Una su un milione

di Clappy
(/viewuser.php?uid=97003)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prefazione ***
Capitolo 2: *** Ritorni improvvisi ***
Capitolo 3: *** Tutte le prove contro ***
Capitolo 4: *** Tutta la verità ***
Capitolo 5: *** E se io ti volessi ancora per me? ***
Capitolo 6: *** Non voglio perderti ***
Capitolo 7: *** Tormenti ***
Capitolo 8: *** Prendi una sera a cena ***
Capitolo 9: *** Momenti... con te! ***
Capitolo 10: *** Il momento sbagliato ***
Capitolo 11: *** Un grande dolore ***
Capitolo 12: *** Ancora bugie ***
Capitolo 13: *** E ritorno da te ***
Capitolo 14: *** Lucia e Orlando ***
Capitolo 15: *** Tu per me... sei una su un milione! ***



Capitolo 1
*** Prefazione ***


PREFAZIONE
 
È passato un mese da quando Lucia e Orlando stanno insieme, dopo quel bacio scambiato sulla pista di pattinaggio, non si sono più separati e Orlando è ogni giorno più innamorato e felice accanto a Lucia, la quale grazie a lui è diventata più aperta, sorridente e felice, come probabilmente non riusciva ad essere da tanto, troppo tempo. Orlando la fa sentire amata, sicura, protetta, come non si è mai sentita in vita sua, come non credeva di potersi mai sentire… Per una volta è lei al centro delle preoccupazioni di qualcuno e non il contrario, cosa che succedeva sempre quando era con Alex. Orlando fa di tutto per rassicurarla, sempre.
Stanno insieme da poco, ma a volte è come se si conoscessero da tutta una vita. Insieme ridono, scherzano, si confidano. Lucia gli ha parlato di se, cosa che non ha mai fatto con nessuno, raccontando a lui cose del suo passato che non avrebbe mai creduto di condividerle con qualcuno, tanto meno con lui, colui che all’inizio dell’anno nemmeno sopportava. Colui che ha conquistato il suo cuore passo dopo passo, un po’ per volta, entrando nella sua vita in modo stabile, definitivo.
Ma anche per Orlando è stato così. Si è ritrovato a confidare a Lucia cose del suo passato che non aveva mai condiviso con nessuno, solo piccoli accenni, ma mai rivelato l’intera verità, come il tradimento della sua ex moglie. Lei la lasciato per il suo vice. La perdita prematura dei suoi genitori e lui che è cresciuto con sua nonna, il suo unico punto di riferimento per tutto. Le ha fatto da mamma, da nonna e d’amica, facendolo diventare l’uomo straordinario che adesso è, perché Orlando deve tutta all’amore e alle cure di sua nonna se è riuscito a crescere con dei valori, con delle passioni e si è laureato in neuroscienze e ha deciso di intraprendere la carriera della psicologia della menzogna. È stato lui stesso a dirlo a Lucia affrontando l’argomento di sua nonna.
 
Come tutte le mattine si svegliano abbracciati. Orlando ha detto a Ghiro della sua relazione con Lucia per non dovergli mentire, Ghiro è il suo migliore amico e ha voluto condividere la sua gioia con il suo più caro amico.
Lucia all’inizio è stata un po’ contraria al fatto che Orlando avesse rivelato la loro storia, ma alla fine ha capito il perché del gesto di lui e sa che di Daniele si può fidare, è amico di Orlando quanto suo e avere qualcuno dalla loro parte, inoltre, può anche aiutarli.
Così adesso ogni volta che può Orlando si ferma a dormire da Lucia, per poi risvegliarsi abbracciati con il volto rilassato e sereno.
Insieme fanno colazione e poi arrivano al Ris, rigorosamente con due macchine separate ed entrando a distanza di 10 minuti l’uno dall’altro.
Quella che sembrava essere una giornata come tutte le altre, però si rivela il contrario… qualcuno di inaspettato sta per tornare nella vita del Tenente Serra e gli porterà non pochi guai. 



-----------------------------------------------

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, eccomi qui con la mia nuova storia su Lucia/Orlando. So che avrei dovuta postarla prima, ma tra il lavoro e poi le vacanze non  ho mai trovato un momento libero per fermarmi e mettermi al pc. Ma ora sono di nuovo tra voi e pronta a regalarvi (spero) emozioni con il mio racconto.
Non sarà una storia semplice come l'altra, questa sarà ricca di colpi di scena che porteranno non pochi guai ai nostri amati... diciamo che sono stata catastrofica, ma la colpa non è mia, perchè io non farei mai succedere nulla ai miei amati, ma della mia testolina bacata e della mia mano che si alleano e creano il delirio! xD Scherzi a parte, spero che possa piacervi come vi è piaciuta la prima e che mi seguirete in tanti. Ci tengo a sapere cosa ne pensate, ogni critica, commento, è sempre ben accetta.
A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Ritorni improvvisi ***


RITORNI IMPROVVISI
 
Si è appena preso un caffè, felice per una volta di goderselo come si deve.
Ma in realtà le sue sono solo speranze, perché nel momento in cui si sta per portare il bicchierino alla bocca, ecco spuntare dalla porta a vetri dell’entrata colei che non vede da 3 anni ormai, l’unica persona che non avrebbe mai creduto di rivedere, specie nel suo luogo di lavoro.
La domanda che sorge spontanea a Orlando è: Cosa ci fa là?
Buttando il bicchiere senza averlo bevuto si avvicina alla donna.
«Ludovica che ci fai qui?» chiede con tono un po’ seccato alla sua ex moglie, spera proprio che non sia venuta perché si è pentita di come l’ha trattato, la vita va avanti e lui ha voltato pagina e ora è felice accanto a Lucia, non ha nessuna intenzione di sentire le sue giustificazioni riguardo alla loro storia e poi sono passati 3 anni.
«Ciao Orlando, si sto bene grazie.» risponde lei ironica, non le è sfuggito il tono usato da lui.
«Scusa se sono sorpreso di vederti qui dopo che non ci vediamo da 3 anni.» ribatte lui, poi non aspettando che lei aggiunga altro chiede ancora una volta cosa ci fa a Roma, soprattutto cosa è venuta a fare da lui.
«Sono qui per lavoro, ti avrei voluto chiamare per salutarti e non piombare così ma…» ora il tono della donna diventa teso. Orlando la incoraggia ad andare avanti.
«Ma… Stamattina ho trovato questa nell’albergo in cui alloggio.» tira fuori dalla borsa una pistola e la porge a Orlando. Lui la guarda spaventato e prendendola per un braccio le dice di seguirlo.
Si dirigono verso la sala della macchinetta del caffè per poter parlare meglio, lui vuole spiegazioni sulla pistola.
 
Lucia è nel suo ufficio a controllare i rapporti degli ultimi casi seguiti, quando entra Ghiro.
«Ehi ma chi è la donna con cui sta parlando Orlando?»
«Quale donna?» chiede lei alzando lo sguardo su Ghiro, non sa niente della donna con cui sta parlando Orlando e non le è stato segnalato nessun nuovo caso, quindi non sa proprio con chi possa parlare.
Ghiro vedendo lo sguardo di Lucia capisce subito di aver fatto una grossa cavolata, lei non sa niente.
«Ho detto donna? No… volevo dire, uomo, ma sai da dietro sembrava una donna, ma è sicuramente un uomo.» cerca di giustificarsi lui, non vuole che i suoi amici litigano perché lui non ha saputo tenere la bocca chiusa.
«Daniele non cercare di giustificarti, okay?» dice seccata, non riesce proprio a capire chi possa essere la donna, anche se un sospetto ce l’ha: l’ex moglie di Orlando e spera tanto di sbagliarsi.
«Okay… ma vedrai che c’è una spiegazione.» Ghiro cerca di tranquillizzarla, sa benissimo che Orlando non la tradirebbe mai, è troppo innamorato e senza di  lei non può vivere, non c’è nient’altro che Lucia per lui.
Lucia fa segno di si con la testa pur non essendo per niente convinta. Cosa è venuta a fare l’ex moglie di Orlando a Roma? Vuole tornare con lui? Secondo lei non c’è altra spiegazione plausibile, visto anche il modo in cui lei l’ha lasciato, forse si è pentita e adesso è tornata strisciando da lui credendo di trovarlo ancora libero e in attesa di un suo ritorno.
Mentre mille pensieri affiorano la sua mente, il bussare della porta la fa tornare alla realtà.
È proprio Orlando, accompagnato dalla famosa donna di cui le ha parlato Ghiro.
«Capitano c’è un problema serio.» dice Orlando con una faccia scura. Ciò che le sta per dire non è per niente semplice e poi considerando che si tratta anche della sua ex moglie la cosa diventa ancora più difficile.
Lei lo guarda interrogativa spronandolo a parlare. Mentre intanto Ghiro resta in silenzio in un angolo.
«Lei è…»
«Ludovica, la moglie di Orlando.» lo interrompe lei vedendo che esita nel presentarla.
«Ex moglie.» specifica prontamente Orlando.
«Ci tieni sempre tanto a precisarlo è?» ironica lei lo guarda.
Lucia a quel punto si schiarisce la voce e alzandosi dalla sedia girevole porge la mano alla donna che è davanti a lei presentandosi.
«Ludovica è qui perché stamattina ha ritrovato una pistola nell’albergo in cui alloggia.» spiega Orlando al suo capitano, non vuole che ci sono fraintendimenti tra loro, quando Ludovica se ne sarà andata, vuole spiegarle che non sapeva niente del suo arrivo a Roma e che l’ha saputo solo ora, proprio come lei.
«Prego si accomodi e mi spieghi tutto.» le dice Lucia gentilmente, ma in realtà avere davanti a se la donna che 3 anni prima è stata la moglie di Orlando l’agita parecchio, per fortuna lei riesce sempre a trattenere le sue emozioni.
Ludovica spiega al capitano come sono andate le cose: lei ha aperto il cassetto del comò e ci ha trovato dentro la pistola, ma non si spiega come possa essere arrivata in camera sua visto che il giorno prima non c’era.
«Quindi la pistola non è sua?»
«No gliel’ho detto, io ho il terrore delle armi. Mi ricordo che mi spaventavo anche quando era Orlando a portare la pistola di servizio a casa.» risponde, suscitando un finto sorriso sul volto di Lucia.
«E quindi come se lo spiega che questa pistola è comparsa improvvisamente nella sua camera?»
«Non lo so, ce l’avrà messa qualcuno.. io…» è spaventata, inoltre teme che il capitano Brancato non le creda, per questo si sta agitando sulla sedia.
Le porge altre domande, finché non le dice che può bastare.
«Ah… Sulla pistola troverete sicuramente le mie impronte» dice prima di uscire.
«Come le tue impronte?» chiede Orlando.
«Ehm.. si. Quando l’ho vista nel cassetto lo presa in mano e messa nel sacchetto senza pensarci.» dice lei guardando il suo ex marito terrorizzata, mentre lui la guarda con rimprovero.
«Non mi guardare così Orlando, so di aver sbagliato e so che tu tante volte mi hai detto quanto è importante non contaminare la scena del crimine ma in quel momento ero agitata.»
Lucia alza gli occhi al cielo scuotendo la testa esasperata, non solo deve combattere con il passato di Orlando, deve anche cercare di capire come una pistola sia spuntata nella stanza della donna all’improvviso e combattere con una che sembra quasi che si stia remando contro.
«Va bene dai non fa niente… ti accompagno all’uscita.» continua a parlare Orlando lanciando uno sguardo a Lucia, la quale però non lo ricambia. Non le piace questa situazione e vuole assolutamente chiarire con Orlando, perché si sono sempre detti tutto e non vuole che si creano incomprensioni proprio ora che il loro rapporto si sta evolvendo sempre di più e che sono felici.


----------------------------------------
SPAZIO AUTRICE:  Ciao a tutti e buona domenica. Volevo dirvi due cose.
1- Posterò la mia storia tutte le domeniche. Ho deciso di mettere la mia storia una volta a settimana perchè per me è più comodo e ho scelto la domenica perchè di solito sto sempre a casa di domenica, in caso non riuscirò a postare nel giorno stabilito ve lo comunicherò qualche gorno prima o posterò qualche giorno prima. ^_^
2- Grazie a Severia85, mi sono ricordata una cosa che avrei dovuto scrivere nel capitolo precedente. Tutte le informazioni su Orlando che ho scritto nel capitolo precedente sono frutto della mia fantasia e non c'è nulla di veritiero. Visto che Orlando in Ris Roma 2 ha detto che è cresciuto senza genitori mi sono immaginata come mai è cresciuto da solo e questo è ciò che il mio cervelletto ha elaborato. Lo stesso vale per l'ex moglie.
Tutto qui... vi saluto e spero che la puntata vi siamo piaciuta.
a domenica, Claudia.

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Tutte le prove contro ***


TUTTE LE PROVE CONTRO
                                  
Il caso in cui è coinvolta la moglie di Orlando, sta occupando tutto il loro tempo, perché è più difficile del previsto. Si sono accertati che la pistola ritrovata nel suo albergo ha sparato proprio il giorno prima che lei la portasse al Ris e la caso peggiore è non ci sono altre impronte oltre quelle dell’ex moglie del tenente.
Sono riusciti, anche grazie all’aiuto della territoriale a scoprire a chi ha sparato la pistola, ciò a un uomo su una quarantina d’anni, l’uomo doveva concludere un affare con la società di Ludovica proprio il giorno in cui è morto.
«Lo so Lucia, le prove sono tutte contro di lei, ma è innocente.» dice Orlando convinto, cercando di far ragionare Lucia.
«Come fai a esserne così convinto?» controbatte lei seccata, in questi giorni la tensione tra loro è tesa, non fanno altro che discutere e sono giorni che non si vedono fuori dal Ris. Lucia non sopporta il comportamento di Orlando nei confronti dell’ex moglie, la difende a priori, senza accorgersi che tutte le prove sono contro di lei e che quest’ultima ha fatto tutto da sola per mettersi in questa situazione.
«Perché la conosco. Posso dire di Ludovica che è ipocrita, che pensa solo a se stessa…ma no che è un’assassina. Non ne sarebbe capace.» Risponde lui con ancora più convinzione. È sicuro di quelle che dice. Ludovica ha mille difetti, lui ne sa qualcosa visto come è finita la loro relazione, ma non può certo accusarla di omicidio.
Lucia lo guarda con rimprovero. Non vuole ammetterlo nemmeno a se stessa ma è un pochino gelosa.
«D’accordo, allora chi è stato?» dice con tono seccato, come a voler dire: solo tu continui a difenderla.
«Non lo so. Ma non è che tu…» sta per dire qualcosa ma si interrompe bruscamente, sta per dire qualcosa di cui può poi pentirsi per il resto della sua vita e non ha nessuna intenzione di litigare con Lucia.
«Non è che io cosa?» sa che Orlando sta per dire qualcosa che non le piacerà, lui non riesce mai a tenersi per se quello che pensa, per Lucia è una sua grande dote, gli piace che sia così schietto e sincero, ma non quando si tratta di lavoro e lei non è la sua Lucia, ma il suo capitano.
«Non è che tu insisti nel ritenere colpevole Ludovica perché sei gelosa?» sbotta Orlando, avrebbe voluto tenersi quel pensiero per se, ma ancora una volta non ci è riuscito.
«Io gelosa? Tu piuttosto non è che ti ostini a ritenerla innocente perché è la tua ex moglie?»  lo guarda con rabbia, lui ha capito subito che è gelosa, questo già la fa innervosire, ma non è solo questo, sembra che lui non sia lucido riguardo a lei e al caso.
«Credo che sia meglio finire qui questa conversazione prima che uno dei due dica qualcosa di cui poi ci possiamo pentirci.» continua Orlando ritrovando il controllo, se c’è una cosa che odia è litigare con Lucia, specie se devono litigare per una cosa così sciocca come quella. A lui piace vedere Lucia gelosa e soprattutto non difende Ludovica solo perché è la sua ex moglie, sa che è innocente, gliel’ha letto in faccia.
«Si è meglio…vai con Ghiro a riesaminare il museo dove è stato trovato il cadavere, magari salta fuori qualche elemento in più»
Lui annuisce ed esce dal suo ufficio con la faccia triste, ha capito da come le ha rivolto la parola che è arrabbiata.
A fine giornata Orlando ferma Lucia all’uscita dal Ris.
«Ehi.. Ceniamo insieme stasera?» dice lui con tono dolce e guardandola con gli occhi da cucciolo innamorato, con quello sguardo che solo lui sa fare e che Lucia adora tantissimo perché solo attraverso di esso capisce quanto tiene a lei.
«No Orlando, sono davvero stanca e…» non ha voglia di discutere ancora con lui, perché sa che appena sono di nuovo soli litigheranno ancora per via di Ludovica e lei è davvero troppo stanca.
Orlando capendo che non tira l’aria giusto annuisce dispiaciuto e salutandola con un bacio sulla guancia sale in macchina, ma con l’umore decisamente a terra. Cosa che non sfugge a Ghiro una volta arrivato a casa.
«Io conosco quella faccia… Hai litigato con Lucia?»
«No non abbiamo litigato… cioè, più o meno.» guarda il suo amico negli occhi e poi con un sorriso forzato continua a parlare: «è gelosa di Ludovica e quindi abbiamo discusso a causa sua.»
«Bè la tua ex sta sempre trai piedi e tu la difendi a spada tratta, capisco che a Lucia questo abbia dato fastidio.» risponde Ghiro, naturalmente capisce il punto di vista del suo amico, ma capisce anche il punto di vista di Lucia. Non è una situazione semplice quella che si è creata tra loro e lui non sa che fare per aiutarli, a parte trovare le prove per scagionare la moglie di Orlando una volta per tutte.
«Si ma Ludovica è innocente e io non lo dico perché è la mia ex moglie…»
«Lo so, io ti credo e penso anch’io che lei non sia un’assassina. Dovremmo trovare altre prove.»
«Si, ma Ludovica dovrebbe anche trovare il coraggio di dirci tutto, non ci ha detto tutta la verità.» Esatto proprio così, Orlando sa che la sua ex moglie gli sta mentendo su qualcosa e non sa su cosa, ma lo scoprirà.
«E io ti aiuto a scoprire la verità»
Orlando sorride al suo amico e dandogli una pacca sulla spalla lo ringrazia per il sostegno.
«Certo che però te non spicchi di fantasia è Orlando.» dice poco dopo con un sorriso divertito sulla faccia. Lui la guarda non capendo ciò che vuole dire.
«Con i nomi delle tue donne. Lucia, Ludovica… insomma sono simili.»
Lui guarda Ghiro ridendo, è vero non ha molto fantasia, entrambi i nomi iniziano con la L e sono molti simili.
«Perché non sai come si chiamava la mia prima fidanzata.» Orlando scoppia a ridere ricordando il nome della sua prima cotta.
Ghiro pensa a un possibile nome e poi dopo un’attenta riflessione giunge alla conclusione.
«Non mi dire che si chiamava Lucrezia?»
«Si, risposta esatta.»
«Che fantasia amico mio.»
«Mica è colpa mia se mi sono sempre innamorato di ragazze con nomi simili.»
Scoppiano a ridere e brindano con una birra alla fantasia di Orlando.
Grazie a Ghiro, Orlando è riuscito a sorridere e a non pensare per un attimo alla sua discussione con Lucia.
Prima di andare a dormire Orlando manda un messaggio a Lucia: “Scusami… per tutto. Buonanotte amore mio” un messaggio semplice ma che per lui in quel momento vale tutto, anche se avrebbe voluto dirglielo di persona.
Spera tanto che lei possa perdonarlo, ma in cuor suo sa che è così.
 
Lucia si è appena messa sul letto dopo aver passato la serata a lavorare al computer, quando riceve un messaggio.
Lo legge e un sorriso compare sulle sue labbra. Non sa spiegarsi come faccia, ma Orlando sa sempre trovare il modo giusto per farsi perdonare e farla sorridere.
Perdonato. Ci vediamo domani… Buonanotte a te Tenente.” È la risposta di lei, subito dopo si addormenta con il volto sereno e pensando a Orlando.


---------------------------------------------

SPAZIO AUTRICE:  Buona domenica... Eccomi qui con il nuovo capitolo, spero vi possa piacere, da adesso in poi entriamo nel vivo della storia, quindi preparatevi che vedrete molti colpi di scena... Ah, non scordatevi una bella scorta di fazzoletti, perchè credo che ne avrete bisogno. xD
Per il momento è tutto... A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Tutta la verità ***


TUTTA LA VERITA’

«Ora basta Ludovica, io ti credo okay? Ma tu devi dirmi la verità.» dice Orlando esasperato mentre interroga Ludovica in sala interrogatori, ha chiesto il permesso a Lucia per poterla interrogare da solo e lei, se pur non convinta, ha accettato. Si fida di Orlando e se ha ritenuto giusto interrogarla da solo, un motivo c’è.
«E va bene. Io e il Professore Penacelli siamo stati insieme, ma è stata solo l’avventura di una notte, devi credermi.»
«A quanto pare il detto: il lupo perde il pelo ma non il vizio, è vero.» risponde con rimprovero lui, guardandola dritto negli occhi.
Non solo ha tradito lui con un altro, adesso ha tradito anche quest’altro con un altro uomo ancora.
«Non venirmi a proprio tu a farmi la morale, ho visto come guardi il tuo capitano sai? Pensi che non l’ho notato?»
«Cosa centra Lucia adesso? Lasciala fuori da questa storia. E poi io e te ci siamo lasciati da 3 anni.» si spazientisce ancora di più. Cosa pretendeva che lui rimanesse tutta la vita in attesa di un suo ritorno dopo quello che le ha fatto? Pretendeva che solo lei avesse il diritto di rifarsi una vita? Eh no, lui ne ha diritto quanto lei. Inoltre Lucia non centra niente con loro due, non centra niente nemmeno con la verità dell’omicidio, quindi non riesce proprio a capire perché la sta tirando in ballo.
«Siamo già al “Lucia”? E quindi è una storia seria?»
«Questi non sono affari che ti riguardano Ludovica, e se non ti dispiace io tornerei a parlare del caso, è per questo che sei qui no per fare sentenze.» con tono duro Orlando riporta la conversazione sul motivo per cui è stata convocata, cercando di farle tirare fuori tutta la verità.

«Ha ammesso di essere stata con il professore, ma che quando lei è andata via da casa sua lui era ancora vivo. Si è anche ricordata di un uomo strano che si aggirava per il palazzo quando è uscita.» spiega il tenente Serra a Lucia.
«Quindi avevano una relazione?» chiede Lucia, non riesce a credere alle sue orecchie, ma possibile che quella donna faccia di tutto per dare loro prove per incastrarla? E che sia così spudoratamente infedele? Non riesce ancora a spiegarsi come abbia fatto a tradire un uomo come Orlando. È vero all’inizio lei non lo sopportava, ma il suo era solo un modo per difendersi dal suo sguardo puro e sincero. Aveva paura di innamorarsi di nuovo e poi Orlando sapeva guardare talmente bene dentro di lei da farla sentire privata di qualcosa di se, per questo lo respingeva. Ma poi conoscendolo meglio e non soffermandosi solo all’apparenze e dai pregiudizi sul suo passato, ha capito che uomo straordinario fosse. In quei mesi ha imparato a conoscerlo ancora meglio, innamorandosi di lui totalmente, incondizionatamente, follemente. È attento, dolce, premuroso, comprensivo, sincero… l’uomo che tutte vorrebbe al proprio fianco e una come lei la lasciato andare per un altro.
«No, è stata solo una scappatella di una notte.»
«Quindi sono stati insieme solo la notte che poi lui è morto, non ti sembra una coincidenza un po’ strana?» è convinta della sua innocenza, o almeno se è convinto Orlando un motivo ci deve essere, il suo intuito non sbaglia quasi mai.
«Si… ma Lucia credimi che se non fossi sicuro della sua innocenza non staremo qui a discuterne.» le dice appoggiando le mani sulla scrivania e avvicinando il suo volto a quello di Lucia.
Avrebbe una grande voglia di prenderla e baciarla, ma sa benissimo che in qualsiasi momento potrebbe entrare qualcuno o vederli qualcuno, meglio evitare di fare certe effusioni nel luogo di lavoro, specie conoscendo Lucia, la quale è molto rigida riguardo alla regole da rispettare in caserma, lui l’ama anche per questo suo modo di fare rigido e determinato quando veste i panni del capitano, ma l’ama ancora di più quando sono a casa da soli e lei fa spazio alla donna dolce, sensibile che ha dentro, ma che cerca di nascondere il più delle volte.
«Stasera stiamo insieme vero? Sappi che non accetto un no come risposta. Mi manchi troppo.» continua a parlare Orlando guardandola con dolcezza negli occhi. Sono giorni che non si vedono dopo il lavoro, perché entrambi impegnati con il lavoro anche dopo essere usciti dal Ris e perché tra loro ci sono state un po’ di tensioni, ora finalmente risolte.
«Si certo, stasera stiamo insieme.» risponde Lucia con un sorriso, anche a lei è mancato terribilmente. Passare la serata con Orlando è una delle cose più piacevoli. Sta bene con lui, sta talmente bene con lui, tra le sue braccia, che anche una semplice serata davanti a un film, è qualcosa di davvero speciale e unico.

Arrivano a casa di Lucia e senza nemmeno togliersi i cappotti cominciano a baciarsi. È Orlando che ha preso l’iniziativa per primo non riuscendo più a resistere, è tutto il giorno che vorrebbe baciarla e stringerla a se.
Si baciano con ardore sempre più crescente, spogliandosi a vicenda degli indumenti che hanno addosso, non separandosi mai l’uno dall’altro.
Si dirigono in camera da letto e lasciandosi andare alla passione.
Orlando accarezza la schiena di Lucia con dolcezza, facendola rabbrividire a quel contatto delicato. Lucia accarezza la nuca e il collo di lui con desiderio, immersa nel più completo piacere.
Continuano con questa meravigliosa danza d’amore, finché non si accasciano sul letto sudati, ma felici.
«Orlando…»
Lui la guarda e fa segno di si con la testa.
«quando dicevi che ero gelosa della tua ex moglie… non sbagliavi.» gli confessa Lucia con un po’ di timore, ancora una volta si ritrova a confessare a Orlando qualcosa di suo, di suo personale, qualcosa che sente nel profondo del suo cuore. Ogni giorno si accorge del grande cambiamento che ha fatto grazie all’uomo che è al suo fianco, lui la cambiata e solo in meglio. In un certo senso la resa più umana, facendo uscire fuori la vera Lucia che era sepolta nel suo profondo.
«Vuoi la verità? Lo sapevo.» risponde Orlando ridendo.
«Presuntuoso.» Lucia gli da una botta sul petto fingendosi offesa.
Lui la prende per i fianchi, attirandola vicino a se.
«E la vuoi sapere un’altra verità?»
Lucia annuisce guardandolo intensamente negli occhi.
«Che ti amo Lucia Brancato, più della mia vita…»
«Ti amo anch’io Orlando Serra, non immagini quanto…» gli sussurra a fior di labbra prima di baciarlo con dolcezza.


----------------------------------

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti e buona domenica! Eccomi come promesso ad aggiornare la mia storia... Questo è un capitolo un capitolo abbastanza semplice, ma piano piano la verità sta venendo a galla... Diciamo che dal prossimo capitolo si capiranno moltissime cose.
Detto questo vado... Spero che il capitolo possa piacervi e se ci riesco ne posterò uno anche in settimana! :) Vi ringrazio ancora infinitamente per i complimenti, per chi ha aggiunto la mia storia alle seguite, ricordate e preferite... Grazie davvero.
A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** E se io ti volessi ancora per me? ***


E SE IO TI VOLESSI ANCORA PER ME?

Dopo molti giorni a cercare la verità su come fosse finita la pistola nella stanza di albergo dell’ex moglie di Orlando, riescono finalmente a trovarla.
I Ris scoprono che è stato l’attuale fidanzato di Ludovica a incastrarla per vendicarsi del fatto che lei è ancora innamorata di Orlando ed è stata con lui tutto questo tempo solo per dimenticarsi del suo ex marito, ma la verità è anche un’altra, una verità sconvolgente che cambierà la vita di Orlando, per sempre.
«Lei non solo è ancora innamorata di te, ma c’è una cosa che non ti ha mai detto!» esclama arrabbiato e deluso Andrea, il compagno attuale di Ludovica, rivolto a Orlando, quest’ultimo lo guarda non riuscendo a capire cosa l’uomo che ha di fronte gli voglia dire.
«Non sono io che devo dirtelo ma Ludovica, chiedilo a lei!» continua l’uomo con disprezzo.
«Qualsiasi cosa abbia fatto non giustifica il tuo comportamento hai ucciso un uomo.»
«L’ho fatto per amore di Ludovica, io l’amo. Ed ero stanco di essere sempre al secondo posto per lei.»
«Bel modo di dimostrarlo: accusarla di omicidio.» ribatte ironico Orlando.
Andrea accusa Orlando di non capire cosa prova.
Orlando non potendo ascoltare oltre lo fa potere via mentre lui rimane in sala interrogatori non riuscendo a smettere di pensare alle parole di Andrea, cosa nasconde ancora Ludovica? E lui che centra con il suo segreto? Mille domande affollano la sua mente, mille domande a cui non sa trovare una risposta. La sola persona che può rispondere alla sue domande è la sua ex moglie, ma allo stesso tempo ha paura della verità, ha paura che il suo rapporto con Lucia si possa compromettere e lui non ha nessuna intenzione di perderla, specie dopo tutte le peripezie che ha dovuto affrontare per arrivare al suo cuore.
Senza pensarci ulteriormente raggiunge Ludovica e la prende per un braccio trascinandola in un posto dove nessuno può sentire la loro conversazione.
Gli chiede cosa voleva dire Andrea con quella insinuazione dicendole di dirle tutta la verità perché già gli ha mentito a sufficienza.
«C’è una cosa che non ti ho mai detto Orlando, ma ora è arrivato il momento che tu sappia la verità» fa una pausa per cercare le parole e poi continua: «3 anni fa prima di lasciarci abbiamo fatto l’amore per l’ultima volta, ricordi?»
Orlando annuisce con la testa, si ricorda perfettamente quel giorno, non avrebbe voluto cedere alla passione con Ludovica, ma è stato più forte di lui, all’epoca era ancora perdutamente innamorato di lei.
Si ricorda quel giorno, ma non capisce dove lei voglia andare a parare, o forse non vuole capire perché ha troppa paura di quello che lei possa dire.
«Quel giorno non abbiamo solo fatto l’amore, è successo qualcosa…sono rimasta incinta di una bambina che adesso ha 3 anni.»
Il tenente non riesce a parlare dallo shock, tutte le parole si sono bloccate in gola come dolorosi macigni.
Ha sempre desiderato diventare papà, c’è stato un periodo della sua vita che ha desiderato un figlio da Ludovica, ma ora non più. Almeno non un figlio della sua ex moglie. Lui ama Lucia. Lui vuole un bambino da Lucia.
«Non dici niente Orlando?» continua a parlare l’ex moglie, non capendo ciò che prova.
«Perché me lo dici solo ora?» è ciò che tormenta Orlando. Sono passati 3 lunghi anni, perché glielo viene a dire solo ora? Perché la sua vita è cambiata così in pochi secondi?
«Ho avuto paura, ti amavo ancora ma sapevo di averti deluso e non volevo tenerti legato a me solo per il bambino e poi se non mi avresti creduto? Ho avuto paura di tutte queste cose insieme.»
«Non avresti dovuto tenermi nascosta una cosa così importante!!!!» risponde Orlando arrabbiato, lui è un uomo che sa assumersi le proprie responsabilità.
«Orlando capiscimi, ti prego.»
«Cosa dovrei capire che mi hai mentito per 3 anni tenendomi nascosta mia figlia? Dovrei capire cosa eh?» senza rendersene conto ha alzato il tono della voce facendosi sentire da tutto il Ris, per fortuna Lucia è in procura, non si sarebbe mai perdonato il fatto che lo venisse a scoprire nel modo peggiore del mondo. In realtà vorrebbe non darle mai un dispiacere simile, ma purtroppo sa che è inevitabile. Lui deve prendersi cura di sua figlia non l’ha fatto per 3 anni e non vuole perdere altro tempo, è sua figlia e vuole starle accanto e vederla crescere.
Dice a Ludovica la verità: è ancora arrabbiato con le per averle taciuto una cosa così importante, ma vuole prendersi le proprie responsabilità ed entrare in modo stabile nella vita della piccola. Ma non solo, gli confessa di essere innamorato di Lucia e che non ha nessuna intenzione di rinunciare a lei, per nessuna ragione al mondo.
Ludovica accetta entusiasta e chiedendogli ancora scusa di congeda da Orlando con un “ci vediamo domani mattina” per vedersi anche con Giulia, la loro bambina.
Accetta.


--------------------------
SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, eccomi qui con il nuovo capitolo, mi dispiace di postarlo solo ora, avrei voluto metterne uno anche in settimana ma non sono riuscita a collegarmi... Ma veniamo a parlare di questo capitolo, so che non è molto originale il fatto che sia stato il fidanzato attuale di Ludovica a uccidere, ma ho pensato che molti delitti sono delitti passionali e perciò mi è sembrato il più logico, ma non solo per questo mi è sembrato il modo giusto per introdurre il colpo di scena della mia storia: il segreto che Ludovica si è portata dietro per 3 anni e anche uno dei motivi percui è tornata a Roma, ma si è ritrovata coinvolta nell'omicidio. Inoltre lo ammetto, non sono molto brava quando si tratta di cronaca gialla, io sono più per quella rosa, infatti la trama principale della mia storia si basa tutta su L&O.
Con questo penso di aver detto tutto, spero che questo capitolo vi sia piaciuto... Fatemi sapere. Buona domenica.
A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Non voglio perderti ***


NON VOGLIO PERDERTI

Appena esce anche lui dalla sala, Ghiro gli va incontro per capire e per consolare il suo amico.
Orlando lo saluta con un “scusa Daniele non mi va di parlarne” e lasciando il Ris con una faccia nera e triste. Si sente come se un grosso pugnale l’avesse trafitto in pieno cuore, andando sempre più in profondità.

Uscita dalla procura Lucia prende il cellulare dalla tasca per vedere se ci sono chiamate e trova un messaggio di Orlando: “Ti aspetto al mare al nostro solito posto, ho bisogno di te!” e subito capisce che c’è qualcosa che non và. Ghiro l’ha informata che hanno arrestato il colpevole e che l’ex moglie di Orlando è innocente, ma sa ce non è ancora finita, si sente strana, ha la sensazione che lei non se ne andrà tanto facilmente dalle loro vite, a dirla tutta, Lucia pensa che lei sia ancora innamorata di Orlando.
Lo raggiunge al loro posto, ci sono stati spesso in quella spiaggia a camminare e parlare. È il loro posto segreto, dove poter stare soli e senza pensieri.
Lo trova seduto sulla sabbia a osservare il mare che si infrange contro gli scogli formando una fontana, è uno spettacolo bellissima, ma malinconico, esattamente come i pensieri del tenente Serra.
Orlando sente un profumo a lui fin troppo famigliare dietro di sé e si volta.
«Ti va di fare una passeggiata?» propone a Lucia tendendo la mano verso di lei.
Lucia annuisce prendendo la mano di lui tra la sua.
Camminano mano nella mano su quella spiaggia silenziosa senza dirsi una parole, troppo assorti nei propri pensieri.
È Orlando che rompe il silenzio sussurrando il nome di Lucia, per poi aggiungere: «Dimmi che mi ami, ho bisogno di sentirtelo dire.»
«Non capisco, stai bene Orlando?» gli chiede Lucia non capendo ciò che ha, non l’ha mai visto così sconvolto.
Si avvicina a lei, baciandola dolcemente sulle labbra.
«Non voglio perderti Lucia, non voglio.»
«Perché dovresti perdermi? Orlando mi stai facendo preoccupare.»
Tenendola ancora ben stretta a sé e guardandola negli occhi inizia a parlare, è il momento che lei sappia la verità.
«Lucia quello che ti sto per dire non è facile. La mia ex moglie mi ha rivelato di avere una bambina di 3 anni ed è mia figlia.» confessa con il cuore in gola e un macigno nel petto, malessere ch aumenta quando vede l’espressione di Lucia cambiare radicalmente.
«Cosa tu… tu hai una figlia?» dopo un lungo silenzio riesce a pronunciare solo queste poche parole sussurrando, quasi senza fiato.
Orlando, il suo Orlando ha una figli e non riesce a farsene una ragione.
«Si ho una figlia ma questo non cambia niente tra noi, io ti amo e voglio stare con te.» dice queste parole non staccando gli occhi da quelli di Lucia, la quale sta cercando di trattenere le lacrime. Non sa se è in grado di gestire una situazione del genere.
«Io non so se riesco a gestire una situazione così»
«Perché no se mi ami?» sbotta Orlando, si era immaginato una risposta simile, specie dopo il suo sguardo.
«Perché tu hai una figlia che ha bisogno di due genitori e io in tutta questa storia non centro niente, sono solo di troppo.» le costa molto dirgli queste parole, ma deve. Deve per il bene dell’uomo che ama e per quello della bambina, è giusto che cresca con i suoi genitori.
«Io posso occuparmi di lei e continuare a stare con te, ne ho già parlato con Ludovica e ha capito.»
«Orlando ma come fai a non capire? Proprio tu che sei cresciuto senza genitori dovresti sapere quanto è importante per lei avere la figura di entrambi al proprio fianco, sempre.»
Il discorso di Lucia non fa una piega e la cosa che fa più male a Orlando p che ha dannatamente ragione. Nessuno meglio di lui sa quanto è doloroso crescere senza genitori e ora vuole causare un dolore così a una bambina di 3 anni. Non può fare una cosa del genere, ma allo stesso tempo non vuole rinunciare a Lucia.
«Si ma io non voglio rinunciare a te.»
«No Orlando ti prego basta non aggiungere altro, è già troppo doloroso dirti queste cose.»
Ormai le lacrime stanno rigando copiosamente il viso di Lucia. Ha provato in tutti i modi a ricacciarle dentro ma non ci è riuscita.
«Quindi è finita qui, mi stai lasciando?» sussurra Orlando non volevo credere che questa è la fine, la loro fine.
Lucia annuisce, deglutendo a fatica perché le lacrime le impediscono quasi persino di respirare.
Si guardano a lungo negli occhi e mentre calde lacrime bagno il viso di entrambi, si uniscono in un bacio senza fine, il bacio dell’addio.


-----------------------------
SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, Buona domenica!
Ho voluto inserire questo colpo di scena, chiamiamolo così, per dare un po' di pepe nella storia... (La mia migliore amica dice che sono catastrofica, ma questa è la sua opinione, io preferisco dire: "dare pepe" xD ) Comunque, tornando seria... Ho cercato di immaginarmi una possibile reazione di Lucia a una notizia del genere e ho pensato anche a come mi sarei sentita io in una situazione così, sinceramente per quanto si possa amare una persona, se ha un figlio a cui badare, io la lascierei andare per il suo bene e per il bene del bambino che ha bisogno della figura paterna al proprio fianco. Diciamo quindi che Lucia ha reagito così no perchè non ha accettato il fatto che Orlando avesse una figlia, ma perchè ha capito che era giusto farsi da parte per il bene della bambina che non ha mai conosciuto suo padre e lei sarebbe stata di "troppo". Naturalmente questo è solo il mio punto di vista di vedere le cose... Spero che apprezzate. Fatemi sapere.
A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Tormenti ***


TORMENTI
 
È passata una settimana da quando Lucia e Orlando si sono lasciati e non riescono a farsene una ragione, specialmente Orlando. Non ha nessuna intenzione di rinunciare a lei, ora che si è riavvicinato alla sua ex moglie più che mai.
Lavorare insieme è molto difficile perché la voglia di stringersi è tanta, ma purtroppo devono reprimere i loro impulsi per non rovinare quel poco equilibrio professionale che sono riusciti ad acquisire.
Orlando però non ha intenzione di mollare, non vuole lasciare Lucia, che tra loro finisca tutto così, per questo ha deciso di riconquistarla di nuovo, ci è già riuscito una volta, ci può riuscire benissimo una seconda, ne è certo.
Il primo passo per riconquistarla è usare la dolcezza, per questo le ha fatto trovare sulla scrivania un bigliettino con scritto: “Ti amo.”
Lucia vedendo il biglietto chiude gli occhi immaginandosi Orlando mentre lo scrive, sa benissimo che questo gesto appartiene a lui. Proprio a lei che sta per bussare alla sua parte con un sorriso meraviglioso, quel sorriso che tanto adora, tipico di Orlando Serra.
«Orlando…»
«No Lucia non c’è bisogno che tu dica niente, ti amo e ho voluto dirtelo perché sentivo il bisogno di esprimere ciò che penso, ma non pretendo una risposta da parte tua.» la interrompe Orlando, non vuole che lei dica che non avrebbe dovuto farlo. Senza aggiungere altro lascia Lucia sola nell’ufficio.
Lei lo guarda andar via con il cuore in gola, una parte di se vorrebbe fermarlo, correndogli incontro e stringerlo forte, l’altra invece vorrebbe non provare tutte queste cose per lui perché è sbagliato. Lui non è più il suo Orlando e deve farsene una ragione, deve anche se è la cosa più difficile del mondo.
 
La giornata continua abbastanza tranquilla per Lucia, la quale non ha avuto altri incontri troppo ravvicinati con Orlando, ma appena finita la riunione, al termine della giornata, ecco comparire all’ingresso l’ex moglie di Orlando con la loro bambina.
Orlando va incontro loro prendendo tra le braccia la piccola, lo fa con una tale dolcezza che nel vedere quella scena a Lucia le si spezza il cuore, come se non fosse già abbastanza doloroso.
È veramente troppo. Non riesce a guardare la famigliola felice quando poche settimane prima quella stessa felicità era sua, non riesce a essere la donna forte e determinata in questo momento, a volte anche lei non è capace di trattenere le proprie emozioni, a volte l’amore è più forte di qualsiasi cosa che scioglie anche l’animo più duro. Lei per Orlando prova un amore così profondo da renderla vulnerabile e aperta all’emozioni che prova, ma non sa se questo è un bene o un male.
Con disinvoltura passa davanti a loro salutando nel modo più professionale e neutrale possibile Orlando, il quale nel vederla passare ha un tonfo al cuore, lei ha visto tutta la scena e sa per certo cosa ha provato. Il suo sguardo parla chiaro, cerca in tutti i modi di essere superiore, ma la conosce bene e non può fingere con lui.
Arrivata alla macchina Lucia si lascia andare appoggiata alla macchina, la testa le scoppia e senza accorgersene calde lacrime rigano il suo viso, ultimamente non fa altro che piangere e se c’è una cosa che odia e proprio questa, ma di più odia il fatto che l’unica persona che può consolarla è proprio quella per cui sta piangendo.

-----------------

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti... di questo capitolo non c'è molto da dire, diciamo solo che le cose tra loro si stanno complicando e non sarà semplice da adesso in poi per i nostri amati L&O, lo vedrete già dal prossimo capitolo... Quello che vi posso dire, anche se già l'ho detto, i colpi di scena non sono ancora finiti. Ne vedrete delle belle.
Detto questo vi auguro una buona domenica... A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Prendi una sera a cena ***


PRENDI UNA SERA A CENA
 
Lucia è ancora appoggiata alla macchina quando qualcuno compare alle sue spalle.
Bart.
La guarda con sguardo preoccupato e con i suoi intensi occhi verdi.
Si gira verso di lui cercando di asciugare le lacrime ma non può negare l’evidente.
«Capitano tutto bene?» domanda il tenente Dossena non avendola mai vista piangere in quel modo sul luogo di lavoro, almeno no senza un motivo logico, solo il giorno della morte di Senese ha visto il suo sguardo spento, ricoperto da occhiaie e lacrima, ma ora, ora non sa proprio spiegarsi come mai il suo capitano sta così male.
«Si è tutto ok, non ti preoccupare Bart.» risponde secca Lucia, nessuno sa delle sua relazione con Orlando, non vuole dare spiegazioni proprio adesso, nemmeno a Bart.
«Ne sei sicura? Se ne vuoi parlare sai che io ci sono.» le dice Bart dandole del tu, forse si è sbilanciato un po’ troppo, ma non gli importa, nel vedere Lucia in quello stato gli si spezza il cuore e sarebbe disposto a tutto per farla tornare la Lucia Brancato che tutti al Ris, compreso lui, apprezzano e ammirano.
Lucia sembra non far caso al tu usato da Bart e con un sorriso risponde che sa che lui per qualsiasi cosa c’è, ringraziandolo per la sua gentilezza.
Bart senza pensarci la invita a uscire a cena.
Accetta.
Si dirigono insieme a un ristorantino molto carino che conosce Bart e passano una serata allegra e divertente, dimenticandosi completamente dei loro problemi amorosi.
«E quindi tu ed Eleonora avete litigato?» chiede Lucia una volta che sono usciti dal ristorante e passeggiano in un parco situato là vicino.
«Si, a volt non capisce che lavoro faccio e vorrebbe che le dedicassi più tempo. Oggi abbiamo litigato perché voleva che l’accompagnassi da Giordana ma gli ho detto che stavo finendo un lavoro e si è arrabbiata.» mentre parla guarda Lucia negli occhi e gli sembra strano confidare proprio a lei, il suo capitano, i suoi litigi con Eleonora.
«Bè se vuoi posso darti una giornata di riposo per dedicarla a lei, le fai una sorpresa.» risponde Lucia un po’ invidiosa, lei purtroppo con Orlando non può più passarci il tempo libero.
«Non è solo questo, a volte penso che non mi capisca.. ma non ne parliamo più, dai.»
«Certo, okay, scusami se ho insistito.»
«Non devi scusarti, sono io che ne ho parlato.»
Camminano in silenzio fino a raggiungere una panchina e si siedono.
Bart senza volerlo le sfiora la mano e i loro occhi si incrociano per un lungo istante.
Il viso di Bart si avvicina a quello di Lucia.
Le loro labbra si sfiorano, si toccano… ma nel momento di schiudere le labbra per facilitare l’accesso delle loro lingue, Lucia si separa da Bart come se avesse preso la scossa. Non sa cosa le sia preso, per fortuna è riuscita a fermarsi in tempo. Non può negare di essere un po’ attratta dal tenente Dossena, lo è sempre stata, ma ora c’è Orlando nella sua vita e ama lui.
«Bart… non posso. Io… sono innamorata di un altro.» gli dice Lucia appena ha riconquistato compostezza.
«Si tratta di Orlando vero? Ho visto come lo guardi, nel modo in cui non hai mai guardato me.» le parole gli escono dalla bocca senza volerlo. È sempre stato attratto da Lucia, ha anche creduto di esserne innamorato, ma credeva che la cosa gli fosse passata, a quanto pare no.
Ora si pente di ciò che ha detto, è pur sempre un suo superiore.
«Credevo che tu non provassi più niente per me. Insomma ho sempre pensato che ci fosse una forte attrazione, non credevo che tu…» la sorpresa di Lucia è evidente, non si sarebbe mai aspettata che fosse ancora attratto così tanto da lei.
«Mi fossi innamorato di te? Infatti non lo sono, so solo che con te sto bene.» risponde Bart sincero. Lui ama Eleonora, è la donna della sua vita, ma prova anche qualcosa per Lucia che va oltre la stima e l’attrazione, qualcosa che nemmeno lui sa spiegarsi.
«Dici così solo perché hai litigato con Eleonora, tu ami lei non me.»
«Hai ragione, io amo Eleonora e ciò che provo per te è stima, ma anche affetto profondo.»
«La nostra è una bellissima amicizia» continua Lucia sorridendogli. Con Bart sta bene, hanno il carattere simile per questo parlare con lui è così semplice, ma non possono stare insieme perché non sono compatibili, non durerebbero più di un giorno, mentre Eleonora e Orlando sono i loro esatti opposti, per questo si completano. Hanno trovato l’altra parte della mela.
Riflettendo su Orlando, Lucia torna con la mente a ciò che poche ore prima ha assistito.
«E sappi che ci sono e ci sarò sempre per te, Lucia.» dice lui vedendo il suo sguardo triste e intuendo i suoi pensieri, al Ris conosco tutti i cambiamenti avvenuti nella vita del Tenente Serra.
«Grazie, ne terrò conto.» risponde abbozzando un sorriso.
«Comunque vedrai che si sistemerà tutto con Orlando.» continua Bart per rassicurarla e poi si incamminano per tornare ognuno a casa propria.
È stata una serata particolare, ma almeno sono stati importanti l’uno per l’altra, facendosi conforto a vicenda.
Grazie a questa sera Lucia ha capito che non è ancora pronta per dimenticare Orlando e forse non lo sarà mai.


--------------------------------------

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, posto il capitolo oggi perchè domani non ci sono tutto il giorno!
Che dire di questo capitolo, spero che apprezzate nonostante quello che avete letto... Ammetto che in Ris Roma 1 sostenevo la coppia Lucia/Bart, ma ora ho occhi solo per i miei adorati Lucia e Orlando... Questo ci tengo a precisarlo! ^_^ Con questo capitolo ho solo voluto dare un po' di pepe alla storia, tutto qui.
Bè, fatemi sapere cosa ne pensate... a presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Momenti... con te! ***


MOMENTI… CON TE

Da quando Orlando si è lasciato con Lucia non è più lo stesso, passa molto tempo con Giulia, la sua bambina, insieme si divertono, ridono, giocano, ma non riesce a vedere la sua ex moglie come la compagna della vita, almeno non più. È Lucia che vuole al suo fianco per tutti i giorni della sua vita.
Per questo passa molto tempo con la bambina ma con Ludovica il meno possibile, l’ha anche rimprovera per essere venuta al Ris con Giulia. Più che altro si è arrabbiato perché Lucia li ha visti e non vuole che si faccia strane idee, non vere, in testa.
In questi giorno stanno lavorando insieme a un nuovo caso e anche se solo per lavoro spesso di trattengono fino a tardi al Ris. Per Orlando passare del tempo con lei è la cosa più bella del mondo, adora osservarla mentre gli parla, adora i suoi occhi verdi che lo guardano concentrati, adora lei al punto da rinunciare a tutto.
Vorrebbe prenderla e baciarla, ma cerca di reprimere qualsiasi impulso non appropriato.
«Quindi io agirei così, tu che ne pensi?» gli chiede Lucia, è lei il capitano, ma le piace consultarsi con lui.
«Penso che sia una buona strategia.» risponde avendo capito solo la metà di ciò che ha detto perché in estasi a guardarla.
Improvvisamente Lucia sposta lo sguardo dal computer a Orlando e si ritrova con il viso a pochi centimetri dalle sue labbra.
Orlando non si fa sfuggire l’occasione che gli si è presentata e cattura subito le labbra di Lucia in un bacio.
Si uniscono in un bacio desiderato e passionale. Le loro lingue si muovono in perfetto ritmo, come se a spettasse vano solo quel momento.
Appena si separano, Lucia abbassa immediatamente lo sguardo. Si è lasciata sopraffare dal’emozioni quando avrebbe dovuto trattenere, reprimere il forte desiderio di baciarlo.
Senza dire una parole si alza dalla sedia in cui è seduta, dirigendosi verso il suo ufficio. Orlando la segue e chiudendosi a chiave la porta dell’ufficio di Lucia, l’attira nuovamente a se, baciandola con ancora più foga.
Lucia ricambia il bacio con la stessa intensità, lasciandosi sfilare la camicetta e spogliandolo a sua volta.
Si stendono sul divano bianco dell’ufficio di Lucia e fanno l’amore, donandosi completamente l’uno all’altra.

Un’ora dopo sono ancora abbracciati, Orlando le bacia la spalla felice per quello che è successo tra di loro, ma Lucia è pentita per essersi lasciata sopraffare, si sente in colpa perché loro non stanno più insieme ed è come se avesse fatto l’amore con l’Orlando di Ludovica e non il suo Orlando.
«Orlando…» dice Lucia alzandosi dal divano per rivestirsi, per fortuna che al Ris ci sono solo loro due.
«No Lucia non dire che è stato un errore perché so che non è così.» risponde Orlando guardandola con tristezza e alzandosi anche lui da divano. È arrivato il momento di parlare e sanno entrambi che non è niente di buono ciò che hanno da dirsi.
«Ti conosco bene Lucia e sono cosa provi, cosa hai provato.»
«Se mi conosci così bene allora lasciami sola.»
«Io non ti lascio, no senza aver parlato.» si posiziona davanti alla porta per non farla uscire e si mette la chiave nei pantaloni.
«Orlando non fare il ragazzino, dammi la chiave.» risponde Lucia arrabbiata, più con se stessa che con lui.
«No finché non ammetti che mi ami come ti amo io, che fare l’amore con me ti è piaciuto come è piaciuto a me.» insiste imperterrito Orlando guardandola serio.
«Perché non capisci che tra noi non è più come prima? Anche se fare l’amore con te è stato meraviglioso cosa cambia? Niente, perciò basta farci del male in questo modo.» ribatte Lucia con la voce rotta dalla tristezza, non sopporta l’idea di dover vivere in questa situazione con Orlando e non sopporta ancora di più il fatto che lo ama ancora con tutta se stessa.
Orlando la osserva con lo sguardo cupo, intuendo perfettamente i suoi pensieri e vorrebbe cancellare con un colpo di bacchetta magica tutta la tristezza del suo cuore. Vorrebbe non causarle tutto questo dolore visto quanto ha già sofferto in passato, ma sa che purtroppo non è capace, almeno no stavolta, di curare le sue ferite, perché la causa è proprio lui, cosa che lo fa sentire ancora più in colpa e di cattivo umore.
«Tu perché non capisci che non voglio rinunciare a te?»
«Sono di troppo nella tua vita. Io stasera sono stata con l’Orlando di Ludovica e no con l’Orlando che conosco io, questo mi fa sentire l’amante di turno.» confessa Lucia con tono duro, vuole che lui capisca fino infondo come si sente.
«Io non sono l’Orlando di Ludovica, tra me e lei non c’è più niente.»
Lucia sta per controbattere ma il cellulare di Orlando prende a squillare, interrompendoli.
Guarda il nome sul display e alza lo sguardo su Lucia con un smorfia di dolore, è colei per cui stanno discutendo: Ludovica.
Capendo di chi si tratta, Lucia sussurra piano un “per l’appunto” cosa che però non sfugge all’orecchio di lui.
«Cosa c’è Ludovica? …Come scusa? …Ma dove siete adesso? …Arrivo subito, stai calma okay? Sto là in un attimo.» al telefono Orlando ha la voce agitata.
Si volta a guardare Lucia e con tono greve gli dice che deve scappare perché sua figlia sta male e ora è in ospedale.
«Vai da lei, hai bisogno di te.» risponde lei, capisce perfettamente la preoccupazione di Orlando.
Orlando se pur a malincuore esce dall’ufficio di Lucia, in questo momento la cosa più importante è la salute della sua bambina e deve pensare solo a lei, mentendo il resto in secondo piano.

------------------------
SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti, come la scorsa settimana metto il capitolo oggi perchè domani non ci sono tutto il giorno... Che altro dire? Purtroppo le cose si stanno complicando per L&O, i guai ancora non sono finiti e nemmeno i colpi di scena... Spero che questo capitolo possa piacervi, fatemi sapere cosa ne pensate. Buona lettura, a presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Il momento sbagliato ***


IL MOMENTO SBAGLIATO
 
Sono giorni che si sente strana,giramenti di testa, nausea, stanchezza, ma ha sempre affibbiato questi dolori agli ultimi avvenimenti della sua vita e allo stress accumulato, solo adesso si accesa dentro di se l’idea che forse il suo malessere non è dipeso solo dallo stress.
Dopo aver guardato con insistenza il calendario per più di mezz’ora e arrivando alla conclusione che la matematica non è un opinione, si è decisa ha prendere quella scatolina dalla sua borsa, acquistata proprio quella mattina.
Ora non ci sono più dubbi. Istintivamente si porta una mano alla pancia e con sguardo triste comincia a parlare con essa: «Ehi piccolino, non potevi trovare momento peggiore per venire al mondo, proprio ora che io e il tuo papà ci siamo lasciati… però sono felice che tu sei qui sai? Da quando conosco il tuo papà sto apprezzando molto di più la vita e ho dato spazio alle emozioni, non solo al lavoro.» dice con un sorriso amaro, ricordando i momenti vissuti con Orlando.
Continua a parlare alla pancia raccontando aneddoti significativi della loro storia d’amore.
«Il tuo papà è speciale, devi sapere che mi ha insegnato ad amare di nuovo, la cosa bella è che l’ha fatto conquistandomi giorno dopo giorno, attimo dopo attimo, non arrendendosi mai, nemmeno quando io lo cacciavo via.»
A quel punto si sente come una fitta alla pancia, quasi che la creaturina dentro di se, gli stesse dicendo che comprende il suo discorso.
 A Bart vedendo il suo capitano parlare con la propria pancia viene istintivo sorridere.
Entra nell’ufficio non smettendo di sorridere.
«Capitano che fai parli da sola?»
«Bart… Non ti avevo sentito entrare.» risponde lei imbarazzata, farsi trovare a parlare con la propria pancia non si può definire un comportamento da persona normale, specie nel proprio luogo di lavoro.
«Tranquilla, io non giudico quello che ho visto. Piuttosto non è che tu sei… insomma parli con la pancia, questo mi fa pensare che sei… incinta?» chiede Bart un po’ titubante, hanno molto confidenza da dopo quella famosa cena, ma una parte di se non smette mai di ricordargli che Lucia è pur sempre il suo capitano, per questo è un po’ restio a fare domande troppo personali, considerando anche quanto lei è riservata.
«Si Bart hai intuito giusto, sono incinta. Proprio ora, momento perfetto eh?» dice ironica lei, confidandosi con il tenente Dossena. Ha trovato il lui un amico fidato, sa che di lui si può fidare perché non dirà nulla a nessuno, anzi saprà sicuramente aiutarla, come ha già fatto in passato. È grazie a lui se è ancora viva.
«Lucia mi dispiace. Però un figlio è pur sempre una cosa meravigliosa no?»
«Si lo è, io sono felice che ci sia.» si tocca di nuovo la pancia con la mano e sorride, anche se con una leggere amarezza negli occhi, poi continua: «Solo che ho paura di affrontare tutto da sola.» alza gli occhi su Bart e lui nota chiaramente tutta la sua preoccupazione.
«Non vuoi dirlo a Orlando?»
«Si voglio dirglielo, ma non ora. Sarebbe tutto troppo complicato… La sua vita è già troppo complicata.»
«E vuoi nasconderglielo per quanto tempo? Non pensi che prima o poi verrà a scoprirlo ugualmente?» dice Bart non capendo come mai si ostina a essere così testarda.
Il rimprovero di Dossena è giusto. Veramente spera di nascondere la gravidanza a Orlando? Si può trasferire da suo fratello Guido finché non partorisce o definitivamente, ma davvero vuole trasferirsi e lasciare la sua squadra e Orlando? No, non è pronta ad affrontare ciò. Forse non lo sarà mai.
Allora cosa può fare per non sconvolgere ulteriormente la vita di Orlando?
Ma è inevitabile. È la vita che è una sorpresa continua e lui ha il diritto di sapere la verità, inoltre lei non è uguale a Ludovica e non vuole nascondergli una cosa così importante.
«Glielo dirò, voglio solo trovare il momento giusto.»
«Okay, fai come credi, sappi che comunque non sarai mai sola Lucia, io sono qui.»
Lucia sorride e annuisce ringraziando Bart per l’affetto che le dimostra.
Con un leggero tocco al braccio di Lucia, il tenente Dossena si congeda, lasciandola di nuovo da sola con i suoi pensieri.
Deve dire a Orlando la verità e farlo al più presto, prima che sia troppo tardi. Vuole solo trovare il momento giusto è arriverà presto, se lo sente.

-------------------------------

SPAZIO AUTRICE: Ciao a tutti.. vi metto il capitolo stasera perchè domani non penso di esserci, oggi non vi faccio una spiegazione lunga sulla puntata perchè sto per uscire e sto in ritardo, come il mio solito... xD A parte questo, spero che vi piaccia il colpo di scena che ho inserito nella storia, ho pensato che ci stesse bene, fatemi sapere cosa ne pensate voi.. Ora scappo, a presto buon week end, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Un grande dolore ***


UN GRANDE DOLORE
 
La figlia di Orlando, purtroppo non migliora, continua a peggiorare di giorno in giorno e nemmeno i medici sanno cosa possa avere, per questo continuano a sottoporla a esami.
Orlando nel vederla inerme e priva di forze su un letto d’ospedale si sente mancare ogni volta l’aria, per questo passa la maggior parte del suo tempo lavorando, nonostante i colleghi gli consigliano di staccare e riposarsi, compresa Lucia, la quale non sa come rivelargli che aspettano un bambino, lui ora è sconvolto per Giulia, non è facile come momento, per niente.
«Perché non vai a riposarti Orlando, quanti giorni sono che non dormi?» gli chiede Ghiro  preoccupato, vedendo l’amico con il volto scuro, teso, agitato e le occhiaie, tipico di chi non dorme da giorni.
«Non lo so, ho perso il conto… Non a dormire se penso che sta in quel letto d’ospedale, ha solo 3 anni. Ha solo 3 anni e rischia di morire… proprio ora che ho scoperto della sua esistenza, che ho imparato a volerle bene.» si lascia andare all’emozioni Orlando, non riesce ad accettare che la sua bambina possa morire, sta cercando di essere forte anche per sostenere Ludovica, ma non sempre ci riesce.
Lui e Ludovica si sono riavvicinati molto da quando Giulia è in ospedale. Hanno parlato a lungo, si sono detti cose che in tanti anni di matrimonio non si sono mai riusciti a dirsi, come il fatto che Ludovica si è sentita trascurata da Orlando per questo ha cercato conforto nelle braccia di un altro uomo, nonostante continuasse ad amare lui. Orlando ha capito di aver sbagliato anche lui e ha ammesso che si, effettivamente, per via del lavoro non le dedicava molto tempo, ma che non avrebbe voluto farlo.
Ora insieme stanno cercando di superare il dolore per la malattia di Giulia, insieme sperano che tutto si sistemi.
Ghiro vedendo che Orlando cerca di ricacciare dentro le lacrime, l’abbraccia. L’abbraccio di un vero amico che dona la sua spalla per piangere e sfogarsi. Proprio come lo è Ghiro.
Orlando scoppia in un pianto disperato tra le braccia del suo migliore amico, non riuscendo più a trattenere il peso che ha nel cuore.
Proprio in quel momento entra nella stanza Lucia e vedendo la scena che ha davanti agli occhi, si sente una fitta allo stomaco.
I due carabinieri si accorgono della sua presenza e cercano di far finta che nulla è successo, specie Orlando che si asciuga velocemente le lacrime.
«Scusate non volevo interrompere… Cercavo te Daniele.» dice con un filo di voce.
«Certo arrivo subito Lucia.» risponde Daniele.
Annuisce non smettendo di guardare Orlando, può percepire tutto il suo dolore. Anche Orlando guarda Lucia, ha lo sguardo triste, pur non volendo farsi vedere così da lei.
«Bene, ti aspetto nel mio ufficio» fa per uscire, ma si blocca con la mano sulla maniglia, si volta di nuovo verso i due uomini.
«Come sta Giulia?» chiede a Orlando, le costa fare una domanda del genere, più che altro è il suo orgoglio a farglielo pesare, ma non si può nascondere dietro di esso, ha bisogno di sapere come sta lui e la sua bambina.
«Le condizioni sono stazionarie, ma gravi.»
«Mi dispiace, se vuoi puoi prenderti un giorno di permesso per riposarti, stare vicino a lei…» mentre lo dice lo guarda con tristezza, è davvero dispiaciuta per la situazione che sta vivendo, specie perché si tratta di sua figlia e sa benissimo come si può sentire, lei non sa cosa farebbe se dovesse succedere una cosa simile alla creaturina che sta crescendo dentro di sé, forse starebbe peggio di Orlando.
«No grazie, non riesco a stare in ospedale… è un grande dolore vederla in quel letto inerme.»
«Certo, è normale. In qualsiasi momento comunque puoi prenderti il giorno, senza problemi.»
Orlando annuisce ringraziandola e sorridendo lievemente.
 
Arrivato nell’ufficio di Lucia,  Ghiro la guarda, le se ne accorge e gli chiede perché la sta guardando in quel modo.
«Perché ti ammiro sai? Ti sei comportante alla grande con Orlando, io al tuo posto non so se sarei riuscito a sopportare una situazione simile.» dice Ghiro sincero. Ammira davvero il suo capitano, l’ammira come carabiniere, ma soprattutto come donna.
Lucia abbozza un sorriso.
«Sei fantastica Lucia Brancato e vedrai che questo brutto periodo passerà presto.» le dà un bacio sulla guancia per infonderle tutto il coraggio che le manca.

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Ancora bugie ***


ANCORA BUGIE
 
Orlando ha raggiunto Ludovica in ospedale perché le condizioni di Giulia sono peggiorate e i medici sono ore che stanno dentro alla stanza, facendoli preoccupare ogni attimo che passa sempre di più.
«Ludovica perché non vai a prenderti un caffè? Hai l’aria stanca, ti farà bene.» le dice Orlando premuroso, ha lo sguardo assente e si vede che è veramente stanca.
«Ma se i medici escono…»
«Se i medici escono ti vengo a chiamare, promesso.»
Non facendoselo ripetere Ludovica si allontana verso il bar dell’ospedale.
Poco dopo che Orlando è rimasto solo a guardare la portare e sperare che si apre, il primario esce. Si avvicina al dottore chiedendogli come sta la sua bambina.
«Vede Signor Serra, sua figlia è grave, ha bisogno di una trasfusione di sangue al più presto.»
«Una trasfusione? Ma perché che ha?»
«Il suo sangue non circola nel suo organismo correttamente»
«Se riceverà una trasfusione di sangue guarirà?»
Il dottore a quel punto spiega a Orlando che sua figlia dovrà sottoporsi a continue trasfusioni perché è più grave di quello che credevano. Orlando chiede di sottoporsi lui stesso per dare il sangue a Giulia.
Con Ludovica decidono di dare il sangue entrambi, visto che ne serve una grossa quantità, ma nel momento in cui Orlando sta per donare il sangue, il medico lo chiama per dirgli che se vuole può donare ancora il sangue essendo donatore universale, ma che Giulia non è sua figlia.
«Come scusi? Ci deve essere un errore…»
«No Signor Serra nessun errore, dalle analisi che abbiamo fatto prima di farvi donare il sangue risulta che lei non è il padre della bambina.»
A quelle parole si sente mancare la terra sotto i piedi, come è possibile che lui non è il padre di Giulia? Solo una risposta riesce a trovare la sua mente: Ludovica ha mentito.
Bugie. Ancora bugie.
Finito di donare il sangue, perché vuole aiutare ugualmente la piccola Giulia, raggiunge arrabbiato Ludovica e la trascina fuori dall’ospedale guardandola con sguardo glaciale.
«Mi hai mentito ancora, come hai potuto eh? Hai rovinato la mia vita, mi hai fatto litigare con la donna che amo di più al mondo, mi hai fatto affezionare a Giulia e ora vengo a scoprire che non è mia figlia? Perché l’hai fatto?» è furioso, così furioso che non riesce a mantenersi calmo. Sta urlando.
Gli occhi di Ludovica si riempiono di lacrime.
«Non volevo mentirti Orlando, l’ho fatto perché ti amo e volevo tornare con te, io non ho mai smesso di amarti.» si avvicina a lui e gli butta le braccia al collo disperata. È consapevole che questa volta l’ha perso per sempre.
«Mi ami eh? Questo tu lo chiami amore? Se mi ami una persona non le menti, se ami una persona si è disposti a tutto per vederla felice, anche a costo di rinunciarci.» come ha fatto lui con Lucia, ha rinunciato a tutto per lei, è arrivato addirittura a rinunciare a lei per non farla soffrire.
«Orlando… io l’ho fatto per noi, insieme possiamo ancora essere uniti, come lo siamo stati in questi giorni di sofferenza.»
«No, io e te non possiamo più essere uniti, non posso stare con una donna che non fa altro che mentire, anche adesso chi mi dice che non stai mentendo, chi mi dice che mi ami davvero?» nel suo sguardo ora c’è delusione, sofferenza, odia le menzogne.
«Sparisci dalla mia vita Ludovica, vattene e non farti vedere mai più, mi dispiace solo per la piccola Giulia che deve crescere con una come te. Non sei più la donna di cui mi sono innamorato quando ti ho conosciuto o forse sono io che sono stato un idiota perché ti ho visto solo ora come sei veramente.»
«Orlando ti prego non mi lasciare.»
«Il mio posto non è con te, chiama il vero padre di Giulia e salvale la vita, fa qualcosa di buono almeno per lei. Io il mio sangue gliel’ho donato, ma sai che non basta.» detto questo si allontana, rientra in ospedale, bacia dolcemente Giulia sulla guancia e le sussurra che le vuole bene, perché è davvero affezionato a lei, è una bambina sveglia, intelligente e solare, spera solo che guarirà presto. Lui vorrebbe aiutarla ma non può fare altro, purtroppo.
Torna al Ris e cerca disperatamente Lucia, vuole darle la notizia al più presto. Ora che sa che Giulia non è sua figlia loro possono ricominciare.
Orlando chiede a Emiliano se ha visto per caso Lucia, il ragazzo risponde di che oggi si è vista poco al Ris, è uscita tante ore fa e non è più rientrata.
È Bart ha dire poi a Orlando che probabilmente Lucia è tornata a casa perché era molto stanca.
Di corsa si dirige verso casa di Lucia, non può perdere altro tempo, deve parlare con lei subito.


---------------------------------------------------------
SPAZIO AUTRICE: Ed eccomi qui. Che dire... Penso proprio che per questo capitolo due paroline vanno spese. Come ben avrete letto Giulia non è la figlia di Orlando, la sua ex moglie ha mentito per poter tornare con lui, sapeva che Orlando non l'amava più e che era felice accanto a una nuova donna e questo la fatta impazzire tanto da arrivare a inventarsi che la piccola Giulia fosse sua figlia. Perchè ho voluto inserire una cosa del genere nella mia storia? Semplice. Prima di tutto perchè mi è sembrato un bel colpo di scena per la storia, adoro essere un po' catastrofica nelle mie storie e tenere sulle spine... E poi perchè in qualche modo avrei dovuto risolvere la situazione complicata e ho optato per questa. Spero che vi piaccia.
Fatemi sapere... Buona domenica! A presto, Cla.

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** E ritorno da te ***


E RITORNO DA TE

La raggiunge a casa sua ma non la trova, il cellulare è spento e non sa dove possa essersi cacciata.
Si mette a cercarla disperatamente, in ogni posto frequentato abitualmente da Lucia, ma niente. Finché non gli viene in mente dove possa essere.
In spiaggia, nel posto dove si sono lasciati.
Ha indovinato.
La vede di spalle intenta a osservare il mare, sicuramente sta piangendo, la conosce troppo bene.
Le mette una mano sulla spalla, facendola sobbalzare.
«Mi hai fatto spaventare» dice girandosi e accorgendosi che si tratta di Orlando.
«Scusa, non volevo» dice lui sorridendo, averla al suo fianco lo fa sentire bene. Lucia è la sua cura, accanto a lei si sente felice, vivo, si sente sé stesso.
«Come hai fatto a sapere che ero qui?» chiede lei sorpresa, ma è felice che sia là. La sua presenza la fa sentire sicura, protetta, sempre.
«A forza di vivere con Ghiro ho acquisito anch’io i super poteri»
Lucia Ride.
«Non scherzare dai, perché sei qui?»
«Sono qui per te»
Lucia lo guarda di nuovo triste, loro non possono stare insieme, anche se averlo vicino le fa piacere.
«Lucia… Giulia non è mia figlia, Ludovica mi ha mentito ancora una volta» dice intuendo i pensieri di Lucia.
A quella rivelazione Lucia si sente improvvisamente giubilante, le sembra un bellissimo sogno che ha quasi paura di ammettere che è la realtà.
Non riesce a dire niente dalla gioia che prova, ma per Orlando i suoi occhi parlano chiaro e non ha bisogno delle parole per capire ciò che sente.
L’attira a sé, stringendola forte al suo petto, per poi baciarla con ardore, ma allo stesso tempo con una dolcezza infinita.
Si baciano felici, felici come non lo erano da molto tempo. Finalmente di nuovo liberi di potersi amare.
Appena le loro labbra si separano, si guardano sorridendo.
«Lucia, sai sono felice che questa storia si sia conclusa e che noi stiamo di nuovo insieme, ma ti devo confessare che un po’ mi dispiace non essere papà, mi piaceva l’idea di avere una figlia mia.» confessa apertamente guardandola dritta negli occhi.
Lucia capisce perfettamente ciò che lui vuole dire e capisce il suo dispiacere, ma ora può dedicare il suo tempo a un bambino che è davvero suo.
«E se ti dicessi che hai la possibilità di essere papà veramente?» gli dice Lucia guardandolo a sua volta, ma con aria furbetta.
Sorpreso cerca di ragionare sulle parole di Lucia. Le ha detto veramente che potrebbe diventare papà veramente? Sé ha capito bene, questo vuol dire che lei… la sua Lucia è incinta? Si, non ci sono dubbi, ha detto proprio questo.
Resta per la prima volta in vita sua senza parole, provando un mix di emozioni contrastate: felicità, gioia, entusiasmo e si sente l’uomo più fortunato del mondo.
«Allora Tenente il gatto le ha mangiato la lingua?»
«Sa Capitano, la donna che amo più della mia vita, mi ha appena detto che aspetta un figlio da me e io vorrei dirle qualcosa di speciale, ma l’unica cosa che riesco a dire è: mi hai reso l’uomo più felice del mondo.» e la strige, respirando il suo profumo, quel profumo dolce che gli è mancato tanto. Gli è mancato stringerla forte al suo petto e dimostrarle con i gesti quanto tiene a lei.
Rimangono abbracciati per un tempo infinito, giurandosi amore eterno in quel posto romantico e silenzioso, quello stesso posto che li ha visti lasciarsi e ora riprendersi, per non mettere mai più la parola fine.

----------------------------------
SPAZIO AUTRICE: Sorpresa, sorpresina! Ecco un nuovo capitolo. Lo metto oggi perchè né domani né domenica starò a casa, per non farvi aspettare fino a Lunedi, ho approfittato di un momento libero per mettere il nuovo capitolo.
C'è poco da dire a riguardo, a parte: Lucia&Orlando Forever! ♥
Dimenticavo: alla fine della storia manca poco, due capitoli.
A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Lucia e Orlando ***


LUCIA E ORLANDO
 
Dal momento che hanno chiarito, Lucia e Orlando hanno deciso di dirlo al resto della squadra, specie ora che stanno per diventare genitori e la pancia di Lucia comincia a farsi abbastanza evidente.
A fine riunione, Lucia si schiarisce la voce, è arrivato il momento di dire di Orlando.
«Un attimo, prima di andare volevo dirvi una cosa importante. Privata.» dice rivolta ai suoi colleghi e guardando Orlando.
Non è mai stata brava a parlare di sé, ma ora molte cose sono cambiate, lei è cambiata. Può e deve dirlo agli altri.
«Io e Orlando… stiamo insieme.» fa una pausa per cercare lo sguardo del suo uomo e appena lui le sorride con gli occhi che gli brillano, continua a parlare: «Forse l’avrete capito, infatti stiamo insieme da un po’ anche se abbiamo avuto dei problemi. Ma non è tutto. Aspettiamo un bambino.» confessa un po’ imbarazzata. In realtà ha paura che loro non accettano la sua storia, visto che lei dovrebbe portare il buon esempio.
«Capitano a dire la verità credo che l’avevamo capito tutti.» dice Emiliano sfacciato, lui ha capito che tra loro c’era qualcosa nel momento in cui sono iniziati i problemi tra loro, la tensione si poteva tagliare con il coltello da quanto era evidente.
«Veramente io non l’avevo capito» dice Bianca, sentendosi leggermente a disagio per essere stata l’unica a non averlo capito, a volte è davvero troppo distratta.
«Bianca tu non te ne saresti accorta nemmeno se gli avessi beccati a baciarsi davanti a te» scherza Ghiro, prendendosi il gioco della giovane carabiniera che passa la maggior parte del suo tempo tra le nuvole.
«Grazie Ghiro eh!» finge di prendersela Bianca, mentre tutti ridono scuotendo la testa.
Lucia e Orlando si guardano soddisfatti di aver detto loro la verità e che l’abbiano presa bene, tanto da essere felici per loro.
 
«Non ci credo ancora che la Brancato e Serra stanno insieme, sono una bellissima coppia però» dice Bianca rivolta Emiliano e Bart una volta usciti dall’ufficio del capitano.
«Si non stanno male insieme.» dice Emiliano, anche se pensa che sono molti diversi e lo dice anche a Bianca.
«Ma proprio perché sono diversi stanno bene insieme, si completano a vicenda. Orlando ha reso Lucia felice, spensierata.»
«Questo è vero, sono d’accordo con Bianca» interviene alla conversazione Bart. Lucia è davvero serena, a parte l’ultimo periodo, da quando sta con Serra.
«Non ci credo tu Bartolomeo Dossena che sei d’accordo con me?» ride Bianca, anche Bart ride.
«L’amore quando è vero unisce tutti, non lo sai Proietti?»
Da dietro Bianca compare Orlando che ha sentito tutta la conversazione tra i suoi colleghi.
È bello sapere che ora tutti sanno di lui e Lucia.
È bello essere finalmente una coppia ufficiale. 

-------------------------------
Ecco un nuovo capitolo della mia storia... Chiedo scusa per il titolo poco originale, ma sono stata 800000 ore a pensare a qualcosa di meglio, ma non mi è venuto in mente niente... Mi dispiace. Però visto il capitolo ci sta un pochino come titolo.
Bè spero che nonostante la mia poca originalità per il titolo, il capitolo vi possa piacere... Vi dico che questo è il penultimo e che venerdì posterò il finale.
A presto.

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Tu per me... sei una su un milione! ***


TU PER ME… SEI UNA SU UN MILIONE
 
Orlando vuole chiedere a Lucia di diventare sua moglie e vuole farlo in modo speciale, anche se lui non è il tipico uomo da cose eclatanti, essendo da cose semplici e dirette, proprio come il suo carattere.
Così per fare in modo da rendere la proposta un momento magico, decide di organizzare una caccia al tesoro, facendo ritornare Lucia in tutti i posti importanti per loro. Sa che per lei è importante e vuole sorprenderla.
Inoltre questo è un giorno importante per Orlando perché ha avuto notizie su Giulia da parte dell’ospedale, le sue condizioni sono migliorate ed ora è finalmente fuori pericolo. Quella bambina per Orlando, anche se non è sua figlia, gli è entrata nel cuore.
 
Lucia trova il primo biglietto sulla sua scrivania con scritto: “ «Mi avevano detto che era una donna attraente ma non pensavo così tanto»  è stata questa una delle prime cose che ti ho detto e proprio nel tuo ufficio. Sempre qui abbiamo litigato tante volte, ma è anche il luogo in cui ti hai cominciato a fidarti di me, per questo è da qui che comincerà la mia caccia al tesoro. Sei pronta? Se con la mente indietro tornerai, il secondo posto sicuramente scoprirai, è un posto in cui siamo stati spesso a cena insieme…”  Lucia leggendo il biglietto ride, Orlando ha organizzato tutto questo per lei, perché ci tiene e l’ama profondamente, gliel’ha dimostrato più volte e questa è un’altra conferma del suo amore.
Riflette su un posto dove sono stati spesso, la risposta viene da se. È il posto in cui Orlando l’ha portato per il loro primo appuntamento.
Arrivata al ristorante chiede alla cameriera se per caso ha qualcosa per lei dicendo che è Lucia Brancato. La cameriera le porge la busta un po’ invidiosa per quel gioco divertente che il suo uomo le ha organizzato, vorrebbe avere anche lei uno così al suo fianco.
Saluta e ringrazia la ragazza e legge subito il secondo indizio:“è un posto che conosci molto bene, ci passi il tempo libero e da quando ho la fortuna di far parte della tua vita ci passo tanto tempo anch’io… hai capito di che posto sto parlando vero amore?”
Sale in macchina e si dirige verso casa sua. Apre la porta e in salotto trova un enorme mazzo di rose rosse, i suoi fiori preferiti.
Si porta una rosa al naso e volteggia felice, Orlando le ha fatto un regalo stupendo e lei si sente come un’adolescente: il cuore le batte, sente le farfalle allo stomaco e le viene da ridere da quanto si sente spensierata e euforica, da quanto ama l’uomo che la fa provare tutte queste emozioni insieme.
“Immagino tu che rimani a bocca aperta per le rose… so che adesso pensi «come fai a saperlo?» semplice, perché ti amo Lucia e ti conosco, ma non solo, ho i superpoteri quando si tratta di te.
Il quarto posto dove dovrai recarti è molto facile, è un posto speciale, bello e romantico, un posto che ci ha visto vicini, ma anche lontani… dai amore corri che sia quasi giunti al termine.”Legge il terzo bigliettino pensando al luogo indicato da Orlando.
La spiaggia.
Corre verso il mare e spera di trovarlo là, ma purtroppo di Orlando nessuna traccia, però situato su una barca, c’è il quarto biglietto.
“Ci siamo questo è l’ultimo indizio, spero ti sei divertita in questa caccia al tesoro.
Ora recati in un posto davvero molto speciale per noi, nel posto dove tutto è iniziato…”
Ha capito subito di che posto sta parlando e ci si reca, mentre con la mente ritorna a quel pomeriggio alla pista di pattinaggio, in cui tutto ebbe inizio, in cui si sono uniti in un bacio senza fine  e appassionato, tanto atteso e desiderato, il posto in cui lei ha capito di amarlo con tutta sé stessa.
Si mette i pattini che trova all’ingresso del Palaghiaccio e arriva in pista, ma di Orlando nessuna traccia.
Inizia a chiamarlo.
«Stavo vedendo dall’alto il punto esatto in cui ci siamo scambiati il nostro primo bacio...»
Lucia alza gli occhi sugli spalti e lo trova là che la guarda con il suo sguardo puro e innamorato.
«Che ne dici di venire qui? Posso farti vedere il punto esatto…»
Orlando la raggiunge, anche se pattinando in modo buffo e goffo, appena è di fronte a lei la stringe, non smettendo di guardarla negli occhi.
«è qui il punto esatto» sussurra Lucia, guardandolo a sua volta negli occhi.
«Si… e credo che le cose sono andate esattamente così…» si avvicina alle sue labbra e la bacia dolcemente.
Appena le loro labbra si separano, si sorridono.
«Lucia se ho organizzato tutto questo è perché ti amo, ti amo da morire, ma tu lo sai. Ma quello che non ti ho mai detto, e che ho capito nel periodo che siamo stati lontani, è che per me esisti solo tu. Tu sei una su un milione.» fa una pausa per farle capire attraverso gli occhi che è la verità e poi continua: «Lucia Brancato, mi vuoi sposare?» le porge una scatolina, facendo comparire uno stupendo anello di fidanzamento.
«Si ti voglio sposare Orlando Serra» risponde con ardore, non aspettava atro che questo momento, non ha mai creduto di sposarsi, ma da quando Orlando è entrato nella sua vita ha dato valore a molte cose a cui prima non dava tanta importanza.
Lui l’ha aiutata ad amare di nuovo. La resa felice come non lo era da tanto, troppo tempo, come forse non era mai stata.
La resa più aperta alle emozioni.
Orlando l’ha resa una persona migliore.
E lo stesso ha fatto Lucia con Orlando.
Lucia l’ha fatto sentire felice, vivo. Non ha mai amato nessuna donna come ama Lucia.
Lei l’ha reso un uomo migliore.
Loro si sono aiutati, sostenuti a vicenda.
Si sono incontrati, scelti e nonostante le mille divergenze trovate nel loro cammino, sono ancora insieme. Felici.
Il loro amore è unico, loro sono unici.
Loro sono Lucia e Orlando, per sempre.


--------------------------------------------------------------
Eccomi qui a postare l'ultimo capitolo. Bè che dire? spero che possa piacervi come vi è piaciuta la mia storia... Ogni commento è ben accetto! ^_^
Inoltre volevo ringraziare tutti voi che mi avete seguito sempre fedelmente, rencensito, inserito la storia nelle seguite, nelle ricordate e nelle preferite... Non sapete che gioia è per me sapere che ciò che ho scritto è entrato nel vostro cuore. Grazie davvero di cuore e scusate se le mie parole sono così banali, ma sappiate che queste parole sono sincere.
A presto.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=793633