All’inizio dell’autunno erano ad Arenipoli. La bella città risaltava con le sue mponenti strutture e tecnologie.Ash però non era lì per la palestra ma per il porto. Lui e gli altri eavevano deciso di andare a delle gare in un’altra regione perciò lei ne aveva approfittato per rimanere a Sinnoh.
Ora avevaquasi quattordici anni e dimostrava che in poco tempo stava già cambiando entrando nelle prime fasi della sua adolescenza. Le mancavano ancora molte medaglie per accedere alla lega ma era certa di avere tutto il tempo necessario.
Per la prossima medaglia aveva deciso di andare a Rupepoli. Sarebbe stata al centro pokemon della cittàe poi avrebbe sfidato Marzia, la famosa capopalestra di tipo lotta ed esperta in arti marziali. Era molto emozionata di sfidarla per confrontarsi con il suo famoso lucario.
Per l’occasione aveva deciso di lasciare almeno due pokemon alla pensione di Rupepoli e allenare gli ultimi pokemon per vedere se riusciva a renderli abbastanza forti per partecipare alla lotta.
Da Arenipoli ci volevano alcune ore poiché doveva attraversare dei sentieri di montagna e passare per il lago valore.
Lily era da molto tempo che non viaggiava per un po’ da sola e questa occasione la faceva sorridere mentre camminava con passo spedito tra la vegetazione.
Con passo spedito arrivò in breve a rupepoli e si sistemò nel centro pokemon.
Il centro pokemon era una struttura abbastanza recente situata al centro della città.
Era abbastanza affollato. Lily si sistemò ma decise che era meglio stare fuori il più possibile per far stare liberi i pokemon e non essere disturbata dal vociare degli allenatori ospiti dell’edificio.
Nel pomeriggio andò alla palestra dove c’era la capopalestra Marzia. Non era distante dal centro perciò in una manciata di minuti arrivò dinanzi all’ingresso.
- Buon giorno, sono qui per sfidare la capopalestra. Mi chiamo Lily.-
La giovane capopalestra la salutò seguita dal suo lucario. Il pokemon la guardò salutando orgoglioso affiancato dall’allenatrice. La palestra era costituita da un bellissimo rivestimento in legno e degli uomini in tuta da arti marziali.
Passarono il tempo a chiacchierare amorevolmente tra ragazze per una mezzo- oretta.
- allora facciamo fra tre giorni?- Chiese dopo una risata la ragazza dai capelli rosa.
- grazie, Marzia. È perfetto, devo solo sgranchire i miei pokemon e poi sarò lieta di venire a lottare con te.-
Lily uscì e dopo aver preso del cibo per pokemon andò a cenare.
Si fece una bella doccia e poi con i pokemon fece una specie di riunione. Si sistemò al centro della camera e fece uscire tutti i pokemon. Si inginocchiò e osservò i suoi amici.
La situazione era abbastanza stravagante e rappresentava alla perfezione l’intesa che voleva ottenere con i suoi pokemon.
Lily guardò i pokemon: ampharos era seduto come lei inginocchiato a fissare la stanza, poi c’era marshtomp che osservava divertito oddish, in parte c’era altaria, il suo pokemon soffice che aveva fin dal privo viaggio a Hoenn e noctow che guardava fisso l’allenatrice.
- amici, tra poco abbiamo la nostra quinta medaglia di sinnoh!- disse dando un tono dolce e felice poi con uno sguardo pieno di determinazione continuò a parlare.- tipo lotta perciò siamo avvantaggiati ok? dobbiamo dare il massimo. Domani ampharos e oddish andranno alla pensione mentre gli altri staranno con me ad allenarsi. Ho scelto per la gara altaria, noctow e infine gardevoir. Al massimo sceglierò anche marshtomp per la lotta ma devo ancora valutare bene. Ok adesso a nanna .ok?- Lily adorava dire Ok nelle frasi e spesso era un pretesto per scherzare con i suoi amici
I pokemon rientrarono nelle sfere e Lily si rimise a letto per dormire.
Il giorno dopo andò di buona mattina alla pensione con i suoi pokemon. Per entrare doveva passare dall’ufficio della casa. Era una casetta usata dal proprietario per tenere i pokemon e il cibo. Era abbastanza spaziosa anche se guardando il retro non c’erano molti pokemon ospiti nella pensione.
Entrò: c’era fresco e una campanella risuonava per far capire se arrivavano nuovi potenziali clienti . Dalla porta interna entrò un ragazzo alto e magro dal viso cordiale ma allungato. Aveva una chioma vispa viola e occhi del medesimo colore.
- salve, sono Reggie il proprietario, in cosa posso esserti utile?-
Lily lo guardò e sorrise. Era una persona che ispirava fiducia e sicurezza.
- buona giorno, mi chiamo Lilian e devo fermarmi qui a rupepoli per alcuni giorni e vorrei sapere se c’era posto qui per due miei pokemon?-
- ah…sei qui per marzia allora..- Disse posando un pesante scatolone sul tavolo dell’entrata. Nella piccola stanza c’erano alcuni tavolini con vasi di fiori e alcuni quadri riguardanti i siti archeologici della città.
- si… devo sfidarla fra due giorni e devo prepararmi con gli altri pokemon e questi due piccoli preferirei che non si sforzassero almeno per un giorno e si rilassassero. Sono un oddish e un ampharos. Non saprei dove allenarli tutti insieme perciò preferisco tenerli in un numero ristretto oltre che il centro pokemon è affollato. Dopo la lotta torno dai miei amici per continuare il viaggio perciò non sarà per tanto…-
In quel momento suonò il suo telefono. Più precisamente era il video telefono che andava di moda a Unima caratterizzato dalla sua leggerezza e comodità ma si poteva benissimo collegare al un pc fisso.
- scusa Reggi, sono i miei amici che mi contattano…- Disse con sguardo perso mentre osservava il telefono
- se vuoi usa il mio computer.- Reggieaveva intuito che Lily aveva problemi nella ricezione della chiamata.
- grazie, sei molto gentile.- Lily era un po’ imbarazzata per la sua cordialità.
Lily collegò il cellulare al pc e subito l’immagine di Ash in un centro pokemon apparve sullo schermo.
- ciao Ash , come stà andando la gara di Lulù?- Lily cercò di togliere l’imbarazzo e sembrare normale ma l’azione riusltò più facile del previsto. La sua amica aveva una gara in una delle città da loro visitate.
- ciao Lils, dove sei?- Ash era un po’ protettivo verso di lei come era anche nei confronti di Vera. Ash come sempre era infantile e le sue amiche le trattava come sorelle più piccole.
Reggie si avvicinò riconoscendo la voce dell’allenatore rivale del fratello. Era da molto che non lo vedeva.
- ciao Ash, quanto tempo!- Si avvicinò per entrare nel campo visivo.
- oh, Ciao Reggie, vedo che hai conosciuto la mia amica Lily… tratta bene i suoi pokemon se no dopo come fa a raggiungerci.- Disse divertito mentre dietro si sentiva la voce di Brook.
- non ti preoccupare Ash, dove sei di bello?- Reggie era interessato, era da molto che non vedeva Ash e i suoi amici.
- Sono ad una gara di Lucinda, Lily! Lucinda è passata alle finali domani forse vincerà il suo fiocco!- Disse rivolgendosi all’amica.
- Falle i miei auguri, ma allora ci vediamo fra tre giorni?-
- Emm..era per questo che ti chiamavo. Abbiamo incontrato dei nuovi amici e staremo con loro una settimana in più perciò non so se torneremo presto. Se vuoi raggiungici?- Chiese speranzoso che la ragazza tornasse verso il gruppo.
- No grazie. - Era triste ora- finirò la lotta e vi aspettero se no proseguirò verso nevepoli per sfidare Bianca. Ci sentiamo ok?- Disse con amarezza.
- ok! Sai ci manca la tua compagnia e devo confessarlo anche a Lucinda e i suoi capelli!- e fece un grande sorriso.
Lei ed ash erano come fratelli. Per lei era solo un amico ma lui era molto affezzionato alla ragazza mora.
Finì la conversazione e Lily riprese il telefono.
- da quanto viaggiate insieme?- chiese Reggi curioso quando Lily richiuse il telefono.
- beh …saranno circa quattro mesi, da quando è finita la coppa adriano. Ero venuta con mio zio e poi mi sono fermata.- Disse con non curanza.
- Tuo zio è di sinnoh?- Chiese curioso nel capire qualcosa di nuovo sulla ragazza.
- No, è il capopalestra di ceneride, ma a causa delle gare viaggia spesso e mi porta con sé.-
Reggie era stupito. Stavano parlando di Adriano, ma non sapeva che avesse nipoti o meglio parenti con figli.
Lily guardò la faccia del ragazzo. Anche Lucinda aveva fatto così quando la priva volta in cui si sono conosciute l’aveva vista chiamare zio il grande coordinatore.
- no..non zio biologico. E’ un vecchi amico dei miei genitori ed è il mio padrino. Fin da piccola mi portava con sé nei viaggi perciò gli sono affezionata.- Disse con tono allarmato per spiegare la vera versione dei fatti.
Parlarono per un po’ insieme fino a quando si accorsero che era arrivato il pomeriggio.
- se vuoi puoi allenarti con me, sai ho poco lavoro in questo periodo e potrei aiutarti. Sai ho qui solo i pokemon di mio fratello. Sai ha la stessa età di Ash…tu quanti anni hai?-
- ne ho appena fatti quattordici.-
- Sei più piccola allora.- Avrebbe scommesso che avesse la stessa età di suo fratello che ora aveva effettivamente quindici anni.
Andarono in giardino e Lily tirò fuori i suoi pokemon. Aveva raccontato a Reggie delle sue vittorie dopo aver visto le sue medaglie sulle mensole. Aveva raccontato tutto perché pensava lui potesse capirla . Lui era curioso di vedere la bravura di quella allenatrice perciò prese con sé elettrabuzz e uscì in giardino.
Lily mise vicino a se marshtomp e scelse per l’allenamento i tre pokemon che aveva scelto per la lotta in palestra. Cominciò con il suo noctow. Il pokemon era veloce e preciso ma lei l’aveva allenato per reagire con poteri psitici .
Con abili mosse distrusse alcune rocce e poi finì con un aereoassalto.
Poi con altaria fece dei ampi movimenti e con dragospiro cercò di attaccare il geloraggio di murshtomp e schivare i tuonopugni di ampharos.
Infine ci fu il turno di Gardevoir. Con dei voli psitici riuscì a sollevare alcune roccie e poi confondere il povero oddish che con velenopolvere riuscì ad avvelenare il pokemon. Altaria allora con rinfrescata liberò il pokemon dall’avvelenamento.
- Bravissima Lily, sai sei molto brava, I tuoi pokemon ti vogliono molto bene. Dovresti partecipare alle gare.-
- Si lo so…Gardevoir ha già vinto numerose gare a Hoenn e ha vinto il gran festival di Hoenn ma voglio aspettare prima di portarla sotto i riflettori di sinnoh.-
Lily tornò anche il giorno dopo e la mattina mentre cercava il suo oddish vide electabuzz girare annoiato.
Quando lo vide cominciò a parlargli. Era un bel pokemon. Lei adorava i pokemon di tipo elettrico. Non possedeva molti esemplari ma quando il suo ampharos era alle prime armi si era documentata molto sul tipo di pokemon.
- ciao electabuzz, sai devo ammettere che hai una bella forza, devi essere davvero forte. Ti va di giocare insieme a me e ai miei pokemon?- Lily gli sembrava di aver già visto quel pokemon ma decise di non farci caso perché i pokemon spesso erano completamente uguali.
Electabuzz non era abituato a giocare con il suo allenatore ma i complimenti lo riempirono di orgoglio e superbia.
Con l’allenatrice giocarono a colpire le rocce. Oddish con foglielama e invece electabuzz con tuono.
Poi dopo Lily fece delle coccole a oddish e vedendo stupito il pokemon elettrico cominciò a coccolare anche lui .
Il pokemon passo tutto il pomeriggio con lei e i pokemon poi lei decise di andare a casa.
La mattina dopo si svegliò di buon ora e andò alla pensione ma Reggie non era in vista ; il cancelletto era aperto perciò entrò nel parco. Sotto un albero c’era marshtomp che si allenava con un gelopugno. Stava migliorando.
Entro in una delle zone sterrate. Respirò alzando la testa e apprezzando la bella giornata che si stava presentando. Subito arrivò electabuzz per salutarla. Il pokemon era molto orgoglioso ma con quella ragazza andava stranamente d’accordo.
-ciao electabuzz, come va? Tieni, ne ho salvato alcuni ieri sera dopo cena.- In mano aveva dei poffin dolci e secchi fatti con delle bacche more e pesca.
Il pokemon ne mangiò uno e poi andò a sedersi sotto un albero. Ma all’improvviso si spaventò e si sposto deglutendo velocemente il dolce. Lily preoccupata per la reazione si girò di scatto.
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