Birth by sleep di Genesis_Candeor_Diamond (/viewuser.php?uid=75874)
Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.
Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** 6° Capitolo – Remember you, remember us. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** 8° Capitolo – Ritrovate antiche conoscenze ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 - domanda sconvolgente ***
Capitolo 1 *** Prologo ***
Birth
by sleep
CHE
DIRE: Ben trovati con il primo capitolo del
seguito di “
La vita
di una normale teenager … forse non più
”.
So
di essermela, come diciamo da noi, carniata a
postare il seguito, ma ho avuto tanti di quei problemi.
Che
per giunta io avevo già scritto,completamente
diverso, bohhhhhh vammi a capire!
Detto
ciò dedico questa ficcy
alla mia TEME DI MIGLIORE AMICA e alla mia
neee-chaaannnnn di
Fendrica Uchiha.
Naruto:
Modestamente sto bene dovunque !!!
Sasuke:
tzè lo sai dove stai veramente bene dobe?
Naruto:*curioso*Dove?
Sasuke:OVVIO.
LEGATO AL MIO LETTO INSIEME A NARUKOE SUPPONGO AL
NUOVO PERSONAGGIO FEMMINILE CHE
QUELLA
PAZZA DI GENESIS MI VUOLE APPIOPPARE *ç*!
Naruto/Naruko:
=_=” l’abbiamo perso!
Genesis:
E a me legata nel tuo letto non mi vuoi
Sasukino mio *ç* !
Sasuke:
VADE RETRO AUTRICIUCOLA INCALORE DA
STRAPAZZO *sguardo disgustato*
Genesis:CATTIVOOOOOOOOOOO MUEEEEEEEEE
ç_ç !
Naruto/Naruko:Suppongo
tocchi a noi dare il via
quind-
??????:
Scusate potrei inserirmi pure io
Naruto/Naruko:e
tu chi sei?
??????:Booooooooo
mi sono trovata qui per caso..
forse sono un nuovo personaggio o forse no *aria furbetta*
Naruto/Naruko:
boooooooooooo vabbe vieni
pure tu.
Naruto/Naruko/??????:BENE
BUONA
LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA
PROLOGO
La
pioggia cade a dirotto.
Tutto
intorno a te è buio. Non riesci a distinguere neanche il tuo
corpo
dall’oscurità. Senti quei passi, lenti, dietro di
te martellarti nella testa
come il battito del tuo cuore.
Corri.
Corri
a perdifiato.
Cadi.
Sai
che devi rialzarti. Non ci riesci.
Rimani
lì. Per terra.
È
la
fine.
ARRIVA.
-
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO –
----------------------------------
-
Ben
fatto Micael! Tutte le emanazioni sono state debellate! La bionda era
la più
vicina a quella
persona. Ora
tutte le sue “
spie ” sono state zittite.
Kukukukuku! –
Una
risata inquietante proveniva da una voce infantile che la
rendeva ancora
più spettrale.
Micael
s’incamminò verso la figura di una bambina,
nascosta nella penombra, di circa
otto anni con capelli castani e occhi bicolore. Uno castano e
l’altro azzurro.
-
Mia
signora, perché avete preso quest’ aspetto?
Ormai quella
persona non
è più … -
La
donna argentea dai tratti volpini fu interrotta dalla voce divertita e
infantile della “bambina” davanti a lei.
-
Oh
cara Micael come si vede che, nonostante i nostri lunghi anni, tu non
abbia
ancora appreso un minimo della psiche umana?
Kukukuku!
Devi sapere che è molto facile condurre la mente umana alla
pazzia e
soggiogarla alla nostra volontà, sapendo dove e come
mirare!!!! –
-
Ma quell …
- la
serva non poté
concludere che la creatura dalle fattezze infantili la
bloccò di nuovo.
-
Mia
cara, ti ricordo che lei fu
uno strumento alquanto
manovrabile nelle mie mani. Ricordo ancora come era bello, il sangue
caldo
sulle sue mani.
Quegli
occhi vuoti pieni di follia omicida, odio, vendetta. Oh si! La dolce
vendetta.
Che faceva brillare quegli occhi castani, tingendoli di un rosso
superbo.
Fu
la
mia marionetta più bella. La mia opera d’arte. Ma
per quanto il mio talento,
come burattinaia, sia eterno e perfetto, le mie creazioni tendono a
essere
fugaci, non trovi? –
La
voce
trasognata della ‘ bambina ’ si spense, per poi
accendersi in un impeto d’ira
pura.
–
COME
QUELLA VOLTA. QUANDO QUEL MARMOCCHIO SI MISE IN MEZZO.
FACENDO
RISCOPRIRE ALLA MIA MACCHINA PERFETTA DI POSSEDERE UN CUORE
E ROMPENDO,
COSI’, LA MIA POSSESSIONEEE!
E
QUELLA DANNATA! COME MI RINGRAZIA PER AVERLA LIBERATA DALLA SUA
AGONIA?!
RINCHIUDENDOMI
PER PIU’ DI OTTO ANNI IN QUELLA MALEDETTA
PRIGIONEEEEEE!
Sono
alquanto indispettita. Penso proprio che entrambi abbiano bisogno di
una
punizione perché sono stati entrambidei bambini
molto cattivi,
non
credi pure tu, Micael-chan? Pffff
mhm kukukuk uhhhh AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAH –
Una
risata demoniaca giunse alle orecchie di una giovane figura nascosta da
un
mantello nero.
La
figura tremò impercettibilmente come le fiamme ardenti del
falò cerimoniale
davanti a questa.
-
E
così, alla fine, ti sei liberata Nemesi? –
Un
sussurro al vento. Vento che lo trascinò come a volerlo
portare così lontano
per farlo diventare, quasi, come un brutto sogno.
Purtroppo
il male non è così facile da debellare.
Genesis’s
time:
Che
dire (di nuovo) spero che vi abbia
incuriosito.
Ricevere
il vostro parere mi farebbe molto piacere.
Quindi
commentate, commentate . ^_^!!!
ALLA
PROSSIMAAAAAAAAAA ^O^!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 2 *** Capitolo 1 ***
Birth
by sleep
Scusate
il ritardo, ma ho avuto problemi con la
scorrevolezza del capitolo Siccome, voglio che sia più
perfetto possibile, ho
cercato di lavorarci. Spero di esserci riuscita. A voi il compito di
valutare
il mio
lavoro.
Buona
lettura!
1°
capitolo
Tutto
intorno a lui era buio.
L’oscurità
era così fitta che
non riusciva più a distinguere il suo corpo
dall’ambiente.
Inghiottito
da tanta oscurità,
si sentiva leggero, libero. In pace, finalmente.
Niente
pensieri. Niente dolore.
Voleva
solo cadere nel buio.
Voleva solo dormire.
Cosa
c’era di sbagliato a voler
dormire. Cosa c’era di sbagliato …
-
A voler la pace! – si
sorprese a pronunciare quel sussurro.
La
sua anima e la sua coscienza
erano stanche. Volevano che tutto cessasse, ma un qualcosa lo spingeva
verso la
vendetta.
Quel
qualcosa che lo torturava
e imprigionava, cui cedeva sempre il suo corpo per di farlo smettere.
-
Prendilo, è tuo. Ora, però, lasciami in pace!
–
Le
sue parole erano disperate.
Non ce la faceva più. Voleva solo dormire.
La
voce di una donna, che non
aveva mai sentito, ma che gli sembrava di conoscere da sempre, a un
tratto, si
fece sentire.
-
Non c’è niente di male a
voler la pace, ma non è questo il modo per ottenerla.
Così piomberai solo
nell’oblio. Resisti. Esci dalle tenebre. Tu… -
ma
la voce calda incominciò ad
affievolirsi, finché non fu più udibile.
-
No! Aspetta! Continua a
parlare! Non lasciarmi qui da solo! –
Poi
la voce fu
di nuovo udibile, ma era diversa, questa era
infantile e stridula e, quasi, lo torturava, mentre intonava, solo per
lui, una
canzoncina, che portava in se tutte le sue paure.
-
Puoi scappar di qua e li là
tanto
ti
prenderà.
Gira
in
tondo.
Gira
e và,
tanto
niente ti salverà.
Hai
fatto
un patto.
Non
hai
scampo.
Il
tuo
sangue, ora,
è
la mia
dimora.
Corri
Sas’ke, perché è già
l’ora
di
mangiar.
Se
mi vuoi
scappar
solo
la
morte puoi evocar.
Dormi,
dormi mio bambino
che
la
notte è qui vicino.
Dormi,
dormi mio bambino
che io ti
sto qui vicino.
Dormi
mia piccola
creatura, perché solo io ti posso dare la pace. Tutti ti
hanno abbandonato.
Solo io ti
sto sempre accanto.
Sono
la tua unica
compagna e amica. Vendicati di coloro che ti hanno portato via tutto.
Io,
la vendetta, sono
tutto ciò che ti rimane. Nessuno ti ama come me.
Solo io. –
-
Solo tu! – Sasuke sussurrò di nuovo quelle due
parole e si ritrovò a pensare: “ E’
veramente così? ”.
-
Si ! Solo io –
Poi
d’un tratto tutto incominciò a sgretolarsi ed
una forte luce lo avvolse insieme ad una piccola figura che non
riusciva a
definire, ma che gli emanava una calore che ormai da tempo aveva
scordato.
-
No, Sacchan!
Non è così! Ci sono
ancora tante persone che ti amano e aspettano, solo che non le vedi!
–
Poi
tutto fu bianco e sentì il suo nome essere
ripetuto ancora e ancora da un’altra voce, questa volta
maschile.
-
… uke! Sasuke! SASUKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! –
Un
pugno si scagliò sul povero viso di Suigetsu,
la cui sola colpa, altro non era di aver svegliato il suo capo in
maniera
brusca.
-
Che c’è? – La voce seria e tagliente di
Sasuke
congelò per un istante il bianco, che riprese, comunque, la
sua spavalderia,
rimanendo sempre sull’attenti.
-
Madara, ti vuole vedere subito nella stanza
dell’estrazione! – pronunciò solo,
guardando serio il moro davanti a lui.
-
Mn – e senza dire altro, l’Uchiha lasciò
la
stanza.
Suigetsu
si guardò intorno, sedendosi sul letto
sfatto del moro.
La
stanza era piccola e priva di finestre per cui
era immersa nell’ombra più completa e
l’aria era afosa pesante.
Si
soffermò sulla piccola fiammella, vicino al
letto, della candela. Unica luce in quell’oscurità.
“
Ormai penso che, per Sasuke, tutte le luci
siano state spente! ” con ciò ripensò a
quel giorno in cui scoprirono quella
cosa.
*
INIZIO FLASHBACK *
Il
team Taka era diretto nel luogo dove si
sarebbe tenuto il summit dei Kage, quando passando per un villaggio,
videro un
corteo funebre.
Si
fermarono per lasciare passare la processione
quando qualche ciuffo di capelli del morto non saltarono agli occhi di
Suigetsu. Erano lunghi e biondi. Ora lui non voleva essere
l’uccello del male
augurio, ma quante persone potevano avere quel tipo di capello nella
stessa
zona in cui … “Non posso esserne sicuro, quindi
è meglio non dire nulla, per
evitare ulteriori cas-”
ma
i suoi pensieri vennero interrotti da Sasuke
stesso, che accortosi del suo essere pensieroso, cosa estremamente poco
da
Suigetsu, volle indagare.
-
Che c’è? –
-
Nulla è solo che … Nulla Sasuke –
L’Uchiha
dopo un primo momento di dubbio, lasciò
correre, poi, però, due paesani ebbero la sfortuna di
discutere del cadavere
con un tono di voce troppo alto.
-
Povera ragazza! Era così giovane! –
pronunciò
il primo paesano.
-
Già! Era anche tanto bella e gentile, un vero
angelo! – disse il secondo.
Sasuke,
dopo un primo momento di esitazione,
decise di ricominciare a camminare. Non sapeva perché, ma
sentiva che se non se
ne sarebbe andato subito starebbe stato male.
Purtroppo
lo decise troppo tardi.
-
Già! Quale mostro ha potuto fare una cosa
del genere ad una ragazza come Naruko-chan! Stava nel villaggio da solo
un
mese, ma già tutti le volevamo bene –
L’uomo
parlava e parlava, ma nessuno del team
Taka lo ascoltava più. Sasuke, semplicemente, aveva
indurito, ulteriormente, lo
sguardo e aveva proseguito, ma l’apparente indifferenza non
fu abbastanza da
ingannare Karin.
-
Suigetsu – sussurrò questa.
-
mn? – proruppe l’altro.
-
L’aura di Sasuke-kun è diventata più
fredda di
prima. Mi fa paura. Sembra un enorme mostro pronto a divorare tutto e
tutti,
pure lui stesso.– la ragazza, che camminava accanto
al bianco, tremava
come una foglia. La paura visibile nei suoi occhi.
-
Tranquilla, noi gli serviamo. Non ci mangerà! –
scherzò lui, cercando di alleggerire l’atmosfera.
Tuttavia ciò non bastò e la
ragazza continuò.
-
Io non ci giurerei. Ho la brutta sensazione,
che da questa missione, uno di noi non tornerà indietro!
–
-
Tze! Non ci cucchiare ( nel mio dialetto
significa: Non portare sfortuna! ) strega! Nessuno morirà
–
-
Se lo dici tu. – terminò lei, superandolo
senz’altro fiatare.
-
Nessuno morirà – sussurrò il bianco
un’ultima
volta.
*
FINE FLASHBACK *
-
A quanto pare mi sono sbagliato Karin. dopo ciò
si alzò dal letto e si avvicinò alla porta,
posando una mano sulla maniglia, si
voltò un’ultima volta sulla candela.
-
Quanto tempo manca prima che ci mangerai tutti
Sasuke? – Poi uscì.
La
corrente che provocò il chiudersi della porta
fece spegnere l’ultima luce, poi un’inquietante
voce si fece sentire,
canticchiando al nulla.
-
Presto vi mangerà, mangerà.
Nessuno
più scampo avrà,
avrà. -
In
fine una risata, che dire che apparteneva al
diavolo era un complimento, ruppe il silenzio della camera, oramai
avvolta
nelle tenebre come il cuore del suo padrone.
*
CONTINUA *
TEMPO
DELL’AUTRICE
ok
non scannatemi! So che ci ho messo una vita e
so anche che non è nemmeno tanto lungo, ma non posso proprio
farci nulla.
Purtroppo
ho avuto recentemente un incidente (
non per colpa mia ) per cui ho dovuto oltre a curare le mie ferite
anche
occuparmi dell’assicurazione.
GOMMENASAIIIIIIIIIIIIII
>O
Ringrazio
chi ha commentato :
- KonataChan
- Fredrika Uchiha
Ringrazio
chi l’ha messo nei preferiti:
- sognatrice 96
Ringrazio
chi ha, anche, solo letto.
ALLA
PROSSIMA^_^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 3 *** Capitolo 2 ***
Birth by sleep
capitolo 2
OKKKKKKKKK come
avete potuto vedere ho modificato le
caratteristiche della storia rendendola una cross-over, il motivo
principale è
che, in effetti, lo doveva essere dal principio, quindi ho preso
coraggio, e l’ho
modificata. I primi 2 capitoli sono gli stessi.
Non ho trovato
il modo per mettere quali anime ho inserito,
quindi li metto qui:
-Naruto(anime
principale);
-Kuroshitsuji;
-e forse dico
forse metterò qualche personaggio di final
fantasy 7 e versus 13.(lo so non sono anime ma come resistere al
fantastico
CLOUD E ZACK E AL MITICO NOCTIS? Ovvio non si può).
ATTENZIONE
SPOILER:
Per
chi non segue il manga di naruto ma solo l’anime
non conviene leggere la storia.
Per
chi segue invece Kuroshitsuji, ma ancora non ha
finito le due serie, la storia è sconsigliata, visto che i
fatti della fan
fiction si svolgono alla fine della seconda serie.
ATTENZIONE:
Come
avrete visto nella nota c’è messo shonen-ai,
ma mi dispiace per i fan della coppia sasunaru (di cui faccio parte
pure io),
questa non è riferita ai due bensì ad un'altra
coppia.
Che
sarà una sorpresa.
Bene ora basta
con le chiacchiere inutili e via con il 2
capitolo.
BUONA LETTURA!
Sasuke camminava
per il corridoio buio del covo, sugli occhi
ancora la benda per proteggerli dalla luce.
“
Luce? “ Sasuke ghignò a quella parola.
“Quanta luce ci
poteva essere in covo sotterraneo?”
La strada per
arrivare alla sala dell’estrazione sembrava infinitiva,
ma, come la vita ci insegna sempre con le sue lezioni crudeli e
beffarde, nulla
è infinito.
- Ben arrivato
Sasuke! – la voce ruvida e bassa dell’antenato
si fece udire nella stanza, indicando al giovane corvino
l’ubicazione di
questo.
-
Perché mi hai fatto chiamare? –
pronunciò irritato il moro
più piccolo.
- Togliamo la
benda. – schietto e di poche parole, come
sempre.
Sasuke
sentì l’avvicinarsi di Madara, finché
non sentì la
mano di questo sciogliere il nodo, tenendo comunque la benda ancora
sugli
occhi.
- Prima di
togliere la benda ti avverto, il modo in cui i
tuoi occhi vedevano non è minimamente immaginabile a come
vedranno ora. La
vista che ti ho concesso, anzi, che il trapianto degli occhi di Itachi
ti ha
concesso, è quella di DIO. Prima i tuoi stessi occhi
t’ingannavano mostrandoti
solo la facciata più falsa della realtà. Come un
uomo che rinchiuso, per tutta
la vita, in una grotta, ha come unico legame al mondo esterno le ombre
proiettate su una parete. Ora puoi uscire dalla grotta è
vedere il mondo
direttamente. Ultima avvertenza: non farti abbagliare dal sole, Sasuke!
– finì
l’uomo mascherato.
- Interessante,
non sapevo di questo tuo lato filosofico
Madara! Ora però togli questa maledetta benda e smettila di
perderti in queste elucubrazioni.
–
- Io ti ho solo
avvertito, ora sta a te resistere.
- e Madara
tolse la benda. Rivelando i nuovi occhi neri e aperti di Sasuke.
Il covo era un
luogo silenzioso e lugubre. Nessun rumore era
udibile. Poi un urlo squarciò il silenzio e le tenebre.
- Io ti avevo
avvertito Sasuke. –
Madara camminava
tranquillo per i corridoi senza curarsi
troppo delle urla del pronipote.
___ CONTINUA ___
Lo so
è breve come capitolo, ma mi serve come introduzione.
Comunque:
Chissà
cosa avrà fatto urlare Sasuke? Che cosa vedranno, ora,
i suoi occhi?
Chi saranno le
misteriose figure del suo sogno(2° capitolo) e
quella alla fine del 1° capitolo?
E’
soprattutto chi sono Nemesi e Micael?
Lo scoprirete
solo leggendo.
ALLA PROSSIMA ^_^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 4 *** Capitolo 3 ***
Eccomi qua
con un nuovo capitolo.
Non mi perdo in
stupide chiacchiere, per cui …
CAPITOLO
3
-
Che cosa è stato quest’urlo
agghiacciante? – Suigetsu si rivolse terrorizzato al suo
compagno di stanza,
cercando in lui qualche risposta.
-
Sembrava … sembra che a
urlare sia stato Sasuke-san – rispose Juugo un po’
incerto, infondo quante
possibilità c’erano di sentire un urlo di terrore
da parte dell’impassibile
Sasuke Uchiha?
-
Andiamo a vedere Juugo.
Subito. –
Corsero.
Veloci e scattanti.
Corsero
con quanto più fiato
avevano in corpo. Mille e più domande vorticavano nelle loro
menti confuse e
preoccupate. Si, preoccupate. Preoccupate per il loro capo, anche se
quella persona
del loro capo aveva, ormai, ben poco.
Corsero
per quei corridoi
umidi e silenziosi.
Corsero
fino al maestoso
portone nero, dove si fermarono per un attimo a osservare, gli intagli
raffiguranti una bestia immonda … Bijuu, il demone completo
che racchiude in se
i nove demoni con le code, infine aprirono.
-
AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH
–
No.
Che cosa sono quelle
cose? Perché mi fissano?
Non
fissatemi.
Non
guardatemi come se fossi
un mostro come voi.
Andate
via. Via. VIA.
Lo
pensava Sasuke, e lo
gridava Sasuke.
Tutto
in lui cercava di allontanare
quegli abomini, ma quelle cose rimanevano ferme lì, a
fissarlo. Sembrava quasi
lo attendessero. Si, lo aspettavano pazienti e ghignanti.
Già,
loro ghignavano.
Ridevano di lui. Lui che presto li avrebbe raggiunti.
-
Dove
vuoi scappar
Sas’ke-kun
vieni
a giocare
qui pure TU.
Scampo
non avrai
insieme
a noi
resterai.
Sas’ke-kun
kukukuku
– e canticchiava la solita voce malefica,
tanto stridula da perforargli le orecchie. A niente serviva tapparle.
A
niente serviva scappare.
“
Qualcuno? Qualcuno faccia
smettere questo dolore! Aniki! Aniki mi stai punendo per averti ucciso,
vero?
Aniki, ti prego, ferma il dolore! ”
Sasuke
Uchiha, ultimo
discendente del glorioso clan Uchiha, stava rannicchiato a terra,
contorcendosi
per un dolore non fisico, così lo trovarono i suoi due
sottoposti. Sottoposti
che non sapevano come alleviare il suo dolore non capendo cosa lo
avesse
scaturito.
-
Sasuke! Sasuke! Dannazione
calmati. Dove ti fa male? Che cosa possiamo fare? Sas … -
-
Smettetela di ridere – la voce
sibilante e stretta fra i denti serrati di Sasuke si fece udire,
lasciando
perplessi Suigetsu e Juugo.
-
Di che stai parlando? Non stiamo
ridendo capo. –
-
Fateli smettere di ridere.
– ora l’Uchiha ansimava. La testa come in una
pressa. Non ce la faceva più.
-
Sasuke-san, qui, ci siamo
solo noi tre. Nessuno sta ridendo – cercò di
confortarlo il rosso, ma venne
bloccato dal corvino che l’artigliò per il bavero
portandosi vicinissimo al suo
orecchio, per poi sussurrare sull’orlo della pazzia
– Invece sono qui. Tutti intorno
a noi e ridono di me. Mi fissano con i loro occhi putridi e in decomposizione.
Ghignano con le loro
labbra marce tendendo la loro pelle cadente ondeggiando i loro arti,
ormai,
prossimi a staccarsi. Sono qui. Vogliono me. –
Sasuke
finì allo stremo
delle forze, accasciandosi svenuto al sottoposto rosso.
Solo
sgomento e terrore si
poteva leggere sui visi del bianco e del rosso.
-
Ma che diamine farneticava?
eheh- sdrammatizzò goffamente e incerto il bianco, ancora
del tutto
sconcertato.
-
Non lo so Suigetsu. Non lo
so proprio. -
GeNeSiS’
S mOmEnT :
Ok
lo so che ora vorrete
linciarmi perché è di nuovo corto, ma abbiate
pietà. Proprio perché per ora i
capitoli saranno brevi sto cercando di aggiornare il più
velocemente possibile.
Ora
passiamo ai
ringraziamenti:
Ringrazio
chi ha solo letto.
Ringrazio
chi ha pure
recensito:
-
Fredrika
Uchiha :
La mia tesora adorata, che non mi abbandona mai.
-
MinexX
: Ti
ringrazio molto per aver commentato tutti i capitoli spero commenterai
anche
questo. Ti rispondo ad alcune domande che mi hai posto, almeno quelle
possibili^^. Allora: 1) chi è Nemesi? Be sai mantenere un
segreto. Si? PURE IO
^^; 2) Mi dispiace ma Naruko è morta, mi serve
così. Ma tranquilla nuove figure
misteriose e simpatiche compariranno con lo scorrere della storia, per
cui non
perdere il prossimo capitolo.
TI
ASPETTO
^^
ANZI
VI ASPETTO TUTTI. Spero in molti commenti,
mi raccomando fatemi sapere se la storia vi sta prendendo o meno. CIAO.
ALLA
PROSSIMAAAAAA ^O^!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 5 *** Capitolo 4 ***
Ecco
qui il quarto capitolo
della serie Birth by sleep.
Vorrei
iniziare da subito a
ringraziare tutti quelli che hanno recensito i precedenti capitoli e
che, così,
mi hanno appoggiato e sostenuta.
GRAZIE
MILLE ^_^
Ho
letto che vi piacciono
molto gli squarci di battute che compio con i personaggi, bhe che dire
essere
lodata non solo per la storia ma anche per i piccoli sfoghi finali e
iniziali è
un onore.Sono COMMOSSA UEEEEEEUEUEUEEEEEE Ç///Ç.
Sasuke:
Genesis, ma che ce la
smetti di piagnucolare, sei patetica.
Genesis:
Perché sei sempre
cattivo con me sniff sniff.
Naruto:
Tranquilla fa il
bastardo solo perché vuole istigarti a migliorare e
rafforzarti. Fa tanto il
freddo e dannato bastardo ma in pratica è un tenerone, vieni
qui Sasu-chan
che ti spupazzo *_*
Genesis:
Sasukino lo sapevo
che non eri cattivo ma solo poco emotivo, vieni che ti spupazzo pure io
*ç*.
Sasuke:
Aiuto! Qua attentano
al mio deretano e al mio caz- AHIOO Ma che minc- ohMA CHE LA SMETTI TU
, MA CHE
SEI INCAPPUCCIATA CU MINCHIA SI? *Sasuke per terra con un bernoccolo
gigantesco
in testa per l’ennesima imprecazione *
Figura
incappucciate: Maleducato!
Eri meglio quando parlavi solo a monosillabi ritorna allo
tzè-modo, và V_V
Naruko
: NOOOOOOOOO DOPO TUTTO
QUELLO CHE CI HO MESSO PER FARLO CANCELLARE DALLO TZé FAN
CLUB ç_ç, COME HAI
POTUTO STRONZA? è_é
Figura
incappucciata:*espressione
apatica e indifferente* Tu non dovresti stare zitta visto che sei morta?
Naruko:
Si ç_ç
Figura
incappucciata : Bene
allora TACI.
Itachi:
Dicaaaaa.
Figura
incappucciata : Ho
detto taci non Itachi.
Itachi:
oh scusate, bye
Figura
incappucciata : ma che
è ? ritorno in vita per rompere Day ?
Genesis:
Tu che ci fai qui
torna in camerino che non è ancora il tuo momento, Dio
è meglio che riprenda in
mano la situazione. Quindi …
TUTTI: BUONA
LETTURAAAAAAAAA ^^
Birth by sleep
4°
Capitolo
Morte.
Morte.
Morte.
Ovunque
ci si girasse la morte
era l’unico panorama.
La
terra è macchiata di sangue.
Quello stesso sangue ancora sgorgante dai corpi dei valorosi shinobi
dell’alleanza
che proteggono le cinque terre.
La
Terra è rossa.
Il Verde è
diventato nero carbone.
Il
profumo frizzante e leggero
della foresta ora è un inquinato puzzo di sangue, morte e
odio.
Disperazione.
Dolore.
La
guerra porta con sé solo
questo.
-
Andiamocene via da qui,
Anthea. Questa puzza di morte mi sta soffocando. –
La
voce maschile, ma
acerba, di un ragazzino di all’incirca
tredici anni che era coperto da un mantello blu scuro come la notte che
teneva
scoperto il capo , riuscì a distogliere
l’attenzione di un’altra figura, anche
essa coperta da un mantello, ma stavolta nero che nascondeva tutto
l’individuo.
La
figura oscurata fissò dall’alto,
essendo più alta, il volto del ragazzo più
giovane.
Il
giovane volto aveva dei
tratti dolci, arrotondati e ancora infantili, induriti
dall’espressione di disgusto
che faceva aggrottare il sopracciglio dell’unico occhio
visibile ovvero il
sinistro che era di un blu scuro molto brillante, poiché
l’occhio destro invece
era nascosto da una benda nera e dalla frangia di corti capelli blu
scuri dalle
sfumature grigie.
-
Allora andiamo? – richiese il
fanciullo alla figura incappucciata di nome Anthea.
-
Non dovremmo seppellire i
corpi di questi uomini, Ciel?- una voce seria e triste, ma che emanava
molta
dolcezza e calore si fece sentire in risposta.
-
No – Ciel rispose netto e
incominciò a incamminarsi verso il folto della foresta per
allontanarsi dall’orribile
straziante scena che era il campo di battaglia della quarta guerra
mondiale dei
ninja.
La
figura nera si tolse il
cappuccio rivelando una lunga e ondulata chioma castana scuro.
– Già, a noi non
competono gli affari degli uomini. – l’ultimo
sussurro in quella valle di
morte, prima che ripiombasse il silenzio.
_ continua _
Ringrazio
tutti coloro che
leggono questa storia e quelli che anche commentano, ovvero:
·
Fredrika
Uchiha
·
MinexX
·
lily_c
GRAZIE
A TUTTI SPERO IN ALTRI BEI COMMENTI, MA
SOPRATTUTTO CHE VI PIACCIA, ALLA PROSSIMA.
|
Ritorna all'indice
Capitolo 6 *** Capitolo 5 ***
Ecco a voi il
5° capitolo,
leggermente più lungo dei precedenti, yattaaaaaa.
Spero che vi
piaccia. Scusate la
fretta, ma per l’appunto ho fretta XD!
SPERO IN TANTI
COMMENTI.
RINGRAZIO MinexX
PER
AVER COMMENTATO IL PRECEDENTE CAPITOLO
E
OVVIAMENTE LA MIA BIDDUNA ADORATA FENDRIKA_UCHIHA E TUTTI COLORO CHE
HANNO
ANCHE SOLO LETTO.
BUONA
LETTURAAAAAAAAA ^o^!
Birth by sleep
CAPITOLO 5
- Ciel-kun,
cos’è in realtà l’odio?
–
-
Eh! Che domanda è questa?
Perché così all’improvviso poi
… -
-
Scusa. Dimentica. –
-
E’ strana Anthea-san. Sembra stanca.
E’ un comportamento bizzarro per quelli come noi. –
-
Già. Ero solo sovrappensiero.
Non preoccuparti Ciel-kun. Andiamo! –
-
Mn –
Le
due figure dai mantelli
coprenti si destreggiavano abilmente e con grazia fra le cime degli
alberi.
La
foresta era un intreccio
armonioso di pace, odori, suoni e colori. La foresta non sembrava
essere stata
ancora toccata dalla confusione e rumore della brutale guerra.
L’ultimo luogo
di serenità rimasto incorrotto in quella landa di dolore e
odio.
-
Quanto tempo manca prima che
anche qui giungano le ossute ombre delle dita della morte? –
il sussurro che lasciò
le labbra piene e rosse della figura di nome Anthea era pensoso e
sommesso,
inudibile a orecchie umane, ma c’è da dire che le
orecchie del suo compagno più
giovane non lo erano.
Questo
si fermò, spingendo ad
arrestare pure la ragazza, si girò scrutandola attentamente.
Ciel cercava di analizzare
la compagna, specchiandosi negli occhi della giovane donna.
Tremò
nel scoprire un’infinità
di emozioni che vi albergavano. Non era per niente una buona cosa.
Quelli come
loro non avevano … anzi, non potevano permettersi di
mostrare tali debolezze,
quali i sentimenti. Per cosa poi? Un paio di uomini morti per mano di
loro
stessi.
Gli
uomini muoiono.
Gli
uomini uccidono.
Gli
uomini tradiscono.
Una
voce corresse
automaticamente l’ultimo dei suoi giudizi.
Tutti tradiscono.
Quel
pensiero gli fece
ritornare in mente dolorosi ricordi, insieme a dolorose promesse
spezzate.
Ciel
aveva imparato a sue spese
che non bisogna fidarsi di nessuno.
Non
si fidava di nessuno,
nemmeno della persona che ora stava fissando severo. Ciò che
lo legava a
rimanere accanto alla ragazza castana era solo …
gratitudine. Almeno,
era
iniziata così …
Aveva
giurato sul suo onore che
l’avrebbe seguita fino al giorno in cui avrebbe ripagato il
suo debito. Poi però
i giorni divennero settimane. Le settimane divennero mesi e i mesi
divennero
anni. Videro il loro mondo toccare il massimo della sua gloria per poi
affondare
con estrema velocità. Colpa di capi deboli ed egoisti. Rimasero
insieme, solo perché erano soli, così decisero
che era più conveniente rimanere
soli insieme. Con il tempo la glaciale corazza che si era faticosamente
costruito intorno fu scalfita dal suo caldo persistere, nonostante la
loro
natura non umana, e dopo quell’evento
lei per lui divenne …
-
Ciel-kun, andiamo – pronunciò
la castana figura, rimettendosi il cappuccio, per nascondersi
– intuì Ciel - ,
per poi sorpassarlo elegantemente non prima di posargli una leggera
carezza su
una guancia.
Ciel
per quanto oramai vantasse
una profonda conoscenza con Anthea, sapeva che c’era un
qualcosa che gli veniva
nascosto. Qualcosa di così orribile e doloroso che forse era
troppo per essere
rivelato. Cercò in tutti i modi meno invasivi che conosceva
di scoprire il tormento
della compagna, ma questa gli sfuggiva sempre, ma non si sarebbe
arreso, perché
per lui, lei, era
… tutto ciò che gli rimaneva.
Due
figure volteggiavano eleganti
fra le cime degli alberi. Ognuno perso nei propri pensieri. Chiedendosi
quanto
ancora mancasse alla terribile burrasca.
Poi una scossa
pietrificò su un
ramo la giovane castana. Questa si voltò indietro ma non
vide niente e nessuno
che le possa aver provocato quei brividi, così si
girò affiancando di nuovo il
tredicenne, suo compare.
Un
ragazzo dalla sbarazzina
chioma dorata e dagli intensi e puri occhi azzurri si muoveva agile fra
gli
alberi, accanto a lui un uomo dalla postura muscolosa e dalla
carnagione scura,
il contenitore dell’Hachiby.
-
Ehi Kill- Bee ci stiamo
avvicinando ai campi di battaglia. Stai pronto a qualsiasi tipo di
attacco. I Zentsu
bianchi sono capaci di tutto. – pronunciò Naruto
sull’attenti.
-
Non c’è bisogno di tanta
premura
Al qui
presente ci pensa la natura, yeaaaaahh –
Naruto
si schiacciò una mano sulla
faccia per la pessima rima, maledicendo la fissa del suo compagno per
il rap.
-
Forza Polipone! I nostri
amici ci aspettano! – aumentarono l’andatura
già di per se veloce, ma d’un
tratto delle scosse percorsero le spina dorsale del biondo contenitore
del
Kiuby, fermandolo all’istante.
Si
voltò alla ricerca della
possibile causa di ciò, ma non trovò nulla.
Tornò all’affiancare il jinjiurikin,
suo compare
Due
persone diverse e lontane,
in quel momento, si vennero
a incontrare.
Lo
stesso pensiero andò nella
mente ad attraversare.
“ Sta per arrivare
un brutto temporale. Come potremmo
resistergli? ”
Da
tutt’altra parte, la sottile
sagoma di Nemesi fissava uno specchio d’acqua che nulla
rifletteva. Vuoto. Vuoto
come i suoi occhi. Vuota come la sua anima.
-
La tempesta arriverà,
arriverà, arriverà …
Tutti
quanti
sorprenderà, my fair lady –
Cantava
il demone del male,
che
niente ancora poteva fare.
Sfiorava
lo specchio argentato,
rimembrando
un passato ormai andato.
I ricordi
di un tempo perduto,
fatto
di sangue e da un amore mietuto.
E canta
la sua inquieta canzone,
sognando
la sua vendetta con grande fervore.
Sogghignava
il demone del male,
che
ancora nulla poteva fare.
Tuttavia,
presto, la sua tempesta avrebbe tuonato
e infine
tutto sarebbe cessato.
_
continua _
SPERO VI
SIA
PIACIUTO. VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LA VOSTRA PASIENZA E PER SEGUIRE
QUESTA
MIA MODESTA LONG-FIC.
ALLA
PROSSIMAAAAA!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 7 *** 6° Capitolo – Remember you, remember us. ***
bbs 6
Birth by sleep
6°
Capitolo – Remember you,
remember us.
Attorno
al fuoco alcuni ninja
stavano mangiando la loro meritata cena, mentre altri davano il cambio
alle
sentinelle. Non c’è riposo quando si è
in guerra e ora, la guerra, è più che
presente in quelle terre e ancora di più negli occhi e nei
cuori dei valorosi
soldati che la combattono.
Uno
di questi soldati si
allontanò dal plotone, salendo su un albero a rimirare la
grande luna piena che si
ergeva maestosa su di loro come unica spettatrice notturna di tutto
quel sangue
versato per la follia di pochi stolti.
Il
nostro pensieroso shinobi aveva una
capigliatura bionda e sbarazzina, tenuta irta dal coprifonte recante il
vessillo
della Foglia: Naruto.
-
C’è qualcosa di strano nella
foresta. È come se mi stesse chiamando qualcuno. Che faccio
controllo? AAAHHH!
Non è da me stare a riflettere. Su coraggio! –
Un
balzo e fu subito nel folto
della foresta, inseguendo quel richiamo che gli scuoteva
l’animo e lo stomaco. –
Kiuby sembra agitata e soprattutto più mansueta del solito,
però non sembra
avvertire trappole è come se … -
-
È COME SE AVVERTISSE UN
POTERE MAGGIORE PER FINO AL SUO! –
-
Chi c’è? Chi ha parlato? Esci
fuori e mostrati! – Naruto si ritrovò in una
raduna molto piccola e angusta,
soffocata dai sinistri alberi secolari che la racchiudeva, proprio
sopra di
essa la luna la illuminava rendendola alquanto inquietante.
-
Quante domande. A quale vuole
che risponda per prima? – la voce acerba proruppe ancora
nella radura, ma del proprietario
non c’era ancora l’ombra. La cosa che sconcertava
di più il biondo era che non
solo non riusciva a localizzarlo, ma non percepiva la stessa
presenza dell’estraneo.
Era come se stesse parlando con un fantasma e la cosa non gli piaceva
per nulla.
“ Dannazione io
odio le storie dell’orrore! ”.
Si ritrovò a pensare il biondo.
-
Per prima cosa mi piacerebbe
vederti in faccia, dannato. –
-
Mn, come siamo volgari e impazienti.
Va bene vi darò il grandissimo onore di mostrarmi al suo
cospetto. –
E
la voce fu di parola. Dall’oscurità
della foresta una sagoma incominciò a delinearsi
finché non fu completamente
sotto il cerchio lunare, così da permettere la visione
precisa dell'essere.
- È
soddisfatto, adesso, Uzumaki
Naruto-san ? –
MY
MOMENT
Chi
sarà la figura appena
entrata in contatto con Naruto? Sarà un amico?
Sarà un nemico?
Lo
scoprirete sono continuando
a seguirmi del prossimo capitolo ...
Sasuke:
... che uscirà fra un
milione di anni.
Genesis:
... Che uscirà fra un mi-
EHIIIIIIIIIIII NON è VERO CHE USCIRA' FRA UN MILIONE DI ANNI.
Sasuke:
seeeeee come no =_=”
Genesis:
Sas’ke perché devi
fare sempre il cattivo?
Sasuke:
Forse perché io sono
il cattivo >_>
Genesis:
NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO °o°!!!
Anthea:
Scusate, ma tu, Sasuke,
che ci fai qui? Oggi non sei nemmeno comparso ?
Sasuke:
Lo so non me lo
ricordare, ehi che ci fai pure tu qui, neanche tu sei comparsa oggi?
Anthea:
io dovevo solo
discutere con Genesis-san di una cosa del copione per il prossimo cap-
Sasuke:
COSAAAAAAAAAAAAA? TU
HAI GIA’ IL COPIONE, CIO’ VUOL DIRE CHE COMPARIRAI
E IO NOOOOOOOOOO?
GENESISSSSSSSSSSSSSSSSS!
Genesis:
ORA BASTA TUTTE E
DUE. SASUKE SMETTILA DI FARE LA PRIMA DONNA ALTRIMENTI DOVRO’
DUBITARE DELL’ESISTENZA
DEI, COSì TANTO LODATI DA TE, COGLIONI-UCHIHA . E TU ANTHEA
HAI FATTO UNO
SPOILER NON GRADITO. ORA FILATE O VI PRENDO A CALCI, CHIAROOOOOOOOOOO?
Sasuke/Anthea:
YES, MY LADY *rigidi
con la coda fra le gambe *
?????????:
Mn, quella non
dovrebbe essere una mia peculiarità?
Genesis:
Pure tu? Ma voi mi
volete rovinare? Filate via suuuuuuubbbbiiiiittttooooooo!
Sasuke:
Questo sibilo è più
inquietante pure di quelli di orochimaru *trema per il disgustoso
ricordo*
Genesis:
Sasuke visto
che ti manca Orochimaru se vuoi ti ci spedisco nel prossimo capitolo.
Sasuke: no grazie, io mi defilo ciao.
Genesis: Voi avete ancora qualcosa da
dir- oh sono scomparsi
bene.
ALLORA PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI.
CONTINUO A RINGRAZIARE I
LETTORI DELLA FANFICTION E
SOPRATUTTO CHI
ANCHE COMMENTA E L’HA MESSA NEI SEGUITI.
SPERO CHE CONTINUATE A SEGUIRMI E A
COMMENTERE-MAGARI UN PO’
DI Più.
Sasuke: Non puoi obbligare la gente a
recensire se non
vogliono
Genesis: Ancora qui sei, vattene oggi
mi hai fatto
arrabbiare abbastanza!
Sasuke: Ok scusa allora salutiamo
insieme.
Genesis/Sasuke: CIAOOOOOOOOOOOOO E
ALLA PROSSIMAAAAAAA *ovviamente
a gridare sono io Sasuke si è limitato a un saluto
accennato, bho vallo a
capire? =_=”*
|
Ritorna all'indice
Capitolo 8 *** Capitolo 7 ***
BIRTH
BY SLEEP
Senza
alcun, ulteriore, ritardo ecco a voi il settimo
capitolo.
Sasuke:
Era ora! Comunque non pensare che te la farò passare
liscia, autrice!
Genesis:
eh? Perché? Che ho fatto?
Sasuke:
Mi stai facendo passare per un pazzo schizzato?
Genesis:
Ma tu lo sei V_V!
Anthea:
Concordo >_>
Sasuke:
Taciiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!
Itachi:
Dicaaaaa!
Tutti:
ANCORA? A DETTO TACI NO ITACHI. VA VIAAAAA!
*
Itachi se se va sconsolato *
Anthea/Genesis:
Povero ç_ç!
Sasuke:
Senti tu castana da strapazzo!
Anthea/Genesis:
Parli con me?
Sasuke:
=_= sto parlando con Anthea.
Genesis:
AHHHHHHHH capito ç_ç *delusione*
Anthea:
Che vuoi
cucciolo di babbuino? >_>
Sasuke:
Io volev- COME C***O MI HAI CHIAMATO VECCHIA
FRIGIDA?!
Anthea:
Cucciolo di babbuino! Non ti conviene, comunque,
insultarmi *seria*
Sasuke:
neanche a te
* si
fissano negli occhi da cui escono scintille e fulmini *
Naruto:
Quando si dice: Questi due fanno scintille
Tutti(tranne
sasuke e anthea):
……………*grilli*
. . .
. . .
. . .
AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH
Anthea/Sasuke:
Ma cosa vi rideteeeeeeeeeeeeee?! Io e
lui/lei? MAIIIIIIIIIIIIIIIIII
Genesis:
Questo veramente dovrei deciderlo io! *si
intromette timidamente*
Anthea/Sasuke:
* la fissano come si fissa il proprio peggior
nemico *
Genesis:
SCHERZOOOOOOOOOOOOOOOO! * scappa terrorizzata *
Naruto:
Va bene faccio partire io la storia.^^
BUONA
LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ^O^!
Capitolo 7 – Strada
per l’ignoto.
-
È soddisfatto, adesso, Uzumaki Naruto-san ? –
La
figura che piano veniva irradiata dalla luce lunare, si
portò davanti
al biondo, mostrandosi come un bambino di tredici anni.
-
Un moccioso?! Senti ragazzino non dovresti stare nel bosco, ma nel
rifugio adibito ai civili e ai genin. Per caso, ce ne sono altri come
te? –
Naruto
era un po’ irritato e preoccupato che qualche altro civile
non
fosse stato evacuato.
-
Come me? Si, ce ne sono altri, ma non si truci per loro! Non verranno
attaccati
e se mai qualche stolto ci dovesse provare, giungerà ad una
lenta e dolorosa
morte! – la voce del ragazzino era, per quanto acerba, molto
fiera e suadente,
aveva – si ritrovò a pensare il giovane
contenitore – un qualcosa di misterioso
e … antico.
-
Senti bimbetto non – incominciò il biondo, ma
venne bruscamente-
quanto elegantemente- interrotto dal “bimbetto”.
-
Naruto-kun la pregherei di non chiamarmi “bimbetto”
o con qualsiasi
altro nomignolo che si riferisca alla mia fisicità! La
ringrazio. –
-
Ma come parli? E che accento è il tuo? –
-L’accento
non posso in alcun modo eliminarlo, mi duole. Per quanto
riguarda la formalità e terminologia è solo
ciò che rimane dell’educazione di
una “persona” della mia estrazione sociale
– l’enfatizzazione della parola
persona non piacque molto a Naruto. “Che voglia insinuare
qualcosa?” pensò.
-
Chi sei? – mettendo un cipiglio serio, pose la domanda,
mascherando la
sua titubanza.
-
Ha posto male la domanda e ne ha scordata una! La forma più
esatta è:
che cosa sei e cosa vuoi da me? – Ciel notò subito
lo straniamento dell’interlocutore,
e sorrise beffardo alla sua ingenuità.
-
Qualunque essere vivente non può essere definito come una
cosa, per
questo non posso riferirmi a te come oggetto, quindi ripeto la mia
domanda e
aggiungo anche l’altra: chi sei e cosa vuoi da me? –
Il
phantohive si scompose impercettibilmente alla sicurezza e purezza
che emanava l’anima del biondo e senza accorgersene si
leccò, appena, le
labbra, ma accortosi dell’accaduto si ricompose subito.
-
Il mio nome era Conte Ciel Phantohive, ex-cane da guardia della regina
Vittoria d’Inghilterra. All’età di dieci
anni la mia famiglia venne sterminata
e io rapito e … possiamo dire torturato. Dentro di me crebbe
l’odio per la
perdita dei miei genitori e frustrazione e vergogna per quello che mi
fecero
quei vermi, così … - bloccandosi leggermente Ciel
rialzò lo sguardo rosso
vermiglio e allungato verso il cielo estivo del contenitore sorridendo
maligno e
sprezzante – … chiamai a me un demone mangia anime
e mi legai con un patto a
lui … – si tolse la benda mostrando
l’occhio blu che ora si tingeva di violetto
con un simbolo che brillava all’interno: una stella inscritta
in un cerchio.
-
… e li feci uccidere tutti! Uno ad uno, nel modo
più lento e crudele
che gli venisse in mente. Gli ordinai di servirmi finché non
avessi trovato gli
assassini dei miei genitori e avessi compiuto la mia vendetta e lo
fece, ma al
momento di prendere il suo compenso ovvero la mia anima qualcosa,
andò storto qualcosa
e invece divenni un demone. Lo sono dal 26 agosto del 1889, quindi
diciamo da
circa 270 anni. – la velocità con cui
liquidò la parte finale del racconto lasciò
basito il biondo che intuì che molto probabilmente molte
cose erano state
saltate e sviate, ma non disse nulla. Infondo non erano affari suo e
poi loro
erano due estranei. La storia gli ricordava molto quella di Sasuke e
questo lo
rattristò parecchio poi, però, gli ritornarono
alla mente alcuni elementi del
racconto che non erano essenzialmente possibili.
-
Scusa per caso mi prendi per il culo, ragazzino? Che cosa diavolo
sarebbe l’Inghilterra e chi è questa regina
Vittoria? E che vorrebbe dire sei
un demone? Magari volevi dire sei un contenitore come me? E poi,
andiamo
moccioso? Come potresti mai avere 270 anni, tralasciando che la data
che hai
usa è irreale visto che siamo ancora nel -
Naruto
non ebbe il tempo nemmeno di finire la frase che venne fatto
schiantare contro il mUro di un precipizio, lasciando la sua sagome in
bella
impressione.
-
L’avevo avvertita Naruto-kun. Come me non si scherza!
– due occhi
rossi e felini fissavano il ninja in modo al quanto minaccioso e
furente, nonostante
l’apparenza sembrasse indifferente e pacata.
Un’aura nera si sprigionò dal
minuto corpo che ora avanzava lento verso l’inerte e
pietrificato biondo.
Naruto
tremava a quella vista, gli sembrò di ritornare indietro a
quando
incontrò per la prima volta Kiuby. Si sentì
esattamente come quando era un
bambino. Solo che ora lui non era più un bambino. La
consapevolezza di star
passando per un moccioso risvegliò il suo orgoglio, tanto da
farlo rialzare in
una posizione dritta e fiera, che fece fermare la marcia del demone.
-
NON HO PAURA DI TE. SONO RIUSCITO A SOTTOMETTERE KIUBY, NON MI
FARO’
METTERE I PIEDI IN TESTA DA UN CHIBI-AKUMA! (piccolo demone, circa
più o meno
XD!:_nd. Autrice) – si mise in posizione di difesa.
“
Quanta sicurezza. Quanto furore e … caparbietà.
Si ha fatto proprio la
scelta giusta.” Si ritrovò a pensare il demone,
che ora si ritrovò a
sghignazzare divertito e calmo.
-
Hai superato il mio test! Congratulazioni! –
L’aura
demoniaca che emanava il corpicino si dissolse com’era giunta.
-
Cos? Test? Ma cosa diavolo? – Naruto guardava stranito Ciel
che a sua
volta lo rimandava divertito. Rimanendo comunque sull’attenti
si arrischiò a porre
l’ultima domanda cui non era giunta risposta – cosa
vuoi … emm cosa vuole da
me? – non seppe perché si corresse, ma forse era
meglio non rifarlo arrabbiare,
anche se ora non vi giungeva alcun intento malvagio o ostile.
-
Naruto-kun non si sforzi di darmi del lei. Non mi offendo per il tu,
anzi mi fa quasi sentire più … giovane.- un
leggero ridacchiare fuori uscì
dalle sottili labbra del moro – Comunque preferirei
discuterne con la mia
collega in un luogo più appartato e sicuro se non la
disturba. – il ninja notò
che non era propriamente una richiesta anzi era un ordine a tutti gli
effetti. “Dannati,
teme con l’aria da belli e dannati e con il loro stupido
avanger-modo (sarebbe
modalità vendicatore XD). ” Naruto
sbuffò sonoramente ribattendo.
-
Va bene, ma non posso tardare molto. Non posso abbandonare i miei
compagni. Spero solo che le vostre informazioni ci siano utili con la
guerra?-
-
Più che utili, anzi vi sono di vitale importanza se volete
in qualche
modo vincerla, visto che ora come ora non la state neanche combattendo.
-
-
Cosa vuoi dire con questo? Tutti gli uomini morti non hanno per caso
combattuto, ne? EH? –
-Si
hanno combattuto, ma hanno concentrato le loro forze sul nemico
sbagliato! Ora mi segua.-
Uzumaki
Naruto non seppe mai perché seguì e si
fidò di quel demone. Sta di fatto che sparì con
lui nel folto del bosco verso
una strada ignota.
Lo
spazio dell’autrice (…e degli intrusi
=_=”)
Bene
siamo giunti alla fine di questo settimo capitolo. Vi rassicuro che per
il
prossimo è già pronto devo solo trascriverlo nel
computer. Quindi se ne parlerà
circa più o meno durante la fine di questa settimana.
AVVERTENZE:
Ho
deciso
che
prima di postare i capitoli seguenti aspetterò le
recensioni. Sinceramente il
non sapere se la storia piace e la mancanza di recensioni mi fa intuire
un
mancato interesse per la storia e a me lavorare per nessuno un
po’ mi secca. Io
ovviamente non sto’ costringendo nessuno a commentare, ma
magari un commento
positivo o anche negati in caso la storia non piaccia o ci fosse
qualcosa che
non vada me lo aspetto, visto che i visitatori ci sono.
Detto ciò ringrazio comunque i soli lettori e Fredrika
Uchiha che
come sempre mi a fatto notare come apprezzi il mio lavoro.
Comunque come ho detto prima siete
liberi. E solo che vedo i lettori ma non so che cosa pensano della
storia tutto
qui.
Va
bene ora vi saluto e al prossimo capitolo ciaooooooo
^O^!
|
Ritorna all'indice
Capitolo 9 *** 8° Capitolo – Ritrovate antiche conoscenze ***
Birth by sleep 9
Birth by sleep
Salve a tutti! Finalmente mi
sono decisa a postare il capitolo ottavo. Rispetto alla data che avevo prefissato,
ho leggermente …
Sasuke: Leggermente? Ò_O
Genesis: Si, leggermente e non
interrompere. Comunque stavo dicendo che ho leggermente sforato
dalla
scadenza, ma la speranza di ricevere qualche altro commento c’era
sempre, a
proposito ringrazio Kyuubi wind
che è stata la prima e l’unica ç_ç a
commentare
il settimo capitolo. Poi in più si sono messe di impegno
pure le forza della
natura(o meglio biologiche), ovvero ho avuto la febbre per un’
intera settimana
contornata da un bel raffreddore che mi ha tappato il naso per due
settimane,
Dio che incubo.
Sasuke: ma come siamo
melodrammatici e vittime!
Genesis: Ha parlato Sasuke “mi
hanno sterminato il clan, guardatemi guardatemi. Uccido mio fratello così sarò
felice, non m’importa se tradisco la fiducia delle persone che mi amano, però
ho scoperto che Itachi ha sterminato il clan solo sotto ordine dei vecchi
bacucchi del consiglio(che secondo me erano pure sotto ipnosi da parte di Danzo
con i lupi) quindi ora mi vendico di loro sterminando un intero villaggio,
composto da donne, uomini e bambini che non hanno alcuna colpa di ciò. ”
Uchiha,che è IL RE DEL VITTIMISMO.
Sasuke: …
Genesis: ahhhhhhhh, ora non parli
più. Vedo che te la sei sentita parecchio?!
Sasuke: Faccio veramente così
tanto la parte della vittima?
Genesis: Si V_V
Sasuke: …
Genesis: Ecco taci che è meglio.
Va bene ora è assolutamente meglio che io termini questa parentesi altrimenti
finisce che perdo i fan di Sasuke, da notare che io AMO Sasuke, ma è comunque
questo quello che penso da un po’ di tempo a questa parte infatti nelle mie
fanfiction cerco in tutti i modi di risollevarlo.
Sasuke: Sul serio? Quasi quasi
ti rivaluto come scrittrice.
Genesis: Ma grazie =_=”!
OOKAYYYYYY ORA BASTA CIARLARE E
SU COL CAPITOLO.
BUONA LETTURA ^O^
Ritrovate
antiche conoscenze
Capitolo 8
Un raggio di luce accecò Naruto,
bloccandolo sul posto. Si domandava da dove venisse quella luce folgorante
visto che era notte, voleva chiedere, ma tutto ciò che riuscì a fare fu
coprirsi gli occhi con una mano.
D’un tratto una voce dolce e
calda lo precedette :- Naruto-chan è da tanto tempo che non ci vediamo.
L’ultima volta che ti ho incontrato eri un piccolo e iperattivo dolcissimo
bambino. Per caso ti ricordi di me? –
Naruto sgranò gli occhi. Quella
voce gli trasmetteva una sensazione di rimembranza, ma non ricordava il quando
e il dove. Allora si arrischiò a domandare incertamente.
- Noi ci conosciamo? – si
avvicinò alla voce che lo aveva interpellato. Il Phantonhive istintivamente si
portò a fermare la marcia dello shinobi, ma la mano tesa della figura ancora
nascosta dal buio, che ora regnavo misteriosamente, lo fermò.
La luce che prima brillava ferente
era stata spenta, lasciando, così, libera solo la luce che filtrava
dall’esterno della serra. Questa non era il massimo, ma permette la vista al
ninja.
Uno stormo di farfalle bicolore
nero e blu-notte si materializzò davanti a lui e da queste ne uscì una donna
dalle curve molto formose e rotonde, la figura Giunonica era slanciata e
proporzionata e salendo per il corpo si ritrovò ad ammirare il viso. Era
diverso da tutti gli altri. I suoi lineamenti erano più dolci e la forma degli
occhi era allungata, quasi come quella di un gatto, ed erano di un nocciola
scuro, non impenetrabili ma limpidi. Il coloro dei capelli, lunghi e mossi,
ricordava quello degli occhi. Decisamente particolari. Per i lineamenti gli
ricordava molto Ciel. “ Che fossero parenti? ”.
- Si, ci siamo già incontrati,
parecchi anni fa, come ti ho già detto eri solo un bambino. Se non ti ricordi
di me, è normale. Tutti tendono a dimenticarci – il biondo percepì nella
ragazza una certa malinconia e amarezza, ma non si fece comunque intenerire
troppo è ripartì all’attacco.
- chi sei? Che legame hai con
me? –
- Perdona la mia maleducazione. Mi presento
subito. Il mio nome è Anthea, il cognome con gli anni l’ho dimenticato. Sono
una dei primi esseri viventi che posarono i piedi sul nuovo mondo, come lo
avete chiamato voi? Ah si Cinque Terre, nome davvero poco originale. Sono un’umana
che ricevette “ il dono ” dell’immortalità, voi ci chiamate demoni. Cosa che
per noi è una grave offesa giacché il nostro significato di demone è molto più
simile a quello che rappresenta voi. - la
sentenza che Anthea sputò con rancore venne più che percepito da Naruto, che
non seppe perché non ebbe cuore di smentire, “ Che infondo avesse ragione? ”.
- un demone? Tu? Mi sembri più un angelo per
l’aura che emani? – l’ingenuità e sincero sgomento che traboccò dalla domanda
retorica del biondo, fecero rabbonire Anthea che commossa gli si avvicinò
prontamente , stringendolo al suo petto, in un abbraccio di accorato
ringraziamento. Naruto che per permettere che lo abbracciasse si dovette un po’
abbassare, visto la leggera differenza di altezza, a quel contatto scoppiò in
un acceso rossore imbarazzato e cercò leggermente di liberarsi dell’abraccio,
ma un sussurro soffocato lo fece desistere. – Grazie – Naruto in quel grazie
percepì come una certa liberazione da parte della castana.
Una porta venne aperta e poi
silenziosamente chiusa. Ciel li aveva lasciati soli. La castana sciolse
l’abbraccio e si ricompose, riprendendo un certo contegno, per poi ricominciare
a parlare.
- Il tuo animo è forte, ma
troppo buono per il male che si sta scatenando, ma è in voi che io ripongo la
mia ultima speranza. Mi dispiace dovervi caricare di un tale onero. –
- Voi? Chi – ? –
- A tempo debito ti racconterò
tutto ora … Naruto che hai? –
Al biondo girava la testa,
sentiva come se qualcuno stesse graffiando una lavagna con le unghie proprio
accanto alle sue orecchie, sentiva delle parole sconnesse come “non fidarti” o
“tutti ti hanno usato” o “uccidili” era come quando Kiuby cercava di farsi
cedere il suo corpo, ma non era il demone codato questa volta. Era più forte e
doloroso, cercò di farla tacere – Ti prego taci! Non è vero! Non mi hanno solo
usato! –
Anthea capito cosa stava per
accadere cercò di riportarlo alla realtà.
- Naruto non ascoltarla. Segui
la mia voce. Hai capito Nacchan? Segui me. –
“ Ti hanno nascosto la tua
identità. Ti hanno maltrattato e recluso in solitudine per tutta la vita.
Nessuno che ti accudisse se stavi male, nessuno che ti consolasse se eri triste
o impaurito. Tutti ti hanno abbandonato, pure coloro che dovevano proteggerti
non ti amano. Loro, i tuoi fantomatici amici, sono solo delle belle facce
davanti e pronti a tradirti alle spalle. Pur di proteggere il loro vero tesoro,
kiuby, loro erano disposti ad ucciderti così da trovare un nuovo contenitore.
Lo sai perché hanno desistito? ”
- Perché sono miei amici. –
“ Sbagliato, perché hanno visto
come controlli bene il tuo demone così possono usarti come arma di distruzione
di massa. Guarda il ‘tuo migliore amico’ lui ti ha abbandonato. A lui non
importa nulla di te. Voleva ucciderti, lo vuole ancora. Lo sai perché non l’ha
mai fatto? Perché non gli servirebbe a nulla. Perché per lui non sei importante
e l’ucciderti non gli avrebbe dato il potere a cui mirava. Sei solo un povero
idiota se pensi che esistano cose come l’amicizia, tutti sono pronti ha- ”
- Ora basta Claudia, questa è
un’offesa personale. Qua quella che ha tradito non sono io – la voce di Anthea
si intromise forte e chiara e al quanto arrabbiata nella ‘discussione’.
“ Ci sei pure tu! Bene sarà più
divertente così strapparti le tue speranze, kukukuku ”
- Taci! Naruto! Naruto mi senti?
Tu sai che non è vero! I tuoi amici ti amano e per questo che lottano. A loro
non importa nulla di Kiuby, e se lottano per impedire all’ akatsuki di
prenderlo e solo perche è una parte di te e che la sua estrazione vorrebbe dire
la tua
morte. Di una sola cosa concordo con lei: Sasuke. Lui è cattivo. Devi
lasciarlo andare, Naruto. Prima che la sua ombra ti divori. –
- IO lo so che i miei amici mi
amano. Io non li tradirò –
“ COSAAAAAAAAAAAA? ”
- Hai sentito bene. Chiunque tu
sia. Lasciami ANDAREEEEEEEEEEEEEEE! –
E dopo quell’urlo il silenzio si
propagò per la serra. Anthea si affrettò a soccorrere il biondo, che però la
scansò allo stremo delle forze.
- Ritira … quel-lo c-che hai det-to su Sas’ke.
Lui non è cat – ma ogni parola venne troncata dallo svenimento che colpi lo
shinobi, che non toccò mai terra visto che la castana, con un dolce quanto
triste sorriso, lo impedì.
- Se sarà veramente così, sarò
ben felice di farlo, piccolo Nacchan.-
All’esterno della villetta, Ciel
se ne stava sdraiato su un ramo, guardando il cielo stellato. Molti pensieri
echeggiavano nella sua testa ed erano uno più confuso dell’altro. Non riusciva
a capire perché non riuscisse a lasciare Anthea e quella stupida impresa che si
era prefissata. Lui odiava, per giunta, quei schifosi “umani”. Per colpa loro
lui e lei avevano …
- Mi è impossibile realizzare
come con gli anni si sia raddolcito in questo modo, bocchan* ! – una folata di
piume nere si sparse nell’aria come nefasti fiocchi di cenere, insieme ad una
sensuale e profonda voce, che nascondeva un tono ilare e strafottente.
Ciel spalancò gli occhi e dal
suo viso si poté percepire tutta la sua sorpresa. Chi più lo aveva tradito era
lì. Per lui provava solo odio e rancore, ne era più che certo, ma non poteva
negarsi di essere sorpreso da una sensazione di lontananza e mancanza.
Si sentì esattamente come quando
era un povero e debole cucciolo d’uomo completamente dipendente da lui. Il suo
patto. Il suo demoniaco maggiordomo. Sebastian Micaelis.
Il suo rimembrare venne
interrotto dalla consapevolezza che il motivo per cui il maggiordomo era lì non
era certo una visita di cortesia. Con questa certezza si risvegliò del tutto
perché sapeva che sia lui che Anthea erano in pericolo, così, ripristinato
tutta la sua baldanza Phantonhive, scese dall’albero con un felino e elegante
balzo.
- Sebas- Corvo, come osi
mostrarti al mio cospetto dopo il tuo vile tradimento alla mia persona, il tuo
padrone? Rompendo così i più sacri principi su cui si basavano, a tua detta,
l’essere un demone? –
Il corvo oscurò ulteriormente il
volto, rendendolo ancora più imperscrutabile. Per un attimo, rimirando il suo
ex-bocchan mentre era assorto nei suoi pensieri, gli era sembrato di rivedere
il giovane umano con cui aveva stretto il patto che aveva stravolto la sua
vita.
- Ciel Phantohive per conto
della nostra signora Nemesi** la sua compagna Anthea è condannata a morte,
mentre lei ha il grande onore di essere riammesso nelle sue grazie se abbandonerà
questa folle impresa contro lady Nemesi –
- Nostra signora, ne? Non
ricordo che il conte Ciel Phantonhive e lady Anthea siano sotto tale autorità. Noi
non siamo più cani di nessuno da tempi antichi e tu, Corvo, prima devi
prendermi, lo sai che amo giocare. –
Sebastian non ebbe il tempo di
fare nulla che fu sbalzato via. Il maggiordomo si aspettava un’altra
aggressione, invece vide solo una forte nebbia avvolgersi intorno alla minuta
figura di Ciel insieme a volanti petali di rosa neri prima di vederlo
scomparire lasciandolo con un ultimo sussurro.
- Non ti permetterò di farle del
male. Lei è il mio patto e la mia ultima ragione per rimanere in questo mondo. – e
detto ciò il Phantonhive e ogni traccia della villa sparì nella nebbia e nei
petali neri.
Un’aura nera di estrema ira si
protrasse per tutta la raduna ormai vuota.
- La sua ultima ragione … -
E la terra tremò violenta sotto
il peso della rabbia del demoniaco maggiordomo dal cuore di ghiaccio.
_ CoNtInUa_
**********************************************
Non mi ammazzate lo so che è un
capitolo che lascia tanti perché, ma è così che deve essere. Altrimenti non si
avrebbe la voglia di leggere il prossimo capitolo.
Bene sono saltati fuori altri
due personaggi, una certa Claudia e Sebastian Micaelis (il Corvo).
Chi è questa Claudia? Che legame
ha con Anthea? Che ruolo ha in tutta questa storia?
Perché Sebastian tradì il
padrone Ciel? Perché sembra avercela ’leggermente’ con Anthea?
Quante domande e perché. Che
sarò felice di rivelare proseguendo nel scrivere questa avvincente (lo spero)
avventura.
Continuo nel sperare nel vostro
appello, commento di gradimento o meno, perché come dico sempre i commenti
positivi ti invogliano a continuare e quelli negativi a migliorare.
Detto ciò vi lascio con l’attese
del prssimo capitolo, che ho già scritto, ma non illudetevi non postero presto
come il giorno dopo, sorry V_V, ma sono bastarda BUABUABUABUAW.
Sasuke: Dio e poi dicono che
sono io il teme, vabbhe siccome a quanto pare l’autrice è impazzita mi sembra
lecito aggiungere le note che ha dimenticato. Ecco a voi:
* bocchan =
signorino. È così che Sebastian chiama sempre Ciel in kurishitsuji.
** Nemesi= parola
greca che sta a significare Vendetta.
Bene credo
posso fare pure i saluti. Qui è Sasuke, e vi avverto, commentate perché siamo
noi che dopo dobbiamo sorbirci i lamenti e piagnistei di questo essere informe
@_@ (sharingan).
Genesis:
EHIIIIIIIIIII!
CIAOOOOOOOOOOOOO
A TUTTI E ALLA PROSSIMA ^O^
|
Ritorna all'indice
Capitolo 10 *** capitolo 9 - domanda sconvolgente ***
Salve
a tutti miei accaniti
lettori, vi sono mancata?
TUITTI:
NOOOOOOOOOOOOOOO v_v
Cattivi
ç_ç
Comunquemente
parlando XD non so
come scusarmi per tale madornale ritardo.
Sasuke:
2 mesi di ritardo non si
può solamente chiamare madornale ritardo V_V
Anthea:
Concordo
Oh
mio Dio se quei due sono d’accordo
domani cadrà il cielo
Sasuke/Anthea:
Ma falla finita e
vieni al punto fannullona
OK OK MAMMA MIA QUANTO SIETE
ANTIPATICI.
Allora
cosa posso dire se non:
scusatemi. Il problema di tale ritardo non è dato da poca
ispirazione perche il
capitolo era già pronto, insieme a molti altri solo che ho
avuto una batosta
pazzesca nella mia vita privata e non ho avuto la forza nemmeno la
voglia di
campare figurarsi riscrivere il capitolo nel computer!!!
Ma
ora mi sono decisa a postare perché
me l’ero ripromessa, che nelle vacanze natalizie ci avrei
dato dentro.
Ed
eccomi qui pronta a
continuare.
Senza
alcun indugio ecco a voi il
nono
capitolo.
Birth by sleep
Capitolo nono
Domanda
sconvolgente
-Come mai hai
attivato il sistema di difesa, Ciel-kun?-
-Nemesi ci ha
mandato il suo corvo di compagnia-
Parole pacate,
nascondenti l’ira e la delusione che
ebbero il potere di allarmare la pacata
figura femminile che stava passando un panno bagnato sulla fronte del
loro
ospite, continuò - Che
gli è successo?-
cercò di cambiare discorso il ragazzino. Tentativo che fece
un bel buco nell’acqua.
-Cosa voleva il
corvo da noi? Per caso ti ha attaccato? Ti ha
toccato?
– proprio come una mamma chiocciola Anthea
incominciò ad esaminare il più
piccolo per assicurarsi della sua integrità.
Ciel sorrise a
tanta premura, il bello e che si chiedeva
ancora come riuscisse a sopportarla. Quando invece si dovrebbe chiedere
come
riuscirebbe a resistere senza tali attenzioni.
Anthea lo
considerava come una sorta mi fratello minore, il
bello che quello più grande è proprio lui. Ma una
cosa che lo rattrista di
questo trattamento c’è. Si sentiva come il
rimpiazzo del fratellino che Anthea
non era riuscita a proteggere secoli addietro.
Tuttavia gli
bastava anche questo stato di rimpiazzo. Perché amava
Anthea e sapeva che
senza le sue premure
da mammina isterica
non sopravvivrebbe. In
fine decise di non farla penare più alla
ricerca di una qualche ferita invisibile.
-Anthea non
crucciarti . Sto bene! Non gli ho permesso di arrivare
a un contatto ravvicinato-
Ciel la vide
risedersi con un sospiro di sollievo-
-Grazie a Dio!-
Il silenzio che
si era venuto a formare si dissipo
leggermente quando un mugolio uscì
dalle
labbra del bel biondo addormentato che stava steso sul divano del
soggiorno in
cui si erano spostati. Poi il giovane ninja aprì gli occhi
azzurrissimi e
ancora appannati dal dormiveglia.
-Naruto sono
felice che ti sia ripreso. Come ti senti?-
Il biondo con
l’aiuto della castana si mise lentamente a sedere
sorseggiare il bicchiere d’acqua fresca che gli
offrì il piccolo moro.
-Naruto ti
devo dare una brutta notizia!- Ciel all’improvviso
parlò, attirando l’attenzione
del biondo su di se.
-Quale?-
- mi duole
avvertirti che non potrai raggiungere presto i tuoi amici sul campo di
battaglia, purtroppo dei nemici hanno scoperto l’ubicazione
della nostra sede,
per cui l’abbiamo dovuta nascondere, ma come capirai se per
un male augurato
caso qualcuno dovesse uscire da qui la protezione verrebbe meno e
così verremmo
scoperti e poi uccisi, compreso te. Poiché al nostro nemico
della tua forza
portante non se ne fa nulla. Loro voglio uccidere Anthea e far
prigioniero me.
Capisci, vero, che non possiamo lasciarti libero di andare proprio
adesso?-
Ciel
parlò a
Naruto con un certo tono di superiorità, come fa un
insegnate con un bambino
duro di comprendonio. In quel tono Nauto percepì tutta
l’arroganza che era
solito sentire da Sasuke e per poco non saltò alla gola del
più “piccolo”, ma
si trattenne.
-Comunque
tranquillo Naruto ho fatto si che tutte le tue copie nei vari campi
siano più
che resistenti agli attacchi e come se avessero te, infatti stai
tranquillo non
sono scomparse quando hai perso conoscenza- Anthea gli sorrise
affettuosa spettinandogli
leggermente la folta capigliatura. Naruto percepiva uno strano calore
alle
guance. Era arrossito. Quella ragazza era troppo dolce per essere un
demone, a
meno che non stesse recitando, ma lo trovò impossibili, o
almeno lo sperava
tanto.
- Comunque
per non far preoccupare l’hokage e i tuoi amici ora Ciel
andrà ad avviarli
della tua permanenza qui dove verrai protetto adeguatamente. Giusto
Ciel?-
-Io non ho
bisogno di essere protetto- sentenziò offeso il ninja.
Provocando un leggero
risolino
cattivo da
parte del moretto che non mancò di far sentire la sue
opinione.
- Forse non
avrai bisogno di protezione, ma di una babysitter sicuro!-
-Cosa hai
detto marmocchietto centenario dei miei stivali? Ripetilo sei il
coraggio!-
Sbraitò
furente
il biondo contenitore.
-lo farei se
non significasse abbassarsi al tuo livello di infantilità,
che non avevo
nemmeno io quando avevo gli anni che dimostravo ovvero 13 anni.-
-BRUTTO
BRUTTO…. MMMMMMMMMMMMMMMMMMNMNMNMNNM-
Anthea
tappò
la bocca al biondo e diede una tirata d’orecchie al piccolo
conte.
-Sentite voi
due esigo educazione e cooperazione in questa casa. Ci siamo capiti?-
- si-
pronunciarono all’unisono i due litiganti.
-
Bene-sorrise felice la castana lasciando andare i due.- allora ora tu,
Ciel,
vai ad avvertire i Kage, mentre io e te, Naruto, parleremo della
situazione reale
della guerra che è alle
porte.-
- Va bene io
vado ciao!- Ciel aprì un portale e si stava apprestando ad
entrarvi dentro,
quando Anthea si ricordo si una brutta abitudine del moro.
- Ah Ciel,
mi raccomando presentati come si deve e non equivocare la nostra
posizione- ma
sfortunatamente era troppo tardi, la ragazza sospiro sconsolata,
consapevole
che il compagno avrebbe combinato qualcuna delle sue marachelle
sadiche, DIO
QUANTA PASIENZA.
-Bene Naruto
ora possiamo parlare e tu mi puoi chiedere tutto quello che vuoi. Da
cosa vuoi
iniziare?-
Naruto
fissò
intensamente la ragazza davanti a lei e poi fece la sua domanda
-Perché
odi
così tanto Sasuke? – Anthea strabuzzò
gli occhi. Quella domanda non se la
sarebbe mai aspettata visto che lei non aveva mai tirato in ballo
l’Uchiha. Allora
chiese vaga, come se non stesse ammettendo nulla.
-Da cosa presumi
che io odia il tuo amico Uchiha?-
-Ovvio dal
tuo irrigidirti al solo nominarlo e per i tuoi giudizi azzardati sulla
sua
presunta cattiveria. Anthea tu non sei proprio il tipo da pregiudizi
così
avventati senza conoscere una persona, per cui si può
giungere a due soluzioni
o mi sono sbagliato del giudicarti, cosa che dubito, o hai conosciuta
Sasuke e
lui ti ha fatto qualcosa? Allora ci ho azzeccato?-
Anthea
guardò sconvolta il ninja pensando disperata: “ e
meno male che tutti dicono
che è un idiota, ha fatto un’analisi
più che accurata, DANNAZIONE. E ora come
gli rispondo?”
Castano
nell’azzurro.
Azzurro nel castano. Qual è sarà la cocente
verità che vi si nasconde?
_CoNtInUa_
|
Ritorna all'indice
Questa storia è archiviata su: EFP /viewstory.php?sid=781759
|