Quiero Abrir Tu corazon

di MeddiePel
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***
Capitolo 3: *** 3. ***
Capitolo 4: *** 4. ***
Capitolo 5: *** 5. ***
Capitolo 6: *** 6. ***
Capitolo 7: *** 7. ***
Capitolo 8: *** 8. ***
Capitolo 9: *** 9. ***
Capitolo 10: *** 10. ***
Capitolo 11: *** 11. ***
Capitolo 12: *** 12. ***
Capitolo 13: *** 13. ***
Capitolo 14: *** 14. ***
Capitolo 15: *** 15. ***
Capitolo 16: *** 16. ***
Capitolo 17: *** 17. ***
Capitolo 18: *** 18. ***
Capitolo 19: *** 19. ***
Capitolo 20: *** 20. ***
Capitolo 21: *** 21. ***
Capitolo 22: *** 22. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Quiero Abrir Tu Corazon

 
 

Mi Chiamo Valentina, ho 17 anni. Mio padre si chiama Ernesto, lui e mia madre hanno divorziato quando io ero piccola. Si è poi sposato con Graziella, una donna fantastica solo che lei ha un figlio … Ivo, ha la mia età, quando eravamo piccoli giocavamo sempre insieme fin quando ho capito che mi stavo innamorando di lui, ogni giorno sempre più innamorata. Non riuscivo più a vivere sotto lo stesso tetto con lui ed è così che ho convinto mio padre a mandarmi in un collegio, alla Mastery School. Qui mi trovo molto bene, anche se è un po’ severo, dobbiamo rifarci i letti, pulire le aule, ma non poi tanto severo, mi trovo abbastanza bene. Nella mia camera siamo in 4, Emma, Celeste, Federica e io. Siamo tutte amiche.
Sono in camera mia, chiacchiero con le mie amiche, proviamo dei passi di  danza. Bussano alla porta, vado ad aprire. È Tom, lui è il mio migliore amico ed è il ragazzo di Emma.
Io: ciao Tom!
Tom: ciao Vale! C’è Emma?
Io: Certo! Emma è per te!
Emma: ciao amore!
Tom: ciao tesoro! – si baciano – Rita non c’è ti va di andare a fare un giro?
Rita è il braccio destro di Victoria la nostra direttrice, è una donna severa, dura e antipatica, crede di essere il capo se non c’è Victoria.
Emma: certo! Ragazze non vi spiace vero?
Io: certo che no! Vai pure.
Tom: a dopo ragazze!
Emma: a dopo!
Federica: ciao!
Celeste: Ciao!!
Io: a dopo piccioncini!
Emma e Tom escono, non so cosa fare credo andrò in cucina a vedere chi è la nuova cuoca.
 
In cucina:
Io: ciao…
Cuoca: ciao, io sono Luna la nuova cuoca.
Io: piacere! Io sono Valentina
Luna: ah quindi sei la sorella di Ivo!
Io: No!! Io e Ivo non siamo fratelli!
Luna: scusa …
Io: … tu conosci Ivo?!
Luna: ehm … si, abitiamo nello stesso quartiere, ma cambiamo discorso. Vuoi qualcosa?
Io: ero venuta a prendere  un bicchiere di acqua …
Luna: ecco tieni – mi porge un bicchiere e mi versa dell’acqua –
Io: grazie …
Qualcuno entra, è Alejo il nostro professore di educazione fisica.
Io: Professore …
Alejo: Valentina …
Luna: Alejo!
Alejo: ciao Luna, ferma, non ti muovere …
Luna: perché? Che succede? Ho qualcosa addosso?
Alejo: no, non hai niente. Ma con te non si sa mai, prima un tappo in un occhio poi una porta in faccia … - dice ridendo –
Luna: ah … - inizia a ridere anche lei –
Si guardano, secondo me si piacciono, peccato però che in questo collegio è severamente vietato il fidanzamento tra alunni, professori o dipendenti. Beh potrebbero però sempre tenerlo nascosto, tipo come Emma e Tom. Li lascio soli e vado in classe tra un po’ inizierà la lezione.
 
 
 
 
 
È sera sono in camera mia.
Federica: Vale posso prendere questo libro? Devo leggere qualcosa ma non ho niente, com’è questo?
Io: è un libro fantastico e puoi prenderlo
Federica: grazie!
Federica prende il libro dal mio scaffale e inizia a sfogliarlo. Una foto cade dal libro.
Emma: ehi chi sono? – prendendo tra le mani la foto –
Io: … siamo io e … Ivo, il figlio della moglie di mio padre.
Federica: mm  … carino, chissà come sarà ora
Io: come sempre! Non parliamo di lui ok!?
Emma: Vale … Vale … Vale … - si siede sul letto al mio fianco – Come mai così nervosa?
Io: nervosa?! Chi? Io?! Ma quando mai!
Emma: eh si Vale, sei nervosa.
Io: … ho solo detto di non parlare di Ivo. Odio quel ragazzo!
Federica: lo odi?
Io: si …
Federica: e perché?
Io: perché … perché si! Ora basta!
Nervosa mi alzo dal letto e esco dalla mia camera. Non so, quella foto mi ha fatto tornare in mente tanti ricordi, ho sempre amato Ivo, ma lui non si è mai reso conto di niente. Poi noi siamo “fratellastri” non potremo mai stare insieme, mio padre non lo accetterebbe mai e lui, Ivo non mi ama. Per questo ho deciso di odiarlo, lo odio, lo odio perché lo amo.

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Capitolo 2
*** 2. ***


Torno in camera mia, non accendo la luce, le ragazze stanno dormendo. Oggi ho esagerato con loro, ma non posso farci niente quando si parla di Ivo … non lo so, inizio a pensarlo e … ecco lo sto pensando, io lo odio, lo odio. Mi stendo sul mio letto e chiudo gli occhi, mi addormento.
 
Sono in una grande casa di campagna, sto giocando con dei bambini, i miei figli. Sono bellissimi.
Io: Maya, Dylan andiamo a mangiare
Maya: e papà?
Io: … papà arriva subito. Anzi andiamo a chiamarlo
Dylan: si!!!
I bambini corrono felici sul prato, si avvicinano al lago
Maya: Papà!!!
Ivo: piccola mia! – la prende in braccio – ma quanto ti voglio bene!!
Dylan: Papà!!
Ivo: cucciolo!! – si inginocchia – voglio tanto bene anche a te!! – gli accarezza i capelli –
Sorrido, sul mio viso appare un sorriso a 32 denti, è bellissimo vedere la mia famiglia così bella. Ivo prende per mano i bambini e si avvicina a me.
Ivo: amore ...
Io: ti amo tanto
Ivo: ti amo tantissimo anch’io tesoro.
Mi bacia, prendo Maya per la mano e l’altra la incrocio con quella di Ivo.
 
Emma: Vale ...
Io: Ti amo tanto … - dico nel sonno –
Emma: Vale!!! Sveglia!!!
Io: eh!? – mi sveglio di soprassalto – Emma!!! Ma ti sembra il modo di svegliarmi?
Emma: scusa ma ho provato con gentilezza ma tu non facevi altro che dire papà arriva … ti amo tanto. Non ti svegliavi.
Io: …
Non riuscivo a parlare pensare al mio sogno … Ivo ed io avevamo una famiglia, dei bambini, era bellissimo.
Emma: Vale ma mi stai ascoltando!?
Io: eh?! Si si certo …
Emma: no non mi stai ascoltando!
Io: …
Emma: cosa stavi sognando?
Io: no … niente
Federica: dai Vale …
Celeste: chi era? Un ragazzo? Che facevate?
Io: ok ok ve lo dico, ero in una casa in campagna, avevo due figli e un marito stupendo.
Emma: un … marito!?  Chi era?
Io: ehm … io … io non lo so ...
Federica: come non lo sai?
Io: non lo so …
Celeste: e cosa facevate?
Io: … non mi ricordo. Ora vado a farmi una doccia. A dopo ragazze!
Mi alzo, entro in bagno, faccio una doccia fredda e cerco di eliminare quel sogno dai miei pensieri anche se è difficile, più cerco di scacciarlo più ci penso. Esco dal bagno, in camera non c’è nessuno, le ragazze saranno andate a fare colazione. Mi vesto e vado in sala. Eccole sono qui. Mi siedo al tavolo con le mie amiche.
Luna: ecco Valentina questo è per te. – mi porge il piatto con la mia colazione –
Io: grazie!
Luna: non c’è di che! Ehm … posso sedere qui?
Io: certo!
Emma: accomodati!
Luna: di che parlate?
Celeste: cerchiamo di far ricordare a Vale cosa ha sognato questa notte
Io: ve l’ho già detto!
Federica: ma non ci hai detto chi era tuo marito
Io: perché non me lo ricordo!
Luna: capita …
Io: vedete? Lo dice anche Luna capita che non ci si ricordi
Celeste: e non ricordi nemmeno i nomi dei bambini?
Io: … Maya e Dylan
Emma: oddio! Che nei nomi!! Sono stupendi!!
Luna: davvero belli … ho un caro amico che ama quei nomi – mi guarda e sorride –
Le ricambio il sorriso, parla di Ivo ne sono certa. Maya e Dylan sono i suoi nomi preferiti o almeno lo erano. Finiamo la colazione, andiamo a fare lezione. A lezione finita vado in cucina, devo prendere da bere.
Entro in cucina:
Luna: cosa ci fate voi qui?
Xx: siamo qui perché ci mancavi …
Xx: poi sei la nostra migliore amica …
Xx: non ti avremo mai lasciata sola proprio ora che hai bisogno di noi
Non ci posso credere, resto sotto la porta della cucina con la bocca aperta, quello che vedo non è reale, sbatto le palpebre tre - quattro volte ma no … lui, Ivo era sempre lì.
Luna: Vale!
Luna mi chiama, e contemporaneamente Ivo si gira verso di me.
Ivo: Vale …
Io: cosa ci fai tu qui!?
Ivo: quello che ci fai tu … sono stato iscritto a questo collegio
Io: COSA?! NO! TU ORA VAI VIA! NON PUOI! NON PUOI FARMI QUESTO!
Corro in camera mia, mi stendo sul letto. Non può essere vero, ho fatto tanto per allontanarmi da lui, per non pensarlo e  ora me lo ritrovo nel mio stesso collegio. Emma entra in camera.
Emma: vale … cosa succede? Perché piangi?
Celeste: ragazze!! Avete visto i nuovi ragazzi?!  Vale … perché piangi?
Emma: cos’è successo vale?
Io: niente … non vi preoccupate ho solo sbattuto il piede vicino al letto. Mi sono fatta male e ho pianto.
Emma: vuoi darcela a bere?
Io: sto dicendo la verità! Ora scusatemi ma devo andare dalla direttrice.
Esco dalla mia camera e mi dirigo verso la presidenza.
Luna: Vale!!
Io: si?
Luna: posso parlarti un secondo?
Io: io … in realtà volevo …
Luna: ti prego …
Io: ok
Seguo Luna fin a sua camera, chiude la porta a chiave.
Io: perché chiudi?
Luna: quello che ti sto per dire non lo deve sapere nessuno
Io: ok …
Cosa vorrà mai dirmi di così importante da chiudere a chiave. Questa ragazza è strana.
Luna: Vale mi prometti che quello che ti dico non lo spifferi in giro?
Io: ti sembro il tipo che spiffera tutto? Dai parla!
Luna: ok … Vale, non so perché tu e Ivo non andate d’accordo …
Io: …
Luna: no, non voglio saperlo, se vuoi dirmelo puoi ma non ti obbligo.
Io: …
Luna: ok, voglio solo dirti che Ivo,Paul e Ulisse non sono qui per fare un torto a te. Sono qui … perché loro … noi siamo un gruppo e sanno che ora più che mai ho bisogno di loro e come dei veri amici che sono non mi hanno abbandonata
Io: ok … ma, posso sapere cos’hai? Stai male?
Luna: no … perché?
Io: ah … allora perché sei qui?
Luna: in questo collegio si trova mia sorella
Io: cioè?
Luna: io sono stata adottata, lo stesso mia sorella. L’ho sempre cercata, ho chiesto al orfanotrofio di sapere di lei ma non mi hanno mai dato risposte. Ivo, Paul e Ulisse hanno cercato le carte con informazioni di mia sorella. Così ho scoperto che si trova qui …
Che dolce, Luna è proprio una ragazza  d’oro. Mi spiace per lei, chissà quanto le è mancata la sorella.
Io: sai … sai anche chi è?
Luna: … mia sorella … è … Miranda la figlia di Victoria
Io: chi!?
Luna: shh
Io: scusa …
Wow la sorella di Luna è  Miranda, e chi se lo sarebbe mai aspettato. Luna una ragazza dolce e gentile. Miranda una ragazza arrogante e capricciosa. Sorelle. In fondo però Miranda è una brava ragazza.
Luna: Vale ti prego non far mandare via Ivo
Io: ok … ora però vado a fare un bagno in piscina. A dopo Luna
Luna: a dopo!

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Capitolo 3
*** 3. ***


Esco dalla camera di Luna, vado in camera mia, metto il costume e poi mi dirigo verso la piscina. Mi tuffo, cerco di non pensare ad Ivo anche se mi è difficile, opto per Miranda e Luna. Chissà se Luna gli dirà che è la sorella. Vorrei tanto vedere la faccia di Miranda di sicuro non la crederà.
Sono in acqua da ormai mezz’ora, risalgo, mi asciugo un po’ con l’asciugamano e vado in cucina voglio parlare con Luna.
Entro in cucina, Luna è stesa a terra, sopra di lei c’è Alejo, ridono.
Alejo: e sono tre – dice ridendo –
Luna: mm … - ride anche lei –
Alejo si alza e aiuta Luna ad alzarsi.
Luna: ah ciao Vale!
Io: ciao Luna! Prof.!
Alejo: … Vale … ehm io vado, a dopo!
Io: ciao!
Alejo va via e luna ed io scoppiamo a ridere
Luna: io e Alejo ci incontriamo sempre così – ridendo –
Io: a te piace?
Luna: chi?
Io: dai luna che hai capito. Parlo di Alejo …
Luna: …
Io: lo sapevo! – rido – me ne sono accorta dalla prima volta. Quando vi guardate i vostri occhi brillano.
Luna: - mi sorride – come mai sei qui?
Io: volevo parlarti
Luna: dimmi tutto
Io: tu hai detto che siete un gruppo … cosa intendi per gruppo?
Luna: gruppo musicale, io sono la cantante, Ivo è addetto alla tastiera, Ulises il bassista e Paul il batterista.
Io: voi quindi suonate? Che bello
Luna: ora suoniamo a casa di Toto, se vuoi puoi venire, ti va?
Io: certo!
Luna: eri venuta solo per questo?
Io: no … in realtà io … non so con chi parlare …
Luna: con me puoi parlare …
Io: mi prometti che però non lo dirai a nessuno?
Luna: Promesso
Io: ok … io mi sono iscritta a questo collegio per stare lontano da Ivo
Luna: Ivo me ne ha parlato, ma non sono riuscita a capire perché avete litigato
Io: …
Luna: lui dice che tu tutt’un tratto … hai detto di odiarlo
Io: è così …
Luna: tu odi Ivo?
Io: si … no … cioè …
Luna: cioè?
Io: io odio Ivo perché … io sono innamorata di Ivo
Luna: - mi sorride – questo non è una cosa brutta Vale
Io: ma … i nostri genitori non lo accetterebbero mai … poi lui … lui non si è mai accorto di niente, non mi ha mai vista sotto la prospettiva di fidanzata, nemmeno di amica, sempre e solo sorella.
Luna: Vale …
Entra Ivo.
Luna: ehm … ne riparleremo ok Vale?
Io: ok
Ivo: salve …
Luna: ciao Ivo
Ivo: luna perché hai tutta quella farina addosso?
Luna: lunga storia …
Io: lunga!?
Luna: si lunga
Io: non è poi tanto lunga Luna …
Ivo: dai racconta!
Luna: mm … Vale perché non lo dici tu?
Io: Io?!
Luna: si tu
Io: ok … lei ha visto Alejo, erano qui insieme, si è emozionata ed è andata a sbattere su di lui, sono caduti a terra lui su di lei, e si sono guardati e guardati e guardati …
Ivo: - mi accarezza la guancia – è bello rivederti Vale
Non riesco a muovermi, a dire parola, il tocco della sua mano sulla mia guancia mi ha paralizzata. Avvicino il mio viso al suo. Lo bacio. Ha delle labbra morbidissime, sanno di cioccolata. Resterei così per sempre ma inizia a mancare l’aria.
Mi stacco, Ivo mi guarda stranito, Luna è scomparsa. Non so cosa fare.
Io: scusa non so cosa mi sia preso
Con le lacrime agli occhi corro via. Lui resta lì.

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Capitolo 4
*** 4. ***


Indosso ancora il costume, vado in piscina, le mie lacrime si mischiano con l’acqua clorata della piscina. Mi siedo a bordo piscina, sul mio viso continuano a scendere lacrime. Una mano mi sfiora la spalla. Alzo il viso è Luna.
Io: dove sei finita prima?
Luna: ehm … dovevo dire una cosa ad Alejo …
Io: …
Luna: cosa è successo?
Io: lui mi ha toccato la guancia, io non ho resistito e l’ho baciato. Non sai da quanto tempo desideravo le sue labbra.
Luna: e lui che ha fatto?
Io: niente, io sono scappata via e lui è rimasto lì fermo.
Luna: vieni qui … - mi stringe in un abbraccio – uu sono le 16.30 dobbiamo fare le prove. Ti va di venire?
Io: ok …
Andiamo a casa di Toto, i ragazzi erano già tutti lì che aspettavano Luna.
Luna: scusate il ritardo …
Ivo: Vale …
Io: …
Luna: cantiamo!
Iniziano a suonare, io mi siedo su di un divanetto. Luna è davvero molto brava. Ivo è troppo bello, ha un sorriso che mi fa morire.
Luna: fantastico! Ti piace Vale?
Io: siete bravissimi!!! Ora però devo andare a fare i compiti ci vediamo. Ciao!
Ulises: Vale!
Io: si?
Ulises: vengo con te … devo andare in camera.
Io: ok
Luna: a dopo ragazzi
 
Torniamo a scuola.
Io: allora io vado … ciao Ulises
Ulises: Vale …
Io: -Mi giro – si?
Si avvicina a me e mi bacia, un bacio a stampo.
Ulises: io … ehm … scusa … Vale tu mi piaci molto …
Io: …
Non so cosa rispondere.
Ulises: vuoi essere la mia ragazza?
Io: Ulises …
Ulises: ok ho capito, scusami
Io: Ulises … tu sei davvero un bel ragazzo, sei molto dolce, carino
Ulises: ma?
Io: io … sono innamorata di un altro
Luna: Ragazzi …
Io: ciao luna …
Luna: tutto ok?
Io: si certo … mi dispiace Ulises
Ulises: non fa nulla, sei stata sincera. Posso aiutarti?
Io: mm … non credo
Ulises: allora ci vediamo in giro … a presto!
Io: ciao …
Luna: di che parlavate?
Io: ehm … vieni in camera.
Mi siedo sul mio letto Luna al mio fianco.
Luna: dai parla …
Io: Ulises mi ha baciata
Xx: cosa?!
Io: tu cosa ci fai qui?
Xx: ti volevo parlare …
Io: … parliamo tra 5 min ok Tom?
Xx: ok
Luna: ti ha baciata?
Io: si e ha detto che gli piaccio
Luna: e tu?
Io: io … gli ho detto che sono innamorata di Ivo
Luna: che?!
Io: no … cioè che sono innamorata di un altro
Luna: ah … capito
Emma entra in camera urlando
Emma: Vale!!!!
Io: cosa succede?!
Emma: tu … perché non mi hai detto che Ulises ti ha baciata?
Io: Tom …
Emma: ehm … si, ma dovevi dirmelo!
Io: ma è successo 2 secondi fa!
Emma: okok ah ciao Luna!
Luna: ciao!!
Emma: allora tu che hai fatto?
Io: gli ho detto che sono innamorata di … un altro ragazzo
Emma: Cosa!? – con faccia confusa – e chi sarebbe!?
Io: ehm … io … mi sa che è meglio se vado a fare un bagno
Luna: di nuovo!?
Io: si si.
 
Sono passate due settimane da quando ho baciato Ivo, da quel giorno non l’ho più guardato negli occhi, a dire il vero ho cercato di evitarlo più che mai. Mi siedo a bordo piscina e poggio i piedi in acqua, qualcuno mi si siede accanto
Io: luna non ora
Xx: non sono luna …
Io: Ivo!? Che ci fai qui?
Ivo: ehm … volevo fare un bagno …
Io: ah ok … io vado
Ivo: No! Ti … ti volevo parlare di … del … del bacio che mi hai dato.
Io: no Ivo non pensarci, è stato …
Ivo: Vale cosa significava quel bacio?
Xx: Amore!!!
Gal si è trasferita da quasi una settimana in collegio è in camera mia,  si siede affianco ad Ivo.
Gal: ciao Vale! Ciao Amore!
Io: c-ciao … voi due state insieme?!
Non può essere vero, Ivo e Gal … perché questo, mi sento il cuore in gola. Ho voglia di piangere. Non resisto, sento che le lacrime stanno per uscire quindi mi tuffo in acqua così da bagnare il viso e mischiare lacrime e acqua.
Io: da quanto state insieme?
Gal: 4 giorni … vero tesoro?
Ivo: si
Gal: non gli e lo avevi detto?
Ivo: no
Gal: ma è tua sorella Ivo!
Io: NO!  LUI NON E’ MIO FRATELLO!!
Ivo: ecco che ricominci
Io: tu non sei mio fratello Ivo! Non lo sei! Io ti Odio!!!!!
Iva: ma …
Io: niente ma! Auguri!
Nervosa esco dalla piscina e corro in camera mia. Per il corridoio incontro Alejo.
Alejo: Vale! Che succede?
Io: io lo odio!!
Alejo: di chi parli?
Io: Ivo! Lo odio! Si è finanzato di nuovo! E questa volta non mi ha nemmeno detto niente! Lo Odio!!!!
Urlavo, urlavo così forte che luna dalla cucina corse in mio aiuto
Luna: cosa succede?!
Io: si è fidanzato … - dico piangendo lacrime nervose –
Luna: amore mio … - mi abbraccia – Alejo?
Alejo: ho solo chiesto che cosa era successo …
Luna: …
Alejo: ci vediamo dopo
Luna: a dopo
Andiamo in camera di Luna lì di sicuro nessuno ci avrebbe disturbato o avrebbe sentito quello che dicevamo.
Luna: perché non gli dici quello che provi per lui?
Io: cosa? No! La nostra è già una situazione complicata, se gli dico che lo amo … no meglio di no.
Luna: sicura?
Io: sicurissima
Luna: e se lui provasse qualcosa per te?
Io: impossibile …
Luna: lo dici tu che è impossibile …
Io: perché lo so!
Luna: ma scusa che ti costa parlargli?
Io: no! Se prova qualcosa parla lui, ma visto ke non parla … mi vede solo come una sorella … 

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Capitolo 5
*** 5. ***


Sto per tornare in camera quando Rita mi ferma.
Rita: Alunna Valentina!
Io: si?
Rita: cosa ci facevi nella camera della cuoca!?
Io: stavo parlando …
Rita: non va affatto bene! Abbiamo delle regole! Alunni e Dipendenti non possono avere amicizie! Luna è la cuoca e deve fare la cuoca! Dalla direttrice tra 10 minuti!
Io: … ok
Rita: dillo anche alla cuoca!
Io: va bene …
Mi giro e torno in camera da Luna sbuffando. Certe volte Rita è proprio esagerata, Luna fa il suo lavoro, è bravissima, cucina benissimo. Busso alla porta.
Luna: avanti …
Io: ciao Luna ...
Luna: Vale! È successo qualcosa?
Io: ehm … Rita mi ha vista uscire dalla tua camera, ha detto che ci vuole da Victoria.
Luna: ke noia quella donna … andiamo su
 
Bussiamo alla porta, la campanella suona. Entriamo. Stranamente al posto della direttrice Victoria c’era … Alejo.
Luna: Alejo?
Alejo: come mai qui?
Rita: Alejo, in questo collegio noi abbiamo delle regole, cerdo tua madre ti ha spiegato no?
Alejo: alcune cose. Ma come mai Vale e Luna sono qui?
Rita: ho colto l’alunna Valentina uscire dalla camera della Signorina Luna. Questo è impossibile! Non dovrebbe mai accadere!
Alejo: mm … Rita queste regole sono un po’ … antiquate non credi?
Rita: Cosa!? Queste sono le regole della Mastery School! Sono sempre esistite! Tua madre ha lavorato molto per decidere il meglio per questo collegio!
Alejo: si … Rita puoi lasciarci soli?
Rita: ma …
Alejo: Rita …
Rita: certo …
Rita va via, Alejo ci fa accomodare. Ancora non ho capito cosa ci fa lui al posto di Victoria.
Luna: cosa ci fai qui!?
Alejo: victoria, mia madre …
Io: Tua Madre!?
Victoria è la madre di Alejo? No, non ho sentito bene.
Alejo: si, Victoria è mia madre. Non si è sentita molto bene, per oggi la sostituisco io.
Luna: quindi tu sai di Miranda?
Alejo: cosa dovrei sapere?
Luna: sai che lei …
Io: sai che Miranda è la sorella di luna no?
Luna: Vale!
Io: scusa …
Alejo: che hai detto?
Luna: Miranda … è mia sorella. Tua madre l’ha adottata quando aveva solo pochi mesi
Io: ehm … scusate ma … io  dovrei andare a fare i compiti
Alejo: cero Valentina vai pure
Io: per quello che diceva Rita?
Alejo: non vi preoccupate … quelle regole sono per la maggior parte vecchie e inutili. Potete vedervi quando volete …
Io: grazie!
Vedo via, mentre chiudo la porta sento Alejo parlare con luna.
Alejo: quindi Miranda è mia sorella o mia cognata?
Ridono entrambi. Mi incammino verso la mia camera. Quindi secondo quello che ho sentito … luna e Alejo … stanno insieme! Bella questa! Chissà perché Luna non mi ha detto niente. Entro in camera, prendo il libro da sopra al letto e inizio a fare i miei compiti. Bussano alla porta.
Io: si chi è?
La porta si apre, ivo entra in camera e si mette davanti a me.
Ivo: sono io posso entrare?
Io: no! Ma da quello ce vedo sei già dentro quindi muoviti e dimmi cosa vuoi
Ivo: io … voglio te
Io: sono qui parla Ivo
Ivo: ho parlato con il gruppo e … Luna ci ha detto che vorresti entrare a farne parte, io so che canti benissimo e quindi …
Io: taglia corto Ivo
Ivo: se vuoi puoi entrare a far parte della band
Io: sul serio?
Ivo: si!
Io: ma è fantastico!
Lo abbraccio, quasi quasi gli salto addosso sono troppo contenta! Mm che buon odore che ha … chiudo gli occhi e faccio un bel respiro, poi sciolgo l’abbraccio.
Ivo: vieni andiamo …
Io: dove?
Ivo: seguimi
Mi prende per mano, lo seguo. Ci fermiamo nel giardino dietro scuola, non c’è nessuno.
Io: cosa succede? Perché siamo qui?
Ivo: perché ti devo parlare …
Io: è successo qualcosa? Va tutto bene?
Ivo: si … - mi sorride, dio che sorriso, ah e che occhi amo i suoi occhi verdi, sono stupendi –
Io: ehm … dimmi …
Ivo: ecco Vale io … 

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Capitolo 6
*** 6. ***


Mi prende per mano, lo seguo. Ci fermiamo nel giardino dietro scuola, non c’è nessuno.
Io: cosa succede? Perché siamo qui?
Ivo: perché ti devo parlare …
Io: è successo qualcosa? Va tutto bene?
Ivo: si … - mi sorride, dio che sorriso, ah e che occhi amo i suoi occhi verdi, sono stupendi –
Io: ehm … dimmi …
Ivo: ecco Vale io …
Io: tu?
Perché non parli, dai Ivo che vuoi dirmi? Mi sta facendo venire il nervoso, e parla stupido!
Ivo: io … mi sono innamorato
Io: si lo so! Ti sei innamorato di gal bla bla bla! Non mi frega Ivo! Non voglio saperne! E non ti aiuto stanne certo qualsiasi cosa tu vuoi la risposta è no!
Arrabbiata, mi dirigo a passo svelto verso la scuola.
Ivo: Vale!!!!
Lo Odio!! Lo Odio!! Lo Odio!! Ma cosa gli viene in mente? Parlarmi di Gal chissà cosa voleva facessi. Entro in cucina. Luna e Alejo sono seduti l’uno di fronte all’altro e si sorridono.
Io: AAA!!
Luna: cosa succede ancora?
Io: Il tuo migliore amico è cretino! Stupido! Imbecille!
Alejo: di chi parla?
Luna: Ivo …
Io: mi viene a dire che si è innamorato! Ma dico io no? A me che cavolo mi frega!! Lo so che è innamorato di Gal! Stanno tutto il tempo insieme! Si baciano, si abbracciano, s scambiano sguardi … fanno quello che io mi sogno tutte le notti! – inizio a piangere –
Ivo: vale!! – entrando in cucina –
Io: che diavolo vuoi da me Ivo!? Non mi hai fatto soffrire abbastanza!? Non credi che il vederti tutti i giorni, sognarti tutte le notti, sentire il tuo profumo, vedere quei tuoi occhi … ogni santo giorno della mia esistenza, sapendo che prima o poi qualcuno li avrà per se, avrà le tue labbra, i tuoi occhi su di lei, il tuo profumo sulla sua pelle e che quel qualcuno non sono io … non credi che mi faccia soffrire abbastanza?! Ora mi esci fuori con “mi sono innamorato!” ben per te Ivo! Auguri! Sono molto contenta per te … ma sfortunatamente non lo sono per me …
Sul mio viso, lacrime salate, i miei occhi pieni di lacrime, vedo ombrato. Ivo mi si avvicina, mi asciuga la guancia, poi si avvicina al mio orecchio.
Ivo: - sussurrando – mi sono innamorato di te …
Resto immobile, non so cosa fare. Ivo innamorato di me, se sto sognando non svegliatemi. Restiamo fermi a guardarci.
Alejo: cosa aspettate?!
Luna: su baciatevi!
Sorrido, anzi rido, sono nervosa, impaurita, felice, confusa …
Ivo mi prende il viso tra le mani, lo tira a se, mi sfiora il naso con il suo e poi mi bacia, chiudo gli occhi, gli circondo il collo e ricambio il bacio.

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Capitolo 7
*** 7. ***


Apro gli occhi, sono nel mio letto, è notte fonda. Mi alzo e vado in cucina a prendere un po’ d’acqua. Apro il frigo, prendo la bottiglia di acqua e un bicchiere, verso un po’ di acqua. Sento la porta della cucina aprirsi.
XX: Amore … che ci fai qui? – mi abbraccia –
Mi giro, quanto è bello il MIO Ivo, lo bacio, lo sento sorridere.
Ivo: cosa ci fai qui?
Io: avevo sete, te?
Ivo: mm … avevo voglia di te …
Io: se certo … io vado a letto, a domani
Ivo: Amore …
Io: a domani! – lo bacio – ti amo
Torno in camera, mi addormento.
Emma: AAAA!!!
Mi sveglio spaventata.
Io: Emma!!! Ma che ti urli!? Che ore sono?
Emma: le 9.30
Io: è domenica lasciami dormire senza urlare!
Emma: ma … ci sono dei fiori per te! Come sono belli!
Io: Cosa!? – mi alzo di botto – chi li manda!?
Emma: ehm … vediamo … - legge sul foglio – “Questi fiori sono segno del mio amore per il fiore più bello Valentina, Ti amo amore mio.” Non c’è scritto …
Io: ti amo anch’io … - sussurro -
Federica: Chi ami tu?
Io: io? … no nessuno ..
Federica: dai che ti ho sentita!!
Emma: anch’io! Chi ami?! Dai siamo o no le tue migliori amiche?
Io: ma … io non so chi abbia mandato quei fiori!!
Emma: …
Io: velo giuro ragazze non lo so …
Emma: ok … ti crediamo. Non sono bellissimi?
Solo ora li guardo, era un bellissimo mazzo di fiori, Fresie di tutto i colori, rosse, viola, gialle e bianche. Stupendo. Prendo i fiori dalle mani di Emma e li metto sul mio comodino. Mi vesto velocemente e corro in camera di Ivo.
Sto per aprire la porta quando esce Gal.
Io: Gal!
Gal: ciao vale … ehm scusa devo andare.
Va via. Entro in camera, Ivo era steso sul letto con gli occhi chiusi, non si accorge di me. Chiudo la porta a chiave per essere sicuri che nessuno ci vedesse insieme e mi avvicino a lui. Gli accarezzo i capelli e lo bacio, apre gli occhi.
Ivo: che ci fai qui!?
Io: wow, io vengo per ringraziarti e per passare un po’ di tempo con te e tu mi chiesi cosa ci faccio qui!? – con tono offeso, mi giro verso la porta –
Ivo: scusa è che ci potrebbero vedere … allora ti sono piaciuti i fiori?
Io: Erano bellissimi … - mi tira sul letto accanto a lui – Ti amo
Ivo: ti amo anch’io, tantissimo. – mi bacia –
Io: ehm …
Ivo: cosa succede?
Io: quando sono venuta … stava uscendo Gal …
Ivo: ah si era qui …
Io: state ancora insieme?
Ivo: … si
Io: bene, permettiti di lasciarla ed io lascio te!
Ivo: amore?
Io: intesi Ivo?
Ivo: … perché?
Io: perché se la lasci devi dirle il perché e … la nostra storia deve restare segreta
Ivo: mm … perché?
Io: perché segreto è più bello non credi?
Ivo: ma io voglio che tutto il mondo sappia di noi!!
Io: amore, lo diremo ma non ora ok?
Ivo: come mi hai chiamato?
Io: ehm … Ivo!
Ivo: no … mi hai chiamato … amore …
Io: ma quando mai!!
Ivo: si si mi hai chiamato amore!
Io: non è vero!!!
Ivo: si …
Io: ok … ti ho chiamato amore che fa?
Ivo: mi piace!
Mi bacia, poi inizia a farmi il solletico, ci mettiamo a ridere, sembriamo due bambini, tipo quando da piccoli giocavamo insieme.
XX: Ivo!!
Io: oh oh …
Qualcuno chiamava Ivo e cercava di entrare in camera.
Ivo: shh – mi bacia –
Io: Ivo … pensa a vedere chi è!
Ivo: uff ok … - sbuffando – chi è?
XX: sono Ulises fammi entrare è importante!
Ivo: ehm …
Ulises: IVO!!!
Io: fallo entrare dai … è camera sua …
Ivo: ok …
Ivo apre la porta, Ulises entra in camera. Sono  stesa sul letto di Ivo, Ulises mi guarda.
Ulises: vale … che ci fai tu qui?
Io: niente …
Ulises: eravate voi che ridevate?
Ivo: ehm … si
Ulises: ridevate!? Non li litigavate!? Sto sognando …
Io: cosa c’è di così strano Ulises?
Ulises: oh Vale c’è, credimi che c’è …
Io: se lo dici tu … - mi alzo e mi avvicino ai ragazzi – ci vediamo dopo! – sorrido a Ivo –
Ivo: vale!!
Mi giro e lo guardo
Io: che succede?
Ivo: sicura che non devo dire niente?
Io: Ivo!!
Ivo: ok … ehm …
Io: che c’è ancora?
Ivo: niente volevo …
Io: zitto! – mi avvicino al suo orecchio – Amore … i baci li avrai più tardi ok? Ti amo
Sto per andarmene quando mi tira a se e mi bacia
Ivo: ti amo anch’io … ora puoi andare – mi lascia andare –
Guardo Ulises, ha la bocca semi aperta.
Ulises: Voi due …? Ora svengo …
Ivo: dai Ulises!! Sei esagerato!
Io: quoto con lui
Ulises: questo è un sogno! Datemi un pizzicotto!
Ivo gli da un pizzicotto sul braccio destro.
Ulises: Au!!!
Ivo: non è un sogno …
Io: per fortuna … amore io vado, ci vediamo dopo ok?
Ivo: certo … a dopo!
Io: di a Ulises che non parla. Ti amo
Ci baciamo e poi vado in camera mia. Mi getto sul letto.
Emma: ecco la sognatrice … come mai così …?
Io: così come?
Emma: sembri … innamorata …
Io: chi io? – ridendo nervosa –
Emma: si tu Vale! Siamo solo io e te! Non c’è ne celeste ne Federica quindi parla!
Io: ok … ma se te lo dico prometti di non dirlo a nessuno? Nemmeno a Tom!
Emma: certo! Racconta!
Io: sono … innamorata …
Emma: ah l’avevo capito io!! Chi è? Ricambia?
Io: si …
Emma: uuu dai dimmi chi è ti prego!! – facendo la faccia da cucciolo –
Io: mm … Ivo!
Emma: dove?
Io: come dove!? Mi sono innamorata di Ivo!!
Emma: cosa!? Wow!!!
Io: è così dolce … prima ero da lui … e i fiori me li  ha mandati lui
Emma: che dolce!!!!
Io: lo so!!
Emma: e Gal?
Io: ehm … non lo so … io ho detto che non la deve lasciare
Emma: cosa? No vale, la deve lasciare non può illuderla!
Io: già … è vero … però va a finire che così tutti scoprono di noi …
Emma: e allora?
Io: non lo so … ho …
Emma: paura?
Io: si … non so come possono reagire … poi se lo viene a sapere mio padre … oddio!! Succederebbe il 48!! Povera Me!!! Non potrò mai vivere con l’uomo che amo …
Emma: Vale ora sta calma ok? Per ora nessuno sa niente … lo direte quando vi sentite pronti …
Io: però Ivo voleva parlare con Gal … credi debba lasciarlo parlare?
Emma: secondo me si … poi vedi tu …
Io: non so … da una parte vorrei ma dall’altra …
Emma: non credi che vedere Ivo e Gal tutto il tempo vicini … baciarsi .. abbracciarsi ti faccia più male?
Io: vero!! Non riuscirei a vederli! Non lo sopporterei!!
Mi alzo dal letto e corro in camera di Ivo.

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Capitolo 8
*** 8. ***


Mi alzo dal letto e corro in camera di Ivo.
Apro la porta.
Io: Ivo!!! Devi parlare con Gal!! – urlo –
Ivo: Vale …
In camera con Ivo c’era Gal, mi copro la bocca con le mani.
Gal: cosa deve dirmi?
Io: …
Ivo: …
Gal: Ragazzi!!
Ivo: Gal … mi dispiace ma … io non ti amo
Gal: come non mi ami?!
Ivo: mi dispiace … io sono innamorato di un'altra!
Gal: Innamorato di un'altra!? E sentiamo chi è quest’altra?! Eh!?
Io: … ti prego Gal …
Gal: Vale per favore …
Ivo: io … sono innamorato di Vale
Gal: di … Vale? – si siede sul letto e porta una mano alla fronte –
Io: tutto bene Gal?
Gal: si … posso parlare da sola con te?
Io: certo … ivo ci lasci camera tua per un po’?
Ivo: che?
Io: amore …
Ivo: ma … giuratemi che non vi ammazzate!
Io: Ivo!! Vttene su!
Ivo esce dalla camera, chiudo la porta a chiave e vado a sedermi accanto a Gal che inizia a ridere.
Io: ehm … perché ridi?
Gal: no niente … ho immaginato come posso ucciderti – ridendo –
Io: … - la guardo stranita –
Gal: - ridendo – sto scherzando Vale!
Io: ah bene … meglio – rido nervosa – allora perché ridi?
Gal: ah no niente
Io: Gal!
Gal: ok io te lo dico ma promettimi di non dirlo a Ivo – ricomincia a ridere più forte –
Io: ok! Però smettila di ridere!
Gal: okok – prende fiato – Ivo ed io … non stavamo insieme! – inizia a ridere e si stende sul letto – la cosa bella è che non ci è voluto nemmeno molto!
Io: cosa intendi con Io e Ivo non stiamo insieme!?
Gal: che tra Ivo e me non c’era niente …
Io: allora … perché?!
Gal: semplice! Per farti ingelosire!
Io: eh!?
Gal: Vale … da quando sono venuta ho notato come guardavi Ivo e ho subito cappito che ne eri innamorata. Ho parlato un po’ con Ivo e … beh è stato difficile farglielo ammettere
Io: aargli ammettere cosa?
Gal: come cosa vale! Che è innamorato di te!
Io: aa si giusto …
Gal: beh così abbiamo messo in scena una finta relazione
Io: questa me la paga!
Gal: cosa vuoi fare? – ridendo –
Io: non lo so … devo pensarci, andiamo a farci un giro vieni
Apro la porta e Ivo era lì che ci aspettava
Ivo: che è successo?
Io: niente … noi andiamo a fare un giro, ci vediamo dopo. Ciao amore – lo bacio –
 
Passeggiamo per il giardino
Io: quel ragazzo è grr!!
Gal: - ride – io dico che è scemo! Chiunque si sarebbe accorto che ti piaceva, e lui continuava a dire no lei mi odia blablabla … lo avrei ammazzato
Io: ehi calma eh è pur sempre il mio amore.
Gal: oddio tu sei partita
Emma: ragazze!!
Io: ciao Emma!
Gal: ciao!!
Emma: di cosa parlate?
Gal: ehm
Io: di Ivo …
Emma: eh!? Vale! Parli di Ivo con Gal!?
Io: ehm … lei lo sa …
Emma: tu lo sai!?
Gal: si – ridendo – da sempre
Racconto ad Emma di quello che aveva fatto Ivo.
Emma: - ride – e tu ci sei cascata in pieno!!!
Io: eh … si, devo fargliela pagare!
Emma: pienamente d’accordo!
 
Rita si avvicina a noi.
Rita: Alunnas Valentina!
Io: si Rita?
Rita: c’è una persona che la vuole vedere …
Io: chi?
Rita: Suo padre …
Io: mio padre!?
Rita: si Valentina, suo padre. La sta aspettando all’entrata, si muova! Su veloce!!
Io: si .. vado. A dopo ragazze!
Emma e Gal: a dopo Vale!!
 
Vado all’entrata, mio padre era li fermo che mi aspettava.
Io: papà!! È successo qualcosa?
Ernesto: Vale …
Vedo arrivare anche Ivo
Ivo: Ernesto! Cosa succede?
Ernesto: ragazzi … 

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Capitolo 9
*** 9. ***


Vado all’entrata, mio padre era li fermo che mi aspettava.
Io: papà!! È successo qualcosa?
Papà: Vale …
Vedo arrivare anche Ivo
Ivo: Ernesto! Cosa succede?
Papà: ragazzi … dopo domani è il compleanno di Graziella …
Ivo: lo so …
Io: lo sai e non me lo dici!?
Ivo: pensavo lo sapessi! Credevo avessi una memoria!
Io: sta zitto và!
Papà: ragazzi per favore … dicevo è il compleanno di Graziella, compirà 40 anni, ho pensato di organizzare una festa con parenti e amici, vorrei ci foste anche voi
Ivo: io accetto volentieri
Io: ehm …
Ivo: Valentina vorresti mancare alla festa di Mia madre!?
Io: ok ok vengo …
Papà: fantastico! Vado a parlare con la direttrice.
Ivo: ok …
Papà: ragazzi …
Io: si?
Papà: se litigate durante il viaggio o durante la festa … non tornerete mai più a casa intesi?
Io: certo papi …
Mio padre si allontana, poi gira l’angolo.
Ivo: certo papi …
Io: mettila!
Ivo: solo se mi dai un bacino!
Io: no … sai noi dobbiamo tornare a casa … è meglio se per ora … la nostra storia … non ci sia
Ivo: cosa!?
Io: Ivo … non c’è nessun noi
Ivo: Valentina!!!
Io: non urlare!!
Ivo: mi spieghi che ti salta per la mente?!
Io: no! Ora sta zitto che stanno venendo papà e victoria.
Victoria: alunnus …
Ivo ed Io: direttrice Victoria …
Victoria: vi do un permesso di una settimana, ci vediamo lunedì prossimo alle 14.
Papà: grazie direttrice …
Io: vado a prendere le mie cose!
Ivo: vengo con te!!
Papà: vi aspetto in macchina … vi do 10 minuti, chi non è in auto tra 10 minuti non verrà.
Certe volte mio padre è strano, non ci voglio pensare è meglio se vado a fare la valigia. Entro in camera e prendo il minimo indispensabile, a casa ho molte cose non serve che mi porti tutto. Esco dalla porta e ci sono gal e Emma che mi guardano
Emma: dove vai?
Io: torno a casa per una settimana …
Gal: e … Ivo?
Ivo: torno anch’io! – sbucando da dietro l’angolo –
Io: sfortunatamente … Ciao ragazze!
Emma e gal: ciao Vale!!
Cammino per il corridoio verso l’uscita, Ivo al mio fianco, mi guarda.
Io: la smetti di guardarmi?
Ivo: se tu la smetti di essere bella … ma questo non è possibile
Io: Ivo basta!
A passo svelto mi avvicino all’auto, metto la valigia nel cofano e entro. Ivo fa lo stesso.
Papà: siete pronti?
Io: si …
 
 
Dopo due ore di macchina finalmente sono a casa, la mia grande, bella, dolce casa. Avvolte dimentico quanto sia bella, dovei tornarci più spesso. Vado in cucina dove come mi aspettavo trovo Graziella che chiacchiera con Viola, la nostra cuoca.
Io: Graziella! Viola!!
Graziella: Valentina!! Come sei cambiata!! Guarda come sono cresciuti i tuoi capelli!! Signorina tu devi venire più spesso a casa …
Io: si, lo so … come va?
Graziella: benissimo, te?
Io: abbastanza bene …
Graziella: non starai mica litigando tutti i giorni con Ivo?
Io: … - sorrido –
Graziella: siete i soliti … a proposito dov’è mio figlio?
Ivo: sono qui mamma … - entrando in cucina –
Graziella: amore!! – lo abbraccia –
Ivo: così mi strozzi mamma …
Graziella non scioglie l’abbraccio, non riesco a trattenermi e inizio a ridere, Ivo mi implorava di aiutarlo.
Io: perché dovrei aiutarti?
Ivo: perché mi vuoi … bene?
Io: - rido – io non ti voglio bene …
Ivo: per favore … mamma … mi lasci?
Graziella: prego … non sei contento di vedermi? – sciogliendo l’abbraccio –
Ivo: certo mamma ma … non credi di esagerare, poi scusa perché non hai stozzato Vale!?
Io: ehi!
Ivo: che c’è?
Io: niente .. vado a disfare la mia valigia … a dopo.
Ivo: vengo con te … così mi aiuti anche con la mia
Io: te lo puoi scordare!
Ivo: si si
Salgo le scale e mi dirigo verso la mia camera. Ivo mi segue. Entriamo in camera, chiude a chiave e si avvicina al mio viso.
Ivo: amore … mi dai un bacino?
Io: Ivo ti ho detto che tra noi non c’è un bel niente!
Ivo: come non c’è niente vale!?
Io: non ti amo … non provo niente per te
Ivo: non è possibile!
Io: si che è possibile Ivo! L’ho fatto apposta!
Ivo: perché?!
Io: perchè si Ivo! Tu ti sei fidanzato con tutte le mie amiche … volevo divertirmi un po’ ... così ho chiesto a Gal di aiutarmi …
Ivo: quindi Gal … 
Io: si quindi Gal era d’accordo con me. Era tutta una falsa Ivo. Ora se vuoi uscire dalla mia camera …
Con la faccia triste esce dalla mia camera, credo di aver sentito un ti amo di sottofondo, chiudo la porta e sorrido, Ti amo anch’io stupido. Apro la valigia e inizio a mettere i miei panni nell’armadio.
 
 

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Capitolo 10
*** 10. ***


 
Apro gli occhi, sono nel mio letto, ah quanto è comodo. Sento molte voci, papà, Graziella, Viola, Felicitas, Nonna, Nonno, Mamma. Mamma!? Sento la voce di mia madre?! Questo è impossibile! Mi alzo e corro verso le voci. Ci sono tante persone. Mi avvicino ad Ivo.
Io: che ci fanno tutte queste persone qui?
Ivo mi guarda poi mi prende per mano e mi tira fino la sua camera.
Io: che c’è?
Ivo: ti rendi conto di come sei scesa?!
Io: come!?
Ivo: guardati allo specchio!!
Mi guardo allo specchio, oddio ho ancora la camicia da notte addosso. Mi sono dimenticata di vestirmi.
Io: ops – rido – è che mi p sembrato di sentire la voce di mia madre …
Ivo: forse perché tua madre è qui?
Io: cosa!? Dov’è?
Ivo: giù con tuo padre, mia madre e mio padre.
Io: ah famiglia in completo bene!
Ivo: ci sono anche i nonni!
Io: uu!
Scendo di corsa giù in cucina.
Io: Nonna!! Mamma!!
Mamma: Valentina!
Io: che ci fai qui?
Mamma: ho saputo che eri a casa, mi sono trovata a passare … e mi sono fermata.
Io: capito … nonna!!
Mi avvicino a mia nonna, si chiama Valentina come me, è la madre di mio padre, l’abbraccio.
Nonna: ciao amore mio … come stai?
Io: bene … tu?
Nonna: bene amore mio.
Ivo: VALE!!!
Entra in cucina urlando e mi tira per il braccio.
Io: che c’è?
Ivo: la stessa cosa di prima!
Io: quanto sei rompi!
Ivo: tu scendi così!
Papà: che intendi Ivo?
Ivo: è in camicia da notte!
Sentita quella frase tutti iniziano a ridere, Ivo li guarda.
Ivo: che ho detto?
Nonna: e tu da quando ti preoccupi di come si veste la mia nipotina?
Ivo: …
Io: - rido – nonna devi sapere che a scuola è vietato allora il signorino ci ha fatto l’abitudine.
Ivo: ora ti puoi vestire?
Io: grr! No! Non ne ho voglia voglio stare con mia nonna!
Ivo: come vuoi!
Ivo nervoso va via.
Graziella: è impazzito – ridendo –
Io: si – rido –
Parlo un po’ con mia nonna, poi mamma va via, a stento ci salutiamo, un ciao e la vedo sparire al di là del corridoio.
Nonna: tutto ok tesoro?
Io: si …
Nonna: sicura?
Io: si … vado in camera mia
Salgo in camera mia mi siedo sul letto. Due minuti e la mia porta si apre.
Io: che c’è Ivo …?
Ivo: stai bene? – chiude la porta a chiave e si siede sul letto accanto a me –
Io: no … si … boh …
Mi toglie una ciocca d’avanti il viso, mi accarezza una guancia.
Ivo: vale … guarda che se non vuoi che tua madre venga puoi dirlo lo sai che tuo padre non dice niente.
Io: lo so … a me fa piacere vederla ogni tanto, è solo che non … non lo so. Viene, ci guardiamo e poi va via. Non parliamo niente.
Ivo: Piccola … - mi tira a se e mi abbraccia –
Io: Ivo?
Ivo: dimmi …
Io: io …
Qualcuno bussa alla porta.
Papà: Vale! Sei pronta? Dobbiamo fare la foto di famiglia c’è Katerine.
Katerine è la fotografa di famiglia, la chiami viene ti scatta la foto e dopo due giorni ti invia la copia.
Io: si 2 minuti papi
Papà: ok! Chiama Ivo!
Io: ok! Ivo … devi venire a fare la foto … - ridendo –
Ivo: dai vestiti …
Io: che mi metto?
Ivo: mm … - apre il mio armadio – questo! – mi da un vestitino viola chiaro – ti stava benissimo …
Io: sul serio?
Ivo: si, ora vestiti veloce.
Entro in bagno, mi vesto e poi torno da Ivo.
Io: allora come sto?
Ivo: più che benissimo!
Io: andiamo và – ridendo –
Ivo: un ultima cosa …
Si avvicina, mi prede il viso tra le mani, poi mi accarezza la guancia con il pollice e unisce le mie labbra alle sue. Chiudo gli occhi e ricambio il bacio.
Ivo: non eri quella che non provava niente per me?
Io: infatti Ivo io non provo niente!
Scendo in salone, saluto Katrine e mi metto in posizione con gli altri per la foto.
Graziella: Ivo!!!!
Ivo: eccomi …
Nonna: Ivo, sei sicuro di stare bene?
Ivo: si perché?
Nonna: ha … del … ehm … hai del rossetto sulle labbra …
Ivo: eh?!
Non riesco a trattenermi e inizio a ridere.
Ivo: cosa hai da ridere!?
Io: no niente … - ridendo –
Ivo: smettila!!
Io: non ci riesco! È troppo divertente!
Ivo: divertente dici?
Io: si …
Ivo: questo è molto più divertente secondo i miei gusti …
Si avvicina e inizia a farmi il solletico, non riesco a non ridere, ride anche lui, com’è bello quando ride … un flash, Katerine senza preavviso ha scattato una foto.
Io: Katerine!
Katerine: scusa vale … ma tutti erano in un ottima posizione, poi è l’unica foto che ho scattato dove voi non litigate ma vi divertite e vi scatto foto da 12 anni.
In effetti Katerine aveva ragione, era l’unica volta in cui io e Ivo non litigavamo. Iniziano ad arrivare gli invitati, parenti, conoscenti, amici di cui non conosco nemmeno l’esistenza, poi lui … 

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Capitolo 11
*** 11. ***


Iniziano ad arrivare gli invitati, parenti, conoscenti, amici di cui non conosco nemmeno l’esistenza, poi lui … Lucas, figlio di un amico di mio padre, ha un anno più di me, occhi azzurri e capelli biondi, bellissimo. Ivo è accanto a me, appena lo vede entrare mi tira vicino a lui.
Io: che fai?
Ivo: …
Io: lasciami o chiamo mio padre …
Mi lascia, vado da Lucas.
Lucas: Valentina!?
Io: ciao Lucas …
Lucas: ciao Vale, sei bellissima … come sempre …
Io: grazie …
Ivo si avvicina.
Ivo: Lucas …
Lucas: ciao Ivo! Come stai?
Ivo: dipende … bene e … male – mi guarda –
Lucas: cioè?
Io: lascialo perdere … ti va di fare un  giro in giardino?
Lucas: certo principessa …
Sottobraccio ci dirigiamo in giardino.
Lucas: allora come ti trovi in quella scuola?
Io: molto bene …
Lucas: e ti sei fidanzata?
Io: cosa!? No …
Lucas: ah no … bene
Io: bene?
Lucas: si …
So cosa intende Lucas, ci ha provato con me ogni volta che mi ha vista, e ci prova ancora ora.
Io: senti Lucas, io devo dirti …
Non riesco a finire la frase, mi zittisce con un bacio. Gli tiro uno schiaffo.
Io: come ti sei permesso?!
Lucas: Vale … tu mi piaci …
Io: QUESTO NON TI DA IL DIRITTO DI BACIARMI LUCAS!!
Ivo: perché urli?
Io: FATTI I FATTI TUA IVO!!
Ivo: perché si è arrabbiata?
Lucas: … l’ho baciata …
Ivo: cosa hai fatto tu!?
Lucas: l’ho baciata …
Ivo: come cavolo ti sei permesso!!!
Ivo tira un pugno a Lucas che risponde con un pugno, sono stesi sull’era che litigano, pugni, cazzotti …
Io: Ivo!!! – non i da retta – Ivo ti prego … smettila! – continuano a picchiarsi, inizio a piangere – ti prego …
Ivo alza il viso e mi guarda. I suoi occhi sono pieni di rabbia. Del sangue gli usciva dal naso.
Io: per favore Ivo … lascialo …
Ivo lascia Lucas che subito si alza in piedi, anche lui aveva del sangue che fuoriusciva dal naso.
Lucas: ma cosa ti è venuto!? Sei impazzito Ivo? Devo parlare assolutamente con Ernesto …
Io: no!!
Lucas: come no? Vale ma ti rendi conto che mi ha picchiato?
Io: si … ma anche tu l’hai picchiato … lascia perdere …
Lucas: …
Io: ti prego Lucas …
Lucas: ok .. ma solo perché me lo chiedi tu
Io: grazie. Ora venite che avete il viso pieno di sangue.
Li porto in camera mia, disinfetto per primo il viso di Lucas.
Io: ecco fatto …
Lucas: grazie vale …
Io: di niente … puoi lasciarmi da sola con Ivo?
Lucas: ehm …
Io: per favore Lucas
Lucas: si certo …
Lucas va via. Mi avvicino ad Ivo che è seduto vicino alla finestra, guarda fuori. È bellissimo il mio amore.
Io: Ivo?
Ivo: che c’è? – mi guarda nervoso –
Io: possiamo parlare?
Ivo: …

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Capitolo 12
*** 12. ***


Mi avvicino ad Ivo che è seduto vicino alla finestra, guarda fuori. È bellissimo il mio amore.
Io: Ivo?
Ivo: che c’è? – mi guarda nervoso –
Io: possiamo parlare?
Ivo: …
Lo guardo, quanto vorrei dirgli, Ivo è tutto uno scherzo io ti amo, ti ho sempre amato, e baciarlo.
Ivo: dai parla …
Io: cosa cavolo ti è saltato per il cervello!?
Ivo: …
Non mi risponde, continua a guardare fuori dalla finestra.
Io: mi vuoi rispondere?
Ivo: no!
Io: bene! Fatti pulire l viso e puoi andare …
Ivo: non ho bisogno di te …
Si alza dal letto e va verso la porta. Forse sto esagerando, lui non mi ha fatto nulla anzi, quello che ha fatto con Gal era per avvicinarci.
Io: Ivo?
Ivo: che c’è … - ha uno sguardo triste, mi guarda mentre tiene la porta semi aperta –
Io: ti amo …
Mi guarda, poi chiude la porta a chiava e viene a sedersi accanto a me sul letto. Non riesco a guardarlo negli occhi, ho esagerato.
Ivo: cos’hai detto?
Io: …
Ivo: guardami negli occhi vale … - mi gira il viso in modo da poter vedere gli occhi –
Io: ti amo …
Ivo: perché?
Io: come perché Ivo!? Perché ti amo punto.
Ivo: no dicevo perché … hai detto che eri d’accordo con Gal, che non mi amavi … perché?
Io: perché Gal mi aveva detto che voi non stavate insieme e che era solo un modo per farmi ingelosire … e io … non lo so … volevo fartela pagare … ma poi … non lo so, mi piaceva vederti geloso …
Ivo: amore!! – arrabbiato –
Io: scusa …
Ivo: ok ti scuso … ma devi dare un bacino
Io: anche mille amore mio! – rido, poi inizio a baciarlo –
Scendiamo in salone, le nostre mani intrecciate poi a fine scala ci lasciamo e ognuno per la propria strada.
Io: papà ti posso parlare?
Papà: non puoi aspettare questa sera Vale? Abbiamo degli ospiti sembra brutto che io vada via …
Io: mm … ok forse è meglio se te lo dico questa sera …
Abbasso lo sguardo e torno in camera mia. Certe volte mio padre pensa solo a se. Mi siedo sul letto quando la porta si apre e entra Ivo.
Ivo: Grr!!
Io: che ha detto?
Ivo: ha detto di no … tuo padre?
Io: niente … ha detto che aveva ospiti e che qualunque cosa volessi dirgli devo aspettare stasera.
Ivo: ke noia!
Io: già  e per di più a questa festa fa pena. Mi sto annoiando a morte, quei pochi ragazzi che ci sono, sono dei figli di papà perfettivi
Ivo: ti ricordo che ci sono anche io
Io: ma tu sei un caso a parte Ivo
Ivo: ah si?
Io: si tu sei il mio amore … ti amo
Ivo: ti amo anch’io cucciola
Io: amore?
Ivo: dimmi tutto
Io: ci vediamo un bel film in camera e lasciamo perdere tutti quegli esseri giù?
Ivo: volentieri … che film vediamo?
Io: mm … trent’anni in un secondo?
Ivo: ok
Ci stendiamo sul letto, l’uno affianco all’altro, il suo braccio sulla mia spalla e il mio capo sul suo petto. Questo è il momento più bello della mia vita. Alzo il viso e lo guardo è troppo bello, mi sorride, non riesco a resistere, lo bacio, poi riappoggio il capo sul suo petto e lo abbraccio.
Sento bussare alla porta, apro gli occhi, Ivo è accanto a me. Mi alzo lentamente, cercando di non svegliarlo, apro la porta ancora mezza addormentata.
Io: papà …
Papà: volevi parlarmi?
Io: che ore sono?
Papà: le 23.00
Io: ne parliamo domani, ho sonno.
Papà: sicura?
Io: ho aspettato un giorno intero, un altro paio di ore non cambiano niente.
Papà: ok … ehi Ivo era con te?
Io: si ci annoiavamo e abbiamo deciso di vedere un film …
Papà: ok … sveglialo e fallo andare in camera sua
Io: perché? Sta dormendo
Papà: vale …
Io: dai papi … se lo sveglio va a finire che litighiamo …
Papà: ok … buona notte piccola
Io: notte papi – gli do un bacio sulla guancia – ti voglio bene
Rientro in camera, mi rimetto a letto affianco al mio amore e dopo pochi minuti prendo sonno.
È mattina, il sole illumina la stanza, non ho voglia di svegliarmi sto benissimo così. Sento Ivo muoversi poi le sue labbra sulle mie. Apro gli occhi, questo è il più bel risveglio che io conosca.
Io: giorno … - assonnata –
Ivo: giorno amore …
Iniziamo a baciarci poi la porta si apre.
Xx: oh mamma …

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Capitolo 13
*** 13. ***


|||Si lo so che è corto ...|||


Iniziamo a baciarci poi la porta si apre.
Xx: oh mamma …
Mi giro non credo ai miei occhi, Ivo si alza e corre verso la porta.
Ivo: dentro! Ora!
Chiude la porta a chiave.
Ivo: Chiara …
Chiara: va via devo parlare con vale
Ivo: no!
Io: dai amore … vengo in camera tua tra 10 minuti
Ivo va via. Chiara si siede sul letto. Conosco chiara da sempre, è la mia cameriera personale.
Io: non dirlo a papà ti prego …
Chiara: …
Io: dai chiara!!
Chiara: stai tranquilla … non dirò niente ma fate più attenzione!
Io: si chiudiamo sempre a chiave poi ieri è venuto papà ero stanca e non ci ho pensato proprio …
Chiara: mm … comunque questa è la tua colazione
Io: grazie …
Chiara: finalmente l’ha capito …
Io: eh?
Chiara: Ivo … dai Vale credi che non me ne sono accorta che ti piaceva?
Io: …
Chiara: dai io vado, dopo puoi venire da me?
Io: perché?
Chiara: ti voglio far conoscere una persona ..
Io: ok … ehm … può venire Ivo?
Chiara: certo! Te lo vado a chiamare ok?
Io: grazie!
Inizio a fare  colazione quando la porta si apre.
Io: am … papà!!
Papà: che stavi dicendo?
Io: no niente di che … dimmi
Papà; volevi parlarmi no? Sono a tutte orecchie
Io:si … allora io e Ivo ultimamente andiamo molto d’accordo …
Papà: l’ho notato. Devo preoccuparmi?
Io: no certo che no papà. Dicevo … visto che andiamo d’accordo possiamo andare in Italia?
Papà: cosa!? Da soli?
Io: si … cioè no
Papà: no … ?
Io: no vengono anche Emma, Tom e Luna e Alejo
Papà: non conosco così bene questi tuoi amici …
Io: dai ti prego papi … non ti fidi di me?
Papà: certo che mi fido di te! È di Ivo che non mi fido amore …
Io: papà Ivo è cresciuto molto in questo periodo – ok forse l’ho detta grossa ma devo pur sempre difendere il mio tesoro –
Papà: … non lo so
Ivo: giorno – entrando in camera mia – giorno Ernesto
Papà: giorno Ivo
Ivo: uu Vale posso? – indicando la mia colazione –
Io: certo … dai papà!!
Papà: Ivo …
Ivo: si?
Papà: cosa hai fatto al naso?
Ivo: ehm …
Io: Lucas ha cercato di baciarmi e lui mi ha difesa.
Papà: cosa!?
Io: papà Lucas ci ha sempre provato!
Papà: ok … io vado a dopo.
Io: ma …  papà!!
Mio padre va via.
Ivo: di cosa parlavate?
Io: chiudi quella porta a chiave.
Chiude la porta a chiave e si catapulta sul letto.
Ivo: dicevamo? – mi bacia –
Io: di cosa parlavo con papà …
Ivo: uu si dici dici
Io: cercavo di convincerlo a mandarci in Italia
Ivo: e  ci sei riuscita? Si? Si? Si?
Io: …
Ivo: uff –sbuffa-
Io: dai ha detto che ci penserà!
Ivo: speriamo bene …
Io: mi è venuta un idea!
Ivo: dimmi tutto!
Io: perché non chiediamo a luna Alejo Emma e tom di venire qui?
Ivo: che!?
Io: dai così mio padre li conosce meglio e ci manda con loro!
Ivo: ok! Io chiamo Luna!
Io: io Emma e Tom!
Ivo: ti amo!
Io: lo so ma ora chiama Luna! – lo bacio -

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Capitolo 14
*** 14. ***


Chiamo Emma
Emma: pronto?
Io: Emma sono Vale …
Emma: Vale!!come stai?
Io: bene …
Emma: hai fatto qualcosa per vendicarti a Ivo?
Io: si … poi ti racconto, c’è Tom con te?
Emma: si …
Io: bene metti il vivavoce … allora ragazzi dovete venire a casa mia, dovete convincere mio padre a mandare me e Ivo con voi in italia.
Emma: ehm ..
Tom: impossibile …
Io: cosa perché?!
Tom: ahahah amica mia dalla tua voce deduco ce stai per morire
Io: si …
Emma: tom scherzava. Chiediamo ai nostri genitori di dire alla direttrice se ci da due giorni di permesso così veniamo da te ok?
Io: ok! Non vedo l’ora! A presto!
Ivo si avvicina
Io: allora?
Ivo: cosa?
Io: come cosa?! Dai amore!!
Ivo: hanno detto che vengono quando vengono Emma e Tom
Io: fantastico! Ora dobbiamo dirlo a mio padre e tua madre!
Ivo: lo dici tu vero?
Io: no!
Ivo: ti prego
Io: no amore
Ivo: antipatica
Scendiamo in cucina, mio padre e Graziella erano seduti a tavola l’uni di fronte all’altro.
Ivo: mamma
Io: papà
Ivo ed io: vi dobbiamo parlare – ci teniamo per mano –
Graziella: cosa succede?
Io: vogliamo andare in italia
Ivo: I.t.a.l.i.a.
Papà: ve l’ho detto non conosco così bene i vostri amici per mandarvi con loro.
Io: papà Alejo, Luna, Emma e tom verranno qui a cena in questi giorni così li conoscerai meglio ok?
Papà: e va bene … ma non vi assicuro niente!
Io: si!! – abbraccio Ivo – Grazie papi!!
Papà: dovresti abbracciare me …
Io: -rido – ecco abbraccio anche te va bene? – abbraccio mio padre.
Papà: benissimo … - ridendo –
Ivo: andiamo?
Io: dove?
Ivo: siamo a casa da 3 giorni e non siamo andati a fare un giro per la città
Io: vero!! Possiamo papi?
Papà guarda Graziella
Graziella: andate!
Papà: comprate qualcosa di BELLO da mettere alla cena con i vostri amici andremo al ristorante!
Urliamo di gioia e poi corriamo fuori casa. Ivo mi mette il suo braccio sulla spalla e ci incamminiamo verso il centro.
Guardo una vetrina, ci specchia.
Io: sembriamo due fidanzatini … aspetta! Noi siamo due fidanzatini!!
Ivo: si amore mio …
Io: aaa adoro questa vita! – lo abbraccio e lo bacio –
Ivo: ti amo ancora di piu quando sei così pazza!
Io: ehm … non è mi colpa … - rido –
Ivo: ehi guarda quel vestitino!!
Io:stupendo!!! Lo voglio!!
Ivo: provalo no?
Io: Ok!!
Entriamo nel negozio, ci sono tantissimi abiti uno più bello dell’altro. Ma mi piace troppo questo rosa che è in vetrina.
Io: salve …
Commessa: salve posso aiutarla?
Io: vorrei provare qull’abito lì in vetrina.
Commessa: glielo prendo subito.
La commessa mi da il vestito, vado nel camerino e indosso il mio favoloso abito. È bellissimo, non esco, mi spoglio e esco.
Ivo: ehi … non ti andava bene?
Io: no andava benissimo …
Ivo: ma?
Io: niente ma … lo prendiamo!
Ivo: e io non lo vedo?
Io: no tesoro … lo vedrai la sera della cena.
Ivo: uff ok …
Io: ci servirebbe un abito anche per lui …
Commessa: certo … seguitemi
Vedemmo molti abiti, alla fine optammo per un abito semplice.
Ivo: ecco a lei – paga –
Usciamo dal negozio con le nostre buste tra le mani.
Ivo: ora gelato!
Io: ma dai!!
Ivo: amore … gelato!
Io: e va bene!
Ci avviciniamo al gelataio, prendiamo  gelati e poi ci andiamo a sedere su una panchina. Chiacchieriamo, ridiamo, scherziamo, ci baciamo e ci divertiamo. Qualcuno urla da dietro le nostre spalle. Ci giriamo.
Xx: Voi tornate e non mi dite niente?! Ma che bei cugini che ho!
Io: Luz!!
Luz: ciao tesoro … come stai?
Io: più che meravigliosamente!
Luz: wow … e tu cuginetto?
Ivo: benissimo! – mi sorride –
Luz: sapete … io vi ho visti da lontano … ma poi ho detto no non possono essere loro!
Io: perché?
Luz: perché mi è semblato di vedele un bacio!
Io: ah … ehm …  Ivo! È tua cugina non la mia!
Luz: sentitela! Vale ti ricordo che sei mia amica! Che so che lui i piace!
Io: luz!!
Ivo: lo aveva capito anche lei!?
Luz: si Ivo l’unico scemo qui sei tu!
Io: ehi … calmatevi … - mi avvicino ad Ivo e lo abraccio, lui mi bacia –
Luz: quando avevate intenzione di dirmelo?
Ivo: mai
Io: presto …
Luz: … che anno detto i vostri genitori?
Io: eh!? Luz! Fatti uscire qualcosa dalla bocca e ti ammazzo mio padre non deve sapere niente! E nemmeno graziella!
Luz: ok …
Restiamo a parlare un po’ con Luz. Sono le 18, è meglio tornare a casa. Salutiamo luz.
 
Io: siamo a casa!!!
Papà: bene … vi devo parlare …

 
 
 
 
 
 
 
 
 
Questo è il vestito che compra Vale:  http://www.lightinthebox.com/it/a-line-senza-spalline-breve-tulle-mini-oltre-damigella-satinato-opaco-abito-da-festa-di-matrimonio-fsa11441-_p163559.html
 
 
 
Questo invece quello che compra Ivo:   http://www.lightinthebox.com/it/monopetto-a-3-tasti-senza-sfiato-risvolto-picco-indossare-lana-sposo---smoking---uomini-giacca-e-pantaloni_p190837.html

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Capitolo 15
*** 15. ***


Io: siamo a casa!!!
Papà: bene … vi devo parlare …
Io: papà la smetti di parlare con questo tono? Mi preoccupi …
Papà: ragazzi ultimamente vi vedo molto legati
Io: si papà … lo siamo
Papà: beh questa situazione mi è molto strana … prima liigavate ora invece siete troppo … amici …
Io: si papà siamo AMICI papà … amici – arrabbiata –
Ivo: dai vale basta …
Io: vado in camera mia
Nervosa corro in camera mia. Mio padre mi chiama ma non lo ascolto e continuo per la mia strada. Voglio andare via da questa casa, voglio bene a mio padre però … o lui o Ivo, Ivo è il mio amore, lo amo e questo mio padre non lo capirà mai. Mi stendo sul letto e abbraccio il cuscino che profuma ancora di Ivo.
Ivo: amore posso? – facendo capolino dalla porta –
Io: si … vieni …
Ivo entra in camera e si siede a terra accanto al mio letto.
Ivo: non ci devi pensare ok? – accarezzandomi i capelli –
Io; non ci riesco … papà non lo capirà mai … dobbiamo tenere tutto nascosto per sempre, non possiamo dire mai niente, saremo degli attori per tutta la vita …
Ivo: no … amore ascoltami, tuo padre capirà … ci vorrà un po’ ma capirà …
Io: ti amo Ivo, io non voglio perderti …
Ivo: non mi perderai amore, ora riposa un po’ ok?
Io: si …
Ivo: vengo dopo … notte piccola.
Sento la porta chiudersi poi riaprirsi.
Io: papà …
Papà: tutto bene?
Io: si …
Papà: Vale … cosa provi per Ivo?
Io: come cosa provo?! Papà ma che razza di domande mi fai?!
Papà: Valentina rispondimi!!!
Io: io … gli voglio bene …
Papà: quanto bene?
Io: papà ma che vuoi!?
Papà: capire …
Io: non c’è niete da capire! Hai detto tu che io ed Ivo dobbiamo volerci bene ora cosa vuoi!?
Papà: …
Io: ora ho sonno ..
Papà: ok … notte tesoro
Io: a dopo papi
Sta per uscire quando entra Ivo.
Papà: Ivo …
Ivo: Ernesto puoi venire ti devo parlare …
Papà: certo …
Vanno via. Ivo ha detto di voler parlare con papà, chissà cosa deve dirgli. Mi scoppia la testa mi sto ponendo troppe domande. Non riesco a dormire così chiamo Luz.
Io: luz sono Vale …
Luz: ciao! Tutto bene?
Io: non tanto … puoi venire?
Luz: certo, due minuti e sono da te.
Luz c’è sempre per me.
 
Luz: posso?
Io: vieni, chiudi a chia …
Ivo: luz!
Io: dai entrate e chiudete a chiave …
Ivo: ok …
Io: Ivo che hai detto a mio padre?
Ivo: niente
Io: invece hai detto qualcosa! Cos’hai detto?!
Ivo: amore …
Io: non chiamami amore Ivo
Ivo: basta ok? Non pensare a tuo padre …
Io: è tutto sbagliato … tutto …
Ivo: non è tutto sbagliato …
Io: si …
Luz: mi dite cosa è successo?
Io: papà … mi ha riempita di domande … non riesco più a sopportarlo, voglio tornare alla Mastery
Luz: allora perché non ci torni?
Io: perché papà deve conoscere dei nostri amici così possiamo andare in italia.
Luz: io ci sono andata!! È bellissima!!!
Ivo: se tuo padre non si convince lo ammazzo!
Io: Ivo!!
Ivo: che c’è?
Io: sta zitto!
Luz: venite con me, veloci.
Usciamo dalla mia camera e seguiamo Luz in cucina dove c’era mio padre.
Luz: Ernesto …
Papà: ciao tesoro …
Luz: perché non li vuoi mandare in Italia?
Papà: sono piccoli, non conosco i loro amici e non mi fido poi così tanto di tuo cugino Ivo.
Io: ti ho detto che Ivo è cresciuto!
Papà: beh ultimamente …
Luz: dai Ernesto ..Provar non nuoce …
Papà: … chi altro metterete in mezzo per convincermi?
Io: chiunque papà … io voglio andare in Italia e voglio Ivo con me!
Papà: E va bene!
Io: si!! Ti adoro Luz!
Luz: non ho fatto nada … comunque prego
Io: Ivo!!
Cerco Ivo ma di lui nessuna traccia, non lo vedo da quando siamo scesi per parlare con papà, non ricordo che lui sia sceso. Torno in camera mia, è lì steso sul mio letto con gli occhi chiusi che abbraccia il mio cuscino. Chiudo la porta a chiave e mi avvicino. Gli accarezzo i capelli poi mi stendo al suo fianco e lo abbraccio.
Papà: Vale! Ti vogliono al telefono!!
Esco dalla mia camera e richiudo la porta.
Io: pronto?
Luna: sono luna …
Io:dimmi tutto!
Luna: abbiamo pensato di venire domani per voi va bene?
Io: papà domani possono venire i miei amici?
Papà: si …
Io: ok ci vediamo domani!
Luna: bene! Ehm … Ivo?
Io: dorme …
Luna: dormiglione! – ridendo –
Io: siamo andati a fare compere era stanco …
Luna: si …
Io: dico sul serio!
Luna: tu difendi sempre il tuo amore Vale …
Io: ma quando mai!
Luna: si …
Io: e va bene hai ragione! Ma è il mio cucciolotto che ci posso fare?
Luna: niente … - ridendo – uu c’è Victoria, si vediamo domani! Ciao!
Io: ciao!!
Il resto della giornata la passiamo tranquilli, a cena mangiamo tutti insieme e poi andiamo a dormire ognuno nella propria camera.
È mattina, sento la mia porta aprirsi.
Io: chiunque sia sono in bagno!
Chiara: giorno Vale, tuo padre ha vietato ad Ivo di entrare in camera tua, ti manda questo.
Mi porge un bigliettino.
“Buongiorno Principessa, ti ho sognata bellissima come sempre. Vestiti di fretta che non vedo l’ora di vederti. Ti aspetto in giardino. Ti amo, Ivo.”
Che dolce il mio amore, mi vesto velocemente e poi corro in giardino.
Io: Ivo!!
Ivo: eccoti  …
Papà: ragazzi …
Io: giorno papi … possiamo andare a fare un giro?
Papà: no devi andare con Graziella e Viola. L’aiuterai nella spesa. Ivo invece tu oggi vieni a lavoro con me.
Ivo: cosa?! Perché!? Non ho fatto niente!!
Papà: non è una punizione … voglio solo passare un po di tempo con te.
Certo non è una punizione, vuole tenerci lontani. Odio mio padre quando fa così.
Io: ma noi volevamo uscire …
Papà: no! Ora vai da Graziella!
Io: ok … a dopo Ivo – lo guardo triste –
Ivo: a dopo …
Vado in cucina.
Io: vengo con voi …
Graziella: sicura di voler venire? Hai un tono non molto contento …
Io: ci sono obbligata …

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Capitolo 16
*** 16. ***


Sono al supermercato con Graziella e Viola. Loro camminano avanti chiacchierando io dietro di loro con il carrello. Si girano posano qualcosa nel carrello e poi tornano a chiacchierare.
Graziella: Vale?
Io: si?
Viola: come mai tuo padre ti ha mandato con noi?
Io: e io che ne so! A me mi ha detto di venire con voi e a Ivo lo ha obbligato ad andare a lavoro con lui.
Graziella: Ernesto è strano – rivolta a viola –
Viola: già … Vale puoi andare al secondo reparto ci sono i gelati ne prendi un paio.
Io: ok …
Do il carrello a graziella e mi avvio verso il 2° reparto. Ecco i gelati, prendo una confezione di ghiaccioli che piacciono tanto ad Ivo e una confezione a fragola e limone. Torno dove ho lasciato graziella e Vioa ma di loro non c’è traccia. Giro l’angolo e le trovo a parlare con mio padre. C’è anche Ivo.
Ivo: vale!!! – mi viene vicino e prende i gelati dalle mie mani mettendoli nel carrello -
Io: ciao …
Papà: tesoro …
Io: papà, possiamo andare io e Ivo?
Papà: no
Io: ma dai!!
Graziella: amore perché non li lasci stare? Proprio ora che vanno d’amore e d’accordo?
Papà: no Ivo deve aiutarmi a lavoro
Io: ma se lui odia il tuo lavoro!
Papà: io ho bisogno di una mano
Io: bene! Avrai due mani vengo anch’io ma appena finiamo cce ne andiamo per fatti nostri. Ok?
Papà: va bene. Muovetevi, ecco le chiavi iniziate ad andare. Ho lo studio in disordine pulitelo.
Graziella: e la donna delle pulizie?
Papà: metteva più casino di quello che c’era
Io: vabbe noi andiamo! Ciao!
Ivo: a dopo!!
Ivo mi tira per un braccio e usciamo dal supermercato. Finalmente liberi, mi prende per i fianchi e mi bacia, quanto mi mancavano i suoi baci.
Io: ehm … amore, credo sia meglio se andiamo, ci possono vedere
Ivo: si giusto … andiamo
Entriamo nello studio mio padre. Carte sparse ovunque, cassetti a terra, sembra siano passati i ladri. Non sapevo mio padre è così disordinato. Iniziamo a mettere in ordine. È passata un’ora e mezza, abbiamo quasi finito, di mio padre nessuna traccia.
Ivo: amore ci fermiamo un secondo?
Io: Ivo prima finiamo prima ce ne andiamo
Ivo: uff
Io: amore … - mi avvicino e lo bacio – grazie
Ivo: di cosa?
Io: di tutto, di esistere.
Ivo: ti amo
Sento dei passi
Io: papà! Torna a lavoro su!
Torniamo a lavoro, pochi secondi e la porta si apre.
Papà: wow è fantastico!! Ragazzi siete fantastici io vi adoro?
Io: papà?
Papà: dimmi cara
Io: che ti sei bevuto?!
Papà: - ride – niente! Dai finisco io … andate!
Io: Grazie!! Ivo veloce!
Lo tiro fino fuori l’’ufficio.
Ivo: puoi rallentare un po’?
Io: amore non so mio padre cos’ha per la testa! Prima ci divide quindi penso che sospetti qualcosa, poi invece ci rimane nel suo studio da soli per ore. Ora mentre dice che non ci dobbiamo muovere ci dice di andare! Mio padre è troppo strano!
Ivo: … io l ‘ho sempre visto strano – ridendo – vieni qui …
Mi tira a se e mi bacia.
Ivo: ora noi andiamo a casa
Io: cosa!? No!
Ivo: amore tra mezz’ora arrivano Luna, Alejo, Emma e Tom. Mica vuoi farli arrivare a casa e non farti trovare?
Io: e va bene!
Torniamo a casa, stiamo per aprire la porta quando si apre da sola. Luna e davanti a noi.
Luna: fortuna che avete dei camerieri, fosse stato per voi ci avreste fatto aspettare fuori al cancello.
Io: luna!!! – l’abbraccio – non dovevate arrivare – guardo l’orologio – un ora fa!? Ivo!! Abbiamo fatto tardi!!
Ivo: -.-‘’ Io te lo avevo detto!
Io: Emma e Luna in camera mia! Ciao ragazzi!!

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Capitolo 17
*** 17. ***


Saliamo in camera mia, Emma e luna si siedono sul mio letto mentre io apro l’armadio.
Io: papà ha detto che ceneremo al ristorante …
Emma: cosa!?
Io: non vi preoccupate questo armadio ha vestiti per tutti …
Luna: bene! Quindi vediamo cosa metterci.
Ci misuriamo un centinaio di vestiti ciascuna, luna alla fine decide di mettere un bellissimo vestitino senza spalline, colore lila, che la rendeva davvero molto sexy.
Emma invece un vestito viola, lungo poco sopra le ginocchia. Sta benissimo.
Io invece volevo mettere il vestito comparto quando sono uscita con Ivo, ma Luna e Emma dicono che questo nero è molto più bello. In effetti questo vestitino è stupendo. Ha una piccola scollatura a V, è arricciato sul seno e decorato con un fiocco. Forse è un po’ troppo  corto-
Io: ragazze non lo so …
Luna: dai vale sei bellissima!
Io: ma … non è troppo corto?
Luna: da quando ti preoccupi di che lunghezza è il vestito?
Io: da quando ho una cena ed è presente anche mio padre …
Emma: ah credevo per Ivo …
Io: che mi frega di Ivo! Lui può dire quello che vuole ma io mi vesto come mi pare … poi non si è mai lamentato … tranne quando sono scesa con la camicia da notte. Vabbè lo devo ammettere è molto … ehm … trasparente.
Luna: - ridendo – gelosone
Io: ma che … ora trucco!!
Emma si siede, luna pensa ai capelli io al trucco, poi tocca a me e in fine a luna. 
Siamo pronte, sembra dobbiamo andare chissà dove.
Papà: ragazze siete bellissime … non vi muovete. Vi dico io quando scendere!
Guardo Emma e luna e poi inizio a ridere.
Io: è impazzito! Bellissime!? Non si è lamentato del vestito?! Chissà se gli dico di Ivo che fa …
Emma: meglio non rischiare Vale. Non ora, prima andiamo in italia!
Io: si …
Papà: - dal piano di sotto – ragazze potete scendere!!
Giriamo l’angolo e scendiamo le scale. Mio padre era lì giù alle scale con una fotocamera tra le mani che scattava foto. Gli occhi di Alejo sono puntati su Luna, brillavano come non mai. Tom guarda Emma con la bocca aperta. Ivo invece … lui non c’è. Si, ci sono rimasta, me lo aspettavo lì che mi guardava e che mi dicesse che ero bellissima. Ma lui non c’era. Delusa mi dirigo verso mio padre.
Papà: andiamo?
Io: Ivo?
Papà: non viene
Io: come non viene!?!
Papà: non viene, ora muoviamoci!
Seguo mio padre fino all’auto, Emma, Alejo, Tom e luna ci seguono con la macchina di Alejo. Mio padre e Graziella sono seduti d’avanti e io dietro. Mi stendo, mettendo i piedi sull’altro sedile.
Graziella: tutto ok vale?
Io: si …
Mi sento sola, delusa. Il mio amore, il mio amore non è venuto e non si è degnato nemmeno di dirmelo. Mi giro verso il finestrino, delle lacrime calde e salate scivolano sul mio viso. Non riesco a trattenerle. Cerco di non farmi notare, ma Graziella mi vede dallo specchietto. Le faccio segno di stare zitta e le mimo un va tutto bene. Mi sorride. Vorrei tanto capire che c’è da sorridere. La portiera si apre, non mi ero accorta che eravamo arrivati.
Papà: forza vale!
Esco dall’auto con il viso verso il basso, sperando non si accorga delle mie lacrime.
Io: vado un attimo in bagno.
Papà: va bene …
Mentre mi allontano sento mio padre chiedere a graziella come sto. Cosa ne può sapere Graziella. Entro in bagno, mi sciacquo il viso con l’acqua fredda e poi vado verso l’entrata. Mi fermo vicino ad un cameriere era davvero carino.
Io: scusi sa dove si trova il …
Tom: Vale! Ti stavamo cercando!
Io: eccomi! Grazie lo stesso – dico a cameriere che mi sorride –
Tom: manchi solo tu …
Io: e Ivo …
Tom: dai vieni …
Mi siedo al mio posto, era apparecchiato anche per Ivo a quanto pare non lo aveva detto nemmeno a mio padre e a graziella. Papà inizia a parlare con luna ed Alejo.
Luna: vero Vale?
Io: ehm .. cosa?
Papà: ma non ci stai ascoltando?
Io: mi sono un attimo distratta, di cosa parlavate?
Papà: del fatto che non mi fido di Ivo.
Io: ah …
Papà: non hai niente da dire?
Io: no
Papà: sicura?
Io: papà te l’ho già detto, Ivo è cresciuto … a proposito perché non è venuto?
Papà: ha detto che doveva uscire con una ragazza
Io: con … una ragazza?
Papà: si
Io: fa caldo, posso uscire un po’?
Papà: certo
Luna: scusatemi …
Esco fuori seguita da Luna.

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Capitolo 18
*** 18. ***


Esco fuori seguita da Luna. Mi siedo a bordo piscina, luna accanto a me.
 

Luna: cosa succede?
Io: non è venuto … mi ha lasciata sola …
Luna: tesoro …
Io: è … è uscito con una ragazza ti rendi conto!?
Luna: potrebbe essere una scusa che ha inventato per non venire …
Io: ma dirmelo no eh?!
Luna: …
Io: torniamo che è meglio và
Luna: sicura?
Io: più che sicura …
Torniamo al nostro tavolo, mio padre continua a parlare con luna e Alejo. Io continuo a non ascoltarli e a vivere nei miei pensieri.
Xx: sera …  - dice qualcuno alle mie spalle –
Graziella: finalmente!! Che hai combinato?
Xx: te l’ho detto … Vale vieni un attimo con me?
Io: no
Xx: ti prego due secondi
Io: no! Non sono in vena
Graziella: dai Vale vai …
Io: non ho voglia
Xx: nemmeno se ti dico che c’è una sorpresa per te?
Io: no
Xx: dai vale!!
Io: allora non mi ascolti?! Quando dico no … è no!!
Papà: graziella … di cosa parla?
Graziella: amore … meglio se tu ti fai un po’ i fatti tuoi
Papà: ti ricordo che è la mia bambina
Graziella: io ti ricordo che la tua bambina come la chiami tu ha 17 anni è quasi una donna.
Papà: mm …
Graziella: che ne dici se torniamo a casa noi?
Papà: e vale?
Graziella: l’accompagna Alejo, vero Alejo?
Alejo: certo Graziella!
Graziella: visto? Andiamo!!  A più tardi ragazzi!!
Vedo graziella e papà pagare e poi uscire fuori. Coma ha potuto graziella lasciarmi con questo stupido di mio cugino!!
Xx: Valentina! Se ora non vieni fuori con me ti faccio male!
Io: bene Sean!! Sono qui fammi quello che vuoi
Sean: ragazzi potete lasciarci un attimo soli?
Luna: certo ..
I ragazzi vanno via, Sean si inginocchia accanto alla mia sedia e mi prende le mani.
Sean: cosa è successo?
Io: tuo cugino è uno stronzo
Sean: e chi te lo dice?
Io: ti rendi conto che non è venuto alla cena?! Io sto facendo di tutto per far venire anche lui in Italia! Di tutto! Se dico a papà che per me va bene anche se Ivo non viene, mi manda di sicuro …
Sean: ma tu non vuoi giusto?
Io: …
Sean: piccola mia ascoltami bene, vieni fuori con me.
Io: e va bene!!
Mi alzo e seguo il mio gigante fuori al ristorante. Sean è mio cugino più grande, è il fratello di Luz e ha 23 anni ed è molto alto, per me è come un fratello con cui confidarmi.
Sean: bene ora in macchina. Ragazzi …
Alejo: si veniamo. Ti seguiamo con la mia.
Io: ehm dove andiamo?
Sean: semplice! La zia mi ha detto che eri triste e contro voglia così le ho detto che ci avrei pensato io.
Io: come?
Sean: non hai perso il vizio delle mille domande vero?
Io: già, rispondimi.
Sean: andiamo in spiaggia … è una bellissima serata, e se ricordo bene
Io: adoro la spiaggia! Ti adoro cuginetto!
Sean: se cuginetto … ti ricordo che ho 6 anni più di te!
Io: ma sei sempre il mio cuginetto
Sean: sempre … lo sai per te qualsiasi cosa!
Io: grazie!
Sean: apri il cassetto, c’è una cosa che potrebbe piacerti …
Apro il cassetto c’era una pila di cd.
Sean: quello con la copertina viola
Io: aaa  - urlo – lo tieni ancora!?
Sean: certo tesorino … però questa è una copia
Io: cosa?! Perché?!
Sean: perché quello che hai fatto tu è a casa mia ben conservato, sai questo stereo mi graffia molti cd non volevo perdere il tuo.
Io: amoreee ma quanto ti adoro!! Posso ascoltarlo?
Sean: certo piccola
Metto il cd e inizia una canzone bellissima, Senas tuyas. Non sentivo questa canzone da un bel po’, l’adoravo cos’ tanto da metterla al primo posto nel cd che avevo regalato al mio gigante cuginetto.
Io: Señas tuyas, tan queridas ... Señas tuyas, que me van a acompañar ...  Señas tuyas, como heridas ... Como heridas, que jamas se han de cerrar...
Sean: sei sempre più bella lo sai?
Io: smettila sciocco!
Sean: da 1 a 10?
Io: cosa?
Sean: quanto lo ami?
Io: chi?
Sean: - alza gli occhi al cielo – bellissima io so tutto di te! Parla!
Io: ehm … Sean lo sai che non sono domande da fare!
Sean: dai un numero …
Io: i numeri sono infiniti … come il mio amore per lui
Sean: …
Io: parliamo di te! Cosa mi racconti?
Sean: mm … ora vivo in una casa tutta mia … cioè non proprio tutta mia
Io. La dividi?
Sean: ci vivo con la mia ragazza Pauley
Io: cosa cosa cosa? Il mio gigante si fidanza e non mi dice niente?! Ke bel cugino che ho!
Sean: guarda che è colpa tua! Sei andata a rinchiuderti in quel collegio.
Io: si ma mi puoi pure chiamare ogni tanto!
Sean: si per parlare 2 secondi no grazie
Io: no … Alejo è il nuovo direttore … possiamo parlare con i nostri parenti quanto vogliamo
Sean: allora se è così … ti chiamerò.
Si ferma, siamo arrivati. Ricordo questo posto, è la spiaggia dove io ed Ivo venivamo sempre a giocare ovviamente accompagnati da lui, il giante buono. Scendo dall’auto, mi vengono incontro i ragazzi e poi scendiamo sulla sabbia. Era bellissimo, c’era la luna piena che si specchiava nell’acqua salata.

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Capitolo 19
*** 19. ***


Ci sediamo sulla sabbia. È bellissimo, mi stendo sulla sabbia e chiudo gli occhi. Sento il profumo del mare, il rumore delle onde.
Io: Sean io ti adoro
Sean: lo so, me lo hai detto 2000 volte … ma mi piace sentirtelo dire
Io: Alejo?
Alejo: si?
Io: cosa ha detto mio padre?
Alejo: che verrete
Io: fantastico!!
Richiudo gli occhi. Delle labbra si posano sulle mie, sono quelle di Ivo, le riconoscerei ovunque. Sono arrabbiata, delusa da lui ma non riesco a non ricambiare, gli circondo il collo con le braccia.
Ivo: ti amo
Io: sei uno stronzo
Ho gli occhi pieni di lacrime.
Io: dove sei stato!?
Ivo: ho avuto da fare …
Io: bene! Io faccio di tutto per farti venire con me in Italia e tu non ti presenti nemmeno alla cena perché hai avuto da fare!? Ma che bella cosa! Come cavolo ho fatto ad innamorarmi di un cretino come te!? Come!!
Mi sorride, un sorriso a 32 denti, quanto è bello … no non me la deve passare liscia.
Io: mi dici che cavolo hai da sorridere cretino?!
Ivo: sei bellissima quando ti arrabbi
Io: ah si? Sono ancora più bella quando di ammazzo! Vuoi vedere?
Ivo: dai amore … calmati
Io: dimmi perché cavolo no sei venuto!
Ivo: ho – avuto – da – fare.
Io: cosa?! Cosa hai avuto da fare?!
Ivo: una cosa molto importante
Io: ora se non la smetti e mi dici quello che hai fatto ti mollo qui
Ivo: vieni …
Mi prende per mano e si spostiamo di pochi metri. Non credo ai miei occhi, ci sono petali di rose che formano un grande cuore. Dentro una coperta dove Ivo mi invita a sedere.
Io: guarda che questo non ti perdona
Ivo: lo so …
Restiamo lì in silenzio a guardare il mare, non resisto e lo abbraccio, mi bacia tra i capelli. Tutt’un tratto si sentono dei botti, proprio davanti a me, su nel cielo.
Io: amore ci sono i fuoc…
Spalanco gli occhi, nel cielo si era formato un Ti amo Vale. Mi giro verso Ivo che mi guarda sorridente.
Ivo: che c’è?
Io: ti amo anch’io …
Mi bacia. Restiamo seduti per un altro po’ poi si avvicinano i ragazzi.
Sean: piccioncini è tardi dovremmo tornare a casa.
Io: ma si sta così bene …
Alejo: bene allora restate qui e … così tuo padre Vale non vi manderà in Italia
Io: ok! Ivo muoviti!! Su su ti alzi!?
Ivo: eccomi – ridendo –
Mi prende per mano, poi entriamo in macchina di Sean che ci accompagna a casa.
Io: siamo a casa!!!
Graziella: finalmente … tuo padre stava morendo
Io: perché?
Ivo: la sua bambina non tornava più – ridendo –
Papà: Ivo!
Ivo: ehm … ok vado in camera mia!
Papà: bene! Vale ti devo parlare …
Io: vengo
Graziella: ragazzi voi venite con me. Vi faccio vedere le vostre camere.
Luna: si … Alejo? Dai cammina
Alejo: arrivo …
Io: dimmi tutto papi
Papà: sei sicura di volere Ivo con te in Italia?
Io: si papà
Papà: sicura sicura? Non credi che senza Ivo staresti meglio?
Io: papi io ed Ivo abbiamo legato molto, ora lo vedo come … un fratello
Ora uccido mio padre mi fa dire certe cose. Speriamo mi creda. Lo guardo negli occhi.
Io: lui ora … si comporta proprio come un fratello maggiore che protegge la sorella quindi … IO HO BISOGNO CHE Ivo VENGA CON ME IN ITALIA.
Papà: bene … andrete in Italia!
Io: Siii!! Grazie papi!! Amore andiamo in italia!!!
Papà: amore?!
Io: eh?!
Papà: perché hai detto amore?!
Io: ah … ehm chiamavo Emma sai oggi giorno tra ragazze ci si chiama amore tesoro …
Papà: ah va bene …
Io: vado da … Emma si vado da Emma.
Salgo di corsa le scale, non noto l’ultimo scalino e cado in avanti.
Ivo: amore tutto ok?
Preoccupato mi aiuta ad alzarmi.
Io: si … no aua
Ivo: cosa ti fa male?
Io: il piede … andiamo in camera tua
Ivo: ok … poggiati a me ti aiuto
Aiutata da Ivo andiamo in camera, mi siedo sul letto.
Io: papà … lui ha detto che …
Ivo: uff … non ci manda?
Io: non TI manda … ha detto che io posso andare ma tu no, non si fida di te.
Ivo: cosa?! Ma dai!!!
Io: quindi tu in questi due giorni che siamo a casa tu comporti perfettamente.
Ivo: e lui mi manda?
Io: si …
Ivo: e va bene … guarda che mi tocca fare per farmi una vacanza con te.
Io: che vorresti dire?
Ivo: che ti amo …
Io: mm …
Ivo: Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo, Ti amo!!
Io: ti amo anch’io – ridendo –
Ci baciamo. Poi mi alzo
Ivo: Vale!!
Io: ho sonno … vado in camera
Ivo: ok … notte cucciola
Io: notte amore.
Esco dalla camera di Ivo e mi dirigo verso la mia.
Tom: vale!!
Io: si?
Tom: che ha detto tuo padre?
Io: te lo dico domani, vado a dormire ciao
Tom: ciao!
Apro la porta della mia camera, non credo ai miei occhi … il mio letto era pieno di peluche intorno petali di primula che formano un cuore. Tra i peluche intravedo un tulipano, lo prendo c’è un bigliettino.
“La leggendaracconta che il tulipano sia nato dal sangue di un giovane suicidatosi per amore. Questo tulipano è segno del mio amore. Ti amo e ti amerò per sempre.”
Dai miei occhi senza che me ne renda conto scendono delle lacrime di gioia. È tutto bellissimo. Sento la porta aprirsi, mi giro, è lui, Ivo, il mio amore, l’uomo della mia vita. Nemmeno il tempo che chiude la porta e gli salto addosso.
Io: Ti amo! Ti amo, ti amo ti amo ti amo …
Ivo: lo so lo so lo so lo so
Stiamo per baciarci quando …

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Capitolo 20
*** 20. ***


Stiamo per baciarci quando …
Papà: valent … che state facendo?!
Papà entra un camera
Papà: allora?! Cosa state facendo!?
Io: …
Ivo: noi …
Io: sta zitto! Vai in camera tua.
Ivo: ma …
Io: ho detto di andare in camera tua!
Ivo: e va bene …
Ivo va via, mi avvicino alla finestra. Papà si mette dietro di me.
Papà: allora Vale?
Io: che c’è?
Papà: cosa stavi facendo con Ivo? Ho detto che lui in camera tua non ci deve venire!
Io: bene non ci verrà più – continuo a guardare fuori dalla finestra –
Papà: cosa stavate facendo?
Io: niente … gli dicevo che andremo in Italia.
Papà: ah si?
Io: si papà!
Papà: Valentina Garcia guardami mentre ti parlo!
Mi giro e lo guardo.
Io: ti va bene così? – piangendo –
Papà: piccola … perché piangi?
Io: non sto piangendo …
Papà: si che piangi
Io: non ne voglio parlare
Papà: vale!
Io: papà ho una mia vita privata! Se piango ci sarà un motivo ok?!
Papà: mi hai sempre setto tutto
Io: no papà … c’è sempre qualcosa che non ti ho detto … e non te la dirò nemmeno ora.
Esco dalla mia camera e vado in camera di Ivo
Papà: Valentina Garcia!! Esci subito da quella camera!!!
Io: no!
Papà: Valentina!!!
Ivo: amore …
Io: no Ivo … non ci riesco … mi riempie di domande. Mi da fastidio non riesco a guardarlo … lo sai che odio mentire a mio padre … ma non voglio dirgli di noi non lo accetterebbe …
Ivo mi abbraccia e mi accarezza i capelli.
Ivo: ora siediti sul mio letto e lascia fare a me ok?
Io: Ivo ti raccomando …
Ivo: non ti preoccupare.
Vedo Ivo uscire dalla camera. Mi avvicino alla porta e li sento parlare.
Papà: Ivo devo parlare con Vale.
Ivo: Ernesto, Valentina ora non è nelle condizioni di parlare con te
Papà: cos’ha mia figlia!?
Ivo: Ernesto! Smettila!
Papà: che?!
Ivo: sei esagerato! Da quando siamo qui non le hai fatto altro che domande su domande
Papà: mi preoccupo per lei …
Ivo: ci penso io … ok?
Papà: cos’ha?
Ivo: niente … non tornava a casa da tanto, le passerà
Papà: va bene … dopo vengo a vedere come sta ok?
Ivo: vieni da me però … non andare da lei
Papà: e va bene
Ivo rientra in camera.
Ivo: che ci fai dietro la porta?! – ridendo –
Io: beh – chiudo la porta – io dico a papi che sei cresciuto ma … meglio se ti tengo d’occhio
Ivo: sentitela – si avvicina, indietreggio – quindi non ti fidi di me?
Io: con te non si sa mai ma …
Ivo: ma? – continua ad avvicinarsi e io ad indietreggiare –
Io: ma devo ammettere che hai fatto un bel lavoro con mio padre
Faccio un altro passo indietro e cado all’indietro, cerco di tenermi alla maglia di Ivo ma cadiamo entrambi sul letto.
Ivo: - ridendo – ti amo
Io: anch’io
Gli circondo il collo con le braccia e lo bacio.
Bussano alla porta.
Io: mm … amore vedi chi è
Ivo: ma io volevo i bacini
Io: - ridendo – vedi chi è scemo!
Ivo apre la porta e Sean entra in camera buttandosi sul letto.
Io: ehi!!
Sean: scusa cuginetta – gattona fino ad arrivare da me e mi bacia sulla guancia – cosa fate?
Ivo: che facevamo al massimo …
Sean: calma mamma mia … comunque volevo parlare con te cuginetta
Io: ah … ok parla.
Sean: mi sono innamorato … non so che fare!!
Io: ehm … cioè?
Sean: mi sono innamorato!!
Io: l’ho capito! Cretino di chi!? Di Pauley?
Sean: no! Con pauley ho litigato …
Io: quando!?
Sean: ehm una settimana fa
Io: ma se tu mi hai detto che vivevi con lei!?
Sean: ehm … - urla – aiutami!!
Io: Giovanni “Sean” Lusman!!
Sean: che c’è?!
Io: spiegami bene le cose ok?
Sean: va bene. Una settimana fa ho litigato con Pauley, ci siamo lasciati.
Io: tu la ami ancora?
Sean: no!
Io: allora chi ami?
Sean: una ragazza che ho visto 2 minuti fa
Io: quale ragazza?
Sean: quella con i capelli castani lunghi
Io: luna!?
Ivo: no! Ehi luna  è fidanzata arrangiati!
Sean: no! Non luna! Annie!
Io: Annie!?
Sean: si
Io: Ivo dimmi che Annie non è qui!
La porta si apre
Xx: Ivo hai visto va … Valentina!!!
Io; Annie!! Cosa ci fai qui?! – ci abbracciamo –
Annie è la nipote di un amico di mio nonno. Spesso quando andavo a rovare i nonni c’era suo nonno e così anche lei. Siamo molto amiche.
Annie: ogni tanto vengo a trovare tuo padre ma tu non ci sei mai
Io: sono a scuola …
Annie: lo so! Ehm … lui chi è? – indicando Sean –
Io: lui è mio cugino, cioè il cugino di Ivo
Sean: piacere Sean
Annie: piacere io sono Annie – sorridendo – amica mia non sai quante cose sono successe
Io: racconta!
Annie: qui?
Io: ehm … ragazzi perché non andate a parlare fuori al balcone voi?
Sean: tutto per la mia cuginetta! Vieni Ivo!
Ivo: ma è camera mia! Perché tocca a me pagare!
Io: ti prego – faccia da cucciolo –
Ivo: e va bene ma solo perche non riesco a resistere al tuo faccio
Io: ti amo – mi da un bacio di sfuggita e poi esce fuori con Sean – dai dimmi
Annie: carino tuo cugino …
Io: Annie! Non pensare a Sean! Daniel?
Annie: non parlarmi di Daniel!! Quello è solo uno stronzo!
Io: Annie!!
Annie: mi ha tradita! L’ho trovato a letto con Delfina!!
Io: cosa?! Quella delfina?!
Annie: si non mi ci far pensare. Comunque Sean è davvero carino
Sean: parlate di me?
Io: no te ne puoi andare, ciao!
Sean: ti prego cuginetta così rischiamo di prenderci un qualcosa! Fuori fa freschetto
Annie: dai falli entrare …
Sean: vedi lo dice anche Annie! Grazie Annie! – si avvicina e le da un bacio sulla guancia-
Annie inizia a ridere
Io: no che hai fatto! – ridendo –
Sean: perché?
Ivo: aa lasciale perdere sono due pazze
Io: scusa?!
Ivo: ehm … due bellissime, spiritosissime pazze
Io: si … abbiamo sete vacci a prendere del succo
Sean: vado io!
Io: ok … Ivo chiama i ragazzi e le ragazze.
Ivo: oook
Ivo e sean vanno via e io riprendo il discorso con Annie.
 

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Capitolo 21
*** 21. ***


Sono passate due settimane da quando siamo tornati alla mastery. Sto preparando la valigia tra poche ore si parte per l’Italia non vedo l’ora. Ivo entra in camera.
Ivo: amore sei pronta?
Io: si andiamo.
 
Usciamo fuori la mastery e troviamo mio padre ad attenderci.
Io: P-papà?!
Papà: ragazzi
Ivo: cosa succede’ come mai sei qui? Mamma sta bene?
Papà: ecco …
Ivo: cosa è successo alla mamma!?
Papà: vi accompagno all’aeroporto
Ivo: eh?! Ernesto mia madre come sta?
Papà: bene … ah dimenticavo, questi sono i vostri cellulari, dovete chiamare ogni sera intesi?
Io. Va bene
Ivo prende il cellulare e compone il numero della madre.
Ivo: non risponde …
Papà: e con tua nonna … sta bene, non ti devi preoccupare
Ivo: promettimelo!
Papà: fidati di me …
Ivo: mm .. va bene
Papà: su entra in macchina … Valentina vieni un attimo con me
Ci allontaniamo
Io: che c’è?
Papà: devi tenere d’occhio il cellulare di Ivo, assicurati che chiama solo me e Graziella, non deve chiamare ne la nonna la zia o altri intesi?
Io: no …
Papà: come no?
Io: dimmi il perché
Papà: Vale non farla lunga! Fai come ti ho detto!
Io: papà Graziella sta bene?
Papà: … si si certo. Sta benissimo … ora vai in auto
Entro in macchina e mi siedo accanto ad Ivo. Mio padre è strano, ho paura che a graziella sia successo qualcosa.
Siamo in aeroporto, saluti Alejo da lontano, si avvicinano a noi.
Luna: siete pronti?
Io: più o meno
Alejo: tutto ok?
Io: si si andiamo?
Papà: un attimo …
Io: cosa c’è ancora?
Papà: Sean e Annie verranno con voi
Vedo Sean e Annie sbucare da non so dove.
Io: cosa?! Perché?
Papà: sean terrà d’occhio Ivo, ma visto che non mi fido molto nemmeno di Sean …
Sean: grazie eh zio!
Papà: è la verità … dicevo visto che non mi fido molto neanche di Sean verrà anche Annie.
Annie: salve …
Io: strega! Ci siamo sentite ieri! Perché non me lo hai detto che venivi?
Annie: mi ha fatto promettere di non dirtelo …
Io: okok ciao papà!
Papà: ciao!! Chiamate ogni sera!
Ivo: ciao!!
 
Stiamo salendo in aereo, Annie si siede vicino Sean, Luna vicino Alejo e io vicino a Ivo.
Io: luna Emma e tom?
Luna: hanno detto che ci raggiungeranno lì … non so
Io: ah capito.
Ivo: amore?
Io: mm?
Ivo: ti a … Marisa!
Marisa: Ivo!! Come stai?
Marisa!? Chi è ora Marisa?! Mi giro e vedo una ragazza della mie età, abbastanza alta, con i capelli biondi e ricci e  gli occhi verdissimi. Guardo Ivo come per dire chi è?
Ivo: ehm … Mars lei è Valentina, Vale lei è Marisa
Marisa: piacere … andate in Italia?
Ivo: roma, napoli, sicilia e sardegna.
Marisa: capito
Hostess: mi scusi dovrebbe accomodarsi perché partiamo
Marisa: certo! A dopo ragazzi
Ivo: a dopo!
Marisa, si siede più avanti
Io: chi è?
Ivo: Marisa!
Io: grazie al cavolo! Chi è?
Ivo: ehm … un’amica?
Io: amica …
Ivo: amica …
Io: bene
Ivo: bene
Io: smettila!
Ivo: ok …
Le ore di viaggio sono tantissime, mi addormento con il capo sulla spalla di Ivo. Sto per svegliarmi quando sento Ivo parlare con marisa quindi faccio finta di dormire.
Marisa: ehi …
Ivo: ehi
Marisa: dorme?
Ivo: si … come mai vai in Italia?
Marisa: mia madre …
Ivo: Mars tutto ok? Perché piangi?
Mars: no niente tutto bene
Ivo: Mars!
Marisa: mia madre … dopo che ci siamo lasciati … lei è peggiorata, sta facendo degli esami …
Ivo: mi dispiace …
Marisa: già. Sai mamma parla sempre di te … quando le ho detto che ci siamo lasciati c’è rimasta male
Ivo: Mars … - mi sposta e si alza, apro un po’ gli occhi e lo vedo abbracciare Marisa – sai che è stato meglio così no?
Marisa: si … non  ti preoccupare, va tutto bene
Xx: Marisa …
Marisa: si arrivo papi
PadreMarisa: oh ciao Ivo …
Ivo: Gabri …
Gabri: Marisa torna al tuo posto … ciao Ivo.
Ivo: ciao
Io: Ivo?
Ivo: ehi … ben sveglia come stai? – mi bacia -
Io: bene … tu e … Marisa siete stari insieme?
Ivo:  …
Io: Ivo!
Ivo: si … ma non c’entra niente io amo solo te
Io: e perché non me lo hai detto prima?
Ivo: non lo so … con marisa è stato … boh
Io: cioè?
Ivo: niente
Io: Ivo!! A te piace ancora?
Ivo: …
Io: Ivo!!!
Ivo: … devo andare in bagno
A passo svelto si dirige verso il bagno
Io: grr!!!
Annie: tutto ok? – sporgendosi dal sediolino di dietro –
Io: no! Niente è ok!!
Annie: ho capito. Sean vado vicino a Vale, Ivo si siede vicino a te.
Sean: va bene …
Annie: alloa cosa succede? – si siede al posto di Ivo –
Io: gli piace ancora la sua ex! Ti rendi conto?!
Annie: ma che dici?! Tu sei fissata!
Io: no! Gli ho chiesto se gli piaceva ancora Marisa e lui non mi ha risposto!!
Annie: è impossibile … Vale, Ivo è cotto di te.
Io: no! Io … non … non ne sono certa … non posso
Annie: non puoi cosa?!
Io: non posso stare con lui. Non sono certa del suo amore … non posso
Annie: sei impazzita!?
Io: no … ho deciso fra me e Ivo è finita!
Luna: cosa!?
Io: gli piace ancora la sua ex
Luna: impossibile! Ivo!!
Ivo: si? – sta appena tornando dal bagno –
Luna: chi ti piace ancora?!
Ivo: … eh!?
Io: niente eh bellino! Marisa ti dice qualcosa!?
Ivo: non ho deto che mi piace ancora!
Io: ma non hai detto nemmeno che non i piace …
Ivo: …
Luna: Ivo! Vuoi rispondere! Ti piace o no!
Ivo: … cosa c’entra questo!?
Io: cosa c’entra!? Cosa c’entra Ivo!’ c’entra! Se ti piace ancora Marisa significa che quello ch provi per me non è amore!
Ivo: tu sei pazza! Io ti amo!
Hostess: scusate stiamo per atterrare dovreste tornare i vostri postie allaccire le cinture.
Annie: si … Ivo siediti al mio posto
Atterriamo, andiamo a prendere le nostre valigie, poi prendiamo un taxi e ci dirigiamo alla casa che abbiamo affittato. L’autista ci ferma davanti una grande casa, di due piani con giardino e piscina. Il cancello si apre e noi entriamo. Un uomo ci apre la porta.
Signore: salve sono Michele il maggiordomo, voi dovete essere i ragazzi che aspettavamo, accomodatevi. Rimanete le valigie qui all’entrata ci penserà mio figlio Christian vero?
Christian: ma stavo uscendo!
Michele: Esci appena hai portato le valigie nelle camere
Christian: che noia!
Christian è davvero carino ha i capelli neri e gli occhi di un castano scurissimo quasi neri.
Xx: Christian Vajna! Ascolta tuo padre!
Alessando: ma mamma! Stavo uscendo!
Xx: ora! Piacere ragazzi io sono Giulia, la cuoca. Per qualsiasi cosa non esitate a chiamare.
Alejo: piacere nostro. Io sono Alejo, Luna, Annie, Sean, Ivo e Valentina.
Giulia: prego venite in cucina.
Christian: ehm …
Giulia: cosa c’è ancora?
Christian: quale valigia va in quale camera?
Io: mettile nel corridoio poi ci pesiamo noi, grazie
Christian: prego – mi sorride –
Ivo: Amore vieni?
Io: arrivo ma non chiamarmi amore!
Ivo: Vale!
Io: ti devo ricordare che tra me e te no c’è più niente?
Ivo: sei esagerata!
Io: no! Se a te piace ancora Marisa io con te non ci sto! Ora scusami ma vorrei andare i camera mia per chiamare mio padre …
Ivo: …
Io: Christian  mi accompagni per favore?
Christian: volentieri vieni
Seguo Christian che mi fa vedere le camere.
Christian: queste sono le camere … io direi di prendere quella con il balcone più grande
Io: per me è uguale … prendo questa.

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Capitolo 22
*** 22. ***


Sono in camera mia, esco fuori al balcone affaccia sulla piscina, vedo Christian che mi saluta sorridente. Ricambio salutando con la mano e poi chiamo mio padre.
Papà: Vale! Come state?
Io: come vuoi che stiamo bene.
Papà: ah si certo. Ivo?
Io: sta bene … ha anche rincontrato una sua ex
Papà: ah chi?
Io: ehm … Marisa
Papà: si sono lasciati prima che venisse alla mastery è na brava ragazza … stavano bene insieme
Io: papà!!!
Papà: che c’è?
Io: ehm … no niente. Ti posso chiedere una cosa?
Papà: tutto piccola
Io: se Graziella sta male tu ce lo dici vero?
Papà: certo … Graziella sta benissimo solo che abbiamo avuto una piccola discussione, non è niente quindi non dirlo ad Ivo si preoccuperebbe per niente.
Io: va bene … ti voglio bene papi
Papà: anch’io piccola!
Luna: Vale!!! Vieni? Andiamo a fare un giro per roma.
Io: ora? Ma siamo appena arrivati, non siete stanchi?
Ivo: si
Luna: uff siete una noia! Rimanete pure qui, noi usciamo!
Io: ehi io non ho detto che non vengo! Datemi due secondi che mi cambio
Luna: ok!
Ivo: vado a cambiami anch’io!
Io: si ma fuori dalla mia camera!!
Ivo: ma …
Io: tu dormirai in camera Sean! Nella mia camera non ci devi mettere piede!
Ivo: ma  amore!!
Io: ho detto che non devi chiamarmi amore!!
Ivo: Vale! Ti prego!! Io Ti amo!!
Io: ma ami anche Marisa!
Ivo: no!! Io le voglio bene ma non la amo! Io amo solo te
Io: …
Ivo: vale … - mi prede il viso tra le mani – io ti amo … non posso vivere senza di te
Io: ci hai vissuto per anni … ci vivrai ancora. Ciao!
Lo caccio dalla camera e chiudo la porta.
Annie: Vale …
Io: non ti ci mettere pure tu!
Annie: ma lo hai sentito! Ti ha detto che non la ama!
Io: … basta! Andiamo?
Annie: e andiamo!!!
Usciamo di casa e facciamo un giro per Roma, è davvero bellissima.
Alejo: chi ci scatta una foto?
Io: io! Mettetevi in posa! Luna!! Guarda qui non … Tom!! Emma!!
Tom: salve!
Emma: ciao ragazzi!
Io: quando siete partiti?
Tom: un ora dopo di voi, avevamo una questione in sospeso con mio padre
Io: ah tutto ok?
Emma: sisi – sorridente-
Io: bene! Andiamo?
Luna: prima la foto!
Scatto la foto e poi continuiamo a passeggiare.
Ivo: ragazzi passeggiam oda 3 ore … sono stanco andiamo?
Luna: si ha ragione …
Torniamo alla villa.
Alejo: Michele siamo tornati!!
Michele: ah bene volete cenare?
Tom: si noi abbiamo fame!
Alejo: si … grazie
Michele: avviatevi in sala due minuti ed è pronto.
Ci sediamo in sala, la tavola era grandissima.
Alejo: allora domani cosa volete fare?
Luna: che ne dite di andare alla fontana di trevi?
Io: si!
Ivo: io voglio andare allo Zoomarine!!
Io: che?!!?
Ivo: ci sono i delfini!! Dobbiamo andarci!!
Io: ammazzatelo!!!
Christian: Buona sera!
Io: Ciao!!
Christian: ciao vale  … ehm dei miei amici hanno organizzato una giornata allo Zoomarine per domani volete vanire?
Io: si!!
Ivo: NO!!
Io: come no non volevi andare?
Ivo: no, mi è passata la voglia. Domani andiamo alla fontana di Trevi
Luna: io quoto con Ivo … voglio vedere la fontana, lì ci andiamo un altro giorno
Tom: per noi va benissimo!
Luna: bene … allora scusaci Christian ma noi saltiamo …
Christian: non vi preoccupate … quando andate avvisatami così mi faccio dare gli sconti da un  mio amico
Io: certo!!
Ivo: non abbiamo bisogno degli sconti …
Io: ma cosa vuoi Ivo?!
Ivo: ah niente … io vado in  camera mia mi è passata la fame
Io: bravo! Vai!
Emma: ma che succede?
Annie: i piccioncini hanno litigato
Emma: cosa!? Xke!?
Io: la colpa è sua! Ama ancora  la sua ex!!
Ivo che sta per girare l’angolo torna dietro
Ivo: quante volte te lo devo dire? IO AMO SOLO TE! AMO SOLO TE! DEVO RIPETERTELO ANCORA? TI AMO! SONO INNAMORATO DI TE! NON RIESCO A NON PENSARTI! NON RIESCO AD IMMAGGINARE LA MIA VITA SENZA DI TE! NON RIESCO A NON GUARDARTI, A NON BACIARTI … TI AMO!
IO: …
 Non gli rispono, non o cosa dirgli, gli credo, credo al suo amore ma … perché quando gli ho chiesto se gl piaceva ancora Marisa non mi ha risposto? Non riesco a non pensarci.
Ivo: ti prego piccola … credimi
Io: … non dovevi andare in camera tua?
Ivo: … già, io vado.
Ivo sale in camera sua.
Christian: a me sembrava sincero … fossi in te lo perdonerei …
Io: tu dici?
Christian: io dico … sapessi quante volte la mia ragazza ha perdonato me ….
Io: voi uomini  siete tutti idioti … comunque ci devo pensare
Christian: mm … lo perdonerai … ora vado in camera mia. Buona notte ragazzi
Tutti: notte!
 
È notte fonda, scendo in cucina per prendere un bicchiere d’acqua, poi risalgo e trovo Ivo nel corridoio. Ha gli occhi chiusi ma cammina sicuro.
Io: Ivo …
Ivo: …
Niente sembra dorma … non è mai stato sonnambulo … ora cosa faccio?
Io: Ivo …
Gli prendo la mano e lo riaccompagno in camera sua, ritorna  a letto sotto le coperte. Ritorno in camera mia, faccio un po’ fatica ad addormentarmi e proprio quando sto per prendere sonno sento la porta aprirsi, Ivo entra in camera mia,si stende accanto a me e mi abbraccia. Sorrido e mi addormento tra sue braccia.
Annie: Valentina sveglia!!
Io: con calma … non urlare … ehi dov’è Ivo?
Annie: Ivo? Ehm … in camera sua?
Io: ma … lui … sonnambulo … è venuto in camera … io ho dormito tra le sue braccia …
Annie: amica mia … TU SEI PAZZA!! VESTITI MUOVITI!!
Mi alzo, rendo i miei panni e vado a fare una doccia veloce. Mi vesto e scendo in sala.
Io: buon giorno!
Ivo: Giorno … - mi sorride –
Alejo: buon giorno …
Luna: good morning
Emma: Giorno!
Tom: ben sveglia!
Sean: giorno cuginetta! – sbucando da dietro di me, mi da un bacio sulla guancia – giorno ragazzi!
Mi siedo a tavola di fronte ad Ivo che continua a fissarmi. Prendo un cornetto e una tazza di latte.
Io: mm … zucchero?
Ivo: ecco tieni – ridendo –
Io: che hai da ridere!?
Ivo: la tua faccia! – sempre ridendo – è stata stupenda!
Io: solito …
Sean: come avete dormito?
Luna: Meravigliosamente … - guardando Alejo, lo bacia –
Alejo: già benissimo!
Tom: noi bene avevamo un sonno
Emma: già
Sean:  tu cuginetta?
Io: io? Mm … bene perché?
Sean: così … ho sentito dei passi stanotte
Io: sono andata a bere …
Sean: capito … e non sei passata in camera?
Io: no … cioè la tua?
Sean: si
Io: ah no …
Sean: ah ok. Allora avrò sognato
Io: si si avrai sognato.
Finiamo di mangiare e andiamo alla fontana di Trevi. Ci mettiamo tutti vicini e buttiamo insieme una monetina nella fontana.
Tutti: 1 . 2 . 3 . Via!
Luna: cosa avete desiderato?
Io: non si dice …
Luna: uff … Amore?
Alejo: ha ragione … non si dice luna
Luna: uuee – ridendo – e va bene … passiamo alle foto!
Ci scattiamo una … centinaia di foto.
Ivo: posso almeno farmi una foto con te?
Io: mm … vediamo …
Ivo: … - faccia da cucciolo, a qui io non so resistere –
Io: va bene …
Ivo: wiii!!
Io: fa poco lo scemo!
Ivo: ooook
Emma: su in posa!!
Ivo mi abbraccia da dietro, ha il capo poggiato vicino al mio. Proprio quando Emma sta per scattare mi sussurra un ti amo e m i bacia la guancia sinistra, poi mi gira verso di lui e mi bacia, un giorno senza i suoi baci mi è sembrato un eternità, sorrido e ricambio il bacio e gli circondo il collo con le braccia,  un flash e Emma ha scattato la foto.
Ivo: ehi!!
Emma: scusate … volete dirmi che non la volete?
Io: certo che si! Fammi vedere!
Emma: ecco qui … ehi! Vale guarda il tuo piede! – ridendo –
Mi guardo i piedi ma non noto niente di strano
Emma: no! Nella foto sciocca!!
Guardo la foto, la mia gamba è alzata, tipo quei film romantici di tanto tempo fa.
Ivo: bellissima! – ridendo – andiamo ora!
Mi prende per mano e giriamo per le bancarelle della città.

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