Birth by sleep

di Genesis_Candeor_Diamond
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1 ***
Capitolo 3: *** Capitolo 2 ***
Capitolo 4: *** Capitolo 3 ***
Capitolo 5: *** Capitolo 4 ***
Capitolo 6: *** Capitolo 5 ***
Capitolo 7: *** 6° Capitolo – Remember you, remember us. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 7 ***
Capitolo 9: *** 8° Capitolo – Ritrovate antiche conoscenze ***
Capitolo 10: *** capitolo 9 - domanda sconvolgente ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Birth by sleep

CHE DIRE: Ben trovati con il primo capitolo del seguito di  “ La vita di una normale teenager … forse non più ”.

So di essermela, come diciamo da noi, carniata a postare il seguito, ma ho avuto tanti di quei problemi. 

Che per giunta io avevo già scritto,completamente diverso, bohhhhhh vammi a capire! 

Detto ciò dedico questa ficcy alla mia TEME DI MIGLIORE AMICA e alla mia neee-chaaannnnn di Fendrica Uchiha.

Naruto: Modestamente sto bene dovunque !!!

Sasuke: tzè lo sai dove stai veramente bene dobe?

Naruto:*curioso*Dove?

Sasuke:OVVIO. LEGATO AL MIO LETTO INSIEME A NARUKOE SUPPONGO AL NUOVO PERSONAGGIO FEMMINILE CHE 

QUELLA PAZZA DI GENESIS MI VUOLE APPIOPPARE *ç*!

Naruto/Naruko: =_=” l’abbiamo perso!

Genesis: E a me legata nel tuo letto non mi vuoi Sasukino mio *ç* !

Sasuke: VADE RETRO AUTRICIUCOLA INCALORE DA STRAPAZZO *sguardo disgustato*

 

Genesis:CATTIVOOOOOOOOOOO MUEEEEEEEEE ç_ç !

Naruto/Naruko:Suppongo tocchi a noi dare il via quind-

??????: Scusate potrei inserirmi pure io

 Naruto/Naruko:e tu chi sei?

??????:Booooooooo mi sono trovata qui per caso.. forse sono un nuovo personaggio o forse no *aria furbetta*

 Naruto/Naruko: boooooooooooo vabbe vieni pure tu.

Naruto/Naruko/??????:BENE BUONA 

LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA

 

PROLOGO

 

La pioggia cade a dirotto.  

Tutto intorno a te è buio. Non riesci a distinguere neanche il tuo corpo dall’oscurità. Senti quei passi, lenti, dietro di te martellarti nella testa come il battito del tuo cuore.

Corri.

 Corri a perdifiato.

Cadi.

 Sai che devi rialzarti. Non ci riesci.

Rimani lì. Per terra.

È la fine.

ARRIVA.

- NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO –

----------------------------------

- Ben fatto Micael! Tutte le emanazioni sono state debellate! La bionda era la più vicina a quella persona. Ora tutte le sue “ spie ” sono state zittite. Kukukukuku! –                                             

Una risata inquietante proveniva da una voce infantile che la rendeva ancora più spettrale.

Micael s’incamminò verso la figura di una bambina, nascosta nella penombra, di circa otto anni con capelli castani e occhi bicolore. Uno castano e l’altro azzurro.

- Mia signora, perché avete preso quest aspetto? Ormai quella persona non è più … -

La donna argentea dai tratti volpini fu interrotta dalla voce divertita e infantile della “bambina” davanti a lei.

- Oh cara Micael come si vede che, nonostante i nostri lunghi anni, tu non abbia ancora appreso un minimo della psiche umana? 

Kukukuku! Devi sapere che è molto facile condurre la mente umana alla pazzia e soggiogarla alla nostra volontà, sapendo dove e come mirare!!!! –

- Ma quell … -  la serva non poté concludere che la creatura dalle fattezze infantili la bloccò di nuovo.

- Mia cara, ti ricordo che lei fu uno strumento alquanto manovrabile nelle mie mani. Ricordo ancora come era bello, il sangue caldo sulle sue mani. 

Quegli occhi vuoti pieni di follia omicida, odio, vendetta. Oh si! La dolce vendetta. Che faceva brillare quegli occhi castani, tingendoli di un rosso superbo. 

Fu la mia marionetta più bella. La mia opera d’arte. Ma per quanto il mio talento, come burattinaia, sia eterno e perfetto, le mie creazioni tendono a essere fugaci, non trovi? – 

La voce trasognata della ‘ bambina ’ si spense, per poi accendersi in un impeto d’ira pura.

– COME QUELLA VOLTA. QUANDO QUEL MARMOCCHIO SI MISE IN MEZZO. 

FACENDO RISCOPRIRE ALLA MIA MACCHINA PERFETTA DI POSSEDERE UN CUORE E ROMPENDO, COSI’, LA MIA POSSESSIONEEE! 

E QUELLA DANNATA! COME MI RINGRAZIA PER AVERLA LIBERATA DALLA SUA AGONIA?! 

RINCHIUDENDOMI PER PIU’ DI OTTO ANNI IN QUELLA MALEDETTA PRIGIONEEEEEE!

Sono alquanto indispettita. Penso proprio che entrambi abbiano bisogno di una punizione perché sono stati entrambidei bambini molto cattivi,

non credi pure tu, Micael-chan? Pffff mhm kukukuk uhhhh AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHAH –

 Una risata demoniaca giunse alle orecchie di una giovane figura nascosta da un mantello nero.

La figura tremò impercettibilmente come le fiamme ardenti del falò cerimoniale davanti a questa.

- E così, alla fine, ti sei liberata Nemesi? –

Un sussurro al vento. Vento che lo trascinò come a volerlo portare così lontano per farlo diventare, quasi, come un brutto sogno.

Purtroppo il male non è così facile da debellare.

   

 Genesis’s time:

Che dire (di nuovo) spero che vi abbia incuriosito.      

Ricevere il vostro parere mi farebbe molto piacere. 

Quindi commentate, commentate . ^_^!!!

ALLA PROSSIMAAAAAAAAAA  ^O^!

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Capitolo 2
*** Capitolo 1 ***


Birth by sleep

Scusate il ritardo, ma ho avuto problemi con la scorrevolezza del capitolo Siccome, voglio che sia più perfetto possibile, ho cercato di lavorarci. Spero di esserci riuscita. A voi il compito di valutare il mio lavoro.                                                                                                

Buona lettura!

1° capitolo

Tutto intorno a lui era buio.

L’oscurità era così fitta che non riusciva più a distinguere il suo corpo dall’ambiente.

Inghiottito da tanta oscurità, si sentiva leggero, libero. In pace, finalmente.

Niente pensieri. Niente dolore.

Voleva solo cadere nel buio. Voleva solo dormire.

Cosa c’era di sbagliato a voler dormire. Cosa c’era di sbagliato …

- A voler la pace! – si sorprese a pronunciare quel sussurro.

La sua anima e la sua coscienza erano stanche. Volevano che tutto cessasse, ma un qualcosa lo spingeva verso la vendetta.

Quel qualcosa che lo torturava e imprigionava, cui cedeva sempre il suo corpo per di farlo smettere.

 - Prendilo, è tuo. Ora, però, lasciami in pace! –

Le sue parole erano disperate. Non ce la faceva più. Voleva solo dormire.

La voce di una donna, che non aveva mai sentito, ma che gli sembrava di conoscere da sempre, a un tratto, si fece sentire.

- Non c’è niente di male a voler la pace, ma non è questo il modo per ottenerla. Così piomberai solo nell’oblio. Resisti. Esci dalle tenebre. Tu… -

ma la voce calda incominciò ad affievolirsi, finché non fu più udibile.

- No! Aspetta! Continua a parlare! Non lasciarmi qui da solo! –

Poi la voce fu di nuovo udibile, ma era diversa, questa era infantile e stridula e, quasi, lo torturava, mentre intonava, solo per lui, una canzoncina, che portava in se tutte le sue paure.

- Puoi scappar di qua e li là

  tanto ti prenderà.

  Gira in tondo.

  Gira e và,

  tanto niente ti salverà.

  Hai fatto un patto.

  Non hai scampo.

  Il tuo sangue, ora,

  è la mia dimora.

  Corri Sas’ke, perché è già

  l’ora di mangiar.

  Se mi vuoi scappar

  solo la morte puoi evocar.

  Dormi, dormi mio bambino

  che la notte è qui vicino.

  Dormi, dormi mio bambino

  che io ti sto qui vicino.

 Dormi mia piccola creatura, perché solo io ti posso dare la pace. Tutti ti hanno abbandonato. Solo io ti sto sempre accanto.

 Sono la tua unica compagna e amica. Vendicati di coloro che ti hanno portato via tutto.

 Io, la vendetta, sono tutto ciò che ti rimane. Nessuno ti ama come me. Solo io. 

- Solo tu! – Sasuke sussurrò di nuovo quelle due parole e si ritrovò a pensare: “ E’ veramente così? ”.

- Si ! Solo io –

Poi d’un tratto tutto incominciò a sgretolarsi ed una forte luce lo avvolse insieme ad una piccola figura che non riusciva a definire, ma che gli emanava una calore che ormai da tempo aveva scordato.

- No,  Sacchan! Non è così! Ci sono ancora tante persone che ti amano e aspettano, solo che non le vedi! –

Poi tutto fu bianco e sentì il suo nome essere ripetuto ancora e ancora da un’altra voce, questa volta maschile.

- … uke! Sasuke! SASUKEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE! –

Un pugno si scagliò sul povero viso di Suigetsu, la cui sola colpa, altro non era di aver svegliato il suo capo in maniera brusca.

- Che c’è? – La voce seria e tagliente di Sasuke congelò per un istante il bianco, che riprese, comunque, la sua spavalderia, rimanendo sempre sull’attenti.

- Madara, ti vuole vedere subito nella stanza dell’estrazione! – pronunciò solo, guardando serio il moro davanti a lui.

- Mn – e senza dire altro, l’Uchiha lasciò la stanza.

Suigetsu si guardò intorno, sedendosi sul letto sfatto del moro.

La stanza era piccola e priva di finestre per cui era immersa nell’ombra più completa e l’aria era afosa pesante.

Si soffermò sulla piccola fiammella, vicino al letto, della candela. Unica luce in quell’oscurità.

“ Ormai penso che, per Sasuke, tutte le luci siano state spente! ” con ciò ripensò a quel giorno in cui scoprirono quella cosa.

* INIZIO FLASHBACK *

Il team Taka era diretto nel luogo dove si sarebbe tenuto il summit dei Kage, quando passando per un villaggio, videro un corteo funebre.

Si fermarono per lasciare passare la processione quando qualche ciuffo di capelli del morto non saltarono agli occhi di Suigetsu. Erano lunghi e biondi. Ora lui non voleva essere l’uccello del male augurio, ma quante persone potevano avere quel tipo di capello nella stessa zona in cui … “Non posso esserne sicuro, quindi è meglio non dire nulla, per evitare ulteriori cas-”

ma i suoi pensieri vennero interrotti da Sasuke stesso, che accortosi del suo essere pensieroso, cosa estremamente poco da Suigetsu, volle indagare.

- Che c’è? –

- Nulla è solo che … Nulla Sasuke –

L’Uchiha dopo un primo momento di dubbio, lasciò correre, poi, però, due paesani ebbero la sfortuna di discutere del cadavere con un tono di voce troppo alto.

- Povera ragazza! Era così giovane! – pronunciò il primo paesano.

- Già! Era anche tanto bella e gentile, un vero angelo! – disse il secondo.

Sasuke, dopo un primo momento di esitazione, decise di ricominciare a camminare. Non sapeva perché, ma sentiva che se non se ne sarebbe andato subito starebbe stato male.

Purtroppo lo decise troppo tardi.

 - Già! Quale mostro ha potuto fare una cosa del genere ad una ragazza come Naruko-chan! Stava nel villaggio da solo un mese, ma già tutti le volevamo bene –

L’uomo parlava e parlava, ma nessuno del team Taka lo ascoltava più. Sasuke, semplicemente, aveva indurito, ulteriormente, lo sguardo e aveva proseguito, ma l’apparente indifferenza non fu abbastanza da ingannare Karin.

- Suigetsu – sussurrò questa.

- mn? – proruppe l’altro.

- L’aura di Sasuke-kun è diventata più fredda di prima. Mi fa paura. Sembra un enorme mostro pronto a divorare tutto e tutti, pure lui stesso.–  la ragazza, che camminava accanto al bianco, tremava come una foglia. La paura visibile nei suoi occhi.

- Tranquilla, noi gli serviamo. Non ci mangerà! – scherzò lui, cercando di alleggerire l’atmosfera. Tuttavia ciò non bastò e la ragazza continuò.

- Io non ci giurerei. Ho la brutta sensazione, che da questa missione, uno di noi non tornerà indietro! –

- Tze! Non ci cucchiare ( nel mio dialetto significa: Non portare sfortuna! ) strega! Nessuno morirà –

- Se lo dici tu. – terminò lei, superandolo senz’altro fiatare.

- Nessuno morirà – sussurrò il bianco un’ultima volta.

* FINE FLASHBACK *

- A quanto pare mi sono sbagliato Karin. dopo ciò si alzò dal letto e si avvicinò alla porta, posando una mano sulla maniglia, si voltò un’ultima volta sulla candela.

- Quanto tempo manca prima che ci mangerai tutti Sasuke? – Poi uscì.

La corrente che provocò il chiudersi della porta fece spegnere l’ultima luce, poi un’inquietante voce si fece sentire, canticchiando al nulla.

- Presto vi mangerà, mangerà.

  Nessuno più scampo avrà, avrà. -

In fine una risata, che dire che apparteneva al diavolo era un complimento, ruppe il silenzio della camera, oramai avvolta nelle tenebre come il cuore del suo padrone.

 

* CONTINUA *

 

TEMPO DELL’AUTRICE

ok non scannatemi! So che ci ho messo una vita e so anche che non è nemmeno tanto lungo, ma non posso proprio farci nulla.

Purtroppo ho avuto recentemente un incidente ( non per colpa mia ) per cui ho dovuto oltre a curare le mie ferite anche occuparmi dell’assicurazione.

GOMMENASAIIIIIIIIIIIIII >O

Ringrazio chi ha commentato :

- KonataChan

- Fredrika Uchiha

Ringrazio chi l’ha messo nei preferiti:

- sognatrice 96

Ringrazio chi ha, anche, solo letto.

ALLA PROSSIMA^_^

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Capitolo 3
*** Capitolo 2 ***


Birth by sleep

capitolo 2

OKKKKKKKKK come avete potuto vedere ho modificato le caratteristiche della storia rendendola una cross-over, il motivo principale è che, in effetti, lo doveva essere dal principio, quindi ho preso coraggio, e l’ho modificata. I primi 2 capitoli sono gli stessi.

Non ho trovato il modo per mettere quali anime ho inserito, quindi li metto qui:

-Naruto(anime principale);

-Kuroshitsuji;

-e forse dico forse metterò qualche personaggio di final fantasy 7 e versus 13.(lo so non sono anime ma come resistere al fantastico CLOUD E ZACK E AL MITICO NOCTIS? Ovvio non si può).

ATTENZIONE SPOILER:

Per chi non segue il manga di naruto ma solo l’anime non conviene leggere la storia.

Per chi segue invece Kuroshitsuji, ma ancora non ha finito le due serie, la storia è sconsigliata, visto che i fatti della fan fiction si svolgono alla fine della seconda serie.

ATTENZIONE:

Come avrete visto nella nota c’è messo shonen-ai, ma mi dispiace per i fan della coppia sasunaru (di cui faccio parte pure io), questa non è riferita ai due bensì ad un'altra coppia.

Che sarà una sorpresa.  

Bene ora basta con le chiacchiere inutili e via con il 2 capitolo.

BUONA LETTURA!

 

Sasuke camminava per il corridoio buio del covo, sugli occhi ancora la benda per proteggerli dalla luce.

“ Luce? “ Sasuke ghignò a quella parola. “Quanta luce ci poteva essere in covo sotterraneo?”

La strada per arrivare alla sala dell’estrazione sembrava infinitiva, ma, come la vita ci insegna sempre con le sue lezioni crudeli e beffarde, nulla è infinito.

- Ben arrivato Sasuke! – la voce ruvida e bassa dell’antenato si fece udire nella stanza, indicando al giovane corvino l’ubicazione di questo.

- Perché mi hai fatto chiamare? – pronunciò irritato il moro più piccolo.

- Togliamo la benda. – schietto e di poche parole, come sempre.

Sasuke sentì l’avvicinarsi di Madara, finché non sentì la mano di questo sciogliere il nodo, tenendo comunque la benda ancora sugli occhi.

- Prima di togliere la benda ti avverto, il modo in cui i tuoi occhi vedevano non è minimamente immaginabile a come vedranno ora. La vista che ti ho concesso, anzi, che il trapianto degli occhi di Itachi ti ha concesso, è quella di DIO. Prima i tuoi stessi occhi t’ingannavano mostrandoti solo la facciata più falsa della realtà. Come un uomo che rinchiuso, per tutta la vita, in una grotta, ha come unico legame al mondo esterno le ombre proiettate su una parete. Ora puoi uscire dalla grotta è vedere il mondo direttamente. Ultima avvertenza: non farti abbagliare dal sole, Sasuke! – finì l’uomo mascherato.

- Interessante, non sapevo di questo tuo lato filosofico Madara! Ora però togli questa maledetta benda e smettila di perderti in queste elucubrazioni. –

- Io ti ho solo avvertito, ora sta a te resistere. - e Madara tolse la benda. Rivelando i nuovi occhi neri e aperti di Sasuke.

 

Il covo era un luogo silenzioso e lugubre. Nessun rumore era udibile. Poi un urlo squarciò il silenzio e le tenebre.

- Io ti avevo avvertito Sasuke. –

Madara camminava tranquillo per i corridoi senza curarsi troppo delle urla del pronipote.   

___ CONTINUA ___

Lo so è breve come capitolo, ma mi serve come introduzione.

Comunque:

Chissà cosa avrà fatto urlare Sasuke? Che cosa vedranno, ora, i suoi occhi?

Chi saranno le misteriose figure del suo sogno(2° capitolo)  e quella alla fine del 1° capitolo?

E’ soprattutto chi sono Nemesi e Micael?

Lo scoprirete solo leggendo.

ALLA PROSSIMA ^_^

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Capitolo 4
*** Capitolo 3 ***


Eccomi qua con un nuovo capitolo.

Non mi perdo in stupide chiacchiere, per cui …

BUONA LETTURA ^_^

 

 

CAPITOLO 3

- Che cosa è stato quest’urlo agghiacciante? – Suigetsu si rivolse terrorizzato al suo compagno di stanza, cercando in lui qualche risposta.

- Sembrava … sembra che a urlare sia stato Sasuke-san – rispose Juugo un po’ incerto, infondo quante possibilità c’erano di sentire un urlo di terrore da parte dell’impassibile Sasuke Uchiha?

- Andiamo a vedere Juugo. Subito. –

Corsero. Veloci e scattanti.

Corsero con quanto più fiato avevano in corpo. Mille e più domande vorticavano nelle loro menti confuse e preoccupate. Si, preoccupate. Preoccupate per il loro capo, anche se quella persona del loro capo aveva, ormai, ben poco.

Corsero per quei corridoi umidi e silenziosi.

Corsero fino al maestoso portone nero, dove si fermarono per un attimo a osservare, gli intagli raffiguranti una bestia immonda … Bijuu, il demone completo che racchiude in se i nove demoni con le code, infine aprirono.

 

- AAAAAAAAAAAHHHHHHHHHHHHHHHHH –

No. Che cosa sono quelle cose? Perché mi fissano?

Non fissatemi.

Non guardatemi come se fossi un mostro come voi.

Andate via. Via. VIA.

Lo pensava Sasuke, e lo gridava Sasuke.

Tutto in lui cercava di allontanare quegli abomini, ma quelle cose rimanevano ferme lì, a fissarlo. Sembrava quasi lo attendessero. Si, lo aspettavano pazienti e ghignanti.

Già, loro ghignavano. Ridevano di lui. Lui che presto li avrebbe raggiunti.

- Dove vuoi scappar Sas’ke-kun

vieni a giocare qui pure TU.

Scampo non avrai

insieme a noi resterai.

Sas’ke-kun kukukuku – e canticchiava la solita voce malefica, tanto stridula da perforargli le orecchie. A niente serviva tapparle.

A niente serviva scappare.

“ Qualcuno? Qualcuno faccia smettere questo dolore! Aniki! Aniki mi stai punendo per averti ucciso, vero? Aniki, ti prego, ferma il dolore! ”

Sasuke Uchiha, ultimo discendente del glorioso clan Uchiha, stava rannicchiato a terra, contorcendosi per un dolore non fisico, così lo trovarono i suoi due sottoposti. Sottoposti che non sapevano come alleviare il suo dolore non capendo cosa lo avesse scaturito.

- Sasuke! Sasuke! Dannazione calmati. Dove ti fa male? Che cosa possiamo fare? Sas … -

- Smettetela di ridere – la voce sibilante e stretta fra i denti serrati di Sasuke si fece udire, lasciando perplessi Suigetsu e Juugo.

- Di che stai parlando? Non stiamo ridendo capo. –

- Fateli smettere di ridere. – ora l’Uchiha ansimava. La testa come in una pressa. Non ce la faceva più.

- Sasuke-san, qui, ci siamo solo noi tre. Nessuno sta ridendo – cercò di confortarlo il rosso, ma venne bloccato dal corvino che l’artigliò per il bavero portandosi vicinissimo al suo orecchio, per poi sussurrare sull’orlo della pazzia – Invece sono qui. Tutti intorno a noi e ridono di me. Mi fissano con i loro occhi putridi e  in decomposizione. Ghignano con le loro labbra marce tendendo la loro pelle cadente ondeggiando i loro arti, ormai, prossimi a staccarsi. Sono qui. Vogliono me. –

Sasuke finì allo stremo delle forze, accasciandosi svenuto al sottoposto rosso.

Solo sgomento e terrore si poteva leggere sui visi del bianco e del rosso.

- Ma che diamine farneticava? eheh- sdrammatizzò goffamente e incerto il bianco, ancora del tutto sconcertato.

- Non lo so Suigetsu. Non lo so proprio. -     

__CONTINUA__

 

GeNeSiS’ S mOmEnT :

Ok lo so che ora vorrete linciarmi perché è di nuovo corto, ma abbiate pietà. Proprio perché per ora i capitoli saranno brevi sto cercando di aggiornare il più velocemente possibile.

Ora passiamo ai ringraziamenti:

Ringrazio chi ha solo letto.

Ringrazio chi ha pure recensito:

-  Fredrika Uchiha : La mia tesora adorata, che non mi abbandona mai.

-  MinexX : Ti ringrazio molto per aver commentato tutti i capitoli spero commenterai anche questo. Ti rispondo ad alcune domande che mi hai posto, almeno quelle possibili^^. Allora: 1) chi è Nemesi? Be sai mantenere un segreto. Si? PURE IO ^^; 2) Mi dispiace ma Naruko è morta, mi serve così. Ma tranquilla nuove figure misteriose e simpatiche compariranno con lo scorrere della storia, per cui non perdere il prossimo capitolo.

 TI ASPETTO ^^

ANZI VI ASPETTO TUTTI. Spero in molti commenti, mi raccomando fatemi sapere se la storia vi sta prendendo o meno. CIAO.

ALLA PROSSIMAAAAAA ^O^!

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Capitolo 5
*** Capitolo 4 ***


Ecco qui il quarto capitolo della serie Birth by sleep.

Vorrei iniziare da subito a ringraziare tutti quelli che hanno recensito i precedenti capitoli e che, così, mi hanno appoggiato e sostenuta.

GRAZIE MILLE ^_^

Ho letto che vi piacciono molto gli squarci di battute che compio con i personaggi, bhe che dire essere lodata non solo per la storia ma anche per i piccoli sfoghi finali e iniziali è un onore.Sono COMMOSSA UEEEEEEUEUEUEEEEEE Ç///Ç.

Sasuke: Genesis, ma che ce la smetti di piagnucolare, sei patetica.

Genesis: Perché sei sempre cattivo con me sniff sniff.

Naruto: Tranquilla fa il bastardo solo perché vuole istigarti a migliorare e rafforzarti. Fa tanto il freddo e dannato bastardo ma in pratica è un tenerone, vieni qui Sasu-chan che  ti spupazzo *_*

Genesis: Sasukino lo sapevo che non eri cattivo ma solo poco emotivo, vieni che ti spupazzo pure io *ç*.

Sasuke: Aiuto! Qua attentano al mio deretano e al mio caz- AHIOO Ma che minc- ohMA CHE LA SMETTI TU , MA CHE SEI INCAPPUCCIATA CU MINCHIA SI? *Sasuke per terra con un bernoccolo gigantesco in testa per l’ennesima imprecazione *   

Figura incappucciate: Maleducato! Eri meglio quando parlavi solo a monosillabi ritorna allo tzè-modo, và V_V

Naruko : NOOOOOOOOO DOPO TUTTO QUELLO CHE CI HO MESSO PER FARLO CANCELLARE DALLO TZé FAN CLUB ç_ç, COME HAI POTUTO STRONZA? è_é

Figura incappucciata:*espressione apatica e indifferente* Tu non dovresti stare zitta visto che sei morta?

Naruko: Si ç_ç

Figura incappucciata : Bene allora TACI.

Itachi: Dicaaaaa.

Figura incappucciata : Ho detto taci non Itachi.

Itachi: oh scusate, bye

Figura incappucciata : ma che è ? ritorno in vita per rompere Day ?

Genesis: Tu che ci fai qui torna in camerino che non è ancora il tuo momento, Dio è meglio che riprenda in mano la situazione. Quindi …

TUTTI: BUONA LETTURAAAAAAAAA ^^

 

 

Birth by sleep

4° Capitolo

Morte.

Morte.

Morte.

Ovunque ci si girasse la morte era l’unico panorama.

La terra è macchiata di sangue. Quello stesso sangue ancora sgorgante dai corpi dei valorosi shinobi dell’alleanza che proteggono le cinque terre. 

La Terra è rossa.

 Il Verde è diventato nero carbone.

Il profumo frizzante e leggero della foresta ora è un inquinato puzzo di sangue, morte e odio.

Disperazione.

Dolore.

La guerra porta con sé solo questo.

- Andiamocene via da qui, Anthea. Questa puzza di morte mi sta soffocando. –

La voce  maschile, ma acerba, di un ragazzino di all’incirca tredici anni che era coperto da un mantello blu scuro come la notte che teneva scoperto il capo , riuscì a distogliere l’attenzione di un’altra figura, anche essa coperta da un mantello, ma stavolta nero che nascondeva tutto l’individuo.

La figura oscurata fissò dall’alto, essendo più alta, il volto del ragazzo più giovane.

Il giovane volto aveva dei tratti dolci, arrotondati e ancora infantili, induriti dall’espressione di disgusto che faceva aggrottare il sopracciglio dell’unico occhio visibile ovvero il sinistro che era di un blu scuro molto brillante, poiché l’occhio destro invece era nascosto da una benda nera e dalla frangia di corti capelli blu scuri dalle sfumature grigie.

- Allora andiamo? – richiese il fanciullo alla figura incappucciata di nome Anthea.

- Non dovremmo seppellire i corpi di questi uomini, Ciel?- una voce seria e triste, ma che emanava molta dolcezza e calore si fece sentire in risposta.

- No – Ciel rispose netto e incominciò a incamminarsi verso il folto della foresta per allontanarsi dall’orribile straziante scena che era il campo di battaglia della quarta guerra mondiale dei ninja.

La figura nera si tolse il cappuccio rivelando una lunga e ondulata chioma castana scuro. – Già, a noi non competono gli affari degli uomini. – l’ultimo sussurro in quella valle di morte, prima che ripiombasse il silenzio.

 _ continua _

Ringrazio tutti coloro che leggono questa storia e quelli che anche commentano, ovvero:

·          Fredrika Uchiha

·          MinexX

·          lily_c

 

 

GRAZIE A TUTTI SPERO IN ALTRI BEI COMMENTI, MA SOPRATTUTTO CHE VI PIACCIA, ALLA PROSSIMA.

 

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Capitolo 6
*** Capitolo 5 ***


Ecco a voi il 5° capitolo, leggermente più lungo dei precedenti, yattaaaaaa.

Spero che vi piaccia. Scusate la fretta, ma per l’appunto ho fretta XD!

SPERO IN TANTI COMMENTI.

RINGRAZIO MinexX PER AVER COMMENTATO IL PRECEDENTE  CAPITOLO E OVVIAMENTE LA MIA BIDDUNA ADORATA FENDRIKA_UCHIHA E TUTTI COLORO CHE HANNO ANCHE SOLO LETTO.

 

BUONA LETTURAAAAAAAAA ^o^!

 

 

Birth by sleep

 

CAPITOLO 5

 

- Ciel-kun, cos’è in realtà l’odio? –

- Eh! Che domanda è questa? Perché così all’improvviso poi … -

- Scusa. Dimentica. –

- E’ strana Anthea-san. Sembra stanca. E’ un comportamento bizzarro per quelli come noi. –

- Già. Ero solo sovrappensiero. Non preoccuparti Ciel-kun. Andiamo! –

- Mn –

Le due figure dai mantelli coprenti si destreggiavano abilmente e con grazia fra le cime degli alberi.

La foresta era un intreccio armonioso di pace, odori, suoni e colori. La foresta non sembrava essere stata ancora toccata dalla confusione e rumore della brutale guerra. L’ultimo luogo di serenità rimasto incorrotto in quella landa di dolore e odio.

- Quanto tempo manca prima che anche qui giungano le ossute ombre delle dita della morte? – il sussurro che lasciò le labbra piene e rosse della figura di nome Anthea era pensoso e sommesso, inudibile a orecchie umane, ma c’è da dire che le orecchie del suo compagno più giovane non lo erano.

Questo si fermò, spingendo ad arrestare pure la ragazza, si girò scrutandola attentamente. Ciel cercava di analizzare la compagna, specchiandosi negli occhi della giovane donna.

Tremò nel scoprire un’infinità di emozioni che vi albergavano. Non era per niente una buona cosa. Quelli come loro non avevano … anzi, non potevano permettersi di mostrare tali debolezze, quali i sentimenti. Per cosa poi? Un paio di uomini morti per mano di loro stessi.

Gli uomini muoiono.

Gli uomini uccidono.

Gli uomini tradiscono.

Una voce corresse automaticamente l’ultimo dei suoi giudizi.

Tutti tradiscono.

Quel pensiero gli fece ritornare in mente dolorosi ricordi, insieme a dolorose promesse spezzate.

Ciel aveva imparato a sue spese che non bisogna fidarsi di nessuno.

Non si fidava di nessuno, nemmeno della persona che ora stava fissando severo. Ciò che lo legava a rimanere accanto alla ragazza castana era solo …

gratitudine. Almeno, era iniziata così …

Aveva giurato sul suo onore che l’avrebbe seguita fino al giorno in cui avrebbe ripagato il suo debito. Poi però i giorni divennero settimane. Le settimane divennero mesi e i mesi divennero anni. Videro il loro mondo toccare il massimo della sua gloria per poi affondare con estrema velocità. Colpa di capi deboli ed egoisti.   Rimasero insieme, solo perché erano soli, così decisero che era più conveniente rimanere soli insieme. Con il tempo la glaciale corazza che si era faticosamente costruito intorno fu scalfita dal suo caldo persistere, nonostante la loro natura non umana, e dopo quell’evento lei per lui divenne …

- Ciel-kun, andiamo – pronunciò la castana figura, rimettendosi il cappuccio, per nascondersi – intuì Ciel - , per poi sorpassarlo elegantemente non prima di posargli una leggera carezza su una guancia.

Ciel per quanto oramai vantasse una profonda conoscenza con Anthea, sapeva che c’era un qualcosa che gli veniva nascosto. Qualcosa di così orribile e doloroso che forse era troppo per essere rivelato. Cercò in tutti i modi meno invasivi che conosceva di scoprire il tormento della compagna, ma questa gli sfuggiva sempre, ma non si sarebbe arreso, perché per lui, lei, era … tutto ciò che gli rimaneva.

Due figure volteggiavano eleganti fra le cime degli alberi. Ognuno perso nei propri pensieri. Chiedendosi quanto ancora mancasse alla terribile burrasca.

Poi una scossa pietrificò su un ramo la giovane castana. Questa si voltò indietro ma non vide niente e nessuno che le possa aver provocato quei brividi, così si girò affiancando di nuovo il tredicenne, suo compare.

 

 

Un ragazzo dalla sbarazzina chioma dorata e dagli intensi e puri occhi azzurri si muoveva agile fra gli alberi, accanto a lui un uomo dalla postura muscolosa e dalla carnagione scura, il contenitore dell’Hachiby.

- Ehi Kill- Bee ci stiamo avvicinando ai campi di battaglia. Stai pronto a qualsiasi tipo di attacco. I Zentsu bianchi sono capaci di tutto. – pronunciò Naruto sull’attenti.

- Non c’è bisogno di tanta premura

Al qui presente ci pensa la natura, yeaaaaahh –

Naruto si schiacciò una mano sulla faccia per la pessima rima, maledicendo la fissa del suo compagno per il rap.

- Forza Polipone! I nostri amici ci aspettano! – aumentarono l’andatura già di per se veloce, ma d’un tratto delle scosse percorsero le spina dorsale del biondo contenitore del Kiuby, fermandolo all’istante.

Si voltò alla ricerca della possibile causa di ciò, ma non trovò nulla. Tornò all’affiancare il jinjiurikin, suo compare    

Due persone diverse e lontane,

 in quel momento, si vennero a incontrare.

Lo stesso pensiero andò nella mente ad attraversare.

 “ Sta per arrivare un brutto temporale. Come potremmo resistergli? ”

 

 

Da tutt’altra parte, la sottile sagoma di Nemesi fissava uno specchio d’acqua che nulla rifletteva. Vuoto. Vuoto come i suoi occhi. Vuota come la sua anima.

- La tempesta arriverà, arriverà, arriverà …

Tutti quanti sorprenderà, my fair lady –

Cantava il demone del male,

che niente ancora poteva fare.

Sfiorava lo specchio argentato,

rimembrando un passato ormai andato.

I ricordi di un tempo perduto,

fatto di sangue e da un amore mietuto.

E canta la sua inquieta canzone,

sognando la sua vendetta con grande fervore.

Sogghignava il demone del male,

che ancora nulla poteva fare.

Tuttavia, presto, la sua tempesta avrebbe tuonato

e infine tutto sarebbe cessato.

_ continua _

 

 

    

SPERO VI SIA PIACIUTO. VI RINGRAZIO IN ANTICIPO PER LA VOSTRA PASIENZA E PER SEGUIRE QUESTA MIA MODESTA LONG-FIC.

ALLA PROSSIMAAAAA!

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Capitolo 7
*** 6° Capitolo – Remember you, remember us. ***


bbs 6

Birth by sleep

6° Capitolo – Remember you, remember us.

Attorno al fuoco alcuni ninja stavano mangiando la loro meritata cena, mentre altri davano il cambio alle sentinelle. Non c’è riposo quando si è in guerra e ora, la guerra, è più che presente in quelle terre e ancora di più negli occhi e nei cuori dei valorosi soldati che la combattono.

Uno di questi soldati si allontanò dal plotone, salendo su un albero a rimirare la grande luna piena che si ergeva maestosa su di loro come unica spettatrice notturna di tutto quel sangue versato per la follia di pochi stolti. 

Il nostro pensieroso shinobi aveva una capigliatura bionda e sbarazzina, tenuta irta dal coprifonte recante il vessillo della Foglia: Naruto.

- C’è qualcosa di strano nella foresta. È come se mi stesse chiamando qualcuno. Che faccio controllo? AAAHHH! Non è da me stare a riflettere. Su coraggio! –

Un balzo e fu subito nel folto della foresta, inseguendo quel richiamo che gli scuoteva l’animo e lo stomaco. – Kiuby sembra agitata e soprattutto più mansueta del solito, però non sembra avvertire trappole è come se … -

- È COME SE AVVERTISSE UN POTERE MAGGIORE PER FINO AL SUO! –

- Chi c’è? Chi ha parlato? Esci fuori e mostrati! – Naruto si ritrovò in una raduna molto piccola e angusta, soffocata dai sinistri alberi secolari che la racchiudeva, proprio sopra di essa la luna la illuminava rendendola alquanto inquietante.

- Quante domande. A quale vuole che risponda per prima? – la voce acerba proruppe ancora nella radura, ma del proprietario non c’era ancora l’ombra. La cosa che sconcertava di più il biondo era che non solo non riusciva a localizzarlo, ma non percepiva la stessa presenza dell’estraneo. Era come se stesse parlando con un fantasma e la cosa non gli piaceva per nulla.

 “ Dannazione io odio le storie dell’orrore!  ”. Si ritrovò a pensare il biondo.

- Per prima cosa mi piacerebbe vederti in faccia, dannato. –

- Mn, come siamo volgari e impazienti. Va bene vi darò il grandissimo onore di mostrarmi al suo cospetto. –

E la voce fu di parola. Dall’oscurità della foresta una sagoma incominciò a delinearsi finché non fu completamente sotto il cerchio lunare, così da permettere la visione precisa dell'essere.

- È soddisfatto, adesso, Uzumaki Naruto-san ? –

 

 

MY MOMENT

Chi sarà la figura appena entrata in contatto con Naruto? Sarà un amico? Sarà un nemico?

Lo scoprirete sono continuando a seguirmi del prossimo capitolo ...

Sasuke: ... che uscirà fra un milione di anni.

Genesis: ... Che uscirà fra un mi- EHIIIIIIIIIIII NON è VERO CHE USCIRA' FRA UN MILIONE DI ANNI.

Sasuke: seeeeee come no =_=”

Genesis: Sas’ke perché devi fare sempre il cattivo?

Sasuke: Forse perché io sono il cattivo >_>

Genesis: NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO  °o°!!!

Anthea: Scusate, ma tu, Sasuke, che ci fai qui? Oggi non sei nemmeno comparso ?  

Sasuke: Lo so non me lo ricordare, ehi che ci fai pure tu qui, neanche tu sei comparsa oggi?

Anthea: io dovevo solo discutere con Genesis-san di una cosa del copione per il prossimo cap-

Sasuke: COSAAAAAAAAAAAAA? TU HAI GIA’ IL COPIONE, CIO’ VUOL DIRE CHE COMPARIRAI E IO NOOOOOOOOOO? GENESISSSSSSSSSSSSSSSSS!

Genesis: ORA BASTA TUTTE E DUE. SASUKE SMETTILA DI FARE LA PRIMA DONNA ALTRIMENTI DOVRO’ DUBITARE DELL’ESISTENZA DEI, COSì TANTO LODATI DA TE, COGLIONI-UCHIHA . E TU ANTHEA HAI FATTO UNO SPOILER NON GRADITO. ORA FILATE O VI PRENDO A CALCI, CHIAROOOOOOOOOOO?

Sasuke/Anthea: YES, MY LADY *rigidi con la coda fra le gambe *

?????????: Mn, quella non dovrebbe essere una mia peculiarità?

Genesis: Pure tu? Ma voi mi volete rovinare? Filate via suuuuuuubbbbiiiiittttooooooo!

Sasuke: Questo sibilo è più inquietante pure di quelli di orochimaru *trema per il disgustoso ricordo*  

 Genesis: Sasuke visto che ti manca Orochimaru se vuoi ti ci spedisco nel prossimo capitolo.

Sasuke: no grazie, io mi defilo ciao.

Genesis: Voi avete ancora qualcosa da dir- oh sono scomparsi bene.

ALLORA PASSIAMO AI RINGRAZIAMENTI. CONTINUO A RINGRAZIARE I LETTORI DELLA FANFICTION  E SOPRATUTTO CHI ANCHE COMMENTA E L’HA MESSA NEI SEGUITI.

SPERO CHE CONTINUATE A SEGUIRMI E A COMMENTERE-MAGARI UN PO’ DI Più.

Sasuke: Non puoi obbligare la gente a recensire se non vogliono

Genesis: Ancora qui sei, vattene oggi mi hai fatto arrabbiare abbastanza!

Sasuke: Ok scusa allora salutiamo insieme.

Genesis/Sasuke: CIAOOOOOOOOOOOOO E ALLA PROSSIMAAAAAAA *ovviamente a gridare sono io Sasuke si è limitato a un saluto accennato, bho vallo a capire? =_=”*        

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Capitolo 8
*** Capitolo 7 ***


BIRTH BY SLEEP

 

Senza alcun, ulteriore, ritardo ecco a voi il settimo capitolo.

Sasuke: Era ora! Comunque non pensare che te la farò passare liscia, autrice!

Genesis: eh? Perché? Che ho fatto?

Sasuke: Mi stai facendo passare per un pazzo schizzato?

Genesis: Ma tu lo sei V_V!

Anthea: Concordo >_>

Sasuke: Taciiiiiiiiiiiiiiiiiiiii!

Itachi: Dicaaaaa!

Tutti: ANCORA? A DETTO TACI NO ITACHI. VA VIAAAAA!

* Itachi se se va sconsolato *

Anthea/Genesis: Povero ç_ç!

Sasuke: Senti tu castana da strapazzo!

Anthea/Genesis: Parli con me?

Sasuke: =_= sto parlando con Anthea.

Genesis: AHHHHHHHH capito ç_ç *delusione*

Anthea: Che vuoi  cucciolo di babbuino? >_>

Sasuke: Io volev- COME C***O MI HAI CHIAMATO VECCHIA FRIGIDA?!

Anthea: Cucciolo di babbuino! Non ti conviene, comunque, insultarmi *seria*

Sasuke: neanche a te

* si fissano negli occhi da cui escono scintille e fulmini *

Naruto: Quando si dice: Questi due fanno scintille

Tutti(tranne sasuke e anthea): ……………*grilli*

. . .

. . .

. . .

AHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHAHHHHAAAAAAAAAAAAAAAAAAAHHHH

Anthea/Sasuke: Ma cosa vi rideteeeeeeeeeeeeee?! Io e lui/lei? MAIIIIIIIIIIIIIIIIII

Genesis: Questo veramente dovrei deciderlo io! *si intromette timidamente*

Anthea/Sasuke: * la fissano come si fissa il proprio peggior nemico *

Genesis: SCHERZOOOOOOOOOOOOOOOO! * scappa terrorizzata *

Naruto: Va bene faccio partire io la storia.^^

 BUONA LETTURAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA ^O^!

Capitolo 7 – Strada per l’ignoto.

- È soddisfatto, adesso, Uzumaki Naruto-san ? –

La figura che piano veniva irradiata dalla luce lunare, si portò davanti al biondo, mostrandosi come un bambino di tredici anni.

- Un moccioso?! Senti ragazzino non dovresti stare nel bosco, ma nel rifugio adibito ai civili e ai genin. Per caso, ce ne sono altri come te? –

Naruto era un po’ irritato e preoccupato che qualche altro civile non fosse stato evacuato.

- Come me? Si, ce ne sono altri, ma non si truci per loro! Non verranno attaccati e se mai qualche stolto ci dovesse provare, giungerà ad una lenta e dolorosa morte! – la voce del ragazzino era, per quanto acerba, molto fiera e suadente, aveva – si ritrovò a pensare il giovane contenitore – un qualcosa di misterioso e … antico.

- Senti bimbetto non – incominciò il biondo, ma venne bruscamente- quanto elegantemente- interrotto dal “bimbetto”.

- Naruto-kun la pregherei di non chiamarmi “bimbetto” o con qualsiasi altro nomignolo che si riferisca alla mia fisicità! La ringrazio. –

- Ma come parli? E che accento è il tuo? –

-L’accento non posso in alcun modo eliminarlo, mi duole. Per quanto riguarda la formalità e terminologia è solo ciò che rimane dell’educazione di una “persona” della mia estrazione sociale – l’enfatizzazione della parola persona non piacque molto a Naruto. “Che voglia insinuare qualcosa?” pensò.

- Chi sei? – mettendo un cipiglio serio, pose la domanda, mascherando la sua titubanza.

- Ha posto male la domanda e ne ha scordata una! La forma più esatta è: che cosa sei e cosa vuoi da me? – Ciel notò subito lo straniamento dell’interlocutore, e sorrise beffardo alla sua ingenuità.

- Qualunque essere vivente non può essere definito come una cosa, per questo non posso riferirmi a te come oggetto, quindi ripeto la mia domanda e aggiungo anche l’altra: chi sei e cosa vuoi da me? –

Il phantohive si scompose impercettibilmente alla sicurezza e purezza che emanava l’anima del biondo e senza accorgersene si leccò, appena, le labbra, ma accortosi dell’accaduto si ricompose subito.

- Il mio nome era Conte Ciel Phantohive, ex-cane da guardia della regina Vittoria d’Inghilterra. All’età di dieci anni la mia famiglia venne sterminata e io rapito e … possiamo dire torturato. Dentro di me crebbe l’odio per la perdita dei miei genitori e frustrazione e vergogna per quello che mi fecero quei vermi, così … - bloccandosi leggermente Ciel rialzò lo sguardo rosso vermiglio e allungato verso il cielo estivo del contenitore sorridendo maligno e sprezzante – … chiamai a me un demone mangia anime e mi legai con un patto a lui … – si tolse la benda mostrando l’occhio blu che ora si tingeva di violetto con un simbolo che brillava all’interno: una stella inscritta in un cerchio.

- … e li feci uccidere tutti! Uno ad uno, nel modo più lento e crudele che gli venisse in mente. Gli ordinai di servirmi finché non avessi trovato gli assassini dei miei genitori e avessi compiuto la mia vendetta e lo fece, ma al momento di prendere il suo compenso ovvero la mia anima qualcosa, andò storto qualcosa e invece divenni un demone. Lo sono dal 26 agosto del 1889, quindi diciamo da circa 270 anni. – la velocità con cui liquidò la parte finale del racconto lasciò basito il biondo che intuì che molto probabilmente molte cose erano state saltate e sviate, ma non disse nulla. Infondo non erano affari suo e poi loro erano due estranei. La storia gli ricordava molto quella di Sasuke e questo lo rattristò parecchio poi, però, gli ritornarono alla mente alcuni elementi del racconto che non erano essenzialmente possibili.

- Scusa per caso mi prendi per il culo, ragazzino? Che cosa diavolo sarebbe l’Inghilterra e chi è questa regina Vittoria? E che vorrebbe dire sei un demone? Magari volevi dire sei un contenitore come me? E poi, andiamo moccioso? Come potresti mai avere 270 anni, tralasciando che la data che hai usa è irreale visto che siamo ancora nel -

Naruto non ebbe il tempo nemmeno di finire la frase che venne fatto schiantare contro il mUro di un precipizio, lasciando la sua sagome in bella impressione.

- L’avevo avvertita Naruto-kun. Come me non si scherza! – due occhi rossi e felini fissavano il ninja in modo al quanto minaccioso e furente, nonostante l’apparenza sembrasse indifferente e pacata. Un’aura nera si sprigionò dal minuto corpo che ora avanzava lento verso l’inerte e pietrificato biondo.

Naruto tremava a quella vista, gli sembrò di ritornare indietro a quando incontrò per la prima volta Kiuby. Si sentì esattamente come quando era un bambino. Solo che ora lui non era più un bambino. La consapevolezza di star passando per un moccioso risvegliò il suo orgoglio, tanto da farlo rialzare in una posizione dritta e fiera, che fece fermare la marcia del demone.

- NON HO PAURA DI TE. SONO RIUSCITO A SOTTOMETTERE KIUBY, NON MI FARO’ METTERE I PIEDI IN TESTA DA UN CHIBI-AKUMA! (piccolo demone, circa più o meno XD!:_nd. Autrice) – si mise in posizione di difesa.

“ Quanta sicurezza. Quanto furore e … caparbietà. Si ha fatto proprio la scelta giusta.” Si ritrovò a pensare il demone, che ora si ritrovò a sghignazzare divertito e calmo.

- Hai superato il mio test! Congratulazioni! –

L’aura demoniaca che emanava il corpicino si dissolse com’era giunta.

- Cos? Test? Ma cosa diavolo? – Naruto guardava stranito Ciel che a sua volta lo rimandava divertito. Rimanendo comunque sull’attenti si arrischiò a porre l’ultima domanda cui non era giunta risposta – cosa vuoi … emm cosa vuole da me? – non seppe perché si corresse, ma forse era meglio non rifarlo arrabbiare, anche se ora non vi giungeva alcun intento malvagio o ostile.

- Naruto-kun non si sforzi di darmi del lei. Non mi offendo per il tu, anzi mi fa quasi sentire più … giovane.- un leggero ridacchiare fuori uscì dalle sottili labbra del moro – Comunque preferirei discuterne con la mia collega in un luogo più appartato e sicuro se non la disturba. – il ninja notò che non era propriamente una richiesta anzi era un ordine a tutti gli effetti. “Dannati, teme con l’aria da belli e dannati e con il loro stupido avanger-modo (sarebbe modalità vendicatore XD). ” Naruto sbuffò sonoramente ribattendo.

- Va bene, ma non posso tardare molto. Non posso abbandonare i miei compagni. Spero solo che le vostre informazioni ci siano utili con la guerra?-

- Più che utili, anzi vi sono di vitale importanza se volete in qualche modo vincerla, visto che ora come ora non la state neanche combattendo. -  

- Cosa vuoi dire con questo? Tutti gli uomini morti non hanno per caso combattuto, ne? EH? –

-Si hanno combattuto, ma hanno concentrato le loro forze sul nemico sbagliato! Ora mi segua.-

Uzumaki Naruto non seppe mai perché seguì e si fidò di quel demone. Sta di fatto che sparì con lui nel folto del bosco verso una strada ignota.

Lo spazio dell’autrice (…e degli intrusi =_=”)

   Bene siamo giunti alla fine di questo settimo capitolo. Vi rassicuro che per il prossimo è già pronto devo solo trascriverlo nel computer. Quindi se ne parlerà circa più o meno durante la fine di questa settimana.

AVVERTENZE:

 Ho deciso che prima di postare i capitoli seguenti aspetterò le recensioni. Sinceramente il non sapere se la storia piace e la mancanza di recensioni mi fa intuire un mancato interesse per la storia e a me lavorare per nessuno un po’ mi secca. Io ovviamente non sto’ costringendo nessuno a commentare, ma magari un commento positivo o anche negati in caso la storia non piaccia o ci fosse qualcosa che non vada me lo aspetto, visto che i visitatori ci sono.
Detto ciò ringrazio comunque i soli lettori e  
Fredrika Uchiha che come sempre mi a fatto notare come apprezzi il mio lavoro.
Comunque come ho detto prima siete liberi. E solo che vedo i lettori ma non so che cosa pensano della storia tutto qui.

Va bene ora vi saluto e al prossimo capitolo ciaooooooo ^O^!

  

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Capitolo 9
*** 8° Capitolo – Ritrovate antiche conoscenze ***


Birth by sleep 9

                    Birth by sleep

Salve a tutti! Finalmente mi sono decisa a postare il capitolo ottavo. Rispetto alla data che avevo prefissato, ho leggermente …

 Sasuke: Leggermente? Ò_O

Genesis: Si, leggermente e non interrompere. Comunque stavo dicendo che ho leggermente sforato dalla scadenza, ma la speranza di ricevere qualche altro commento c’era sempre, a proposito ringrazio Kyuubi wind che è stata la prima e l’unica ç_ç a commentare il settimo capitolo. Poi in più si sono messe di impegno pure le forza della natura(o meglio biologiche), ovvero ho avuto la febbre per un’ intera settimana contornata da un bel raffreddore che mi ha tappato il naso per due settimane, Dio che incubo.

Sasuke: ma come siamo melodrammatici e vittime!

Genesis: Ha parlato Sasuke “mi hanno sterminato il clan, guardatemi guardatemi. Uccido mio fratello così sarò felice, non m’importa se tradisco la fiducia delle persone che mi amano, però ho scoperto che Itachi ha sterminato il clan solo sotto ordine dei vecchi bacucchi del consiglio(che secondo me erano pure sotto ipnosi da parte di Danzo con i lupi) quindi ora mi vendico di loro sterminando un intero villaggio, composto da donne, uomini e bambini che non hanno alcuna colpa di ciò. ” Uchiha,che è IL RE DEL VITTIMISMO.

Sasuke: …

Genesis: ahhhhhhhh, ora non parli più. Vedo che te la sei sentita parecchio?!

Sasuke: Faccio veramente così tanto la parte della vittima?

Genesis: Si V_V

Sasuke: …

Genesis: Ecco taci che è meglio. Va bene ora è assolutamente meglio che io termini questa parentesi altrimenti finisce che perdo i fan di Sasuke, da notare che io AMO Sasuke, ma è comunque questo quello che penso da un po’ di tempo a questa parte infatti nelle mie fanfiction cerco in tutti i modi di risollevarlo.

Sasuke: Sul serio? Quasi quasi ti rivaluto come scrittrice.

Genesis: Ma grazie =_=”!

OOKAYYYYYY ORA BASTA CIARLARE E SU COL CAPITOLO.

BUONA LETTURA ^O^

               Ritrovate antiche conoscenze

                   Capitolo 8

Un raggio di luce accecò Naruto, bloccandolo sul posto. Si domandava da dove venisse quella luce folgorante visto che era notte, voleva chiedere, ma tutto ciò che riuscì a fare fu coprirsi gli occhi con una mano.

D’un tratto una voce dolce e calda lo precedette :- Naruto-chan è da tanto tempo che non ci vediamo. L’ultima volta che ti ho incontrato eri un piccolo e iperattivo dolcissimo bambino. Per caso ti ricordi di me? –

Naruto sgranò gli occhi. Quella voce gli trasmetteva una sensazione di rimembranza, ma non ricordava il quando e il dove. Allora si arrischiò a domandare incertamente.

- Noi ci conosciamo? – si avvicinò alla voce che lo aveva interpellato. Il Phantonhive istintivamente si portò a fermare la marcia dello shinobi, ma la mano tesa della figura ancora nascosta dal buio, che ora regnavo misteriosamente, lo fermò.

La luce che prima brillava ferente era stata spenta, lasciando, così, libera solo la luce che filtrava dall’esterno della serra. Questa non era il massimo, ma permette la vista al ninja.

Uno stormo di farfalle bicolore nero e blu-notte si materializzò davanti a lui e da queste ne uscì una donna dalle curve molto formose e rotonde, la figura Giunonica era slanciata e proporzionata e salendo per il corpo si ritrovò ad ammirare il viso. Era diverso da tutti gli altri. I suoi lineamenti erano più dolci e la forma degli occhi era allungata, quasi come quella di un gatto, ed erano di un nocciola scuro, non impenetrabili ma limpidi. Il coloro dei capelli, lunghi e mossi, ricordava quello degli occhi. Decisamente particolari. Per i lineamenti gli ricordava molto Ciel. “ Che fossero parenti? ”.

- Si, ci siamo già incontrati, parecchi anni fa, come ti ho già detto eri solo un bambino. Se non ti ricordi di me, è normale. Tutti tendono a dimenticarci – il biondo percepì nella ragazza una certa malinconia e amarezza, ma non si fece comunque intenerire troppo è ripartì all’attacco.

- chi sei? Che legame hai con me? –

 - Perdona la mia maleducazione. Mi presento subito. Il mio nome è Anthea, il cognome con gli anni l’ho dimenticato. Sono una dei primi esseri viventi che posarono i piedi sul nuovo mondo, come lo avete chiamato voi? Ah si Cinque Terre, nome davvero poco originale. Sono un’umana che ricevette “ il dono ” dell’immortalità, voi ci chiamate demoni. Cosa che per noi è una grave offesa giacché il nostro significato di demone è molto più simile a quello che rappresenta voi. -  la sentenza che Anthea sputò con rancore venne più che percepito da Naruto, che non seppe perché non ebbe cuore di smentire, “ Che infondo avesse ragione? ”.

 - un demone? Tu? Mi sembri più un angelo per l’aura che emani? – l’ingenuità e sincero sgomento che traboccò dalla domanda retorica del biondo, fecero rabbonire Anthea che commossa gli si avvicinò prontamente , stringendolo al suo petto, in un abbraccio di accorato ringraziamento. Naruto che per permettere che lo abbracciasse si dovette un po’ abbassare, visto la leggera differenza di altezza, a quel contatto scoppiò in un acceso rossore imbarazzato e cercò leggermente di liberarsi dell’abraccio, ma un sussurro soffocato lo fece desistere. – Grazie – Naruto in quel grazie percepì come una certa liberazione da parte della castana.

Una porta venne aperta e poi silenziosamente chiusa. Ciel li aveva lasciati soli. La castana sciolse l’abbraccio e si ricompose, riprendendo un certo contegno, per poi ricominciare a parlare.

- Il tuo animo è forte, ma troppo buono per il male che si sta scatenando, ma è in voi che io ripongo la mia ultima speranza. Mi dispiace dovervi caricare di un tale onero. –

- Voi? Chi – ? –

- A tempo debito ti racconterò tutto ora … Naruto che hai? –

Al biondo girava la testa, sentiva come se qualcuno stesse graffiando una lavagna con le unghie proprio accanto alle sue orecchie, sentiva delle parole sconnesse come “non fidarti” o “tutti ti hanno usato” o “uccidili” era come quando Kiuby cercava di farsi cedere il suo corpo, ma non era il demone codato questa volta. Era più forte e doloroso, cercò di farla tacere – Ti prego taci! Non è vero! Non mi hanno solo usato! –

Anthea capito cosa stava per accadere cercò di riportarlo alla realtà.

- Naruto non ascoltarla. Segui la mia voce. Hai capito Nacchan? Segui me. –

“ Ti hanno nascosto la tua identità. Ti hanno maltrattato e recluso in solitudine per tutta la vita. Nessuno che ti accudisse se stavi male, nessuno che ti consolasse se eri triste o impaurito. Tutti ti hanno abbandonato, pure coloro che dovevano proteggerti non ti amano. Loro, i tuoi fantomatici amici, sono solo delle belle facce davanti e pronti a tradirti alle spalle. Pur di proteggere il loro vero tesoro, kiuby, loro erano disposti ad ucciderti così da trovare un nuovo contenitore. Lo sai perché hanno desistito?  

- Perché sono miei amici. –

“ Sbagliato, perché hanno visto come controlli bene il tuo demone così possono usarti come arma di distruzione di massa. Guarda il ‘tuo migliore amico’ lui ti ha abbandonato. A lui non importa nulla di te. Voleva ucciderti, lo vuole ancora. Lo sai perché non l’ha mai fatto? Perché non gli servirebbe a nulla. Perché per lui non sei importante e l’ucciderti non gli avrebbe dato il potere a cui mirava. Sei solo un povero idiota se pensi che esistano cose come l’amicizia, tutti sono pronti ha-  

- Ora basta Claudia, questa è un’offesa personale. Qua quella che ha tradito non sono io – la voce di Anthea si intromise forte e chiara e al quanto arrabbiata nella ‘discussione’.

“ Ci sei pure tu! Bene sarà più divertente così strapparti le tue speranze, kukukuku ”   

- Taci! Naruto! Naruto mi senti? Tu sai che non è vero! I tuoi amici ti amano e per questo che lottano. A loro non importa nulla di Kiuby, e se lottano per impedire all’ akatsuki di prenderlo e solo perche è una parte di te e che la sua estrazione vorrebbe dire la tua morte. Di una sola cosa concordo con lei: Sasuke. Lui è cattivo. Devi lasciarlo andare, Naruto. Prima che la sua ombra ti divori. –

- IO lo so che i miei amici mi amano. Io non li tradirò –

“ COSAAAAAAAAAAAA? ”

- Hai sentito bene. Chiunque tu sia. Lasciami ANDAREEEEEEEEEEEEEEE! –

E dopo quell’urlo il silenzio si propagò per la serra. Anthea si affrettò a soccorrere il biondo, che però la scansò allo stremo delle forze.

-  Ritira … quel-lo c-che hai det-to su Sas’ke. Lui non è cat – ma ogni parola venne troncata dallo svenimento che colpi lo shinobi, che non toccò mai terra visto che la castana, con un dolce quanto triste sorriso, lo impedì.

- Se sarà veramente così, sarò ben felice di farlo, piccolo Nacchan.-

 

 

All’esterno della villetta, Ciel se ne stava sdraiato su un ramo, guardando il cielo stellato. Molti pensieri echeggiavano nella sua testa ed erano uno più confuso dell’altro. Non riusciva a capire perché non riuscisse a lasciare Anthea e quella stupida impresa che si era prefissata. Lui odiava, per giunta, quei schifosi “umani”. Per colpa loro lui e lei avevano …

- Mi è impossibile realizzare come con gli anni si sia raddolcito in questo modo, bocchan* ! – una folata di piume nere si sparse nell’aria come nefasti fiocchi di cenere, insieme ad una sensuale e profonda voce, che nascondeva un tono ilare e strafottente.

Ciel spalancò gli occhi e dal suo viso si poté percepire tutta la sua sorpresa. Chi più lo aveva tradito era lì. Per lui provava solo odio e rancore, ne era più che certo, ma non poteva negarsi di essere sorpreso da una sensazione di lontananza e mancanza.

Si sentì esattamente come quando era un povero e debole cucciolo d’uomo completamente dipendente da lui. Il suo patto. Il suo demoniaco maggiordomo. Sebastian Micaelis.

Il suo rimembrare venne interrotto dalla consapevolezza che il motivo per cui il maggiordomo era lì non era certo una visita di cortesia. Con questa certezza si risvegliò del tutto perché sapeva che sia lui che Anthea erano in pericolo, così, ripristinato tutta la sua baldanza Phantonhive, scese dall’albero con un felino e elegante balzo.

- Sebas- Corvo, come osi mostrarti al mio cospetto dopo il tuo vile tradimento alla mia persona, il tuo padrone? Rompendo così i più sacri principi su cui si basavano, a tua detta, l’essere un demone? –

Il corvo oscurò ulteriormente il volto, rendendolo ancora più imperscrutabile. Per un attimo, rimirando il suo ex-bocchan mentre era assorto nei suoi pensieri, gli era sembrato di rivedere il giovane umano con cui aveva stretto il patto che aveva stravolto la sua vita.

- Ciel Phantohive per conto della nostra signora Nemesi** la sua compagna Anthea è condannata a morte, mentre lei ha il grande onore di essere riammesso nelle sue grazie se abbandonerà questa folle impresa contro lady Nemesi –

- Nostra signora, ne? Non ricordo che il conte Ciel Phantonhive e lady Anthea siano sotto tale autorità. Noi non siamo più cani di nessuno da tempi antichi e tu, Corvo, prima devi prendermi, lo sai che amo giocare. –

Sebastian non ebbe il tempo di fare nulla che fu sbalzato via. Il maggiordomo si aspettava un’altra aggressione, invece vide solo una forte nebbia avvolgersi intorno alla minuta figura di Ciel insieme a volanti petali di rosa neri prima di vederlo scomparire lasciandolo con un ultimo sussurro.

- Non ti permetterò di farle del male. Lei è il mio patto e la mia ultima ragione per rimanere in questo mondo. – e detto ciò il Phantonhive e ogni traccia della villa sparì nella nebbia e nei petali neri.

Un’aura nera di estrema ira si protrasse per tutta la raduna ormai vuota.

- La sua ultima ragione … -

E la terra tremò violenta sotto il peso della rabbia del demoniaco maggiordomo dal cuore di ghiaccio.

_ CoNtInUa_

    **********************************************

Non mi ammazzate lo so che è un capitolo che lascia tanti perché, ma è così che deve essere. Altrimenti non si avrebbe la voglia di leggere il prossimo capitolo.

Bene sono saltati fuori altri due personaggi, una certa Claudia e Sebastian Micaelis (il Corvo).

Chi è questa Claudia? Che legame ha con Anthea? Che ruolo ha in tutta questa storia?

Perché Sebastian tradì il padrone Ciel? Perché sembra avercela ’leggermente’ con Anthea?

Quante domande e perché. Che sarò felice di rivelare proseguendo nel scrivere questa avvincente (lo spero) avventura.

Continuo nel sperare nel vostro appello, commento di gradimento o meno, perché come dico sempre i commenti positivi ti invogliano a continuare e quelli negativi a migliorare.

Detto ciò vi lascio con l’attese del prssimo capitolo, che ho già scritto, ma non illudetevi non postero presto come il giorno dopo, sorry V_V, ma sono bastarda BUABUABUABUAW.

Sasuke: Dio e poi dicono che sono io il teme, vabbhe siccome a quanto pare l’autrice è impazzita mi sembra lecito aggiungere le note che ha dimenticato. Ecco a voi:

* bocchan = signorino. È così che Sebastian chiama sempre Ciel in kurishitsuji.

** Nemesi= parola greca che sta a significare Vendetta.

Bene credo posso fare pure i saluti. Qui è Sasuke, e vi avverto, commentate perché siamo noi che dopo dobbiamo sorbirci i lamenti e piagnistei di questo essere informe @_@ (sharingan).

Genesis: EHIIIIIIIIIII!

CIAOOOOOOOOOOOOO A TUTTI E ALLA PROSSIMA ^O^    

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Capitolo 10
*** capitolo 9 - domanda sconvolgente ***


Salve a tutti miei accaniti lettori, vi sono mancata?

TUITTI: NOOOOOOOOOOOOOOO v_v

Cattivi ç_ç

Comunquemente parlando XD non so come scusarmi per tale madornale ritardo.

Sasuke: 2 mesi di ritardo non si può solamente chiamare madornale ritardo V_V

Anthea: Concordo

Oh mio Dio se quei due sono d’accordo domani cadrà il cielo

Sasuke/Anthea: Ma falla finita e vieni al punto fannullona

 OK OK MAMMA MIA QUANTO SIETE ANTIPATICI.

Allora cosa posso dire se non: scusatemi. Il problema di tale ritardo non è dato da poca ispirazione perche il capitolo era già pronto, insieme a molti altri solo che ho avuto una batosta pazzesca nella mia vita privata e non ho avuto la forza nemmeno la voglia di campare figurarsi riscrivere il capitolo nel computer!!!

Ma ora mi sono decisa a postare perché me l’ero ripromessa, che nelle vacanze natalizie ci avrei dato dentro.

Ed eccomi qui pronta a continuare.

Senza alcun indugio ecco a voi il nono capitolo.

                Birth by sleep

                        Capitolo  nono

                                                            Domanda sconvolgente

 

-Come mai hai attivato il sistema di difesa, Ciel-kun?-

-Nemesi ci ha mandato il suo corvo di compagnia-

Parole pacate, nascondenti l’ira e la delusione  che ebbero il potere di allarmare la pacata figura femminile che stava passando un panno bagnato sulla fronte del loro ospite, continuò -  Che gli è successo?- cercò di cambiare discorso il ragazzino. Tentativo che fece un bel buco nell’acqua.

-Cosa voleva il corvo da noi? Per caso ti ha attaccato? Ti ha toccato? – proprio come una mamma chiocciola Anthea incominciò ad esaminare il più piccolo per assicurarsi della sua integrità.

Ciel sorrise a tanta premura, il bello e che si chiedeva ancora come riuscisse a sopportarla. Quando invece si dovrebbe chiedere come riuscirebbe a resistere senza tali attenzioni.

Anthea lo considerava come una sorta mi fratello minore, il bello che quello più grande è proprio lui. Ma una cosa che lo rattrista di questo trattamento c’è. Si sentiva come il rimpiazzo del fratellino che Anthea non era riuscita a proteggere secoli addietro.

Tuttavia gli bastava anche questo stato di rimpiazzo. Perché amava Anthea  e sapeva che senza le sue premure da mammina  isterica non sopravvivrebbe.  In fine decise di non farla penare più alla ricerca di una qualche ferita invisibile.

-Anthea non crucciarti . Sto bene! Non gli ho permesso di arrivare a un contatto ravvicinato-

Ciel la vide risedersi con un sospiro di sollievo-

-Grazie a Dio!-

Il silenzio che si era venuto a formare si dissipo leggermente quando un mugolio  uscì dalle labbra del bel biondo addormentato che stava steso sul divano del soggiorno in cui si erano spostati. Poi il giovane ninja aprì gli occhi azzurrissimi e ancora appannati dal dormiveglia.

-Naruto sono felice che ti sia ripreso. Come ti senti?-

Il biondo con l’aiuto della castana si mise lentamente a sedere sorseggiare il bicchiere d’acqua fresca che gli offrì il piccolo moro.

-Naruto ti devo dare una brutta notizia!- Ciel all’improvviso parlò, attirando l’attenzione del biondo su di se.  

-Quale?-

- mi duole avvertirti che non potrai raggiungere presto i tuoi amici sul campo di battaglia, purtroppo dei nemici hanno scoperto l’ubicazione della nostra sede, per cui l’abbiamo dovuta nascondere, ma come capirai se per un male augurato caso qualcuno dovesse uscire da qui la protezione verrebbe meno e così verremmo scoperti e poi uccisi, compreso te. Poiché al nostro nemico della tua forza portante non se ne fa nulla. Loro voglio uccidere Anthea e far prigioniero me. Capisci, vero, che non possiamo lasciarti libero di andare proprio adesso?-

Ciel parlò a Naruto con un certo tono di superiorità, come fa un insegnate con un bambino duro di comprendonio. In quel tono Nauto percepì tutta l’arroganza che era solito sentire da Sasuke e per poco non saltò alla gola del più “piccolo”, ma si trattenne.

-Comunque tranquillo Naruto ho fatto si che tutte le tue copie nei vari campi siano più che resistenti agli attacchi e come se avessero te, infatti stai tranquillo non sono scomparse quando hai perso conoscenza- Anthea gli sorrise affettuosa spettinandogli leggermente la folta capigliatura. Naruto percepiva uno strano calore alle guance. Era arrossito. Quella ragazza era troppo dolce per essere un demone, a meno che non stesse recitando, ma lo trovò impossibili, o almeno lo sperava tanto.

- Comunque per non far preoccupare l’hokage e i tuoi amici ora Ciel andrà ad avviarli della tua permanenza qui dove verrai protetto adeguatamente. Giusto Ciel?-

-Io non ho bisogno di essere protetto- sentenziò offeso il ninja. Provocando un leggero risolino

cattivo da parte del moretto che non mancò di far sentire la sue opinione.

- Forse non avrai bisogno di protezione, ma di una babysitter sicuro!-

-Cosa hai detto marmocchietto centenario dei miei stivali? Ripetilo sei il coraggio!-

Sbraitò furente il biondo contenitore.

-lo farei se non significasse abbassarsi al tuo livello di infantilità, che non avevo nemmeno io quando avevo gli anni che dimostravo ovvero 13 anni.-

-BRUTTO BRUTTO…. MMMMMMMMMMMMMMMMMMNMNMNMNNM-

Anthea tappò la bocca al biondo e diede una tirata d’orecchie al piccolo conte.

-Sentite voi due esigo educazione e cooperazione in questa casa. Ci siamo capiti?-

- si- pronunciarono all’unisono i due litiganti.

- Bene-sorrise felice la castana lasciando andare i due.- allora ora tu, Ciel, vai ad avvertire i Kage, mentre io e te, Naruto, parleremo della situazione  reale della guerra che è alle porte.-

- Va bene io vado ciao!- Ciel aprì un portale e si stava apprestando ad entrarvi dentro, quando Anthea si ricordo si una brutta abitudine del moro.

- Ah Ciel, mi raccomando presentati come si deve e non equivocare la nostra posizione- ma sfortunatamente era troppo tardi, la ragazza sospiro sconsolata, consapevole che il compagno avrebbe combinato qualcuna delle sue marachelle sadiche, DIO QUANTA PASIENZA.

-Bene Naruto ora possiamo parlare e tu mi puoi chiedere tutto quello che vuoi. Da cosa vuoi iniziare?-

Naruto fissò intensamente la ragazza davanti a lei e poi fece la sua domanda

-Perché odi così tanto Sasuke? – Anthea strabuzzò gli occhi. Quella domanda non se la sarebbe mai aspettata visto che lei non aveva mai tirato in ballo l’Uchiha. Allora chiese vaga, come se non stesse ammettendo nulla.

-Da cosa presumi che io odia il tuo amico Uchiha?-

-Ovvio dal tuo irrigidirti al solo nominarlo e per i tuoi giudizi azzardati sulla sua presunta cattiveria. Anthea tu non sei proprio il tipo da pregiudizi così avventati senza conoscere una persona, per cui si può giungere a due soluzioni o mi sono sbagliato del giudicarti, cosa che dubito, o hai conosciuta Sasuke e lui ti ha fatto qualcosa? Allora ci ho azzeccato?-

Anthea guardò sconvolta il ninja pensando disperata: “ e meno male che tutti dicono che è un idiota, ha fatto un’analisi più che accurata, DANNAZIONE. E ora come gli rispondo?”

Castano nell’azzurro. Azzurro nel castano. Qual è sarà la cocente verità che vi si nasconde?

 

_CoNtInUa_

 

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