Les Fleurs du Mal

di ShionBlueEyes
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Mia piccola creatura ***
Capitolo 2: *** L'inquietudine di Naomi Misora. Il ritorno di Beyond Birthday? ***
Capitolo 3: *** Where is the Hell? ***
Capitolo 4: *** A New impossibile case? ***



Capitolo 1
*** Mia piccola creatura ***


Freddo.
                                                                                                                                                                                                                                           Hai freddo, piccola creatura?
Stai tremando. Le tue piccole braccia tentano in tutti i modi di darti un po' di calore, in un patetico tentativo di abbraccio.
Come sei delicata, piccola creatura... una scheggia di vetro che si può rompere con tanta facilità...
Il tuo respiro crea una piccola nuvola vicino alle tue labbra dal colore di ciliegia... oh, ma allora hai proprio freddo!
Povera piccola creatura... e chi ti scalderà? Oh... sei sola vero? Oh sì. Tutta sola, alla mercé del lupo.
                                                                                                                                                                                                                                            Hai paura, piccola creatura?

Che bella pelle che hai, piccola creatura. Una pelle così intatta, liscia, alabastrina...
E la posso vedere tutta la tua pelle... senza veli. Nuda come appena partorita. Scoperta e tremante.
Sembri un dipinto, piccola creatura. Ed io ti ho abbellita ancor di più, con la tinta che preferisco.
Il rosso.
Ma questo colore... non proviene da te, giusto? Oh... certo che no. Non potevo certo rovinare una così bella opera d'arte.
I tuoi genitori però... non erano così belli. Potevo usare loro come tubetto di tempera, vero?
Ed ora sei qui, sola nella tua perfezione.
                                                                                                                                                                                                                                                              Vuoi fuggire?

Sei debole, vero? Le tue gambine non riescono nemmeno a muoversi... per paura? O per dolore?
Non stancarti... tanto è inutile... non puoi andartene... non ce la fai...
Che fai, piangi?
                                                                                                                                                                                                                                           Sei triste, piccola creatura?

Guardati... sei distrutta... il tuo corpo non si muove... e il tuo cuore, come un tamburo che a lutto è velato, percuote una sua marcia funebre*.
Non puoi fare niente.
Oh... come mi piace questa situazione... non posso nascondere un infinito piacere nel vederti così, piccola creatura.
Ti ricorderai sempre di me, vero? Non mi dimenticherai come io non dimenticherò mai te?
Il sangue dei tuoi cari è sui nostri corpi... in un legame indissolubile. 

 Devi promettere... piccola creatura... non puoi fare altrimenti... avanti... alza il mignolo, in un ultimo gesto d'infanzia, fai come me.
                                                                                                                                                                                                    Allora... facciamo un patto, mia nuova e perfetta sorellina? 

 

 


*versi della poesia "La Scarogna" di Charles Baudelaire, tratto dalla raccolta "I Fiori del Male".

 

NOTE DELL'AUTRICE:
Allora, lo so che ho in corso un'altra fic su Death Note, ma il romanzo Another Note e Baudelaire mi hanno ispirata così tanto che ho dovuto scrivere quest'altra.
Non è una gran cosa probabilmente, ma spero che piaccia almeno un po'^^
Ah, questa storia non rispetterà esattamente la trama di Another Note.

Bye^__^

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Capitolo 2
*** L'inquietudine di Naomi Misora. Il ritorno di Beyond Birthday? ***


Faceva freddo quella mattina. Nonostante fosse l'inizio di settembre sembrava che i venti ottobrini avessero preso il sopravvento prima del tempo.

Un sole più pallido del solito faceva capolino dalle nuvole per qualche istante per poi nascondersi di nuovo, come intimidito dal mondo sottostante a lui. 

L'agente dell'FBI Naomi Misora si strinse nella vestaglia di cotone mentre sorseggiava una tazza di caffè davanti alla finestra della camera da letto.

Non era mai stata una persona freddolosa, ma quel giorno avvertiva uno strano senso di inquietudine.

Probabilmente per il sogno che aveva fatto quella notte. Perché nei suoi sogni si era fatto largo Beyond Birthday, sotto le spoglie di Rue Ryuzaki. 

Era completamente macchiato di sangue e dietro di lui c'erano le sue tre vittime del caso di Los Angeles. Nonostante questo le tendeva la mano e le diceva chiaramente: "Misora vieni! Risolviamo il caso! Rue Ryuzaki e Naomi Misora ce la faranno!". E, appena la toccava, la donna si svegliava, in preda all'ansia. 

Ovviamente il suo inconscio immaginava un B molto lontano dal freddo investigatore che camminava a carponi lungo la scena del crimine, creandolo insistentemente impulsivo, folle e inquietante. Oddio, inquietante lo era sempre stato, ma nei suoi incubi lo era ancora di più.

Naomi Misora sognava Beyond Birthday esattamente dal giorno 7 luglio, data in cui BB era scappato di prigione. 

Dopo averlo saputo Misora era convinta che sarebbe stata contattata da L, ma così non fu. Le ipotesi erano due: O il detective non voleva allarmare nessuno prima di un crimine dell'evaso, oppure non voleva coinvolgere direttamente la sua ex collaboratrice. Scegliendo la seconda ipotesi si potevano ancore trovare due opzioni: o L non voleva sconvolgere la carriera della donna e la sua emotività oppure semplicemente non le serviva. Misora sperava vivamente di poter scartare tutte quelle possibilità e tornare alla fonte, cioè che L non voleva creare panico. L'agente dopotutto aveva un'autostima e pensare di essere solamente una marionetta le dava parecchio sui nervi. 

Naomi terminò il suo caffè e mise la tazzina nella lavastoviglie per poi andare in bagno. 

Prese il dentifricio alla menta e lo spazzolino ed eliminò con attenzione il gusto di caffeina. 

In quel momento squillò il cellulare. Era il numero usato dall'FBI. Misora ebbe un sussulto.

"Pronto?" Rispose al telefono con voce tremolante mentre si puliva gli angoli della bocca togliendo gli schizzi di pasta dentifricia.

"Naomi, sono Ray"

La voce del suo fidanzato la rassicurò solo per un istante.

"Tesoro, perché chiami dal numero dell'organizzazione?"

Penber non rispose subito. Misora sentì che Ray non voleva dirle cosa era successo, ma che il lavoro glielo imponeva.

"Ray mi stai facendo agitare, cosa è successo?"

"C'è stato un duplice omicidio" rispose l'uomo assumendo un tono freddo ed esageratamente professionale, ma sembrava più che stesse parlando con una pietra che con la sua fidanzata "e probabilmente l'assassino è Birthday".

A quell'ultima parola Misora sgranò gli occhi. La bocca tremava appena.

"Birthday? Omicidio?" Chiese meccanicamente, incapace di formulare una frase di senso compiuto.

"Sì Naomi. Due coniugi. E poi... Naomi non so se dirtelo al telefono sia il caso..."

"Ray, dimmi che cos'altro c'è" Ordinò Misora, assumendo il tono più indifferente possibile.

"Un trauma psicologico non indifferente alla figlia delle vittime... Con possibile stupro della bambina".

Misora non rispose.

"Non ne siamo ancora sicuri, la piccola è ancora sotto shock. Ti pregherei di venire qui, ci serve il tuo parere per questo caso, tu sai come agisce B".

Ma Naomi non aveva ascoltato l'ultima parte. Si era fermata alla parola stupro. Per lei, o almeno per il suo inconscio, l'assassino non era probabilmente B. Era B. Senza alcun dubbio. Lo sentiva nelle ossa. B. BB. Beyond Birthday. 

"Mi trovo nella sede centrale dell'FBI".

"Aspettami Ray. Arrivo subito".

 

                                                               ***

 

"Naomi, sei arrivata finalmente" disse Penber vedendo la donna toglierai il casco e avvicinarsi a lui.

"Allora, cosa è successo?"

Il compagno le porse una foto.

La scena del crimine. 

Due corpi morti disposti ad una distanza di circa due metri l'uno dall'altro, posizionati come due mummie egizie. Avevano il viso completamente sfregiato e ad ognuno di essi era stato asportato un occhio. Il corpo dei due inoltre era pieno di tagli netti e profondi. La cosa più orribile inoltre era che i cadaveri erano stati feriti in modo perfettamente simmetrico.

"Sono i coniugi Sutcliffe. Lei è Tzuki Takeshi, giapponese, e lui è Antony Sutcliffe, inglese" disse Ray, mentre Naomi continuava ad osservare la foto inorridita. 

"Altri dettagli sono che sono stati strappati tutti i gigli del giardino della villa e che l'assassino ha ripulito la casa da ogni possibile impronta, in modo maniacale".

"Maniacale hai detto?" Chiese Misora allarmata.

"Esageratamente".

"Allora non ci sono più dubbi. È B".

Ray fu quasi spaventato dalla luce negli occhi di Naomi. Era una luce di terrore, puro terrore. Misora era terrorizzata da B. Lo ricordava perfettamente. Ogni movimento, ogni espressione. B. Un demone tornato dall'Inferno.

"E... Riguardo alla bambina?" Chiese Misora, cambiando repentinamente argomento. Non voleva parlare ancora di B. E Ray capì.

"La bambina è stata ritrovata nuda in posizione fetale tra i due genitori. Era completamente sporca del sangue delle vittime e sotto shock. Continuava a ripetere la parola -prometto-. non siamo ancora sicuri che sia stata stuprata, ma è una possibilità".

Com'era possibile fare una cosa tanto crudele? Ad una bambina?

"Qualche dato sulla piccola?"

"Ha otto anni e si chiama Sayuri".

"Sayuri..." sussurrò Misora "... vuol dire piccolo giglio".

 

 

 

___________________________________________________________________________

 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Eccomi tornata^^ Ecco qui l'unica differenza con Another Note, che B non è morto.

Inoltre il personaggio di Misora apparirà massimo per altri due capitoli, quindi non l'ho inserito tra i personaggi. 

Il nome Sayuri mi è venuto in mente vedendo il film "Memorie di una Geisha".

Mi sto affezionando a questa storia. Spero vi piaccia^^ Un grazie infinite a tutti quelli che leggono/recensiscono/seguono questa storia^^ 

Bye <3

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Capitolo 3
*** Where is the Hell? ***


L'acqua scorreva delicatamente sulla sua pelle, eliminando le macchie scarlatte che sporcavano l'epidermide alabastrina. 

Il sangue si toglieva.

Ma il terrore era più denso. Era impregnato in ogni sua cellula come un parassita che portava alla follia.

La piccola Sayuri non riusciva a dimenticare gli schizzi violenti di linfa vitale dei suoi genitori che macchiavano i muri della sua casa. Le grida agonizzanti dei suoi cari. Il rumore del coltello che strappava gli occhi. La risata demoniaca che riecheggiava nella stanza. 

La promessa.

Lei... Aveva promesso...

Ma il suo cuore innocente non poteva sapere esattamente cosa significava quel patto infrangibile, non poteva capire in che braccia si era gettata.

Quella sensazione di freddo... Tornava sempre...

Quella crudele infezione si stava diffondendo sempre di più, come un'eresia.

Erano i cancelli dell'Inferno quelli che le sembrava di vedere? 

Ma dov'era esattamente l'Inferno?

 

 

                                                               ***

 

 

"L un tempo ho sfidato

E tre persone ho giustiziato.

Mi hanno imprigionato, 

Ma io sono scappato.

 

La madre e il padre ho ucciso

E i loro fiori reciso

Per infettare il più bello

E diventare suo fratello.

Il male ho seminato

E ben presto tutti la follia

Avrete assaggiato".

 

Beyond Birthday recitava questa filastrocca da tutto il giorno ormai.

Steso su un letto malmesso, circondato dai gigli di villa Sutcliffe, ripeteva questo ritornello con un ghigno sadico dipinto sul viso. 

Tutto sarebbe andato secondo il suo piano. 

Nulla lo avrebbe ostacolato quella volta.

Perché non era da solo. Oh no, lui aveva un'alleata, o meglio, presto l'avrebbe avuta.

E si sarebbe finalmente vendicato di L. Lo avrebbe distrutto.

"Hihihi... O forse e meglio Ohohoh... Non ce la faccio a non ridere... Ahahahahaha!"

La risata del demone riecheggiò incontrollatamente.

Era quello l'Inferno?

 

 

 

 

 

 

 

NOTE DELL'AUTRICE:

Capitolo senza risvolti thriller, lo so.

Anche corto a dire il vero, ma ne avevo bisogno.

Dovevo dare una piccola introspezione psicologica a Sayuri e Beyond, eliminando per un attimo il caso, Naomi Misora, Ray Penber e Co.

Spero però che questo capitoletto sia comunque gradito :) e che lascerete comunque una recensione o che continuiate a seguire la storia :)

La filastrocca di B l'ho inventata io e vorrei sapere cosa ne pensate ^^""""

Grazie a tutti^^ 

 

E con questo baci <3

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Capitolo 4
*** A New impossibile case? ***


Naomi Misora entrò nello studio del fidanzato con passo spedito.

Sapeva  che Raye non avrebbe voluto, ma doveva sapere di più su quel caso.

Lei aveva seguito il caso del serial killer BB di Los Angeles e voleva arrivare fino in fondo.

Avrebbe spulciato ogni dato, ogni relazione.

Perché lei sapeva che era stato Beyond Birthday ad uccidere i coniugi Sutcliffe.

Avrebbe arrestato B per la seconda volta. Era un punto d'onore.

Lei era stata scelta dallo stesso L per quel caso. 

Adesso che l'assassino era evaso ed aveva ripreso ad uccidere, come poteva non mettersi di nuovo in gioco? 

Era un punto d'onore.

Era una questione di orgoglio.

Avrebbe fatto qualsiasi cosa possibile.

I tacchi degli stivali producevano un suono secco e costante.

Si appropriò del computer del compagno senza pensarci su.

Sapeva la password come se fosse stata la sua e conosceva esattamente lo stile di organizzazione di Raye.

Lui catalogava tutto il materiale in suo possesso cronologicamente.

Superate senza difficoltà diverse protezioni, Naomi riuscì ad accedere alle informazioni dell'ultimo caso.

Le si pararono subito davanti le immagini dei due cadaveri.

Una sensazione di nausea si impossessò della sua gola.

Insipirò profondamente, cercando di mantenere la calma.

Dopo tutto, era abituata allo stile di Birthday.

Non le era sconosciuto il suo sadismo.

Osservò con attenzione le foto.

Probabilmente per poter decodificare eventuali messaggi avrebbe dovuto ispezionare l'abitazione dei due, ma ciò, almeno per il momento, era da escludere. Si sarebbe accontentata di provare a dedurre qualcosa dall'osservazione dei corpi.

Prima di tutto, l'assenza dell'occhio.

Gli occhi avevano un mucchio di significati: erano sinonimo di vista, erano lo specchio dell'anima, esisteva l'occhio onniveggente...

Che ne mancasse solo uno poteva essere ritenuto un indizio?

Inoltre, la posizione delle vittime. All'apparenza assomigliavano a delle mummie egizie.

Ma quest'ultimo dettaglio era soggettivo, quindi Misora, per il momento, lo escluse.

Secondo, le ferite speculari.

Beyond non era il tipo che creava arzigogoli solo perché gli andava. C'era sicuramente un senso.

Non sembravano voler comunicare un possibile altro omicidio.

Che, per quella volta, B avesse voluto solo dar prova della sua maestria? Dopo tutto, la simmetria per molti è sinonimo di perfezione.

La donna si strinse le tempie.

Sembrava quasi che si stesse prendendo gioco di loro. Di lei. Di L.

L... Forse era solo una sfida al detective. O forse era solo un avvertimento, forse voleva solo metterlo in guardia...

Naomi continuò a leggere i dati.

I gigli tagliati di villa Sutcliffe. Li aveva dimenticati.

Così come si era dimenticata di Sayuri.

Quella bambina doveva sicuramente avere un'importanza particolare per la risoluzione del caso. Altrimenti, perché lasciarla in vita?

In più, c'era la questione del possibile stupro.

Non era un'ipotesi da escludere a priori. Dopotutto, non aveva precedentemente frugato nella biancheria intima di Quarter Queen? Era probabile che con il tempo la psicosi e la perversione dell'assassino fossero peggiorate, quindi, in questo caso, gli atti si sarebbero aggravati.

E poi... La parola prometto... Cosa aveva promesso Sayuri Sutcliffe?

 

 

 

                                                                     ***

 

In quella stanza la musica di un carillon risuonava imperterrita.

Sayuri, stretta nelle spalle, ascoltava quella melodia inspirando affannosamente.

Dopo essere stata lavata e vestita, insieme alla parola prometto, aveva cominciato a sussurrare le parole di una nota ninna nanna <>.

Gli agenti dell'FBI interpretarono il suo comportamento come una rimembranza di un ricordo felice e, per questo, avevano fatto in modo di procurarle un oggetto chesuonasse quella canzoncina.

E, in effetti, alla bambina piaceva quella musica. La cantava sempre la sua mamma, per farla addormentare.

Le dava un senso di calore.

"Twinkle... Twinkle..." canticchiò appena, sforzandosi di produrre un suono.

Lo shock le aveva reso difficile anche le cose più naturali, come parlare e camminare.

Solo con il tempo si sarebbe sbloccata.

Si toccò le braccia, in un misero tentativo di abbraccio.

E due lacrime involontarie scivolarono sul viso, minuziose.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NOTE:

Ancora uno i due capitoli e diremo addio a Naomi Misora.

Mi dispiace eliminarla dalla storia così in fretta, essendo anche il mio personaggio femminile preferito in DN, ma per ragioni di trama non posso portarla più avanti di così.

Perdono il terribile ritardo >.< spero che seguirete ancora la fic ^^"

Mi auguri che questo capitolo vi piaccia e che io riesca ad aggiornare con più regolarità.

 

Bye^^ Nipaah ~

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