Questione di gelosia

di Marti_24
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1.Un gesto avventato ***
Capitolo 2: *** Discorsi e felicità ***



Capitolo 1
*** 1.Un gesto avventato ***


Era un luminoso pomeriggio di metà ottobre. Il sole filtrava dalle finestre della Sala comune di Grifondoro, rendendo accogliente l'ambiente rosso-oro.

Hermione camminava veloce per i corridoi, diretta verso la biblioteca. Quel pomeriggio era irrequieta: doveva parlare al suo ragazzo.

 

Dopo due settimane di tensione era giunta a quella conclusione. Vedeva Ron distante come non mai e, se all'inizio aveva deciso di aspettare e vedere se cambiava qualcosa, dopo due settimane aveva deciso che gli aveva lasciato anche troppo tempo per riprendersi.

 

Entrò in biblioteca e si diresse verso il suo solito tavolo, lontano dalla porta e quindi dalla confusione.

 

Una volta che si fu seduta ed ebbe appoggiato tutte le sue cose sul ripiano di legno, iniziò a sfogliare il libro di Pozioni. Accidenti, non c'era la pozione che cercava: avrebbe dovuto inoltrarsi nella Sezione Proibita.

 

Appena girò oltre il primo scaffale, vide una scena sconvolgente.

 

Ron, il suo Ron, avvinghiato a quella smorfiosa della Brown.

 

Si baciavano con trasporto. Il rosso aveva addirittura infilato una mano nella camicetta di Lavanda.

 

A quel punto Hermione decise di interromperli, se non altro per evitarsi incubi quella notte:

 

"Hem-hem." (NdA: Fa molto Umbridge, lo so xD)

 

Ron si girò con una faccia scocciata. Chi osava distur... Un attimo. Quella era la sua ragazza.

E aveva gli occhi lucidi, il respiro affannato.

 

Oh, merda.

 

"Mione, t-ti posso spiegare!"

 

Ma era troppo tardi, la ragazza era già fuggita dalla biblioteca.

Correva alla cieca, diretta verso il bagno di Mirtilla Malcontenta.

Sentiva un terribile peso in gola, come una pietra che si era bloccata nella sua trachea: aveva bisogno di piangere.

Una volta giunta lì si chiuse in un gabinetto e lasciò finalmente che il groppo in gola si sciogliesse in una fontana di lacrime.

Come ha potuto? Il mese scorso mi ha detto che mi amava, per tutta l'estate non ha fatto che ripetermi altro. Cos'ho io in meno rispetto a quella... quella... quella insopportabile sgualdrina della Brown? Ma certo, Lav-Lav non è una cattiva ragazza, si comporta solo così... Ah, lo sapevo che non dovevo fidarmi di quell'idiota!

È una fonte di sofferenza per me. Fin da quando io lo amavo e lui non mi ricambiava.

Credevo che ora avesse capito, che mi volesse bene davvero e invece...!

Ma si pentirà di avere tradito Hermione Granger. 

Si pentirà anche di essere nato...

Voleva a tutti i costi far soffrire il suo ragazzo... no, non più "tuo", Hermione! si corresse mentalmente.

Già, perchè aveva deciso di lasciarlo, dopo quello che aveva visto.

Uscì dal bagno, in mente solo una parola: vendetta.

 

 

Nel frattempo, un'altra persona si dirigeva verso il "luogo del delitto".

 

Draco Malfoy, autoproclamatosi Principe di Serpeverde, andava dritto per la sua strada, col mento alto e il portamento elegante che lo contraddistinguevano, sul viso la solita aria arrogante.

 

Doveva assolutamente finire un compito per quella sottospecie di megera rattrappita che era la McGranitt, o stavolta rischiava una sospensione a tempo indeterminato dal Quiddich.

 

Decrepita calza borbottante, vecchio avvoltoio con gli occhi da rospo, come osi prendertela con me?

 

Assorto nella sua sequela di insulti stravaganti, non vide subito la Mezzosangue che gli veniva incontro, con gli occhi rossi e velati dal pianto.

Per questo quando si scontrarono fu così sorpreso di vederla con le lacrime agli occhi: non aveva nemmeno inziato ad insultarla che già piangeva?

 

Hermione, noncurante della botta e della persona contro cui si era scontrata, si girò per vedere se Ron era nei paraggi. Ovviamente il traditore la stava cercando, per spiegare-ma spiegare cosa? Ho visto benissimo...

 

Sempre con in mente il suo proposito di vendetta, capì che quella era l'occasione per farlo soffrire: avrebbe baciato il suo peggior nemico, sotto i suoi occhi. Senza pensarci neanche un secondo, baciò il ragazzo che si trovava davanti.

 

Draco era sconvolto: prima che fosse riuscito a dire o fare qualcosa, la Mezzosangue l'aveva baciato.

 

Aveva notato l'occhiata della ragazza verso la Biblioteca e anche lui aveva visto il Pezzente con una faccia da cane bastonato, poi aveva chiuso gli occhi per istinto e si era ritrovato a ricambiare il bacio: dopotutto quelle labbra morbide e lo shock del bacio improvviso non gli avevano lasciato il tempo di capire chi stava baciando!

 

Non appena tornò in se si staccò, come scottato, dalla Mezzobabbana Zannuta.

 

Era sconvolto. Come aveva potuto, quella, baciare lui?

 

Un secondo dopo vide la faccia di Lenticchia. Ma certo...! La Mezzosangue gliel'ha fatta pagare per quella storia con la Brown. Ma io non ho intenzione di essere usato da una lurida Nata-Babbana come lei!

 

"Granger, dobbiamo parlare".

 

Mentre pronunciava queste parole, la tirava per il braccio verso il primo luogo che gli era venuto in mente, ossia la Stanza delle Necessità.Il contatto fisico con la ragazza lo infastidiva. Bleah. Dovrò lavarmi con la candeggina, dopo.
Prima di tutto devo farmi spiegare da lei come mai l'ha fatto. Certo, lo so già, ma metterla in difficoltà mi fa stare meglio.

 

Giunsero alla Stanza delle Necessità. Hermione non aveva aperto bocca; stava finalmente iniziando a rendersi conto di cos'aveva fatto! Per Merlino, quanto sono stupida... ma perchè proprio lui? Potrei Obliviarlo... Ma no. Ormai è troppo tardi, Hermione. Ciò che è fatto è fatto, non si piange sul latte versato! Devo solo sperare che non sia in vena di crudeltà oggi..."

Nella Stanza c'erano un divano verde e due poltrone dello stesso colore disposti in cerchio, attorno ad un tavolino di legno. Draco si sedette sul divano, Hermione di fronte a lui su una delle poltrone. 

Malfoy guardò la Granger. La scrutava, furioso, con quegli occhi grigi insondabili.

"Si può sapere che diavolo ti è preso? Come hai osato baciare me, Mezzosangue?"

"... è complicato. Ma, beh, credo di doverti ringraziare per non esserti messo ad urlare in mezzo al corridoio. "

"Beh, sai che me ne faccio delle tue scuse? Adesso, posso capire che tu abbia voluto far soffrire il Pezzente, è davvero divertente..." Hermione trasalì a queste parole. Il pensiero di Ron le faceva male. 

"...ma perchè me? Perchè ti sei rovinata con le tue mani? Già, perchè io pretendo qualcosa in cambio della mia... gentilezza!

"Me lo aspettavo Malfoy. Farò quello che vuoi. Comunque ho baciato te perchè, beh... sei il suo peggior nemico ed eri la persona che poteva fargli più male!"

"... Quindi mi hai usato. Per te la punizione sarà enorme. Bene, io e te non ci sopportiamo, giusto? Eppure io ho bisogno di un... favore, chiamiamolo così."

"Io non ho intenzione di farti lavoretti  in quel senso, Malfoy!"

"Sì, come no... tanto lo so che sei almeno un po' attratta da me, certo la scusa di Weasley è comoda... comunque, non era quello che intendevo. Ho bisogno di scollarmi quella sanguisuga della Parkison. I miei me l'hanno promessa sposa, ma io non la sopporto! Il fidanzamento si può rompere solo se io o lei ci mettiamo, di nostra libera scelta, con qualcun altro, a meno di un anno dal matrimonio. Si dà il caso che ci dobbiamo sposare a Luglio, quindi non ho più molto tempo. 

Perchè dovrei voler fare finta di stare con te? Perchè, da quanto ho capito, tu vuoi far soffrire e ingelosire Weasel. Io mi devo scollare dalla cozza. Tu  devi farmi un favore e inoltre ci odiamo, quindi ti darò fastidio, stando con te. E poi perchè le altre sono senza nerbo, svelerebbero subito il mio piano alla Parkinson se lei le minacciasse, cosa molto probabile conoscendola. Quindi, questo è il patto: tu ed io facciamo finta di stare insieme fino a quando il Pezzente non torna da te e la Parkinson si scolla da me. Inoltre, mi dovrai fare i compiti di Trasfigurazione. Altrimenti, io racconterò a tutti la verità, umiliandoti pubblicamente.Accetti?"

Hermione guardò il ghigno di Malfoy. Era perfido, ma del resto stava solo approfittando dell'occasione che lei, stupida!, gli aveva offerto su un piatto d'argento. 
Non aveva altra scelta. Dovrò stare tutti i giorni vicina a questa viscida serpe... ma in che guaio mi sono cacciata?
Chiuse gli occhi e fece un respiro profondo. 

Li riaprì e trovo quelli grigi della serpe che la fissavano. 

"Accetto."














 

SPAZIO DELL'AUTRICE!

Ecco, beh... questo è il primo capitolo della mia prima Fanfiction in assoluto. è una specie di banco di prova per me. Non so se va bene come scrittura, comportamenti dei personaggi, TUTTO! Sono in alto mare. Ditemi se fa schifo, cosa devo cambiare, aiutate una povera aspirante fic-writer! (termine coniato da me sul momento xD) 

E una cosa che mi preoccupa molto: è troppo corto come capitolo? 

E spero che la mia storia non sia troppo banale... 

Un'ultima cosa: credo che aggiornerò ogni settimana circa. Al limite vi avviso se avrò dei motivi per tardare o anticipare. 

Un bacio, Marti_24

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Capitolo 2
*** Discorsi e felicità ***


CAPITOLO 2

 

"Bene, Mezzosangue... domani mattina, nell'ora buca dopo Pozioni, ci ritroveremo qui e parleremo del nostro patto. Ovviamente non dovremo comportarci come quelle coppiette sdolcinate da carie ai denti, ma non possiamo nemmeno Schiantarci ogni 2 giorni per la troppa vicinanza. Comunque ora devo andare. Ti ho già concesso fin troppo del mio prezioso tempo... "

 

"Se dobbiamo far finta di stare insieme non ti puoi comportare così! E non puoi nemmeno chiamarmi Mezzosangue... "

 

"Ti ho già detto che ne discuteremo domani! Ora vai dal tuo Lenticchia... sai, quasi quasi vorrei venire anche io, per vedere la faccia che farà quando gli dirai che stiamo insieme."

 

"... Domani mattina ti comunicherò i dettagli, per esempio da quanto stiamo insieme e come è successo. "

 

"Sì, sì. Ora lasciami andare, ho cose più importanti da fare!"

 

E con queste parole uscì dalla stanza, lasciando sola una più che mai pentita Hermione.

 

Oh, diamine! Perchè lui? Perchè, perchè perchè??? E adesso devo pure parlare con Ron. Quando sapranno di Malfoy...Mi preoccupa non tanto Ron, quanto Harry!A quel fedifrago sta bene, meglio se soffre un po'.Ginny sarà di sicuro dalla mia parte, magari storcerà un po' il naso per la scelta del... fidanzato, che impressione parlare del furetto in questi termini! Ma Harry... è un'incognita.

Darà ragione a me o a Ron? E se smette di parlarmi? Mi farà soffrire più di quanto non abbia già fatto Ron... E non sono certa che lo sopporterei.

E come si comporterà Malfoy? Nonostante la sua spiegazione, mi sembra comunque un po' strano che abbia scelto me per mollare miss Carlino. Bah.

Ora è meglio se vado, non posso rimandare il litigio con Ron per sempre. Già, perchè di sicuro sarà incazzato nero. Ma in fondo cosa me ne importa di quello lì? Non lo perdonerei nemmeno se mi pregasse in ginocchio.

 

Con in mente l'immagine di una bambola voodoo incredibilmente somigliante a Ron e trafitta da un numero improponibile di spilli, Hermione si alzò dalla poltrona rossa sulla quale si era seduta per parlare con Malfoy.

 

Incredibile, per una volta ci siamo più o meno parlati senza urlarci contro.

In effetti era abbastanza sorpreso dal mio gesto. E poi... chissà perchè all'inizio ha ricambiato il bacio!

 

La riccia uscì dalla Stanza delle Necessità e si diresse verso la torre di Grifondoro.

 

Al suo passaggio gli occhi di chiunque le si puntavano addosso.

 

Ho dato ben due motivi per farmi fissare: prima ho scoperto di essere cornuta, poi ho baciato il mio peggior nemico come se fosse il mio ragazzo segreto e infine ce ne siamo andati via insieme.

E dopo quello che dirò a Ronald, di sicuro mi guarderanno ancora di più...

 

Lei fulminava con lo sguardo chiunque la fissava troppo a lungo. Più si avvicinava alla sua Sala Comune più aumentava la concentrazione di Grifondoro attorno a lei e si accorse anche di qualche occhiata ostile.

 

Sono la traditrice ora... quella che ha baciato il nemico, che si è fatta tentare dalla serpe.

 

Dopo quelli che le parvero anni arrivò al ritratto della Signora Grassa, pronunciò la parola d'ordine:

 

"Barbarossa"

 

ed entrò nella Sala Comune.

 

Come previsto c'era Ron ad aspettarla.

Probabilmente si era preparato un discorso, ma Hermione aveva deciso che l'avrebbe confuso un po', prima di dirgli che era finita.

 

Il ragazzo fece un respiro profondo e chiuse gli occhi.Sapeva che la sua ragazza era un osso duro e non avrebbe ascoltato volentieri le sue ragioni, specialmente una volta che le avrebbe detto cosa pensava di quell'assurdo bacio a Malfoy! Infatti secondo lui il perfido furetto l'aveva costretta con la Maledizione Imperius, per far soffrire lui e umiliare lei! Oppure Hermione l'aveva fatto per vendetta. In ogni caso non era perchè avevano una relazione segreta. Certo, probabilmente Hermione avrebbe cercato di farglielo credere...Lui non ci sarebbe mai cascato, però!

Ma ne era davvero sicuro? Quella ragazza sarebbe riuscita a convincere la McGranitt che i nargilli esistevano e Silente in realtà era una ragazza venuta dal futuro sotto mentite spoglie. E lui doveva rassicurarla sulla natura del rapporto che aveva con Lavanda, era solo una cotta passeggera...

 

Ma se non ci credi neanche tu, come la convincerai? In ogni caso ormai è troppo tardi per tornare indietro...

 

Aprì gli occhi ed esordì:

 

"Hermione, lo sai che ti amo. "

 

L'espressione della ragazza gli fece capire che non l'avrebbe ammansita con così poco, oh no.

 

Doveva combattere: e la battaglia ebbe inizio.

 

***

 

In un punto imprecisato dei sotterranei, un altro ragazzo stava cercando la sua coscienza, impersonata da niente di meno che l'affascinante Blaise Zabini.

Entrando nella loro camera il biondo trovò l'amico a stirare magicamente TUTTI i suoi capi d'abbigliamento plurifirmati, anche quelli che non usava da mesi!

 

"Blaise, smettila di fare la Cenerentola e ascoltami. È successa una cosa"

 

disse con un ghigno stampato in faccia.

 

"Qualunque cosa sia può aspettare. Ho appena scoperto una bruciatura di sigaretta sulla mia camicia di Armani, e io non fumo, al contrario di te Draco..."

 

Draco sogghignò ancora. Se l'era dimenticato, quello scherzetto.

 

"Scusa Bla, te la sistemo subito" rispose Malfoy, mormorando un reparo.

 

"E vedi di non provarci mai più se non vuoi trovarti una bruciatura in un posto molto sensibile...

Comunque sia se non mi hai nemmeno salutato vuol dire che è importante, quindi avanti, parla!"

 

ingiunse il suo migliore amico, mentre finiva di piegare l'ultimo paio di jeans e con un colpo di bacchetta lo rispediva nell'armadio, magicamente ampliato per far spazio a tutti i suoi vestiti.

 

"Ho trovato un modo per far fessa la Granger, far soffrire la Donnola e scollarmi Pansy, tutto insieme e senza dover preparare la pozione Polisucco e finire ad Azkaban per pluriomicidio."

 

"Wow! Hai preparato della Felix Felicis per caso?"

 

"No, è bastata un po' di astuzia. Sai che Lenticchia se la fa di nascosto con la Brown, no? Beh, oggi la Mezzosangue li ha colti sul fatto. Invece di fare la povera addolorata ha deciso di farla pagare al traditore e, correndo verso la biblioteca, ossia il luogo del delitto, si è scontrata con il sottoscritto e, proprio sotto il naso di Weasley, mi ha baciato. "

 

"COOOSA? Ma... ma... quella ragazza è un genio! Se non fosse una Grifondoro potrebbe essere una Serpeverde, certo, è Mezzosangue ma ormai a chi importa più? "

 

"Devo ammetterlo, mi ha stupito. Ed evidentemente anche Lenticchia non l'ha presa bene, sembrava che gli avessero comunicato che la Mc. Granitt, Silente e Piton fanno cose a tre nella sua camera..."

 

Mr.Grillo Parlante fece una faccia disgustata e incitò l'amico a proseguire.

 

"Poi, beh, io l'ho trascinata nella Stanza delle Necessità e le ho proposto un patto: lei ed io faremo finta di stare insieme fino a quando Pansy ritirerà la proposta di matrimonio e il pezzente tornerà da lei. Inoltre mi farà i compiti di Trasfigurazione. Altrimenti, io racconterò a tutti com'è andata veramente. Neanche a dirlo, ha accettato..."

 

Il suo migliore amico prima strabuzzò gli occhi, poi, preso dalla gioia per ciò che l'amico gli aveva detto, lo abbracciò con trasporto.

 

"Ehi, vacci piano! Mi potresti sciupare, idiota"

 

"Sempre il solito... ma... come sarebbe a dire "finchè il pezzente non torna da lei"?

Non mi dire che dopo quello che è successo lei ha intenzione di tornargli insieme..."

 

"Non saprei e sinceramente non mi interessa! Io devo solo ottenere quello che voglio, e per farlo mi serve la Granger. Inoltre sarà molto divertente vedere come reagisce a certe mie... provocazioni..."

 

"Cosa hai in mente di fare, perfida serpe? "

 

"Oh, giusto qualche battutina e magari proverò a far scendere un po' la mano, quando ci baciamo in pubblico.Niente di che, ma sai che lei è una pudica verginella, la degna compare di San Potter! Basterà per metterla terribilmente in imbarazzo..."

 

Il mio amico si scurì appena in volto.

 

"Non esagerare con quella ragazza o almeno non subito... dai, ha appena scoperto di essere cornuta!"

 

Malfoy sbuffò.

 

"Ehi, non fare la mammina! Mamma Blaise, posso andare ad origliare il litigio fra la Granger e Lenticchia?" disse il biondo con un tono da bimbo capriccioso.

 

"Certo che no! E poi non avevi detto che non ti importava niente di lei, che era solo un pretesto per mollare Pansy?"

 

"Sì, ma... uffa uffa uffa!" E si mise a pestare i piedi sul pavimento.

 

"Ora basta Dracuccio, è ora di fare la nanna. "

 

"NOOOOOO! MI DOVRAI PRENDERE CON LA FORZA!"

 

... i due ragazzi ridevano spensierati, in uno dei pochi momenti di serenità della vita di Draco.

 

Non solo gli eroi soffrono.

 

***

Hermione, lo sai che ti amo? HERMIONE LO SAI CHE TI AMO? Era così che quell'idiota aveva intenzione di calmarla e fare pace?

 

"Se tu mi amassi, Ronald, non mi avresti mai tradita. "

 

"Ma Mione..."

 

E ora quell'odioso nomignolo!

 

"NON CHIAMARMI COSI'! HO SEMPRE ODIATO QUEL NOME!"

 

"Scusa, scusa Hermione! Comunque la verità è che... io non la volevo baciare..."

 

"Certo, e io sono Mago Merlino con l'artrite e il tanga fucsia!"

 

"Ti giuro che è la verità. Non posso dirti tutto, ma... sono stato costretto! "

 

Hermione rimase in silenzio per un secondo, elaborando ciò che il ragazzo le aveva detto.

 

Non posso credergli. È ovvio che è una scusa ben costruita. Ma è così difficile non sperare che, dopotutto, sia innocente...

 

Ma poi si ricordò della mano di lui sul seno di lei, e decise di continuare sulla linea dura.

 

"E come saresti stato costretto, di grazia? Non penso che qualcuno ti abbia costretto anche a infilarle una mano sotto la camicetta!"

 

"Beh in realtà c'è una spiegazione anche per quello. "

 

Hermione non credeva alle proprie orecchie!

 

"Certo, e ora mi verrai a dire che qualcuno sotto pozione Polisucco stava risucchiando la faccia di Lavanda con le tue sembianze, oppure che è una sirena e ti ha costretto con il suo canto ammaliante, o magari che è un Mangiamorte sotto copertura e ti ha Imperiato?"

 

Per qualche secondo calò il silenzio tra i due. Poi Ron si decise a risponderle.

 

"Ecco vedi, diciamo che hai in parte ragione. Lei non è una seguace del Nappone, ma mi ha scagliato una maledizione Imperius!"

( Nda: l'appellativo ironico di Voldy, noto per il suo... ehm... naso particolare sta a significare "persona con un naso molto grande" quindi lo sto prendendo amabilmente per i fondelli! Scusa amico <3 )

 

Per un attimo Hermione desiderò ardentemente di credergli, voleva che fosse la verità... stupida speranza, è evidentemente una copertura, su!

 

"Oh avanti Ronald, non hai più undici anni. Le scuse non servono a niente, per una volta usa un po' del tuo coraggio per il quale sei stato spedito a Grifondoro e ammetti le tue colpe!"

 

"Se vuoi preparare del Veritaserum e chiedermelo di nuovo, fai pure. Mi ha Imperiato, Hermione, e questa è la verità. "

 

Sembrava così sicuro... magari... magari non era tutto perduto, era davvero solo colpa della Brown!

 

Per una volta Hermione decise di fidarsi, di buttarsi, sicura di trovare le braccia forti del suo ragazzo a salvarla.

 

"Da-davvero? Io... io... oh Ron! " disse abbracciandolo.

 

"Davvero, Herm, io ti amo e nessuna sarà mai come te. "

 

Ora Hermione aveva una questione da sistemare: Malfoy! Non aveva più bisogno del loro patto.


"Ecco, ehm... Mione, ti devo chiedere una cosa... ma quel ba-bacio con Malfuretto? Voglio dire, tu non..."


"No Ron, ero solo sconvolta e volevo fartela pagare. "


"Oh, bene. "


La pace fatta fu suggellata con un leggero bacio, e Hermione se ne andò a dormire con il sorriso sulle labbra. 

***

 

La mattina dopo la Caposcuola di Grifondoro si svegliò con un soffuso senso di benessere e felicità.

Con calma si vestì e scese a fare colazione. Mentre mangiava scrisse un biglietto a Malfoy, dovevano vedersi al più presto.

 

Vediamoci alle 9.00 nella stanza delle Necessità.

Dobbiamo parlare del patto,

H. G.

 

Soddisfatta iniziò a mangiare con i suoi amici accanto.

Purtroppo la Brown decise di rovinarle la colazione.

 

"Hermione, dobbiamo parlare. "

 

"Spiacente Lavanda, ma credo di sapere già tutto quello che c'è da sapere. È tutta colpa tua se io sono stata male. "

 

"No, non è vero! Assolutamente! Tu... non sai come è andata veramente!"

 

"Senti, ho altro da fare. Se proprio vuoi parlare torna quando smetterò di vedere un bersaglio sopra la tua faccia ogni volta che ti parlo. "

"Davvero, io non sono come credi! Per favore, lasciami l'opportunità di darti la mia versione, almeno... "

 

Hermione sbuffò, ne aveva abbastanza di quella stronza.

 

"Se insisti. Dimmi tu quando e dove, non prima di dopodomani. "

 

"Fra due giorni, alle 11.00 nella Sala Comune, ok? "

 

"Bene. Ma non parlarmi fino a Mercoledì. "

 

Finalmente Lavanda, con un'aria sollevata, se ne andò e lei potè recarsi a Pozioni.

Alla fine dell'ora si incontrò come di previsto con Malfoy nella Stanza delle Necessità.

Il biondo non parlava. Lei sapeva di doverglielo dire subito, ma al momento era abbastanza nervosa... Lo sanno tutti che Malfoy non perdona e non fa niente, se non per se stesso.

 

Dopo un respiro profondo la ragazza esordì:

 

"Non posso più fare il patto con te. "

 

"Come sarebbe a dire, Granger? Io ho bisogno di quel patto e ormai l'abbiamo stretto, quindi ora tu continuerai con questa storia!"

 

"Ma... io non posso! Ron... è stato un malinteso, e stiamo ancora insieme! Posso fare qualcos'altro per te, ma non essere la tua finta ragazza. "

 

"Che me ne importa di te e del Pezzente? Mollalo. Io non voglio sposare muso-da-carlino, nè ora nè mai! "

 

Hermione chiuse gli occhi, stava per fare una cosa molto difficile per lei...

 

"Ti prego Mal... Draco. Io lo amo e lui ama me, non posso lasciarlo. Farò tutto ciò che mi chiederai, tranne lasciare o tradire Ron. "

 

Draco era rimasto di stucco quando lei lo aveva non solo pregato, ma anche chiamato per nome!

E tutta questa confidenza? Se io avessi mai amato qualcuno, forse capirei. Ma io ho comunque bisogno di questo patto.

 

"Certo, può darsi che ora lui dica così ma... lui ti ha già tradita una volta e potrebbe farlo ancora! Che ne sai se ti ha mentito su quella storia? Hai forse usato il Veritaserum su Weasley?"

 

"No. Ho usato solo una pozioncina molto utile e molto rara chiamata Fiducia. E comunque avrò la conferma della storia da Lavanda, fra due giorni. Su di lei userò il Veritaserum. Se è andata come penso allora niente patto, ti farò qualche altro favore, se no... beh, decideremo sul momento. Intesi?"

 

Draco la guardò. Era tornata la sicura, orgogliosa, insopportabile so-tutto-io di sempre.

Ormai aveva una sola chance per levarsi di torno la Parkinson e quindi sperava in un reale tradimento di Ron.

 

"Va bene Mezzosangue. Allora a fra due giorni. "


SPAZIO AUTRICE

Ta-daaan! Ahahaha, colpo di scena... mica potevo farli mettere insieme (anche se per finta) così, subito no?

Ora non ho molto tempo, rischio di essere scuoiata viva da mia madre, quindi dovrò ringraziare le 3 persone che hanno commentato e seguito la mia storia nel prossimo capitolo. VI VOGLIO BENEEEEE! <3

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