Anche Nico Robin cerca l'amore.

di LonelyWriter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Una nuova destinazione ***
Capitolo 2: *** Una nuova occasione ***
Capitolo 3: *** Il momento giusto ***
Capitolo 4: *** Tutto vano? ***
Capitolo 5: *** La sabbia! ***



Capitolo 1
*** Una nuova destinazione ***


Nico Robin guardava l'orizzonte. Risate e grida venivano dal ponte della Going Merry. Osservò Nami deformare il gommoso viso del capitano a pugni per aver barato a carte. Tutti gli altri giocatori, Zoro, Sanji e Chopper se la ridevano. Usop pescava imbronciato, seduto sulla balaustra. Qualcuno doveva pur procurare la cena.  Robin rimuginava, stupita dalla poca serietà del resto della ciurma. Osservava il tramonto, pensando ad una persona, per lei speciale. Perchè lui non la considerava mai?

 

Dopo essere passati dall'isola, il giorno prima, per rifornirsi di cibo ora erano diretti al cantiere di Franky. La nave necessitava una bella pulita e qualche riparazione. Dopo le lunghe battaglie si erano presi una bella vacanza, Cominciata qualche giorno prima, ma sarebbe durata ancora a lungo o almeno un paio di settimane.

 

Dopo cena l'archeologa osservò i suoi compagni girare pigramente per la nave, insonnoliti dal pasto. Rufy, dopo la solita abbuffata, dormiva. Sanji e Zoro, si erano ritirati sul pennone, ad osservare le stelle. Quasi gli sfuggì un sorriso. In fondo li aveva aiutati. Loro almeno erano felici insieme. Già: loro. E lei invece? Si sarebbe lasciata scappare la prossima occasione? Sempre che ce ne sarebbe stata un'altra. Sospirò. Forse l'ultima opportunità era passata per sempre. Il suo sgardo vago si posò nuovamente su Rufy. Dormiva a bocca aperta, un filo di bavetta colava sul ponte. A volte lo trovava davvero privo di materia grigia. Ecco infatti Nami arrabbiatissima. 

-"Sei impazzito??!!"- Gli strilla nelle orecchie, facendolo sobbalzare, svegliato di soprassalto. -"Ho appena pulito il ponte!!"-

E prese a rincorrerlo bastonandolo con il mocio. Chopper e Usop se la ridevano come matti. Robin pensò che forse in qualità di archeologa avrebbe dovuto esaminare quel fossile di un cervello che si ritrovava il loro capitano. Guardò il cielo puntellato di stelle. Si alzò una leggera brezza, che le scompigliò i capelli, mentre lei pensava al suo amato.

 

*********

Ahahah scoprirete chi è solo nel prossimo capitolo!!!Questo era solo introduttivo! Continuate a seguire!!

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Capitolo 2
*** Una nuova occasione ***


Arrivarono solo due giorni dopo. Il sole splendeva alto nel cielo, e una brezza marina rinfrescava la calda giornata. Nico Robin aveva passato due giorni nella malinconia. Pensava al suo amato. Forse non l'avrebbe più rivisto. Ma ora sembrava stare meglio, non vedeva l'ora di fare un po' di shopping con Nami. Niente di meglio per risollevare lo spirito. Approdarono al molo. Robin fu la prima a scendere dalla nave. Sentì il suo cuore fare un battito più forte e poi fermarsi. Il suo amato era lì! Davanti a lei! Rimase paralizzata. Sul molo, tre figure avanzavano sorridenti. Due erano alti, il terzo un po' meno. Rufy scese dalla nave esultante e andò a salutare uno di loro, che aveva un grande ciuffo azzurro.

-"Franky!! Ecco il nostro amato carpentiere, allora! Che si dice da queste parti? La nostra nave necessita una risistemata! Hehe"-

-"Ma certo! Qualunque cosa per voi amici miei, ma prima, facciamoci qualche lattina di cola"- Disse Franky sorridente, strizzandogli l'occhio. Gli altri compagni si fecero avanti. Nami scese dalla barca e subito salutò Paulie.

-"Hey ciao è un po' che non ci si vede!"-

-"Ciao ragazzi come va?"- Sorrise il biondo, grattandosi il retro della nuca e sorridendo.

Robin mosse qualche passo in avanti. Voleva salutare il suo amato, senza dare nell'occhio. L'archeologa si avvicinò all'uomo e imbarazzata pronunciò:

 

-"Crocodile! Ehm.. Come va? E' un bel po' che non passi di qui eh?"-

Crocodile, fumava un sigaro, e anche se faceva caldo, portava una sciarpa, una giubba e pantaloni lunghi. Vestiva di buon gusto. Lo stile non gli era mai mancato. I suoi capelli emettevano riflessi viola, al sole. Il suo uncino dorato mandava bagliori accecanti.  Robin lo osservava imbarazzata e affascinata. L'uomo, con il suo fare da mafioso, abbassò lo sguardo e senza nemmeno togliere il sigaro dalla bocca disse di rimando:

-"Sì, ho avuto da fare."- Rimase serio, impassibile.

Che voce profonda. Le piaceva quella voce. Era così ferma, decisa, sicura. Le sembrava di esserne avvolta, abbracciata e protetta.

-"Ehm..stavo..cioè..stavamo pensando di andare a mangiare da qualche parte..vuoi venire con noi?"- Disse lei, riportandosi i capelli dietro l'orecchio.

-"No, ho appena mangiato."- Fece lui. Poi si voltò e fece un cenno di saluto a il resto della ciurma. Zoro e Sanji scesero solo ora dalla nave. Separati. Non volevano che si sapesse troppo in giro. Loro erano contenti, ma qualcuno poteva non capire. Salutarono tutti con un largo sorriso sincero. Mentre Franky portava la nave al suo laboratorio con Usop, gli altri si diressero in città.

 

 Robin voleva stare vicino a Crocodile, ma ogni volta che gli parlava si sentiva respinta e non aveva il coraggio di esprimersi. Non voleva che la rifiutasse direttamente, l'avrebbe fatta stare peggio. Almeno tenerselo amico era qualcosa. La trattava sempre con sufficienza, lei avrebbe voluto di più, ma temeva di ricevere di meno. Però questa era la sua occasione! Non lo vedeva quasi mai, soprattutto da quando si era messo a viaggiare per conto suo. Questa sarebbe stata una delle rarissime (se non l'unica) volta che l'avrebbe rivisto. Doveva rischiare. Prese una decisione: ora o mai più. 

 

****************

Avete creduto per un attimo, che il suo amato fosse Franky vero? E invece sorpresa! Per sapere se la nostra giovane archeologa conquisterà il cuore di Crocodile, ed eventualmente, come farà, seguite la storia!

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Capitolo 3
*** Il momento giusto ***


Robin saltò il pranzo pur di stare con Crocodile. Girarono per tutta l'isola. Arrivarono fino sul vulcano inattivo che sormontava la cittadella. Da lì sopra c'era una vista bellissima. Si poteva vedere tutta la città. Il mare era di un blu intenso, il sole faceva brillare le onde. Crocodile sedeva con aria annoiata su un roccia. Faceva passare della sabbia da un dito all'altro. Sembrava indifferente e distante. Come sempre. Lei si girò per guardarlo. Seguì i tratti del suo viso, semplici e decisi. Il fumo de suo sigaro saliva lentamente, spandendo intorno un aroma molto intenso. Il sole si faceva meno intenso, introducendo la sera. L'uomo alzò la testa, incrociando gli occhi di Robin. L'azzurro chiaro dei suoi iridi sembrava fondersi con il cielo. Il sole dietro la sua nuca le dava un aspetto angelico. 

 

Crocodile si alzò.

Il respiro di lei si bloccò a metà. Ma lui girò i tacchi verso il sentiero che conduceva in città. Robin abbassò gli occhi, in un punto indefinito verso il basso, umiliata. Come era facile sentirsi così quando era con lui. Si riprese, sperando nella sera. Ci sarebbe stata una festa quella sera. Sarebbe durata fino al mattino, era l'anniversario della posa della prima pietra della città. Chissà se il capitano si sarebbe fermato. Lei non avrebbe mai potuto chiederlo ed esporre così i suoi sentimenti. Poi si fece coraggio: Rufy era molto spensierato e festaiolo, non avrebbe mai rinunciato ad una festa (e al suo buffet). Forse avrebbe convinto Crocodile a ballare con lei. Forse il contatto col suo corpo avrebbe smosso le acque. A lei avrebbe fatto un piacere immenso, poter ballare con lui un lento, con la testa poggiata sul suo ampio petto. Non una parola, quel giorno. Lei non aveva avuto il coraggio di parlare, perchè non sapeva cosa dire. Non se la sentiva di iniziare un discorso vago, di cui forse lui non aveva interesse. Ma perchè lo conosceva così poco? Era così chiuso in se stesso. Mentre scendevano giù dal sentiero osservò i suoi movimenti. Era tranquillo e camminava muovendo le spalle con un espressione seria e superiore. Le piaceva il suo atteggiamento. Era vero, ricordava un po' un modo di fare mafioso, ma a lei piaceva molto. Non le restava che attendere.

 

La sera si ritrovarono tutti sulla nave. Rufy saltellava qua e là per il pontile come un bambino chiedendo:

-"Andiamo? Andiamo? Andiamo alla festa ragazzi!! Dai, dai!!"-

Nami mise un braccio attorno al collo di Paulie fregandogli la testa con il pugno.

-"Io ho il mio cavaliere"- Rise scherzosamente.

-"Ahh! Mi fai malee!!"- Urlò Paulie diventando tutto rosso, cercando di divincolarsi.

Zoro e Sanji risero alla scena, poi si guardarono intensamente in segno d'intesa. Franky era già andato alla festa con una snella ragazza mora sulle massicce spalle. Chopper e Usop preferirono rimanere alla nave a giocare a carte e sistemare le ultime cose per i preparativi. Crocodile non disse nulla, ma si avviò con loro. Robin li seguì, mentre dentro di lei si accendeva una scintilla di speranza. Avrebbe trovato il momento giusto finalmente?

 

 

 

*******************

 

Ed eccoci di nuovo! Che succederà al ballo? ^_^ alla prossima!! 

(E per chi fosse interessato, chi sarà la mora di Franky?)

Ma questa me la tengo per un'altra storia!

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Capitolo 4
*** Tutto vano? ***


La musica si sentiva da lontano. Molto caratteristica, folkloristica. Una melodia davvero bella, ben ritmata, che viaggiava come un fiume per tutte le vie della città, invitando la gente a raggiungere la piazza e ballare. Raggiunsero la piazza in centro. Uno spettacolo. La fontana al centro della piazza rotonda e grande sprizzava acqua che, illuminata da luci di tutti i colori, formava uno spettacolo continuo nel cielo nero punteggiato di stelle. La città intera ballava nella piazza. Come videro tutto ciò si fermarono tutti, sorpresi. Rufy allargò gli occhi a dismisura e si tuffò nella folla senza esitare.

-"Evvai!! Ora si festeggia! Viva le vacanze!!"-

Si appiccicò ad una fanciulla sola, arrotolandosi intorno a lei. La poverina si spaventò per la deformazione del corpo del imprudente capitano, che ricevette uno schiaffo sonoro. Deciso a non arrendersi, Rufy si inchinò scusandosi, e sfoderando il suo migliore sorriso, modellò il suo corpo a forma di cuore. La giovane popolana rise divertita e le si arrossarono le guance. Lo prese per la mano e ballarono insieme. Nami e Paulie si fiondarono in mezzo anche loro a ballare, nel ritmo incalzante della musica. Accanto a Robin spuntò Franky, sorridente, che disse:

-"Ahaha non pensare male, sono solo amici, lo fanno per divertirsi!!"-

 Detto questo schizzò via con la sua mora, Robin cercò di identificarla, ma il suo viso era coperto da quello del carpentiere, che la baciava con passione. Poi sparirono tra la folla.

 

Era rimasta solo lei, immobile ad osservare. Crocodile era poco più in là, appoggiato al muro. Aveva gli occhi chiusi e muoveva leggermente la testa e battendo il piede al ritmo della musica. Allora c'era qualcosa che gli piaceva. Sembrava impaziente. l'archeologa gli si avvicinò. Ecco il momento. Una ragazza del paese lo guardava dalla folla. Doveva sbrigarsi. Lo raggiunse quasi correndo. La ragazza fece una smorfia dispiaciuta, e tornò a vagare con lo sguardo alla ricerca di un cavaliere.

-"Hey vuoi ballare?"- Lo disse in un modo così sicuro e sensuale che non si riconobbe.

Spalancò gli occhi. La guardò con un intensità che non aveva mai sperimentato prima. Si sentiva trafiggere da quello sguardo. Il cuore le esplodeva. Gettò a terra il sigaro. Buon segno.

-"Ma certo!"- Rispose lui con voce profondissima, come se fosse una risposta ovvia ad una domanda che aspettava da un pezzo.

Centro! Ce l'aveva fatta! Si mischiarono alla folla e presero a ballare. Lui era scatenato. Ballava davvero bene. Le sue mosse furono seguite dagli occhi di molte altre, dopo quelli di Robin. Dopo alcuni passi da solo, le si avvicinò, la strinse a sè e ballarono insieme. Si sentiva benissimo. Non pensava a nulla, solo a lui. Non riusciva a pensare ad altro. La faceva muovere secondo il suo ballo, conduceva le danze del tutto. Lei si lasciava andare alle sue prese e lo osservava muoversi. Alcuni ragazzi intorno provavano a imitare le sue mosse. Ecco la sua passione! Il ballo! Crocodile era un ballerino provetto e su tutti i generi, come diede prova a notte inoltrata, mentre ballava un tango con lei. Intorno a loro due si era formato un piccolo cerchio, e un gruppo di ammiratori non smetteva di fissarli, per rubare le splendide mosse che eseguivano. Lei era soddisfatta. Come pensava sulla vetta del vulcano, ora stava ballando un lento con lui, con la testa sul suo petto, e le braccia sulle sue spalle.

 

Il sole sorgeva ormai e la musica venne fatta lentamente scemare. La ragazza che aveva ballato con Rufy era ancora con lui. Lei sperava in qualcosina di più ma il giovane capitano la abbracciò velocemente e la ringraziò per il ballo, lasciandola impalata nella piazza, un po' delusa e mogia. Tornato dai suoi compagni, ricevette una martellata in testa da Nami che aveva visto la scena.

-"Ma che idiota! Sei proprio insensibile, povera ragazza, almeno un bacino!"- 

-"Ahia! Ahia! Ma che ne so io? Non è colpa miaa!!"- Urlava mentre cercava di sfuggirle.

Nami e Paulie avevano ballato per un poco, prima di trovare un compagno diverso. Anzi a dir la verità Paulie aveva cambiato un bel po' di paesane, attratte dal bel giovane. Sanji e Zoro avevano ballato insieme per un po', per poi ritirarsi in un luogo più appartato a fare i romanticoni contando le stelle. Robin era felice. Si riavvicinò a Crocodile, che felice si era appoggiato ad un muro a fumare un sigaro. Gli cinse il petto petto senza dire una parola e passò il dito sulla sua grande cicatrice, in modo dolce. Ma lui ritrasse la testa e la allontanò.

-"Che fai?"- Chiese guardandosi intorno, nervoso.

Si sentì ferita. Pugnalata al cuore. La rifiutava di nuovo? Non era significato nulla per lui?

-"Bhe... io... noi..."-

-"Ho ballato con te perchè sei stata la prima a chiedermelo. Mi piace ballare. Tutto qui. Che altro vuoi?"-

La gettava via come un panno usato? Non riusciva a capire. Voleva solo soddisfare la sua passione per il ballo? Si sentiva malissimo, le gambe le cedevano. Era stato tutto vano?

 

 

***************

Sarà davvero stato tutto inutile? Per saperlo ....manca ancora un capitolo! Continuate a seguirmi!! Grazie!

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Capitolo 5
*** La sabbia! ***


La bellissima alba rosata, non era mai stata così triste per Robin. Era sul ponte della nave. Si sentiva schiacciata, dal quel triste peso. Qualcuno si era divertito a prenderle a calci lo stomaco? Aveva la nausea. Ora era anche più malinconica del solito. Franky e Paulie salutavano la ciurma dal molo. Chopper teneva il timone e Sanji e Zoro slegavano le vele. La fresca brezza di quel mattino mosse lentamente la Going Merry. Lasciavano l'isola, verso la prossima meta. Robin era delusa. Forse non era bella come credeva, forse si era illusa, per un attimo, di poter affondare il cuore dell'impassibile e affascinante Crocodile. Quell'uomo rimaneva ancora un mistero per lei. Aveva solo scoperto che gli piaceva ballare. Guardava l'orizzonte.

-"Forza facciamo il giro dell'isola!"- Esultò il capitano. -"Dobbiamo andare di làà!!"- Urlava, in piedi sulla testa bianca della nave.

Lui era spensierato eh?

 

La nave ora era spinta da un vento leggermente maggiore. Lentamente la nave circumnavigava l'isola. Nami passò dietro l'amica. Si fermò un attimo, e le mise una mano sulla spalla, stringendo un poco, per consolarla. Poi si allontanò. L'archeologa abbassò la testa, per non mostrare la lacrima che le solcava il bel viso. Gli occhi celesti erano pieni di lacrime, che tentava disperatamente di trattenere. Ma una cadde, cadde nel mare, formando piccoli centri concentrici, che si dissolsero sulla scia della nave. Dalla riva sabbiosa, arrivava un leggero vento. Il vento seccò le lacrime sul suo viso. Cresceva un po' di intensità. Granelli di sabbia portati dal vento le carezzarono il viso. Sabbia? Sabbia. Ne arrivava sempre di più, portata dal vento. Sabbia!! Iniziò a grumarsi e in pochi attimi Crocodile fu davanti a lei. Lo guardò con aria interrogativa, gli occhi tornarono a riempirsi di lacrime amare. L'uomo la guardò dall'alto al basso, con durezza. Poi il suo viso di addolcì. Le passò il pollice sulla guancia, impedendo che le cadesse una seconda lacrima per lui. Lei sussultò. Alzò il viso per capire.

 

-"Sono stato uno sciocco a non capire."-

Disse lui con voce calma e melodiosa.

-"Ti trovo molto bella ma...Non avevo colto i tuoi sentimenti e credevo non ne avessi verso di me. Sono molto preso da molte cose."- Riprese la sua espressione decisa e da duro.

-"Ma ora.."- Disse ancora lui afferrandole la nuca.

L'avvicinò a se e la baciò con passione. Ogni cosa si fermò. Sentiva solo lui, il suo contatto. La baciò a lungo, con decisione. Poi disse:

-"Ma ora sei mia."- Completando la precedente frase.

Detto ciò le cinse i fianchi con la mano destra e se la cinse al petto con forza e si accese un sigaro. Con la testa sul suo torso, Robin piangeva di nuovo. Ma le lacrime erano più brillanti, cariche di gioia. C'era riuscita. Gli sarebbe sempre stata accanto. La tristezza di prima scivolò via, e per la prima volta in vita sua, i suo cuore batteva leggero. Era contenta, non pensava ad altro che a lui, dimenticando tutte le sofferenze, anche il suo tormentato passato. Con lui ora si sentiva accettata, non era una demone, un mostro, non era respinta. Era solo Robin, la bella Nico Robin, con l'uomo che amava e che l'amava. Sorrise. Passando di lì Sanji li vide, e sorridendo le fece l'occhiolino. Poi si dileguò, in cerca di Zoro. 

 

La nave correva veloce ora, diretta verso la sua prossima, dolce, meta.

 

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^^ Eccovi la fine! L'amore trionfa! Robin è ora felice vicino al suo "Big Boss Crocodile"! Alla prossima storia !!!

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