la finta calma che lo aveva invaso prima e guardandosi allo specchio del bagno vide un mostro che aveva ancora una volta condannato suo fratello,Concentrando tutta la forza sul braccio destro,sferrò un potente pugno allo specchio,che si frantumò in mille pezzi.Non riusciva a concepire lui lì sano e salvo,senza suo fratello.



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Capitolo 2
*** Destination:Midway ***


Damon si tirò velocemente a sedere tirando un sospiro di terrore,mentre gli occhi si spalancavano vistosamente.Si guardò velocemente intorno e solo allora capì che quello era il mondo reale,che ciò che aveva visto pochi attimi prima facevano parte di un sogno,anzi per la precisione di un vero e proprio incubo.Sentiva ancora,dentro di se,suo fratello che urlava,straziato da un dolore inimmaginabile;lo vedeva ancora davanti a sè,interamente sporco di sangue,con gli occhi rossi e i canini ben in vista.
Cercò di non pensarci e di focalizzarsi sul da fare,su tutto ciò che era umanamente o nel suo caso vampiramente possibile per salvare suo fratello.Aveva odiato Stefan e non poteva nascondere di odiarlo ancora,ma a nessuno avrebbe permesso di fargli del male,nessuno lo avrebbe mai sfiorato con un dito.Non sapeva darsi una risposta al perchè odiasse e amasse allo stesso tempo suo fratello,sapeva solo che era così che andavano le cose,niente di più niente di meno.
Damon si alzò dal letto e una volta vestito,o per lo meno una volta indossati i soli pantaloni scese di sotto pregando di trovarla ancora lì e due secondi dopo la vide,lì stesa sul divano in posizione fetale,con un braccio che le penzolava verso il pavimento.I capelli le coprivano il volto e Damon riusciva a sentire il battito calmo e rilassato del suo cuore:musica per le sue orecchie.
Sarebbe voluto rimanere lì ancora un pò,ad osservarla mentre dormiva quando non avendo nessuno intorno,nessuno poteva disturbarlo;c'erano solo lui e lei,il vampiro e la piccola umana che aveva messo in pericolo qualche volta,magari anche di più.Purtroppo però lui stesso doveva interrompere quel momento,vi erano cose più importanti da fare.
Piano piano le si avvicinò,e con molta dolcezza sussurrò il suo nome fin quando Elena non emise un gemito di svogliatezza e scontentezza per essere stata disturbata.
Elena:"Stefan,sei tu?"Quelle parole colpirono profondamente il cuore del vampiro che rimase lì fermo a guardarla,ancora una volta.
Elena poco a poco si sveglio e quando realizzò di essersi sbagliata,si scusò immediatamente perchè sapeva che quello non era stato un errore da poco.
Elena:"Damon!Scusami io...è solo che speravo che tutto quello che è successo ieri fosse un incubo,e basta"Elena si mise a sedere,mentre Damon si allontanava in cucina per prenderle qualcosa da mangiare.
Damon:"Tutto quanto?"Elena,appoggiata al muro della cucina,capì l'allusione,la spiccata e divertita allusione sotto lo sguardo curioso di Damon.
Elena:"Non è il momento di parlare di questo,Damon"
Damon:"Lo so,non scaldarti!Stavo solo sdrammatizzando"Disse sollevando entrambe le sopracciglia,e ghignando apertamente.
Elena:"Senti-iniziò tirandosi un ciuffo di capelli dietro l'orecchio-a proposito di ieri,io..volevo scusarmi per come ti ho trattato,non pensavo davvero quelle cose!"
Damon:"Oh si che le pensavi,ti serviva solo la rabbia per poterle esprimere"Elena gli si avvicinò intenta a fargli capire davvero che non era vero,che non era sua la colpa.
Elena:"Ascoltami:non è colpa tua.Stefan avrebbe fatto di tutto pur di salvarti,e sono sicura che tu avresti fatto lo stesso"Damon le diede le spalle,andando verso il salotto per recuperare il suo giubbino
di pelle.
Damon:"Io non nè sarei così sicuro"
Elena:"Andiamo Damon,io so chi sei e so che vuoi bene a Stefan"Elena attese una risposta alla sua affermazione,ma Damon si limitò ad uscire di casa,sviando il discorso,come d'altronde aveva sempre fatto.Elena rimase per qualche secondo a fissare quello spazio vuoto,ma poi,sentendo il rumore del clacson,si decise ad uscire e ad abbandonare quel discorso,


Elena:"Da dove iniziamo?Katherine sembra scomparsa nel nulla e noi non abbiamo nessuna pista da poter seguire"
Damon:"Vedi Elena bisogna sfruttare ciò che sia"Elena non capì quel riferimento così Damon si affrettò a spiegarglielo.
Damon:"Sbaglio o hai una strega per amica?"Elena non ci aveva pensato fino a quel momento,fino a quando Damon non aveva parcheggiato di fronte casa Bennett.
Elena scese dall'auto e si recò velocemente verso la porta,che al suo arrivò si aprì dall'interno.
Bonnie:"Elena?!Che ci fai qui?E' tutto ok?"Bonnie fece entrare Elena dentro casa e alla fine anche Damon,sotto supplica della ragazza.I due raccontarono ogni dettaglio alla strega,escludendo il bacio ovviamente.
Bonnie:"Bene mi serve qualcosa che appartenga o che sia appartenuta a Stefan,qualsiasi cosa"In quel momento sia Elena che Damon sembravano sprovvisti del materiale necessario,ma poi Elena si toccò la collana che tempo prima Stefan le aveva regalato e i ricordi le invasero la mente.
Elena:"Credi che con questa può funzionare?"Bonnie ci pensò su e alla fine decise comunque di tentare.Damon si aggirava impaziente per la stanza,quando ad un certo punto le candele accese per l'incantesimo si spensero e ogni cosa,all'interno di quella stanza iniziò a tremare.Elena si guardava attorno,mentre Bonnie pronunciava parole antiche,incomprensibili che sollevarono la collana,dapprima posta al centro del tavolo.Pochi secondi dopo Bonnie seppe dare un indizio su dove Stefan si trovasse o comunque sia uno dei luoghi in cui si era fermato.
Bonnie:"Vedo un posto buio e vuoto,sento un odore strano.Vedo bottiglie,tante bottiglie e molti tavoli.Si tratta di un bar,chiamato "Blu Marine" "
Damon:"So dov'è"Bonnie si svegliò dalla sua trance e riconsegnò la collana ad Elena.
Bonnie:"Posso venire con voi,io posso-"
Damon:"No,tu non vieni!Ho gia lei tra i piedi-disse indicando Elena-non voglio badare ad una streghetta viziata"Damon fece per andarsene,ma qualcosa lo bloccò e lo fece girare.Bonnie lo teneva in pugno e Damon sentiva i muscoli torcersi e perdere piano piano il controllo del suo corpo.
Bonnie:"Stai attento a come parli,Damon!"
Damon:"Altrimenti,cosa mi fai?"Disse con tono sofferente,ma al tempo stesso provocatorio.Tutt'ad un tratto sentì una strana leggerezza,la pressione di prima era sparita.Damon si accorse che Elena aveva fermato Bonnie,e la supplicava di lasciar perdere.
Elena:"Bonnie,Damon ha ragione.Resta qui,fallo per me.Jeremy ha bisogno di te,non lasciarlo da solo"Bonnie distolse il suo sguardo da Damon e lo concentrò su Elena.
Bonnie:"D'accordo,farò come dici!Ma-disse tornando a focalizzarsi su Damon-non dovrà capitarle nulla,siamo intesi?"Damon annuì,serio:"Puoi stare tranquilla,non permetterò a nessuno di farle del male"E dopo che Bonnie e Damon strinsero questo tacito accordo,lui ed Elena si misero in viaggio.Destinazione:Atlanta.


Damon:"Eccoci,siamo arrivati!"Elena ricordava di aver gia visto quel posto,di essere gia entrata in quel bar.
Damon:"Non eri stata la peggiore compagnia del mondo!"Damon sorrise rievocando in Elena quei ricordi,quella giornata.
Elena:"Gia,mi ricordo di come ti abbia salvato,ancora una volta, la vita!"Il vampiro roteò gli occhi al cielo,dopo aver sentito quella frase più e più volte.
Damon:"Si-disse ironicamente-lo ricordo anch'io!"I due si avvicinarono lenti all'entrata,e una volta aperta la porta un forte odore penetrò le loro narici.
Elena:"E'.."
Damon"..sangue!"Proseguendo in avanti l'odore si fece più intenso e alla fine scovarono cosa emanava quell'odore,o meglio chi.Distessi a terra,a faccia in su vi erano tre uomini
completamente dissanguati,con segni di morsi,sparsi per tutto il corpo.Elena si girò dall'altra parte,vedendo uno dei tre con il collo girato di 180 gradi,il cui sguardo spento emanava ancora
terrore.Damon si avvicinò ai cadaveri,cercando un qualunque segno,una qualunque traccia fin quando non sentì un rumore,proveniente da una porta chiusa.
Damon fece segno ad Elena di rimanere dietro di lui e con velocità raggiunse la porta in questione.Non appena aprì la porta,vide all'interno della piccola stanza una donna,completamente spaventata
che urlò di lasciarla stare.
Elena:"Sta tranquilla,siamo qui per aiutarti"Ma Damon non fu della stessa gentilezza.
Damon:"Cos'è successo qui?Chi ha fatto tutto questo?Chi?"Il suo tono era alterato,cosa che spaventò ancora di più la ragazza,che iniziò a piangere.
Ragazza:"Io non ho visto molto.Stamattina,io e i miei colleghi avevamo appena aperto-disse singhiozzando-e improvvisamente sono arrivati dei tizi,e poi io sono scappata e mi sono rinchiusa qua.Sentivo le urla dei miei colleghi,riuscivo a percepire il loro dolore e ho iniziato a pregare che non mi trovassero,fino a quando-"
Damon:"Cos'è successo dopo?"
Ragazza:"La porta di questa stanza si era aperta,di fronte a me c'era una donna"Non appena disse ciò puntò gli occhi su Elena,e scattò indietro.
Ragazza:"E' lei-disse indicando Elena-era lei,che mi ha dato questo!"Dalla tasca estrasse un biglietto,che conteneva un messaggio"Midway"
Damon:"E' li che sono diretti,andiamo Elena"




 

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Capitolo 3
*** Motel Roadhouse pt. 1 ***


Era lì,seduto a fianco a lei mentre la guardava dormire,mentre le sue orecchie si abituavano al suono del suo respiro lento,mentre Elena sorrideva a volte,più di quanto non facesse da sveglia.Erano ore che camminavano,ormai Damon aveva perso il conto dei km fatti e la notte scendeva sempre più velocemente,fin quando la luna non occupò del tutto il cielo stellato.
Damon vide su un cartello piazzato nel mezzo del nulla la scritta"Motel RoadHouse,a soli 20 minuti" e decise che per quel giorno le ricerche si sarebbero interrotte.Dopo quella traccia sul Midway non avevano trovato nulla,nessun segno,nessun strano dissanguamento alle porte!
Senza accorgersene Damon prese un dosso ad una velocità notevole il che fece svegliare improvvisamente Elena,la quale andò a sbattere la fronte contro il finestrino.
Elena:"Ahiaaa!Ma che succede?"Damon soffocò una risata,a stento.
Damon:"Scusami principessa,guido troppo veloce per i tuoi gusti?"Elena abbandonò la posizione da "divano",con le gambe tirate verso il corpo e si mise a sedere,visibilmente scocciata.
Elena:"Mi hai fatto sbattere la testa sul finestrino,guarda dove vai!Piuttosto-disse guardadonsi intorno-dove siamo?"
Damon:"Sperduti,non lontano dal Midway,ma comunque sperduti.Ho avvistato un Motel qui vicino,ci fermeremo per la notte e domani mattina saremo nel Midway!"
Elena:"Non possiamo fermarci proprio ora,Damon!"
Damon:"Disse colei che non fece altro che dormire"
Elena:"Guido io,mentre tu ti riposi!"Erano arrivati al Motel,così Damon accostò vicino l'entrata.
Damon:"Di notte?Con la pioggia?Non credo proprio!"Elena si sporse verso di lui per riuscire a prendere le chiavi,ma Damon fu ovviamente più veloce e si mise le chiavi nella tasca del giubbino di pelle;facendo ciò Elena gli cadde addosso,provocando il lato malizioso di Damon.
Damon:"Wow Elena,aspetta almeno di arrivare in camera!Poi sarò tutto tuo dolcezza"Elena fece finta di non aver sentito ed uscì dalla macchina,sbattendo lo sportello mentre Damon si godeva la scena di un Elena imbarazzata con uno dei suoi maledetti ghigni stampati in volto.
Corsero verso il motel,mentre la pioggia bagnava visibilmente i loro vestiti ed una volta entrati,Elena si recò subito alla reception alla ricerca di una camera singola prima che Damon potesse parlare.
:"Benvenuti al Motel Roadhouse,cosa posso fare per voi?"Una ragazza,sui 26 anni circa,mora,occhi di ghiaccio,snella e con un tatuaggio all'altezza del collo si avvicinò loro con un sorriso smagliante.
Elena cercò di apparire a suo agio,ma si sentiva completamente oscurata da quella ragazza:"Emh...ecco noi-"
Damon:"Vorremmo una matrimoniale per una notte!"Damon era dietro di lei e guardava la ragazza della reception con il suo solito sguardo "mangia donne" e come sempre,quello sguardo funzionò.
Ragazza:"Ma certamente,signor-?"
Damon:"Collins,Trevor Collins!"La ragazza gli sorrise in modo seducente,non prestando minimamente attenzione ad Elena che guardava Damon con un sopracciglio alzato,alquanto sbalordita.
Ragazza:"Piacere,io sono Alex.Seguitemi,la vostra camera è la 230!Lasciatemi i vostri vestiti fuori dalla camera,per domani saranno lavati e asciutti"Damon si accorse dello sguardo di Elena,e fece una faccia tipo a dire"Cosa c'è?"
Elena:"Collins?Ma davvero?"Damon le si avvicinò:"Ho sempre desiderato chiamarmi così!"Il vampiro le fece un occhiolino e seguì Alex,lasciando Elena indietro.
Alex:"Bene siamo arrivati,questa è la 230!Oh ma non mi sono presentata-disse indicando Elena-tu devi essere sua sorella!"Quell'ultima parola la disse in modo molto duro,cercando di scoprire se Damon o meglio se Trevor fosse impegnato o meno.
Elena roteò gli occhi al cielo e decise di dargliela vinta:"Si,sono sua sorella.Mi chiamo,Elena!"Alex sembrò ravvivarsi immediatamente,diventando inaspettatamente molto dolce.
Alex:"Sei davvero bellissima Elena.Bè buonanotte,tesoro!E buonanotte anche a te-disse guardando Damon-Trevor!"Damon le sorrise fin quando Elena non chiuse la porta della camera e si diresse in bagno.Damon si appostò sul muro vicino alla porta,poggiandovi la testa.
Damon:"Non essere gelosa,sorellina."Elena dal bagno scosse la testa irritata per tutto quello che stavano facendo.Loro dovevano essere alla ricerca di Stefan,dovevano cercarlo senza sosta,non potevano fermarsi in uno squallido Motel ogni volta che si faceva notte.
La ragazza finì di sciacquarsi il volto e di asciugare il resto del corpo bagnato,poi uscì dalla stanza,e con sorpresa non vi trovò nessuno.
Elena:"Meglio così"DIsse fra se e se.Così,essendo sola,decise di prendere il suo diario dalla borsa e di sfogarsi un pò.

Caro diario,non ci riesco ok?Non riesco a credere che Stefan sia al sicuro,che non sia ferito.Io posso solo immaginarmelo,qui accanto a me.
E fosse l'ultima cosa che faccio io lo riporterò indietro e questa storia di Klaus,di Katherine finirà.
Ma a chi voglio darla a bere,non finirà mai;come potrebbe?Non so cosa pensare del mio futuro,non so nemmeno se ne avrò uno.So solo chi voglio al mio fianco,e quella persona è Stefan.

Mentre scrisse quest'ultima frase vide un lampo disegnarsi su di un cielo nuvoloso,e percepì allo stesso tempo l'odore della pioggia che si faceva sempre più forte,un odore che aveva sempre amato,fin da bambina quando si accostava alla finestra e vedeva quelle gocce cadere a terra e spezzarsi in altri piccole gocce.
Improvvisamente sentì dei passi dietro la porta,così si alzò lasciando il suo diario sul comodino e si avvicinò alla porta.Poggiò la mano sulla maniglia e fece per girarla quando la porta venne improvvisamente aperta dall'esterno,facendola sussultare per un piccolo secondo.
Damon era davanti a lei,completamente zuppo che rideva di lei.
Elena:"Dove sei stato?"Damon entrò in camera e con se portava da una mano un piccolo sacchetto di carta,dall'altra una busta di plastica.
Damon:"Sono andato a comprare qualcosa da mangiare,e qualcosa da mettere per te!"Damon le lanciò la busta di carta che Elena afferò pronta e che aprì.All'interno vi erano una paio di pantaloncini di jeans,una maglietta blu elettrico che si abbinava alle sue scarpe,e una..
Elena:"Cos'è questa?"Elena teneva in mano una camicia da notte,anzi sembrava più una camicietta per l'esattezza.
Damon:"Non lo vedi?"Elena lo guardava incredula.
Elena:"Non crederai davvero che io me la metta!"Damon le sorrise avanzando verso di lei velocemente.
Damon:"Bene,allora vorrà dire che rimarrai nuda signorina!"

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Capitolo 4
*** Motel Roadhouse pt. 2 ***


:"Non ci penso nemmeno ad indossare questa e-disse alzando un dito bloccando Damon e ciò che stava per ribadire-non rimarrò nuda,puoi scordartelo!"
Elena prese il pantaloncino e la maglia appena comprati ed entrò in bagno a cambiarsi,chiudendosi fortemente la porta alle spalle.
Damon:"Quanto sei suscettibile!"
Poco dopo Elena uscì dal bagno con i capelli ancora leggermente bagnati da cui cadevano delle piccole gocce che le bagnavano i piedi nudi;quando si voltò verso la porta rimase per qualche secondo,
forse qualche secondo di troppo, con gli occhi sgranati di fronte alla scena che le si presentava davanti:Damon girava per la camera mezzo nudo e trafficava con i suoi vestiti bagnati.Lui se ne accorse e questo portò,ovviamente,ad un ghigno strafottente sul suo volto.
Damon:"Lo so,sono irresistibile!"Elena riprese il controllo sulla sua mimica facciale e scuotendo la testa si avvicinò a Damon togliendogli i suoi vestiti dalle mani.
Elena:"Che stai facendo?"
Damon:"Sta tranquilla,li stavo semplicemente portando di sotto!"
Elena:"Ed hai intenzione di scendere così?"Elena lo squadrò da capo a piedi,alludendo al suo petto nudo.
Damon:"Se ti preoccupa tanto,posso sempre lasciarli fuori dalla porta.Volevo semplicemente fare una cortesia a quella ragazza!"Disse avvicindosi.
Elena:"Fai come vuoi,io vado a letto!Ho bisogno di dormire"Elena abbandonò quella vicinanza e si sdraiò sul letto matrimoniale.
Damon fece per uscire quando lei lo fermò nuovamente:"Non c'è bisogno che ti dica che dormirai sul pavimento,non è vero Damon?"Il ragazzo roteò gli occhi al cielo e prima di chiudere la porta della stanza le disse:"Ma certo che no,principessa!"

Passarono minuti,parecchi minuti prima che Damon ritornasse in camera.Ormai era tardi ed Elena stava sicuramente dormendo,quindi doveva fare piano per non svegliarla.
Inserì la chiave e con delicatezza la girò,facendo scattare la serratura;aprì piano piano la porta e con la stessa calma la richiuse.Fece per prendere un cuscino dal letto,per poterlo appoggiare
sul pavimento,quando sentì dei piccoli lamenti nella stanza;così si avvicinò ad Elena e vide che stava iniziando ad agitarsi,sempre di più finchè quei gemiti si trasformarono in vere urla.
Damon le diede leggeri schiaffetti sul volto per farla svegliare,ma questo sembrò non bastare così iniziò a chiamarla per nome e a scuoterla,prendendola per le spalle quando finalmente,con un forte sospiro,si svegliò.
Elena:"Lasciatemi,lasciatemi andare!"
Damon:"Elena,Elena svegliati!Sono io,guardami Elena!"La ragazza aprì gli occhi,occhi spalancati dal terrore,mentre delle calde lacrime iniziarono a cadere.
Elena:"Damon-disse guardandolo dritto negli occhi-io l'ho visto!"
Damon:"Cosa?Cosa hai visto?"Elena sembrò perdersi nuovamente nel vuoto,così Damon le prese il volto tra le mani e la supplicò di concentrarsi.
Elena:"Ho visto Stefan,io eri lì con lui e non sono riuscita a fermarlo!"Altre lacrime le bagnarono le guance e le labbra.
Damon:"Salvarlo da cosa?"Elena poteva sentire l'ansia accrescere in lui,riusciva a percepire il panico che lo invadeva.
Elena:"E' tutto così confuso,io ricordo solamente che ero con Stefan,lo tenevo per le spalle mentre....mentre si nutriva!"Damon a quel punto divenne seriamente confuso e allo stesso tempo incredulo.
Elena:"Le sue mani,la sua bocca erano piene di sangue ed io ero la,e non facevo nulla per fermarlo!"
Damon:"Ascoltami bene,hai visto dove vi trovavate,ricordi qualcos'altro?"
Elena lo guardò stranita:"Perchè?E' stato solo un sogno!"Damon si alzò in piedi.
Damon:"Ho paura di no.Credo che quella che tu hai avuto sia una visione,o comunque sia Katherine è riuscita ad entrare nella tua mente,era lei nel tuo sogno non tu!"
Elena:"Non può essere,questo vuol dire che Stefan è...!"
Damon:"Concentrati Elena,ricordi qualcos'altro?"Elena tornò a sedersi sul letto,prendendosi la testa tra le mani sforzandosi di ricordare,ma invano,fin quando un lampo le attraversò la mente.
Elena:"Travi,vecchie mura e una quantità di scarpe,rovinate,sparse sul pavimento!"
Damon:"Deve trattarsi di una vecchia fabbrica di scarpe,non vedo altra soluzione!"Damon prese il suo cellulare e compose un numero.
Elena:"Chi chiami a quest'ora?"
Damon:"Rick,sono io!Ascolta ho bisogno di scoprire se c'è una vecchia fabbrica di scarpe nel Midway,mi serve ora!..Si,ok,grazie Rick!"
Elena:"Allora?"
Damon:"Farà delle ricerche,dobbiamo solo aspettare!"Elena gli si mise davanti,cercando di ricacciare indietro le lacrime,ma sapeva che Damon se ne sarebbe comunque accorto.
Elena:"Non possiamo aspettare,non dovremmo nemmeno essere qui!"
Damon:"Elena non possiamo girare a vuoto,dobbiamo sapere dove si trova questa vecchia fabbrica prima di metterci in viaggio!Ora torna a dormire,ti prometto che appena Rick richiama ce ne andremo!"Elena scosse incredula la testa.
Elena:"Come puoi pensare che dopo quello che ho visto,io possa semplicemente tornare a dormire?!Stefan si è perso,Damon.L'ho sentito quando era la,ho sentito che non era più lui,che la sua umanità era svanita.Noi dobbiamo fare qualcosa,hai capito?"
Damon:"Credi che non lo sappia-le urlò contro-credi che non sia anch'io preoccupato?!E' mio fratello,dannazione!"
Elena:"Non mi sembra che hai fatto granchè fin'ora.Hai semplicemente preso una camera,flirtato con quella ragazza e fatto saltare i miei nervi con i tuoi stupidi giochetti!Sono stanca di tutto questo,sono stanca di dover parlare con una maschera.Sei preoccupato?Allora non fingere che non sia grave quello che sta succedendo!"
Damon le si avvicinò con gli occhi rossi di rabbia,mentre sentiva che i canini stavano lentamente scendendo:"Falla finita!Credi che mettersi a piagnucolare come fai tu risolva qualcosa?Bè ti sbagli principessa,lui non tornerà da te così facilmente!Sei solo tu quella che non riesce ad essere sincera con se stessa."
Elena:"Cosa vuoi dire?"La suoneria del telefono di Damon interruppe quel momento,il momento della verità.
Damon:"Lascia stare!Rick?!-disse rispondendo-Si,bene.Ok,mi terrò in contatto!"Damon prese le sue cose e prima di uscire disse:"Ti aspetto di sotto!"
Elena rimase lì,sola,come da tanto non si sentiva.Ancora una volta si era sfogata su di lui,ma quella volta era lei ad avere ragione,o almeno così credeva.

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Capitolo 5
*** Go on ***


Per tutto il tempo il silenzio era stato loro amico.Erano ormai le 3 di notte quando arrivarono sul posto e la stanchezza si faceva notevolmente sentire,ma questo non sembrò fermarli.
Damon scese dalla macchina e si diresse verso il portabagagali prendendo due torce e lanciandone una ad Elena,la cui espressione era abbastanza dubbiosa.
Damon:"Cos'hai?"Elena scosse la testa,preferendo non rispondere.In quel momento la paura la invase ma di certo non l'avrebbe urlato ai quattro venti.
Cauti aprirono quella porta colma di polvere e ragnatele e facendo luce con le torce proseguirono in direzione delle scale.Lo scricchiolio dei gradini faceva accrescere l'ansia in Elena,la quale
senza accorgersene si faceva sempre più vicina a Damon,fino a sfiorargli la spalla con la sua.
Damon:"Qui non c'è niente Elena!"
Elena:"Il posto è sicuramente questo,me lo ricordo perfettamente!Torniamo di sotto,non è qui che ho visto Stefan!"Elena e Damon si diressero verso le scale,ma non appena misero un piede sul primo
gradino questo sembrò spezzarsi,e così fu.I due corsero verso il piano di sotto ma purtroppo al sestultimo scalino rotto caddero a terra con un sonoro tonfo.
Elena era caduta sopra a Damon che non ci aveva pensato due volte a farle da scudo con il suo corpo.
Elena:"Damon-disse scuotendolo leggermente dolorante-ti sei fatto male?"Damon scosse la testa per liberarsi della polvere e si mise seduto,con ancora Elena schiacciata contro il suo petto.
Damon:"Sono apposto.Tu?Tutto bene?"Elena annuì e piano piano,guardandolo negli occhi,si staccò da lui con un certo imbarazzo.Un rumore inquietante interruppe quel momento,un rumore che aveva tutta l'aria di essere un ringhio.
Elena:"Cos'era quello?"Damon le si mise davanti e avanzò con determinazione.
Damon:"Questa storia non mi piace!"Improvvisamente una ragazza balzò fuori attaccandoli e cercando di arrivare al collo di Damon,ma lui riuscì a scanzarsi insieme ad Elena facendo sbattare la vampira contro il corrimano delle scale;questo non provocò che un leggero fastidio alla vampira,la quale partì nuovamente all'attacco come impazzita.
Damon questa volta riuscì a prenderla e con velocità la sbattè a terra,tenendola per il collo.
Damon:"Chi sei tu?"La vampira gli ringhiò contro più e più volte finchè aveva fiato.
Vampira:"Lei-disse indicando Elena-era insieme a lei quel bastardo che mi ha fatto questo!"La ragazza vampiro mostrò due piccoli e sanguinanti fori all'altezza del collo.
Elena:"L'hanno trasformata!"
Damon:"Chi ti ha fatto questo?E perchè?"La vampira rise amaramente.
Vampira:"E' stato un ragazzo,si chiamava Stefan o meglio è così che un altro vampiro lo chiamava"A quelle parole Elena sgranò gli occhi ed iniziò a tremare.
Vampira:"Questo vampiro,Klaus,ha detto che gli piacevo-disse mentre le lacrime le bagnavano le labbra avide di sangue-ha detto che ero deliziosa,che mi avrebbe reso una di loro e che quando sarei stata pronta mi avrebbe indicato la via.Mentre lo diceva gli altri divoravano i miei amici...hanno ucciso il mio ragazzo,li hanno uccisi tutti!"Quelle parole,dapprima sussurrate,ora venivano pronunciate tra urla di dolore e di disperazione che per un attimo,un solo attimo fecero abbassare la guardia a Damon:un attimo di troppo.La vampira si alzò velocemente scaraventando Damon dall'altra parte della stanza,e si fiondò su Elena facendola sbattere contro il muro,tenendola per la gola:una mossa che piaceva molto ai vampiri.
Vampira:"Ho fame,ho tanta fame!Mi dispiace"I canini aguzzi scesero dalle sue gengive con tanta rapidità che ferì se stessa.
Elena:Sta lontana da me!"Ma ormai quella vampira aveva perso la ragione mentre si avvicinava al collo di Elena prima annusandolo e poi pronta ad attaccare,fino a quando Damon la colpì con forza alla schiena con un paletto di legno.Quando ella cadde a terra,Damon spinse ancora più in giu il paletto,bloccandola del tutto e facendola svenire per poi legarla e caricarsela sulle spalle.
Elena:"Cosa stai facendo?"
Damon:"Klaus ha detto che gli avrebbe indicato la via,bene:la indicherà anche a noi!"Damon uscì dalla fabbrica e ignorando le proteste di Elena mise la neo vampira nel portabagagli con il paletto ancora conficcato nella schiena.
Elena:"Cosa pensi di fare ora?"Elena seguiva Damon visibilmente seccata,cercando risposte.
Damon:"Aspettiamo!Non rimarrà incosciente per molto,la fame la risveglierà e noi troveremo le nostre risposte!"Elena sbattè le braccia lungo i fianchi incredula riguardo a come apparissero semplici le cose agli occhi di Damon.
Elena:"Damon-disse accorgendosi del sangue sulla sua guancia-stai sanguinando!"Il vampiro si toccò la guancia con la mano costatando che era vero e iniziò a strofinarsi il graffio.Elena si avvicinò bloccandogli la mano e prendendo un fazzoletto di stoffa dal suo giubbino.
Elena:"Fermo,così farai peggio!"
Damon:"Si rimarginerà fra qualche secondo!"Elena non ascoltò le parole di Damon e con delicatezza tolse il sangue dalla sua guancia,sfiorando con  polso le sue labbra,che dettate non dalla fame ma dal desiderio si dischiusero;Elena si fermò,accorgendosene.
Elena:"Scusa,non volevo!"Damon non smise un attimo di guardarla negli occhi,mentre Elena abbassò ancora una volta imbarazzata,il viso.Lui si protese verso di lei,alzandole il mento con l'indice e portandolo all'altezza del suo.
Damon:"Non è successo nulla,non devi scusarti!"Gli occhi di lei brillavano di luce pura,mentre le sue labbra involontariamente iniziarono a tremare.Non sapeva cosa stesse succedendo,sapeva però che quella non era la prima volta che succedeva ma non riusciva a capacitarsi che stava succedendo proprio ora,durante tutta quella situazione.Il bacio che si erano scambiati la scorsa volta aveva un desiderio diverso da quello che stava provando ora.Gia,desiderio:lei voleva baciarlo e non capiva il perchè,sapeva soltanto che dopo tutto quello che in quei giorni avevano passato,dopo il modo in cui l'aveva trattato e continuava a trattarlo,ne aveva davvero bisogno.Dal suo canto Damon non si fece come sempre scrupoli e mano a mano si avvicinò sempre di più,fin quando i loro nasi non si toccarono,sempre con lo sguardo puntato uno sull'altro.
Damon:"Elena..."
:"Lasciami,lasciami ti prego!"Delle urla li fecero indietreggiare violentemente,delle urla provienienti dal portabagagli.Damon lo aprì con forza,quasi rompendolo,quando vide la vampira dimenarsi sfrenatamente.
Damon:"Ci siamo!"La ragazza vampira scese da quella caustrofobica trappola e piegandosi in due iniziò a sputare sangue.
Damon:"Cosa hai visto?Cosa ti ha detto?"
Vampira:"Mi ha....detto....di-non riusciva a parlare,il sangue continuava a farla tossire,quasi strozzandola-di trovare il...cimitero,la cripta!E' li che sono"La vampira emise un ultimo e soffocato respiro e alla fine si spense,di nuovo.
Elena si portò una mano sulla fronte,girandosi dall'altra parte alla vista di quella ragazza.Damon non potè fare altro che lasciarla lì e una volta raggiunto Elena la fece girare verso di se e le disse:"Elena,sappiamo dove si trovano,ma non sono sicuro che sia una buona idea che tu venga con me."
Elena:"Come?Non dirai sul serio?!"
Damon:"Lo sai,non so se riuscirò a proteggerti come devo!"
Elena:"Damon non puoi impedirmelo,non deve nemmeno passarti per la testa!Non m'importa se rischerò la vita,io farei di tutto per Stefan"Quelle parole sembrarono così contraddittorie ad Elena,in confronto a quello che stava quasi per accadere prima con Damon,ma erano pur sempre vere.
Damon:"Lo so.Andiamo allora!"

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