All'ombra di Algieba

di GraceBlack
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Pizza?! ***
Capitolo 3: *** Thè? ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Era una calda giornata di fine Luglio, quando un gufo iniziò a battere animatamente contro la finestra di Sirius Black. Il giovane con aria sorpresa si

apprestò a far entrare il messaggero e a liberarlo della lettera. 

Era di James, il suo migliore amico. Il viso si illumino di gioia nel vedere la sua grafia e nell’apprendere la lieta notizia che quelle parole gli annunciavano: «E’

ufficiale, sono diventato padre! E’ un maschio Sirius! Non vedo l’ora che tu ci raggiunga, io e Lily ti aspettiamo!». 

Senza pensarci due volte raccolse le chiavi della moto e si apprestò a sfrecciare verso casa Potter. La strada era trafficata, ma a lui questo non importava

con un colpo alle marce la sua fantastica moto si librò alla volta del cielo. 

Il volo fu piacevole nonostante il caldo, l’emozione che stava provando era indescrivibile. James, il suo James, era diventato padre. Quello scapestrato del

suo migliore amico ora aveva un’altra vita a cui badare. E Lily già la immaginava raggiante in tutta la sua bellezza. 

Senza accorgersene era fuori dalla porta. Sistemò meglio i fiori che aveva comprato per la neomamma e tremante suonò il campanello. Un minuto dopo

eccolo lì, James che sfoderava uno dei suoi sorrisi migliori. Lo abbracciò senza dire una parola, tra loro le parole erano superflue. 


Erano come fratelli: da più di 10 anni si conoscevano e avevano condiviso più cose loro due che non dei fratelli siamesi. 

Come dicevano sempre i professori: dov’era James era nascosto per forza anche Sirius, e tutto questo non sarebbe mai cambiato. 

Entrarono insieme in casa. Tutto intorno a loro era adibito a festa, c’erano palloncini azzurri ovunque, centinaio di fiori davano colore agli ambienti già di

loro accoglienti della calda dimora dei Potter. Lily e il piccolo erano al piano di sopra. Lei era intenta a cullarlo sulla sedia a dondolo mentre cantava

dolcemente un motivetto. 

Quando li vide sulla porta sorrise contenta: «Sirius, sono lieta di presentarti Harry James Potter» disse dolcemente e aggiunse: «Il tuo figlioccio». 

A quelle parole Sirius si voltò verso James incredulo «Io? Mi avete scelto come padrino di Harry?»

 «Chi altri se no?» rispose James contento della sua reazione.

«Vuoi prenderlo in braccio?»

Lily si era alzata e gli porgeva Harry avvolto in una candida copertina avorio. Sirius senza dir niente accolse tra le braccia quel tenero corpicino e si incantò

ad osservarlo. Gli sembrava la creatura più piccola ed indifesa del mondo.

Lily e James osservavano la scena sorridenti, sapevano in cuor loro che il loro amico avrebbe dato la sua vita per Harry, qualsiasi cosa fosse accaduta.

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Capitolo 2
*** Pizza?! ***


Eccomi qua con un nuovo capitolo di questa FF *.* spero vi piaccia! 



Sirius giocava amabilmente con il piccolo Harry. Lily lo osservava sinceramente divertita << Pad, non ti facevo tanto sentimentale! >>. Sirius intanto la ignorava, era rimasto incantato a guardare quel pezzo di vita che teneva stretto al petto.
James d’altro canto era seduto accanto alla moglie e guardava sorridendo l’Animagus e il piccolo angelo che ora poteva chiamare, mio Figlio.

<< Vado a preparare la cena per i miei bimbi preferiti >> Lily si stava alzando e guardava dolcemente prima il marito poi l’amico.

<< Non se ne parla! Sei ancora debole! >> James le si era tuffato addosso e l’aveva messa seduta, guadagnandosi uno sguardo di rimprovero da parte della moglie, mentre Sirius continuava ad esser estraneo alla situazione. << Andremo io e Pad a comprare qualcosa! >> disse in tono risoluto il sig. Potter.

<< Eh? Cosa? Pad? >> Sirius sembrava esser tornato alla realtà.

<< Su zietto dai Harry alla mamma e andiamo a comprare la pizza! >>. Black di rimando guardò il “fratello” un po’ scocciato, anche se non voleva far stancare Lily. Rimise a malincuore il figlioccio tra le amorevoli braccia della madre, quando il campanello suonò di nuovo.

<< Dev’esser Moony >> esclamò James uscendo dalla stanza seguito a ruota da Padfoot. Aveva ragione era proprio Remus l’uomo dall’aria stanca sulla porta di casa Potter. I tre amici si abbracciarono contenti e insieme fecero capolino in camera di Harry dove il piccolo ormai dormiva e Lily continuava a cullarlo con amore.

<< oh, Lily sei una mamma stupenda >> disse Lupin dandole un bacio sulla guancia. Lei sorrise << Remus, caro. Lui è Harry James Potter >> il licantropo sorrise alla migliore amica e alla fragile creatura che teneva in braccio. << E’ magnifico Lily.. >>

<< Tutto suo padre >> dissero in coro i “fratelli malandrini”, Lily e Remus gli guardarono con aria disperata mormorando “I soliti” .

<< Spero solo che mio figlio non sia un don Giovanni >> confidò la rossa all’amico che le si era seduto accanto.

<< Temo ci sia questa possibilità, dopo tutto è il figlio del nostro caro James >>

<< Ed è il mio figlioccio >> disse prontamente Sirius con aria malandrina.
Remus guardò in maniera comprensiva Lily << Mi dispiace cara amica mia, il destino di Harry è segnato! >> scherzò lui guardando prima James e poi Sirius.

<< La vostra è tutta invidia! Vero Prongs? >>

<< Verissimo Pad! Ora però andiamo a comprare la cena >> era visibilmente più tranquillo al pensiero di lasciare Remus con Lily ed Harry a casa.

<< State attenti voi due >> si raccomandò Lily con una chiara preoccupazione nei splendidi occhi verdi. Di quei tempi non era saggio andare in giro, soprattutto per loro dell’Ordine. La loro vita era sempre appesa ad un filo e alla possibilità di essere entrati nel mirino di Lord Voldermort. Lily era preoccupata perché conosceva fin troppo bene Sirius e James, insieme erano stati sempre capaci di scansare la morte per un soffio.
Remus parve leggerle nella mente << Andrà tutto bene, in men che non si dica saranno di nuovo qui a rompere i boccini >> le sorrise, con quello stesso sorriso che molte volte l’aveva aiutata durante gli anni di scuola.
Le voleva un bene dell’anima, a lei e a quei due babbuini del marito e del migliore amico. Chissà se Remus aveva sempre saputo come sarebbe finita, non voleva ammetterlo ma era lui quello col fantomatico Occhio Interiore della professoressa Deloh.

<< A che pensi? >> la voce calda e dolce dell’amico la riportò nella stanza.

<< A tutto e a niente >>

<< Argomenti interessanti >> continuava a sorridere, come ci riusciva?

<< Remus ho paura >> disse lei senza accorgersene.

<< Ti riterrei una sciocca se tu non ne avessi, ma tu non lo sei. >> disse con la sua solita voce calma e velata.

<< Alle volte mi ricordi Silente >> scherzò lei.

<< Sai che lo prendo per un complimento >>

<< Lo è. >> Harry si era svegliato e agitava le manine verso la madre. I due amici sorrisero vedendolo così felice e ingenuo. Lui poteva esser felice, aveva un motivo per esserlo era amato. 





Grace's corner

Volevo ringraziare prima di tutto quelli che hanno messo la storia tra i preferiti e le seguite =D 
Spero tanto che questa FF sia di vostro gradimento! Vorrei sapere un po' i vostri giudizi prima di postare il seguito quindi fatevi sentire miei giudici imparziali :D 

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Capitolo 3
*** Thè? ***


Nuovo capitolo!!! I'm So Sorry :( 

Thè? 


I mesi passavano, Harry cresceva a vista d’occhio.

La dimora dei Potter era sempre un andirivieni di gente, tutte persone particolari si intende.

Tutta gente che Harry adorava e da cui si sentiva amato.

Per fortuna dei suoi genitori, non era un bimbo capriccioso che piangeva sempre.

Piangeva solo quando al citofono era un vecchio amico di scuola di James, Peter Minus.

Nessuno riusciva a capire il perché di questa stranezza, James ironizzava che probabilmente il piccolo avesse paura dell’aspetto trascurato dell’amico.

Un pomeriggio di Dicembre, come ormai tutti i pomeriggi James, Lily ed Harry sentirono bussare alla porta.

Harry sorrideva contento quindi aveva ipotizzato Lily solo due persone potevano celarsi dietro l’ingresso: Remus e Sirius.

James andò ad aprire mentre sua moglie rimase vicino al fuoco con il piccolo sulle ginocchia, le urla di gioia del marito le fecero subito capire che aveva ragione: << Che fate sulla porta? Entrate! Lily è di là! >>.

Così due figure coperte fino agli occhi per ripararsi dal freddo entrarono in casa e tra gli applausi di Harry arrivarono in soggiorno.

<< Piccolo! >> disse entusiasta la prima voce mentre si liberava del cappotto << vieni dallo zio! >>.

Sirius si precipitò a prendere il suo figlioccio tra le braccia, mentre questo si dimenava per farsi prendere.

<< Ciao Lily >> Remus si era liberato anch’egli del pesante cappotto e si era avvicinato per salutare la migliore amica.

<< Remus è un piacere vederti! >> gli disse sorridendo << pensavo che il mio malandrino preferito si fosse dimenticato di me! >>

<< Ehi! >> tuonò la voce di James dall’altra parte della stanza << credevo di esser io il tuo preferito! >>

Sirius dal canto suo rideva divertito dalla scena mentre faceva levitare Harry.

<< Non esser sciocco James è sempre stato Remus il mio preferito! Ti ho sposato solo perché Rem mi ha detto di no >>

Remus guardò preoccupato l’amica che, si vedeva, moriva dalla voglia di ridere, visto che il marito era diventato un cadavere che cammina.

<< Lily… >> la canzonò Remus.

<< Non mi è più neanche permesso di scherzare? >> finalmente rideva, e la sua risata fece riprendere colore al povero James che stava per
avere un infarto, non si sarebbe mai abituato agli scherzi della moglie.

<< Siete veramente due Bolidi difettosi! >> il signor Potter ora aveva assunto la sua aria da cervo offeso, che Lily non sopportava, e che gli altri malandrini avevano imparato ad ignorare.

La moglie gli si avvicinò dolcemente e gli sussurrò all’orecchio << Stupido cervo, lo sai che ti amo >>.

Le orecchie di James diventarono rosse e le labbra gli si schiusero in un dolce sorriso mentre la guardava, quanto l’amava.

Harry intanto rideva a perdifiato mentre Sirius continuava a farlo volteggiare in aria.

<< Diventerà un ottimo giocatore di Quidditch >> disse orgoglioso Pad, mentre otteneva l’attenzione del suo migliore amico.

<< Ci credo! E’ mio figlio! >>

<< Guarda che se lo sarà, sarà solo per merito mio che sin dalla più tenera età gli ho insegnato a non aver paura dell’altezza >>

<< Sei il solito impertinente! Ha i miei geni mica i tuoi! >>

<< Ci risiamo >> dissero in coro Remus e Lily, mentre quest’ultima andava a recuperare il figlio che continuava ad agitare le braccine tutto
contento a un metro e mezzo dal suolo.

<< Vuoi sempre tutti i meriti tu! Infondo lo stiamo crescendo insieme >>

<< Sirius! E io che sarei la fata turchina!? >>

<< Lily lo sai che ti voglio bene e che ti avrei anche sposato, ma Harry è-è- è una parte di me >> guardava il piccolo con adorazione.

<< Ma dico ti sei impazzito! >>

<< Voi due non cambierete mai! >> l’espressione di Lily era divertita, ma a Remus ricordava vagamente quella della professoressa

McGranitt, infatti di lì a pochi secondi avrebbe avuto ragione.

Lily estrasse la bacchetta della tasca e la puntò in direzione di Sirius e James << Silencio! >>

I due malandrini persero l’uso della parola, mentre Lily soddisfatta tornò a sedersi vicino al camino, con tre paia di occhi la seguivano interdetti.

<< Rem ti va una tazza di thè? >> gli chiese tranquilla mentre James e Sirius continuavano a gesticolare tra di loro.

“E’ proprio uguale a Minerva certe volte” pensò Moony divertito mentre raggiungeva la migliore amica.

<< Certo, molto volentieri! >>



Grace's Corner

Lo so! Lapidatemi! Sono incorreggibile! C'ho messo due mesi per aggiornare >.< mi dispiace tantissimo! Spero che questo capitolo vi possa aiutare a perdonarmi ;) 
A presto! 

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