Forever Young. Maybe?

di giulshoran
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Addio. Per sempre. ***
Capitolo 2: *** Ti odio. ***
Capitolo 3: *** Un'altra volta. ***
Capitolo 4: *** Un ballo. ***
Capitolo 5: *** Sarà la cosa giusta da fare?. ***
Capitolo 6: *** Già lo conosco. ***



Capitolo 1
*** Addio. Per sempre. ***


23 agosto 2011
 

La barella correva nei corridoi dell’ospedale, tenendo sopra di se una ragazza ormai con poche speranze di vita.                                                                                                                                                                                                              
I ragazzi piangevano, soprattutto Harry.                                                                                                                                                 
Arrivati nella stanza dove l’avrebbero operata, il suo corpo, quasi senza vita, sobbalzava per le scariche elettriche.                                                                                                                                                                              
-Deve uscire da qui- Un’infermiera stava invitando il ragazzo ad uscire dalla stanza, ma gli occhi di lui erano incollati su quelli di lei, che invece erano chiusi.                                                                                                            
-Non mi muoverò da qui fin che non aprirà gli occhi- Scansò l’infermiera con affare brusco e andò vicino al lettino.                                                                                                                                                                                  
Aprì a mala pena gli occhi per vedere l’ultima volta quelli di Harry. Gli sorrise e lui debolmente ricambiò il sorriso.                                                                                                                                                                                     
-Ti amo. Nessuna sarà come te- Disse lui tenendo la mano bianca della ragazza.                                                                
-Anch’io ti amo. Ma dimenticami, ti prego- Con l’ultimo fiato rimasto disse l’ultima cosa, per poi lasciarsi andare.                                                                                                                                                                                   
-Mai.- Disse secco. Lei sorrise e chiuse gli occhi. Per sempre.                                                                                         
Le lacrime di lui scendevano più velocemente e appoggiò il suo viso sul braccio di lei, lasciando scendere tutte le lacrime che gli erano rimaste. 

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Capitolo 2
*** Ti odio. ***


17 dicembre 2009

-E' tutta colpa tua se sono qui a lavare 'sta mensa con te - Claire si spostò i capelli in modo nervoso da una parte e continuò a lavare il tavolo.
-Non sono io quello che ha picchiato l'altro per primo, facendolo agonizzare per terra - Lei fece un sorriso vittorioso ricordando quella scena.
-Togliti quel sorrisetto idiota dalla faccia e sbrighiamoci a pulire questo schifo - Lei lo guardò male e riprese a pulire.
Il resto della punizione la passarono in silenzio, sperando che l'altro non parlasse.
-Abbiamo finito. Possiamo andare a casa - Claire sospirò di solievo, raccolse da terra il suo zaino e andò vicino alla porta della mensa.
-Meno male. Non dovrò più passare un'altro minuto con una matricola barbona - La mora si girò di scatto e si diresse con passo veloce verso il riccio che l'aveva insultata.
Lo prese con la maglietta e avvicinò il suo viso contro il suo tanto che potevano sentire il respiro dell'altro.
-Se mi chiamerai un'altra volta in quel modo, ti farò rivivere l'agonia di questa mattina - I loro visi erano ancora incollati e si guardavano in cagnesco.
Harry le guardò gli occhi grigi come la cenere e, per un momento, gli apparsero i più belli che lui aveva mai visto.
Si scrollò e tornò in se.
-Okay, barbona - Lei lo lanciò per la polo e si allontanò da lui.
-Non sai quanto ti odio- Disse lei alzando gli occhi al cielo.
-Non credere che io non sia da meno- Harry si alzò e si diresse verso il cortile della scuola.
Non riusciva a capacitarsi del fatto che ogni volta che stava vicino a lei era tentato di baciarla.
Eppure, si odiavano.
Entrambi uscirono dalla scuola e se ne andarono senza salutarsi nè scambiarsi uno sguardo.


† Giuls.
spero vi sia piaciuto, anche se ha me fa veramente cagare. scusate per la parola uù.
Commentate per favore, sia positivo che negativo come commento. Vorrei sapere cosa ne pensate anche se non vi
ho rivelato molto della storia :3

GRAZIE.

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Capitolo 3
*** Un'altra volta. ***


I'm Alive 

Scusate se vi ho fatto aspettare così tanto per questo capitolo, è che
uno: non avevo la fantasia di scriverso (cioè non mi andava)
due: non avevo molto tempo
tre: la fantasia per poco non mi lasciava (ma fortunatamente non è successo! :D)
Volevo dirvi un'ultima cosa, vi prego di scusarmi ma questo capitolo, dato che lo volevo pubblicare ADESSO, non l'ho riletto,
quindi se ci sono errori oppure cose confuse (?) scusate davvero cwc
L'ultima parte l'ho scritta ascoltando "Remember When" di Avril Lavigne, anche se non centra niente lo volevo dire ùù
AH! Cacchio, quasi dimenticavo... Volevo dire GRAZIE alle persone che hanno messo la storia nei preferiti e chi solo nelle seguite.
thanks to: GiuGuess, Hope J, mary_dec_ (grazie per la recensione), _wannamakeayeah (grazie per la recensione :3), morettinahouse96.

Ho parlato troppo. BUONA LETTURA.

Un'altra volta:


Il giorno dopo, Claire si svegliò trascinandosi fino a scuola.
Camminando nei corridoi vide con la coda dell’occhio qualcuno che le si avventò contro fino a farla finire per terra.
-Ma vuoi stare attento? – Si massaggiò la testa senza nemmeno guardare negli occhi il ragazzo che l’aveva scaraventata a terra.
-Scusa, sono in ritardo. La prossima volta spostati, okay? – Lui le fece l’occhiolino e si alzò da terra aiutando anche Claire.
-Spero vivamente che non ci sarà una “prossima volta” – Si sistemò i capelli che erano raccolti un una disordinata treccia e sorrise al suo interlocutore
di cui non sapeva nemmeno il nome.
-Piacere Claire, tu sei … ? – Gli tese la mano e aspettò la risposta da quel ragazzo.
Aveva bellissimi occhi celesti e i capelli marroni. Lui ricambiò la stretta di mano e le sorrise.
-Mi chiamo Louis, sono nuovo di qui e, come ho detto prima, sono in ritardo. Sai dove si trova l’aula 312 ? – Lei si girò e gli indicò un punto lontano da dove si trovavano.
-In fondo a destra c’è l’aula 312 o anche detta l’aula di biologia – Si rigirò e la ringraziò con un cenno del capo e le fece l’occhiolino.
-A dopo Claire – Louis si allontanò di corsa come se avesse quasi perso il treno e sparì nell’aula.
 

-Insomma dico solo questo. Non mi sembra giusto, no? – L’amica era seduta al tavolo della mensa con Claire.
-Mi stai ascoltando? Claire! – L’amica la scosse ansiosamente per avere una sua risposta.
Ma l’unica cosa che ricevette fu un grugnito non tanto gentile.
- Cos’hai? E’ da tutta l’ora che cerco di parlarti ma sei sempre distratta- Lei alzò le spalle e abbassò lo sguardo guardando il suo pranzo intatto.
-Niente, stavo ripensando a una cosa. Ma niente di ché, non preoccuparti- Si alzò di scatto e andò a sbattere, di nuovo, contro qualcuno.
-L’avevo detto che ci sarebbe stata un’altra volta- Louis era dietro di lei con il vassoio in mano e la guardava sorridendo.
- Louis, scusa non volevo … - Lui la zittì con un movimento di mani e le disse di seguirlo.
Andarono a sedersi sul prato sotto l’ombra di un albero. Restarono in silenzio per qualche minuto aspettando che l’altro dicesse qualcosa,
ma nessuno aprì bocca.
-Volevo conoscerti un po’, so che diventeremo grandi amici. Me lo sento- Lo disse addentando un panino con violenza
per poi inghiottire e girarsi verso di lei aspettandosi una risposta.
-Lo credo anch’io- Parlarono e scherzarono per tutta l’ora del pranzo e solo all’ora Claire si accorse di quanto fosse bello il suo sorriso.
I suoi capelli marroni spettinati lo facevo ancora più bello.
-Eccola la mia campagnola! Ti ho cercata dappertutto- Una chioma di capelli ricci si introdusse tra i due e li interruppe bruscamente.
Harry sorrideva raggiante senza distogliere lo sguardo da lei.
-Cosa vuoi Styles? Parla in fretta oggi non ho voglia di litigare con te- Si alzò di scatto e lo guardò scocciata. Harry alzò le spalle e incrociò i suoi occhi verdi con quelli grigi della ragazza. Voleva ignorare quella sensazione che provava guardandola negli occhi, era tutt’altro che odio.
Oramai si conoscevano dalle elementari e sin dal primo giorno si odiarono. Ma lui aveva paura che quell’odio si stesse trasformando in qualcosa di più serio.
Non riuscì a dire niente. Voleva solo fissare i suoi occhi grigi come il ghiaccio che sembrava lo stessero fulminando.
Lei ne ebbe abbastanza e se ne andò prendendo per mano Louis.
Harry rimase lì a fissarla andarsene via con quel ragazzo che nemmeno conosceva.
Doveva ignorare tutte emozioni che provava standole vicino e continuare ad odiarla.


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Capitolo 4
*** Un ballo. ***


I'm Here!

Allora, vorrei DAVVERO ringraziare una ragazza che mi ha scritto una recensione al precedente capitolo.
Sto parlando di *trumtrumtrum* (?)
Iwannabelostinlove YEAH! grazie ragazza, davvero. ti adoro. 
Ovviamente vorrei ringraziare le persone che recensiscono, che leggono solamente e chi mi ha messo la storia nelle preferite
e nelle ricordate. (okay sembra un discorso per un premio Oscar D: )
Scrivendo questo capitolo ho ascoltato "What Makes You Beautiful" dei mitici ONE DIRECTION
e alla parte finale ho ascoltato ANCORA "Black Star" di AVRIL LAVIGNE.
Detto ciò.
BUONA LETTURA.

Un ballo.

-Beene abbiamo finito- Sarah osservò contenta il cartellone che aveva fatto lei e che aveva appeso a scuola.
Stava battendo le mani freneticamente come una bambina di appena di cinque anni.
-Adesso che ti ho aiutata a mettere questi stupidi cartelloni in giro per la scuola posso anche dirti che non ci andrò a questo
stupido ballo scolastico- Claire incrociò le braccia e sbuffando e guardò l’amica che ricambiò lo sguardo.
-Non m’interessa la tua opinione, tu ci verrai lo stesso- Disse Sarah.
La campanella suonò e andarono ogniuno nelle rispettive classi.
 
*1weeklater*
-E’ orrendo. Sembro un capcake gigante- Claire guardava il riflesso del vestito nello specchio inorridita da quello “spettacolo”.
-In effetti… Non dovrebbero vendere vestiti del genere, anche se sulla stampella sembrava carino- Disse Sarah portandosi un dito sulle labbra
e corrugando la fronte.
-Sembrava- Sottolineò la mora.
-Prova questo- Si provò un vestito che le arrivava poco sopra le ginocchia, in basso c’erano delle pieghe e le spalline erano sottili.
Le scarpe erano con il tacco e di vernice nera.
-Direi che è perfetto per te. Adesso andiamo- Tornarono a casa e si prepararono per il ballo “tanto atteso” da una settimana.
Claire non sapeva se andarci veramente o se sarebbe scappata dalla finestra.
“Pronta Cla’ Sono davanti alla porta.
Louis.”

Aveva dimenticato che il suo migliore amico l’aveva invitata, perciò non voleva deluderlo dandogli buca.
Scese lentamente le scale e aprì la porta.
-Eccoti. Sei bellissima- Lei sorrise e si sentì le guance andare a fuoco.
-Andiamo- La prese sotto braccio ed entrarono in macchina.
Claire e Louis ballavano al ritmo di quella musica assordante. Si sentì mancare l’aria e uscì fuori al cortile.
Si sdraiò su una panchina e guardò il cielo buio, per poi chiudere gli occhi.
-Che fai dormi?- Lei aprì di scatto gli occhi e vide il viso di Harry sopra al suo.
-Styles. Che vuoi da me?- Si mise seduta e distolse lo sguardo da Harry.
-Un ballo- Quest’ultimo le tese la mano con sguardo speranzoso e rassicurante verso la ragazza.
Claire spalancò gli occhi a quella richiesta e lo guardava con affare interrogativo.
Senza dire niente afferrò la mano di lui e cominciarono a ballare .
Harry la avvicinò ancora di più a se e i loro nasi si sfioravano.
Non dissero niente ma continuavano a guardarsi negli occhi.
-Claire, andiamo, ti devo riportare a casa- Alla voce di Louis i due si allontanarono immediatamente.
-Ci vediamo Styles- Disse lei con un cenno del capo.
-Certo-

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Capitolo 5
*** Sarà la cosa giusta da fare?. ***


GIULS X2

Eccomi qui con un'altro capitolo. Spero vi piaccia perché a me personalmente piace molto.
'PERCHE' GIULS X2' peché ho conosciuto, fortunatamente (FUCKYEAH) la mia scrittrice di ff preferita. CHI SARA' MAI... TRUM TRUM TRUM
xhoranscupcake , è molto simpatica e stiamo parlando da ore di non si sa che cosa (?) No sul serio non so quale sia l'argomento.
AHAHAH
COOOMUNQUE. Ringrazio SEMPRE le persone che recensiscono, leggono e che mi hanno messa nei preferiti e nelle seguite la storia.
Un grazie anche a miliks wife che mi ha messa negli autori preferiti. GRAZIE DAVVERO.
LEGGETE E RECENSITE così so cosa ne pensate!
se non recensite vi picchio (?) no scherzo, ma non scrivo più se non recensite in molti. dico sul serio.
In questo capitolo dovete ALMENO scrivermi in 5.
BUONA LETTURA:

Sarà la cosa giusta da fare?:


 Claire si alzò delicatamente dal letto  e andò in bagno a sciacquarsi la faccia.
Vide la sua immagine riflessa nello specchio, gli occhi erano sul grigio celeste e i capelli neri le scendevano delineandole i suoi tratti delicati.
Scese al piano di sotto e ringraziò di essere sola a casa.
“Devo parlarti.
Harry.”
Lei rispose al messaggio chiedendosi di cosa volesse parlare. Forse aveva inventato nuovi insulti solo per lei.
“Okay. Dove?
Claire”
Pochi minuti dopo le arrivò un altro messaggio.
“StarBucks alle dodici.
Harry.”
Lei non aggiunse altro.
Per tutta la mattina andò avanti e indietro per la casa aspettando che il tempo passasse. Arrivate le undici e mezza di fece una doccia
e sì vestì mettendosi dei jeans, una maglietta e la sua felpa preferita.
Quando arrivò a StarBucks riconobbe quella chioma di capelli ricci e quegl’occhi verdi e si avvicinò a lui.
-Ciao Styles- Si sedette al tavolo e lui le fece un cenno con il capo come per salutarla.
-Devo dirti una cosa- Lei gli fece cenno di continuare.
-Non so esattamente da quando, ma i miei sentimenti verso di te sono cambiati- Fece una pausa abbassando lo sguardo come
se si vergognasse a continuare.
-Voglio averti tutta per me. Accarezzarti il viso e tutto il resto. E non vederti con Louis- Disse la frase lentamente e a bassa voce,
sembrava quasi un bambino.
Claire non disse niente per un po’, non si sarebbe mai aspettata una cosa del genere da LUI.
Si avvicinò a lui e gli diede un bacio sulla guancia.
-Ne sei sicuro?- Lo guardò negli occhi e lui disse sì col capo.
Lei non esitò un secondo per avvicinarsi a lui e posare le sue labbra sulle sue per poi baciarlo dolcemente.

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Capitolo 6
*** Già lo conosco. ***


BONJOURR

Allora, volevo dirvi che non sono stata io a farvi aspettare questo capitolo ma siete stati voi (?)
Okay, nello scorso capitolo avevo detto che dovevate recensire minimo in 5 persone se volevate il prossimo,
ma nonostante le tante visite non l'avete fatto e ciò mi ha fatta arrabbiare un po'.
Metto ugualmente questo capitolo perché MIA MOGLIE mi ha praticamente implorata :3
BUONA LETTURA


GIA' LO CONOSCO.

I giorni passavano, Claire e Harry continuavano a stare insieme, ma in segreto.
Per Harry dirlo all’intera scuola gli avrebbe rovinato la “reputazione da duro” o quello che era.
Claire non ci rimaneva male, lo conosceva bene e non si sarebbe offesa.
Sapeva che era un po’ egocentrico e che voleva avere la reputazione da single.
-Fino a poco tempo fa non sarei mai stata la tua ragazza, nemmeno se tu fossi stato l’ultimo ragazzo sulla terra. Ma adesso eccomi qui, accanto a te a vedere uno stupido film che nemmeno ci piace- Claire aveva la testa appoggiata sulle gambe di Harry e lui le accarezzava dolcemente
i capelli annuendo alle parole della SUA ragazza.
-Non posso credere che sei Mia. Pensavo ti piacesse Louis, sai?- Con la voce rimarcò la parola ‘mia’.
Ci fu un momento di silenzio. Non sapeva come rispondergli, in effetti, prima che si mettesse insieme a Harry
le stava cominciando a piacere. Ma l’aveva sempre considerato solo un amico.
Passarono il pomeriggio sdraiati uno sopra l’altro a baciarsi e a guardare film a caso.
-Ti voglio portare in un posto ‘sta sera- Harry si alzò dal divano e si mise davanti a Claire.
-E dove esattamente?- Si sedette sul divano e lo guardò negli occhi.
I suoi occhi verde/celeste, che ti trasmettevano sicurezza e gioia.
Lui non rispose, si limitò a sorriderle e a spettinarle un po’ i capelli.
-Dei miei amici mi hanno invitato da una parte. Così io invito te- Si diresse in cucina e si mangiò un avanzo di un sandwich rimasto nel frigo.

Arrivata la sera, Harry bussò a casa di Claire, che si precipitò per aprire la porta e che quasi non si ruppe una gamba.
-Eccoti splendore- Lui le sorrise sfoggiando le sue fossette da bambino e lei ricambiò.
Era vestita con un semplice abito bianco, lungo fino alle ginocchia e con le spalline.
I capelli erano mossi e le scendevano delicatamente sotto le spalle.
Non le piaceva molto truccarsi, perciò si mise un po’ di rimmel e del rossetto rosso.
-Come ho fatto ad odiarti per tutti questi anni?- Non le lasciò nemmeno il tempo di rispondere che l’aveva presa per i fianchi
ed aveva cominciato a baciarla.
Claire non ci mise molto a rispondere al bacio. Mise le sue mani intorno al collo del riccio per poi passarle tra i capelli.
Rimasero a baciarsi per un po’ quando uno schiarimento di voce li interruppe.
Si allontanarono immediatamente e lei diventò rossa.
-Harry, lui è mio fratello Liam. Liam lui è …- Il fratello la interruppe parlando al suo posto.
-So già chi è. Ci conosciamo- Nei suoi occhi e in quelli di Harry sprizzava odio.
Si stavano guardando male da più di qualche minuto, quando Claire li interruppe
-Adesso noi due andiamo, ci vediamo dopo Liam- Andò al fianco del suo ragazzo ma il fratello la prese per il polso.
-Tu con lui non vai proprio da nessuno parte! Non ti lascerò uscire con un ragazzo da una botta e via- Quando Liam finì la frase,
Harry si girò verso di lui e gli tirò un pugno nel ventre. Il ragazzo agonizzante a terra lanciava qualche imprecazione verso di lui.
-Harry ma che cazzo fai? Sei impazzito?- Claire si chinò per soccorrere il fratello.
-Meglio che te ne vai. Adesso- Senza dire niente si girò e rientrò nella macchina e spinse sull’acceleratore,
lasciandosi dietro mille dubbi su cosa avrebbe fatto il giorno dopo.

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