Questa non è giornata da compiti!

di Ellie__
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Pensieri per la testa ***
Capitolo 2: *** Migliori amici ***
Capitolo 3: *** I segreti con Scorpius hanno vita breve ***
Capitolo 4: *** In love? ***
Capitolo 5: *** Non è che sei gay? ***



Capitolo 1
*** Pensieri per la testa ***


Questa non è giornata da compiti!

 

Scorpius Malfoy era in biblioteca per finire il suo tema di pozioni già da un po’, mancava poco alla cena e non aveva ancora trovato una conclusione adatta.

Sbuffò.

Accanto a lui, il suo migliore amico Albus Potter era praticamente disteso sul tavolo, incapace di sedersi in una posizione normale. Aveva anche preso sonno per qualche minuto, ma poi il libro di Scorpius era caduto finendogli sul piede e facendolo svegliare di soprassalto. E urlare, anche. “Accidenti, Scorpius! Stavo dormendo, fai attenzione!”  Qualcuno sibilò di far silenzio, ma Albus non ci badò. ll biondino che gli sedeva accanto lo guardò distrattamente, rimbeccandolo: “Dai, Potter non fare la ragazza, è un libro, non un mattone!” Emise una piccola risata e continuò a guardare il suo tema incompiuto.

Erano lì da quasi due ore, ma non aveva fatto alcun progresso; la verità è che non era proprio giornata per fare i compiti, Scorpius  aveva la testa sulle nuvole, non ci pensava proprio a Pozioni e non vedeva l’ora di andare a dormire, proprio come aveva ricominciato a fare Albus. –Che scansafatiche di amico- pensò sorridendo. Il biondo si arrese di fronte ai suoi compiti e decise che ci avrebbe pensato dopo, o magari avrebbe chiesto ad Al di prendere spunto dal suo tema, ovvero copiarlo. Questa sì che era un’idea, Albus era davvero un mago in pozioni! -Ahah che battuta pessima Scorpius-.

 Il ragazzo accantonò i suoi libri in un angolo del tavolo, mettendoli uno sopra l’altro, quasi per costruirsi un fortino dietro al quale stare per non farsi beccare a spiare le persone. Ma lui non voleva spiare tutti, mica era lo stalker ufficiale di Hogwarts! Scorpius Malfoy aveva un solo chiodo fisso in testa e nessuno, nemmeno il suo migliore amico, ne era a conoscenza.

C’era una ragazza nel suo cuore, malgrado non tutti fossero certi che lui lo avesse, un cuore. Non che fosse cattivo, era solo un po’ cinico  quando desiderava esserlo; e poi aveva spezzato il cuore a decine di ragazze ad Hogwarts, tutte si erano illuse che quella con Scorpius fosse la grande storia della loro vita, ma il ragazzo voleva solo divertirsi ed era stato con ognuna di loro solo per divertimento.

Era libero da qualunque unione sentimentale ed era sempre stato felice così, si divertivano troppo lui e Al, a commentare ogni ragazza che passasse loro accanto e a fare la classifica delle più “fighe”. Da qualche tempo però, qualcosa era cambiato e non gli piaceva poi più di tanto “fidanzarsi” e mollare le ragazze di continuo.

Era single da più di due mesi ormai. Un vero record per Scorpius Malfoy, il ragazzo che tutta Hogwarts (le ragazze intendo, ma magari anche qualche ragazzo poteva averci fatto un pensierino) considerava così irrimediabilmente bello. Perché Sciorpius era bello, e anche parecchio. Era alto, magro, ma anche con un fisico muscoloso, aveva dei ribelli capelli biondi che con il vento si scompigliavano mandando in estasi tutte le ragazze che lo guardavano nel raggio di mezzo chilometro, e degli occhi azzurri, quasi glaciali. Anche Albus aveva dei begli occhi, verdi splendenti, e quando erano in giro insieme, il che accadeva praticamente sempre, da quando si erano conosciuti e avevano fatto amicizia al primo anno, mandavano in fibrillazione le ragazze di ogni età. Insomma, avete capito, Scorpius ed Al erano due fighi da paura.

Il biondo stava fissando da un bel po’ un punto davanti a lui, nascosto dietro il suo muro di libri, in direzione di una bella ragazza dai capelli rossi e boccolosi, un viso dolce e delle lentiggini appena accennate sul volto. Era lei la ragazza che da ormai due mesi era entrata come un fulmine a ciel sereno nella mente del bel Malfoy e che tardava ad andarsene. Il giovane all’inizio non aveva fatto molto caso a questo improvviso interesse per la Rossa ma accorgendosi che anche dopo molti giorni non riusciva a togliersela dalla testa, aveva iniziato a preoccuparsi: possibile che lui, Scorpius Malfoy, cuore di ghiaccio, si fosse innamorato per davvero? No, vabbè, innamorato no, si fosse preso una sbandata, una cotta colossale per una ragazza?

Ma quella dai capelli rossi non era una ragazza, era la ragazza. Rose Weasley, cugina del suo migliore amico, Grifondoro, e per niente interessata ai ragazzi. Non a lui, almeno. Si conoscevano appena,  Rose l’aveva visto qualche volta a casa del cugino, dove era solita andare durante le vacanze, ma si erano appena rivolti la parola. Lei e Albus invece erano legati da un legame più forte di quello che c’è normalmente tra cugini; si conoscevano dalla nascita, erano come fratelli, nonché migliori amici.

Scorpius era ancora occupato a guardare Rose, pensando al suo profumo,che gli era rimasto impresso quando per sbaglio, qualche settimana prima, lei era inciampata e lui l’aveva sorretta mentre Rose gli andava malamente a sbattere contro. Wow. Scorpius doveva avere proprio una faccia stupida mentre pensava a tutto questo, perché si accorse che Al lo stava guardando di sottecchi con un sorriso interrogativo.

“Hei, bella addormentata, finalmente!” disse Scorpius, distogliendo in fretta lo sguardo da Rose e arrossendo lievemente.  Al sorrise: “Amico, guarda che io sono sveglio da dieci minuti buoni, tempo che ho passato ad osservarti mentre tu come uno scemo guardavi Ro…”

“Ma che dici, non stavo guardano tua cugina!” rispose spiccio e un po’ a disagio Malfoy.

Dopo un attimo di silenzio, trascorso a pensare a quello che l’amico gli aveva appena detto, Albus lo guardò sbarrando gli occhi, ma anche un po’ divertito dalla bizzarra affermazione del suo migliore amico.

“Hei Scorpius, guarda che lo so che non stavi guardando Rose, parlavo di Romilda, quella bionda, stavi fissando lei no??”

“Mmmm...”

“Che ti prende? Hai fame?”

“Sempre a pensare al cibo, Al! No, è che…insomma…”

Scorpius Malfoy, era arrossito.

L’amico lo guardava a bocca aperta, non riusciva a crederci.

“Scorpius! Tu sei arrossito! Oddio, non ci posso credere, Scorpius!!”

“Ssh, abbassa la voce, scemo, siamo in biblioteca!”

Malfoy guardava Albus con uno sguardo che si sarebbe potuto definire quasi terrorizzato, se solo tutti non avessero saputo che il biondo non aveva mai paura. O forse sì? Paura forse no, ma in quel momento Scorpius era davvero in imbarazzo e Albus non ci stava capendo più nulla.

 “Ti prego, Scorpius, dimmi cosa stavi facendo, mi fai preoccupare, guardati.”

Malfoy era sempre più agitato, ma ormai doveva dirlo ad Al, era il suo migliore amico. Fece un respiro profondo e pronunciò le parole che da un paio di giorni gli frullavano in testa.

 “Ecco…Al, giuri che non ti arrabbi?” fece, con un’insolita espressione da cane bastonato.

“Ma no, scemo, dai, parla!”

“Ok…-Scorpius non sembrava molto convinto ma ormai c’era dentro fino al collo-io..iocredochemipiacciatuacugina.”

“EEH? Non ho capito niente”

Un sospiro. “Io credo che mi piaccia tua cugina .”

Silenzio.

-Adesso mi uccide, mi fa a pezzi, mi dà in pasto ad un ippogrifo, me lo sento.-

Fortunatamente per Scorpius, non successe nulla di tutto ciò che si aspettava, ma il ragazzo aveva comunque una paura matta della reazione dell’amico. Albus lo guardò fisso per circa due minuti, durante i quali Scorpius credette di morire per incenerimento, poi il suo sguardo si addolcì.

“Ahah amico, non sei l’unico, mezza Hogwarts sbava dietro a Dominique, e sinceramente se non fosse mia cugina un pensierino me lo farei anch’io”, rispose Albus malizioso.

 “Ma no Al, non hai capito, non parlavo di lei! Mi piace Ro…”

“Roxanne?? Eppure mi pareva che mi avessi detto che non era proprio il tuo tipo…“

“Ma no, maledizione, Albus! Rose, mi piace ROSE!!

”Cosa?? Rose, mia cugina Rose, stai scherzando!!”

“Io…no, sono serio!” rispose il biondo, anche un po’ infastidito.

 E Albus rise. Rise per cinque minuti buoni, mentre l’amico lo guardava disperato, e anche quando furono sbattuti fuori dalla biblioteca continuò a ridere.

“Non ci posso credere, tu, innamorato di mia cugina! ”

“Stai zitto per favore, Al!!”

“Sìssì…ahahaha”

“Senti..tu ovviamente non dirglielo, e…potresti farmela conoscere?”

Albus lo guardò e gli disse, soffocando una risata: “Ma certo biondino innamorato!”

Scorpius accennò un lieve sorrisetto verso l’amico, prese i suoi libri e si incamminò, stranamente sollevato verso la Sala Grande.

 



È la mia prima, e finora ultima, fanfiction, vi prego abbiate pietà!

Ora come ora (è il 3.12.11) ho una mezza idea di continuarla :)

...se riesco a trovare tempo e ispirazione...

a presto, spero! 

Ellie

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Capitolo 2
*** Migliori amici ***


Era passato solo qualche giorno dall'interessante chiacchierata tra i due ragazzi e Scorpius scalpitava, per quanto la sua etichetta da Malfoy Serpeverde e di classe potesse permetterglielo, per conoscere Rose. Assaporò la parola. Conoscere. Finalmente! Era una vita che desiderava parlare con la Rossa, addirittura dal periodo in cui non gli piaceva ancora, ma non aveva mai avuto il coraggio di dirlo ad Al. Durante il loro terzo anno infatti, l'amico aveva notato Scorpius guardare un po' troppo insistentemente sua cugina, e, pensando che ci potesse essere qualcosa sotto, gli aveva ricordato, quasi per scherzo, che Rose faceva parte della sua famiglia e che lui non avrebbe esitato un attimo a proteggerla in caso il biondo le avesse fatto qualcosa. Parole scherzose, però con un fondo di verità. Scorpius l'aveva intuito subito che Al parlava sul serio, ma in quel periodo Rose non gli interessava; gli sarebbe piaciuto essere suo amico, certo, invidiava il fatto che Albus avesse accanto tutti i cugini, mentre lui era quasi da solo. Aveva però ritenuto che non fosse prudente dire all'amico del suo desiderio di approfondire la sua conoscenza con Rose, gli aveva fatto quel discorsetto solo perchè aveva notato che la osservava troppo spesso, figuriamoci cosa sarebbe successo se avesse confessato ad Albus di voler essere amico di sua cugina! Sarebbe stato colpito da gelosia fulminante, Scorpius ne era sicuro. Era così protettivo, Al. Adesso però non poteva proprio far finta di niente, voleva conoscerla, doveva conoscerla, era diventato quasi un bisogno, una necessità interiore, che gli avvolgeva lo stomaco in una strana morsa mai provata fino a quel momento dal bel ragazzo biondo. 


Scorpius era ancora disteso sul letto a riflettere quando Al lo riscosse in malo modo.

"Scorp muoviti, siamo in ritardo per Pozioni!!" 

"Ma chi se ne frega di Pozioni, vacci tu Al!"

Scorpius non era per niente appassionato della materia e se avesse potuto ne avrebbe fatto volentieri a meno, sostituendone tutte le ore con lezioni di volo, o al massimo, Difesa contro le Arti Oscure. Il ragazzo era infatti un grande appassionato di Quidditch, adorava volare, sentire l'aria sferzargli il viso, i capelli mossi dal vento, essere un tutt'uno con la sua scopa. Lo faceva sentire libero e si sentiva vivo, vivo davvero, lassù, da solo, in completa pace e tranquillità. Con poche persone Scorpius riusciva a provare queste sensazioni, non che ad Hogwarts ci fossero pregiudizi su di lui per il cognome che portava, anzi, molti volevano essergli amico, e le ragazze anche qualcosa di più, ma lui era per natura introverso e un po' timido e quando qualcuno di nuovo cercava di avvicinarlo si sentiva a disagio diventando, involontariamente, un po' scontroso. Il suo carattere non gli aveva impedito però di avere sempre attorno a sè uno stuolo di ragazze, che sospiravano per una sua smorfia, che solitamente scambiavano per un sorriso destinato a loro, e rischiavano l'infarto quando il ragazzo rivolgeva loro la parola, disinteressato, o meglio, interessato solo alla loro abilità sotto le lenzuola.

Al fece una faccia scocciata, non ne poteva più del rifiuto che il suo migliore amico provava per la sua materia preferita. Era Pozioni, che diamine! Mica Storia della Magia o Erbologia. Per quelle Al gli avrebbe dato ragione ovviamente, chi ama studiare le piante o tutti gli avvenimenti del mondo magico? Rose. La risposta gli venne subito in mente, ma scacciò il pensierò. Come si può odiare Pozioni? Poi fece un rewind e riflettè un secondo. Rose? Ecco come convincere Scorpius.

"Va bene Scorpius, io me ne vado, vorrà dire che il banco accanto al mio lo occuperà mia cugina. Tu divertiti qui da solo, a farti seghe mentali su di lei." Disse, con aria  maliziosa.

"T-tua cugina? Rose?"

"Sì, Rose, Scorpius, è così che si chiama. Ricordi? Capelli rossi, qualche lentiggine, molto carina...?"

"Sì ok, ho afferrato, smettila.-Scorpius era imbarazzato, appurò il moretto, ridacchiando sommessamente e ricevendo un'occhiataccia dal biondo- È che non mi ricordavo avessimo lezione con i Grifondoro oggi" 

"E invece sì" -rispose Al, sempre più divertito-"allora, ti ho convinto? Vieni?"

"Mmm sì dai, mi hai convinto, oggi non mi va di stare chiuso in camera facendo finta di avere la febbre, speriamo sia una lezione almeno passabile."

"Ti farà schifo come sempre Scorpius, ammettilo che hai decido di venire solo per vedere la tua bella." Ammiccò Al.

Oh quanto mi dà sui nervi quando si comporta così.

"Non capisco come tu faccia ad essere il mio migliore amico, Al, davvero. Probabilmente mi ero fatto di qualcosa di forte al primo anno."

Albus rise. "Oh lo so che in realtà mi ami, vieni qui, amore mio!" E gli si gettò letteralmente addosso cercando di dargli dei baci sulla guancia e abbracciandolo con forza.

Scherzava sempre così e Scorpius ogni volta cercava di divincolarsi senza successo. Con le guance tutte arrossate il ragazzo esclamò: "Albus, seriamente, non è che la tua è omosessualità repressa? Che schifo!(*) Non è che perchè siamo amici dobbiamo pomiciare qua in dormitorio!"

Sembrava serio ma in realtà il moro sapeva che a Scorpius facevano piacere quelle particolari attenzioni, solo in parte scherzose. Si volevano davvero bene. 

"Senza offesa ma preferirei scambiarmi queste effusioni con qualcun' altro, se capisci cosa intendo." Continuò malizioso il ragazzo.

"Brutto maniaco che non sei altro lascia stare mia cugina!"

"Eh no, caro mio, hai promesso che me l'avresti presentata, su andiamo che è tardi!" Ribattè allegro Scorpius.

"Te la presento solo se tiene e mani a posto senza comportarti da arrapato con lei" Rise Al.

Era sempre così quando erano insieme, ogni cosa che facevano o dicevano, anche la più stupida, diventava divertente, con l'altro.

Scesero dal dormitorio in fretta e ancora ridendo e si diressero verso l'aula di Pozioni, arrivando, come previsto, in ritardo di qualche minuto. Il professor Ridge, indispettito, alzò gli occhi sentendo le porta aprirsi, ma appena vide il volto trafelato di Albus, seguito da una testa bionda appartenente ad un ragazzo ormai senza fiato, fece un sorrisino. Non riusciva neanche lontanamente a moderare la sua predilezione per il figlio di Harry Potter; non per l'illustre padre, ma per la sua innata bravura, che fin da subito aveva reso Al il suo pupillo.

"Signor Potter, signor Malfoy, mi aspetto puntualità la prossima volta, o sarò costretto a togliere punti alla vostra casa."

Tutti sapevano che in realtà non l'avrebbe mai fatto, adorava troppo Albus, e questa palese preferenza per un alunno non era particolarmente apprezzata dagli studenti. 

"Ora sedetevi e prendete posto laggiù, dietro a Weasley e Barrymore."

I due si accasciarono stravolti sulle sedie, presero in fretta i libri, e la lezione riprese.

"Come stavo dicendo prima che fossi interrotto, oggi preparerete la Bevanda della Pace, trovate le istruzioni a pagina 394 del manuale, buon lavoro! "

Nè Scorpius nè Albus avevano però prestato attenzione alle indicazioni del professore, il primo troppo intento a squadrare Liam Barrymore e Rose che continuavano a scambiarsi occhiatine e sorrisini-soprattutto il ragazzo da questo punto di vista era abbastanza esplicito e questo al biondo non andava giù per niente-l'altro perchè era assai più divertente osservare il suo migliore amico incenerire con lo sguardo un povero ragazzo che faceva solo il filo a sua cugina.

Ah, l'amore!






(*) Volevo solo precisare che non sono assolutamente contraria a gay, lesbiche, bisessuali, o qualunque altra forma di lgbt. La frase di Scorpius è detta in modo un po' ironico.

Evvivaa, sono riuscita a continuare finalmente! Ho trovato l'ispirazione e spero vi piaccia, nostante sia un capitolo di passaggio :)

Vi prego, qualche recensione in più non sarebbe proprio disdegnata :D Possibile che così "tanta" gente abbia letto il primo capitolo e così poca l'abbia recensito?

Please, sono ben accette anche critiche e consigli, ma ovviamente non vi manderò indietro e complimenti XD 

A presto!

Ellie

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Capitolo 3
*** I segreti con Scorpius hanno vita breve ***


"Al sto andando in biblioteca, vuoi venire?" trillò Rose, con un tono di voce che aveva solo quando stava per andare a studiare nel silenzio di quel luogo poco popolato e impregnato dall'odore di migliaia di libri. 

E ti pareva!

"Ehm, Rosie, mi piacerebbe davvero, ma oggi non mi va tanto, ho…ehm… promesso a Scorpius che l'avrei aiutato a fare una cosa..." rispose elusivo Albus, non aveva proprio voglia di stare rinchiuso con quella bella giornata, e poi doveva assolutamente parlare col biondino, voleva vedere fino a che punto si sarebbe imbarazzato quando gli avrebbe chiesto delucidazioni sul suo comportamento alla vista di Rose e Liam...come se non ne conoscesse il motivo! In ogni caso sarebbe stato troppo divertente vederlo sussultare, cercando di negare l'evidenza, ovvero che questa volta si era preso davvero una bella cotta e che era geloso! 

A proposito di Rose e quel bellimbusto di Barrymore.

"Rose, c'è qualcosa che mi devi dire su te e Liam?-fece Al con un sorrisetto-qualcosa che devo sapere?"

Rose rise "Oh ma allora te ne sei accorto! E io che credevo che non avrebbe mia funzionato!"

"Se state insieme direi che funziona alla grande, ti mangiava con gli occhi" osservò il cugino, che già stava pensando febbrilmente al metodo migliore e indolore per dare la brutta notizia a Scorpius.

"Ma no, cosa ti viene in mente?? Non stiamo insieme, figuriamoci! Non hai notato chi non ci ha tolto gli occhi di dosso per tutta la lezione?"

"Veramente sì. Sc..."

"Allora, l'hai vista! Scarlett. Quella rossa tinta da strapazzo!" Vedendo suo cugino guardarla con uno sguardo confuso e interrogativo, Rose sospirò e aggiunse:

"Scarlett è l'ex ragazza di Liam. Uscivano insieme da quasi due mesi ma la brava ragazza l'ha tradito qualche giorno fa con non so chi, Liam non me l'ha voluto dire. La nostra era solo una scenetta per farla ingelosire, e direi che ci siamo riusciti alla grande!"

"Sarà stata anche una scenetta ma non mi sembrava ti dispiacesse tanto." Disse allusivo Al scoccando un'occhiata malandrina  alla cugina che subito arrossì lievemente.

"Liam è un bel ragazzo lo ammetto, ma è solo un amico e poi non è per niente il mio ragazzo ideale..."

"Ah sì?E come sarebbe il tuo ragazzo ideale?"chiese interessato Albus.

"Ehm...ecco...diciamo che si avvicina molto al tuo amico..."

"Scorpius!"

Rose fece una faccia a metà tra l'incredulo e il terrorizzato, passando per l'imbarazzato appena vide avvicinarsi una testa bionda.

"Amico, dove ti eri cacciato, è una vita che ti aspetto!" Esclamò teatrale Albus.

"Quando la fai lunga, sono passati al massimo cinque minuti."

"Il tempo è galeoni, Scorpius..."

"Ehm ehm. Mi dispiace interrompere questo interessante scambio di battute ma, Al, io devo andare. Ti saluto. Malfoy." Con un lieve cenno del capo, Rose salutò Scorpius e fece per andarsene.

"Rosie, aspetta! Non mi hai ancora detto chi è il tuo ragazzo ideale!"

Rose lo fulminò e scappò via urlandogli di rimando "Magari un'altra volta eh!" 



"Ragazzo ideale? Chi??" Chiese interessato Scorpius.

"Hei frena, biondo!"

"No davvero, a Rose piace qualcuno? Non Barrymore, vero, dimmi di no, ti prego!" Implorò, sperando in cuor suo di essersi solamente immaginato lo scambio di occhiate tra i due, ma sapendo che non era affatto così.

"No no, di Barrymore ti racconto dopo. Più che altro mi stava dicendo chi era il ragazzo che più si avvicinava al suo prototipo di fidanzato, ma sei arrivato tu! Tempismo perfetto non c'è che dire."

"Scusami sai, se quando ti cerco non ci sei mai!"

Albus sorrise. "Dai muoviti, biondo! Veloce, dobbiamo andare!"

"E dove, di grazia?"

Merlino, Scorpius è sempre così scettico, mica sto organizzando un omicidio! Anche se, magari, un pallone gonfiato a caso si potrebbe far fuori, dovrei organizzare qualcosa…No, frena Albus, stai divagando!

"Mmm in giardino, ti spiegherò strada facendo" Rispose Al, che in realtà non aveva la benché minima intenzione di spiegare un bel niente. Doveva rifletterci su, era troppo confuso per parlare con qualcuno, anche se era Scorpius!

Ma è il tuo migliore amico, dovresti dirglielo…

La sua coscienza gli stava parlando? -Ok, sono impazzito-pensò Albus.

No, non ora.

Ma lui te l’ha detto che gli piace Rose…

Non sono stato certo io a forzarlo!

Dovresti proprio, non ti fidi del tuo migliore amico?

Ho detto di no!

Suvvia, non fare il timido, Albus.

"NO!!!"

Parecchi studenti lo guardarono sorpresi, qualcuno soffocando qualche risata, altri ridendogli in faccia, altri ancora facevano commentini con gli amici.

"Certo che quel Potter è proprio strano!"

"Strano non lo so, ma è un figo!" 

Il moro riuscì a captare solo questo frammento della conversazione tra due ragazzine del quarto anno, forse erano amiche di sua sorella Lily. Lily. Ecco con  chi avrebbe potuto parlarne.

"Hei amico, che figure mi fai fare? Ma che ti è preso, perché hai urlato così e poi sei scappato fuori?"

"Scusa Scorp, stavo pensando ad alta voce…" si giustificò Al.

"E a cosa pensavi, me lo vuoi dire?"

"Mmm nulla di importante."

Sta cercando di sviare il discorso. Eh no, caro Albus, ora me lo dici!

"Sì, vallo a dire a tua sorella!"

"Infatti, volevo parlare proprio con lei, ciao ciao!"

"Fermo dove sei, non ti muovi di qui se non mi dici a cosa stavi pensando!"

Diglielo, Al, è Scorpius, non fare lo scemo. Diglielo. Al massimo stramazzerà al suolo dalle troppe risate e morirà di un attacco di cuore.

"Perfetto…"

"Eh?"

"No niente…è che è difficile parlarne." Esitò.

"Non ho tempo da perdere, forza sputa il rospo."

"Oh guarda, c’è mia sorella, devo andare!"

"Albus. Seriamente. Cosa c’è?"

"Mmm ma tu non ti fai mai i cavoli tuoi Scorp?"

"Mai-rise-e ora dimmi tutto." Vedendo che l’amico non era ancora molto convinto a parlare, Scorpius tentò di ipotizzare la causa del suo comportamento. E lì ebbe un lampo di genio.

"Al-sorrise sornione- c’entra per caso una ragazza?"

"Vaffanculo Scorp, non si possono avere segreti con te!" esclamò Albus, mentre il biondo, come previsto, iniziava a ridere a crepapelle.

 

 

 

Ce l'ho fatta! Finalmente ho aggiornato! Scusate il ritardo, ma queste ultime due settimane sono state un massacro, a scuola. Compiti e interrogazioni ogni giorno, recuperi vari. L'inferno. Ma ora ci sono le vacanze trallallero trallallà (?) 

Una cosa. Non che mi aspettassi chissà che numero di persone interessati alla fan fiction, ma, insomma ç_ç

tre recensioni, solo? Io li vedo i numeri della gente che legge, non sono mica così bassi! Vi prego, basta un commento veloce! Pliiis :D

Tanti baci comunque :3

A presto, Ellie.

Ah, ora che non c'è scuola, aggiornerò più spesso, spero! :D

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Capitolo 4
*** In love? ***


"Julie Torres, eh?" ripetè Scorpius sogghignando.

"Sì Scorp, te l'ho detto circa dodici volte, è lei, sì!" Al era esasperato, erano nel dormitorio da quasi un'ora e l'amico non avevo fatto altro che cercare di estorcergli qualche informazione in più sulla fantomatica ragazza che gli piaceva. Dopo una quarantina di minuti Albus aveva ceduto, spazientito, e aveva urlato al biondo tutto quello che voleva sapere. Bè, non proprio tutto, quello che conosceva di lei. Julie Torres, 17 anni, Corvonero, origini spagnole da parte di padre, babbana di nascita ma molto sveglia e abile in ogni materia, capelli scuri, fluenti e luminosi, occhi altrettanto scuri con qualche sfumatura dorata, bel sorriso, due fratelli gemelli quattordicenni, uno a Sepeverde, Matthew, detto Matt, l'altro, Zachariah, da tutti chiamato semplicemente Zach, a Corvonero, come la sorella.

La lista delle informazioni che Albus aveva recitato a memoria come una cantilena era terminata da un bel po’, ma Scorpius stava ancora sorridendo, sorpreso. Qualche secondo dopo il suo sorriso si trasformò in una risata.      "Dio Al, ma per quando tempo l'hai pedinata? Sai che lo stalking è un reato vero? Comunque, amico sei nei guai, ti piace proprio, hai gli occhi che brillano, cavolo come ho fatto a non accorgermene prima, sono il tuo migliore amico!"

"Primo, non ho assolutamente gli occhi che brillano, secondo, non l'ho pedinata, io osservo Biondo, terzo, senti chi parla, in queste ultime settimane mi pare di averti sentito nominare Rose quelle una, due o trecento volte che bastano per far venire il mal di testa a chiunque!"

Scorpius arrossì impercettibilmente. O meglio, nessuno avrebbe notato quel minuscolo cambiamento di tonalità sul suo viso, tranne  Al, che non a caso era il suo migliore amico.

"E smettila di arrossire!-ridacchiò Albus-da quando ti piace mia cugina lo fai troppo spesso, sei divertente ma la gente potrebbe iniziare a sospettare qualcosa se ogni volta che viene nominato Rose tu cambi colore."

"Si nota così tanto?" si allarmò Scorpius.

"Oh sì, da morire. Sono i tuoi occhi a parlare per te, e dicono Mi piace da impazzire Rose Weasley."

"Al!! Smettila di scherzare, è una cosa seria. Si vede o no che mi piace?"

"Ma no, stai tranquillo, non si vede nemmeno che arrossisci se proprio vuoi saperlo, sono io che ti conosco troppo bene per non accorgermene."

Il biondo si tranquillizzò un pochino.

"Il punto, Scorpius, è questo: se nessuno nota che lei ti piace, meno che mai lo noterà lei, se non c'è nessuno che fa la spia e corre a dirglielo! A parte il fatto che probabilmente nemmeno se glielo dicessi io ci crederebbe, Rose è proprio un disastro con i ragazzi. Da questo punto di vista è come se qualcuno le scagliasse continuamente un Conjunctivius addosso, non si accorgerebbe mai di tutti gli sguardi che i ragazzi le lanciano nella Sala Grande."

"Sguardi? Ragazzi? Chi sono, che li vado a cercare e li schianto uno ad uno!"

"Non scaldarti troppo Scorpius, ricordati che non puoi permetterti punizioni quest'anno..."

"E perché mai? Non ci siamo mai fatti problemi mi pare."

"Infatti, ma a Rose non piacciono i bulletti, quelli che si fanno mettere in punizione."  Albus fece un sorrisino eloquente verso l'amico.

"Mmm, hai ragione Al, dovrò trovare un altro modo per liberarmi della concorrenza! Dovranno patire tutti tra grandi sofferenze, urlare implorando pietà, promettere di non guardare mai più Rose, anzi potrebbero diventare gay visto che ci sono, scomparire dalla faccia della terra, l'armadio svanitore potrebbe fare al caso nostro, funziona ancora?"

"Scorpius!! Se vuoi conoscere Rose, farti apprezzare da lei, diventarci amico e magari conquistarla, non ti puoi comportare così, fallisci già in partenza!"

"Giusto. Ehm, scusa, mi sono fatto trascinare dalla situazione. Mi dà sui nervi chiunque cerci di piacerle."

"Ho notato." ridacchiò il moro.

"Sì. Ok...Al però abbiamo dimenticato una cosa!"

"Ovvero?"

"Tu mi aiuti con Rose e te ne sono molto grato, quindi, per riconoscenza, io ti do una mano con la tua Julie!" esclamò contento Scorpius.

"Oh no, Scorp...ti prego, no...mi arrangio io, eh!"

"Non se ne parla nemmeno, io ho sempre idee fantastiche, andiamo!"

"Dove? A dormire?" suggerì speranzoso Albus.

"Sei patetico, Potter. Non sono nemmeno le dieci, abbiamo 17 anni e andiamo a dormire?Prendi il mantello di tuo padre e muoviti."

"Uff, ma non si può avere sonno?"

"No! Abbiamo due dame da conquistare." Albus guardò l'amico sconcertato e poi iniziò a ridere convulsamente.

"E ora che ti prende, scemo?"

"Conquistare...ahaha Scorp, è troppo strano detto da te...sei ahah innamorato ahaha di Rosee!"

"Ma che ti salta in mente! È bella, molto bella, mi sembra simpatica, mi piace e la voglio conoscere. Che c'è di male?"

"Nulla nulla ahahah conquistare!!" 

E continua, l'idiota.

"Se non vuoi che ti lanci un incantesimo, alzati da quel letto e vieni con me."

Ancora scosso dalle risate, Albus seguì Scorpius, esasperato dalle osservazioni dell'amico che per un attimo però, lo avevano  fatto riflettere.

 

"Eccola."

"So riconoscere mia cugina Scorp."

"Non lo metto in dubbio, ma mi sembravi un po’ distratto. Ti ho facilitato il compito!-sorrise-E ora muoviti forza, vai a parlarle."

"Ma cosa le dico? ‘Sai Rosie, Malfoy è innamorato perso di te, non è che gli potresti dare una possibilità e metterti insieme a lui? Lo faresti tanto felice, e lui eviterebbe di stressare il sottoscritto giorno e notte.’  Ti va?" sorrise sarcastico il moro.

"Non sono innamorato perso di tua cugina-ribadì a denti stretti Scorpius-e non fare lo spiritoso con me, sai che non puoi dirle così, penserebbe ad uno scherzo e ti affatturerebbe. E poi toccherebbe a me. Veloce vai, o non ti darò una mano per conquistare Juls." Calcò in modo particolarmente zuccheroso e non da Malfoy, tantomeno da Serpeverde, sulle ultime due parole, osservando divertito il migliore amico che prontamente sibilò "Non chiamarla in quel modo e con il tono di voce da maniaco! E comunque, tanto meglio se non mi aiuti, non mi pare di avertelo chiesto."

"Dettagli, Potter, dettagli. Vai. Ora. Io vado a farmi un giro."

"Sì, per la Sala Comune!" ironizzò il ragazzo.

"Chi ti dice che starò qui, posso benissimo passeggiare per i corridoi."

"Non ti perderesti neanche una parola della conversazione mia e di Rose, ne sono certo. Non so come tu pensi di fare, ma hai intenzione di spiarci, vero?"

"Albi, Albi, pensavo che mi conoscessi di più! Ho i miei metodi." Osservò  con ovvietà Scorpius.  

Albus sbuffò e si diresse verso la nota chioma rossa, illuminata ancor più dal fuoco dell’enorme camino.

 

"Pss Rose." niente. "Rosie!" il silenzio. "ROSE!!" un tonfo. "Ahi! Oddio, Albus ma sei fuori di testa, mi hai fatto venire un infarto!! Il mio povero cuore…" sussurrò la ragazza, rivolgendosi al nulla, sperando che nessuno tra i pochi compagni ancora in Sala Comune la notasse.

"Sì sì poche storie, scusa ma non volevo dare troppo nell’occhio." Sorrise Al, dimenticandosi che la cugina non poteva vederlo.

"Lo vedo-ribattè leggermente infastidita la rossa-perché cavolo sei sotto il mantello? Non è ancora scattato il coprifuoco."

"Mmm"

"Eh? Non capisco, Al!"

"Siete degli impiccioni, te e Scorpius, ecco cosa!"

"Mi sono persa qualcosa?"

E insiste.

"Sì Rosie cara, ti sei persa qualcosa, ma solo perché non te l’ho ancora raccontato! Sono qui apposta." Non era proprio la verità, ma insomma la rossa era sua cugina e migliore amica, poteva anche raccontarle un po’ di sé, prima di introdurre per caso e senza farle pressione l’argomento nonc’ènessunomigliorediScorpiusmacomunquechitipiace?

Mioddio, sei caduto in basso Albus. ‘Non c’è nessuno migliore di Scorpius’, davvero? Non sapevo fossi diventato gay.

Ancora questa maledetta coscienza, ora è totalmente fuori controllo. Non sono gay, pensò, come se potesse zittire la vocina nella sua testa.

La cugina lo riportò alla realtà. "Allora, ti vuoi togliere questo benedetto mantello e dirmi quello che devi, tanto ormai mi hai distratto dalla lettura!"

"Bè, grazie…sono il tuo migliore amico!" si lamentò il ragazzo.

"Lo so Al, per questo ti offro il mio tempo prezioso e ti ascolto, invece che urlarti dietro per avermi distolto dal mio libro, bellissimo tra l’altro. Ora levati il mantello, non voglio sembrare pazza, sto discutendo con l’aria."

 

 

 

 

Oddio. Scusate immensamente! Sono in un ritardo pazzesco, perdono! Avevo promesso che avrei aggiornato, magari anche più spesso, durante le vacanze, che bugiarda ._. non ce l'ho fatta. In realtà avevo mezzo capitolo pronto per la fine di Dicembre, ma non riuscivo ad andare avanti (sì, mi ero bloccata già al 3° capitolo, bene!). Il blocco si è protratto per un po' in effetti, poi è ricominciata la scuola, gli impegni e sono riuscita a finirlo solo oggi. Spero almeno che vi piaccia :D 

 

Per favore, leggete assolutissimamente (?) questa ff, merita davvero!  ♥ 

http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=750972 Green and Silver. Leaves and Thorns.


E anche queste, che però sono sui One Direction :)

 http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=885402  Same Mistakes

http://www.efpfanfic.net/viewstoryv.php?sid=907237 Volere è potere.

Scusate se ve le presento così, col link brutto da vedere, ma sono impedita e non mi ricordo più come si fanno i collegamenti bene, e non riesco più a capire, non funzionano D:  sbaglierò qualcosa, conoscendomi xD

ciao ciao, Ellie

 

 



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Capitolo 5
*** Non è che sei gay? ***


"Allora? Hai intenzione di dirmi cosa succede o vado a chiederlo direttamente a Scorpius?" continuò imperterrita la ragazza, visto che il cugino non si decideva a parlare.

"Cosa ti fa pensare che lui sappia già tutto?" sbuffò il serpeverde.

"Bè, forse il fatto che è il tuo migliore amico, state sempre insieme e-"

"Anche tu sei la mia migliore amica!" la interruppe Al.

"Certo, ma c'è un qualcosa che mi fa credere che tu l'abbia già informato." Scoccò un'occhiata penetrante al cugino, per poi fare un cenno col capo nella direzione di un divano lì vicino, dietro al quale spuntava una chioma bionda.

Albus alzò gli occhi al cielo, esasperato: "Ha i suoi metodi!" esclamò, imitando la voce di Scorpius.

"Cosa?"

"Eh? Niente, dai, ti racconto."

Rose sorrise, felice. "Sono tutta orecchi"

"Ho un problema" pronunciò sicuro Albus.

"Ti piace qualcuno" osservò sicura la ragazza.

Il moro la guardò sbalordito. "Come hai fatto a-"

"Sono la tua migliore amica-gli ricordò sorridendo-avanti, parlamene"

"È una persona irraggiungibile, Rose" replicò afflitto Al.

"Non ci credo. Tu sei Albus Potter! Voglio dire, il figlio del grande Harry Potter, il Salvatore del mondo magico. Sei simpatico, divertente, bello…Al, tutte le ragazze cadono ai tuoi piedi!"

"Lo so-rispose il ragazzo leggermente compiaciuto-ma in questo caso è diverso."

"Aspetta. Non è che sei gay? È questo che stai cercando di dirmi?" Rose tratteneva a stento una risata.

"No io…che cosa?! Perché dovrei essere gay?"

"Non so, hai detto che la situazione era diversa. Ho pensato che magari intendevi questo"  rispose la rossa che aveva iniziato a ridacchiare.

"Ma perché oggi tutti pensano che io sia gay?"

"Tutti chi?" chiese curiosa Rose, cercando di restare seria.

"Nessuno, lascia stare!"

"Ma allora non sei innamorato di Malfoy!"

Albus quasi si strozzò con la sua stessa saliva.

"Chi ha messo in giro un’idea del genere? Oddio no che non sono innamorato di lui, Rose! È il mio migliore amico! E non sono gay." Puntualizzò, con un tono di voce alto abbastanza da indurre alcuni primini a pensare che forse era il caso di andare a dormire.

Innamorato di Scorpius…bah, voglio proprio sapere chi ha il coraggio di ripeterlo davanti a me! Certo, è un bel ragazzo ma- frena frena frena Al! ‘Bel ragazzo?’ da quando giudichi la bellezza dei ragazzi? Colpa della stanchezza, senza dubbio.

Oppure sei gay! Suggerì una vocina. 

Ancora questa dannata coscienza che rompe.

"Oh basta, non sono gay!"

"Ho capito Al, non c’è bisogno che tu lo ripeta. Hai spaventato quei ragazzini! Poverini. Scusatelo, è impazzito." Rose si rivolse al gruppetto con un sorriso comprensivo.

"Non mi interessa se li ho spaventati! Non capisci, sono sconvolto."

"Non farne un dramma, adesso! Sai com’è a Hogwarts, le voci girano, vere o false che siano."

Il serpeverde aveva uno sguardo interrogativo e sembrava sul punto di urlare, Rose decise che era il caso di dargli qualche spiegazione più dettagliata.

"C’erano delle ragazze in bagno, l’altro giorno. Erano disperate in effetti, convintissime che tu fossi passato all’altra sponda. Stavano dicendo qualcosa tipo ‘Che spreco, i due più fighi della scuola insieme!’- Al fece una faccia strana, a metà tra lo schifato e il compiaciuto-"Hanno cercato anche di estorcermi qualche informazione ma mi sono dileguata con una scusa. Te l’avevo detto! Tutte in questa scuola ti vengono dietro. Dopotutto mi pare che non ti dispiaccia molto, eh Al?"

"No, bè, in un certo senso…Ok sì, mi fa piacere, ma il punto è che mi sono stancato, Rose, per la prima volta mi piace una ragazza seriamente!"

Lei aprì la bocca per rispondere, ma il cugino fu più veloce.

"Julie Torres."

Rose sorrise e non disse nulla.

"Bè, Rosie, io la mia parte l’ho fatta, ora tocca a te"

"Che intendi dire?" chiese la ragazza, con tono nervoso, che non le apparteneva.

"Non so se ti ricordi, ma tu qualche ora fa mi stavi parlando del tuo ragazzo ideale. E stavi per fare anche qualche nome di pare…" Rispose Al, con un sorrisetto di chi la sa lunga.

"Potrei aver cambiato idea." osservò lei, guardandosi intorno in cerca di un chioma bionda.

"Mi dispiace tesoro, ma sono il tuo migliore amico, ho il diritto di saperlo!"

"Rideresti di me, Al! Non credo che riuscirei a sopportarti."

"Prometto di non ridere. Dai Rosie, io mi sono praticamente rovinato la reputazione! Pensa che l’altro giorno quella gran figa della McNeice è venuta da me, lasciando intendere bene ciò che voleva -Albus guardò allusivo la cugina-ma io le ho chiesto scusa rispondendole che non avevo voglia. Non avevo voglia, Rose!" urlò, come se fosse appena successa una catastrofe.

"Calmati Al, non è nulla di grave, ti sei solo innamorato!"

"Non. Dire. Quella. Parola. Io non sono innamorato!"

"Oh guarda, c’è Julie che ti cerca." Buttò lì Rose, disinteressata e desiderosa di vedere la reazione che di lì a poco avrebbe avuto il cugino.

"DOVE?" Albus si alzò di scatto, inciampando nell’aria e finendo abbracciato la pavimento.

Una risata familiare gli giunse alle orecchie e appena si accorse da dove proveniva incenerì con lo sguardo il proprietario della voce, acquattato dietro una poltrona.

"Oh ciao Scorp! Vuoi unirti a noi?"

A quelle parole il ragazzo biondo sussultò, cadendo all’indietro, mentre Rose arrossì lievemente e si agitò, iniziando a torturarsi le mani.

Rose datti un contegno, per Godric, è Malfoy!

Quel gran figo di Malfoy, per precisare…

"Zitta!"

"Cosa?"

"Nulla, nulla, scusate, pensavo ad alta voce…"

"Si vede che siete cugini voi due, siete strani uguali."

Rose e Albus lanciarono un’occhiataccia a Scorpius, poi alla ragazza venne in mente che il cugino non aveva risposto ad una sua domanda.

"Al, io non ho capito perché prima avevi il mantello!"

"Che ne so, faceva scena!"

 

 

 

 

 

Eccomi, finalmente, di nuovo. Niente di che, ammetto, il capitolo è più corto degli altri e anche più brutto in effetti, ma non sono brava con le conversazioni e questo è solamente conversazione! E non so perché ve lo sto dicendo, se l’avete letto l’avrete capito -.-

Scusate tantissimo, sono in un mostruoso ritardo (come sempre), ma quest’anno ho la maturità, devo recuperare alcune materie, sto cercando di prendere la patente, e avere una parvenza di vita sociale. Tutto questo, unito alla mia assurda pigrizia- avevo il capitolo quasi pronto, scritto su carta da non so quanto tempo-ha fatto sì che il tempo di attesa (?) si prolungasse.

Se qualcuno sta ancora seguendo questa storia, ho i miei più fondati dubbi, le recensioni sono ben accette :3

Non vi dico A presto, perché non so quando aggiornerò, ma spero di metterci meno  la prossima volta.

Quindi, alla prossima!

Un bacio, Ellie

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