Naruto vs Sasuke: L’ultima Grande Battaglia Ninja

di Red flames
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** L’ultima lotta fra eterni rivali ***
Capitolo 3: *** Il tormento di Sakura ***
Capitolo 4: *** Il credo Ninja di Naruto ***
Capitolo 5: *** Il Jinchuuriki di Kyuubi ***
Capitolo 6: *** La nuova missione del Team 7: In soccorso di Naruto! ***
Capitolo 7: *** Duplice scontro mortale! ***
Capitolo 8: *** Attivazione, Modalità Eremitica! ***
Capitolo 9: *** Sennin Mode vs Kekkei Genkai ***
Capitolo 10: *** Il Drago Purificatore ***
Capitolo 11: *** La Realtà celata ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Prologo


Splendeva il sole nel cielo limpido del Paese del Fuoco, e le immense pianure attorno al Villaggio Ninja di Konoha apparivano rigogliose e verdeggianti. In mezzo a questo splendido paesaggio, due adolescenti erano in piedi uno di fronte all’altro. Il primo era il famoso ninja biondo di Konoha, Naruto Uzumaki, l’altro il pericolosissimo nukenin Sasuke Uchiha. I due amici-rivali si ritrovavano dopo aver affrontato numerose peripezie: il primo aveva combattuto duramente nella Quarta Guerra Ninja ed era riuscito con il suo coraggio e la sua caparbietà ad uccidere Madara Uchiha, principale responsabile di quella guerra tremenda; il secondo, grazie all’immenso potere conferitogli dall’abilità Innata del suo clan, il Mangekyou Sharingan, era riuscito, incurante della morte del suo avo Madara, a continuare la sua personale battaglia contro il suo ex Villaggio Ninja. Ora i due stavano per concludere un’intera guerra con un’unica battaglia!
Sasuke: “Mettiamo la parola fine a tutto ciò Naruto!” disse, mettendosi in posizione da combattimento.
Naruto: “Sono pronto Sasuke!” disse il biondino, preparandosi a sua volta.



Angolo Dell’Autore
Ok ragazzi, sono consapevole della brevità di questo capitolo, ma è solo un prologo ed ho postato anche il primo vero episodio della mia battaglia immaginaria fra i due nostri ninja preferiti. Recensite in parecchi sia questo che il capitolo successivo, vorrei prima sapere cosa ne pensate e solo dopo deciderò se postare un eventuale terzo episodio.
 

Indice nomi – Traduzione
Konoha – Villaggio Ninja della Foglia
Nunekin – Ninja traditore
Mangekyou Sharingan – Sharingan Ipnotico

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Capitolo 2
*** L’ultima lotta fra eterni rivali ***


L’ultima lotta fra eterni rivali


I due ninja incominciarono a studiarsi lentamente camminando in cerchio come belve in attesa di balzare sulla preda.
Sasuke: “Certo che sei tenace Naruto! Dopo tutto questo tempo speri ancora di riportarmi al villaggio?”
Naruto: “Sai che ho la testa dura, non mi arrenderò mai!”
Sa: “Beh, quantomeno tra poco scoprirai come stanno davvero le cose, anche se sarai sul punto di morire.”
Na: “Speri di spaventarmi? Ho fatto una promessa ai miei amici e in particolare a Sakura: le ho giurato che ti avrei portato indietro anche a costo della mia vita!”
Sa: “Lo vedremo!”
I due rivali ricominciarono a studiarsi, ciascuno conosceva piuttosto bene le capacità dell’altro, ma ambedue erano cambiati radicalmente dall’ultima volta: Sasuke aveva sviluppato completamente il Mangekyou Sharingan e Naruto era diventato un maestro delle arti Eremitiche.
Na: “Cerchiamo di concludere velocemente questo scontro.”
Sa: “Per una volta concordo con te.”
Rapidamente e all’unisono i due, mordendosi il pollice e componendo i sigilli magici, eseguirono la stessa identica tecnica.
Na e Sa: “Kuchiyose no Jutsu (Tecnica del Richiamo).”
Immediatamente apparvero due grandi e dense nuvole di fumo bianco che, una volta diradate, rivelarono le evocazioni dei due ninja: due grandi rospi, Gamakichi e Gamatatsu per Naruto e uno splendido ed enorme falco dal pelo bruno per Sasuke.
Sa: “Davvero credi di impensierirmi seriamente con quei piccoli rospi?” disse il moro con un sogghigno: li conosceva bene quei due e sebbene fossero cresciuti dall’ultima volta, sicuramente non eguagliavano in forza il loro padre Gamabunta. Ma allora perché Naruto li aveva evocati?
Na: “Ci stai sottovalutando, Gamakichi e Gamatatsu mi hanno aiutato molto nell’ultimo periodo e adesso ti mostreremo i frutti del nostro allenamento!”
Sa: “Folle, quei due non saprebbero tenere testa neanche al mio falco, figuriamoci a noi due insieme. Andiamo!” Disse poi rivolto alla sua evocazione che con il nukenin si alzò in volo velocemente.
Gamakichi e Gamatatsu: “Pronti ad attaccare, Naruto!”
Na: “Aspettate, per adesso limitatevi ad evitare i suoi attacchi.”
Il biondino aveva in mente una strategia precisa e doveva aspettare il momento giusto. Sasuke invece, vedendo che né Naruto né i suoi rospi reagivano, decise di sferrare un’offesa più potente.
Sa: “Spazziamoli via! Fuuton: Renkuudan (Arte del Vento: Proiettili d’Aria Congelante).”
Enormi proiettili d’aria ad alta pressione vennero sparati fuori dal becco del falco contro Naruto e i suoi rospi.
Na: “Adesso, Gamakichi, Gamatatsu!” disse il ninja riconoscendo l’occasione tanto attesa.
Na: “Fuuton: Gama Yuendan (Arte del Vento: Fiato Incendiario del Rospo)” disse il biondino trasmettendo il suo chakra di tipo Vento a Gamatatsu che emise dalla bocca un fortissimo getto d’aria che venne successivamente incendiato dall’altro rospo con un suo jutsu di fuoco.
Il jutsu combinato di Naruto scontrandosi con i proiettili d’aria del falco di Sasuke non fece altro che aumentare la propria potenza e investì in pieno il bersaglio facendo scomparire l’evocazione del nukenin in uno sbuffo di fumo bianco. Il moro venne invece sbalzato violentemente a terra, a qualche metro di distanza.
Sa: “Siete davvero sorprendenti, lo ammetto, ma questo non basta!” gridò estremamente contrariato. Non era stato ferito ma aveva commesso un errore: quello di sottovalutare l’avversario, e quello era uno sbaglio che lui di solito non commetteva.
Sa: “Prendete questo, Katon: Gouryuuka no Jutsu (Arte del Fuoco: Tecnica del Drago di Fuoco Supremo).”
Due enormi proiettili infuocati a forma di drago sparati da Sasuke colpirono pesantemente i due rospi facendoli scomparire.
Na: “Capisco, adesso siamo di nuovo alla pari.”
Sa: “Già e adesso…”
Na e Sa: “…Inizia il bello!”

 

Angolo dell’Autore
Bene, questo è il secondo capitolo di questa storia (contando anche il prologo). Volevo solo dirvi che ho destinato questa storia principalmente ai fan di Naruto e che ho preferito inserire in parentesi la traduzione dei jutsu per rendere più chiara la comprensione e lo svolgimento della vicenda. Per il resto recensite numerosi anche questo episodio
.

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Capitolo 3
*** Il tormento di Sakura ***


Il tormento di Sakura


Contemporaneamente alla battaglia che opponeva Naruto a Sasuke, Sakura correva verso la magione dell’Hokage per far rapporto al Godaime riguardo la situazione dei feriti dell’ultimo scontro ricoverati presso l’ospedale di Konoha. La rosa e la sua amica Ino avevano fatto il loro meglio come Ninja Medici prestando il primo soccorso ed aiutando i superstiti con le loro Arti Mediche. Sakura in particolare si era meritata i complimenti dei dottori per aver salvato numerosissime vite grazie alle tecniche di guarigione apprese dalla sua maestra Tsunade. Sapeva di aver svolto egregiamente il suo compito come Ninja ma non aveva né tempo né voglia di compiacersene: aveva ben altro a cui pensare. Raggiunto il palazzo dell’Hokage salì velocemente le scale e bussò alla porta dell’ufficio del Godaime.
Tsunade: “Avanti!”
Sakura: “Maestra!” disse, aprendo la porta.
Tsu: “Ah, sei tu Sakura. Cosa c’è?
Sak: “Volevo riferirvi che la situazione di emergenza all’ospedale si è stabilizzata e che nessuna fra le persone ricoverate è più in pericolo di vita” disse tutto d’un fiato.
Tsu: “Capisco. Avete fatto un ottimo lavoro, lì fuori.”
Sak: “Molte grazie, maestra” disse, mentre stava per congedarsi ma la voce dell’Hokage la trattenne.
Tsu: “Ti vedo nervosa Sakura, c’è qualche problema?”
Sak: “Assolutamente no, ma…”
Tsu: “ Ma?”
Sak: “Sono sinceramente preoccupata per...”
Tsu: “…Naruto” concluse la donna, comprendendo appieno la preoccupazione della sua giovane allieva.
Sakura si limitò a chinare il capo in silenzioso assenso.
Tsu: “Capisco il motivo della tua preoccupazione ma proprio per questo non c’è ragione di averne, sai meglio di me quanto Naruto sia migliorato dall’ultimo scontro con Sasuke.”
Sak: “Lo so, lo so.”
Tsu: “Ma per un qualche motivo non riesci comunque a darti pace, vuoi spiegarmi il perché?”
Sak: “Dannazione! Perché, perché deve sempre fare l’incosciente?” disse la rosa sfogandosi improvvisamente.
Sak: “Spiegatemi il motivo per il quale è voluto andare da solo contro Sasuke senza il minimo supporto? Così rischia di non tornare più indietro! Non pensa a noi che siamo i suoi amici? Non pensa a me?” pronunciando le ultime parole con un filo di voce.
Tsu: “Ma è proprio per questo motivo che non ha voluto coinvolgervi nello scontro con Sasuke, proprio perché tiene più all’incolumità dei suoi amici che alla sua stessa vita.”
Non riuscendo a controbattere a queste parole Sakura si voltò per uscire dall’ufficio.
Tsu: “Aspetta! Stammi a sentire: hai svolto bene il tuo dovere, vai a casa adesso e goditi il tuo meritato riposo.”
Sak: “Ci proverò. Grazie di nuovo, Maestra” disse uscendo dalla stanza.
Rimasta sola il Godaime  si alzò dirigendosi alla finestra e guardò verso il luogo dove stava avvenendo il combattimento fra Naruto e Sasuke. Anche lei, sebbene non lo dimostrasse apertamente era preoccupata per la sorte del Ninja biondo ma sapeva meglio degli altri come solo lui fosse in grado di sconfiggere il suo vecchio rivale.

Camminando verso casa Sakura si sorprese a pensare quanto fosse in realtà affezionata al suo amico Naruto.
Lui l’aveva aiutata nei momenti più difficili: l’aveva consolata dopo la fuga del loro compagno Sasuke, le aveva addirittura promesso che lo avrebbe riportato a Konoha a costo di utilizzare la forza e ora stava lottando da solo contro il nukenin per tener fede a quella promessa che ancora risuonava nelle orecchie della ragazza. Lei invece cosa aveva fatto per lui? La verità è che gli era sempre stata d’intralcio, era questo il vero tormento che Sakura si portava dietro da diverso tempo. Pur impegnandosi, lei non era mai riuscita ad arrivare allo stesso livello dell’amico o ad aiutarlo in modo davvero significativo. Adesso l’unica cosa che poteva davvero fare era aspettare e sperare che il biondino non commettesse  sciocchezze per lui letali. Stanca e sconsolata la ragazza entrò silenziosamente in casa ma distendendosi sul proprio letto non poté evitare che alcune calde lacrime di sconforto e di rabbia le rigassero il volto.



Angolo dell’Autore
Sono ritornato! Dopo un giorno senza aggiornare ho postato il terzo capitolo di questa fan fiction. Ringrazio tutti quelli che hanno anche solo letto la mia umile storia ma dico grazie con tutto il cuore ai primi utenti che l’hanno recensita e che hanno dimostrato di apprezzarla. In particolare ringrazio Checca_99 che è stata la prima a recensire la mia fan fic.
Per il resto, mi dispiace per quelli che attendevano il terzo episodio del combattimento fra Naruto e Sasuke in questo capitolo ma ho preferito descrivere anche  la situazione al villaggio di Konoha incentrandomi sul personaggio di Sakura. Inoltre ritengo che questo paragrafo aggiunga il giusto pizzico di drammaticità alla vicenda. Ovviamente recensite in parecchi anche questo capitolo.

 

Indice nomi – Traduzione
Godaime – Quinto Hokage

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Capitolo 4
*** Il credo Ninja di Naruto ***


Il credo Ninja di Naruto


I due rivali si avvicinarono decisi a passare a uno scontro di tipo fisico. Il taijutsu di Sasuke era veloce e preciso e più di una volta riuscì a sfruttare le aperture nella difesa dell’avversario e a colpirlo in alcuni punti critici. Naruto, invece, cercava di mantenere la distanza utilizzando lo stile Shuriken, e lanciando diversi kunai e carte bomba contro il nukenin. Dopo aver esaurito le armi da lancio fu però costretto al corpo a corpo.
Naruto: “Proviamo questo, Kage Bushin no Jutsu (Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo)!”
Tre cloni di Naruto si materializzarono e andarono all’attacco di Sasuke.
Sasuke: “Combatti ancora con i Kage Bushin? Patetico” disse il moro mentre evitava i colpi.
Bastarono un paio di calci ben assestati per far scomparire le copie in uno sbuffo di fumo che oscurò completamente la visuale di Naruto nascondendo Sasuke che approfittò della situazione per caricare nella mano sinistra la sua tecnica preferita. Quando il moro riapparve era pronto a colpire il Ninja biondo.
Sa: “Chidori (Mille Falchi)!”
La Raiton no Jutsu dell’Uchiha colpì in pieno petto il bersaglio che… incredibilmente sparì!
Sa: Cosa? Un clone?
Na: “Eh eh, credi ancora che i Kage Bushin siano inutili?” disse lo shinobi di Konoha, portandosi alle spalle del nukenin e colpendolo al volto con un potente calcio rotante, atterrandolo.
Il moro si rialzò velocemente, rotolando lontano dal rivale.
Sa: “Non male, ma vediamo come te la cavi con questo!” disse estraendo la sua temibile Spada Kusanagi e scagliandosi contro l’avversario. Naruto, invece, prese un kunai per proteggersi dagli attacchi di Sasuke. Il duello era però chiaramente sbilanciato a favore del Ninja traditore.
Na: “Dannazione, è chiaramente molto più bravo di me con le armi” pensò il biondino mentre cercava di parare le precisissime stoccate di Sasuke.
Sa: “Ok, mi sono divertito abbastanza con te” sentenziò, mentre alzava la sua lama e la elettrificava con il suo chakra Raiton.
Sa: “Kusanagi no Tsurugi: Chidorigatana (Spada Kusanagi: Katana Mille Falchi)!”
Sasuke abbassò velocemente l’arma che venne però fermata all’ultimo momento dal kunai di Naruto.
Sa: “Sciocco, sai benissimo che nessuna lama può incrociare la Chidorikatana senza andare in frantumi!” così parlò, mentre imprimeva maggiore potenza alla sua spada.
Sorprendentemente però fu proprio la Kusanagi a spezzarsi lasciando allibito l’Uchiha.
Sa: “E’ impossibile! Come ci sei riuscito?
Na: “Dimentichi la natura di tipo Vento del mio chakra! Con esso ho impregnato la lama del mio kunai poco prima dell’impatto. Il tuo Raiton è debole contro il mio Fuuton. Ecco perché la tua katana si è frantumata!”
Sa: “Dannazione, non ci avevo pensato. Ma ti sei comunque avvicinato troppo a me.”
Na: “Cos…”
Sa: “Chidori Nagashi (Flusso dei Mille Falchi)!
Le saette ad alto voltaggio emesse dai punti di fuga del chakra di Sasuke sferzarono il biondino facendolo allontanare. Il Ninja moro ne approfittò invece per lanciare il moncone della Kusanagi contro l’avversario, ferendolo lievemente al fianco sinistro.
Naruto non riusciva a controllare correttamente il suo corpo e si sentiva intorpidito, probabilmente a causa della scossa ricevuta.
Decise quindi di portarsi a una distanza di sicurezza e di guadagnare un po’ di tempo.
Na: “E’ tutto qui quello che sai fare?”
Sa: “Oh no, voglio ancora giocare con te per un po’. Prima di ucciderti, s’intende!”
Na: “Credi davvero di esserne capace?”
Sa: “No, non lo credo. Ne sono sicuro!” lo schernì, mentre componeva dei sigilli con le mani.
Sa: “Raiton: Gian (Arte del Fulmine: Oscurità Artificiosa).”
Una potentissima scarica elettrica fuoriuscì dal dito indice di Sasuke, dirigendosi verso il nemico.
Naruto, dovendo respingere il jutsu del moro, concentrò a fatica il suo chakra Vento nel palmo della mano destra.
Na: “Fuuton: Atsugai (Arte del Vento: Repressione).”
L’ondata di aria ad altissima pressione generata dalla Fuuton no jutsu spazzò via la tecnica di Sasuke e costrinse quest’ultimo ad indietreggiare per diversi metri.
Na: “Ti arrendi?”
Sa: “Mi sorprende il fatto che tu non abbia perso l’umorismo anche in questa situazione. Dovresti essere tu ad implorarmi di risparmiarti.”
Na: “Sai bene che non lo farò mai!”
Sa: “Ma andiamo Naruto, perché spendere energie per raggiungere un obbiettivo chiaramente impossibile?”
Na: “Non mi interessa il tuo parere. Io raggiungerò sempre i miei obbiettivi e non mi arrenderò mai! Questo è il mio credo Ninja!”
Sa: “Peccato, ma mi sarei aspetto una risposta simile. Vorrà dire che esaudirò il tuo ardente desiderio… di morte!”
Sa: “Katon: Housenka no Jutsu (Arte del Fuoco: Tecnica della Pioggia di Fuoco).”
Numerosissimi proiettili infuocati si diressero verso Naruto, il quale dovette ricorrere alla sua agilità per evitarli. In mezzo a quell’inferno di fuoco vide a stento Sasuke estrarre uno stranissimo kunai legato con un sottile filo al suo stesso avambraccio e lanciarglielo contro. Il Ninja di Konoha riuscì ad evitarlo ma con un rapido colpo di polso il nukenin cambiò la direzione della lama e imprigionò il rivale nelle spire di quell’arma così inusuale.
Na: “Cosa vuoi fare?”
Sa: “Ritieniti onorato. Utilizzo questa tecnica solo quando voglio essere certo di finire il mio avversario” disse mentre componeva i sigilli necessari con la mano libera.
Sa: “Katon: Ryuuka no Justu (Arte del Fuoco: Tecnica del Drago di Fuoco).”
Uno spaventoso drago infuocato risalì velocemente il filo e colpì Naruto in pieno.
“Dannazione” fu l’ultima parola del biondino prima che la sua figura venisse avvolta dalle fiamme.
 

Angolo dell’Autore
Eccomi qua! Sono riuscito ad aggiornare in extremis questa storia. Spero che il nuovo capitolo vi piaccia e che basti a soddisfare la vostra (e la mia) sete di azione e di combattimenti. Preoccupati per Naruto? Beh, sarete costretti a leggere il prossimo capitolo!

 
Indice nomi – Traduzione
Taijutsu – Arte Marziale
Shinobi – Ninja
Raiton no Jutsu – Tecnica dell’Arte del Fulmine
Fuuton no Jutsu – Tecnica dell’Arte del Vento

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Capitolo 5
*** Il Jinchuuriki di Kyuubi ***


Il Jinchuuriki di Kyuubi


Sasuke: “E’ stato più facile di quanto pensassi” aveva affermato, quando la figura del rivale era stata avvolta dal fuoco.
Adesso le fiamme bruciavano intensamente, incenerendo tutto quello con cui venivano a contatto. Di Naruto, però, nessuna traccia.
Sa: “Sarà stato completamente carbonizzato” sentenziò con un ghigno mentre si allontanava dal luogo dell’esplosione e si dirigeva verso il villaggio di Konoha, pronto a compiere la sua tremenda vendetta.
All’improvviso un’intensissima emanazione di chakra attirò la sua attenzione e ciò che vide lo fece impallidire.
Al centro del focolaio ardente si stagliava la figura del biondino avvolta da un terribile chakra demoniaco di colore rosso acceso.
Naruto: “Credevi davvero di riuscire ad eliminarmi così facilmente?”
Era riuscito, infatti, ad evocare il potere del Kyuubi e a formare il Manto ad una coda per proteggersi proprio un attimo prima di essere colpito.
Na: “Anche se me la sono vista davvero brutta” pensò, mentre spazzava via le fiamme con una potente onda d’urto.
Sa: “La cosa si fa’ leggermente più interessante. Sembra che quel chakra demoniaco lo protegga dalla maggior parte degli attacchi. Dovrò imprimere maggior forza ai colpi, se vorrò ferirlo seriamente” disse fra sé e sé, mentre preparava la sua difesa.
Na: “Prendi questo!”
Naruto scattò ad altissima velocita e colpì il nemico al volto, graffiandogli una guancia con gli artigli generati dal chakra del Cercoterio.
Sa: “Dannazione, non l’ho neanche visto muoversi!” pensò sorpreso il nukenin mentre, sanguinante al volto, cercava di proteggersi dalla grandinata di pugni e calci con cui Naruto lo colpiva.
Il biondino terminò l’attacco con un fortissimo pugno al plesso solare che fece volare il rivale a diversi metri di distanza.
Sa: “Devo assolutamente fare qualcosa prima che mi ferisca seriamente.”
Naruto attaccò nuovamente, ma questa volta Sasuke non si lasciò cogliere impreparato e, pur non riuscendo a vedere chiaramente il suo avversario, lo schivò saltando lateralmente e contrattaccò con rapidità.
Sa: “Katon: Goukakyuu no Jutsu (Arte del Fuoco: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema).”
Na: “E’ inutile utilizzare le Katon no Jutsu contro di me!” gridò, mentre respingeva il proiettile infuocato con una potente onda di chakra rosso.
Sa: “Come fai a difenderti così facilmente dalle mie tecniche migliori?”
Na: “La natura del chakra di Kyuubi è di tipo fuoco quindi, quando lo evoco, sono immune alle tecniche di questo tipo e riesco anche a fare… questo!” disse componendo alcuni sigilli.
Na: “Katon: Zukokku (Arte del Fuoco: Sofferenza Istantanea).
Sasuke dovette muoversi velocemente per evitare il getto mortifero di fiamme che fuoriuscì dalla bocca del Jinchuuriki.
Sa: “Incredibile! E’ riuscito a scambiare la natura del suo chakra con quella del Bijuu a Nove Code con facilità. E’ davvero il Ninja più sorprendente di tutta Konoha” disse poi con un mezzo sorriso.
In risposta all’attacco precedente, l’Uchiha cercò di sorprendere il rivale con un violento calcio portato dal basso ma la Forza Portante riuscì a bloccarlo e, muovendosi ad una velocità inaudita, colpì il moro con un tremendo schiaffo che lo fece rotolare via.
Sa: “Non posso attaccarlo a viso aperto. Devo giocare d’astuzia. Per fortuna, sono stato previdente” sorrise, mentre estraeva dalla casacca interna alla tunica un foglietto di pergamena con impresso il kanji “Soppressione”.
Nel frattempo lo spirito della Volpe iniziava ad avere il sopravvento e Naruto dovette concentrarsi intensamente per mantenere il controllo del suo corpo.
Sa: “Sta perdendo il controllo, è la mia occasione!”
Il lancio fu preciso e il foglietto si stampò sulla fronte del biondino, sortendo l’effetto desiderato. Il chakra demoniaco iniziò pian piano a rifluire all’interno del suo Jinchuuriki che successivamente cadde a terra privo di forze.
Sa: “E’ stato uno sciocco: sapeva benissimo che il suo organismo non avrebbe retto a lungo all’immenso potere del Kyuubi” disse mentre si avvicinava all’avversario, pronto a finirlo.
Sa: “Questo combattimento è durato fin troppo, per i miei gusti!” sentenziò mentre preparava il Chidori.
Sa: “Muori!” urlò colpendo il nemico in pieno petto, perforandogli il torace.
Improvvisamente però il corpo dell’Uzumaki esplose in una nuvola di fumo bianco.
Sa: “Era un Kage Bushin?” chiese sorpreso, mentre il vero Naruto riappariva alle sue spalle con in mano la sua tecnica più famosa.
Na: “Non male come tecnica diversiva, vero Sasuke?”
Sa: “Non è possibile!” disse ad alta voce mentre tentava di difendersi.
Na: “Rasengan!”
La piccola esplosione che ne seguì ridusse a brandelli la tunica dell’Akatsuki di Sasuke e lo ferì gravemente.
Na: “Ci sei cascato per la seconda volta! Dovresti pensare di più quando agisci.”
Sa: “Scherza finché puoi perché tra poco proverai un terrore peggiore della morte!” disse, mentre si strappava via la ormai inservibile tunica nera a nuvolette rosse, rimanendo con la sola casacca Ninja.
Dopo essersi ripreso, il nukenin iniziò ad dirigere una considerevole quantità di chakra agli occhi, pronto ad attivare l’Abilità Innata del clan Uchiha.
Na: “Non vorrai…”
Sa: “Mangekyou Sharingan!”



Angolo dell’Autore
Eccomi con un nuovo capitolo per questa fan fiction. Non sono riuscito a tenervi sulle spine e ho scritto un altro episodio incentrato sullo scontro fra Naruto e Sasuke. Leggete e recensite numerosi!

 
Indice nomi – Traduzione
Kyuubi – Demone Volpe Ennacoda
Jinchuuriki – Forza Portante
Katon no Jutsu – Tecnica dell’arte del fuoco
Bijuu – Cercoterio (Bestia con la Coda)
Kanji – Carattere giapponese (Ideogramma)

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Capitolo 6
*** La nuova missione del Team 7: In soccorso di Naruto! ***


La nuova missione del Team 7: In soccorso di Naruto!


Sasuke: “Mangekyou Sharingan!” disse, attivando la temibile abilità innata del suo clan.
Sa: “Adesso si incomincia a fare sul serio, Naruto. Un consiglio: arrenditi! Nessuno è mai riuscito a resistere allo Sharingan degli Uchiha.”
Naruto: “Non ti riconosco più.”
Sa: “Cosa?”
Na: “Sei sempre stato ossessionato dal potere, ma adesso che ritieni di possederlo, sei solo diventato un folle arrogante!”
Sa: “Non mi interessa quello che pensa una nullità come te. Io ti ucciderò e vendicherò lo sterminio del clan Uchiha!
Na: “Le abilità innate non stabiliscono la forza di un Ninja, possono solo fornire un aiuto in battaglia, ma sono la determinazione dello shinobi e i suoi ideali più puri che misurano la sua vera forza!
Sa: “Sei rimasto ancora un ragazzino. Non sei cambiato affatto in questi tre anni. Vedi di crescere.”
Così dicendo i due Ninja si studiarono, pronti a proseguire lo scontro mortale.
 

Nel frattempo, al villaggio di Konoha , il quinto Hokage stava timbrando i documenti che la sua assistente Shizune le aveva portato quando, ad un tratto, sentì bussare alla porta.
Tsunade: “Avanti!” gridò con la testa ancora china sui fogli di carta.
Un Jonin dai capelli color argento, e con l’occhio sinistro coperto dal coprifronte, aprì.
Tsu: “Ah, Kakashi entra pure.”
Il Ninja Copia di Konoha avanzò verso la scrivania del Godaime con passo agitato.
Kakashi: “Tsunade-sama mi avete mandato a chiamare. C’è qualche problema?”
Tsu: “Ho una missione urgentissima da assegnarti.”
Kak: “Dica pure.”
Tsunade si alzò e si diresse verso la finestra dell’ufficio.
Tsu: “Siamo tutti preoccupati per la sorte di Naruto e come Quinto Hokage non posso permettere che rischi la sua vita inutilmente, quando potremmo benissimo inviare un team ANBU per assassinare Sasuke Uchiha.
Kakashi si limitò ad annuire.
Tsu: “D’altra parte, però, comprendo e rispetto la sua decisione di affrontare personalmente il suo vecchio amico.
Kak: “Quindi?” chiese un po’ perplesso.
Tsunade si voltò e gli rispose sorridendo.
Tsu: “Quindi sarai proprio tu, il capitano del suo vecchio team, a fornirgli il supporto necessario.
Kakashi si sentì confuso, sebbene avesse compreso perfettamente il significato di quelle parole.
Kak: “Quindi la mia missione consisterebbe nell’aiutarlo a combattere Sasuke?”
Tsu: “Esattamente.”
Kak: “Sa bene che non apprezzerà la sua decisione, vero?”
Tsu: “Preferisco essere odiata da lui per il resto dei miei giorni piuttosto che presenziare al suo funerale” disse con voce decisa.
Il Ninja Copia era pienamente d’accordo perciò accettò il compito di buon grado.
Tsu: “Forma una squadra di soli tre elementi per non dare troppo nell’occhio.”
Kak: “Qualche consiglio su chi portarmi dietro?”
Tsu: “Prendi Yamato e Sai con te. Sono entrambi degli ANBU, anche se Sai proviene dalla Radice, e sapranno aiutarti al meglio con le loro abilità.”
Kak: “Farò cosi. Arrivederci Tsunade-sama.”
Tsu: “Partite immediatamente. Non abbiamo tempo da perdere.”

Kakashi si era preparato in fretta e furia e adesso si stava dirigendo al portale del villaggio dove aveva stabilito il rendez-vous con gli altri due membri del suo team.
Yamato: “Kakashi-senpai!” lo chiamò vedendolo arrivare da lontano.
Kak: “Buongiorno, Tenzo” salutò l’amico chiamandolo con il suo vero nome.
Ya: “Sai benissimo che non mi piace essere chiamato in quel modo” disse facendo una smorfia di disapprovazione.
Kak: “Dov’è Sai?”
Ya: “L’ho incontrato poco fa, sta arrivando.”
Kak: “Speriamo che si sbrighi.”
Sai: “Eccomi, sono qui!” gridò mentre correva verso i due compagni.
Kak: “Bene, ci siamo tutti. Siete pronti?”
Ya e Sai: “Naturalmente.”
Kak: “Andiamo allora!”
I tre Ninja uscirono rapidamente dalle mura del villaggio della Foglia e si diressero a tutta velocità verso il luogo della scontro.
Sai: “Kakashi-sensei” chiamò mentre stavano percorrendo le immense pianure che circondavano il villaggio.
Kak: “Si?”
Sai: “L’Hokage-sama ci ha spiegato per sommi capi la missione, dicendoci che avremmo dovuto aiutare Naruto nel suo combattimento contro Sasuke.”
Kak: “Esatto.”
Sai: “Ma mi chiedevo: Naruto apprezzerà il nostro aiuto?”
Kak: “Lo dubito fortemente.”
Sai: “Ma allora perché stiamo facendo tutto ciò? Ho letto che non bisogna mai ostacolare un compagno nel raggiungere da solo i propri obbiettivi.”
Ya: “Hai assolutamente ragione ma…” disse intervenendo nel discorso.
Kak: “… è altrettanto importante aiutare gli amici quando questi rischiano la propria vita.
Sai “Capisco” annuì, mentendo.
Kak: “E poi, né io né Yamato abbiamo intenzione di seguire alla lettera gli ordini dell’Hokage: interverremo solo se indispensabile per l’incolumità di...”
Prima di riuscire a terminare la frase, un kunai gli sfiorò il volto arrestando la corsa dei tre shinobi.
Ya: “Kakashi-senpai, sta bene?”
Improvvisamente due Ninja apparvero con dei fumogeni davanti al team di Konoha.
Kak: “Chi siete?”
Suigetsu: “Il mio nome è Suigetsu.”
Juugo: “E il mio è Juugo.”
Sui: “Facciamo parte del team Taka e Sasuke…”
Ju: “…Ci ha ordinato di eliminare tutti quelli che si sarebbero intromessi nel suo combattimento contro il Jinchuuriki!”
Kak: “Lo sospettavo. Ma non sapete chi avete di fronte” disse mentre sollevava il coprifronte dall’occhio sinistro, rivelando lo Sharingan.
Sui: “Oh, si che lo sappiamo. Tu sei il famoso Kakashi dello Sharingan, tu invece…” disse indicando Yamato.
Sui: “Tu sei l’unico possessore rimasto del Mokuton.”
Juu: “Mentre il marmocchio è un ANBU della Radice.”
Sui: “Sasuke ci ha spiegato tutto di voi. Non sarà difficile sconfiggervi.”
Kak: “Lo vedremo. Sai, lascia questi due a noi e corri ad aiutare Naruto!”
Sai: “Ok! Ninpou: Choujuu Giga (Arte Ninja: Dipinto della Grande Bestia)” sussurrò, mentre disegnava sul suo rotolo di pergamena un’aquila che prese immediatamente vita.
Sui: “Dove credi di andare!” urlò mentre cercava di colpire il nemico, che aveva già preso il volo, con un fendente della sua spada.
Ya: “Mokuton no Jutsu!
Un’enorme staffa di legno avvolse il corpo di Suigetsu, bloccandolo a mezz’aria.
Kak: “Siamo noi due i vostri avversari! Pronto, Tenzo?”
Ya: “Pronto!” disse mentre rilasciava il jutsu precedente.
Kak: “Andiamo!” gridò mentre si lanciava sull’avversario.

 

Angolo dell’Autore
E’ guerra su tutti i fronti! Adesso ci saranno ben due interessanti battaglie da seguire attentamente. Volevo solo avvertirvi che mi prenderò una piccola pausa (due/tre giorni al massimo) prima di postare il prossimo capitolo ma vi assicuro che concluderò questa  fanfiction prima del 12 settembre.

 
Indice nomi – Traduzione
Mokuton no Jutsu – Tecnica dell’Arte del Legno

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Capitolo 7
*** Duplice scontro mortale! ***


Duplice scontro mortale!


Sai volava silenziosamente sul dorso della sua aquila d’inchiostro, mentre cercava disperatamente d’individuare il suo amico Naruto. La separazione forzata dai suoi due compagni aveva ridotto drasticamente la possibilità del team di aiutare in maniera incisiva il biondino, ma l’ANBU della Radice era assolutamente determinato a portare a termine la sua missione.
Naruto era stata l’unica persona in grado di cambiarlo, di farlo sorridere per la prima volta in modo sincero, dopo la morte del suo amico-fratello; questa era l’occasione giusta per ringraziarlo, supportandolo nella sua personale battaglia contro il rivale, anche a costo della propria vita.
Grazie alla migliore percezione del chakra altrui donatagli dal Mangekyou Sharingan, fu proprio Sasuke ad avvistarlo per primo.
Sasuke: “Abbiamo compagnia.”
Naruto: “Cosa?”
Sa: “Sembra che qualcuno dei tuoi amichetti sia in pena per te.”
Aguzzando la vista, Naruto riuscì a scorgere la sagoma di Sai in cielo.
Na: “Cosa diavolo vuole fare?” pensò, riconoscendolo.
L’ANBU atterrò in picchiata proprio di fronte all’Uchiha, pronto ad affrontarlo.
Sai: “Adesso sono io il tuo avversario!” disse, mentre prendeva la sua lama, pronto ad attaccare. Sapeva di non essere al suo livello, ma sperava di riuscire almeno a far guadagnare a Naruto un po’ di tempo utile per riprendersi dal faticoso combattimento.
Sa: “Folle! Sarà divertente utilizzarti come riscaldamento!”
Sai attaccò con un fendente verticale che Sasuke evitò facilmente, spostandosi lateralmente. Successivamente il nukenin sferrò un tremendo calcio al rivale, facendolo piegare in due dal dolore. Bastò quindi una gomitata alla nuca per sbilanciare l’ex apprendista di Danzo ma, prima che potesse cadere, l’Uchiha l’afferrò, incrociando il suo sguardo.
Sa: “Supplicami di risparmiarti e, forse, avrò pietà di te.”
Sai: “Preferisco bruciare all’inferno che implorare un verme come te!”
Sa: “Hai scelto il tuo destino. Tsukuyomi!”
Sai: “Addio, Naruto. Perdonami per non essere stato di maggior aiuto” pensò, prima di cadere a terra, privo di sensi e con gli occhi vitrei.
Na: “Maledetto! Cosa gli hai fatto?” urlò, rivolto all’Uchiha.
Sa: “Non l’ho ucciso, non voglio sporcarmi le mani con il sangue di una nullità. E’ in stato di coma profondo e non si risveglierà prima di tre settimane.”
Na: “La pagherai! Fuuton: Shinkuudaigyoku (Arte del Vento: Grande Sfera del Vuoto).”
Sasuke saltò in verticale per evitare il colpo.
Na: “Adesso non potrai evitare questo!” disse, lanciando contro l’avversario quattro shuriken.
Na: “Fuuton: Reppuushou (Arte del Vento: Palmi dell’Uragano).”
La Fuuton no Jutsu aumentò la velocità degli shuriken rendendoli letali.
Sa: “Interessante come strategia. Katon: Goukakyuu no Jutsu (Arte del Fuoco: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema).”
Il proiettile di fuoco sbalzò via le lame permettendo al nukenin di atterrare illeso.
Na: “Sono rimasto quasi privo di chakra. Devo concludere in fretta il combattimento!” pensò, preparandosi all’attacco successivo.
Sa: “E’ stremato ormai. Devo finirlo subito!” disse fra sé e sé pronto ad utilizzare i poteri dello Sharingan.
Na e Sa: “Adesso!” urlarono, attaccandosi nello stesso identico momento…
 

Non lontano, aveva luogo un’altra lotta che opponeva i due Ninja di Konoha Kakashi e Yamato ai due compagni di team di Sasuke Suigetsu e Juugo.
Kakashi: “Fateci passare e non vi faremo del male.”
Suigetsu: “Credete davvero di poterci sconfiggere facilmente? Confidate troppo nelle vostre capacità.”
Juugo: “Ci siamo preparati a fondo per questo combattimento. Vi faremo a pezzi!” disse attivando il segno maledetto.
Sui: “Suiton: Suitenhoufutsu (Arte dell’Acqua: Orizzonte Acquatico).”
Grazie alla sua tecnica, Suigetsu riuscì ad estrarre dal sottosuolo l’acqua necessaria per le Suiton no Jutsu.
Yamato: “Sta’ per attaccare!”
Sui: “Suiton: Suiryuu no Jutsu (Arte dell’Acqua: Tecnica del Drago Acquatico).”
Un drago liquido emerse dal lago d’acqua che intanto si era formato in superficie, dirigendosi  verso i due Ninja di Konoha.
Kak: “Stai dietro di me Tenzo! Doton: Doryuu Heki (Arte della Terra: Paramento Terrestre).
La tecnica di Kakashi creò un muro di roccia che bloccò il drago del nemico.
Grazie alla sua immensa forza fisica, Juugo riuscì ad infrangere la barriera rocciosa, scattando verso gli avversari, pronto a colpirli.
Ya: “Kakashi-senpai, stia attento!
L’Hatake evitò i pugni di Juugo grazie alla sua agilità.
Kak: “E’ forte, ma i suoi movimenti sono facilmente prevedibili.”
Sfruttando un’apertura nella difesa dell’avversario, il Ninja Copia lo colpì al volto con un calcio, facendolo barcollare.
Kak: “Yamato, occupati dell’Hozuki! Io affronterò questo qui.
Ya: “Ok!”
Sui: “Tsk, sarà un piacere eliminare l’ultimo utilizzatore dell’Arte del Legno” disse, afferrando la spada Tagliateste di Zabuza.
Ya: “Mokuton: Mokujou Heki (Arte del Legno: Paratia Lignea)
L’offesa di Suigetsu incrinò lo scudo di legno ma non riuscì a spezzarlo.
Sui: “E’ rapido e riesce a ragionare freddamente anche sotto pressione. Dovrò coglierlo di sorpresa.
Sui: “Suiton: Suiryuu no Jutsu (Arte dell’Acqua: Tecnica del Drago Acquatico).”
Attaccando il punto debole del muro di legno, il drago d’acqua riuscì a distruggerlo e Yamato, per evitare il flusso liquido, dovette indietreggiare per diversi metri.
Ya: “Però, niente male! Doton: Ganchuusou (Arte della Terra: Tecnica delle Lance di Roccia).”
Suigetsu fece ricorso a tutta la sua agilità per evitare gli spuntoni di roccia che fuoriuscivano dal terreno.
Ya: “E ora… Suiton: Hahonryuu (Arte dell’Acqua: Corrente Distruttiva).”
Il getto d’acqua rese fangoso il terreno e intrappolò il membro del team Taka.
Ya: “Mokuton no Jutsu!
L’ANBU di Konoha trasformò il proprio braccio destro in una trave appuntita con cui cercò di colpire al petto l’avversario che, poco prima di essere trafitto, scomparve, facendosi sostituire da un tronco d’albero. 
Ya: “Kawarimi no Jutsu? Maledizione!”
L’Hozuki riapparve poco dopo alle spalle del nemico, vibrando un terribile fendente orizzontale al suo addome.
Dall’altra parte, Kakashi cercava di evitare i possenti pugni di Juugo e, al tempo stesso, di contrattaccare.
Kak: “Proviamo questo. Raikiri (Il Taglio del Fulmine)!” gridò, attaccando con la tecnica che lui stesso aveva inventato.
Incredibilmente Juugo riuscì ad afferrare il braccio dell’avversario poco prima che questo lo potesse colpire.
Juugo: “Tutto qui quello che sai fare?” disse, aumentando la stretta sull’arto del Ninja Copia.
Per riuscire a svincolarsi, l’Hatake sfregiò il volto dell’avversario con un kunai.
Stordito dal dolore, Juugo allentò la presa e permise a Kakashi di riprendersi.
Kak: “E’ veloce, ma sembra non possedere attacchi dalla distanza, perciò…” pensò, mentre componeva alcuni sigilli con le mani.
Kak: “Raiton: Inabikari Bushin no Jutsu (Arte del Fulmine: Tecnica della Moltiplicazione Fulminea del Corpo)!
Il Jonin creò sei copie di se stesso, che accerchiarono il nemico.
Juu: “Speri di spaventarmi con dei semplici cloni?”
Kak: “Non sono dei semplici Kage Bushin: questi esplodono in una scarica elettrica ad alto voltaggio, se colpiti. Non potrai sconfiggerli con i tuoi attacchi fisici, senza ferirti!”
Nel frattempo Yamato era riuscito a mettere in difficoltà Suigetsu attaccandolo dalla distanza, impedendogli di ricorrere alla Tagliateste.
Ya: “Mokuton: Daijurin no Jutsu (Arte del Legno: Tecnica della Grande Boscaglia).”
I proiettili di legno affilati impedivano allo spadaccino di avvicinarsi e lo costringevano a stare sulla difensiva.
Ya: “E’ ora di chiudere lo scontro!” disse, preparandosi ad eseguire la sua tecnica migliore.

 

Angolo dell’Autore
Eccovi, come promesso, dopo una breve pausa, il nuovo capitolo della mia storia. Sono riuscito a scrivere per la prima volta un paragrafo con più di mille parole, spero vi piaccia ugualmente e non vi annoi. Avevo bisogno di scrivere qualcosa di più sostanzioso per procedere in modo significativo nella trama della fanfiction e per farmi perdonare l’attesa. Leggete e recensite in tanti!

 
Indice nomi – Traduzione
Suiton no Jutsu – Tecnica dell’Arte dell’Acqua
Kawarimi no Jutsu – Tecnica della Sostituzione

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Capitolo 8
*** Attivazione, Modalità Eremitica! ***


Attivazione, Modalità Eremitica!


Dopo poco tempo, il combattimento fra i Ninja di Konoha Kakashi e Yamato e i due membri del team Taka Suigetsu e Juugo volgeva al termine: l’utilizzatore del Mokuton aveva reso impotente l’Hozuki costringendolo a rimanere sulla difensiva per proteggersi dai numerosi e velocissimi attacchi che il nemico gli sferrava, mentre il Ninja Copia era riuscito ad impedire a Juugo di sfruttare la sua forza bruta, attaccandolo con dei Kage Bushin elettrici.
Yamato: “Finiamo questo inutile combattimento!” sentenziò, pronto ad utilizzare la sua tecnica finale.
Suigetsu: “Cosa speri di fare?” disse, mentre evitava i proiettili lignei precedentemente lanciati dall’avversario.
Ya: “Doton: Doryuu Katsu (Arte della Terra: Crepaccio).”
Suigetsu, ormai stanco, non riuscì ad evitare la caduta all’interno del burrone ma, grazie alla sua agilità, atterrò illeso in fondo al crepaccio.
Sui: “Credi che questo basti a mettermi fuori gioco?”
Ya: “Oh, vedrai” sorrise, componendo con le mani alcuni sigilli tipici dell’Arte del Legno.
Ya: “Mokuton: Jibaku Eisou (Arte del Legno: Nido Avvolgente).”
Suigetsu osservò sbalordito delle enormi radici spuntare dal terreno ed avvolgerlo energicamente, mentre sopra di lui cresceva un’enorme quercia.
Ya: “Sei stato uno sciocco a cadere nella mia trappola. Adesso, ne pagherai le conseguenze.”
Yamato aumentò drasticamente la pressione esercitata sul corpo del nemico, stritolandolo fino ad ucciderlo.
Nel frattempo Juugo, sudava freddo. Era riuscito ad eliminare due delle copie di Kakashi uscendone lievemente ferito, ma le restanti, avvicinandosi, gli impedivano qualsiasi mossa offensiva.
Juugo: “No, maledizione!”
I quattro cloni si lanciarono all’unisono contro il membro del team Taka, immobilizzandolo.
Kakashi: “Katon: Goukakyuu no Jutsu (Arte del Fuoco: Tecnica della Palla di Fuoco Suprema).”
Il jutsu di Kakashi colpì il rivale e fece esplodere i Kage Bushin elettrici che lo fulminarono, mortalmente.
 

Non molto distante i due rivali di sempre: Naruto Uzumaki e Sasuke Uchiha si apprestavano a scambiarsi una nuova serie di attacchi.
Na: “Fuuton: Atsugai (Arte del Vento: Repressione)!
Sa: “Amaterasu!”
Naruto dovette tuffarsi di lato ed evitò per un soffio il getto di fiamme nere generate dal Mangekyou Sharingan.
Sa: “Non potrai sempre sfuggire di fronte al tuo destino!”
Na: “Cosa ti fa credere che stia scappando?”
Sa: “Mph, ti rimane chakra sufficiente per eseguire una sola tecnica e nessun jutsu può reggere il confronto con l’Amaterasu. Adesso ti finirò!”
Sa: “Enton: Kagutsuchi (Arte della Fiamma: Kagutsuchi).”
Attingendo alle fiamme eterne dell’Amaterasu, precedentemente utilizzato, e modellandole, Sasuke creò numerosissimi aghi infuocati a mezz’aria, con cui circondò l’Uzumaki.
Sa: “A differenza delle normali Katon no Jutsu, le fiamme nere dello Sharingan bruciano per l’eternità, quindi anche solo un graffio fatto da questi senbon risulterà letale!”
In risposta a tutto ciò Naruto aveva velocemente srotolato sul terreno una lunga pergamena.
Sa: “Speri che quell’inutile pergamena possa salvarti?” disse con un ghigno.
Sa: “Addio, Naruto” sentenziò, mentre lanciava le sue armi di fuoco infernale.
Na: “Adesso! Fuuin Jutsu: Fuuka Houin (Tecnica di Confinamento: Soppressione del Fuoco).”
Immediatamente, dalla superficie del rotolo, si sprigionò un vapore che catturò ed intrappolò gli aghi infuocati all’interno della pergamena sui cui apparve il kanji “Sigillo”.
Sasuke aveva osservato sbalordito l’effetto di quella tecnica sconosciuta.
Sa: “Come… ci sei riuscito?”
Na: “Eh eh! Questa tecnica è stata utilizzata per la prima volta dall’Ero-sennin nel suo combattimento contro Itachi Uchiha. Dato che è l’unico jutsu in grado di fermare l’Amaterasu, ho pensato bene di apprenderlo, sapendo che mi sarebbe tornato utile in un eventuale combattimento contro te o contro tuo fratello.”
Sa: “Sei stato bravo, lo ammetto. Ma, così facendo hai completamente esaurito la tua scorta di chakra!”
Aveva ragione: Naruto era piegato in ginocchio e respirava a fatica.
Na: “Maledizione, ho usato troppa energia per quella tecnica di Sigillo. Ma ho ancora un asso nella manica da svelare!” pensò, mentre prendeva il secondo dei tre rotoli di pergamena che portava legati alla cintola.
Na: “Kuchiyose no Jutsu (Tecnica del Richiamo)!”
Grazie al rotolo Naruto evocò una sua copia, precedentemente lasciata al Monte Myoboku.
Sa: “Percepisco un potentissimo chakra provenire da quel Kage Bushin. Mi chiedo cosa sia” pensò esaminandolo con lo Sharingan.
Na: “Questo clone ha accumulato energia naturale per tutta la durata del nostro combattimento. E tempo di trasferirla nell’originale!” disse facendo scomparire il Kage Bushin.
Na: “Modalità Eremitica, attivazione!”
Il livello di chakra del Ninja biondo aumentò improvvisamente in modo esponenziale, rinvigorendolo e donandogli maggiore potenza.
Sa: “Capisco, un’ottima strategia quella di lasciare le tue tecniche migliori per ultime.”
Na: “Già, un bel piano, soprattutto se unito a un pizzico di furbizia. Kage Bushin no Jutsu (Tecnica Superiore della Moltiplicazione del Corpo)!”
Quattro cloni spuntarono alle spalle di Sasuke, afferrandogli gli arti superiori e inferiori ed immobilizzandolo.
Naruto, invece, preparava la sua tecnica più devastante con il supporto di altre due copie che lo aiutavano nella manipolazione della forma e nell’aggiunta del chakra di tipo Vento al jutsu.
Na: “Con questa tecnica, io ti sconfiggerò! Senpou – Fuuton: Rasenshuriken (Arte Eremitica – Arte del Vento: Rasenshuriken)!
L’Uchiha non riuscì ad evitare la tecnica, lanciatagli contro dal rivale ma, prima che fosse avvolto dall’esplosione, Naruto lo vide sussurrare un'unica parola: “Susanoo”.

 

Angolo dell’Autore
Sebbene uno dei due combattimenti sia terminato, l’altro imperversa senza sosta! Il Rasenshuriken sarà stato sufficiente per mettere Sasuke K.O.? Ma soprattutto, chi la spunterà alla fine: l’Uchiha grazie ai poteri temibili dell’EMS o Naruto, grazie all’incredibile potenza delle Arti Eremitiche? Per il resto ringrazio di cuore Wolfeyes e Mente libera per le loro recensioni e tutti quelli che seguono o anche solo leggono questa fanfiction. Arrivederci al prossimo capitolo!


Indice nomi – Traduzione
Senbon – Aghi (utilizzati come armi da alcuni Ninja)

 

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Capitolo 9
*** Sennin Mode vs Kekkei Genkai ***


Sennin Mode vs Kekkei Genkai


Naruto osservava con una certa inquietudine il profondo cratere provocato dall’esplosione del Rasenshuriken. Era sicuro di aver colpito il bersaglio, ma conosceva fin troppo bene le numerose abilità di Sasuke e l’eventualità che l’Uchiha avesse attivato il terzo potere del Mangekyou Sharingan, quello più temibile, per difendersi dal suo jutsu, lo preoccupava molto.
I suoi dubbi vennero dissipati quando vide Sasuke emergere lentamente dal cratere, avvolto da un’enorme guerriero spirituale di colore viola.
Sasuke: “Lo ammetto, mi avresti ucciso se non fossi riuscito a materializzare in tempo il Susanoo. Ma adesso non hai più alcuna speranza di vincere questo combattimento, perirai e con te tutti gli abitanti di Konoha.”
Naruto, nel frattempo aveva formato, con l’aiuto di due cloni, un Rasengan in entrambe le mani e si era scagliato contro il nukenin moro, cercando di fare breccia nella difesa del Susanoo.
Na: “Senpou: Rasenrengan (Arte Eremitica: Doppio Rasengan)!”
Nonostante l’elevata potenza dell’attacco subìto, lo scudo del guerriero spirituale non si scalfì, e l’Uzumaki dovette indietreggiare rapidamente per non rischiare di essere colpito dal contrattacco di Sasuke.
Sa: “E’ del tutto inutile! La difesa assoluta di un Susanoo sviluppato completamente è come una barriera impenetrabile: nessuna tecnica Ninja, che sia essa Ninjutsu, Genjutsu o Taijutsu, può infrangerla.”
Na: “Purtroppo ha ragione. Quel jutsu unisce i due principi fondamentali delle Arti Marziali: una difesa perfetta e un’arma di offesa potentissima” pensò, mentre si portava a distanza di sicurezza.
Sa: “Adesso, tocca a me attaccare!” disse, mentre il guerriero evocato dallo Sharingan estraeva una strana spada fatta interamente di puro chakra.
Sa: “Dopo essermi fatto trapiantare gli occhi di mio fratello Itachi, sono riuscito a portare al livello finale il Susanoo e ad ottenere la Totsuka no Tsurugi!”
Naruto rotolò sul fianco per evitare il tremendo colpo di spada che si abbatté al suolo con forza spaventosa, solcando il terreno.
Il Susanoo attaccò quindi con un fendente orizzontale che il biondino evitò saltando in verticale per diversi metri.
Na: “Dannazione, sono troppo vulnerabile adesso!”
Sa: “Sei finito!” sentenziò, mentre il suo guerriero cercava di trafiggere il nemico con un affondo.
Na: “No!”
 

Intanto, Yamato, dopo aver finito il proprio avversario, aveva rilasciato il Mokuton no Jutsu precedentemente utilizzato e ora andava incontro al suo compagno di team Kakashi che aveva anche lui concluso rapidamente il proprio scontro.
Yamato: “Kakashi-senpai, sta bene?”
Kakashi: “Va tutto bene: quel bestione era forte ma attaccava senza seguire una strategia precisa, è stato facile sconfiggerlo.”
Ya: “Davvero Sasuke aveva così poco a cuore i propri compagni di squadra da mandarli incontro a morte certa solo per guadagnare un po’ di tempo?”
Kak: “Beh, conoscendolo non li avrà mai considerati come veri amici, ma piuttosto come alleati a lui legati da interessi comuni. Inoltre, probabilmente, ignorava che Konoha avrebbe inviato tre fra i suoi migliori shinobi in soccorso di Naruto.”
Ya: “Ha ragione, è molto probabile.”
Kak: “In ogni caso dobbiamo sbrigarci, abbiamo perso troppo tempo qui.”
Kakashi e Yamato ripresero rapidamente la loro corsa, dirigendosi verso il luogo del combattimento fra il Ninja biondo di Konoha e l’ultimo discendente rimasto del clan Uchiha.
Ya: “Senpai, pensa che Naruto stia bene?”
Kak: “Di lui non mi preoccupo, in fondo è il Ninja più imprevedibile di tutto il villaggio, riesce sempre a cavarsela in un modo o nell’altro” disse, sorridendo al di sotto della maschera che gli copriva gran parte del volto.
Kak: “Piuttosto, mi preoccupo per la condizione di Sai: non è da lui commettere sciocchezze, ma spero comunque che non si sia gettato a capofitto nella battaglia, perché altrimenti…”
Ya: “Altrimenti?”
Kak: “… speriamo che Sasuke sia stato mosso da pietà e che non l’abbia ucciso.”
 

Naruto era riuscito ad evitare l’affondo della spada del Susanoo sfruttando un Kage Bushin che lo aveva lanciato a diversi metri di distanza da quella temibile arma. Tuttavia era stato ferito ad una spalla e sebbene il taglio fosse piuttosto superficiale, pulsava in modo doloroso e bruciava terribilmente.
Sa: “La Spada di Totsuka è un arma molto speciale: oltre ad essere la più potente ed affilata fra le lame, intrappola i nemici trafitti in un genjutsu eterno! Sei stato colpito solo di striscio ma la ferita è molto più grave di quel che sembra. Se non verrai soccorso entro poco tempo morirai tra atroci dolori!”
Na: “Maledetto!” disse con la voce rotta dal dolore lancinante.
Sa: “Non stare in pena. Tra poco porrò fine al tuo dolore e alla tua soffer..”
Na: “NON LO ACCETTO!”
Sa: “Cosa?”
Na: “Ti ho inseguito per tre lunghissimi anni, mi sono allenato avendo come unico obbiettivo il riportarti al villaggio. Adesso che ne ho l’opportunità non mi farò fermare da una stupida tecnica Ninja!”
Sa: “E’ la sua determinazione a donargli questa forza sconfinata?” si chiese, vedendo il rivale rimettersi in piedi seppure a fatica, pronto a proseguire lo scontro.
Na: “Tajuu Kage Bushin no Jutsu (Tecnica Superiore Estrema della Moltiplicazione del Corpo).”
Questa volta, Naruto materializzò ben duemila cloni pronti ad eseguire i suoi ordini.
Na: “Oltre al Rasenshuriken sono riuscito a sviluppare un altro jutsu di elevata potenza partendo dal Rasengan. Questa tecnica è in grado di ferire gravemente persino un Bijuu! Neanche lo scudo del Susanoo potrà resistergli!”
Nel frattempo le copie avevano creato, in gruppi da due, un Rasengan a testa. Dopo che i Kage Bushin, usati come supporto per la tecnica, scomparvero, mentre i restanti, attingendo al chakra naturale della Modalità Eremitica, ampliarono i Rasengan fino a portarli al livello Titanico. Fatto ciò tutti i cloni, guidati dallo stesso Naruto, si scagliarono contro il nemico.
Na: “Senpou: Chou Oodama Rasentarengan (Arte Eremitica: Rasengan Titanico Multiplo)!”
Più di mille Rasengan Titanici si abbatterono sullo scudo del guerriero spirituale che pian piano, sotto l’incredibile potenza dell’attacco, iniziò ad incrinarsi ed incredibilmente s’infranse.
Sasuke, dopo la scomparsa del Susanoo, venne travolto dall’enorme quantità di colpi e ferito brutalmente.
Quando Naruto concluse l’attacco facendo sparire i Kage Bushin, l’Uchiha era piegato in ginocchio, sanguinante e apparentemente privo di forze.
Sa: “E’ assurdo, l’indistruttibile Specchio di Yata ridotto in mille pezzi da un inutile Genin…”
Na: “Non importa che sia un Genin o che non appartenga a un clan Ninja famoso o che non possegga alcuna Abilità Innata! Ti ho già detto che farò di tutto per sconfiggerti e riportarti a Konoha, anche superare i miei stessi limiti!
Sa: “Allora dimostrami quanto è forte la tua determinazione! Katon: Gouryuuka no Jutsu (Tecnica del drago di fuoco Supremo).
Naruto evitò facilmente i due proiettili infuocati a forma di dragone.
Na: “La tua mira è davvero peggiorata!”
Sa: “Il mio attacco non era diretto a te.”
Effettivamente i due draghi erano saliti in cielo e avevano colpito una delle nuvole presenti che aveva cominciato a scurirsi formando un cumulonembo.
Sa: “Verrai sconfitto dalla forza della natura e dei fulmini.”
Na: “Cosa intende fare?” si domandò mentre il rivale aveva fatto partire dei filamenti elettrici dalla mano destra che si erano diretti verso la nuvola temporalesca.
 


Angolo dell’Autore
Ecco il nuovo capitolo di questa lunga fanfiction. Spero sia di vostro gradimento perché d’ora in poi non potrò aggiornare regolarmente a causa dell’inizio del nuovo anno scolastico! Non preoccupatevi, mancano solo un paio di capitoli alla conclusione. Avete riconosciuto il jutsu di Sasuke? Se non ci siete riusciti, aspettate il nuovo capitolo per ulteriori spiegazioni!


Indice nomi – Traduzione
Sennin mode – Modalità Eremitica
Kekkei Genkai – Abilità Innata
Totsuka no Tsurugi – Spada di Totsuka
Genjutsu – Arte Illusoria
Ninjutsu – Arte Magica (lett. Arte della Furtività)

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Capitolo 10
*** Il Drago Purificatore ***


Il Drago Purificatore


Dopo il nuovo e potentissimo jutsu utilizzato da Naruto per annientare il Susanoo di Sasuke, le sorti del combattimento sembravano volgere a favore del Ninja biondo. Il nukenin, invece, era stato ferito gravemente e sanguinava in più punti.
Na: “Perché continui a combattere? Ho neutralizzato il tuo Sharingan, sei sfinito e non hai più alcuna nuova tecnica con cui attaccarmi. Non voglio ucciderti, se ti dichiarerai sconfitto ti porterò a Konoha, ti farò curare e mi assicurerò che nessuno possa farti del male.”
Sa: “Se non ricordo male, poco tempo fa ti ho fatto la stessa domanda. Allora mi hai risposto che avresti continuato a lottare fino alla fine per tenere fede al tuo credo Ninja. Anch’io possiedo ideali che intendo perseguire fino alla morte! Sono ideali di vendetta e di giustizia. Inoltre, stai commettendo un gravissimo errore: fossi in te non sarei così clemente con un avversario non ancora al tappeto” disse, mentre un lampo squarciava il cielo, adesso di colore grigio scuro.
La nuvola temporalesca generata dalla Tecnica del drago di fuoco Supremo si era espansa e aveva provocato una vera e propria tempesta. Una fittissima pioggia iniziava a battere il terreno e ad infradiciare le vesti dei due guerrieri Ninja e un’intricata rete di fulmini rischiarava il cielo plumbeo.
Dopo essersi rialzato, Sasuke aveva fatto partire dal palmo della mano destra alcuni filamenti elettrici diretti verso l’occhio del ciclone.
Na: “Ha intenzione di utilizzare l’elettricità dell’atmosfera per attaccare?” si domandò pronto ad anticipare l’offesa di Sasuke.
Na: “Fuuton: Shinkuudaigyoku (Arte del Vento: Grande Sfera del Vuoto).
Sa: “Amaterasu!”
Il fuoco infernale respinse l’attacco di Naruto e creò un muro invalicabile di fiamme fra il Ninja biondo di Konoha e il nukenin moro.
Na: “Dannazione, non posso usare nuovamente la Fuin Jutsu per sigillare l’Amaterasu poiché rischierei di privarmi delle energie necessarie per continuare alla pari il combattimento.”
Nel frattempo i fulmini sembravano concentrarsi in un unico punto della volta celeste ed assumevano una strana ed imponente forma animale.
Sa: “Kirin!”
Improvvisamente le nuvole si aprirono ed apparve un terrificante ed enorme drago elettrico.
Naruto osservava, impotente, la scena, sbalordito da quella spaventosa manifestazione di potere.
Na: “Come fai a possedere ancora così tanto chakra?”
Sa: “Questa tecnica non utilizza esclusivamente il mio chakra Raiton ma sfrutta la forza e il voltaggio dei veri fulmini risultando molto più potente di qualsiasi jutsu elettrico utilizzato da normali shinobi. Mi basterà dirigere la sua forza su di te per finirti. Un fulmine viaggia ad una velocità più elevata di quella del suono, non riuscirai mai ad evitarlo!”
Na: “Maledizione!” imprecò, paralizzato dalla paura.
Sa: “Adesso…”
Kakashi: “Fermati!”
Sasuke vide, incredulo, il suo vecchio sensei e l’ANBU di Konoha arrivare di corsa sul luogo del combattimento, fiaccati dalla lunga corsa, ma determinati ad impedirgli di far del male a Naruto.
Sa: “Kakashi, Yamato, è un piacere rivedervi anche se in momento così spiacevole” disse con sarcasmo.
Ya: “Adesso siamo in tre contro uno. Arrenditi ed eviteremo di usare le maniere forti!”
Sa: “Vedo che oltre al baka qui presente anche voi possedete un curioso senso dell’umorismo. Nessuno qui è al mio livello perciò, non intromettetevi.”
Ya: “L’hai voluto tu!” gridò, pronto a scagliarsi contro il nemico.
Kak: “Fermo, Tenzo!”
Sa: “Enton: Kagutsuchi (Arte della Fiamma: Kagutsuchi).”
Yamato riuscì a fermarsi in tempo prima di venire avvolto dalle fiamme dell’Amaterasu che circondarono l’area intorno a Naruto e Sasuke, impedendo l’accesso ai due Ninja più anziani.
Kak: “Maledetto, ci ha reso impossibile intervenire.”
Sa: “Adesso, possiamo continuare indisturbati” sentenziò con un mezzo sorriso sulle labbra mentre riprendeva il controllo della sua micidiale tecnica.
 

Fu probabilmente il suo sesto senso a far destare completamente Sakura dallo stato di dormi-veglia in cui era caduta.
Sakura: “Naruto è in pericolo” mormorò, alzandosi e correndo verso l’uscita.
Ciò che vide una volta in strada la terrorizzò: un gigantesco essere simile a un drago costituito da energia elettrica si ergeva imponente sulla pianura dove Naruto e Sasuke Uchiha lottavano.
Sakura iniziò a correre a perdifiato, urlando come se il nukenin potesse sentire le sue grida.
Sak: “Sasuke, fermati, non farlo!”
Inciampò e cadde malamente al suolo. Disperata, scoppiò in lacrime non riuscendo a rialzarsi.
Sak: “Noooooooooooo!” pianse, mentre osservava impotente il Kirin scendere rapidamente sul bersaglio.
 

Sa: “La tua testardaggine ti è costata molto. Adesso, perderai tutto in un attimo: annullerò le tue ambizioni, ti strapperò ai tuoi affetti e, soprattutto, spezzerò il nostro vecchio legame di amicizia!”
Sa: “Raimei toto nomi chire!”*
Con un rapido movimento del polso il nukenin impartì al Kirin il comando di attacco. Quest’ultimo risalì momentaneamente fra le nuvole prima scendere rapidamente e colpire con una forza tremenda il Ninja biondo di Konoha.
La potenza dell’attacco fu tremenda: il terreno sotto ai piedi del Ninja biondo si sbriciolò come se fosse creta, creando un profondissimo cratere fumante di cui a stento si riusciva a vedere il fondo, mentre l’assordante rumore della deflagrazione risuonò in tutto il paese del Fuoco.
Kak: “Naruto…”
Ya: “Non è possibile…”
Sa: “E’ tutto finito” affermò il Ninja moro osservando lo spaventoso risultato del suo jutsu.

 

Angolo dell’Autore
Sento di aver commesso quasi un suicidio dato che tutti quelli che seguivano la storia (o quantomeno la recensivano) tifavano apertamente per Naruto… Spero che il vostro parere sul capitolo non sia eccessivamente influenzato dall’esito dello scontro. In ogni caso, aspettate prima di scrivere eventuali recensioni critiche sulla trama: la fanfiction non è ancora terminata ed ho in serbo per voi una sorpresa! Per concludere ho un piccolo favore da chiedervi: vi sarete sicuramente accorti che ho trascritto la frase che Sasuke pronuncia davanti al fratello Itachi quando utilizza per la prima volta il Kirin. Dato che la ritengo una delle frasi più celebri del manga/anime ho preferito lasciarla in giapponese limitandomi a scrivere la pronuncia in caratteri latini. Purtroppo, essendomi esclusivamente affidato a Google per trovarla è probabile che la frase sia scorretta dal punto di vista grammaticale. In tal caso prego chiunque possa fornirmi una versione corretta di inserirla nello spazio recensioni. Arrivederci al prossimo (ed ultimo) capitolo della mia storia!


Indice nomi – Traduzione
*Raimei toto nomi chire! – Sparisci con il rombo del Tuono!
Baka – Stupido

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Capitolo 11
*** La Realtà celata ***


La Realtà celata


La porta dell’ufficio dell’Hokage si spalancò facendo trasalire la stessa Tsunade intenta a parlare con la sua assistente Shizune.
Tsunade: “Cosa diavolo sta succedendo adesso?”
Sakura entrò trafelata nella stanza, pallida e in lacrime.
Tsu: “Sakura? Cos’hai?”
Sak: “Tsunade-sensei, Naruto è stato sconfitto!” disse con la voce incrinata dal pianto.
Shizune: “Cosa?”
Tsu: “E’ impossibile, ho inviato Kakashi e Yamato ad aiutarlo! Sasuke non può aver sconfitto l’intero team 7!”
Shi: “Inoltre, come fai ad esserne così sicura?”
Sak: “Ho visto chiaramente un drago elettrico innalzarsi in cielo, solo Sasuke è in grado di utilizzare un Raiton no Jutsu così potente. Poi, è avvenuto tutto in un lampo: il drago ha iniziato la sua discesa e ha colpito il suolo con forza tremenda, c’è stato un terribile fragore e, credo che nessun essere vivente possa resistere a una tale carica…”
Shi: “Se Sasuke era davvero l’utilizzatore del jutsu è probabile che il suo obbiettivo fosse…”
Tsunade si limitò ad annuire senza pronunciare il nome dell’Uzumaki, troppo scioccata dalle recenti rivelazioni.
Tsu: “Invierò una seconda squadra di recupero. Dobbiamo riportare al villaggio Kakashi, Yamato e Sai ed eventualmente recuperare il corpo di…” deglutì, non riuscendo ancora ad accettare quella tragica ipotesi, sperando con tutto il cuore che il biondino alla fine fosse riuscito a salvarsi, magari svelando una delle sue innumerevoli e sorprendenti tecniche.
Shi: “Non ce n’è bisogno.”
Sak: “Perché?” chiese preoccupata.
Shizune indicò due figure che camminavano lentamente dirette alla magione, ben visibili dalle finestre dell’ufficio. Pur faticando inizialmente ad identificarle, Sakura e Tsunade riconobbero infine Yamato e Kakashi. Mentre il primo portava sulle spalle il corpo di Sai, probabilmente svenuto, il Ninja Copia aveva in mano un oggetto che Sakura subito riconobbe e che la fece sbiancare, un coprifronte del Villaggio della Foglia: il coprifronte di Naruto.
 

Sasuke si spostava velocemente fra i rami degli alberi, diretto verso il suo rifugio segreto, ai confini occidentali del paese del Fuoco. Avrebbe voluto compiere immediatamente la sua tanto agognata vendetta, sterminando Konoha ,ma le ferite riportate nel combattimento erano risultate molto gravi e se non se ne fosse occupato immediatamente, avrebbe rischiato di perdere troppo sangue. Naruto, inoltre, si era rivelato molto più abile di quanto pensasse, forse anche più forte di Itachi, e per tenergli testa aveva consumato molto chakra: non sarebbe riuscito a sfruttare a pieno le sue forze in un eventuale scontro contro gli shinobi che proteggevano il villaggio.
Sasuke: “Non potrò utilizzare lo Sharingan per diverse settimane” pensò, mentre scendeva in uno spiazzo erboso e si avvicinava al masso che celava il suo nascondiglio.
Poco male: le vendette migliori si gustano fredde e si sarebbe preso tutto il tempo necessario per ristabilirsi e recuperare le forze. Dopo che Karin aveva abbandonato il team Taka, non avendo più a disposizione l’esperienza di un Ninja Medico, si era arrangiato, procurandosi l’attrezzatura e il materiale sufficienti per il primo soccorso.
Sa: “Kai!” disse, rilasciando il sigillo che proteggeva l’entrata del covo da curiosi e da Ninja nemici.
Prese della garza con cui iniziò a fasciarsi le ferite sanguinanti sulle braccia e sul torace.
Dopo aver finito si lasciò cadere sulla branda che aveva allestito in un angolo della stanza.
Sa: “In fondo, mi è quasi dispiaciuto doverlo eliminare, è stato un valido rivale in tutto questo tempo, ma gli avevo ripetuto diverse volte di arrendersi: questo è ciò che succede a chi mi mette i bastoni fra le ruote!” pensò, mentre indossava un'altra casacca, sostituendo quella sporca di sangue usata nel combattimento.
Infine, prima di scivolare in un sonno vigile, mormorò alcune tremende parole contro il suo antico villaggio Ninja.
Sa: “Goditi questi tempi di pace, cara Konoha, perché saranno gli ultimi prima della tua totale distruzione!”
 

Una piccola figura, somigliante ad un adolescente biondo, camminava barcollando lungo il sentiero che portava al Villaggio di Kumo nel paese del Fulmine.
Naruto: “Diamine, questa volta ci è mancato davvero poco!” sbuffò, mentre andava avanti con la sola forza di volontà.
Pensò ancora una volta a come era riuscito a salvarsi: dopotutto era stato molto bravo a non perdere il controllo della situazione e ad utilizzare l’ultimo rotolo di pergamena che si era legato alla vita. Su di esso aveva impresso gli stessi caratteri che lo Yondaime Hokage, suo padre, utilizzava per la sua tecnica della dislocazione istantanea. Non era ancora riuscito a padroneggiare quel jutsu, perciò era riuscito solamente a teletrasportarsi nei dintorni del primo luogo amico che era riuscito a pensare.
Entrando nel villaggio, il cui capo era lo Yondaime Raikage, immerso nei suoi pensieri, sbatté contro un uomo, finendo a terra.
Alzò la testa per osservare la figura contro cui si era scontrato: si trattava di un uomo piuttosto giovane, con un codino biondo, gli occhiali da sole neri e diverse spade portate in un’unica strana custodia sulla schiena.
…“Cosa, Naruto?” domandò l’uomo.
Il Ninja biondo sorrise, riconoscendo il fratello adottivo del Raikage.
Na: “Killer Bee, non sai quanto sia felice di vederti” disse, prima di svenire, esausto.

 

Angolo dell’Autore
Finalmente ci sono riuscito! Devo ammettere che questo capitolo si è rivelato il più complicato da scrivere dati i numerosi impegni e contrattempi. Come avrete notato però la storia non finisce qui! Ho intenzione di scrivere un seguito ma purtroppo non credo di riuscirci prima delle vacanze natalizie. Ringrazio di cuore tutti quelli che hanno seguito, apprezzato e recensito (e spero recensiranno) questa mia prima storia. Grazie ancora e arrivederci!


Indice nomi – Traduzione
Kai! – Rilascio! (formula utilizzata per annullare i Genjutsu e i Sigilli più semplici)
Kumo – Villaggio Ninja della Nuvola
Yondaime – Quarto   

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