Piani di conquista

di Agartha
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. Prologo ***
Capitolo 2: *** 2. Analisi della situazione ***
Capitolo 3: *** 3. Le prime mosse di James ***



Capitolo 1
*** 1. Prologo ***


Questa fic è il mio regalo di compleanno per Georgia

Questa fic è il mio regalo di compleanno per Georgia. Tanti auguri sorellina. Lei ha un debole per il genere commedia, per cui ho deciso di scriverle qualcosa che spero gradirà davvero.

È una fic senza grosse pretese, e forse a tratti nemmeno tanto originale ma spero sarà una lettura comunque piacevole. È un po’ ispirata a “Hitch” con Will Smith, per cui se l’avete visto sapete cosa aspettarvi, anche se con le dovute differenze.

Non credo durerà a lungo, anche se non so ancora quanti capitoli saranno.

Posto il primo capitolo oggi perché è il compleanno di Georgia ma conto di proseguire questa storia con maggiore regolarità quando avrò finito un’altra fic che sto scrivendo, ovvero “…fu…”

Mi farebbe davvero piacere avere il vostro parere.

Come al solito i personaggi di cui scrivo non sono miei ma della Rowling. Scrivo solo per diletto, anche perché nessuno mi pagherebbe per farlo. Eh eh eh.

Un bacione.

Commentate.

Agartha.

 

Un ringraziamento speciale a Kaya per avermi fatto da beta reader e consulente. Grazie. Agartha.

 

 

PROLOGO

 

“Ti andrebbe di uscire con me anche domani?”, esclamò titubante un ragazzo di diciassette anni dall’aspetto tarchiato.

“Ma certo, sarà un vero piacere. Oggi mi sono molto divertita con te.”, fu la risposta decisa della ragazza della sua stessa età che aveva di fronte.

“Anch’io mi sono molto divertito.” Sorrise il giovane dai capelli biondi. “Ci vediamo, allora, domani in Sala Comune alle dieci visto che non ci sono lezioni?”

“Sì, va benissimo.”, asserì la mora, guardando intensamente l’altro nei suoi occhi azzurri slavato.

Il ragazzo prese quello sguardo fisso come un invito e con un po’ di timore, visto che era la prima volta che tentava una manovra del genere, s’arrischiò ad avvicinare le sue labbra a quelle della ragazza.

Quando le bocche entrarono in contatto, lei non si tirò indietro. Fu un bacio dolce, per nulla ardito, ma per entrambi i ragazzi fu molto sentito.

Quando si separarono, un po’ imbarazzati, la ragazza salutò il giovane con un dolce: “Ci vediamo domani.” Poi sparì oltre il quadro della Signora Grassa, che faceva d’entrata al dormitorio dei Grifondoro, lasciando solo il ragazzo nel corridoio.

Lo sguardo del giovane era perso nel vuoto e sul suo viso era impressa un’espressione estasiata. Era appena riuscito a baciare la ragazza dei suoi sogni e lei non l’aveva rifiutato anzi, si era dimostrata felice e desiderosa di incontrarlo anche l’indomani. Nemmeno nei suoi sogni più belli aveva mai raggiunto un tale risultato. Era felicissimo da non stare più nella pelle.

La sua solitudine, però, non durò a lungo perché ben presto si ritrovò circondato da altri tre ragazzi che si complimentavano con lui e gli battevano le mani sulle spalle.

“Non ci posso credere Wormtail, sei riuscito a conquistare la terza ragazza più carina della scuola. Sei stato grande.”, esclamò il ragazzo dai capelli castani ribelli che portava dei buffissimi occhiali tondi. “Anche se a dirla tutta quando, prima, durante la vostra uscita, ti sei sbrodolato con il budino, un po’ ho temuto per il peggio.”

“Lei, però, non ha provato disgusto per quel fatto, anzi ti ha pulito teneramente ed ha cominciato a ridacchiare. Devi piacerle davvero molto. Complimenti Wormtail.”, disse semplicemente il ragazzo dai capelli ed occhi castani, dall’incarnato pallido con un sorriso dolce.

Il terzo giovane, il più bello del piccolo gruppetto, con i capelli neri e gli occhi grigi-azzurri, invece, non disse nulla, si limitò a guardare compiaciuto il ragazzo che gli altri due avevano chiamato Wormtail, come se aspettasse una sua parola.

Parola che non tardò ad arrivare: “Grazie ragazzi. Nemmeno io riesco ancora a credere di poter piacere a Susan, ma è così. Grazie Padfoot.” Si rivolse al ragazzo silenzioso. “Senza di te non sarei mai riuscito a conquistarla.”

Quest’ultimo, a quelle parole, sorrise soddisfatto per poi, però, fare spallucce. “Figurati Wormtail. Non ho fatto niente di speciale. Ormai ho aiutato così tante coppie  a nascere qui ad Hogwarts che ho perso il conto. Conosco le donne come le mie tasche e se qualche conoscente mi chiede aiuto per conquistare la ragazza a cui tiene, se vedo che i suoi sentimenti sono sinceri, perché dovrei negarglielo? Tu mi sei sembrato davvero innamorato di Susan, hai chiesto il mio aiuto, sei uno dei miei più cari amici, non aiutarti sarebbe stato un reato. E poi credimi, se sei riuscito a conquistarla è solo merito tuo, hai seguito le mie indicazioni, questo sì, ma io ti ho solo spiegato come dovevi comportarti per farti notare da lei in modo che potesse apprezzare le tue qualità. Tutto qui. Lei desiderava un ragazzo dolce che la facesse divertire, un ragazzo da poter coccolare e che le ispirasse buoni sentimenti, diverso da quei tizi con la puzza sotto il naso, che di solito le girano attorno e tu, con il mio aiuto, le hai fatto capire che sei quello giusto. Comunque ormai il mio lavoro è finito, domani sarà il vostro quarto appuntamento, il vostro legame si è consolidato ed io non posso più aiutarti. Spetta a te ora far funzionare questa storia, io non posso più metterci mano.”

Wormtail, nell’udire quelle parole, si fece dubbioso: “Spero che domani vada tutto bene. Per ora sei sempre stato tu a dirmi cosa dovevo fare durante gli appuntamenti. E se con il mio modo di fare non le piacessi?”

“Non credo sarà possibile. Io ti ho detto cosa fare in base alle tue qualità, alla tua predisposizione. Ora basta solo che segui il tuo istinto, vedrai che andrà tutto per il meglio.”, lo rassicurò il ragazzo chiamato Padfoot.

“Speriamo sia come dici.”, sospirò l’altro.

“Lo sarà, vedrai, ma ora se non mi sbaglio Prongs, sei tu quello che deve chiedermi un piacere, vero?”, disse il ragazzo dai capelli neri rivolto a quello con gli occhiali.

Quest’ultimo, a quelle parole, arrossì. “Beh… sì. Se sei riuscito ad aiutare Peter, tutto sommato forse potresti aiutare anche me che sono il tuo migliore amico. Ormai è da anni che provo a conquistarla ma lei niente, non vuole saperne di me. Cosa devo fare?”, disse con un tono di voce disperato.

“Immagino tu stia parlando di Lily Evans, vero?”

“Sì.”, asserì l’altro. “Non avrei mai chiesto il tuo aiuto normalmente, Padfoot, anch’io m’intendo di donne  e so come compiacerle, ma con lei è diverso. Le ho provate proprio tutte, ed ormai non ho più idee. Tu pensi di averne?”

“Qualcuna.”, disse misterioso l’altro giovane. “Però se dovessi riuscire a farvi mettere insieme, voglio che tu riconosca la mia superiorità nella conoscenza delle donne, dell’amore ed anche di voi tre.” Sembrava che a Padfoot premesse essere riconosciuto il migliore. Lui ed il ragazzo soprannominato Prongs erano molto amici, ma erano anche rivali nell’arte della conquista ed in generale, della conoscenza di quello che a loro avviso erano le cose più importanti nella vita: ovvero l’amore e l’amicizia.

Prongs per un attimo rimase dubbioso se accettare o no, ma poi sospirando disse: “E va bene, ormai sono disposto a tutto. Io amo davvero Lily. Aiutami.”

L’altro sorrise furbescamente già pregustando la sua vittoria.

“Cosa c’entriamo tutti e tre? Non mi risulta che io partecipi in qualche modo ai vostri raggiri sentimentali.”, intervenne, a quel punto, nella discussione il ragazzo dall’incarnato pallido per nulla felice di essere stato messo in mezzo.

“Invece ci parteciperai, fra due mesi dovremmo lasciare Hogwarts per sempre ed ho intenzione di aiutare anche te Moony a trovare una ragazza.”

“Non se ne parla nemmeno.”, esclamò il ragazzo chiamato Moony.

“Ma perché? È bruttissimo partecipare alla festa di fine anno da soli.”

“Perché non m’interessa. Pensa a trovarla per te una ragazza, mi sembra che anche tu sia single, no?”

“Io ho già adocchiato il mio bersaglio.”

“T’interessa una ragazza?”, dissero tutti insieme gli altri tre ragazzi sorpresi.

“Incredibile.”, continuò da solo Moony. “Tu, fino a questo momento, sei sempre stato estraneo alle faccende d’amore. Ami aiutare gli altri, ma per te stesso sei sempre stato molto restio ad impegnarti.”

“Beh… fino a questo momento è stato così, ma finalmente ho trovato una ragazza che mi piace davvero.”

“Ah sì. E chi è?”, chiese Moony.

“Te lo dico, solo se prima mi dici tu a chi sei interessato. È impossibile che in diciassette anni di vita tu non abbia mai avuto una vista.”

“Visto che dici di conoscerci bene, perché non mi dici tu a chi sono interessato?”, sbuffò Moony leggermente seccato.

“E’ facile. Per me ti piace Lizzie Shadow, quella biondina del settimo anno di Corvonero.”, disse l’altro pieno di sé.

Moony ridacchiò: “Ti sbagli. Lizzie non mi piace proprio per nulla in quel senso. Studiamo insieme ma la considero solo un’amica.”

“Secondo me non è così, quando la guardi i tuoi occhi dicono altro. Ti piace, ammettilo.”

“Ti ho già detto che non mi piace. Vuoi conoscermi meglio di quanto mi conosco io?”

“Beh… qualche volta ho il dubbio di conoscerti meglio io di quanto tu conosca te stesso e, se non vuoi ammettere che la Shadow ti piace, purtroppo, non posso farci niente. Tuttavia, ti aiuterò comunque a conquistarla, per portarla al ballo di fine anno. Anche se se sei un licantropo Moony, la vita di clausura non ti si addice. Prova ad uscire con qualcuno qualche volta, potrebbe piacerti.”

“Non è perché sono un licantropo che non esco con qualcuno. È solo che, per il momento, non ho trovato nessuno che mi piaccia davvero in quel senso e, quindi, non era contro la tua morale aiutare nella conquista, ragazzi che non sono veramente interessati ad una ragazza in particolare?”

 “Io continuo a pensare che tu sia interessato a lei, solo che non vuoi ammetterlo. E poi, per te, farò un’eccezione in quel senso. Voglio che tu finalmente abbia una vita privata e non mi fermerò di fronte a niente e nessuno.”

“Sei assurdo Padfoot, ma visto che con te è impossibile ragionare, pensa e fai quello che vuoi.”, fu il commento rassegnato di Moony.

“Puoi starne certo che farò quello che voglio, ma tu mi devi promettere che ascolterai i miei consigli.”

L’altro si accigliò, ma Padfoot disse con un tono di voce serio: “Provaci almeno una volta Moony ad uscire con qualcuna, potresti renderti conto che è piacevole condividere qualcosa di profondo con chi ci piace; anche se per ora dici di non aver mai trovato nessuno che t’interessa davvero.”

Moony, a quel punto, si diede per sconfitto: “E va bene visto che ti fa tanto piacere, tenterò di accettare i tuoi consigli e proverò a conquistare Lizzie, tanto dubito che lei sia interessata a me.”

“Non essere così disfattista, se tu farai quello che ti dico, l’avrai ai tuoi piedi nel giro di pochi giorni. Puoi scommetterci.”

“Lasciamo stare.”, disse Moony, per nulla soddisfatto di come l’altro si fosse messo in mezzo alla sua vita privata. Avrebbe preferito continuare ad essere solo amico di Lizzie, lui era sicurissimo di non avere un particolare interesse per lei, ma visto che l’altro aveva insistito, alla fine non era riuscito a dirgli di no. “Pensiamo piuttosto a te. Hai detto che ti interessa qualcuna, no? Chi è?

“Rosaline Griffon.”, disse Padfoot sorridendo sotto i baffi, sapeva infatti che nell’udire quel nome i suoi amici lo avrebbero guardato increduli.

“Rosaline? La Grifondoro del quinto anno che non fa che parlare male di te?”, fu Prongs a riprendersi dalla sorpresa per primo.

“Sì, proprio lei. È una bella ragazza e mi piace il fatto che non mi sbavi dietro come fanno tutte le altre. Forse anch’io ho la tua sindrome Prongs, sono proprio le ragazze che sembrano non volerci a far colpo su di noi.” Ridacchiò.

“Ma sei sicuro che riuscirai a conquistarla? Sembra proprio che non ti sopporti.”, disse Moony con un tono di voce leggermente alterato che nessuno percepì e che stupì anche se stesso.

“Sicurissimo. Così come sono sicuro che riuscirò a mettere insieme la Evans e Prongs, e ti farò uscire con la Shadow.”

“La tua sicurezza è disarmante.”, mormorò Moony.

“Sono sicuro solo quando so già di avere la vittoria in tasca.”

“L’amore non è una vittoria.”

“Forse no… ma la conquista sì. Fatemi pensare  ad una strategia, e presto terrete  le vostre belle fra le braccia, così come Peter ha già Susan.”

“E tu?”

“Ovviamente anch’io avrò Rosaline. Non ne dubito nemmeno per un momento.”

Detto quello la discussione cessò e Sirius si fece pensieroso.

Nella sua mente vorticavano innumerevoli piani di azione che avrebbero portato alla conquista della sua preda e di quella dei suoi amici.

 

FINE PROLOGO

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Capitolo 2
*** 2. Analisi della situazione ***


Ecco qui il primo capitolo di questa fic

Ecco qui il primo capitolo di questa fic.

Avevo detto nel prologo che l’avrei continuata subito dopo aver finito …fu… ma siccome mi dispiace lasciare una mia storia per troppo tempo ferma, ho deciso di fare altrimenti.

In qualche modo aggiornando ogni due settimane un capitolo di ogni mia storia, salvo impegni vari, dovrei riuscire a portare a termine cinque fic senza problemi od almeno spero.

Spero che gradirete questo capitolo.

Un bacione

Agartha

 

P.S. Un ringraziamento speciale a Kaya per il suo lavoro di beta reader e per la consulenza. Un bacione. Agartha.

 

CAPITOLO 1 – ANALISI DELLA SITUAZIONE

 

La conquista è un’arte che richiede molto studio e Sirius lo sapeva bene; altrimenti non sarebbe stato così bravo ad aiutare i suoi amici nel mettersi insieme con la ragazza dei loro sogni.

Era per questo che aveva chiesto a James e Remus di pazientare almeno una settimana prima di dare inizio ai reciproci piani di conquista.

I suoi due amici avevano acconsentito, o meglio James aveva acconsentito, Remus si era limitato a scrollare le spalle con fare annoiato, come per ricordargli che era stato Black ad insistere perché lui accettasse di partecipare a quell’operazione di conquista, battezzata da Sirius "La ragazza giusta per i malandrini".

Sirius aveva finto di non notare l’espressione scettica di Remus nell’udire quel nome e si era subito messo d’impegno per ideare delle buone strategie sia per lui, sia per Lupin, sia per Potter.

In quei sette giorni aveva studiato a fondo le tre ragazze, bersaglio delle attenzioni sue e dei suoi amici.

Le aveva osservate con attenzione ed aveva memorizzato le loro abitudini, i loro passatempi, le loro amicizie, i loro interessi.

Su un taccuino magico aveva annotato ogni cosa che potesse risultare rilevante, quando sarebbe giunto il momento di organizzare gli approcci.

La ragazza che trovò più facile da sondare fu Lily Evans.

Era da anni che la conosceva, anche se non bene, visto che James aveva da sempre un debole per lei, ed a lui non erano sfuggiti certi sguardi che la ragazza dai capelli rossi ed occhi verdi lanciava, nell’ultimo periodo, al suo amico quando pensava di non essere vista. Sguardi che secondo Sirius nascondevano un certo interesse di Lily per Prongs; un interesse che, però, la ragazza non voleva che qualcuno scoprisse.

Sirius pensava di aver capito ciò che Lily provava. Era quasi sicuro che lei avesse cominciato a sentire una certa simpatia per James, solo che non voleva ammetterlo.

Non voleva accettarlo perché non riusciva a capire come potesse interessargli proprio Potter, il ragazzo che lei aveva rifiutato per anni per via del suo carattere strafottente. James era cambiato in quegli anni, si era calmato con l’età, lei lo sapeva, ma ancora non riusciva a capire quanto e, quindi, era confusa.

Non voleva lasciarsi andare a quel sentimento perché sia gli inviti di James, sia i suoi rifiuti, erano diventati una piacevole abitudine. Se il ragazzo, infatti, continuava a chiederle di uscire, quello significava che provava davvero qualcosa di forte per lei. Se avesse accettato di uscire con lui, invece, temeva che prima o poi lui si sarebbe stufato di lei come aveva fatto con tante altre ragazze in quegli anni.

Sirius si rese conto che per permettere a James di coronare il suo sogno d’amore, doveva abbattere ogni remora ed ogni timore della Evans.

Pensandoci un po’ su, capì che sarebbe stato più facile del previsto. Bastava solo che James accettasse i suoi consigli, capisse che doveva comportarsi in un certo modo e si dimostrasse esattamente la persona che già Lily aveva cominciato a capire fosse.

Tratteggiare un piano di conquista per Potter fu semplice per Sirius. Presto avrebbe potuto farlo mettere in atto.

Prima, però, doveva occuparsi di prendere informazioni anche sulle ragazze che interessavano a lui e Remus.

Doveva capire come fare per scioglierle e renderle più disponibili nei loro confronti.

Le studiò a lungo con pazienza, anche con metodi poco ortodossi, tipo nascondersi sotto il mantello dell’invisibilità di James e spiarle senza essere visto, e ben presto rivelarono più di una sorpresa.

Non lo avrebbe mai creduto, ma Lizzie e Rosaline riuscirono a stupirlo.

Conquistarle sarebbe stato più complicato del previsto, e questo non perché fossero due ragazze davvero difficili di gusto, piani per affascinarle sarebbe stato facile metterli in atto, ma bensì perché capì che erano già interessate ad altre persone.

Alle persone sbagliate per giunta, dovette constatare.

Già, perché si rese conto che Lizzie era attratta da lui e Rosaline da Remus.

Scoprirlo fu semplice.

Mentre indagava su Lizzie, una ragazza davvero bella con i capelli biondi e gli occhi azzurri, molto spesso Black si ritrovò in biblioteca dove la ragazza studiava con il suo amico Lupin.

I due sembravano avere una bella intesa e Sirius sorridendo aveva all’inizio pensato che metterli insieme sarebbe stata una sciocchezza.

Sembravano fatti l’uno per l’altra.

Entrambi erano due studiosi che amavano parlare di libri ed attualità. Andavano molto d’accordo su ogni cosa e nessuno li aveva mai visti litigare.

Era da due anni che studiavano insieme, da quando si erano ritrovati seduti nello stesso tavolo della biblioteca per prepararsi per i G.U.F.O. La ragazza non capiva una cosa e Remus gliela aveva spiegata. Poi i due avevano cominciato ad incontrarsi in biblioteca sempre più spesso ed erano diventati amici.

Sirius era da un po’ che sospettava che, in verità, fra i due potesse esserci qualcosa di più della semplice amicizia, anche se né la ragazza, né il ragazzo volevano fare il primo passo per ammetterlo.

Su quello, però, dovette ricredersi. Remus, anche se diceva di no, forse poteva avere un debole per la ragazza, ma per Lizzie, invece, non era così.

Durante il suo esame della situazione, in quella settimana, un paio di volte Sirius, che non poteva fingere di non notare il suo amico, non appena entrava in biblioteca, si era avvicinato al tavolo di Remus per salutarlo; gentilmente aveva rivolto la parola anche alla ragazza, ed, ogni volta, lei era arrossita perdendo il dono della favella. Sembrava impacciata, quando di solito era una tipa sveglia e simpatica.

La cosa aveva insospettito sia lui, sia Remus, il quale quando si era ritrovato da solo con Lizzie le aveva chiesto, con tatto, spiegazioni.

Lei aveva ammesso di provare già da molto tempo simpatia per Sirius solo che, sapendo che il ragazzo non era tipo da legarsi a qualcuno, aveva sempre tenuto nascosti i suoi sentimenti.

Celarli le era stato facile, visto che le capitava di rado d’incontrarlo e non gli aveva mai rivolto la parola. Lei dopotutto era amica di Remus e non di Sirius.

Di Black a lei piaceva un po’ tutto sia il carattere, sia l’aspetto fisico. Era un bel ragazzo in gamba, che non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno. Era bravo a scuola, nonostante studiasse poco ed, inoltre, il suo modo di fare da "tutto d’un pezzo" l’intrigava.

Quando Remus aveva riferito la novità a Sirius facendogli capire che era inutile che tentasse di far mettere Lizzie con lui, perché lei era già interessata ad un’altra persona, Black aveva sorriso sicuro di sé.

Remus non sembrava per nulla dispiaciuto che la ragazza che avrebbe dovuto interessargli fosse, invece, "innamorata" di lui. Lupin, conscio che Lizzie gli aveva fatto delle confidenze, non aveva detto direttamente a Sirius chi era il ragazzo che le piacesse, ma lui l’aveva capito lo stesso. Era bravo ad intuire l’animo delle ragazze con cui entrava in contatto.

A Black, la Shadow non piaceva in quel senso e di tutta quella storia, il fatto che più l’aveva indispettito, era che Remus fingesse che quella rivelazione non lo avesse toccato minimamente. Perché doveva fare così?

Fra amici dimostrare i propri sentimenti non dovrebbe essere un problema, ed invece Lupin si negava.

In quel momento Remus avrebbe dovuto essere sconvolto, Sirius, infatti, continuava a pensare che al suo amico Lizzie piacesse, ed invece non lo dava a vedere. Era irritante.

Black sospirando decise che i suoi piani non erano cambiati. Visto che a lui Lizzie non piaceva, sarebbe riuscita a metterla comunque con Remus costi quel che costi e tutto si sarebbe sistemato.

Doveva solo trovare un modo di far capire a Lizzie che lui non era il tipo giusto per lei, ma lo era Remus. Come fare?

Incredibilmente, fu proprio scoprire che a Rosaline piaceva Remus che gli fece venire l’idea giusta.

Apprese quella terribile, almeno per lui, verità, una sera mentre la guardava rapito, parlare con le sue compagne di corso.

Quella ragazza, si rendeva conto ogni giorno di più, a lui piaceva davvero tanto.

Era una ragazza davvero bella con i suoi capelli castani ed occhi nocciola, ma non era quello che gliela faceva piacere. A scuola c’erano ragazze decisamente più belle di lei, anche Lizzie lo era.

Era il suo modo di fare sempre sicuro di sé, il modo in cui diceva le cose come stavano senza perdersi in vuote parole, era la sua simpatia che scaturiva dai piccoli scherzi innocenti che faceva alle sue amiche, era la luce carica di passione che leggeva nei suoi occhi ad intrigarlo.

Peccato, però, che quella passione fosse stata accesa da un’altra persona e non da lui.

Peccato che lei provasse simpatia per Remus.

Rosaline ammise tutto quello quasi per caso, mentre stava parlando con le sue amiche dei ragazzi più carini di Hogwarts.

Camille, la sua migliore amica, sospirando aveva detto che avrebbe fatto di tutto per attirare l’attenzione di Sirius, perché era così bello.

Black che stava ascoltando la conversazione con il solito intento di stabilire un piano di conquista, nascosto sotto il mantello dell’invisibilità di James, compiaciuto aspettò la reazione di Rosaline.

Sperava che quando si trovasse da sola con le sue amiche, non sospettando che ci fossero orecchie indesiderate ad ascoltare, si rivelasse più tenera con lui nei suoi commenti ed, invece, fu deluso.

La ragazza, così come dichiarava ai quattro venti ogni volta che poteva, sembrava proprio non sopportarlo.

Criticarlo sembrava uno dei suoi passatempi preferiti dell’ultimo anno. Era, infatti, da settembre che la ragazza era così insofferente nei suoi confronti, prima non aveva mai parlato male di lui; anzi negli anni scorsi, qualche volta lo aveva anche difeso dalle malelingue dei Serpeverde, che lo insultavano apertamente per il fatto di essere stato diseredato dalla sua famiglia.

Sirius non aveva mai capito il perché Rosaline si fosse fatta così acida con lui improvvisamente, forse se ne avesse scoperto il motivo, avrebbe anche trovato il modo per conquistarla.

Fu per quello che decise di continuare ad ascoltare il resto del discorso. Doveva indagare.

Rosaline aveva subito chiesto disgustata, alla sua amica, cosa ci trovasse in lui. Per lei Black era arrogante, saccente, petulante, stupido e tutta un’altra serie di insulti che non è proprio il caso di rivelare.

Poi la ragazza, sospirando, aveva detto che se c’era qualcuno d’apprezzare nella compagnia di Sirius, quello era Remus. A lei, Lupin sembrava un ragazzo apposto ed, infatti, più di una volta si era chiesta come facesse ad andare così d’accordo con Black.

La sua amica, a quel punto, intuendo la verità, le aveva chiesto se le piacesse Remus e lei aveva detto senza nessun pudore di sì, e che era un vero peccato che non riuscisse mai ad avvicinarlo da solo. Era sempre con i suoi amici, in particolar modo con Black, oppure con Lizzie Shadow e la cosa la innervosiva.

A quella notizia, Sirius, quasi non si era strozzato con la sua stessa saliva.

Gli era costato molto allontanarsi dal gruppetto di ragazze, senza farsi scoprire. Se avesse potuto sarebbe andato da Rosaline, l’avrebbe afferrata per le braccia strattonandola e l’avrebbe obbligata a ritrattare quanto detto.

Era sconvolto.

Proprio di Remus, Rosaline doveva invaghirsi? Non era giusto.

Per un po’, nervosamente, aveva rimuginato sulla notizia, si era mangiato le unghie dalla rabbia, poi però aveva ritrovato il controllo di sé e gli era venuta un’illuminazione.

Lizzie era invaghita di lui e Rosaline di Remus.

Gli sembrava un gioco del destino.

La situazione in fin dei conti poteva ancora girare a suo favore.

Se aveva, infatti, inteso bene le mezze parole di Rosaline, lei ce l’aveva con lui dall’inizio di quell’anno, più che altro, perché stava troppo tempo con Remus e le impediva di conquistarlo.

Doveva farle capire che a Remus, lei, non sarebbe comunque interessata.

Era così, e ne era sicuro.

Per conferma, infatti, aveva chiesto al licantropo cosa ne pensasse di Rosaline dicendogli sinceramente cosa aveva scoperto.

Lui sorridendo aveva detto che la trovava una ragazza carina, ma nulla di più. Era simpatica e forse avrebbe potuto andarci d’accordo, ma non gli interessava, che se voleva e riusciva a conquistarla poteva essere tutta di Sirius.

Black aveva tirato un profondo respiro di sollievo, quella ragazza gli piaceva davvero e non voleva avere come rivale il suo amico, anche perché lui aveva già Lizzie.

Ora che le situazioni sentimentali erano chiare, Sirius fiducioso e con freddezza, riuscì a stabilire dei particolareggiati piani di azione.

Ora sapeva davvero come fare a mettere James e Lily insieme ed a far dimenticare a Lizzie ed a Rosoline gli amori sbagliati ,per indirizzarle su quelli giusti.

Era pronto per la sua prima mossa.

 

FINE CAPITOLO 1 – ANALISI DELLA SITUAZIONE

 

Ecco qui finito il primo capitolo e le cose un po’ si complicano.

Spero che la mia idea vi abbia fatto piacere.

Fatemi sapere.

Aspetto vostre considerazioni.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per Fairy81. Grazie per la fiducia che mi dai sempre Fairy. Spero di meritarmela. Questa storia è nata come commedia e spero di riuscire a tenere la narrazione su quei toni. Come vedi lo stratega d’amore Sirius ha già cominciato a lavorare ai suoi progetti di conquista ed ha fatto delle scoperte "incredibili". Forse mettere insieme James e Lily non sarà poi così difficile, ma la sua situazione sentimentale e quella di Moony è decisamente più complicato. Chi lo sa cosa accadrà. Spero continuerai a seguirmi e spero di non deluderti. Grazie ancora. Un bacione.

 

Per GeorgiaLupin. Ciao Geo. Io non credo di viziarti troppo, per me è un vero piacere durante le occasioni speciali farti tanti e tanti regali. Spero solo che tu li gradisca. Questa fic è un semplice pensierino, ma la sto scrivendo con il cuore. Per quanto riguarda Sirius organizzatore di coppie, poverino! Perché ti sta antipatico? Se ci fosse lui forse la tua situazione sentimentale non sarebbe così tanto intricata, no? Dopotutto lui è pienamente convinto di conoscere le donne. Eh eh eh! Per quanto riguarda Remus non ti posso dire cosa frulla nella sua testolina, lo scoprirai solo leggendo. Attualmente è di Sirius che mi preoccupo, è così convinto di provare qualcosa per Rosaline. Mah! Se per far crescere il tuo sorriso bastano delle mie parole gentili, allora spero sempre di riuscire a farti dediche geniali e cariche di sentimento. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Chu. Spero che questa fic continui a piacerti anche alla luce di quello che accade in questo capitolo. Le cose un po’ si complicano, non credi? Però Sirius anche se è stranissimo in queste vesti di Cupido è ancora dannatamente sicuro delle sue capacità di conquistatore, che ci sia da fidarsi? Mah! Per quanto riguarda Remus sono felice di sapere che ti piace come lo caratterizzo. Spero di continuare così. Per Lily e James secondo Sirius per loro le cose dovrebbero sistemarsi molto presto, ma tu credi sarà così facile? Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per l3la. Come vedi in questo capitolo le cose si complicano ancora di più. Se per Lily e James secondo Sirius dovrebbe essere tutto facile, ma sarà davvero così?, per lui e Remus c’è qualche problema ovvero che Lizzie e Rosaline sono invaghite dei ragazzi sbagliati. Eh eh eh! Tutto questo però non frena Sirius che è molto sicuro delle sue capacità di stratega. Vedremo cosa combinerà. Tu hai qualche idea? Sono felice di sapere che l’idea di questa mia nuova fic ti piace. Spero di non deluderti con il proseguo. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per FaithLupin. Spero che questo capitolo sia arrivato abbastanza presto e spero che alla luce della situazione espressa in questa parte della storia la fic continui ad incuriosirti. È così? Sirius è decisamente sicuro di sé, ma visto i risultati ottenuti con Peter non ha tutti i torti ad esserlo, no? E’ bravo a studiare le donne, solo che stavolta si sta inoltrando in una situazione un po’ particolare. Eh eh eh. Per quanto riguarda James e Lily chissà cosa accadrà tra i due. Speriamo in bene. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per BadMe. Che piacere sentirti anche qui Bad. Sono felice di sapere che sei contenta del fatto che sto scrivendo una commedia. In effetti è piacevole ogni tanto spiazzare in qualcosa di più leggero, dei miei soliti polpettoni psicologici. Io di solito mi trovo meglio nel drammatico ed, infatti, non dubito che anche in questa storia ci saranno momenti malinconici, ma ogni tanto sento il bisogno di fare dell’altro. Per quanto riguarda le mie idee, diciamo che ne ho innumerevoli e portarne avanti più di una insieme non mi pesa. Non ti perdi niente a leggere questa fic senza aver seguito Hitch. La fic prende spunto da quel genere di film, ma è una cosa a sé stante. Grazie per il commento. Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto piacere. Un abbraccio.

 

Per Nadeshiko. Povera Lizzie! Non è per nulla una brutta ragazza, anzi è proprio carina ed è anche molto dolce. È Sirius che si è deciso a fare delle cose non richieste, però, tanto sono sicura che finirà con l’essere scottato. Sarebbe stato meglio per lui, mi sa, avere a disposizione una play station. Eh eh eh! Non preoccuparti se non riesci a commentare tutte le mie fic, leggi e commenta quando riesci, okay? Mi fa piacere ricevere il tuo parere ma essendo prolifica so che starmi dietro è un’impresa. Grazie per tutto il sostegno che mi dai. Un bacione.

 

Per Hazel_dei_misteri. Mi dispiace che tu abbia trovato delle imprecisioni nelle mie storie a livello lessico-grammaticale. Il problema è che io e la punteggiatura non andiamo per nulla d’accordo. Anche se leggo ad alta voce e lo faccio diverse volte, ho un senso del ritmo completamente sballato e non riesco mai a capire dove deve andare la punteggiatura. Sto tentando di migliorare grazie anche all’aiuto di alcuni beta reader e devo dire che dall’inizio della mia carriera come fic writer ho fatto passi da gigante, ma ancora ora ho molti difetti, lo so e mi dispiace. Per quanto riguarda i periodi lunghi, questo è un altro dei miei difetti, che sto tentando di correggere. L’abitudine però è dura da sconfiggere, con il tempo spero però di migliorarmi sempre di più. Tu continua pure a farmi notare quando sbaglio, okay? Per quanto riguarda il registro aulico, dipende sempre dal tipo di commedia che io sto tentando di scrivere. Non sono una persona molto istintiva, per cui dubito che questa storia alla fine sarà davvero semplice, semplice. È più una commedia inglese, che un film comico americano. Due modi diversi di vedere lo stesso genere. Se leggi Le quattro piume come storia, mi farebbe piacere avere il tuo parere. Per quanto riguarda Hitch, ti dirò, non vorrei che aver visto il film ti faccia fare delle congetture errate. Io prendo spunto dai film come Hitch per questa fic, ma la mia storia sarà molto personale, infatti già da questo capitolo ci sono delle dovute differenze. Odio copiare di pari e passi una film, preferisco prendere spunto da certe situazioni e sviscerarle per conto mio. Se ti fa piacere parlare con me dell’evolversi della storia e delle tue supposizioni il mio indirizzo email è denise_ise@yahoo.it Aspetto tue nuove. Mi fa piacere sapere che la mia idea per ora t’incuriosisce spero di non deluderti con il proseguo. Ti dirò, di solito a livello di trama le mie fic sono sempre studiate a tavolino, per cui se non analizzo l’emotività dei personaggi è sempre dovuto ad un motivo. Anche in questo capitolo, Sirius in verità per un ragazzo che si dice innamorato è parecchio freddo e calcolatore, e se è così c’è un motivo. Quando voglio analizzare la psicologia dei personaggi lo faccio, altrimenti preferisco lasciare al lettore. Peter mi serviva nel prologo solo per spiegare la bravura di Sirius, è per questo che la sua psicologia è rimasta nell’ombra. Non avrà un vero ruolo nella fic ed analizzarlo sarebbe stato solo controproducente e noioso per il continuo della storia. Spero tu abbia capito le mie motivazioni. Aspetto tue nuove. Per quanto mi riguarda puoi criticare le mie fic come e quanto preferisci. Sono felice però di sapere che se non altro apprezzi la mia inventiva. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Kaya. Perché dovrei licenziarti? Forse nemmeno tu inserisci tutte le virgole al posto giusto o ti sfugge qualche mio stupido errore, ma se non altro con il tuo aiuto sono migliorata di molto. Ora nelle mie storie ci sono decisamente meno errori, di quando non mi facevi da beta. Ne sono convinta per cui non posso che continuare a ringraziarti per aver accettato di aiutarmi. Grazie. Hazel è la seconda persona che mi fa notare che i miei periodi sono troppo lunghi. Uso troppe subordinate danneggiando il senso della frase, però, non riesco a farne a meno. Sto tentando di migliorare ma è dura. Spero però con un po’ di pratica presto di ammorbidire anche questo difetto. Credimi anche se dovessi guardare il film di Hitch non ti bruceresti per nulla la fic. Se Le quattro piume come storia è molto simile sotto certi aspetti al film, su questa fic a parte alcune caratteristiche che uniscono Sirius ed Hitch per il resto la storia sarà completamente diversa. Puoi scommetterci. Black mi sa che si sta mettendo in grossi guai stavolta con la sua mania di creare coppie, ma si sa non tutti i guai vengono per nuocere, no? Eh eh eh. Per quanto riguarda Remus i suoi pensieri per un po’ in questa fic rimarranno un mistero. Solo in futuro si capirà cosa gli passa per la testa. Spero davvero che nel proseguo della fic ne vedremo delle belle. Grazie come al solito per il tuo bel sproloquio. Un abbraccio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Agartha

 

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Capitolo 3
*** 3. Le prime mosse di James ***


Ecco qui il nuovo capitolo di questa fic
Ecco qui il nuovo capitolo di questa fic (finalmente).

Il mese di marzo è finito e spero che aprile mi riporti la regolarità di postaggio.

Spero che questa storia continuerà a piacervi.

Un bacione.

Agartha

 

Un ringraziamento speciale a Kaya per tutto quello che fa per me. Grazie! Agartha.

 

CAPITOLO 2 – LE PRIME MOSSE DI JAMES

 

Era già metà aprile quando finalmente Sirius, James e Remus cominciarono a mettere in atto i piani di conquista ideati del primo.

I tre ragazzi avevano preferito tenere fuori dai loro progetti Peter per non creargli problemi con la sua ragazza: la sua relazione con Susan, infatti, procedeva a gonfie vele ed era meglio che la ragazza non sapesse che ruolo aveva avuto Sirius nella nascita della sua attuale felicità; altrimenti avrebbe potuto mettere in dubbio il fatto che Peter le piacesse davvero o meno. Sapere che era stata una terza persona a combinargli i primi appuntamenti, poteva farla pensare che Minus fosse tutto fumo e niente arrosto, che ciò che le piaceva di lui fosse solo illusione perché in verità il suo compagno era uno smidollato incapace di fare niente senza l’aiuto di qualcun altro.

Per quella volta i malandrini avrebbero agito senza l’aiuto di un loro membro. 

Solo i tre scapoli si sarebbero occupati del piano che li avrebbe aiutati a trovare la loro ragazza perfetta.

Black decise di occuparsi della conquista delle tre ragazze contemporaneamente. Dopotutto se lui ed i suoi amici volevano riuscire ad ottenere i loro favori per il ballo di fine anno non c’era un minuto di perdere.

Conciliare nei suoi progetti Rosaline e Lizzie fu facile visto la situazione che si era creata, per Lily fu più complicato.

Alla fine, però, capì come doveva fare ed organizzare un piano d’azione divenne semplice.

Il corteggiamento di James sarebbe stato gestito in maniera distaccata, mentre quello di Rosaline e Lizzie all’inizio sarebbe stato curato insieme.

Mettere in atto i suoi progetti, però, come ben presto capì, non fu facile.

Per alcuni giorni attese, senza fare nulla,  l’occasione propizia per dare avvio all’opera di conquista di Lily da parte di James, ma non arrivò.

Si rese conto che a quel punto era meglio che l’opportunità la creasse artificialmente.

Ci rimuginò su e gli venne un’idea.

Per prima cosa, Sirius chiese a Potter di non chiedere più a Lily di uscire fino a quando lui non gli avesse dato il suo permesso.

Se James voleva avere delle speranze con la ragazza, doveva apparire ai suoi occhi come una persona completamente diversa, anche se sarebbe rimasto sempre se stesso. Doveva far capire a Lily che lui era serio nei suoi sentimenti e niente e nessuno sarebbe riuscito a farli cambiare. Doveva far capire alla ragazza che se gli dava una possibilità non sarebbe stata delusa, ma anzi l’avrebbe resa la persona più felice del pianeta.

James non doveva più tenere con Lily i suoi usuali comportamenti strafottenti, da persona a cui è tutto è dovuto, doveva dimostrarle la sua sensibilità e la parte più sincera del suo animo.

Sirius, con il suo piano, voleva dare a James la possibilità di far capire a Lily quale persona speciale fosse, la profondità dei suoi sentimenti e la serietà delle sue intenzioni.

Per farlo, però, doveva cambiare l’involucro che copriva il regalo.

Il dono sarebbe sempre stato James, ma stavolta a coprirlo ci sarebbe stata una pellicola d’oro, invece che la solita carta sgualcita.

Potter accettò il consiglio dell’amico: per diversi giorni smise di chiedere a Lily di uscire.

La ragazza sembrò dispiacersi per quello e James cominciò davvero a pensare di avere speranze di conquistarla.

Sirius, però, frenò i suoi bollenti spiriti.

Se lui avesse ricominciato a comportarsi come il solito “stupido”, solo perché lei sembrava triste a causa della perdita delle sue attenzioni, tutto sarebbe tornato come prima.

Era adesso che arrivava la parte più difficile del piano.

James doveva imparare a rapportarsi con la ragazza in modo naturale, senza eccessi.

Doveva far diventare la sua presenza per lei importante, senza attirare troppo l’attenzione.

Il loro rapporto doveva evolvere in un’altra forma, in modo che quando lui le avesse richiesto di uscire, stavolta lei non avrebbe potuto dire di no. Meglio addirittura sarebbe stato spingere lei a chiedere a Potter un appuntamento, in quel modo James non sarebbe incorso in dei rifiuti.

Era per far progredire il legame tra Potter e la Evans in quel modo,  che Sirius aveva bisogno di costruire un’opportunità.

Aver studiato tutte le abitudini di Lily gli tornò molto utile. La ragazza era un tipo puntiglioso che odiava avere a che fare con i professori in negativo, quell’aspetto del suo carattere fu la base su cui Sirius lavorò per il suo piano.

Quella mattina era appena finita la lezione di Pozioni e Lily camminava con le sue amiche per raggiungere l’aula di Trasfigurazione.  

Remus, l’unico dei malandrini con cui la ragazza parlava normalmente, le si avvicinò per chiederle se era pronta per l’esercitazione pratica a cui la McGranitt l’avrebbe sottoposta insieme a lui quel giorno in vista dei M.A.G.O.

La ragazza sorridendo asserì e fece per tirare fuori dalla cartella il libro di Trasfigurazione per dare incisività alle sue parole, quando si accorse che non era nella borsa.

Lily sbiancò in volto.

Remus, che suo malgrado era stato costretto a dare man forte i suoi amici, finse di preoccuparsi. Gli dispiaceva mentire a Lily, ma non poteva tradire i suoi amici, non poteva negare loro il suo aiuto, visto che aveva accettato gli “stupidi” piani di conquista di Sirius.

Lupin sapeva benissimo perché Lily era così agitata, per lei dimenticare un libro di testo, oppure arrivare tardi a lezione era qualcosa di riprovevole.

Era stato Sirius a far sparire dalla cartella della ragazza il libro, voleva obbligarla ad andarlo a cercare nel dormitorio dei Grifondoro. La Evans non ne avrebbe chiesto in prestito uno alle sue amiche, il suo libro era pieno di appunti e lei voleva essere sicura di poterli consultare in ogni momento quando ne necessitava.

Remus doveva soltanto farle notare che il testo mancava ed il resto l’avrebbe fatto la ragazza da sola.

Imbarazzata, infatti, la Evans si scusò con le sue amiche, dicendo loro che doveva passare per il dormitorio a prendere una cosa prima di andare a lezione.

Salutò Remus e si fiondò su per le scale.

Aveva cinque minuti per recuperare il suo libro, prima dell’inizio delle lezioni.

Normalmente sarebbe riuscita a fare in tempo, ma non aveva previsto gli ostacoli che Sirius aveva messo sulla sua strada.

Per primo, scivolò in una pozza d’acqua apparsa nel nulla e fu costretta a rallentare la sua avanzata.

Chi era che le aveva fatto quel brutto scherzo?, pensò non appena si alzò in piedi.

Non c’era nessuno in giro.

La pozza doveva essere stata lì da molto tempo e lei a causa della fretta non l’aveva notata.

Quel giorno per lei era un continuo crescendo di sfortune. 

Raggiunse il dormitorio stando ben attenta a non incorrere in ulteriori problemi e cominciò a cercare il suo libro di testo.

Ci impiegò un bel po’ a rintracciarlo. 

Alla fine lo trovò in Sala Comune su un tavolino.

Ieri era sicura di averlo portato in dormitorio. Com’era finito lì?, si chiese. Non riuscì a darsi una risposta e dovette alla fine ammettere, che forse, in verità, visto che il giorno prima era davvero stanca, se l’era dimenticato. Come aveva potuto essere così sbadata? 

Si picchiò mentalmente per quella dimenticanza. Non doveva più capitare.

La ragazza non poteva di certo sospettare che era stato Sirius ad incantare il libro il giorno prima, mentre lei studiava in Sala Comune. Aveva fatto in modo che il tomo sparisse durante la notte per poi ricomparire nel luogo in cui era stato incantato ad un orario prefissato.

Quell’orario corrispondeva all’inizio della lezione di Trasfigurazione.

La ragazza solo in quel momento si rese conto dell’ora. Un brivido di paura gli attraversò la schiena.

Era in ritardo, e visto che era lei quel giorno a dover essere interrogata con Remus dalla McGranitt, la donna non avrebbe mai accettato nessuna giustificazione da parte sua.

Dai caposcuola, com’era Lily, la McGranitt pretendeva serietà soprattutto in quell’ultimo periodo prima degli esami e lei con la dimenticanza del libro l’avrebbe delusa. 

Era nei guai.

Come affrontarli?

Era troppo ligia al dovere per fingere di essere malata.

L’unica cosa che poteva fare era andare a lezione e sperare che la McGranitt la prendesse meglio di quello che pensava.

Ripercorse i corridoio della scuola e scese le scale velocemente con il cuore in gola.

Lei odiava mettersi nei guai con i professori.

Era sempre stata una studentessa modello, addirittura in sette anni di scuola, non aveva mai preso una sgridata e nemmeno era mai stata causa della perdita di alcuni punti per i Grifondoro.

Stavolta, però, niente e nessuno l’avrebbe salvata né dall’una, né dall’altra cosa.

La sfuriata della McGranitt sarebbe stata terribile da sopportare, e la perdita di punti un dolore incredibile. Quell’anno, infatti, i Serpeverde di punteggio erano molto vicini ai Grifondoro ed a causa sua la sua casa rischiava di perdere la Coppa della Case,  dopo che era da sette anni che la vincevano ininterrottamente. 

Era a pezzi.

Raggiunse l’aula di Trasfigurazione ed aprì la porta trattenendo il respiro.

Rivolse lo sguardo, con il cuore che gli martellava nel petto, verso la cattedra e… la professoressa non c’era.

Si guardò intorno.

I suoi compagni parlottavano e ridevano fra loro seduti sui banchi.

Cos’era successo?

Che la McGranitt fosse malata? No, era impossibile. L’aveva vista quella mattina durante la colazione e le sembrava in ottima salute.

Si sentì chiamare da una sua amica: “Lily, sei stata fortunata. Siediti qui prima che la McGranitt torni e si accorga del tuo ritardo.”

La ragazza si sedette. Era stata graziata, non sarebbe stata punita visto che la professoressa non si era accorta della sua assenza, ma perché?

Chiese alla sua amica: “Come mai la McGranitt non c’è?”

L’altra ragazza rise prima di spiegarsi: “La professoressa non ha fatto nemmeno in tempo ad entrare, che James ha affumicato l’aula con uno dei suoi scherzi. La McGranitt a quel punto l’ha richiamato all’ordine ma lui sembrava non volerne sapere di stare fermo. Alla fine la professoressa è stata costretta a portarlo dal preside e siamo in attesa del suo ritorno.”

Lily si fece pensierosa. Era da mesi che James non faceva più scherzi in aula, perché quel giorno aveva deciso così?

E soprattutto perché era stato così esagerato da farsi punire e portare dal preside?

Si avvicinavano i M.A.G.O. e le note di demerito potevano danneggiare i risultati finali.

Guardò verso dove James si sedeva di solito con i suoi amici e vide Sirius che la guardava intensamente con i suoi occhi magnetici, Remus, invece, teneva il capo chino con le labbra serrate.

Ecco un’altra stranezza, pensò Lily. Che Sirius non avesse contribuito allo scherzo di James era stranissimo, era la prima volta che Potter si faceva punire da solo.

Quello sguardo di Black fisso su di lei, poi, le fece intuire la verità.

James si era messo nei guai, solo per impedire alla McGranitt di scoprire il suo ritardo?

Era da un po’ che Potter con lei era strano. Non le chiedeva più di uscire e sembrava volerla evitare. Aveva cominciato a pensare che James si fosse stufato di lei, e non capendone il motivo si era rattristata. Ed ora accadeva quello.

Il suo cuore cominciò a battere all’impazzata.

Proprio in quel momento la porta si aprì ed entrò la McGranitt seguita da Potter.

Il ragazzo sorrideva furbescamente alle spalle della donna.

“Torna al tuo posto Potter.”, esclamò la professoressa. “E la prossima volta stai attento alle pozioni che ingurgiti durante l’ora di Pozioni. Capisco testare il proprio lavoro, ma prendere una pozione eccitante per un tipo giovane e dalle strani abitudini come sei tu,  può creare effetti collaterali non previsti.”

“Sì, professoressa. Mi dispiace per ciò che è accaduto.”

“Fa in modo che non capiti più, stavolta sei perdonato.”

“Vuol dire che non mi punisce?”, chiese sorpreso James.

“No, per questa volta no. Non voglio compromettere i tuoi M.A.G.O. per questo tuo errore di valutazione. Solo mi raccomando che l’inconveniente non si ripeta.”

“Sarà fatto. Grazie.”

Detto questo James tornò al suo posto, nel farlo, però, quando fu all’altezza del banco di Lily strizzò l’occhio alla ragazza che lo guardava stranita. La giovane sapeva che quel giorno a pozioni non avevano fatto nessuna pozione eccitante, però, la McGranitt sembrava convinta del contrario.

Quando Potter le strizzò l’occhio, Lily sorrise.

Allora era davvero così.

James non solo l’aveva salvata dal  prendere la sua prima sgridata scolastica, ma era riuscito anche a togliersi dai guai con quella trovata sulla pozione.

Potter continuava a stupirla. Era davvero in gamba.

Per la prima volta la ragazza guardò agli scherzi di James in modo diverso. A volte potevano essere anche d’aiuto, non servivano solo a schernire gli altri, Potter era una continua fonte di sorpresa.

La lezione cominciò.

Sia la sua esercitazione pratica, sia quella di Remus andarono a gonfie vele.

Alla fine dell’ora, Lily si decise per la prima volta in sette anni a rivolgersi a James per parlarci senza sgridarlo.

Lo avvicinò e gli chiese chiarezza relativamente a quello che aveva intuito: “Prima hai allontanato dall’aula la McGranitt per impedirle di scoprire il mio ritardo?”

Lui, come gli aveva consigliato di fare Sirius, s’impose di essere naturale. Leggermente imbarazzato disse: “Ho visto che ritardavi e mi sarebbe dispiaciuto che a meno di due mesi dalla fine della scuola tu rovinassi il tuo perfetto curriculum scolastico. Sono io quello più adatto a subire le sgridate della professoressa, tu sei troppo in gamba per essere richiamata a causa di un singolo ritardo.”

James a quel punto ridacchiò, quella battuta così come gli aveva detto Sirius, poco prima che Lily si avvicinasse, doveva servire per non far pesare troppo alla ragazza le sue azioni. Doveva dimostrarsi interessato al benessere della Evans, ma nel contempo non doveva sembrare troppo voglioso di compiacerla, altrimenti l’altra avrebbe capito l’inganno.

Lily rise a sua volta per qualche istante.  

Era stata colpita dal fatto che James non si fosse vantato per l’aiuto che le aveva dato. Quel comportamento stonava con il ragazzo che aveva sempre conosciuto, che non faceva che decantare le sue doti a destra e manca.

Ultimamente James aveva il dono di sorprenderla e lei dovette ammettere con se stessa che la cosa le faceva piacere.

James con quel piccolo gesto d’aiuto, le aveva fatto capire che la conosceva bene.

Lei era terrorizzata dall’idea di non corrispondere all’idea che i professori si erano fatti di lei e lui l’aveva protetta impedendole di scontrarsi con quella realtà. Doveva dirgli qualcosa.

“Sinceramente quello che hai fatto per me oggi mi ha fatto molto piacere. Una parte di me sa che forse sto sbagliando. Ingannare i professori non dovrebbe darmi tutto questo piacere, eppure non posso che essertene grata. Non mi piace avere contro i professori, finisco con l’innervosirmi e combinare guai. Grazie, quindi, per quello che hai fatto per me oggi, James.”, sussurrò la ragazza sincera.

Era la prima volta che Lily ringraziava ed usava il nome proprio di Potter senza insulti più o meno coloriti prima o dopo. Il ragazzo si ritrovò a sorridere con il sorriso  più schietto e sincero che avesse mai solcato le sue labbra.  Sentire Lily parlare così lo aveva riempito d’orgoglio.

“Non c’è di che.”, biascicò.

Lily a quel punto non seppe più cosa dire, era profondamente imbarazzata. Lo salutò e raggiunse le sue amiche.

Lily aveva bisogno di comprendere il motivo per cui era così felice di quell’aiuto, si rendeva infatti conto che se fosse stata un’altra persona e non James a darle una mano,  non si sarebbe sentita così serena. 

Era il gesto di James, perché era partito da lui, che le faceva piacere.

Cosa le stava succedendo?

Confusa non si accorse dello stato d’animo del ragazzo che aveva lasciato dietro di sé.

James era raggiante.

Il piano di Sirius già aveva raggiunto uno scopo, finalmente Lily si era decisa a parlare con lui non solo per rifiutarlo o sgridarlo.

Era soddisfatto.

Dovette fare uno sforzo sovrumano, però, per non andare da lei e chiederle subito di dargli un appuntamento.

Se avesse fatto così avrebbe rovinato tutto.

Sirius aveva ragione, doveva procedere per gradi.

Lui ed i suoi amici erano stati un po’ cattivi ad inscenare la falsa del libro, però ora come ora James non poteva che pensare che il fine giustificava i mezzi.

Se Lily avesse presto capito quanto lui teneva a lei, allora anche quell’episodio falso sarebbe passato in secondo piano. Anche perché d’ora in poi era intenzione di James trovare un modo per parlare con la ragazza senza più ricorrere a stupide messinscene. Anche Sirius era dello stesso parere e glielo disse mentre si complimentava con Potter per la buona riuscita della prima parte del suo piano di conquista.

Remus, a quelle parole, tirò un profondo respiro di sollievo.

Tutto sommato la falsa del libro si era svolta senza complicazioni per cui tutto era bene quello che finiva bene. Aver ingannato Lily ancora gli pesava un po’, ma nel contempo era disposto a perdonarsi visto che tutto si era risolto per il meglio.

Ora poi aveva altri pensieri più grossi per la testa.

Non ci voleva un genio per capire a cosa Sirius stesse pensando in quel momento.

Per quel giorno James era stato accontentato, rifletteva Sirius. Ora non vedeva l’ora che arrivasse il pomeriggio per occuparsi di Rosaline e Lizzie.

 

FINE CAPITOLO 2 – LE PRIME MOSSE DI JAMES

 

Finito anche questo capitolo.

Si comincia ad intravedere come Sirius ha intenzione di conquistare le ragazze.

Cosa ne pensate dei suoi metodi?

Fatemi sapere.

 

Ed ora i ringraziamenti a chi commenta:

 

Per fairy81. Come vedi almeno all’inizio e per James il piano di conquista di Sirius sembrerebbe dare degli ottimi risultati. Ma secondo te le cose potranno andare sempre così bene? In effetti la situazione sentimentale che coinvolge Lizzie, Rosaline, Remus e Sirius è molto ingarbugliata, ma il dottor Stranamore sembra intenzionato a perseguire comunque i suoi scopi. Chi lo sa perché Rosaline ha cominciato a detestare Sirius, forse hai intuito bene, forse no, lo scoprirai solo se continuerai a leggere. Eh eh eh! Per quanto riguarda Remus per il momento lui in questa fic è un personaggio emblematico, chi lo sa cosa gli sta passando per la testa. Speriamo in bene. Spero che anche questo capitolo ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Francesca Akira 89. Sirius è una testa dura perché non ha ancora capito in che guaio si è messo. Eh eh eh! Spero che nonostante ora il suo personaggio ti dia su i nervi continuerai a seguire la storia. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Per Sara. La situazione sentimentale tra Lizzie, Sirius, Rosaline e Remus è ingarbugliata proprio con lo scopo di pepare la fic. Vedrai però che tutti i tasselli prima o poi troveranno la loro giusta collocazione. Fidati! Per quanto riguarda James, come vedi, i suoi propositi di conquista sembrerebbero essere a buon punto. Ma secondo te le cose gli potranno sempre andare così bene? Grazie per avermi fatto sentire la tua voce. Un abbraccio.

 

Per Muse. Sono felice di sapere che trovi anche questa mia nuova fic carinissima. Spero che con il proseguo della storia tu rimanga dello stesso parere. Io ce la metterò tutta per scrivere qualcosa di simpatico, anche se a tratti la situazione potrebbe farsi più seriosa. Sirius è meticoloso nelle cose che gli interessano. Lui ha una fama da mantenere ed è intenzionato a far girare tutto secondo i suoi progetti. Non sa invece in che guaio si è messo. Remus è superiore per un motivo che scoprirai solo leggendo. Spero davvero che la fic sarà tutta una sorpresa per te. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Hazel_dei_misteri. Grazie per la precisazione. Sono felice di sapere che trovi che i miei in verità siano errori microscopici, che balzano agli occhi solo alle persone meticolose. Spero però davvero in futuro di poter migliorare ancora di più. Io ci tengo. Già dall’inizio della mia carriera (che parola grossa) di fic-writer mi sembra di fare meno errori di punteggiatura (il mio punto debole) e sto tentando ora come ora visto che qualcuno me l’ha fatto notare di alleggerire le frasi delle mie fic in modo da renderle più scorrevoli. Ci sto riuscendo? Non preoccuparti, non è mia intenzione licenziare Kaya ed anche lei ha capito le tue precisazioni. Non c’è nulla da scusarsi, tu continua pure a dire quello che ti passa per la mente quando leggi le mie storie. Non me la prendo, sai? Anzi, se tu mi parli dei miei errori, tutto questo per me diventa stimolo per migliorare. Aspetto le tue vere considerazioni quando riesci a farle. Un bacio.

 

Per FaithLupin. Sono felice di sapere che anche lo scorso capitolo ti è piaciuto. Come vedi avevi ragione Sirius è proprio bravo nel suo mestiere. Se aprisse un’Agenzia di Cuori Solitari farebbe soldi a palate. Remus si è lasciato solo coinvolgere nei suoi piani ma in verità preferirebbe fare dell’altro. Il motivo di questo suo totale menefreghismo lo scoprirai solo leggendo. Spero che anche questo capitolo incentrato più che altro su James e Lily ti abbia fatto piacere. Grazie per il commento. Un abbraccio.

 

Per l3la. Sirius agente segreto? Potrebbe essere l’idea per una nuova fic. Cosa te ne sembra? Per quanto riguarda, invece, questa storia beh… come vedi il piano di Sirius per mettere insieme James e Lily sta dando dei buoni risultati, c’è da chiedersi però se sarà sempre così. Mah! Sirius ha già preso in esame l’orgoglio di Lily, ha studiato la signorina Evans molto bene ed è per questo che ha ideato il piano di cui hai letto. È proprio bravo ad ideare strategie, soprattutto quando qualcuno è intenzionato a rispettarle. Tu dici che Sirius non conosce gli uomini? Io non credo! Secondo me non riesce a capire solo qualche uomo, soprattutto se stesso e Remus. Quest’ultimo in questa fic avrà un ruolo molto emblematico. Il suo comportamento menefreghista rivelerà più di una sorpresa. Per sapere come Sirius e Remus si comporteranno con Lizzie e Rosaline non potrai che leggere il prossimo capitolo. Spero ti piacerà, così come spero ti sia piaciuto questo. Grazie per il commento. Un bacione.

 

Per Nadeshiko. Mi dispiace che l’aggiornamento di questa fic sia arrivato così tardi, purtroppo gli ultimi mesi per me sono stati terribili. Spero d’ora in poi di tornare un po’ più regolare nel postaggio, anche se ho ancora dei problemi. Vedremo! Sono felice di aver ricevuto il tuo commento. Se riesco a portare avanti cinque fic alla volta è solo perché ho tante idee per la testa che desiderano uscire. È difficile tenerle segregate. Eh eh eh! Tu invece cosa mi racconti di nuovo? Quando posterai la tua prima fic su Harry Potter? Sirius è sicuro dei suoi mezzi, è per questo che non accetta sconfitte. Lui vuole avere Rosaline per sé, vuole accoppiare Remus e troverà un modo per farlo costi quel che costi. Solo che purtroppo c’è chi sta collaborando di controvoglia e questo potrebbe essere un problema. Remus in questa fic è un personaggio emblematico, è menefreghista nei confronti delle ragazze. Perché? Lo scoprirai solo leggendo. Eh eh eh. Il quadriangolo è un’ottima soluzione per tutti gli intrighi che devo mettere in atto. Spero che la storia continuerà  a piacerti. Grazie per il commento. Un bacio.

 

Grazie anche a chi legge e non commenta.

 

Commentate.

 

Agartha

 

 

 

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