The colour of the happiness

di ReiraIchinose99
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Sadness ***
Capitolo 2: *** Impossible love ***
Capitolo 3: *** The colour of happiness ***



Capitolo 1
*** Sadness ***


 Capitolo 1-Sadness
 
La figura esile e color porcellana di Ruka continuava a rimanere costantemente impressa nella mente di Akatsuki. Era come una fotografia in bianco e nero,che riprendeva i gesti e le espressioni della giovane vampira,vittima del dolore che le divorava i contorni dello stomaco,e del cuore.
Nonostante il tempo facesse il suo corso Ruka rimaneva folgorata,imprigionata nella sua infatuazione,trattenendo in una crudele morsa il suo cuore che ferito,continuava a lottare,immerso nei più profondi meandri delle tenebre e avvolto da un alone di solitudine e incomprensione. Ruka appariva sempre agli occhi delle persone ipocrite che la circondavano,come una ragazza fredda e presuntuosa,mentre in realtà era solo la sua fragilità che la spingeva a vivere per e con il suo dolore,ostinandosi a sperare in quella flebile luce soffusa,la speranza,che le permetteva di rimanere in bilico,senza cadere e sprofondare in un baratro che l’avrebbe senza dubbio uccisa.
In tutto questo Akatsuki rimaneva a fissarla,delineando il suo profilo più e più volte,immerso nella nebbia del dolore,la cosa che oramai più caratterizzava Ruka e la lasciava sola,come una principessa triste che si crogiolava nell’essenza della sua infelicità. Il suo viso rimaneva incollato al vetro spesso e impenetrabile della finestra,che la separava da Kaname-sama. I fiocchi di neve scendevano come gocce di cristallo grosse e aguzze,deformandosi sempre di più man mano che il forte vento li spostava di qua e di la. Kaname-sama,in tutta la sua regalità,stava destinando i suoi occhi scuri e penetranti a Yuuki Cross,seduta a gambe accavallate su una panchina. Lei non sorrideva,ma Ruka al suo posto lo avrebbe fatto.
La piega della bocca di Yuuki era impegnata in un sorriso talmente forzato che gli angoli della bocca pendevano verso il basso,come indaffarati a proclamare un dissenso. Il viso,costellato da ciocche di comunissimi capelli castani,era colorato di un leggero e quasi impercettibile rossore. Gli occhi,languidi,erano così profondi che come quelli di Kaname-sama davano l’impressione che chiunque l’avrebbe contraddetta vi sarebbe sprofondato.
 
Who's that girl?
Where's she from?
No she can't be the one
That you want
That has stolen my world
It's not real, it's not right
It's my day, it's my night
By the way
Who's that girl living my life?
 
A Ruka parve percepire la presenza dell’imponente figura di Akatsuki dietro di lei. Non aveva sbagliato. Akatsuki era lì: alto ed imponente,con i suoi capelli svolazzanti,selvaggi dai riflessi color rame e i suoi occhi,provocati da un impasto di colorazione marroncina tendente al ramato e dai riflessi dorati. Ruka rimase a contemplarli. Non somigliavano a quelli di Kaname-sama,ma con una fitta allo stomaco le balenò in mente il pensiero che forse potevano essere belli lo stesso.
 
-Che fai?- mormorò lui con fare incerto mentre la camicia sbottonata lasciava intravedere una carnagione olivastra dai riflessi ambrati,che risplendevano assieme agli occhi permeando l’atmosfera di un forte calore. L’anima di Ruka,assorbita nella tetra essenza di quella stanza buia,in cui lei,per Akatsuki era l’unica luce,cominciò a respirare a pieni polmoni.
 
So lately, been wondering
Who will be there to take my place
When I'm gone you'll need love to light the shadows on your face
If a great wave shall fall and fall upon us all
Then between the sand and stone, could you make it on your own
 
 
-Niente…guardavo- mormorò lei con uno sciame di tristezza che avvolgeva freddamente le parole appena pronunciate.
Akatsuki si voltò perché aveva notato il brivido che aveva scosso la esile figura di Ruka quando il suo sguardo penetrante e invadente si era posato su di lei
-Perchè?- farfugliò Akatsuki,mentre le parole si dispersero nei mari del dolore per dover ammettere quanto fosse triste la risposta che avrebbe ricevuto a quella domanda tanto innocente.-Semplicemente perché l’amore a volte porta dolore…- rispose lei sicura mentre il timbro della voce si increspava e perdeva sicurezza pian piano che la frase arrivava alla fine,dove c’era la crudeltà impressa ed incisa nella parola “dolore”
 
E poi…dopo tante preoccupazioni e considerazioni,anche se entrambi sappiamo che il nostro amato non farà mai nulla per entrare nella nostra vita non possiamo cancellare quel piccolo qualcosa dentro di noi che continua a sperare invano…”
Kain Akatsuki

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Capitolo 2
*** Impossible love ***


 Capitolo 2-Impossible love
 
Ruka aveva il viso colorato di una dolce tonalità di rosa pastello,che le si posava sulle guance,solcando con dolcezza quei lineamenti aristocratici e spigolosi.
Akatsuki e Hanabusa erano seduti incuranti sulla sabbia,e tenevano fra le piccole mani palettine di colore diverso: quella di Akatsuki era rossa e quella di Hanabusa blu.
Ruka aveva sempre amato quella rossa,che luccicava con eleganza al Sole. Ruka aveva sempre amato il Sole,quell’unità capace di infondere un moto di calore e serenità all’interno del suo cuore,quando era infreddolita,annoiata o in qualche modo arrabbiata con sé stessa o con altri.
Quando Ruka sbirciava e posava i suoi occhi vitrei su quella stella luccicante,Akatsuki era accanto a lei,ma al contrario,fissava il suo profilo…l’imprimere il suo io nel mondo e nel suo cuore…Voleva sapere come ella facesse a catturare,spezzare e ricomporre a suo piacimento tutti i piccoli pezzi dell’animo di Akatsuki.
Anche Akatsuki credeva di poter fare la stessa cosa con lei,quando notando che lui la stava guardando,accennava un sorriso fuggente,per poi ritornare all’usuale cipiglio che la rendeva tanto unica e affascinante.
Da quando però l’immagine di quel purosangue si era impressa nell’animo di Ruka,ogni suo gesto o parola sembrava indicare la sua infatuazione verso di lui.
 
“Quando il mare cesserà di ondeggiare e le stelle cesseranno di brillare allora io cesserò di amarti”
 
-Kaname-sama!!Vuole venire a giocare con noi?- sussurò Ruka con dolcezza,mentre la piega della sua bocca accennò ad un largo sorriso radioso.
Akatsuki emise un sospiro affaticato e pensò a quante volte nel suo cuore quell’immagine si era impressa,e quante volte aveva fatto di quello la sua ragione di vita.
 
“Ora Akatsuki viveva per veder rinascere quel sorriso e gioirne ogni volta”
 
I capelli color pesca di Ruka dai i riflessi di un giallo pallido ondeggiavano svolazzando. All’epoca erano corti,ma per Akatsuki risplendevano della stessa bellezza.
-Con piacere…- rispose educatamente il semi-sconosciuto purosangue dagli occhi scuri e penetranti,che permeavano l’atmosfera di ipocrisia. Il sorriso accennato sul suo volto era incerto e impercettibile,tanto che Ruka non lo aveva nemmeno notato e il suo ampio sorriso aveva cessato di persistere sul suo volto.
-Akatsuki!!!Dai la paletta rossa a Kaname-sama!- disse Ruka con fare autoritario.
Akatsuki esitò:quel gesto voleva esplicitare che il cuore di Ruka si era definitivamente allontanato da lui,infliggendogli una pugnalata capace di farlo affogare nell’oblio di un amore non corrisposto.
Con lentezza ed esitazione Akatsuki cedette la paletta rossa e Ruka sorrise. Ora aveva compreso il motivo per il quale aveva compiuto quel gesto: affinchè il sorriso di Ruka potesse risplendere ancora sul suo volto.
Anche Akatsuki accennò ad una smorfia convulsa. Ruka però si era già voltata verso Kaname e utilizzando la sua voce melodica gli stava dicendo qualcosa che ad Akatsuki non importava,ma semplicemente gli balenò un’intensa voglia di essere al posto di quel purosangue che così prepotentemente si era introdotto nella sua esistenza,rubando e facendo suo il sorriso di Ruka,e creando una profonda voragine nel suo cuore.
 “Do you know what it feels like loving someone that’s in a rush to throw you away…”
“Do you know what it feels like to be the last one to know the lock on the door has changed”

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Capitolo 3
*** The colour of happiness ***


 Capitolo 3-The colour of the happiness
 
-Tu pensi che Kaname-sama sarà felice ora che ha Yuuki accanto a sè?- chiese con fare corrucciato la principessa triste mentre armeggiava con la borsetta di cuoio che teneva fra le mani esili ed affusolate. Akatsuki aveva lo sguardo perso a fissare come le dita si articolavano e toccavano il cuoio di quella insulsa borsetta.
“Ogni cosa che apparteneva e toccava Ruka veniva circondata dalla sua dolce essenza risplendendo in questo tanto oscuro e tetro mondo”pensò dolcemente Akatsuki sforzandosi di apparire indifferente e disinteressato. Ruka vide che lui non stava ascoltando e gli rivolse uno sguardo truce farfugliando qualcosa del tipo:-Perché non mi ascolti mai?-
Ruka sembrava avvolta nell’essenza di Kaname-sama,e sembrava che al centro della sua esistenza ci fosse la sua figura,tetra e minacciosa,che lentamente ed impercettibilmente le chiudeva in una morsa i contorni dell’animo,e conseguentemente anche quelli dell’animo di Akatsuki.
Quando questo pensiero affiorò alla mente del vampiro però,lui si accorse che lei profumava di fiori freschi di campo,come la prima volta che l’aveva incontrata e poi gradualmente aveva perso quel profumo sinonimo di felicità. Ora l’aveva riacquistato. Akatsuki sussultò. Ruka colse il profumo delle parole raccontate da quel silenzio che permeava l’atmosfera e li separava. Con la coda dell’occhio fissò l’imponente figura del vampiro che si ergeva al suo fianco…Pensò che le sarebbe piaciuto sapere cosa fluttuava nei meandri della sua mente…anche se dopotutto qualcosa le faceva dolcemente credere che in qualche modo,anche in un angolo remoto del cuore del vampiro,ci fosse impressa la sua immagine,come una foto in bianco e nero. Un verso di Akatsuki accorciò le distanze fra i due…
Subito dopo l’occhio di Akatsuki cadde su un rumoreggiare fastidioso,non molto lontano da loro,che ruppe il rilassante silenzio fra i due vampiri. Akatsuki emise un sospiro affaticato: Kaname-sama e Yuuki,la principessa purosangue,che si era scoperta sua sorella e futura sposa,stavano amabilmente chiacchierando. Il fruscio delle foglie li accompagnava e una lieve ebbrezza inebriava il volto del giovane purosangue. Una frescura accarezzava i loro capelli e i loro volti,colorati di un leggero velo rosa pastello.
Akatsuki allora si voltò preoccupato verso Ruka,assaporando l’attimo in cui meccanicamente si girò,perché non avrebbe voluto vedere di nuovo l’ombra sul viso della principessa del suo cuore. Con sua grande sorpresa vide ergersi sul volto pallido e minuto di Ruka,un flebile sorriso,che appariva fragile e al contempo forte proprio come Ruka,che era un fiore bellissimo che sembrava disperdersi nel vento gelido quando veniva urtato o reciso. Reciderlo era stato il più grande peccato commesso da Kaname-sama,e per Akatsuki il più grande peccato che si potesse commettere. Ora però,tutto era scomparso,il dolore era stato l’unico ad essere reciso,e Akatsuki sembrò avvertire l’oscurità che si disperdeva nel vento,liberando Ruka,dalla morsa di dolore. L’atmosfera permeata di infelicità si dissolse.
 
-Sai che c’è Akatsuki?- mormorò lei mordendosi il labbro poco dopo,come se avesse commesso un reato nel chiamarlo
-Mmm…sì?- chiese a quel punto lui mentre gli occhi grandi perdevano opacità e illuminavano il suo volto
-Nulla…- disse infine lei richiudendosi nella sua solita gabbia di vetro…nel suo bozzolo di solitudine non più fatale…
Akatsuki si voltò per raccogliere i frammenti di quello che lei avrebbe voluto dire nel vento, che scompigliava i suoi capelli,facendoli apparire sempre più simili a delle fiammelle costellate da pagliuzze dorate.
-Non smetterò mai di volere di essere al posto di Yuuki…al fianco di Kaname…-
Dolore. Tanto dolore. Solo dolore,fu ciò che pervase l’animo di Akatsuki riducendolo in tanti frammenti oscuri e taglienti,mentre il suo cuore fu racchiuso in un bozzolo,ora fatale.
-Ma…-
Speranza:una luce soffusa che permette a chiunque di non sprofondare in un baratro,che ruba ogni via d’uscita,e ciò che permeava l’animo di Akatsuki in quell’istante…
-Non ho più intenzione di soffrire,perché sono felice anche di trovarmi qui,al tuo fianco,Akatsuki…-
Benessere. Armonia. Gioia. Questi furono i tre elementi che liberarono Akatsuki dalla morsa oscura che aveva fatto sanguinare poco prima il suo cuore,la frase che ricompose pezzo,dopo pezzo,i frammenti che costituivano lo spirito di Akatsuki,che affranto vagava fra i meandri dell’oscurità.
Ecco…l’aveva fatto di nuovo: Ruka aveva scomposto e ricomposto a suo piacimento i pezzi che componevano l’animo di Akatsuki,ma in quel momento a lui non importava: voleva cogliere quell’attimo fuggente di felicità,e assaporare quel momento,imprimendolo nella sua mente,come un cristallo prezioso,da proteggere e salvaguardare gelosamente.
Cause it’s you and me
And all of the people
With nothing to do
Nothing to lose
 
And it’s you and me
And all of the people
And I don’t know why
I can’t keep my eyes off to you

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