The Book of Love

di LaMicheCoria
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 00 - The Book of Love is long and boring [Presentazione] ***
Capitolo 2: *** 01 - Coppia di Sposi in Fiore ***
Capitolo 3: *** 02 - Cold War Pairing ***
Capitolo 4: *** 03 - French Family ***
Capitolo 5: *** 04 - Colonial Family ***
Capitolo 6: *** 05 - Diadem Piano ***
Capitolo 7: *** 06 - Pulcino e Fiore ***
Capitolo 8: *** 07 - Della Lupa e del Falco ***
Capitolo 9: *** 08 - Chitarra e Mandolino ***
Capitolo 10: *** 09 - Entente Cordiale ***
Capitolo 11: *** 10 - Coppia del Nord Europa ***
Capitolo 12: *** 11 - Primo Amore ***
Capitolo 13: *** 12 - La Coppia Senza Senso del Gusto ***
Capitolo 14: *** 13 - Il Fratellone e Quella Ragazza ***



Capitolo 1
*** 00 - The Book of Love is long and boring [Presentazione] ***


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The Book of Love

~ Is long and boring ~

 

Una presentazione un po’ diversa dalle altre, giusto per cambiare e perché per questa Raccolta non mi piaceva l’idea del solito schemino.
Questo capitolo serve da presentazione per questo nuovo progetto, ma tranquilli! Ho postato insieme il Primo Capitolo, così, se volete, potete direttamente saltare a quello.
Questa Raccolta nasce da un sovrascolto della canzone
The Book of Love di Peter Gabriel. Canzone a mio parere davvero bella, anche se mi fa venire il magone ogni volta che la ascolto.
Comunque.
Visto che l’ho ascoltata tante,
troppe, volte e che in questo periodo mi sento piena d’Amour verso il prossimo –anche se non ne capisco il motivo- ho voluto creare una raccolta.
Ad alcuni versi della canzone (ne ho scelti in tutto 13), ho assegnato un pairing che mi sta molto a cuore, sia Shonen-Ai che Etero e il titolo di ogni capitolo è ripreso dal tag con cui le immagini della coppia possono essere trovate su Pixiv (La Traduzione dei termini  e i termini stessi vengono dal Gakuen Hetalia GDR). Questo, escluse la 7 e la 8, di cui invece mi sono inventata il nome di sana pianta.
Poi ci sono la 3 e la 4 che non sono un pairing, ma un’altra sfaccettatura dell’Amour~
I personaggi saranno ovviamente molteplici, e stare qui ad elencarli tutti sarebbe una follia..li scoprirete capitolo per capitolo.
Come tipologia, credo che viaggerò dalla Drabble, alla Flash Fic alla Oneshot, dipende. In parole povere, farò il mio solito pastiche, ma il rating non dovrebbe mai superare il Verde-Giallo.
Bon. Credo che eviterò l’Angst per questa volta, limitandomi al Sentimental-Maliconico-Romantico. Forse il Fluff se mi trovate particolarmente ispirata, ma non sperateci troppo! Ah, e poi c’è la Commedia, ovvio! Come ho fatto a scordarla?
Bene!
Dedico questa Raccolta a Silentsky, perché , e anche a Jo-san, perché credo (spero) che la 7 le piacerà. E a Rota
e a chi come lei e me sostiene il pairing della 2.
E a  chaska,  lampadina,  historygirl93,  s_theinsanequeen,  Lambo56 6,  Prof , Jo_March_95,   MagicLily,  reilin,  RuKiA, black_lacie, Nihal the revenge, Pimplemi_chan,   darllenwr,   Meridian princess, artemis89,  Chiaki_chan,  Hullabaloos,  medinspower Ari,   Lesty, Imperial Swan,   LoLe,  liecht92,  clod88,  habanera, Catherina Earnshaw,  nena92, _Zazzy,  Mary_Cry,  Gloria Caelum,   noriko,  adrienne riordan,   Yumi Kago,  Chibi_ , mira kokoro, Akai_Omoki,  Meluzina, _Ayame_, Orfeo della Lira 2, hanta97, Gwen Chan,  Jekkun (APROSDO’KETON!,)  Blacket  KikyoOsama, Marmalade Girl, KuraCchan, Endimione  Karly_chan   Kyuketsuki Assassin, Kuro_Renkinjutsushi,  Birby,  LaCCC,  Yuri_e_Momoka, PiccolaGrandeMito,  _Valchiria_ , Penny_, Mareike TiayciaSidereal Space Seed, Persychan, JhonSavor,  miristar, ArthurA, Clow, le due Fe, la Chià, la Aisu e tutti voi che so di essermi dimenticata, perchè la mia memoria fa schifo.
Vi ringrazio, tutti voi dal profondo del cuore. E dal profondo del cuore, vi dedico questa Raccolta.

 

 

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Capitolo 2
*** 01 - Coppia di Sposi in Fiore ***


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The Book of Love

~ It's full of charts and facts and figures ~

[Coppia di Sposi in Fiore]

 

 

Ancora Ludwig non riusciva a capire come il suo coinquilino ad ore alterne potesse tenere in camera una quantità simile di cianfrusaglie: biglietti, bigliettini, carte di dolciumi, giornali, giornaletti, matite, gomme, insomma, un numero così elevato di schifezze che un giorno o l’altro avrebbe dovuto lasciar loro letto e stanza per trasferirsi definitivamente sul divano.
Sia chiaro, a Germania non importava niente di quello che Feliciano portava a casa. Solo, la cosa che lo faceva più imbestialire era il fatto che poi toccasse a lui mettere a posto ogni cosa. E di conseguenza sorbirsi i piagnistei dell’altro perché aveva buttato qualcosa di assolutamente-inevitabilmente-ignominiosamente-vitalmente-vitale-e-oltremodo-importante. Al che lui sospirava e dava a Italia lo scatolone dove aveva riposto le sue cose.
Sì, perché nel suo meticoloso far pulizia, Ludwig non buttava mai nulla che appartenesse a Feliciano: lo metteva in una scatola, o anche di più visto la mole, e la teneva al sicuro nello sgabuzzino, di modo che l’altro potesse andare a rovistarvi quando voleva.
Perché, il tedesco non era ancora riuscito a capire come fosse possibile, Veneziano non teneva le cianfrusaglie a caso, ma aveva un metodo di scelta tutto suo.

Veh! Questo è di quando ti ho portato alla spaghetteria! Veh! Questo è di quando siamo andati a vedere il concerto di Wagner! Veh! Questo è di quando mi hai portato alla Berlinische Galerie! Veh! Questo me lo hai comprato allo zoo! Veh! Questo ce lo siamo presi io e te quando siamo andati in montagna!
No, Ludwig non riusciva a proprio a buttare via tutte quelle cianfrusaglie.
Le riponeva tutte in degli scatoloni che Feliciano poi portava in salotto, sbuffando e lamentandosi del peso;  cominciava quindi a tirare fuori ogni oggetto, raccontando di questo o di quell’episodio, sorridendo e chiamando di quando in quando Ludwig per chiedergli se ricordava, oppure lo abbracciava o gli dava un lieve bacio sulla guancia se voleva ringraziarlo, poi rideva perché il tedesco era diventato rosso proprio come quella volta che..e allora fuori un’altra cianfrusaglia e un nuovo racconto, una nuova risata, un nuovo abbraccio.
Germania, seduto sulla poltrona, lo lasciava fare, tentando invano di leggere il Die Welt.

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Capitolo 3
*** 02 - Cold War Pairing ***


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The Book of Love
~ And instructions  for dancing ~

[Cold War Pairing]

 

 

In realtà non è come sembra.
In realtà Alfred non sta ballando un valzer condotto da Ivan, è solo un’illusione creata dalla penombra che come un sipario è calata sulla Sala del Palazzo d’Inverno.
Cioè, in realtà Alfred sta ballando un valzer condotto da Ivan, ma non lo sta facendo volontariamente, ecco. America ci tiene a sottolinearlo con tutte le sue forze.
Perché è stato Russia a trascinarlo in quella situazione assurda, col suo racconto della Grand Maman che sedeva sullo scranno dorato, dell’aristocrazia che chinava il capo per omaggiarla e poi faceva ala allo zar, mentre questi conduceva la zarina al centro della Sala, per dare inizio alle danze.
Andiamo, chi crederebbe che uno come Ivan, con le sue sì-certo-come-no ossa grandi sia in grado di ballare un valzer decente, insieme alla Gran Duchessa? Ecco, appunto. Nessuno.
Ed è per questo che Alfred si trova con una mano di Ivan posata sulla schiena e l’altra a stringergli la sinistra, mentre lui tiene le dita della destra appoggiate sul braccio del russo. È solo per questo, mica per altro, per una scommessa lanciata con sorriso infantile da Mr. Nasone e che presupponeva anche una bella dose di non poi così velata diffidenza circa le doti da ballerini degli Americani.
A onor del vero, Alfred ha pure provato a sottrarsi, cioè, non a sottrarsi, lui è un eroe e gli eroi non si sottraggono, quale che sia la difficoltà che il Destino pone loro davanti, comunque, ha fatto notare ad Ivan come fosse un po’ impossibile ballare il valzer senza musica, ma quel maledetto cosacco ubriacone ha pensato anche a quello. E, fosse stato l’Inno Russo, allora America avrebbe avuto il suo buon motivo di arrabbiarsi e schiacciargli i piedi, ma quell’essere subdolo, a bocca chiusa, ha cominciato a modulare le note di un valzer che Alfred conosceva benissimo, perché non c’era giorno nel lontano ’59, prima del disastro, del tracollo finanziario, che Walt non glielo facesse ascoltare, o da un vinile oppure canticchiandolo a mezza voce.
Quindi, alla fine dei conti, è solo per questi motivi, per nessuna, nessun’altra ragione che Alfred non si ribella –e poi, se lo facesse perderebbe la scommessa.
America sta solo aspettando il passo giusto per rovinare la perfomance del russo, solo che non è ancora arrivato il momento di pestargli il piede, tra uno strascicato ed uno scacciato. Così, si limita ad attendere quel fatidico istante, ad occhi chiusi, tra i mormorii silenziosi della vecchia Russia, mentre scivola leggero con Ivan sul pavimento lucido del Palazzo d’Inverno.
A ritmo di valzer.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

L’immagine di Ivan e Alfred che ballano il Valzer mi perseguiterà a vita. Perché, lo so, accidenti, lo so che Ivan almeno una volta avrà ballato il Valzer, oh! E non fatemi crollare le certezze QOQ
Spero di non essere andata OOC con questi due, però appena ho sentito questo verso della canzone, l’immagine è stata quella e non sono riuscita a togliermela dalla testa! Ah! Mr. Nasione è il simpatico soprannome che Jekkun ha dato ad Ivan in una role cui partecipiamo (Io sono Russia, lei America), ma, vi assicuro lì non si finisce a ballare il Valzer! No! Se non mi ridarà quegli accidenti di waffles che si è ingurgitata non basterà tutta la diplomazia di Belgio, LOL! (Sì, è piuttosto sclerata come role!)
Alcune piccole precisazioni:
-Il Palazzo d’Inverno era la residenza invernale degli Zar, a San Pietroburgo.
-Grand Maman credo che sia un modo molto famigliare per riferirsi all’Imperatrice Madre. Cioè, ammetto di averlo sentito nel film “Anastasia” del 1956 (Guardatelo, perché è..magnifico? No, non rende come aggettivo!) e l’idea di Ivan che si riferisce ad un’Imperatrice Madre (a random, cioè, non siete costretti a pensare che sia Marija) in questo modo mi piace molto.
- Ovviamente, il valzer che Ivan canta è quello de La Bella Addormentata nel Bosco. Ho voluto usare questo, perché, oltre a piacermi molto, è stato composto da Tchaivkovsky, ed ha quindi origini russe, ed è stato poi usato per l’omonimo film di animazione americano della Disney –che poi è stato un flop e ha provocato un bel tracollo finanziario-. Quindi, se ve lo state chiedendo, sì, il Walt di cui Alfred parla è proprio Walt Disney

- Riporto qui le informazioni trovate sul Valzer Russo:

Waltzer a due tempi (Russia): consta di due passi. Il primo e’ strisciato e si esegue sui primi due battiti (lento); l'altro e’ scacciato e si balla sul terzo battito.  [Fonte:  http://www.emmedance.altervista.org/Balli/VienneseST.html ]



I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }
Mi ritrovo a postare a poche ore dalla presentazione del primo capitolo. Non credo che l’avrei fatto se non fosse stato per la splendida accoglienza che questa Raccolta ha avuto.
Lo ammetto, ero piuttosto insicura a riguardo, perché il Romantico non è che sia il mio stile preferito, o più che altro, quando lo inserisco, è talmente cervellotico che a definirlo romantico ci vuole del coraggio!
Quindi grazie! Grazie a: chaska, lampadina, Rota claws, e Blacket per aver commentato, claws per aver inserito la Raccolta tre le preferite e chaska, Prof e Lole nelle Seguite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, anche schifato il primo capitolo!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

 

Ps: Diciamo che questo secondo capitolo di giornata è un regalo per voi :3 Vorrei tentare l’aggiornamento giornaliero, ma visto che Sabato non ci sono causa lavoro, ho voluto postarlo questa sera.

Pps:      

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Capitolo 4
*** 03 - French Family ***


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The Book of Love
~ I love it when you read to me~

[French Family]

 

Francis aveva una voce calda, di quelle che ti avvolgono piano piano, come una coperta: ti ci puoi accoccolare senza pensare, ascoltando solo la lenta cadenza delle sillabe e le labbra che modellano ogni parola con cura infinita.
A Canada, la voce di Francis piaceva, perché da bambino era l’unica che non gli si rivolgesse con la solita domanda “Tu chi sei?” . Francia non lo dimenticava mai, non lo relegava in qualche angolo buio della grande casa dove viveva.
Francia parlava con lui, lo coccolava, lo vezzeggiava, gli insegnava a disegnare, a danzare, e poi, oh, la cosa che Mattheu amava di più: Francis leggeva per lui.
Al bagliore tremulo d’un lumino, Canada poggiava la testa sul grembo di Francia, mentre questi sfogliava le pagine di un libro appena stampato nella sua cara patria, accarezzandogli la testa.
Mattheu si addormentava così, sorridente, con l’orso di pezza tra le braccia, e la calda voce di Francis a narrargli, sussurrando a lui, solo e soltanto a lui, di mondi nuovi e dame di corte.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 



Le noticine inutili della Neme  }

Come avrete notato, questo non è un pairing. Sì, la FraNada nei primi tempi che veleggiavo per le prime nel fandom di Hetalia, era fra le coppie che mi piacevano.  Poi, ho iniziato a pensare a loro come un rapporto padre-figlio, come quello Arthur-Chibi!Alfred, per intenderci.
E quindi, sì, cioè, tipo, anche questa storia parla di Amore, solo un’altra sua sfaccettatura. Così come la prossima, a dire il vero.
Ah, non credo che il Tag si chiami così, anzi me lo sono inventato di sana pianta. Cioè, il Fluffy Pair starebbe ad indicare il Pairing vero e proprio, mentre le Tag di famiglia (Old Bonnefoy Family, Famiglia del Nuovo Continente e Parenti del Nuovo Continente) prevedono la presenza di altri personaggi quali Seychelles, Inghilterra e America.
Ergo..
Avrei voluto pubblicare il capitolo un po’ più tardi, ma ho la connessione internet che fa le bizze e vorrei cercare di rispettare l’aggiornamento giornaliero..

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Grazie a: chaska, lampadina, Rota claws, e Nihal the Revenge per aver commentato, chaska e Nihal the Revenge per aver inserito la Raccolta tre le preferite,  e Mareike Tiacya nelle Seguite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 5
*** 04 - Colonial Family ***


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The Book of Love
~ You can read me anything~

[Colonial Family]

 

Ha detto che se non gli leggete voi il libro, allora non andrà a letto.
Ora, finché era ancora un bambino, una piccola Colonia tutta da istruire –e viziare-, Inghilterra poteva anche capire che America lo volesse sempre accanto a sé per una storiella prima di dormire. Anche lui, in qualche modo, trovava rilassante sfogliare le pagine consunte di vecchie storie celtiche, con Alfred che gli strusciava la testolina bionda contro il petto, addormentandosi poco a poco.
Ma ormai America non è più un bambino: Inghilterra ha degli affari da sbrigare, non può mica lasciare le scartoffie a fare le ragnatele solo perché lui non vuole saperne di andare a letto.
Ed è sulla porta, Arthur, con l’ennesima ramanzina già sulle labbra, quando gli si presenta davanti una scena piuttosto familiare: America che squadra diffidente il libro aperto sul materasso, gli occhi socchiusi, come un gatto.  È lo stesso sguardo che da bambino rivolgeva ad ogni cosa, dentro quella casa enorme, dalle cameriere con la cuffietta di trine ai mobili di legno lucido.
E ad Inghilterra basta una sola occhiata al libro per capire il turbamento di Alfred. Si siede allora sul materasso e fa cenno ad America di sedersi accanto a lui; questi si arrampica sulle lenzuola e gli si accoccola contro il petto. Solo quando la voce bassa e un po’ roca di Arthur comincia a raccontare del fantasma di Hampton Court, il viso della giovane Colonia si distende, finalmente rilassata –e al sicuro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

*Si spiaggia con fare amebico (?) sui lidi di EFP* La giornata di oggi mi ha distrutto, seriamente.
Non mi dilungherò, quindi, vi chiedo solo scusa perché, ancora una volta sono in mega ritardo nel rispondere alle vostre recensioni.
Perdonatemi.
Ma vi giuro, stasera sono proprio esausta. Scusate ancora.
Ps: anche qui, il titolo me lo sono inventato. Non credo che il tag abbia questo nome.

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Grazie a: chaska, lampadina, e claws, per aver commentato, Jacqueline per aver messo la storia tra le preferite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

 

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Capitolo 6
*** 05 - Diadem Piano ***


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The Book of Love
~ That’s where music comes from~

[Diadem Piano]

 

Vash poteva fare sì che non si parlassero.
Poteva trascinare sua sorella fuori dal negozio, nel caso si fossero trovati faccia a faccia con Austria, ignorando le commesse sconvolte che lo guardavano con tanto d’occhi.
Poteva seguire Lily ai concerti e sedersi con lei nella fila più lontana dal palco, nascosti entrambi dal taglio d’ombra delle luci. Poteva persino farle cambiare strada all’improvviso e senza nessuna spiegazione, se solo vedeva la figura di Roderich stagliarsi sul loro cammino.
Poteva tutto questo, sì, ma Vash sapeva bene di non poter impedire nulla.
Non poteva impedire, durante le lezioni di piano, che le dita di Lily e  Roderich si sfiorassero in un’impercettibile carezza. Non poteva impedire ai loro occhi di incontrarsi nel lanciare uno sguardo di semplice circostanza allo spartito.
Non poteva impedire alle sinfonie di creare per loro un mondo a sé stante, dove non c’erano parole, ma solo intrecci di note e melodiosi silenzi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }
Anto’! Fa caldo! *Spagna si guarda attorno, spaesato*
E con questo mio utilissimo commento, dettato dalla tremenda calura umidiccia che opprime la città, vi lascio a codesta coppia, che a me piace assai assai!
E’ strana, però la trovo molto dolce! *E’ l’unica a pensarla così* 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Grazie a: chaska, e claws, per aver commentato, Lollyware99 per aver messo la storia tra le seguite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 7
*** 06 - Pulcino e Fiore ***


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The Book of Love
~ Some of it is just trascendental~

[Pulcino e Fiore]

 

Chiunque si fosse trovato a passeggiare dinanzi la casa di Austria, avrebbe pensato come minimo di sentirvi arrivare una melodia incantevole, di quelle che ti fanno chiudere gli occhi per lasciarsi meglio avvolgere, facendoti notare come il sole si sia fatto  d’un tratto più luminoso, il cielo più azzurro.
Lo stupore era dunque lecito, poiché l’unico suono che arrivava alle orecchie era un secco gracchiare in tedesco –un tentativo di cantare, forse?- subito zittito dal metallico clangore di una padella.
E lo stupore del passante aumentava nell’accorgersi di come quei suoni così inusuali fossero perfettamente accordati e in assoluta armonia.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

PruHungary! PruHungary everywhere! *sclera*
Ah-ehm.
Comunque! Tanto per, la traduzione del titolo è “Un po’ di questa (sott. Musica) è astrusa”. Non lo trovate azzeccato per questi due? *s’odono i grilli*
E..Anto’! Fa ancora più caldo di ieriH! Me si scioglieHHH!

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Grazie a: chaska, lampadina, claws e Karly_chan per aver commentato, Karly_chan per aver messo la storia tra le preferite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 8
*** 07 - Della Lupa e del Falco ***


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The Book of Love
~ Some of it is just really dumb~

[Della Lupa e del Falco]

 

Khemet trovava quella situazione a dir poco assurda e non mancava di farlo notare a tutti –soprattutto al diretto interessato-, con una smorfia scocciata, oppure con un’occhiataccia da far gelare il sangue nelle vene. Considerava quel personalissimo-e-musicale-passatempo-per-l’-eternità ben poco consono ad un Impero qual Roma e pensava fosse necessaria una linea di condotta dura, ferrea ed energica, fatta di silenzi e minacce, perché Romanus la smettesse con le sciocchezze e tornasse a comportarsi come il condottiero che era stato in vita.
Certo, Madre Egitto trovava decisamente complicato rimanere fredda e impassibile se l’altro le si avvicinava di soppiatto, cingendole la vita e sussurrandole all’orecchio “E’ il Paradiso in Terra, quando le donne sono Egizie”

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

Oh, io questi due li loVVo! Li loVVo intensamente! *sparge amore*
Il tag me lo sono inventato di sana pianta! La Lupa si riferisce ovviamente al simbolo di Roma e il Falco ad Horus, divinità dell’Antico Egitto.
Ah. Ho usato il termine “Egizie” e non “Egiziane”, perché col primo si indica gli appartenenti all’antica civiltà, col secondo quelli, diciamo, “odierni”.

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Grazie a: chaska, lampadina, claws, reilin, Karly_chan e Hullabaloos per aver commentato, reilin per aver messo la storia tra le preferite, Hullabaloos per averla messa tra le seguite, e Ranchan per averla messa tra le ricordate.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

 

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Capitolo 9
*** 08 - Chitarra e Mandolino ***


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The Book of Love
~ I love when you sing to me~

[Chitarra e Mandolino]

 

Non era difficile vederli insieme la sera, uno accanto all’altro, col sole che incendiava l’orizzonte e a poco a poco accendeva la notte di stelle.
Solitamente l’unico a parlare era Antonio: con la schiena poggiata contro l’albero, teneva gli occhi rivolti al cielo e cantava. La sua voce si alzava attraverso le fronde degli alberi, che vibrando ne accompagnavano le parole: alle volte, esse erano festose e intrecciate a melodie allegre, altre ancora erano lente, calme, come il mare che dorme placido sotto la carezza del vento. Ma quando ricordava il suo passato, allora le parole si facevano burrascose, e ringhiavano di tempesta e velieri, acri di cannoni e sibilanti di spade.
Lovino, in silenzio, rimaneva a fissare Spagna con volto corrucciato: non sembrava affatto contento di quelle attenzioni, dal braccio di Antonio attorno alle spalle al suo viso a sfiorargli le guance. Soprattutto, sembrava odiare con tutto se stesso le sue canzoni e la voce calda come il sole di Madrid.
Che poi, a onor del vero, il Madrileno avrebbe smesso all’istante tutto questo, se solo Romano glielo avesse chiesto –gentilmente o meno.
Peccato che nessuno avesse mai sentito Lovino dire una parola a riguardo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }
Awwwww! La mia prima OTP! Spero di averla resa degnamente!
Oh, so che sembra scemo, ma sto per mettermi a piangere. Scrivendo questo capitolo mi è tornata in mente la Spagna, e vi giuro, vi giuro, che il mal di spagna non è una cavolata. Davvero, quando torni dalla Spagna ti viene da piangere. C’è qualcosa di magico in quel posto. Forse l’aria, forse la gente, forse i colori.
Non lo so. Però, ogni volta che rivedo le immagini delle gita, sento un magone enorme e mi sembra di nuovo di essere a Madrid, a Plaza Mayor, oppure a Toledo, o all’Escorial.
Nyaaa..
Vi lascio giusto tre fotografie per farvi capire perché mi sono innamorata di Madrid:

Tramonto di Madrid

Palazzo di Cristallo - Parco del Retiro

Parco del Retiro - Colori Mattutini

 

 

Tag palesemente inventato.

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }
Io..siete splendidi. Siete oltremodo splendidi. Non ho parole per ringraziarvi, perché..diamine, mi fate un piacere immenso e..Mon Dieu, grazie. Mille e mille volte grazie. E anche se sono in ritardo mostruoso nel rispondere alle vostre recensioni, sappiate che mi hanno fatto commuovere. Grazie!
Grazie a: chaska, lampadina, claws,  Blacket, Karly_chan e Nihal the Revenge per aver commentato, Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 10
*** 09 - Entente Cordiale ***


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The Book of Love
~ You can sing me anything~

[Entente Cordiale]

 

Arthur spegneva sempre la Radio appena sentiva partire quella canzone: la trovava rivoltante, col suo gorgheggiare acuto ed un ottimismo che mal si confaceva alla Francia ridotta in macerie.
La odiava anche perché Francis si ostinava a riaccendere la Radio ogni santa volta, girando la piccola manopola con le dita rinsecchite, grigie, nodose come quelle di un albero vecchio e scheletrico.
Francia tentava sempre di intonarla quella stupida canzonetta, ma la voce d’improvviso si spezzava, il fiato si rompeva e lui crollava a terra, una mano sul petto tremante e il respiro ridotto ad un rantolo sanguinante. Inghilterra lo aiutava a rialzarsi, ma Francis subito lo allontanava con un gesto malfermo, smozzicando un Ce la faccio, Angleterre, non ti preoccupare, tra le labbra violacee.
Si ostinava a metterla, Francis, anche a letto, quando cercava di stringere Arthur a sé, cingendogli la vita, sfiorandogli le labbra con le proprie. Ma il bacio sapeva di cenere e il corpo di Francia ricadeva, esausto e tremante, sul petto nudo di Inghilterra.
Je suis désolé, mon chenille, diceva tra un sospiro sfiancato ed un altro, Stasera ancora no.
L’inglese ingoiava più volte il nodo amaro che gli stringeva la gola e allungava la mano per abbassare il volume della Radio, ma subito le dita di Francis arrivavano a fermarlo.

Lasciala ancora un po’ sussurrava, posando la testa sul cuore di Arthur, Vedrai che presto potrò cantarla solo per te.
Arthur borbottava qualcosa sulle inutilità delle melense sciocchezze francesi, circondando il corpo dell’altro con le braccia e soffermandosi a guardarne il viso. Quel volto sì, che sembrava aver assunto un colorito più sano rispetto al giorno precedente.
Gli veniva allora il dubbio che quella canzone non fosse poi così male e che forse, forse, non avessero tutti i torti i francesi a considerarla l’inno di ritorno alla vita. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

FrUk. FrUk. FrUk. FrUk. FrUk. *Se tu shippi la FrUk batti le mani!* CLAP! CLAP! *Se tu shippi la FrUk batti le mani!* CLAP! CLAP! *Se la shippi e tu lo sai, dimostrarmelo dovrai! Se tu shippi la FrUk batti le mani!*
Ehm. Basta, scusate.
Diamine, questo capitolo ha dei tratti più melodrammatici degli altri. Ops. Molto ops. Sarà perché l’ho ambientata  nel dopoguerra, boh. Alle volte mi chiedo se sono normale.
Ah-ehm.
La canzone cui fa riferimento Arthur è La Vie en Rose   di Edith Piaf, considerata dai francesi, nel dopoguerra, un vero e proprio inno di ritorno alla vita.
Poi cioè, tipo, io amo Edith Piaf. Che anche se gorgheggia ha una voce magnifica.

Je ne regrette rien è un capolavoro. Sous le ciel de Paris mi fa sospirare ogni volta. La Foule mi fa venire voglia di saltellare per la casa.
Mon Dieu, sembro matta. E forse lo sono XD
Ah. Della prossima coppia non ho mai scritto. Speriamo in bene!

 

 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Mon Dieu, grazie. Mille e mille volte grazie! Mi fate sempre commuovere!!
Grazie a: reilin e Karly_chan per aver commentato, Kuro_Renkinjutsushi per aver messo la storia tra le seguite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 11
*** 10 - Coppia del Nord Europa ***


bol10

The Book of Love
~ It’s full of flowers and heart shaped boxes~

[Coppia del Nord Europa]

 

Tino non lo faceva apposta, davvero. Ma Berwald lo spaventava, lo spaventava parecchio.
Non che lo svedese fosse cattivo, anzi, ma aveva degli occhi così freddi, d’un blu quasi metallico che, quando si posavano sulla sua figura, sembravano addirittura tingersi di nero.
Finlandia, però, non aveva mai fissato Svezia abbastanza a lungo per capire il motivo di questo cambiamento: aveva troppa paura.
Quel giorno –era il sei di Giugno e come poteva Tino aver paura il sei di Giugno?- si avvicinò allo svedese con passo lento, porgendogli una scatolina –che a stento riusciva a nascondere la forma di un robot giocattolo- con sopra incollati tanti piccoli cuori di cartoncino tagliati in modo maldestro, pigolando un Da parte di Peter.
Prese poi un respiro profondo e mostrò a Berwald un mazzolino di biancospini; avvertì le dita di Svezia sfiorargli le mani e accettare il piccolo regalo, stringendolo con amorevole delicatezza.
Finlandia alzò la testa, tremando già da capo a piedi, ma con sua somma sorpresa l’altro non lo stava guardando: teneva gli occhi bassi, in una mano il regalo di Peter e nell’altra il mazzo di fiori.
Senza pensarci due volte -senza nemmeno capire il perché di un gesto simile- ignorando il tremore e i brividi lungo la schiena, colmò la breve distanza che lo separava da Svezia e lo fissò da sottinsù, con un lieve sorriso sul volto.
E Tino si accorse  solo allora che il nero degli occhi di Berwald non era gelido, un gorgo scuro pronto ad inghiottirlo se non fosse stato attento. Era il nero di una notte -lontana- intessuta di stelle, ed ogni piega di colore ricordava quelle della coperta che Svezia gli aveva avvolto intorno al corpo -tempo addietro- per attenuare il freddo -e la paura.
Un nero che Berwald, Tino capì, riservava unicamente a lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

DIABETICO!!!
Ehm. E’ la prima volta che scrivo una SuFin, si nota nevvero? Non ho mai preso in mano codesti personaggi, quindi credo proprio di aver ciccato in pieno il loro carattere o i comportamenti.
L’occasione sarebbe il compleanno di Svezia, comunque. E sì, c’è un riferimento all’Ikea family (termine coniato da Claws e che mi piaceva da morire!). E il biancospino nel linguaggio dei fiori dovrebbe significare “Dolce Speranza”.
..Mi sono venute le carie.

 

 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Mon Dieu, grazie. Mille e mille volte grazie! Mi fate sempre commuovere!!
Grazie a: Blacket, Claws, reilin, lampadina e Karly_chan per aver commentato,
AkaiOmoki per aver messo la storia tra le preferite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

 

 

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Capitolo 12
*** 11 - Primo Amore ***


bol11

The Book of Love
~ And things we’re all  too young to know~

[Primo Amore]

 

Era una sensazione strana quella che coglieva Sacro Romano Impero: un calore diffuso, piacevole a tratti e a tratti fastidioso, che gli riempiva il cuore e il viso e gli faceva tremare le piccole mani –piccole, sì, ma già piagate dal pomo della spada. Piccole, ma ruvide per  quelle scaglie nere di sangue che nessuna Nazione poteva sperare di lavare via.
Nascosto dai fiori dorati dell’acacia, l’Impero bambino spiava la dolce Italia, tutta intenta a raccogliere dei non-ti-scordar-di-me da aggiungere a profumati mazzolini di biancospino.
Sacro Romano Impero si chiese se anche lei provasse quel caotico rimescolarsi di emozioni, quel brivido di gelido calore, quel tremore che rendeva molli le ginocchia e l’animo forte, che faceva battere il cuore con la ferocia di un soldato in guerra, ma rendeva la voce flebile e fioca quanto la brezza tra le foglie.
Si chiese se anche lei lo amasse con la stessa intensità e purezza che lo spinse a inginocchiarsi davanti al cielo tinto d’alba –ma scarlatto di sangue nemico, giurando di proteggerla a qualunque costo. Di amarla per tutta la vita. -E anche oltre.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }

Questi due mi ispirano Fluff di matrice Angst. Ma sarà normale? Cioè, sono da diabete già nella serie vera e propria, però ogni volta che penso alla loro storia d’amore mi viene anche un magone pazzesco. È Fluff-Angst XD
Bhè, uhm. Direi che come momento si colloca prima –il mio cervello mi sta dicendo “Fai pure il giorno stesso”- della dichiarazione di Sacro Romano Impero. E se cogliete anche un certo rimando alla teoria Sacro Romano Impero -> Ludwig..non posso darvi torto. Non so quanto ci sia da vero e plausibile in questa teoria, ma dovete sapere che sono una inguaribile romantica anche se da quello che scrivo di solito non sembrerebbe e quindi..
Anche qui mi sono data al linguaggio dei fiori: l’acacia significa “Amore Segreto”, il non-ti-scordar-di-me “Amore Vero” e il biancospino “Dolce Speranza”.

 

 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

Sono un mostro, sono davvero un mostro. Ogni volta le vostre recensioni mi lasciano per una buona mezz’ora con faccia ebete davanti allo schermo e fazzolettini a portata di mano, ma, come al solito, sono in ritardo imperdonabile nel rispondervi.
Scusate, scusate davvero se ancora non l’ho fatto. Vi giuro che non è menefreghismo o mancanza di rispetto nei vostri confronti. Scusatemi, davvero.
Grazie a:, Claws e Adrienne Riordan per aver commentato.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 13
*** 12 - La Coppia Senza Senso del Gusto ***


bol12

The Book of Love
~ I love when you give me things~

[La Coppia Senza Senso del Gusto]

 

 

Inghilterra aveva un modo tutto suo per esprimere le proprie emozioni –se e quando le esprimeva-: non era uno di quelli che diceva “I love you” ad ogni respiro e nemmeno era tipo da strusciarsi su America come un cucciolo non svezzato di labrador in spasmodica attesa di coccole. Anche a letto non era un gentleman e i morsi sul collo di Alfred lo dimostravano ampiamente.
Arthur aveva un ferreo codice etico anche per dimostrare il proprio affetto attraverso regali o simili: la regola di tutte le regole era che non si dovesse capire la sua reale intenzione dietro la consegna del pacchetto, anzi. Doveva sembrare un caso, una di quelle coincidenze assolutamente non collaudate fino al più insignificante particolare e frutto di settimane o anche mesi di lamibiccamenti mentali vari e variegati. Mai e poi mai. Dalla regola di tutte le regole non si sfuggiva.
Così Alfred non si stupì più di tanto nell’aprire il pacco casualmente posato sul tavolino del salotto e nel trovarvi una maglietta con la stampa del suo eroe preferito. Non si stupì neanche quando, al suo sorriso smagliante, l’inglese rispose con un L’avevo comprata per Peter, ma la taglia non andava bene.
Entrambi, come da tacito accordo, sorvolarono volutamente sul fatto che la taglia della maglietta fosse una Extra Large.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le noticine inutili della Neme  }
Quando ho letto il tag Pixiv di questi due non volevo crederci. Non poteva, non poteva essere assolutamente!
Ahhh..si vede che sono arrugginita su questa coppia, vero? E’ da secoli che non scrivo su di loro (Ho mai scritto su di loro?). Vabbè.
Mah! Mah! Ma domani posto l’ultimo capitolo! Di già? Ecco, scoppio a piangere. No, dai, Neme, aspetta solo un giorno, poi domani potrai darti al pianto convulso degno del “The End”.
Ah! Il “cucciolo non svezzato di Labrador” è una dotta citazione da Scrubs. Ma quanto amo quel telefilm? XD
E intanto vi lascio con il trailer di una prossima Long Fiction: RomaHeta: File of the Principality

 

 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

*Scoppia a piangere* E’ la penultima volta che vi ringrazio! BUAHAHAHAHAHAHA!
Grazie a:, Claws e Lampadina per aver commentato.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

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Capitolo 14
*** 13 - Il Fratellone e Quella Ragazza ***


bol13

The Book of Love
~ You ought to give me wedding rings~

[Il fratellone e quella ragazza]

 

 

A chi, ignorando la sua vera natura, gli consigliava di contrarre un buon matrimonio, Francis rispondeva sempre con un placido sorriso. Socchiudeva le palpebre e arricciava un angolo della labbra, lasciandovi  aleggiare un’espressione a metà tra il divertito ed il compassionevole.
Era consapevole della sacralità del matrimonio e lo rispettava, addirittura lo ammirava, ma sapeva bene che era un legame che poco o nulla gli si confaceva: egli amava l’Amore, e amava trovarlo in ogni cosa, dalla servetta con gli occhi lucenti che lavava i panni al fiume, al giovinetto che correva sul prato brandendo il ramo come una spada. Finanche al fiore che schiudeva i petali alle carezze languide del sole.
Rimase quindi meravigliato da se stesso nel prendere la mano di Jeanne fra le proprie, facendo scorrere un anellino d’oro lungo il suo dito affusolato, intessuto di cicatrici. Non si stupì –avrebbe dovuto?- della reazione della Pucelle, del suo sguardo sconvolto, delle guance arrossate, delle lacrime che si andavano raccogliendo ai lati degli occhi –Lei apparteneva a Dio, dopotutto.
Jeanne corse via, senza dire nulla. Senza nemmeno arrabbiarsi. Egli rimase immobile a fissare la sua figura tanto amata venir inghiottita dalle ombre.
Eppure, Francis sperò con tutte se stesso che lo scintillio d’oro fra lo srotolarsi incessante delle fiamme non fosse solo un inganno della sua mente. –Non pregò altro per tutti i secoli a venire.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Le ultime noticine inutili della Neme  }
Arg. Ultimo capitolo. Ora piango, ecco. L'immagine finale viene da Zerochan io l'ho solamente modificata con Photoshops.

 

 

 

 

I Ringraziamenti all’orlo delle lacrime della Neme  }

BUAHAHAHAHAHA!!
Grazie a:, Lellas92, Hullabaloos, Catherina Earnshaw e Lampadina per aver commentato e Birby per aver messo la Raccolta tra le seguite.
Grazie, ovviamente, anche a chi ha solo letto, ed ha apprezzato e, perché no, schifato la Raccolta!
Grazie a tutti voi!
*Inchino*

 

I Ringraziamenti finali  della Neme  }

 

Se sono arrivata alla fine di questa Raccolta, è solo a voi che lo devo. A voi che mi avete seguito capitolo dopo capitolo, in questo folle progetto di un capitolo al giorno, ed è stata dura perché alle volte non riuscivano come vorrei e ci lavoravo l’intero pomeriggio, alle volte cambiando solo una parola.
Perché volevo fosse perfetta. Per voi. Per tutti quanti voi.
Grazie a Claws, chaska, lampadina, Rota, Karly_chan, Reilin, Blacket, Nihal the Revenge, Hullabaloos, Adrienne Riordan, Lellas92, Catherina Earnshaw, Akai_Omoki, Jaqueline, Ranchan, LoLe, Lollyware, Prof, Mareike Tiaycia e Birby.
Grazie a chi ha letto in silenzio e ha apprezzato. Grazie chi ha letto e lo ha schifato, perché comunque lo hai trovato degno di un pensiero –anche se negativo- che non fosse un’alzata di spalle ed un “Hn. Senza infamia e senza lode”.
Grazie a tutti quanti voi, perché senza non avrei saputo come fare. Grazie anche a chi, in futuro, leggerà questa Raccolta.
Grazie. Mille e mille volte grazie.
*Inchino*
*Cala il sipario*

 

 

 


 

 

 

 

Fin

 

 

 

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