Addio al nubilato.

di LDN
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Non cambierà mai ***
Capitolo 2: *** Di parole e d'amore ***
Capitolo 3: *** Ssserate da ricordare ***



Capitolo 1
*** Non cambierà mai ***


Era una delle tante stressanti mattine  a casa Cullen, in compagnia della mia pestifera futura sorella, Alice Cullen, nonché mia migliore amica e inferno personale.

Quella mattina era dedicata ai fiori. I fiori. Non me ne importava affatto,e  sapere che il mio fidanzato era di sotto ad attendermi in tutto il suo splendore non aiutava affatto la mia pazienza.

Edward era molto più raggiante del solito e, inutile quasi a dirlo, il motivo era il nostro matrimonio.

Rabbrividii violentemente. Per quanto amassi Edward, per quanto volessi legarmi a lui, la prospettiva di QUEL genere di unione mi terrorizzava. Non sto parlando del tipico terrore delle spose, del tipo “Oh mi lascerà sull’altare” oppure “Cadrò sicuramente”. Ok, la seconda si, ma non era quello il punto. Semplicemente, dopo aver passato una vita a sentir dire da tua madre che il matrimonio è una cosa orrenda, il pregiudizio rimane sempre. Ed Alice sembrava fare di tutto per ricordarmi che tre giorni più tardi sarei stata la protagonista della sfilata lungo le scale e lungo il salone dell’enorme villa.

Eppure, per quanto l’odiassi, non potevo che essere felice della gioia che Edward mostrava verso quell’evento. Non saltava le prove dell’abito, non si spazientiva davanti alle innumerevoli richieste di consigli sulle tovaglie, era andato personalmente a comprare le fedi. E soprattutto, fremeva d’agitazione per la luna di miele.

Anch’io, in realtà. Lì io ed Edward avremmo finalmente legato noi stessi in tutti i modi umanamente possibili. Fosse stato per me, avremmo saltato tutta quella stupidaggine del matrimonio e saremmo passati direttamente al letto, ma Edward era all’antica e sotto certe cose non transigeva.

“Bella, allora, orchidee o gigli? Dai, è importante!”

I miei pensieri furono bruscamente interrotti dalla voce di Alice, seduta accanto a me con un catalogo da fiorista in mano.

Sbuffai “Alice, non mi importa, so che sarà perfetto, so che sceglierai i fiori migliori…”

“Bella! Lo sai benissimo che almeno in questo vorrei… Aspetta!  Ok, li sceglierò io, ora c’è una sorpresa per te!”. Balzò giù dal letto, si infilò le scarpette e mi prese per mano, trascinandomi con se.

“Alice di che sorpresa parli?”

Quasi non finii la frase. Mi fermai all’ultima rampa di scale, gli occhi spalancati, fissi sulla figura all’ingresso.

“…Mamma?” sussurrai, portandomi una mano tremante davanti alla bocca.

Non era cambiata molto, in quei pochi mesi che non c’eravamo viste. Portava i capelli un po’ più corti forse, e aveva uno stile molto… strano. Quasi da libro fantasy.

La vidi tirare fuori una busta – l’avrei riconosciuta tra mille quel piccolo pezzo di carta – per poi posarvi gli occhi.

“Isabella Marie Swan e Edward Anthony Masen Cullen insieme alle loro famiglie, chiedono l’onore della tua presenza per la celebrazione del loro matrimonio in data 13 Agosto…”

Non mi ero accorta di essermi avvicinata mentre lei leggeva, non mi ero accorta di essere davanti a lei con il fiato sospeso.

Quando mi scontrai nuovamente con le sue iridi blu, cercai qualcosa, qualsiasi cosa: rabbia, delusione, tristezza… eppure non ne trovai. Anzi, tempo due secondi, e mi saltò al collo, strillando come una bambina.

“Oh mio Dio! La mia Bella si sposa! Oh tesoro, sono così contenta! Dov’è Edward? Devo fargli… Oh eccoti!” Si staccò da me e si aggrappò a lui, così forte che probabilmente se non fosse stato un vampiro l’avrebbe steso.

“Salve Renèe” sempre impeccabile e con un sorriso sghembo sulle labbra, Edward strinse un po’ mia madre per poi lasciarla

“Sono contento che lei abbia accettato di venire a stare qui da noi, fino al giorno…”

“oh sono contenta anch’io! Chi l’avrebbe mai detto? Mia figlia si sposa! La mia piccola bambina di mezz’età”

Alzai gli occhi al cielo, ridacchiando “Mamma, stai esagerando.” Come sempre, avrei voluto aggiungere, ma intavolare una lunga discussione sul fatto che è una persona molto ansiosa non sarebbe servito a nulla.

Lei si voltò verso di me “So cosa stai pensando! Non ci provare Swan, io non sono isterica!”

Isterica, ansiosa… uguale.

“Certo che no mamma, certo che no!”

La faccia scoccia di reneé  pian piano lasciò il posto ad un’altra faccia, molto più… pericolosa? Potevo usare quell’aggettivo? Temevo proprio di si, perché quando Reneé sorride maliziosamente e ammicca sul fatto che dobbiamo parlare in privato, capisco che sta per arrivare un unico discorso.

Il sesso.

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Capitolo 2
*** Di parole e d'amore ***


Più tardi, stese sul letto in camera di Edward, io e mia madre parliamo dei preparativi per il matrimonio: gli invitati, i fiori (ne avevo abbastanza di fiori per quella giornata), il vestito, l’acconciatura.. e quando mi chiede dell’intimo che metterò sotto al vestito, arrossii completamente.

“In realtà non lo so mamma.. Insomma, sarà Alice a darmelo il giorno stesso del matrimonio”

Cincischiavo, altro che parlare.

“bella, tesoro, sono tua madre è vero, ma siamo anche amiche ricordi? E ormai siamo adulte e vaccinate, possiamo parlare tranquillamente di queste cose! Devi assolutamente raccontarmi delle prestazioni di Edward! Insomma… come sta a misure? E’ bravo? Dai racconta”

Se avessi potuto… mi sarei sotterrata. Ero sicura che tutte le persone/vampiri in casa avessero ascoltato, ed ero altrettanto sicura che si stessero facendo mille risate alle mie spalle.

E questo, unito al fatto che stavo per parlare con mia madre delle prestazioni del mio ragazzo (magari ci fossero state) e delle sue misure (se le dicessi che porta la L come taglia dei pantaloni? No, mi ucciderebbe per aver tentato di cambiare discorso)

Cosa le dovevo dire? No mamma, vedi che Edward è all’antica e non vuole fare sesso fino al matrimonio? Non mi avrebbe creduta.

“Mamma… io.. noi… cioè, lui… oh cavolo! Senti… io non.. io sono.. iosonoancoravergine!”

Mi tappai le orecchie, chiusi gli occhi e cercai di pensare a qualcos’altro. Tipo? Le misure di Edward? Ero curiosa anch’io…

“Bella, tesoro… potresti ripetere?”

No, no mamma non posso ripetere, mi vergogno da impazzire!

“Io sono ancora vergine, mamma”

Rimase in silenzio. Cosa assolutamente strana per Reneé

“Bella… tu sei… sei ancora… hai un ragazzo da mesi e sei ancora…” e scoppiò a ridere. Non una risata normale, quella era una risata divertita/isterica/ansiosa/strana/sclerotica…

“Smettila! MI vergogno da morire senza che qualcuno rida, figurati così!” protestai, stringendomi le braccia al petto e sbuffando.

“Ok.. la smetto. Bella stai scherzando? Ma l’hai mai visto un uomo nudo almeno?”

“No, io… una volta ho visto Jake in boxer, ma oltre quello non sono.. Smettila di ridere!”

Era partita per la tangente ormai, non c’era altro da fare.

“Oddio… bella, hai visto Jacob in boxer? E dimmi, era ben messo? Scommetto di si, dalle foto che mi hai mandato.. quel ragazzo è cresciuto tantissimo in tutto, scommetto che anche lì..”

“Mamma perché parliamo di questo? E poi che c’entra Jake adesso?”

“bella, sto scherzando… Tesoro, stai per sposarti, e dovrai a essere pronta entrambe le cose.. Il matrimonio,e la prima notte di nozze. Molte ragazze ormai, quando si sposano, non sono preoccupate.. sembra quasi una notte come un'altra per loro. Per te sarà speciale. Non ti prendevo in giro prima, solo che ho passato mesi a chiedermi se presto saresti rimasta incinta. Credevo facessi sesso, ed è inutile che io ti ricordi che ho paura delle gravidanze da giovani. Non per il bambino, anzi, se fossi rimasta incinta sarebbe stato ugualmente bellissimo, ma ci sono cose a cui avresti dovuto rinunciare.. ma del resto, tu sei la mia piccola bambina di mezz’età, no? Avrei dovuto capirlo che ti saresti comportata così. Bella… non lo stai sposando per fare sesso vero?”

Nonostante tutto, nonostante le belle parole.. mia madre una stupidaggine la doveva dire per forza.

“No! Vuoi la verità mamma? Lui mi ha chiesto di sposarci subito dopo il suo ritorno, ma io ho rimandato. Forse perché era presto, forse perché non voglio che la gente sparli di noi… ma la verità è che avevo paura. E continuo ad averla. No” la interrompo quando  le vedo aprire la bocca “non di Edward ovviamente, lui è perfetto come fidanzato, e sarà un marito perfetto, ne sono sicura.. ho paura di perdere tutto mamma. Ho paura che si accorga di quanto io sia… banale e assolutamente normale. Ho paura che se ne vada lasciandomi sola. Ho paura di perdere tutto quello per cui ho combattuto e continuo a combattere..” piangevo, e non me ne vergognavo. Per una volta ero riuscita a confessare tutto a qualcuno.

Prima james, poi l’abbandoni di Edward, laurent, Victoria, i neonati… sapevo che avrei dovuto combattere ancora, ma l’avrei fatto mille volte ancora pur di avere al mio fianco Edward.

Sentii dei piccoli tocchi sulla porta

“Ragazze? Posso entrare?” Oh no, perché doveva entrare proprio in quel momento?

Mia madre si voltò verso di me “galante il tuo Edward, mi ha chiamato ragazza! Bella.. io non predico il futuro ma so che Edward ti ama e che non puoi rinunciare a fare le cose per paura di perderle. Entra pure Edward!”

Entrò, chiuse la porta alle sue spalle e si avvicinò a noi sorridendo. Eppure sapevo che oltre quel sorriso c’era tanta tristezza.

Fu mia madre a spezzare il silenzio “Io vado a dormire… buonanotte” diede un bacio ad entrambi ed uscì.

Io non riuscivo a guardarlo, eravamo soli ed ero troppo esposta al suo sguardo.

Non respinsi le sue braccia, e nemmeno le sue labbra quando di posarono sulla mia fronte.
“oh Bella.. cosa devo fare con te? Non voglio che pensi certe cose..”

“Lo so Edward… io so che mi ami ma ho tanta paura…”

“ascolta, anch’io ho paura. Tanta. Ma siamo insieme adesso, e lo saremo domani, e anche il giorno del nostro matrimonio. Staremo insieme sempre, per sempre” sorrise illuminandosi “non ti basta?”

Sorrisi anch’io, quella era la nostra battuta. Mi avvicinai di più al suo volto, e ad un centimetro dalle sue labbra sussurrai “Si, si mi basta”

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Capitolo 3
*** Ssserate da ricordare ***


Questo è l'ultimo capitolo :)  Spero che la storia vi sia piaciuta,  ringrazio soprattutto chi ha recensito e chi ha aggiunto la storia tra le preferite/ricordate/seguite  ma anche chi ha letto semplicemente.  Perciò... grazie! E buona lettura!

“Ok Bella… apri gli occhi!”

lasciai che le mie palpebre si schiudessero, abituandosi alla luce. E quello che vidi mi paralizzò

“ma… ma che posto è questo? Vi avevo detto niente strip!”

“Oh andiamo Bella, che rompi scatole! E’ solo un piccolo locale..”

“con uomini mezzi nudi?!”

Non sarebbe cambiata mai!

“Prima che pensi che sia tutta opera mia, figlioletta ingrata, ti annuncio che anche Alice ha partecipato al complotto” ovviamente lei sapeva quello che pensavo. Mannaggia a me e alle mie più che leggibili espressioni!

Mi voltai contro l’accusata, fissandola contrariata, ma lei scosse la testa “non torniamo a casa Bella, ho prenotato il servizio apposta per te”

“Il… il servizio?”

 Una voce alle mie spalle mi fece sobbalzare “Mmm… credo proprio che questa sera mi ciberò di te.. sei troppo graziosa per lasciarti andare”

Mi voltai sbalordita e quello che vidi mi lasciò senza fiato.
Era un ragazzo, praticamente mezzo nudo, e fin qui tutto normale.

Le cose strane erano quel poco di abiti che indossava: un mantello di velluto vero, bordato di rosso, un costume rosso e un gilè nero in stile.. in stile…

“Voglio ssssucchiare il tuo sssangue” sibilò, con perfetto accento della transilvenia.

Ecco qual’era lo stile! Il conte Dracula!

 E quando si piegò su di me, per mordermi il collo con i suoi canini appuntiti non potei fare a meno di scoppiare a ridere.

Per l’imbarazzo, perché uno sconosciuto mi stava baciando il collo.

Per l’emozione, perché Alice aveva previsto che sarei stata a disagio qui e ha voluto fare qualcosa per aiutarmi, e quale modo migliore di presentarmi una versione romanzata del mio vampiro?

Per il divertimento, perché davvero non avevo mai sentito parlare di spogliarellisti vestiti da vampiri ultra centenari succhiatori di povere donzelle vergini.

Stetti al gioco, con gran divertimento di tutti, e feci finta di essere ammaliata da quel ‘seducente’ vampiro che si stava strappando di dosso il gilè.

Più tardi, mentre bevevamo qualcosa e osservavamo tutti i bellissimi (dovevo ammetterlo) ragazzi che si spogliavano a ritmo delle canzoni, riuscimmo a parlare di qualcosa che non fosse la bellezza dei ballerini.
“Credete che Edward stia facendo la stessa cosa?” domandai, fissando il bicchiere.

“Credo proprio di si Bella” rispose alice, ridacchiando.
La fulminai con un occhiataccia “Non sei simpatica”

Lei rise ancora più forte, e quando i ragazzi passarono per il secondo giro io andai in bagno con una scusa e afferrai il cellulare.

 

Uno squillo, due squilli, tre squilli..

 

“Pronto?”

“Edward!”

“Bella! Amore come stai? Alice ti sta torturando?”

Arrossii “in realtà… ti ha detto dove andavamo?”

“No, ha cercato in tutti i modi di non farmi capire il luogo che avete scelto. Dove sei?”

“L’hanno scelto loro, non io… comunque sono ad uno… strip club”

ecco, avevo sganciato la bomba. Dall’altra parte, solo silenzio.

Un minuto, due minuti, tre minuti..

“Edward ci sei ancora?”

“Riferisci a mia sorella che quando torna la uccido”

Risi sollevata, il suo tono non sembrava arrabbiato, più che altro… rassegnato.

“Tu dove sei?” domandai

“Sono a casa.. sono appena tornato” era una mia impressione o il suo tono di voce era incerto?

“da dove?” chiesi sospettosa

“Bè, credo che alice e jasper si siano organizzati perché hanno portato anche me a uno strip club”

Strinsi il telefono tra le mani e arrossii dalla rabbia

“Quanto sei stato là dentro?”

“Bella, calma, solo un’ oretta…”

“E loro com’erano?”

“Loro chi?”

“Loro, Edward, loro! Le spogliarelliste! Le sempre sexy e affascinati spogliarelliste” ero ridicola

rimase un attimo in silenzio “Mi stai facendo una scenata di gelosia?” riuscivo a sentire il sorriso in quelle parole.

“Io… si! Ok? E’ solo… loro saranno sicuramente più belle di me e io..”

“Bella?”

“… e io invece non lo sono…”

“Bella? Amore? Mi asc..”

“e probabilmente sono anche più dolci e gentili e perfette…”

“Bella! Ascoltami! A me non interessano loro, capito? A me interessi tu, solo tu. Non ti sposerei altrimenti, non trovi?”

presi un bel respiro “Si… hai ragione tu.. scusami”

“Non scusarti, sei gelosa, anch’io lo sono, ma mi fido di te”

Sorrisi “Forse non dovresti..” sussurrai con finta voce pentita

Si allarmò subito “Bella? Che stai dicendo?”

“Edward,.. devo confessarti una cosa.. io.. là dentro c’è un ragazzo.. dio, è così sexy..”

“Bella… ma cosa? Tu non… non hai…”

Sospirai affranta “ mi dispiace.. non ho resistito.. era così bello con il suo gilè stile ottocento, il mantello nero… i canini appuntiti così eccitanti…” scoppiai a ridere così forte che alcune donne che erano entrate si spaventarono ed uscirono

“Bella! Per la miseria mi è venuto un infarto!”

“Impossibile! Sai, tua sorella mi ha regalato un ragazzo per tutta la sera vestito da vampiro.. cioè prima era vestito.. adesso indossa solo un costumino”

“sei una strega! E così vuoi un vampiro eh? Bè, io ne conosco uno migliore..”

“E sarebbe?”

“Io per esempio…”
“mmm… ma tu non ssssucchi il mio ssssangue” imitai l’accento del mitico conte, finendo ovviamente con il ridere a crepapelle.

“Ok, ho capito… hai bevuto un po’ eh? Amore, vai a divertirti e torna presto qui, mi manchi..”

“mi manchi anche tu… a dopo”

 

Chiusi la chiamata ed uscii dal bagno, dirigendomi verso Alice e mia madre.

“Allora? Come procede?”

“ Ah Bella, c’è un ragazzo… è stupendo..”

“mamma tu sei sposata”

Borbottò qualcosa del tipo ‘ non si può nemmeno sognare’ e tornò a bere.

 Verso le tre persino Alice dovette ammettere che ero troppo stanca per fare alcunché così tornammo a casa. Ovviamente, nella camera di Edward, dove mi ero stabilita, per le due notti prima del matrimonio, mi attendeva il mio fidanzato.
Mi strinse in un saldo abbraccio, facendo scivolare le  mani sui miei fianchi e coinvolgendomi in un bacio dolce e passionale

“Ciao stella” sussurrò. Sorrisi “Ciao”

Prima di addormentarmi definitivamente fra le sue braccia, sentii il suo fiato sul collo

“Voglio ssssucchiare il tuo ssssangue”

Sorrisi prima di cadere nel buio del sonno.

 

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