Quello che sei... per me.

di Perfidia
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Eravamo solo noi. ***
Capitolo 2: *** giornata ad Hogsmeade ***
Capitolo 3: *** Buon Giorno??? ***
Capitolo 4: *** solo un sogno? ***
Capitolo 5: *** un fratellone d'oro ***
Capitolo 6: *** un risveglio alla grande. ***
Capitolo 7: *** confessioni... ***
Capitolo 8: *** Il trio di sempre! ***
Capitolo 9: *** nuvole amicizia e amore... ***
Capitolo 10: *** viva la recitazione!!! ***
Capitolo 11: *** Festa!!!!!!!!!!!!! ***
Capitolo 12: *** grazie.... ***
Capitolo 13: *** sogni d'odio e amore! ***
Capitolo 14: *** epilogo... ***



Capitolo 1
*** Eravamo solo noi. ***


Eravamo solo noi

Eravamo solo noi

Nell’ arancio di quel tramonto in riva al lago, c’eravamo solo noi. Io ero persa nel tuo profumo, così dolce eppure aspro insieme. Come il tuo sguardo verde, così profondo e così accattivante allo stesso tempo. Tirava una leggera brezza, che increspava l’acqua che brillava di tutti quei bellissimi riflessi, che rendevano l’atmosfera ancora più magica. Lo ricordi? Bene… io si! Tu mi dicesti :

       Hermione io ho deciso, vado a cercarlo.-

Io mi voltai, avevo capito tutto, sapevo che non sarei mai riuscita a fermarti ma ci provai lo stesso.

 – Harry non farlo-

- devo-

 - no Harry ti prego, non lasciarmi.-

 - Tornerò te lo giuro…-

Io iniziai a piangere, e tu mi abbracciasti, stringendomi.

 Herm no ti prego non piangere, tornerò te lo prometto.-

- voglio venire con te-

- no con te li non mi concentrerei mai come vorrei, e poi non voglio che rischi.-

- Non sarebbe la prima volta…-

- si ma questa di certo sarà l’ultima, perché uno solo di noi sopravivrà.-

- Harry!-

- Ti prego non dire altro o potrei ripensarci, e non voglio assolutamente-

- Harry!

- No Herm, non fermarmi.- tu ti voltasti, e io da lontano ti dissi semplicemente…

- In bocca al lupo.-

- crepi-

 Quella fu l’ultima volta che ti vidi. Dove sei? Harry dove sei? Non sai quanto voglia stringerti, abbracciarti, parlare, gridarti, urlarti quello che provo, ma non me ne hai dato il tempo. E ora non è possibile. Sarà mai più possibile?

Tornerai? Chi lo sa se tornerai? Io lo spero, ma questa attesa mi distrugge, stare qui e sentirmi impotente, preferirei stare con te, almeno forse ti sarei utile in qualche modo. Harry mi manchi! Mi manchi da morire. Manchi anche a Ron, anche lui da quando sei partito non è più lo stesso. Niente è più come prima… e forse non lo sarà mai più…Non posso pensarci… e se tu ora fossi… fossi morto. Io a chi starei scrivendo? Ma tu non lo sei vero? Non mi hai fatto questo… non puoi avermi lasciata per sempre senza avermi dato il tempo di dirti la verità su quello che provo. Perché si Harry, qualcosa è cambiato io ho capito, ho capito che Ti Amo.

Torna presto,

 tua

Hermione.

 

 

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Capitolo 2
*** giornata ad Hogsmeade ***


CAPITOLO 2

CAPITOLO 2

Ginny e Neville si allontanarono presi per mano.

-         Ron non ti preoccupa che Ginny se ne vada in giro con un ragazzo? Che razza di fratello sei?

-         Lavanda! Non mi preoccupo perché sta con Neville, che oltre ad essere mio amico è noto per la sua scarsa esperienza con le ragazze, perciò non vedo proprio di cosa dovrei preoccuparmi!

-         Si ma Ginny è, si può dire, ancora una bambina…- intervenne Calì.

-         SI MA CON LA TESTA SULLE SPALLE! – fu la dura e secca replica di Ron, che fece zittire le due pettegole.

-         Ron andiamo…- disse Hermione impaziente che intanto aveva fatto qualche passo avanti a loro.

-         Si eccomi, a dopo ragazze, e state tranquille, che Ginny starà benissimo.

-         Aspetta Ron…- disse Calì .

-         Non è che potremmo pedinarli.- chiese Lavanda con occhi imploranti.

-         No e poi no! Ma dico siete pazze? Perché non vi cercate un ragazzo voi piuttosto?

-         Uffa! Ron come sei lagnoso...-

-         Già! Volevamo solo divertirci un po’.

E se ne andarono entrambe a muso lungo.

 -Che volevano?- gli chiese Hermione.

- Seguire Ginny.-

- Perché?-

-Perché sono due pettegole…

- In effetti

- secondo me sono pazze

- è un buon punto di vista…- disse Hermione sorridendo.

- allora che si fa?- chiese Ron guardando l’amica.

- non lo so … Ron…- disse Hermione toccandosi la fronte, stava impallidendo, e la cosa preoccupò non poco Ron.

- Hermione che hai?- disse Ron preoccupato.

- niente- disse lei continuando a camminare.

- sei sicura?-

- si non ti preoccupare… è solo che… ti vedo doppio….-  Ad un tratto si fermò e cadde a terra svenuta.

 

Tutto si fece buio all’improvviso, e faceva freddo, un freddo innaturale, spettrale… lei stava correndo. Le sue gambe non ce la facevano più a sostenerla… c’era una figura grande e oscura davanti a lei… stava per g uardargli il volto…

-         AH!- Hermione si svegliò di soprassalto, con Ron che intanto le faceva vento con un foglietto di carta.

-         Hermione stai bene…

-         Che… che è successo?

-         Sei svenuta. Mi hai fatto prendere un colpo… ora come stai?

-         Non lo so- disse toccandosi la fronte- ahia!

-         Si sei caduta e hai sbattuto la testa. Ce la fai a camminare?

-         Credo di si – provo ad alzarsi, ma immediatamente si riaccasciò. - forse no.

-         Vieni. – Ron la prese in braccio.

-         No Ron mettimi giu.

-         Non ce la fai neanche a tenere gli occhi aperti, come puoi camminare? Ora andiamo dalla professoressa, e gli diciamo che io e te torniamo ad Hogwarts.

-         No Ron non voglio che tu rinunci a questo giorno per me. Poi davvero sto bene…

-         Non dire cavolate, sai che non mi convincerai a lasciarti andare perciò…

-         Dici che mi devo rassegnare?

-         Si…

Andarono dalle Mc.Grannit che era da Madama Rosmerta con il ministro della magia.

Parlavano di Harry e del potere crescente del signore oscuro… i toni erano piuttosto preoccupati, non parlavano liberamente, anzi erano piuttosto concisi nelle risposte, e rapidi nel porsi domande. Appena entrarono la conversazione cesso, creando non pochi sospetti in Ron e in Hermione, che si sentiva peggio di prima.

-         Che succede sig Weasley?

-         Professoressa, Hermione non si sente bene.

-         Lo vedo.

-         Ero venuto per avvisarla del fatto che rientriamo prima.

-         D’accordo. Signorina Granger che le succede?

-         È svenuta.- intervenne Ron.

-         Cos’ha fatto alla testa?

-         L’ho sbattuta…

-         Allora si sbrighi a riportarla ad Hogwarts e fatela medicare da madama Chips.

-         Si certo. Arrivederci.

Usciti dalla locanda, entrarono in una carrozza e tornarono ad Hogwarts.

Hermione si addormentò durante il viaggio, e di nuovo fu avvolta da quella sensazione.

Era buio e freddo, c’era una foschia impenetrabile, innaturale. Lei correva, correva affannosamente, finchè le sue gambe non la tenevano più, a quel punto cadeva, un corpo a terra vicino a lei, e davanti  le si stagliava una figura nera incappucciata, della quale il volto era coperto. Lei alzava la testa terrorizzata, verso il suo viso,  a quel punto il cappuccio scivolava …

E poi si sentì scuotere, aprì gli occhi di colpo, era Ron:

- Hermione, siamo arrivati. Stai tranquilla ti porto io in infermeria…

- Ron ce… ce la faccio.- disse lei con gli occhi ancora socchiusi.

 - Sei sicura?

- Si!

Hermione scese dalla carrozza con l’aiuto di Ron. Poi iniziò a camminare verso l’infermeria, seguita da Ron, che era pronto a riprenderla, prima che cadesse nuovamente.   

-         mio Dio! Signorina Granger che avete fatto alla testa?

-         L’ho sbattuta!

-         E come?

-         È svenuta, e ha battuto la testa?

-         Si è addormentata?

-         Si… sulla carrozza…

-         Speriamo non ci sia un trauma…

-         Scusi…

-         Esca sig. Weasley devo lavorare, la vedrà dopo la sua ragazza…

-         Ma veramente…

-         No non è…

-         Fuori!

 

Ron uscì dall’infermeria. Si affacciò pensieroso alla finestra… chissà cosa stesse facendo Harry, se lo aveva affrontato, se era ancora vivo, se soffriva come lui… se gli mancavano… tutte le sue domande non potevano e non avrebbero avuto una risposta, lo sapeva, ma non riusciva a non porsele, Harry gli mancava, gli mancava da morire.

Ad un tratto si aprì la porta. Il rumore lo fece distogliere dai suoi pensieri, e lo fece avvicinare a madama Chips per avere informazioni sull’amica.

Lei notò subito, quella che a lei sembrava preoccupazione, sulla faccia di Ron.

-         Non si preoccupi sig. Weasley, sta bene, un cerotto e un po’ di riposo, e tornerà come sempre. Comunque si è addormentata, se vuole entrare non faccia rumore. Appena si sveglia potete tornare alla torre.

-         Grazie. – Ron entrò in silenzio e si mise seduto di fianco al letto dove Hermione stava riposando.

Guardando l’amica gli tornarono in mente, come un eco, le parole di madama Chips.

“ non si preoccupi un cerotto e un po’ di riposo e tornerà come nuova. Magari bastasse così poco, per rivederti com’eri. Sorridente, allegra, spensierata, persino arrabbiata, eri sempre stupenda, frizzante, strepitosa, presente. In una parola brillante! Poi da quando è andato via sei cambiata, e io non ti riconosco più, a dir la verità forse non riconosco più neanche me stesso, Hermione mi manchi, mi manca, dove siete, dove sei? Sei assente, è come se ti fossi svuotata, è come se non fossi più te… e se non sei più te, neanche io sono più io…”

Hermione iniziò ad agitarsi nelle coperte, ebbe di nuovo la stessa sensazione…

 

 

Ecco il 2° episodio, mi spiace di averci messo tanto…

comunque ringrazio per i commenti ricevuti…

Gima: ho aggiornato… dopo un mese ce l’ho fatta, mi dispiace un casino ma non ho più neanche il tempo di respirare… spero comunque che ti piaccia anche questo…

 

Darthsteo: ce l’ho fatta! Si in effetti Pucciopatato è assurdo ed è il mix dei soprannomi di due miei amici, fuso è stupendo… soprattutto quando li chiamo così in pubblico… Comunque quando aggiorni tu? Se ti serve qualcosa fammi sapere… p.s le mie amiche che hanno letto la tua fic vogliono il seguito più di me… ciao..

 

Alessiuccia: grazie per il commento! Comunque non temere, Herm è pazza di Harry, e Ron non lo tradirà mai… almeno per ora no!!! Poi chissà che esce fuori…

 

 

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Capitolo 3
*** Buon Giorno??? ***


Eravamo solo noi

 

 

 

CAPITOLO 1

       Nel dormitorio delle ragazze

      -Buon giorno.- disse Hermione sbadigliando.

 Aveva passato un’altra delle notti orribili che passava da quando Harry era partito.

 Con quel terrore di svegliarsi e scoprirlo morto.

 Quel senso d’angoscia l’assillava in ogni momento della giornata, non la lasciava in pace neanche di notte… era logorante. E lei lo sapeva, solo che non faceva nulla per evitarlo. Anzi era quasi come se provare quel dolore la confortasse e la rendesse più vicina a lui. Hermione era sull’orlo di un precipizio, dal quale una volta caduta non sarebbe più riuscita a venir fuori.

Per ora era come un equilibrista, c’era ancora da un lato la vecchia Herm, che la teneva appesa alla vita con tutte le sue forze, dall’altra quella disfatta dall’assenza di Harry, che era per lei affascinante e irresistibile, quella che con le sue trame, l’aveva imprigionata.

Da parte sua Ron si rendeva conto di ciò che stava accadendo, ma anche a lui mancava la forza di fermarla.

Avrebbe voluto ma gli mancava quasi la forza di fermare se stesso.

Perché in fondo forse quello che soffriva di più era proprio lui, che cercava di nasconderlo, per essere forte per tutti e due.

 Gli mancava Harry, infondo era lui il suo unico vero amico, era con lui che si confidava, era con lui che faceva le cavolate, era con lui che aveva capito di amare Hermione, ma era per lui che ci aveva rinunciato.

Ora era giù in sala comune a fissare un punto nel vuoto che si perdeva nel giardino di Hogwarts.

Intanto nel dormitorio…

-         Ciao Herm. Allora che ne dici? È meglio la maglia rossa o l’arancione?

-         Cosa? – fece Hermione stropicciandosi gli occhi ancora insonnolita.

-         Si… meglio questa o l’altra? E poi meglio i capelli legati o sciolti, e che dici farà ancora freddo? Dovrei portarmi la sciarpa? Eh eh?

-         Ferma un momento Ginny… Ricominciamo… innanzi tutto Buon Giorno…

-         Giorno… ma che dici allora… meglio così oppure…

-         ASPETTA! Una domanda per volta, e respira tra l’una e l’altra.

-         Ok! Allora è meglio la rossa con la coda e la sciarpa? oppure l’arancione, cappelli sciolti e berretto? o ancora gonna verde scarponcini e mollettine?

-         NON LO SO.- disse Hermione urlando, che aveva avuto un risveglio più traumatico del previsto. Si alzò e andò a lavarsi la faccia. Una volta arrivata di nuovo davanti alla porta della stanza… “ allora Herm tre respiri profondi… calma, e poi convinciti che… si… la puoi affrontare… il con o senza strangolarla dopo i primi due secondi è un dettaglio poco rilevante. Vai ce la puoi fare!”

Aprì la porta, e trovò Ginny seduta sul letto in lacrime…

-         Che succede?- chise con tono perentorio.

-         Sei cattiva! Io sono in crisi “ lei è in crisi, e io che devo dire?” perché tra due ore devo uscire con Neville per il nostro primo appuntamento e tu non vuoi aiutarmi…

-         Non è vero che non voglio aiutarti “ santa pazienza aiutami tu a non strangolarla”, è solo che, dal momento che apro gli occhi a quello in cui mi rendo conto di essere sveglia devono passare almeno 10 secondi… solo che oggi tu non me li hai dati… e quindi io ho sclerato. Hai ragione ho esagerato ad urlare così, ma ho avuto una notte pessima. e il risveglio ancora peggiore.”

-         Allora non sei arrabbiata con me!-  smak! Ginny diede un bacione sulla guancia di Herm. – allora mi aiuterai a scegliere?

-         Si certo allora… qual è il dubbio?

-         Meglio questa rossa o l’arancione?

-         Uhm! Fammi pensare… secondo me meglio l’arancione. Quella rossa è troppo provocante per il primo appuntamento… poi ,insomma, Neville non ci è abituato… non vorrai farlo morire d’infarto... Ahia!- un cuscino aveva appena colpito Hermione.

-         Non dire così- disse Ginny con lo sguardo sognante- Neville è dolcissimo, è il mio pucciopatato!

Hermione a quelle parole fece una smorfia di puro e assoluto disgusto… pucciopatato..ma? le cose sono due, o la matta sono io o è lei… ai posteri l’ardua sentenza”

-         allora dici che è meglio l’arancione. Capelli legati o scolti?

-         Ovviamente sciolti.

-         Con berretto o senza? E che faccio la porto la sciarpa?

-         Dico… ma vuoi morire di caldo? Visto che ci sei, non lo so, porta anche una muta da sub!

-         Una che?

-         Niente lascia perdere! Comunque posa sia il cappello che la sciarpa secondo me non servono.

-         Ok. Tu che fai esci?

-         Non credo, ho un terribile mal di testa, penso di rimettermi a letto.

-         Secondo me dovresti uscire, un po’ d’aria ti farà bene. E poi Harry non vorrebbe vederti così.

-         Si lo so… è solo che… vedi… mi manca da morire.

-         Lo so… manca a tutti. Secondo me sotto, sotto anche a Malferret.

-         Non dire scemenze!

-         Ah! Ti ho fatta ridere… su ora preparati che poi dobbiamo convincere Ron e tu lo sai che è un osso duro…

-         Si hai ragione. Ma sul serio io non voglio uscire.

-         Hermione, forza… non puoi fare così, lui si merita il tuo sostegno, invece tu, comportandoti così lo dai già per spacciato. Forza, tanto ti trascino a calci.

-         D’accordo.- disse Hermione esasperata dall’amica.

 

Le ragazze si vestirono e scesero nella sala comune. Ron era appoggiato ad una finestra che le aspettava per la colazione, immerso nei suoi pensieri, che erano tutti diretti ad Harry.

-         Buon giorno Ronnuccio! – disse Ginny con un tono frizzantino, per tirarlo su di morale , dandogli un bacetto sulla guancia.

-         Giorno Gy! Ciao Herm.- disse Ron, con un tono di voce perfettamente piatto.

-         Giorno Ron,- rispose Hermione, con lo stesso tono dell’amico.

-         Si ragazzi però… un po’ di brio la mattina… su! Guardate è primavera, c’è il sole, gli uccellini cinguettano, e i fiori tempestano il giardino come diamanti… Su con la vita!

-         Siii! – Ron e Hermione in tono ironico.

-         Evviva! Forza allora andiamo a fare colazione!

I due lasciarono che Ginny si allontanasse un po’, poi Ron ad Herm:

- Ma che ha?

- Oggi avrà il suo primo appuntamento con Neville, ed è sovraeccitata, non sta più nella pelle! 

- Ed è così eccitata per Neville?

- Pare di si!

- …?...

- Ti capisco, ha fatto lo stesso effetto anche a me. Senti RON…- disse ad un tratto Herm.

- Si?

- Ti va di andare ad Hogsmeade?- la ragazza sperava più in un no, che in un si, ma poi le tornarono in mente le parole di Ginny. Harry non avrebbe voluto vederli così, e forse era vero, lei lo dava per spacciato, colpa, come al solito del suo realismo pessimista.

- Insomma.

- Lo so neanche a me… Però Ginny oggi mi c’ha fatto pensare… Harry non vorrebbe vederci così.

- Questo è vero. Gy forse ha ragione…- disse Ron facendo un mezzo sorriso.-  Vada per Hogsmeade?

- Vada per Hogsmeade- disse Hermione, riaccennando a sua volta un sorriso a Ron.

 

Scesero e una volta fatta colazione si unirono agli altri per andare ad Hogsmeade.

 

 

 

Questo era il primo vero capitolo, anche se più che capitoli nella mia Fic si parlerà d’ episodi, perché sono brevi per essere chiamati capitoli. Perciò ecco a voi il primo episodio. Ho cercato di seguire i vostri consigli e questo è quello che è venuto fuori, perciò spero continuiate a darmi i vostri pareri.

 

herm88: mi dispiace che non ti sia piaciuta. Comunque la scelta del carattere più grande è stata obbligata dal fatto che altrimenti non sarebbe stata leggibile.  Comunque ho cercato di seguire il tuo consiglio per quest’altro capitolo… continua a darmi i tuoi pareri, ci tengo… grazie!

Corvonero19: mi ha fatto piacere che ti sia piaciuta, spero continui a piacerti. Comunque non preoccuparti, Ron è il mio eroe, perciò si riscatterà vedrai. Grazie.

Darthsteo:  Grazie per il commento, ma non è paragonabile alla tua… Ps quando l’aggiorni??? Io voglio leggerla!!!... kisses

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Capitolo 4
*** solo un sogno? ***


CAPITOLO 3

CAPITOLO 3

 

Era di nuovo buio freddo e  nebbioso, lei era di nuovo  accasciata a terra, a fianco a lei un corpo… lei distesa il braccio, riuscì a toccarlo, era freddo, come il ghiaccio e la morte. Spaventata ,si tirava su a sedere, voltava il corpo, e mentre stava per vedergli il fiso, ecco stagliarsi di nuovo davanti a lei, la figura oscura e incappucciata. Stavolta il cappuccio scivolo giù e lei, vide il volto di quell’essere . un brivido le corse allora lungo la schiena, un dubbio orrendo prese forma nella sua mente… si voltò verso il corpo accanto a lei lo guardò…. E…

 

 

-         HARRY NOOOO!- Hermione si svegliò urlando in lacrime.

-         Hermione che succede? - chiese Ron preoccupato. Lei non gli rispose era visibilmente terrorizzata. Ron si sedette sul letto e l’abbracciò.

-         Ci sono io con te.- le disse carezzandole amorevolmente la testa.

-         Ron…- disse lei ricambiando l’abbraccio,- Ron nel sogno ho visto… ho visto…. .

-         Era solo un sogno… Hermione, un sogno e nulla più.

-         Ron Harry era lì accanto a me… e ..e … era… morto…-

-         Hermione vedrai che sta bene, era solo un incubo, causato dalla botta che hai preso, e dalla paura che provi per lui…

-         Ron ho paura che non sia solo un sogno… era così reale.

-         Lo so a volte i sogni lo sembrano, ma vedrai che sta bene, e se la caverà- disse poi asciugandole le lacrime. – su ora! Ha detto madama Chips, che possiamo tornare alla nostra casa. Prima però passiamo in sala grande per la cena.

-         Ron tu vai pure, io non ho fame, e poi sono stanca, ho solo voglia di riposare.

-         Come vuoi, anche se credo che mangiare ti aiuti a stare meglio.

-         No Ron davvero, voglio solo riposare.

-         D’accordo allora, ti accompagno fino al Dormitorio.

-         Grazie Ron.

-         Di niente.

 

Intanto il resto del gruppo era appena rientrato da Hogsmeade.

-         Neville, ho passato una bellissima giornata. Grazie…

-         Eh! An…anche io. Gi-giginny! – disse lui completamente rosso in viso.

-         Bene, sono felice, ora vado a cambiarmi, che tra poco è pronta la cene…

-         O-o-ok…- ginny iniziò ad allontanarsi quando si sentì chiamare…- Ginny … io… io ti amo! – Neville ce l’aveva fatta… “ bene gliel’ho detto!” Ginny tornò indietro lo abbracciò, e gli disse,- anche io ti amo !- e senza badare a chi gli stava intorno nel bel mezzo della sala comune di Grifondoro, lo baciò. Neville per poco non collassò.- Ora vado, ci vediamo dopo…

-         SIII!- fece lui ancora stralunato e con gli occhi sognanti.

 

Salì le scale che portavano su al dormitorio, praticamente volando. Si sentiva di ballare, canticchiava un motivetto assai allegro. Quando entrò dentro ci trovò Ron disteso sul letto, che appena notò le sue strane movenze chiese.- Allora, Neville passata bene la giornata…

-         magnificamente! – disse lui ancora canticchiando.

-         Beh allora racconta, che è successo? Che avete fatto tu e Ginny.

-         Beh … tante cose… e…. e… e… Ci siamo baciati!

-         COOOSAAAA?

 

Intanto nell’altro dormitorio…

-         heeeerm! Dai heeerm. Non puoi dormire di già… insomma Ti vuoi svegliare!

-         Ginny sono distrutta, ti prego, lasciami riposare!- disse Hermione sotto voce, imponendo per la seconda volta a se stessa, in quel giorno di non ucciderla…

-         Ti prego Herm…. Devo raccontarti una cosa troppo troppo troppo straordinaria…

-         Ginny ti prego…- fece lei voltandosi verso la Rossa.

-         Ma non sei curiosa?- chiese Ginny che crepava dalla voglia di raccontare alla sua migliore amica di Lei e Neville.

-         Sinceramente?- chiese Hermione sperando che l’amica capisse da sola il seguito.

-         Si certo che sinceramente! che domande fai?

-         Ecco vedi in realtà Ginny… vedi a me…

-         Oh! Bene lo sapevo che ti andava di ascoltarmi…- “ NO INVECE NON HAI CAPITO UN FICO SECCO, IO VOGLIO DORMIRE! MI SCOPPIA LA TESTA, IL MONDO SI è MESSO A GIRARE AL CONTRARIO, E QUEL SOGNO DI MERDA NON MI LASCIA DORMIRE, ALMENO TU LASCIAMI IN PACE! No Hermione, non puoi dirle così poi si metterà a piangere come questa mattina, e per te sarà molto ma molto… PEGGIO! Perciò rilassati conta fino a dieci… e ricordati di respirare…”- allora, quando siamo scesi dalla carrozza, lo sai dove mi ha portato?

-         No! “ e non lo voglio sapere… ma credo che me lo dirai comunque.”

-         Mi ha portata da Zonco e …- “UNO…porta pazienza.”

-         - poi siamo andati a passeggiare per Hogsmeade…-“ Due… Stai espiando tutti i tuoi peccati…”

-         - poi abbiamo fatto un salto a mielandia….- “ sei ancora al TRE… non mollare

-         - poi abbiamo mangiato apple pie- “ NO che schifo… pure la torta di mele… puà… QUATTRO!” – poi il mio Neville – “ Ah adesso è il suo Neville… CINQUE! Harry vorrei essere al tuo posto! Con Voldemort soffrirei meno…”

-         -  mi ha portata in braccio fino alla stamberga- “ Ma sei pazza! Povero Neville! Di la verità, volevi ucciderlo??! SEI . Hermione non darle risposte velenose o peggiorerai la situazione…”

-         Poi ci siamo seduti… Neville era stanco…- “ci credo povero figlio! Con te sopra! SETTE. Sei vicina al dieci, dopo puoi anche ucciderla”

-         Poi abbiamo ripreso a passeggiare, e abbiamo incontrato Lavanda e Calì. Che ci seguivano,- “ e certo, le altre due pazze mi mancavano… OTTO!”

-         MA TI RENDI CONTO? Quelle due ci spiavano… è terribile non credi?

-         Si Ginny è terribile….- “ cavolo ho perso il conto!”

-         Secondo me le ha mandate Ronald.

-         No ti assicuro, Ron non c’entra, anzi lui ha cercato di dissuaderle… Perché sa che Neville è un bravo ragazzo, e che non avreste fatto niente insieme. ….” Ok, Ron ho saldato il favore di oggi, non potevo farti torturare da Ginny, sei stato così carino con me… Comunque dovrei essere arrivata al NOVE.”

-         Che scemo!

-         Chi scusa?

-         Ron…

-         Ron!- fece Hermione allibita… - perché?-

-         Ecco vedi… è questa la cosa che dovevo dirti…

-         Cosa????

-         Ecco vedi, la cosa meravigliosa…

-         “Ginny taglia corto è ora che vai a cene… se non ti sbrighi rischi la vita… perciò vai finche sei in tempo”-  SI?

-         Ci siamo baciati.

-         DIECI! Ho già l’aureola? Ma che ha detto?”- cosa?

-         Si ci siamo baciati, qui di sotto.

-         Oh scusa Ginny ho la nausea…- non stsva scherzando aveva veramente la nausea, corse nel bagno delle ragazze e chiuse la porta.

-         Hermione stai bene?

-         No!- Hermione si sentiva malissimo, il mondo continuava a vorticarle intorno, all’impazzata. Si sciacquò il viso e uscì dal bagno.

-         Hermione ti serve una mano?disse Ginny apprensiva…

-         Si Grazie.

-         Ma cos’hai?

-         Niente solo stanchezza… ora vai altrimenti perdi la cena.

-         Sicura di stare bene?

-         Si non preoccuparti. Ora mi riposo e domani starò sicuramente molto meglio.

-         Ma che hai fatto sulla fronte?- chiese Ginny notando solo in quel momento la medicazione di madama Chips.

-         È una storia lunga sulla qualeho ancora qualche dubbio, forse ti conviene chiedere a Ron, sicuramente ti saprà spiegare meglio di me.

-         D’accordo. Ci vediamo.

-         Ciao…- finalmente in pace. Ti prego ora smettila di girare, non ne posso più!”

 

Nel frattempo Ron era sceso furibondo in sala comune, e aspettava la sorella infondo alle scale per farle una di quelle sfuriate, da fratellone geloso, che lei non poteva neanche immaginarsi.

Appena svoltò l’angolo lo vide disotto con uno sguardo non poco omicida ad attenderla.

 

Questo capitolo è un po’ più leggero dell’ altro. I misteri non si sono ancora svelati ma, siate pazienti, vi giuro che arriverà il momento in cui sarà tutto più chiaro…

Passiamo ora alle recensioni…

Desdeus: non ti preoccupare, non ha nessuna malattia, è solo un po’ di stanchezza, e forse ne uscirà un colpo di scena finale… chissà! Comunque non ti preoccupare è un Harry Hermione, e non cambierà… spero continuerà a piacerti… fammi sapere… alla prossima!

Gima: ora avrai capito cosa sogna Hermione… non posso darti per ora spiegazioni ulteriori, comunque comparirà nei prossimi capitoli… grazie per questa recensione e continua a darmele… accetto consigli … un bacione…

 

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Capitolo 5
*** un fratellone d'oro ***


CAPITOLO 5

CAPITOLO 5

 

 

Ron era infondo alle scale con gli occhi iniettati di sangue.

 

-         GINNY! – gridò fuori di se mentre lei scendeva le scale.

-         Ahia! L’ ho fatta grossa… no aspetta! Io non ho fatto niente a Ron perciò…”- Ciao Ronnuccio!- disse la ragazza, cercando un tono, il meno possibile, falso, che potesse far sviare Ron da qualsiasi cosa avesse in testa. Gli si avvicinò e gli diede un bacetto sulla guancia.

-         Non fare la gattona! Non ci casco…-  sentenziò lui con la faccia scura.

-         Perché che ho fatto?- Disse lei continuando a fare la finta tonta.

-         Oh certo ora fai finta di nulla! – lui accusandola.

-         Ma in che senso scusa! – ma che vuoi Ron?  Io non ti devo spiegazioni.”

-         Cosa hai fatto con Neville?

-         Beh! Un sacco di cose… siamo andati in giro per Hogsmeade… niente di particolare.

-         Ah niente di particolare… e del BACIO che mi dici?

-         Che vuoi che ti dica? Primo non sono fatti tuoi…- “ ah era a questo che volevi arrivare fratellone…”

-         Si invece, sei la mia sorellina…- “ Ginny non ci posso credere. E io ti ho lasciato fare… tanto era Neville! Neville! Quello sporco lurido traditore…”

-         Secondo, ti informo, se non ne fossi a conoscenza… la tua sorellina ha sedici anni, lo sai! Smettila di trattarmi come una bambina! Non lo sono. Sono molto più matura di te.- “ caro Ron forse non ti sei reso conto che sono quasi una donna!”

-         Si  come no!- “ ma che fai Ron, leggi nel pensiero… no non sei così intelligente.”

-         Terzo io non vengo a chiederti, cosa fai con le ragazze… ora lasciami, che dobbiamo andare a cena, e non voglio arrivare tardi.-  disse liberandosi di scatto dalla presa di Ron.

 

Ron rimase impietrito, davanti alle parole della sorella. Non si erano mai parlati così.

 In fondo era vero, aveva sedici anni, non era più una bambina, e in quanto a testa sulle spalle, ne aveva senza dubbio più di lui. Assestò un bel calcio alla poltrona. Poi si mise seduto.

Gli tornarono in mente le parole di sua madre: “ Ginny bada a tuo fratello.

Forse era vero, era lei quella che badava a lui, anche se a rigor di logica sarebbe dovuto essere il contrario.

In effetti fra i due il bimbo era proprio lui, e quella reazione così eccessiva lo dimostrava. Decise che avrebbe chiesto scusa a sua sorella subito dopo cena.

Quindi scese anche lui in sala grande.

 

Intanto da un'altra parte nel mondo, un ragazzo, stava sdraiato, su un prato godendosi la luna di quella sera, con un sorriso, immane sul volto. Il sorriso di chi sta godendo a pieno, del suo ultimo momento di vita.

In realtà non era per quello… Lui ora aveva tutta la vita davanti, non c’era più chi poteva ucciderlo, perché fra i due, sembrava impossibile, ma aveva vinto lui.

Si sollevò di scatto.

Il corpo di quell’essere era lì, stavano arrivando, gli uomini del ministero, e lui avrebbe finalmente potuto godersi la sua vita… non vedeva l’ora di tornare alla sua vecchia vita.

 Solo che ora sarebbe stata molto ma molto migliore.

 

Intanto nel dormitorio, Hermione stava scrivendo un’altra pagina del suo diario…

 

Caro Harry,

dove sei? Mi manchi. E provo un profondo sentimento di angoscia.

Ho paura, ho veramente tanta paura per te.

Sono diverse notti che faccio un sogno orribile, e solo oggi in infermeria,( ero in infermeria perché ho avuto una pessima giornata… questa mattina per poco non uccido Ginny, (e ho avuto l’occasione anche questo pomeriggio), che mi ha convinto ad uscire per Hogsmeade con Ron. Solo che ho perso i sensi, battuto la testa e madama Chips , mi ha tenuta sotto osservazione, ha detto Ron che ho avuto un leggerissimo trauma cranico. Ora ho un cerotto che mi copre mezza fronte! Però il trauma era leggero…), ho capito di cosa si trattava.

Stavo correndo di notte nella foresta proibita, e c’era un freddo innaturale… il freddo che anche tu conosci bene… c’era lui… e tu eri… eri…- una piccola macchia d’inchiostro imbratto la pagina.-  eri lì a fianco a me … morto!

Ho paura. Harry dimmi che sei vivo, dimmi che tornerai da me, io ti amo. Non posso vivere tutta la vita con il rimorso di non avertelo mai detto.

Torna da me ti prego.

Tua per sempre

Hermione.

 

Finita la cena. Ron cercò sua sorella che si stava allontanando con quello che ormai era il suo ragazzo.

-         che faccio? Vado da lei ora? Però è con lui… e io non vorrei che pensasse che io.. si insomma … non voglio che stia con lui… però no devo assolutamente parlarle… non posso sentirmi in colpa così… mi sto avvicinando… le sono dietro… l’afferro per il braccio..”- Ginny possiamo parlare? Giuro un paio di minuti…

-         D’accordo. Scusa un momento Neville.

-         Si scusa Neville…

-         Di niente Ron… ti asp…petto, qu..qui Ginny.

-         D’accordo…

Ron la portò fuori dal chiostro. poi strofinandosi la testa…

-         ecco Ginny vedi… io volevo… chiederti scusa per prima.

-         Scu

-         Non interrompermi ti prego – “come vuoi Ronnuccio… devo confessare che sono a disagio… non mi avevi mai chiesto scusa… ti voglio bene piccolo!”- Sai non mi sarei  dovuto arrabbiare così, solo che da Neville non me lo sarei mai immaginato… infondo sei e sarai sempre , anche se ormai sei “quasi” una donna, la mia sorellina e ho paura che ti facciano del male…- “ oh Ron!”- ti voglio bene.

-         anche io Ron!- Ginny gli gettò le braccia al collo e poi gli sussurrò all’orecchiò- scusami anche tu… non avrei dvuto perdere le staffe ma avrei preferito che tu fossi felice per me… e quando ti ho visto così arrabbiato… anche se sapevo che era perché mi vuoi bene e sei un ansioso fratellone iper protettivo, non sono riuscita a non rimanerci male…

-         mi dispiace Gy! pace?

-         pace!- disse con un sorriso.

-         forza ora ti riporto da lui altrimenti finisce che si addormenta sul gradino.

-         no facciamolo aspettare un altro pochino… è tanto che non sto col mio fratellone!... devo dirti una cosa…

-         sono tutto orecchie.

-         sono preoccupata per Herm, prima si è sentita male… e poi sono un po’ di giorni che è strana, si sveglia di colpo la notte, e poi non riprende sonno fino alla mattina quando dovrebbe alzarsi.

-         lo so. è preoccupata per Harry, e di notte ha un sogno ricorrente in cui lo vede morto… si è sentita male nel senso che ha perso di nuovo i sensi?

-         no credo che avesse la nause

-         ah! madama Chips l’aveva detto, è dovuto al trauma cranico. Se pur lieve da questi effetti. Ora va a divertirti. buona notte… e di a Neville che se ti torce, anche per sbaglio, un solo capello, lo rovino.

-         d’accordo… notte fratellone!

 

 

Eccolo qui un altro episodio concluso!!! chiedo perdono per aver impiegato due vite e mezzo ad aggiornare. ma a scuola sono sotto una tempesta di interrogazioni compiti in classe e quant’altro, perché come al solito nell’ultimo mese si deve svolgere tutto il programma dell’intero anno scolastico… comunque questo piccolo sfogo personale da studentessa frustrata non c’entra un fico secco! quindi passiamo a noi!

 

tamtam: per ora niente Potterino, al mondo uno che fa danni è più che sufficiente!( scherzo ovviamente…) magari più in là può darsi…

desdeus: come ho già detto non è incinta… so che i sintomi sono equivoci, ma se sono gli stessi anche per i trauma cranici non è colpa mia. devo ammettere però che alla gravidanza un mezzo pensierino ce l’ho fatto e mi è venuto lo spunto per una prossima fic, se avrò mai il tempo di scriverla. Comunque credo che Gy si stia riscattando…

Gima: sono contenta che ti sia piaciuto… giuro che cercherò di postare più in fretta la prossima volta.

 

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Capitolo 6
*** un risveglio alla grande. ***


CAPITOLO 6

CAPITOLO 6

Quella mattina, portava nell’aria un vento leggero di novità. Il sole penetrava attraverso le tendine del letto a baldacchino, puntandole fastidiosamente sugli occhi. Hermione si stiracchiò e si mosse sotto le coperte, voltandosi dall’altra parte senza aprire gli occhi. Dopo poco tornò nuovamente nella posizione precedente, quei caldi raggi sul viso, le infondevano coraggio, era come se il sole stesso quel giorno le sorridesse. Si stiracchiò nuovamente. Quella notte aveva dormito da Dio, si sentiva fresca e riposata. Aprì gli occhi, e percepì il perché di quella sensazione di benessere. La sua compagna di stanza Ginny, stava ancora dormendo. Ecco da dove proveniva quella pace. Eppure no, non poteva essere solo quello. Aveva qualcosa di diverso quel giorno, si sentiva felice, veramente felice. Guardando il soffitto della stanza si rese conto che quella notte, non aveva avuto nessun incubo. Forse era quello il motivo della sua felicità. Anche se gli mancava solo una cosa… Harry. Ma lei non sapeva che l’avrebbe rivisto di lì a poco. Si girò su un fianco, e le andarono gli occhi sul suo comodino, dove c’era una cosa che non riusciva bene a distinguere, ma era certa non essere la sua.

 

Intanto nel dormitorio dei ragazzi.

-         Ron… Ron… Ron dai alzati!- un ragazzo stava invano tentando di svegliarlo.

-         Ronald … Roon ROOOOOON!.

-         Dai HARRY lascia perdere che Ron è Sordo.- disse Neville ad alta voce per far svegliare Ron.

-         Da quando ha il sonno così profondo?- disse Harry stupito.

-         Da sempre Harry… che sono bastati tre mesi per scordarti di noi? Comunque ben tornato! – disse Neville, stringendo felice la mano all’amico.

-         Ragazzi non potete capire quanto mi siete mancati.

-         Anche tu!

-         Qualche idea per svegliarlo?

-         No affatto! Ho esaurito le mie risorse in vani tentativi per tre mesi ora tocca a  te! – vado a dare la buona notizia agli altri… ok?

-         Si!

-         Ma di preciso quando sei arrivato?

-         In piena notte! Considera che la McGrannit è venuta ad abbracciarmi in camicia da notte! E madama Chips per poco non sviene. Quando mi ha visto tutto intero e senza un graffio!

-         E dove sei stato fin ora?

-         Da Hagrid! Non volevo svegliarvi prima del tempo, la Mc mi ha detto che potevo, però ho preferito di no…

-         Hermione? L’hai già vista?

-         Si! Sono andato nel dormitorio, stava dormendo così bene, che non ho voluto disturbarla, le ho lasciato una lettera sul comodino. Se è gia scesa dille solo che non era uno scherzo di uno di voi, ma che chi ha scritto tra poco arriverà!

-         Perché non ti sei firmato?

-         No!

-         Perché?

-         Perché voglio vedere che faccia farà.

-         Le sei mancato molto, penso che le verrà un infarto, prima di stringerti le mani al collo. Ci vediamo dopo. Non ti preoccupare farò in modo che per Herm rimanga una sorpresa.

-         Grazie Neville!

 

Neville lasciò il dormitorio, e scese in sala comune, non c’erano ancora studenti, poi si avvide che era normale essendo solo le 6.00 del mattino. Visto che quindi aveva tempo decise di tornare di sopra, fare una doccia, tanto per essere certo di essere sveglio e di non sognare.

Intanto nel dormitorio.

-         insomma Rooon! Ti vuoi svegliare?- Harry non riusciva a credere ai suoi occhi.- Ho ucciso Voldemort, il signore oscuro, non dovrebbe esserci più nulla di impossibile per me, eppure eccomi qui, il grande Harry Potter che non riesce a svegliare il suo MIGLIORE AMICO! È frustrante! – iniziò a camminare per la camera, e un idea veramente perfida, iniziò a farsi largo nella sua mente… di cosa aveva tanta ma tanta paura Ron…- vieni qui ragnetto…

-         uooohhooo!- Ron iniziò a stropicciarsi gli occhi, mise per mezza frazione di secondo, a fuoco… e poi un urlo di gioia gli si aprì veramente dal cuore- HARRY!- Harry si voltò, con aria colpevole, lasciò andare il ragno, per ritrovarsi travolto, dalle braccia dell’amico.

 Quel abbraccio tra le lacrime, lo avevano sognato almeno un migliaio di volte ciascuno.

-         Harry Harry sei veramente tu? Dammi un pizzico, ti prego, non posso crederci.

-         Neanche io Ron…

-         Sono così felice che sia tornato.

-         Anche io Ron sul serio…

-         Se tu sei qui vuol dire che lui è che lui è morto!

-         Si Ron… ce l’ho fatta.

-         Voglio sapere tutto!

 

Continuarono a parlare, felici. Harry raccontò tutto quanto era successo e Ron fece altrettanto.

 

Nel dormitorio femminile, Hermione si era decisa ad alzarsi. Andò vicina al comodino, e prese quella presenza oscura, era una lettere l’aprì, e il suo cuore si riempì di gioia. riconobbe al volo la grafia terribile di chi aveva intestato la lettera. “Harry”

 

Eccoci qui… Purtroppo non ho tempo per scrivere e quindi i lavori procedono a rilento… purtroppo questo capitolo, non è un gran che, anche perché assicuro che il pezzo più bello deve arrivare

Eccoci qui… Purtroppo non ho tempo per scrivere e quindi i lavori procedono a rilento… purtroppo questo capitolo, non è un gran che, anche perché assicuro che il pezzo più bello deve arrivare. l’ho inserito così perché non so se e quando avrò il tempo di aggiornare perciò, prendetelo come un breve capitolo di collegamento.

 

tamtam: finalmente Harry è tornato… come ho già detto, non mi aspetto gran che da questo capitolo, comunque eccolo qui!

desdeus: il Bigpotter, è a casa! ora forse avrà il tempo per pianificare il potterino!

Gima: Harry è tornato, e si è ricongiunto, a Ronnuccio… Ginny schiatterà d’ invidia…

 

Comunque ringrazio tutti per le recensioni, mi raccomando continuate, ci tengo a ricevere consigli e pareri , per migliorarla. Grazie lady

 

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Capitolo 7
*** confessioni... ***


Come al solito eccolo qui… grazie a tutti per i commenti

Come al solito eccolo qui… grazie a tutti per i commenti. a  presto!!!

lisapotter: complimenti per il nuovo nick. si è tornato…. niente infarto anche se ero tentata… ciaociao!!!

marco: sono contenta che ti sia piaciuta… per il piccolo potter c’è tempo…

desdeus: si tanto tanto tanto… però Harry è il solito sfigato… e Ron si è svegliato in tempo.

 

CAPITOLO 7

CAPITOLO 7

“Harry”…

Hermione ribaltò letteralmente il baule. Prese una maglia, la prima a portata di mano, e un paio di jeans senza farci, minimamente caso. Camminando verso il bagno, si spogliò, lasciando i pantaloni e la casacca del pigiama in giro per il dormitorio. In bagno si sciacquò freneticamente il viso. Non riusciva a crederci, Harry era tornato! Raccolse al volo i capelli in uno chignon che si sciolse non appena si infilò la maglietta!

-         porca paletta!- hermione fini di infilarsi i jeans, e raccolse i capelli di nuovo allo stesso modo. Uscì dal bagno con una carpa si e una no.

-         Hermione!

-         Ahh!- fece un salto, - mi hai fatto prendere un colpo!

-         Ouohh ! ma che ti prende questa mattina?dove corri?- chiese ginny strofinandosi gli occhi, ancora impastati di sonno.

-         Leggi la lettera… ho fretta! Ci vediamo dopo…- disse uscendo-

-         Che lettera?- Ginny iniziò a guardarsi intorno cercando la lettera, in mezzo a quel casino di vestiti libri e coperte.

Saltellando Hermione raggiunse la cima delle scale. Finì di infilarsi la scarpa. E si precipitò giù correndo. Di certo, non era un comportamento a lei consono.

 

Nel frattempo…

Nel dormitorio maschile, tra una risata e l’altra Ron si era vestito.

-         Harry hai gia visto Hermione?

-         Veramente si, ma lei dormiva, le ho lasciato una lettera nella quale ho scritto che ci saremmo visti disotto.

-         E allora vai, non farla aspettare ancora! È stata malissimo per te. E poi è cambiata.

-         In che senso?

-         Che non è più la Herm di prima.

-         Che vuoi dire? Mi devo preoccupare?

-         Non lo so!

-         Ron? Che sta succedendo?

-         Vai da lei! Se vorrà sarà lei a parlartene.

-         Perché sei così enigmatico?

-         Perché è Herm, l’enigma fatto persona!

-         Hai ragione, ora vado, non voglio farla aspettare ancora.

 

Hermione si era precipitata nella sala comune. Iniziò a guardarsi intorno, nella sala appena illuminata dal sole nascente, era assolutamente deserta, e un desolante senso di sconforto e dubbio iniziò a farsi largo in lei. Si lasciò andare su una delle poltrone. “ non capisco, doveva essere qui! Dove sei? Ma c’era sul serio la lettera? Ho l’ho sognata? È assurdo, qui non c’è nessuno, Harry???” . Si coprì il volto con le mani, una lacrima le scorse lungo il viso.

Sbuffò, e guardò il soffitto. Si alzò e andò a guardare l’alba, che lentamente, ma inesorabilmente, riempiva di luce il buio della notte. Si perse nei colori, dalle più svariate e magnifiche tonalità.

Harry scese silenziosamente le scale, e le arrivò alle spalle. Si fermò dietro, immobile in silenzio. Non sapeva come fare, ne cosa dire. Erano mesi che aspettava quell’incontro , più di ogni altro. La sua migliore amica… si era reso conto, di quanto era importante, da quando era costretto a starle lontano. Si era reso conto, che forse, non era più “solo” la sua migliore amica, pur non sapendo, invero cosa fosse. Quanto aveva sognato, quel collo delicato, quei riccioli indomabili, che puntualmente vincevano sulla sua volontà di sistemarli. Era veramente meravigliosa. Lei non aveva avvertito la sua presenza, così lui ne approfittò, le mise le mani sugli occhi. Lei portò le sue mani su quelle di Harry, lo accarezzò dolcemente. Poi…

-         Harry!- hermione si voltò.

Ci fu un lungo interminabile attimo, in cui i due si fissarono negli occhi. Quelli di Harry, così profondamente verdi, si perdevano, in quelli color ambra di Hermione, offuscati da tenere lacrime che venivano a formarsi.

Le stesse brillanti gocce, iniziarono a scorrerle sulle gote rosa.

Harry con un semplice gesto, le asciugò accarezzandole dolcemente. A quel punto la tensione di entrambi si sciolse, in un lungo, interminabile, forte, intenso, abbraccio.

Hermione, pianse quelle lacrime di gioia, che scorrevano inesorabilmente. Harry a questo punto, la discostò leggermente da lui, le prese il mento fra le mani, lo sollevò per guardarsi negli occhi e poi…

-         ora basta piangere per me Herm! Sono qui!- disse lui sorridendole.

-         Hai ragione, ma è più forte di me! – disse lei accennandogli un lieve sorriso di rimando.- uhf! Ok… ce la posso fare!- disse asciugandosi, ironicamente, le lacrime.

-         Gia ce la puoi fare!.- continuando a prenderla un po’ in giro.

-         Harry non sai quanto ho aspettato questo momento, non sai quanto ho pregato, quanto ho sognato, quanto ho sperato, di rivederti.

-         Vale lo stesso per me.- Hermione si voltò verso l’alba, e Harry le cinse la vita, rendendosi conto solo allora di quanto fosse esile. A quel punto collegò quanto detto da Ron, riguardo al cambiamento di Hermione, e al suo problema. Hermione gli carezzo il braccio.  – Herm…

-         Si?- Harry non sapeva come poter affrontare il problema, anche perché, non sapeva se quello fosse davvero un problema… comunque ormai era in ballo e non poteva tirarsi indietro.

-         Parliamone. – disse lui squadrandola.

-         Di cosa?- Harry gli lanciò un occhiata molto eloquente.- ah! Questo.

-         Già, questo.

-         Non è stata una cosa intenzionale, se è questo che ti preoccupa, è solo che ho avuto una serie di problemi, da quando te ne sei andato.

-         Ne vogliamo parlare?

-         Non ne ho molta voglia, ma… d’accordo.

-         Vieni andiamo fuori.

-         D’accordo.

 I due scesero in giardino, sulle rive del lago nero.

Si sederono vicino ad un albero, e ricominciarono a parlare.

-         allora? Sono tutto orecchie!

-         Ok! Vedi Harry quando sei partito, io mi sono resa conto che, non potrei vivere senza di te. Ho vissuto questi tre mesi in uno stato d’ansia tale che non sentivo più nessun bisogno, fisico e non, volevo solo rivedere te. Non mi importava di digiunare, di non dormire, di studiare più che mai. Quasi non me ne rendevo conto. Il mio unico e solo pensiero eri tu. Poi ho iniziato a sognare che tu non ce l’avresti fatta. Che lui ti avrebbe ucciso. Questa è la causa dei chili che ho perso, comunque non è una perdita preoccupante, madama Chips, ha detto che è normale, che succeda nei periodi di stress.

-         Mi dispiace Herm io non pensavo… io non volevo tu… tu sei stata male, ed è colpa mia… Herm, perdonami!

-         Harry è tutto ok! E poi avevo bisogno di una dieta! Comunque chi ti ha detto di questo?

-         Ron, ma in realtà è stato ambiguo.

-         Allora lui, si riferiva al sogno, e al fatto che gli sono praticamente svenuta in braccio, e del trauma cranico per via della botta, che ho dato alla testa.

-         Herm sto seriamente pensando che dovrei farti un anti iella.

-         Pensavo che fossi tu il mio anti iella.

-         Grazie!

-         No sul serio Harry. Quando sei partito, io ho capito che devo assolutamente dirti una cosa, non posso vivere con il rimpianto di non averlo fatto.

-         Anche io devo dirti una cosa. –

-         Prima tu!

-         No stavi dicendo tu..

-         Ecco io… se per te non è lo stesso non importa, le cose rimarranno uguali comunque… ma io Harry  TI AMO!

-         No Hermione- fece lui d’impulso, gli occhi di lei iniziarono a brillare.- non rimarranno uguali. Perché vedi… io…anche io ti TI AMO.

 

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Capitolo 8
*** Il trio di sempre! ***


CAPITOLO8

CAPITOLO8

Rientrarono e la scuola era ancora deserta, ma appena raggiunsero la loro casa, un gran chiasso festoso li avvolse. Erano tutti lì pronti a festeggiare il ritorno, di Harry, che non poteva assolutamente passare in sordina come sperava lui.

Il primo abbraccio che sembrava più un tentativo di strangolamento, lo ebbe da Ginny, che era stra felice di vederlo. Le era mancato! Il ragazzo che le aveva fatto battere il cuore per più di tre anni, che le aveva salvato la vita.

-         Harry, Harry, Harry!!!- si trovò senza capire come sdraiato per terra, travolto da una valanga di capelli rossi!- mi sei mancato… ti trovo bene! Sei il mio stramitico eroe!

-         Ciao Gy! Anche io sono felice di vederti. Di rivedere tutti voi, a dire il vero.- un applauso, una serie interminabile di pacche sulle spalle, sorrisi, baci e saluti, si scatenarono nella sala comune. Harry era di un colore indefinito, tra il porpora e il tiziano, e aveva un sorriso enorme stampato sulla faccia!

 

Piano, piano tutto quel chiasso si era andato affievolendo, per via dell’ora della colazione. In sala comune era rimasto solo, l’inscindibile trio. Harry,Ron, Hermione, insieme come una volta, era stato il sogno di tutti e tre in quei tre lunghi interminabili mesi.

-         allora ragazzi che si fa? Si va a colazione???- chiese Ron con un tono buffo, da uomo pancione.

-         Certo! Non so voi ma io  ho un certo appetito! Muoio dalla voglia di succo di zucca..

-         Ron si avviò verso la signora grassa. Harry prese per mano Hermione – scendiamo?

-         Certo!- disse lei sorridendo.

Scesero mano nella mano.

Arrivati in sala grande un applauso, tutto per Harry, li circondò, tutta la scuola professori compresi, stava esprimendo la sua gratitudine, a quel ragazzo, castano con gli occhi verdi, e i capelli ribelli. Anche i suoi migliori amici applaudivano.

Hermione sorrideva, a Ron non sembrava possibile, erano mesi che pregava, per un sorriso come quello, e ora finalmente, c’era.

“eccolo lì! Quel incredibile sorriso che aspettavo, da una vita… Herm spero vivamente, che ora che tutto è tornato a posto nella nostra vita, tu possa tornare quella di prima. Ti voglio bene.”

-         che c’è Ron?- la voce della sua amica lo riportò sulla terra.

-         Perché?

-         Mi fissavi.- disse Hermione con semplicità.

-         Niente, stavo solo pensando che era una vita, che non ti vedevo sorridere. Sono felice Herm. Ora tutto tornerà come prima.

-         Già! Usciamo un attimo, lasciamo che Harry si goda il SUO momento.- disse lei prendendo l’amico per mano. – volevo dirti grazie.

-         Di cosa?

-         Di essermi stato vicino, per tutto questo tempo.

-         Avrei solo voluto fare di più.

-         Più di quello che hai fatto, non potevi fare.

-         Forse si.

-         Non dire sciocchezze.

-         L’importante è che tu stia bene.

-         Si. Ora si.- diede un bacio sulla guancia di Ron.

-         Ora andiamo, oppure non rimarrà niente da mangiare.

-         “non è una tragedia!” Pensi solo a quello!

-         E sarebbe ora che ricominciassi a farlo anche tu. Forza…

-         Si andiamo, Harry ci starà aspettando.

 

Rientrarono, e presero posto vicino all’amico.

-         dove siete stati?

-         shhh! è un segreto!- fece Hermione ad Harry lanciando un occhiatina a Ron. il quale la colse al volo…

-         shhh! stavamo parlando… ma non dirlo a nessuno!- Hermione e Ron iniziarono a ridere come pazzi! tanto che Harry iniziò a guardarli sconcertato.

-         ragazzi avete bevuto o vi hanno drogato?

-         niente di tutto ciò Harry!

-         siamo solo felici di esserci ritrovati!

-         ma se non vi siete mai lasciati…- Harry aveva una serie interminabili di punti interrogativi – a proposito Hermione, l’hai già detto a Ron?

-         detto cosa?- chiese Ron, con la bocca piena impegnato a deglutire il muffin, appena morso.

-         no…

-         glielo diciamo ora?

-         aspetta che deglutisca, altrimenti ci ritroveremo con un amico in meno…- i dubbi di Ron si concretizzarono, e il suo cervello, di solito anchilosato, si riattivò al volo.

-         ragazzi? dirmi cosa? … - poi li guardò- cioè… ragazzi e me lo dite solo ora? ma io… Hermione e …e.. tu…! cioè sono TROPPO FELICE PER VOI!!!!!!!!

-         SHHHH!

-         RON!

-         siediti… ti sta guardando tutta la scuola.- il volto di Ron era ormai indistinguibile dai capelli.

-         che bello ragazzi! questa sera dobbiamo assolutamentissimamente festeggiare!

-         si come no!- fece Hermione sarcastica.

-         perché non sei felice?

-         da morire… però io vorrei stare un po’ con te… infondo è tanto che non ci vediamo…

-         ouuuuuuuuuuuoh! Harry, se non avessi colto, queste sono delle avance belle e buone!

-         Herm non avevo idea che!!!  

-         ma la smettete tutti e due!!! Harry puoi togliertelo dalla testa! e tu Ron non hai da fare???

-         calmati Herm! stavo scherzando, non penserei mai seriamente una cosa simile di te…

-         si come no! …

-         ora hai intenzione di tenermi il muso???- chiese Ron iniziando a preoccuparsi.

-         Hermione si voltò dall’altro lato, tenendo il broncio. Harry l’aveva capita ed era scoppiato a ridere. Ron invece credeva davvero che l’amica se la fosse presa.- ma Hermione io stavo solo scherzando…- fece lui prendendole le mani. Hermione non riusciva più a trattenersi e scoppiò a ridere…- Te l’ho fatta Ron!

-         cosa? Certo che sei perfida…. io mi stavo preoccupando sul serio!

-         Sai Ron… sono felice…

-         Di cosa Harry?

-         Di essere tornati noi… Mi siete mancati veramente tanto…

 

Finita la colazione, i tre si recarono a lezione… anche se quel giorno, nessuno di tutti gli studenti della scuola la stava seguendo.

Dopo pranzo Harry e Hermione, si recarono insieme sul lago nero… Quello era il loro posto preferito. iniziarono a baciarsi. Hermione ad un tratto si fermò…

-         Cosa c’è Herm?

-         Non lo so Harry! Questa situazione è così strana. Mi sembra di vivere un sogno. Fino a ieri avevo paura di averti perso per sempre. Invece ora stiamo qui, insieme. Sono veramente felice Harry!

-         Anche io Herm! Sei stata il mio desiderio per questi mesi. L’unica ragione,che mi ha spinto ad andare avanti. L’ unica persona veramente importante, per cui valesse la pena di lottare, di vivere. Ti Amo piccola!

-         Anche io Harry!

 

ECCOLO QUI! L’ultimo nato… ( l’espressione “ parto del mio cervello!” non mi piaceva…) tornando a noi… Grazie a tutti per i commenti… e spero che la storia continui a piacervi… anche se questo cap. scade un po’ in originalità!

desdeus: per ora Hermione non ha intenzione di collaborare alla realizzazione del babyPotter… magari più in là, potrei riuscire a convincerla.

lisepotter: ti chiedo ancora scusa per l’altra volta… comunque sono contenta che ti sia piaciuto…

 Comunque al prossimo cap! baci!

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Capitolo 9
*** nuvole amicizia e amore... ***


CAPITOLO 9

CAPITOLO 9

 

Hermione si distese al fianco di Harry, che iniziò ad accarezzarle dolcemente la testa.  

-         Harry?

-         Si?

-         Hai mai pensato, a come sono affascinanti le nuvole?

-         Sinceramente no…

-         Già, lo immaginavo… a dire il vero neanche io… però ora guardale, sono sopra di noi, delicate leggere impalpabili, gocce d’acqua, spinte dal vento, ad assumere forme fantastiche e magiche, che ti spingono a immaginare, che c’è sempre qualcosa di migliore.

-         Si è vero, anche se per ora Herm io non immagino di meglio. Sono con la ragazza che amo… non desidero nulla di più.

-         Vale lo stesso per me.- poi si accostò ancora di più, abbracciandolo. Lui si chinò leggermente, e la baciò, a fior di labbra, per tornare poi, a guardare, quello spettacolo di forme, sempre diverse e sempre più particolari, che le nuvole gli offrivano. – Harry… - disse Hermione sollevandosi a sedere, con quel aria, che Harry conosceva, che molte volte significava “sei nei guai”altre “ attento a come rispondi” e altre ancora come in quel momento, voleva esprimere una dolce tenera piacevole curiosità. – Quando ti sei reso conto di amarmi?

-         Forse l’ho sempre saputo, ma non gli ho mai dato peso. Eri la mia migliore amica. Scambiavo l’amore per affetto che sentivo ogni volta che ti vedevo.

-         Si … ma cosa ti ha fatto arrivare alla conclusione, che non era affetto ma amore…

-         Il fatto che standoti lontano, non pensavo ad altro che a tornare da te…   pensavo solo al fatto che c’eri tu qui…  e che neanche Voldemort avrebbe potuto fermarmi… io volevo, voglio e vorrò stare con te…

-         Oh Harry!- i due si baciarono… Hermione era felicissima, ormai, anche se erano passate poco più di 12 ore, aveva dimenticato tutto il dolore, l’angoscia, la paura provata in quei tre mesi…

-         Herm, sai stavo pensando… - disse lui con una faccia seria e pensosa, che aveva indotto Hermione a   pensare che sarebbe stata una cosa importante o quanto meno intelligente.

-         Si?- fece lei curiosa…

-         Che è ora di rientrare…- disse lui… facendosi scappare un sorriso, quando vide la faccia di Herm, che stava per dirgli…

-         Harry? Sei un idiota!... sei sempre il solito…

-         E non è questo il bello?

-         In che senso?

-         Così, se ti piaccio… non smetterò mai di piacerti…

-         Tu sei pazzo…

-         E tu sei bella! - a quelle parole Hermione arrossì lievemente. Harry la prese e se la mise seduta sulle gambe.- caspita Herm… quanto tempo è passato, dalla prima volta che ci siamo visti, sul treno per Hogwarts… Te lo ricordi?

-         Veramente no!- fece lei con non curanza, e Harry ci cascò in pieno facendo un’ espressione tra lo stupito e il deluso- Ma certo che me lo ricordo! Come potrei non farlo?! E’ stato il giorno più entusiasmante dei miei primi undici anni di vita. Non solo entravo a far parte di un mondo magico e incantevole… ma è stato il giorno in cui ho conosciuto il Grande Harry Potter!- disse lei con una nota lievemente ironica.

-         E che effetto ti feci?- chiese lui intrigante.

-         Devo dire la verità?- disse Herm ridendo, come si suol’ dire. “sotto i baffi”

-         Certo! Altrimenti perché te l’ho chiesto.

-         Beh… mi sembrasti un idiota… poi Ron… non né parliamo…

-         Invece a me sei sembrata una con la puzzetta sotto al naso…

-         Ah si?!

-         Già…

-         E lo pensi ancora…- fece lei con voce sensuale…

-         Ovviamente no! Altrimenti non sarei qui ora…

-         E … come sono ora che mi conosci da una vita?

-         Sei insopportabilmente preparata su tutte le materie, sei contorta, sei, come ha detto questa mattina Ron, un enigma, bellissima, intelligente, folle, attraente, dolce, curiosa, ma non impicciona, testarda, determinata, risoluta, paziente, isterica, intuitiva… brillante. Sei un elisir di perfezione… anche se dovresti davvero riprendere un paio di chili… così sei quasi trasparente come Mirtilla!

-         Non è vero?

-         Cosa che sei trasparente?

-         No! Che sono come Mirtilla!

-         Hai ragione scusa!- disse lui baciandola per farsi perdonare… passarono tutto il pomeriggio insieme a parlare, scherzare, e coccolarsi… era quello che aspettavano da una vita…  

  

Intanto nel castello…

-         professoressa! Ecco vede… ci terremmo veramente tanto ad organizzare una festa in onore di Harry…- disse Ginny con occhi imploranti.

-         È per questo che siamo venute- intervenne Lavanda.

-         E dove dovrebbe svolgersi?

-         In sala grande, col suo permesso ovviamente.-  disse poi, facendosi coraggio Calì.

-         E fino a che ora avete intenzione di farla durare?- disse la Mc.Grannit con la sua solita serietà.

-         In realtà non lo sappiamo. – disse Lavanda

-         non sappiamo ancora neanche il giorno…- proseguì Calì

-         pensavamo di farla Sabato. Così abbiamo il tempo di organizzare.- concluse Ginny speranzosa.

-         Già e poi domenica non ci sono lezioni. - fece notare al volo Calì.

-         Mi sembra ragionevole! Ma ci sono alcune condizioni… 1, niente alcolici e droghe, 2 che non vada oltre le due. 3 che venga risistemato tutto, per la  mattina stessa.

-         GRAZIE PROFESSORESSA.- dissero le tre in coro…

 

 

All’uscita dell’ufficio della professoressa, le aspettavano Neville e Ron.

-         allora Ragazze com’è andata? – chiese subito Ron.

-         Ce l’abbiamo fatta. – dissero tutte e tre in coro sorridendo…

-         è…è… è me-me-meraviglioso! – disse Neville, elettrizzato all’idea di una festa a sorpresa per Harry…

-         la festa è programmata per questo sabato..- disse Calì

-         non abbiamo molto per organizzarla…- notò Ron mettendosi in questo modo a loro disposizione.

-         perciò abbiamo bisogno della vostra collaborazione.- disse Ginny, che era certe che ne suo fratello ne tanto meno il suo ragazzo si sarebbero rifiutati.

-         Certo che dobbiamo fare?- chiese Ron

-         tenere lontano Harry, e fare in modo che lui non sappia nulla.- disse Lavanda semplicemente.

-         ok a quello ci pensiamo noi…- disse Ron dando una pacca sulla spalla di Neville.

-         aspetta Ron, ci servirebbe qualcuno che vada ad Hogsmeade, per le schifezze…- disse Ginny, propinando uno sguardo abbastanza eloquente a Ron…

-         a proposito, per la festa la Mc. Grannit ha fissato dei paletti…- disse pesantemente Calì.

-         già! niente alcolici e Droghe.- disse Lavanda con voce annoiata di chi pensa “ sempre le stesse cose… ma il discorso non cambia mai? lo sappiamo… le droghe rovinano il cervello, e l’alcol il fegato!”

-         la festa deve terminare per le due.- disse Calì…

-         e la sala grande va ripulita e sistemata, per la mattina stessa.- disse Ginny.

-         va bene! niente di impossibile … comunque.- disse Ron, che se lo aspettava.

-         si è stata molto buona, penso che sia felice di questa iniziativa.- disse Ginny soddisfatta.

-         Va bene ragazzi… io vado a prepararmi, per la cena, che non vorrei fare tardi…

-         è vero, aspettami Calì! … a dopo…

-         ok ragazzi ci vediamo a cena… - Ginny diede un bacio sulla guancia al fratello, e uno a fior di labbra al ragazzo, facendo un occhietto a Ron.

 

Nel frattempo Harry e Hermione erano saliti in sala comune…

-         ok… io vado a prepararmi per la cena.

-         no resta qui, che devi fare? sei gia bellissima.

-         ma smettila! dai ci vediamo tra pochissimo giuro! – disse Hermione alzandosi dalle gambe di Harry, lo baciò dolcemente, e corse di sopra… dalla cima delle scale- Ah Harry, ci vediamo in sala grande d’accordo?

-         va bene… - disse lui salendo a sua volta al suo dormitorio.

 

Entrata nella camera, Hermione, si distese un momento sul letto, poi prese il suo Diario, e iniziò a scrivere…

 

Ciao,

Oggi è successa una cosa meravigliosa! Harry è Tornato! Quasi non riesco ancora a crederci!

e poi è successa una cosa ancora più bella… Ci siamo messi insieme, sono riuscita a dirglielo… avevo paura della sua opinione… poi anche lui Ha detto che mi ama… e così… ora stiamo insieme… Sono veramente al settimo cielo, penso che la felicità che sto provando ora, se bene vorrei durasse per sempre, non la riproverò mai più.

ora ti lascio, devo scendere, non  voglio farlo attendere troppo.

 

Hermione richiuse il Diario, e lo ripose in fondo al baule. Nello stesso momento entrò Ginny.

-         oh Herm cercavo giusto te!- disse Ginny appena vide l’amica… “ ti prego Ginny, non dirmi che è per un consiglio sui vestiti, o per raccontarmi di te e Neville, non credo che sarei in grado di reggere!”

-         davvero…? per cosa?- disse Hermione, cercando di mascherare, la sua insofferenza.

-         stiamo organizzando una festa per questo sabato in onore di Harry.- Hermione fece una faccia stupita.- e siccome tu sei bravissima nell’organizzare, volevamo chiederti una mano?

-         Ginny è un idea Fantastica!

-         allora ci aiuterai?

-         certo! C’è da chiederlo?

-         sapevo che potevamo contare su di te…

-         chi siamo ad organizzarla?

-         io, te, Lavanda e Calì, insieme a Neville e Ron… ah! deve essere una sorpresa…

-         perfetto, allora dopo cena, io mi porto via Harry… tu organizza un appuntamento con gli altri domani, pomeriggio, mentre Harry, ha gli allenamenti di quiddich ok?

-         d’accordo… ora però scendiamo a cena, che è già tardi…

-         ok.

 

Le due amiche scesero insieme a cena… e terminata, Hermione si portò via Harry, per dare inizio alla fase uno del progetto. Mentre Ginny pianificava l’incontro del giorno successivo con gli altri, Harry e Hermione erano nel chiostro, del castello.

-         Herm lo sai? ieri a quest’ora ero sdraiato in un giardino guardando le stelle… felice, perché l’avevo ucciso, una volta per tutte. e oggi, le sto guardando, ancora più felice di ieri, perché sto con te…

 

Hermione non gli rispose, lo baciò. rimasero insieme a guardare le stelle… poi rientrarono, si diedero il bacio della buona notte, e si separarono… anche se si sarebbero rivisti, l’uno nei sogni dell’altra e viceversa.

 

Eccolo qui… c’ho messo un po’ ma è arrivato…

desdeus: mi dispiace che l’altro non ti sia piaciuto.. spero di essermi fatta perdonare con questo!

lisepotter: piano piano il Potterino arriverà… penso verso la fine della fic… spero che ti piaccia più dell’altro…

Alla prossima… ciao ciao!!!

 

 

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Capitolo 10
*** viva la recitazione!!! ***


CAPITOLO 10

CAPITOLO 10

 

I preparativi per la festa, procedevano senza intoppi da diversi giorni, con n sistema a puzzle ideato da Hermione in base agli orari delle lezioni., che faceva in modo di avere due, a turno impegnati nei preparativi, due a lezione per volta e i rimanenti intenti a distrarre e tener lontano Harry il più possibile dall’iniziativa.

Erano ormai arrivati al sabato pomeriggio… e stava per accadere la catastrofe delle catastrofi.

In quel giorno dovevano esserci gli allenamenti del quiddich, ma la sfortuna volle che fosserò annullate all’ultimo secondo, quando tutti gli organizzatori, senza preoccuparsi dei turni, si erano riuniti in sala grande, per l’allestimento dei festoni e di tutto il resto.

-         allora bene così?- chiese Ron impegnato a sistemere uno striscione con su scritto “ SEI GRANDE HARRY”.  

-         No Ron! – disse Calì che lo dirigeva- Tiralo più su… attento… addrizzalo di la… Ok! Ok ok ok! Perfetto così!- intanto Hermione a Lavanda.

-         Lavanda! Forse occorre altro succo di zucca!

-         Già lo credo anche io vado a prenderlo.

-         Hermione?- si sentì chiamare da Ginny.

-         Sì!

-         Senti che dici, è meglio sistemare sul tavolo piccolo o sul grande da bere?

-         Secondo me sul piccolo!- disse lei semplicemente… - Neville, per favore, saliresti un momento a prendere i dolciumi nel vostro dormitorio?

-         Ce..ce..certo Herm! Do..dove sono?

-         Non so! Chiedilo  a Ron, se n’è occupato lui!- Neville raggiunse Ron.

-         Ron do..dove hai me..mes…memesso i dolci?

-         Nel mio baule. Ci pensi tu a prenderli?

-         Si…si …va..vado!

Mentre in sala grande procedevano i preparativi, Harry scoperto che l’allenamento era stato annullato era salito in sala comune, per vedere se c’era la sua ragazza, o qualcuno dei suoi amici. Visto che non c’era nessuno si era seduto su una poltrona a leggere la Gazzetta Del Profeta.

Quando Neville entrò e vide Harry lì, per poco non ebbe un collasso. Si nascose la busta dietro la schiena e cercò di sgattaiolare via senza essere visto.

-         ehm! Neville?

-         Oh..oh mio Dio Harry mi..mi..mi ha..hai fatto prendere un… un co..colpo sai?

-         Scusa non era mia intenzione! Hai visto Hermione e gli altri per caso?

-         i…i..io  no…no! Pe..perchè?- fece Neville che colto sul fatto cercava di palesare tranquillità…

-         perché non li trovo da nessuna parte. Tu dove stavi andando?

-         i..io?- “ o mammina e ora che gli rispondo… perché non ci ho fatto venire Ron!”

-         certo che tu! Siamo solo io e te.. e sinceramente ancora non sono così rovinato da parlare con i muri…

-         io…a..andavo in bi..bi..biblioteca! già! A..andavo  pro..proprio la!

-         A davvero! A fare cosa?

-         La…lari..la Ricerca per Piton… su..le Erbe officinali!

-         Davvero? Allora vengo con te a farla anche io… che dici?

-         Ma…ve…veramente.. mi…mi …mi è passata la voglia!

-         Sei sicuro di stare bene? Sei pallidissimo, e stai sudando freddo… forse è meglio che ti porti in infermeria…

-         Non … non…no! Gra..grazie… ora mi vado… un po’ a ri..riposare!

-         Ti accompagno.- “accidenti! E ora come faccio? Herm e gli altri hanno bisogno di questi… ho trovato!”

-         Aahhhhh! La te..testa!

-         Neville tutto bene?

-         No! Ha…Harry Ti pr..prego chiama madama ch..Chips! dille che venga subito!

-         Corro!

-         “ uhff! Che attore! Ora è meglio che corra ad avvisare gli altri”

 

Neville corse immediatamente in sala grande!

-         alla buon ora Neville…

-         pensavo che il baule ti avesse inghiottito…

-         Peggio!- disse ansimando- Gli allenamenti di Quiddich sono saltati!

-         COSAAAAAAAA?????????????

-         SI o…ora torno su… Harry crede che stia morendo! Io lo tengo… o…occ..upato. Voi fate presto!

-         D’accordo!

Corse di sopra, e precedette di un micro secondo Harry e madama Chips… si infilò di corsa nel letto… e fece finta di dormire…

-         eccolo! Ma si è addormentato… non sarà mica svenuto! Faccia qualcosa!

-         Vada fuori, signor Potter, lasci che lo visiti, e poi potrà occuparsi di lui…

-         Ok!- e Harry Uscì.

-         Avanti signor Paciock mi dica la verità.

-         Sto…be..bene!

-         Lo vedo, allora vorrei sapere perché Potter mi ha portata qui come se lei stesse per morire!

-         Pe..perchè gli stiamo preparando u..una fe..festa a so…sorpresa, e listava per rovinarci i p..iani, e è la.. p..p..pri..ma cosa che ho pensato! Perciò gli..glielo, faccia cre…edere anche lei!

-         D’accordo! Ma solo perché è per una giusta causa!

-         Gr..grazie- fece finta di riaddormentarsi.

-         Sig. Potter ora può entrare!

-         Cos’ha?

-         È stato un calo di pressione, vorrei che lo tenesse d’occhio, non vorrei che se dovesse svenire in terra, si rompa qualche osso.

-         Va bene! Grazie!

 

Harry rientrò e si sedette sul suo letto, con sguardo fisso sull’amico malato.

Intanto in sala grande…

-         Finito!- disse Hermione guardando soddisfatta il loro lavoro.

-         Meravigliosa Herm… - disse Calì

-         Già è perfetta!- disse Lavanda!

-         Magnifica! Harry ci rimarrà di sasso!- disse Ginny sorridendo.

-         Già abbiamo fatto veramente un buon lavoro!- notò Ron…

-         Già ragazzi ci meritiamo un applauso..- disse Hermione iniziando a battere le mani seguita  dagli altri.

-         Ora però sarà meglio correre in soccorso di Neville!- disse Ron!

-         Già e poi dobbiamo prepararci…

-         non abbiamo molto tempo…

-         giusto, dobbiamo farci belle!- disse Ginny!

-         Ragazze non per sminuirvi… ma non credo sia possibile- disse Ron scherzando…

-         AHAHAHAH!

-         Davvero spiritoso lenticchia!

-         Parla il fusto!

-         Su ora basta! Ron di a Harry che lo aspetto in sala comune, e che io e te eravamo in biblioteca per darti ripetizioni di babbanologia…

-         D’accordo! Scusa accettabile!

 

Salirono tutti insieme alla torre di Grifondoro, e mentre le ragazze si preparavano Ron salì in dormitorio… quando vide Neville sul letto si finse sorpreso..

-         Merlino! Che gli è successo?- alludendo Neville, rivolto a Harry.

-         Ha avuto un brusco calo di pressione, ed è svenuto!

-         Perbacco! E ora come sta?

-         Non si è ancora ripreso…

-         Miseriaccia! Ah Harry… ti cercava Mione, è disotto in sala comune che ti aspetta!

-         Bene! È dall’ora di pranzo che non la vedo…

-         E sei in crisi d’astinenza vero?

-         Su corri da lei…

-         Si! Ci pensi tu a Neville?

-         Si non ti preoccupare.

-         Non farlo alzare, che potrebbe svenire di nuovo…

-         Si vai però! Muoviti!- Harry uscì e scese le scale.- Neville?

-         Per fortuna! Non resistevo più!

-         Neville sei stato grande! Un attore nato!

-         Grazie Ron…

-         Forza ora! Prepariamoci che mentre Hermione porta via Harry, dobbiamo andare tutti in sala Grande.

 

Hermione si era seduta su una poltrona che dava le spalle al dormitorio maschile, e mentre aspettava Harry… ripassava tutti i punti dell’ultima fase del piano…

“ allora! Harry arriva, io lo coccolo un po’ qui… poi giro dei giardini fino al lago nero,  e dovremmo starci coi tempi, male che vada faremo una puntatine al chiostro, poi lo convinco a farsi bello, e mi preparo… e poi…”

-         Sorpresa!- fece Harry arrivandogli da dietro.

-         Ciao  amore! Finalmente! Come è andato l’allenamento? – chiese lei fingendo di non sapere.

-         Oh! Non c’è stato!

-         Come mai?

-         Non l’ho mica capito!  Comunque dov’eri finita? Ti ho cercato?

-         Oh! Stavo dando a Ron ripetizioni di babbanologia…

-         Fino ad ora?

-         Già lo sai che ha la testa dura…

-         Si! Ma non pensavo fosse di marmo…

-         E invece…comunque forza andiamo a fare una passeggiata, per i giardini?

-         Si! Così ci rifacciamo, di questo pomeriggio..

-         Ok…

 

I due uscirono dalla sala comune… Calì si affacciò e disse a tutti…

- via libera…

E così tutti i Grifondoro si portarono in sala grande. In seguito arrivarono anche le altre case, comprea la maggior parte dei serpeverde.

 

Intanto Harry e Hermione, come da piano erano stati insieme sul lago, si erano scambiati qualche coccola, poi Herm vista l’ora… decise che non c’era pericolo e che si poteva rientrare alla torre.

-         Amore… vieni rientriamo, è quasi ora di cena…

-         Perché? Stiamo un altro po’… e poi andiamo direttamente lì no?

-         No! Lo sai che odio andare a cena così! E poi tu non vorrai venirci così?

-         Perché no?! Sto con l’uniforme come al solito… dov’è il problema?- chiese lui con fare scocciato..

-         Oh! Non è un problema- disse Hermione,  poi con la voce un po’ da gattona- Solo che io avevo in mente una cosetta, per dopo cena!

-         Ah una cosetta? E in  che cosisterebbe?

-         Tu fatti bello! Ti voglio al meglio e poi vedrai!

-         Vedrai cosa?

-         Una Sorpresa…Ora saliamo, e sbrigati a prepararti… mi raccomando! Hai capito quello che voglio!- disse lei con voce calda decisa e sensuale.

-         Credo di si!- disse Harry arrossendo al solo pensiero…

-         Aspettami in sala Comune… perché ci potrei mettere un po’…

-         A fare cosa?

-         A farmi bella solo per te!- così Hermione salì le scale, lasciando Harry, a un palmo da terra…

Salì le scale anche lui, aprì il baule, gli tremavano la mani per l’agitazione, mista a  impazienza… Non poteva ricevere un invito più esplicito di quello!

 

Eccolo qui! Sono stata veloce stavolta! Allora che ve ne pare?

desdeus: e qui cadono gli altarini… una nuova Herm alla ribalta…

marco: sono d’accordo con te! Infatti nel capitolo che hai letto avevo provato ad inserire tra il primo dialogo  sulle nuvole, e il quando hai capito di amarmi? Di Herm. Un flashback sulla battaglia fra Harry e Voldemort, solo che mi era venuta fuori una cosa terribilmente patetica… proverò a rifarlo e se mi verrà bene lo inserirò in uno dei prossimi capitoli…

lisepotter: sono contenta che ti sia piaciuto… e come vedi si creano i presupposti per il potterino!

Alla prossima! Un bacione a tutti!!!

 

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Capitolo 11
*** Festa!!!!!!!!!!!!! ***


CAPITOLO 11

CAPITOLO 11

Hermione salite le scale, corse in bagno fece una doccia, poi corse nel dormitorio.

Aprì il baule e ne fece uscire un abito color panna, che la fasciava, al modo e  nei punti giusti, per poi allargarsi leggermente lungo le gambe.

Uno spacco percorreva la gamba destra fino all’altezza della coscia, con una rosa rossa nel punto massimo dello spacco.

Raccolse i capelli in alto con una morbida coda, lasciando ricadere solo alcuni boccoli ad incorniciarle il viso.

Poi prese il mascara, e se ne passo un leggero strato sulle ciglia.

 Una sottile linea nera all’interno, delineava i suoi occhi, rendendoli ancora più profondi.

Un sottile alone di rossetto color fragola ,un soffio di profumo, ai fiori d’arancio, delicato e inebriante allo stesso tempo , una smorfia scherzosa allo specchio e il gioco era fatto!

Indossò i sandali col tacco a spillo, decisamente troppo alto per lei che non c’era abituata… Ma al contrario di quello che credeva, si scoprì capace di portarli con un portamento impeccabile e aggraziato.

Dal canto suo anche Harry si stava preparendo. Preso lo smoking nero dal baule.

Lo posizionò in ordine sul letto, e andò in bagno, dal quale riuscì dopo una doccia calda, per poi rientrarvi a sistemare i capelli ribelli che naturalmente l’ebbero vinta… indossò le scarpe, e si sistemò il meglio che riuscì a fare la cravatta…

Arrivò nella sala comune che Hermione non era ancora arrivata.

Sprofondò in una poltrona, tamburellando con le dita sul bracciolo, per l’impazienza di vedere come si era fatta bella la sua Hermione.

All’improvviso sentì il rumore della porta del dormitorio femminile che si apriva.

Ebbe un tuffo al cuore, e si alzò in piedi d’istinto iniziando a sudare.

Il rumore dei leggeri passi di Hermione, lungo la scala, era sempre più vicino. All’improvviso s’arrestò. Harry si voltò, e ne rimase abbagliato. Lei era lì, avvolta in quel vestito, che la faceva sentire leggermente a disagio. Con le guance leggermente più rosate del solito, e quel suo sorriso che l’aveva fatto innamorare. “Cavolo! Herm! Sei sei…!”- Sei Incantevole!

-         Grazie!- fece lei arrossendo ancora di più. Harry era incantato… non si era mai reso conto, come in quel momento, di quanto fosse bella la sua Hermione! – anche tu stai bene.

-         Mai quanto te!- disse lui continuando a fissarla incredulo.

-         Vieni qui, fatti sistemare la cravatta.- Harry si avvicinò senza staccarle per un momento gli occhi di dosso. – se continui a fissarmi così, mi consumerai!

-         Non posso smettere, è più forte di me! Mi hai stregato!- disse lui facendo, involontariamente, il cascamorto.

-         Si stregato… andiamo a cena o ci daranno per dispersi…

-         Ma vuoi andare veramente a cena? Perché ha me, è passata la fame! Sono in un sogno? Oppure sono morto e tu sei un angelo?

-         No! Sei vivo e vegeto, e io sono la strega più felice di tutto il mondo magico, perché ora nulla la separerà, dal suo mago… il mio mago…- poi lo prese per la cravatta, e lo tirò leggermente a se…- ora scendiamo!

 

Scesero tutte le scale, con Harry che continuava a guardarla, completamente inebetito dalla sua bellezza. Arrivati davanti alla porta della sala grande, Hermione posò una mano sulla grande maniglia per aprire. Harry la fermò, mettendosi davanti a lei…

-         Hermione sei bellissima.

-         Grazie – poi posò una mano sulla maniglia, e facendo un inchino, rivolto a lei disse…

-         Prego madame!- la porta si aprì e Harry rimase, letteralmente, senza fiato. Un applauso si levò all’interno della grande sala. Sul volto di Harry si aprì un enorme sorriso… si voltò verso la sua Hermione, e sorrideva anche lei…

Neville e Ginny diedero inizio alle danze. Gran parte della scuola li seguì, gli altri divisi, fra i tavoli di cibi e bevande e i divani a bordo pista.

Ad un tratto Harry fu travolto da un abbraccio, anche questa volta, di colore rosso, me non era Ginny,  era il suo migliore amico.

-         Harry! Allora?

-         Ron è meraviglioso… è stata un idea vostra?

-         Veramente no! Sono state Ginny Calì e Lavanda, ad aver avuto l’idea.

-         Bisogna allora che vada a ringraziarle. Torno subito. Ron resti tu con Herm?

-         Certo che si! -Rivolto ad Hermione… - madame mi concede questo meritatissimo ballo?

-         Certamente si!- i due si portarono in mezzo alla pista, e iniziarono a ballare…

-         Cavolo Herm ma quanto sei bella stasera? Sei sicura di essere veramente tu?

-         Ma smettila! Certo che sono io! Chi altra ballerebbe, con un sì piacente damerino?

-         Ma quale onore!- Hermione era felice, felice di essere lì, a godersi insieme a Ron quel meritatissimo spicchietto di festa, che era tutto frutto della loro collaborazione.- a parte gli scherzi Herm… stasera sei veramente meravigliosa.- disse lui facendosi serio.

-         Grazie Ron!- era stupita delle parole dell’amico… non gli aveva mai fatto un complimento serio. E la cosa la fece sentire veramente bene…

 

Il primo ballo terminò e Harry raggiunse Ginny e le altre che avevano trovato dei cavalieri, per quella danza.

-         Ragazze siete bellissime stasera.

-         Grazie Harry. – risposero le tre in sincro.

-         No! Grazie devo dirvelo io per questa splendida festa…

-         Non ce n’è bisogno.- si affrettò Lavanda.

-         Tuttavia… - aggiunse Calì- se vuoi ringraziarci come si deve…

-         Dovresti offrirle un bal…lo.- disse Neville che gli arrivò da dietro.

-         Neville! Ma come?... Ah! Cioè… prima tu… ma… Mi hai preso in giro…

-         Già!

-         E lo ammetti!

-         Se..nza.. timore…

-         Pure?

-         Certo… doveva tenerti lontano, o avresti scoperto tutto.- disse Ginny che sorrideva abbracciata al suo Neville.

-         Ok! Allora sei perdonato…allora ragazze a chi tocca il primo ballo?

-         Noi diremmo che toccherebbe a Hermione!

-         Se non vuoi che Ron te la Rubi

-         Oh! Non c’è pericolo! Mi fido di loro… Allora a chi il primo?- poi si voltò verso Neville.- Permetti?

-         Ce…certo!- Neville e le altre fecero un passo indietro…

-         Lei mi concede questo ballo…

-         Assolutamente si!- si lanciarono sulle note di un Mambo… Harry non era molto ferrato, ma Ginny al contrario era eccellente, e riuscirono a cavarsela piuttosto bene…

 

Il ballo continuò tranquillamente… Harry Dopo Ginny, si dedicò a Calì, Lavanda, e molte altre ragazze… finchè sfinito si avvicinò ai tavoli con le bevande…

Hermione dal canto suo dopo aver ballato per tre volte con Ron, aveva ricevuto l’invito di Neville, quello di Seamus, e incredibile perfino quello di Blaise Zabini il quale, benché serpeverde “felicemente” fidanzato con la ventosa Parkinson, la definì la più bella del ballo.

Hermione visto che dopo due ore di fila il suo ragazzo si era finalmente fermato ne approfittò, lo raggiunse da dietro e…

-         che ne dice monsieur … chiederebbe un ballo anche a me?- disse lei scherzosa…

-         Certamente! Quale orribile ingiustizia ho compiuto… bisogna che mi faccia perdonare. Madame mi farebbe il grandissimo onore, e inestimabile piacere di concedermi questo valzer?

-         Con immenso piacere!

 

I due raggiunsero il centro della pista, pur ballando fra altre centinaia di studenti, era impossibile non notarli. Così leggeri e armoniosi, sembravano sollevarsi da terra. Sembravano Volare… In alto come i loro cuori. In un Valzer interminabile, come il loro amore…

 

Eccolo qui! Il nuovo cappy! Scritto molto più spontaneamente di altri, spero vi piaccia… per il dopo festa… Hehehe! Dovrete aspettare il prossimo capitolo… perciò abbiate un po’ di pazienza… è in lavorazione!

lisepotter: sono felice che ti sia piaciuto, e ti confesso che ho un debole per la simpatia di Neville! Che ha dimostrato essere molto più furbo di quanto non ci si aspettasse…

desdeus: la Herm aggressiva, ha ceduto un momento il posto a quella scherzosa emotiva e sentimentale… ma ti assicuro che nel prossimo capitolo sarà tutt’altro!

Come sempre… Grazie Grazie Grazie!!! E alla prossima!

 

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Capitolo 12
*** grazie.... ***


CAPITOLO 12

CAPITOLO 12

Ma niente è per sempre… e anche quel momento così perfetto, così magico, così tremendamente meraviglioso, terminò con le ultime note del valzer.

Ma se ne stava per aprire un altro ancora migliore. Quello che nessuno dei due si sarebbe mai aspettato. Quello che era il compimento dei loro desideri più profondi e reconditi. Quello che in un amore come il loro, con tanto affiatamento, affetto e amore non poteva mancare.

Finito di ballare Harry chiese alla sua incantevole dama, se le faceva l’immenso e graditissimo onore di seguirlo. Verso quello che definì il suo più grande desiderio.

Lei disse si, con un sorriso, puro e semplice, senza malizia alcuna, e senza alcun pregiudizio particolare.

Stava così bene quella sera che nulla al mondo avrebbe potuto turbare la sua felicità, e tanto meno avrebbe potuto farlo, la fonte principale della sua gioia, il suo Harry.

Si congedarono dagli altri, cercando di non essere notati. Dissero il minimo indispensabile a Ron, perché nessuno andasse a cercarli. E questo è il breve colloquio con Ron…

-         Allora ragazzi come va??- chiese Ron sorridendo.

-         Noi usciamo per un po’ d’aria.- disse Harry alludendo. Ma Ron non colse affatto l’allusione.

-         Bene! Allora credo che vi seguirò!- disse più allegro che mai.- ho bisogno di un po’ d’aria anche io.

-         Ehm!!! Rooon … vedi… io non so proprio come dirtelo, ma ad aver bisogno d’aria siamo io e Harry… solo…io e Harry.- disse Hermione in tono inequivocabile. Che tuttavia Ron non recepì.

-         Ma dai… non è giusto solo voi!… anche io ne ho diritto o no?

-         No Ron!

-         Davvero! Mi sembri esausto… perché non vai a letto?

-         Ma…

-          vai tranquillo…

-         Ma…

-         Ron! Vaaiii! – fece Hermione esasperata, lanciando  a Ron un occhiata molto più che eloquente.

-         Ah…- disse lui arrossendo.- e…ok….io vi..vi lascio soli.- disse tornando verso la sala grande.

-         Graaaziieeeeeeee Ron!- poi Ron si voltò.

-         Buona notte! – disse ammiccando… ora ad arrossire fu Hermione.

-         Notte!

-         Già notte Ron!- disse lei in tono più scherzoso. Ron poi li fisso per un momento, riprese a camminare poi si voltò nuovamente.

-         Ah! Ragazzi? – disse facendo una voce vagamente simile a quella della McGrannit .- voglio tutti i dettagli!

-         Si come no! – fece Harry ad Hermione che lo guardò incerta. – non ci badare, non saprà nulla da me che tu non voglia!

-         Per me puoi dire tutto quello che vuoi a Ron!- fece Hermione indifferente. Harry la guardò sconcertato. Allora lei…- non guardarmi così! È il  nostro migliore amico! Con lui non ho segreti! – Harry la guardava ancora molto scioccato dalla tranquillità della sua ragazza, la quale decise di dare una scossa alla cosa, o rischiavano di restare sotto l’architrave del portone d’ingresso alla sala grande per tutto il tempo.- se però non ci spostiamo da qui… credo che non avrai nulla da raccontare a Ron!- Harry si riscosse un  momento.

-         Stavi scherzando un momento fa vero?

-         Pensala come vuoi, ma credo di non voler tener nascosto a Ron quello faremo…

-         Perché?

-         Perché lo farò con le dovute omissioni e gran parte di fantasia!- disse ridendo di averla data a bere al suo ragazzo.

 Il quale si senti un vero idiota a non averla capita al volo! E decise che per vendicarsi della sua impeccabile performance, iniziò a rincorrerla lungo i giardini di Hogwarts, e una volta raggiunta si buttarono a terra e iniziarono a  farsi i dispetti, da li gli scherzi, gli sguardi intensi, i baci e quello che la natura porta di seguito.

-         Harry aspetta!- disse ad un tratto Hermione. Harry si fermò temendo di aver sbagliato qualcosa. Ma non era affatto così Hermione prese la bacchetta e fece apparire una coperta imbottita su cui si ritrovarono sdraiati come un istante prima sull’erba.- scusa! Ma stavo scomoda! – Harry scosse la testa sorridendo, si rese conto che non sarebbe mai cambiata! Che avrebbe sempre cercato la perfezione. Che sarebbe sempre stata prima di tutto, la sua migliore amica! La sua ragazza, la sua confidente. Quella incredibilmente fragile, determinata, testarda, saputella che lo aveva fatto innamorare. Che sarebbe sempre stata semplicemente la sua imprevedibile Hermione. Quella in grado di stupirlo con ogni suo gesto. Con ogni sua semplice espressione. Con un sorriso, uno sguardo, o come in quel momento, con un bacio, improvviso, mentre era assorto nei suoi pensieri. Che fu ricambiato da lui immediatamente, con la stessa passione di lei.

 

 

 

 

-         Ti amo Herm! – gli sussurrò lui all’orecchio, dopo averlo fatto. Lei si voltò abbracciandolo.

-         Anche io Harry!- poi guardando il suo orologio da polso.- forse è meglio tornare alla festa.

-         Perché? Non ti è piaciuto?- disse lui tra il preoccupato e l’allarmato.

-         Oh si! – si affrettò a dire lei.- è stata la cosa più bella della mia vita!

-         Anche della mia… - disse lui ammusandosi leggermente.

-          solo che vedi Harry…- disse lei prendendogli il viso tra le mani, come la mamma al suo bambino quando cerca di spiegargli che non è giusto prendersela per una sgridata dopo un capriccio.-dobbiamo proprio, ma proprio proprio proprio rientrare.

-         Ma..?

-         Credimi! Non ne ho voglia neanche io…sto così bene che non  desidero altro…

-         E allora….

-         Ma non è giusto che sia egoista…

-         Che vuoi dire?

-         Che dobbiamo farlo per gli altri! Vuoi mandare in fumo tutto il nostro lavoro?- disse Hermione alzandosi in cerca dei suoi vestiti.- forza! C’è ancora una cosa che manca… e poi ti giuro… sarò tutta tua!- convinto da quest’ultima allettante prospettiva anche Harry si rivestì, e tutti e due dopo una risistemata si diressero verso la sala grande.

 

Quando entrarono era l’una meno un quarto, e tutti danzavano senza essersi accorti del loro rientro. Fu allora che Hermione, dopo aver lasciato un momento Harry in compagnia di Semus, andò a cercare Ron e gli altri per la sorpresa finale.

-         oh! Herm! – si voltò di scatto sentendosi chiamare da Ronald.- avevo paura che te ne fossi dimenticata e stavo per venire a cercarvi.

-         È tutto pronto?- chiese lei in fretta.

-         Si Ginny e le altre sono pronte.

-         E Neville?

-         Neville è già in postazione che aspetta un mio cenno.

-         Bene allora che aspettiamo? Vado a prendere Harry. Ci vediamo qui tra due minuti esatti. Tanto tutto è ok giusto?

-         Si Herm! Tranquilla! È tutto perfetto… - disse vedendola allontanandosi.- non potrebbe non esserlo con te…- aggiunse quando era certo di non poter essere sentito da lei.

Hermione tornò da Harry lo prese per mano…

-         dai seguimi! – disse baciandolo.

-         Ok! Non posso rifiutare una richiesta così dolce…- disse lui da perfetto “ latin lover”

-         Smettila amore! Fai il serio trenta secondi ti prego!- disse in tono secco e asciutto, quasi acido, ma non intenzionale.

-         Che c’è piccola?- disse lui bloccandola e tirandola a se, per guardarla negli occhi.

-         Assolutamente nulla!- disse lei  sforzandosi di sorridere, pur essendo stanca morta.

-         Se lo dici tu.

Finalmente riuscirono ad arrivare nel punto convenuto. Ron fece cenno a Neville che abbasso la musica.

 Allo stesso tempo Calì spense le luci colorate, stile disco, e riaccese quelle grandi.

Tutti i ragazzi della scuola, stavano aspettando quel momento. Si fermarono tutti e si voltarono verso di loro.

A quel punto Ron iniziò a parlare.

- un momento di attenzione per favore. – fece in tono plateale rivolto a tutti.- come di certo saprete, siamo qui questa sera per festeggiare tutti insieme un nostro compagno. E che compagno! Aggiungerei io… si parliamo di te…- rivolto a Harry.-Non ti nascondere dietro alla tua ragazza e Sali qui sopra!- Harry imbarazzato esitò. Poi con un energica spinta di Hermione salì. Ron continuò.- lui ha sconfitto il male supremo, lui, il prescelto, il miglior cercatore di grifondoro, lui il mio migliore amico.- Harry si stava sotterrando.- ragazzi facciamo sentire il nostro calore,  a Harry Potter!

Un applauso si levò nella sala, e un unico grido Grande Harry! Venne sparato a gran voce dalle bocche di decine e decine di studenti.

Poi entrarono lavanda con un mazzo di fiori e Ginny, con una “ medaglia al valore” firmata a nome degli studenti di Hogwarts con su inciso… “ A Harry per esprimere l’immensa gratitudine di tutti i compagni!”

Harry l’accetto visibilmente commosso, come chi gliela porgeva, e la sua ragazza che gliela appuntava sullo smoking.

Di nuovo si levò con un grido, commosso che stavolta diceva, come prevedibile… Discorso! Discorso! Discorso!

Harry si asciugò le lacrime.

-         che dire Ragazzi…Grazie… veramente Grazie a tutti, tutti, tutti! Scusatemi ma sono veramente commosso! Non so che dire… Grazie!

-         Questo l’hai già detto…- gridò una voce solitaria dalla mischia… e di chi poteva essere se non di Ronald che era sceso proprio un attimo prima per prenderlo un po’ in giro… per una volta non era lui ad arrossire.

-         È vero Ronald… mi avete fatto davvero una grandissima sorpresa. Vi sarò per sempre grato per questo momento. Veramente grazie.- poi con un inchino scese. Tra abbracci e pacche sulle spalle, incitazioni e complimenti, Ginny prese la parola.

-         Ragazzi mi dispiace fare la guasta feste ma avevamo assicurato alla McGrannit che sarebbe finita per le due… perciò mi duole veramente chiedervi di andare… colgo l’occasione per ringraziarvi di aver partecipato. E vi auguro sinceramente una Buona Notte!

Erano ormai quasi le due. Dopo il gentile invito di Ginny, molti studenti erano già rientrati ai loro dormitori, e quelli che rimanevano, si accingevano a farlo.

Nell’attesa che l’aula si liberasse, Ginny Neville Lavanda e Calì si erano seduti a rilassarsi sul divano. Ginny poggiava la testa sulla spalla di Neville. Era completamente distrutta, e neanche Lavanda e Calì stavano meglio… Ron arrivò e si accasciò sul divano.

-         sono a pezzi! – esclamò.

-         Già…- disse Calì

-         Concordo…- fu il commento di Lavanda.

-         Io appoggio e non contesto…- disse Neville!

-         E tu Ginny?

-         …è…- Ginny si era addormentata.- cosa?

-         Lasciamo perdere…

-         Ma io ho sonno!- disse Ginny rannicchiandosi di nuovo vicino al suo Neville, il quale la baciò dolcemente…

Ron Calì e Lavanda si voltarono all’ unisono quasi disgustati da tutto quel dolce… ma purtroppo per loro non era finito, infatti in quel momento arrivarono Harry e Hermione mano nella mano, che si davano un bacio di tanto in tanto avvicinandosi.

-         Ragazzi ma che mortorio! – esclamò Hermione appena li vide…

-         Parli tu che fino a una settimana fa, non scendevi neanche a pranzo…- disse Calì con un tono vagamente mellifluo..

-         Ha ragione Calì! Herm … fino al ritorno di Harry, eri una mummia…- Disse Lavanda in tono scherzoso .Hermione arrossì, non poteva controbattere, in effetti non era stata esattamente “ di compagnia” in quel periodo.

-         Anche fosse è la mia mummia!- disse Harry per difenderla.

-         Herm fossi in te mi offenderei… non è esattamente un bel complimento…- disse Ron giocoso,- e poi – ammiccando un po’.- secondo me dovrebbe andare da un oculista… uno bravo però! Darti della mummia ora che sei così terribilmente affascinante…

-         Ehi! Non ci provare bello! Lei è mia!!!- disse Harry con fare minaccioso…(si fa per dire!)

-         Okokok!- disse Ron con le mani avanti- Perdonami Herm! Ma… sei la sua mummia!

-         Grazie Ronald!

-         Si ok… ora però diamoci da fare, che io ho sonno.- disse Lavanda, che non aveva più voglia di ascoltarli.

-         Si … anche io sono esausta. – aggiunse Calì.

-         Gi..ginny!- fece Neville dolcemente per svegliarla.

-         No lasciala dormire, ci pensiamo noi…- fece Hermione, lanciando un occhiatina eloquente ad Harry. Il quale non colse al volo e chiese…

-         A fare cosa?

-         Ci pensiamo io e Harry a mettere a posto…- fece lei senza curarsene.- voi andate pure a letto, ve lo meritate.- disse sorridendo…

-         Sei sicura Herm?- fecero Calì e Lavanda all’unisono.

-         Si andate.- disse con ferma tranquillità.

-         Allora buona notte…- dissero andandosene.

-         Neville, porta Ginny a letto, poverina era distrutta!- disse Harry 

-         D’ac…cordo ma si..siete si..sicuri di far…cela da s..soli?- chiese Neville.

-         Si

-         Si!

-         Ok allora…- i due andarono via e rimasero da soli… Harry Hermione e Ron.

-         Allora ragazzi che si fa?- chiese Ron pronto a fare il suo dovere.

-         Noi risistemiamo!- disse Harry alludendo a lui e Herm. Ma Ron non colse affatto l’allusione.

-         Bene! Allora mettiamoci sotto!- disse più attivo di prima.

-         Ron non preoccuparti. Vai a riposare, sarai distrutto.

-         Ma dai… non è giusto che fatichiate solo voi…

-         Ron sul serio vai a riposare, ci penso io!- disse Harry tranquillo.

-         Davvero! Sarai esausto… vai tranquillo.

-         Ma ragazzi davvero non è giusto, poi in tre ci spicceremo prima, e avrete più tempo per voi. A proposito che mi dite di prima?- disse allusivo. Harry lanciò un occhiata ad Hermione la quale gli fece cenno di rimettersi nelle sue mani, e Harry la lasciò fare.

-         Assolutamente nulla!- disse Hermione sorridendo risoluta.

-         Ma non erano questi i patti!

-         Che patti? Harry ti ricordi di qualche patto con Ron?- fece lei facendo la falsa inconsapevole. E Harry dal canto suo fece lo stesso.

-         No! Non ricordo assolutamente nulla a proposito di un patto.

-         A bene! Questa è una congiura bella e buona…ok ok! - Fece Ron fingendosi offeso, si diresse verso un divano sul quale si sedette ammusato. Harry e Hermione gli si avvicinarono, cercando di scuoterlo dalla sua posizione imbronciata. Allora sul suo viso si aprì un sorrisetto, di chi sotto sotto ti sta fregando, un po’ stile Grinch. Prese due cuscini e li tirò rispettivamente, uno ciascuno, ai suoi amici. Da lì iniziò una battaglia a cucinate, all’ultimo cuscino. Che finì però presto, un po’ per la loro stanchezza, un po’, soprattutto, per il loro compito, di risistemare, al quale adempirono alla svelta con un paio di incantesimi ciascuno. Poi esausti salirono alla torre di Grfondoro. Dove si salutarono. Ron diede un bacio sulla guancia ad Hermione, e disse ad Harry che si sarebbero ritrovati di sopra. Lasciando in tal modo i suoi amici da soli. Harry prese le mani di Hermione.

-         Grazie di tutto Herm.

-         Di cosa Harry? Non ho fatto poi un gran che io!

-         Shhhh! Non dire sciocchezze… sei stata fantastica! Sei bellissima, e grazie a te… per la prima volta ho scoperto quale sia il vero significato della parola felicità!

-         Ma non è solo merito mio… e poi anche io devo ringraziarti.

-         Shhhh! Non c’è bisogno. – Harry la baciò!- ora vai a riposare, sei distrutta…

-         In effetti! Non posso negarlo- disse lei ricambiando con un altro dolce bacio, quello di lui. poi disse- Buona notte amore!- e lui altrettanto dolcemente mentre lei si dirigeva verso il suo dormitorio.

-         Buona notte anche a te Herm!

 

Eccolo qui! Devo ammetterlo, c’ho messo un po’ più del solito, e mi scuso di questo. Spero che vi piaccia, anche se io a dire il vero non ne sono pienamente soddisfatta… comunque…

Veniamo a noi.

desdeus: grazie per il commento, e spero che continui a piacerti.

lisepotter: grazie anche a te. Finalmente Harry ha avuto quello che voleva. E in fondo lo voleva anche Herm… ^ _*

marco: ho seguito il tuo consiglio e questa volta è un po’ più lungo… spero di ottenere presto una versione soddisfacente della guerra Harry Voldemort. Perché come ti ho detto al capitolo 10, sto cercando di aggiustare la mia versione in modo che non sia patetica e scontata. Spero di riuscire ad ottenerla e di aggiungerla al più presto…

Grazie a tutti… un mega kiss e alla prossima!  

 

 

 

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Capitolo 13
*** sogni d'odio e amore! ***


CAPITOLO13

    CAPITOLO13

Hermione salì nel dormitorio, distrutta! Tutte le altre dormivano, e anche lei, non aspettava altro. Si tolse i sandali, per non fare rumore.

 Il pavimento era fresco, e si sentiva finalmente rinascere i piedi, che le facevano non poco male, dopo tutti i balli di quella sera.

Si spogliò e ripose, accuratamente, il vestito nel baule. Poi prese la camicia da notte leggera, grigio perla con le bretelline.

In bagno, dopo una doccia veloce, si struccò, e sciolse i capelli, che ricominciarono a respirare. Poi si mise, sul letto, e si lasciò andare, cullata dai dolci pensieri, di quella fantastica serata.

 

Harry invece era sul letto, intento nella contemplazione del soffitto.

Non riusciva a togliersi dalla mente le immagini di quella serata.

La visione di Hermione con quel vestito meraviglioso, l’entrata in sala Grande, il sorriso di lei, quel sorriso semplicemente unico e inimitabile, e poi…poi…ancora lei, il suo profumo, i suoi morbidi capelli sulla pelle, La sua pelle liscia di rosa, era semplicemente stupenda.

Quello sguardo, quei baci, quegli atteggiamenti, quello che dalla sua migliore amica non si sarebbe mai aspettato, ma che quella sera era stato tutto.

 Tutto quando di più dolce e bello avesse mai osato sperare… tutto quello che non avrebbe mai sperato di provare.

Tutto quello, forse tutto quello era amore! Non ci era mai arrivato, ma ora gli pareva chiaro, ora sapeva cosa significasse amare. Ora ne era certo.

Si voltò su un lato, e chiudendo gli occhi… “ Hermione ti amo!!” 

Solo una volta chiusi gli occhi quelle immagini  lasciarono il posto, a quelle complementari, perché non si può sapere cos’è l’amore senza aver conosciuto l’odio…

 

Iniziò a sognare…

 

Lui era sdraiato sulle rive del lago, su una coperta imbottita, accanto a lui il suo amore, il suo corpo disteso e rilassato, i suoi morbidi capelli, la sua pelle, il suo profumo, dolce e estivo…

 Lui le dava un bacio, lei si voltava ricambiandolo, poi lo abbracciava, poteva sentire il suo cuore battergli accanto, mentre osservava le stelle in alto nel cielo, e quella fresca e leggera brezza di fine maggio, sfiorava delicatamente i loro corpi…

Ad un tratto, si sentì sferzare da una forte folata di vento, dischiuse gli occhi, le stelle erano sparite,il cielo era oscurato da nuvole nere, che avevano appena finito di dar giù tutto quello che avevano potuto, un lampo in lontananza seguito dal rombo fragoroso di un tuono, il temporale si dirigeva altrove, al suo fianco più nessuno, solo la fredda terra bagnata, niente profumo di fiori. 

 

Nebbia … solo una fitta e intensa nebbia. Una voce glaciale… che diceva,,,

-         vieni qui POTTER!- lui raggiungeva la voce con la bacchetta alla mano.- bene… bene!  Che hai intenzione di fare con quella?

-         Ucciderti!

-         Ahahahah! – quella sadica risata, gli provocò un brivido.- Questa si che è buona ragazzo! Mettila via! Non vorrai che si rovini… tanto non ne avrai bisogno… perché vedi mio caro… io ti ucciderò! E lo farò prima che tu dica le tue preghiere!

-         Ah si? E io ,,,pensi che non reagirei?- disse Harry avanzando verso l’oscura figura di fronte a lui.

-         Non te ne darò il tempo! CRUCIO! – il ragazzo cadde a terra  preda di atroci spasmi. Appena si alzò in piedi

-         CRUCIO! – il ragazzo cadde nuovamente.- Te l’ho detto Potter  non avrai il tempo di reagire. Ahah! Dove credi di andare? CRUCIO!- Harry era a terra, non riusciva più a sentirsi le gambe dal dolore che provava. Si appoggiò ad un masso e si rialzò in piedi.- bene… molto bene… devo dire giovane Potter che pensavo ti saresti arreso prima, non ti avrei dato tanto spago… ma ora rimediamo… AVADAKE….- questa volta Harry non gli diede il tempo di terminare la formula .

-         EXSPELLIARMUS! – Voldemort fu scaraventato a terra abbastanza lontano dalla sua  bacchetta. -Bene Hai smesso di fare l’ironico! – disse Harry ansimando, con un filo di sarcasmo nella voce.

-         Ah! Ragazzino! Bravo devo ammetterlo. Non l’avrei mai immaginato. So che sei duro a morire. Ma non pesavo tanto!

-         Arrenditi… avrai salva la vita.

-         No grazie! – disse tranquillamente il signore oscuro, tornando a parlare col suo tono ironico.- Non mi batterai mai!  Posso batterti Potter anche senza la mia bacchetta! Non ne ho bisogno!- Voldemort gli saltò alla gola, dando inizio ad un corpo a corpo. Poi il signore oscuro, pose il suo dito indice sulla cicatrice,- AHAHAH! – riusciva a leggere i pensieri di Harry, il quale stava provando un dolore atroce, cercava di opporsi con tutte le forse ma…

-         - Bene… questa è… è la Granger! Bravo Potter! Carina per essere una mezzo sangue! Proprio come tua madre! A però… lei si che aveva classe nel supplicarmi di non ucciderla!  Di non uccidere il suo pargoletto… brava sempre commuovente Lily!… una attrice nata devo ammetterlo… doveva provare, sicuramente sarebbe stata più brillante che non come strega! - Harry lo spinse con forza staccandolo da se.

-         Non parlare di mia madre, ne di Hermione!  Non ne sei degno!

-         A si?

-         Si! Non osare chiamarle mezzosangue! Non ne hai il diritto! Proprio tu che sei in prima persona uno SPREGEVOLE MEZZOSANGUE !

-         NON OSARE CHIAMARMI A QUEL MODO IO …IO SONO IL Più Grande mago di tutti i tempi!

-         NO SILENTE LO ERA ! Tu sei solo l’inutile insulso falso ipocrita egocentrico e razzista Tom Riddle!

-         Non pronunciare quel  NOME!  

-         Perché TI DA FASTIDIO TOM! È TOM…TOM TOM TOM. – Voldemort con le orecchie coperte dalle mani, si alzò allontanandosi da Harry.

-         IO NON SONO TOM RIDDE!  IO NON SONO TOM RIDDLE! – Poi riuscì a riprendere la sua bacchetta e gridare, con tutte le sue forze – AVADAKEDAVRA- harry dal canto suo, allo stesso tempo fece la stessa cosa.

-         AVADAKEDAVRA!- Due fasci di luce verdi  si sprigionarono nel medesimo istante dalle due bacchette, figlie della stessa fenice, per un attimo, si eguagliarono anche in potenza, poi però il potere di uno iniziò a scemare in favore dell’altro. Una forte esplosione un urlo straziante e poi il buio.

 

Harry spalancò di colpo gli occhi. Si guardò intorno incredulo e spaventato! I letti di Neville e Ron erano al loro posto, con i loro inquilini all’intenso assopiti e occupati dai loro sonni.

 Si voltò verso la finestra! Le stelle c’erano, erano lì dove le aveva lasciate, illuminavano il cielo… lui era vivo… lui aveva vinto!

Quello che aveva appena rivissuto in quel sogno, non era altro che un elogio, alla sua grande vittoria.

Si alzò aprì i vetri della finestra, quello che ne entrava non era altro che il dolce anelito, della fresca brezza di maggio, che portava ancora con se il profumo della sua Hermione…

Voldemort, il suo passato era morto e sepolto, e ora c’era solo lei dovunque!

Lei, che dormiva serena nel suo letto, respirando la stessa brezza!

Lei il suo presente e il suo futuro! Lei tutta la sua gioia! Lei tutto il suo amore!

Lei che lo aveva amato, e gli aveva spalancato il cuore sotto quelle luminose stelle, con quella fresca brezza!

 

Harry lasciò aperta la finestra, e si distese nel suo letto a baldacchino. Chiuse gli occhi e

con quei dolci e sereni pensieri, riuscì ad abbandonarsi al più dolce e pacifico dei sogni.

 

 Quello di poterla amare, ancora e ancora, con quella brezza, e quelle stesse stelle, come quella sera!

 

ECCOLO QUI! Finalmente! Direte… e sono d’accordo… ci ho messo una vita ad aggiornare, ma questo capitolo è stato molto sofferto! Spero comunque che vi sia piaciuto.

desdeus: è vero! rileggendolo… mi sono resa conto che potevo dettagliare un po’ di più il rapporto Harry Herm di quella sera… e qui, per quanto limitatamente, ho cercato comunque di arricchire! Spero ti soddisfi un po’ di più… grazie comunque del commento e del consiglio!

lisepotter: grazie per il commento precedente! Comunque ci sono, per ora almeno un altro capitolo prima della fine! Poi non so...

marco: ok… ho cercato di inserire la battaglia e facendolo con un sogno era l’unico modo per mettercela ora,e poi devo dire che purtroppo non ho saputo renderla più originale di così. è il meglio che ho saputo fare… purtroppo non mi è venuto nulla di più in mente, e questo era il meno patetico, pur essendolo. Comunque spero che non ti dispiaccia poi tanto… e se è così mi scuso in anticipo!

Comunque come sempre Grazie per la vostra pazienza! Alla prossima! ^*^baci^*^

 

 

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Capitolo 14
*** epilogo... ***


CAPITOLO 14

CAPITOLO 14

 

Caro diario,

Ti ricordi di me? è tanto che non ti scrivo, sono ormai più di sei anni!

Ti ho ritrovato due settimane fa sepolto dai libri.

Ho ricominciato a sfogliarti, e … uhf!… Quanti ricordi mi sono riaffiorati alla mente…

Cose che avevo completamente rimosso.

Nonostante sia stato quello uno dei periodi più cupi e duri della mia esistenza, ho provato un piacere inesprimibile nel ricordarlo!

 Sfogliando ho ritrovato, la me adolescente che ha lasciato il posto a quello che sono ora…

Una donna a tutti gli effetti.

Mi sono sposata con Harry!

Già proprio lui… ho cominciato a capire quello che lui è per me, scrivendo sulle tue pagine… e lo vuoi sapere a che conclusione sono arrivata… forse la più ovvia.

Ma oggi ne sono sicura, lui è la mia scelta il mio destino la mia vita!

Ma cominciamo con ordine…

L’ultima pagina che ho scritto risale alla prima volta che abbiamo fatto l’amore… che sensazione stupenda… ricordo tutto, la brezza le stelle il suo profumo… è li che ho capito di amarlo sopra ogni cosa! Il mio Harry.

Un mese dopo uscivamo da Hogwarts con in mano il tanto sospirato M.A.G.O… gli esami furono, tutto sommato , una passeggiata.

Anche se allora non la pensavo proprio così!

Poi io Harry Ron Ginny e Neville, siamo partiti per una vacanza che è durata tutta l’estate… siamo andati in  Spagna, in Romania dal fratello di Ron, e poi in Francia a salutare Fleur, e infine ciliegina sulla torta in Italia, Roma è la città più bella e ricca di storia che abbia mai visitato, e poi si mangia benissimo.

Ron lì si è trovato la ragazza, ora vive là, e sono sei mesi che non ci vediamo.

 Però so per certo che ci rivedremo tra qualche giorno.

Ginny e Neville si sposano tra un mese, e Molly è sovraeccitata per questo.

La sua unica figliola… si sposa!

Non fa che ripeterlo in continuazione…

Arthur deve ancora realizzare bene, ma comunque sembra veramente felice anche lui.

Il mio Harry, si dice l’uomo più felice della terra, primo perché mi ha sposata!

E poi perché… da solo tre giorni, siamo in tre!

Già, sono una neomamma in piena regola…

Mia madre e mio padre sono stra felici e orgogliosi di noi!

La piccola, perché è una lei, si chiama Lily, come giusto che sia. E’ bellissima!

Non lo dico con orgoglio di mamma, ma è veramente , la cosa più bella sulla faccia della terra
! E’ piccolissima, una mela!

Somiglia tutta a me… ma ha gli stessi occhi del mio amore!

Verdi brillanti, che ti attraggono come una calamita, ti ipnotizzano!

Spero che crescendo si mantenga bella così, e prego ogni sera, perché sia volenterosa, intelligente onesta e coraggiosa come suo padre!

 Ma sono certa che comunque sia l’amerò sempre!

Ora sono veramente felice, non desidero nulla di più!

Ti devo lasciare diario!

I miei doveri di mamma mi chiamano!

 

Con affetto…

per sempre tua,

 Hermione Jane Potter .

 

Fine!

eccolo qua! l’ultimo capitolo! diciamo pure epilogo!

lisepotter: il potterino… ho forse è più corretto dire la potterina, alla fine, come promesso è arrivata! grazie di tutto!

desdeus: grazie anche a te, per tutti i commenti e i suggerimenti. spero che non ti abbia deluso come finale!

Concludendo ringrazio tutti coloro che anno con pazienza seguito e commentato la mia storia!

sperando che sia stata di vostro gradimento… vi saluto.. con affetto ladyGranger

 

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