The love story

di Ery_love_99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una scuola come le altre ***
Capitolo 2: *** E' tutta colpa tua! ***
Capitolo 3: *** Si parte!!! ***
Capitolo 4: *** Una malattia improvvisa ***
Capitolo 5: *** Auguri Ale!!! ***
Capitolo 6: *** Addio elementari... ***
Capitolo 7: *** Bridgette,NOO!!! ***



Capitolo 1
*** Una scuola come le altre ***


Nella città di Bellavista in una casa molto grande viveva una ragazza di nome Sara.
Era una ragazza solare, simpatica, allegra insomma tutti gli aggettivi positivi che si possano immaginare. Aveva lunghi capelli biondi con dei riflessi magnifici.
Frequentava la scuola pubblica, la quinta elementare e tra pochi mesi avrebbe frequentato la prima media.
L'unica cosa che non le piaceva della sua scuola era la sua classe. C'era una cosa anzi una persona che proprio non le andava giù: Alessandro.
Tutti i ragazzi facevano quello che lui diceva e le ragazze stavano sempre dalla parte degli insegnanti.
In quella classe non si riusciva mai a fare una lezione per bene perchè i ragazzi facevano di tutto per disurbare le lezioni.
Quel giorno in casa di Sara...

-Oh no mamma!!! Ti sei di nuovo dimenticata di svegliarmi e farò DI NUOVO ritardo a scuola!!!
-Cara Sara, non devi preoccuparti dormire fa bene...
-Oh cavolo è tardissimo...
-Sara non puoi andartene senza fare colazione.
-Ma mam...
Sara si interruppe quando vide la buonissima colazione che c'era sul tavolo in cucina.
-Bè, una piccola mangiatina non farà male...
Sara mangiò tutto molto di fretta e si preparò.Stava per salutare la madre quando davanti alla porta trovò il suo migliore amico: Robin.
Aveva 25 anni e Sara l'aveva incontrato quando era molto piccola in mezzo alla strada e chiese alla madre se lo poteva portare a casa con lei. La madre accettò e Sara fu molto felice.
-Ciao Sara, posso accompagnarti io con la macchina se vuoi...
Sara si gettò su Robin e disse
-Grazie, grazie aventi su andiamo dai!!!
Robin andava molto lento e ripeteva sempre
-Sara tua madre ha molta fiducia in me e devo assicurarmi che tu arrivi a casa sana e salva...
-Ma Robin cosi farò tardi lo stesso!!!
Sara allungò la gamba e premette l'accelleratore.
-Ferma Sara, ferma cosi faremo un incidente!!!!!!!!!!!!!!!
Gridava Robin.
Per fortuna arrivarono sani e salvi. Robin era molto scosso mentre Sara era tranquilla come sempre.
-Grazie per il passaggio Robin, ciao!
Diceva Sara mentre si allontanava per entrare a scuola.
In classe c'erano già tutti. L'insegnanta piangeva per la disperazione mentre le ragazze la consolavano. I ragazzi spruzzavano vernice da tutte le parti.
La prima cosa che diede molto ma molto fastidio a Sara era l'indifferenza di Alessandro che se ne stava seduto su un banco ad ascoltare musica. Sara agì con molta impulsività. Prese una pistola di vernice e ne spruzzò un pò sull'occhio di Alessandro.
Tutti rimasero senza parole, sapevano che Alessandro si sarebbe ribellato... Sara aveva l'aria di essere molto arrabbiata e fissava Alessandro che ora si stava pulendo l'occhio e si stava sfilando le cuffie dall'orecchio, anche lui sembrava molto arrabbiato...

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Capitolo 2
*** E' tutta colpa tua! ***


Sara guardava intensamente negli occhi verdi di Alessandro, lui guardava intensamente gli occhi azzurri e profondi di lei.
Alessandro, senza dire una parola, uscì dalla classe e i ragazzi anch'essi stavano per uscire dalla classe ma Sara disse:
-Voi non vi muovete da qua, quello ha dimostrato di essere un vigliacco. Oggi si fa lezione!
Sara era molto seria.
Finalmente, per un giorno, la maestra riuscì a fare lezione tranquillamente ma Sara per tutto il tempo aveva avuto un pensiero per la testa:
"Che fine aveva fatto Ale? Perchè non aveva reagito?"
La ragazza tornò a casa sempre con questo pensiero, mentre mangiava, mentre faceva i compiti, mentre leggeva, aveva sempre l'immagine del biondino che esce dalla classe, del biondino che fissa intensamente gli occhi azzuri di lei...
Sara decise di parlare con la sua amica, Bridgette, che aveva assistito a tutta la scena.
La ragazza andò a casa della sua amica e le disse:
-Cara amica mia, tu mi capisci sempre. Forse però oggi non mi capirai perchè nemmeno io sono stata in grado di capirmi...
Le raccontò di tutti i suoi pensieri e delle domande che lei stessa si faceva.
Bridgette le rispose:
-Un solo sintomo Sara, tu sei preoccupata...
-Preoccupata!? E per cosa???
-O per chi, forse...
Bridgette voleva indurre Sara a confessare un qualcosa...
-Quando hai guardato intensamente i suoi occhi, cosa sentivi?
Cosa sentiva... sentiva, rabbia molta rabbia e poi... paura...
-Io sentivo molta rabbia e anche... paura... paura che succeddesse qualcosa, capisci?
-Si, capisco... e quando è uscito tu che provavi?
-Sollievo... ho capito che è un vigliacco che fa tutto il duro ma io sento che lui ha qualcosa che non va...
-Ok, va bene! Hai risposto alle tue domande interiori?
-C...Credo di si...
Il giorno dopo Sara come al solito arrivò in ritardo in classe che...
-Buongiorno!!! Ma cosa...
La maestra stava facendo lezione molto tranquillamente e Sara vide che Alessandro non c'era...
-Buongiorno, Sara. Em... ecco il Signor Preside vuole incontarti. Alessandro è già su che aspetta.
Il preside voleva incontarla... Appena Sara vide Alessandro non si fermò a pensare esclamò subito:
-ALE!!! E' TUTTA COLPA TUA SE ADESSO SIAMO QUI! SE OGNI GIORNO NON ROVINASSI LE LEZIONI ANDREBBE TUTTO PER IL MEGLIO! QUANDO NON CI SEI TU I RAGAZZI NON SANNO COSA FARE E OBBEDISCONO SENZA PROBLEMI! SEI TU IL PROBLEMA DELLA CLASSE SOLO TU!
Alessandro si limitò a dire:
-Grazie per avermi chiamato Ale, nessuno l'aveva mai fatto.
Dopodichè si voltò e disse:
-La presidenza e da quella parte.
-Grazie!
Disse Sara con un tono piuttosto arrabbiato.
Sara e Ale entrarono. Il preside non era arrabbiato, anzi sorrideva.
I ragazzi si guardarono ma non come la prima volta, anzi, erano stupefatti.
Il preside disse loro:
-Ieri avrei dovuto darvi questa ma avete lasciato l'aula prima del previsto (Ale era uscito dopo la "litigata" con Sara e lei, invece, appena suonata la campanella, era scappata via) e quindi... ecco tenete.
I ragazzi la presero e videro che era un'autorizzazione per una gita scolastica in montagna.
-Dovete portarla entro il finesettimana e lunedi mattina partiremo. Resteremo li per due giorni. Su, che aspettate, andate a fare lezione.
I ragazzi uscirono e Sara disse a Ale:
-Scusa se me la sono presa con te...
-Non fa niente.
Rispose il ragazzo, se ne andò lasciando Sara senza parole. Si era scusata e lui aveva detto tre semplicissime parole NON FA NIENTE.

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Capitolo 3
*** Si parte!!! ***


Quel lunedì mattina arrivò e Sara si era svegliata presto. Quella mattina era fresca e ventilata, perfetta per andare in montagna. La ragazza era già pronta, uscì di casa ed andò a piedi. I suoi compagni si stavano mettendo in fila per salire sull'autobus. Erano tutti presenti, anche Alessandro. Sara si sedette vicino Bridgette, la sua migliore amica. Presero posto in fondo all'autobus e dietro di loro c'era il ragazzo dagli occhi verdi e i capelli biondi, solo, che ascoltava musica come suo solito.
I ragazzi si divertirono sull pullman e non si accorsero nemmeno che erano già arrivati. Era ora di pranzo e Sara vide che Alessandro non aveva niente da mangiare. Gli si avvicinò e gli disse:
-Hei, ciao... mia madre ha un pò esagerato con i panini se vuoi, serviti pure...
Il biondo rispose:
-Grazie... dì a tua madre che questi panini sono veramente buoni.
-Sai cosa penso di te?
Chiese Sara al ragazzo.
-Cosa?
-Che non sei il tipo scontroso che tutti pensano che sei... altrochè sei simpatico e forse anche gentile...
-Lo considero un complimento...
-Bè in effetti lo è!
Alessandro sorrise. Per la prima volta in vita sua la ragazza aveva visto il ragazzino moccioso e scocciante che tutti consideravano, sorridere proprio a lei, la ragazza che odiava da ben cinque anni. Sara sapeva che tra di loro stava nascendo una grande amicizia...
-Hei, Ale! Mi hai sorriso!!! Ti prego, fallo di nuovo!!!
-E' capitato... Comunque, grazie per i panini erano molto buoni.
Alessandro si avviò verso la sua tenda ma Sara gli andò dietro ripetendo:
-E dai, per favore!!!
-Lasciami in pace!
Alessandro iniziò a correre e Sara lo seguiva ripetendo sempre:
-Solo un altro per favore!!!
Alessandro si fermò di colpo e cadde in un piccolo dirupo.
-Ale! Arrivo!
-No, ferma!
-Troppo tardi.
I ragazzi rimasero in silenzio per un pò poi Sara disse:
-Quando mi hai sorriso... mi ha fatto molto piacere...
-Quando tu sorridi... mi fai sentire meglio...
-Perchè ti piace tanto disturbare le lezioni?
-Sary vedi... non è colpa mia... i ragazzi mi hanno visto come una persona scontrosa che non gliene frega niente delle lezioni e cosi mi hanno "eletto" il loro capitano, in un certo senso, e fanno tutto loro poi dicono che sono idee mie... quando io non sono in classe loro stanno zitti e buoni cosi gli insegnanti danno la colpa a me...
-Mi dispiace se quel giorno ho dato la colpa a te... Ma perchè ora fai tanto il gentile con me?
-La stessa domanda dovrei fartela io, Sary...
-Perchè... dopo quello che mi hai detto... so che tu non sei il responsabile...
-Invece tu... mi stavi simpatica già da tempo...
Sara sorrise, quel suo sorriso nascondeva molte cose dietro, lei era felice di quella sua nuova amicizia.
-Ogni tuo sorriso è stupendo...
Sara arrossì poi disse:
-Se te lo chiedo per favore, mi fai un altro sorriso?
Alessandro sorrise e anche quel suo sorriso diceva che era felice, finalmente era riuscito a fare amicizia con Sara.
-So che è una domanda stupida ma...
Arrivò Bridgette.
-Hei ragazzi! I maestri sono preoccupati! Ma che fate qui da più di due ore, avanti venite!
-Forse ci serve un aiuto...
Dissero insieme i ragazzi. Si tenevano per mano, avevano parlato per più di due ore e si tenevano per mano...
Prima che ognuno potesse rientrare nella propria tenda Ale chiese a Sary:
-Cosa mi dovevi chiedere prima che arrivasse Bridgette?
-Tu... mi vuoi bene?
Alessandro sorrise poi rispose dando un lieve bacio a Sara lasciandola senza parole. La ragazza rispose:
-Anche io ti voglio bene...
Era ancora un pò scioccata ma andò a dormire molto felice e per tutta la notte pensò a quel piccolo bacio che forse per le sue amiche poteva essere insignificante, ma... per lei... era un inizio di un qualcosa di meraviglioso.

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Capitolo 4
*** Una malattia improvvisa ***


Sara si era svegliata molto felice e contenta e fece il miracolo di svegliarsi presto. I suoi compagni e gli insegnanti erano molto stanchi perchè il giorno prima avevano festeggiato fino a tardi. La ragazza uscì dalla sua tenda e vide che fuori, seduto sotto un albero, c'era Alessandro.
Il ragazzo le fece segno di avvicinarsi e Sara andò a sedersi vicino a lui.
-Buongiorno.
Disse Sara ad Ale con un sorriso stampato in viso.
-Come mai così presto?Non è da te, a scuola arrivi sempre tardi.
Aveva chiesto Ale alla biondina.
-Non lo so...
I ragazzi rimasero in silenzio per un pò, poi Ale si voltò verso Sara e la guardava intensamente con i suoi lucenti occhi verdi.
-Ho qualcosa che non va?
Chiese la ragazza dai profondi occhi blu, anche lei ora stava guardando il ragazzo.
-No... tutto a posto.
-Ma questi sono dei veri dormiglioni...
-Bè, ieri sera loro hanno festeggiato noi no, insomma siamo stati a parlare...
Sara sorrise e ripensò ancora a quel bacio... Poi Ale disse:
-Scusa se ieri ho reagito dandoti quel...
-E' tutto a posto, non preoccuparti.
Aveva subito risposto Sara.
Arrivò Bridgette che si avvicinò a loro e Alessandro disse:
-Em... ciao...
Si allontanò lasciando sole Sara e la sua amica.
-Sono troppo curiosa cos'è successo ieri? Mano nella mano... guarda che vi ho visti!
-Mi ha baciata
Disse tranquillamente Sara, come se fosse la cosa più normale del mondo farsi baciare da un ragazzo che tutti consideravano odioso.
-Che cooosa!?
-Si, io gli avevo chiesto se mi voleva bene e lui mi ha baciata...
-Cara Sary, hai fatto colpo sull'impavido Alessandro, il ragazzo dal cuore d'acciaio!
-Non dirlo neanche per scherzo, siamo solo... amici, ecco...
-Si, come no. Dai, guarda si stanno svegliando tutti, andiamo a fare colazione.
Le due ragazze si alzarono e andarono a mangiare. Sara non si mise vicino ad Ale perchè non voleva dare nell'occhio. Sotto, sotto anche lei era sicura che Alessandro si fosse innamorato di lei. E anche lei stessa iniziava a provare qualcosa... Si sentiva calda poi disse a Bridgette che le girava la testa. L'amica sentì con la sua mano se la fronte le bruciava ed era proprio così.
-Ieri sera, devi aver preso freddo, Sara. Tu hai la febbre scotti da morire!
La maestra si avvicinò e disse:
-Eh si, oggi dovrai restare nella tenda non puoi venire a fare l'escursione.
Un amico di Alessandro disse:
-Maestra! Anche Alessandro sta male!
Sara pensò che almeno non sarebbe stata sola... Poi le venne in mente il bacio e sussurrò nell'orecchio di Bridgette:
-Io penso che sia stata colpa del bacio altro che del freddo!
-Hai ragione, se anche Ale si è sentito male, allora... si, è stato proprio il bacio.
Tutti i ragazzi si preparono per l'escursione mentre Ale era nella sua tenda e Sara nella sua. Quando tutti i ragazzi se ne furono andati Alessandro entrò nella tenda di Sara e disse:
-Quel bacio è stato un errore...
-Bè... un pò di febbre... e poi almeno non ci tocca camminare!
Alessandro di sdraiò vicino a Sara. Erano vicinissimi. Sara prese la mano di lui e il biondino chiese:
-Vuoi essere... la mia... em, ragazza?
Sara fece un piccolo cenno con la testa e i ragazzi si addormentarono mano nella mano. Erano rossi per la febbre ma forse erano rossi anche perchè dall'odio erano passati all'amore ed erano molto felici. Formavano una bellissima coppia...
Quando si svegliarono Bridgette era nella tenda con loro e stava cambiando le pezze bagnate che avevano in fronte. 
-Tranquilli... non vi ha visti nessuno, bè a parte me... la temperatura è scesa. Vi lascio soli. Il pranzo è li vicino a voi. Ciao...
-Ti senti meglio?
Avevano chiesto in coro i ragazzi quando la loro amica era uscita.
-Si, molto meglio insieme a te.
Avevano sempre risposto insieme i ragazzi. 
Alessandro diede una carezza alla guancia di Sara e disse:
-Torno nella mia tenda.
-Ciao...
Aveva detto un pò tristemente Sara. Tra 30 giorni avrebbe lasciato le elementari e tra 6 giorni era il compleanno di Ale mentre tra 7 il suo compleanno.

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Capitolo 5
*** Auguri Ale!!! ***


Sara passò due o tre giorni a casa e con le cure della madre e del suo amico Robin, guarì in men che non si dica. Quando doveva tornare a scuola era il compleanno di Alessandro e non aveva neanche avuto il tempo di comprargli qualcosa o,almeno quello, di fargli un biglietto. La ragazza aveva deciso che gli avrebbe fatto gli auguri normalmente altrimenti che figura ci faceva davanti a tutti? Sara si svegliò comunque tardi però si fece dare un passaggio da Robin e arrivò giusto in tempo all'ingresso incontrò la sua amica Bridgette. La salutò ma corse subito in classe. Alessandro era già arrivato e non aveva nessuno attorno a lui. Sara pensò che tutti si fossero dimenticati del suo compleanno, così si avvicinò al banco di Ale. Bridgette, però, afferrò giusto in tempo il braccio di Sara per fermarla e le disse:
-Aspetta, Sary. Abbiamo organizzato una festa a sorpresa in palestra. Tu devi andare nel suo armadietto e metterci questo biglietto. L'abbiamo firmato da parte tua così non mancherà di sicuro!
-Vuoi dire che sapete già...
-Si sappiamo già tutto!
-Ma come???
-Stavamo mangiando ma poi vi abbiamo sentiti parlare... siccome stavate male... parlavate con un tono di voce piuttosto alto...
-Oh miseriaccia... Va bè, a ricreazione porterò questo biglietto nell'armadietto di Ale...
Alessandro si avvicinò a Sara e la salutò con un filo di voce. Forse era dispiaciuto perchè la ragazza non gli aveva ancora fatto gli auguri. Però Sara sapeva che sarebbe stato molto contento della festa che i ragazzi avevano organizzato solo per lui.
Quando arrivò la ricreazione, senza farsi vedere da Ale, la ragazza dagli occhi blu uscì dalla classe e mise il biglietto che le aveva dato Bridgette nell'armadietto di Alessandro.
Le lezioni finirono e Alessandro, come previsto, andò a posare i libri nell'armadietto e vide il biglietto. Si recò subito in palestra e quando entrò tutti i suoi compagni gridarono:
-Tanti auguri Alessandro!!! Buon compleanno!
C'era un tavolo con tante cose da mangiare, c'era la musica, la torta, le luci insomma tutto ma proprio tutto non mancava niente. (Naturalmente per fare tutto questo baccano avevano chiesto il consenso del preside e lui aveva accettato senza problemi, l'unico problema che aveva detto Bridgette era che forse il preside era ubriaco, ma poco importa. La festa era riuscita e tutti erano contenti).
Alessandro si avvicinò a Sara e l'abbracciò, davanti a tutti e le disse:
-Grazie.
-Non c'è di che!
Avevano risposto tutti.
La festa fu un gran successone e la faccia di Ale triste divenne radiosa.
Si fece un pò tardi e gli unici a rimanere furono Bridgette, Sara, Alessandro e Kevin (il migliore amico di Ale).
Misero un pò in ordine poi si salutarono. Bridgette prese la stessa strada di Kevin e Ale la stessa strada di Sara.Alessandro disse a Sara:
-Ora Kevin starà per dire ciò che prova a Bridgette...
-COOOOSA!? KEVIN E BRIDGETTE!?
-Perchè no, scusa se stiamo insieme noi perchè loro non possono stare insieme...
-Già, hai ragione.

Intanto dall'altra parte della strada...

Kevin doveva già aver detto tutto perchè ora lui e Bridgette si tenevano per mano e parlavano tranquillamente.

Torniamo dall'altra parte...

-Ciao Sara! A domani!
Aveva detto Alessandro alla ragazza che era arrivata a casa.
Sara entrò molto silenziosamente e vide una luce accesa in salotto.
C'erano grossi cartelli con scritto "Tanti auguri Sara"
Doveva già essere tutto pronto per domani. Non voleva guardare altro così fissava i suoi piedi e si dirigeva verso la sua cameretta.
"Cavolo che nottata! Meglio infilarsi il pigiama e dorm..."
Si addormentò prima di poter finire la frase. Entrò sua madre e coprì con la coperta Sara. La madre sussurrò:
-Auguri cara, a quest'ora tu hai compiuto dodici anni... quanto cresci in fretta... Buonanotte.
Lasciò la camere, spense le luci e lasciò Sara a dormire. La mattina dopo Sara si svegliò presto. Era euforica.
Aveva dodici anni. Bel traguardo...

FORSE QUESTO CAPITOLO E' UN PO' CORTO, MA E' FATTO A POSTA. IL PROSSIMO SARA' PIU' LUNGO... RECENSITE PER FAVORE ;D

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Capitolo 6
*** Addio elementari... ***


L'ultimo giorno di scuola e il compleanno di Sara. La ragazza era felicissima ma anche un pò triste perchè dopo le vacanze estive avrebbe iniziato le medie e non sarebbe di certo stata in classe insieme con tutti i suoi amici, purtroppo. I suoi compagni le fecere un sacco di auguri. Le sue amiche le regalarono tanti cioccolatini e bigliettini molto decorati, gli amici maschi... bè, si limitarono a fargli gli auguri. Alessandro anche, non le fece il regalo ma l'abbracciò e le disse:
-Tanti auguri amica mia.
I ragazzi non fecero lezione. La maestra però non piangeva, di solito quando non riusciva a fare lezione scoppiava in lacrime. Tutta la scuola festeggiò e si divertì. Arrivò la fine...
-Cavolo... quest'anno è stato meraviglioso... mi mancherai vecchia scuola.
Disse Sara tra sè e sè prima si salire in auto. Mentre era in auto vide la sua nuova scuola. Ora era grande. Frequentava la prima media. Sara però già si considerava grande e responsabile, anche perchè fu lei a metter fine alla storia del macello che si faceva in classe.
C'era un pranzo abbondante per Sara e i suoi dodici anni ma lei disse alla madre, alla cuoca e a Robin:
-Scusate tanto, io non ho fame. Mangerò qualcosa più tardi. Vado in camera mia, per favore non disturbatemi...
-Cosa è successo? Non è mai stata così triste. Vado a parlarle.
Aveva detto sua madre. Andò di fronte alla camera di Sary e bussò alla porta dicendo:
-Sary, apri. Sono io, la mamma.
Si sentirono dei passi e poi la porta si aprì. Sara era in lacrime.
-Oh, mamma. Non so nenache io perchè sto piangendo...
Sara si buttò tra le braccia della madre e l'abbracciò. La mamma le stava accarezzando la testa poi le chiese:
-C'è qualcosa che non va, tesoro mio?
-Tante cose...
-Se vuoi,parlamene...
-Non me la sento...
-Avanti, parla. Sono tua madre a me puoi dire tutto.
-Sono finite le elementari.Non rivedrò i miei amici...
-Ti manca?
-Tanto mamma! 
Sara era di nuovo in lacrime. Le due si riferivano ad Alessandro. La ragazza era molto triste perchè ora non lo aveva al suo fianco e non poteva parlargli, non poteva farsi consolare. Poi si decise:
-Andrò da lui.
Sara si preparò in fretta e furia e dopo due secondi era fuori a casa a correre con la bici. Andò a bussare alla porta e trovò Alessandro. La ragazza aveva il fiatone, poi le lacrimarono gli occhi. Alessandro sentì una fitta al cuore. Non sapeva che fare. Così disse:
-Oh, Sara... non devi preoccuparti. Sono qui, sarò sempre pronto a consolarti. Ti va di fare un giro?
Sara si buttò tra le braccia di Alessandro e lui strinse forte. La biondina fece segno di sì e mano nella mano i due andarono diretti verso il parco giochi.Sara chiese:
-Perchè mi stai portando lì?
Ma Alessandro rimase muto. "Lo odio quando non mi risponde" pensò la ragazza. Poi ripensò a quelle sue parole "Sono qui, sarò sempre pronto a consolarti"
I ragazzi arrivarono al parco giochi e Sara rimase senza parole. C'erano tutti i suoi amici della quinta.
-Buon compleanno, Sara.
Dissero tutti in coro. E così Sara ricevette il secondo bacio da Alessandro. Però reagì un pò male:
-Cosa ti salta in mente!!!
-Calmanti, Sara.
-... Ok.... Scusate...
La festa durò molto e nonostante erano per strada e molti adulti li sgridavano, loro non gli davano ascolto. Non si sarebbero rivisti per molto tempo e ora volevano godersi la festa. Volevano divertirsi, niente e nessuno li avrebbe fermati. Sara ricevette da Alessandro una bellissima collanina con l'iniziale A mentre il ragazzo aveva la S. Disse:
-Così resteremo insieme.
Tutti i ragazzi della classe avevano un braccialetto uguale perchè cosi si sentivano uniti. Fu una bellissima festa di fine anno scolastico. Ora mancavano due mesi esatti e le medie sarebbero incominciate. I ragazzi decisero che quei due mesi che gli restavano dovevano spassarseli insieme, divertendosi.

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Capitolo 7
*** Bridgette,NOO!!! ***


Il giorno dopo Sara si svegliò molto presto. Con le sue amiche aveva organizzato un uscita. Si vestì, fece colazione e andò da sua madre.
-Mamma...
-Si,cara?
-Grazie per ieri. Se non mi avresti fatta ragionare non sarei uscita e non avrei incontrato gli altri.
-...Avanti, che aspetti? Vai, le tue amiche ti staranno aspettando ciao caraaaaaaaaaaaaa...
E la madre di Sara svanì nell'immensa casa.
"Fa sempre così, io la ringrazio e lei mi <> che modi sono questi!"
Pensò la ragazza. Era tornata con la solita gioia di vivere. Uscì di casa e incontrò Alessandro che stava andando a fare la spesa.
La ragazza si limitò a dire un semplice C-I-A-O e stava per andare via ma Ale le prese un polso.
-Ma che fai? Devo andare dalle mie amiche.
Alessandro lasciò il polso di Sara e si scusò. La ragazza disse:
-Grazie per le tue parole "Sarò sempre pronto a consolarti". Mi hai fatta sentire molto meglio.
-Sono contento che ti fidi di me.
Sara andò via correndo. "Oh no cavolo. Mannaggia ad Ale sono in ritardo di 1 minuto!!!"
Arrivò al parco giochi, il luogo d'incontro, e vide tutte le sue amiche. 
-Hei Sara, buongiorno!
-Scusate ragazze. C'è stato un contrattempo. Non cambierò mai. Arriverò per sempre in ritardo.
-Ma se sei arrivata in anticipo di 5 minuti!
-Oh... Devo cambiare orologio...
Le ragazze scoppiarono in enorme risata.
-Non capisco che c'è da ridere...
Restarono per un pò di tempo a parlare al parco giochi. Bridgette chiese a Sara mentre tutte le altre erano ben in ascolto:
-Dimmi Sara, cosa si prova a baciare un tipo come Alessandro???
-Ma che domande...
-Dai!!!
Dissero tutte le ragazze. Sara era solo una ragazzina di dodici anni e aveva già ricevuto due baci.
Ci pensò un pò su poi rispose:
-Senti che quel ragazzo sia tuo, senti che ti vuole un mondo di bene e che se ti tradirà... ci resterai male... senti... amore...
Le ragazze rimasero come paralizzate. Poi entrarono in estasi. Prima che potessero sparare un sacco di domande Sara disse:
-Ok, vi ho risposto. Ora possiamo andare o restiamo qui fino a domanimattina???
-Sarebbe una buona idea!
Disse Bridgette in modo ironico. Si fecero una bella passeggiata insieme. Mentre stavano per attraversare la strada a Bridgette suonò il telefono...
Le ragazze erano già dall'altra parte della strada... Senza guardare la ragazza andò... un rumore degli urli e poi Bridgette era sdraiata per terra.
Sara corse con le lacrime agli occhi e disse:
-BRIDGETTE!!!! NO, BRIDGETTE!!! APRI GLI OCCHI SU!!! QUALCUNO CHIAMI UN'AMBULANZA!!!
Si avvicinò un signore e disse:
-Non preoccupatevi sono un dottore. Vediamo... respira ancora. Mi sembra che il polso sia fratturato. E' solo svenuta. Ora chiamo un'ambulanza. Da quanto è accaduto l'incidente?
-Io... non lo so... cinque minuti... credo.
-Molto bene...
Le altre ragazze non c'erano più. Erano andate via. Il tizio con l'auto che aveva investito Sara... anche lui era scappato. Sara era sola, con quel dottore e Bridgette era ancora svenuta  non dava alcun segno di ripresa. Alessandro era lì, con la busta della spesa in mano. Lasciò cadere tutto e corse vicino a Sara. Il ragazzo la vide che piangeva e così la strinse più forte che poteva e le sussurò:
-Andrà tutto bene... calmati... non piangere...
Sara si sentì un pò meglio. Arrivò l'ambulanza e i due ragazzi più il dottore salirono insieme a Bridgette. Stava sbattendo le ciglia. Stava per aprire gli occhi e poi quando ebbe la forza di parlare disse:
-Dove mi trovo? Sara, Ale che ci fate qui? Perchè siamo su un'ambulanza? E... lei... chi è? 
Chiese rivolgendosi al dottore.
-E' un dottore. Bridgette, ora calmati e stai tranquilla. C'è stato un incidente e tu sei svenuta. Hai un polso fratturato.
-E, mia madre? L'avete chiamata?
-L'ho chiamata io. E' già li in ospedale che ti aspetta.
Rispose il dottore.
-Grazie per l'aiuto.
Disse Alessandro. Dopo cinque minuti Bridgette era nel pronto soccorso. La madre era disperata e chiese spiegazioni a Sara.
Quando la ragazza terminò di parlare la madre della sua amica disse:
-Oh... la mia povera bambina!!!
Sara a stento riuscì a trattenere le lacrime e vide che Alessandro era seduto con l'aria pensierosa. Quando Sara si sedette vicinò a lui si ritrovò tra le sue braccia di nuovo Alessandro disse:
-Sarò sempre pronto a consolarti. Non è successo niente. Le metteranno il gesso e basta. Starà bene. Non avere paura. Sono qui, con te e per te.
-Grazie...
Il dottore di prima uscì dalla porta del pronto soccorso e disse:
-Bene. Il gesso è stato messo. La ragazza sta bene. Per questa notte rimarrà a riposo qui. Domani potrà già tornare a casa.
-Ah grazie al cielo.
Disse sua madre. Sara era molto sollevata e chiese:
-Possiamo entrare?
-Si certo. Rispose il dottore.
La madre entrò nella stanza e si avvicinò a Bridgette. Sara e Ale rimasero sulla porta.
-Tutto bene, tesoro?
Chiese la madre a sua figlia.
-Si, mamma. Non preoccuparti.
-...Io, ti lascio sola con i tuoi amici. A dopo.
La madre di Bridgette lasciò la stanza e Sara si avvicinò al letto della sua amica.
-Tua madre ti ha già chiesto se stai bene... le altre ragazze se ne sono scappate. Hanno dimostrato di non essere delle vere amiche...
-Lui... l'hai chiamato tu?
Disse riferendosi ad Alessandro. Sara si girò un attimo per guardare Ale e disse:
-No... l'ho incontrato per strada mentre tu eri svenuta...
Ci fu un totale silenzio poi le due ragazze si misero a piangere. Sara disse:
-Ho avuto tanta paura, sai? Non farlo mai più!
-D'accordo amica mia! Ti voglio bene...
E si abbracciarono dimenticandosi completamente di Alessandro. Poi il ragazzo disse:
-Em... io dovrei riandare a fare la spesa...
Bridgette fece segno a Sara che poteva andare. E disse:
-Con il polso ingessato non potrò fare molto...
-Hei, che ne dici se domani vieni a dormire a casa mia?
-Vedrò se mia madre è d'accordo, ciao e grazie di tutto.
Quando Ale e Sara furono fuori dalla stanza la ragazza fu la prima a parlare:
-Grazie per essermi stato accanto, di nuovo.
-Servono a questo i veri amici, io devo andare dall'altra parte della strada, ciao. E ricordati...
-Se ho bisogno, tu ci sei, ciao.
Quando Sara tornò a casa raccontò tutto a sua madre, cenò e andò a dormire con il pensiero di Alessandro che ancora una volta si era dimostrato un ottimo amico.

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