Death City: una nuova sfida per Kira e la Wammy's House?

di Black Nana
(/viewuser.php?uid=137480)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo caso per il grande detective? ***
Capitolo 2: *** Viaggio per Death City! Un turbolento arrivo per L & company? ***
Capitolo 3: *** Misa al Chupa Cabras, guai in vista per Light? ***
Capitolo 4: *** Una serata movimentata, lavoro difficile per il grande Kira? ***
Capitolo 5: *** La vendetta di L e la scomparsa dei dolci, problemi per Crona e Ragnarock? ***
Capitolo 6: *** I preparativi e la festa, rischio di asimmetria? ***
Capitolo 7: *** Una scoppiettante serata, incontri ravvicinati? ***
Capitolo 8: *** Gelosia imminente, problemi per Soul? ***
Capitolo 9: *** Primavera in anticipo! Lotte divine nel cortile della DWMA? ***
Capitolo 10: *** Primo appuntamento!! La nascita di una nuova coppia? ***
Capitolo 11: *** Le grandi avventure di 625 ***



Capitolo 1
*** Un nuovo caso per il grande detective? ***


Death City, una nuova sfida per Kira e la Wammy’s House?


Dopo il tradimento della Death Scythe europea Justin Law, Lord Shinigami, protettore di Death City, non sapeva più che metodo utilizzare per localizzare Ashura e la strega Medusa, che avevano portato la follia a rompere l’equilibrio, che il dio della morte aveva faticosamente creato.

Quel giorno, nella camera della morte, fu convocato per una riunione straordinaria il consiglio dei docenti della Shibusen, presieduto dal dottor Stein, il più potente dei maestri d’armi dell’accademia e dalla sua partner Marie Mjolnir.

Il sadico professore dalla vite conficcata in testa, interrogò il dio della morte, chiedendo il motivo per cui fosse stata indetta la riunione: “Lord Shinigami, per quale motivo siamo stati convocati qui?” “Hello-hello! Come andiamo Stein? Fatto nuovi esperimenti?” “Niente di nuovo, sempre i soliti test su Spirit…”.

Le parole del dottore furono interrotte da un urlo disperato prodotto da un uomo dai capelli rossi e gli occhi azzurri, vestito con un completo nero, una camicia grigia ed una strana cravatta dello stesso colore del completo: “COSA MI HAI FATTO BRUTTO PAZZO ISTERICO?! PERCHÈ NON CONTINUI A FARE I TUOI TEST SULLA TUA COMPAGNA? Non ti basta avermi rovinato la vita per cinque anni?! Devi rompere anche adesso che sono padre e sono la falce della morte!” “Quale padre? Se tua figlia non ti considera nemmeno un genitore… dice sempre che pensi solo alle tue conquiste femminili, infatti lei e il suo partner ti chiamano sempre vecchio porco.”.

A queste parole Spirit cominciò a disperarsi rumorosamente e fastidiosamente, invocando il nome della figlia, abbracciando una bambolina con le sembianze di questa.

Il dio della morte prima colpì il rosso con un potentissimo Shinigami-chop: “Sei monoootono onotooooooooomo! Non farlo mai più, altrimenti sarò costretto a mollarti uno Shinigami-chop tra capo e collo e concederò a Stein di fare esperimenti su di te.”.

Quasi magicamente Spirit si zittì. A prendere la parola fu la Death Scythe dell’Asia Orientale, Azusa Yumi, che prima fulminò i presenti con lo sguardo facendo gelare il sangue persino al dio della morte, poi si rivolse a quest’ultimo dicendo: “Immagino il motivo per cui ci ha convocati qui, immagino si tratti della situazione venutasi a creare dalla rinnovata forza del primo Kishin, supportato da Noah e Law, quindi suppongo che lei voglia chiederci consiglio per porre rimedio a questa situazione o mi sbaglio signore?”.

Lo Shinigami rispose: “Eccellente come sempre, Azusa. Non solo hai una mira e una vista eccezionali, ma anche il tuo intuito come al solito non si smentisce mai. Come avete capito dobbiamo assolutamente stanare quel mascalzone di Ashura e anche la strega Medusa, che stanno facendo un po’ troppo casino. Ehehe!”

La bionda partner di Stein intervenne nella conversazione, sorridendo gentilmente al Dio della morte, che acconsentì ad ascoltare la sua proposta. Così Marie espose la sua teoria dicendo: “Nonostante gli Spartoi siano la nostra elite e siano molto forti, senza contare che tra di loro c’è già la migliore Death Scythe, Soul Eater Evans e la sua partner, la miglior Death Shokunin di tutta l’accademia, la figlia di Kami, Maka. Di certo non è come te Spirit, lei è decisamente meglio di te, infatti di tuo ha ereditato sfortunatamente il cognome, ma per sua fortuna anche i geni d’arma, infatti la ragazza può trasformarsi in falce, come il suo partner. Li trovo molto affiatati come coppia, STANNO PROPRIO BENE INSIEME, NON MI SORPRENDEREI SE SEGUISSERO L’ESEMPIO TUO E DELLA TUA EX MOGLIE SPIRIT, HAHAHAHA, SOLO CHE LEI TI HA SCARICATO perché SEI UN MAIALE, MENTRE LUI è UN RAGAZZO SERIO A DIFFERENZA TUA, AHAHAHAHAHAHAHA. COMUNQUE A PARTE TUTTO DIREI DI ASSUMERE QUALCUNO DI ESTERNO PER INDAGARE SULLA FACCENDA, CHE NE DICE SOMMO SHINIGAMI? IO DICO CHE POTREBBE FUNZIONARE!”

Prima che Shinigami potesse proferire parola al riguardo, Spirit Albarn, riemerse dal suo angolino, iniziando ad urlare come un forsennato contro la donna che lo aveva provocato, lasciando attoniti e sconvolti i presenti, i quali guardavano scioccati la Falce della Morte, che disse: “TU COME OSI DIRE CHE LA MIA BAMBINA DOVREBBE FARSI INSOZZARE DA QUEL TEPPISTA, PENSA A TE BRUTTA ZITELLA E POI IO HO LASCIATO LA MIA EX, CHE PERGIUNTA SI è PRESA TUTTO, PERSINO LA MIA PICCOLA. MAKAAAAAAAAAA AMORE MIO, IL TUO Papà STA VENENDO A PRENDERTI PER SALVARTI DALLE GRINFIE DEL MANIACO!”

Il rosso non ebbe nemmeno il tempo di concludere la frase e tentare la fuga, che lo Shinigami lo stese con una serie di Shinigami chop dall’inaudita potenza. Spirit, dopo essersi ripreso, si ritirò piagnucolando in un angolo della stanza.

Dopo ciò Shinigami-sama, proferì col suo solito tono allegro:“Lasciando perdere le penose scenette di Spirit, direi che l’idea di Marie è ottima, per questo direi di metterla ai voti, dopo ciò vedremo il responso. Una volta ottenuto il responso, si spera positivo, Azusa e Marie coll’aiuto di Stein, solo se necessario, provvederanno a trovare chi ci aiuterà a risolvere il caso, ovvero chi avrà le competenze necessarie, per lavorare con gli Spartoi, ma anche con tutta la Shibusen. A proposito degli Spartoi, ho concesso loro una settimana di riposo, soprattutto visto che in questa settimana cade il compleanno di Kid. Un padre cosa non farebbe per i propri figli, non è vero Spirit, infatti per amore di Maka, non devi azzardarti a spiarla mai più e soprattutto non t’impicciare nei suoi affari, altrimenti prenderai il posto di Tzar Puska o di Misterious Bear, o meglio ancora tornerai ad essere il partner di Kami ,che sarà ben felice di prenderti a calci negli stinchi , non è forse così Spirit?”

Il rosso senza proferire parola alcuna, fece un cenno positivo col capo, dando ad intendere che aveva perfettamente compreso la minaccia di Shinigami, che nonostante il tono giocoso, sembrava avere serie intenzioni omicide nei confronti della Falce della Morte. Poco dopo ci furono le votazioni ed il responso fu ovviamente positivo, persino Spirit aveva appoggiato la proposta della collega, nonostante i veritieri commenti poco felici sul suo conto. Così Azusa e Marie iniziarono immediatamente le ricerche, che sarebbero durate esattamente una settimana.

***

Al quartier generale Giapponese non c’erano progressi nelle indagini da mesi ormai. Oramai L si era abituato a vedere le giornate sempre uguali: Soichiro Yagami arrivava per primo, Matsuda giocherellava col the e non diceva mai nulla di utile, Light continuava ad essere troppo perfetto e Misa continuava a essere attratta da quella troppa perfezione.

Sul computer principale lampeggiò una W ed una voce modificata annunciò l’arrivo di un’importante e-mail.

DA: Azusayumi@shini.us

OGGETTO: Richiesta di ingaggio

TESTO: Egregio L,

mi presento: sono Azusa Yumi, Death Scythe del Giappone. Le scrivo per conto di Lord Shinigami. Desidereremmo un incontro con lei tramite videoconferenza perché avremmo bisogno delle sue ottime competenze in campo investigativo. La prego di contattarmi al più presto a questo indirizzo e-mail, la questione è estremamente urgente e riservata.

Distinti saluti,

Azusa Yumi


Come prima reazione ci fu qualche secondo di silenzio, poi il grande detective ordinò a Watari di accettare e di preparare il necessario per la comunicazione per videoconferenza, però prima avrebbe dovuto raccogliere quanti più dati possibili su ciò che stava per affrontare.

Una volta ottenuti tutti i dati che poteva ottenere, accettò incuriosito il caso. “Ma Ryuzaki! Hai detto che non puoi lasciarmi agire da solo, non vorrai mica lasciarmi qui, spero.” Il detective rimase qualche secondo in silenzio di fronte alla protesta di Light. “Davvero Light, non credi che mi servirà una squadra investigativa anche lì?” “Ci porterai lì?” “Esattamente, ma per precauzione mi avvarrò dell’aiuto di altre persone competenti nel campo dell’investigazione.”.

***

Azusa si era occupata di tutto in maniera piuttosto efficiente, tanto che la risposta arrivò dopo pochissimo. La donna si era presentata nella Death Room comunicando a Shinigami di aver ottenuto un contatto e che presto ci sarebbe stata una videoconferenza col detective scelto.

Lo Shinigami si avvicinò allo specchio, dove vide comparire una grande L in carattere gotico. Per tutta risposta il Dio della morte inviò al detective il suo simbolo che non aveva niente a che vedere con la solennità del primo.

Il Dio iniziò la conversazione dicendo: “Hello hello, qui Lord Shinigami, come andiamo tutto bene? Ti ho chiamato perché ho un piccolo problema, un certo tipo, Ashura, che era prigioniero a Death City, è scappato allegramente, e questo mi ha un po’ rattristato. Dunque io avevo legato la mia anima alla città per non farlo scappare, ma a causa di una strega malandrina, che ha anche fatto star male due miei alunni è riuscito a fuggire. Questo tipo, ha corrotto anche un mio giovane sottoposto, Justin Law. Questi tipi si sono alleati con un altro soggetto non molto simpatico, che aveva anche rapito mio figlio. Fortunatamente si è salvato, il mio figliolo è in gamba. Il punto è che questi tipi hanno intenzione di rendere il mondo un posto non troppo carino. Ti pregherei di accettare questo caso, ovviamente sarai ben ricompensato, e se farai un buon lavoro, cosa di cui sono certo, che ne diresti di festeggiare con the e pasticcini, la cosa ti garba? Per favore non dirmi di no, se verrai entro questa settimana, parteciperai alla festa dei diciotto anni del mio figliolo, si chiama Kid. Se vuoi ti presento lui e le sue compagne, sono sorelle, poi ti spiegherò il motivo.” Ci fu qualche secondo di silenzio dall’altra parte della comunicazione, poi una voce modificata rispose: “Non è necessario… Piuttosto vorrei quanti più dati possibili riguardanti l’identità di Ashur…” “Giraffa, giraffa hihihi, piacere io sono Patty, aspetta ora ti presento la mia sorellona e il mio fratellino. A proposito, ma tu mi vedi ? Io non tanto, però vedo che hai i capelli come il mio amico Soul, però lui ce li ha argentati. Hihihihi, giraffa! Dopo ti presento Mister Re delle Giraffe, hihihihihihi, ma tu lo puoi chiamare MRG perché mi sei simpatico!”. Il silenzio durò parecchi secondi, come se il detective stesse cercando il modo più delicato per dire che non gli interessava di MRG. “Salve, signorina, stavo parlando con Lord Shinigami, potrebbe…” “Sorellina! Che diavolo combini? Mi scuso per lei, è un po’ così, però è tanto cara, e dire che si è affezionata subito! Comunque io sono sua sorella maggiore, mi chiamo Liz Thompson, piacere. Spero che accetterai, infondo sarebbe bello se venissi alla festa di Kid, ci sarà gente piuttosto interessante, mi sa che andresti d’accordo con Maka, così sì che sarebbe divertente…” disse la ragazza tutto d’un fiato. “Signorina, sto cercando di parlare con…” “Liz non sei simmetrica! Come devo fare con voi, in forma d’arma siete perfette, ma… Nella vostra forma originale, siete completamente asimmetriche, persino le tette sono di due misure differenti! Sono un relitto umano, non sono degno del mio nobile padre.” “Dicevo…” “SHINIGAMI CHOOOOP! LIZ, KID E PATTY, CORRETE IN INFERMERIA E RIORDINATELA, IN MODO SIMMETRICO, COSÌ IL MIO FIGLIOLO SI CALMERÀ, YOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, E RICORDATE DI DIRGLI CHE È SIMMETRICO. Per quanto riguarda te L, mi dispiace per questa scenetta familiare, purtroppo i ragazzi sono così vivaci ehehe, comunque, Azusa provvederà a fornirvi una copertura, per muovervi liberamente all’interno della scuola, posso sapere la tua età? Potrei farti passare per un docente…” “Non direi, ho 24 anni.” “Oooh! Allora fai lo studente! Però saresti un po’ grandino, vabbè faremo in modo che tu abbia 18 anni per l’occasione, sarai assegnato alla supervisione di Maka Albarn, una delle migliori alunne della scuola.” “Benissimo, può occuparsi anche di altri quattro ragazzi? Hanno circa 17 anni ciascuno.” “Benissimo! Pensiamo a tutto noi!” “Bene, mi troverò alla scuola tra quattro giorni alle 07:00, ma c’è il 23% di probabilità che il volo arrivi in ritardo…” “Non ti preoccupare per questo, ti manderò un aereo privato, molto veloce, sull’aereo troverete Azusa e Marie che vi prepareranno adeguatamente ad affrontare le lezioni. Ah, a proposito! Nella scuola avrete anche un altro riferimento, Stein, un tipo buffo, con una vite in testa, sembra un po’ burbero, ma è un bravo ragazzo. Bye bye L!”. Il Dio della morte interruppe la comunicazione senza nemmeno attendere la risposta e se ne andò soddisfatto ridacchiando.

***

Dopo pochi giorni arrivò la comunicazione che informava che il volo proveniente da Death City era giunto lì per prelevarli e portarli al cospetto di Lord Shinigami. A tutti quella situazione sembrava bizzarra dato che l’intera squadra investigativa era stata ingaggiata senza nemmeno poter parlare o esprimere la propria opinione, d’altronde anche L non aveva avuto molto spazio per parlare, e poi come rifiutare di fronte a un simbolo così buffo e alla

proposta di dolci vari come ricompensa, ovviamente oltre alla paga...

____________________

Note delle autrici:

Black Nana: Hello-hello!

Any_: Troppo contatto col sommo shinigami fa male. Potrebbe avere effetti collaterali anche gravi.

Black Nana: Vogliamo parlare di L?

Any_: *mangia un lecca-lecca tenendolo con due dita venerandolo* Perché? Che ho fatto? *cade dalle nuvole* 

Newmoon: Una fan fiction senza Roy Mustang non è una fanfiction. u.u

Any_: Scusami, ma che c'entra?

Black Nana: Lasciala perdere. Lei è così...

Any_: Ok, adesso dovremmo dire qualcosa di sensato ma non ho nulla di sensato da dire! Chi mi conosce sa che il mio hobby è dire cose inutili, ma la gente dice che sono divertenti le mie cose inutili...

Newmoon: Chiudete bene la porta prima di andare a letto...

Any_: Oh-oh! E' una minaccia? E' come quello che su... niente spoiler!

Black Nana: La mia sì invece, la mia è una minaccia bella e buona! Se non la smettete giuro che chiamo Kid e vi faccio simmetrizzare.

Any_: Io odio la simmetria, il mio numero preferito è il 7! 

Black Nana: *sguardo omicida*

Any_:  Sto buona, sto buona... Comunque lasciate perdere le nostre inutili sclerate e continuate a seguire questa cosa perché tra un po' ci sarà da divertirsi eccome! Stavo piangendo dalle risate mentre scrivevo... *ride

Newmoon: Se non volete trovarvi shinigami sotto  i letti... *faccia inquietante*

Any_: Domanda, come facciamo se non sappiamo chi legge e il loro vero nome? Da quello potrei risalire all'indirizzo, basterebbe lavorarci un po' e...

Black Nana: Dateci un taglio! Se vi è piaciuto continuate a seguirci! Mi raccomando leggete in tanti e recensite!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Viaggio per Death City! Un turbolento arrivo per L & company? ***


A Misa-Misa non andava per niente giù che il suo Light dovesse partire per chissà quanto, per chissà dove e soprattutto col rischio di incontrare qualcuna migliore di lei. Purtroppo L l’aveva affidata al suo “manager” Matsui, anche conosciuto come Matsuda.

Assolutamente non poteva rimanere ferma, così quel giorno lasciò dei cuscini sotto le coperte a fingere di essere lei dormiente e con una piccola valigia con il minimo indispensabile e un travestimento ad hoc, se la squagliò.

Dopo pochi minuti il giovanissimo manager entrò con un sorriso nella stanza, cercando di svegliare la ragazza, ma la sua espressione cambiò totalmente scoprendo che in realtà aveva parlato amabilmente con dei cuscini. Aveva idea di dove si trovasse la ragazza, in fondo non aveva fatto altro che lamentarsi per il fatto che anche lei desiderava seguire il suo Light via di lì, per cui senza pensarci due secondi uscì correndo diretto all’aeroporto.

Misa-Misa aveva avuto un’idea geniale, o almeno così era per la ragazza: nascondersi nel vano dei bagagli. Imprevisti? Sì, uno con i capelli neri, trattato come il piantagrane del quartier generale. Matsuda la stava inseguendo da un po’, ma solo in quel momento se n’era accorta.

Automaticamente aumentò il passo, non che questo potesse proteggerla dato che anche il ragazzo era veloce. “Misa-Misa! Dove stai andando? Devi tornare al quartier generale, così ha ordinato Ryuzaki, cerca di capire… Poi non possiamo rimandare i tuoi impegni, quando farai il servizio fotografico, e quell’intervista?! E poi il provino per il film di Nishinaka!” “Matsui, non rompere! A me non va assolutamente di lavorare sapendo che il MIO Light è da qualche parte con un’ALTRA donna, che non ha nemmeno i capelli biondi e che soprattutto non sono io. Light non lo sa, ma ha bisogno di me, non posso permettere che vada da solo.” “Ma Misa…” “Bene, io vado! Ciao ciao Matsui!” e detto questo si infilò nel vano bagagli dietro una valigia color vino. “Misa-Misa, aspetta!” anche Matsuda si infilò lì nella speranza di trovarla e portarla indietro.

La vide, la trascinò strattonandola per il braccio, ma proprio in quel momento la porta fu chiusa dall’esterno. “E ora come credi di uscire?” chiese la ragazza. Il manager impallidì, cominciò a chiamare aiuto ad alta voce, ma nessuno sentì e il motore si accese. Appoggiò la testa vicino a un muro per ascoltare la voce dei passeggeri. La prima cosa che udì fu la voce di una donna, poi quasi un urlo maschile: “PERCHÈ DEVO STARCI IO VICINO AL NANEROTTOLO ALBINO?!” e poi ancora “MATT! MUOVI QUEL FOTTUTISSIMO CULO FLACCIDO DA VECCHIA, CHE TI RITROVI E VIENI AL POSTO DI QUEL NANEROTTOLO MALEDETTO, GIURO CHE TI SCASSO TUTTI QUEI CAZZI DI VIDEOGIOCHI DEL CAZZO, PORCA PUTTANA!”. Matsuda si voltò verso Misa col timore di aver sbagliato aereo e anche la ragazza sembrava parecchio spaventata, ma a rassicurarli intervenne la nota voce monocorde di Ryuzaki: “Mello, sei il mio successore e stiamo andando a Death City per un caso. Ti pregherei di darti una calmata, lo dico per il tuo bene, altrimenti il nostro “principale” ti farà decisamente passare la voglia di esprimerti con questo turpiloquio e poi ricordati che devo ancora decidere chi di voi due sarà il successore…”.

Un’altra voce sconosciuta, molto sottile e infantile intervenne: “Come vuoi tu Mello, ma sappi che non ti odio, sei tu che te la prendi sempre con me! A proposito dov’è il mio robot SZX3425, che avevo espressamente richiesto? Mica lo hai preso tu per farmi un dispetto, Mello? Comunque Matt, alzati prima che il tuo migliore amico distrugga l’aereo!” “BRUTTO STRONZO DI UN NANEROTTOLO ALBINO DEL CAZZO, CHE CAZZO TI PASSA PER QUELLA BRUTTA TESTA DI MERDA CHE TI RITROVI?! CHE ME NE POTREI MAI FARE DEI TUOI FOTTUTISSIMI GIOCATTOLI? IO LI ODIO E…” “Mello…” intervenne di nuovo la voce monocorde di Ryuzaki. “Ripeto ciò che ho detto prima, un po’ di contegno, perché se continuerai su questa strada, dubito fortemente che ti sceglierò come mio erede.”.

Alle parole di Ryuzaki, seguì un silenzio da parte del biondo, che fece un cenno di scuse al detective ed aspettò pazientemente che il ragazzo dai capelli bianchi, lasciasse il posto al taciturno ragazzo dai capelli rossi, fanatico dei videogiochi.

Durante il volo si aprì la porta della cabina di comando e ne uscì una ragazza molto carina, alta con capelli biondo scuro e con gli occhi verdissimi, dal fisico seducente.

“Salve, io sono Arisa e sarò la vostra hostess, di qualsiasi cosa abbiate bisogno non esitate a chiedere.” disse passando tra le poltroncine. “Innanzi tutto è ora di pranzo, ditemi cosa desiderate.” disse rivolta ad L sorridendo radiosa. Il detective stette qualche secondo in silenzio squadrandola da cima a fondo, come una radiografia. “Pesce o carne?” “Dolci.” “Prego?” “Desidererei una fetta di torta o qualcosa del genere.” “Ah... Ok, provvederò subito!” disse avviandosi alla “dispensa” e cercando qualcosa, alla fine portò trionfante un vassoietto di muffin al cioccolato.

Gli altri passeggeri non diedero problemi finchè non giunse alle ultime due file. “Carne o pesce?” “Senti bella, non è che per caso hai del cioccolato? “Cio... ehm... sì certo!” rispose imbarazzata. “E tu?” “Io non voglio nulla, ma ti andrebbe di giocare con me?” rispose l'albino con degli occhi infantili e dolcissimi. “M-mi spiace, devo lavorare... Però all'atterraggio giocherò tutto il tempo che vuoi con te.” “Sarà troppo tardi... Non fa niente.” “Bene, lei cosa...” “MUORI! SPARA, SPARA! TASTO X! X X X X X X! NOOOOO! HO PEEERSO! ERO AL LIVELLO 35!” “... Ok. Prenderò nota.” disse fuggendo nella cabina di comando. “Eh? C'era qualcuno?” “Idiota... c'era una gnocca da paura che parlava con te e tu da buon cazzone che sei non hai fatto un cazzo, coglione!” “Ma perché se n'è andata?”. Si sentì solo il rumore di un pugno molto potente.

***

Il volo non durò molto e i passeggeri sbarcarono in perfetto orario. Ad accoglierli c'erano due donne, una alta con tailleur nero, capelli neri e occhialetti, l'altra aveva un'aria solare, una benda sull'occhio sinistro e un vestito giallo e nero con stivali bianchi con tacco.

“Benvenuti a Death City, noi siamo le Death Scythe Azusa Yumi e Marie Mjolnir.” esordì la mora. “Salve, noi siamo il team investigativo. Io sono Light Yagami, lieto di conoscervi. Suppongo che ci scorterete immediatamente dal vostro principale.” disse un ragazzo che sembrò alla bionda tra le due donne davvero bellissimo. “Oh, molto lieta! Io sono la responsabile dell'Oceania e sarò anche la vostra professoressa dalla prossima settimana. Scusami Light, potrei sapere quanti anni hai?” “LIIIIIIIIIIGHT-KUUUUN!” urlò una voce fin troppo conosciuta al ragazzo. “Misa-Misa aspetta!” gridò un'altra voce maschile,anch'essa molto conosciuta, soprattutto al detective. “Ehi Light, guarda, hai visite.” disse L con aria stralunata e decisamente divertita. Light in quel momento pensò: “Una visita decisamente non gradita a me, ma a lui... se non dovessi restare con quella gallina lui ne approfitterebbe di sicuro. Si vede lontano un miglio che ne è cotto. Ma potrei anche sfruttare la cosa a mio vantaggio.”.

“Chi sei tu, perché chiedi l'età al MIO Light?!” “Guarda che mi servono le età di tutti per inserirli nelle classi che dovranno frequentare da lunedì. Piuttosto tu non mi sembri una studentessa, più che altro mi ricordi quelle donnine del Chupa Cabras...” disse Marie acida. “Cos'è il Chupa Cabras?” chiese la biondina tinta. “Fattelo dire dalla hostess, lei lavora lì?” “C'è un posto dove lavora quella gnocca e ce ne sono altre ancora più gnocche? Dov'è questo posto? Me le f...” disse Mello bloccandosi di fronte allo sguardo minaccioso di L. “Me le farò amiche tutte?” aggiunse intimorito, fissando il pavimento e i movimenti di una gattina nera di passaggio. Perché aveva un cappello viola da strega? “Nyaaah! Ciao, io sono Blair, ci divento io amica tua, così giochiamo insieme? Eh, ti va bel biondino?” disse una giovane donna apparsa dal nulla con i capelli viola, gli occhi felini con iridi gialle, ma soprattutto dal seno troppo prosperoso e dal bel fondoschiena con indosso solo uno striminzito reggiseno viola ed una piccolissima gonnellina dello stesso colore. Mello divenne paonazzo sapendo di doversi trattenere dal saltarle addosso con immensa gioia anche della ragazza. “Cazzo... me la sbatterei subito, ma sarò costretto a trattenermi... magari le chiedo il numero di telefono o mi faccio dire dove lavora e poi mi diverto... Per ora calma... Sono di fronte ad L e al nanerottolo albino del cazzo, quanto lo odio! Lo farei fuori seduta stante! E quello non si è mai scopato una donna in vita sua, come cazzo fa?” pensò rapidamente il ragazzo biondo. “Senti tu, non importunare i miei studenti, tornatene al Chupa Cabras!” sbottò Marie. “Nyaaah... ok...” disse per poi sussurrare all'orecchio del ragazzo: “Sai hai un bel sedere. Vedi nella tasca dei pantaloni, ti ho lasciato l'indirizzo del Chupa Cabras ed il mio numero, domani sera ci vediamo alle 11 e mezzo lì, ok?”. Si staccò salutando con un occhiolino prima di far infuriare ancora di più Marie.

“Basta, andiamo dal principale.” sbottò la donna bionda sempre più infuriata avviandosi verso la scuola.

***

Una volta entrati nella camera della morte, le due Death Scythe salutarono cordialmente Shinigami annunciando gli ospiti. Shinigami salutò allegramente dicendo: “Hello-hello! Io sono Lord Shinigami, e voi mi sa che siete i nostri nuovi alunni! Chi è L?” “Io.” disse Ryuzaki. “Oooh Sulla tua carta d'identità falsa c'è scritto che ti chiami Ryuzaki... Allora io ti chiamerò Aki, posso?” “…” “Benissimo Aki! Oh, ma guarda chi c’è, mio cugino! Ryuki caro come va tutto bene? È da una vita, che non ci si vede! Lo sai che ho un figlio, si chiama Kid, purtroppo mia moglie non c’è più, è morta un po’ di anni fa.

Ryuk un po’ sorpreso rispose contorcendosi tutto, per l’astinenza da mele: “Salve cugino è vero è da un po’ che non ci si vede, come ti sei combinato, sembri un pupazzo per bambini, che diavolo è successo al terrore dei kishin, il Grande Death the Shinigami? Come diamine parli, hai bevuto per caso ,spero che in tal caso tu abbia bevuto del Sidro di Mele e che tu ne abbia ancora un bel po’! Comunque sai usare il Death Note, non è più come un tempo, è sempre più complicato, troppe regole da seguire, ho provato anche a scriverle , ma non le so tutte, solo quella pazza di Rem è capace di infilarle in quella testa bendata, sarà mica parente del tuo amico Ashura, a proposito che fine hanno fatto tutti quelli della tua vecchia combriccola?”

Shinigami incupendosi rispose :” Capisco, in fondo più si va avanti e più le cose si fanno difficili! Il gruppo si è sciolto, sai com’è nella band non c’era più affiatamento, c’era chi voleva proseguire su una strada sua e si è rovinato,Ashura ha rovinato tutto, è diventato un Kishin ed ha incasinato il mondo! Comunque non trattare male Rem, che ti ha fatto, infondo sei tu quello che ha fatto il casino col cugino re e si è preso il quaderno di Shidoh, ma quello che ti aveva fatto, perché lo tratti male? Comunque questa è la DWMA, una scuola per armi e maestri d’armi . Bene signori miei dunque abbiamo deciso che sarete inseriti nella classe Crescent Moon, sarete tutti meister ed una volta inseriti in classe e abituativi al metodo di studi, troverete i vostri partner. Mi raccomando massima discrezione, tra poco vi affiderò alla migliore delle nostre alunne, leader degli Spartoi, Maka Albarn, lei è stata ben informata sulla questione.”

Non appena Shinigami ebbe finito di parlare , nella stanza comparve, una ragazza alta dai lunghi capelli biondi lisci, raccolti in due code alte e due occhi di un verde smeraldo molto acceso. Aveva un fisico asciutto, ma non troppo muscoloso ed un seno non troppo prosperoso. La giovane indossava una camicetta bianca , con un top azzurro , abbinati ad una mini gonna dello stesso colore e delle ballerine bianche . Non appena la ragazza entrò in sala , l’uomo dai capelli rossi, che era accanto a Shinigami, diede inizio ad una scenetta pietosa, che sconvolse soprattutto Ryuzaki e Light , i quali sbiancarono per lo shock.

Spirit Albarn iniziò ad urlare: “Makaaaaaaaaaaaaaaa, amore di papà, come stai tutto bene piccolina, come mai sei qui, sei venuta a trovare il tuo paparino che non vedevi da due mesi? Sei cresciuta tantissimo, adesso sembri proprio la tua mamma, solo che tu sei immensamente più bella! Mi raccomando, se quel maniaco del tuo partner prova a metterti le sue zampacce addosso , dillo a me e ti prometto che lo farò fuori in neanche mezzo secondo!”

Non appena il rosso ebbe finito di parlare, corse incontro alla bionda che per tutta risposta , prima lo allontanò prendendolo a librate, dato che le aveva sussurrato di coprirsi di più,dato che le sue forme erano fin troppo evidenti, poi gli diede un paio di calci negli stinchi ed infine, gli urlò contro dicendogli: “Prima di tutto non sei mio padre, secondo sei in servizio, quindi non devi perdere tempo, terzo non rompermi le scatole, brutto porco , maniaco pervertito! Comunque sappi che a differenza tua Soul è un bravo ragazzo,rispettoso delle donne, invece tu non fai altro che trastullarti colle tue amichette, ogni sera al Chupa Cabras. Perdonatemi, purtroppo mio padre è molto assillante, anche se lo è solo di nome e non di fatto, vero Spirit?

Comunque perdonate la mia scortesia, mi presento mi chiamo Maka Albarn e sono una Death Meister della falce, il mio partner è la Death Scyhte Soul Evans. Da oggi in poi io sarò la vostra mentore e la vostra tutor, insieme alla mia amica Tsubaki Nakatsukasa, lei è una weapon multi tipo e fa parte come me del gruppo speciale della classe Crescent Moon, il cui sensei è il dottor Stein. Noi siamo gli Spartoi , quelli di voi che si dimostreranno più talentuosi si uniranno a noi, so che siete tutti dei Meister, quindi per me sarà più semplice interagire con voi. Quando avrete acquisito un po’ di esperienza, parteciperete a delle missioni, solo come spettatori, in cui verrete divisi ed assegnati a noi,come supporto. Posso sapere i vostri nomi? Così potremo iniziare a conoscerci, poi vi presenterò gli altri nostri compagni, tra cui il mio partner.

Un avviso importante chiunque oserà farmi arrabbiare, sarà punito a suon di Maka Chop,oppure se farete arrabbiare Shinigami-Sama sarete colpiti dai suoi portentosi Shinigami Chop. Adesso vi daremo una dimostrazione, usando come cavia, mio padre, Spirit Albarn, la Falce della Morte, ovvero il partner del nostro preside.”Detto ciò il povero Spirit fu colpito prima da un Maka chop, per aver dato del teppista a Soul, poi da uno Shinigami Chop, per essere scappato al Chupa Cabras, durante la pausa pranzo.

Successivamente il primo a presentarsi fu Light, che cercò di essere più cordiale possibile , con quella curiosa ragazza dai capelli biondi, con la passione per la lettura, dicendo: “Buongiorno signorina, io sono Light Yagami, molto lieto di conoscerla, loro sono i miei compagni. Il ragazzo accanto a me con i capelli neri è Ryuzaki, il ragazzino albino con gli occhi grigi, si chiama Near,quello col caschetto biondo e la tavoletta di cioccolato in mano, si chiama Mello ed infine il ragazzo coi capelli rossi e gli occhialoni da aviatore, si chiama Matt. Infine quello lì dietro è il nostro accompagnatore, si chiama Watari.”. A quel punto Ryuzaki intervenne: “A proposito, Watari, porta una torta alle fragole, per tutti, così potremo festeggiare il nostro ingresso in accademia.”.

____________________

Note delle autrici meno una!

Any_: Ben ritrovati miei cari amichetti crossoverosi. Come va?

Black Nana: O.O

Any_: Non ti piace la parola "crossoverosi"?

Black Nana: Non è che non mi piaccia, è che è leggermente sconvolgente... L'ultima volta te la sei presa con me perché salutavo come Shinigami, adesso sei tu che non stai bene!

Any_: Beh, immaginati se capitasse qui uno dei miei abituali lettori, crederebbero che non sia davvero io dato che finora mi sono occupata solo di storie moooolto serie e sono sempre stata mooooolto seria anche io.

Black Nana: Su con la vita! Essere troppo seri fa male?

Any_: Ma perché, ti sembro una persona seria?

Black Nana: Di solito sì, sei troppo seria. Rilassati, take it easy!

Any_: Sono seria? Non lo sapevo neanche io... Pensavo di esserlo solo su EFP e invece anche nella vita quotidiana sono seria! Dannazione! Vuol dire che solo nel 38 % dei casi...

Black Nana: E BASTA CON QUESTE CACCHIO DI PERCENTUALI!

Any_: ... In effeti le dico nell'87% dei casi...

Black Nana: BASTAAAAAAA!

Any_: Ehi, lo sai che se fai così ti verrà la pressiona alta? Guarda che un tono pacato ha più efficienza di un tono arrabbiato!

Black Nana: E TU MI FAI INCAZZARE, CHE CACCHIO CI DEVO FARE?! Chiedo scusa per le parolacce, purtroppo è colpa del mio amico Mello.

Mello: Ehi, cazzarola, non scaricare la colpa sugli altri.

Black Nana: Chi è che ha rischiato di perdere il posto per la successione?

Any_: Chi è il numero due?

Mello: CAZZO! VOLETE DIRE CHE IO SONO INFERIORE A QUELL'INSULSO NANEROTTOLO ALBINO DEL CAZZO?!

Black Nana: Vogliamo anche parlare del fatto che ti sei intrufolato nelle mie note dell'autrice senza consenso alla ricerca di Near?

Any_: Davvero? Sai, dovresti adottare un sistema di sicurezza tipo prelievo di impronte digitali, esame del...

Black Nana: Any, esiste un sistema molto più semplice. ^-^ Un calcio e arrivi su Nettuno. *Nana dà un calcio a Mello e lo spedisce su Nettuno*

Any_: ... ... ... Sei troppo violenta... ... ...

Black Nana: Che vuoi, tu sei troppo complicata e cervellotica, io mi prendo la vita più semplicemente.

Any_: In tutto questo dovevamo parlare del capitolo però se lo faremo diventerà troppo lungo! Chiudiamo qui?

Black Nana: Ok! Nella prossima puntata cosa accadrà?

Any_: Io lo so! *scoppia a ridere*

PREVIEW - NELLE PROSSIME PUNTATE

1 - Misa-Misa è dei vostri!


2 - Solo un goccetto… Tre bicchieri grandi come… come dei bicchieri! Ahahahah!


3 - Vuoi fare anche tu un cosplay? Anzi no, tu non lo sai fare.





Non diciamo chi parla per mantenere il mistero, anche se ci potete arrivare. Chi sono i personaggi che dicono le tre frasi? Lo scopriremo nella prossima puntata! Ah, chi indovina per primo vince un biglietto per incontrare il suo personaggio preferito presente in questa storia, quindi specificate chi è nelle recensioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Misa al Chupa Cabras, guai in vista per Light? ***


ABC

Avevano lasciato Misa fuori dall’accademia. Come avevano potuto? Stava lì con gli occhi bassi a fissare una gattina che sembrava quasi ridere di lei, ma ciò era assurdo, come poteva un gatto fare una cosa simile? Improvvisamente la gatta prese le sembianze di una giovane troppo prorompente: “Nyah, ciao biondina,che bel vestitino che hai! Come mai sei triste? Qualcuno non ha voluto giocare con te? Se vuoi io ti porto in un posto divertente, dove potrai stare in compagnia di Blair, che sono io e delle mie amiche Lisa e Arisa, il Chupa Cabras. Vedrai che quel cattivone che non gioca con te si pentirà di non averlo fatto. Che aspetti a venire con noi? Vedi quella vestita da hostess e quella vestita da cameriera? Sono Lisa e Arisa, le mie amiche. Su vieni o no?”. Due domande erano nella testa di Misa. Primo: che intendeva quella con “giocare”? Secondo: che genere di posto era il Chupa Cabras? Nonostante la diffidenza iniziale il suo pensiero tornò a Light, a come la trattava a volte bene e altre male in base al suo umore. “Ok, Blair! Misa-Misa è dei vostri! Io sono una idol, che locale è il Chupa Cabras?” “Evviva! Poi vedrai… ti faccio divertire io!” disse prendendola sotto braccio e non dandole il tempo di ripensarci.

***

Arrivate al Chupa Cabras Misa si trovò in una saletta la cui porta era coperta da delle tende rosse, segnale poco rassicurante. Al centro della sala vi era un divano rosso di pelle e un tavolino davanti e poco distante vi era il bar. “Ehm… che posto è questo?” “Il Cabaret club, un posto dove si beve e ci si diverte,niente di più, non ti preoccupare! Ti andrebbe di passare il tempo con noi qui?” esclamò Blair con fare ammiccante. “A Misa-Misa va bene…” disse non troppo convinta. “Non ti preoccupare! Dovrai soltanto parlare coi clienti e tener loro compagnia, parlare, giocare a carte… niente che tu non voglia!” disse Lisa. “Ok, allora…” “Buonasera ragazze! Blair, mia adorata dove sei? Ho bisogno di parlare con te! Ormai è certo, la mia figliola mi odia, non è giusto, che ho fatto di male per avere il suo disprezzo?” Blair rispose : “Non preoccuparti signor papino, adesso a farti rallegrare ci pensa la tua Blair, vieni con me, beviamo qualcosa, mi racconti tutto e poi giochiamo come ieri sera, ok? Facciamo giocare anche la mia amica Misa-Misa! Lei è nuova! Salutala signor papino, lei non lo sa che ti puoi trasformare in falce… Faglielo vedere! Faglielo vedere!” “Ah… non è il caso!” esclamò la biondina tutta rossa. “Misa-Misa, non ti preoccupare! Non è quel che sembra…” cercò di rassicurarla Arisa. Spirit si trasformò e dopo pochi secondi al suo posto c’era una grossa falce della morte. “Eh? Dov’è finito?” chiese Misa. “È proprio qui! Lui è un’arma, è la falce della morte di Lord Shinigami… Il signor papino è piuttosto importante, vero Spirit?” disse la stregatta. “Mi presento, sono Spirit Albarn e lei chi è splendida fanciulla? I suoi capelli sono dorati come il sole, la sua pelle candida come la neve e i suoi occhi azzurri come il cielo…” “Ah… Mi chiamo Misa Amane. Magari il mio Light mi facesse tanti complimenti!” “Chi osa non fare complimenti a una fanciulla splendida come te? Dev’essere proprio cieco per non vedere che bel pezzo di figliola sei.” “Light è il mio ragazzo, è piuttosto impegnato e non mi può dedicare molto tempo… Mi sa che ha ragione signor papin… ehm… Spirit!” “Puoi anche chiamarmi papino, non c’è problema. A te è concesso tutto mia cara!” disse l’uomo facendo il baciamano alla ragazza. “Allora, vogliamo giocare signor papino? E tu Misa-Misa, ti unisci a noi?” interruppe la ragazza dai capelli viola.

***

Misa non era mai stata brava a giocare a carte, ma Spirit era anche peggio. “No! Devo offrire di nuovo da bere a tutti! Ma è la terza volta! Blair, non possiamo fare altri tipi di giochi solo io e te?! I giochi che piacciono a me li conosci bene!” “Eh, no signor papino, non è ancora ora. Blair ha voglia di giocare a carte, dopo magari. Prima la bibita. E poi… che direbbe Maka?” “MAKAAAA! Maka non mi pensa, Maka mi odia… Tutto è inutile, le ho tentate tutte, ti ho pure chiesto di regalarle un libro e lei mi ha risposto che non le è piaciuto…” Blair per evitare problemi sviò il discorso: “Ok, hai vinto signor papino, andiamo a giocare,ovviamente da te e mi devi anche offrire la cena, me l’hai promesso l’ultima volta visto che non mi hai accompagnato a fare shopping!”. Il rosso gongolò felice: “Ok, Blairuccia, ti va il sushi?” “Sììììì! Bravo signor papino! Vuol dire che stasera giocheremo di più.”.

Misa-Misa cominciò a preoccuparsi e improvvisamente si ricordò di Matsuda: chissà che fine aveva fatto…

***

Tota Matsuda si fidava di Misa-Misa, in fin dei conti era un bravo manager, eppure quando tornò dal bagno la sua cliente non c’era più. Sparita senza lasciar traccia, ma soprattutto senza nemmeno avergli comunicato dove era andata. E se fosse stata in pericolo? Non gli interessava di disturbare, prese il cellulare e compose in fretta il numero di Light Yagami.

Pronto? Matsuda, che c’è? Non ti sarai perso Misa?” “Ciao Light… ehm… Sai, potrebbe anche essere così?” “Bene. C’erano delle altre persone, hai chiesto a loro?” “Sparite anche loro!” disse piagnucolando il poliziotto. “Aspetti un secondo in linea.” disse appoggiando il telefono da qualche parte, ma l’agente riuscì comunque a sentire un “Scusami, mi serve” e un “CHE CAZZO FAI, QUELLO MI SERVE! DEVO SCOPARMI LA BOMBA SEXY COI CAPELLI VIOLA E DUE TETTE DA URLO!” “Mello…” “Matsuda? L’indirizzo è Death Road 12” “Grazie mille Light! Ma chi è quello? L’ho sentito anche in aereo…” un rumore secco e la voce che prima era a distanza di sicurezza, adesso era troppo vicina: “Tu chi saresti?!” “Ehm… Tota Matsuda signore! Sono un agente del Quartier Generale Giapponese e manager di Misa-Misa.” “Misa? Misa Amane? Che ci fa un’oca del genere qui? Però devo che non è niente male, intendiamoci, non che la preferisca alla gattina, lei sì che…” “Mello ridammi il telefono! Tutto bene Matsuda?” “Sì… credo.” Disse mentre ascoltava una voce che urlava “SHINIGAMI-CHOOOP! Eh, eh… Non si fa Mello, non ci si comporta così. E mica alla Wammy’s House ti esprimevi in questo modo? Te l’hanno insegnato quei cattivoni dei mafiosi, vero? Quelli sono proprio antipatici.” “Quello che vuoi ma cazzo, mi servivano altrimenti col cazzo che arrivavo così in alto, porca puttana!” “Oh… se fai così mi rendi triste e poi dovrò mandarti a un corso di buone maniere insieme a Ragnarock e Black*Star…”. Matsuda salutò Light al telefono e poi corse via.

***

Misa-Misa! Che diamine stai facendo?!” urlò un ragazzo in divisa davanti alla porta della Chupa Cabras. “Ciao Mmmatsuiiii… Che fai, vuoi giocare anche tu? Vado a chiamare Lisa… e Blair che lei gioca meglio di tutti… Io prendo le carte! Eheheheheh!” disse la ragazza con la tipica parlata di un’ubriaca. “Misa-Misa, hai bevuto?” “Solo un goccetto… Tre bicchieri grandi come… come dei bicchieri! Ahahahah!” “Misa-Misa, andiamo da Light, che è meglio, eh?” “Che cazzo vuoooi! Light non mi vuole, quindi io rimango con le mie amiche che mi vogliono bene, e poi Light non mi fa i complimenti come il signor papino… Se Light mi vuole, che mi venga a… a prendere luuuui!” disse singhiozzando. “Se non viene, io sto qua e non mi interessa dei servizi fotografici, qua mi diverto di più con Blair, Lisa e Arisa… Che giocano bene a carte e tu invece non sai fare niente, ti sei fatto pure beccare dalla Yotsuba! Hai messo nei guai Light e Ryuzaki che diceva che eri un idiota, però era buffo perché era vestito da infermiere, vuoi fare anche tu un cosplay? Anzi no, tu non lo sai fare. Vattene sennò chiamo Blair e poi ti spara le zucche addosso! Ah!”. Matsuda era terrorizzato, perciò decise di abbandonare lì la ragazza correndo via da Light cercando di convincerlo a far ragionare la giovane modella.

***

Dopo aver mangiato la torta, Maka condusse Light, Ryuzaki e gli altri fuori dalla Death Room, per compiere un giro turistico nella scuola, durante il quale la ragazza mostrò ad ognuno dei componenti del team investigativo le stanze in cui avrebbero alloggiato fino a nuovo ordine. Il primo a cui fu mostrata la propria stanza fu Mello, a cui CASUALMENTE era stato assegnato come coinquilino Near, il quale, sconvolto, disse: “ Vi pregherei per la mia incolumità fisica e mentale , di darmi una stanza singola e di mettere al mio posto, con somma gioia di Mello, Matt, lui sarà sicuramente più felice di averlo come coinquilino, non che a me stia antipatico, ma è lui che non esiterebbe a spedirmi in infermeria ed a distruggere i miei giocattoli, con tutte le volte che è successo alla Wammy’s House!”. Il biondino in questione rispose piuttosto irritato: “Near, cazzo per una volta hai fatto una cosa buona, non me lo aspettavo da un NANEROTTOLO ALBINO del cazzo,complimenti ti sei reso utile. Matt tu datti una mossa e fai scambio col nanerottolo!” Dopo che Mello ebbe finito di parlare L intervenne dicendo: “Mello, se continui così ti verrà la pressione alta! Stai attento alla tua salute, tutto quel cioccolato mica ti fa bene,almeno io ho una dieta più varia! Se non ti riguardi di più, come potrai diventare il mio erede e poi cosa ti avevo detto riguardo al linguaggio?”.

________________

Note delle autrici:

Black Nana: Salve salvino! Eccoci tornate con un nuovo capitolo!

Any_: Nessuno ha neanche tentato di indovinare le tre frasi! Beh, erano tutte di Misa! Ma nella prossima preview saranno tutte e tre di personaggi diversi! Visto che dovevamo dare il premio a qualcuno...

Black Nana: Il premio se l'è preso l'illustre sottoscritta, dato che a voi non interessa... Io vado a giocare a carte con Mello! E se non indovinerete nel prossimo capitolo Any_ incontrerà L e faranno una romantica passeggiata al chiaro di luna da buoni piccion...

Any_: EHI! Frena un secondo!

Black Nana: Perché? Non ti farebbe piacere?

Any_: Incontrarlo sì, fare i piccioncini no! Se non mi conosce neanche, hai idea di che imbarazzo? *arrossisce*

Black Nana: Aki si offende se dici di non conoscerlo, almeno io lo ammetto che Light è il mio ragazzo! <3 <3 <3

Any_: Sì, oltre a Misa e Takada...

Black Nana: Come scusa?

Any_: Niente! *faccina angelica*

Black Nana: Comunque, allora posso entrare nella Favcha Room?

Any_: Eccoti le chiavi! *apre la porticina*

Black Nana: Ok! A dopo Any!

NELLA FAVCHA ROOM

Black Nana: C'è qualcuno?

Mello: Ciao Nana! Ci si rivede!

Black Nana: Ciao Mel! Come stai? Sempre alla ricerca di Near?

Mello: Quel nanerottolo?! No, non ne vale la pena, in fin dei conti rimane sempre un nanerottolo albino del cazzo.

Black Nana: Non ti smentisci mai... che facciamo? Giochiamo a carte?

Mello: Ehm... ok... Però se vinco mi dai della cioccolata!

Black Nana: Ok!

DOPO TRE ORE...

Mello: Dannazione! Ma arrivo sempre secondo! E che cazzo!

Black Nana: Cazzo Mel! Non ti lamentare! Ti faccio lo stesso una bella torta al cioccolato.

Mello: Così mi piaci, manco Matt si preoccupa tanto...

Black Nana: Ma tu mi sei molto simpatico, basta che non ti infili nelle mie note dell'autrice senza permesso...

*si accende la luce rossa*

Any_: Tempo scadutoooo! Nana, fuori di lì! E anche tu fratellone!

Black Nana: Fratellone?!

Any_: Non lo sai che Mello è mio fratello maggiore?

Black Nana: Già... ma i lettori lo devono sapere.

Mello: Ok, sorellina! Stanotte sto a casa di Nana! ^-^

Any_: Che intendi?! Non mi combinate nulla, altrimenti finisci male...

Black Nana: A me non piace Mello! Lo sai chi mi piace! Senza offesa, Mel.

Mello: No problem, si può essere anche amici e basta, e che cazzo!

Black Nana: Giusto, cazzo!

PREVIEW

1 - "Ci ho messo anche il mio meraviglioso computer con tutti i videogiochi esistenti per PC! HO IL POTERE!"

2 - "UN FANTASMAAAA! HO PAURAA! NON MI FARE NIENTE!"

3 - "VOGLIO QUELLA CAZZO DI PISTOLA, PERCHÈ TUTTI HANNO LE ARMI E IO NO?!"

Any_: Mi raccomando, provateci perché altrimenti Nana mi obbligherà a uscire con L... Non che mi dispiaccia, ma sapere che c'è lei che mi osserva... Bye-bye!

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Una serata movimentata, lavoro difficile per il grande Kira? ***


Ad L fu assegnato come compagno di camera Watari, Light ebbe una stanza singola, mentre Near divenne il compagno di camera di Crona. Dopo le assegnazioni delle rispettive camere, il gruppo continuò il giro della Shibusen e fece la conoscenza dei vari professori, tra cui Sid il morto e la sua partner Myrra Neigus e il professor Stein, che inquietò non poco il gruppo, non solo per le sue manie di dissezione, ma anche per l’enorme vite che gli trapassava il cranio.

Tra i corridoi dell’edificio il gruppo incrociò anche degli studenti. Delle ragazze piuttosto giovani si fermarono a confabulare in un angolo: “Hai visto quello lì quant’è carino?!” “Waaah! Quello coi capelli castani? Sembra un orientale, ha gli occhi a mandorla…” “Che figo, chissà come si chiama e quanti anni ha…”. Nonostante il vano tentativo, il diretto interessato udì benissimo i loro discorsi e si lasciò sfuggire un sorrisetto compiaciuto. Se Misa le avesse sentite…

Intanto, dietro ad una colonna qualcuno aveva osservato la scenetta e non era molto felice di ciò che aveva appena visto e sentito. Così iniziò ad osservare nell’ombra i movimenti i novellini e a meditare una giusta vendetta divina,per coloro che avevano osato sfidarlo.

***

A fine giornata ognuno entrò nella stanza che gli era stata assegnata.

Matt e Mello nella “quiete” della loro camera avevano dato inizio ad un vivace torneo di videogiochi: “Questa stanza è talmente grande… Ci abbiamo montato la Wii, la PlayStation, l’XBOX, il GameCube… E poi le console portatili, il Nintendo DS, la PSP… Ci ho messo anche il mio meraviglioso computer con tutti i videogiochi esistenti per PC! HO IL POTERE!” “Matt, sei sicuro di sentirti bene? Non è che vuoi un po’ di cioccolata?”. Il ragazzo dai capelli rossi si voltò con gli occhi che brillavano spaventosamente. “Io sto benissimo! Ma questo è il Paradiso!” disse con aria da assatanato.

***

Nella stanza a sinistra di quella dove si stava svolgendo la più agguerrita e rumorosa partita di GTA mai vista, un ragazzino totalmente bianco aprì la porta delicatamente.

All’interno c’era una ragazza dai capelli rosa e dal fisico minuto e anche un’altra coi capelli biondi, molto alta e gli occhi blu. Near si sentì in dovere di presentarsi: “Salve signorina, mi chiamo Near e sarò il tuo compagno di stanza. Tu come ti chiami?” “UN FANTASMAAAA! HO PAURAA! NON MI FARE NIENTE! NON MI FARE NIENTE! IMOTOOOOO! SALVAMI! KIIID! C’È UN FANTASMA NELLA CAMERA DI CRONA! VISTO CHE TANTO TI PIACE SALVA LEI E ANCHE MEEEEEEE!” urlò la bionda per terra in lacrime. Near osservava il tutto immobile. La ragazza dai capelli rosa prima sbiancò, poi divenne paonazza per l’imbarazzo della rivelazione fattale dall’amica. “Non so come comportarmi con un bimbo fantasma…”.

Ad un tratto una specie di piccolo omino nero con una X sul viso bianca come le mani apparve dal nulla urlando ed imprecando contro la ragazza dai capelli rosa: “CHE CAZZO FAI! QUELLO NON È UN FANTASMA PORCA MISERIA! È UN FOTTUTISSIMO ESSERE UMANO, BRUTTA CRETINA! E TU BIONDA, CHE CAZZO PIANGI?! NANEROTTOLO ALBINO, CHE HAI DA FISSARE?! IO SONO RAGNAROCK, LA SPADA DEMONIACA, E TU CHI CAZZO SARESTI, BRUTTO STRONZO?! PARLA, PRIMA CHE TI FACCIA A PEZZI E MI FACCIA UNA COLLANA CON LE TUE FOTTUTISSIME OSSA!”. L’albino rifletté velocemente per poi chiamarlo: “Mello?! Smettila di farmi stupidi scherzi, ti dovevi pure travestire stavolta?” “CHI È QUESTO MELLO?! E CHE CAZZO VUOLE DA ME?! NON CHIAMARMI MELLO, IO NON SONO IL TUO FOTTUTISSIMO AMICO! HAI FATTO SPAVENTARE QUESTE DUE CRETINE, CHI CAZZO CREDI DI ESSERE LURIDO BASTARDO!” “Near, credo di essere Near.” “NON È VERO, TU NON SEI NEAR, QUALSIASI COSA SIA NEAR!”. Si udì un colpo secco sulla parete poi la voce di Mello: “E FATE IL CAZZO DI SILENZIO! NON SI PUÒ GIOCARE IN PACE A GTA?!” Tutti si zittirono. “Chi cazzo è quello?” chiese Ragarock. “È Mello. È lui quello che ti somiglia almeno nel modo di esprimersi.” Spiegò l’albino. “Fico. Questo tipo è cazzuto.”.

Non ebbero il tempo di continuare l’amabile conversazione che un proiettile attraversò la parete lasciando tutti immobili per lo stupore e la paura.

***



La stanza di L era a destra di quella di Mello e Matt. Era piuttosto ampia e ben illuminata, decisamente comoda. Il giovane detective si era già ambientato e se ne stava tranquillamente sul divano con in mano un cucchiaino con l’ultimo pezzo della torta, quello con la ciliegina. Lo fissava attentamente indugiando ancora un po’. Improvvisamente ci fu un rumore sordo e vide la sua ciliegina volare via e finire pietosamente sul muro trascinata da un proiettile.

Il moro rimase in perfetto silenzio osservandosi intorno, poi si decise: “Watari? Portami due siringhe con morfina dentro.” disse cercando di sembrare calmo. “Ryuzaki, a che ti serve una cosa simile? Per caso vuoi suicidarti?” “No, sono per Mello e Matt.”.

***

MELLO! Perché diamine hai sparato?!” “Perché si è bloccata quella cazzo di console!” “Bravo, ma rischiavi di romperla del tutto! Sei scemo o cosa?!”. Improvvisamente la porta si aprì e L entrò nella stanza. “Mello? Potresti venire qui un attimo?” “Ryuzaki? Dimmi, che c’è?” chiese il biondo nascondendo la pistola ancora fumante in mano a Matt. “È inutile che tu la nasconda, Mello, il proiettile che è arrivato nella mia stanza era uno da Magnum, quindi può appartenere solo a te.”. Il biondo non commentò, ma si avvicinò obbedendo al suo idolo. Con un movimento repentino il detective afferrò il polso del biondo e con una siringa che aveva nella tasca iniettò il liquido contenuto al suo interno nella vena del giovane.

Prima il ragazzo sbandò, poi cadde per terra e con le pupille dilatate fissò L. “Ryuzaki?!” “Mello, mi dai la tua pistola?” “Sì… Tanto non mi serve…” disse Mello allungandogli l’arma e con voce da ebete. “Grazie.” rispose Ryuzaki afferrando l’oggetto argentato con due dita.

Ryuzaki?! Che hai fatto a Mello?” chiese Matt preoccupato. L si avvicinò al genio dell’informatica. “Ho fatto così.” disse ripetendo il gesto e iniettando di nuovo la camomilla. “…” “Capito, Matt?” “Eheh… Sì, sei un grande come al solito!” disse il giovane. “Vuoi giocare ancora ai videogiochi?” chiese il moro per assicurarsi che la sostanza avesse avuto effetto. “No, adesso dormo. Buonanotte!” rispose l’altro lasciandosi cadere sul letto.

L fu soddisfatto del tutto e tornò nella sua stanza per studiarsi per bene i dati che gli aveva fornito Shinigami.

***

Near continuava a fissare il puntino fumante nella parete. “Credo che sia di Mello, è un proiettile Magnum, è della sua pistola.” mormorò. “VOGLIO QUELLA CAZZO DI PISTOLA, PERCHÈ TUTTI HANNO LE ARMI E IO NO?!” “Perché anche tu sei un’arma…” disse Crona più insicura che mai. “CHE CAZZO SIGNIFICA, PORCA TROIA?! TU NON SEI NEANCHE LONTANAMENTE UNA MEISTER, SEI SOLO UN FOTTUTISSIMO STUZZICADENTI COI CAPELLI ROSA E SENZA TETTE E TI SCAMBIANO PURE PER MASCHIO! ANCHE IO CREDEVO FOSSI UN MASCHIO, ANCHE SE HO SEMPRE SAPUTO CHE NON AVEVI UN MINIMO DI PALLE! PER QUESTO HO BISOGNO DI UNA FOTTUTISSIMA ARMA DEL CAZZO PORCA TROIA!”.

***

Light Yagami era pronto per iniziare la sua quotidiana opera di purificazione del pianeta. Quella sera era di ottimo umore e pieno di ottimismo per il mondo che avrebbe creato. Prese il suo amato quaderno e lo appoggio sulla scrivania. Si voltò un secondo per prendere la propria penna, quando un rumore secco risuonò nelle sue orecchie. Al posto della pagina del quaderno c’era un buco fumante e nello stesso punto sul tetto, proveniente dal pavimento c’era un grazioso proiettile esploso.

“…”. Con tutta la calma che aveva spostò il quaderno più a destra, ma questo non lo salvò dal secondo proiettile che centrò il quaderno nello stesso punto del precedente. Light lo prese di nuovo e lo portò sul proprio letto, ma di nuovo la cosa non servì a molto, dato che il terzo proiettile attraversò il materasso bucando di nuovo il quaderno.

CHI OSA BOICOTTARE L’ATTIVITÀ DEL GRANDE KIRA, DEL DIO DEL NUOVO MONDO?!”. Il quarto proiettile sfiorò la sua testa. Il ragazzo pensò che conveniva starsene buono e in silenzio, anche se aveva una vaga idea dell’artefice di quel disastro.

***

La mattina seguente Kid stava tranquillamente dormendo, di certo non si aspettava che un’oscura minaccia stava per attaccarlo con tutte le proprie forze durante il suo simmetrico sonno.

KIIIIID! AUGURI, AUGURI, AUGURI, AUGURI…”. Patty saltava sul letto rischiando seriamente di calpestare la simmetria del povero shinigami. “PATTYY! NON STAI SALTANDO IN MODO SIMMETRICO!” urlò il ragazzo terrorizzato.

Liz, con tanto di capelli arruffati, fece il suo ingresso nella stanza: “Che diamine succede?! Vi pare l’ora di fare baldoria?! Stavo dormendo…” La ragazza si interruppe osservando la sorellina nel suo bizzarro rituale. “Oh, già! Auguri simmetrici Kid…” “Liz, Patty! Grazieee! Vi voglio bene, vi adorerei se foste simmetriche, ma non posso andare oltre con questa asimmetria…” disse prima di beccarsi un pugno da parte della maggiore delle Thompson.

***

Intanto nella camera della morte Spirit Albarn rifletteva sul regalo da fare al giovane shinigami. Nella sala entrò il ragazzo salutando il padre: “Salve padre.” “Ehilà, figliolo! Buon compleanno! Contento, ragazzo mio? Sei passato da un numero asimmetrico ad uno simmetrico! Sei perfettamente simmetrico!” “Grazie padre! Sono molto felice!” “Allora, è tutto pronto per la festa?” “Sì, padre. Ho allestito simmetricamente il soggiorno della Villa del Patibolo. Ci sono otto posti a destra e otto a sinistra! Sarà tutto perfetto!” “Benissimo, ho chiamato anche i nostri nuovi amichetti: Aki, Mel, Nené, Piské, Matty… Sono simpatici, sai? Stavano con mio cugino!”

___________________

Note delle autrici:

Any_: Salve popolo di EFP! Come vanno le cose? Tutto bene? Allooooora! Eccoci qui con la parte che mi è riuscita meglio: Light e i proiettili!

Black Nana: *ride* Anche se l'idea non è stata totalmente tua mia cara, la parte di L è stata di Newmoon!

Any_: Ma io ho parlato di Light infatti. Comunque, parlando del concorso...

Black Nana: Lo sveliamo il segreto?

Any_: Quale segreto?

Black Nana: Come quale segreto? IL segreto!

Any_: Aaaaah! Ok! Allora, frase numero uno: Matt! Frase numero due: Liz! Frase numero tre...

Black Nana: Perché? Non era tanto difficile!

Any_: Allora, nella frase dice di volere un'arma e Mello l'arma la ha già, come dimenticare la sua pistola? Infatti non si trattava di Mello ma di Ragnarock!

Black Nana: E adesso devi entrare nella Favcha Room con Aki!

Any_: *tutta rossa* Ma... possiamo anche...?

Black Nana: NO!

Any_: *rassegnata* Va bene... Ci andrò ma non vi aspettate romanticherie, non sono la tipa. Sono fredda di carattere, fredda e calcolatrice.

Black Nana: Non con L e non con noi! Tu sei carina e coccolosa. Fidati della tua migliore amica!

Any_: Chi ti dice che io non ti abbia mentito? *entra nella stanza lasciando grossi dubbi a Black Nana*

NELLA FAVCHA ROOM

Any_: *si trova in un posto che assomiglia tanto a quello del video di California Gurls di Katy Perry data l'enorme presenza di dolciumi vari* Ehm... C'è nessuno? *timida*

L: Ci sono io.

Any_: Ah. Ehm... Ciao. Cioè no, basta timidezza. Ciao! *si fa passare la timidezza*

L: Ciao. Chi sei?

Any_: Mi chiamo Any e devo parlare con te per un po'.

L: Capisco... ti piacciono i dolci?

Any_: Li adoro! Se non ne mangio vado in crisi di astinenza! ^-^

L: Andremo d'accordo.

DOPO POCO

L: Hai ragione, credo che tu non sia niente male...

Any_: Eh?! Ah... credo che... non...

L: *si rende conto di ciò che ha detto* No, aspetta, non intendevo... Cioè...

Any_: Eh... beh! Che intendevi allora?

L: Beh... sei... sei...

Any_: *pensa perché Black Nana non accenda la lucina e crede di saperlo*

L: Ehm... Ecco, credo che potremmo essere amici?

Black Nana: *dall'esterno* Ehm... siamo del tutto sicuri, mio caro panda? A me sembra l'esatto contrario...

Any_: L'esatto contrario potrebbe essere nemici o... *arrossisce*

L: *imbarazzato* Beh... forse è presto per dirlo. Ci rivedremo?

Any_: Chi? Cosa? Mi vuoi rivedere? Ok! Ehm... Allora anche io! Cioè, anche io ti voglio rivedere!

Black Nana: *accende la lucina rossa a malincuore* Ok... Prometto che avrete spazio. Per oggi è abbastanza, siete già arrivati a dire che vi volete rivedere...

Any_: Allora vado! Ciao Aki! ^//^

L: Ok... Allora quando avrò tempo tra un caso e l'altro ti chiamerò, ciao anche a te Nana. *se ne va*

Black Nana: Un momento... vi siete scambiati i numeri? Perché non l'ho visto?!

Any_: Beh, eri impegnata a fare piani malefici sulle tue prossime note dell'autrice... ^-^

Black Nana: Infatti presto ne vedrai le conseguenze.

PREVIEW

1. "A proposito, sai qualcosa di quattro proiettili che sono entrati in camera mia rischiando di uccidermi mentre guardavo la TV?"

2. "Se ti riferisci alle caramelle, erano molto buone, sai? Soprattutto quelle alla fragola…"

3. "La vendetta arriverà, fredda, lenta, dolorosa e inaspettata."

Any_: E mi raccomando! Scrivete chi è il personaggio che volete incontrare in caso di vincita! Bye-bye!

Black Nana: Ciao ciao!

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** La vendetta di L e la scomparsa dei dolci, problemi per Crona e Ragnarock? ***


A casa Evans-Albarn Soul stava tranquillamente stravaccato a guardare una partita di basket imprecando contro la squadra avversaria, mentre la sua shokunin era nella propria stanza intenta a leggere un “interessantissimo” libro sulla simmetria al solo scopo di compiacere l’amico che le avrebbe chiesto sicuramente un confronto su tale lettura. La persona in questione era estremamente simmetrica, come d’altronde lo era il libro. Mentre la ragazza era intenta nella sua attività prediletta, squillò il telefono. Soul rispose parecchio nervosamente, dato che l’inattesa telefonata aveva interrotto la visione della sua partita di basket. “Pronto?!” “Ciao Soul, sono Liz, mi passeresti Maka?” “Aspetta in linea, anzi cambia cordless, che sento poco la tua voce!”.

Detto questo il giovane, entrò furiosamente nella camera della sua partner, ma quando la vide restò immobile per qualche secondo, dato che la ragazza aveva indosso soltanto una canottiera che lasciava scoperto l’ombelico ed un pantaloncino corto. L’espressione dell’albino mentre fissava Maka, era davvero inebetita, infatti il Maka-chop non tardò ad arrivare. “Che diamine sei venuto a fare qui, ti serve qualcosa?” “No, sono venuto a portarti il telefono, c’è Liz che vuole parlare con te!”. “Passamela e vai fuori di qua subitoooooooo!”. Le due ragazze si accordarono per andare a fare shopping e prepararsi poi alla Villa del Patibolo.

***

In casa Star-Nakatsukasa il trambusto era all’ordine del giorno, ma quel pomeriggio era decisamente fuori controllo. Infatti la povera Tsubaki tentava di convincere in tutti i modi il suo meister a scendere dall’altissimo tetto del palazzo di fronte alla loro abitazione. Il ragazzo non aveva alcuna intenzione di vestirsi elegante, bensì aveva optato per un completo da basket. La povera Camelia Giapponese cercava di persuadere l’azzurro a vestirsi in maniera più decorosa, primo per evitare di ferire il morale di Kid, secondo vestito in maniera elegante sarebbe stato notato di più. Alla fine Black*Star, pur di veder sorridere la sua dolce partner, accettò le condizioni poste dalla ragazza.

***

Intanto alla Shibusen, nella camera di Near e Crona, finalmente era giunta la tanto agognata pace: Ragnarock alla fine si era convinto che quello strano nanerottolo albino, che alla sua meister ricordava un fantasma, in fondo non fosse tanto male, anzi, era un ottimo coinquilino, soprattutto perché per accattivarsi le simpatie dello strano omino nero, lo riempiva di caramelle e parlava solo se interpellato da quest’ultimo o, in rare occasioni, da Crona.

La ragazza era molto agitata all’idea di partecipare a quel tipo di festa, soprattutto perché il festeggiato in questione la metteva particolarmente in imbarazzo. Fortunatamente per lei a tirarla fuori da quella stramba situazione, c’aveva pensato Maka, che trovava particolarmente simpatico quello strano ragazzino vestito tutto di bianco. Infatti la bionda meister aveva trascinato l’amica a fare shopping , insieme a Liz, Patty e Tsubaki.

***

In camera di L, Watari tentava di convincere il giovane ad indossare uno smoking molto elegante, ma Ryuzaki non aveva alcuna intenzione di accontentarlo, non trovandolo necessario.

Con passo annoiato si avviò all’armadietto dei dolci e lo aprì con disinvoltura. Diede una rapida occhiata all’interno e sobbalzò, quasi cadendo all’indietro urlò di puro terrore. “AAAAH!”. In risposta all’urlo accorsero Mello e Light correndo nella stanza preoccupati. “Ryuzaki, cosa…?” “DOVE CAZZO HAI MESSO LA MIA PISTOLA?!” “Ma ti sembra il momento di chiedere tale informazione? A proposito, sai qualcosa di quattro proiettili che sono entrati in camera mia rischiando di uccidermi mentre guardavo la TV?” “Ehm… No, non so niente, se becco chi è stato lo ammazzerò per te… Cazzo, devo andare.” disse il biondo allontanandosi furtivamente.

Ryuzaki, che è successo?” chiese Light col tono più gentile e rassicurante che aveva. “Le mie caramelle…” disse in un sussurro. “Come?” “Sono sparite… Dove sono?!” disse in tono lamentoso il più grande detective del mondo. “Fa’ vedere…” disse Light con aria visibilmente scocciata. Osservò con attenzione la dispensa per poi esclamare: “Ehi, qui c’è un buco!” L si alzò di scatto. “Dove? Fa’ vedere!” “Ma la stanza dove hanno fatto quel buco è vuota…” “Watari, procediamo al prelievo delle impronte digitali sul luogo del delitto.” Disse il detective andando verso la stanza adiacente. All’interno non trovò alcuna impronta o indizio se non dello strano liquido che alle analisi risultò essere sangue.

***

La porta della stanzetta dove si trovavano Maka, Near e Crona che prendevano un the si aprì di scatto. Tutti si voltarono e di fronte all’aria minacciosa del giovane ragazzo dai capelli neri (trattenuto da uno dai capelli castani), Maka si parò a proteggere l’amica.

Sei tu quella col sangue nero?” chiese il detective con tono molto intimidatorio. “I… Io? Non so come comportarmi con uno che vuole il mio sangue! Sei un vampiro, già c’è un fantasma!” “Allora, sei tu! Perché hai preso le mie caramelle.”. L’albino riuscì a commentare solo con un “Ora sono guai…”. Ragnarock comparse all’improvviso dalla schiena della sua meister: “Se ti riferisci alle caramelle, erano molto buone, sai? Soprattutto quelle alla fragola… Ho fatto proprio bene a sfondare il muro a pugni! C’erano un sacco di dolci, tutti molto buoni! Li ho mangiati in meno di due secondi.”. L rimase qualche secondo in silenzio fissando il vuoto con fare meditativo. “Che intenzione hai nei confronti della mia amica, non ti azzardare a toccarla sai?” disse Maka visibilmente innervosita. Light intervenne: “Quando fa così, pensa. Lascialo ragionare…”. “Alla tua amica niente, a quel coso nero tutto.” “Sai che non ti conviene, vero?” ringhiò la biondina. “Non c’è colpo che non renda, non posso passare sopra questa faccenda con tanta facilità. La vendetta arriverà, fredda, lenta, dolorosa e inaspettata.” disse il giovane allontanandosi soddisfatto e inquietante.

Ah, e quello non è un fantasma.” disse chiudendo la porta lentamente e facendola scricchiolare. Light rimase nella stanza terrorizzato dalla reazione del collega.

La porta si riaprì all’improvviso e riapparve Ryuzaki di ottimo umore: “Ah, Light! Mi accompagneresti a ricomprare tutti i dolci?” chiese in modo decisamente allegro. “… Ok…” rispose il ragazzo seguendolo. Ryuzaki cambiò improvvisamente espressione e richiuse la porta alla stessa maniera della precedente sussurrando: “Arrivederci…” tetramente.

La reazione di Crona fu uno svenimento improvviso tra le braccia dell’amica. “Crona? Tutto bene? Crona? Svegliati! Se ne è andato, non ti preoccupare! Tsubaki ci aspetta, non vuoi assaggiare gli okonomiyaki?” disse Maka con dolcezza.

Ragnarock fece riprendere la propria meister facendole aria e solletico sulla pancia.

***

Light e L stavano amabilmente discutendo sulla superiorità del dolce al salato (anche se Light annuiva soltanto) quando una voce familiare, anche se stravolta, li chiamò. “Light! Ryuzaki!”. Si voltarono entrambi e videro una figura familiare con i capelli spettinati, la barba incolta, la cravatta aperta e la camicia stropicciata. “Matsuda? Che ti è successo? Hai ritrovato Misa?” chiese Light con calma. “Perché, Misa si è persa?” chiese Ryuzaki. Matsuda si avvicinò e scoppiò in lacrime: “Era ubriaca, mi ha detto un sacco di cose cattive, che mi sono fatto beccare dalla Yotsuba…” “Questo è vero.” Disse Ryuzaki facendo aumentare il flusso di lacrime del povero poliziotto. “Sì lo so, ma ha detto che non sono capace neanche di fare i cos play e voleva farmi picchiare da una che mi doveva tirare delle zucche addosso… Ma non capisco da dove le può prendere le zucche in un posto simile!”. “In quale posto?” chiese L abbastanza incuriosito dalla storia delle zucche. “Al Chupa Cabras, è un posto dove ci sono le ragazze che fanno compagnia alla gente che beve…” “Eh? In che senso?” “Si gioca a carte, si beve… si chiacchiera col signor papino!” “Chi è il signor papino?” continuò l’interrogatorio il detective. “Un cliente abituale che riempie tutte di complimenti e Misa-Misa ha detto che lui è più buono di Light!” “Perché Light, che hai fatto a Misa?” chiese L sinceramente interessato. “L’ho semplicemente rimproverata, perché invece di rispettare i suoi impegni di lavoro, ha fatto preoccupare Matsuda ed è venuta qui, infilandosi nel vano bagagli dell’aereo!” “Capisco… Stai attento a non farti mollare, allora.” Disse il detective cominciando ad avviarsi verso il locale. Light lo fissò con puro odio seguendolo, portandosi dietro anche Matsuda.

***

L stava aspettando che gli altri lo raggiungessero mentre osservava incuriosito un uomo dai capelli rossi in giacca e cravatta, dal profilo vagamente familiare, che si precipitava fuori dal locale urlando: “SONO IN RITARDO! QUEI DUE MI FARANNO FUORI! Sinceramente non so di chi avere più paura, se di lei o del boss!”. “Ma tu guarda che gente che frequenta questo posto…” mormorò il ragazzo tra sé e sé. Light e Matsuda lo raggiunsero e si decisero ad entrare nel locale lasciando il poliziotto fuori ad aspettare.

I ragazzi non ebbero neanche il tempo di guardarsi attorno che si trovarono ognuno un’affascinante ragazza che si stringeva su di loro. Light non ebbe grosse reazioni, L rimase a fissare il vuoto arrossendo vistosamente. “Benvenuti al Chupa Cabras! Cosa possiamo fare per voi?” chiese quella attaccata ad L (Arisa). “… Cercavamo la signorina Misa Amane…” disse continuando a non avere il coraggio di guardare la persona che gli era accanto e imbarazzatissimo. “Oooh! È timido! Che carino!” esclamò quella vicino a Light (Lisa) abbracciando L. “Non sono abituato a questo genere di cose. Sono qui per prendere Amane e basta.” disse facendosi piccolo e cercando di convincersi da solo. “Perché? Rimani con noi! Non ti va di farci compagnia, sei interessante! Sembri un panda…”. “Devo prendere Amane…” “LIIIIIGHT!” esclamò una voce conosciuta. Misa si gettò tra le braccia del castano piena di gioia. “Alla fine il mio Light è tornato da me, che carino!” commentò strusciandosi come una gattina, poi aprì gli occhi e notò la scenetta che si stava svolgendo un po’ più in là. Lisa e Arisa stavano appiccicate a Ryuzaki, il quale rimaneva immobile continuando a ripetere: “Sono qui solo per Amane…”.

***

A Light Yagami non interessava affatto la festa alla quale era stato invitato, anzi, gli dava solo parecchie seccature! Avrebbe preferito rimanere nella sua stanza a compiere la sua grande opera di purificazione del mondo. Invece aveva dovuto anticipare il lavoro, soccorrere L in crisi per il furto delle caramelle, accompagnarlo a ricomprarle e persino soccorrere quella pazza di Misa, che però non aveva alcun interesse a seguirlo, anche perché l'avrebbero cacciata indietro nel giro di poco, almeno una nota positiva nella giornata.

Adesso stava indugiando davanti allo specchio osservando la propria immagine riflessa che indossava un completo piuttosto elegante. Aveva una camicia bianca e una giacca dello stesso colore. Si stava allacciando la cravatta nera quando Watari bussò alla porta e si affacciò: “Signor Yagami, Ryuzaki mi ha detto di avvertirla che tutti la stanno aspettando fuori. Ryuzaki vi raggiungerà più tardi, avviatevi pure.” “Va bene.” disse solamente il ragazzo con uno dei suoi soliti sorrisi.

_____________________

Note delle autrici:

Black Nana: GIRAFFA! Hello a tutti! Giraffe!

Any_: Nel caso non vi fosse mai capitato ecco un chiaro esempio di Pattite.

Black Nana: Giraffa... Kyahahaha! Ho i capelli rossi! Ho i capelli rosso Kira!

Any_: ... Ora mi preoccupo. Che ti è accaduto?

Black Nana: *mangia un marshmallow a forma di teschio con la Nutella* Giraffa...

Any_: Ehm... Ok... Allora, l'ultima volta qualcuno ha vinto al nostro concorso: ecco le soluzioni! La prima frase era di Light, la seconda era di Ragnarock e l'ultima era del pan... Ehm... di L.

Black Nana: Aha! Il panda ci ha contagiati tutti, per chi non lo sapesse Aki (L) noi lo chiamiamo panda.

Any_: Sarebbe più corretto dire che tu lo chiami panda e le uniche volte che lo faccio io è perché mi scappa.

Black Nana: Sì, sì... come no... a chi la vuoi dare a bere?

Any_: Lasciamo perdere. Allora, la vincitrice è la nostra...

Black Nana: Giraffa giraffa!

Any_: -.-" Si chiama Juliet__Albarn, non giraffa giraffa!

Black Nana: Scusa... *fa la faccia cucciolosa* Caramella?

Any_: Grazie! :3

Juliet__Albarn:  Grazie mille per il premio! Mi ha fatto molto piacere!

Any_: Oh, eccola qua! Allora... adesso ti faccio entrare. *prende le chiavi e apre la Favcha Room*

NELLA FAVCHA ROOM

Juliet__Albarn: C'è nessuno?

Maka: Ciao! Ci sono io!

Juliet__Albarn: Un sogno che si realizza! *-*

Maka: Davvero? Mi lusinghi! Che cosa ti va di fare?

Juliet__Albarn: Non saprei...

Maka: Beh, dimmi cosa ti piace fare di solito!

Juliet__Albarn: Vediamo... mi piace ascoltare musica, scrivere e leggere e anche giocare a pallavolo.

Maka: Giochiamo allora? Facciamo una partita!

Juliet__Albarn: Ok! Ma c'è un campo?

Maka: Certo che c'è! Devi sapere che questa stanza assume tante forme diverse in base a chi c'è dentro e a che cosa vuole fare. Basta che io desideri giocare a pallavolo e comparirà un campo proprio dietro di te!

DOPO UN PUNTEGGIO DI 25 A 23 PER JULIET__ALBARN...

Maka: Sei stata brava, complimenti! Una bellissima partita!

Juliet__Albarn: Grazie, lo è stata anche per me.

Allarme: *suona*

Black Nana: Juliet! Mi dispiace, tempo scaduto... GIRAFFA!

Any_: Abbiamo finito con le giraffe?!

Black Nana: No! Giraffa, dillo anche tu, Aki!

Any_: Aki?! Dove?

Black Nana: Aaaaah! Ogni volta che parliamo del panda ti illumini, eh?

Any_: *rossa* Non è vero... Sono solo stupita...

Black Nana: Come no! Dillo anche tu Aki! Deve amare le giraffe e la simmetria!

L: Perché dovrei dire una cosa simile? E soprattutto io non dovrei essere qui, lo sapete vero?

Black Nana: E io che ti volevo dare le mie caramelle...

Any_: Capita di trovarsi nel posto sbagliato, non farne un dramma!

Black Nana: Più che posto sbagliato io direi nel posto giusto al momento giusto, non è così miei cari amanti dei dolci?

Any_: Piantala... sei imbarazzante...

L: Concordo.

Black Nana: Che peccato... vorrà dire che le caramelle me le mangio solo io.

L: Scusate, ma quelle due ancora non sono uscite, non dovreste distrarvi così.

Black Nana: Suvvia! Non essere così monotono! Rilassati, ci penso io!

Maka: Guarda che siamo uscite noi.

Juliet__Albarn: Infatti, noi le rispettiamo le regole!

Any_: Brave, non come certa gente...

Black Nana: Ehi! Con questo cosa vorresti dire?

Any_: Non mi riferivo a te.

Black Nana: Non a me? Ti riferivi al panda!

L: Ancora? Non sono un panda...

Any_: Lo sei e comunque non è necessariamente un difetto, sappilo. Mi piacciono molto gli orsetti! ^-^ Tranne Winnie The Pooh, quindi se tu non sei Winnie The Pooh mi piaci!

Black Nana: AHAHAHAHAH! TI SEI FREGATA! HAI DETTO CHE TI PIACE! Ti torturerò a vita!

L: Pure a me piacciono gli orsi e le investigatrici.

Black Nana: O.O EVVIVA! Adesso però salutiamo i lettori, e sappiate che questi due presto si metteranno insieme! *risata malefica*

PREVIEW

1 - "E in più dobbiamo aiutare Kid a dare un bacino a Crona-chan, visto che ogni volta che parla di lei dice sempre che è troppo carina!"

2 - "Secondo te com'è la festa di compleanno di una zebra simmetrica?"

3 - "Io non c'entro niente [...]. Fosse per me non ci avrei dato così tanta importanza, ma pare che se non faccio così darò una cattiva impressione."

Black Nana: Mi raccomando, leggete numerosi e soprattutto partecipate numerosi! Vogliamo combinare altri incontri... Non è forse così? Dopotutto siamo riusciti ad accoppiare Any e il panda! Chissà che nel prossimo capitolo non si sappia qualcosa in più su di loro! *risata malefica*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** I preparativi e la festa, rischio di asimmetria? ***


Le ragazze del gruppo degli Spartoi erano tutte alla Villa del Patibolo, precisamente nell'immensa camera di Liz, la quale era impegnata ad urlare all'interno del suo armadio perché Kid aveva scambiato i suoi abiti da sera, con abiti perfettamente simmetrici dello stesso genere. Maka tentava di calmare l'amica, in preda ad una vera e propria crisi isterica. Intanto Tsubaki era estremamente preoccupata per il suo meister, immaginando come avrebbe ridotto la casa senza la sua presenza, mentre la minore delle Thompson era intenta a saltare sul letto gridando: “LA FESTA, LA FESTA! STASERA C'È UNA FESTA! Mister Re delle Giraffe, mi aiuti a far mettere insieme Maka e Soul e Tsubaki e Black*Star?”. A quelle parole, la bionda rimase pietrificata mentre la mora si voltò completamente rossa in volto. “Però, MRG, poi mi devi aiutare a trovare un fidanzato anche per la mia sorellona! E in più dobbiamo aiutare Kid a dare un bacino a Crona-chan, visto che ogni volta che parla di lei dice sempre che è troppo carina!”. La prime delle altre due vittime si voltò dicendo: “COME LO TROVO UN FIDANZATO CON DEI VESTITI COSÌ SIMMETRICI! KIIIIIIIID! IO TI FACCIO FUORI! DAMMI I MIEI VESTITIIII!”, la seconda svenne senza dire una parola, ma intervenne prontamente Ragnarock che urlò: “FISSATA DELLE GIRAFFE, MA SEI SCEMA O COSA?! LO STUZZICADENTI È FOTTUTAMENTE INNAMORATO DELLA ZEBRA!”. Patty si voltò disorientata. “Che strano, MRG... Sono tutti agitati... Allora per tranquillizzarli stasera giochiamo io, te e il ragazzo con i capelli come Soul! Chissà se viene alla festa, m'è simpatico! Ehi Maka, se Soul non ti pensa gioca con noi, tanto ha gli stessi capelli...”. Maka si voltò un po' perplessa, tutta viola in volto. “Di chi parli?” chiese con un filo di voce. “Di quello che sembra un panda e però non mi ci hanno fatto parlare. Onee-chan mi ha portata via dicendo che non gli interessava di MRG e che lui è uno famoso... Però il tempo di giocare con noi lo trova? Vero MRG?” disse Patty sorridendo radiosamente.

***

Intanto nell'altra stanza Liz era piuttosto infuriata col suo meister, il quale era terrorizzato dallo sguardo assassino della compagna. “KIIIIID! COME HAI OSATO?!” “Ma... ma...” “TU E LA TUA FOTTUTISSIMA SIMMETRIA! PERCHÉ DEVI ROMPERE LE SCATOLE AGLI ALTRI! Non puoi occuparti di Patty piuttosto? STA FACENDO DANNI DI OGNI GENERE! HA FATTO SVENIRE CRONA, HA FATTO QUASI VENIRE UN COLLASSO A MAKA E HA FATTO ARROSSIRE PESANTEMENTE TSUBAKI! PRENDITELA TU O GIURO CHE QUESTA STANZA DIVERRÀ IL REGNO DELLE GIRAFFE DELLA MIA ADORATA SORELLINA!” “Sissignora...”.

***

Ma quanto cazzo ci mette quel cretino di Light a venire qui fuori? Sto morendo di caldo! Spero che quella zebra abbia il condizionatore...” sbottò un ragazzo biondo vestito di tutto punto. “Dai, Mel! È la sua festa, chiamalo per nome almeno stasera!” cercò di tenerlo buono Matt. “Chi è stato il primo a chiamarlo così?” “Io... Però non c'entra niente adesso.” “E allora che pretendi. Quella è una zebra e basta. Ah no. Non è una zebra e basta. È una zebra fissata con la simmetria e basta.” “Come vuoi Mello, però quando sarà il momento di fare gli auguri e non saprai il suo nome, poi la figura davanti a tutti la farai tu.” intervenne Near. “Ok... come si chiama quella zebra del cazzo?” “Si chiama Death the Kid.” rispose Matt, stupito del fatto che l'amico ancora non avesse cercato di aggredire il primo della classifica. Chissà perché era così di buon'umore.

Eccomi.” disse Light comparendo sulla porta. Appena il biondo lo vide, gli si avvicinò con aria confidenziale dicendo: “Ma guardalo, dì la verità: ti sei messo in ghingheri per fare conquiste, eh? La gallina in fin dei conti non c'è... Occhio non vede... Cuore non duole... E poi le ragazze mormorano quando passi tu, secondo me, bello mio, basta che schiocchi le dita e quelle ti saltano addosso. Avessi io un dono così...”. Light era piuttosto infastidito: “Se le ragazze non ti saltano addosso è perché ti esprimi in maniera poco elegante e soprattutto non sei rassicurante con quella pistola... A proposito dov'è?” “Ah, io credo che me l'abbia presa Ryuzaki.”. Light ripensò alla sera precedente, al suo povero quaderno bucato e pensò: “Ora si spiegano molte cose...”. “Beh, comunque è inutile perdere tempo qui, andiamo dalla zebra. Ehi Matt, secondo te com'è la festa di compleanno di una zebra simmetrica?”.

***

La sala era gremita di gente, ma assurdamente sistemata in modo da essere perfettamente identica da ogni lato. C'erano sedici posti a destra e sedici a sinistra grazie alla maggiore delle Thompson che aveva dissuaso il suo meister dal metterne soltanto otto per lato.

Improvvisamente si sentì uno schianto e un rumore di freni. I presenti non ebbero neanche il tempo di voltarsi verso la fonte del suono che una moto entrò dentro la sala tracciando una striscia nera solo a destra sul pavimento. “YAHOOO! Ecco a voi l'uomo che supererà gli dei! Io sono più big del big-bang! Io sono Black*Star!”. Un altro ragazzo dai capelli argentati, molto affannato, rincorreva il mezzo e il suo improbabile conducente a piedi con un'espressione che era un misto di furia e sconvolgimento: “Fratello! Posso capire che tu abbia voglia di fare i tuoi show, MA LA MIA MOTO CHE C'ENTRA?! NON AVEVI DETTO CHE STASERA VOLEVI COMPORTARTI COME UN ESSERE CIVILE PER TSUBAKI! IDIOTA! La mia moto... Hai salito le scale con la mia moto! Sei impazzito?! Giuro che...” e si bloccò all'istante. I suoi occhi si erano posati su una ragazza dai lunghi boccoli biondi, con indosso un meraviglioso abito da sera di chiffon, azzurro. Il bustino era sottile e la gonna era lunga fin sotto il ginocchio. Il vestito metteva in risalto il fisico asciutto e non troppo prosperoso. Intanto mentre la bionda shokunin correva dalla sua buki, dalle scale scese una preoccupatissima Tsubaki, con indosso un meraviglioso tubino color crema, dalle spalline sottili. La giovane correva per la scalinata, nonostante indossasse un paio di sandali dai vertiginosi tacchi a spillo, e si diresse con le lacrime agli occhi, verso il suo folle meister.

Black*Star era sconvolto dalla visione celestiale di Tsubaki, con i lunghi capelli neri sciolti, con indosso un abito che valorizzava le sue forme, mentre la ragazza si affrettava a raggiungerlo.

Tsubaki esclamò: “Black*Star! Come ti senti? Tutto ok? Sei uno sciocchino, non devi fare queste pazzie, potresti farti male o farne a qualcuno, ma soprattutto hai ferito i sentimenti di Soul! Devi stare attento, perché non puoi limitarti a fare delle performance meno violente e pericolose di questa? Sai, vero, che adesso a Kid verrà un colpo? Quindi vedi di far sparire la macchia ok?”. Il ragazzo aveva un'espressione da ebete e rispose solamente annuendo come un automa, al che la sua partner gli rispose sempre col sorriso: “Black*Star? Non guardare in basso, guarda in alto, i miei occhi sono qui, non lì. Sei sicuro di sentirti bene? Io credo che tu abbia battuto la testa...” “No, tranquilla, un dio non si fa male così facilmente. È solo che sei uno schianto vestita così...”. A queste parola la buki divenne di un colorito magenta e corse a prendere da bere per sé e per l'azzurro.

Il festeggiato era pronto per aprire le danze, ma dopo pochi secondi che fu nella sala, si accasciò al suolo, con aria stravolta balbettando: L-la simmetria... P-p-p-perché la moto di... di Soul è qui?! C-c'è una STRISCIA ASIMMETRICA A DESTRA, SUL PAVIMENTO SIMMETRICO DELLA MIA VILLA SIMMETRICA, LA SERA DELLA MIA FESTA SIMMETRICAAAAAAAAAAA! BLACK*STAAAAAAAAAAAAAAAAAAR! LA COLPA PUÒ ESSERE SOLO TUUUUUUUUUUUUUA! COME HAI OSATO! SOUL! È MAI POSSIBILE CHE TU NON SIA CAPACE DI TENERE A BADA IL TUO MIGLIORE AMICO?!” disse prima di svenire. Poco dopo comparve Crona, che lasciò sconvolti i presenti, dato che mai l'avevano vista in abiti femminili. Infatti indossava un semplice abito da sera viola, perfettamente simmetrico. La fanciulla si avvicinò lentamente al giovane Shinigami, disteso al termine della scalinata, sussurrandogli dolcemente: “Kid, riprenditi, è tutto simmetrico! Su da bravo, svegliati. Sai, stasera sei molto elegante e simmetrico, perché non ti alzi? È la tua serata speciale, non puoi perdertela così!”. A quelle parole il giovane shinigami iniziò a riprendersi, fissando con sguardo inebetito, e per giunta rosso in volto, la ragazza simmetrica. Dopo ciò le sussurrò: “Sai Crona, stasera sei perfettamente simmetrica! T-tu, i-io, MI PIACI MOLTO, SAI?!”. Dopo queste parole la fanciulla svenne senza riuscire a dire altro, al che Kid divenne rosso dall'imbarazzo e si voltò verso la prima persona che aveva vicino, ovvero Maka. “C-che cosa ho detto?” “Ti sei appena dichiarato a Crona, lo sai, vero che tu le piaci e non poco?” “Ehm... In realtà non proprio.” disse allontanandosi in cerca di alcool per riprendersi dallo shock, ma la cosa che più colpì Maka era che sembrava non rendersi conto della totale asimmetria che lo circondava: Black*Star aveva tracciato una linea nera sulla parte destra del pavimento, Soul stava controllando la sua moto che si trovava a sinistra.

Decise di andare al tavolo dei dolci, quando sentì la voce dei propri compagni che diceva: “Wow, però la Albarn stasera è davvero una gran bella tipa... Hai visto com'è vestita?” “Già, Evans aveva torto: le tette ce le ha.” “Ma anche con il resto non ci scherza! Quasi quasi ci proverei... chissà che non accetti di uscire! Sarebbe un bello smacco per quel cretino di Soul! Convivono da un bel po' di anni ed è possibile che lui non ci abbia mai nemmeno provato quando si vede che è cotto?!”. L'albino non aveva affatto gradito quei commenti sulla SUA compagna, soprattutto perché gli altri studenti avevano centrato in pieno il punto.

Entrarono dall'esterno Kim e Jaqueline tutte trafelate e squittivano con voce fin troppo eccitata: “Mamma mia! Chi sarà mai il proprietario di quella?” disse Jaqueline. “Quella? Intendi quella gigantesca limousine nera? Sarà ricchissimo quello all'interno! Ti immagini quanto deve aver speso per una cosa simile?”. Maka, incuriosita da quei pettegolezzi, si affacciò alla finestra della villa per vedere di persona l'oggetto della conversazione delle compagne.

Fuori dalla villa si trovava un'enorme ed elegantissima limousine nera, decisamente costosa, con tanto di autista.

Rimase qualche secondo a fissarla e la portiera si aprì, un uomo anziano aiutò a scendere quel bizzarro individuo che aveva incontrato il giorno prima, con la differenza che adesso era in smoking, perfettamente elegante.

Con la sua solita andatura entrò all'interno della villa.

___________________________

Note delle autrici:

Any_: Buonasera! Oggi sono molto allegra! ^-^

Black Nana: Giraffa! Giraffa, giraffa! Ciao ciaone, gente!

Any_: Siccome nessuno ha indovinato le frasi precedenti, ecco la soluzione!

1 - Patty

2 - Mello

3 - L

Black Nana: Quella di L era difficile, però le altre erano semplici! Giraffa...

Any_: Comunque siccome nessuno ha indovinato sarà Nana a entrare nella Favcha Room!

Black Nana: Yahoooo! Incontrerò Patty! Andiamo a giocare con le giraffe! Io vado!

Any_: A dopo!

NELLA FAVCHA ROOM

Black Nana: Pattyyyyy?

Patty: Nana! Amica mia! Giiiiraffa!

Black Nana: Dove siamo?

Patty: Nel Gran Regno delle Giraffe (GRG) governato da Mister Re delle Giraffe (MRG)!

Black Nana: Yahooooo! Che facciamo?

Patty: Galoppiamo con le giraffe! *salgono sulle giraffe e galoppano*

Black Nana: E adesso?

Patty: Giochiamo a Indovina la Giraffa!

Black Nana: Evviva! Ma... servono quattro giocatori...

NEL FRATTEMPO

Any_: Chissà che stanno combinando, immagino un regno pieno di giraffe...

L: Any?

Any_: *si volta* L?! *arrossisce tutta* Che... che ci fai tu qui?

L: Speravo di trovarti sola, dovrei dirti delle cosette...

Any_: Davvero?

L: Ecco... io credo che tu... che tu sia molto... ca... ca... interessante! *rosso*

Any_: Davvero? Vuoi dire che...? Anche tu sei mo... molto carino...

Black Nana: GIRAFFA! Salve piccioncini! A quando le nozze?

Any_: Nana? Ma non eri nella Favcha Room?

Black Nana: Sì ma... mancano i giocatori... devono essere quattro e... Idea! Venite anche voi!

Any_: Ma aspetta, io tecnicamente non...

Black Nana: Non osare ribellarti... *sguardo terrificante* O la mia ira si abbatterà su di te.

L: C'è il 60% di probabilità che lei sia Kira.

Black Nana: E se pure fosse?

Any_: Ehm... Ok! Giochiamo! *li trascina tutti e due nella Favcha Room*

Black Nana: *ringhia al panda* Tocca a te!

L: Temo di non aver capito lo scopo del gioco...

Any_: Allora... devi fare delle domande e scoprire chi è la giraffa scelta dall'avversario.

L: Domande? Allora... La giraffa in questione dove si trovava quando è stata...

Patty: *gli da una botta in testa* Non è così! Devi fare domande sull'aspetto!

L: ... Ma sono tutte uguali...

Patty: No! Una ha le macchie simmetriche, una asimmetriche, una ha le macchie marroncino scuro, una ha le macchie chiare...

L: *si sente poco bene per la botta precedente e ci vede doppio*

Any_: *lo acchiappa prima che svenga* L?! Tutto bene?

Black Nana&Patty: Adesso! *spingono i due obbligandoli a baciarsi*

Any_: ... °///°

L: ... °///°

Patty: Non si staccano...

Black Nana: Aspettavano soltanto qualcosa che gli permettesse di sbaciucchiarsi allegramente...

Any_: *si stacca* C... CHE?! *color pomodoro*

L: Ehm... Any? *rosso*

Any_: Che... Sì?

L: M... Mi piaci...

PREVIEW

1 - Già c'è quel fighetto di Yagami che ci rovina la piazza.

2 - Io ti consiglierei la torta alle fragole, mi hanno detto che ti piace particolarmente.

3 - Ci sono i fuochi d'artificio! Quelli a forma di otto!

Any_: Mi raccomando, cercate di indovinare chi dirà queste frasi! Alla prossima!

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Una scoppiettante serata, incontri ravvicinati? ***


Light Yagami si voltò verso l'ingresso, la sua attenzione era stata attirata dalle voci di alcune studentesse. Ciò che vide lo lasciò perplesso. Ryuzaki era lì, il solito dito sulle labbra, le solite occhiaie, ma indossava un insolito smoking. Non avrebbe mai detto che anche lui potesse essere elegante e attirare le attenzioni femminili.

Ryuzaki! Come ti sei vestito?” chiese divertito il ragazzo. L non ebbe il tempo di rispondere che Mello si intromise: “E che cavolo! Già c'è quel fighetto di Yagami che ci rovina la piazza, adesso pure tu vuoi rimorchiare? Cavolo Matt! Mi sa che stasera avremo poche speranze di rimor...” disse interrompendosi come se un ricordo gli fosse tornato alla mente. “Oh por... Perdonatemi, mi devo allontanare urgentemente. Devo scontare una punizione datami dal preside per le troppe parolacce. Divertitevi!” esclamò in fretta e abbandonando Matt da solo in mezzo a ben tre ragazze.

Ryuzaki dava chiari segni di non sentirsi a proprio agio vestito in quel modo: “Io non c'entro niente, in realtà è stato Watari a conciarmi così. Fosse per me non ci avrei dato così tanta importanza, ma pare che se non faccio così darò una cattiva impressione.” “Già...” rispose Light senza sapere veramente cosa dire. “Oh, bene. C'è un buffet fatto apposta per me!” disse il detective rompendo l'imbarazzante silenzio che si era venuto a creare dopo la strana fuga di Mello. “Allora a dopo, Yagami. Vedi di non infrangere troppi cuori, altrimenti Amane se la prenderà a morte con te... Non sarebbe un bello spettacolo vederla infuriata. Di nuovo.” mormorò allontanandosi col suo solito dito in bocca.

Light lo fissava abbastanza irritato. Era già la seconda volta in un giorno che gli lanciava frecciatine su Misa. Ma perché quella ragazza doveva essere una tale palla al piede?!

***

Era davvero difficile scegliere. Poteva essere tutto diverso in base alla sua scelta. L indugiava pensando velocemente, il cervello che correva e si poteva vedere il suo sguardo concentrato anche a distanza.

Era meglio cominciare con la torta o con la crème brûlée?

I suoi pensieri furono interrotti da una voce femminile: “Io ti consiglierei la torta alle fragole, mi hanno detto che ti piace particolarmente.”. Si voltò, la ragazza del giorno prima era lì e gli sorrideva amabilmente. Quella sera aveva potuto osservare numerosi esemplari di belle ragazze dal poco cervello, ma quella sembrava diversa, il suo modo di sorridere non era finalizzato ad ottenere qualcosa da qualcuno di quasi sconosciuto, era un sorriso spontaneo e quasi amichevole, rasserenante, ammise a sé stesso. Il ragazzo annuì e prese la fetta di torta alle fragole come gli era stato suggerito, poi si voltò verso la ragazza e la ringraziò con un cenno della testa.

Perché non ci andiamo a sedere? Così potremmo scambiare quattro chiacchiere e mangiare con calma.” sorrise di nuovo la biondina.

***

Kid, ferito dalla profonda asimmetria del salone della sua casa, e shockato per l'improvvisa dichiarazione fatta a Crona, era all'ottavo bicchiere di champagne e dava preoccupanti segnali di squilibrio. Iniziava a vedere numeri otto ovunque e ad urlare quanto la sua festa fosse asimmetrica. Le sorelle Thompson erano sconvolte, soprattutto Liz, la quale cercava di far ragionare lo shinigami a colpi di borsetta in testa. Mentre Kid dava di matto, Patty non faceva altro che ridere e commentare la sbronza del suo maestro con MRG: “MRG! Hai visto? Kid si è ubriacato! Kyahahaha! Adesso sclera anche più di quando siamo in missione e le cose non sono simmetriche! MRG, secondo te la sorellona sarà brava a farlo riprendere? Secondo me è il momento buono per far dare un bacino a Crona-chan, tu che ne pensi? Secondo te è una buona idea? Poi anche la sorellona potrebbe trovarsi un fidanzato!”. Al che Liz intervenne: “Scusa, ma perché pensi agli altri e non a te?! Non dovresti cercartelo anche tu un fidanzato?”. Patty rispose sorridendo come al solito: “Ma io ce l'ho già!”. Liz sbiancò: “Co-come hai fatto? E soprattutto chi è?” e Patty rispose: “Ma come, non lo vedi? È accanto a me! È MRG! Io voglio sposare una giraffa!”. La maggiore delle sorelle bevve di getto un bicchiere di champagne per potersi riprendere dallo shock provocatole dalla sorella minore. Quest'ultima si era già allontanata alla ricerca della maestra della spada magica. La timida meister si era da poco riavuta dopo l'improvvisa dichiarazione fattale da Kid quando all'improvviso si ritrovò davanti Patty che saltava insieme alla sua giraffa: “Crona-chan! Vieni, vieni! Ti devo far vedere una cosa! Ci sono i fuochi d'artificio a forma di giraffa! Li ho fatti su misura come MRG! Il mio fidanzato! Yeeeeh!” detto questo baciò la giraffa e abbracciò Crona stritolandola. “Non so come comportarmi quando mi stritolano.”. Ragnarock uscì fuori dalla schiena della ragazza: “Ehi! Che cazzo fai?! CAZZO HO FAME! TU! SORELLA STUPIDA, PORTAMI UN CAZZO DI PANINO E UN CAZZO DI CHAMPAGNE!” “Subito!” esclamò la biondina, tornando dopo poco con un panino gigantesco e un bel bicchiere di champagne misto a camomilla. Dopo ciò afferrò il braccio della meister dai capelli rosa e la trascinò fino alla sua stanza. “Ecco, aspetta qui!” disse chiudendola al buio totale. “Ho paura del buio! Non so come comportarmi!” “E CHE CAZZO, ACCENDI L'INTERRUTTORE!”.

***

Kiiid!”.

Lo shinigami a quell'urlo si riebbe completamente. “Patty? Che c'è? Cosa hai combinato?” “Ci sono i fuochi d'artificio!” “Quali fuochi?” chiese il simmetrico giovane sempre più perplesso. “Quelli a forma di otto!” esclamò la più giovane delle Thompson. “A forma di otto? Dove? Saranno meravigliosamente simmetrici! Portami immediatamente a vederli!” “Subito! Vieni in camera mia che li ho lì. Sono il tuo regalo di compleanno!”.

***

Kid accese la luce e non solo si ritrovò davanti Crona, ma anche il gran regno delle Giraffe. “Ecco! Questi sono i sudditi di MRG! Inchinatevi alla sua regale presenza!” esclamò Patty dando un bacino alla giraffa. “Meglio non fare arrabbiare Liz, altrimenti la mia camera perfettamente simmetrica diventerà un incubo a forma di giraffa!”. “Oh! MRG ha dimenticato la cena giù, vado a prenderla, torno subito! Ciaoooo!” saltellò via la biondina chiudendo la porta a chiave. “Non so come comportarmi prigioniera nel regno delle giraffe...”

***

CAZZO! NON SAI MAI COME COMPORTARTI! SE SEI CHIUSA DA SOLA IN UNA STANZA E PER DI PIÙ SEI CON QUELL'IDIOTA CRETINO DEFICIENTE IMBECILLE FISSATO CON LA SIMMETRIA BILATERALE DEL CAZZO, CHE VUOI DI PIÙ?! CI SBAVI PURE DIETRO E LUI HA DETTO LO STESSO! E DAGLI UN CAZZO DI BACIO! MICA TI HA DETTO CHE CI DEVI SCOPARE?! Non è quello... che... vuoi... stuzzica... denti?” mormorò Ragnarock prima di addormentarsi e rientrare nel corpo della meister.

Crona si rinchiuse in un angolino in lacrime. Kid, nonostante l'imbarazzo, la cui prova era l'evidente rossore sulle sue guance, le si avvicinò e dopo qualche timida carezza l'abbracciò: “Quello che ho detto prima è tutto vero, sappilo.” mormorò timidamente prima di finalmente baciarla. “Ehm... Ti ricambio... M-m-m-mi pi-pi-pia-piaci, sei mo-molto simmetrico...”

***

Mello camminava tranquillamente per le strade di Death City tenendo saldamente tra le mani il bigliettino lasciatogli da Blair.

Finalmente arrivò nel luogo che cercava e dopo una rapida occhiata all'esterno entrò.

Osservò l'interno con attenzione prima di sentirsi toccare da mani femminili. Si voltò e con grande sorpresa scoprì che la proprietaria di quelle mani era Misa Amane. “Misa? Che cazzo fai qui?” chiese sopreso. “Oh! Sei il tizio dell'aereo! Misa-Misa ti ha visto!” “LEVATI DI DOSSO!” “Oh, che maleducato! Sei qui per Blair? Lei adesso è impegnata, però te la vado a chiamare così appena si libera viene da te e giocate.”.

***

Blaaaair?” “Myaaaah! Che c'è? Qualcuno mi cerca?” “Sì, c'è un ragazzo molto scurrile che stava sull'aereo.” “Me lo descrivi, miao?” “Allora, è biondo, ha gli occhi azzurri, è Tedesco e ha i capelli un po' a caschetto, è carino, però è antipatico!” “Myaaah! Il biondino col bel sedere! Ok, io vado a giocare col biondino, tu vai da Lisa e Arisa! Stanno giocando a mosca cieca!”.

***

Finalmente sei arrivata, bellezza!” “Biondino! Miao! Ci si rivede! Sei venuto a giocare con Blair?” “A che giochiamo?” “Prima giochiamo a poker e poi facciamo altri giochini quando il locale chiude, ok?” “Ok bambolina, per giocare con te questo e altro!”

***

Black*Star era sul tetto della Villa del Patibolo completamente ubriaco e urlava alla città la sua grandiosità saltando come un ossesso. “YAHOOOOO! DEATH CITY! GUARDA IL MAGNIFICO BLACK*STAR! AMMIRATEMI, STASERA SONO PIÙ BIG DEL BIG BANG, VE LO PROVERÒ FACENDO UN TRIPLO SALTO MORTALE DAL TETTO!”. Il ragazza si era gettato, quando fu bloccato dalla kusarigama di Tsubaki, che lo afferrò saldamente per i piedi e lo trascinò sul prato per poi condurlo sotto un albero.

Mi spieghi che ti è preso?! Un dio come me non deve essere trascinato per i piedi! Io sono troppo big per subire questo trattamento così poco fico come direbbe quell'idiota di Soul!” sbottò la stella nera. “Ti ho trascinato perché ho intenzione di capire che diamine ti è successo. Comprendo il tuo desiderio di essere un dio, ma stasera hai superato ogni limite. Se non ti dai una calmata giuro che non ti rivolgo più la parola.”.

________________________________________

Note delle autrici:

Black Nana: Yahoooo! Che bella giornata!

Any_: Infatti! Che bello! Qualcuno ha indovinato! Stiamo parlando di DeathTheKid93!

Black Nana: Infatti le risposte erano: 1 - Mello, 2 - Maka, 3 - Patty.

Any_: E adesso la facciamo entrare! ^-^ Vai! Buona fortuna!

DeathTheKid93: Evvivaaaaaaaa (notare: con 8 "a")! Ho indovinato, finalmente!

Any_: Ora entra! *la spinge dentro la stanza*

Black Nana: Perché questa violenza?

Any_: Non lo so, non mi va di perdere tempo... Dopotutto abbiamo da fare, no?

NELLA FAVCHA ROOM

DeathTheKid93: Che bello! Sola, senza un'anima... Chissà se lui arriverà... *si trova in una stanza a forma di 8* O.O E' simmetrica!

Kid: Infatti! Chi è che apprezza le meraviglie della simmetria?

DeathTheKid93: Io amo la simmetria, è l'apice della perfezione...

Kid: *si illumina* Sei da sposare!

DeathTheKid93: Sarebbe un sogno! Sì, perché io...

Black Nana, Any_, L e Patty: SORPRESA!

Kid: O.O

DeathTheKid93: ... *ringhia ferocemente* Avete rovinato la mia serata speciale! IO AMO KID! LUI E' IL RAGAZZO PIU' SIMMETRICO CHE ABBIA MAI CONOSCIUTO!

Kid: O////////O (notare: 8 stanghette)

Any_: E ma non puoi essere egoista, in fin dei conti l'account lo usate in tre! Vi ho scoperte!

Soulina: Tutto questo è molto poco fico...

Blakkina: YAHOOOO! QUESTO E' IL MIO GRANDE SHOW! HAI VISTO? TI ABBIAMO FATTO UNA MAGNIFICA SORPRESA! AHAH! NON SAREBBE MAI STATA COSI' ILLUSTRE SENZA LA MIA DIVINA PRESENZA!

DeathTheKid93: Amò, basta! Hai rotto! Finiscila! La devi smettere con queste scenette! Abbiamo collezionato figuracce su figuracce!

L: Forse non è stata una buona idea... di chi era?

Ryuk: Idea mia! Sono stato bravo stavolta! Ora voglio le mie mele!

Any_: No.

Ryuk: Perché? ç_ç

Any_: Perché mi vieni a disturbare di notte... SEMPRE QUANDO HO ALTRO DA FARE!

Black Nana: Eh, eh, eh... queste cose non si fanno... Non mettere in imbarazzo certi principi azzurri amanti dei dolci...

Any_: Ma che avete capito?! Io intendevo dormire! E' importante dormire, non posso farlo con Ryuk che mi viene a chiedere la mela di mezzanote...

Black Nana: Sì, sì... come no...

L: Ehm... mi sento chiamato in causa... comunque credo che si riferisca sul serio al dormire...

Ryuk: Boooos? Mi dai tu le mele?

Black Nana: Sì, te le do io, te le do io... non preoccuparti... tu non disturbare Any che dorme e io ti riempio di mele, ci stai?

Ryuk: Eccome!

Any_: Ecco, così siamo tutti d'accordo.

Blakkina: *demolisce il pianeta*

DeathTheKid93: *insegue Blakkina* NOOOO! Ma perché mi hai fatto questo?!

Soulina: *osserva il tutto* Tutto questo è molto poco fico...

PREVIEW

1 - "[...] è un angelo sceso sulla terra, è perfetto sotto ogni aspetto!"

2 - "[...] lo ripeti talmente spesso che oramai mi dà la nausea."

3 - "[...] che ci fa un bimbo come te ad una festa del genere?"

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** Gelosia imminente, problemi per Soul? ***


Mello si trovava di fronte all'ingresso di un locale chiamato “Chupa Cabras”. Era pronto per quello che era un “appuntamento galante” con la stregatta.

Dopo poco entrò nella sala colorata di rosso per essere quasi assaltato da braccia femminili che non erano quelle della sua dama, troppo magre. Si voltò rapidamente per osservare il volto di chi lo aveva appena abbracciato per poi sgranare gli occhi dallo stupore.

Benvenuto al Chupa Cabras, che cosa...” cominciò la ragazza per poi essere interrotta: “Amane?! Che cazzo stai facendo qui?!”.

La biondina ebbe qualche secondo per realizzare che aveva già sentito quella voce. “Ma tu sei... il tipo dell'aereo!” esclamò coprendosi la bocca con le mani dallo stupore. “Che cazzo vuoi? Sempre meglio che nascondersi nel vano bagagli pur di stare appiccicata a quel damerino del cazzo di Light... ma goditi la vita, non vivere per qualcun altro! Cazzo! Comunque non sono qui per un'oca come te.” “Ehi! Misa-Misa non è un'oca! Misa-Misa sa ragionare con la sua testa! E Light non è un damerino, il MIO Light è perfetto, è un angelo sceso sulla terra, è perfetto sotto ogni aspetto!” “Sì, come no.” disse il biondo poco convinto. “Adesso, per favore, mi diresti dove cazzo è Blair?” “Misa te la va a chiamare solo perché non può litigare con i clienti.” disse la ragazza decisamente irritata.

Nyaaah! Biondino! Sei venuto da me! Ti sei ricordato del nostro appuntamento, mi sono fatta bella solo per te.” intervenne una voce gradita al ragazzo. Blair aveva il solito cappello, un top di pizzo (molto piccolo) nero, una gonna (troppo corta) rossa di pelle e degli stivali lunghi fino al ginocchio (con dei tacchi vertiginosamente alti) neri.

La stregatta non perse neanche un secondo saltando addosso all'eterno numero due e baciandolo molto passionalmente.

A Mello sembrò di poter sentire distintamente gli ormoni mettersi a girare vorticosamente per tutto il corpo sino ad occultargli la mente.

Il biondo sentì già il bisogno di andare oltre, ma non era ancora il momento.

Biondino? Ti va di giocare con Blair?”

***

Perché cazzo deve giocare anche lei?” “Ehi! Misa-Misa non è “lei”! Guarda che ho anche un nome!” “Sì, ma lo ripeti talmente spesso che oramai mi dà la nausea.” “Basta litigare! Giochiamo tutti perché così è più divertente. Peccato che non ci sia il signor papino, con lui ci divertiamo sempre! Vero Lisa e Arisa?” “Sì infatti!” risposero in coro le due hostess. “Certi giochini preferire non farli in tre...” mormorò scoraggiato il ragazzo prima di gettare le sue carte sul tavolo e fare un sorriso trionfante. “Vittoria...”.

***

Dopo circa mezz'ora dalla fine della partita, Mello e la micetta si trovavano in un sushi-bar attendendo spasmodicamente il primo di poter concludere, la seconda di poter avere la sua tanto agognata cena.

Dopo un'estenuante attesa la giovane dai capelli viola fu lautamente ricompensata per aver pazientato nell'attesa dell'arrivo del pasto. Il biondo non toccò cibo per tutta la serata.

Blair, dopo cena, capì che era arrivato il momento di accontentare il suo giovane “amico”, portandolo a casa sua. Non appena la stregatta si spogliò, Mello rimase senza parole; sapeva che era bella, ma non fino a questo punto...

***

Soul era alquanto geloso, in vita sua non aveva mai provato nulla di simile se non nei confronti di suo fratello Wes. Lui era sempre stato il preferito dei suoi genitori, lui era il musicista, quello di talento. Invece l'albino era sempre stato considerato di una spanna inferiore a suo fratello. Quando aveva incontrato Maka, per la prima volta in vita sua si era sentito capito e apprezzato, grazie anche a quella musica a detta di molti inquietante che lei invece aveva trovato interessante.

Ciò che lo infastidiva non era che lei socializzasse, né la sua forte amicizia con Crona e anche con Kid, ma il fatto che quello sconosciuto avesse quasi cancellato la sua presenza nella mente della shokunin.

***

Troppa gente tutta in un posto. Non che non gli fosse mai capitato, ma semplicemente si sentiva fuori luogo. Quello decisamente non era un contesto adatto a lui.

Non sapeva come comportarsi in quella situazione, persino alla Wammy's House si isolava sempre per stare solo con i suoi giochi.

Alcuni pensavano fosse malato, Mello diceva che era semplicemente asociale, ma non era solo quello.

Non parlare e non mostrare di avere emozioni è il modo più efficace per proteggersi da un modo crudele fin dall'infanzia.

Mentre si perdeva in questi pensieri, un altro ragazzo albino, con grande sorpresa del primo, gli si avvicinò.

Ehi, tu, piccoletto! A quanto pare non sono l'unico vecchietto... A proposito, che ci fa un bimbo come te ad una festa del genere? Non riesco a capirlo, non è che Kid ti ha invitato per tenere compagnia a quella pazza di Patty?”.

Il piccolo omino bianco pensò qualche secondo, poi ritenne necessario puntualizzare un minuscolo dettaglio: “Veramente io ho da poco compiuto diciotto anni...” mormorò delicatamente.

Il giovane dagli occhi rossi sentì il sangue gelarsi nelle vene, incapace di dire qualcosa di sensato per via della figura appena fatta.

Adesso ho capito perché dicevano che sembri un fantasma...” cominciò quando un ragazzo dai capelli rossi fiammanti intervenne sconvolto: “Oh cavolo! Se Mello vedesse questa scena urlerebbe qualcosa del tipo “L'albino si è sdoppiato! E che cazzo! Non ne bastava uno di fottutissimo albino del cazzo?!”, neanche avesse usato i trucchi a...” “Sai, Matt? La compagnia di Mello ti fa male... dovresti moderare il linguaggio...” “Non è colpa mia, devo solo dare una rappresentazione realistica di quello che potrebbe accadere se fosse qui, anzi, di quello che accadrà quando lo verrà a sapere. E notare che non uso mai questo modo di esprimermi.” i due stavano discutendo animatamente lasciando ancora interdetto il povero Soul, che si ritirò sulla terrazza della villa.

***

A volte c'è bisogno anche dello svago, eppure il lavoro da svolgere era tanto. Il caso Kira era complesso, troppo, non poteva essere rimandato più di tanto.

Era indispensabile risolvere la questione di Ashura in tempo, prima che la situazione degenerasse, con un assassino di criminali e un contagiatore di follia non c'era tempo per rilassarsi.

Nonostante il 18 fosse un numero simmetrico.

Mi spiace, ma temo di dover andare, ho parecchie faccende importanti da sbrigare.” disse con calma. “Non ci sono problemi, in fondo il tuo ruolo prevede molti impegni. Avremo occasione per continuare la conversazione. La tua compagnia è davvero stimolante.” “Altrettanto.” disse voltandosi e salutando con un cenno del capo.

Una volta sola, Maka decise di andare alla ricerca del suo compagno che non aveva visto per tutta la durata della festa.

Cercò un posto dove potesse essersi rifugiato in cerca di un po' di quiete, così si diresse alla terrazza.

***

Soul sentì un conosciuto rumore di tacchi e si voltò abbastanza sorpreso verso la sua meister, giunta lì sola.

Allora? Tutto tranquillo? C'è qualcosa che ti turba? Lo sai, con me puoi parlare, non ti ho mai negato il mio appoggio in qualunque situazione. Lo percepisco, la tua anima è agitata.” disse la biondina con cautela. “Non lo sono, non mi agito per così poco e poi lo sai, se io avessi avuto qualcosa te lo avrei detto.” “Sì, come per il sogno della Black Room, non è vero Soul? Fai sempre così, ti nascondi dietro quei tuoi ghigni e l'aria da ragazzo fico e quando hai dei problemi preferisci tenerteli per te e non affrontarli per paura di essere giudicato.” “Parla quella che ha un padre che farebbe di tutto per lei, eppure nonostante ci provi a rimediare i suoi errori, tu non lo consideri minimamente, come se non esistesse.” “Non mettere in mezzo mio padre, sai benissimo cosa penso di lui: non ha niente a che vedere né con me, né con te.” “Lasciamo perdere... È inutile discutere a questo punto. Finiremmo solo per litigare e addio sintonia. Perché è solo questo che a te importa, la battaglia è l'unica cosa che conta per te. Torna dal tipo in smoking, mi sembra perfetto per te.” “Non sarai mica geloso, Soul? I ragazzi cool non provano queste cose e poi scusa, io non ero quella senza attrattiva?” concluse la ragazza andando via.

***

Come vorrei essere andato alla festa di Kid... sarà triste senza il suo papino...” mormorò Shinigami sconsolato. “Non c'è problema! Adesso ci pensa il tuo cuginetto a risollevarti il morale!” disse il diabolico dio della morte per tutta risposta.

***

Ehi, Ryuk! È qui la festa? Ho portato gli alcolici come mi hai chiesto! E anche le carte per giocare a poker!” “Fantastico! Adesso manca solo il DJ! Ehi, cugino! Conosci qualcuno che ne capisca di musica?” “Beh, in effetti c'è qualcuno che potrebbe essere adatto. Hai presente quel biondino che gira sempre con le cuffie e la cassa da morto? Quello sarebbe perfetto per fare il DJ! Ehi, Ryuk! Sarà alla festa, puoi andarlo a chiamare?”.

La cosa più evidente nella stanza erano circa quattordici shinigami che bevevano e si disponevano intorno a un tavolo. C'era chi mischiava le carte e chi preparava le fiches.

Eccolo! È arrivato finalmente!” disse Ryuk entusiasta. “Mio signore, sono estremamente lieto di farvi da DJ in questa occasione.” “E adesso... POKER!”.

___________________________

Note delle autrici:

Any_: Bonsoiiiir! Come va lettori? Vi abbiamo fatto aspettare un po', eh?

Black Nana: Giraffa!

Any_: Diventi sempre più prevedibile, sai?

Black Nana: *sbatte le mani come una foca* Any! Secondo te è possibile battere le mani in modo simmetrico?

Any_: o.O Questo non l'avevo previsto neanche io.

Black Nana: Ah ah! Vedi? Non puoi prevedere le mie mosse! Ti ho fregata! Ah ah! *si scrolla il ciuffo simmetricamente*

Any_: ... Non so cosa pensare. Non so se sfidarla in una partita a scacchi oppure ignorarla.

Black*Star: YAHOOOOOOO! *corre come un ossesso*

Near: *corre davanti a Black*Star*

Any_: o.O

L: A me piacciono molto gli scacchi. :3

Black Nana: Giraffa-bello! Ehi! Black*Star? Giochi con me?

Any_: Ma ti pare il momento?! Perché volete uccidere il successore di quello là?!

L: Io sarei "quello là"?

Near: *si ferma* Te lo ripeto: tu non puoi tecnicamente essere un dio. Sei normale, non sei sovrannaturale.

Any_: Ha firmato la sua condanna. -.-"

L: o.o Il successore mi serve!

Any_: Ehm... ma nessuno ha indovinato il quiz della Favcha, eh?

Black Nana: Giraffa no. La soluzione era: 1 - Giraffa, 2 - Zebra, 3 - Panda!

Any_: Ehm... no. La soluzione era: 1 - Misa, 2 - Mello, 3 - Soul.

Black Nana: 1 - Oca, 2 - Leoncino, 3 - Lupacchiotto bianco!

Any_: Ehm... sì. -.-" Allora stavolta tocca a me.

Black Nana: Su panda! Entra anche tu! *lo spinge nella Favcha Room*

NELLA FAVCHA ROOM

Any_: Un secondo! Chi dovrei incontrare?!

???: Hello-hello! Come andiamo signorina? Hai trovato finalmente il tuo maestro, piccola spada di fuoco?

Any_: Spada di fuoco?! Che c'entra, Lord Shinigami?

Shinigami: Non eri la piccola spada di fuoco in difficoltà? A giudicare da chi ti sta accanto credo che quello sia il tuo maestro! Ciao panda!

Any_: Un secondo! Io non sono un'arma! O forse sì? Ora mi viene il dubbio.

L: Perché, io ti sembro un meister?

Any_: Mah! Lasciamo perdere.

Shinigami: Mandolino? *si mette a suonare il mandolino*

Any_&L: o.O

Shinigami: Che carini che siete, panda e pandina! Vi vedo bene come coppia. Beh, non sono il tipo adatto per fare cupido, però ci posso provare.

L: Non ce n'è bisogno, mi sta trattando malissimo da quando mi ha visto, tanto da chiamarmi "quello là". -.-"

Shinigami: Ti tratta male forse perché si vergogna! La ragazza è timida! Però si vede che è innamorata di te.

Any_: *in un angolino all'ombra nascosta* O.O Io a questi discorsi non partecipo!

Shinigami: Perché, biondina! Non è così?

Any_: *annuisce in silenzio*

Shinigami: E tu non ricambi i sentimenti di questa dolce fanciulla?

Any_: *sussurrando* Terra inghiottimi, terra inghiottimi, terra inghiottimi... *all'infinito*

L: Sì, mi piace.

Shinigami: Uh! Biondina! Sei rossa come una mela!

Ryuk: Qualcuno ha una mela? Sto andando in crisi d'astinenza! E poi... mi contorco tutto, mi viene da fare la verticale... *fa la verticale contorcendosi*

Any_: Ehm... sì. Usciamo di qua. *esce dalla stanza trascinando via L*

Black Nana: Ehm... Chiudiamola qui, aspettando un bacio tra panda e pandina!

Any_: -.-" Ma non hai niente di meglio da fare?

Black Nana: NO! AHAHAHAH! L'indovinello di questa volta è...

1 - "Dov'è quell'inutile zucca?! Tocca a lui!"

2 - "E quindi? Guarda che non mi sembra che sia qualcosa di illecito. O per caso è altro che stai cercando?"

3 - "PREPARIAMOCI! STA INIZIANDO LA STAGIONE DEGLI AMORIIII!"

Come al solito provate a indovinare chi dirà queste frasi nella recensione e se vincerete potrete incontrare il vostro personaggio preferito nella Favcha Room.

[c] Il capitolo è stato offerto e sponsorizzato da:

Giraffa-simmetrica

I migliori oggetti simmetrici a casa tua!

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Primavera in anticipo! Lotte divine nel cortile della DWMA? ***


“Altro sidro!” chiese Ryuk tracannando da una bottiglia quasi vuota. “Dov'è quell'inutile zucca?! Tocca a lui!” “Sono qua... ma non potrei andare a vedere che cosa fa il mio umano per...” “NO! PROCURAMI QUEL SIDRO DELLA MELA!” “Sì...” disse Shidoh scoraggiato e passando una bottiglia a Ryuk.

“HO VINTO IO! AHAHAHAH!” gridò uno shinigami con un teschio animalesco di nome Gook. “UN'ALTRA PARTITA!” gridò Ryuk. Shinigami intervenne con tono pacato: “Ok, ci sto, però senza esagerare signori, soprattutto tu cugino, l'alcool fa male! A proposito... Shidoh? Potresti andare a vedere che succede alla festa? Pleeeease!”. Ad un tratto Armonia Jastin Beyondllemason chiese evidentemente ubriaco: “Ehi, tu! Sì, tu con gli occhi a palla! Dico a te... Ma tu ce l'hai la faccia? Ryuk dice che ce l'avevi ma adesso non più! Che c'è? Te l'ha portata via un tizio strano di nome Ashura? Mi pare che sia venuto a farsi un giro da noi l'altro giorno... Hic!”. Shinigami era evidentemente sconvolto e in più era l'unico che non aveva toccato un goccio d'alcool, soprattutto perché la rivelazione di Armonia poteva essere un prezioso dato per le indagini, ma allo stesso tempo avrebbe messo in difficoltà sia Ryuk che Shidoh e questo non poteva permetterlo. Avrebbe dovuto ricorrere a una piccola bugia se voleva salvare il salvabile.

***

Mello si muoveva in tutta fretta per cercare di raggiungere la Villa del Patibolo in fretta, tutto per sfuggire “all'ira” di L.

Oltrepassò la porta notando con sollievo che la maggioranza degli invitati si trovava ancora lì.

Immediatamente cominciò a cercare con gli occhi il suo migliore amico, ma data la folla dovette tentare di addentrarvisi con molta cautela.

Mentre si avvicinava alle scale per poter osservare da una posizione più alta l'ambiente circostante, si scontrò con un'alta massa dai lunghi capelli biondi, la quale gli conficcò un tacco a spillo da almeno 12 centimetri nella coscia.

“CAZZO! NON PUOI GUARDARE CIÒ CHE STA DAVANTI AI TUOI FOTTUTISSIMI OCCHI?!” esordì per sentirsi rispondere: “CAZZO! NON SI TRATTANO COSÌ LE SIGNORE! BRUTTO IDIOTA!”.

Quello era stato un tipico incontro voluto dal destino.

Mello era perplesso.

Nessuno mai aveva osato rispondergli a tono!

E per di più usando una terminologia così simile alla sua!

Probabilmente l'alcool gli aveva dato alla testa oppure aveva preso una bella botta, in tutti i sensi.

La sorpresa più grande l'aveva avuta nel momento in cui si era reso conto di chi gli avesse risposto in quel modo. In quel momento il ghiaccio e l'oceano si incontrano e il biondo non volle più mollare né lo sguardo né la presa sulla persona con cui si era scontrato.

La fortunata cui era stato concesso quel grande onore altri non era se non la maggiore delle sorelle Thompson.

Liz inizialmente avrebbe tanto voluto prendere a schiaffi colui che l'aveva travolta e che in modo molto “garbato” l'aveva ripresa accusandola di averlo volutamente urtato e fatto cadere.

Per tutta risposta, la bionda aveva sfoderato il suo ampio repertorio composto da un discreto turpiloquio che se Kid avesse udito gli avrebbe provocato una delle sue solite crisi.

Poco dopo alzò lo sguardo per vedere il viso del “gentiluomo” che “cortesemente” non si era nemmeno scusato.

I suoi occhi si incrociarono con quelli del suo “angelo caduto”.

Ghiaccio.

Puro ghiaccio.

Questa era stata la sua prima e forse ultima impressione, perché soltanto questo contava per Liz.

“Ca... Non me l'aspettavo...” disse il biondo per poi aggiungere riprendendosi progressivamente: “Non… Sei una favola! Bionda sei uno schianto! Come cazzo ho fatto a essere così cieco fino ad ora! Al diavolo la violetta che s... Tu sei molto meglio!”.

Liz era tra lo stupito e il soddisfatto, ma allo stesso tempo era rimasta incantata dagli splendidi occhi del suo ormai nuovo corteggiatore.

“Ah... Grazie. Anche tu non sei niente male! A che alludi con l'essere cieco e soprattutto... che intendi con “violetta”?” aggiunse quasi soffiando come un felino e riducendo gli occhi a due fessure color zaffiro.

Mello rimase leggermente intimidito e anche un po' frastornato poiché mai nessuna donna era stata così diretta con lui, come Liz in quel momento.

“... Se non sono indiscreto, come c...” disse bloccandosi ricordando la frase di Light, Se le ragazze non ti saltano addosso è perché ti esprimi in maniera poco elegante e soprattutto non sei rassicurante con quella pistola... “Come ti chiami?” concluse frettolosamente e con un sorrisetto ebete mentre osservava la generosa scollatura dell'abito della fanciulla.

Quest'ultima, alquanto stupita gli sorrise compiaciuta perché si era accorta di aver fatto colpo: “Il mio nome è Elizabeth, ma mi chiamano tutti Liz. E tu biondino? Come ti chiami?”.

Mello non poteva rivelarle il suo vero nome e tanto meno il cognome, ne valeva della sua vita.

“Mello. Solo Mello. Ma tu puoi chiamarmi Mel!”.

Liz si rese conto che aveva trovato il ragazzo che stava cercando da almeno una vita.

“Molto piacere, Mel.”.

***

“Ciao sorellinaaaaaaaa!”.

Silenzio.

“Sorellina?”.

Ancora silenzio.

“Sorellina giraffosa? Che succede?”

Nuovamente silenzio.

“ONEE-CHAN! CHE HAI?!” esclamò Patty quasi piangendo.

E poi l'esplosione.

“NULLA SORELLINA! PREPARIAMOCI! STA INIZIANDO LA STAGIONE DEGLI AMORIIII! Ho trovato l'uomo perfetto... è così magnetico, è così affascinante, ma soprattutto con quel completo di pelle è così sexy... cosa gli farei...” “Chi dobbiamo ammazzare? Ehi, MRG? Che vuol dire quello che ha detto Liz? Io non l'ho capito mica!” disse Patty saltellando via con la sua giraffa di peluche sottobraccio.

***

“Ehi Mel!” esclamò Matt vedendo l'amico! “Ti ho cercato ovunque, dov'eri finito?” “Nulla, Matt, nulla di importante. Tu cosa hai fatto, sentiamo.” “Nessuna parolaccia... la cosa non mi quadra...” “CHE CAZZO VUOI?!” “Ecco, ora ti riconosco. Comunque nulla, ho parlato con un po' di gente... Io sto cercando di risolvere quel livello di quel gioco...” “Matt, sto parlando di femmine! TU PENSI A QUEI VIDEOGIOCHI DEL CAZZO E IO HO FATTO LA MIGLIORE SCOPATA DELLA MIA VITA E CONOSCIUTO UNA FIGA ASSURDA! LA PRIMA DONNA CON LE PALLE!”.

***

Quella domenica mattina Liz stava placidamente riposando nel suo letto, nel sonno più profondo. L’ambiente era silenzioso, se non fosse stato per l’improvvisa e fastidiosa vibrazione del suo telefonino.

Con evidente disappunto cercò con la mano l’aggeggio senza nemmeno aprire gli occhi per poi portarlo all’orecchio e mormorare un impercettibile “pronto”.

“Ehilà! Ciao Liz! Sono Mello, scusa se ti ho svegliata… volevo sentirti…”.

La ragazza ebbe circa otto secondi per realizzare chi ci fosse all’altro capo del telefono e quando ne riconobbe la voce, sobbalzò e le sue gote si dipinsero di un vivace tono di rosso.

“C-ciao Mel! Non mi hai affatto svegliata! Mi fa piacere che avessi voglia di sentirmi… sai, anch’io avevo in mente di telefonarti, mi hai preceduta.” sorrise imbarazzata. La persona dall'altro capo del telefono doveva aver sorriso a sua volta in quei pochi secondi di silenzio prima di dire: “Allora, dato che siamo dello stesso parere, ti andrebbe di vederci oggi?”.

Liz si mosse rapidamente come in preda a un moto di euforia improvviso e incontrollato rispondendo: “Ce-certo! Certo che mi va!” “Tu vivi alla Villa del Patibolo, vero? Ti passo a prendere alle 20:00 allora.” “Ok... a dopo allora.” disse la bionda poco prima di chiudere la telefonata.

***

“Qualche problema, Mello? Spero non ti sia cacciato di nuovo nei guai.” disse L squadrando il suo secondo successore.

“Nessun guaio stavolta.” “Allora perché mi stai chiedendo di fare una cosa così... strana?” “Vedilo come un favore se vuoi. Mi servirà per motivi... ehm... personali.” “Come vuoi, Mello. Non ti preoccupare.”.

Il biondo stava per uscire dalla stanza quando fu bloccato dalla voce del detective.

“Ah! Spero che prima o poi mi mostrerai la probabile ragazza che ti spinge a questo.” “Ra-ragazza?” “Suppongo che tu lo faccia per una ragazza, non credo che tu voglia portare a cena nel miglior ristorante francese di Death City Matt o qualche mafioso dopotutto.”.

***

“Ehm... Liz? Perché questa convocazione urgente?” chiese Maka preoccupata. “È successo qualcosa?” chiese Tsubaki.

Patty era intenta a disegnare giraffe, mentre Crona era immediatamente andata a salutare Kid, così le uniche veramente presenti erano Liz, la meister dagli occhi di smeraldo e la giovane arma della casata Nakatsukasa.

“Sì! Sì! Non lo potreste nemmeno immaginare! Mi dovete aiutare!” esclamò la simmetrica pistola. “Che cosa?” chiese Maka. “Stasera! Stasera devo uscire con il ragazzo più bello che abbia mai visto! Mi dovete aiutare! Devo fare bella impressione!” rispose Liz tutto d'un fiato.

“Ok... ci vorrà un po'... spero solo che Black*Star non combini nulla nel frattempo...”. Maka rimase scioccata dalla reazione dell’amica, solitamente era lei ad occuparsi di curare il loro look ed ora invece pretendeva che proprio loro se ne occupassero. La cosa era sospetta, la maggiore delle Thompson non era mai stata così tesa per un appuntamento, evidentemente il ragazzo in questione doveva aver fatto breccia nel cuore dell’amica. Anche se un po’ controvoglia, la piccola bionda accettò di aiutare Liz a prepararsi per il suo appuntamento.

***

Quella mattina Light aveva ricevuto uno strano messaggio: Misa gli chiedeva di vederlo, forse era per una delle sue solite crisi perché non si vedevano abbastanza.

L'avrebbe risolta subito.

Si sarebbero visti all'interno del giardino della DWMA in mattinata.

Quando il ragazzo arrivò, la biondina era già lì ad attenderlo.

“Misa? Qualcosa non va?” le chiese col massimo della dolcezza di cui era capace subito dopo averla salutata.

“Light!” cinguettò lei. “A dire il vero... sì. Da quando siamo qui... insomma, già prima se ti vedevo era solo perché ero obbligata a stare all'interno del quartier generale! Adesso posso solo immaginare di poterti vedere... Non posso andare avanti così! Io voglio starti vicina, voglio essere importante per te...”.

Light la fermò abbracciandola: “Tu sei importante per me.” le sussurrò fingendo magistralmente. “Misa, L sospetta di noi, meno gli stiamo intorno meglio è. Tu puoi evitarlo, ma io no. È per questo che sono costretto a non vederti.” disse per poi lasciarla livera di muoversi. “Ma vedrai che non appena potremo creare il nostro mondo... voglio essere al tuo fianco, è per questo che tengo tanto alla tua vita, Misa.”.

Bastarono queste poche parole e un bacio per far sì che la biondina si sciogliesse definitivamente e lo lasciasse senza fare ancora storie.

Il castano, dopo averla abbandonata di nuovo, si stava dirigendo soddisfatto verso l'interno della scuola quando fu fermato da una voce.

“Ehi tu! Che cosa credi di fare?”. Si voltò preoccupato, se qualcuno avesse sentito la conversazione per intero avrebbe avuto le prove della sua colpevolezza in quanto Kira. Di fronte a lui c'era un ragazzo dai capelli celesti con una forma che ricordava vagamente una stella.

L'aveva già visto, non aveva dimostrato di essere capace di comprendere troppo, per cui si tranquillizzò.

“Qualche problema?” chiese con gentilezza.

“Sì! Chi era quella biondina?” chiese Black*Star con aggressività. “Quella? È la mia ragazza. E quindi? Guarda che non mi sembra che sia qualcosa di illecito. O per caso è altro che stai cercando?” chiese con aria di sfida.

“Ho visto come la tratti, tu non ci tieni davvero a lei! Perché fingere in quel modo?! Non è tanto il tuo atteggiamento con la bionda ad irritarmi, ma il tuo modo di fare in generale! Tu non mi piaci affatto e sappi che quello che ho ascoltato lo terrò bene a mente!” “Le mie relazioni sociali le gestisco io, grazie per l'interessamento. Ora scusami ma avrei da fare.” disse Light infastidito voltandosi nuovamente. “NON OSARE TRATTARE COSÌ IL GRANDE BLACK*STAR, L'UOMO CHE TRASCENDERÀ GLI DEI!” “Cosa?” chiese divertito. “Tu saresti un dio?” aggiunse ridendo tra sé e sé.

Bastarono quell'intonazione così sicura e quelle parole per mandare in bestia il giovane meister.

Bastarono pochi secondi, il tempo di raggiungerlo, per colpire duramente Kira.

Light ragionò in fretta prima di passare al contrattacco. Lo colpì con forza nello stomaco senza dargli nemmeno il tempo di rendersene conto.

***

“Beh, allora che ne dici di quest'abito qui, Liz?” chiese Tsubaki porgendo all'amica un meraviglioso abitino nero con tanto di spacco sulla gamba destra.

“Non saprei... e se...” “TSUBAKI!” le interruppe la voce di Soul. “Soul? Che diamine fai alla villa del patibolo?” chiese Maka incuriosita. “Black*Star si sta azzuffando con uno dei nuovi arrivati!”.

Pochi secondi e Tsubaki era alla DWMA.

“Black*Star!” esclamò afferrandolo per fermarlo.

“Tsubaki? Scusami, ma adesso devo sistemare questo qui.” rispose l'azzurro con rabbia nella voce. “Fa' quello che vuoi, non mi troverai impreparato.” rispose Light allo stesso modo.

“Light?” li interruppe la voce di L. “Pare che tu stia facendo parecchio rumore.”. “Ryuzaki?” chiese Light con l'affanno. “Attirare così tanto l'attenzione non rientra nei tuoi interessi, no?” chiese il detective con una sottospecie di sorrisino divertito. “Anche se può essere una nobile causa offrire dell'intrattenimento gratuito.” aggiunse appoggiando il dito sulle labbra incuriosito. “Però mi sono perso la parte iniziale dello spettacolo, mi potresti riassumere cosa è accaduto?” “Non qui, Ryuzaki.” sbottò Light rientrando con disinvoltura all'interno dell'edificio.

“Ops... Credo si sia arrabbiato.” sorrise L divertito.

Note delle autrici:

Black Nana: Giraffa a tutti!

Any_: Ehm... salve. Avete per caso visto il mio cd di K-ON? L'ho peeeerso! ç_ç

Black Nana: TU! FINISCILA DI PIAGNUCOLARE CAZZO!

Any_: Nana, sei poco originale! Sei uguale a mio fratello!

Black Nana: Guarda che l'illustre giraffa sottoscritta è troppo cool.

*arriva una losca figura vestita da maiale a bordo di un cinghialetto di nome Botan*

Black Nana: Un maialino! Un maialino simmetrico! Che bello!

Any_: Ok, avevo promesso di non stupirmi più di nulla, ma questo è il colmo!

???: Puhi-puhi! Puhi! Tototodile!

Any_: Ok... chi è che direbbe una cosa simile? Ga_chan? Ti ho beccata... -.-"

Black Nana: Ga_chaaaaaaaaaaaaan! *corre incontro a Ga_chan e l'abbraccia*

Ga_chan: Fafaaaaaaaa! Povera me, speravo di passare inosservata...

Any_: Ehm... la prima regola per passare inosservati è vestirsi in maniera...

Black Nana: SIMMETRICA!

Any_: ... No. -.-" Volevo dire comune.

Black Nana: A proposito di simmetria dobbiamo annunciare la simmetrica vincitrice del nostro concorso. Ovvero Kiddina!

Any_: Esatto! La soluzione era: 1 - Ryuk, 2 - Light, 3 - Liz! E ora Kiddina! Puoi entrare nella Favcha Room!

Kiddina: Finalmenteeeeeeee! E questa volta vedete di non rovinare il mio sogno d' amore.

Any_: Ok, ma non perdiamo tempo! *spinge Kiddina dentro la Favcha Room*

DENTRO LA FAVCHA ROOM

Kiddina: Speriamo che questa volta vada tutto bene...

Kid: Tu... tu sei... PERFETTAMENTE SIMMETRICA! Tu... tu... sei la persona simmetrica... che non mi hanno fatto incontrare l'ultima volta, tu sei Hachi, il tuo nome significa 8, quindi sei simmetrica!

Kiddina/Hachi: Grazie... *arrossisce* Anche tu sei simmetrico. *occhi sbrilluccicosi*

Kid: Oh! E' il più bel complimento che mi potessero fare!

Kiddina/Hachi: Devi sapere che... che... che... a me piace tutto di te! Persino quelle tue buffe striscioline bianche!

Kid: *si dispera* Quelle tre strisce asimmetriche sono la mia dannazione... sono un rifiuto dell'umanità... sono un mostroooo! Sono un relitto umano! Non sono degno di essere uno shinigami! PADRE!

Kiddina/Hachi: Guarda che ti ho detto che mi piacciono... E poi non è vero che sei un relitto... sei così bello... *occhi a cuore*

Kid: Davvero? *si asciuga i lacrimoni*

Kiddina/Hachi: Davvero davvero. *lo bacia*

FUORI DALLA FAVCHA

Any_: ... Quindi è decisamente assurdo che tu sia qui. u.u

L: Sono d'accordo.

Ga_chan: *siccome i due sono troppo indaffarati a parlare si avvicina e Gabba-choppa L con un manga di Host Club*

L: *si volta con calma e aria tenebrosa* Che cosa significa questo, ragazza vestita da maiale?

Ga_chan: O.O Signore... lei mi deve chiamare... *urla con tutta l'aria che ha in corpo* SIGNORA maiale.

L: O.o

Ga_chan&Nana: Tu sei un panda! Tu sei un panda! Un panda-pinguino!

Any_: Mi sembrano Patty1 e Patty2. o.o E comunque, che c'è di male nell'essere un panda?

Black Nana&Ga_chan: Ahaaaaah! Ti piace il panda! Ti piace il panda! E non lo vuoi ammettere!

Any: Molto bene. Adesso, se proprio ci tenete, lo ammetterò. *bacia L davanti a tutti*

Black Nana: AHAHAHAHAH! CAZZO! SONO DIECI FOTTUTISSIMI CAPITOLI CHE CERCO DI FARTI DARE UN BACIO A QUEL PANDA DEL CAZZO!

Ga_chan: O.O *si sente in dovere di dire qualcosa* E CHE CAVOLO!

Tutti: *fissano Ga_chan*

Black Nana: *si para davanti a Ga_chan* Lasciatela stare... *voce demoniaca* Se qualcuno la tocca verrà dissezionato in maniera asimmetrica. Kid, non me ne volere. *voce normale*

Any_: Uhm... passiamo alla preview, va!

Ga_chan: Nel prossimo episodio siccome ci sarà una situazione che avrà per protagonisti praticamente solo Mello e Liz stavolta invece delle tre frasi ci sarà un indovinello.

"Cosa/chi cambierà l'equilibrio a Death City e creare non pochi problemi ai nostri protagonisti?"

[c] Questo capitolo è stato offerto e sponsorizzato da:

HitoDango!

Le cose più kawaii per te!

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** Primo appuntamento!! La nascita di una nuova coppia? ***


Liz era esattamente il tipo di ragazza con cui Mello non aveva mai avuto a che fare.

Infatti Mello ne aveva potuto osservare solo due generi: le prime erano quelle femminili ma fin troppo delicate, le seconde quelle cui non interessava nulla se non l'opportunità momentanea, insomma, quelle da una botta e via.

Eppure Liz non apparteneva a nessuna di queste categorie: era femminile, ma allo stesso tempo sapeva cosa voleva ottenere e come.

E per di più era sconvolgentemente bella.

Soprattutto con quell'abito che aveva indossato per il loro appuntamento.

Aveva scelto un abitino nero semplice che metteva in risalto le sue forme, con un coprispalle sempre nero ma trasparente.

Dopo averla vista, il ragazzo non poté trattenersi dal dire: “Caspita! Sei uno schianto!”.

Liz aveva perso molto tempo per scegliere l'abbigliamento per quella sera, ma a quel che pareva aveva scelto bene.

Grazie... Anche tu stai molto bene vestito così.” mormorò un po' imbarazzata.

Mello aveva una camicia bianca e jeans scuri. Semplice ma efficace.

Stava per rispondere alla ragazza quando una vocina femminile intervenne: “Sorellonaaaa! Dove stai andando?”. Liz assunse un'espressione che poteva riassumere tranquillamente buona parte delle emozioni umane per poi rivolgersi alla ragazza bionda che le si stava avvicinando: “Patty? Che... che ci fai qui?!” chiese nervosamente. “Non dovevi stare con Kid stasera?” “Ma sorellona! Kid pensa a Crona-chan e mi dice di lasciarlo stare che rovino la simmetria...” “Ok. Kid merita di essere picchiato.” “Simmetricamente però, sennò poi si dispiace troppo.” disse la minore delle Thompson annuendo. Improvvisamente si rese conto della presenza di Mello. “Oh! Sorellona! È il leoncino di cui parlavi! Ciao leoncino!” disse abbracciando il ragazzo sempre più perplesso. “Ehm...” “Allora? Quando sposi la sorellona? Non troppo presto sennò poi mi mancherà!” “PATTY!” esclamò Liz istericamente. “Che... che ne dici di tornare dentro? Su, di' a Liz che se non ti fa compagnia, puoi trasformare la sua stanza simmetrica come la tua asimmetrica. “Ooook! Allora vado sorellona giraffa! Ciao leoncino!” disse allegramente Patty tornando dentro casa.

Era tua sorella?” chiese Mello perplesso. “Ah... ehm... sì. S-scusa per l'intrusione...” “Non importa.” Il ragazzo sorrise con disinvoltura per poi prenderle la mano: “Vieni. Stasera sarò il tuo cavaliere!” disse conducendola via.

Allora dove andiamo, Mel?” “Beh... ti piace la cucina francese?”. Liz non poté fare a meno di compiacersi mentalmente per la scelta. Si trattava di qualcosa di raffinato e per nulla scontato.

***

Il Deathourant era decisamente affollato quella sera, ma la cosa sembrava non turbare Mello.

Liz si chiedeva se sarebbero davvero riusciti a mangiare e l'idea di dover aspettare per ore non le piaceva per nulla.

Inaspettatamente il ragazzo le disse di seguirlo, portandola vicino a una porta nascosta. La aprì e apparirono delle scale a chiocciola che percorsero in silenzio, sino ad arrivare a una meravigliosa terrazza sul tetto del ristorante.

Vicino alla parte più panoramica c'era un tavolo apparecchiato per due.

Liz era senza parole.

Nessuno era mai arrivato a tanto per lei.

Caspita...” mormorò senza riuscire ad aggiungere altro.

Cavoli... L ha fatto davvero un ottimo lavoro... pensò il biondo compiacendosi della sua trovata.

Spero che tutto questo sia di tuo gradimento.” disse poi alla ragazza con un timido sorriso. “Certo che lo è... È fantastico!” disse la ragazza riprendendosi.

Mello le passo un braccio attorno alla vita accompagnandola fino al tavolo, lasciandola per spostarle la sedia. “Si accomodi signorina!” “Che galanteria...” disse lei in un sorriso divertita.

Anche il ragazzo si accomodò.

In quei pochi istanti Liz si incantò a fissarlo. Sembrava così perfetto con quelle luci soffuse e quel sorriso così luminoso...

Liz? Tutto bene? Ti vedo pensierosa...” chiese lui accorgendosene. “Eh? Ah no! Va tutto benissimo! È perfetto. Adoro questo posto anche se ci sono venuta pochissime volte.” “Come mai?” “Beh... sai, ristoranti del genere non sono propriamente roba da tutti i giorni. Sono più roba da coppiette innamorate.” “Insomma iniziamo sotto i migliori auspici.” disse Mello provocandole una risata.

***

Prego, volete ordinare?” “Ah... sì. Per me del caviale e per la signorina un soufflé.” “Da bere?” “Va bene dello champagne.”.

Il cameriere elegantissimo del locale si allontanò rapidamente mentre Mello riprendeva il discorso da dov'era stato interrotto.

Insomma, inizierò domani nella sezione Crescent Moon.” “La Crescent Moon? Ma è anche la mia!” esclamò Liz incredula. “È ufficiale: sono decisamente fortunato. Tu piuttosto, tu e tua sorella siete le armi del figlio di Shinigami, in teoria non avreste bisogno di frequentare la scuola.” “Infatti, però vedi... In realtà io e Patty non avevamo mai frequentato una scuola prima, siamo cresciute in mezzo alla strada e lì abbiamo imparato tutto ciò che sapevamo prima di arrivare qui. Tu invece devi aver frequentato un istituto piuttosto prestigioso, sembri una persona molto colta.” “Beh, sì, se così si può definire la Wammy's House...” “Wammy's House? Non l'ho mai sentito, dov'è?” “È un orfanotrofio in Inghilterra a Winchester.” “Orfanotrofio?” Liz a quella parola si sentì improvvisamente inopportuna, come se avesse toccato un tasto sbagliato, come se avesse rischiato di rovinare l'intera serata.

Mel, s-scusa, non...” “Non ti preoccupare. Non hai detto nulla di male, non c'è bisogno di scusarsi. Se non ci fossi stato molto di quello che sono non ci sarebbe, non sarei neanche qui in effetti. Ne è valsa la pena solo per poterti vedere stasera.” sorrise il ragazzo cambiando il centro dell'attenzione con grande abilità.

Ma dai! Adesso non fare l'adulatore!” sorrise Liz rassicurata. “Dico sul serio! Io non mento mai. Almeno non su questo. Se non lo pensassi non parlerei nemmeno.” “Vero. Logica ferrea.”.

Dopo poco arrivò nuovamente il cameriere che portò loro ciò che avevano ordinato da mangiare e lo champagne.

Immediatamente Mello ne versò due bicchieri per poi brindare. “A cosa brindiamo?” chiese Liz ridendo. “A ciò che vuoi.” “Uhm... Ok! Allora brindiamo a questa sera, ti va?” chiese la ragazza arrossendo leggermente. “Certo. Allora a stasera!” sorrise Mello sollevando il bicchiere e facendolo scontrare con quello della ragazza.

***

Liz stava tranquillamente passeggiando con Mello sulla via del ritorno alla Villa del Patibolo.

Alla ragazza girava un po' la testa, probabilmente era per lo champagne che aveva bevuto (o forse era solo per il sorriso di lui?).

Di certo non si aspettava che uno capace del turpiloquio con cui l'aveva incontrato, sarebbe anche stato capace di tanta dolcezza.

Adesso stava tornando verso casa e si godeva ancora un po' la sua presenza, continuando a parlare un po' di tutto.

Non era neanche troppo sicura di che argomento stessero parlando.

Solo di una cosa lo era davvero: con Mello non era finita là.

L'avrebbe rivisto.

E il più presto possibile.

Quando finalmente giunse alla Villa del Patibolo le era sembrato che il tempo fosse passato un po' troppo in fretta, ma andava bene anche così.

Aprì la borsetta e afferrò le chiavi della grande porta che aveva davanti, il tutto con molta calma, quasi come per guadagnare tempo.

Allora... spero di rivederti.” sorrise poi timidamente. “Lo stesso vale per me.”.

Sorrise ancora, mentre si voltava per infilare le chiavi nel buco della serratura.

Ah... Liz?” si sentì chiamare.

Sì?” disse voltandosi.

Neanche il tempo di mettere a fuoco l'immagine di chi l'aveva chiamata che si trovò le labbra di Mello appoggiate alle sue.

Un bacio a fior di labbra.

Un bacio rubato.

Dopo pochi secondi Mello si staccò e le sorrise sussurrandole semplicemente: “Buonanotte, Liz.”.

Alla bionda sembrò essere accaduto troppo in fretta, quasi non aveva avuto il tempo di rendersi conto di ciò che le era appena successo!

Quando lui già si era allontanato si sfiorò le labbra con un dito arrossendo.

Era andata esattamente come sperava.

***

Matt aveva studiato che il rapporto del modo di parlare di Mello era 1:1 (una parolaccia in ogni frase) eppure da quando aveva visto quella biondina della festa pareva essere cambiato a 1:5 (una parolaccia ogni cinque frasi).

Strano.

Ehm... Mel?” chiese un po' preoccupato all'amico tornato da poco dall'appuntamento.

Che c'è?”.

Prima frase.

Niente... sei strano da un po'...” mormorò intimidito.

Essere di buon'umore per te è strano?”.

Seconda frase.

No... ovviamente no...” disse sempre più preoccupato.

Piuttosto tu, Matt, che hai combinato mentre ero via?”.

Terza frase.

Niente di che... le solite cose... Ma sicuro che sia andata bene?” chiese sapendo che quando a Mello le cose andavano bene, la notte non la passava nella stanza, ma in compagnia di qualche ragazza troppo formosa.

Ti ho detto di sì.”.

Quarta frase.

Ma allora come mai...?” “INSOMMA MATT! CHE CAZZO VUOI?!” urlò spazientito.

Quinta frase.

Esattamente come nei calcoli.

_____________________________________

Note delle autrici:

Any_: Bonsoir! Comment ça va?

Black Nana: Che cazzo di lingua è questa?

Any_: -.-" Chiamasi Francese.

Black Nana: E scusami, non lo conosco il Francese. Io conosco un pochino l'Italiano, in maniera decente l'Inglese e il dialetto.

Any_: Beh, io so l'Inglese, l'Italiano, lo Spagnolo, il Portoghese e qualche parolina di Tedesco e Giapponese. ^-^

Black Nana: ... Non stiamo qui a insegnare le lingue alle giraffe.

Any_: Che strano modo di dire... Cooomunque mia cara, dato che nessuno ha neanche tentato di risolvere l'indovinello sai che ti dico? Ti ho preparato una sorpresa nella Favcha!

Black Nana: Sì sì! Sopresa! Giraffa sorpresa! Giraffa sorpresa!

Any_: Sì... sarà divertente! *le apre la porta della Favcha*

Black Nana: Yeeeeeeeeeeeeeeh! *entra nella Favcha saltellando*

NELLA FAVCHA ROOM

Black Nana: Heilàààààà! C'è qualcuno? Che bello incontrerò il mio prete preferito. *a bassa voce* Tanto sarà quella la sorpresa di Any...

*parte una musica a palla rimbombante*

Black Nana: Che bello! E' lui!

*passa uno shinigami*

Black Nana: *riconosce lo Shinigami come Ryuk* Ziettooooooooooooooooooo! Muovi il culo e vieni qui!

Ryuk: Ehilà! Ciao Nana! *va da lei* Che c'è? Hai una mela?

Black Nana: Facciamo così: Dimmi che hai intenzione di fare e poi te la do! Ci stai?

Ryuk: Io? Any mi ha detto che potevo organizzare una festa qui...

Black Nana: Molto bene! Partecipo anch'io se non ti dispiace... Ah! Ti consiglio di scegliere un DJ se vuoi animare la festa...

Ryuk: Ma il DJ c'è già! Eccolo! *indica Justin*

Black Nana: *si precipita in un angolo nascosto per cambiarsi e una volta pronta si avvicina a Justin*

Justin: *muove la testa a ritmo*

Black Nana: Inizia a ballare con Ryuk e altri due o tre Shinigami, sperando di attirare l'attenzione del prete*

Justin: *la guarda senza parlare*

Black Nana: *Si avvicina e saluta con la mano*

Justin: *osserva la figura di fronte a lui e ricambia il saluto con la mano*
Black Nana: *sorride e gli rivolge la parola* Bella Musica, complimenti! Sei un ottimo DJ!

Justin: *ricambia il sorriso e attraverso la lettura delle labbra capisce di aver ricevuto un complimento e risponde urlando, visto che ha le cuffie con la musica ad altissimo volume* Sono contento che ti piaccia, peccato che non sia il mio genere musicale preferito!

Black Nana: E quale sarebbe il tuo genere musicale preferito?

Justin: Rock! *sorride*

Black Nana: *ricambia il sorriso* Anche a me piace moltissimo il rock!

Any_: *entra alla festa imbucandosi trascinandosi dietro L*

L: *si guarda intorno a disagio* Sei sicura che possiamo entrare qui?

Any_: Uhm... No! E' questa la cosa divertente! Andiamo!

Ryuk: Ehi Any! Che fai qui?

Any_: Shhhhh! Se Nana sa che sono qui mi ammazza! Se le dici qualcosa niente mele, chiaro?! Dai, Aki, andiamo! *si getta nella mischia trascinandoselo dietro*

Ryuk: Ok! Andate! Hey però mi dovete pagare con due mele rosse!

Any_: Uffa... dopo! Ora lasciami stare!

Ryuk: Fate pure i piccioncini, piccioncini! *se ne va sghignazzando*

Black Nana: Perché non cambi un po' la musica, credo che renderesti l'atmosfera più festaiola, tu che pensi?

Justin: Hai ragione! *cambia musica e passa a del buon rock* Adesso che te ne pare?

Black Nana: Perfetto!

Justin: *rivolto agli Shinigami* Signori! Alziamo il volume della festa? Che ne dite? *fa l'occhiolino a Nana*

Tutti gli Shinigami: Sììììììììììììììììììì!

Black Nana: Purtroppo il mio tempo sta per scadere, però mi farebbe piacere rivederti...

Justin: OK! Prometto che ci vedremo di nuovo, organizza un'altra festa e io ti faccio da DJ!

Black Nana: Contaci! *si avvicina a lui e gli da un bacino sulla guancia*

L: Quel tipo mi ricorda sempre di più Yagami... chissà cosa farebbero se si incontrassero...

Any_: *gli getta le braccia intorno al collo in maniera molto confidenziale* Ma non riesci a non pensare a Light per cinque minuti?

L: Scusami, ma è difficile dimenticarlo...

Any_: Ho capito... tocca a me fartelo dimenticare... *lo bacia*

FUORI DALLA FAVCHA

Any_: Ecco gente, se volete partecipare a feste simili almeno provateci a risolvere gli indovinelli che vi facciamo!

Black Nana: Giraffa!

Any_: Eeeecco. Per una volta concordo. Per cui questa volta torniamo alle solite tre frasi da indovinare! >.<

Black Nana: Giustissimo!

1 - Sì, effettivamente essere dei serial killer implica molto tempo.

2 - Per lui il gioco o si svolge in un certo modo oppure fa di tutto perché vada come vuole.

3 - Va tutto a meraviglia. Ma andrebbe ancora meglio se stasera uscissi di nuovo con me.

Any_: Provate come al solito a indovinare chi dice queste frasi e non perdetevi il prossimo party di zio Ryuk!

Black Nana: Concordo con Any! Non perdeteveli! Beh se proprio li perdete ne approfitto io... hihihi! xD Scherzo ovviamente! Vi aspettiamo per tantissimi altri party!

[c] Questo capitolo è stato offerto e sponsorizzato da:

Il film tratto dalla celebra leggenda della stella marina!

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Le grandi avventure di 625 ***


Quel lunedì era il primo giorno di scuola per i nuovi arrivati alla DWMA.

Gli occhi degli studenti della Crescent Moon non la smettevano di squadrarli incuriositi.

Light Yagami sapeva benissimo che sarebbe bastato pochissimo per farlo esplodere di nuovo, così attese che fosse Black*Star a sedersi per primo per poi posizionarsi dal lato opposto dell'aula.

Pareva che l'azzurro fosse pienamente d'accordo col modo di fare del fastidioso Yagami, così non gli rivolse la parola e si limitò a fissarlo in cagnesco.

“Ehi Ryuzaki!” esclamò Mello non appena individuò il detective. Senza neanche attendere risposta si sedette vicino a lui con fare confidenziale.

“Dimmi, Mello.” rispose L con noncuranza. “Senti, vorrei ringraziarti per ieri...” “Non ti preoccupare, non è cosa da tutti i giorni obbligare il catering di un ristorante ad allestire un tavolo sul terrazzo. È stato divertente dopotutto.” “No, devo ricambiare in qualche modo.”.

L improvvisamente si voltò a fissare il suo successore.

“Mello?” “Sì?” “Sei troppo... normale.” “In che senso?” “Niente turpiloqui, niente urla insensate... non sono abituato. Così mi metti a disagio...” “Cazzo, Ryuzaki, mi stai prendendo in giro?” chiese il biondo non sapendo che pensare.

Inaspettatamente L rise a bassa voce.

L che rideva?

Era vicina l'apocalisse.

“Credo di sì.” rispose il detective poi. “Ehm... allora dicevo... Ci sono! Ryuzaki! Che ne diresti se per ricambiare tu facessi uscire con la bionda coi codini? Alla festa ho notato che la trovavi interessante.”.

A queste parole L si voltò a squadrare il suo successore: “Mello, non è che la trovi interessante in quel senso, semplicemente ha un cervello niente male, potrebbe rivelarsi una valida collaboratrice al contrario qualcun altro che so io.” “Bene, allora ti darò l'opportunità di confrontarti intellettualmente con lei. Non c'è problema! Cazzo, fidati di me una buona volta!”.

***

“Sei tu Maka Albarn?” chiese Mello prima dell'inizio delle lezioni alla giovane Meister.

“Eh? Sì. Sei uno dei nuovi arrivati?” chiese la biondina amichevolmente. “Sì, mi chiamo Mello. Senti un po', dato che sei così brava a scuola non è che ti andrebbe di aiutare a studiare un mio amico? So che sei la prima della classe, dopotutto.” “Un tuo amico?” chiese Maka sorpresa. “Sì, precisamente mi riferisco a quel ragazzo seduto... insomma, accovacciato sulla sedia.”.

***

“Cazzo! Hai visto Ryuzaki? La biondina si è convinta abbastanza facilmente, così potrete fare quei fottuti compiti insieme.” “Mello? Il linguaggio.” “E cazzo Ryuzaki! Prima mi dici che ti senti a disagio se parlo normalmente, poi se parlo come mio solito mi dici che devo smettere! Vuoi prendere una cazzo di decisione?” “E d'accordo Mello, parla come cazzo ti pare, per dirla come te.” disse L ridacchiando.

Strano.

Doveva essere di ottimo umore quel giorno.

***

“Mel?” sorrise Liz andandogli incontro durante l'intervallo. “Liz! Ciao...” rispose il biondino colto alla sprovvista. “Beh? Qualcosa non va?” chiese lei un po' preoccupata. “Va tutto a meraviglia.” rispose Mello avvicinandosi. “Ma andrebbe ancora meglio se stasera uscissi di nuovo con me.”.

Liz si sentì sollevata, per un istante aveva avuto paura che avesse fatto qualcosa di sbagliato.

“Non perdi neanche un secondo tu, eh?” gli sorrise lei rassicurata. “Non se si tratta di te.” le rispose il ragazzo sorridendo a sua volta. “Però stavolta devi essere sportiva, ti ho preparato una sorpresina.”.

***

Gli inviti di Mello erano occasioni che non si potevano rifiutare. Nel vero senso della parola.

Il perché era abbastanza semplice da indovinare, conoscendo un tipo come il biondino.

“Matt?” “Che c’è?” “Hai degli impegni?” “Ehm… dovrei superare il livello 98 di quel videgioco. Sono 108 in totale! Non avevo mai avuto tante difficoltà in un videogioco. Ne mancano solo 10 e avrò terminato il gioco più difficile a cui io abbia mai giocato!”.

Mello non gradì molto la risposta dell’amico dagli occhi celati dai soliti grandi occhialoni arancioni.

“Ascoltami bene, brutto idiota, i tuoi cosiddetti impegni non sono minimamente paragonabili a quello che dovresti fare stasera. Ti giuro che se mi rovini di nuovo la posta ti ritroverai un simpatico buco in mezzo alla fronte amico mio. Non credo ti interessi diventare Polifemo, vero Matt?” disse il biondo scandendo bene ogni singola parola.

“Ma… ma io… ti ho detto che sono occupato!” “Matt? Ora mi sto incazzando. Stappati quelle fottute orecchie: ho bisogno del tuo aiuto! Possibile che tu non l’abbia ancora capito?! Io avrei un appuntamento, ma c’è un piccolo problema che rischia di far saltare tutta la mia serata. Per questo ho bisogno di te!” disse forzandomi a mantenere una certa “calma”.

Dopo pochi secondi aggiunse: “Ah, e il mio problema è un problema giallo, con strane macchie marroni e buffe corna di forma indefinita.” “… Pikachu?”.

Mello sbiancò e rise istericamente.

“Ahah… Pikachu. Pikachu! SONO LE FOTTUTE GIRAFFE DEL CAZZO!” “Oh… che cosa tenera Mello. Da quando ti interessano degli animali così graziosi? È una cosa… come dire… dolce! Non è nel tuo stile, a cosa è dovuto questo tuo interessamento?”.

Il giovane dagli occhi di ghiaccio senza neanche rispondere spinse l’amico contro il muro della stanza stringendogli la mano destra al collo e spingendogli la pistola contro la tempia con la sinistra.

“Ascoltami attentamente, non lo ripeto più: NON ME NE FOTTE UN CAZZO DI QUELLE FOTTUTE GIRAFFE! COME CAZZO TI È SALTATO IN QUELLA FOTTUTA TESTA DI CAZZO CHE TI RITROVI DI PENSARE CHE UNO COME ME SI POTESSE INTERESSARE A QUELLE STUPIDE BESTIE?!” dopo l’urlo terrificante si calmò e con un mezzo sorriso di compiacimento aggiunse: “Io sono un leone e sono il re della savana. Le giraffe sono solo delle prede per me. È tu sei il prossimo della mia lista. Azzardati a pensare solo un’altra volta una cosa del genere e, te lo giuro, ti ritroverai come un ciclope. Solo che un ciclope ha un solo occhio, tu te ne ritroverai un terzo al centro di quella tua brutta testa di cazzo che ti ritrovi. Possibile che a vent’anni non ti riesca di capire una cosa così semplice?! Fott…” prima di terminare la frase il leoncino ebbe uno strano flash, ovvero una voce pandosa che diceva: “Mello? Il linguaggio, cortesemente. Moderati, altrimenti sarò costretto a diseredarti.” e come se non bastasse seguì una flebile voce che vagamente ricordava quella di un maledetto cagnetto bianco di sua conoscenza: “Mello… se continui così perderai il tuo posto e non mi supererai mai.”.

Al che il biondino emise una sottospecie di ringhio sommesso, che terrorizzò ulteriormente il rosso. Dopo pochi secondi lasciò la presa sul collo del povero Matt e cominciò ad allontanarsi verso la porta.

“Un’altra cosa: quei dannati animali, Pikachu o come cazzo si chiamano, non interessano a me, ma alla tua piccola compagnia di stasera. E un’ultima cosa: non accetto obiezioni. Penso di essere stato abbastanza chiaro, no Matt?” disse infine sbattendo la porta.

Nel corridoio prese un respiro di sollievo: “Fot… Dannate giraffe. Mi stanno creando troppi problemi.”

***

Alla villa del Patibolo, nella camera da letto della maggiore delle sorelle Thompson regnava il caos. I problemi che tormentavano la giovane era tanti e tutti piuttosto complessi da risolvere. Prima di tutto c’era da risolvere la questione Patty. La piccola bionda non poteva essere lasciata da sola in casa, in quanto rappresentava un pericolo di proporzioni inimmaginabili. L’unica volta in cui era rimasta sola in casa aveva quasi rischiato d’incendiare la residenza dell’erede del Sommo Shinigami e di distruggere l’armadio della sorella. Da quel momento Liz e Kid di comune accordo avevano deciso che in caso di uscite serali uno dei due sarebbe dovuto restare a casa. La soluzione più comoda sarebbe stata quella di trovare una baby-sitter, ma chi avrebbe accettato di fare la guardia a una sedicenne pistola magica fissata colle giraffe e con i videogiochi? Praticamente nessuno conoscendo la vivacità della piccola Thompson. Liz si tormentava da ore su come riuscire a gestire sua sorella e l’appuntamento col ragazzo che le faceva girare la testa e battere forte il cuore, come mai prima d’allora. Fu una telefonata improvvisa a migliorarle l’umore ed il pomeriggio.

“Ehi Liz! Sono io, Mel! Ascoltami ho trovato una soluzione per stasera! Siccome so che Patty non può stare da sola ho proposto al mio compagno di stanza, nonché il mio migliore amico, di prendersi cura della tua sorellina per questa sera! Ti piace l’idea? Ti assicuro che è molto affidabile!”. La bionda accettò immediatamente la proposta e rassicurò il giovane dagl’occhi di ghiaccio che si trovava dall’altro capo del telefono che avrebbe rispettato le consegne dell’appuntamento.

***

Dopo la confusione e il caos che avevano regnato il giorno prima nella camera della morte, Shinigami aveva sentito un irrefrenabile desiderio di calma e pace, tale da portarlo a convertirsi totalmente alla filosofia zen.

Calma, pace ed ordine. Soprattutto la calma lo aveva attratto di quella filosofia così consona ad un Dio della morte sui generis. Dopotutto era prevedibile dati i problemi del preside: infatti quotidianamente gli toccava impedire che il suo miglior professore dissezionasse il suo partner e che a sua volta quest'ultimo trascorresse le sue intere giornate al Chupa Cabras a dilettarsi in compagnia di Blair e delle sue colleghe. Inoltre aveva ogni giorno a che fare con le crisi di simmetria del suo adorato figlio che lo impensierivano non poco.

Quel giorno gli sarebbe servita tutta la calma possibile.

Nella Death Room quella mattina si trovavano le due menti più geniali e brillanti della Shibusen.

Brillanti e geniali allo stesso modo, simili nella forza d'animo e nella convinzione nelle proprie idee, eppure quei due non riuscivano a sopportarsi.

Simili e diversi.

Una differenza così lieve eppure così abissale.

Shinigami avrebbe dovuto evitare le violente scaramucce dei due e fare il possibile per trovare un compromesso affinché quei due accettassero di collaborare.

“Carissimi figlioli! Vi chiederete come mai vi abbia fatti alzare così presto per venire nella mia adorabile stanzetta. Dunque, la questione è mooooooooolto molto semplice. Vorrei che collaboraste...” “Cosa?!” “Impossibile. Le statistiche dicono che la nostra capacità collaborativa è pari all'1,7%.” “Carissimi figlioli... le statistiche non servono a niente! Superate le divergenze, aprite il vostro spirito alla calma e all'ordine... e vedrete che troverete la pace. E riuscirete a collaborare!”.

“Anche solo tentare di collaborare con un mio sospettato è decisamente inutile. Soprattutto trattandosi di questo individuo.”

“Lo stesso vale per me. Collaborare con te è praticamente impossibile visto che sei convinto che io sia Kira. Invece di mettere al primo posto la vera ricerca di questo killer ti fai prendere dai tuoi pregiudizi nei miei confronti e non fai altro che riversarmi addosso il tuo odio, il che è decisamente inutile ai fini delle indagini.”

“La vera cosa inutile sarebbe allontanarmi per cercare una persona che in realtà sei tu. Sarebbe una perdita di tempo, non credi, Light?”

“La perdita di tempo è cercare di farti capire che io non sono Kira, ma soprattutto farti mettere da parte il tuo stupido odio e il tuo ego.”

Shinigami tentò di intervenire: “Ragazzi... fate un bel respiro e cercate di moderarvi. La violenza verbale non porta a nulla...”.

Il detective e il sospettato ignorarono totalmente il dio della morte.

“Cosa c'è Yagami? Non avrai mica paura? Se non sei colpevole perché scaldarsi tanto? Dopotutto se hai così tanta fiducia nella tua innocenza basterebbe fare silenzio e farsi da parte.”

“Non mi farò mai da parte! Farmi da parte significherebbe ammettere che sono colpevole, il che ti renderebbe solo felice. Dopotutto non è quello che vuoi, Ryuzaki? Se collaboro a queste indagini non è solo per cercare di aiutare mio padre...” “... Ma anche per trovare un alibi e cercare di portarmi fuori strada, giusto, Kira?” “Io non sono Kira e non lo sono mai stato! Non è questo il mio obiettivo, voglio solo dimostrare che sono innocente. Voglio arrivare alla verità quanto lo vuoi tu, solo che a te interessa soltanto concludere che io sia Kira e sbattermi dentro. Solo se dovesse accadere questo tu saresti felice, caro L.” disse Light avvicinandosi minacciosamente. “Fino a prova contraria, un innocente non si prende gioco delle persone come fai tu sfruttando Amane. Devo ammetterlo, non sei niente male come attore, fin troppo bravo, ma con me non funziona. Anche io sono un bravo attore, Yagami, e riconosco chi cerca di imitarmi.” “Come, prego?” chiese Light con un ringhio.

“Ho detto: riconosco chi cerca di imitarmi.” ripeté L sottolineando ancora di più le ultime parole.

Light non aspettò più neanche un secondo per colpirlo con un violento pugno sul volto. L reagì immediatamente chinandosi all'improvviso e sferrando un potente calcio utilizzando le tecniche della capoeira. “Mi spiace, ma sono costretto a farlo! Shinigamiiiiiii Chop!”. Il dio della morte aveva cercato di sedare pacificamente la rissa tra “il panda” e “la volpe”, ma i suoi tentativi erano miseramente falliti, così si era ritrovato a doverli separare con un potente Shinigami Chop. Il “panda” dopo essere stato colpito congedò dalla Death Room senza proferire parola alcuna.

***

“Hic! Hic!” cominciò uno sbandato shinigami appena arrivato nella Death Room. “Ehi cugino! Guarda che ho portato!” “Scusami, Ryuk, il panda e la volpe stavano litigando proprio qui. Non sono molto dell’umore, devo trovare una soluzione. Chiederò aiuto a Kid. È tanto che non passiamo insieme una giornata padre-figlio.” “Oh… mi son perso una scena molto divertente, ahahah! E tu sai dov’è andato?” “Chi?” “Light! La volpe! No?” “È andato via…” “Allora… HIC! Lo cerco… HIC!” disse allontanandosi con strane creature al seguito.

***

“Ehi Light… HIC! Ti ho trovato! HIC! Dove ti eri cacciato?” “Ryuk, al momento non ho tempo da perdere con le tue idiozie. Comportati bene e avrai una fornitura di mele illimitata.” “Ma Light… sei sempre occupato, dovresti divertirti di più. Prendi esempio!” disse mettendo in braccio al giovane Kira uno strano esserino giallo dal naso rosso.

“Vuoi un sandwich?” chiese cacciando un piatto pieno di panini. “C’è con la mortadella, col prosciutto, col pollo al curry, con la salsa barbeque, col salame, con le salsiccie!” “Ehm… Ryuk, cos’è?” “Oh, lui? Lui si chiama 625, Reuben per gli amici! Me l’ha prestato mio zio Jumba insieme a questi altri!” disse tirando fuori altri due esseri: uno bluastro con un gonnellino hawaiano e un altro di colore giallo.

“Lui è Sparky, si diverte a far saltare la corrente! Sai che buffo, Light, se salta la corrente durante le lezioni?” disse Ryuk indicando quello giallo chiaro. Per tutta risposta quello bluastro si mise al centro della stanza cantando una canzoncina che faceva più o meno così: “I laila au k’ila no malihini ohana welcome cousins come on by aloha komo mai! MAKA MAKA!”

Light squadrò da capo Ryuk: “Ryuk, ce ne sono altri?” “Oh, sì! Veramente questi non me li ha dati mio zio, questi si sono uniti durante il viaggio! Cercavano un leone…” disse portando avanti un facocero e una suricata.

“Hakuna matata… ma che dolce poesia…” cominciò uno dei due.

“Scusami, Ryuk… ma se cercavano un leone… perché diamine li hai portati qui?” “Perché mio cugino dice sempre che Mello è un leone, allora li volevo portare da lui! HIC! Però ti ho trovato e volevo rallegrarti un po’. Hai sempre quel muso lungo, prendi la vita con più Hakuna Matata! Altrimenti Misa-Misa ti lascia e finirai per fare un favore a L!”

“Ryuk… tu e i tuoi amici potreste uscire?”

***

“Vuoi un sandwich?”

L era particolarmente incuriosito da quello strano essere.

“Ho sandwich di tutti i tipi! Ho la mortadella, il salame…” “Non hai qualcosa di dolce?” “Sì! Marmellata di fragole!” esclamò l’esserino dandogli un panino.

L lo prese con sole due dita mormorando: “Questo sarebbe piaciuto a qualcuno di mia conoscenza…”

***

“Vuoi un sandwich?” “Non so come comportarmi con i sandwich…” “CAZZO LI VOGLIO IO! DOVE LI HAI?!” “Ne ho di tutti i tipi: col prosciutto, col salame, poi un tizio mi ha chiesto di farlo con la marmellata! Ho anche il burro d’arachidi! Ti interessa?” “Sì! Dammene una dozzina!” “In arrivo!”

***

“Questo esserino microscopico e giallo vuole sfidare in velocità un dio come me? Sono troppo big per perdere!” aveva detto Black*Star prima di iniziare la gara, ma dopo soli cinque minuti dovette ricredersi.

A Soul non era andata diversamente, così i due iniziarono a inseguire il povero Sparky con intenti omicidi.

“Ehi ragazzi, che state combinando?” chiese Maka appena arrivata. Sparky ne approfittò immediatamente saltandole in braccio: “Mi vogliono picchiare. Sono stati cattivi con me. Proteggimi!” disse fingendo una lacrima.

“Ah sì? Chi è stato a darti fastidio piccolino?” “Uno coi capelli a stella azzurri e uno squalo coi capelli bianchi.” “Ora ci penso io: SOUL! BLACK*STAR! QUI SUBITO!”. I due diretti interessati si presentarono alla velocità della luce al cospetto della bionda. “Voi due… IDIOTI!” disse regalando un calcio magistrale nello stomaco.

“Cosa sta succedendo qui?” chiese L appena arrivato. “Quei due idioti hanno infastidito questa strana creaturina. Sono proprio due immaturi. Non come te, Ryuzaki. Tu sei una persona molto diversa, con te si può avere una conversazione decente.” Disse la bionda allontanandosi con L.

“Hai preso un bel palo, eh?” ghignò Black*Star. “… Sta’ zitto, idiota.”

Un colpo secco annunciò lo svenimento del povero stellino.

***

La campanella suonò e tutti gli studenti corsero ai propri posti in classe dopo la pausa pranzo.

Tutti si aspettavano l’ingresso del professor Stein, ma non fu così.

Ad entrare in classe con tanto di registro in mano, non fu il professore, ma due individui che si erano fatti notare molto in quei giorni: uno per la sua incredibile bellezza, l’altro per la sua stramberia, entrambi per la straordinaria intelligenza.

“Oh cazzo. Ora abbiamo un grosso, grossissimo problema. Quei due nella stessa stanza non possono stare.” commentò Mello sconvolto quanto gli altri.

“Oh mamma. Credo allora che non sarà una lezione molto tranquilla. C’è da aver paura.” Rispose Liz accanto a lui. “Beh, se dovessi aver paura ti proteggo io. Considerami la tua guardia del corpo.”

“Salve a tutti. Siccome oggi il professor Stein ha dovuto assentarsi a causa di una brutta influenza, al suo posto il vostro preside ci ha chiesto di tenere una lezione in due.” La stragrande maggioranza della popolazione femminile della classe rimase a bocca aperta colpita dallo charme e dall’eleganza di cui erano impregnate le parole del giovane insegnante.

“Gentilmente mi servirebbe qualcuno che ci illustri l’ultimo argomento affrontato col vostro professore…”

“Dissezzione. Non facciamo altro che dissezionare fottute rane e fottuti topi.”

Prima che Light potesse intervenire per riprendere il giovane dalla chioma dorata, L già era intervenuto: “Mello, per favore, modera il linguaggio e riprendi a flirtare con la signorina Thompson. Almeno sembra che lei sia più saggia di te e così non disturberai la lezione.” Poi si avvicinò a Liz con uno sguardo penetrante: “Mi raccomando, signorina, lo riporti sulla retta via: lo affido alle sue cure.”

La maggiore delle Thompson rispose cambiando colore: “S… Senzaltro!”

A rompere il silenzio nella gelida aula fu l’applauso della piccola Thompson, che prima rivolse un allegro sorriso al suo “panda-pinguino”, poi aggiunse: “Complimenti panda! Sei troppo forte! Hai fatto bene a dare una svegliata a mia sorella e al leoncino! Così si sposano!”

“Oh, beh, se si sposa tornerà sulla retta via, ma dovrò diseredarlo…” disse L a bassissima voce in modo da farsi sentire solo dal diretto interessato. “NO! Tutto ma non questo! Non puoi dare il posto a quel FOTTUTO NANEROTTOLO ALBINO DEL CAZZO!”

“…”

“Non capisco perché rivolga tutto il suo odio verso di me, quando in realtà odia solo la mia posizione. Tu me lo sapresti spiegare?” chiese un placido Near a Crona, la quale sobbalzò. “N-non so come comportarmi con un bimbo fantasma che viene odiato.”

Light interruppe la bizzarra situazione con un colpo di tosse.

“Signori, qualcun altro dopo il brillante intervento del caro signor Mello saprebbe dirmi precisamente che punto del programma state svolgendo?” “L’ultima volta abbiamo trattato il modo in cui va armonizzata la lunghezza d’onda delle anime di meister e weapon durante il combattimento.” rispose brillantemente Maka.

“Ehi, belloccio! Se non sai nemmeno la lezione del giorno come pretendi di essere un buon professore? E il bello è che ti sei ridotto a chiederlo a quella secchiona della Albarn!” disse Black*Star subito prima di essere colpito da un libro in piena fronte.

“Dovete scusarlo. Yagami purtroppo ha molto da fare.” Cominciò L, poi si rivolse direttamente a Light. “Essere un serial killer, richiede molto tempo ed energia, non è vero?” “Anche la perseguitare un innocente richiede tempo ed energia. Quando la finirai di prendertela con me? Mai, suppongo, dato che sai benissimo che non sono quello che stai cercando. Anche se ormai sappiamo che tu vuoi che sia per forza io. Beh, te lo ripeto: io non sono quello che stai cercando. E mai potrò esserlo, quindi smettila di perseguitarmi e cerca il vero colpevole.”

“Complimenti Light, ottima prova di recitazione. Anche se non raggiungerai così facilmente il mio livello. Che ne diresti di trasformare questa lezione di scienza dell’anima in una di criminologia? Direi che proprio tu te ne intendi abbastanza di questa materia, dico bene?” “È vero, me ne intendo di criminologia, dato che desidero entrare in polizia. Ma ciò non significa che io sia un assassino.” “Io non ho detto nulla. Attento, ti stai mettendo con le spalle al muro da solo.”

“Non lo hai detto, ma lo hai pensato. Soprattutto, è quello che avresti voluto dire davanti a tutti. Comunque continua pure a prendertela con me, tanto non hai prove.”

“Light, se non avessi prove non avrei preso un qualsiasi studente. Se sono arrivato a te ho dele tracce ben precise che non ho alcuna intenzione di rivelarti. Adesso pensiamo alla lezione.”

La lezione finalmente iniziò. Al suono della campanella, Patty corse incontro a L.

“Non ti preoccupare signor panda-pinguino! Se lui non vuole essere tuo amico, sarò io tua amica! E sarà tuo amico anche MRG!” disse mostrando il pupazzo al detetctive.

Dopo un secondo di perplessità L accennò un sorriso. “Grazie. Sei molto gentile. Non farti ingannare da Yagami, quello userebbe anche la persona più innocente sulla terra per i suoi scopi.” “A me il volpacchiotto non è tanto simpatico. Tu sei più simpatico signor panda! Anche MRG ti trova simpatico! Se vuoi la prossima volta ti presento tutti gli amici di MRG così giochiamo insieme a indovina la giraffa!” disse Patty abbracciandolo. “Giocare? Io non ho molto tempo. Forse però potresti rivolgerti a Matt… lui non ha mai niente da fare…” disse tra sé e sé il detective. “Perché amico panda non vuoi giocare con me? Il troppo studio ti fa male! Nessuno gioca con me…” “Ma io non studio. Io cerco il modo di far capire a tutti che… il volpacchiotto non è simpatico.” “Ma tu lascialo perdere quello! Se quello non vuole giocare con te…” “Yagami purtroppo gioca, ma con la vita degli altri. Devo dimostrarlo in modo che non possa più ricattare l’umanità come vuole.”

Patty guardò perplessa il ragazzo dai capelli neri.

“Ma non puoi pensare sempre e solo al volpacchiotto. A te quando ci pensi, scusa?”

Le parole innocenti colpirono forte il detective. Non aveva mai, nella sua vita pensato a sé. Non si era mai preso quello che voleva e le sue conoscenze erano dovute all’osservazione degli altri, non a esperienze personali.

Solo ed esclusivamente a un’invidia silenziosa.

“Non posso giocare con te, però prometto che sarò tuo amico.” “Non c’è proprio nessun gioco che ti piace?”

“In effetti uno c’è… domani te lo insegno, d’accordo?”

_________________________________

Note delle autrici:

Black Nana: Aloha!

Any_: *arriva con gonnellino hawaiano e maracas* I laila au k'ila no malihini ohana! Welcome cousins come on by aloha komo mai! MAKA MAKA!

Black Nana: Ehm... Maka non c'è...

Any_: Genia, sono le parole della canzone. Lo so che Maka non c'entra niente! Solo che mi è entrata in testa questa canzone! Cambio genere?

Black Nana: Uhm... non lo so, vedi tu!

Any_: Ok! *scappa*

Black Nana: ANYYYYYYYYYYYYYYY! PERCHÈ CAVOLO SCAPPI?!

Any_: Torno subito! Pensa tu al pubblico!

Black Nana: *risata malefica* Adesso sono da sola, quindi...

L: Buongiorno. Spero di non essere in ritardo.

Black Nana: O.O Che ci fai qua?

L: Ah... Any mi ha mandato un messaggio molto strano che ho decifrato come una richiesta di venire qui... Però era scritto in Giapponese, Inglese e Latino...

Black Nana: O.o Sì... Any, non c'è...

L: Posso aspettare. Non ti preoccupare, non ti darò fastidio.

Black Nana: 625! RYUK! MUOVETE IL CULO!

625: Vuoi un sandwich? Ce l'ho con la mortadella, col prosciutto...

Ryuk: Ce l'hai con le mele?

625: Strana richiesta, ma... si può fare. Tieni! *gli da un sandwich con la marmellata di mele* Ehi, tu, panda! Vuoi anche tu un sandwich? Ce l'ho col prosciutto, con la mortadella...

L: Con la marmellata grazie.

*si accendono luci fortissime all'improvviso e si sente uno strano rumore. Dalla nebbia sbuca un palcoscenico con Any sopra*

Any_: Buonasera! *prende la chitarra elettrica e comincia a suonare American Idiot*

Black Nana: TU SEI FOLLE! MI HAI ROVINATO L'OCCASIONE DI FARE FESTA!

Any_: ... M-mi dispiace... *lacrimuccia* Non lo faccio più... *scende dal palco sconsolata e con gli occhi lucidi*

Black Nana: Paaaaaaaaaaanda! Consolala! Non vedi che piange?

Any_: No. u.u Mi consolo da sola. u.u Andrò a fare due chiacchiere con Kinder.

L: Kinder?

Any_: Certo! Kinder è la mia chitarra elettrica! Tutti i miei strumenti devono avere nomi di dolci: è la regola! Mi ritiro. Annunciate voi il vincitore di questo capitolo. :'( *se ne va abbracciando Kinder*

Black Nana: ... Ok, la vincitrice è Maka_93 che vuole incontrare... ma guarda! L!

L: Oh... d'accordo... E cosa dovrei fare di preciso?

Black Nana: Prenditi un the con pasticcini...

Any_: *rispunta da dietro al palco* GIOCA A SCACCHI! *aria assatanata*

L: o.ò

Any_: Tu sai giocare, no? E vinci sempre, no? Allora GIOCA A SCACCHI! Questo è un ordine. Tsè! *si allontana di nuovo*

Black Nana: Any? Conquisti il mondo con me?

Any_: Solo se mi lasci suonare in pace. u.u

Black Nana: Sì! Puoi suonare tutto quello che vuoi!

Any_: Aaaaaaaah! GRAZIE GRAZIE GRAZIE! *w*

L: ... Allora io vado.

NELLA FAVCHA ROOM

L: *si siede davanti a una scacchiera*

Maka_93: Grazie! Sono felice di poter giocare a scacchi con te, ti ammiro molto. :)

L: Di nulla... Anche se sono stato praticamente obbligato...

Maka_93: Mi spiace che ti abbiano obbligato... è stata una mia richiesta. Desideravo tanto giocare a scacchi con te!

L: Ah, beh... Sembrerebbe che quella lì stia impazzendo ogni giorno di più, quindi non importa.

*si sente da fuori American Idiot, ma a cantare è anche Black Nana*

L: Sì... Iniziamo.

Maka_93: Che colore vuoi?

L: *ci pensa attentamente* Nero.

Maka_93: Ok, allora dovrò iniziare io. Bene! *cominciano la partita*

INTANTO FUORI

Any_ e Black Nana: Do you know the enemy, do you know your enemy, well gotta know the enemy right!

Tutti: OEHOEH!

625: Do you know the sandwich!

Ryuk: Do you know your apple!

Black Nana: Well gotta know the ice cream right!

Tutti: OEHOEH!

Any_: Do you know the guitar, do you know your sweets, well gotta know the music right!

Tutti: OEHOEH!

DENTRO

Maka_93: Ma che sta succedendo fuori? o.ò

L: Niente... allora, c'è una ragazza che sa suonare la chitarra elettrica e non lo sapevo, comunque si è messa a cantare insieme ad altre persone un po'... schizzate, non so se intendi.

Maka_93: Non molto... comunque... SCACCO MATTO!

L: *osserva la scacchiera* Non avevo notato la posizione degli scacchi. Mi sono distratto troppo questa volta. Complimenti, signorina. *sorride*

Maka_93: Grazie! Sono felice di aver giocato con te!

L: Pare che tu sia l'unica persona normale qui. Mi accompagneresti fuori?

Maka_93: Certo certo! Volentieri!

FUORI DALLA FAVCHA:

Any_: I beg to dream and differ from the hollow lies!

Tutti: Hey!

Any_: This is the dawning of the rest of our lives! ON HOLIDAAAAAAAAAAAAAY! Oh! C'è il panda!

Black Nana: Panda! Noi stiamo andando in vacanza coi Green Day! Vuoi venire?

L: State bene?

Any_: Posso mai stare male dopo aver fatto due chiacchiere con Billie Joe? u.u CERTO CHE STIAMO BENE!

L: o.o

Maka_93: Intendevi questo per schizzati?

L: Più o meno.

Ryuk: Ehi, panda! Vuoi un po' di sidro?

625: Ehi, gente. Mi sa che è ora di andarsene.

Any_: Giusto! Billie Joe sta aspettando all'aereoporto! ANDIAMOOOOOOOOOOOOOO! TUTTI A BERKELEY!

Black Nana: YAHOOOOOOOOOOOOOOO!

L: Andate a Berkeley? O.ò

Any_: Certo! Perché?

L: Non vi sembra di esagerare?

Any_: Naaaaaaaaaaaaaaaaaah! Andrà tutto bene. Starò attenta e non morirò. Così nella prossima puntata posso convincere Billie Joe a venire! Sai che bello?

L: Any, quel tizio è sposato.

Any_: Ma ha un figlio della mia età precisa! Ciao! ^w^

Tutti: CIAOOOOOOOOO! *se ne vanno tutti*

L: ... Io li seguo. Potrebbero farsi male. *li segue*

Questo capitolo è stato offerto da:

Se la vostra vita è stata dura e non sapete come passare l'estate, unitevi alla Shinda Sekai Sensen: Rebels Against the God!

Divertimento (e follia) assicurato!

Parola di Nakamura Yuri.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=797892