Live.Love.Laugh.

di Elle_95
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Debutto in società. ***
Capitolo 2: *** Il Gran Ballo. ***
Capitolo 3: *** L'oscurità. ***
Capitolo 4: *** Sorpresa! ***
Capitolo 5: *** La Quercia. ***
Capitolo 6: *** Sareste i nuovi Brad e Angelina...! ***
Capitolo 7: *** Premiere. ***
Capitolo 8: *** Finta bionda parte all'attacco. ***
Capitolo 9: *** Pensieri. ***
Capitolo 10: *** Si fa festa! ***
Capitolo 11: *** Incontri. ***
Capitolo 12: *** La lettera. ***
Capitolo 13: *** Cara Mel.. ***
Capitolo 14: *** Decisions. ***
Capitolo 15: *** Gelosia. ***
Capitolo 16: *** New Year's Eve ***
Capitolo 17: *** Tiffany&Co. ***
Capitolo 18: *** Consapevolezza. ***
Capitolo 19: *** Et Voilà. ***



Capitolo 1
*** Debutto in società. ***


DEBUTTO IN SOCIETA'



Eccola lì, nel suo bell'abito fissava la sua immagine riflessa nel grande specchio della sala da bagno. Melody Jacqueline,Marie Walker, per gli amici semplicemente Mel, era bellissima fasciata in quell'abito lungo fatto fare su misura per lei per quello che sarebbe dovuta essere, a detta di suo padre, il giorno più importante della sua vita, il giorno nel quale avrebbe inaugurati ufficialmente il suo ingresso in società. No, non si tratta di gente comune, Melody apparteneva ad una delle più antiche famiglie della nobiltà londinese stabilitasi successivamente nei quartieri alti di New York, la Grande Mela, popolati esclusivamente dell'elite di Manhattan. Continuava ad analizzare la
 sua figura in quel grande specchio. Era bella, magnifica, il suo busto era fasciato perfettamente nel corpetto dell'abito ricamato in ogni minimo dettaglio ed intarsiato di pietre e gemme preziose. Lo scollo non era molto profondo, ma il suo seno prosperoso era in ogni caso messo in evidenza. Le gambe lunghe e snelle,invece, erano totalmente coperte dalla grande gonna voluminosa. Da molti punti di vista era pronta per fare il suo ingresso in società, ma non era sicura di voler essere ufficialmente parte integrante di quella comunità priva di valori concreti, materialista ed approfittatrice alla quale nel profondo non sentiva di appartenere. Eppure doveva farlo, doveva mettere da parte le sue convinzioni pur di rendere felice suo padre, deluderlo era l'ultima cosa che voleva. Così ritoccò ancora una volta il trucco, doveva essere perfetta per l'evento, indossò le sue Zanotti nuove di zecca e dopo aver emesso l'ennesimo sospiro, si dipinse sul volto il suo miglior sorriso, che non era altro se non finzione, e si diresse verso la porta che avrebbe dato ufficialmente inizio alla sua vita da adulta,seppure avesse appena compiuto 18 anni. Ma quella di Melody poteva essere considerata vita? Sì respirava, mangiava,sorrideva quando era necessario, ma non viveva, non amava , Melody non rideva da tanto, troppo tempo.


Hey, eccomi qui con una nuova storia!! Spero che vi abbia incuriosito almeno un pò. Recensioni prego!!! :D XoXo <3 

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Capitolo 2
*** Il Gran Ballo. ***


IL GRAN BALLO.


" Sei magnifica Jackie, sei cresciuta così tanto"
"Me lo dici sempre papà, ma sono sempre la stessa solo più alta di qualche centimetro." Rispose Mel al suo amato papà che non perdeva mai occasione per complimentarsi con la sua ormai unica figlia. Inizialmente storse il naso al nomignolo con il quale l'aveva chiamata suo padre, ma con il tempo aveva concesso a lui soltanto di chiamarla Jackie, non le andava molto a genio avere più nomi della regina d'Inghilterra ma tra nonne e bisnonne i genitori nell'indecisione avevano optato per affibiarle più nomi e lei doveva tenerseli. 
"Andiamo, tesoro, ci stanno aspettando tutti nella grande sala dell'Empire."
Già avete sentito bene, il grande ballo era stato allestito in uno degli Hotel più importanti e lussuosi di Manhattan, cosa vi aspettavate? 
"Già, andiamo" rispose Mel chinando il capo nel vano tentativo di nascondere lo sguardo afflitto a suo padre.
"Ehi J, so che sei nervosa ma andrà tutto bene vedrai. E poi sei sempre stata molto sciolta ad eventi del genere, perchè stavolta mi sembri più timorosa?"
"Beh, è più importante del solito no? Ma non preoccuparti, hai ragione tu andrà tutto bene."
"Sì, ne sono convinto, ma sai che se ci fosse altro che vuoi dirmi io ti ascolto."
"Lo so papà, tu ci sei sempre, ma non preoccuparti." Mel gli sorrise rassicurante, mentì. Non poteva deluderlo dicendogli di non essere sicura di voler entrare a far parte del "giro". Lui amava quella vita, i suoi amici sarebbero stati tutti lì aspettandosi la bella figlioletta che segue le orme del padre, non poteva deludere le loro aspettative.
 
2 Ore più tardi.
 
Era da più di un'ora che ormai Mel ballava con il suo partner in quell'enorme sala allestita appositamente per l'evento in oro e bianco. Non c'erano dubbi era sicuramente tutto bellissimo, ma continuava a sentirsi in un certo senso fuori posto, così al termine dell'ennesimo brano di musica classica, si diresse verso l'ampio balcone per prendere una bella boccata d'aria "fresca". Ok non era freschissima, si sa l'aria di New York è alquanto inquinata, ma sempre meglio di niente.
 

 

Ehi! Ciaoooo!!!!Eccomi qui con un nuovo capitolo. Il ballo continuerà e la nostra Jackie incontrerà qualcuno che non vedeva da molto, troppo tempo. Se vi ho incuriosito continuate a seguire la storia, e recensite per favore :) Baci!

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Capitolo 3
*** L'oscurità. ***


L'OSCURITA'.



"Sai, se non mi avessero detto che eri tu la mia piccola Mel, non ti avrei riconosciuta."
 
Mel si girò di scatto sentendo quelle parole. 
 
"Scusi, ci conosciamo forse?"
 
Scrutò una figura maschile avvolta nell'oscurità della notte. L'unica cosa visibile erano gli occhi di colui che stava avanzando lentamente verso di lei. Continuava a fissarli, a fissare lui, ad osservarlo nei minimi dettagli cercando di capire chi fosse il suo interlocutore, ma niente. Eppure aveva qualcosa di familiare, il suo sguardo. I suoi occhi erano del colore del cioccolato fuso. Arrivò poi ad essere totalmente illuminato dalla luce della luna piena che si trovava direttamente su di loro. Era lui.
 
"Joseph!"
 
Esclamò lei impercettibilmente, in un sussurro. Lui si accorse che lei lo aveva riconosciuto perchè il suo sguardo era mutato. Da curioso era diventato meravigliato. Sul suo volto c'era stupore, malinconia, incertezza.
 
"Ehi, vedo che non sono cambiato poi tanto, ci hai messo poco a capire chi fossi. Io quando ti ho vista non credevo ai miei occhi. Sai ti ricordavo come la piccola Mel brufolosa,quattrocchi  e dal sorriso d'argento. Sei cambiata in tutto questo tempo, Jackie."
"Potrei dire lo stesso Adam. Perchè sei qui?"
"Perchè sono stato invitato, Jackie, non sono un imbucato."
"Non intendevo questo. Smettiamola con i nomi di battesimo. Volevo dire perchè sei qui a New York? Tu non vivi nella West coast? Qual buon vento ti porta qui nella Grande Mela?"
"Lavoro. Sto promuovendo il mio primo album da solista in tutto il mondo e New York ne fa parte, quindi perchè non farlo proprio ad uno degli eventi mondani più importanti e frequentati qui a Manhattan? E' una grande opportunità per me. E poi che ne sai che vivo in California?"
"Non sono un alieno, Joe. Li leggo i giornali, so chi è Joe Jonas e chi sono i Jonas Brothers. Il fatto che non ci sentiamo nè vediamo da molti anni non mi hanno impedito di informarmi sulla tua vita."
"Non sei l'unica. Devi essere proprio cambiata, la Mel che mi ricordo era la mia migliore amica, quella conosciuta a New York durante una passeggiata a Central Park prima che iniziasse il diluvio universale. Eri una bambina così timida, eppure la tua timidezza è sparita a quanto pare. Se non sbaglio due anni fa circa hai avuto addirittura il coraggio di bere fino ad ubriacarti e fare uno spogliarello molto sexy all'inaugurazione del Palace qui a Manhattan. Non ti immaginavo così svampita Mel."
 
La ragazza si bloccò. Quella fu probabilmente una delle giornate peggiori della sua vita. I ricordi riaffiorarono alla sua mente ed il suo sguardo si perse nel vuoto. Joe si rese conto dell'improvviso mutamento dello stato d'animo di Mel, ma non si spiegava il perchè. Poi lei prese la parola.
 
"Sai, Joe, hai ragione è proprio tanto tempo che non ci vediamo. Tante cose sono successe, altrettante ne sono cambiate. Ti auguro il meglio e in bocca al lupo per il tuo show. See no more è molto bella, ma devo dire che hai fatto proprio un buon lavoro con questo album, mi piace, molto, così come mi piacciono quelli dei Jonas Brothers. Ora dovrei tornare alla festa, tra un pò ci sarà il ballo padre-figlia e poi il brindisi conclusivo. Mi ha fatto piacere rivederti."
 
Gli rivolse un sorriso appena accennato, poi si dileguò scomparendo nell'oscurità che prima aveva nascosto lui. Averla rivista gli aveva fatto uno strano effetto, la loro non era mai stata una grandissima amicizia, ma lui le aveva sempre voluto bene, dal primo momento in cui l'aveva incontrata e da lì tutto era iniziato. Non avrebbe fatto sì che si perdessero di nuovo. L'aveva ritrovata, non poteva permettersi di lasciarla andare via. L'avrebbe aiutata, perchè lei aveva bisogno di un aiuto, di questo era certo.

 

 
Eccomi qui con un nuovo capitolo. Ma c'è qualcuno che segue questa storia? O: Baci, Lulù.

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Capitolo 4
*** Sorpresa! ***


Sorpresa!



  Il sole era alto nel cielo, gli uccellini cinguettavano, i bambini si apprestavano ad andare a scuola e i loro genitori ad andare a lavoro. Mel, invece, dormiva finalmente beata avvolta tra le sue coperte dopo aver trascorso l'intera notte insonne. Non riusciva a spiegarsi il perchè, o forse non voleva, ma in realtà il motivo per cui si sentiva turbata aveva un nome e un cognome : Joaseph Adam Jonas. Era stata una vera e propria sorpresa ritrovarselo lì, non aveva mai pensato che un giorno l'avrebbe rivisto, certo ci sperava, ma non credeva che dopo 8 anni di assenza si sarebbe improvvisamente rifatto vivo come se nulla fosse. In realtà credeva che non l'avrebbe mai più rivisto in vita sua, eppure si sa che il destino fa brutti scherzi. Poi improvvisamente, ad interrompere il sonno di Mel fu qualcuno che entrò come un uragano in camera sua, seguito a ruota da Charlotte, governante nonchè seconda madre di Mel. Perchè seconda madre? Perchè era stata lei a crescerla quando la sua mamma, quella naturale, non c'era.

"Ehi, ma che.."

"Signorina, gli avevo detto che lei stava dormendo, ma non ne ha voluto sapere."

Mel, ancora assonnata,  non aveva capito a chi si stesse riferendo finchè..

"Oh mio Dio! Joseph Adam Jonas che diamine ci fai qui, in camera mia?"

"Oh che bella accoglienza! Buongiorno anche a te, Mel! Anche per me è un piacere rivederti! Come stai? Tutto bene?  A me sì, grazie!

" Levati quel sorrisino sarcastico che hai in faccia e sì, sto bene grazie, ora sparisci!"

"Questa è la mia faccia, la mia bella faccia. E non si direbbe che tu stia bene dalle profonde occhiaie che hai."

"Fatti miei!"


"Beh, se non serve altro io toglierei il disturbo, signorina. Le ricordo che la colazione è pronta."

"Grazie, Charlotte, ma passo."

"Ancora? Sono due giorni che non mangia. Dovrebbe mettere qualcosa nello stomaco."

"Non ho fame adesso, mangerò qualcosa più tardi."

Charlotte uscì lasciando soli Mel e Joe, in religioso silenzio. Ma Mel sapeva che quel silenzio non sarebbe durato a lungo, Joe avrebbe cominciato presto con le sue domande a raffica, ed infatti 3-2-1...

"Perchè non mangi da 2 giorni? Perchè mi tratti così? E perchè sembra che tu non sia per niente felice di vedermi?"

"1) Perchè non ho fame. 2) Ti tratto come meriti. 3) Perchè forse non sono felice di vederti? Joe tu eri il mio migliore amico, sei sparito! Come pretendi che mi senta ora che improvvisamente sei ritornato nella mia vita? Ritornato poi, che parolone! Quanto starai qui? Uno, due, tre giorni al massimo? Sì, è così, perchè sei qui solo per lavoro. Quando avrai finito farai di nuovo le valigie e sparirai come se niente fosse. E' già successo e io non voglio di nuovo dipendere da te e star male quando te ne andrai. Sebbene ci fossimo ripromessi che ci saremmo tenuti in contatto, non l'abbiamo fatto. Ci siamo persi totalmente! Se non esistessero i giornali o internet, io ora non saprei niente di te. Non voglio dovermi sentire di nuovo vuota quando te ne andrai, non so se ce la farei di nuovo a rialzarmi."

"..Mel io non credevo di averti fatta starecosì male. Credevo ce l'avessi con me per averti lasciata da sola dalla sera alla mattina. Ma dal momento in cui sono partito , ogni giorno la tua mancanza si faceva sentire, dentro di me sentivo come un vuoto, un vuoto che solo tu potevi colmare, ma eri così lontana. Io non dovevo nemmeno venirci ieri sera a quel ballo, ma quando mi hanno detto che per promuovere il CD avrei dovuto far tappa anche a New York, mi sei subito venuta in mente e quando per uno strano scherzo del destino ho letto sul New York Times che ci sarebbe stato il tuo debutto in società, ho colto al volo l'occasione e sono corso qui. Ti prego di credermi.."

Attimi di silenzio seguirono. Avevano finalmente messo le carte in tavola, si erano sfogati e adesso si guardavano negli occhi scrutandosi a vicenda.
Poi lo sguardo di Mel si addolcì e prese parola..

"Sai Joe, il tuo lessico è migliorato dall'ultima volta"

"Oh, grazie madame. Le andrebbe una passeggiata a Central Park e magari un caffè?"

"Come ai vecchi tempi?"

"Come ai vecchi tempi."
  



Ehilà! Eccomi con un nuovo capitolo. Nel prossimo che spero di postare a breve, ci saranno probabilmente importanti rivelazioni, quindi chi segue la mia storia, continui a farlo. Potreste lasciare recensioni? Positive, negative, come vi pare, ma vorrei solo riuscire a capire se la mia storia fa schifo o se piace a qualcuno, gioverebbe alla mia autostima!! Detto ciò vi saluto, alla prossima un bacione! :)

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Capitolo 5
*** La Quercia. ***


LA QUERCIA.



"Oh mio Dio Mel, ma che diamine stai combinando? Sei dentro quel bagno da minimo un'ora!"
 
"Joe, io ho una reputazione da difendere qui, non posso uscire senza essermi preparata a dovere, anche se si tratta di andare a fare una passeggiata con te. E poi sono solo 40 minuti."
 
" Ehi che vuol dire "anche se si tratta di una passeggiata con te"?? Stando con me potresti finire sui giornali per quanti paparazzi mi stanno dietro!"
 
"Ehi superstar calma! Scherzavo, vedo che sei rimasto permaloso. Comunque sono pronta, eccomi!"
 
Mel uscì da quel bagno ancora più bella di come ci era entrata e Joe stetava a credere che quella fosse la sua piccola Mel, quella bimba bruttina ma che lo aveva subito colpito per il suo carisma e la sua solarità.
 
 
"Te l'ho già detto che sei migliorata negli ultimi anni? Davvero potresti sfilare per Victoria's Secret, anche se la tua faccia non è per così dire da angioletto."
 
"Già fatto, aspetto la prossima sfilata."
 
"Come non detto, andiamo?"
 
"Sì, il mio stomaco chiama"
 
 
 
Un'ora più tardi.
 
"Ok ora mi devi spiegare come hai fatto ad ingurgitare tanti muffin in un'oretta scarsa."
 
"Allenamento,baby"
 
"Ti va di andare a Central Park? Nel nostro posto.."
 
"Certo, non devi neanche chiedere."
 

Si avviarono, così, sotto la loro quercia. Non era un albero come tutti gli altri, era l'albero, quello che aveva visto la loro amicizia nascere, crescere e spegnersi.
 

"Sai, Mel, ieri alla festa ho visto tutti, tuo padre, tua madre, i tuoi nonni, cugini, zii , ma non mi sembra di aver visto Monique. Come ha fatto a scamparsela?"

 
Mel si incupì improvvisamente, poi un ghigno, che non voleva dire altro se non amarezza, si fece spazio sul suo volto.

 
"Grazie ai suoi due grandi amici: droga e alcool. Un mix perfetto direi."
 
"Che vuoi dire?"
 
"Voglio dire che i suoi due grandi amici le hanno offerto un viaggio di non ritorno verso il paradiso circa 2 anni fa e lei non si è tirata indietro."

 
Fece una pausa di circa 3 minuti, poi riprese , ma la sua voce non era più tanto fredda e distaccata, tutt'altro. Era tremolante e sofferente.

 
"E' morta, Joe. Hai presente quando credi di avere tutto, ma vuoi di più? Lei cercava quel qualcosa in più e diceva di sentirsi pienamente soddisfatta solo quando prendeva quelle maledette pasticche che scivolavano giù per la sua gola grazie ad un sorso di Brandy."
 
"Io non lo sapevo, non volevo farti stare male, scusa Melody."
 
"Figurati, come potevi saperlo? Strano però, la notizia ha fatto furore per mesi sui giornali americani più importanti. La figlia di uno degli uomini più ricchi della East Coast muore strafatta! Ormai anche i topi ne erano a conoscenza. E poi da quando mi chiami Melody? Non fare il serio, Joe, non ti si addice. Ti preferisco allegro e pimpante e non voglio farti pena. Monique se l'è cercata."
 
"Per te questo ed altro mia piccola Mel, sarò il più allegro e pimpante Joe sulla faccia della terra."
 
"Così va meglio!"
 
Seguirono attimi di silenzio in cui Joe non poteva far altro che osservare Mel. Gli era sembrata arrabbiata, come se non le importasse niente, ma ricordava che quelle due sorelle erano state inseparabili e si volevano molto bene, non si spiegava il perchè della reazione della sua migliore amica.


 
Eccomi con un nuovo capitolo. Cercherò di postare il prossimo al più presto :) Baci.
 
 

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Capitolo 6
*** Sareste i nuovi Brad e Angelina...! ***


SARESTE I NUOVI BRAD E ANGELINA..!




Eravamo rimasti a parlare fino ad ora di pranzo, poi mi riaccompagnò al loft ed andò via.


"In fin dei conti sono qui per lavoro, no? Devo fare anche il mio dovere."  

Questo aveva detto quando Mel gli aveva chiesto di rimanere, voleva riscoprire il suo Joe, era da tanto, troppo che non si vedevano e in tanto tempo sicuramente anche lui era cambiato, ma lei aveva intenzione di scoprire tutto di lui.
La sua compagnia la metteva di buon umore, anche dopo la rivelazione riguardo la morte di Monique, lui era stato capace di sviare il discorso per far sì che lei non soffrisse ancora per la perdita della sua sorellona, quella che un attimo prima diceva  "Io e te contro il mondo, per sempre" e quello dopo invece era morta, lasciandola da sola. Perchè sì, Mel si sentiva sola pur avendo molte amiche, solo Joe era in grado di farla sentire importante, o almeno così credeva.

"Signorina vedo che è tornata per pranzo, non sapevo sennò le avrei fatto preparare qualcosa, ma ora provvederò subito."

"No, Charlotte, non occorre davvero, ho finito un'oretta fa di ingozzarmi di muffin di tutti i tipi e non ho per niente fame, magari farò più tardi uno spuntino. Mio padre è tornato da lavoro?"

"No, signorina, anzi è partito poco fa, passerà il week-end fuori città per affari e mi ha gentilmente chiesto di salutarla. Ha detto che gli mancherà la sua bambina, ma che era felice che lei e Joe vi foste ritrovati e che sareste una bellissima coppia."

"Sì, sì certo, lo chiamerò più tardi."


Poi si soffermò sulle ultime parole di Charlotte e strabuzzò gli occhi.


"Come scusa? Io e Joe? Coppia?  Spero stia scherzando! Ha ha è ridicolo, ma cosa va pensando? Sarà la crisi di mezza età!"

"Oh andiamo signorina, io appoggio in pieno vostro padre, ha ragione, sareste una coppia perfetta. E poi Joe è cresciuto davvero bene, potreste essere i nuovi Brad e Angelina, David e Victoria, sì sì già vedo i vostri nomi dappertutto."

"Ehi,Charlotte, scendi dalle nuvole per favore, non ci penso nemmeno! Io e Joe Jonas non saremo mai una coppia, lui è il mio migliore amico, non vale la pena complicare le cose, anche perchè io per lui sono come una sorella, quindi smettetela col farvi i film mentali da premio Oscar sulla mia vita sentimentale. Adesso ho bisogno di un bel bagno caldo e di organizzarmi la serata, non ho voglia di rimanere a casa a poltrire. "

"Ok, allora le preparerò la vasca da bagno e poi vedrò quali premiere ci sono stasera, otterrò l'invito per quella che preferisce."

"Grazie, metti i sali nell'acqua per favore, la mia pelle ultimamente è più secca del solito."

"Sarà lo stress, signorina."

"Già."




Eccomi con un altro capitolo. Quale premiere sceglierà Mel? Scopriamolo nel prossimo capitolo :)

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Capitolo 7
*** Premiere. ***


PREMIERE.



"Allora signorina Walker stasera ci sarà la premiere per il nuovo film di Johnny Depp. Ci saranno Brad e Angelina, Julia ed Emma Roberts, Orlando Bloom con sua moglie Miranda Kerr, Heidi Klum e marito, Will Smith e famiglia, Miley Cyrus, Alex Pettyfer, Katy Perry, Blake Lively, Darren Criss, Ed Westwick, Ian Somerhalder , Kim Kardashian , Jo....e tanta altra gente.."


"Mmm, ok sembra buona e poi si può dire che conosco quasi tutti tra quelli che hai nominato, magari chiamerà Miranda ed Emma per vedere cosa indosseranno, almeno saprò orientarmi. Se metteranno il mini dress allora io andrò con un lungo vestito con strascico no?"

"Certo, bisogna distinguersi, le porto il telefono."



"Ehi Kerr, da quanto tempo! Senti ho saputo che anche tu stasera sarai alla prima del nuovo film di Johnny."

"Oh, verrai anche tu , Mel?"

"Sì, sai com'è qui non c'è di meglio da fare e muoio dalla voglia di prepararmi come si deve."

"Già, sono d'accordo. Io pensavo di indossare un abito che ho comprato l'altro giorno di Valentino, è magnifico, non vedo l'ora di fartelo vedere stasera. Dobbiamo anche parlare del prossimo servizio fotografico per Victoria's Secret, tra un pò Hawaii baby!"

"Hanno fatto come al solito le cose in grande vero?"

"Puoi contarci, e ho visto in anteprima i costumi della collezione Primavera-Estate 2012 , una favola sul serio."

"Allora credo che da stasera in poi ci vedremo molto spesso."

"Sì, non vedo l'ora. Ti lascio, è arrivata la truccatrice. A più tardi."

"Sì, a dopo."



"Charlotte! Metterò il mini-dress Marchesa."

"Lo preparo subito."


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"Oh, signorina Mel, è come al solito magnifica. La limousine l'aspetta qui sotto."

"Sono pronta. A più tardi Charlotte. E ti prego non aspettarmi alzata, probabilmente farò tardi con Emma."

"Come desidera."

"Sul serio, dici sempre così, ma ti trovo sempre alzata, riposati anche tu per una volta, ne hai bisogno."

"Cercherò di farlo."


Le sorrise e si diresse verso l'ascensore.



Mezz'ora dopo.

L'auto si fermò e in pochi secondi l'autista le aprì lo sportello.
Appena messo piede fuori la limo, una miriade di flash la colpirono in pieno, ma lei offrì a tutte quelle macchine fotografiche sempre un sorriso perfetto, degno di una grande diva di Hollywood. I giornalisti facevano domande su domande e Mel cercava di rispondere a tutte con molta serenità. Poi , da dietro, qualcunola rubò a tutta quella folla.

"Ehi, ma chi.......Joe? Che ci fai tu qui?" Chiese una Mel piacevolmente sorpresa.

"Sono stato invitato, piuttosto tu che ci fai qui?"

"Io invece mi sono auto-invitata."

Gli risposi così ed in seguito gli mostrai uno dei miei sorrisi a 32 denti.

"Beh sono felice che tu sia qui, almeno avrò compagnia."

"Già, ne sono felice anche io."

"Entriamo, qui ci sono troppi flash."

"Sì, hai ragione. E il film sta per iniziare."


Nooo, ma mica vi aspettavate che Mel e Joe si sarebbero incontrati? Ahahahah sono scontatissima dite la verità :)  Recensite!! Baci !!

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Capitolo 8
*** Finta bionda parte all'attacco. ***


FINTA BIONDA PARTE ALL'ATTACCO.


 

Durante il primo tempo del film Mel era stata rigida e puntava lo sguardo verso quell'enorme schermo fingendo interessamento, in realtà non ne aveva guardato realmente nemmeno una scena.  Era pensierosa, non riusciva a togliersi di testa le parole di Charlotte: "Sareste una coppia perfetta" . Ma và,và. Forse era meglio applicarsi a guardare quel capolavoro di Johnny nei panni dell'affascinante uomo che tutte le donne vorrebbero accanto. Per la miseria, avercelo un Johnny tutto per lei!

Nella pausa si alzarono tutti meccanicamente e si diressero verso il bar  per prendere qualcosa da bere.

"Allora come ti è sembrato il film?"

"Oh beh è stato davvero carino. Insomma io l'ho seguito dall'inizio, non so te!"

"Certo, Mel. Vedi il fatto è che saranno anche secoli che non ci vedevamo, ma non me la racconti giusta. Non sai nemmeno il nome del protagonista!!"

"Ma dai, Joe, lo sanno tutti che il protagonista di chiama Andrew..o Josh.."

"Non ci sei nemmeno lontanamente vicina. Come mai sei pensierosa? Qualcosa ti turba?"

"No assolutamente, sarà la stanchezza. Magari è meglio tornare a casa."

"Ti accompagno. Tanto anche io mi stavo annoiando."

"Ok, come vuoi."

E  mentre si dirigevano verso l'uscita una voce stridula attirò l'attenzione di Joe.


"Ehi Joooe! Da quanto tempo! Dove vai? Tra un pò ricomincia il film."

"Oh, ciao Vanessa.Vado via, accompagno una persona a casa, magari affitterò il dvd per il seguito."

"Ma dai, non se ne parla nemmeno, chiama un taxi a questa persona e torna dentro con me a vedere il film. Ci divertiremo!"

"Vanessa non mi sembra il caso, cioè..mi farebbe davvero piacere, ma.."

Mel che fino ad allora era rimasta in disparte, vedendo l'amico perplesso, decise di inserirsi nel dialogo con la biondina che si ritrovava davanti. Magari a Joe interessava quella finta bionda da quattro soldi, non voleva mettersi in mezzo.

"Joe non c'è problema, torno da sola. E poi il film ti interessava quindi vai. Ci vediamo domani."

"Ma...sei sicura? "

"Certo. Ciao."

Girò i tacchi e si diresse verso l'uscita evitando di guardare dietro di sè l'amico. Sentiva il suo sguardo alle sue spalle, ma non doveva interessarle, ora l'unica cosa che desiderava era togliersi le scarpe, e dormire placidamente nel suo lettone.




Di nuovo, eccomi con l'ottavo capitolo.Spero di postare presto il nono, ma la vedo difficile. Soprattutto perchè le recensioni sono pochissime e sembra che la mia storia non piaccia a molti..non mi sento stimolata a continuare. Tuttavia ci proverò. Un bacio :)

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Capitolo 9
*** Pensieri. ***


PENSIERI.


"..accompagno una persona a casa."

Così aveva detto Joe e Mel si tormentava con quella frase da quando aveva messo piede in camera sua. Erano già le 2 di notte e continuava a chiedersi perchè l'avesse definita "una persona" cioè certo lei lo era in quanto essere umano, ma le sembrava un appellativo tanto freddo e distaccato; insomma lei era la sua migliore amica poteva almeno presentarla come tale a quella Vanessa. Ma probabilmente stava pensando troppo a quella semplice esclamazione di Joe. Il fatto è che quando aveva detto quella semplice frase, lei si era sentita in qualche modo offesa, messa da parte, certo  non pretendeva chissà quale reale presentazione, ma un minimo di galanteria se la sarebbe aspettata. Forse aveva solo bisogno di rilassarsi e dormire, in fondo non aveva commesso un'azione orribile, non poteva accusarlo di nulla, evidentemente in quei giorni aveva accumulato troppe emozioni contrastanti, quindi adesso doveva sfogare in qualche maniera.
Dopo alcuni minuti finalmente si arrese alla stanchezza e si addormentò.



Alle prime luci dell'alba mel si alzò, non aveva dormito affatto bene, ma aveva fame, quindi si diresse in cucina e, dopo aver preso gli ingredienti necessari, decise di preparare dei biscotti morbidi con gocce di cioccolato. Cucinare era sempre stata una delle sue grandi passioni. Quando era piccola sognava di aprirsi una pasticceria e sfornare le torte più belle al mondo, curate in ogni inimo particolare. Crescendo, i suoi interessi erano cambiati, ma si sa una passione rimane tale.  Dopo circa un'oretta, sporca di farina, tirò fuori l'ultima infornata di biscotti e poi si  accasciò al suolo totalmente stremata. In tutto ciò, infatti, doveva mettere ancora qualcosa nello stomaco e non mangiava dal giorno precedente.
Poi improvvisamente la porta della cucina si aprì, strano perchè il padre era fuori per lavoro e Charlotte aveva la giornata libera.

"Ehi Mel! Che buon profumo!! Biscotti?"

Ecco chi era! Chi altri sennò?

"Joe attento non prenderli, scottano!"

Troppo tardi, il suo amico aveva già in bocca uno dei suoi biscotti e saltellava come una marionetta per tutta la cucina. Mel iniziò a ridere sommessamente.

"Ti avevo avvertito, ma come al solito sei troppo goloso per trattenerti!"

Poi la ragazza gli si avvicinò e con un tovagliolino gli pulì l'estremità della bocca, ma forse si era avvicinata più del dovuto. I suoi occhi si persero nello sguardo prepotente e profondo di Joe, ma prima che potesse commettere una sciocchezza si allontanò da lui forse un tantino bruscamente, tanto da lasciarlo in un certo senso confuso per la situazione.

Dopo qualche minuto di silenzio imbarazzante, Joe prese la parola.

"Ieri sera mi sono divertito molto alla fine con Vane. Sai è molto simpatica, se la conoscessi ti piacerebbe."

"Non direi, le bionde non mi sono mai piaciute. A te invece vedo che vanno abbastanza bene. Ti interessa?"

"No, non credo. Probabilmente non ci uscirò."

"Quindi stasera film qui da me? Potrei prepararti quei brownies che ti piacciono tanto.."

"Certo, aspetta un attimo.."

Neanche il tempo di finire la sua frase che il cellulare di Joe prese a squillare.


"Ehi Vanessa! Qui tutto bene, adesso sono da Mel, la ragazza che era con me ieri."

E ancora una volta non l'aveva definita sua amica. Mel tornò a pensarci finchè non riprese ad origliare la conversazione che il suo amico stava avendo con quella bionda.

"Certo,allora stasera ti passo a prendere alle 7, credo che potrò rimandare l'impegno che avevo, non era importantissimo . Vedrai ci divertiremo. Un bacio."



"Insomma non avevi intenzione di uscirci eh?"

Forse Mel aveva fatto quella domanda con una piccola nota di acidità che il ragazzo non potè non notare.

"Ehi Mel non prendertela."

"Figurati. Addio brownies. Divertitevi stasera, mi raccomando."

"Dai Mel non fare così, mi fai sentire in colpa."

"Non me la sto prendendo, Joe. Non vedo perchè dovrebbe. In fondo io sono una persona, una ragazza, un impegno non importantissimo. No ma va bene, sul serio. Magari stasera uscirò anche io ho sentito che aprono un nuovo locale in centro. Farò un salto lì."

Detto ciò prese un biscotto e si buttò con non molta grazia sul divano in salotto senza rivolgere lo sguardo verso Joe e lui, non capendo la reazione "eccessiva" dell'amica uscì velocemente da quell'appartamento ripensando alle sue parole. Non aveva intenzione di offenderla, ma non aveva esagerato un pò?



Eccomi con il capitolo 9. Nessuna recensione a quello precedente. Non andiamo mica bene così?!?!

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Capitolo 10
*** Si fa festa! ***


SI FA FESTA!


Mmmm vediamo un pò.. cosa si indossa per l'apertura di una disco in centro? Diciamo che discoteca e paillettes vanno a braccetto per certi versi. Il vestitino comprato due settimane fa andrà benissimo.


http://www.polyvore.com/cgi/set?id=35875522 ]


Dopo aver riflettuto a lungo su chi portare con sè per quella serata, Mel optò per Emma Roberts, alla premiere l'aveva vista da lontano ed era riuscita a salutarla solo di sfuggita. Inoltre con lei il divertimento era assicurato quindi magari le avrebbe fatto una telefonata.

"Ehi Em! Come stai donna?"

"Bene, bene direi! Qual buon vento Walker?"

"Sai pensavo che è da tanto che non ci divertiamo un pò insieme, ti va di venire con me all'apertura della nuova disco all'angolo della Sunset"

" Certo, mi andrebbe eccome! Il proprietario tra le altre cose è un buon amico di mia zia, ci riserverà il tavolo migliore."

"Perfetto, ci vediamo lì allora."



Due ore dopo Mel era lì con Emma e chiacchieravano allegramente del più e del meno fin quando due ragazzi che dovevano avere la loro età non si avvicinarono per scambiare due parole.

"Ciao, io sono Jesse e lui è Ian. Vi abbiamo viste qui e abbiamo pensato di offrirvi qualcosa da bere.  Possiamo unirci?"

Mel stava per dirgli palesemente di girare alla larga, ma Em a quanto pare non era dello stesso avviso.

"Prego, un pò di buona compagnia non potrà certo farci male."

E subito dopo le sussurrò: " Siamo venute per far festa no, Walker? Allora facciamolo."

Mel , lasciatasi convincere  dall'amica, non potè far altro se non annuire ed ingurgitare l'ennesimo sorso del Cosmopolitan che le era stato gentilmente offerto da quei due ragazzi che, adesso che li guardava con più attenzione, non erano proprio niente male.




Tadaaaan!! Altro capitolo :) Ho nuove idee quindi presto ci saranno tante novità, continuate a seguire la piccola Melody :)

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Capitolo 11
*** Incontri. ***


INCONTRI.




"Ehi Mel, non avrei mai pensato di incontrarti qui!"

Alle orecchie della ragazza arrivarono subito queste parole ed in un attimo riconobbe la voce della persona che le stava rivolgendo la parola, Joe.

"Qual buon vento, ti avevo già detto che stasera sarei venuta qui."

"Non immaginavo. Vedo che hai compagnia. Ciao Emma è da tanto che non ci si vede. Loro sono..?"

"Nuove amicizie, ciao io sono Melody, un'amica di Joe, tu devi essere Vanessa!"

Si presentò automaticamente alla ragazza bionda accanto al suo migliore amico con una nota di acidità nella voce, forse dovuta al fatto che aveva bevuto qualche drink di troppo o perchè Joe aveva preferito la compagnia di una bionda da quattro soldi piuttosto che una serata in memoria dei vecchi tempi con lei.

"Già, sono io tanto piacere Melody."

"Oh il piacere è tutto mio!"

Poi l'attenzione di Mel fu richiamata da Jesse.

"Ehi Mel, Em , vi va un giro? "

Ebbene sì era arrivato il momento di cogliere la palla al balzo.Così non esitò a rispondere.

"Certo, questo locale si sta riempiendo troppo per i miei gusti, un pò d'aria mi farà bene."

Mentre si allontanavano dirigendosi verso l'uscita, Joe fermò Mel trattenendola per il polso.

"Mel non li conoscet, non fidarti di chiunque ti si presenti."

"Sono grande e vaccinata Joe. Stasera voglio divertirmi credo di averne il diritto, quindi torna dalla tua dolce metà e non preoccuparti per me."

Poi si voltò verso una Vanessa piuttosto annoiata e la salutò con un sorriso piuttosto finto.

"Divertitevi, mi raccomando. Vanessa fossi in te ballerei con qualche ragazza, a Joe piace essere spettatore di una cosetta del genere, dice che lo eccita. Ci si vede eh?"

Poi prese la mano di Jesse e con Emma e Ian al seguito uscirono dal locale.



Ehi gente !! Come va? La scuola è ricominciata e probabilmente non avrò parecchio tempo per scrivere spesso, ma tuttavia tenterò. Vi ho mai detto che una delle mie passioni più grandi è il canto? No probabilmente. Studio da un pò di tempo e ho sempre pubblicato cover su youtube, ma le visualizzazioni sono pochissime quindi chiedo a voi di vederle, sentirle, condividerle con gli amici e commentarle sia nel bene che nel male, accetto critiche senza problemi, mi insegnano a crescere. Ultimamente ho pubblicato cover di Someone like you di Adele, Skyscraper di Demi Lovato e Jar of hearts di Christina Perri anche se a me piace molto di più la versione che Lea Michele canta in una puntata di Glee :D Detto ciò sotto metterò i link e spero davvero vi piacciano. Per quanto riguarda la storia, come ho detto cercherò di aggiornare molto presto. Un bacio :)

Someone like you : http://www.youtube.com/watch?v=qmHKLS3z7is
 
 

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Capitolo 12
*** La lettera. ***


LA LETTERA.



One week later.

Una settimana, era passata un'intera settimana senza che si sentissero. Non una telefonata, non un sms . Mel non voleva litigare, credeva di non averne la forza, ma da parte sua era convinta di non aver fatto niente di male. Cosa c'è di sbagliato nell'approcciare con un bel ragazzo in un locale? Niente. Certo magari doveva andarci piano sulla questione di Vanessa, ma il fatto che Joe l'avesse preferita a lei l'aveva fatta arrabbiare sul serio e quindi si era comportata di conseguenza, come poteva Joe biasimarla per questo? Però non aveva dato segni di vita da quella sera al locale.
Per quanto riguardava Jesse, dopo essere usciti da quel luogo l'aveva gentilmente liquidato ed era tornata nel sul appartamento a mangiare gelato mentre guardava "Vacanze romane", uno dei suoi film preferiti in assoluto. 
E ora il suo cellulare aveva preso a squillare.
Joe.

"Pronto?!"

"Sto salendo, aprimi."

Quindi si aggiustò nello specchio ed aprì la porta. Si ritrovò davanti un Joe piuttosto bagnato a causa della pioggia newyorkese.

"Sai hanno inventato gli ombrelli."

"Spiritosa. Al posto di fare del sarcasmo che ne diresti di offrirmi ospitalità, calore ed una cioccolata bollente che mi sto ghiacciando?"

"Agli ordini, ma prima vatti a cambiare, ti prendo qualche vecchio vestito di Ryan."

"Ehi, chi diavolo sarebbe Ryan?"

"Ex ragazzo di Monique."

" E perchè ci sono i suoi vestiti qui?"

"E' un interrogatorio? Perchè per un pò è venuto a stare qui e poi è sparito senza portare niente con sè."


MEl andò in camera di sua sorella trascinando i piedi molto svogliatamente. Aprì uno dei cassetti che fino ad allora non aveva osato toccare e dopo aver estratto una felpa da esso , notò una lettera accuratamente nascosta tra i calzini. Si sa, una ragazza curiosa non riesce a resistere alla tentazione e Mel era una di quelle, quindi aprì la lettera e ne tirò fuori un foglio leggermente spiegazzato. Lesse velocemente il contenuto della busta per poi farlo cadere a terra.

Quando Joe entrò nella stanza dove si trovava Mel per vedere che fine avesse fatto la trovò immobile, pallida e con lo sguardo perso dinanzi a sè.

"Mel, ehi Mel che succede? Ti senti bene? Guardami ti prego."

La scosse con tutta la sua forza cercando di far ragionare la ragazza.

"Prendi, leggi quella lettera."


Siamo solo al 27 settembre e la scuola mi ha già stancata. Non un attimo di libertà, già non se ne può più sul serio. Questo nuovo capitolo fa abbastanza schifo lo ammetto, ma ho cercato di fare del mio meglio. Presto scoprirete cosa c'è scritto in quella lettera, qualcosa che non vi aspetterete mai :D Continuate a seguirmi, un bacione.

P.s.: Passate qui e visualizzate le nuove cover :D http://www.youtube.com/user/MissDudy95?feature=mhee questo è il mio canale :)

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Capitolo 13
*** Cara Mel.. ***


                                                                                                        CARA MEL...



Cara Mel,
se stai leggendo questa lettera significa che finalmente l'hai trovata. In realtà non so nemmeno io perchè ti sto scrivendo quando avrei potuto parlartene faccia a faccia, ma lo sai, la più coraggiosa tra le due sei sempre stata tu. Sicuramente ora starai squotendo la testa in segno di negazione, ma è così, è un dato di fatto. E' vero sono io la sorella maggiore, ma sono solo più vecchia di te, in quanto a maturità mi superi di gran lunga, ma non ci soffermiamo su questo. Ti scrivo questa lettera per due ragioni fondamentali.
Punto uno - voglio scusarmi con te. Ti avevo promesso che saremmo state sempre io e te contro il mondo , ma purtroppo non avevamo messo in conto che esiste un male più grande di noi e questo male si chiama morte. Ebbene sì ha deciso di bussare proprio alla mia porta e si sa non si può scappare da essa quando decide che sarai proprio tu la sua prossima vittima. Mi scuso con te perchè avrei dovuto dirti che si stava facendo spazio in me un male incurabile, il cancro. E' per questo che ho deciso di finirla prima che le mie condizioni peggiorassero anche se l'ho fatto nel peggiore dei modi, e magari adesso proverai rancore ed ira nei miei confronti, ma vorrei che tu facessi un'ultima cosa per me, qualcosa che mi sta veramente a cuore. dentro di me non cresceva solo il male, ma anche una piccola creaturina ed è qui che ti illustrerò il secondo punto.
Sono qui in questo letto d'ospedale pregandoti di prenderti cura di lui. Sì è un maschietto e non puoi immaginare quanto sia terribile dovermi separare da lui. L'assistente sociale ha trovato una buona famiglia affidataria, ma solo adesso rimpiango la mia decisione. Vorrei che lo trovassi e che facesse parte della nostra famiglia, della tua vita. Vorrei che tu sia il suo punto di riferimento come lo sei stata per me. So di chiederti tanto, forse troppo, ma ti supplico di esaudire questo mio ultimo desiderio. Ti voglio bene e sarò sempre con te qualsiasi cosa accada, sarò il vostro angelo custode e veglierò su di voi affinchè non vi succeda mai niente. Ricordami con me la tua dolce sorellona, cancella dai tuoi ricordi gli ultimi tempi. Sii felice e vivi come se il domani non ci fosse, io l'ho capito troppo tardi. Ci rivedremo, magari.

                                                                                                                                                                                                                           A presto,
                                                                                                                                                                                                                           Tua Monique.      

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Capitolo 14
*** Decisions. ***


                                                                                                              DECISIONS



1 ,2, 3 giorni erano trascorsi e Mel era ancora raggomitolata su se stessa sotto la coperta in piuma d'oca che la riscaldava da quell'inverno che si era impossessato della sua anima. Aveva un nipotino da qualche parte del mondo ed ora, sotto richiesta di sua sorella doveva assumersi la responsabilità di cercare un neonato nella Grande Mela, che poi ci sarà un motivo se la chiamano così, è una metropoli,cavolo, come pretendeva di riuscire a trovare una creatura tanto piccola in quel caos? Come era venuto in mente a sua sorella di farsi mettere incinta e di lasciare a lei il compito di crescere Charles. Sì in quei giorni aveva pensato tanto, e riflettuto alla stessa maniera. Aveva anche pensato al nome da attribuire al bimbo e Charles le sembrava appropriato, era così importante ed elegante e poi Cherles Walker suonava davvero bene, perchè avrebbe preso il cognome della sua famiglia nelmomento in cui sarebbe entrato a farne parte. In realtà inconsciamente già era un Walker, bisognava solo trovarlo. Ormai Mel aveva preso la sua decisione, avrebbe trovato il suo piccolo, ma già tanto amato nipotino e si sarebbe presa cura di lui come avrebbe fatto Monique. 
In quei giorni Joe era sempre stato molto presente, mettendo momentaneamente da parte Vanessa, ma Mel aveva finito per liquidarlo, non voleva che si angosciasse per lei e poi sembrava parecchio preso dalla bionda, quindi meritava di vedere ed uscire con una ragazza sebbene la situazione la imbarazzasse e le desse fastidio per chissà quale arcano motivo.



Finalmente decise di alzarsi dal letto, era Lunedì mattina, inizio settimana, inizio delle ricerche.
Si vestì leggermente più pesante dato che negli ultimi giorni l'aria sembrava essersi rinfrescata. In seguito uscì di casa dirigendosi verso l'ospedale in cui Monique aveva dato alla luce il suo bambino, sarebbe partita proprio da lì e dopo avrebbe girato qualsiasi orfanotrofio, centro di servizi sociali o di accoglienza degli Stati Uniti, finchè non avesse trovato Charles Walker. 


http://www.polyvore.com/blue/set?id=35390584
 

Bonsoir :) finalmente ho trovato un pò di tempo per postare qualcosina, anche se si tratta di un capitolo molto breve. Ho bisogno di più ispirazione, ma magari durante le vacanze di Natale riuscirò a portare avanti questa storiella :) Continuate a seguirla e a recensire se proprio non vi fa schifo. Un bacio <3

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Capitolo 15
*** Gelosia. ***


GELOSIA.



Anche Natale era passato. 



Mel aveva davvero sperato in un miracolo di Natale, ma tutte le sue preghiere e tentativi erano stati vani. Ormai erano settimane che girava da un orfanotrofio ad un altro, parlava con assistenti dei servizi sociali ma "Non siamo autorizzati a darle queste informazioni" dicevano. Il Natale era sempre stata la sua festa preferita, dolci e balocchi da tutte le parti, un albero immensamente grande posizionato al centro del loro grande salone decorato con luci bianche e palline di vetro colorate d'oro e rosso e circondato da tanti pacchettini tutti colorati. Purtroppo, però, neanche l'aria gioiosa del Natale era riuscita a vivacizzare Mel che, a poco a poco, si stava rassegnando. Come aveva potuto credere di riuscire a trovare il figlio di sua sorella morta? Come? Avrebbe tanto voluto chiedere aiuto a suo padre, ma era sempre tanto impegnato e un'altra preoccupazione gli avrebbe fatto male al cuore. Joseph all'inizio le era stato accanto, ma tra la sua nuova fidanzata e la sua carriera non aveva potuto far molto. La sua fidanzata. Ogni volta che ci pensava non riusciva a credere alla facoltà del suo amico di rimanere così facilmente stregato da una ragazza che fa la gatta morta con chiunque, ma poichè era suo amico non voleva ferirlo, quindi aveva deciso di farsi gli affari suoi e di non intromettersi, di non mostrargli la gelosia che provava quando li vedeva insieme mano nella mano. Gelosia,sì, si era resa conto di essere gelosa del suo migliore amico quando lui glielo aveva chiesto esplicitamente qualche giorno prima.


Stavano cercando il regalo perfetto per Vanessa quando ad un tratto Joe si fermò all'angolo della Fifth Avenue davanti al suo negozio preferito : Tiffany&Co.
 
"Wow, Joe, non pensavo volessi fare un regalo di Natale anche alla sottoscritta, davvero non serve, però se proprio insisti."

"Eh? Scherzi? Siamo qui per Vane, Mel. Noi avevamo deciso di non regalarci niente quest'anno o sbaglio?"

"Cioè fammi capire, tu conosci questa tizia da meno di un mese e le vorresti già comprare un regalo da Tiffany? Joe scherzi?"

"Beh l'altro giorno parlava di un diamante di non so quanti carati e ha detto che le sarebbe davvero piaciuto tanto."

"Diamante? Ok,ok adesso basta. Dimmi che sono su uno di quei programmi che prendono per il sedere la gente, ti prego. Perchè se non è così sei davvero impazzito. Un diamante? E cosa comprerai alla tua futura moglie quando le chiederai di sposarti, un pianeta?"

" Non è che mi stai facendo tante storie perchè sei gelosa? E' solo un regalo, Mel."

"Io gelosa? E di chi sentiamo? No, non credo proprio sei fuori strada caro il mio Joe, vuoi comprarle un diamante? E così sia però adesso sbrighiamoci, ho freddo."

"Va bene, come dici tu allora cambierò regalo. Adesso andiamo a prendere una cioccolata calda, qui si gela."


Era stato proprio in quel momento che Mel aveva iniziato a pensare e a riflettere sulla reazione che aveva avuto quando Joe aveva detto di voler comprare un regalo alla sua ragazza nel suo negozio preferito. E poi neanche un semplice regalino, un diamante addirittura. Probabilmente si stava già innamorando e a lei questo dava fastidio. E se non avesse avuto più tempo per lei? Non avrebbe potuto sopportarlo un'altra volta. Ma se invece ci fosse di più?



Heilà! Ci ho messo molto, lo so, ma sono stata impegnata e poi l'ispirazione scarseggiava un pò, spero di non aver deluso nessuno, recensite per favore :) Un bacio e Buon anno nuovo a tutti :) 

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Capitolo 16
*** New Year's Eve ***


NEW YEAR'S EVE.




Ebbene sì, anche l'ultimo giorno dell'anno era arrivato  così come il Galà annuale di Capodanno organizzato da zia Rose per fare beneficenza. Ovunque si girasse, Mel avvertiva aria di festa  e tutti, da ogni parte del mondo, avevano già propositi per l'anno nuovo, ma Mel no. Lei doveva sempre distinguersi dalla massa e sebbene sperava che tante cose belle accadessero, riteneva che ripromettersi qualcosa in un giorno che alla fine è totalmente uguale a tutti gli altri e poi attendere che si realizzi senza far nulla di concreto, era soltanto un'inutile perdita di tempo , si sa "tra il dire ed il fare c'è di mezzo il mare", mai nessun detto era stato tanto giusto.

Mel riteneva di non aver nulla di cui festeggiare, era stato un anno duro da tutti i punti di vista e si era concluso ancora peggio, ma, in fondo, sperava che il nuovo anno andasse diversamente. Non aveva alcuna voglia di presentarsi a quel Galà, ma doveva farlo per la sua amata zietta, lei ci teneva tanto anche perchè Mel era la sua nipotina prediletta, l'aveva cresciuta insegnandole tutte le buone norme del galateo e ,anche se poteva sembrare una donna severa e alla quale importava solo delle apparenze, in realtà era buona e docile, bisognava solo imparare a conoscerla.

" Mel, mia cara, cosa indosserai stasera? Sai il figlio della Signora Watson ha sempre avuto un debole per te e stasera sarà presente. Mi hanno detto che si è fatto proprio un bel fusto, strano, ricordo che quando era piccolo non era poi granchè, non credi?"

"Sì, sono d'accordo con te zia Rose, mi pare di ricordare che lo evitavo la maggior parte delle volte che mi ronzava intorno. Stasera vedremo."

"Sai, ci sarà un ospite d'onore, ma non ti dirò chi è."

"Zia sei crudele, lo sai? Come puoi lasciarmi sulle spine? Lo sai che sono più che curiosa."

"Vedrai, tu intanto preparati, tra poco i nostri ospiti saranno qui. Oh quelle orchidee non vanno lì! Vado a riparare ai danni, a più tardi, tesoro."



Maniaca della perfezione, sì zia Rose era proprio così, anche se tutto era impeccabile riusciva a trovare il pelo nell'uovo. Ma d'altro canto Mel sapeva che quella serata sarebbe stata spettacolare e ormai un unico pensiero padroneggiava nella sua mente: Quale sorpresa l'attendeva?
Iniziò a prepararsi anche se era ancora relativamente presto.
Iniziò a truccarsi e a raccogliere i capelli in un vaporoso chignon contornato da una piccola treccia. Indossò vestito e scarpe rigorosamente rossi, il collier nuovo Yves Saint Laurent, regalo di sua zia, e il suo inseparabile braccialetto di Tiffany. Era pronta ed era adorabile.

http://www.polyvore.com/cgi/set?id=41925669&.locale=it

Gli invitati dovevano essere arrivati quindi decise di fare il suo ingresso alla festa. Prima sarebbe iniziata e prima sarebbe finita no? Raccolse la borsetta e scese elegantemente le scale. Sentiva gli occhi degli invitati su di sè, ma non ci badò.
L'accolse zia Rose.

"Sei un'incanto, Melody, e il collier che ti ho regalato sembra essere stato fatto apposta per te."

"Grazie zia. Allora dov'è la mia sorpresa?"

"Eccomi, sono io la tua sorpresa."




Zan zan zaaaaan!!Sorpresa :) Recensite <3

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Capitolo 17
*** Tiffany&Co. ***


                                                                                                                Tiffany&Co


"Oh!"

30 secondi di interminabile silenzio.

" Ciao, Mel. Sì sono tanto felice di vederti anche io, sto bene, tu come stai?"

"Scusa, io.."

"Non sembri tanto felice di vedermi sai?"
Scherzò lui con un pizzico di ironia della voce, nello sguardo.

"Scherzi? Sono felicissima. E' solo che proprio non mi aspettavo di vederti, sono contenta, al settimo cielo." Mel si rifugiò subito tra le sue possenti braccia che la stringevano con affetto, prottettive.

"Ecco, questa può essere considerata una buona accoglienza."

Si susseguirono altri secondi di silenzio e giochi di sguardi. Quello di Mel era incatenato al suo e sembrava non voler interrompere quel contatto. Era rimasta piacevolmente sorpresa dalla sua presenza, credeva che avrebbe dovuto passare il Capodanno da sola tra i tanti amici di sua zia e suo padre e l'idea non l'allettava tantissimo. Il fatto che fosse venuto la risollevava senz'altro, magari questo ultimo giorno dell'anno non sarebbe stato un completo disastro fatto di finta cortesia e gentilezza nei confronti di vecchi parenti ed estranei.

"Allora che ci fai qui? Non eri in tour? O al massimo con la tua famiglia? Sei qui con Vanessa?" all'ultima domanda aveva distolto lo sguardo, non voleva che notasse l'espressione sul suo viso nel momento in cui nominava quel nome tanto fastidioso.

"Con i miei sono stato a Natale e il tuor si è momentaneamente interrotto per le vacanze. Vanessa è dai suoi genitori, ma non ho idea di cosa farà stasera. Sai, abbiamo litigato molto ultimamente, non capisco cosa le prende. Comunque sia ci sarà tempo per parlarne, adesso dimmi di te, cosa hai fatto negli ultimi giorni?"

" Niente di che, ricerche e noia continua. Come hai fatto ad imbucarti?"

"Non mi sono imbucato, mi ha invitato tua zia Rose. Sai l'altro giorno l'ho incontrata da Tiffany, l'ho riconosciuta e abbiamo parlato un pò. Non la vedevo da quando eravamo piccoli, ma è rimasta uguale davvero, si porta bene i suoi anni. Comunque mi ha invitato, ha detto che probabilmente ti saresti sentita sola e voleva che qualcuno facesse ricomparire il sorriso sul tuo viso. Ti ha visto dimagrita e triste. E' successo qualcosa?"
  
"No, nient'affatto. Sono sempra stata una tipa solitaria, tu lo sai, mi conosci. Non ho nulla che non va, giuro! Sono solo stata impegnata."

"Mel, mi dipiace moltissimo. Ultimamente avevi bisogno di me e io non ci sono stato. Sembra che io faccia sempre gli stessi errori, sparisco ogni volta che tu hai realmente bisogno di me e non è giusto per te. A volte mi chiedo perchè sei ancora mia amica, perchè non mi hai ancora rimpazzato con qualcuno più presente che non ti faccia stare male."

"Sai, tu hai sempre avuto il cattivo vizio di vedere il bicchiere mezzo vuoto. Sii più ottimista, io quel bicchiere lo vedo mezzo pieno e dovresti farlo anche tu. Con te ho trascorso i momenti migliori della mia vita e probabilmente mi hai insegnato più cose tu d quanto abbiano mai fatto le mie insegnanti. Conservo gelosamente i ricordi co nte e la tua famiglia che spesso c'è stata per me più dei miei stessi genitori. Ti sono grata per essere entrato nella mia vita, non riesco proprio ad immaginare come sarebbe stata la mia vita diversamente, quindi promettimi che non mi abbandonerai mai, qualunque cosa accada."

"Te lo prometto, e ti prometto anche che sarò più presente, diventerò una zecca e non ti libererai di me facilmente."

"Grazie, davvero."

"No, grazie a te."

"E comunque che ci facevi sulla 5th Avenue da Tiffany?"

"Segreto!"

"Dai, ti prego, ti prego, dimmelo!!"


"A fine serata. Quando scoccherà la mezzanotte io sarò fuori, raggiungimi sul grande balcone."

"Certo, ma..adesso dove vai?"

"Da nessuna parte, rimarrò qui con la mia Mel e le chiederò cortesemente di concedermi questo ballo. Sbaglio o è la tua canzone preferita questa?"

"Non sbagli affatto. E sarò lieta di ballare con te."


Lui si inchinò con fare reale e la cinse con un braccio attorno ai fianchi e con una mano stringeva la sua. Era come se fluttuassero nel vento, come se in quella sala ci fossero loro due soltanto e nessun altro. Durante tutto il ballo Mel pensò che per allora quello era forse il miglior Capodanno della sua esistenza e non voleva affatto che finisse. Quando la canzone terminò il suo cavaliere sparì in un attimo. Mancavano solo dieci minuti alla mezzanotte e Mel fremeva, voleva a tutti i costi vedere la sua sorpresa.

10.

9.

8.

7.

6.

5.

4.

3.

2.

1.


 
Era giunto il momento. Mel iniziò a dirigersi verso l'ampia balconata che si apriva sul giardino illuminato. Sfuggiva con cortesia alle persone che la fermavano per augurarle un buon anno nuovo e lei continuava nella sua cavalcata contro le altre persone che le si paravano dinanzi.  Giunse davanti alla porta e subito si catapultò fuori.
Nel buio piccole luci come lucciole illuminavano una sagoma poco più lontano.

"Eccomi, sono qui."

"Finalmente. Vieni avvicinati."

"So che è passato Natale, ma io volevo darti questo."


Dal taschino interno della giacca tirò fuori una scatolina verde acqua e a Mel si raggelò il sangue nelle vene. Era incapace di muovere anche solo un muscolo, proprio non se l'aspettava.

"Forza aprilo."

"Oh, no,no,no. Non dovevi."

"Ma volevo."


Mel prese la scatolina dalle sue mani, sfilò lentamente e con delicatezza il fiocco bianco. Stava esitando nell'aprirla, ma lo sguardo di lui la incoraggiò a continuare. Alzato il coperchio rimase a bocca aperta.

"E questo non è tutto" le porse dei documenti che lei prontamente afferrò " sono stato poco presente ultimamente, è vero, ma ho fatto delle ricerche per te mentre ero in giro. Credo di aver trovato qualcosa su Charles."

"I..i..i..o..."

"Shh, dai qua."


Poggiò i documenti e la scatolina sul davanzale, prese il ciondolo d'oro a forma di chiave ed agganciò la collana al soffice collo elegante di Mel.

"Ti sta d'incanto."

Mel presa dall'impeto, in un gesto fulmineo, si alzò in punta di piadi e, aggrappandosi al colletto della sua camicia, lo baciò. Era un bacio dolce, esitante, proibito.
Ma cosa stava facendo? Era impazzita? Lo sentiva spiazzato, rigido come la pietra. Chissà a cosa stava pensando. Si allontanò di scatto. Lui evidentemente non ricambiava e lei aveva finalmente capito che il sentimento che provava per lui e no, non era più semplice amicizia.

"Oh mio Dio! Scusami, io..."

Si allontanò ulteriormente come se avesse appena compiuto un gesto irreparabile, un assassinio.

"Mel, aspetta dove stai andando? "

"Via. E' stato un terribile errore, davvero non ho idea di cosa mi sia preso. Devo andare. Buon anno, Joe."


Corse via dimenticando i documenti, a testa bassa, mentre una lacrima solitaria le solcava il viso. Cosa sarebbe successo adesso?


Et voilà! Nuovo capitolo :) avrei dovuto fare filosofia, ma non ne avevo voglia e avevo lasciato una questione in sospeso con Mel. Spero vi sia piaciuto il capitolo. Commentaaate ù_ù un bacio <3 .
 

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Capitolo 18
*** Consapevolezza. ***


 Consapevolezza.

I know it’s hard to remember
The people we used to be
It’s even harder to picture
That you’re not here next to me
You said it’s too late to make it
But is it too late to try?




Quel cellulare non accennava a smettere di squillare e così le note e le parole di quella suoneria continuavano a diffondersi nella camera in cui Mel si era appositamente rinchiusa pur di non vedere più nessuno. E mai altre parole erano state più azzeccate ad una situazione come quella in cui si trovata. Nascondersi, sì era proprio questo quello che stava facendo, ma Joe sembrava non volerlo capire dato che continuava a chiamarla e a lasciare messaggi in segreteria. Mel sapeva che prima o poi avrebbe dovuto affrontarlo, ma cercava di rimandare. Che male poteva mai esserci in questo dopotutto? In quei due giorni in cui era rimasta rinchiusa in casa aveva pensato e ripensato a ciò che aveva fatto, non era stato un atto intenzionale, era stata spinta da una forza interiore che nemmeno all'inizio era riuscita a spiegarsi e così l'aveva fatto, aveva baciato il suo migliore amico. Ma la cosa preoccupante non era l'azione in sè per sè e Mel questo l'aveva capito bene, ciò che la turbava era che in fondo le era piaciuto, eccome! Aveva avuto il tempo di pensare, riflettere sull'accaduto e metabolizzare i fatti ed era giunta ad una sola conclusione: si era innamorata del suo migliore amico. 


Toc- Toc. 

"Charlotte non ho bisogno di niente, davvero. Sto bene, non sono incinta e non mi sto nascondendo da nessuno stalker maniaco."
Affermò ingenuamente Mel rivolgendosi al suo disturbatore dietro la porta.

"Mi spiace deluderti, ma non sono Charlotte."

Mel si voltò di scatto verso la porta e il suo ospite rimpiangendo di non aver seguito la sua teoria dell'essere impeccabile, ben vestita e truccata anche dentro casa nei momenti di disperazione estrema.

"Oh, Joe" sussurrò piano "non ti aspettavo altrimenti mi sarei aggiustata.."

"Avresti saputo che sarei venuto se solo avessi risposto ad una delle mie 500 telefonate."

"Già, beh ho avuto da fare,scusami".


Mel parlava con gli occhi bassi. Non voleva assolutamente incontrare lo sguardo di Joe, lui aveva l'innata capacità di leggere nell'animo delle persone guardandole semplicemente negli occhi. Era talmente bravo in questo che spesso Mel si chiedeva se il suo amico avesse la capacità di leggere nella mente delle persone.  Ed era proprio per questo che non doveva guardarla negli occhi, lei non sapeva fingere quindi lui si sarebbe immediatamente accorto dei sentimenti che lei provava.

"Ad ogni modo sono venuto a portarti i documenti che hai dimenticato l'altra sera sul balcone."

"Grazie, li ho cercati ovunque, stavo impazzendo."


Li prese e li infilò in un cassetto del suo comodino.

"Sai non dovevi scomodarti, avresti potuto darli a mia zia dopo la festa, lei li avrebbe poi portati a me. Mi dispiace che tu abbia fatto tanta strada per qualche foglio."

"Oh andiamo Mel , smettila. Ci tenevo a portarteli di persona, sono il tuo migliore amico e mi sembra di averti già chiarito che non sparirò come ho fatto anni fa. Non mi hai recato alcun disturbo ed inoltresarei venuto lo stesso. Dobbiamo parlare del.."

"Oh già è vero, come sta Vanessa?"
chiese Mel interrompendoolo bruscamente.

"Sta bene, ma ti dicevo dobbiamo parlare di.."

"Oh mi fa piacere, sai che il blu ti dona davvero molto? "

"Mel smettila di interrompermi. Non ho intenzione di continuare a parlare in questo modo.Capisco che sei turbata, che il bacio ti ha turbato , ma come credi che mi senta io allora? Credi che sia stupido? Che non abbia capito  che stai solo cercando di evitare me e tutta la questione? Il fatto è che io voglio chiarire la situazione, voglio sapere perchè mi hai baciato, non merito almeno di conoscere le tue ragioni?"


Già, colpita ed affondata. Aveva tanto rimandato questo momento, ma prima o poi sarebbe arrivato comunque.

"Non possiamo evitare di parlarne?"

"Scusami Mel, ma no, non possiamo davvero. E mi farebbe piacere se mentre ti parlo tu mi guardassi negli occhi. Non ti mangio."


Finalmente Mel alzò la testa e lo fissò per interminabili secondi.
Joe ora lo vedeva. Vedeva il suo sguardo impaurito, come se la cosa fosse più grande ed importante del fatto in sè per sè.


"Io non so cosa dirti, davvero. In questi giorni ho provato a spiegarmi perchè l'avessi fatto, ma non sono riuscita a trovare una risposta sensata. So solo che in quel momento ho sentito un forte impulso che mi ha spinto a baciarti e di conseguenza l'ho fatto. So che è sbagliato, che non sarebbe mai dovuto accadere e ti prometto che non succederà mai più. Non voglio che questo episodio rovini la nostra amicizia, per favore facciamo finta che non sia mai accaduto così io tornerò ad essere la tua migliore amica Mel e tu il mio migliore amico Joe fidanzato con Vanessa. A proposito non vorrei mai creare casini tra voi quindi mi auguro che non sia venuta a saperlo, mi sentirei ancora più in colpa. Mi vergogno Joe, è per questo che in questi giorni ti ho evitato di proposito, non sapevo che dirti e come spiegarti il mio comportamento ma spero che questo ti basti perchè è tutto ciò che posso dirti, non c'è altro."

"Non ti credo."

"Cosa?"

"La tua voce dice che non c'è altro e che per te è stato un errore, ma i tuoi occhi dicono altro. Esci allo scoperto Mel, rischia, mettiti in gioco. Dimmi come stanno le cose. Se mi giuri che daavvero non c'è altro allora ti lascerò in pace, ma se non è così dimmelo adesso."


Ecco. Sapeva che non avrebbe mai dovuto guardarlo negli occhi. Non era mai stata una grande attrice,ma ora come faceva ad uscire da quella situazione? Questo proprio non lo sapeva.

"Cosa vuol dire mettiti in gioco? Esci allo scoperto? Joe non penserai mica che io mi sia innamorata di te? Avanti,dimmi che è uno scherzo.."

"Io invece lo penso eccome. Prova a convincermi del contrario."

"Ti dico che non è così, basta. Sarebbe sbagliato io ti voglio bene  e tu stai con Vanessa. Sarebbe un terribile errore."

"Ti sei innamorata di me "
affermò mentre un sorriso appena accennato gli si dipingeva sul viso.

Mel non riusciva più a reggere lo sguardo di Joe così , di botto, abbassò la testa. Joe le si avvicinò a passo svelto convinto di aver colto nel segno. Con un dito cercò di tirarle su  il capo, voleva guardarla negli occhi e rassicurarla che non era un problema, che avrebbero risolto insieme la questione, ma lei opponeva resistenza. Quando finalmente i loro occhi si incrociarono di nuovo la scrutò attentamente, era bella. Bellissima per la verità, ma lui questo l'aveva sempre pensato. La tensione in quella stanza si poteva tagliare con un coltello, ma fu improvvisamente interrotta dal cellulare di Joe che prese a squillare.
Vanessa.

"Rispondi."

"Può aspettare."

"No, non può"
affermò Mel allontanandosi bruscamente. Se non l'avesse fatto probabilmente si sarebbe avventata di nuovo sulle labbra del suo migliore amico e una volta era stata già abbastanza, non avrebbe sopportato una seconda umiliazione.

Joe la guardò per pochi attimi e poi rispose arrendevole.

 
"Ehi, scusa stavo facendo una cosa importante, posso richiamarti? A più tardi, ciao." 

Poi il suo sguardo si posò nuovamente su Mel. "Allora, dicevamo?"



Ehilà, era da un bel pò che non scrivevo. Cause? Scuola e mancanza di ispirazione. Spero di non aver deluso moltoo con questo capitolo e so che è incompleto, ma continuerò presto. Commentate mi raccomando :)

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Capitolo 19
*** Et Voilà. ***


 Ehi ciao a tutti :) Dopo un bel pò di tempo sono tornata, ma premetto che questo capitolo non mi piace per niente. Non avevo l'ispirazione adatta ma ho voluto provare a scrivere qualcosa in ogni caso. Recensite per favore e inoltre vorrei che passaste qui http://www.youtube.com/watch?v=khkUem8yD5I per me sarebbe davvero molto importante. Fatemi sapere che ne pensate. Un grande bacio. =)




                                                                                              ET VOILA'



Poi il suo sguardo si posò nuovamente su Mel."Allora, dicevamo?"

"Niente, mi sembra che avessimo finito di discutere. Allora Joe ascoltami, le cose andranno così: io rimarrò la tua cara migliore amica Mel e niente di più così tu potrai ritornare dalla tua bella bionda e far finta che niente di tutto ciò sia successo."
Rispose Mel molto fermamente guardando Joe dritto negli occhi.

"Non  è quello che vuoi. E non è nemmeno quello che voglio io, credo."

"Spiegati."

"Non so cosa mi prende Mel, ma tu mi hai baciato e l'unica cosa che so è che vorrei che lo facessi ancora. Ma se tu mi giuri che per te è stato tutto un errore allora ci metterò una pietra sopra e non se ne parlerà più."

"Ok, credo."
Rispose Mel esitante. Neanche lei sapeva quello che voleva, o meglio ormai sapeva di volere che Joe fosse tutto suo, ma aveva l'innata capacità di voler rovinare le cose prima che iniziassero per davvero. La sua più grande paura? Perdere non solo il suo fidanzato, qualora Joe lo fosse diventato, ma anche il suo migliore amico e poi lì sarebbe davvero rimasta da sola.

"Non mi sembri molto sicura. Cosa ti frena? Ti prego Mel parlami, vorrei che chiarissimo tutto adesso."

"Joe iono nvoglio innamorarmi di te più di quanto non abbia già fatto. Ho paura. Ecco l'ho detto, sei contento adesso?"

"Ma paura di cosa? Innamorarsi è una cosa bella, perchè ti spaventa tanto?"

"Perchè se dovesse succedere qualcosa, qualunque cosa, e tu decidessi di farla finita io non solo avrei perso il mio ragazzo ma avrei perso anche il mio migliore amico e ti ho visto andare via già una volta, non voglio doverlo fare ancora. E' stato doloroso per me."

"E se io ti promettessi che non me ne andrò?"

"Non puoi, non puoi promettermi una cosa del genere perchè non puoi sapere quello che succederà."

"Proviamoci almeno."
Le chiese un Joe quasi supplicante.

"Non lo so.."

Allora lui le si avvicinò, le accarezzò la guancia con estrema delicatezza, quasi come se fosse una pregiata porcellana e non volesse farle il minimo graffio. Poi con il viso si avvicinò ulteriormente, lui non era innamorato di Vanessa, sì era bella , ma non sapeva perchè ci usciva realmente. E invece Mel era così dolce, simpatica, bellissima in tutte le cose che faceva. Joe ricordava di aver sempre avuto una piccola cottarella per la sua amica, ma non credeva che lei potesse in qualche modo ricambiare il suo interesse. Però era successo, quasi per miracolo e non voleva farsi sfuggire quell'occasione.
A poco a poco fece unire le sue labbra con quelle di Mel. Era un bacio dolce e romantico. Non ricordava di aver mai baciato una ragazza in quel modo, ma forse perchè nessuno l'aveva mai fatto sentire così. Quella sera al ballo di Capodanno aveva avvertito di provare un sentimento più vero e sconvolgente per Mel mentre lei lo baciava e adesso ne aveva la conferma. Con delicatezza la fece adagiare sul letto dietro di sè e per attimi interminabili si scambiarono tenere coccole e carezze. 

"Stiamo facendo la cosa giusta?"

"Sì, Mel, credo proprio di sì."

"Già, lo credo anche io. Sai sono felice in questo momento. Tanto felice."

"Sono contento. Anche io lo sono, davvero."

E dopo pochi minuti di silenzio il cellulare di Joe prese a squillare.

"E' Nick, devo rispondere."

Parlarono per qualche secondo forse, si trattava di lavoro a detta di Mel, poi lui attaccò e si voltò verso di lei con faccia dispiaciuta.

"Devo andare, ha bisogno di me con delle nuove canzoni, sai i Jonas Brothers potrebbero ritornare da un momento all'altro e.."

"Vai allora, che aspetti? Non vedo l'ora di ascoltare i pezzi nuovi."

"Ok, ma voglio che tu sappia che vado via a malincuore. Passerei tutta la giornata qui con te se solo potessi."

"Avremo tempo per noi, Joe."

"Ok, allora vado, ma stasera ti porto a cena fuori. Fatti bella, per le 7 e mezza sarò qui sotto."

"Joe, tu stai con Vanessa ufficialmente."

"Non preoccuparti, me ne occupo io. A stasera, Mel."

"Ok, mi fido. A stasera."

Si avvicinarono nuovamente e Joe le stampò un dolce bacio sulle labbra per poi sparire dietro la porta della sua camera.

Ah che giornata e pensare che era appena incominciata.

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