L'amore è una canzone.

di bbacktodecember
(/viewuser.php?uid=145447)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Back To December ***
Capitolo 2: *** Get it right ***



Capitolo 1
*** Back To December ***


Beth e Will si amavano. Erano perfetti insieme. Tutti lo pensavano.  Avevano passato dei mesi fantastici insieme. All’inizio era giusto un divertimento ma poi Will si stava innamorando davvero. Beth lo ricambiava.
Mancavano poche settimane alla fine della scuola. Avrebbero preso il diploma e poi sarebbero andati ognuno per la propria strada. Beth aveva ricevuto la risposta dal concorso per diventare regista a cui si era iscritta. Era stata ammessa. Il concorso era a miglia di distanza da Will,lui ancora non lo sapeva.
Beth pensava che ce l’avrebbero fatta. Era sdraiata sul letto mentre rigirava quel foglio tra le mani. Erano le 6 del pomeriggio lui era uscito dagli allenamenti in quel momento. Lei prese il telefono e lo chiamò..dopo vari squilli lui rispose.
“Ciao amore.”
“Ciao tesoro. Finiti gli allenamenti?”
“Si. Sono stanchissimo. Tu che hai fatto?”
“Niente di importante. Ho ricevuto una lettera.”
“Ah si? Da chi?”
“Ti ricordi del concorso a cui mi ero iscritta?”
“Si quello per un anno a Los Angeles. No?”
“Già.” Beth si fermò,prese un bel respiro e tutto di un fiato gli disse: “Sono stata presa”
“Amore che bello..sono così orgoglioso di te.”
“Grazie amore. Parto fra una settimana”
“Stasera festeggiamo”
Era iniziato tutto lì. Beth ora era a Los Angeles aveva passato dei mesi fantastici. Ma era tempo di tornare a casa e lì prese una decisione importante. Aveva passato i mesi prima di Natale pensando a lui e alla lontananza,il fuso orario che non aiutavano. Tornata a casa,dopo qualche giorno,prese coraggio e lo chiamò..si misero d’accordo per vedersi più tardi. Lei inizio a prepararsi. Sapeva che avrebbe rimpianto quella decisione. Ma non poteva fare altrimenti. Sapeva che lui stava male e doveva farlo.
Le ore passarono veloci. Prese le chiavi della macchina e andò al parco dove si erano incontrati per la prima volta.
Appena parcheggiata vide lui che era seduto sulla loro panchina.
“Will?!”
Lui si girò così contento di vederla. L’abbracciò e la baciò. L’amava con tutto se stesso. Le diede delle rose rosse.
“Sono bellissime.” Disse Beth. Con gli occhi lucidi,cercando di mandare giù quel groppo che si sentiva in gola.
“Allora come è andato il viaggio?” chiese lui con quel sorriso fantastico.
“Bene” rispose lei. Con un sorriso accennato.
“Stai bene?”
“Si. Devo parlarti di una cosa.”
“Lo sai che puoi dirmi tutto”
“Vorrei non farlo ma devo. E’ sia per te che per me. E’ per noi.” Lo accarezzò,sorrise e poi riprese. “Lo sai che ti amo,più di tutto. Mi hai fatto vivere una favola. Ricordo ancora il primo giorno in cui ci siamo visti. Eravamo proprio qua. Io ero con le mie amiche e tu con i tuoi amici. Uno sguardo e ci siamo capiti subito. Sei la mia storia più importante.”
“Che succede Beth?” lui non stava capendo dove volesse arrivare.
“Gli ultimi mesi sono stati pesanti. Era bello sentirti al telefono. Vederti con la web. Ma non poterti toccare. Non poter sentire il tuo profumo. Non poter abbracciarti.” Fece una pausa e prese un bel respiro. “E’ stata dura. E so che lo è stato anche per te.” Fece un’altra pausa. “Mi hanno detto che devo rimanere un altro anno.”
Aspettò che lui afferrasse la notizia.
“E’ fantastico.”
“Non capisci dove voglio arrivare? Ti amo Will. Ma non ce la faccio più ok? Non ci riesco. E non riuscirei a passare un altro anno senza vederti.”
“Mi vuoi lasciare?”
“Si.” Fece una pausa si alzò e gli diede un bacio sulla fronte “Mi dispiace” e corse via prima che le lacrime le inondavano la faccia senza riuscire a vedere niente. Entrò in macchina e scoppiò.  Vide una cosa rossa sulla sua maglietta, era un petalo di una delle rose che lui le aveva regalato. Quando si riprese mise in moto e andò a casa. Passò tutta la giornata sul letto. E decise di ripartire la mattina dopo.
Lui era rimasto lì su quella panchina. Non riusciva a capire cosa era successo. Se stava sognando e se era tutto reale. L’aveva persa e non poteva fare nulla per riaverla. Lei aveva ragione. I mesi passati erano stati difficili ma non così tanto da dover far finire tutto. Lì dove tutto era iniziato. Fissò le rose che erano cadute. Poi decise di alzarsi e di tornare a casa.
Erano passati vari mesi da quel giorno. Beth ci mise molto per riprendersi. Il lavoro le era d’aiuto era diventata la più ricercata giovane aiuto-regista. Aveva comprato una casa. Non aveva dimenticato Will. Era la fine dell’estate e Beth decise di scrivergli una lettera. Per sapere come stava e per scusarsi.
“Ciao Will,
Come va la vita,dimmi,come sta la tua famiglia? Non li vedo da un po’.
Spero tu stia bene,sari impegnato più che mai. Abbiamo parlato poco negli ultimi mesi.
Perché l’ultima volta che mi hai vista sta ancora bruciando nella parte più remota della tua mente. Mi hai dato delle rose e io le ho lasciate lì a morire. Questo è il modo in cui cerco di cacciare via il mio orgoglio,
scrivendo,dicendoti quanto mi sia dispiaciuto per quella sera, e torno a dicembre per tutto il tempo.
Scopro che la libertà è niente,ma mi manchi, desiderando di aver capito cosa avevo quando eri mio, mi piacerebbe tornare a dicembre,voltarsi e fare tutto bene. Torno a dicembre per tutto il tempo.  Ho passato mesi non dormendo, stando ferma,aspettando che me stessa ripartisse, quando il tuo compleanno è passato e non ti ho chiamato. E penso ai bei tempi. Tu mi hai dato tutto il tuo amore,e ciò che io ho dato a te è stato solo un addio. Mi manca il tuo sorriso dolce,così bello per me,così giusto. E come tu mi abbracciavi,la prima volta in cui mi hai vista piangere. Forse questo è un desiderio forte, forse è stupido sognare, se ci ameremo di nuovo,giuro che lo farò nel modo giusto. Mi piacerebbe tornare indietro nel tempo e cambiare le cose,ma non posso. Quindi se hai messo una catena alla tua porta ti capisco.

Tua.
Beth.”
 
Chiuse quella busta con una speranza. Che un giorno sarebbero stati insieme.

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Get it right ***


Visto che a quanto pare questa è quella che è piaciuta di più ho deciso di aggiungere UN SOLO CAPITOLO in più. Spero che questa sia la fine che speravate!

***



(Dopo un anno)
 
Beth uscì di casa, era il suo giorno libero e aveva deciso di andare a fare un po’ di shopping con la sua migliore amica, Rachel. L’aveva conosciuta sul lavoro un anno prima e avevano subito legato.
Andò diretta verso il garage e prese la sua nuova macchina, quella che aveva desiderato da sempre, la New Bettle cabrio nera. Era una giornata abbastanza calda per essere ad Aprile così decise di abbassare la cappotta e andò diretta verso casa di Rachel dove parcheggiò.
Rachel abitava al centro della città così andarono a piedi verso la via principale per fare un po’ di sano shopping dopo una settimana intensa di lavoro.
Beth stava camminando tranquillamente quando gli sembrò di aver visto una faccia conosciuta. E lei la conosceva bene. Ma dopo due secondi vide che era sparita. Forse era la sua immaginazione.
Rachel vide che Beth si era fermata e si avvicinò a lei “hey tutto bene?” le chiese preoccupata “sisi tutto bene, mi sembrava—nulla” e le sorrise. Proseguirono per la via.
Ma Beth ogni volta che chiudeva gli occhi aveva in mente quell’immagine. Quella persona. Lui.
Ormai era passato un anno e sicuramente lui si sarà dimenticato di lei. Non le aveva nemmeno risposto a quell’unica lettera che lei le aveva scritto. Ma non lo poteva biasimare.
La giornata passò velocemente e mentre Rachel guardava l’ultimo negozio di profumi, Beth rimase fuori, c’era troppa gente e lei odiava tutti quei profumi insieme. Era troppo piccolo quel negozio.
Si appoggiò al muro e si accese una sigaretta. Mentre fumava, vide un ragazzo molto carino passare. Era biondo, anzi era il colore di Will, ed era alto quanto lui. Quando si girò lo vide. Era lui.
“Will?”
 
Will non si aspettava di incontrare Beth. Ma era sicuro che prima o poi sarebbe successo, ne era sicuro da quando aveva deciso di accettare quel tirocinio a Los Angeles come medico. Dopotutto il suo professore gli aveva detto che doveva afferrare quell’occasione. Ma il suo primo pensiero era andato a lei. A lei che lo aveva distrutto. A lei che gli aveva mandato quella lettera che lui non aveva mai letto.
“Ciao Beth.” disse con una voce calma e per niente sorpresa.
“Will, che sorpresa. Cosa ci fai qui?” lei era stranamente felice.
“Sono stato accettato per un tirocinio come medico qui a Los Angeles”
“Medico?”
“Si è una storia lunga.”
“Ma pensavo volessi diventare un calciatore professionista”
“Si ma..un anno fa mi sono fatto male durante la partita. E non potevo riprendere a giocare”
“Mi dispiace.” Disse lei dispiaciuta.
In quel momento Rachel uscì dal negozio e vide quel ragazzo. Beth le aveva fatto vedere qualche foto e le aveva raccontato tutta la storia, naturalmente.
“Beth.”
“Rachel, ciao. Hai fatto?”
“Sisi. Non mi presenti?”
“Oh si. Che maleducata. Rachel questo è Will. Will lei è Rachel la mia migliore amica”
“Piacere.” Disse lui.
“Piacere mio.” Disse lei sorridendo. Poi ci fu un silenzio imbarazzante. Mentre la gente intorno a loro passava tranquillamente, preoccupata di fare le ultime compere prima che i negozi chiudessero.
“Senti, hai da fare stasera? Perché noi andiamo a cena a casa mia se vuoi venire.” Disse Beth tutto d’un fiato.
“Bhè non so. Se..”
“Hai ragione sicuramente avrai qualcuno con cui devi vederti.”
“No no, nessuno.” Ci pensò su un attimo “dai accetto. Vengo.” E sorrise. O almeno ci provò.
“Eddai! Prendiamo una pizza?” disse Rachel “lo shopping mi mette fame” e tutti e tre scoppiarono a ridere.
Quando arrivarono sotto casa di Rachel, Will ricevette una chiamata e si allontanò un attimo.
“Trova un modo per lasciarci soli” Disse Beth
“E la mia pizza?” rispose Rachel triste.
“Sul serio la tua pizza?”  “chiamo David e sento dove sta.” “bravissima.”
Will tornò e Rachel era già al telefono facendo finta che qualcosa di importante era successo così li salutò e salì in casa.
Beth sorrise a Will e salirono in macchina. Il silenzio era sempre più imbarazzante.
“Da quanto sei qui?” chiese lei per rompere il ghiaccio
“Da un paio di mesi.” Rispose Will. Aspettandosi una qualche risposta da lei ma non disse niente.
“Ah. E come ti trovi?” “Bene”
Quella sera c’era traffico così ci misero un po’ ad arrivare a casa e le pizze si stavano freddando. Quando arrivarono a casa Beth aprì subito la porta a Will che aveva le pizze in mano, posò le chiavi sul mobiletto vicino all’entrata e andò diretta in cucina e prese due birre e le portò al tavolo.
“Vuoi vedere la casa?” “Si certo” lui cercava di essere il più gentile possibile anche se ce l’aveva con lei.
“Questa è la sala da pranzo, poi lì c’è il bagno, qui la mia camera e lì lo studio.” Will entrò nello studio e vide un sacco di foto appese al muro. Un quadro era pieno di foto vecchie e ce n’era anche una loro. Poi spostò lo sguardo e ne vide un’altra loro su un mobile. Beth si accorse che le aveva notate. “Bhè..cioè non..” “Mi ricordo questi giorni! Ci siamo divertiti molto!” la interruppe Will, come se non l’avesse proprio ascoltata. Lei si avvicinò. “Si qui eravamo a Firenze. Quel weekend insieme.” Lui alzò lo sguardo e la vide lì davanti a lui. “Le pizze saranno dei ghiaccioli ora.” “si andiamo.”
Rimasero in silenzio ancora un po’. Poi lei gli chiese come stavano i suoi e come andavano le cose. Finito di cenare, Beth gli chiese se voleva vedere un film così si misero sul divano e lei mise “The Hitcher” era uno dei suoi film preferiti e lui lo sapeva.
“Quante volte lo hai visto questo film?” rise.
“Tante. E anche tu lo sai a memoria. Ma gli ultimi li ho prestati a Rachel.”
Il film iniziò ma Beth non riusciva a concentrarsi sul film. Aveva Will vicino a lei. Il suo Will.
Anche lui non riusciva a concentrarsi. Aveva sognato mille volte il momento in cui l’avrebbe rivista, perché sapeva, nel profondo, che sarebbe successo.
Così si girò e spaccò il ghiaccio che si era formato tra loro.
“Beth..perchè?”
Lei sapeva perfettamente cosa lui voleva sapere. E senza troppi indugi gli rispose.
“Ti ho scritto una lettera. Non ti è arrivata?”
“Si ma..” prese un bel respiro “non l’ho letta.”
In quel momento lei non sapeva che pensare. Così si alzò andò nello studio, aprì il cassetto destro della sua scrivania e prese la copia della lettera e ritornò sul divano.
Iniziò a leggerla.
“Ciao Will,
Come va la vita,dimmi,come sta la tua famiglia? Non li vedo da un po’.”

Finito di leggere chiuse la lettera e come quando lo aveva fatto un anno prima. Lasciò una speranza con essa.
Lui non sapeva che dire, si sentiva in colpa per non aver letto quella lettera.
“Capisco.” disse lei “Capisco perché non l’hai letta. Ma lasciarti è l’unico rimpianto.” Fece una pausa aspettando una sua reazione ma lui non fece niente.
”Avevo paura. Paura della distanza, paura che tu potessi tradirmi. Paura.” Gli occhi le iniziavano a diventare lucidi così abbassò lo sguardo e toccò i lati di quel foglio.
Lui rimase ancora lì fermo. Ma poi si decise a parlare.  “Beth..” fece un bel respiro “Io..non ho avuto nessuno dopo di te o almeno ci ho provato. La nostra storia mi aveva distrutto. E poi mi sono fatto male ai legamenti e volevo chiamarti ma non sapevo se tu ti eri fatta una vita qui. E vedo che è così.”
“Se per ‘vita’ intendi solo il lavoro. Si!” disse lei sarcastica
“Poi quella lettera, quando l’ho vista non ci volevo credere. Non sapevo che pensare. E avevo pensato che forse volevi solo dirmi che ti dispiace e se potevamo rimanere amici.”
“Lo so. Vedi. E’ anche per questo che ti ho lasciato. Sono un disastro.” Sospirò “Più penso di fare del bene per gli altri, più le cose si mettono male. Vorrei solo che le cose andassero bene. E che riuscissi per una volta ad aggiustare tutto. Ma quanto ci vorrà perché io ci riesca?” e si alzò e andò verso il frigo per prendersi un’altra birra. Lui si alzò e la raggiunse. “Beth.” Si avvicinò e la guardò. “Tu non sei un disastro. Sei umana. Fai degli errori, anche io ne ho fatti.”
“Ma che dici? Tu sei perfetto, non mi hai mai fatto mancare nulla e io come ti ricambio? Ti mollo per paura” e bevve un altro sorso. Lui sorrise “io non sono perfetto. Ho commesso molti errori prima di conoscerti. Non sai quanti.” “Si li so.” “Vero. Mi conosci meglio di chiunque ricordi?” “Già”
Per un momento si guardarono. Beth posò la birra sul mobile della cucina. E Will si avvicinò a lei e la baciò. Era un bacio dolce all’inizio ma poi qualcosa scattò. Tutti e due volevano stare insieme. E fu così. Will la prese e la portò in camera.  Era passato un anno ma in quel momento sembrava che niente fosse cambiato.  Dopo essersi ritrovati, rimasero abbracciati e a Beth venne un’idea “Non mi hai detto dove abiti” “Sto in una casa vicino al centro con altri ragazzi.” “Ah.” “Perché?” “Che ne dici di venire a vivere qua?” e alzò lo sguardo per vedere la sua reazione “Qua con te?” “E con chi?” e sorrise “Che ne pensi?”
“Sei sicura?” “Come hai detto, mi conosci meglio di chiunque altro no?” lui sorrise e le diede un bacio dolce.
Ora Beth poteva attaccarsi a quella speranza. E per una volta aveva fatto la cosa giusta.


*FINE*

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=794325