Irish Puppy.

di drunkunicorn30
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** chapter 1. ***
Capitolo 2: *** chapter 2. ***
Capitolo 3: *** chapter 3. ***
Capitolo 4: *** chapter 4. ***
Capitolo 5: *** chapter 5. ***
Capitolo 6: *** chapter 6. ***
Capitolo 7: *** chapter 7. ***
Capitolo 8: *** chapter 8. ***
Capitolo 9: *** chapter 9. ***
Capitolo 10: *** chapter 10. ***
Capitolo 11: *** chapter 11. ***
Capitolo 12: *** chapter 12. ***
Capitolo 13: *** chapter 13. ***
Capitolo 14: *** chapter 14. ***
Capitolo 15: *** chapter 15. ***
Capitolo 16: *** chapter 16. ***
Capitolo 17: *** chapter 17. ***
Capitolo 18: *** Chapter 18. ***
Capitolo 19: *** Chapter 19. ***
Capitolo 20: *** Chapter 20. ***
Capitolo 21: *** Chapter 21. ***
Capitolo 22: *** Chapter 22. ***
Capitolo 23: *** Chapter 23. ***
Capitolo 24: *** Chapter 24. ***
Capitolo 25: *** Chapter 26. ***



Capitolo 1
*** chapter 1. ***


Irish Puppy.
 
Mia amata Irlanda,cosa farei senza di te? Tutti associano la parola ‘Irlanda’ con gli gnomi,i trifogli,le montagne verdi.. ma c’è pure la birra,come quella che sto tracannando oramai da un’ora,questo bottiglia è senza fondo per caso? Ritorno con la mente sulla stanza e sul meraviglioso panorama che riesco a vedere fuori dalla mia finestra. « Cooooolin vieni giù per favore! Non riesco ad aprire il barattolo di fagioli. » senza neanche pormi una domanda, esco dalla stanza barcollando e raggiungo la cucina, un soggetto magrolino, castano è impegnato a tentare ad aprire un barattolo di fagioli. « Jay, stai fermo dai! Faccio io, sei tutto’ossa cosa credi di fare? Ptf. » esclamo ridendo sotto ai baffi e dirigendomi verso il ragazzo. « Ah si? Ora mi tratti come un ragazzino senza muscoli.. però sotto le coperte non fai altro che ripetermi ‘sono tuo,aprimi e fottimi’. » strilla nervoso Jared. « Io non sono un barattolo di fagioli,caro! E poi sai benissimo che quando scopo con te mi trasformo! » annuncio con tono superiore e ragionevole.. Ah si, nel frattempo avevo aperto e rovesciato sulla tavola il barattolo, fagioli compresi! « sei veramente un handicappato! Ora prendi lo straccio, vieni qui e PULISCI! Forza. » « Non ti azzardare a dirmi quello che devo fare Jay. Lo sai che mi da fastidio… » gli urlo dietro mentre vado nella cantina a prendere il necessario per pulire. « carissimo mr. Farrell IO fino a prova contraria sono più grande di te. Quindi forza,su muoviti! Dai dai dai » fortunatamente non sentii tutta la frase che mi urlò Jared e tornai in cucina munito di, straccio, acqua e sapone!
 
« Ma dai levati quel coso! Sembri un pupazetto.. » « Si infatti! Un pupazzetto irlandese! Però un pupazzetto sexy. » io e Jared a fare shopping. Per fortuna vostra, almeno lo spero per voi, non vi capiterà mai di fare shopping con lui! Io che pensavo che solo le donne fossero vanitose, egocentriche, stressanti, pallose e sexy… avevo la prova davanti a me, che pure UN uomo può essere tutto questo! « Ciccino, che ne dici di questo? Mi sta bene? O mi fa grasso? No… ma quando mai? Io sono perfetto. » e fu così che partì una specie di soliloquio TRA Jared e lo specchio che aveva davanti. Solo quando la commessa ci disse per la decima che il negozio chiudeva, Jared si decise a staccarsi da davanti allo specchio e ad iniziare una vera conversazione con un essere umano, in carne. « Lo sai vero che se continui di questo passo ti verrà il tumore ai polmoni? Colin,amore io lo dico per te.. pensi che a me interessi? » disse Jay tranquillamente mentre si guardava lo smalto appena comprato. « Si che ti interessa… dopo chi ti scoperai? Il sesso mattutino? Io non ci sono,uguale, niente SESSO! » esclamai convinto di me stesso dando un ultimo tiro alla sigaretta per poi buttarla per terra. « ah? Ti ricordo che l’Irlanda è piena di gigolò attraenti..liberi..belli.. TUTTI PER ME! » detto questo Jared mi si parò davanti e senza pensarci due volte mi infilò la lingua in bocca, sapeva benissimo che se continuava di questo passo mi avrebbe fatto venire nei boxer. « aaaaaaaaaaaaaaah » urlò Jared staccandosi da me. « ..E ora che hai?! Iniziava a piacermi. » dissi ammiccando un sorriso. « Ho che il tuo alito fa schifo Col! .. solo che ho taaaaaaanta voglia di fotterti sai? Ora andiamo a casa, ti lavi i denti e poi ti sbatto fino a domattina.. sempre se tu ci stai » lo sapevo,sapevo benissimo che più mi faceva così più avrei continuato ad amarlo e a fotterlo per tutta la vita, provocatore. Questo era, questo è e questo resterà!

continua..

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Capitolo 2
*** chapter 2. ***


Chapter two.
 
Svegliarsi con un dolore allucinante al deretano non è il massimo, ma era pur sempre provocato da un godimento infinito. Oh Jared mio piccolo Jared.. se veramente un animale a letto! E pensare che quel giorno quando ti vidi il tutto il tuo splendore a cantare in quel locale, mi sembravi di tutto.. dolce,carino,coccoloso ma non avrei mai pensato che fossi una tale bestia a letto. Alziamoci Colin! Forza amico. « Jay? Jay? » bene, avevo constatato che stava ancora dormendo e ne approfittai per farmi una doccia, andare di sotto, fumarmi una sigaretta.. che molto probabilmente sarà la prima è l’ultima della giornata ed infine mi sedetti sul divano, ed iniziò la maratona di zapping al televisore.
In qualunque canale andassi a finire c’era sempre e comunque una donna mezza nuda… ditemi cosa ci troveranno gli uomini di così bello? Ok,prima che la mia parte gay si impossessi di me andiamo a svegliare Jay. « Dormiglione! alzati, è tardi.. non eri tu che dicevi ''dormiremo quando saremo morti''? Dai forza alzati che poi oggi hai pure le prove con Shan e il gruppo! » primo tentativo invano di svegliarlo.. tutto quello che ricevetti come risposta fu un mugolio. E pensare che quando dormiva era così bello! Il peggio veniva quando si svegliav
 
« Coooooool! Mi porti i boxer? Sono sopra il letto. » salì le scale, presi i boxer ed entrai in bagno dove una nube di vapore e non cos’altro mi pervase il viso. Non so come, non so quando so solo che mi ritrovavo sotto la doccia e venivo toccato, quelle mani, conosciute, troppo conosciute, mi stanno facendo godere, come ogni volta. Ogni santissima volta! « Lo sai che amo la scopara mattutina Colin.. non fare quella faccia da irlandese imbronciato  so che piace pure a te. E ora forza girati! » non mi soffermai a lungo su quelle parole, stavo assaporando il meraviglioso sapore della sua bocca, della sua lingua, delle labbra.. ogni minima cosa, ogni volta me la volevo godere fino all’ultimo secondo. Mi penetrò, mi penetrò e mi penetrò ancora, fino a quando non venimmo insieme nel piacere, nella lussuria. Ancora sotto la doccia, sudati e stremati ci unimmo in un casto ma allo stesso tempo intenso abbraccio, « Ti amo. » dissi con quel poco fiato che mi rimaneva. Un suo sorriso, solo quello mi fece capire che la cosa era reciproca. Uscimmo dal bagno e uno dopo l’altro uscimmo fuori per fare la nostra corsetta di metà-mattina-dopo il sesso mattutino.

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Capitolo 3
*** chapter 3. ***



Chapter Three.

Dai colin,uno due.. uno due.. no basta non c’è la faccio. « Cole? Che fai laggiù? Forza tirati su, femminuccia. Io te lo avevo detto che ti faceva male ai polmoni ma tu NIENTE. Forza,su su su su » aah che voce irritante che aveva Jay quando faceva il salutista tutto-fare. Non avevo la minima intenzione di spostare il mio bel sedere da terra, posto perfetto, sotto ad un albero, fresco, all’ombra.. cosa voglio di più? « Ancora lì stai? Colin James Farrell ti ordino di alzare il tuo culo da lì. ORA! » mi spiace jay.. ma per quanto sexy tu possa essere io non mi muovo. « Jared Joshep Leto non rompere. E poi non è colpa mia, chiedilo ai miei glutei.. comandano loro TUTTE le azioni che faccio da un po’ di anni sai? » esordì.. con successo « Ah ah ah .. ora pure comico sei? Mamma mia, sto con l’uomo dalle mille risorse insomma! » disse sarcastico Jared, che nel frattempo si era messo davanti a me saltellando sul posto. « e dai Jared.. vieni qua! » esclamai con gli occhi da cucciolo e aprendo le braccia rivolte verso di lui. « Per quanto tu, brutto irlandese del cazzo, possa essere attraente, NO! Io non mi muovo da qui finchè… » si fermò di colpo spalancando gli occhi e fissando un punto indeterminato dietro di me. « oh gesù! JAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAKE! » Jared iniziò a correre e ad urlare verso un sagoma.. che piano piano si stava trasformando in un’ombra, una persona.. cavolo è CHE PERSONA! Alto, spalle larghe, poca barba quanto basta, occhi azzurro scuro, capelli castani arruffati… era così dannatamente da sbattere al muro e ficcargli la lingua in bocca! Ok,colin?! Ritorna in te. « Colin.. questo è Jake. Gyllenhaal. Jake Gyllenhaal. un mio vecchio compagno del liceo. » disse Jay con un sorriso a 36 denti. L’estraneo mi porse la mano, ed è solo quando un sorriso si stampò sul suo viso capì una cosa .. ‘’Colin, è ora di provare una cosa a tre.’’

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Capitolo 4
*** chapter 4. ***


Chapter Four.


Con la mano appesa a mezz'aria verso questo Jake, i miei occhi stavano vagando su tutto quel ben di Dio.. quanti pensieri. Col, troppi pensieri stai facendo su di lui, e dato che la maggior parte di questi sono schifosamente sconci che ne dici di cambiare soggetto..? ad esempio.. guarda quel bambino laggiù. « .. Ma quanto sono belli i bambini??? » ne uscii con la solita sicurezza di sempre. « èh? Oddio, Jake hai sentito? Ha detto che ama i bambini, oddio quindi tra poco mi chiederà di sposarlo, me lo sento.. oddio Jake! Jake! » bisbigliò Jay all’orecchio di Jake. « Prima cosa, ti ho sentito! Seconda cosa, no brutto idiota.. per quanto possa amarti ora come ora non vivrei per TUTTA la vita con una prima-donna rompiscatole come un gatto attaccato ai testicoli. » quasi urlai, alzandomi da sotto l’albero. « Grazie! Penso sia una delle cose più dolci che tu mi abbia mai detto.. che dici me la segno? » disse altrettanto urlando Jay. « Poi sarei io il comico? ptf » borbottai facendo un sorriso malizioso, che si rivolse di nuovo a Jake. « Allora.. piacere Colin. Colin Farrel. Chiamami pure Col! » porsi la mano a Jake, che subito ricambiò la stretta di mano. Mmmh, eccolo, un misero contatto che mi stava facendo bollire il sangue. « beh.. Jay mi ha già presentato, quindi. Piacere mio.. Col! » proprio quella, quella voce che mi entrò in testa e me la trafisse, non vi saprei dire quanto fosse.. fosse.. così.. così, cazzo era cosi ECCITANTE! Estrassi la mia mano da quella piacevole morsa, fino a quando una mano mi colpì la nuca e mi fece ritornare con i piedi per terra. « Cazzo Jay….. dimmi!!? » esclamai come se mi avesse disturbato nel mentre di una partita a scacchi. « Come dimmi????! Lo so cosa vuoi fare.. lascia stare Jake, e poi io fino a prova contraria sono il tuo fidanzato! » per fortuna sua Jake stava giocando con dei sassi colpendoli con il piede e fischiettando, quindi non sentì una parola di quello che disse Jared. « io? Ma se non voglio fare assolutamente niente… almeno per ora! E poi tu non sei il mio capo caro Leto. E comunque sono le due e trenta non hai le prove? Shannon poi si incazza con me! » dissi alzando il tono sull’ultima frase. « Per questa volta ti sei salvato il tuo bel culetto, ma è la prima ed ultima, ricordatelo! » detto questo Jay mi diede una pacca sul sedere,mi baciò delicatamente le labbra e si allontanò con Jake.

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Capitolo 5
*** chapter 5. ***


Chapter Five.


« Ragazzi per oggi basta. Col mi ha chiamato prima, che ne dite di venire da noi a mangiare?! Shan? Tomo? Tim? E naturalmente.. Jake? » annunciò Jay buttando in un angolo della sala la chitarra. « Dove c’è cibo? C’è Shannon. Io ci sto! Anche se dovrò astenermi di parlare di bionde, tette e culi. » disse shan eccitato all’idea di divorare un pollo. « Per me va bene, ora chiamo Vicki! » si intromise Tomo e a sua volta Tim « Si, mmh si si non dovrei avere nessun problema. Avverto Britney! » « Perfetto! Tu Jake ci sei.. vero? » chiese Jay con un tono quasi disperato. « Certo! Dove vuoi che vada? Sei l’unico che conosco qui.. non ho nemmeno un posto dove dormire, ma mi arrangerò! » rispose con uno sguardo vittimista Jake. Mmmh non ha un posto dove dormire?!! Pensò Jared.
« Colin.. questo pollo è stupendo. Buonissimo, favoloso. Muah! » disse Shan con la bocca piena e sputacchiando pezzi di carne di qua e di là. « Si ok, Shan grazie! Ma ora chiudi quella bocca e mangia…» Jay hai proprio un fratello schifoso-blah! risposi disgustato. « Senti Col.. Jake… non saprebbe dove dormire, io sono l’unico che conosca qua. Che dici, se .. insomma .. dormisse qui? Almeno fino a che non trova un albergo o una cosa del genere! » quasi strozzando con una patata cercai di rispondere alla domanda di Jared. « s-s-i c-c-erto! C-c-ome no! E dove dormirebbe? » chiesi, naturalmente Jay sapevo cosa volevo, bwahaha! « Nel nostro letto ovviamente….. e TU starai nel divano, io invece dormirò con luI! » la mia eccitazione si spense quando Jared annunciò le ultime parole. Eppure suonava così bene ‘’Jake e Colin nello stesso letto ‘’ « ah….. okok! » risposi sbuffando ed iniziando a sparecchiare la tavola. Shan fa davvero ribrezzo, si è mangiato quasi metà pollo SOLO LUI.. Tomo e Tim? Come se non ci fossero stati, zitti tutta la sera, cosa avranno quei due contro di me non l’ho mai scoperto in 2 anni.
« Ciao Jay, ciao Col e grazie per il la cena! » urlarono Shan, Tomo e Tim tutti in coro alzandosi da tavola e andando verso la porta. « Di nulla ragazzi!! Io sono sempre qua. » cercai di rispondere cortesemente. Non so perché ma quei tre mi irritavano come non mai, avevo paura che mi potessero portare via il mio Jared.. ora però devo solo pensare ad un piano per farmi Jake. Questa ora era la cosa importante!

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Capitolo 6
*** chapter 6. ***


Chapter Six.

Mmmh quanto è scomodo questo divano, starei sicuramente meglio tra le lenzuola del mio comodo letto o magari.. tra le gambe di Jake! Mi giro, mi rigiro in quella specie di divano-letto che poi sarebbero quattro materassi e un cuscino. E proviamo ad accendere la tv, niente. Andiamo a vedere se c’è qualcosa da mangiare, nemmeno.. già è venuto Shannon Leto a casa cosa pretendi col? Che ti lasci pure da mangiare nel TUO frigo?! Bah. Bene devo andare al bagno, almeno la mia vescica qualcosa da fare l’ha trovato… cazzo, la luce del bagno è accesa, sarà Jay è la sua dannata insonnia…. « Jay piccolo, ancora problemi di insonnia? » dissi bisbigliando prima di scostare la porta del bagno. « Io non ho problemi di insonnia e non sono Jay! Sto solamente cercando di urinare. Quindi chiudi, grazie! » santa madre di Dio! Jake stava allegramente con il suo pene all’aria sopra il water, penso che dalla mia bocca sia uscito un piccolo filo di bava. Ah ah penso proprio di sì! Eddai col, ma perché ti stai pisciando sotto (in tutti i sensi) .. cosa avrà questo ragazzo che ti mette tutta questa ansia??! Questa è la volta buona, entra dentro e scopatelo cazzo! Detto questo, scosto di nuovo la porta del bagno e cerco di entrare dentro senza essere notato, ma dato che ho la grazia di un elefante non faccio in tempo a fare un passo che già mi sento lo sguardo assassino di Jake addosso. « Allora? Col, ma hai problemi di udito? Dai, odio essere scortese.. perciò esci! » senti io voglio solo mettertelo nel culo quindi stai muto. No colin! Devo dirlo a lui non al tuo cervello. « Senti.. io….. vorrei…. Insomma…. Capito? Tu… beh…. Noi… vabeh…. Ma… se… poi….» non ci riuscivo, era inutile, mi sentivo come un bambino alla sua prima cotta. Ma perché? Perché con lui? E Jared? Perché era tutto diverso con lui? COLIN BASTA DOMANDE, SE NON RIESCI A PARLARE ALLORA AGISCI! Mi scaraventai sul povero ragazzo ed iniziai a baciarlo, il collo, la bocca, il naso, le spalle, la nuca… iniziammo a scioglierci tutti e due e le sue mani andarono alla ricerca della cerniera nei miei pantaloni mentre le nostre lingue si cercavano una con l’altra. Sapevo, lo sentivo che stava godendo, era vulnerabile, poteva essere mio.. ORA! Si denudò davanti a me, un angelo.. ecco cosa era! Corpo perfetto, viso perfetto.. era perfetto. Senza neanche dire nulla si mise a novanta davanti a me.. in quel nano secondo mi passarono per la mente tremila domande, ma prima che me ne potessi accorgere lo stavo già prenotando con foga.. e forse anche un pizzico di amore. « e-e-hi J-jake stai calmo! Faccio piano… tranquillo! » dissi tra gemiti e ansimi. Non mi rispose, almeno non subito. « O-o-ok Colin. P-però ti prego.. fammi godere come non mai! » detto questo iniziai a spingere sempre più forte.. fino a che non venni, dentro di lui. Mi sentivo bene, realizzato, stavo bene.. e non so perché NON mi sentivo assolutamente in colpa nei confronti di Jared, io lo amavo, e lui lo sa! Penso che basti… no? Jake appoggiò la testa nella mia spalla, chiuse gli occhi e sussurò « Grazie cole! Lo ritengo un favore. Prima o poi saprò sdebitarmi. » gli baciai dolcemente la testa, con quei suoi capelli perfetti senza dire nulla mi rivestii e me ne ritornai di sotto a dormire, a pensare.

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Capitolo 7
*** chapter 7. ***


 

Chapter Seven.

 

 

« Alzati col. Dai! Se non ti alzi al tre ti butto per terra, devo pulire la casa.. oggi arriva la mamma! » capii solo le ultime parole.. ‘’la mamma’’ ma che era diventata pure mia? Beh in un certo modo Costance mi trattava come un terzo figlio adottivo, ma non credo che sapesse della relazione tra me e Jay. Bene dai.. uno…….due……….tre! « aaaaah! Che bella dormita.. tu? Come hai dormito rospino mio? » mugugnai stiracchiandomi e abbracciando Jared ai fianchi. « Si si, prendimi parecchio per il culo.. so cosa hai fatto! Almeno hai goduto? Porco schifoso » disse stizzito Jay. Non mi sembrava incazzato. « ma chi? Ioooooooooooo? Ma quando? Ma come? Ma perché? Ma…. Ma…. Ma… » provai a giustificarmi « Ma un cazzo Col! Sai benissimo che ti amo, ed io so benissimo che tu mi ami… ti ci voleva una distrazione, ora pero…….. BASTA! Hai goduto, lui ha goduto… e vissero per sempre felici e contenti e STOP! Capitolo chiuso. » ma come faceva? Come faceva?!! Come faceva ad essere così, cazzo si. Lo amavo. Troppo. Io che avevo già preparato le valigie e mentalmente stavo pensando a dove andare a dormire.. e invece? Mi perdona? IO AMO JARED LETO, GENTE. Devo urlarlo, no ora…. Vabeh…. Urlarlo no, pero… mmh lasciamo stare! « Io non so cosa dire Jay.. grazie? Cioè….. io.. non so… cioè… ma.. » « Ok! Col sei molto più carino quando stai zitto, non cercare di spiegarti, ti capisco. » detto questo mi scaraventò sul divano e iniziò a baciarmi il collo andando sempre più giù per poi ritornare su, verso la mia bocca. Stava sorridendo, stavo sorridendo, stavamo sorridendo.. dopo tanto tempo, forse avevamo ritrovato quell’armonia. Come Alessandro e il suo Efestione. Alessandro Magno, capo, tiranno innamorato di lui.. il suo compagno fin da piccolo, che ha risvegliato in lui una scintilla. « Grazie mio amato Efestione! » sussurrai al suo orecchio. « Oh! Mio caro Alessandro. » Scoppiammo a ridere come due idioti, come mi mancava! « Scusate? Eeeeeeehm-eeeeeehm » un colpo di tosse ci fece ritornare alla normalità. Se così si poteva definire. « si? Oh scusa Jake, arrivo subito. Le tue cose sono già in macchina. » disse Jared rivolto a Jake… evidentemente imbarazzato! Quest’ultimo sparì dietro la porta del bagno. QUEL bagno! « cose? Se ne và? Di già? Peccato, avevo comprato pure un giochino per stasera » esclamai malizioso. « ah! Ma……….. io sono sempre disponibile, Farrel! » enunciò soddisfatto Jay che si alzò da sopra di me e andò fuori ad accendere la macchina, come se sapeva già la risposta alla sua affermazione. Mi conosceva, troppo!

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Capitolo 8
*** chapter 8. ***


Chapter Eight.

Passammo una notte stupenda, non facemmo sesso, bensì amore. Esatto amore, con lui io facevo l’amore perché lo amavo, era tutto per me.. ora come ora! Quelle due ore passate a fare l’amore, chiacchierare, giocare, scherzare mi avevano fatto sentire di nuovo bene.. di nuovo suo. E la cosa era reciproca, me lo sentivo. Durante la notte mentre stavo cercando di dormire, Jay accese la bajour, prese un foglio ed una penna e iniziò a scrivere su un blocco.. come sempre! Aveva un cervello assurdo quest’uomo, certe volte mi spaventava. Chissà cosa avrà scritto?!
« Grrrrr. Grrrrrr. Grrrr. Rrrrrrronf. » ok, Jared mi stai decisamente rompendo le palle con i tuoi versi simili ad un orso in amore. « Jay. Jared! LETOOOOO. SVEGLIA! » urlai in quel suo perfettissimo orecchio rifatto. Senza dirmi nulla, si alzo prese il blocco che era caduto per terra a si rinchiuse in bagno, fino all’ora di pranzo. In quelle poche ore che ebbi di ‘libertà’ e ‘tranquillità’ mi misi a cucinare, amavo cucinare. E non è una cosa da Gay èh.. anzi! « Colin, Colin, Coooooooooolin! Mettiti a sedere che devo farti sentire una cosa, non è ancora ultimata… ma dai siediti! » non persi tempo, spensi i fornelli e mi misi a sedere sulla poltrona come il Capo volle. Jared scese le scale con la chitarra su una mano e il blocco sull’altra, si mise a sedere, plettro in mano, si schiarì la voce ed iniziò….

« Enemy of mine
Fuck you like the devil
violent inside
beautiful and evil
I'm a ghost
you're an angel
one that was saved… just remains of an age
 »

Una breve pausa, sia della sua voce sia del mio cuore.. aveva smesso di battere. Mi smuovevo, no! Tremavo, si!

« ..lost in the daydream
what do you see,
If you're looking for Jesus
get on your knees
 »

Non so bene cosa mi prese….. ma non potevo restare lì immobile a tremare come una foglia, dovevo fargli sentire cosa mi stava facendo, solo quello! Mi alzai dalla poltrona, i ginocchi mi stavano per cedere. Ma cosa cazzo hai Colin? Sono malato? No. Sono vecchio? Naaah. Cosa? Cosa? Forse.. lo ero, innamorato. Solo quello, io che pensavo chissà cosa. Era solamente e fottutamente innamorata di un uomo. Il mio uomo, mi ha conquistato con la sua voce, le sue mosse.. e ora me lo sta riconfermando, nemmeno si è accorto che sono ben 5 minuti che lo sto stringendo da dietro.. lui continua imperterrito a cantare e a suonare, ma lo sa. Lui lo sa benissimo che se continua così io.. potrei morire. Dolcemente.

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Capitolo 9
*** chapter 9. ***


Chapter Nine.

« Uno due.. quì…batteria! Quì.. chitarra, ancora.. chitarra.. poi.. mmh qua metto.. mmh.. si METTO LA MIA VOCEEEEE! » che cazzo urla questo ora? Oddio MAGARI si è ucciso per sbaglio.. andiamo a vedere che sia tutto vero prima di preparare il funerale. « Jared! Ma sei impazzito per caso?! Pensavi fossi morto.. e invece che hai? » cercai di urlare sopra la sua voce e la chitarra elettrica. « io? No nulla, sono un genio. Col son un fottuto genio, sto creando la canzone più bella del secolo. Già il titolo dice tutto ‘’Stranger in a strange land’’ èh? Lo so lo so, non dire nulla.. è stupendo! » come potevo dire di no a due occhi celesti ghiaccio che mi stavano fissando quasi piangendo, « cccccerto Jay. Continua così amore mio. Mh mh » dissi con un sorriso sulla bocca che più falso non si può. Vabeh.. meglio non mi aveva visto, avevo proprio una faccia da salame. Io ancora mi chiesi, ma perché a Oliver Stone dissi di ‘si’ èh? Colin perché? I soldi hanno proprio un potere scioccante… a quest’ora non me ne stavo in casa con una donna in menopausa e soprattutto NON amavo questa donna. Ma dai Col, ci sono pure i lati positivi,vero? Ditemelo voi. Jared; fa il bucato…..fa il letto…. Mmmh ok, non fa un cazzo in casa ma perlomeno mi sopporta e mi ama, anche se alcune volte nei miei confronti si comporta come uno stalker ed inizia a seguirmi o a farmi il terzo grado. [..] Ecco ora mi è preso il momento, ho in mente ‘’sex on fire’’ dei kings of leon.. forse il nostro amore è proprio sul fuoco, il nostro sesso è suo fuoco. Mh? Chissà cosa voleva dire Caleb… glie lo vorrei proprio chiedere, ma adesso devo pensare a me e Jared. « Col che c’è da cena?! » « come cosa c’è? Stasera è il tuo turno ai fornelli mio caro! Dai muoversi, ho pure fame » « Colin.. mi prendi in giro?! Ma sei ieri ho cucinato io.. oggi tocca me imbecille, forza! Ma guarda te… » non avevo voglia di discutere pure stasera,così senza tanti fracazzi mi misi il mio meraviglioso grembiulino con scritto a caratteri cubitali ‘kiss the irish.. sexy irish’ si, lo so.. era proprio una cosa da gay che più gay non si può, ma mi piaceva!! L’unico regalo sensato del fratello di Jay – potete immaginare gli altri - perciò. [..] non avevo proprio voglia di cenare, ma tanto a Jay bastava dargli un piatto di insalata – dietetica che non contenesse organismi geneticamente modificati – quindi ero apposto! Io non avevo fame e mi limitai a bere una bottiglietta di Coca-Cola. « uh, finirai col bruciarti lo stomaco e l’intestino sai? » ah,eccolo. Mi mancavano le sue prediche salutiste e rompiscatole. « bah.. fino a qui sto bene,perciò fino a che ora non mi vedrai scoppiare e tutti i pezzetti di me saranno per tutta la casa… SONO ANCORA VIVO! » si lo so,sono menefreghista. Ma è il mio carattere e lui lo sa, infatti sta continuando a mangiare la sua insalata senza smuovere ciglio. « ah.. va bene, io lo facevo per il tuo stomachino e il tuo intestino tenue èh. Non per te, solo per loro! » se ne uscì Jared mentre stavamo sparecchiando la tavola. Sìsìsì Jay va bene, però ora stai zitto. Ti prego! « Senti, io.. andrei a farmi una… » non feci in tempo a finire che Jared si spogliò davanti a me e sfoggiò un sorriso smagliante e soddisfatto « e io mi autoinvito! Ti aspetto nella vasca. » mi fece l’occhiolino e scappò in bagno.

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Capitolo 10
*** chapter 10. ***


Chapter Ten.

« .. Ma vai più in la! Daaaaai Colin! Non ci stò. » mmmmmmmmmmmmmh. Che voce irritante. Dannatamente irritante. Avete presento un gatto che miagola, come se lo aveste chiuso in mezzo alla porta.. ecco, Jared in questo momento era peggio. « Ma dove cazzo dovrei andare Jay!?? La vasca è questa.. così impari a spendere tutti i soldi per far montare nel bagno un super-mega-iper specchio.. solo per vedere la tua lurida faccia a culo ogni volta che entri invece di una vasca più grande e comoda! » sbottai, urlando sempre più convinto delle mie parole e uscendo dalla vasca. « E non ti azzardare a fare quella faccia a pesce lesso e dispiaciuto. Mi hai fatto incazzare Jared, e ora ne prendi le conseguenze….» eccolo di nuovo, mi guarda con quella sguardo assassino ma così eccitante. Mi morsi il labbro inferiore e uscì velocemente dal bagno senza badare a lui. « Tu lo sai che so riconoscere il linguaggio del TUO corpo… so che mi vuoi… quindi o adesso, o mai più » urlò dal bagno, e lo sentì fino alla camera dove mi stavo vestendo. Dovevo uscire, dovevo un po’ rilassarmi da questa specie di tortura. « si si certo! Lascia le tue doti ti attore affanculo Jay.. io esco per un’oretta,vuoi qualcosa o posso andare?! » « si una cosa vorrei….. » ed è proprio lì che mi resi conto di aver detto la cazzata più grande della mia vita. Jared iniziò una lista infinita di cose… « Allora dovresti prendere; i preservativi, però... quelli anallergici perché sennò mi fai male e mi diventa il sedere rosso come uno scimpanzé, mmmh poi una bottiglia di latte biologico e scremato… » Jared fece una piccola pausa, scattò fuori dalla vasca da bagno e ancora nudo e bagnato corse in salotto e tornò con un blocchetto ed una penna. NO NO NO NO! « Guarda col.. ti scrivo tutto qui, cosi ti ricordi bene…. Ma vedi? Che fidanzato premuroso che sono, bravo Jay, continua così… sono fiero di te.. » e riecco il solito soliloquio tra lui e il suo fottutissimo ego. Faccio finta di non aver sentito la parola ‘’TUTTO’’. Jared per tutto poteva intendere anche una casa in campagna con tanto di giardino e trifogli compresi. […] « Jareeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeed! Cazzo apri, le buste pesano e io ho solo due mani. » urlai attraverso la porta. « senti.. tu devi capire che mentre IO mi sto mettendo lo smalto non posso fare nessun movimento,quindi aspetta.. mmh all’incirca dieci minuti,poi apro! » urlò a sua volta Jay facendo vedere l’occhio dal buco della serratura. Colin respira.. respira.. stai calmo…. Calmo..CALMO! Appoggiai delicatamente le SEI buste per terra e aprì quasi tremando dalla rabbia la porta. Ripresi le buste in mano ed entrai dentro come un fulmine nel mezzo di una tempesta. «TU.SEI.UN.UOMO.MORTO.JARED JOSHEP LETO. » scandii bene le parole. Jay tranquillamente ancora seduto sul divano, si alzò mi venne incontro come Heidi che vede le caprette e con tanto del suo solito sorrisetto sbieco… mi chiese « Col, ti piace il nuovo smalto? »

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Capitolo 11
*** chapter 11. ***



Chapter Eleven.

Non so di preciso cosa mi aveva spinto a fare questa cosa.Forse ero spaventato,molto probabilmente SONO spaventato.Fatto sta che sono due giorni che non torno a casa,da Jared,i miei amici.. e mi sento decisamente meglio.Forse è proprio lui che mi aiuta.Vediamo di accendere il cellulare, che sarà come minimo da tremila chiamate di Jared.. infatti! Vabeh,provo a chiamarlo. « Ma buongiorno amore della mia vita,luce dei miei occhi che mi illumina ogni mattino » esclamai con la voce tramante e impaurita ma allo stesso tempo con una voce sicura e squillante. « amore della TUA VITA? Luce dei TUOI OCCHI? Ti illumino ogni mattino? Colin, vaffanculo! Testa di cazzo,idiota,coglione,cazzone e ancora.. vaffanculo! » non dissi nulla, lasciai sfogare Jared il più che potevo.Dopotutto aveva tutta la ragione del mondo,sono stata via due giorni senza dirgli nulla. « Senti Jay.. posso spiegar.. » non mi diede il tempo di finire che subito si scagliò contro di me,di nuovo.
« NO! Tu non mi devi spiegare un cazzo,anzi sì. Ma ora vieni a casa,immediatamente.. e spero vivamente che tu sia andato a fare una chirurgia plastica a quel PICCOLO coso che tu chiami ‘’pene’’.. SPERO TORNI A CASA CON UN CAZZO GRANDE COME UNA CASA.. SENNO’.. IO… IO… » dei singhiozzi,uno dopo l’altro avevano interrotto Jared.Cosa hai fatto col? Porca troia,sta piangendo.Ok.Riattacco e ritorno a casa.. no che cazzo riattacchi Col?! Dopo penserà che non ci tieni,si farà dei complessi. Allora.. « Jared. Dai smetti di piangere.. sto arrivando. Aspettami nella camera da letto. » cercai di dire frettolosamente e cercando le chiavi della macchina in tasca. « s-s-i o-ok ma non pens-s-are che te lo dia. S-s-to piangendo m-m-m-a sono s-s-sempre J-Jared J-J-Joshep L-L-Let… » e di nuovo partì il piagnisteo. Senza fine.Ok, ho riattaccato,come minimo ancora starà parlando con il cellulare… dove ho le chiavi della macchina!??? Oh merda! Sono dentro…. E ora? Che faccio? Esco,rivado dentro e faccio un’altra figura del cazzo.Una delle tanti….sono già davanti alla porta della casa. « ehm… scusa Jake.. io avrei lasciato le chiavi della macchina dentro! Me le daresti per favore? Dovrebbero essere sopra il comodino della camera. » buttai fuori tutto d’un colpo. « ah. Ok.. per un momento pensavo volessi un’altra botta! Vado e torno,Farrell! » con uno dei suoi soliti,meravigliosi,sorrisetti, Jake salì le scale di corsa e torna giù con le chiavi. « Grazie ancora Jake! Giuro che non succederà piu! » urlai dirigendomi verso la macchina senza ricevere alcuna risposta. Boh! Cintura,c’è! Chiavi,ci sono! Ok partiamo.. devo farmi 10 km. Non è molto[..] Devo cercare di sforzarmi di ricordare, solo quello. Perché ero andato da Jake? Perché avevamo fatto sesso? Perché? Perché ho paura? Troppe domande. Vero? Voi che dite? Si decisamente troppe domande…. Prima di marcire dentro questa macchina, scendiamo và. Bussai dolcemente alla
porta. Mmmh,cazzo mi sto cacando sotto! « entra
.
E bentornato testa di cazzo! » yau! Ma che bel benvenuto.. che ti aspettavi Colin?!
Una festa con tanto di palloncini,trombette e torta!?
Forse era meglio così
.

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Capitolo 12
*** chapter 12. ***


Chapter Twelve.

‘’uhuhuhuhu.. barbra streisand.. uhuhuhuh’’ cosa è? Oddio,ma lo sentite pure voi o lo sento solo io?!
« Letooooooo! Spegni quella fottuta radio e vieni qui.. sai di cosa ho bisogno la mattina » urlai da sotto le coperte e pronto a sgusciare per saltare addosso a Jay. Peccato che… beh… non cercavo questo Leto. Credo fosse shan, o una qualche cameriera transessuale. « Ciao Shan! Ehm.. scusa ora scendo dalle tue braccia,tu non mi hai visto così.. e io… insomma,non ti ho visto vestito come la cameriera di un night club! Occhei? » sussurrai all’orecchio di Shannon saltellando fuori dalla mia stanza. « Si si ok, io non ho visto niente!…… e comunque….» disse Shan bloccandomi il polso con la sua mano. Grande,grossa,forte mano da batterista.
« QUESTO NON è UN VESTITO DA CAMERIERA DI UN NIGHT CLUB,COLIN! e semplicemente la mia divisa per pulire » mi urlò sputandomi sugli occhi. Buongiorno mondo eh? Riuscii ad uscire dalla morsa di quella mano ed andai in bagno.. stra convinto che quello sotto la doccia fosse Jared, aprii la tenda e.. « Oh Gesù è risortoooooooooooooooooooo! » urlai addosso a quella specie di Gesù di Nazareth incrociato ad un orso. « Non sono Gesù. Sono Tomislav.Milicevic. Per gli amici Tomo,porca puttana! » mi urlò a vicenda, quella Cosa. « Maria! Tomo sei tu! Però un consiglio… tagliati la barba. Prima o poi spaventerai qualche vecchietta del quartiere. » detto questo uscii come un fulmine dal bagno e senza indugi andai al piano di sotto.. sperando di non incontrare pure Timothy. Oh caro arrapante ubriacone Timothy. Uhm… si; pure lui da aggiungere alla lista di uomini che mi farei! Ma ora pensiamo a Jared e alla sorpresa che gli sto organizzando da mesi…. Domani è il nostro secondo anniversario,quindi.. devo riuscire a stupirlo. In questi giorni lo sto deludendo forse un po’ troppo! « ueioooooooo ueioooooooooo uei-oooooooo ueioooooooooooooo » parli del diavolo. Eccolo là che canta a squarciagola cercando di spazzare.. o meglio sta molestando sessualmente quella povera scopa! « Buongiorno scopat…. SPAZZINO MIO !» dissi andandogli incontro a braccia aperte,pronto per un po’ di brio mattutino! « Buongiorno. Cosa vuoi? » prima che potessi sciogliermi tra le sue dolci braccia interruppe i miei smielati pensieri. « Jay.. che hai? Hai le tue cose per caso? ahah » « no. E ora levati che devo finire di spazzare. » lo sta facendo apposta,lo vedo da come gli brillano gli occhi e dal tic che ha; quando è agitato o mente smuove in continuazione il labbro superiore e si lubrifica le labbra con la lingua. « Si si certo! A parere mio te la cavi molto meglio con i cazzi che con le scope. » esclamai. Che uomo di classe che sono,giusto? VISTO! STA RIDENDO. Ha riso sotto i baffi e sta continuando a canticchiare quelle stupide canzoni che scrive,magari un giorno me ne ascolterò una.

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Capitolo 13
*** chapter 13. ***


Chapter ThirthTeen.

Smetti. Smetti di fissarlo,smetti di fissarlo,smetti! Cazzo Colin,smetti di fissarlo.. girati dall’altra parte; oh guarda una farfalla che vola. No! Lo sto ancora fissando,smetti,smetti. Ecco ora sta pure arrivando Jared e io sto qui a fissarl.. « Bello vero???! » mi sussura Jared dandomi una pacca sulla spalla e finalmente mi risveglia. Ecco ho smesso di fissarlo e ora guardo quegli occhi color ghiaccio. « ma cosa scusa? » uso le mie doti di ottimo attore. « Colin,come attore fai schifo. Sono ben venti minuti che stai fissando il bel sederino di Tim. Almeno fatti furbo,volpe! » « Iooooooooooooooooooo?...... Ok. Forse sono anche più venti minuti sai? Ma cioè,è piu forte di me! Poi ancora devi spiegarmi perché è una settimana che viaggia in mutande per casa nostra. » devo cercare di mantenere la calma prima i miei ormoni partano del tutto,Jared,amore mio,capiscimi! « prima cosa: secondo te perché l’ho fatto entrare nella band? Ha un culetto da fata,che però ancora non mi sono sbattuto. Seconda cosa: ha litigato con la sua fidanzata per cui… non sapevo dove andare, e sai che io sono uno altruista. » « no aspetta… altruista? Ahahahahaha tu? Ahahahaha altruista? Ti prego Jay! Inventane un’altra,saresti più credibile. » alcune volte credo vivamente nelle doti di attore comico di Jared,ogni tanto esce fuori con queste battutine che mi fanno pisciare addosso. Ecco,ora si è offeso… che faccio? Okok. Sto ancora dieci minuti ad osservare Timothy che da l’aspirapolvere poi vado a scusarmi con Jared. [..] « mmmh,allora? Com’è la vita d’attore? » interruppe il nostro pasto Timothy. « beh… diciamo che ha i suoi lati positivi,ma forse sono più quelli negativi… » presi la parola. Ma naturalmente non feci nemmeno in tempo di dire un’altra sillaba che subito qualcuno alla mia destra iniziò a parlare… « Invece per me è il contrario…certo,ci sono lati negativi,ma sono molto più quelli positivi a prescindere dal denaro. Trovi nuove amicizie,trovi l’amore.. guarda me e Col! Poi beh… » credo che il mio cuore abbia smesso di battere. ‘’..guarda me e Col’’ quelle parole mi stavano rimbombando in testa,una dopo l’altra. Vedevo solo la bocca di Jared smuoversi,non percepivo alcun rumore,suono,melodia… nulla di nulla. La mia mente sta iniziando a farmi brutti scherzi anche perché sono vestito come Alessandro Magno e ho davanti a me Oliver Stone e alla mia destra Jar…Efestione!

« Al mio ‘tre’ partiamo con la prima scena… uno…due… AZIONE! » [……….]
« Oddio,Colin non so te ma io sono distrutto! Il signore Stone là mi sta distruggendo. Poi questi capelli. Aaah che noia, che nervi, mi viene voglia di strapparli! » ma stai benissimo con quei capelli Jaredino.. possibile che ancora non ha capito che io sono pazzo di lui? Oggi giriamo l’ultima scena e ancora non gli ho detto nulla. « Guarda Jared che siamo in due,ti vorrei ricordare che io non ho fumato per bene 7 mesi pur di girare questo cazzo di film.. e ora ho i nervi a fior di pelle. »
« vabeh.. un conto è una sigaretta, un conto sono i miei amati capelli. Poi questi ciuffi, devo sempre spostarli a destra e a sinistra e devo sorbirmi le presi per il culo di mio fratello. » sei perfetto. Sei unico, ogni gesto che compi, ogni sorriso che mi fai, ogni critica che fai agli altri. Sei perfetto. Colin, perché non riesci solamente a dirglielo in faccia? Stiamo da venti minuti a guardarci nelle pupille degli occhi come niente fosse.. e TU,COLIN sai che c’è qualcosa. LUI,JARED sa che c’è qualcosa.
« Col.. senti.. » grande! Proprio ora che forse ti stava per svelare i tuoi sentimenti tu che fai? Gli salti addosso e inizi a baciarlo,cosi si fa! « Dio mio.. Colin,perché cazzo hai aspettato così tanto?! » « ssh,ssh. Non so nemmeno io quello che sto facendo! Ora stai zitto e baciami. » cosa dico? Che ho detto? ‘’stai zitto e baciami’’?? èh? No,io sono gay,no.no.no.no.no. a me piacciono le tette,si cazzo. No,anzi si,cioè no…ma forse…io…. Non è proprio il momento per farsi delle domande vero? Ci penseremo poi…. Jared io ti amo.


Perché mi è ritornato in mente questo? Qualcuno,lassù mi ha voluto mandare un segnale o sono solo io che sono malato di LUI? Fatemelo capire,cazzo! Prima che possa fare altre cavolate. Mandatemi un segnale. Forse è tardi. « Jared… puoi venire un attimo di sopra? Devo parlarti,scusa Timothy,torniamo in un secondo. » ho avuto il consenso da tutti e due,ora è il momento di capire Colin.

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Capitolo 14
*** chapter 14. ***


Chapter Fourteen.

Ci siamo.. « Ascolta Jared,prima di tutto calmati ti prego. E lasciami parlare senza.. » Detto.Fatto. « Mi hai chiamato Jared.. Colin,ok mi vuoi lasciare vero? Oddio,io non so che devo fare?? Ah si,ok vado a preparare la valigia.. chiamo Shannon,oddio.. scusa Colin,scusa scusa » « Cazzo Jay! Che ti avevo detto? Stai calmo,tranquillo. Io non voglio assolutamente lasciarti.. » « oh Gesù ti benedica,grazie grazie grazie. » esclamata quest’ultima frase,Jared iniziò a baciarmi da tutte le parti,a fare il segno della croce e a guardare verso il cielo. Penso pure stesse dicendo il Padre Nostro sottovoce.. « Staccati dai. Siediti e ascoltami.. » senza replicare di nuovo,si mise a sedere su una poltroncina davanti alla finestra della nostra camera,credo smise pure di respirare… aveva gli occhi rossi come il fuoco e aperti come un pesce palla,iniziavo davvero a preoccuparmi,così cercai di iniziare.. « Lo sai che Tu ora per me,sei la p-persona p-più i-i-mportante d-d-d-della.. » ecco di nuovo quel dannato tic,  mi deve venire proprio mentre sto cercando di fare un discorso,serio!? Ok dai,ripartiamo.. sempre con calma Col. « .. insomma hai capito! È quasi una settimana che sto pensando a me,a te,a noi,ai miei sentimenti e beh… Jared io devo cercare di capire.. prima di tutto per me,ma soprattutto per Te. Non potrei continuare a vivere con Te,a farti soffrire facendo una cazzata dopo l’altra,ogni tanto ti odio si… però.. cioè…. Ti amo.. pure… credo.. almeno.. cioè.. spero?!! » di nuovo. Santo Cielo!! Ho una grande voglia di sbattere la testa contro il muro, e la cosa che mi fa più male e che Jared,sembra non aver sentito nulla di quello che ho detto. Se ne sta imperterrito,lì seduto a guardare non so nemmeno io cosa.. ma di certo non sta guardando me. Gli faccio schifo,vero? Si,e ha tutte le ragioni per pensare male di me.. per odiarmi. Molto probabilmente ora,nella sua mente starà immaginando di picchiarmi a sangue,forse pure di uccidermi…… Ma,uno che vuole uccidermi poi può anche piangere?! Oddio,che ho fatto? Sta tremando,tempo 5 secondi e si mette a piangere. Io non posso muovermi,non posso farlo. PROPRIO NON POSSO…. Odio,odio vederlo così,odio me stesso,odio tutto. « Jay… ho solo bisogno di tempo,solo questo ti chiedo. Devo solo liberare la mente e cercare di capirmi. » sto stringendo i pugni,proprio come sta facendo lui,ci stiamo trattenendo tutte e due… sennò avremmo già scagliato un cazzotto sulla mia lurida faccia! « Ok. Sarò sincero,ora sto solo sperando che ti venga un cancro al pancreas e tu mossa morire,lentamente! Io… io… io ti ho dato tutto Colin. Il cuore. Le braccia. I piedi. Le gambe.. tutto me stesso! Se questo è il ringraziamento allora,ok. Ognuno ringrazia a proprio modoQUELLA E’ LA PORTA… LA STRADA LA CONOSCI………. UNA COSA,SE CI DOVESSE ESSERE UNA STRADA DEL RITORNO,RICORDATI SOLO CHE POTRESTI TROVARE LA PORTA CHIUSA. LA PORTA DEL MIO CUORE. » non so bene se abbia urlato o no queste parole,so solo che facevano male. Tanto male. Davvero troppo. Una parola,una spada che si infila nel mio cuore.. una..dopo l’altra lentamente.. e dolorosamente. Èh gia.. se la porta fosse chiusa?! Che faresti Colin? Resteresti solo,ma te lo sei meritato. Gli sbagli poi si pagano.

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Capitolo 15
*** chapter 15. ***


Chapter Fiveteen.

Quanto odio questi divani all’americana proprio, sto scomodissimo, ho una stecca di ferro infilata nel culo.. sarò pure abituato ma mi fa male! Mi alzo e faccio un giretto su ‘sta casa, dopotutto è solo la seconda volta che vengo a casa Wachter.
« Che fai già sveglio a quest’ora scusa???! » un vocione dietro il divano mi fa sobbalzare e cadere per terra, dio che male al naso! Ora pure questo ci voleva. « oddio, scusa Col! Non volevo spaventarti, io comunque devo andare alle prove con la band, tu stai qui, se chiamano al cellulare con rispondere, se suonano alla porta nemmeno e stai fermo in casa, chiaro? » « Si, Matt non ho tre anni e ora vaì… idiota » dissi quasi sottovoce, a me quell’uomo mi ha sempre fatto paura, fin da quando me lo presentò Jared.. In più mi racconto il presunto motivo per cui lasciò i Mars, o è Jared che si crede al centro del mondo, o Matthew era davvero innamorato di lui. Bah! […] Io che volevo chiedere a Jared Leto di sposarmi, mi ritrovo per strada fumando una sigaretta, per di più schifosamente cattiva, e pensando a un bel discorso per farmi perdonare dall’uomo che, così sembra, io ami.. Ma ci pensi Colin? Tu, sposato, e per di più con un uomo (se così si può definire) Tu che hai molto probabilmente migliaia di figli sparsi per tutta Irlanda e tutto il mondo, ah.. che bella la vita da scapolo vè? Santo Patrizio! Sto parlando come un novantenne in preda ad una crisi d’indentità.. va beh, avviamoci verso casa, cioè la casa di Matt che ho acquisito per una settimana.. non è proprio il luogo più adatto per riflettere, però mi accontento!
« Guarda guarda chi c’è! » ora sento pure le voce nella mia testa, vai Colin che sei completamente andato.
« Colin, capisco che mi odi, ma almeno girati no? » e giriamoci, giusto per constatare che non ci sia nessuno…………….. no vi prego, ditemi che non è Lui! Tutti e tutto, ma non Lui! « Hey……….. Ciao Gerard! Che vuoi? » che cazzo ci fai qui? NELLA MIA IRLANDA? LEVATI DALLE PALLE, SEI SOLO UN FINTO ROSSO TESTA DI CAZZO.
« Ma che accoglienza calorosa hm? Come state tu e la tua puttanella? Jared e Colin, la coppia del terzo millenio,ahaahahah. » Respira profondamente Colin, prima che tu possa fare qualsiasi azione, r e s p i r a. Non spreco nemmeno il fiato per rispondere a quel verme schifoso, continua a camminare Col, che è meglio! « Tanto prima o poi, ci rivedremo….. FROCIO! » urlò quella voce così dannatamente odiosa, irritante,aaaaaaaaaaaaargh. Come 3 anni fa, qualunque cos avrei fatto non sarebbe servita a nulla quindi evito proprio di parlare con Gerard, ma soprattutto con persone come lui. Fottutamente bastardi dentro!

« Shan senti, ma tu che dici? Gli manco? Ma poco o tanto? Mi penserà? A me manca … SHANNOOOOOOOOOOON! VIENI GIU’ DEVO PRENDERE A CALCI IL TUO SEDERONE PER SFOGARMI. » Non può sembrare, ma questo è Jared Leto quando è triste, sfrutta qualsiasi persona o cosa per sfogare la sua rabbia e il suo rancore Ahimè, quasi tutte le volte prendeva di mira tuo fratello, Shannon aveva un aspetto da fagiano imbottito perfetto da prendere a calci, ma soprattutto non sentiva dolore.
« Si Jay, arrivooooooooo… ma ti ricordo che c’è pure il culo del croato èh. Sto perdendo la sensibilità alle chiappe, e mi servono! » cercò invano di replicare il batterista.
« NON ME NE FREGA UN CAZZO! TU E QUELL’ALTRO CAPELLONE ORA VENITE GIU’ E VI FATE SFRUTTARE,CHIARO? » Fidatevi, non vorreste sapere com'è andata a finirela cosa.

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Capitolo 16
*** chapter 16. ***


Chapter Sixteen. (1)

Non pensavo facesse così male allontanarsi dalla persona, che, beh.. si.. credi di amare. Ma io lo amo? Penso di aver intuito vagamente la risposta. Ho fatto tutto questo casino solo per capire una insignificante cosa, sto facendo soffrire la persona più importante per me solo per un mio stupido capriccio.. mi sto comportando come un bambino viziato, sto pensando solo ai miei sentimenti. E quelli di Jared? Non ci ho mai pensato, ci sono stati solo i miei. Forse sono ancora in tempo per rimediare, o forse, lo sto solo sperando con tutta la mia anima. Dopotutto la speranza è l’ultima a morire, quindi ora mi alzo e sloggio da casa Watcher e vedo di andare dalla persona che amo.

[…]

« Senti Matt, se ti devo qualcosa dimmelo davvero! Sono stato in casa tua per due settimane.. so bene di essere stato un peso.» continuo a fare la vittima da 5 minuti.. « No, no! Col non ti preoccupare.. non hai dato nessun fastidio. Io ora devo andare, alla prossima, e… salutami Jay! » Si certo, secondo te con tutte le cose che ho in mente, te lo saluto.. aspetta e spera! « Grazie ancora! Si certo, ci vediamo Matt! » Salì nel taxi il più velocemente possibile, mi stava mancando veramente troppo.. avevo bisogno di lui, anche un solo pezzetto di lui mi sarebbe bastato, ora, tutto andava bene, di Lui. Io che in due anni ho cercato difetti su difetti, si certo ne ho trovati.. però. Sono tutti dei difetti così perfetti. Lui è perfetto, forse non mi merita, forse sto sbagliando a ritornare.. se magari a trovato un altro? HA FATTO BENE. Secondo me, sto pensando un po troppo.. vedo di godermi le colline irlandesi che intravedo dal finestrino del taxi. Cavolo! Quella è casa nostra, sua.. di noi.
« Ehm. Scusi! Io scendo qui, grazie arrivederci e tenga il resto! » Ero nervoso, avevo fretta, volevo vederlo, volevo sentirlo, volevo incontrare di nuovo quel suo sguardo così…. Così sexy? No, cioè… era così… porca puttana Col! Non pensare al suo sguardo ma pensa piuttosto a bussare alla porta. Ora o mai più….

Chapter Sixteen. (2)

« E' aperto! » io non mi muovo da qui, questo e poco ma sicuro. « ho detto che è aperto.. » la voce si stava avvicinando sempre più alla porta. « è sordo per ca-Colin. Oh, hey, ciao.. entra pure, mio fratello è di sopra! » « grazie Shan.» anche solo stare in un piccolo quadratino del pavimento mi sembrava strano, dove abituarmi di nuovo a quella casa. « guarda che puoi anche posare la borsa e metterti seduto, io non ho nulla contro di te.. soprattutto perché fai un pollo fantastico, è meraviglioso.. lo fai arr- »
« Si senti Shannon, non è il momento di parlare di polli, grazie comunque! »
« Ok scusa, volevo solo farti un complimento, mamma mia! » quando insiste quest’uomo è peggio di.. no so nemmeno cosa. Forse è meglio che mi metta a sedere, magari nell’impatto rivedendo Jared potrei cadere no? Meglio prevenire che curare.
« Senti Shan, ma… Jared insomma, come se la cava? Come sta? »
« Se qualcuno non si fosse seduto sul mio divano, starei benissimo. Conosci l’uscita, Adios! »
Quella non era la voce di Shannon. Faceva male lo stesso, come sono entrato me ne vado, non ho nemmeno il coraggio di alzare lo sguardo e di incontrare anche solo per sbaglio quello di Jared. « smetti di fissare il parque! Ho detto alzati dal miodivano, muovi le gambe, arriva fino alla morte e vattene da casa mia! »
Perché suo? Perché sua? Il divano è nostro, la porta è nostra. Solo una cosa qui dentro appartiene a lui, il mio cuore. Ah, solo quando le persone soffrono si accorgono di queste cose, sto soffrendo e me ne sto accorgendo, proprio ora.
« Ok. »
L'unica cosa che riuscii a dire, ma io non volevo, non volevo dire un semplice ‘’ok’’ che cazzo dico? « no! Jared per favore vieni un attimo fuori. Non sbuffare! senti solo quello che ho da dirti poi sparirò dalla tua casa, ok? » « ok. » ora tocca al mio cuore parlare. Usciamo dal salotto uno dietro l’altro, ancora con la borsa in mano, prendo un respiro.. « Scusa – mi sentivo le guance bagnate ma continuai lo stesso – scusa Jared, non so che altro dirti, posso solo dimostrartelo giorno dopo giorno, sai bene che con le parole non me la cavo tanto bene sono due anni che mi sto sforzando, sforzando di dire due parole che, cazzo non capisco perché siano così importanti per le persone, me compreso, sono solo due parole. Jared io ti amo, senza forse, senza credo, ti amo, punto. »
Bene, ho detto tutto d’un fiato, sarà che sto piangendo ma mi sento un uomo più libero. « forse te ne sei accorto troppo tardi eh? Prima fai soffrire gli altri, ti prendi il tuo cazzo di tempo poi torni come niente fosse e mi sputi un Ti amo riparatore.. »
« Non è un Ti amo riparatore Jay, so di essere egoista ma.. »
« Ma un cazzo! Fammi finire di parlare, perché forse queste sono le ultime parole cheti rivolgerò. Non sono più il cagnolino indifeso e viziato di qualche settimana fa Colin! Non sono più la persona debole, non sono più la persona che si sente al centro del mondo, ho imparato, tanto, troppo in queste settimane sai? Ho imparato che ci sono altre persone all’infuori di Jared Leto ora tocca a te, guardati intorno.. non sono più la persona che tiene a te. Te lo avevo detto, la porta poteva essere chiusa e questo è. Ciao Colin »
Non sta succedendo realmente, nah.. so che è tutto un sogno, giusto? Giusto? Oppure fa così male da non sentirne nemmeno il dolore. È inutile continuare a farsi domande su domande, ho l’impressione che la mia vita non abbia più una direzione, un senso.. per cosa vivo? Per nulla.

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Capitolo 17
*** chapter 17. ***


Chapter Seventeen. 

Ho solo un posto dove andare, lontano da qui, lontano da tutti.
« Mammaaa! Mi vieni a prendere? Sono davanti al parco, vicino al fiume.. non fare domande poi ti racconto tutto! Grazie. » Non so perché ho chiamato proprio lei, dopo mesi che non mi facevo sentire sbuco fuori così, cazzo come sono egoista, devo smetterla! A partire da ora! D’ora in poi inizia la nuova vita di Colin Farrell, niente egoismo.. pensa agli altri Colin pensa agli altri.
Fuuuuuuuu, fa fatica pensare sapete? Uh ecco la macchina della mamma, prima o poi sono sicuro che le fanno la multa per eccesso di velocità.. « Ciao Mà, grazie grazie grazie grazie.. non so dove stare per beh diciamo.. per sempre!? » « Non ti preoccupare angioletto, io ed il babbo ci siamo sempre per te, ora vedi di raccontarmi che cosa è successo. » Pure loro sempre così gentili e disponibili verso uno stronzo come me, non la capisco la gente e mai la capirò.
« Mmmh, c’entra per caso quel giovanotto lì.. Jera-Jar-Jerry-Jared! Si Jared.. eh? » « Si. Ma ho fatto una cazzata, anzi più di una. » « Mmmmh, non mi ha mai convinto quel ragazzo. » « Mà! Qua il problema sono io non lui.. anzi lui ha fatto anche troppo, ora ti supplico basta domande e guida! » « Ok ok. Ma sai che non sopporto vederti così, sono pur sempre una madre! » Blah blah blah sono le uniche parole che sentivo uscire dalla bocca di mia mamma. È arrivato il momento della svolta, nuova vita, nuovo Colin! Girai leggermente la testa verso il finestrino della macchina, più guardavo fuori più amavo questo paese, ogni volta che pioveva l’Irlanda diventava uno spettacolo da vedere più di quanto lo sia a ciel sereno.. le gocce che sbattono contro i prati verdi, il brillio del sole che cerca di farsi padrone in quel cielo....
Quel sole era un po come me, sta solo cercando di farsi strada, di sentirsi più forte di chiunque altro.. di tutto! La cosa più bella deve ancora venire però, il tempo di scendere dalla macchina che un arcobaleno sorvola il cielo e si dirige nessuno sa dove… Quanto vorrei inseguirlo e scoprirlo, poi magari chissà dall’altra parte ci trovo i folletti e pure una pentola d’oro. Ptf.

Forse non avrei dovuto chiamare i miei. Mi sento un bambino, come se loro mi potessero aiutare.. Non riesco a dormire e oltretutto questo letto è piccolo, alziamoci e andiamo a fare un giro, è una vita intera che non torno qua dentro.. potrei anche perdermi. Oddio no! Ancora mia mamma tiene queste foto, santo dio, vi prego….
La mia carriera di ballerino l’avevo lasciato alle spalle, ci avevo messo una pietra sopra e invece ora mi sto rendendo ridicolo davanti.. beh.. a me stesso, proprio ora che avevo bisogno di autostima mi ritrovo davanti queste foto del giovane Colin in calzamaglia, ahahah. Ah poi ci son pure queste, la mia piccola minuscola carriera come calciatore, bah… certo che quando si è giovani la speranza non sparisce mai. « Chi va là? Chi è laggiu? L’avverto che… che.. ho un’amico poliziotto eh. » « Papà? Sono io. » con chi ho a che fare? Mamma mia! « Oh Dio Col, grazie al cielo.. stavo per svenire dalla paura. Allora?! Qual buon vento? » « Qual buon vento e buon vento… non so dove stare a dormire, diciamo che beh.. mi hanno sfrattato. » si sfrattato, magari.. ora starei mooolto meglio. « Come sfrattato? Non dividevi la casa con quel Jer-Jera-Jeremya. Jeremya? No? » Jeremya? Oh signore aiutami tu. « Jared papà Jared! E comunque si, vivevo, abbiamo avuto un piccolo.. più di uno, disguido. Sapevi che stavamo beh.. insieme!? » « si si, tua mamma mi avevo detto tutto.. non so cosa sia successo, non so come siano gli uomini in una relazione - » lo interruppi sussurrando « Fidati che lui è peggio di una donna. » « come? Non ho sentito… » « no nulla Pà.. continua. » « Dicevo.. tu ci tieni a lui? Da quello che mi diceva mamma sembrava di si, e pure molto. O mi sbaglio? » no non si stava sbagliando affatto. « S-si ci tenevo, ma oramai è troppo tardi. » « Non voglio costringerti a fare nulla contro la tua volontà, ma voglio solo dirti che non è mai troppo tardi. » « Eamooooon! Lascia stare Colin e vieni a letto e tu Colin se non riesci a dormire vatti a prendere del latte. » sentimmo urlare dalla stanza dei miei, questa donna inizia a spaventarmi. « Rita sto arrivando! » « Ok, Mà a domattina! Hey – bisbigliai all’orecchio di papà – grazie! » e dopo non so quanto tempo riuscii a sorridere di nuovo, non era proprio un sorriso sincero ma era sentito, era un sorriso speranzoso.

[…]

« Senti Colin ho provato per una settimana con le buone, alzi quel tuo fottuto culo da quel divano e vieni da Jared con me?! Non so più come dirtelo, Jared ti ama. Tu lo ami, alzati cambiati e muoviti! Porca puttana. » « Si Shannon arrivo ma evita di urlare mi rimbomba tutto nella testa! » « Io urlo quanto cazzo mi pare! Ti ho detto alzati! » Non avevo mai visto Shannon così incazzato, soprattutto con me. Forse aveva ragione, cioè.. senza forse.
« Allora? Perché ci tieni così tanto alla relazione tra me e tuo fratello? » ci stavamo dirigendo verso la macchina.
« Zitto e Sali in macchina! » salimmo in macchina e Shan iniziò a parlare. « Senti, anche se non sembra io voglio bene a mio fratello, chiaro! E di sicuro non sarà un fottuto stronzo irlandese come te a rovinarmi la vita, il fratello e la band! CHIARO? » penso che mi sia appena fatto la pipì nei pantaloni, quest’uomo sa come spaventare un irlandese… « S-si ok. Ma che ha fatto di così grave Jared?! » « Che ha fatto? Ptff.. mi dice cosa ha fatto. MA COME COSA HA FATTO? Sta tutto il giorno in camera da letto ad abbracciare uno stupido peluche del cazzo e a piangere.. è da una settimana che non esce, che non viene alle prove.. e poi sono due giorni che fa degli incubi.. lo sento urlare nel mezzo della notte ‘’Gerard no.’’ Come un matto. » Era davvero preoccupato.. e appena sentii quell’ultima frase, o meglio quel Nome, mmmh iniziava di nuovo a ribollirmi il sangue nelle vene; un motivo in più per spaccare la faccia a quel testa di cazzo!

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Capitolo 18
*** Chapter 18. ***


Chapter Eighteen. 

Durante il tragitto in macchina con Shannon mi rivenne in mente quella orribile notte, un anno e mezzo fa’ in quel vicolo, quel posto, quel locale.. troppe cose sono successe e io non potei fare nulla, dovetti stare lì a guardare mentre maltrattavano, stupravano, facevano di tutto a Jared, tutto questo per uno stupito capriccio di Gerard, il famoso Gerard Way e il suo amico Frank.


Erano le due e mezza di mattina, era ora di riportare a casa Jared, quando ci imbattemmo nella ‘’band del momento’’ i My Chemical.. e qualcos’altro. Erano venti minuti che il biondo, presumo sia il cantante, si stava strusciando addosso a Jay.. io mi sarei anche rotto le palle sinceramente! Strattono Jared per un braccio e riesco a tirarlo fuori dal locale, barcollante appoggia la schiena in un locale e inizia a urlare, presumo sia ubriaco, e nemmeno poco.. Mi abbraccia, ride, poi piange, poi mi guarda e ride di nuovo, oook è decisamente ubriaco fradicio! ‘’Di già ve ne andate?’’ Sento una voce alle mie spalle e nel frattempo Jay è sparito da sotto la mia vista e sto entrando nel panico. ‘’Jay? Jay? Dove cazzo sei?’’ provo invano a urlare.. nessuna risposta. Di nuovo la stessa voce di prima mi dice di seguirlo, dietro al locale, in un vicolo buio più del marciapiede dove ci trovavamo prima. Sento degli ansimi, non sono sconosciuti, li ho già sentiti…. Una luce accecante mi si punta negli occhi, solo ora mi sto rendendo conto che ‘’la voce’’ era quel cantante di quella band del cazzo ed io ero legato ad una seggiola cigolante e malandata. Il cantante ridendo davanti alla mia faccia illumina davanti a noi, a qualche metro da noi stanno massacrando Jared di botte, gli stanno facendo fare delle cose assurde, sono in tre.. la cosa più brutta e che io non posso fare nulla, sto qui legato alla seggiola immobile e legato come un salame costretto dal cantante, Gerard a guardare quella disgustosa scena.. stanno facendo del male al mio Jared, io non posso stare qui.


Ad interrompere i miei pensieri è la voce di Shannon che mi riporta alla realtà. « Allora? Scendi o ti devo prendere di peso? » « Si si Shan arrivo… » Percorriamo il piccolo vialetto fiorito di casa Leto ed entriamo in casa, accogliente come sempre. « Oh, ma allora? Vai su da Jared? Mi sembri un’handicappato.. e un’altra cosa, io adesso esco.. vado con Tomo a fare due passi. » a parte il fatto che non capisco perché ogni volta che Shannon pronuncia il nome ‘’Tomo’’ la bocca gli si apre in un sorriso stratosferico, inizio a salire le scale.. mano a mano che salgo sento dei singhiozzi, mano a mano che salgo è una pugnalata al cuore. Sono davanti alla porta, senza pensarci due volte entro. « Hey, Jay sono io. » dico, mi sta tremando la voce, come se avessi paura.. di nuovo! « T-tu! T-tu – penso mi stia mandando qualche maledizione. – Cazzo Colin vieni qui! » Jared scoppia a piangere di nuovo, si alza dal letto e in meno di due secondi è attaccato al mio collo, mi sta abbracciando.. ma perché lo sta facendo? Non posso fare nulla, voglio solo abbracciarlo, lasciatemi in pace, lasciatemi stare con lui, fuori tutto, voglio solo lui. « Mi sei mancato. » mi sussurra lieve, « Non devi dire nulla ti prego, smetti di piangere dai, sono qui.. e fidati, non ti libererai di me ancora, non ti lascerò, mai più. » sono sicuro delle mie parole, di me stesso, di noi.. ecco la sicurezza che cercavo.

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Capitolo 19
*** Chapter 19. ***


Chapter Nineteen.


Noi, ancora una volta

Da quella sera ricominciò tutto.. anzi ebbe inizio tutto. La solita monotonia non esisteva più, si ci comportavo esattamente come prima ma eravamo diversi, forse cresciuti, forse maturati, sia l’uno che l’altro.
Ogni giorno che passava, ogni settimana ogni mese, erano la risposta che cercavo, volevo lui solo lui nessun’altro.

Jared mi sfiorava lentamente, toccando lentamente ogni centimetro di pelle, quasi a voler ripassare tutte le imperfezioni e tutte le piccole cose che solo lui aveva già imparato da tempo. Ora la mente dell’americano riscopriva il quel viso, sorprendendosi di non aver dimenticato nulla. Avevo gli occhi socchiusi, non stavo dormendo oramai da 5 minuti, ma non potevo fare a meno che rimanere li, imperterrito e immobile sotto quei tocchi così fatali. Mi stava fissando la nuca, i capelli, ogni neo, ogni millimetro di pelle. . sentivo il suo sguardo addosso, come un fuoco, un fuoco benigno. . non fa male, mi fa bene, mi fa più che bene, ne ho bisogno, ho bisogno di lui. « Hai finito di fissarmi? » Dissi con fare giocoso, quasi pregandolo di non smettere.
« Guarda che non stavo guardando te. Stavo guardando il mio riflesso sul vetro della finestra. . »
Si certo, e io mi sarei immaginato tutto? Il cuore non mente, mai.
« Si certo, dici come vuoi. . ma io sono più che sicuro che mi stessi fissando. »
Detto questo sbarrai gli occhi, ancora socchiusi, mi girai e mi voltai verso quella visione celestiale, avevo un angelo nel mio letto. . cercai di riprendermi ma naturalmente aveva sempre qualcosa da dire.
« Ora tu mi stai fissando. »
Sibilò Jared avvicinandosi alla mia bocca
« I fell apart, but got back up again.»
Quella voce così soave riuscì a farmi ragionare di nuovo, o perlomeno a darmi la forza per alzarmi e andare in bagno.
« Ma pensi che io sia una delle tue tante fans oche, che se le canti una strofa delle tue canzoni, mi inchino davanti a te? »
Esclamai passandomi la crema da barba sul mento e su quello dell’americano.
« No, non penso questo, ma sei tu quello che deve farsi perdonare, ti sto dando solo un piccolo aiuto. . »
« Grazie, ma tieniti le tue canzoncine idiote per i concerti, sarebbero più utili. »
Nell’aria c’era un misto tra ironia e verità, non pensavo realmente quelle cose. . però, forse le pensavo, forse no.
« Sbaglio o sei tu quello che si è messo a piangere ascoltando A Modern Myth? No avanti, dimmelo. »
Si, ok ero colpevole.
« Infatti mi era entrato un moscerino in un occhio! »
Mi mancavano questi battibecchi, avevo passato fin troppo tempo lontano da lui... e dalla mia felicità.

Jay uscì dalla camera da letto ridendo come un ebete, scalzo e bellissimo anche appena sveglio, vestito da statua greca con quel corpo così statuario e bello da sembrare di marmo. Non riusciva proprio a ricordare, Colin, quando era stata l’ultima volta che aveva pianto di felicità.

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Capitolo 20
*** Chapter 20. ***


Chapter Twenty.

Eccomi qua, son passate settimane, mesi e ancora sto con questa stupida scatoletta in mano. Faccio prove su prove tutto il giorno, davanti allo specchio della nostra camera e ancora non ho trovato le parole giuste.
Dite che ci sia un modo giusto per chiedere ad una persona la propria mano?
Se poi parliamo di questo soggetto, devo trovare il modo perfetto.
Non è una cosa semplice voler sposare Jared Leto, affatto!

« Senti tu sai per caso che taglia di dita porta tuo fratello? » la cosa più stupida che abbia mai chiesto all’uomo più stupido del pianeta.
« No che non la so, come potrei? Se vuoi glie la chiedo, anche se non capisco perché vuoi saperlo. »
Shannon, ooh povera quella ragazza che ti prenderà come marito, per quanto tu sia adorabile la tua intelligenza non supera quella di un pappagallo.
« Guarda, ho sbagliato io a chiederlo infatti, grazie comunque ci sentiamo, ciao Shan! » sputai questa frase alzandomi dalla poltrona e uscendo fuori.
« Bah, certo che voi gay siete strani. » sospirò Shannon con le idee più confuse che mai. Per fortuna che aveva il suo benamato croato, che lo capiva e lo sopportava come nessun altro. Tra i due c’è sempre stato un rapporto strano, fino dal lontano 2004/2005.. Jared una volta mi raccontò che entrando nella stanza di Shannon li sorprese a ridere come pazzi e a rotolarsi nel letto, hanno un rapporto strano e non voglio sapere cos’altro ci sia, ho da pensare ai miei di problemi. Grooossi grossissimi problemi di esistenza;
Che faccio per cena stasera? Mmmh Ma se porto Jared in un ristorante vegetariano?
Passerei per lecchino o robe simili?
No vero?
E' il mio ragazzo quindi no.
Sono paranoico, lo so.
No, ok vada per quello.

« Dio! Colin sei stato carino a portarmi in un ristorante vegetariano.. » Volevo rispondere alla smanceria con un abbraccio ma, naturalmente.. Jared non aveva finito di parlare e continuò smontando ogni pezzo della mia autostima ancora intatta.
« Anche se non è il migliore di tutta l’Irlanda è ok! » e sorride.
Bene, ridiamo tutti assieme, cretino!
« Ok? Ok? Ok, la prossima volta andiamo direttamente a mangiare in un prato, dietro.. lassù vedi – indicai un posto impossibile da vedere essendo in piena notte – è un prato verde e c’è dell’erba fresca e verde.. mh? Vediamo se quella ti va bene Jay. »
Probabilmente stavo pensando di abbandonarlo lassù in mezzo al nulla come un cane.. solo che lui sarebbe tornato a casa.
« Ah-ah-ah aspetta che arriva……… no niente! Non fa ridere »
Grrrrrrrrrr, odio odio odio ma tanto amore, odio ma amore.
Come è possibile provare due sentimenti così opposti tra loro insieme, nello stesso momento?

Stupido Colin, gli opposti si attraggono.. di nuovo sul volto dei due nacque quel sorriso, chiunque l’avrebbe visto sarebbe rimasto ustionato da quegli sguardi così intensi.

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Capitolo 21
*** Chapter 21. ***


Chapter Twenty
Extra chapter;


« Allora Tomo tu vai laggiù in fondo a quel ghiacciaio, tu Shannon vai ancora più in fondo dietro a Tomo e io mi metto qui davanti.. Perfetto! » Chiunque avrebbe visto quella scena, anche se per puro caso si sarebbe fatto tante domande. –Ma che fanno questi tre coglioni?-Quelle bandiere rosse che cavolo saranno? O affermazioni come –Saranno di qualche setta satanica- Invece no! Erano sempre tre idioti, ma questa volta erano arrivati fino al lontano Antartide.
« Scusa Jared.. puoi dire gentilmente al Singnor Cubbins che può andare benissimo in culo!? Grazie mille. » urlò il batterista da un ghiacciaio sperduto al fratello che stava scaricando, o meglio stava ordinando allo staff di scaricare la batteria, la chitarra, le casse e il basso.
Shannon avendo notato qualcosa di strano sulla sua batteria iniziò a correre verso l’elicottero con dentro tutte la roba..
« TU TU.. JARED! TU –sbottò urlando il batterista puntando il dito verso il cantante.- TU TU, COSA CAZZO HAI FATTO ALLAMIA.. CRISTHINE? » Finì la frase prendendo aria e stringendo i pugni.
« Hey hey io non ho fatto niente di male.. beh, è solo che.. sai l’elicottero non è grande è beh… ho dovuto ‘’tagliare fuori’’ alcuni pezzi della batteria. » La sfacciataggine faceva da padrona a quel pezzo di carne ed ossa che era Jared.
« AH SI? MI SEMBRA LOGICO. BRUTTO IDIOTA, E.. E SENTIAMO, CHE COSA NE AVRESTI FATTO DEGLI ALTRI ‘’PEZZI’’? FORZA. DIMMI. » continuò urlando ancora più forte Shan. « Li ho bruciati! Non avevo ne tempo ne spazio e non sapevo dove metterli. » Forse è stato Dio in persona a fermare la furia iraconda del batterista che stava uccidendo e facendo a pezzettini il fratello con la sola forza del pensiero. . « T-T-T-TU L-L-I HAI BRUCIATI? TU LI HAI BRUCIATI! BRUCIATI, POUF.. LUI LI HA BRUCIATI..» borbottò in preda al panico Shannon..
« Eh sì li ho bruciati! Cosa sarà mai? » il volto del fratello maggiore stava iniziando a cambiare colore, stava passando da rosa spento a viola accesso, poi arancione ed infine rosso..
Tomislav che aveva assistito a tutta la scena con la chitarra in mano, capì all’istante il significato della smorfia che si era formata sulla faccia di Shan, solo lui conosceva quellafaccia.. e per fortuna loro rare volte l’aveva. Ma, per sfortuna del cantante oggi era una di quelle rare volte.
Prima che il batterista potesse scaraventarsi contro il fratello e commettere un omicidio il croato si mise tra i due che nel frattempo si erano avvicinati sempre di più uno all’altro.. Il chitarrista si parò con la faccia rivolta verso Shannon, forse è stato proprio quello sguardo tra i due, quell’incrocio di occhi a far calmare la rabbia del batterista. Dove c’era Tomo c’era la quiete.. era come l’arcobaleno dopo la tempesta di pioggia, era l’arcobaleno di Shannon, e il batterista ovviamente era la tempesta che si era abbattuta sul violinista croato, maledetto quel giorno che andò a fare l’audizione.

« Ecco, ora che tutti ci siamo calmati…. Io posso avviarmi verso casa dato che ho una staff incompetente ed inutile che si scorda addirittura la mia chitarra. »
Con una voglia di prendere a calci e pugni Jared lo staff rientrò nell’elicottero e partirono.. la diva deve essere sempre accontentata!
« E noi? Che facciamo qua? » chiese curioso il croato, rivolgendosi al batterista.
« Non ne ho idea…. Non ho nemmeno del cibo, nemmeno una merendina. E se andassi a caccia di pinguini e poi accendiamo un falò? »
« P-PINGUINI? DOVE? DOVE? AIUTO, ODDIO DOVE SONO? SHANNON DOVEEEEEE? » Tomo saltò nelle gambe di Shannon con un balzo felino, era diventato paonazzo di paura..
« Ptf, non ci sono i pinguini Tomislav…. Almeno per ora! » logicamente Shan non potè non fare il bastardo. « Per ora un cazzo Shà.. sai che ho paura! Potrei anche morire. »
« Io comunque ancora non capisco che ti abbiano fatto di male.. sono carini…….. succulenti, dolci. Awwww. » Shannon stava sbavando come un cane.
« Dio! Shan fai schifo, sempre a pensare al cibo. Piuttosto levati…. » Disse le ultime due parole a malincuore.
« Ma levati tu! Hai il culo sopra le mie gambe. Idiota! »
« Sei tu che hai le gambe sotto il mio culo. Imbecille! »
Fatto sta che nessun dei due si mosse da lì. Nessuno dei due voleva ammettere quanto stava bene, uno appiccicato all’altro.
« Questo è solo perché fa un freddo cane! Non farti strane idee. » bisbiglio il batterista strofinandosi le mani assieme.
« S-si c-certo. Poi sei tu quello che si fa strane idee. » La voglia di saltarsi addosso l’un l’altro si vedeva lontano un miglio. Iniziarono a giocare a carte, Shan e le sue ‘’tasche’’ segrete dove potevi trovare di tutto, non avevano la minima voglia di giocare a carte, volevano solamente assaporare uno il sapore dell’altro.
« HO VINTO! Ora voglio il premio. »
Urlò felice Tomo. Shannon sapeva bene che premio dargli, non resisteva più..
« C-c-he stai f-f-facendo? P-p-perché t-ti stai a-a-avvicinando? » l’americano stava gattonando come un felino in calore verso il croato.
« Non dirmi che non lo vuoi, lo so che lo vuoi Tomo. » soffiò Shan sulle labbra di Tomo, era una provocatore nato, si vedeva.
« …. Si »
deglutì e rispose il chitarrista con quel poco fiato che gli era rimasto nei polmoni.
« Ho aspettato anche troppo. »
Le due bocche si aggrapparono a vicenda come due ganci, le lingue impiegarono pochi secondi per incontrarsi ed iniziare una danza senza fine. Tomo era spaesato, non sapeva cosa fare, tastava la schiena di Shannon, spingeva la testa contro la sua, gli tirava i capelli… erano avvolti da una passione pazzesca. La mano del croato si insidiò sotto il maglione dell’americano e con un tocco delicato gli percorse tutta la spina dorsale. Shannon si fece sfuggire un piccolo ansimo che fece crescere l’eccitazione di Tomo ancora e ancora…
« Lasciati andare, stai calmo, fidati di me. Siamo una cosa sola. Ti amo. »
quelle parole del batterista dette tra ansimi e respiri profondi sconvolsero il croato.
« Ti amo. » riuscì a dire, niente di più.

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Capitolo 22
*** Chapter 22. ***


Chapter Twentytwo.
 

« Ma allora sei proprio sicuro di volere intorno mio fratellino per tutta la vita? »
Domanda più idiota non la poteva fare, questa domanda era più idiota addirittura di Shan.
« Si mio caro Shannon! So che hai paura che io ti possa portare via il tuo piccolo fratellino, ma non è così.. riuscirai a fidarti di me prima o poi? » Nessuno sa da quanto avevo voglia di fare questa domanda al batterista, ora mi sento più libero.. perché mi sta guardando male? Oddio ho fatto una cazzata, perché non sto zitto!? Merda.
« Quando inizierò a fidarmi di te? Vuoi proprio saperlo? Forse quando sarai morto, e dico forse.. Io non ho paura che tu mi porti via il fratellino, come dici tu, ma ho paura che tu possa portare via lui da se stesso! »
Hey! Cosa è successo allo Shannon rozzo grezzo e menefreghista? Dove sei..? Questo nuovo Shannon che pensa prima di parlare e fa discorsi con un senso non mi piace.
« Perché mai dovrei portarlo via da se stesso?! Si, gli ho fatto del male ma ora le cose sono apposto e io lo amo più di ogni altra cosa al mondo. » « Ecco! Forse è proprio per questo.. mi manca il vecchio Jared sai? Non so se tu lo conoscevi, ma prima era diverso.. e poi, andava con le donne. » Disse le ultime parola con disprezzo, come se avesse appena sputato una mela bacata.. allora era questa il problema? Suo fratello sta con me, con un uomo.
« Aaaaaaah, questo è il problema? Gli omosessuali non sono diversi Shan, anzi.. sono molto migliori di voi, se proprio vuoi saperlo! » iniziavo a scaldarmi, Shannon aveva oltrepassato il limite.
« Forse mi sono espresso male, io ho paura.. »
« Cazzo Shan! Ma dimmi di cosa, non mangio le persone.. »
Ingoiai difficilmente le ultime parole, avevo gli occhi del batterista davanti ai miei, mi aveva sbattuto al muro e mi teneva le mani al colletto della camicia.. non era arrabbiato, era solo un uomo confuso.. non sapeva cosa stava facendo ne dicendo.
« Colin vuoi capire che io lo amo, cazzo.. io lo amo! »
Stava diminuendo sempre di più la presa dalla mia maglia..
« Ma chi Jared? Oddio ami Jared? Ma…. Cioè… Tuo fratello » non riuscii a finire di nuovo
« No! Brutto cretino! Amo Tomo. »
Perché proprio a me? Ci sono tante persone là fuori, io che c’entro?
« Oh.. » « Eh già, ‘’oh…’’ un paio di palle Colin! Prima non stavo parlando di Jared, stavo parlando di me, di Tomo, io.. lo sto portando via da tutto e da tutti, da Vicki.. da se stesso. Non sa più chi è, non sa che fare. Aiutami. Ti prego! »
Shannon si stacco da me e si sedette sulla poltrona vicino alla finestra, io cercai di ricompormi ed iniziai..
« Senti, ma.. cioè, da quanto… questa cosa? » Come psicologo faccio schifo.
« Da quanto? Non lo so non lo so, io.. è dal primo giorno che l’ho visto che.. boh.. guarda lascia stare! Non so nemmeno perché vengo a dirle a te queste cose. » Shannon si alzò dalla poltrona ma si bloccò davanti alla porta e si girò verso di me.
« Un favore: non farne parole con Jared o finisci male, Ciao! » Uh, bene anche un segreto da portarmi nella tomba ora!

« Come è andata oggi amore? » Mi chiese Jay mentre stava versando il purè nel mio piatto.
« Uhuh, bene perché? Come deve essere andata? Che deve essere successo? No nulla, uhuhu bene come sempre, nessun segreto! Uhuhu » Iniziai a sudare con tanto di risarella nervosa... Dio! Non so nemmeno mantenere un segreto.
« Hey, tranquillo.. era solo una domanda! A me invece è andata malissimo, tempo una settimana e butto fuori dalla band Shannon e Tomo. » « Shannon? Che? Tomo? Perché? Che hanno fatto? Ma che c’entrano? Non hanno fatto nulla, che? Come mai? Ah? » Dissi tra un boccone e l’altro, sempre molto tranquillamente!
« Dio mio! Ma che cazzo avete tutti oggi? Shan che sembra su un altro pianeta, Tomo che non sa nemmeno dove siamo e cosa facciamo,e tu che… TU CHE CAZZO HAI? »
« Io? Nulla amore, stai tranquillo, sono solo un po.. sai com’è.. stressato! Scusa, e poi mi manchi. »
Faccio bene a cambiare discorso o entro di nuovo nel panico. « Lo so, pure tu mi manchi Col.. è solo che abbiamo un sacco da fare con la band, in più Tim che mi asfissia da una settimana chiedendomi le ferie… Le ferie? Non siamo un supermercato cavolo! » Ok, io non ero proprio stressato in confronto a lui..
« Senti ma, sono due settimane che non facciamo l’amore. No giusto per, fartelo.. sapere! »
Solo per farglielo sapere, giuro!

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Capitolo 23
*** Chapter 23. ***


Chapter Twentythree.


Sono passati tre giorni da quando Shan mi ha detto quella, insomma, quella novità se si può chiamare così.. Ed io non faccio altro che pensarci, giorno e notte, e poi mi chiedo ma perché? A me non dovrebbe fregare niente di Shannon e dei suoi problemi sentimentali, sarà forse che dopo tre anni che lo conosco mi sono affezionato il qualche modo a quella pietra che io credevo senza cuore, forse. Che faccio? Continuo a comportarmi da egoista e a fregarmene come se non mi avesse detto nulla? Forse per ora va bene così.
« Colin? Ci sei? Tocca a te. » merda! Mi ero completamente dimenticato che stavo giocando a carte con Jared e Tomo, stranamente Shan non è venuto.. neanche oggi!
« Si scusate, stavo pensando a che carta giocare! Ci sono. » risposi sorridendo verso il viso splendente di Jared.
« Senti Tomislav, ma come mai Shan non è venuto? Sai qualcosa? » il croato nemmeno alzò il viso per rispondermi, si limitò a scrollare la testa in segno di no.. le sue mani stavano sudando, e dal suo viso stavano scivolando gocce di sudore. Oh cazzo! Ma lui è Tomo, cioè quello di cui è innamorato Shannon, cazzo cazzo cazzo! Mi sento imbecille. Ma Shannon mi disse che lui era innamorato, non viceversa.. allora perché Tomo sta sudando freddo? Basta, sembro Sherlock Holmes e non è proprio il caso di fare l’investigatore ora Col.
« BINGOOOOOOOOOOO! »
Jay aveva vinto, come tutte le volte! L’uomo dagli occhi azzurri iniziò a saltellare per tutta la stanza urlando lodi a se stesso come fosse Gesù risorto per la seconda volta. Io e Tomo ci scambiammo due occhiate divertite ma allo stesso tempo preoccupate, ogni santa volta che Jared decideva di giocare a carte era una tragedia. Lui decideva di giocare a carte e lui doveva vincere, così io e Tomo ogni volta come sempre lo lasciavamo fare.. esattamente come ad un bambino che vuole tutto per se.

« Sai Col, sono un paio di giorni che penso una cosa.. »
« Ok, prima però alzati dalle mie gambe perché ho perso la sensibilità da 5 minuti. »
cercai di dirlo con tutta la delicatezza ed il tatto che avevo ma, oramai il danno era fatto.
« COME? COSA? HO SENTITO MALE? TU.MI.STAI.DANDO.DELLA.CICCIONA? TU BRUTTO LAMPADATO DEL CAZZO DAI A ME DELLA CICCIONA?»
La cosa più strana era che Jared stava parlando come se fosse una donna incinta isterica e fuori di testa. Mi limitai a scusarmi, con il mio charme tutto è possibile!
« Ti dicevo: Sono un paio di giorni che penso che Shannon sia innamorato.. si comporta in modo strano, non ci sta con la testa. Ho si droga o è innamorato, le cose sono due. » L’acqua che era arrivata a meta della mia gola automaticamente si bloccò e spruzzo all’esterno.. proprio verso la faccia di Jared, oddio sono un disastro.
« Oddio oddio amore scusa, scusa.. stavo per strozzare non ho fatto apposta! Scusa scusa scusa, giuro che ti ricomprerò un’altra maschera facciale, anzi due. » Lo schiaffo intanto me lo sono beccato e ora..
« LE MASCHERE PER IL VISO TE LE PUOI PURE FICCARE BEATAMENTE SU PER IL CULO! E STASERA NIENTE SESSO! » non c’è due senza tre.. « AH. E DORMI NEL DIVANO! A DOMATTINA. » io lo amo. Lo amo. Lo amo. Lo amo. Lo amo. –queste parole mi stavano rimbombando in testa, erano il motivo per cui non doverlo uccidere.

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Capitolo 24
*** Chapter 24. ***


Chapter Twentyfour.


Che sogno strano che ho fatto ieri notte. Mi sono svegliato ed ero a Londra, vicino al Piccadilly circus e sentivo le voci di bimbi che urlavano entusiasti e delle madri preoccupate che gli dicevano di stare attenti e non agitarsi. Non so se sia un segno o qualcosa.. ma preferisco non dire nulla a Jared anche perché mi ritroverei nel gir di due minuti nel bagno di una qualunque banca del seme a farmi una sega per poi far rimanere incinta una sconosciuta. No grazie, questa volta passo miei cari! Sono seduto sullo sgabello della cucina davanti a Jay che non si sa bene se sta costruendo la bomba atomica o sta cercando di fare un caffè..
« Amore vuoi una mano? » il mio tono era talmente assonato che non era così convincente come mi aspettassi.
« Senti non ho due anni, me la so cavare mio caro Farrell!» ma questo prima di andare a letto si mangia un limone intero? Come è acido.
« Si.. come il barattolo di fagioli. Dai dammi qua che ti insegno. Se vuoi fare la donna di casa almeno falla per bene. » il tono assonato che avevo prima tutto d’un tratto sparì, in compenso arrivò il tono autoritario da vecchio saggio.
« Vediamo cosa sa fare l’irlandese. Sappi solo che non voglio morire così giovane e bello avvelenato da uno stupido, bellissimo attore scadente incapace di preparare un caffè. » disse di rimando con tono aspro.
Giovane?!
Ti prego.
Bello sì.
Atletico sì.
Giovane no.

[…] 

« Inutile che fai quella faccia soddisfatta solo perché sai fare uno stupido caffè.. ptf. » continuò per tutto il giorno Jared. NO! Io invece voglio vantarmi, voglio sbatteterlo in faccia, devo solo inventarmi una personale risata malefica.. ci lavorerò sopra.
« Senti, stasera ci ha invitato a cena shanny dice che ha un ‘’urgente’’ bisogno di parlarci.. molto probabilmente avrà messo incinta qualche bella bionda. »
Cambiò discorso.
« Perché devi sempre pensare male di tuo fratello? È un bravo ragazzo.. dovresti esser fiero di lui. » ed io ero fiero di quello che avevo appena detto!
« Uh-uh da quant’è che prendi le difese di mio fratello? Anzi.. non voglio saperlo, vai a farti una doccia e cambiati. » ah! Ora dovevo stare pure sotto il suoi comando. « Tanto ci sei fammi pure una targhetta con il nome inciso no?! Padrone. » esclamai andando verso il bagno.
« E bravo il mio amore! Vedo che impari in fretta… per la targhetta ci penserò su, bella idea Cole. » la cosa più brutta e che non stava scherzando. Certe volte quest’uomo mi spaventa, e la cosa che mi spaventa di più e come io, irlandese mezzo alcolizzato, possa amarlo e non provi una voglia di seppelirlo vivo. Andiamo a fare la doccia perché sennò il capo mi chiude nelle segrete e mi nutrirà solo con pane e acqua.

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Capitolo 25
*** Chapter 26. ***


Chapter Twetysix.


Finalmente dopo tanta agonia siamo riusciti ad arrivare… no, sono riuscito ad arrivare sano e salvo davanti alla porta della casa di Shannon. Mentre Jared stava facendo… cosa? Cosa stava facendo? Stava guardando il suo riflesso sul finestrino dell’auto, sono fidanzato con un megalomane malato e pazzoide. « Jay vieni qua per favore, non hai un provino per Miss. Irlanda. » Non ancora almeno.
« Vaffanculo –dolce come sempre- metti caso entriamo in casa e ci presenta la sua futura moglie? Io, Jared Leto, che figura ci faccio? Fammi sistemare qui e arrivo.» E' una battaglia persa.. è inutile.
« Smettila per favore, vieni qui. Davanti a me, guardami in faccia e poi entriamo… levati da quella cazzo di auto! » Come un bambino con il broncio perché gli avevano rubato il ciuccio, si posizionò davanti a me con le braccia incrociate sbattendo i piedi sul vicolo del giardino che conduceva alla casa del batterista.
« Ok.. sei bellissimo così, non hai bisogno di guardarti nel finestrino dell’auto –forse ero riuscito a convincerlo, mi stava guardando gli occhi con una certa concentrazione- Amore? Ci sei? » Si avvicinava sempre più al mio viso.
« Dai, non è il momento… non qui. Ma se proprio vuoi! –allungai la mano pronta a posizionarla sul didietro del cantante- »
« Non ti spostareeeeeeee. Non riesco a vedere il ciuffo di capelli dietro. Stai fermo qui. »
« Scusa? Cosa stai facendo? Non mi dire che… Jared smetti di guardare il tuo riflesso nelle mie pupille. Sei ossessionato, sei.. sei… cazzo muoviti entriamo in casa o tuo fratello si incazza. » Ora sembravo io quello lunatico e psicopatico. Sto impazzendo. Stare con lui è come essere al centro di  un’uragano 24 ore su 24, anche se in fondo non è poi così male.

Busso, sono agitato, e so anche il perché.

« Jareeeeeeed! » Shannon saluta il fratello con un grande abbraccio.
« Colin. »
Si rivolge a me.
Sembra che stia per vomitarmi il nome Colin addosso, inutile che fai l’arrabbiato non hai ragione!
« Entrate e accomodatevi. » più che un batterista di fama sembrava un cameriere di qualche ristorante scadente, ma era gentile.
« Allora? Qual è la cosa importante? Spara tutto al tuo fratellino.. che ha fatto il mandrillone questa volta? Èh? Hai messo incinta qualche bella gnocca? èh? –ti prego, Jared smettila, potresti sentirti arrivare un cazzotto in piena faccia.. e stavolta non da me- Ci devi presentare una bionda e tettona? » concluse fiero Jay.
Vedevo nel volto di Shan un desiderio irrefrenabile di prenderlo a pugni e schiaffi, ma si trattenne.. forse a causa della mia presenza.
« Ehm no, a dire la verità è una cosa seria.. e non è facile da dire, però andrò dritto al punto.. » no. Shannon non si era bloccato, era solo stato interrotto da suo fratello.
« Daaaai dicci tutto Shanny! Ci stai mettendo ansia. » Ci?
Ci un cazzo, parla per te e per quella tua stupida linguaccia. Jared parlava e saltellava nel divano come se avesse delle spina sotto il sedere..
« Jared cazzo fammi parlare, stai zitto per una buona volta.. sei un logorroico noioso e senza pazienza, zitto! » Sbottò il batterista contro il cantante che, oramai smontato, del tutto si rilassato  si lasciò cadere sul divano rattristato.
« Io, io, Jay voglio lasciare la band. »

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