Ilaria Young

di Lillyna_138
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Festa di compleanno ***
Capitolo 3: *** Il diploma ***
Capitolo 4: *** Italia mon amour ***
Capitolo 5: *** Il tempo cambia tante cose ***
Capitolo 6: *** Conoscenze. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Tutti sanno che la vita di una superstar non è molto semplice, ma nessuno si sofferma sui suoi familiari...
Beh ora mi presento per bene: sono Ilaria Young, ho quasi diciotto anni ed i miei genitori sono Taylor Alison Swift ed Adam Randall Young. Non fraintendetemi adoro i miei genitori, ma sono totalmente diversa da loro. Sono negata con la musica e preferisco fare altro nella mia vita, anche se non ho le idee ben chiare.
Fortunatamente tra un po' mi diplomerò e mi libererò di quella scuola, l'ho detestata in questi quattro anni, la mia identità dava molto fastidio. Spero che ora le cose cambino! 


Questo è l'inizio della mia nuova storia, spero vi piaccia e vi incuriosica. Tra qualche giorno partirò e proverò ad aggiornare da settembre in poi ogni settimana! Un bacio!

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Capitolo 2
*** Festa di compleanno ***


È la mattina del mio diciottesimo compleanno, sono così eccitata, ora potrò finalmente essere libera. Faccio una doccia veloce e mi preparo indossando un paio di jeans, una t-shirt azzurra ed un paio di stivaletti. Anche se questo mio modo di vestire non piace molto a mia madre, che quando aveva la mia età vestiva in un modo totalmente diverso.

Scendo a fare colazione e trovo i miei genitori che mi gridano:

-Auguri!

Sono visibilmente commossi visto che ormai la loro bambina è cresciuta e devono accettarlo. Mi perdo negli occhi azzurri di mia madre così simili ai miei. Anche se sulla soglia dei cinquant’anni resta comunque una bellissima donna, con i suoi riccioli biondi velati d’argento e quel sorriso così caldo. Per mio padre, invece, tutti questi anni non sembrano essere passati, per me è sempre giovane. I miei pensieri si interrompono quando mia madre inizia a parlare:

-          Ilaria, oggi compi diciotto anni, è un traguardo importante, sarai più libera e noi potremo fare poco per te. Ma ricordati che siamo comunque i tuoi genitori e per te ci saremo sempre.

-          Grazie mamma! Grazie papà!

-          Aspetta, c’è un’altra cosa, vogliamo darti il tuo regalo.

Mi danno una busta che contiene un biglietto aereo: destinazione Italia! La cosa mi sconvolge non so cosa dire, ma mio padre continua:

-          Piccola, questo è il nostro regalo, sappiamo quanto ci tieni a fare nuove esperienze ed a conoscere la fan della quale porti il nome. Ora ne hai l’opportunità!

-          Grazie a tutti e due!

Li abbraccio forte, commossa per il loro gesto…

Arrivata la sera è il momento della mia festa. Ci sono tutte quelle persone che non sopporto: Gaelle, di origini francesi, la classica ragazza viziata che crede di poter avere tutto quello che vuole con un semplice gesto, capelli biondo platino, occhi glaciali, naso aquilino ed un vestitino che a stento la copre; le sue due amiche, senza un briciolo di personalità, le gemelle Evelyn e MaryJ, capelli biondo cenere, occhi marroni, per niente espressivi e vestiti simili a quelli del loro “capo”; ed infine il mio fidanzato Logan, non so perché stia ancora con lui, visto che è il classico ragazzo arrivista che venderebbe sua madre pur di avere un po’ di notorietà; nonostante tutto è un bellissimo ragazzo, capelli biondi ed occhi azzurri. Ed in più tanta altra gente che non conosco.

La festa trascorre tranquilla, senza che io mi interessi a ciò che succede, completamente persa nelle mie fantasie, su ciò che mia aspetterà in Italia…

Ecco il nuovo capitolo, spero vi piaccia! Grazie a Shannonwriter che continua a seguirmi, mi spinge a continuare! 

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Capitolo 3
*** Il diploma ***


Sono passate ormai tre settimane dal mio compleanno ed è il giorno del diploma. Sono la ragazza più felice del mondo, finalmente abbandonerò questa scuola e andrò a vivere in Italia per un periodo di tempo. Desidero tanto conoscere, Ilaria, la fan dei miei genitori che quasi trent’anni fa’ li ha aiutati a mettersi insieme e della quale porto il nome. Voglio sapere che tipo è e come ha trascorso questi anni, se è felice, ha figli, si sente realizzata come persona…

È inutile farsi tutte queste domande adesso, la incontrerò a breve. Ora devo prepararmi per questa giornata importante. Indosso la solita tunica con cappello che indossano i maturandi, lascio i capelli sciolti e mi trucco leggermente.

Scendo in cucina e trovo i miei genitori, come il giorno del mio compleanno, che mi aspettano. Non sono commossi come tre settimane fa’, ma sono molto eccitati. Allora mio padre inizia a parlare:

-          Piccola, sta succedendo tutto così in fretta, oggi ti diplomerai e tra un po’ andrai via da questa casa, non ci sembra ancora vero, ma ci fidiamo e siamo orgogliosi di te!

-          Grazie papà! Grazie mamma! Siete meravigliosi, prometto che non vi deluderò!

La giornata sembra essere iniziata abbastanza bene, ci dirigiamo a scuola; io prendo posto tra i miei compagni ed i miei genitori sono in prima fila insieme alle famiglie degli altri studenti. La cerimonia inizia con Rafael Cruz, il rappresentante degli studenti, un ragazzo abbastanza alto, moro, con naso aquilino ed occhi verdi, che fa’ il suo discorso di commiato:

-Ormai il liceo è terminato, siamo in un giorno molto importante che darà una svolta alle nostre vite; sono convinto che in questi anni siamo cambiati molto, siamo maturati ed abbiamo capito cosa vorremmo fare un giorno. Abbiamo vissuto tante avventure, abbiamo pianto, riso e ci siamo aiutati a vicenda. Dobbiamo tanto a questa scuola, ma ormai è ora di lasciare il nido e prendere il volo. Grazie a tutti e buona fortuna!

Tutto termina con un fragoroso applauso e la consegna dei diplomi. Finalmente viene pronunciato il mio nome: Ilaria Young. Mi alzo molto agitata stringo la mano alla preside ed ai professori e saluto i miei genitori dal palco. Sono così emozionati e sembrano fieri di me…

Dopo la cerimonia c’è un buffet nel cortile della scuola dove tanti altri genitori si congratulano con me e con i miei. Tutto sembra procedere bene finché non riconosco la chioma bionda di Gaelle che si avvicina a me e mi versa di proposito dello champagne sulla tunica.

- Che ti prende?- Le urlo.

- Che c’è? La figlia di papà non ama essere bagnata?

- Ti detesto!- Provo a metterle le mani addosso, ma vengo fermata da Logan, che mi chiede di calmarmi e di smetterla.

- Lasciami! Tu sei quello che disprezzo di più, non so come abbia fatto a sopportarti in questi due anni! Tra noi è finita! Finalmente andrò via di qui e sarò felice!

Dopo questa sfuriata torno a casa in lacrime seguita poco dopo dai miei genitori. Mia madre si siede accanto a me sul divano ed inizia a parlarmi:

-          Tesoro, non pensavo ti sentissi così in tutti questi anni, mi sento così in colpa. Logan non mi è mai piaciuto e neanche a tuo padre, ma tu sembravi volergli bene e quindi abbiamo preferito non interferire. Mi dispiace non essermi accorta di niente…

-          Mamma, non preoccuparti, non è colpa tua, neanche Taylor Swift è perfetta. Ormai è tutto finito e ne sono felicissima! Ti dispiace se vado a preparare le valige?

-          No, certo.

-          Grazie, ti voglio bene!

-          Anch’io.



Ecco il nuovo capitolo, lunedì prossimo inizierà la scuola, ma spero comunque di riuscire ad aggiornare ogni settimana. Grazie a chi mi segue!

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Capitolo 4
*** Italia mon amour ***


È finalmente la mattina della mia partenza per l’Italia, non ho nessun rimpianto, tranne quello di lasciare i miei genitori soli per un po’, anche se per il loro lavoro non sono mai realmente soli, hanno l’affetto dei fan che li ripaga di tutto. Sono così emozionata! Ilaria non sa niente di tutto questo, sono trent’anni che non vede i miei genitori, ma suppongo che sappia tutto sulla mia vita e sulla loro. Ho voluto che i miei indagassero per scoprire dove vivesse e niente più, desidero farle una sorpresa.

Mi reco in aeroporto con i miei genitori che continuano a farmi mille raccomandazioni:

-          Ilaria, hai portato lo spazzolino?

-          Certo mamma! Chi vuoi che dimentichi lo spazzolino?

-          Hai anche dei vestiti pesanti? Sai d’inverno lì fa’ molto freddo!

-          Certo, al massimo ne comprerò altri lì.

-          Ed i documenti? Hai preso tutto? Passaporto, carta d’identità, biglietti aerei?

-          Si, mamma!

Ed ecco che interviene anche mio padre:

-          Hai abbastanza soldi per questi giorni prima che ti attivino la carta di credito?

-          Si papà.

-          Sta attenta!

-          Basta non preoccupatevi, questa esperienza mi servirà a maturare ed a cambiare aria. Grazie di tutto, vi voglio bene!

-          Anche noi, fa buon viaggio e chiama quando arrivi!

Saluto per l’ultima volta i miei genitori e mi incammino verso l’aereo persa nei miei pensieri. Dopo mezz’ora decolliamo. Sono seduta accanto ad una simpatica coppia di anziani che partono per il loro viaggio annuale in Italia, dove cinquanta anni fa hanno lasciato tutto per tentare fortuna in America, però dopo un po’ si addormentano in modo da arrivare abbastanza carichi in Italia. Io non riesco a dormire a causa della troppa eccitazione e per distrarmi un po’ cerco tra le riviste portatemi dall’hostess se c’è qualcosa di interessante. La mia attenzione si concentra su una rivista del Tennessee sulla cui copertina c’è la notizia del mio litigio con Gaelle durante la festa del diploma. Mi vergogno così tanto, anche se credo che lo rifarei, in fondo mi ha tormentato in questi quattro anni, cercando sempre di mettermi in cattiva luce perché gelosa della fama dei miei genitori. Spero solo che i miei non abbiano problemi per questo.

Dopo sette ore di viaggio arriviamo all’aeroporto di Napoli. Non mi sembra vero, sono qui tra tante gente frenetica e solare. Chiamo i miei genitori e li informo del mio arrivo e del mio stato d’animo, anche se non me la sento di dir loro della scoperta fatta in aereo.

Prendo un taxi che mi porterà nel paesino dove vive Ilaria. Durante il viaggio mi perdo a guardare il paesaggio, passiamo dalla città cementificata ad un paesino immerso nel verde, dove la vita sembra scorrere tranquilla. Il tassista mi ferma di fronte ad una villetta a due piani di un colore rosato. La casa che Ilaria divide con la sua famiglia. Il grande momento è arrivato, sento che d’ora in poi la mia vita cambierà radicalmente…



Fortunatamente sono uscita viva da questa prima settimana di scuola! xD Ed eccovi un nuovo capitolo. Questo è solo di passaggio, non succede niente di significativo, tranne l'arrivo in Italia, naturalmente. Spero, però, che vi piaccia comunque! :D

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Capitolo 5
*** Il tempo cambia tante cose ***


Resto in giardino per qualche minuto intenta ad osservare attentamente tutto il paesaggio. Nel giardino ci sono divani in legno ed un tavolo, un'altalena, forse comprata per i suoi bambini, e tanti alberelli. Il mio cuore batte velocissimo, non so più se bussare, presentarmi così, alla sua porta dopo tanti anni senza prima averla avvertita, mi sembra così stupido adesso. Ma ho fatto tanta strada per arrivare e non posso mandare tutto all’aria per delle sciocche paranoie. Quindi mi decido a bussare. Dopo qualche minuto viene ad aprirmi un ragazzo molto carino. Ha occhi scuri, capelli neri, denti bianchi e perfetti ed un naso alla francese. Deve essere il figlio di Ilaria.

-          Ehi angioletto, non sei di qui vero? Che c’è? Ti sei persa?

-          No,no… I-io.

Mentre cerco di trovare qualcosa da dire sento una voce provenire dall’interno della casa:

- Diego! Chi è alla porta?

Quindi suo figlio si chiama Diego, è davvero un bel nome. Anche se mi sembra uno sbruffone. Nel frattempo eccola comparire sulla soglia di casa. Si gira verso di me e resta immobile per qualche secondo prima di iniziare a parlare:

-          T-tu? Non può essere! Non credevo che avrei mai potuto incontrarti.

-          Io invece ho sempre desiderato conoscerti e poi la mia vita lì non era delle migliori…

-          Scusate sono un po’ confuso, come fate a conoscervi?

-          Oh andiamo Diego! Ti avrò raccontato quella storia cento volte! Lei è Ilaria Young. La figlia di Taylor ed Adam.

-          Oh davvero? Beh, avrete tante cose da dirvi, allora vi lascio sole, mi aspettano al campo da calcio.

-          Ok, ma non fare troppo tardi.

Ilaria mi fa entrare in casa, è davvero graziosa, arredata in modo rustico, con quadri rappresentanti dei paesaggi mozzafiato, come il Gran Canyon, le cascate del Niagara ed il golfo di New York, che io ho avuto la fortuna di vedere di persona, grazie ai continui viaggi dei miei genitori.

Persa nei miei pensieri arrivo nella suo soggiorno, che è in tema con l’arredamento rustico del resto della casa. Ed Ilaria, ancora incredula inizia a parlare:

-          Cosa ti porta qui? Insomma, lì hai tutto.

-          Beh può sembrare, ho due genitori che mi amano e che cercano sempre di essere presenti, ma la mia vita sociale non è mai stata delle migliori. Non ho mai avuto una migliore amica e sono stata per diversi anni con un ragazzo per il quale non provavo niente, se non disprezzo.

-          Come mai sei arrivata a questo punto? Ho sempre pensato che i parenti delle star se la passassero meglio di loro, non subendo tanta pressione.

-          A me non è andata così. Ma vorrei parlare di te. Vorrei sapere tante cose. Naturalmente sei cambiata da quando hai incontrato i miei genitori.

-          Si, sono passati tanti anni da allora. Non sono più una quindicenne ingenua e sognatrice. Il tempo cambia tante cose.

Un velo di tristezza cade sul volto di Ilaria. Mi piacerebbe sapere come mai, ma veniamo interrotte da una voce femminile proveniente dal piano di sopra.

-          Mamma! Dov’è la mia camicetta azzurra? Non riesco a trovarla.

-          È tra i panni sporchi, Alison! Era macchiata.

Quindi Ilaria ha anche una figlia. Che cosa curiosa, io mi chiamo come lei e lei ha chiamato sua figlia col secondo nome di mia madre.

-          Alison! Scendi che voglio presentarti una persona.

-          Ok!

 Dopo poco me la ritrovo davanti è identica a suo fratello. Gli stessi occhi scuri e profondi, le labbra carnose e gli stessi capelli. Solo che quelli di Alison sono legati in una coda di lato. Ilaria ci presenta.

-          Alison, questa è Ilaria Young. Sai bene chi è, visto che ti ho raccontato la mia avventura americana tante volte.

-          Certo che lo so! Piacere di conoscerti, io sono Alison Gonzales.

-          Piacere mio.

-          Ok, Alison, che ne dici di portare Ilaria nella camera per gli ospiti? Voglio che stia comoda e che rimanga qui quanto vuole, abbiamo tante cose da dirci.

-          Certo, mamma!

-          Grazie mille.

Ilaria sembra apparentemente felice, ma sono sicura che non è così. È vero che con il tempo si cambia, ma una persona allegra come lei non può essere diventata così. Spero di scoprire presto cos’è successo…

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Capitolo 6
*** Conoscenze. ***


Sono solo le sei del mattino, ma non mi interessa. Decido di alzarmi e fare una doccia. Voglio vedere com’è questa cittadina di mattina presto ed iniziare le mie avventure subito.

Esco di casa, si sta davvero bene, c’è una leggera brezza. È tutto così tranquillo, c’è solo una coppia di anziani che giocano a carte dinnanzi un bar. Poi improvvisamente il profumo di pane appena sfornato m’invade. Non avevo mai riflettuto sul fatto le vita per molte persone iniziasse a quest’ora o anche prima. Mi rendo conto che sono cresciuta in un’ampolla di vetro, ma non mi ritengo una ragazza viziata, i miei hanno cercato il più possibile di farmi crescere come una ragazza qualsiasi.

Sono le sette meno dieci, credo sia il caso di tornare a casa, Ilaria ed Alison potrebbero preoccuparsi. In giardino vedo Ilaria che, come me, sta rientrando. Chissà cosa ci fa anche lei in giro a quest’ora.

-          Hey, come mai eri in giro a quest’ora?- Mi chiede.

 

 

-          Volevo vedere come si sta qui di mattina presto, non riuscivo a dormire. E poi ho notato che anche tu eri in giro.

 

-          Si, dovevo aiutare un’amica al mercato.

-          Ah capisco.

-          Perché non vai a riposare un altro po’? È estate e poi ti aspetta una giornata intensa. I ragazzi hanno organizzato un partita nel campetto in città. Ci saranno le amiche di Alison e Diego.

Non so, ma sentendo il suo nome e sapendo che ci sarà anche lui sento un brivido lungo la schiena. So già che non riuscirò a dormire, ma torno in camera ed aspetto che Alison si svegli.

Dopo un’ora tutti e tre ci incamminiamo verso il campo da calcio. Alison si rivela simpatica proprio come avevo immaginato. Invece suo fratello continua a dimostrarsi un narcisista ed uno sbruffone. Alison mi racconta un po’ della sua vita, lei ha diciassette anni, mentre suo fratello diciannove, suo madre si è sposata con quello che credeva fosse l’amore della sua vita a soli 22 anni. Poi però, non ha cambiato argomento, raccontandomi delle sue innumerevoli delusioni d’amore. La cosa che mi sorprende è che non abbia mai nominato suo padre, chissà che non sia legato a lui il cambiamento di Ilaria.

Finalmente arriviamo al campetto ed un ragazza dalla voce insopportabile, anche se molto bella, corre da Diego, baciandolo appassionatamente. Non so ben definire le mie sensazioni, anche se più di tutto provo disgusto, ma non so perché. Alison mi dice che quella è Victoria, la nuova ragazza di Diego, anche se è probabile diventi la sua ex molto presto, visto che la storia d’amore più lunga che suo fratello abbia mai avuto è durata un mese e sta con questa da ormai una settimana. Tutto questo non fa che peggiorare la sua già precaria situazione. 

Alison mi presenta le sue amiche: Deborah, una ragazza piccola di statura, ma molto vivace, con grandi occhi verdi e capelli color ebano, ed Angela una ragazza altissima, con boccoli color oro e profondi occhi castani. In campo ci sono tanti ragazzi, ma solo uno attira la mia attenzione. È simile a Logan fisicamente, anche se ha qualcosa che mi piace molto. Sembra si chiami Andrea.

Tutto sembra procedere bene finché non entro negli spogliatoi per lasciarci la mia borsa. Chiudo la porta, ma non riesco più ad aprirla. La serratura è bloccata.
Come se non bastasse mi giro e mi ritrovo davanti Diego con il suo sorriso beffardo…




È stato molto difficile postare il capitolo in tempo. Siamo alla terza settimana e già mi sommergono di compiti! >.< Il capitolo non è proprio come lo immaginavo. Spero vi piaccia. Grazie ancora a chi mi segue! 

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