Tutta colpa di Facebook

di Endlessly_Hope
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Like an horse ***
Capitolo 2: *** Shame on you ***



Capitolo 1
*** Like an horse ***


Titolo: Like an horse

Titolo: Like an horse

Disclaimer: I personaggi non ci appartengono e non scriviamo a scopo di lucro.

Prompt: Mi sono ubriacato con SpiderDom perché Kate è un cavallo

Genere: Demenziale

N° Parole: 1.202

 

 

 

 

Si erano dati appuntamento alle 8 ma fare affidamento sulla puntualità di Matthew, era una cosa che Dominic aveva smesso di fare da tempo. Per questo aveva deciso di prendersela comoda con la doccia, lasciandosi coccolare dall’acqua calda più del dovuto.. forse troppo.

Dopo neanche due minuti che era uscito dalla doccia, suonò il campanello, con uno scampanellio insistente, che portò il biondo ad andare ad aprire la porta in accappatoio, convinto che l’amico aveva abusato fin troppo di quell’affare.

Una volta aperta la porta, gli comparve davanti il volto sorridente del moro, il quale gli faceva vedere trionfante un sacchetto della spesa.

- Ho portato da bere – esordì, entrando in casa.

- Mi hai fatto aspettare 20 minuti solo per prendere qualcosa al supermercato? – gli chiese, chiudendo la porta e raggiungendo l’altro in cucina.

- Beh, non mi sembra ti sia dispiaciuto – sorrise Matthew, indicandogli i capelli bagnati e l’accappatoio – e comunque, ho dovuto risolvere un problema a casa –

Dominic si limitò ad annuire, capendo subito a cosa si stesse riferendo l’amico. Evidentemente Kate aveva avuto da ridire sull’uscita serale di Matthew, ma quest’ultimo doveva averle dato poca importanza, trovandosi lì con lui. Bisognava dirlo, Kate non era una persona cattiva, anzi era molto dolce, ma sapeva rompere i coglioni come pochi, quando voleva.

- Io vado a mettermi qualcosa addosso. Torno subito – disse il biondo, andando verso la sua stanza ma fermato subito dall’amico che gli correva dietro.

- Che c’è? – gli chiese sulla soglia della stanza.

- Posso chiederti una cosa? – per un attimo Dominic rimase interdetto. Quando mai Matthew gli chiedeva se poteva chiedergli qualcosa? L’aveva sempre fatto, anche quando si trattava di argomenti delicati o di cui non voleva parlare, e vederlo adesso con l’attesa nello sguardo lo confondeva.

Si limitò ad annuire e Matthew sorridente gli chiese: - Ti metti il costume da Spiderman? –

- Come scusa? –

- Andiamo! Il tuo costume da Spiderman. Indossalo! –
Matthew aveva iniziato a fare dei saltelli sul posto, come un bambino che chiedeva implorante alla mamma di comprargli lo zucchero filato, e Dominic lo guardava esattamente come se avesse davvero davanti quel bambino.

- Ma Matt.. – cercò di protestare, ma l’altro fu più rapido.

- Daiiii. Sta sera voglio divertirmi. Tu metti il costume da Spiderman e io ho messo questi – continuò, indicando i suoi calzini vagamente somiglianti a una tavolozza piena di colori mal assortiti –e poi ho anche altro –

- Matt, ma io non ce l’ho qui. E’ nel mucchio dei costumi di scena – provò a salvarsi in extremis il batterista.

Il cantante, con un sorrisetto furbo, fece spostare l’amico e, a passo deciso, si diresse verso il suo armadio. Lo aprì e, rovistando con cura, fece comparire il costume, riposto con cura su un appendiabiti, così da non farlo rovinare.

- La prossima volta ti vesti da Pinocchio – gli disse, dandogli in mano il vestito – guarda, ti sta crescendo anche il naso – continuò, giocando con il suo naso.

- Ok Sherlock, fuori di qui che mi metto sto coso – Dominic lo buttò fuori senza tanti complimenti e, continuando a sorridere come un cretino, Matthew tornò in salotto preparando il tutto per il divertimento.

Quando Dominic tornò in salotto, trovò l’amico felicemente disteso sul divano che faceva zapping alla tv, in attesa del suo ritorno.

- C’è qualcosa di bello in televisione? – esordì il biondo, facendo voltare l’altro.

- Tu chi sei? – fu la risposta che ottenne.

Per un attimo il batterista lo guardò male, prendendo in esame la possibilità che il cantante avesse già iniziato a bere, con gli evidenti risultati, ma seguendo il suo sguardo, lo trovò fisso sul suo petto, dove al centro faceva mostra di sé un ragno.
Sorrise, avendo capito il gioco a cui Matthew stava giocando e trovando anche l’altro con un sorriso.

- Che ne hai fatto del mio amico Dominic? – continuò il moro, sta volta con una leggera nota di spavento nella voce.

- Oh, il tuo amico aveva un impegno importante e.. –

Fu fermato da un Matthew scosso dalle risate, che tra le grida disse: - Si certo! Un appuntamento con l’asciugacapelli –

Ignorando la voglia di spaccargli la faccia e i ciuffi bagnati dei capelli che gli ricadevano sulla fronte, Dominic riprese il discorso che l’amico aveva interrotto.

- Asciugacapelli o meno – riprese, marcando quelle parole con del veleno – mi ha chiesto se potevo passare io la serata con te, dispiacendosi di non poter essere qui –

- Oh beh, a me non dispiace – sospirò Matthew, notando come quel costume mettesse in evidenza ogni parte del corpo del biondo.. forse in modo eccessivo.

Cercando di non arrossire per il pensiero appena avuto, prese dal tavolo delle bottiglie e, senza badare all’altro, iniziò a bere. Dominic si sedette vicino a lui e seguì l’esempio dell’amico.

Neanche un’ora dopo, erano ancora sul divano a ridere come dei matti a qualsiasi cosa uscisse dalle loro bocche, troppo ubriachi per capire quello che stavano dicendo.

- E ti dirò un’altra cosa – disse Matthew, alzando la voce, così da farsi sentire da Dominic, che non la smetteva di ridere – Kate è.. un cavallo!! –

- Un cavallo? – chiese il biondo tra le risate.

- Si. Sai come fanno i cavalli? Quel nitrito assordante – continuò il moro, imitando l’animale – Lei è identica. Quando ride, non ride. Nitrisce!! –

La scena stava diventando surreale. Dominic rideva come un matto, cercando di non cadere dal divano, e guardava Matthew che, in piedi sui cuscini, imitava la donna e la prendeva in giro nello stesso momento.

- Che poi fosse almeno una risata intera. Sembra che ha perennemente il singhiozzo quando ride. Nitrisce singhiozzando. E penso anche che sia una cosa rara. Hai mai sentito un cavallo che nitrisce con il singhiozzo? –

Dopo l’ultima affermazione, Dominic si lasciò cadere all’indietro sul divano, sdraiato a pancia in su, continuando a ridere. Passati un paio di minuti, i due riuscirono a calmarsi e decisero saggiamente che era meglio smettere di bere.

Matthew, ancora in piedi sulla piccola poltrona, guardò l’amico che a occhi chiusi faceva dei grandi respiri per non ridere ancora. Si spostò sul divano e si sdraiò sul corpo dell’amico, il quale aprì gli occhi, guardandolo un attimo confuso.

- La tua risata è più bella sai? – esordì il cantante, sorridente.

- Oh grazie – fu la risposta che Dominic gli diede e, cercando di non ridere, gli chiese: - E io che animale sono? –

- Nessuno – non aveva bisogno di pensarci, non c’era risposta. Non sapeva neanche dire se fosse lui a parlare o l’alcool, come era successo fino a qualche minuto prima – Tu sei il mio migliore amico e la tua risata mi piace tanto –

Si sporse quei pochi centimetri che gli servivano per arrivare alle labbra del batterista e vi lasciò sopra un piccolo bacio, un semplice schiocco di labbra che trasmetteva tutto ciò che provava.

Dominic non si spostò né lo allontanò, lo lasciò fare. Gli lasciò anche la libertà di accoccolarsi sul suo petto e di stringerlo a sé, prima che il respiro dell’amico gli facesse capire che si era addormentato.

“Anche lui sembra un cavallino quando sbuffa” pensò, sentendo un sonoro respiro da parte dell’amico.
Rise del suo pensiero e, abbandonando il capo sui cuscini, si addormentò.

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Capitolo 2
*** Shame on you ***


Buongiorno!!
Grazie di cuore a chi ha commentato-letto la prima storia, poi ci penserà la mia socia a ringraziarvi pwopwely <3
Intanto, eccovi la frase che è capitata a me… spero di strapparvi un sorriso :)
 
ah, piccola precisazione, non esistono seguiti, in quanto queste one-shot non sono correlate fra loro ;)

Titolo: Shame on you
Disclaimer: I personaggi non ci appartengono e non scriviamo a scopo di lucro.
Prompt: Ho urlato Wanker a SpiderDom perchè Dom è su twitter
Setting: Los Angeles, Summer 2011
Genere: demenziale, comico, romantico (?)
N° Parole: 1.814
 
 
 
“Vergognati!”
 
“Accidenti, Matt, bell’educazione che ti hanno insegnato… e dire che abbiamo frequentato la stessa scuola!” borbotta Dom, aprendogli la porta e invitandolo ad entrare, come un bravo padrone di casa che si rispetti.
 
“Di solito si esordisce con ‘Come stai?’ , ‘Come va la vita nella nuova casa, ti manca quella vecchia?’ o ancora ‘Ma che amore quel vaso di fiori sulla console all’ingresso!’ ” prosegue Dom.
 
“Non direi mai una frase come ‘Ma che amore quel vaso di fiori sulla console all’ingresso!’” protesta vivacemente il moro, mentre si guarda attorno, registrando ogni cambiamento nell’arredamento apportato dal suo compagno, dall’ultima volta che gli ha fatto visita.
 
“Questo te lo riconosco,” ammette mestamente il biondo.
 
“E comunque… vergognati!” rincara la dose Matthew.
 
“Ma di cosa?” si spazientisce Dom.
 
“Oh, non fare il finto tonto. Lo sai benissimo!” incrocia le braccia il frontman, guardandolo con aria di sfida. “Come potevi pensare di tenermelo nascosto?”
 
Dominic, nel frattempo, passa in rassegna tutte le possibili motivazioni per le quali Matt potrebbe avercela con lui.
 
- Ho preso in prestito una sua T-shirt e gliel’ho rovinata? No, non mi sembra… è più probabile che si tratti di una che non gli ho più ridato … e in effetti una ce n’è…  ma è così bello stringermela nel letto e addormentarmi con il suo odore quando lui non c’è… - medita.
 
“E’ per la tua T-shirt?” gli domanda.
 
“Quale T-shirt?” si acciglia il moro.
 
“Lo sai, quella che avevi agli NME Awards, quando ci hanno intervistati e noi eravamo ubriachi persi… quella bianca con le righe azzurrine e il cuore rosso con dentro le scritte tedesche. Quella che dopo l’intervista, in camera mia.. con quella mano-premio…. lo sai… beh, magari la cerchi e non sai che… l’ho tenuta io…“ tentenna il batterista, lasciandosi annebbiare la mente da quei piacevoli ricordi che l’alcool non ha cancellato, nonostante l’ingente quantità assunta da ciascuno dei due.
 
“Oh!” tentenna allo stesso modo Matt, grattandosi la nuca e guardando un punto impreciso del soffitto. “No, quella … la puoi tenere. Lo so che ce l’hai tu, cioè.. speravo fosse così. Sai, quella notte, in camera tua… il mattino dopo l’ho dimenticata lì, apposta.” mormora a bassa voce, quasi avesse paura di esternare troppo i suoi sentimenti, prima che ritrovi il coraggio di affrontare nuovamente lo sguardo del suo compagno di band e… di vita, nonostante tutti gli ostacoli che si stagliano sul sentiero dei due amanti.
 
Per tutta risposta, quel compagno gli regala il più dolce dei suoi sorrisi.
 
“Vergognati, perché stavi cercando di farmi cambiare argomento!” torna all’attacco Matt, decidendo che il tempo per le smancerie è scaduto.
 
“Ma come faccio, se non so nemmeno qual è l’argomento che devo cambiare?” tenta di farlo ragionare Dominic.
 
“Sì, certo, come se tu non lo sapessi!” si intestardisce il cantante, grattandosi nervosamente la testa.
 
“Sei impossibile!” sbuffa il percussionista, prima di tornare alla sua lista mentale.
 
- Ok, non era quello, allora mi sono dimenticato di mandargli un regalo e un biglietto di felicitazioni per la nascita di suo figlio? Ma no, l’ho fatto! Il mio era il regalo più grande e il biglietto più bello! In più non ho fatto nemmeno mezza battuta su come ha deciso di chiamarlo… anche perché a me piace! - constata.
 
“Far finta che non esisto non ti salverà!” lo mette in guardia  il moro.
 
“Non sto facendo finta che non esisti, sto solo pensando, perché sai, contrariamente a te, io sono in grado di farlo ogni tanto!” replica pungente l’altro.
 
“Spiritoso. Come riesci a far finta di niente? Davvero pensavi che il tuo sporco segreto non venisse scoperto? Davvero pensavi di far finta di niente a lungo?” prosegue Matt.
 
“Senti, Bells, dammi un attimo tregua! Perché non rifletti sui piani segreti di conquista e controllo delle menti dei governi di tutte le maggiori potenze mondiali, mentre io mi riperdo nei miei pensieri?” lo sprona Dom e sembra funzionare perché Matthew si abbandona sul divano color crema, con lo sguardo perso nel vuoto e una mano che si tortura il mento, dove è già visibile un filo di barbetta ribelle, che a Dom non dispiace.
 
-Non ora, a strofinarti contro quel mento ispido ci pensi dopo, ora torna alle tue priorità!- si ammonisce, sedendosi dalla parte opposta del divano, per analizzare meglio la situazione.
 
- Dunque… di cosa mi dovrei vergognare? Cos’è che ha scoperto?  Forse insinua che l’ho fatto ingelosire? Certo che ha una bella faccia tosta, lui ha avuto un figlio da una per la quale continua a spergiurarmi che non prova niente, ma l’ha incastrato e allo stesso tempo reso pazzo di gioia per quel frugoletto… e io non posso flirtare un po’ con chi mi pare? Vediamo.. Nic no, non lo vedo da un vita… Alex Kapranos… lui è innamorato di me, non posso farci niente e io non l’ho incoraggiato in nessun modo… Brandon Flowers? Sono solo dicerie, ci avrò parlato due volte e.. guarda dove può arrivare la fantasia delle fan-ridacchia fra sé e sé, non visto dal moro.
 
- Non è nemmeno il fratello di Paris Hilton … che ce l’abbia con me perché faccio parte dei Vicky Criers? Ma.. no.. possibile che sia geloso di uno di loro? Dico, Matthew, ma li hai guardati bene? No.. non è nemmeno per gelosia… ma allora cos’è? - si arrovella la mente il percussionista, frustrato perché non riesce a venirne a capo.
 
“Basta, mi arrendo. Armistizio. Bandiera bianca!” dichiara la sua resa Dominic.
 
“Quindi?” inarca un sopracciglio Matt, in un modo a cui difficilmente Dom sa resistergli, ma ora non è una di quelle situazioni.
 
“Quindi dimmi che cos’è!”
 
“Potrei anche cantartelo, sai? Shame on you, for thinking you were an exception… “ canta Matthew. “E’ una canzone che in questo momento ti calza a pennello … “ prosegue a parlare, con l’aria divertita di chi sa di essere una mossa più avanti rispetto al suo avversario.
 
“Basta, Matthew, così mi farai venire un’emicrania fulminante, dimmelo e basta!” sbotta il biondo, esasperato, cingendosi le tempie con le mani.
 
Matthew è intenerito da quella scena, ma non può permettersi di fare passi falsi e rimane col suo atteggiamento freddo e distaccato.
 
“E va bene. te lo dico io.  Tanta integrità morale, com’è che dicevi? ‘No io non ci cascherò mai, io non mi adeguo alla massa, io non seguo gli altri come caproni!’ “ gli fa il verso il pianista. “E poi? Adesso pure tu hai twitter!” lo accusa, puntandogli il dito contro.
 
Per tutta risposta, Dom scoppia a ridere.
 
“Oddio, non ci credo. E’ davvero quello il motivo?”
 
“E dici niente?” ribatte Matt.
 
“Ma guarda che è stata un’idea di Tom, ha fatto tutto a mia insaputa, un pomeriggio che non aveva un cazzo di meglio da fare. Te lo confermerebbe lui stesso, ma ora è fuori a portar Charlie a far la passeggiata. E comunque è stata la prima cosa che ho twitterato che è stato lui a iscrivermi, non l’hai letta?” si difende il biondo.
 
“Non importa, ormai ce l’hai e lo stai usando, sentiti, stai imparando pure i termini relativi! E in fondo ti sta piacendo, non provare a negarlo!” commenta il moro, guardandolo dritto negli occhi.
 
“Beh, tutto sommato, nonostante le pochissime volte che lo uso, non è così male… “ riconosce l’interpellato, abbassando lo sguardo per primo.
 
“Ah-ah, lo hai ammesso. Vergognati!” ribadisce per l’ennesima volta Matt, alzandosi dal divano e andando verso la porta.
 
“Te ne vai di già?” domanda Dom, imitando le sue azioni, ma nel suo tono è presente una sottile protesta che Matt coglie.
 
“Sì, quello che dovevo sapere l’ho saputo.” replica il frontman, aprendo la porta.
 
“Ah, SpiderDom…” lo chiama nuovamente.
 
“Sì?” si gira il batterista, sperando che il suo compagno abbia cambiato idea.
 
Peccato che non sia così.
 
“Non ci credo, ti sei girato!” lo sbeffeggia il suo migliore amico.
 
“Beh, mi sarei girato anche se tu mi avessi chiamato ‘amore’ .” lo fredda Dominic, con quell’arma a doppio taglio che è il suo broncio.
 
“Colpo basso, Dommie…” mormora Matt, appoggiando la testa allo stipite, con un’espressione malinconica, guardandolo con occhi colmi di dolcezza, ma l’incanto dura poco, si spezza ancor prima che il biondo possa muovere un passo verso il suo partner.
 
“C’è ancora una cosa che ti devo dire, anzi, due…” riprende il discorso il chitarrista.
 
“Cosa?” domanda il percussionista.
 
“La prima è che… “ gorgoglia il moro, avanzando a grandi falcate verso il suo partner, finché è a pochi centimetri da lui, portando una mano all’altezza del suo volto abbronzato all’inverosimile, per accarezzarlo, perdendosi in quei meravigliosi occhi grigio verdi che luccicano di esultanza.
“Non potevo andarmene senza nemmeno darti un bacio.” sussurra, sorridendo, prima di colmare l’irrisoria distanza che li divide, unendo le sue labbra a quelle soffici e carnose del biondo, che gli fornisce subito ampio accesso, dischiudendole.
 
Interrompendo momentaneamente il loro bacio, Dom si allontana leggermente, col solo intento di strofinare il viso contro quello più ispido di Matt, con particolare attenzione al suo mento, il suo obiettivo da quando lui ha varcato la soglia di casa sua.
 
Una volta soddisfatte a sufficienza le sue necessità, con la pelle arrossata, leggermente raschiato ma felice, Dom torna a baciare Matt come se non ci fosse un domani, felice di sentirlo gemere appagato.
 
E’ un po’ meno felice quando, seppur a malincuore, Matt pone fine al loro bacio e torna alla porta, salutandolo con lo sguardo.
 
La luce battagliera e malandrina torna ad albergare nei suoi splendidi occhi blu.
 
“La seconda è… WANKER!”  gli urla Matt, ridendo, prima di darsela a gambe.
 
- Che coglione, non crescerà mai!- pensa Dominic, scuotendo la testa divertito.
 
 
All’incirca quaranta minuti dopo, il suo I-phone vibra, avvisandolo dell’arrivo di un SMS.
 
Sorride quando vede il mittente e lo apre impaziente.
 
‘Dommie, amore, accendi il PC e vai alla mia pagina twitter, c’è qualcosa che ti riguarda. Tuo. Matt’
 
Dominic non ci pensa due volte e accende il PC, attendendo che si carichi la pagina interessata, mentre nella sua mente corrono mille e più pensieri.
 
- Magari ha scritto una cosa carina su di me, magari mi vuol chiedere scusa per come s’è comportato oggi, magari mi vuol dire che… -
 
Le sue congetture subiscono un brusco arresto non appena quell’agognata pagina si carica e accanto all’avatar di quell’uomo che tanto ama, sapendo bene di essere ricambiato, ma che è tanto capace di dargli ai nervi come nessun altro, campeggia trionfante la meschina scritta:
 
‘ Ho urlato Wanker a SpiderDom perchè Dom è su twitter
 
- Che bastardo!- pensa Dom, non riuscendo a nascondere un sorriso.
 
- Beh, caro il mio Matthew, giuro che presto, molto presto, ti farò pentire di questa tua frase e farò qualcosa di eclatante, qualcosa che ti farà dire quanto tu sia fiero di avermi nella tua band. Ci puoi scommettere le palle che lo farò! -
 
--
 
FINE
 
 
 
 

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