Impresa Impossibile.

di Fifteen
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo. ***
Capitolo 2: *** Arrivo alla Tana. ***
Capitolo 3: *** Reazioni. ***
Capitolo 4: *** Leggimi. ***



Capitolo 1
*** Prologo. ***


Impresa impossibile.

Prologo




Lei era più bella di qualsiasi altra ragazza.
Lo era da sempre, per lui.
Da prima che gli altri ragazzi se ne accorgessero
e iniziassero a tormentarla.
Ma lei li rifiutava tutti,
sempre con un sorriso e una parola gentile.
Procedeva aggrazziata per i corridoi,
rivolgendo un cenno del capo a chiunque.
Lei che era così dannatamente gentile con tutti,
fuorché con lui.
Costui sapeva che se si fosse fatto conoscere
avrebbe ricevuto lo stesso trattamento.
Ma non aveva potuto, destinato a rimanere confinato nell'ombra.
Fino a quella sera, perlomeno.
Quando decise di mandare tutti al diavolo
e seguire il suo istinto.
Prese il bagaglio che aveva appena finito di preparare
e dopo un veloce bacio sulla guancia di sua madre appisolata in salotto
si era smaterializzato.
Davanti alla Tana.
Davanti a quello che voleva sperare,
diventasse il suo futuro.

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Capitolo 2
*** Arrivo alla Tana. ***


Impresa Impossibile.

Arrivo alla tana.



Si rigirò una sigaretta tra le labbra, indeciso se bussare o meno.
Da dentro l'abitazione provenivano diversi rumori.
Risate, chiacchere, discussioni.
Si sentiva a disagio, non voleva contaminare il clima famigliare di quella casa.
La sua mente tornò alla prima volta che l'aveva vista.


Una piccola bambina con il viso grazioso, gli occhi accessi d'intelligenza e i capelli ricci entra nel mio scompartimento. Mi perdo qualche secondo a guardarla, mentre Tiger e Goyle rispondono ad una sua domanda. Lei si accorge del mio sguardo e mi sorride dolcemente. Ringrazia gli altri ragazzi seduti nel mio scompartimento e poi esce con passo sicuro.


Sento la voce della McGranitt chiamare una certa Hermione Granger. Dev'essere una nata babbana, penso. Poi vedo quella dolce ragazzina avanzare verso il Cappello Parlante con la stessa sicurezza ostentata qualche ora prima. - Grifondoro! - grida questo. Io sospiro pesantemente ricordando le parole che mio padre ha sostituito all'abbraccio che mi aspettavo alla stazione. - Ricorda Draco, i Mezzosangue e i Nati Babbani sono inferiori e cattivi. Devi odiarli! E mi raccomando, disprezza tutti i Grifondoro e non pensare nemmeno di fartene amico uno, sono stato stato esauriente? - Io annui, un po' spaventato dal disprezzo che ha usato nel pronunciare quelle parole. Come può una bambina con un viso così dolce essere cattiva?


Sentì una risata, la sua, provenire dall'interno della Tana.

Si decise ad entrare, pronto ad affrontare quella che sperò fosse la sua nuova vita.
Le parole di Silente riecheggiavano nella sua mente.
Dandogli fiducia, e trasmettendogli una sorta di affetto paterno che gli aveva scaldato il cuore.

Spense la sigaretta e andò alla porta.
Suonò il campanello ed attese.
Sull'uscio appena aperto apparve lei.
Hermione.

- Malfoy? - chiese la ragazza.
Lui si perse un attimo a guardarla.
Anche con la canottiera bianca ed i pantaloni di tuta blu che probabilmente usava come tuta la trovava bellissima.
- In carne ed ossa - rispose il ragazzo, mantenendo l'atteggiamento distaccato che aveva avuto per anni.
- Che ci fai qui? - continuò lei, con un'espressione stupita che al ragazzo sembrò infinitamente tenera.
- Devo parlare con un membro dell'Ordine - disse lui, pacato.
La ragazza si mordicchiò il labbro inferiore, indecisa sul da farsi. Era sicuro farlo entrare alla Tana?
La signora Weasley arrivò prontamente alle spalle della riccia, che era sparita da ben cinque minuti.
- Malfoy? - stessa domanda, fatta però con una punta di disprezzo.
- Devo parlare con un membro dell'Ordine - ripeté lui, leggermente spazientito.
I suoi modi non sarebbero mai cambiati, forse un giorno, grazie a lei.
- Entra - disse quella acida, spostandosi dall'ingresso.
Lui entrò, e a stento represse un'occhiata perplessa alla vista dell'arredamento caotico della stanza in cui si trovava, che fungeva da cucina, sala da pranzo e salotto. Quando giunse dove era raccolto un gruppo di persone, si trovò quattro bacchette puntate contro.
- Devo parlare con un membro dell'Ordine - ripeté per la terza volta. - Ho una lettera scritta da Silente stesso - aggiunse.
Harry Potter diventò rosso di rabbia. - Come osi pronunciare il suo nome dopo che hai.. hai.. - sibilò.
Draco proruppe in una risata amara, che non fece altro che aumentare la tensione nell'aria, che poteva tranquillamente essere tagliata con un coltello. Si voltò verso gli altri, tutti rossi. C'era il signor Weasley, il figlio Ronald e la piccolina, Ginny.
- Voglio essere breve. Sono scappato da casa mia, dai miei genitori e da Voldemort - mormorò.
Le facce rabbiose della combriccola cambiarono espressione, tramutando l'ira in stupore.
- Perché avresti dovuto farlo? - continuò Harry.
- Non sbandiererò le mie ragioni davanti a tutti. Vi chiedo quindi un incontro con un membro dell'Ordine. - disse il biondo.
- Al momento non possiamo chiamare nessuno, vista l'ora. Scegli uno di noi. - si intromise Arthur Weasley.
- Scelgo Potter. - disse l'altro semplicemente.
- Bene, andiamo a parlare nell'altra stanza. Posa qui la tua bacchetta. - sibilò.
Lui fece come gli era stato detto e poi seguì Potter in una stanza adiacente a quella principale.
Uno sgabuzzino, dedusse, visto il poco spazio.
- Che sei venuto a fare? - domandò Harry, cogliendolo di sorpresa.
- Mi sembra scontato che io sia passato dalla vostra parte. Ma è normale che abbiate dei dubbi, li avrei anche io. - rispose quello.
- Quindi? - continuò il Sopravvissuto.
- Quindi ti do il permesso di usare la Legimanzia su di me - disse.
L'altro non se lo fece ripetere due volte e puntandogli contro bacchetta disse 'Legilimens'.


Una ragazzina era assieme ai suoi migliori amici, Harry Potter e Ronald Weasley mentre si dirigevano verso il campo da Quidditch con tutta la squadra di Grifondoro. Un gruppo di Serpeverde fece subito la sua comparsa, dicendo che il campo era occupato. Vide gli occhi della bambina, la sua amica Hermione, riempirsi di lacrime quando il dodicenne biondo di fronte a lei aveva sibilato 'sporca mezzosangue'. Notò solo in quel momento però di come anche gli occhi del ragazzino si erano velati di tristezza nel vedere la ragazza in quello stato.


Un ragazzo era nell'ufficio di Severus Piton, intento a farsi curare il naso rotto.
- E' stata la signorina Granger, Draco? - gli chiese.
- Si professor Piton - rispose lui.
- Non hai reagito? - continuò l'altro sorpreso.
- No - disse.
- Perché mai? - domandò l'insegnante.
- Perché la amo dal primo momento in cui l'ho vista. - disse l'altro semplicemente.
La faccia di Severus Piton diventò, se possibile, più pallida del solito.
- Che intendi fare? - domandò dopo cinque minuti buoni, nella quale il naso era tornato a posto.
- Assolutamente niente - rispose.
- Perché? - continuò Piton.
- Perché per me e lei non potrebbe mai esserci un futuro. - ammise l'altro tristemente, chinando il capo.


Si trovava nell'ufficio di Silente, mentre quest'ultimo era intento a sistemare della scartoffie.
- Draco, ti aspettavo - mormorò l'anziano preside.
- Professor Silente, non giriamoci troppo intorno. Ho bisogno del suo aiuto. - rispose Draco, ormai sedicenne.
- Lo so Draco, come so che ti è stato ordinato di uccidermi - disse l'uomo.
- Io non voglio farlo - sussurrò Draco.
- So anche questo. Ed è una via di fuga quella che voglio proporti. - cercò di rassicurarlo il vecchio. - La sera dello scontro, dovrai abbassare la bacchetta e fare in modo che sia qualcun altro a prendere il mio posto. Io ormai sto morendo, mi restano pochi mesi. Non voglio comunque che tu macchi la tua anima commettendo un omicidio. Dopo, consegna questa lettera a Harry Potter, così che ti permetta di seguirlo nella ricerca che gli ho affidato. - continuò. Partì una lunga spiegazione sugli Horcrux e sul loro significato. Draco annuì semplicemente.


Si trovò davanti alla scena della battaglia di Hogwarts. Tutto si ripeté come lui l'aveva visto. Tranne la lacrima che notò fuggire dagli occhi grigi di Draco quando l'anziano preside esalò l'ultimo respiro. Lacrima che lui, affetto dalla rabbia, non aveva notato.

E poi ancora.
Hermione che camminava lungo i corridoi.
Hermione che leggeva.
Hermione che rispondeva ad una domanda.
Hermione che si tirava dietro le orecchie un ciuffo ribelle di capelli mentre studiava in biblioteca.
Hermione che abbracciava lui o Ron e Draco che stringeva i pugni, la gelosia stampata in faccia.


-
Credo che tu abbia visto abbastanza - la voce di Draco Malfoy lo fece tornare al presente.
Harry per tutta risposta uscì dallo sgabuzzino, facendogli cenno di seguirlo.
- Partirà con noi - disse una volta giunto di fronte agli altri, ormai al completo.
Quelle parole stupirono l'intera famiglia Weasley, Hermione e Draco stesso.
- Ma Harry.. è Malfoy! - fece Ron, che venne zittito da un'occhiataccia del suo migliore amico.
- Mi fido di lui - rispose tranquillo il ragazzo con la cicatrice a forma di saetta.
Hermione lo guardò per un'istante, mute domande negli occhi. Poi sospirò - Sono con te - disse, riempendo di gioia il cuore arido di Draco.
- Solo, perché? - continuò, non riuscendo più a nascondere la curiosità. - Se vorrà, un giorno, te lo dirà lui - rispose all'amica. Lei annuì con un gesto del capo, sillabando poi qualcosa a Draco. - Benvenuto nella squadra - dicevano le sue labbra, che Draco sognava ogni notte da sempre. Lui le sorrise. Non un ghigno sarcastico che le aveva rivolto troppe volte. Un vero sorrise. Il cuore della ragazza iniziò a battere più velocemente. La signora Weasley, come un tornado, prese Draco per un braccio, trascinandolo all'enorme tavolata. - Dio, ragazzo, quanto sei magro! - Lui le sorrise, sorpreso dal calore con cui la donna l'aveva accolto solo dopo le poche parole di Harry. Un calore che non aveva mai sperimentato, ma che sperava di godersi a lungo. Con la coda dell'occhio guardò Hermione per tutta la sera, che rispondeva al suo sguardo con tante domande mal celate negli occhi. Mangiava, e la donna sembrava non voler smettere di riempirgli il piatto. - Sono pieno Signora Weasley - disse ad un certo punto, dopo l'ennesima dose di pollo fritto che gli era stata servita. La donna gli aveva sorriso e poi gli aveva detto - Chiamami Molly! Ora vieni, dobbiamo vedere dove sistemarti per dormire. - Lui la seguì, sotto le occhiataccie, ormai le uniche, di Ron.



**************************************



Ci tengo a ringraziare le 5 persone che hanno messe la storia fra le seguite.
Spero vivamente di non deludervi.
E spero anche in qualche recensione, per capire cosa ne pensate della storia.
Un bacione grande, a domani.
Martina


Ora le risposte alle recensioni dello scorso capitolo.






Chihuahua
: Spero davvero di riuscire ad appassionarti cara! La reazione di Hermione la vedremo soprattutto nel terzo capitolo. Ho postato il secondo, comunque! Spero vivamente che ti piaccia.

soul_in the night: Spero di riuscire a finire tra le tue preferite o ricordate. Sono contenta che la mia fiction ti stia piacendo, oggi dovrebbe arrivare il terzo capitolo. Però non ne sono sicura! Più o meno so come si svolgerà la storia a grandi linee, non mi resta che raccogliere tutte le idee e svilupparle pian piano. Abbiamo una cosa in comune, anche io sono una patita di Dramioni! :)

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Capitolo 3
*** Reazioni. ***


Impresa Impossibile.

Reazioni.



Narcissa Black in Malfoy si aggirava per tutto il Manor, con i capelli scompigliati e la gonna storta.
Si era svegliata sulla poltrona dove si era appisolata la sera prima con un brutto presentimento.
Era andata a svegliare Draco, ma non l'aveva trovato.
Aveva iniziato a controllare per tutto il maniero, nel parco adiacente, nel campo da Quidditch lì vicino, ma niente.
Suo figlio sembrava essersi dissolto nel nulla.
Solo in quel momento si accorse di un piccolo foglietto che usciva dalla tasca anteriore della sua veste verde.
Lo lesse con il cuore in gola.


 Madre, mi spiace recarvi questo dispiacere ma sono scappato.
     Sono scappato da questa vita che ho sempre saputo non essere la mia.
Ci ritroveremo, sicuramente.
Vi voglio bene, non piangete per me.
Draco.



Calde lacrime iniziarono a scendere lungo le sue guance diafane, tipiche dei Black.
Andò nello studio di suo marito, e si preparò a subire la sua furia.
Sapeva che avrebbe dato la colpa a lei.
Bussò e sentì un 'Avanti' sussurrato.

- Lucius, devo parlarti. - disse guardandolo fisso negli occhi. Per fortuna si era asciugata le lacrime prima di entrare. Suo marito non sopportava le dimostrazioni di debolezza. - Dimmi Narcissa, cosa ti turba? - chiese. - Draco è fuggito. - Il marito con un movimento del braccio fece cadere tutte le pergamene e le piume dalla sua scrivania, per poi rivolgersi nuovamente alla consorte. - E' con loro? - continuò. - Temo di si - rispose la moglie con un groppo in gola. - Vai pure Narcissa, provvederò io ad avvisare l'Oscuro - e con queste parole la congedò. La moglie si rifugiò nelle proprie camere e rimase lì fino alle sette di sera saltando anche i pasti. Fino a quando sua sorella Bellatrix non andò ad aprire la porta. - Narcissa, sono Bellatrix, aprimi. - disse questa, con tono di voce piatto. - Arrivo - disse l'altra. Con un colpo  di bacchetta si sistemò alla bell'e meglio e poi aprì la porta. - Seguimi - disse la sorella senza nemmeno chiederle come stesse. La portò al cospetto dell'Oscuro, dove si inginocchiarono. - Narcissa, Narcissa, Narcissa. Tuo figlio mi ha profondamente deluso. - disse Voldemort con tono divertito. - Lo so mio Signore - intervenne Lucius, anch'esso in ginocchio. - Sapete che quando lo avrò sotto mano lo dovrò uccidere vero? - chiese quello, giocando con la bacchetta. - Si mio Signore, è la giusta punizione per coloro che tradiscono la sua nobile causa - disse ancora l'uomo. - Bene - rispose il signore Oscuro, contento di cotanta palesazione di sottomissione. - So per certo che ci sarà un matrimonio nella casa, se così si può definire, dei Weasley. Penso che Draco sia andato lì. Agiremo quel giorno, tenetevi pronti. - disse e poi sparì in un turbine nero. Immediatamente Narcissa riprese a respirare e scappò nelle sue stanze in lacrime. Non poteva permettere che il suo bambino venisse ucciso, non dopo che si era sacrificato per lei facendosi marchiare. Per lei, la madre che le aveva dimostrato poco affetto a causa del padre, che come lui non credeva in quella causa assurda. Decise di mandargli una lettera, ma siccome la sua posta sarebbe stata controllata sicuramente dall'Oscuro e dalla sua stessa sorella, decise di chiamare un elfo domestico. - Roy, puoi trovare Draco e dirmi con chi è? - chiese all'elfo. - Subito padrona - rispose quello e si smaterializzò. Alla Tana non lo videro, così lui tornò subito dalla signora per portarle notizie. - Il signorino Draco è nella dimora dei Weasley - disse dopo essersi opportunamente inchinato. Narcissa, nel mentre, aveva scritto una breve lettera al figlio. La consegnò all'elfo e gli disse di consegnarla a Draco e soltanto a lui.



****



Draco si svegliò, nei letti affianco a lui Harry Potter che sembrava stesse avendo un incubo e Ronald Weasley che russava tranquillo. Si avvicinò al letto di Harry e prese a scuoterlo, finché questo non si svegliò e lo ringraziò con lo sguardo. - Potter, che hai visto? - chiese. - Voldemort. E' arrabbiato. - Draco ci pensò un secondo, e poi si ricordò della lettera sul suo cuscino che aveva infilato nella tasca del pigiama. - Temo di sapere il perché - disse. Si sedette sul letto del suo ormai ex nemico e la tirò fuori. Sulla busta spiccava il sigillo dei Black. La aprì e la lessero insieme.



Caro Draco,
non posso biasimare la tua scelta.
Fossi più coraggiosa, probabilmente avrei fatto lo stesso.
So per certo che sei dai Weasley, ringrazia la signora Weasley da parte mia per l'ospitalità.
So che vogliono attaccarvi il giorno di un matrimonio, quindi state pronti.
Ora mi farò un Oblivion in modo che l'Oscuro non possa sapere niente.
Ti voglio bene,
Tua Madre Narcissa.



Si guardarono, e dopo aver svegliato Ronald si catapultarono nella stanza che Hermione condivideva con Ginny. Draco ebbe un colpo al cuore quando vide Hermione, la sua Hermione, dormire placidamente. In posizione fetale, abbracciandosi da sola, il viso sereno e i capelli sparsi a ventaglio sul cuscino e sul volto l'ombra di un piccolo sorriso. Harry si buttò nel suo letto e prese a scuoterla. La ragazza aprì gli occhi subito, e iniziò a sbraitare - Harry, perché cazzo mi hai svegliato! - disse, con tono incazzato ma a toni bassi per non svegliare l'amica. Harry la prese e la trascinò per le scale, fino a giungere al ripostiglio dove aveva parlato con Draco la sera prima. Ora che erano in quattro si stava decisamente stretti e Draco fece in modo di finire casualmente di fronte ad Hermione, che sfiorava il suo petto con il seno. Lei era accanto a Weasley. Harry passò loro la lettera e la lessero tutta d'un fiato. - Ora sappiamo che non menti - disse Ron, porgendo la mano a Draco che, felice, gliela strinse anche troppo vivacemente. - Benvenuto in squadra - aggiunse. Draco gli sorrise e poi fecero per uscire. Sulla porta lui ed Hermione si ritrovarono incastrati, indecisi se passare per primi. - Prima le signore - disse Draco, stupendo non poco Hermione. Lei gli sorrise mentre le sue guance avvampavano e si apprestò a raggiungere gli altri a tavola. Durante la colazione confabularono in un angolo, venendo interrotti ogni cinque secondi circa dalla signora Weasley che non voleva saperne di far mangiare a Draco solo sei uova e quattro pezzi di bacon. Alla fine della colazione Hermione si alzò per andare in camera sua e disse - Ci penso io, saremo pronti. - Sorrise a tutti, Draco compreso ed entrò nella sua camera. Prese una borsetta di perline e applicò un incantesimo di estensione, iniziando a riempirla di tutte le cose che sarebbero potute venir loro utili. Vestiti, pozioni curative, libri con incantesimi di soppravvivenza attacco e difesa. Mancavano due giorni al matrimonio, ma lei sentiva che sarebbero riusciti a scappare.




Ecco il nuovo 'attesissimo' (se se..) capitolo!
Spero di non avervi deluso, ma volevo concentrarmi su Narcissa.
Mi piace quella donna, mi sta simpatica. Non so il perché.
Il prossimo forse domani.

Marti.


Grazie ai 4 che hanno messo la mia storia nei preferiti.
Grazie ai 22 che la seguono.
E ora le risposte alle recensioni.
Ben 6! :D




chihuahua: hai ragione, era proprio quello l'intento. Spero che anche l'accettazione di Ronald non ti dispiaccia. Ma devono condividere un viaggio, meglio tenerle per dopo le liti. Finalmente ho postato questo capitolo che è stato più un parto con 10 ore di travaglio! Spero ti piaccia.

Jessie Loneliness: Anche io avrei voluto andasse così, sai? Sono contenta che ti piaccia come scrivi, cercherò di non deluderti ^^

Sectusempra: Sono contenta che la storia ti stia piacendo, e anche io adoro Draco quando è dolce *--* Spero di non averti deluso con questo capitolo. Sono una fan sfegata del pairing Draco/Hermione, e mi cimento solo con loro. Cambierò alcune cose per renderlo 'indispensabile' diciamo! Sempre cercando di mantenere il filo degli avvenimenti. Penso che Narcissa sarà utile più avanti. Io la adoro <3

IvanaeSilvia: Ecco a voi il terzo capitolo, che spero non sia del tutto deludente, sebbene peggiore dei due precedenti. Contenta che ti piaccia e che tu abbia deciso di seguirmi! Un bacio gigante.

Midnight92: Ho cambiato il mio nick in Fifteen. Le tue parole non possono che rendermi felicissima ^^ Dico sul serio, come vedi Ron gli ha offerto la sua 'amicizia', anche se per parlare d'amicizia è presto.. Si sono odiati per anni! Comunque anche io, se non l'avesse smessa, l'avrei CRUCIATO di brutto. Amo Draco <3. Che dici, due Crucio contemporaneamente sono dolorosi? :D

Fanfictiongirl: Draco dolce lo adoro *-* Grazie mille per le belle parole. Che ne pensi del capitolo?
 


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Capitolo 4
*** Leggimi. ***


Impresa Impossibile.

Leggimi.





Erano passati due giorni alla Tana, i due prima del matrimonio.
Si erano dati tutti da fare per aiutare la signora Weasley, anche Draco, che ci teneva a rendere felice quella donna così calorosa che l'aveva subito accolto come uno di famiglia. Si sentiva in debito anche con Potter, grazie a lui avrebbe una possibilità di dimostrare il suo valore e di stare un po' di tempo con lei. Il giorno fatidico era arrivato, il giorno dei sì, e lui si sentiva agitato. Indossò il completo che aveva comprato a Diagon Alley mascherato con la Polisucco. Visto che di denaro ne aveva portato in quantità aveva deciso di regalare un completo anche a tutta la famiglia Weasley, per cercare di sdebitarsi in qualche modo dell'ospitalità. Ma l'affetto non è una cosa che si ripaga con i soldi, e questo lui lo sapeva bene.
Suo padre gli aveva sempre dato tanti soldi, ma a partire dai sei anni neanche un abbraccio o una carezza. E lui stava male per questo. In quei giorni si era trovato bene con la famiglia Weasley, ma soprattutto con Hermione. Parlavano per ore, fino a notte tarda di libri e altre cose. Hermione era colpita dal ragazzo, non l'avrebbe mai detto così colto. Con Ronald giocava agli scacchi magici, e riusciva persino a vincere. Con Potter parlava più che altro della missione. Si erano scoperti simili, per certi aspetti. Solitari, impulsivi. Anche con Ginny aveva instaurato un buon rapporto, sebbene lei all'inizio fosse un poco diffidente per via del diario che suo padre le aveva dato al secondo anno. Quel giorno Draco, aveva però un brutto presentimento. Mentre annodava perfettamente la cravatta, prese una decisione. Doveva dirle tutto, sapeva che i Mangiamorte ci andavano giù pesante, e che per i traditori erano particolarmente incalzati a fare strage. Lei doveva sapere ciò che lui provava, prima di una sua possibile morte. Voleva conoscere la sua reazione. Scese giù, senza aver ancora cambiato i capelli e ultimato il travestimento. La vide che parlottava con Ginny, particolarmente rossa in faccia, e rideva. Indossava un abito che la faceva sembrare ancora più bella. Rosso, come il rossetto appena accentuato. Alcune ciocche erano raccolte delicatamente dietro la testa con un fermacapelli. Le bretelle non troppo fini, e la gonna svolazzante, che accentuavano il fisico senza renderla volgare in alcun modo. Le scarpe, sempre rosse, non eccessivamente alte. A completare il tutto una borsetta rossa di perline e un trucco leggero, apposito a risaltare lo sguardo. Scese verso di loro sorridendo, e le sussurrò in un orecchio - Posso parlarti? - Lei annuì e prese la mano che gentilmente le stava offrendo. La trascinò nello sgabuzzino che era ormai diventato un confessionale e prima che lei potesse dire qualunque cosa la baciò. Non con irruenza o voracità, ma con dolcezza immensa. La ragazza si abbandonò tra le sue braccia, rispondendo a quel bacio che si era scoperta il giorno prima desiderare. Perché quella nuova versione di Malfoy era, se possibile, più affascinante della precedente. Si staccarono qualche minuto dopo, e lei lo guardò a occhi sgranati. - Perché? - chiese con un filo di voce. - Leggimi - rispose lui. Lei tirò fuori la bacchetta dalla borsetta e sussurrò 'Legilimens'.


Venne catapultata nei ricordi di lui. O almeno in un parte.
In tutte le immagini, che rapide scorrevano davanti ai suoi occhi, c'era sempre lei.
Rivide quelli che aveva visto Harry.
Poi la scena cambiò e vide lei ed Harry che parlavano dopo la prima partita di Quidditch, quando era corsa piangendo dopo aver visto Ron baciare Lavanda. Non rivisse le emozioni provate all'epoca, ma quelle sentite da Malfoy. Impotenza, rabbia, gelosia.. Quando loro se ne andarono, dopo la scena degli uccellini, lo vide prendere a pugni la colonna dietro la quale era nascosto.

- Ora capisci? - chiese lui riportandola alla realtà. Lei annuì e poi fece la cosa che lui meno si aspettava, gli buttò le braccia al collo e lo baciò ancora. Lui rispose con entusiasmo, finché sentirono qualcuno bussare alla porta. Si staccarono ansimanti e lei ripulì le tracce di rossetto dal viso di lui. - Draco devi prendere la polisucco. - era Harry. Draco lo maledisse mentalmente, così anche anche Hermione. Uscirono prima l'uno poi l'altra, e mentre Draco andava a prendere la Polisucco con Harry, lei si avvicinò a Ginny e Ron. Stritolò in un abbraccio l'amica, consapevole che dopo quel giorno non l'avrebbe più vista per un bel po'. Si congedò rapidamente, e dopo essersi rimessa il rossetto di cui ormai non c'era più traccia entrò nella stanza dei ragazzi, dove raccattò le loro cose e le pose nella borsetta. Una volta che tutto fu pronto scese in giardino, che nemmeno sembrava quello della Tana visti gli addobbi, e prese posto accanto ad Harry e Draco. Sorrise a quest'ultimo fino all'ingresso della sposa. Come ogni ragazza scoppiò come una fontana al momento del sì dei due sposi. Era una ragazza razionale e pratica, ma anche estremamente romantica. Draco, che sfoggiava dei perfetti capelli rossi in perfetto stile Weasley, le porse un fazzoletto che lei prese mormorando un ringraziamento. Mangiarono tranquilli, poi arrivò il momento dei balli, e proprio quando Draco le porse la mano scoppiò il finimondo. Venti figure vestite di nero si smaterializzarono dentro la pista, iniziando ad incenerire tutto. Tirarono fuori le bacchette all'unisono, mentre molti invitati si smaterializzarono terrorizzati. '' Come biasimarli? ''pensò Draco. Iniziarono a combattere contro diversi Mangiamorte, fino a quando vide una figura che dai movimenti riconobbe come sua zia Bellatrix, prevalere sulla sua Hermione. Schiantò i due Mangiamorte contro la quale combatteva e si parò davanti a lei, evocando un sortilegio scudo. - Non toccarla, cagna! - urlò iracondo. - Draco? Bene bene, ora te la fai con le Mezzosangue? - chiese quella con una vocetta altamente stridula. - Sta zitta Bellatrix - disse, e la schiantò prima che lei potesse difendersi. La prese per mano e la portò dove Harry e Ron combattevano schiena contro schiena. - Dobbiamo andare - disse Hermione, che si era ripresa dallo shock. Li toccò e sparirono dai Mangiamorte, che si abbatterono con i loro stessi incantesimi. Arrivarono in un vicolo della Londra babbana. - Direi che diamo nell'occhio vestiti così - fece Ron. Draco, i cui capelli erano tornati biondissimi, diede il suo assenso con un cenno del capo. Lei aprì la borsetta e tirò fuori degli abiti comunissimi per tutti e quattro. Lei si girò di schiena mentre i ragazzi si cambiavano tranquillamente. Draco, mentre indossava dei jeans ed una felpa, notò che la ragazza non portava il reggiseno, vedendo la schiena candida brillare con la luce del lampione poco distante. Lei si infilò quello e poi un paio di jeans chiari ed un maglione viola. Diede a tutti delle comode sneakers e ripose il tutto nella borsetta di perline, che con un incantesimo rimpicciolì ed infilò in una tasca dopo aver estratto alcune banconote babbane. Lui continua a guardare rapito i suoi movimenti, finché Harry gli disse all'orecchio sorridendo - Chiudi la bocca che ti entrano le mosche - Lui gli rivolse un'occhiataccia.




Questo capitolo non è un granché, me ne rendo perfettamente conto.
Ma avevo bisogno di farli fuggire, e di iniziare a descrivere la storia tra Draco ed Hermione.
Sono scappati, come nel libro all'incirca.
Non ricordo la parte e non ho Harry Potter e i Doni della Morte sotto gli occhi, quindi ho cercato di ricordare a grandi linee la storia.
Il vestito di Hermione è rosso come quello del film perché trovo che stia meglio alla ragazza per le descrizioni fatte su di lui.
Poi io, sarà l'abitudine, la vedo uguale ad Emma Watson, e la immagino un po' sbattuta con il lillà.
Il vestito che ho pensato, ad ogni modo, è questo:
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=35323662&.locale=it

Spero che il capitolo vi sia comunque piaciuto.
Ringrazio le 7 persone che hanno la storia nei preferiti.
Le 26 che la seguono.

Ora la risposta alle singole recensioni.




Fanfictiongirl
: addirittura sublime? Così mi fai diventare tutta rossa ^^ Grazie per i complimenti e sono contenta che ti sia piaciuta. Ho sempre pensato che Narcissa abbia avuto poco spazio. In generale sì, lo ripercorro anche se in modi un po' diversi, vista la presenza di Draco. Eccoti il nuovo capitolo, spero tanto che ti piaccia! Che ne dici? E' così penoso?

Midnight92: sono felice io che tu recensisca, ma soprattutto del fatto che il capitolo ti piaccia. Questo è brutto come penso io? :( Io ho adorato la parte di Narcissa, è una figura che personalmente adoro, non chiedermi il perché ^^






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