Death City: una nuova sfida per Kira e la Wammy's House? di Black Nana (/viewuser.php?uid=137480)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Un nuovo caso per il grande detective? ***
Capitolo 2: *** Viaggio per Death City! Un turbolento arrivo per L & company? ***
Capitolo 3: *** Misa al Chupa Cabras, guai in vista per Light? ***
Capitolo 4: *** Una serata movimentata, lavoro difficile per il grande Kira? ***
Capitolo 5: *** La vendetta di L e la scomparsa dei dolci, problemi per Crona e Ragnarock? ***
Capitolo 6: *** I preparativi e la festa, rischio di asimmetria? ***
Capitolo 7: *** Una scoppiettante serata, incontri ravvicinati? ***
Capitolo 8: *** Gelosia imminente, problemi per Soul? ***
Capitolo 9: *** Primavera in anticipo! Lotte divine nel cortile della DWMA? ***
Capitolo 10: *** Primo appuntamento!! La nascita di una nuova coppia? ***
Capitolo 11: *** Le grandi avventure di 625 ***
Capitolo 1 *** Un nuovo caso per il grande detective? ***
Death
City, una nuova sfida per Kira e la Wammy’s House?
Dopo
il tradimento della Death Scythe europea Justin Law, Lord Shinigami,
protettore di Death City, non sapeva più che metodo
utilizzare per
localizzare Ashura e la strega Medusa, che avevano portato la follia
a rompere l’equilibrio, che il dio della morte aveva
faticosamente
creato.
Quel
giorno, nella camera della morte, fu convocato per una riunione
straordinaria il consiglio dei docenti della Shibusen, presieduto dal
dottor Stein, il più potente dei maestri d’armi
dell’accademia e
dalla sua partner Marie Mjolnir.
Il
sadico professore dalla vite conficcata in testa, interrogò
il dio
della morte, chiedendo il motivo per cui fosse stata indetta la
riunione: “Lord Shinigami, per quale motivo siamo stati
convocati
qui?” “Hello-hello! Come andiamo Stein? Fatto nuovi
esperimenti?”
“Niente di nuovo, sempre i soliti test su
Spirit…”.
Le
parole del dottore furono interrotte da un urlo disperato prodotto da
un uomo dai capelli rossi e gli occhi azzurri, vestito con un
completo nero, una camicia grigia ed una strana cravatta dello stesso
colore del completo: “COSA MI HAI FATTO BRUTTO PAZZO
ISTERICO?!
PERCHÈ NON CONTINUI A FARE I TUOI TEST SULLA TUA COMPAGNA?
Non ti
basta avermi rovinato la vita per cinque anni?! Devi rompere anche
adesso che sono padre e sono la falce della morte!”
“Quale padre?
Se tua figlia non ti considera nemmeno un genitore… dice
sempre che
pensi solo alle tue conquiste femminili, infatti lei e il suo partner
ti chiamano sempre vecchio porco.”.
A
queste parole Spirit cominciò a disperarsi rumorosamente e
fastidiosamente, invocando il nome della figlia, abbracciando una
bambolina con le sembianze di questa.
Il
dio della morte prima colpì il rosso con un potentissimo
Shinigami-chop: “Sei monoootono onotooooooooomo! Non farlo
mai più,
altrimenti sarò costretto a mollarti uno Shinigami-chop tra
capo e
collo e concederò a Stein di fare esperimenti su di
te.”.
Quasi
magicamente Spirit si zittì. A prendere la parola fu la
Death Scythe
dell’Asia Orientale, Azusa Yumi, che prima fulminò
i presenti con
lo sguardo facendo gelare il sangue persino al dio della morte, poi
si rivolse a quest’ultimo dicendo: “Immagino il
motivo per cui ci
ha convocati qui, immagino si tratti della situazione venutasi a
creare dalla rinnovata forza del primo Kishin, supportato da Noah e
Law, quindi suppongo che lei voglia chiederci consiglio per porre
rimedio a questa situazione o mi sbaglio signore?”.
Lo
Shinigami rispose: “Eccellente come sempre, Azusa. Non solo
hai una
mira e una vista eccezionali, ma anche il tuo intuito come al solito
non si smentisce mai. Come avete capito dobbiamo assolutamente
stanare quel mascalzone di Ashura e anche la strega Medusa, che
stanno facendo un po’ troppo casino. Ehehe!”
La
bionda partner di Stein intervenne nella conversazione, sorridendo
gentilmente al Dio della morte, che acconsentì ad ascoltare
la sua
proposta. Così Marie espose la sua teoria dicendo:
“Nonostante gli
Spartoi siano la nostra elite e siano molto forti, senza contare che
tra di loro c’è già la migliore Death
Scythe, Soul Eater Evans e la sua partner, la
miglior
Death Shokunin di tutta l’accademia, la figlia di Kami, Maka.
Di
certo non è come te Spirit, lei è decisamente
meglio di te, infatti
di tuo ha ereditato sfortunatamente il cognome, ma per sua fortuna anche i
geni d’arma, infatti la ragazza può trasformarsi
in falce, come il
suo partner. Li trovo molto affiatati come coppia, STANNO PROPRIO
BENE INSIEME, NON MI SORPRENDEREI SE SEGUISSERO L’ESEMPIO TUO
E
DELLA TUA EX MOGLIE SPIRIT, HAHAHAHA, SOLO CHE LEI TI HA SCARICATO
perché SEI UN MAIALE, MENTRE LUI è UN RAGAZZO
SERIO A DIFFERENZA
TUA, AHAHAHAHAHAHAHA. COMUNQUE A PARTE TUTTO DIREI DI ASSUMERE
QUALCUNO DI ESTERNO PER INDAGARE SULLA FACCENDA, CHE NE DICE SOMMO
SHINIGAMI? IO DICO CHE POTREBBE FUNZIONARE!”
Prima
che Shinigami potesse proferire parola al riguardo, Spirit Albarn,
riemerse dal suo angolino, iniziando ad urlare come un forsennato
contro la donna che lo aveva provocato, lasciando attoniti e
sconvolti i presenti, i quali guardavano scioccati la Falce della
Morte, che disse: “TU COME OSI DIRE CHE LA MIA BAMBINA
DOVREBBE
FARSI INSOZZARE DA QUEL TEPPISTA, PENSA A TE BRUTTA ZITELLA E POI IO
HO LASCIATO LA MIA EX, CHE PERGIUNTA SI è PRESA TUTTO,
PERSINO LA
MIA PICCOLA. MAKAAAAAAAAAA AMORE MIO, IL TUO Papà STA
VENENDO A
PRENDERTI PER SALVARTI DALLE GRINFIE DEL MANIACO!”
Il
rosso non ebbe nemmeno il tempo di concludere la frase e tentare la
fuga, che lo Shinigami lo stese con una serie di Shinigami chop
dall’inaudita potenza. Spirit, dopo essersi ripreso, si
ritirò
piagnucolando in un angolo della stanza.
Dopo
ciò Shinigami-sama, proferì col suo solito tono
allegro:“Lasciando
perdere le penose scenette di Spirit, direi che l’idea di
Marie è
ottima, per questo direi di metterla ai voti, dopo ciò
vedremo il
responso. Una volta ottenuto il responso, si spera positivo, Azusa e
Marie coll’aiuto di Stein, solo se necessario, provvederanno
a
trovare chi ci aiuterà a risolvere il caso, ovvero chi
avrà le
competenze necessarie, per lavorare con gli Spartoi, ma anche con
tutta la Shibusen. A proposito degli Spartoi, ho concesso loro una
settimana di riposo, soprattutto visto che in questa settimana cade
il compleanno di Kid. Un padre cosa non farebbe per i propri figli,
non è vero Spirit, infatti per amore di Maka, non devi
azzardarti a
spiarla mai più e soprattutto non t’impicciare nei
suoi affari,
altrimenti prenderai il posto di Tzar Puska o di Misterious Bear, o
meglio ancora tornerai ad essere il partner di Kami ,che
sarà ben
felice di prenderti a calci negli stinchi , non è forse
così
Spirit?”
Il
rosso senza proferire parola alcuna, fece un cenno positivo col capo,
dando ad intendere che aveva perfettamente compreso la minaccia di
Shinigami, che nonostante il tono giocoso, sembrava avere serie
intenzioni omicide nei confronti della Falce della Morte. Poco dopo
ci furono le votazioni ed il responso fu ovviamente positivo, persino
Spirit aveva appoggiato la proposta della collega, nonostante i
veritieri commenti poco felici sul suo conto. Così Azusa e
Marie
iniziarono immediatamente le ricerche, che sarebbero durate
esattamente una settimana.
***
Al
quartier generale Giapponese non c’erano progressi nelle
indagini
da mesi ormai. Oramai L si era abituato a vedere le giornate sempre
uguali: Soichiro Yagami arrivava per primo, Matsuda giocherellava col
the e non diceva mai nulla di utile, Light continuava ad essere
troppo perfetto e Misa continuava a essere attratta da quella troppa
perfezione.
Sul
computer principale lampeggiò una W ed una voce modificata
annunciò
l’arrivo di un’importante e-mail.
DA:
Azusayumi@shini.us
OGGETTO:
Richiesta di ingaggio
TESTO:
Egregio L,
mi
presento: sono Azusa Yumi, Death Scythe del Giappone. Le scrivo per
conto di Lord Shinigami. Desidereremmo un incontro con lei tramite
videoconferenza perché avremmo bisogno delle sue ottime
competenze
in campo investigativo. La prego di contattarmi al più
presto a
questo indirizzo e-mail, la questione è estremamente urgente
e
riservata.
Distinti
saluti,
Azusa
Yumi
Come
prima reazione ci fu qualche secondo di silenzio, poi il grande
detective ordinò a Watari di accettare e di preparare il
necessario
per la comunicazione per videoconferenza, però prima avrebbe
dovuto
raccogliere quanti più dati possibili su ciò che
stava per
affrontare.
Una
volta ottenuti tutti i dati che poteva ottenere, accettò
incuriosito
il caso. “Ma Ryuzaki! Hai detto che non puoi lasciarmi agire
da
solo, non vorrai mica lasciarmi qui, spero.” Il detective
rimase
qualche secondo in silenzio di fronte alla protesta di Light.
“Davvero Light, non credi che mi servirà una
squadra investigativa
anche lì?” “Ci porterai
lì?” “Esattamente, ma per
precauzione mi avvarrò dell’aiuto di altre persone
competenti nel
campo dell’investigazione.”.
***
Azusa
si era occupata di tutto in maniera piuttosto efficiente, tanto che
la risposta arrivò dopo pochissimo. La donna si era
presentata nella
Death Room comunicando a Shinigami di aver ottenuto un contatto e che
presto ci sarebbe stata una videoconferenza col detective scelto.
Lo
Shinigami si avvicinò allo specchio, dove vide comparire una
grande
L in carattere gotico. Per tutta risposta il Dio della morte
inviò
al detective il suo simbolo che non aveva niente a che vedere con la
solennità del primo.
Il
Dio iniziò la conversazione dicendo: “Hello hello,
qui Lord
Shinigami, come andiamo tutto bene? Ti ho chiamato perché ho
un
piccolo problema, un certo tipo, Ashura, che era prigioniero a Death
City, è scappato allegramente, e questo mi ha un
po’ rattristato.
Dunque io avevo legato la mia anima alla città per non farlo
scappare, ma a causa di una strega malandrina, che ha anche fatto
star male due miei alunni è riuscito a fuggire. Questo tipo,
ha
corrotto anche un mio giovane sottoposto, Justin Law. Questi tipi si
sono alleati con un altro soggetto non molto simpatico, che aveva
anche rapito mio figlio. Fortunatamente si è salvato, il mio
figliolo è in gamba. Il punto è che questi tipi
hanno intenzione di
rendere il mondo un posto non troppo carino. Ti pregherei di
accettare questo caso, ovviamente sarai ben ricompensato, e se farai
un buon lavoro, cosa di cui sono certo, che ne diresti di festeggiare
con the e pasticcini, la cosa ti garba? Per favore non dirmi di no,
se verrai entro questa settimana, parteciperai alla festa dei
diciotto anni del mio figliolo, si chiama Kid. Se vuoi ti presento
lui e le sue compagne, sono sorelle, poi ti spiegherò il
motivo.”
Ci fu qualche secondo di silenzio dall’altra parte della
comunicazione, poi una voce modificata rispose: “Non
è necessario…
Piuttosto vorrei quanti più dati possibili riguardanti
l’identità
di Ashur…” “Giraffa, giraffa hihihi,
piacere io sono Patty,
aspetta ora ti presento la mia sorellona e il mio fratellino. A
proposito, ma tu mi vedi ? Io non tanto, però vedo che hai i
capelli come il mio amico Soul, però lui ce li ha argentati.
Hihihihi, giraffa! Dopo ti presento Mister Re delle Giraffe,
hihihihihihi, ma tu lo puoi chiamare MRG perché mi sei
simpatico!”.
Il silenzio durò parecchi secondi, come se il detective
stesse
cercando il modo più delicato per dire che non gli
interessava di
MRG. “Salve, signorina, stavo parlando con Lord Shinigami,
potrebbe…” “Sorellina! Che diavolo
combini? Mi scuso per lei, è
un po’ così, però è tanto
cara, e dire che si è affezionata
subito! Comunque io sono sua sorella maggiore, mi chiamo Liz
Thompson, piacere. Spero che accetterai, infondo sarebbe bello se
venissi alla festa di Kid, ci sarà gente piuttosto
interessante, mi
sa che andresti d’accordo con Maka, così
sì che sarebbe
divertente…” disse la ragazza tutto d’un
fiato. “Signorina,
sto cercando di parlare con…” “Liz non
sei simmetrica! Come
devo fare con voi, in forma d’arma siete perfette,
ma… Nella
vostra forma originale, siete completamente asimmetriche, persino le
tette sono di due misure differenti! Sono un relitto umano, non sono
degno del mio nobile padre.”
“Dicevo…” “SHINIGAMI CHOOOOP!
LIZ, KID E PATTY, CORRETE IN INFERMERIA E RIORDINATELA, IN MODO
SIMMETRICO, COSÌ IL MIO FIGLIOLO SI CALMERÀ,
YOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO, E RICORDATE DI DIRGLI CHE È
SIMMETRICO.
Per quanto riguarda te L, mi dispiace per questa scenetta familiare,
purtroppo i ragazzi sono così vivaci ehehe, comunque, Azusa
provvederà a fornirvi una copertura, per muovervi
liberamente
all’interno della scuola, posso sapere la tua età?
Potrei farti
passare per un docente…” “Non direi, ho
24 anni.” “Oooh!
Allora fai lo studente! Però saresti un po’
grandino, vabbè
faremo in modo che tu abbia 18 anni per l’occasione, sarai
assegnato alla supervisione di Maka Albarn, una delle migliori alunne
della scuola.” “Benissimo, può occuparsi
anche di altri quattro
ragazzi? Hanno circa 17 anni ciascuno.” “Benissimo!
Pensiamo a
tutto noi!” “Bene, mi troverò alla
scuola tra quattro giorni
alle 07:00, ma c’è il 23% di
probabilità che il volo arrivi in
ritardo…” “Non ti preoccupare per
questo, ti manderò un aereo
privato, molto veloce, sull’aereo troverete Azusa e Marie che
vi
prepareranno adeguatamente ad affrontare le lezioni. Ah, a proposito!
Nella scuola avrete anche un altro riferimento, Stein, un tipo buffo,
con una vite in testa, sembra un po’ burbero, ma è
un bravo
ragazzo. Bye bye L!”. Il Dio della morte interruppe la
comunicazione senza nemmeno attendere la risposta e se ne
andò
soddisfatto ridacchiando.
***
Dopo
pochi giorni arrivò la comunicazione che informava che il
volo
proveniente da Death City era giunto lì per prelevarli e
portarli al
cospetto di Lord Shinigami. A tutti quella situazione sembrava
bizzarra dato che l’intera squadra investigativa era stata
ingaggiata senza nemmeno poter parlare o esprimere la propria
opinione, d’altronde anche L non aveva avuto molto spazio per
parlare, e poi come rifiutare di fronte a un simbolo così
buffo e
alla
proposta
di dolci vari come ricompensa, ovviamente oltre alla paga...
____________________
Note
delle autrici:
Black
Nana: Hello-hello!
Any_:
Troppo contatto col sommo shinigami fa male. Potrebbe avere effetti
collaterali anche gravi.
Black
Nana: Vogliamo parlare di L?
Any_:
*mangia un lecca-lecca tenendolo con due dita venerandolo*
Perché?
Che ho fatto? *cade dalle nuvole*
Newmoon:
Una fan fiction senza Roy Mustang non è una fanfiction. u.u
Any_:
Scusami, ma che c'entra?
Black
Nana: Lasciala perdere. Lei è così...
Any_:
Ok, adesso dovremmo dire qualcosa di sensato ma non ho nulla di
sensato da dire! Chi mi conosce sa che il mio hobby è dire
cose
inutili, ma la gente dice che sono divertenti le mie cose inutili...
Newmoon:
Chiudete bene la porta prima di andare a letto...
Any_:
Oh-oh! E' una minaccia? E' come quello che su... niente spoiler!
Black
Nana: La mia sì invece, la mia è una minaccia
bella e buona! Se non
la smettete giuro che chiamo Kid e vi faccio simmetrizzare.
Any_:
Io odio la simmetria, il mio numero preferito è il
7!
Black
Nana: *sguardo omicida*
Any_:
Sto buona, sto buona... Comunque lasciate perdere le nostre
inutili sclerate e continuate a seguire questa cosa perché
tra un
po' ci sarà da divertirsi eccome! Stavo piangendo dalle
risate
mentre scrivevo... *ride
Newmoon:
Se non volete trovarvi shinigami sotto i letti... *faccia
inquietante*
Any_:
Domanda, come facciamo se non sappiamo chi legge e il loro vero nome?
Da quello potrei risalire all'indirizzo, basterebbe lavorarci un po'
e...
Black
Nana: Dateci un taglio! Se vi è piaciuto continuate a
seguirci! Mi
raccomando leggete in tanti e recensite!
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Capitolo 2 *** Viaggio per Death City! Un turbolento arrivo per L & company? ***
A
Misa-Misa non andava per niente giù che il suo Light dovesse
partire per chissà quanto, per chissà dove e
soprattutto col rischio di incontrare qualcuna migliore di lei.
Purtroppo L l’aveva affidata al suo
“manager” Matsui, anche conosciuto come Matsuda.
Assolutamente non poteva rimanere ferma, così quel giorno
lasciò dei cuscini sotto le coperte a fingere di essere lei
dormiente e con una piccola valigia con il minimo indispensabile e un
travestimento ad hoc, se la squagliò.
Dopo pochi minuti il giovanissimo manager entrò con un
sorriso nella stanza, cercando di svegliare la ragazza, ma la sua
espressione cambiò totalmente scoprendo che in
realtà aveva parlato amabilmente con dei cuscini. Aveva idea
di dove si trovasse la ragazza, in fondo non aveva fatto altro che
lamentarsi per il fatto che anche lei desiderava seguire il suo Light
via di lì, per cui senza pensarci due secondi
uscì correndo diretto all’aeroporto.
Misa-Misa aveva avuto un’idea geniale, o almeno
così era per la ragazza: nascondersi nel vano dei bagagli.
Imprevisti? Sì, uno con i capelli neri, trattato come il
piantagrane del quartier generale. Matsuda la stava inseguendo da un
po’, ma solo in quel momento se n’era accorta.
Automaticamente aumentò il passo, non che questo potesse
proteggerla dato che anche il ragazzo era veloce. “Misa-Misa!
Dove stai andando? Devi tornare al quartier generale, così
ha ordinato Ryuzaki, cerca di capire… Poi non possiamo
rimandare i tuoi impegni, quando farai il servizio fotografico, e
quell’intervista?! E poi il provino per il film di
Nishinaka!” “Matsui, non rompere! A me non va
assolutamente di lavorare sapendo che il MIO Light è da
qualche parte con un’ALTRA donna, che non ha nemmeno i
capelli biondi e che soprattutto non sono io. Light non lo sa, ma ha
bisogno di me, non posso permettere che vada da solo.”
“Ma Misa…” “Bene, io vado!
Ciao ciao Matsui!” e detto questo si infilò nel
vano bagagli dietro una valigia color vino. “Misa-Misa,
aspetta!” anche Matsuda si infilò lì
nella speranza di trovarla e portarla indietro.
La vide, la trascinò strattonandola per il braccio, ma
proprio in quel momento la porta fu chiusa dall’esterno.
“E ora come credi di uscire?” chiese la ragazza. Il
manager impallidì, cominciò a chiamare aiuto ad
alta voce, ma nessuno sentì e il motore si accese.
Appoggiò la testa vicino a un muro per ascoltare la voce dei
passeggeri. La prima cosa che udì fu la voce di una donna,
poi quasi un urlo maschile: “PERCHÈ DEVO STARCI IO
VICINO AL NANEROTTOLO ALBINO?!” e poi ancora “MATT!
MUOVI QUEL FOTTUTISSIMO CULO FLACCIDO DA VECCHIA, CHE TI RITROVI E
VIENI AL POSTO DI QUEL NANEROTTOLO MALEDETTO, GIURO CHE TI SCASSO TUTTI
QUEI CAZZI DI VIDEOGIOCHI DEL CAZZO, PORCA PUTTANA!”. Matsuda
si voltò verso Misa col timore di aver sbagliato aereo e
anche la ragazza sembrava parecchio spaventata, ma a rassicurarli
intervenne la nota voce monocorde di Ryuzaki: “Mello, sei il
mio successore e stiamo andando a Death City per un caso. Ti pregherei
di darti una calmata, lo dico per il tuo bene, altrimenti il nostro
“principale” ti farà decisamente passare
la voglia di esprimerti con questo turpiloquio e poi ricordati che devo
ancora decidere chi di voi due sarà il
successore…”.
Un’altra voce sconosciuta, molto sottile e infantile
intervenne: “Come vuoi tu Mello, ma sappi che non ti odio,
sei tu che te la prendi sempre con me! A proposito
dov’è il mio robot SZX3425, che avevo
espressamente richiesto? Mica lo hai preso tu per farmi un dispetto,
Mello? Comunque Matt, alzati prima che il tuo migliore amico distrugga
l’aereo!” “BRUTTO STRONZO DI UN
NANEROTTOLO ALBINO DEL CAZZO, CHE CAZZO TI PASSA PER QUELLA BRUTTA
TESTA DI MERDA CHE TI RITROVI?! CHE ME NE POTREI MAI FARE DEI TUOI
FOTTUTISSIMI GIOCATTOLI? IO LI ODIO E…”
“Mello…” intervenne di nuovo la voce
monocorde di Ryuzaki. “Ripeto ciò che ho detto
prima, un po’ di contegno, perché se continuerai
su questa strada, dubito fortemente che ti sceglierò come
mio erede.”.
Alle parole di Ryuzaki, seguì un silenzio da parte del
biondo, che fece un cenno di scuse al detective ed aspettò
pazientemente che il ragazzo dai capelli bianchi, lasciasse il posto al
taciturno ragazzo dai capelli rossi, fanatico dei videogiochi.
Durante il volo si aprì la porta della cabina di comando e
ne uscì una ragazza molto carina, alta con capelli biondo
scuro e con gli occhi verdissimi, dal fisico seducente.
“Salve, io sono Arisa e sarò la vostra hostess, di
qualsiasi cosa abbiate bisogno non esitate a chiedere.” disse
passando tra le poltroncine. “Innanzi tutto è ora
di pranzo, ditemi cosa desiderate.” disse rivolta ad L
sorridendo radiosa. Il detective stette qualche secondo in silenzio
squadrandola da cima a fondo, come una radiografia. “Pesce o
carne?” “Dolci.”
“Prego?” “Desidererei una fetta di torta
o qualcosa del genere.” “Ah... Ok,
provvederò subito!” disse avviandosi alla
“dispensa” e cercando qualcosa, alla fine
portò trionfante un vassoietto di muffin al cioccolato.
Gli altri passeggeri non diedero problemi finchè non giunse
alle ultime due file. “Carne o pesce?”
“Senti bella, non è che per caso hai del
cioccolato? “Cio... ehm... sì certo!”
rispose imbarazzata. “E tu?” “Io non
voglio nulla, ma ti andrebbe di giocare con me?” rispose
l'albino con degli occhi infantili e dolcissimi. “M-mi
spiace, devo lavorare... Però all'atterraggio
giocherò tutto il tempo che vuoi con te.”
“Sarà troppo tardi... Non fa niente.”
“Bene, lei cosa...” “MUORI! SPARA, SPARA!
TASTO X! X X X X X X! NOOOOO! HO PEEERSO! ERO AL LIVELLO 35!”
“... Ok. Prenderò nota.” disse fuggendo
nella cabina di comando. “Eh? C'era qualcuno?”
“Idiota... c'era una gnocca da paura che parlava con te e tu
da buon cazzone che sei non hai fatto un cazzo, coglione!”
“Ma perché se n'è andata?”.
Si sentì solo il rumore di un pugno molto potente.
***
Il volo non durò molto e i passeggeri sbarcarono in perfetto
orario. Ad accoglierli c'erano due donne, una alta con tailleur nero,
capelli neri e occhialetti, l'altra aveva un'aria solare, una benda
sull'occhio sinistro e un vestito giallo e nero con stivali bianchi con
tacco.
“Benvenuti a Death City, noi siamo le Death Scythe Azusa Yumi
e Marie Mjolnir.” esordì la mora.
“Salve, noi siamo il team investigativo. Io sono Light
Yagami, lieto di conoscervi. Suppongo che ci scorterete immediatamente
dal vostro principale.” disse un ragazzo che
sembrò alla bionda tra le due donne davvero bellissimo.
“Oh, molto lieta! Io sono la responsabile dell'Oceania e
sarò anche la vostra professoressa dalla prossima settimana.
Scusami Light, potrei sapere quanti anni hai?”
“LIIIIIIIIIIGHT-KUUUUN!” urlò una voce
fin troppo conosciuta al ragazzo. “Misa-Misa
aspetta!” gridò un'altra voce maschile,anch'essa
molto conosciuta, soprattutto al detective. “Ehi Light,
guarda, hai visite.” disse L con aria stralunata e
decisamente divertita. Light in quel momento pensò:
“Una visita decisamente non gradita a me, ma a lui... se non
dovessi restare con quella gallina lui ne approfitterebbe di sicuro. Si
vede lontano un miglio che ne è cotto. Ma potrei anche
sfruttare la cosa a mio vantaggio.”.
“Chi sei tu, perché chiedi l'età al MIO
Light?!” “Guarda che mi servono le età
di tutti per inserirli nelle classi che dovranno frequentare da
lunedì. Piuttosto tu non mi sembri una studentessa,
più che altro mi ricordi quelle donnine del Chupa
Cabras...” disse Marie acida. “Cos'è il
Chupa Cabras?” chiese la biondina tinta. “Fattelo
dire dalla hostess, lei lavora lì?”
“C'è un posto dove lavora quella gnocca e ce ne
sono altre ancora più gnocche? Dov'è questo
posto? Me le f...” disse Mello bloccandosi di fronte allo
sguardo minaccioso di L. “Me le farò amiche
tutte?” aggiunse intimorito, fissando il pavimento e i
movimenti di una gattina nera di passaggio. Perché aveva un
cappello viola da strega? “Nyaaah! Ciao, io sono Blair, ci
divento io amica tua, così giochiamo insieme? Eh, ti va bel
biondino?” disse una giovane donna apparsa dal nulla con i
capelli viola, gli occhi felini con iridi gialle, ma soprattutto dal
seno troppo prosperoso e dal bel fondoschiena con indosso solo uno
striminzito reggiseno viola ed una piccolissima gonnellina dello stesso
colore. Mello divenne paonazzo sapendo di doversi trattenere dal
saltarle addosso con immensa gioia anche della ragazza.
“Cazzo... me la sbatterei subito, ma sarò
costretto a trattenermi... magari le chiedo il numero di telefono o mi
faccio dire dove lavora e poi mi diverto... Per ora calma... Sono di
fronte ad L e al nanerottolo albino del cazzo, quanto lo odio! Lo farei
fuori seduta stante! E quello non si è mai scopato una donna
in vita sua, come cazzo fa?” pensò rapidamente il
ragazzo biondo. “Senti tu, non importunare i miei studenti,
tornatene al Chupa Cabras!” sbottò Marie.
“Nyaaah... ok...” disse per poi sussurrare
all'orecchio del ragazzo: “Sai hai un bel sedere. Vedi nella
tasca dei pantaloni, ti ho lasciato l'indirizzo del Chupa Cabras ed il
mio numero, domani sera ci vediamo alle 11 e mezzo lì,
ok?”. Si staccò salutando con un occhiolino prima
di far infuriare ancora di più Marie.
“Basta, andiamo dal principale.” sbottò
la donna bionda sempre più infuriata avviandosi verso la
scuola.
***
Una volta entrati nella camera della morte, le due Death Scythe
salutarono cordialmente Shinigami annunciando gli ospiti. Shinigami
salutò allegramente dicendo: “Hello-hello! Io sono
Lord Shinigami, e voi mi sa che siete i nostri nuovi alunni! Chi
è L?” “Io.” disse Ryuzaki.
“Oooh Sulla tua carta d'identità falsa
c'è scritto che ti chiami Ryuzaki... Allora io ti
chiamerò Aki, posso?”
“…” “Benissimo Aki! Oh, ma
guarda chi c’è, mio cugino! Ryuki caro come va
tutto bene? È da una vita, che non ci si vede! Lo sai che ho
un figlio, si chiama Kid, purtroppo mia moglie non
c’è più, è morta un
po’ di anni fa.
Ryuk un po’ sorpreso rispose contorcendosi tutto, per
l’astinenza da mele: “Salve cugino è
vero è da un po’ che non ci si vede, come ti sei
combinato, sembri un pupazzo per bambini, che diavolo è
successo al terrore dei kishin, il Grande Death the Shinigami? Come
diamine parli, hai bevuto per caso ,spero che in tal caso tu abbia
bevuto del Sidro di Mele e che tu ne abbia ancora un bel po’!
Comunque sai usare il Death Note, non è più come
un tempo, è sempre più complicato, troppe regole
da seguire, ho provato anche a scriverle , ma non le so tutte, solo
quella pazza di Rem è capace di infilarle in quella testa
bendata, sarà mica parente del tuo amico Ashura, a proposito
che fine hanno fatto tutti quelli della tua vecchia
combriccola?”
Shinigami incupendosi rispose :” Capisco, in fondo
più si va avanti e più le cose si fanno
difficili! Il gruppo si è sciolto, sai
com’è nella band non c’era
più affiatamento, c’era chi voleva proseguire su
una strada sua e si è rovinato,Ashura ha rovinato tutto,
è diventato un Kishin ed ha incasinato il mondo! Comunque
non trattare male Rem, che ti ha fatto, infondo sei tu quello che ha
fatto il casino col cugino re e si è preso il quaderno di
Shidoh, ma quello che ti aveva fatto, perché lo tratti male?
Comunque questa è la DWMA, una scuola per armi e maestri
d’armi . Bene signori miei dunque abbiamo deciso che sarete
inseriti nella classe Crescent Moon, sarete tutti meister ed una volta
inseriti in classe e abituativi al metodo di studi, troverete i vostri
partner. Mi raccomando massima discrezione, tra poco vi
affiderò alla migliore delle nostre alunne, leader degli
Spartoi, Maka Albarn, lei è stata ben informata sulla
questione.”
Non appena Shinigami ebbe finito di parlare , nella stanza comparve,
una ragazza alta dai lunghi capelli biondi lisci, raccolti in due code
alte e due occhi di un verde smeraldo molto acceso. Aveva un fisico
asciutto, ma non troppo muscoloso ed un seno non troppo prosperoso. La
giovane indossava una camicetta bianca , con un top azzurro , abbinati
ad una mini gonna dello stesso colore e delle ballerine bianche . Non
appena la ragazza entrò in sala , l’uomo dai
capelli rossi, che era accanto a Shinigami, diede inizio ad una
scenetta pietosa, che sconvolse soprattutto Ryuzaki e Light , i quali
sbiancarono per lo shock.
Spirit Albarn iniziò ad urlare:
“Makaaaaaaaaaaaaaaa, amore di papà, come stai
tutto bene piccolina, come mai sei qui, sei venuta a trovare il tuo
paparino che non vedevi da due mesi? Sei cresciuta tantissimo, adesso
sembri proprio la tua mamma, solo che tu sei immensamente
più bella! Mi raccomando, se quel maniaco del tuo partner
prova a metterti le sue zampacce addosso , dillo a me e ti prometto che
lo farò fuori in neanche mezzo secondo!”
Non appena il rosso ebbe finito di parlare, corse incontro alla bionda
che per tutta risposta , prima lo allontanò prendendolo a
librate, dato che le aveva sussurrato di coprirsi di
più,dato che le sue forme erano fin troppo evidenti, poi gli
diede un paio di calci negli stinchi ed infine, gli urlò
contro dicendogli: “Prima di tutto non sei mio padre, secondo
sei in servizio, quindi non devi perdere tempo, terzo non rompermi le
scatole, brutto porco , maniaco pervertito! Comunque sappi che a
differenza tua Soul è un bravo ragazzo,rispettoso delle
donne, invece tu non fai altro che trastullarti colle tue amichette,
ogni sera al Chupa Cabras. Perdonatemi, purtroppo mio padre
è molto assillante, anche se lo è solo di nome e
non di fatto, vero Spirit?
Comunque perdonate la mia scortesia, mi presento mi chiamo Maka Albarn
e sono una Death Meister della falce, il mio partner è la
Death Scyhte Soul Evans. Da oggi in poi io sarò la vostra
mentore e la vostra tutor, insieme alla mia amica Tsubaki Nakatsukasa,
lei è una weapon multi tipo e fa parte come me del gruppo
speciale della classe Crescent Moon, il cui sensei è il
dottor Stein. Noi siamo gli Spartoi , quelli di voi che si
dimostreranno più talentuosi si uniranno a noi, so che siete
tutti dei Meister, quindi per me sarà più
semplice interagire con voi. Quando avrete acquisito un po’
di esperienza, parteciperete a delle missioni, solo come spettatori, in
cui verrete divisi ed assegnati a noi,come supporto. Posso sapere i
vostri nomi? Così potremo iniziare a conoscerci, poi vi
presenterò gli altri nostri compagni, tra cui il mio partner.
Un avviso importante chiunque oserà farmi arrabbiare,
sarà punito a suon di Maka Chop,oppure se farete arrabbiare
Shinigami-Sama sarete colpiti dai suoi portentosi Shinigami Chop.
Adesso vi daremo una dimostrazione, usando come cavia, mio padre,
Spirit Albarn, la Falce della Morte, ovvero il partner del nostro
preside.”Detto ciò il povero Spirit fu colpito
prima da un Maka chop, per aver dato del teppista a Soul, poi da uno
Shinigami Chop, per essere scappato al Chupa Cabras, durante la pausa
pranzo.
Successivamente il primo a presentarsi fu Light, che cercò
di essere più cordiale possibile , con quella curiosa
ragazza dai capelli biondi, con la passione per la lettura, dicendo:
“Buongiorno signorina, io sono Light Yagami, molto lieto di
conoscerla, loro sono i miei compagni. Il ragazzo accanto a me con i
capelli neri è Ryuzaki, il ragazzino albino con gli occhi
grigi, si chiama Near,quello col caschetto biondo e la tavoletta di
cioccolato in mano, si chiama Mello ed infine il ragazzo coi capelli
rossi e gli occhialoni da aviatore, si chiama Matt. Infine quello
lì dietro è il nostro accompagnatore, si chiama
Watari.”. A quel punto Ryuzaki intervenne: “A
proposito, Watari, porta una torta alle fragole, per tutti,
così potremo festeggiare il nostro ingresso in
accademia.”.
____________________
Note delle autrici meno una!
Any_: Ben ritrovati miei cari amichetti crossoverosi. Come va?
Black Nana: O.O
Any_: Non ti piace la parola "crossoverosi"?
Black Nana: Non è che non mi piaccia, è che
è leggermente sconvolgente... L'ultima volta te la sei presa
con me perché salutavo come Shinigami, adesso sei tu che non
stai bene!
Any_: Beh, immaginati se capitasse qui uno dei miei abituali lettori,
crederebbero che non sia davvero io dato che finora mi sono occupata
solo di storie moooolto serie e sono sempre stata mooooolto seria anche
io.
Black Nana: Su con la vita! Essere troppo seri fa male?
Any_: Ma perché, ti sembro una persona seria?
Black Nana: Di solito sì, sei troppo seria. Rilassati, take
it easy!
Any_: Sono seria? Non lo sapevo neanche io... Pensavo di esserlo solo
su EFP e invece anche nella vita quotidiana sono seria! Dannazione!
Vuol dire che solo nel 38 % dei casi...
Black Nana: E BASTA CON QUESTE CACCHIO DI PERCENTUALI!
Any_: ... In effeti le dico nell'87% dei casi...
Black Nana: BASTAAAAAAA!
Any_: Ehi, lo sai che se fai così ti verrà la
pressiona alta? Guarda che un tono pacato ha più efficienza
di un tono arrabbiato!
Black Nana: E TU MI FAI INCAZZARE, CHE CACCHIO CI DEVO FARE?! Chiedo
scusa per le parolacce, purtroppo è colpa del mio amico
Mello.
Mello: Ehi, cazzarola, non scaricare la colpa sugli altri.
Black Nana: Chi è che ha rischiato di perdere il posto per
la successione?
Any_: Chi è il numero due?
Mello: CAZZO! VOLETE DIRE CHE IO SONO INFERIORE A QUELL'INSULSO
NANEROTTOLO ALBINO DEL CAZZO?!
Black Nana: Vogliamo anche parlare del fatto che ti sei intrufolato
nelle mie note dell'autrice senza consenso alla ricerca di Near?
Any_: Davvero? Sai, dovresti adottare un sistema di sicurezza tipo
prelievo di impronte digitali, esame del...
Black Nana: Any, esiste un sistema molto più semplice. ^-^
Un calcio e arrivi su Nettuno. *Nana dà un calcio a Mello e
lo spedisce su Nettuno*
Any_: ... ... ... Sei troppo violenta... ... ...
Black Nana: Che vuoi, tu sei troppo complicata e cervellotica, io mi
prendo la vita più semplicemente.
Any_: In tutto questo dovevamo parlare del capitolo però se
lo faremo diventerà troppo lungo! Chiudiamo qui?
Black Nana: Ok! Nella prossima puntata cosa accadrà?
Any_: Io lo so! *scoppia a ridere*
PREVIEW - NELLE
PROSSIME PUNTATE
1 - Misa-Misa è dei vostri!
2 - Solo un goccetto… Tre bicchieri grandi come…
come dei bicchieri! Ahahahah!
3 - Vuoi fare anche tu un cosplay? Anzi no, tu non lo sai fare.
Non diciamo chi parla per mantenere il mistero, anche se ci potete
arrivare. Chi sono i personaggi che dicono le tre frasi? Lo scopriremo
nella prossima puntata! Ah, chi indovina per primo vince un biglietto
per incontrare il suo personaggio preferito presente in questa storia,
quindi specificate chi è nelle recensioni!
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Capitolo 3 *** Misa al Chupa Cabras, guai in vista per Light? ***
ABC
Avevano
lasciato Misa fuori dall’accademia. Come avevano potuto?
Stava lì
con gli occhi bassi a fissare una gattina che sembrava quasi ridere
di lei, ma ciò era assurdo, come poteva un gatto fare una
cosa
simile? Improvvisamente la gatta prese le sembianze di una giovane
troppo prorompente: “Nyah, ciao biondina,che bel vestitino
che hai!
Come mai sei triste? Qualcuno non ha voluto giocare con te? Se vuoi
io ti porto in un posto divertente, dove potrai stare in compagnia di
Blair, che sono io e delle mie amiche Lisa e Arisa, il Chupa Cabras.
Vedrai che quel cattivone che non gioca con te si pentirà di
non
averlo fatto. Che aspetti a venire con noi? Vedi quella vestita da
hostess e quella vestita da cameriera? Sono Lisa e Arisa, le mie
amiche. Su vieni o no?”. Due domande erano nella testa di
Misa.
Primo: che intendeva quella con “giocare”? Secondo:
che genere di
posto era il Chupa Cabras? Nonostante la diffidenza iniziale il suo
pensiero tornò a Light, a come la trattava a volte bene e
altre male
in base al suo umore. “Ok, Blair! Misa-Misa è dei
vostri! Io sono
una idol, che locale è il Chupa Cabras?”
“Evviva! Poi vedrai…
ti faccio divertire io!” disse prendendola sotto braccio e
non
dandole il tempo di ripensarci.
***
Arrivate
al Chupa Cabras Misa si trovò in una saletta la cui porta
era
coperta da delle tende rosse, segnale poco rassicurante. Al centro
della sala vi era un divano rosso di pelle e un tavolino davanti e
poco distante vi era il bar. “Ehm… che posto
è questo?” “Il
Cabaret club, un posto dove si beve e ci si diverte,niente di
più,
non ti preoccupare! Ti andrebbe di passare il tempo con noi
qui?”
esclamò Blair con fare ammiccante. “A Misa-Misa va
bene…”
disse non troppo convinta. “Non ti preoccupare! Dovrai
soltanto
parlare coi clienti e tener loro compagnia, parlare, giocare a
carte…
niente che tu non voglia!” disse Lisa. “Ok,
allora…”
“Buonasera ragazze! Blair, mia adorata dove sei? Ho bisogno
di
parlare con te! Ormai è certo, la mia figliola mi odia, non
è
giusto, che ho fatto di male per avere il suo disprezzo?”
Blair
rispose : “Non preoccuparti signor papino, adesso a farti
rallegrare ci pensa la tua Blair, vieni con me, beviamo qualcosa, mi
racconti tutto e poi giochiamo come ieri sera, ok? Facciamo giocare
anche la mia amica Misa-Misa! Lei è nuova! Salutala signor
papino,
lei non lo sa che ti puoi trasformare in falce… Faglielo
vedere!
Faglielo vedere!” “Ah… non è
il caso!” esclamò la biondina
tutta rossa. “Misa-Misa, non ti preoccupare! Non è
quel che
sembra…” cercò di rassicurarla Arisa.
Spirit si trasformò e
dopo pochi secondi al suo posto c’era una grossa falce della
morte.
“Eh? Dov’è finito?” chiese
Misa. “È proprio qui! Lui è
un’arma, è la falce della morte di Lord
Shinigami… Il signor
papino è piuttosto importante, vero Spirit?” disse
la stregatta.
“Mi presento, sono Spirit Albarn e lei chi è
splendida fanciulla?
I suoi capelli sono dorati come il sole, la sua pelle candida come la
neve e i suoi occhi azzurri come il cielo…”
“Ah… Mi chiamo
Misa Amane. Magari il mio Light mi facesse tanti
complimenti!” “Chi
osa non fare complimenti a una fanciulla splendida come te?
Dev’essere proprio cieco per non vedere che bel pezzo di
figliola
sei.” “Light è il mio ragazzo,
è piuttosto impegnato e non mi
può dedicare molto tempo… Mi sa che ha ragione
signor papin…
ehm… Spirit!” “Puoi anche chiamarmi
papino, non c’è
problema. A te è concesso tutto mia cara!” disse
l’uomo facendo
il baciamano alla ragazza. “Allora, vogliamo giocare signor
papino?
E tu Misa-Misa, ti unisci a noi?” interruppe la ragazza dai
capelli
viola.
***
Misa
non era mai stata brava a giocare a carte, ma Spirit era anche
peggio. “No! Devo offrire di nuovo da bere a tutti! Ma
è la terza
volta! Blair, non possiamo fare altri tipi di giochi solo io e te?! I
giochi che piacciono a me li conosci bene!” “Eh, no
signor
papino, non è ancora ora. Blair ha voglia di giocare a
carte, dopo
magari. Prima la bibita. E poi… che direbbe Maka?”
“MAKAAAA!
Maka non mi pensa, Maka mi odia… Tutto è inutile,
le ho tentate
tutte, ti ho pure chiesto di regalarle un libro e lei mi ha risposto
che non le è piaciuto…” Blair per
evitare problemi sviò il
discorso: “Ok, hai vinto signor papino, andiamo a
giocare,ovviamente da te e mi devi anche offrire la cena, me
l’hai
promesso l’ultima volta visto che non mi hai accompagnato a
fare
shopping!”. Il rosso gongolò felice:
“Ok, Blairuccia, ti va il
sushi?”
“Sììììì!
Bravo signor papino! Vuol dire che stasera
giocheremo di più.”.
Misa-Misa
cominciò a preoccuparsi e improvvisamente si
ricordò di Matsuda:
chissà che fine aveva fatto…
***
Tota
Matsuda si fidava di Misa-Misa, in fin dei conti era un bravo
manager, eppure quando tornò dal bagno la sua cliente non
c’era
più. Sparita senza lasciar traccia, ma soprattutto senza
nemmeno
avergli comunicato dove era andata. E se fosse stata in pericolo? Non
gli interessava di disturbare, prese il cellulare e compose in fretta
il numero di Light Yagami.
“Pronto?
Matsuda, che c’è? Non ti sarai perso
Misa?” “Ciao Light…
ehm… Sai, potrebbe anche essere così?”
“Bene. C’erano delle
altre persone, hai chiesto a loro?” “Sparite anche
loro!” disse
piagnucolando il poliziotto. “Aspetti un secondo in
linea.” disse
appoggiando il telefono da qualche parte, ma l’agente
riuscì
comunque a sentire un “Scusami, mi serve” e un
“CHE CAZZO FAI,
QUELLO MI SERVE! DEVO SCOPARMI LA BOMBA SEXY COI CAPELLI VIOLA E DUE
TETTE DA URLO!” “Mello…”
“Matsuda? L’indirizzo è Death
Road 12” “Grazie mille Light! Ma chi è
quello? L’ho sentito
anche in aereo…” un rumore secco e la voce che
prima era a
distanza di sicurezza, adesso era troppo vicina: “Tu chi
saresti?!”
“Ehm… Tota Matsuda signore! Sono un agente del
Quartier Generale
Giapponese e manager di Misa-Misa.” “Misa? Misa
Amane? Che ci fa
un’oca del genere qui? Però devo che non
è niente male,
intendiamoci, non che la preferisca alla gattina, lei sì
che…”
“Mello ridammi il telefono! Tutto bene Matsuda?”
“Sì…
credo.” Disse mentre ascoltava una voce che urlava
“SHINIGAMI-CHOOOP! Eh, eh… Non si fa Mello, non ci
si comporta
così. E mica alla Wammy’s House ti esprimevi in
questo modo? Te
l’hanno insegnato quei cattivoni dei mafiosi, vero? Quelli
sono
proprio antipatici.” “Quello che vuoi ma cazzo, mi
servivano
altrimenti col cazzo che arrivavo così in alto, porca
puttana!”
“Oh… se fai così mi rendi triste e poi
dovrò mandarti a un
corso di buone maniere insieme a Ragnarock e
Black*Star…”.
Matsuda salutò Light al telefono e poi corse via.
***
“Misa-Misa!
Che diamine stai facendo?!” urlò un ragazzo in
divisa davanti alla
porta della Chupa Cabras. “Ciao Mmmatsuiiii… Che
fai, vuoi
giocare anche tu? Vado a chiamare Lisa… e Blair che lei
gioca
meglio di tutti… Io prendo le carte! Eheheheheh!”
disse la
ragazza con la tipica parlata di un’ubriaca.
“Misa-Misa, hai
bevuto?” “Solo un goccetto… Tre
bicchieri grandi come… come
dei bicchieri! Ahahahah!” “Misa-Misa, andiamo da
Light, che è
meglio, eh?” “Che cazzo vuoooi! Light non mi vuole,
quindi io
rimango con le mie amiche che mi vogliono bene, e poi Light non mi fa
i complimenti come il signor papino… Se Light mi vuole, che
mi
venga a… a prendere luuuui!” disse singhiozzando.
“Se non
viene, io sto qua e non mi interessa dei servizi fotografici, qua mi
diverto di più con Blair, Lisa e Arisa… Che
giocano bene a carte e
tu invece non sai fare niente, ti sei fatto pure beccare dalla
Yotsuba! Hai messo nei guai Light e Ryuzaki che diceva che eri un
idiota, però era buffo perché era vestito da
infermiere, vuoi fare
anche tu un cosplay? Anzi no, tu non lo sai fare. Vattene
sennò
chiamo Blair e poi ti spara le zucche addosso! Ah!”. Matsuda
era
terrorizzato, perciò decise di abbandonare lì la
ragazza correndo
via da Light cercando di convincerlo a far ragionare la giovane
modella.
***
Dopo
aver mangiato la torta, Maka condusse Light, Ryuzaki e gli altri
fuori dalla Death Room, per compiere un giro turistico nella scuola,
durante il quale la ragazza mostrò ad ognuno dei componenti
del team
investigativo le stanze in cui avrebbero alloggiato fino a nuovo
ordine. Il primo a cui fu mostrata la propria stanza fu Mello, a cui
CASUALMENTE era stato assegnato come coinquilino Near, il quale,
sconvolto, disse: “ Vi pregherei per la mia
incolumità fisica e
mentale , di darmi una stanza singola e di mettere al mio posto, con
somma gioia di Mello, Matt, lui sarà sicuramente
più felice di
averlo come coinquilino, non che a me stia antipatico, ma è
lui che
non esiterebbe a spedirmi in infermeria ed a distruggere i miei
giocattoli, con tutte le volte che è successo alla
Wammy’s
House!”. Il biondino in questione rispose piuttosto irritato:
“Near, cazzo per una volta hai fatto una cosa buona, non me
lo
aspettavo da un NANEROTTOLO ALBINO del cazzo,complimenti ti sei reso
utile. Matt tu datti una mossa e fai scambio col
nanerottolo!” Dopo
che Mello ebbe finito di parlare L intervenne dicendo:
“Mello, se
continui così ti verrà la pressione alta! Stai
attento alla tua
salute, tutto quel cioccolato mica ti fa bene,almeno io ho una dieta
più varia! Se non ti riguardi di più, come potrai
diventare il mio
erede e poi cosa ti avevo detto riguardo al linguaggio?”.
________________
Note
delle autrici:
Black
Nana: Salve salvino! Eccoci tornate con un nuovo capitolo!
Any_:
Nessuno ha neanche tentato di indovinare le tre frasi! Beh, erano tutte
di Misa! Ma nella prossima preview saranno tutte e tre di personaggi
diversi! Visto che dovevamo dare il premio a qualcuno...
Black
Nana: Il premio se l'è preso l'illustre sottoscritta, dato
che a
voi non interessa... Io vado a giocare a carte con Mello! E se non
indovinerete nel prossimo capitolo Any_ incontrerà L e
faranno
una romantica passeggiata al chiaro di luna da buoni piccion...
Any_:
EHI! Frena un secondo!
Black
Nana: Perché? Non ti farebbe piacere?
Any_:
Incontrarlo sì, fare i piccioncini no! Se non mi conosce
neanche, hai idea di che imbarazzo? *arrossisce*
Black
Nana: Aki si offende se dici di non conoscerlo, almeno io lo ammetto
che Light è il mio ragazzo! <3 <3 <3
Any_:
Sì, oltre a Misa e Takada...
Black
Nana: Come scusa?
Any_:
Niente! *faccina angelica*
Black
Nana: Comunque, allora posso entrare nella Favcha Room?
Any_:
Eccoti le chiavi! *apre la porticina*
Black
Nana: Ok! A dopo Any!
NELLA
FAVCHA ROOM
Black
Nana: C'è qualcuno?
Mello:
Ciao Nana! Ci si rivede!
Black
Nana: Ciao Mel! Come stai? Sempre alla ricerca di Near?
Mello:
Quel nanerottolo?! No, non ne vale la pena, in fin dei conti rimane
sempre un nanerottolo albino del cazzo.
Black
Nana: Non ti smentisci mai... che facciamo? Giochiamo a carte?
Mello:
Ehm... ok... Però se vinco mi dai della cioccolata!
Black
Nana: Ok!
DOPO
TRE ORE...
Mello:
Dannazione! Ma arrivo sempre secondo! E che cazzo!
Black
Nana: Cazzo Mel! Non ti lamentare! Ti faccio lo stesso una bella torta
al cioccolato.
Mello:
Così mi piaci, manco Matt si preoccupa tanto...
Black
Nana: Ma tu mi sei molto simpatico, basta che non ti infili nelle mie
note dell'autrice senza permesso...
*si
accende la luce rossa*
Any_:
Tempo scadutoooo! Nana, fuori di lì! E anche tu fratellone!
Black
Nana: Fratellone?!
Any_:
Non lo sai che Mello è mio fratello maggiore?
Black
Nana: Già... ma i lettori lo devono sapere.
Mello:
Ok, sorellina! Stanotte sto a casa di Nana! ^-^
Any_:
Che intendi?! Non mi combinate nulla, altrimenti finisci male...
Black
Nana: A me non piace Mello! Lo sai chi mi piace! Senza offesa, Mel.
Mello:
No problem, si può essere anche amici e basta, e che cazzo!
Black
Nana: Giusto, cazzo!
PREVIEW
1 -
"Ci
ho messo anche il mio meraviglioso computer con tutti i videogiochi
esistenti per PC! HO IL POTERE!"
2 -
"UN
FANTASMAAAA! HO PAURAA! NON MI FARE NIENTE!"
3 -
"VOGLIO
QUELLA CAZZO DI PISTOLA, PERCHÈ TUTTI HANNO LE ARMI E IO
NO?!"
Any_:
Mi raccomando, provateci perché altrimenti Nana mi
obbligherà a uscire con L... Non che mi dispiaccia, ma
sapere che c'è lei che mi osserva... Bye-bye!
|
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Capitolo 4 *** Una serata movimentata, lavoro difficile per il grande Kira? ***
Ad
L fu assegnato come compagno di camera Watari, Light ebbe una stanza
singola, mentre Near divenne il compagno di camera di Crona. Dopo le
assegnazioni delle rispettive camere, il gruppo continuò il
giro
della Shibusen e fece la conoscenza dei vari professori, tra cui Sid
il morto e la sua partner Myrra Neigus e il professor Stein, che
inquietò non poco il gruppo, non solo per le sue manie di
dissezione, ma anche per l’enorme vite che gli trapassava il
cranio.
Tra
i corridoi dell’edificio il gruppo incrociò anche
degli studenti.
Delle ragazze piuttosto giovani si fermarono a confabulare in un
angolo: “Hai visto quello lì
quant’è carino?!” “Waaah!
Quello coi capelli castani? Sembra un orientale, ha gli occhi a
mandorla…” “Che figo, chissà
come si chiama e quanti anni
ha…”. Nonostante il vano tentativo, il diretto
interessato udì
benissimo i loro discorsi e si lasciò sfuggire un sorrisetto
compiaciuto. Se Misa le avesse sentite…
Intanto,
dietro ad una colonna qualcuno aveva osservato la scenetta e non era
molto felice di ciò che aveva appena visto e sentito.
Così iniziò
ad osservare nell’ombra i movimenti i novellini e a meditare
una
giusta vendetta divina,per coloro che avevano osato sfidarlo.
***
A
fine giornata ognuno entrò nella stanza che gli era stata
assegnata.
Matt
e Mello nella “quiete” della loro camera avevano
dato inizio ad
un vivace torneo di videogiochi: “Questa stanza è
talmente grande…
Ci abbiamo montato la Wii, la PlayStation, l’XBOX, il
GameCube… E
poi le console portatili, il Nintendo DS, la PSP… Ci ho
messo anche
il mio meraviglioso computer con tutti i videogiochi esistenti per
PC! HO IL POTERE!” “Matt, sei sicuro di sentirti
bene? Non è che
vuoi un po’ di cioccolata?”. Il ragazzo dai capelli
rossi si
voltò con gli occhi che brillavano spaventosamente.
“Io sto
benissimo! Ma questo è il Paradiso!” disse con
aria da assatanato.
***
Nella
stanza a sinistra di quella dove si stava svolgendo la più
agguerrita e rumorosa partita di GTA mai vista, un ragazzino
totalmente bianco aprì la porta delicatamente.
All’interno
c’era una ragazza dai capelli rosa e dal fisico minuto e
anche
un’altra coi capelli biondi, molto alta e gli occhi blu. Near
si
sentì in dovere di presentarsi: “Salve signorina,
mi chiamo Near e
sarò il tuo compagno di stanza. Tu come ti
chiami?” “UN
FANTASMAAAA! HO PAURAA! NON MI FARE NIENTE! NON MI FARE NIENTE!
IMOTOOOOO! SALVAMI! KIIID! C’È UN FANTASMA NELLA
CAMERA DI CRONA!
VISTO CHE TANTO TI PIACE SALVA LEI E ANCHE MEEEEEEE!”
urlò la
bionda per terra in lacrime. Near osservava il tutto immobile. La
ragazza dai capelli rosa prima sbiancò, poi divenne paonazza
per
l’imbarazzo della rivelazione fattale dall’amica.
“Non so come
comportarmi con un bimbo fantasma…”.
Ad
un tratto una specie di piccolo omino nero con una X sul viso bianca
come le mani apparve dal nulla urlando ed imprecando contro la
ragazza dai capelli rosa: “CHE CAZZO FAI! QUELLO NON
È UN FANTASMA
PORCA MISERIA! È UN FOTTUTISSIMO ESSERE UMANO, BRUTTA
CRETINA! E TU
BIONDA, CHE CAZZO PIANGI?! NANEROTTOLO ALBINO, CHE HAI DA FISSARE?!
IO SONO RAGNAROCK, LA SPADA DEMONIACA, E TU CHI CAZZO SARESTI, BRUTTO
STRONZO?! PARLA, PRIMA CHE TI FACCIA A PEZZI E MI FACCIA UNA COLLANA
CON LE TUE FOTTUTISSIME OSSA!”. L’albino
rifletté velocemente
per poi chiamarlo: “Mello?! Smettila di farmi stupidi
scherzi, ti
dovevi pure travestire stavolta?” “CHI È
QUESTO MELLO?! E CHE
CAZZO VUOLE DA ME?! NON CHIAMARMI MELLO, IO NON SONO IL TUO
FOTTUTISSIMO AMICO! HAI FATTO SPAVENTARE QUESTE DUE CRETINE, CHI
CAZZO CREDI DI ESSERE LURIDO BASTARDO!” “Near,
credo di essere
Near.” “NON È VERO, TU NON SEI NEAR,
QUALSIASI COSA SIA NEAR!”.
Si udì un colpo secco sulla parete poi la voce di Mello:
“E FATE
IL CAZZO DI SILENZIO! NON SI PUÒ GIOCARE IN PACE A
GTA?!” Tutti si
zittirono. “Chi cazzo è quello?” chiese
Ragarock. “È Mello. È
lui quello che ti somiglia almeno nel modo di esprimersi.”
Spiegò
l’albino. “Fico. Questo tipo è
cazzuto.”.
Non
ebbero il tempo di continuare l’amabile conversazione che un
proiettile attraversò la parete lasciando tutti immobili per
lo
stupore e la paura.
***
La
stanza di L era a destra di quella di Mello e Matt. Era piuttosto
ampia e ben illuminata, decisamente comoda. Il giovane detective si
era già ambientato e se ne stava tranquillamente sul divano
con in
mano un cucchiaino con l’ultimo pezzo della torta, quello con
la
ciliegina. Lo fissava attentamente indugiando ancora un po’.
Improvvisamente ci fu un rumore sordo e vide la sua ciliegina volare
via e finire pietosamente sul muro trascinata da un proiettile.
Il
moro rimase in perfetto silenzio osservandosi intorno, poi si decise:
“Watari? Portami due siringhe con morfina dentro.”
disse cercando
di sembrare calmo. “Ryuzaki, a che ti serve una cosa simile?
Per
caso vuoi suicidarti?” “No, sono per Mello e
Matt.”.
***
“MELLO!
Perché diamine hai sparato?!”
“Perché si è bloccata quella
cazzo di console!” “Bravo, ma rischiavi di romperla
del tutto!
Sei scemo o cosa?!”. Improvvisamente la porta si
aprì e L entrò
nella stanza. “Mello? Potresti venire qui un
attimo?” “Ryuzaki?
Dimmi, che c’è?” chiese il biondo
nascondendo la pistola ancora
fumante in mano a Matt. “È inutile che tu la
nasconda, Mello, il
proiettile che è arrivato nella mia stanza era uno da
Magnum, quindi
può appartenere solo a te.”. Il biondo non
commentò, ma si
avvicinò obbedendo al suo idolo. Con un movimento repentino
il
detective afferrò il polso del biondo e con una siringa che
aveva
nella tasca iniettò il liquido contenuto al suo interno
nella vena
del giovane.
Prima
il ragazzo sbandò, poi cadde per terra e con le pupille
dilatate
fissò L. “Ryuzaki?!” “Mello,
mi dai la tua pistola?” “Sì…
Tanto non mi serve…” disse Mello allungandogli
l’arma e con
voce da ebete. “Grazie.” rispose Ryuzaki afferrando
l’oggetto
argentato con due dita.
“Ryuzaki?!
Che hai fatto a Mello?” chiese Matt preoccupato. L si
avvicinò al
genio dell’informatica. “Ho fatto
così.” disse ripetendo il
gesto e iniettando di nuovo la camomilla.
“…” “Capito, Matt?”
“Eheh… Sì, sei un grande come al
solito!” disse il giovane.
“Vuoi giocare ancora ai videogiochi?” chiese il
moro per
assicurarsi che la sostanza avesse avuto effetto. “No, adesso
dormo. Buonanotte!” rispose l’altro lasciandosi
cadere sul letto.
L
fu soddisfatto del tutto e tornò nella sua stanza per
studiarsi per
bene i dati che gli aveva fornito Shinigami.
***
Near
continuava a fissare il puntino fumante nella parete. “Credo
che
sia di Mello, è un proiettile Magnum, è della sua
pistola.”
mormorò. “VOGLIO QUELLA CAZZO DI PISTOLA,
PERCHÈ TUTTI HANNO LE
ARMI E IO NO?!” “Perché anche tu sei
un’arma…” disse Crona
più insicura che mai. “CHE CAZZO SIGNIFICA, PORCA
TROIA?! TU NON
SEI NEANCHE LONTANAMENTE UNA MEISTER, SEI SOLO UN FOTTUTISSIMO
STUZZICADENTI COI CAPELLI ROSA E SENZA TETTE E TI SCAMBIANO PURE PER
MASCHIO! ANCHE IO CREDEVO FOSSI UN MASCHIO, ANCHE SE HO SEMPRE SAPUTO
CHE NON AVEVI UN MINIMO DI PALLE! PER QUESTO HO BISOGNO DI UNA
FOTTUTISSIMA ARMA DEL CAZZO PORCA TROIA!”.
***
Light
Yagami era pronto per iniziare la sua quotidiana opera di
purificazione del pianeta. Quella sera era di ottimo umore e pieno di
ottimismo per il mondo che avrebbe creato. Prese il suo amato
quaderno e lo appoggio sulla scrivania. Si voltò un secondo
per
prendere la propria penna, quando un rumore secco risuonò
nelle sue
orecchie. Al posto della pagina del quaderno c’era un buco
fumante
e nello stesso punto sul tetto, proveniente dal pavimento
c’era un
grazioso proiettile esploso.
“…”.
Con tutta la calma che aveva spostò il quaderno
più a destra, ma
questo non lo salvò dal secondo proiettile che
centrò il quaderno
nello stesso punto del precedente. Light lo prese di nuovo e lo
portò
sul proprio letto, ma di nuovo la cosa non servì a molto,
dato che
il terzo proiettile attraversò il materasso bucando di nuovo
il
quaderno.
“CHI
OSA BOICOTTARE L’ATTIVITÀ DEL GRANDE KIRA, DEL DIO
DEL NUOVO
MONDO?!”. Il quarto proiettile sfiorò la sua
testa. Il ragazzo
pensò che conveniva starsene buono e in silenzio, anche se
aveva una
vaga idea dell’artefice di quel disastro.
***
La
mattina seguente Kid stava tranquillamente dormendo, di certo non si
aspettava che un’oscura minaccia stava per attaccarlo con
tutte le
proprie forze durante il suo simmetrico sonno.
“KIIIIID!
AUGURI, AUGURI, AUGURI, AUGURI…”. Patty saltava
sul letto
rischiando seriamente di calpestare la simmetria del povero
shinigami. “PATTYY! NON STAI SALTANDO IN MODO
SIMMETRICO!” urlò
il ragazzo terrorizzato.
Liz,
con tanto di capelli arruffati, fece il suo ingresso nella stanza:
“Che diamine succede?! Vi pare l’ora di fare
baldoria?! Stavo
dormendo…” La ragazza si interruppe osservando la
sorellina nel
suo bizzarro rituale. “Oh, già! Auguri simmetrici
Kid…” “Liz,
Patty! Grazieee! Vi voglio bene, vi adorerei se foste simmetriche, ma
non posso andare oltre con questa asimmetria…”
disse prima di
beccarsi un pugno da parte della maggiore delle Thompson.
***
Intanto
nella camera della morte Spirit Albarn rifletteva sul regalo da fare
al giovane shinigami. Nella sala entrò il ragazzo salutando
il
padre: “Salve padre.” “Ehilà,
figliolo! Buon compleanno!
Contento, ragazzo mio? Sei passato da un numero asimmetrico ad uno
simmetrico! Sei perfettamente simmetrico!” “Grazie
padre! Sono
molto felice!” “Allora, è tutto pronto
per la festa?” “Sì,
padre. Ho allestito simmetricamente il soggiorno della Villa del
Patibolo. Ci sono otto posti a destra e otto a sinistra!
Sarà tutto
perfetto!” “Benissimo, ho chiamato anche i nostri
nuovi
amichetti: Aki, Mel, Nené, Piské,
Matty… Sono simpatici, sai?
Stavano con mio cugino!”
___________________
Note
delle autrici:
Any_:
Salve popolo di EFP! Come vanno le cose? Tutto bene? Allooooora! Eccoci
qui con la parte che mi è riuscita meglio: Light e i
proiettili!
Black
Nana: *ride* Anche se l'idea non è stata totalmente tua mia
cara, la parte di L è stata di Newmoon!
Any_:
Ma io ho parlato di Light infatti. Comunque, parlando del concorso...
Black
Nana: Lo sveliamo il segreto?
Any_:
Quale segreto?
Black
Nana: Come quale segreto? IL segreto!
Any_:
Aaaaah! Ok! Allora, frase numero uno: Matt! Frase numero due: Liz!
Frase numero tre...
Black
Nana: Perché? Non era tanto difficile!
Any_:
Allora, nella frase dice di volere un'arma e Mello l'arma la ha
già, come dimenticare la sua pistola? Infatti non si
trattava di Mello ma di Ragnarock!
Black
Nana: E adesso devi entrare nella Favcha Room con Aki!
Any_:
*tutta rossa* Ma... possiamo anche...?
Black
Nana: NO!
Any_:
*rassegnata* Va bene... Ci andrò ma non vi aspettate
romanticherie, non sono la tipa. Sono fredda di carattere, fredda e
calcolatrice.
Black
Nana: Non con L e non con noi! Tu sei carina e coccolosa. Fidati della
tua migliore amica!
Any_:
Chi ti dice che io non ti abbia mentito? *entra nella stanza lasciando
grossi dubbi a Black Nana*
NELLA
FAVCHA ROOM
Any_:
*si trova in un posto che assomiglia tanto a quello del video di
California Gurls di Katy Perry data l'enorme presenza di dolciumi vari*
Ehm... C'è nessuno? *timida*
L: Ci
sono io.
Any_:
Ah. Ehm... Ciao. Cioè no, basta timidezza. Ciao! *si fa
passare la timidezza*
L:
Ciao. Chi sei?
Any_:
Mi chiamo Any e devo parlare con te per un po'.
L:
Capisco... ti piacciono i dolci?
Any_:
Li adoro! Se non ne mangio vado in crisi di astinenza! ^-^
L:
Andremo d'accordo.
DOPO
POCO
L:
Hai ragione, credo che tu non sia niente male...
Any_:
Eh?! Ah... credo che... non...
L:
*si rende conto di ciò che ha detto* No, aspetta, non
intendevo... Cioè...
Any_:
Eh... beh! Che intendevi allora?
L:
Beh... sei... sei...
Any_:
*pensa perché Black Nana non accenda la lucina e crede di
saperlo*
L:
Ehm... Ecco, credo che potremmo essere amici?
Black
Nana: *dall'esterno* Ehm... siamo del tutto sicuri, mio caro panda? A
me sembra l'esatto contrario...
Any_:
L'esatto contrario potrebbe essere nemici o... *arrossisce*
L:
*imbarazzato* Beh... forse è presto per dirlo. Ci rivedremo?
Any_:
Chi? Cosa? Mi vuoi rivedere? Ok! Ehm... Allora anche io!
Cioè, anche io ti voglio rivedere!
Black
Nana: *accende la lucina rossa a malincuore* Ok... Prometto che avrete
spazio. Per oggi è abbastanza, siete già arrivati
a dire che vi volete rivedere...
Any_:
Allora vado! Ciao Aki! ^//^
L:
Ok... Allora quando avrò tempo tra un caso e l'altro ti
chiamerò, ciao anche a te Nana. *se ne va*
Black
Nana: Un momento... vi siete scambiati i numeri? Perché non
l'ho visto?!
Any_:
Beh, eri impegnata a fare piani malefici sulle tue prossime note
dell'autrice... ^-^
Black
Nana: Infatti presto ne vedrai le conseguenze.
PREVIEW
1. "A
proposito, sai qualcosa di quattro proiettili che sono entrati in camera mia
rischiando di uccidermi mentre guardavo la TV?"
2.
"Se
ti riferisci alle caramelle, erano molto buone, sai? Soprattutto
quelle alla fragola…"
3.
"La
vendetta arriverà, fredda, lenta, dolorosa e inaspettata."
Any_:
E mi raccomando! Scrivete chi è il personaggio che volete
incontrare in caso di vincita! Bye-bye!
Black
Nana: Ciao ciao!
|
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Capitolo 5 *** La vendetta di L e la scomparsa dei dolci, problemi per Crona e Ragnarock? ***
A
casa Evans-Albarn Soul stava tranquillamente stravaccato a guardare
una partita di basket imprecando contro la squadra avversaria, mentre
la sua shokunin era nella propria stanza intenta a leggere un
“interessantissimo” libro sulla simmetria al solo
scopo di
compiacere l’amico che le avrebbe chiesto sicuramente un
confronto
su tale lettura. La persona in questione era estremamente simmetrica,
come d’altronde lo era il libro. Mentre la ragazza era
intenta
nella sua attività prediletta, squillò il
telefono. Soul rispose
parecchio nervosamente, dato che l’inattesa telefonata aveva
interrotto la visione della sua partita di basket.
“Pronto?!”
“Ciao Soul, sono Liz, mi passeresti Maka?”
“Aspetta in linea,
anzi cambia cordless, che sento poco la tua voce!”.
Detto
questo il giovane, entrò furiosamente nella camera della sua
partner, ma quando la vide restò immobile per qualche
secondo, dato
che la ragazza aveva indosso soltanto una canottiera che lasciava
scoperto l’ombelico ed un pantaloncino corto.
L’espressione
dell’albino mentre fissava Maka, era davvero inebetita,
infatti il
Maka-chop non tardò ad arrivare. “Che diamine sei
venuto a fare
qui, ti serve qualcosa?” “No, sono venuto a
portarti il telefono,
c’è Liz che vuole parlare con te!”.
“Passamela e vai fuori di
qua subitoooooooo!”. Le due ragazze si accordarono per andare
a
fare shopping e prepararsi poi alla Villa del Patibolo.
***
In
casa Star-Nakatsukasa il trambusto era all’ordine del giorno,
ma
quel pomeriggio era decisamente fuori controllo. Infatti la povera
Tsubaki tentava di convincere in tutti i modi il suo meister a
scendere dall’altissimo tetto del palazzo di fronte alla loro
abitazione. Il ragazzo non aveva alcuna intenzione di vestirsi
elegante, bensì aveva optato per un completo da basket. La
povera
Camelia Giapponese cercava di persuadere l’azzurro a vestirsi
in
maniera più decorosa, primo per evitare di ferire il morale
di Kid,
secondo vestito in maniera elegante sarebbe stato notato di
più.
Alla fine Black*Star, pur di veder sorridere la sua dolce partner,
accettò le condizioni poste dalla ragazza.
***
Intanto
alla Shibusen, nella camera di Near e Crona, finalmente era giunta la
tanto agognata pace: Ragnarock alla fine si era convinto che quello
strano nanerottolo albino, che alla sua meister ricordava un
fantasma, in fondo non fosse tanto male, anzi, era un ottimo
coinquilino, soprattutto perché per accattivarsi le simpatie
dello
strano omino nero, lo riempiva di caramelle e parlava solo se
interpellato da quest’ultimo o, in rare occasioni, da Crona.
La
ragazza era molto agitata all’idea di partecipare a quel tipo
di
festa, soprattutto perché il festeggiato in questione la
metteva
particolarmente in imbarazzo. Fortunatamente per lei a tirarla fuori
da quella stramba situazione, c’aveva pensato Maka, che
trovava
particolarmente simpatico quello strano ragazzino vestito tutto di
bianco. Infatti la bionda meister aveva trascinato l’amica a
fare
shopping , insieme a Liz, Patty e Tsubaki.
***
In
camera di L, Watari tentava di convincere il giovane ad indossare uno
smoking molto elegante, ma Ryuzaki non aveva alcuna intenzione di
accontentarlo, non trovandolo necessario.
Con
passo annoiato si avviò all’armadietto dei dolci e
lo aprì con
disinvoltura. Diede una rapida occhiata all’interno e
sobbalzò,
quasi cadendo all’indietro urlò di puro terrore.
“AAAAH!”. In
risposta all’urlo accorsero Mello e Light correndo nella
stanza
preoccupati. “Ryuzaki, cosa…?”
“DOVE CAZZO HAI MESSO LA MIA
PISTOLA?!” “Ma ti sembra il momento di chiedere
tale
informazione? A proposito, sai qualcosa di quattro proiettili che
sono entrati in camera mia rischiando di uccidermi mentre guardavo la
TV?” “Ehm… No, non so niente, se becco
chi è stato lo
ammazzerò per te… Cazzo, devo andare.”
disse il biondo
allontanandosi furtivamente.
“Ryuzaki,
che è successo?” chiese Light col tono
più gentile e rassicurante
che aveva. “Le mie caramelle…” disse in
un sussurro. “Come?”
“Sono sparite… Dove sono?!” disse in
tono lamentoso il più
grande detective del mondo. “Fa’
vedere…” disse Light con
aria visibilmente scocciata. Osservò con attenzione la
dispensa per
poi esclamare: “Ehi, qui c’è un
buco!” L si alzò di scatto.
“Dove? Fa’ vedere!” “Ma la
stanza dove hanno fatto quel buco
è vuota…” “Watari, procediamo
al prelievo delle impronte
digitali sul luogo del delitto.” Disse il detective andando
verso
la stanza adiacente. All’interno non trovò alcuna
impronta o
indizio se non dello strano liquido che alle analisi risultò
essere
sangue.
***
La
porta della stanzetta dove si trovavano Maka, Near e Crona che
prendevano un the si aprì di scatto. Tutti si voltarono e di
fronte
all’aria minacciosa del giovane ragazzo dai capelli neri
(trattenuto da uno dai capelli castani), Maka si parò a
proteggere
l’amica.
“Sei
tu quella col sangue nero?” chiese il detective con tono
molto
intimidatorio. “I… Io? Non so come comportarmi con
uno che vuole
il mio sangue! Sei un vampiro, già c’è
un fantasma!” “Allora,
sei tu! Perché hai preso le mie caramelle.”.
L’albino riuscì a
commentare solo con un “Ora sono guai…”.
Ragnarock comparse
all’improvviso dalla schiena della sua meister: “Se
ti riferisci
alle caramelle, erano molto buone, sai? Soprattutto quelle alla
fragola… Ho fatto proprio bene a sfondare il muro a pugni!
C’erano
un sacco di dolci, tutti molto buoni! Li ho mangiati in meno di due
secondi.”. L rimase qualche secondo in silenzio fissando il
vuoto
con fare meditativo. “Che intenzione hai nei confronti della
mia
amica, non ti azzardare a toccarla sai?” disse Maka
visibilmente
innervosita. Light intervenne: “Quando fa così,
pensa. Lascialo
ragionare…”. “Alla tua amica niente, a
quel coso nero tutto.”
“Sai che non ti conviene, vero?” ringhiò
la biondina. “Non c’è
colpo che non renda, non posso passare sopra questa faccenda con
tanta facilità. La vendetta arriverà, fredda,
lenta, dolorosa e
inaspettata.” disse il giovane allontanandosi soddisfatto e
inquietante.
“Ah,
e quello non è un fantasma.” disse chiudendo la
porta lentamente e
facendola scricchiolare. Light rimase nella stanza terrorizzato dalla
reazione del collega.
La
porta si riaprì all’improvviso e riapparve Ryuzaki
di ottimo
umore: “Ah, Light! Mi accompagneresti a ricomprare tutti i
dolci?”
chiese in modo decisamente allegro. “…
Ok…” rispose il
ragazzo seguendolo. Ryuzaki cambiò improvvisamente
espressione e
richiuse la porta alla stessa maniera della precedente sussurrando:
“Arrivederci…” tetramente.
La
reazione di Crona fu uno svenimento improvviso tra le braccia
dell’amica. “Crona? Tutto bene? Crona? Svegliati!
Se ne è
andato, non ti preoccupare! Tsubaki ci aspetta, non vuoi assaggiare
gli okonomiyaki?” disse Maka con dolcezza.
Ragnarock
fece riprendere la propria meister facendole aria e solletico sulla
pancia.
***
Light
e L stavano amabilmente discutendo sulla superiorità del
dolce al
salato (anche se Light annuiva soltanto) quando una voce familiare,
anche se stravolta, li chiamò. “Light!
Ryuzaki!”. Si voltarono
entrambi e videro una figura familiare con i capelli spettinati, la
barba incolta, la cravatta aperta e la camicia stropicciata.
“Matsuda? Che ti è successo? Hai ritrovato
Misa?” chiese Light
con calma. “Perché, Misa si è
persa?” chiese Ryuzaki. Matsuda
si avvicinò e scoppiò in lacrime: “Era
ubriaca, mi ha detto un
sacco di cose cattive, che mi sono fatto beccare dalla
Yotsuba…”
“Questo è vero.” Disse Ryuzaki facendo
aumentare il flusso di
lacrime del povero poliziotto. “Sì lo so, ma ha
detto che non sono
capace neanche di fare i cos play e voleva farmi picchiare da una che
mi doveva tirare delle zucche addosso… Ma non capisco da
dove le
può prendere le zucche in un posto simile!”.
“In quale posto?”
chiese L abbastanza incuriosito dalla storia delle zucche.
“Al
Chupa Cabras, è un posto dove ci sono le ragazze che fanno
compagnia
alla gente che beve…” “Eh? In che
senso?” “Si gioca a
carte, si beve… si chiacchiera col signor papino!”
“Chi è il
signor papino?” continuò
l’interrogatorio il detective. “Un
cliente abituale che riempie tutte di complimenti e Misa-Misa ha
detto che lui è più buono di Light!”
“Perché Light, che hai
fatto a Misa?” chiese L sinceramente interessato.
“L’ho
semplicemente rimproverata, perché invece di rispettare i
suoi
impegni di lavoro, ha fatto preoccupare Matsuda ed è venuta
qui,
infilandosi nel vano bagagli dell’aereo!”
“Capisco… Stai
attento a non farti mollare, allora.” Disse il detective
cominciando ad avviarsi verso il locale. Light lo fissò con
puro
odio seguendolo, portandosi dietro anche Matsuda.
***
L
stava aspettando che gli altri lo raggiungessero mentre osservava
incuriosito un uomo dai capelli rossi in giacca e cravatta, dal
profilo vagamente familiare, che si precipitava fuori dal locale
urlando: “SONO IN RITARDO! QUEI DUE MI FARANNO FUORI!
Sinceramente
non so di chi avere più paura, se di lei o del
boss!”. “Ma tu
guarda che gente che frequenta questo posto…”
mormorò il ragazzo
tra sé e sé. Light e Matsuda lo raggiunsero e si
decisero ad
entrare nel locale lasciando il poliziotto fuori ad aspettare.
I
ragazzi non ebbero neanche il tempo di guardarsi attorno che si
trovarono ognuno un’affascinante ragazza che si stringeva su
di
loro. Light non ebbe grosse reazioni, L rimase a fissare il vuoto
arrossendo vistosamente. “Benvenuti al Chupa Cabras! Cosa
possiamo
fare per voi?” chiese quella attaccata ad L (Arisa).
“…
Cercavamo la signorina Misa Amane…” disse
continuando a non avere
il coraggio di guardare la persona che gli era accanto e
imbarazzatissimo. “Oooh! È timido! Che
carino!” esclamò quella
vicino a Light (Lisa) abbracciando L. “Non sono abituato a
questo
genere di cose. Sono qui per prendere Amane e basta.” disse
facendosi piccolo e cercando di convincersi da solo.
“Perché?
Rimani con noi! Non ti va di farci compagnia, sei interessante!
Sembri un panda…”. “Devo prendere
Amane…” “LIIIIIGHT!”
esclamò una voce conosciuta. Misa si gettò tra le
braccia del
castano piena di gioia. “Alla fine il mio Light è
tornato da me,
che carino!” commentò strusciandosi come una
gattina, poi aprì
gli occhi e notò la scenetta che si stava svolgendo un
po’ più in
là. Lisa e Arisa stavano appiccicate a Ryuzaki, il quale
rimaneva
immobile continuando a ripetere: “Sono qui solo per
Amane…”.
***
A
Light Yagami non interessava affatto la festa alla quale era stato
invitato, anzi, gli dava solo parecchie seccature! Avrebbe preferito
rimanere nella sua stanza a compiere la sua grande opera di
purificazione del mondo. Invece aveva dovuto anticipare il lavoro,
soccorrere L in crisi per il furto delle caramelle, accompagnarlo a
ricomprarle e persino soccorrere quella pazza di Misa, che
però non
aveva alcun interesse a seguirlo, anche perché l'avrebbero
cacciata
indietro nel giro di poco, almeno una nota positiva nella giornata.
Adesso
stava indugiando davanti allo specchio osservando la propria immagine
riflessa che indossava un completo piuttosto elegante. Aveva una
camicia bianca e una giacca dello stesso colore. Si stava allacciando
la cravatta nera quando Watari bussò alla porta e si
affacciò:
“Signor Yagami, Ryuzaki mi ha detto di avvertirla che tutti
la
stanno aspettando fuori. Ryuzaki vi raggiungerà
più tardi,
avviatevi pure.” “Va bene.” disse
solamente il ragazzo con uno
dei suoi soliti sorrisi.
_____________________
Note
delle autrici:
Black
Nana: GIRAFFA! Hello a tutti! Giraffe!
Any_:
Nel caso non vi fosse mai capitato ecco un chiaro esempio di Pattite.
Black
Nana: Giraffa... Kyahahaha! Ho i capelli rossi! Ho i capelli rosso Kira!
Any_:
... Ora mi preoccupo. Che ti è accaduto?
Black
Nana: *mangia un marshmallow a forma di teschio con la Nutella*
Giraffa...
Any_:
Ehm... Ok... Allora, l'ultima volta qualcuno ha vinto al nostro
concorso: ecco le soluzioni! La prima frase era di Light, la seconda
era di Ragnarock e l'ultima era del pan... Ehm... di L.
Black
Nana: Aha! Il panda ci ha contagiati tutti, per chi non lo sapesse Aki
(L) noi lo chiamiamo panda.
Any_:
Sarebbe più corretto dire che tu lo chiami panda e le uniche
volte che lo faccio io è perché mi scappa.
Black
Nana: Sì, sì... come no... a chi la vuoi dare a
bere?
Any_:
Lasciamo perdere. Allora, la vincitrice è la nostra...
Black
Nana: Giraffa giraffa!
Any_:
-.-" Si chiama Juliet__Albarn, non giraffa giraffa!
Black
Nana: Scusa... *fa la faccia cucciolosa* Caramella?
Any_:
Grazie! :3
Juliet__Albarn:
Grazie mille per il premio! Mi ha fatto molto piacere!
Any_:
Oh, eccola qua! Allora... adesso ti faccio entrare. *prende le chiavi e
apre la Favcha Room*
NELLA
FAVCHA ROOM
Juliet__Albarn:
C'è nessuno?
Maka:
Ciao! Ci sono io!
Juliet__Albarn:
Un sogno che si realizza! *-*
Maka:
Davvero? Mi lusinghi! Che cosa ti va di fare?
Juliet__Albarn:
Non saprei...
Maka:
Beh, dimmi cosa ti piace fare di solito!
Juliet__Albarn:
Vediamo... mi piace ascoltare musica, scrivere e leggere e anche
giocare a pallavolo.
Maka:
Giochiamo allora? Facciamo una partita!
Juliet__Albarn:
Ok! Ma c'è un campo?
Maka:
Certo che c'è! Devi sapere che questa stanza assume tante
forme diverse in base a chi c'è dentro e a che cosa vuole
fare. Basta che io desideri giocare a pallavolo e comparirà
un campo proprio dietro di te!
DOPO
UN PUNTEGGIO DI 25 A 23 PER JULIET__ALBARN...
Maka:
Sei stata brava, complimenti! Una bellissima partita!
Juliet__Albarn:
Grazie, lo è stata anche per me.
Allarme:
*suona*
Black
Nana: Juliet! Mi dispiace, tempo scaduto... GIRAFFA!
Any_:
Abbiamo finito con le giraffe?!
Black
Nana: No! Giraffa, dillo anche tu, Aki!
Any_:
Aki?! Dove?
Black
Nana: Aaaaah! Ogni volta che parliamo del panda ti illumini, eh?
Any_:
*rossa* Non è vero... Sono solo stupita...
Black
Nana: Come no! Dillo anche tu Aki! Deve amare le giraffe e la simmetria!
L:
Perché dovrei dire una cosa simile? E soprattutto io non
dovrei essere qui, lo sapete vero?
Black
Nana: E io che ti volevo dare le mie caramelle...
Any_:
Capita di trovarsi nel posto sbagliato, non farne un dramma!
Black
Nana: Più che posto sbagliato io direi nel posto giusto al
momento giusto, non è così miei cari amanti dei
dolci?
Any_:
Piantala... sei imbarazzante...
L:
Concordo.
Black
Nana: Che peccato... vorrà dire che le caramelle me le
mangio solo io.
L:
Scusate, ma quelle due ancora non sono uscite, non dovreste distrarvi
così.
Black
Nana: Suvvia! Non essere così monotono! Rilassati, ci penso
io!
Maka:
Guarda che siamo uscite noi.
Juliet__Albarn:
Infatti, noi le rispettiamo le regole!
Any_:
Brave, non come certa gente...
Black
Nana: Ehi! Con questo cosa vorresti dire?
Any_:
Non mi riferivo a te.
Black
Nana: Non a me? Ti riferivi al panda!
L:
Ancora? Non sono un panda...
Any_:
Lo sei e comunque non è necessariamente un difetto, sappilo.
Mi piacciono molto gli orsetti! ^-^ Tranne Winnie The Pooh, quindi se
tu non sei Winnie The Pooh mi piaci!
Black
Nana: AHAHAHAHAH! TI SEI FREGATA! HAI DETTO CHE TI PIACE! Ti
torturerò a vita!
L:
Pure a me piacciono gli orsi e le investigatrici.
Black
Nana: O.O EVVIVA! Adesso però salutiamo i lettori, e
sappiate che questi due presto si metteranno insieme! *risata malefica*
PREVIEW
1 -
"E
in più dobbiamo aiutare Kid a dare un bacino a Crona-chan,
visto che
ogni volta che parla di lei dice sempre che è troppo carina!"
2 -
"Secondo
te com'è la festa di compleanno di una zebra simmetrica?"
3 -
"Io
non c'entro niente [...]. Fosse
per me non ci avrei dato così tanta importanza, ma pare che
se non
faccio così darò una cattiva impressione."
Black
Nana: Mi raccomando, leggete numerosi e soprattutto partecipate
numerosi! Vogliamo combinare altri incontri... Non è forse
così? Dopotutto siamo riusciti ad accoppiare Any e il panda!
Chissà che nel prossimo capitolo non si sappia qualcosa in
più su di loro! *risata malefica*
|
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Capitolo 6 *** I preparativi e la festa, rischio di asimmetria? ***
Le
ragazze del gruppo degli Spartoi erano tutte alla Villa del Patibolo,
precisamente nell'immensa camera di Liz, la quale era impegnata ad
urlare all'interno del suo armadio perché Kid aveva
scambiato i suoi
abiti da sera, con abiti perfettamente simmetrici dello stesso
genere. Maka tentava di calmare l'amica, in preda ad una vera e
propria crisi isterica. Intanto Tsubaki era estremamente preoccupata
per il suo meister, immaginando come avrebbe ridotto la casa senza la
sua presenza, mentre la minore delle Thompson era intenta a saltare
sul letto gridando: “LA FESTA, LA FESTA! STASERA
C'È UNA FESTA!
Mister Re delle Giraffe, mi aiuti a far mettere insieme Maka e Soul e
Tsubaki e Black*Star?”. A quelle parole, la bionda rimase
pietrificata mentre la mora si voltò completamente rossa in
volto.
“Però, MRG, poi mi devi aiutare a trovare un fidanzato anche
per la mia
sorellona! E in più dobbiamo aiutare Kid a dare un bacino a
Crona-chan, visto che ogni volta che parla di lei dice sempre che
è
troppo carina!”. La prime delle altre due vittime si
voltò
dicendo: “COME LO TROVO UN FIDANZATO CON DEI VESTITI
COSÌ
SIMMETRICI! KIIIIIIIID! IO TI FACCIO FUORI! DAMMI I MIEI
VESTITIIII!”, la seconda svenne senza dire una parola, ma
intervenne prontamente Ragnarock che urlò:
“FISSATA DELLE GIRAFFE,
MA SEI SCEMA O COSA?! LO STUZZICADENTI È FOTTUTAMENTE
INNAMORATO
DELLA ZEBRA!”. Patty si voltò disorientata.
“Che strano, MRG...
Sono tutti agitati... Allora per tranquillizzarli stasera giochiamo
io, te e il ragazzo con i capelli come Soul! Chissà se viene
alla
festa, m'è simpatico! Ehi Maka, se Soul non ti pensa gioca
con noi,
tanto ha gli stessi capelli...”. Maka si voltò un
po' perplessa,
tutta viola in volto. “Di chi parli?” chiese con un
filo di voce.
“Di quello che sembra un panda e però non mi ci
hanno fatto
parlare. Onee-chan mi ha portata via dicendo che non gli interessava
di MRG e che lui è uno famoso... Però il tempo di
giocare con noi
lo trova? Vero MRG?” disse Patty sorridendo radiosamente.
***
Intanto
nell'altra stanza Liz era piuttosto infuriata col suo meister, il
quale era terrorizzato dallo sguardo assassino della compagna.
“KIIIIID! COME HAI OSATO?!” “Ma...
ma...” “TU E LA TUA
FOTTUTISSIMA SIMMETRIA! PERCHÉ DEVI ROMPERE LE SCATOLE AGLI
ALTRI!
Non puoi occuparti di Patty piuttosto? STA FACENDO DANNI DI OGNI
GENERE! HA FATTO SVENIRE CRONA, HA FATTO QUASI VENIRE UN COLLASSO A
MAKA E HA FATTO ARROSSIRE PESANTEMENTE TSUBAKI! PRENDITELA TU O GIURO
CHE QUESTA STANZA DIVERRÀ IL REGNO DELLE GIRAFFE DELLA MIA
ADORATA
SORELLINA!” “Sissignora...”.
***
“Ma
quanto cazzo ci mette quel cretino di Light a venire qui fuori? Sto
morendo di caldo! Spero che quella zebra abbia il
condizionatore...”
sbottò un ragazzo biondo vestito di tutto punto.
“Dai, Mel! È la
sua festa, chiamalo per nome almeno stasera!”
cercò di tenerlo
buono Matt. “Chi è stato il primo a chiamarlo
così?” “Io...
Però non c'entra niente adesso.” “E
allora che pretendi. Quella
è una zebra e basta. Ah no. Non è una zebra e
basta. È una zebra
fissata con la simmetria e basta.” “Come vuoi
Mello, però quando
sarà il momento di fare gli auguri e non saprai il suo nome,
poi la
figura davanti a tutti la farai tu.” intervenne Near.
“Ok... come
si chiama quella zebra del cazzo?” “Si chiama Death
the Kid.”
rispose Matt, stupito del fatto che l'amico ancora non avesse cercato
di aggredire il primo della classifica. Chissà
perché era così di
buon'umore.
“Eccomi.”
disse Light comparendo sulla porta. Appena il biondo lo vide, gli si
avvicinò con aria confidenziale dicendo: “Ma
guardalo, dì la
verità: ti sei messo in ghingheri per fare conquiste, eh? La
gallina
in fin dei conti non c'è... Occhio non vede... Cuore non
duole... E
poi le ragazze mormorano quando passi tu, secondo me, bello mio,
basta che schiocchi le dita e quelle ti saltano addosso. Avessi io un
dono così...”. Light era piuttosto infastidito:
“Se le ragazze
non ti saltano addosso è perché ti esprimi in
maniera poco elegante
e soprattutto non sei rassicurante con quella pistola... A proposito
dov'è?” “Ah, io credo che me l'abbia
presa Ryuzaki.”. Light
ripensò alla sera precedente, al suo povero quaderno bucato
e pensò:
“Ora
si spiegano molte cose...”.
“Beh, comunque è inutile perdere tempo qui,
andiamo dalla zebra.
Ehi Matt, secondo te com'è la festa di compleanno di una
zebra
simmetrica?”.
***
La
sala era gremita di gente, ma assurdamente sistemata in modo da
essere perfettamente identica da ogni lato. C'erano sedici posti a
destra e sedici a sinistra grazie alla maggiore delle Thompson che
aveva dissuaso il suo meister dal metterne soltanto otto per lato.
Improvvisamente
si sentì uno schianto e un rumore di freni. I presenti non
ebbero
neanche il tempo di voltarsi verso la fonte del suono che una moto
entrò dentro la sala tracciando una striscia nera solo a
destra sul
pavimento. “YAHOOO! Ecco a voi l'uomo che supererà
gli dei! Io
sono più big del big-bang! Io sono Black*Star!”.
Un altro ragazzo
dai capelli argentati, molto affannato, rincorreva il mezzo e il suo
improbabile conducente a piedi con un'espressione che era un misto di
furia e sconvolgimento: “Fratello! Posso capire che tu abbia
voglia
di fare i tuoi show, MA LA MIA MOTO CHE C'ENTRA?! NON AVEVI DETTO CHE
STASERA VOLEVI COMPORTARTI COME UN ESSERE CIVILE PER TSUBAKI! IDIOTA!
La mia moto... Hai salito le scale con la mia moto! Sei impazzito?!
Giuro che...” e si bloccò all'istante. I suoi
occhi si erano
posati su una ragazza dai lunghi boccoli biondi, con indosso un
meraviglioso abito da sera di chiffon, azzurro. Il bustino era
sottile e la gonna era lunga fin sotto il ginocchio. Il vestito
metteva in risalto il fisico asciutto e non troppo prosperoso.
Intanto mentre la bionda shokunin correva dalla sua buki, dalle scale
scese una preoccupatissima Tsubaki, con indosso un meraviglioso
tubino color crema, dalle spalline sottili. La giovane correva per la
scalinata, nonostante indossasse un paio di sandali dai vertiginosi
tacchi a spillo, e si diresse con le lacrime agli occhi, verso il suo
folle meister.
Black*Star
era sconvolto dalla visione celestiale di Tsubaki, con i lunghi
capelli neri sciolti, con indosso un abito che valorizzava le sue
forme, mentre la ragazza si affrettava a raggiungerlo.
Tsubaki
esclamò: “Black*Star! Come ti senti? Tutto ok? Sei
uno sciocchino,
non devi fare queste pazzie, potresti farti male o farne a qualcuno,
ma soprattutto hai ferito i sentimenti di Soul! Devi stare attento,
perché non puoi limitarti a fare delle performance meno
violente e
pericolose di questa? Sai, vero, che adesso a Kid verrà un
colpo?
Quindi vedi di far sparire la macchia ok?”. Il ragazzo aveva
un'espressione da ebete e rispose solamente annuendo come un automa,
al che la sua partner gli rispose sempre col sorriso:
“Black*Star?
Non guardare in basso, guarda in alto, i miei occhi sono qui, non
lì.
Sei sicuro di sentirti bene? Io credo che tu abbia battuto la
testa...” “No, tranquilla, un dio non si fa male
così
facilmente. È solo che sei uno schianto vestita
così...”. A
queste parola la buki divenne di un colorito magenta e corse a
prendere da bere per sé e per l'azzurro.
Il
festeggiato era pronto per aprire le danze, ma dopo pochi secondi che
fu nella sala, si accasciò al suolo, con aria stravolta
balbettando:
L-la simmetria... P-p-p-perché la moto di... di Soul
è qui?! C-c'è
una STRISCIA ASIMMETRICA A DESTRA, SUL PAVIMENTO SIMMETRICO DELLA MIA
VILLA SIMMETRICA, LA SERA DELLA MIA FESTA SIMMETRICAAAAAAAAAAA!
BLACK*STAAAAAAAAAAAAAAAAAAR! LA COLPA PUÒ ESSERE SOLO
TUUUUUUUUUUUUUA! COME HAI OSATO! SOUL! È MAI POSSIBILE CHE
TU NON
SIA CAPACE DI TENERE A BADA IL TUO MIGLIORE AMICO?!” disse
prima di
svenire. Poco dopo comparve Crona, che lasciò sconvolti i
presenti,
dato che mai l'avevano vista in abiti femminili. Infatti indossava un
semplice abito da sera viola, perfettamente simmetrico. La fanciulla
si avvicinò lentamente al giovane Shinigami, disteso al
termine
della scalinata, sussurrandogli dolcemente: “Kid, riprenditi,
è
tutto simmetrico! Su da bravo, svegliati. Sai, stasera sei molto
elegante e simmetrico, perché non ti alzi? È la
tua serata
speciale, non puoi perdertela così!”. A quelle
parole il giovane
shinigami iniziò a riprendersi, fissando con sguardo
inebetito, e
per giunta rosso in volto, la ragazza simmetrica. Dopo ciò
le
sussurrò: “Sai Crona, stasera sei perfettamente
simmetrica! T-tu,
i-io, MI PIACI MOLTO, SAI?!”. Dopo queste parole la fanciulla
svenne senza riuscire a dire altro, al che Kid divenne rosso
dall'imbarazzo e si voltò verso la prima persona che aveva
vicino,
ovvero Maka. “C-che cosa ho detto?” “Ti
sei appena dichiarato a
Crona, lo sai, vero che tu le piaci e non poco?”
“Ehm... In
realtà non proprio.” disse allontanandosi in cerca
di alcool per
riprendersi dallo shock, ma la cosa che più colpì
Maka era che
sembrava non rendersi conto della totale asimmetria che lo
circondava: Black*Star aveva tracciato una linea nera sulla parte
destra del pavimento, Soul stava controllando la sua moto che si
trovava a sinistra.
Decise
di andare al tavolo dei dolci, quando sentì la voce dei
propri
compagni che diceva: “Wow, però la Albarn stasera
è davvero una
gran bella tipa... Hai visto com'è vestita?”
“Già, Evans aveva
torto: le tette ce le ha.” “Ma anche con il resto
non ci scherza!
Quasi quasi ci proverei... chissà che non accetti di uscire!
Sarebbe
un bello smacco per quel cretino di Soul! Convivono da un bel po' di
anni ed è possibile che lui non ci abbia mai nemmeno provato
quando
si vede che è cotto?!”. L'albino non aveva affatto
gradito quei
commenti sulla SUA compagna, soprattutto perché gli altri
studenti
avevano centrato in pieno il punto.
Entrarono
dall'esterno Kim e Jaqueline tutte trafelate e squittivano con voce
fin troppo eccitata: “Mamma mia! Chi sarà mai il
proprietario di
quella?” disse Jaqueline. “Quella? Intendi quella
gigantesca
limousine nera? Sarà ricchissimo quello all'interno! Ti
immagini
quanto deve aver speso per una cosa simile?”. Maka,
incuriosita da
quei pettegolezzi, si affacciò alla finestra della villa per
vedere
di persona l'oggetto della conversazione delle compagne.
Fuori
dalla villa si trovava un'enorme ed elegantissima limousine nera,
decisamente costosa, con tanto di autista.
Rimase
qualche secondo a fissarla e la portiera si aprì, un uomo
anziano
aiutò a scendere quel bizzarro individuo che aveva
incontrato il
giorno prima, con la differenza che adesso era in smoking,
perfettamente elegante.
Con
la sua solita andatura entrò all'interno della villa.
___________________________
Note
delle autrici:
Any_:
Buonasera! Oggi sono molto allegra! ^-^
Black
Nana: Giraffa! Giraffa, giraffa! Ciao ciaone, gente!
Any_:
Siccome nessuno ha indovinato le frasi precedenti, ecco la soluzione!
1 -
Patty
2 -
Mello
3 - L
Black
Nana: Quella di L era difficile, però le altre erano
semplici! Giraffa...
Any_:
Comunque siccome nessuno ha indovinato sarà Nana a entrare
nella Favcha Room!
Black
Nana: Yahoooo! Incontrerò Patty! Andiamo a giocare con le
giraffe! Io vado!
Any_:
A dopo!
NELLA
FAVCHA ROOM
Black
Nana: Pattyyyyy?
Patty:
Nana! Amica mia! Giiiiraffa!
Black
Nana: Dove siamo?
Patty:
Nel Gran Regno delle Giraffe (GRG) governato da Mister Re delle Giraffe
(MRG)!
Black
Nana: Yahooooo! Che facciamo?
Patty:
Galoppiamo con le giraffe! *salgono sulle giraffe e galoppano*
Black
Nana: E adesso?
Patty:
Giochiamo a Indovina la Giraffa!
Black
Nana: Evviva! Ma... servono quattro giocatori...
NEL
FRATTEMPO
Any_:
Chissà che stanno combinando, immagino un regno pieno di
giraffe...
L:
Any?
Any_:
*si volta* L?! *arrossisce tutta* Che... che ci fai tu qui?
L:
Speravo di trovarti sola, dovrei dirti delle cosette...
Any_:
Davvero?
L:
Ecco... io credo che tu... che tu sia molto... ca... ca...
interessante! *rosso*
Any_:
Davvero? Vuoi dire che...? Anche tu sei mo... molto carino...
Black
Nana: GIRAFFA! Salve piccioncini! A quando le nozze?
Any_:
Nana? Ma non eri nella Favcha Room?
Black
Nana: Sì ma... mancano i giocatori... devono essere quattro
e... Idea! Venite anche voi!
Any_:
Ma aspetta, io tecnicamente non...
Black
Nana: Non osare ribellarti... *sguardo terrificante* O la mia ira si
abbatterà su di te.
L:
C'è il 60% di probabilità che lei sia Kira.
Black
Nana: E se pure fosse?
Any_:
Ehm... Ok! Giochiamo! *li trascina tutti e due nella Favcha Room*
Black
Nana: *ringhia al panda* Tocca a te!
L:
Temo di non aver capito lo scopo del gioco...
Any_:
Allora... devi fare delle domande e scoprire chi è la
giraffa scelta dall'avversario.
L:
Domande? Allora... La giraffa in questione dove si trovava quando
è stata...
Patty:
*gli da una botta in testa* Non è così! Devi fare
domande sull'aspetto!
L:
... Ma sono tutte uguali...
Patty:
No! Una ha le macchie simmetriche, una asimmetriche, una ha le macchie
marroncino scuro, una ha le macchie chiare...
L:
*si sente poco bene per la botta precedente e ci vede doppio*
Any_:
*lo acchiappa prima che svenga* L?! Tutto bene?
Black
Nana&Patty: Adesso! *spingono i due obbligandoli a baciarsi*
Any_:
... °///°
L:
... °///°
Patty:
Non si staccano...
Black
Nana: Aspettavano soltanto qualcosa che gli permettesse di
sbaciucchiarsi allegramente...
Any_:
*si stacca* C... CHE?! *color pomodoro*
L:
Ehm... Any? *rosso*
Any_:
Che... Sì?
L:
M... Mi piaci...
PREVIEW
1 -
Già
c'è quel fighetto di Yagami che ci rovina la piazza.
2
- Io
ti consiglierei la torta alle fragole, mi hanno detto che ti piace
particolarmente.
3
- Ci
sono i fuochi d'artificio! Quelli
a forma di otto!
Any_:
Mi raccomando, cercate di indovinare chi dirà queste frasi!
Alla prossima!
|
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Capitolo 7 *** Una scoppiettante serata, incontri ravvicinati? ***
Light
Yagami si voltò verso l'ingresso, la sua attenzione era
stata
attirata dalle voci di alcune studentesse. Ciò che vide lo
lasciò
perplesso. Ryuzaki era lì, il solito dito sulle labbra, le
solite
occhiaie, ma indossava un insolito smoking. Non avrebbe mai detto che
anche lui potesse essere elegante e attirare le attenzioni femminili.
“Ryuzaki!
Come ti sei vestito?” chiese divertito il ragazzo. L non ebbe
il
tempo di rispondere che Mello si intromise: “E che cavolo!
Già c'è
quel fighetto di Yagami che ci rovina la piazza, adesso pure tu vuoi
rimorchiare? Cavolo Matt! Mi sa che stasera avremo poche speranze di
rimor...” disse interrompendosi come se un ricordo gli fosse
tornato alla mente. “Oh por... Perdonatemi, mi devo
allontanare
urgentemente. Devo scontare una punizione datami dal preside per le
troppe parolacce. Divertitevi!” esclamò in fretta
e abbandonando
Matt da solo in mezzo a ben tre ragazze.
Ryuzaki
dava chiari segni di non sentirsi a proprio agio vestito in quel
modo: “Io non c'entro niente, in realtà
è stato Watari a
conciarmi così. Fosse per me non ci avrei dato
così tanta
importanza, ma pare che se non faccio così darò
una cattiva
impressione.” “Già...” rispose
Light senza sapere veramente
cosa dire. “Oh, bene. C'è un buffet fatto apposta
per me!” disse
il detective rompendo l'imbarazzante silenzio che si era venuto a
creare dopo la strana fuga di Mello. “Allora a dopo, Yagami.
Vedi
di non infrangere troppi cuori, altrimenti Amane se la
prenderà a
morte con te... Non sarebbe un bello spettacolo vederla infuriata. Di
nuovo.” mormorò allontanandosi col suo solito dito
in bocca.
Light
lo fissava abbastanza irritato. Era già la seconda volta in
un
giorno che gli lanciava frecciatine su Misa. Ma perché
quella
ragazza doveva essere una tale palla al piede?!
***
Era
davvero difficile scegliere. Poteva essere tutto diverso in base alla
sua scelta. L indugiava pensando velocemente, il cervello che correva
e si poteva vedere il suo sguardo concentrato anche a distanza.
Era
meglio cominciare con la torta o con la crème
brûlée?
I
suoi pensieri furono interrotti da una voce femminile: “Io ti
consiglierei la torta alle fragole, mi hanno detto che ti piace
particolarmente.”. Si voltò, la ragazza del giorno
prima era lì e
gli sorrideva amabilmente. Quella sera aveva potuto osservare
numerosi esemplari di belle ragazze dal poco cervello, ma quella
sembrava diversa, il suo modo di sorridere non era finalizzato ad
ottenere qualcosa da qualcuno di quasi sconosciuto, era un sorriso
spontaneo e quasi amichevole, rasserenante, ammise a sé
stesso. Il
ragazzo annuì e prese la fetta di torta alle fragole come
gli era
stato suggerito, poi si voltò verso la ragazza e la
ringraziò con
un cenno della testa.
“Perché
non ci andiamo a sedere? Così potremmo scambiare quattro
chiacchiere
e mangiare con calma.” sorrise di nuovo la biondina.
***
Kid,
ferito dalla profonda asimmetria del salone della sua casa, e
shockato per l'improvvisa dichiarazione fatta a Crona, era all'ottavo
bicchiere di champagne e dava preoccupanti segnali di squilibrio.
Iniziava a vedere numeri otto ovunque e ad urlare quanto la sua festa
fosse asimmetrica. Le sorelle Thompson erano sconvolte, soprattutto
Liz, la quale cercava di far ragionare lo shinigami a colpi di
borsetta in testa. Mentre Kid dava di matto, Patty non faceva altro
che ridere e commentare la sbronza del suo maestro con MRG:
“MRG!
Hai visto? Kid si è ubriacato! Kyahahaha! Adesso sclera
anche più
di quando siamo in missione e le cose non sono simmetriche! MRG,
secondo te la sorellona sarà brava a farlo riprendere?
Secondo me è
il momento buono per far dare un bacino a Crona-chan, tu che ne
pensi? Secondo te è una buona idea? Poi anche la sorellona
potrebbe
trovarsi un fidanzato!”. Al che Liz intervenne:
“Scusa, ma perché
pensi agli altri e non a te?! Non dovresti cercartelo anche tu un
fidanzato?”. Patty rispose sorridendo come al solito:
“Ma io ce
l'ho già!”. Liz sbiancò:
“Co-come hai fatto? E soprattutto chi
è?” e Patty rispose: “Ma come, non lo
vedi? È accanto a me! È
MRG! Io voglio sposare una giraffa!”. La maggiore delle
sorelle
bevve di getto un bicchiere di champagne per potersi riprendere dallo
shock provocatole dalla sorella minore. Quest'ultima si era
già
allontanata alla ricerca della maestra della spada magica. La timida
meister si era da poco riavuta dopo l'improvvisa dichiarazione
fattale da Kid quando all'improvviso si ritrovò davanti
Patty che
saltava insieme alla sua giraffa: “Crona-chan! Vieni, vieni!
Ti
devo far vedere una cosa! Ci sono i fuochi d'artificio a forma di
giraffa! Li ho fatti su misura come MRG! Il mio fidanzato!
Yeeeeh!”
detto questo baciò la giraffa e abbracciò Crona
stritolandola. “Non
so come comportarmi quando mi stritolano.”. Ragnarock
uscì fuori
dalla schiena della ragazza: “Ehi! Che cazzo fai?! CAZZO HO
FAME!
TU! SORELLA STUPIDA, PORTAMI UN CAZZO DI PANINO E UN CAZZO DI
CHAMPAGNE!” “Subito!” esclamò
la biondina, tornando dopo poco
con un panino gigantesco e un bel bicchiere di champagne misto a
camomilla. Dopo ciò afferrò il braccio della
meister dai capelli
rosa e la trascinò fino alla sua stanza. “Ecco,
aspetta qui!”
disse chiudendola al buio totale. “Ho paura del buio! Non so
come
comportarmi!” “E CHE CAZZO, ACCENDI
L'INTERRUTTORE!”.
***
“Kiiid!”.
Lo
shinigami a quell'urlo si riebbe completamente. “Patty? Che
c'è?
Cosa hai combinato?” “Ci sono i fuochi
d'artificio!” “Quali
fuochi?” chiese il simmetrico giovane sempre più
perplesso.
“Quelli a forma di otto!” esclamò la
più giovane delle
Thompson. “A forma di otto? Dove? Saranno meravigliosamente
simmetrici! Portami immediatamente a vederli!”
“Subito! Vieni in
camera mia che li ho lì. Sono il tuo regalo di
compleanno!”.
***
Kid
accese la luce e non solo si ritrovò davanti Crona, ma anche
il gran
regno delle Giraffe. “Ecco! Questi sono i sudditi di MRG!
Inchinatevi alla sua regale presenza!” esclamò
Patty dando un
bacino alla giraffa. “Meglio non fare arrabbiare Liz,
altrimenti la
mia camera perfettamente simmetrica diventerà un incubo a
forma di
giraffa!”. “Oh! MRG ha dimenticato la cena
giù, vado a
prenderla, torno subito! Ciaoooo!” saltellò via la
biondina
chiudendo la porta a chiave. “Non so come comportarmi
prigioniera
nel regno delle giraffe...”
***
“CAZZO!
NON SAI MAI COME COMPORTARTI! SE SEI CHIUSA DA SOLA IN UNA STANZA E
PER DI PIÙ SEI CON QUELL'IDIOTA CRETINO DEFICIENTE IMBECILLE
FISSATO
CON LA SIMMETRIA BILATERALE DEL CAZZO, CHE VUOI DI PIÙ?! CI
SBAVI
PURE DIETRO E LUI HA DETTO LO STESSO! E DAGLI UN CAZZO DI BACIO! MICA
TI HA DETTO CHE CI DEVI SCOPARE?! Non è quello... che...
vuoi...
stuzzica... denti?” mormorò Ragnarock prima di
addormentarsi e
rientrare nel corpo della meister.
Crona
si rinchiuse in un angolino in lacrime. Kid, nonostante l'imbarazzo,
la cui prova era l'evidente rossore sulle sue guance, le si
avvicinò
e dopo qualche timida carezza l'abbracciò: “Quello
che ho detto
prima è tutto vero, sappilo.” mormorò
timidamente prima di
finalmente baciarla. “Ehm... Ti ricambio... M-m-m-mi
pi-pi-pia-piaci, sei mo-molto simmetrico...”
***
Mello
camminava tranquillamente per le strade di Death City tenendo
saldamente tra le mani il bigliettino lasciatogli da Blair.
Finalmente
arrivò nel luogo che cercava e dopo una rapida occhiata
all'esterno
entrò.
Osservò
l'interno con attenzione prima di sentirsi toccare da mani femminili.
Si voltò e con grande sorpresa scoprì che la
proprietaria di quelle
mani era Misa Amane. “Misa? Che cazzo fai qui?”
chiese sopreso.
“Oh! Sei il tizio dell'aereo! Misa-Misa ti ha
visto!” “LEVATI
DI DOSSO!” “Oh, che maleducato! Sei qui per Blair?
Lei adesso è
impegnata, però te la vado a chiamare così appena
si libera viene
da te e giocate.”.
***
“Blaaaair?”
“Myaaaah! Che c'è? Qualcuno mi cerca?”
“Sì, c'è un ragazzo
molto scurrile che stava sull'aereo.” “Me lo
descrivi, miao?”
“Allora, è biondo, ha gli occhi azzurri,
è Tedesco e ha i capelli
un po' a caschetto, è carino, però è
antipatico!” “Myaaah! Il
biondino col bel sedere! Ok, io vado a giocare col biondino, tu vai
da Lisa e Arisa! Stanno giocando a mosca cieca!”.
***
“Finalmente
sei arrivata, bellezza!” “Biondino! Miao! Ci si
rivede! Sei
venuto a giocare con Blair?” “A che
giochiamo?” “Prima
giochiamo a poker e poi facciamo altri giochini quando il locale
chiude, ok?” “Ok bambolina, per giocare con te
questo e altro!”
***
Black*Star
era sul tetto della Villa del Patibolo completamente ubriaco e urlava
alla città la sua grandiosità saltando come un
ossesso. “YAHOOOOO!
DEATH CITY! GUARDA IL MAGNIFICO BLACK*STAR! AMMIRATEMI, STASERA SONO
PIÙ BIG DEL BIG BANG, VE LO PROVERÒ FACENDO UN
TRIPLO SALTO MORTALE
DAL TETTO!”. Il ragazza si era gettato, quando fu bloccato
dalla
kusarigama di Tsubaki, che lo afferrò saldamente per i piedi
e lo
trascinò sul prato per poi condurlo sotto un albero.
“Mi
spieghi che ti è preso?! Un dio come me non deve essere
trascinato
per i piedi! Io sono troppo big per subire questo trattamento
così
poco fico come direbbe quell'idiota di Soul!”
sbottò la stella
nera. “Ti ho trascinato perché ho intenzione di
capire che diamine
ti è successo. Comprendo il tuo desiderio di essere un dio,
ma
stasera hai superato ogni limite. Se non ti dai una calmata giuro che
non ti rivolgo più la parola.”.
________________________________________
Note
delle autrici:
Black
Nana: Yahoooo! Che bella giornata!
Any_:
Infatti! Che bello! Qualcuno ha indovinato! Stiamo parlando di
DeathTheKid93!
Black
Nana: Infatti le risposte erano: 1 - Mello, 2 - Maka, 3 - Patty.
Any_:
E adesso la facciamo entrare! ^-^ Vai! Buona fortuna!
DeathTheKid93:
Evvivaaaaaaaa (notare: con 8 "a")! Ho indovinato, finalmente!
Any_:
Ora entra! *la spinge dentro la stanza*
Black
Nana: Perché questa violenza?
Any_:
Non lo so, non mi va di perdere tempo... Dopotutto abbiamo da fare, no?
NELLA
FAVCHA ROOM
DeathTheKid93:
Che bello! Sola, senza un'anima... Chissà se lui
arriverà... *si trova in una stanza a forma di 8* O.O E'
simmetrica!
Kid:
Infatti! Chi è che apprezza le meraviglie della simmetria?
DeathTheKid93:
Io amo la simmetria, è l'apice della perfezione...
Kid:
*si illumina* Sei da sposare!
DeathTheKid93:
Sarebbe un sogno! Sì, perché io...
Black
Nana, Any_, L e Patty: SORPRESA!
Kid:
O.O
DeathTheKid93:
... *ringhia ferocemente* Avete rovinato la mia serata speciale! IO AMO
KID! LUI E' IL RAGAZZO PIU' SIMMETRICO CHE ABBIA MAI CONOSCIUTO!
Kid:
O////////O (notare: 8 stanghette)
Any_:
E ma non puoi essere egoista, in fin dei conti l'account lo usate in
tre! Vi ho scoperte!
Soulina:
Tutto questo è molto poco fico...
Blakkina:
YAHOOOO! QUESTO E' IL MIO GRANDE SHOW! HAI VISTO? TI ABBIAMO FATTO UNA
MAGNIFICA SORPRESA! AHAH! NON SAREBBE MAI STATA COSI' ILLUSTRE SENZA LA
MIA DIVINA PRESENZA!
DeathTheKid93:
Amò, basta! Hai rotto! Finiscila! La devi smettere con
queste scenette! Abbiamo collezionato figuracce su figuracce!
L:
Forse non è stata una buona idea... di chi era?
Ryuk:
Idea mia! Sono stato bravo stavolta! Ora voglio le mie mele!
Any_:
No.
Ryuk:
Perché? ç_ç
Any_:
Perché mi vieni a disturbare di notte... SEMPRE QUANDO HO
ALTRO DA FARE!
Black
Nana: Eh, eh, eh... queste cose non si fanno... Non mettere in
imbarazzo certi principi azzurri amanti dei dolci...
Any_:
Ma che avete capito?! Io intendevo dormire! E' importante dormire, non
posso farlo con Ryuk che mi viene a chiedere la mela di mezzanote...
Black
Nana: Sì, sì... come no...
L:
Ehm... mi sento chiamato in causa... comunque credo che si riferisca
sul serio al dormire...
Ryuk:
Boooos? Mi dai tu le mele?
Black
Nana: Sì, te le do io, te le do io... non preoccuparti... tu
non disturbare Any che dorme e io ti riempio di mele, ci stai?
Ryuk:
Eccome!
Any_:
Ecco, così siamo tutti d'accordo.
Blakkina:
*demolisce il pianeta*
DeathTheKid93:
*insegue Blakkina* NOOOO! Ma perché mi hai fatto questo?!
Soulina:
*osserva il tutto* Tutto questo è molto poco fico...
PREVIEW
1 -
"[...] è
un angelo sceso sulla terra, è perfetto sotto ogni aspetto!"
2 -
"[...] lo
ripeti talmente spesso che oramai mi dà la nausea."
3 -
"[...] che
ci fa un bimbo come te ad una festa del genere?"
|
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Capitolo 8 *** Gelosia imminente, problemi per Soul? ***
Mello si trovava di fronte all'ingresso di un
locale chiamato “Chupa Cabras”. Era pronto per
quello che era un “appuntamento galante” con la
stregatta.
Dopo poco entrò nella sala colorata di
rosso per essere quasi assaltato da braccia femminili che non erano
quelle della sua dama, troppo magre. Si voltò rapidamente
per osservare il volto di chi lo aveva appena abbracciato per poi
sgranare gli occhi dallo stupore.
“Benvenuto
al Chupa Cabras, che cosa...” cominciò la ragazza
per poi essere interrotta: “Amane?! Che cazzo stai facendo
qui?!”.
La biondina ebbe qualche secondo per realizzare che
aveva già sentito quella voce. “Ma tu sei... il
tipo dell'aereo!” esclamò coprendosi la bocca con
le mani dallo stupore. “Che cazzo vuoi? Sempre meglio che
nascondersi nel vano bagagli pur di stare appiccicata a quel damerino
del cazzo di Light... ma goditi la vita, non vivere per qualcun altro!
Cazzo! Comunque non sono qui per un'oca come te.”
“Ehi! Misa-Misa non è un'oca! Misa-Misa sa
ragionare con la sua testa! E Light non è un damerino, il
MIO Light è perfetto, è un angelo sceso sulla
terra, è perfetto sotto ogni aspetto!”
“Sì, come no.” disse il biondo poco
convinto. “Adesso, per favore, mi diresti dove cazzo
è Blair?” “Misa te la va a chiamare solo
perché non può litigare con i clienti.”
disse la ragazza decisamente irritata.
“Nyaaah!
Biondino! Sei venuto da me! Ti sei ricordato del nostro appuntamento,
mi sono fatta bella solo per te.” intervenne una voce gradita
al ragazzo. Blair aveva il solito cappello, un top di pizzo (molto
piccolo) nero, una gonna (troppo corta) rossa di pelle e degli stivali
lunghi fino al ginocchio (con dei tacchi vertiginosamente alti) neri.
La stregatta non perse neanche un secondo saltando
addosso all'eterno numero due e baciandolo molto passionalmente.
A Mello sembrò di poter sentire
distintamente gli ormoni mettersi a girare vorticosamente per tutto il
corpo sino ad occultargli la mente.
Il biondo sentì già il
bisogno di andare oltre, ma non era ancora il momento.
“Biondino?
Ti va di giocare con Blair?”
***
“Perché
cazzo deve giocare anche lei?” “Ehi! Misa-Misa non
è “lei”! Guarda che ho anche un
nome!” “Sì, ma lo ripeti talmente spesso
che oramai mi dà la nausea.” “Basta
litigare! Giochiamo tutti perché così
è più divertente. Peccato che non ci sia il
signor papino, con lui ci divertiamo sempre! Vero Lisa e
Arisa?” “Sì infatti!”
risposero in coro le due hostess. “Certi giochini preferire
non farli in tre...” mormorò scoraggiato il
ragazzo prima di gettare le sue carte sul tavolo e fare un sorriso
trionfante. “Vittoria...”.
***
Dopo circa mezz'ora dalla fine della partita, Mello
e la micetta si trovavano in un sushi-bar attendendo spasmodicamente il
primo di poter concludere, la seconda di poter avere la sua tanto
agognata cena.
Dopo un'estenuante attesa la giovane dai capelli
viola fu lautamente ricompensata per aver pazientato nell'attesa
dell'arrivo del pasto. Il biondo non toccò cibo per tutta la
serata.
Blair, dopo cena, capì che era arrivato
il momento di accontentare il suo giovane “amico”,
portandolo a casa sua. Non appena la stregatta si spogliò,
Mello rimase senza parole; sapeva che era bella, ma non fino a questo
punto...
***
Soul era alquanto geloso, in vita sua non aveva mai
provato nulla di simile se non nei confronti di suo fratello Wes. Lui
era sempre stato il preferito dei suoi genitori, lui era il musicista,
quello di talento. Invece l'albino era sempre stato considerato di una
spanna inferiore a suo fratello. Quando aveva incontrato Maka, per la
prima volta in vita sua si era sentito capito e apprezzato, grazie
anche a quella musica a detta di molti inquietante che lei invece aveva
trovato interessante.
Ciò che lo infastidiva non era che lei
socializzasse, né la sua forte amicizia con Crona e anche
con Kid, ma il fatto che quello sconosciuto avesse quasi cancellato la
sua presenza nella mente della shokunin.
***
Troppa gente tutta in un posto. Non che non gli
fosse mai capitato, ma semplicemente si sentiva fuori luogo. Quello
decisamente non era un contesto adatto a lui.
Non sapeva come comportarsi in quella situazione,
persino alla Wammy's House si isolava sempre per stare solo con i suoi
giochi.
Alcuni pensavano fosse malato, Mello diceva che era
semplicemente asociale, ma non era solo quello.
Non parlare e non mostrare di avere emozioni
è il modo più efficace per proteggersi da un modo
crudele fin dall'infanzia.
Mentre si perdeva in questi pensieri, un altro
ragazzo albino, con grande sorpresa del primo, gli si
avvicinò.
“Ehi,
tu, piccoletto! A quanto pare non sono l'unico vecchietto... A
proposito, che ci fa un bimbo come te ad una festa del genere? Non
riesco a capirlo, non è che Kid ti ha invitato per tenere
compagnia a quella pazza di Patty?”.
Il piccolo omino bianco pensò qualche
secondo, poi ritenne necessario puntualizzare un minuscolo dettaglio:
“Veramente io ho da poco compiuto diciotto anni...”
mormorò delicatamente.
Il giovane dagli occhi rossi sentì il
sangue gelarsi nelle vene, incapace di dire qualcosa di sensato per via
della figura appena fatta.
“Adesso
ho capito perché dicevano che sembri un
fantasma...” cominciò quando un ragazzo dai
capelli rossi fiammanti intervenne sconvolto: “Oh cavolo! Se
Mello vedesse questa scena urlerebbe qualcosa del tipo
“L'albino si è sdoppiato! E che cazzo! Non ne
bastava uno di fottutissimo albino del cazzo?!”, neanche
avesse usato i trucchi a...” “Sai, Matt? La
compagnia di Mello ti fa male... dovresti moderare il
linguaggio...” “Non è colpa mia, devo
solo dare una rappresentazione realistica di quello che potrebbe
accadere se fosse qui, anzi, di quello che accadrà quando lo
verrà a sapere. E notare che non uso mai questo modo di
esprimermi.” i due stavano discutendo animatamente lasciando
ancora interdetto il povero Soul, che si ritirò sulla
terrazza della villa.
***
A volte c'è bisogno anche dello svago,
eppure il lavoro da svolgere era tanto. Il caso Kira era complesso,
troppo, non poteva essere rimandato più di tanto.
Era indispensabile risolvere la questione di Ashura
in tempo, prima che la situazione degenerasse, con un assassino di
criminali e un contagiatore di follia non c'era tempo per rilassarsi.
Nonostante il 18 fosse un numero simmetrico.
“Mi
spiace, ma temo di dover andare, ho parecchie faccende importanti da
sbrigare.” disse con calma. “Non ci sono problemi,
in fondo il tuo ruolo prevede molti impegni. Avremo occasione per
continuare la conversazione. La tua compagnia è davvero
stimolante.” “Altrettanto.” disse
voltandosi e salutando con un cenno del capo.
Una volta sola, Maka decise di andare alla ricerca
del suo compagno che non aveva visto per tutta la durata della festa.
Cercò un posto dove potesse essersi
rifugiato in cerca di un po' di quiete, così si diresse alla
terrazza.
***
Soul sentì un conosciuto rumore di
tacchi e si voltò abbastanza sorpreso verso la sua meister,
giunta lì sola.
“Allora?
Tutto tranquillo? C'è qualcosa che ti turba? Lo sai, con me
puoi parlare, non ti ho mai negato il mio appoggio in qualunque
situazione. Lo percepisco, la tua anima è
agitata.” disse la biondina con cautela. “Non lo
sono, non mi agito per così poco e poi lo sai, se io avessi
avuto qualcosa te lo avrei detto.” “Sì,
come per il sogno della Black Room, non è vero Soul? Fai
sempre così, ti nascondi dietro quei tuoi ghigni e l'aria da
ragazzo fico e quando hai dei problemi preferisci tenerteli per te e
non affrontarli per paura di essere giudicato.”
“Parla quella che ha un padre che farebbe di tutto per lei,
eppure nonostante ci provi a rimediare i suoi errori, tu non lo
consideri minimamente, come se non esistesse.” “Non
mettere in mezzo mio padre, sai benissimo cosa penso di lui: non ha
niente a che vedere né con me, né con
te.” “Lasciamo perdere... È inutile
discutere a questo punto. Finiremmo solo per litigare e addio sintonia.
Perché è solo questo che a te importa, la
battaglia è l'unica cosa che conta per te. Torna dal tipo in
smoking, mi sembra perfetto per te.” “Non sarai
mica geloso, Soul? I ragazzi cool non provano queste cose e poi scusa,
io non ero quella senza attrattiva?” concluse la ragazza
andando via.
***
“Come
vorrei essere andato alla festa di Kid... sarà triste senza
il suo papino...” mormorò Shinigami sconsolato.
“Non c'è problema! Adesso ci pensa il tuo
cuginetto a risollevarti il morale!” disse il diabolico dio
della morte per tutta risposta.
***
“Ehi,
Ryuk! È qui la festa? Ho portato gli alcolici come mi hai
chiesto! E anche le carte per giocare a poker!”
“Fantastico! Adesso manca solo il DJ! Ehi, cugino! Conosci
qualcuno che ne capisca di musica?” “Beh, in
effetti c'è qualcuno che potrebbe essere adatto. Hai
presente quel biondino che gira sempre con le cuffie e la cassa da
morto? Quello sarebbe perfetto per fare il DJ! Ehi, Ryuk!
Sarà alla festa, puoi andarlo a chiamare?”.
La cosa più evidente nella stanza erano
circa quattordici shinigami che bevevano e si disponevano intorno a un
tavolo. C'era chi mischiava le carte e chi preparava le fiches.
“Eccolo!
È arrivato finalmente!” disse Ryuk entusiasta.
“Mio signore, sono estremamente lieto di farvi da DJ in
questa occasione.” “E adesso... POKER!”.
___________________________
Note delle autrici:
Any_: Bonsoiiiir! Come va lettori? Vi abbiamo fatto
aspettare un po', eh?
Black Nana: Giraffa!
Any_: Diventi sempre più prevedibile,
sai?
Black Nana: *sbatte le mani come una foca* Any!
Secondo te è possibile battere le mani in modo simmetrico?
Any_: o.O Questo non l'avevo previsto neanche io.
Black Nana: Ah ah! Vedi? Non puoi prevedere le mie
mosse! Ti ho fregata! Ah ah! *si scrolla il ciuffo simmetricamente*
Any_: ... Non so cosa pensare. Non so se sfidarla
in una partita a scacchi oppure ignorarla.
Black*Star: YAHOOOOOOO! *corre come un ossesso*
Near: *corre davanti a Black*Star*
Any_: o.O
L: A me piacciono molto gli scacchi. :3
Black Nana: Giraffa-bello! Ehi! Black*Star? Giochi
con me?
Any_: Ma ti pare il momento?! Perché
volete uccidere il successore di quello là?!
L: Io sarei "quello là"?
Near: *si ferma* Te lo ripeto: tu non puoi
tecnicamente essere un dio. Sei normale, non sei sovrannaturale.
Any_: Ha firmato la sua condanna. -.-"
L: o.o Il successore mi serve!
Any_: Ehm... ma nessuno ha indovinato il quiz della
Favcha, eh?
Black Nana: Giraffa no. La soluzione era: 1 -
Giraffa, 2 - Zebra, 3 - Panda!
Any_: Ehm... no. La soluzione era: 1 - Misa, 2 -
Mello, 3 - Soul.
Black Nana: 1 - Oca, 2 - Leoncino, 3 - Lupacchiotto
bianco!
Any_: Ehm... sì. -.-" Allora stavolta
tocca a me.
Black Nana: Su panda! Entra anche tu! *lo spinge
nella Favcha Room*
NELLA
FAVCHA ROOM
Any_:
Un secondo! Chi dovrei incontrare?!
???:
Hello-hello! Come andiamo signorina? Hai trovato finalmente il tuo
maestro, piccola spada di fuoco?
Any_:
Spada di fuoco?! Che c'entra, Lord Shinigami?
Shinigami:
Non eri la piccola spada di fuoco in difficoltà? A giudicare
da chi ti sta accanto credo che quello sia il tuo maestro! Ciao panda!
Any_:
Un secondo! Io non sono un'arma! O forse sì? Ora mi viene il
dubbio.
L:
Perché, io ti sembro un meister?
Any_:
Mah! Lasciamo perdere.
Shinigami:
Mandolino? *si mette a suonare il mandolino*
Any_&L:
o.O
Shinigami:
Che carini che siete, panda e pandina! Vi vedo bene come coppia. Beh,
non sono il tipo adatto per fare cupido, però ci posso
provare.
L:
Non ce n'è bisogno, mi sta trattando malissimo da quando mi
ha visto, tanto da chiamarmi "quello là". -.-"
Shinigami:
Ti tratta male forse perché si vergogna! La ragazza
è timida! Però si vede che è
innamorata di te.
Any_:
*in un angolino all'ombra nascosta* O.O Io a questi discorsi non
partecipo!
Shinigami:
Perché, biondina! Non è così?
Any_:
*annuisce in silenzio*
Shinigami:
E tu non ricambi i sentimenti di questa dolce fanciulla?
Any_:
*sussurrando* Terra inghiottimi, terra inghiottimi, terra
inghiottimi... *all'infinito*
L:
Sì, mi piace.
Shinigami:
Uh! Biondina! Sei rossa come una mela!
Ryuk:
Qualcuno ha una mela? Sto andando in crisi d'astinenza! E poi... mi
contorco tutto, mi viene da fare la verticale... *fa la verticale
contorcendosi*
Any_:
Ehm... sì. Usciamo di qua. *esce dalla stanza trascinando
via L*
Black
Nana: Ehm... Chiudiamola qui, aspettando un bacio tra panda e pandina!
Any_:
-.-" Ma non hai niente di meglio da fare?
Black
Nana: NO! AHAHAHAH! L'indovinello di questa volta è...
1 - "Dov'è
quell'inutile zucca?! Tocca a lui!"
2
- "E quindi? Guarda che non mi sembra che sia qualcosa di illecito. O
per caso è altro che stai cercando?"
3
- "PREPARIAMOCI! STA INIZIANDO LA STAGIONE DEGLI AMORIIII!"
Come
al solito provate a indovinare chi dirà queste frasi nella
recensione e se vincerete potrete incontrare il vostro personaggio
preferito nella Favcha Room.
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Capitolo 9 *** Primavera in anticipo! Lotte divine nel cortile della DWMA? ***
“Altro
sidro!” chiese Ryuk tracannando da
una bottiglia quasi vuota. “Dov'è quell'inutile
zucca?! Tocca a lui!” “Sono
qua... ma non potrei andare a vedere che cosa fa il mio umano
per...” “NO!
PROCURAMI QUEL SIDRO DELLA MELA!”
“Sì...” disse Shidoh scoraggiato e
passando
una bottiglia a Ryuk.
“HO
VINTO IO! AHAHAHAH!” gridò uno shinigami
con un teschio animalesco di nome Gook. “UN'ALTRA
PARTITA!” gridò Ryuk.
Shinigami intervenne con tono pacato: “Ok, ci sto,
però senza esagerare
signori, soprattutto tu cugino, l'alcool fa male! A proposito...
Shidoh?
Potresti andare a vedere che succede alla festa? Pleeeease!”.
Ad un tratto
Armonia Jastin Beyondllemason chiese evidentemente ubriaco:
“Ehi, tu! Sì, tu
con gli occhi a palla! Dico a te... Ma tu ce l'hai la faccia? Ryuk dice
che ce
l'avevi ma adesso non più! Che c'è? Te l'ha
portata via un tizio strano di nome
Ashura? Mi pare che sia venuto a farsi un giro da noi l'altro giorno...
Hic!”.
Shinigami era evidentemente sconvolto e in più era l'unico
che non aveva
toccato un goccio d'alcool, soprattutto perché la
rivelazione di Armonia poteva
essere un prezioso dato per le indagini, ma allo stesso tempo avrebbe
messo in
difficoltà sia Ryuk che Shidoh e questo non poteva
permetterlo. Avrebbe dovuto
ricorrere a una piccola bugia se voleva salvare il salvabile.
***
Mello
si muoveva in tutta fretta per
cercare di raggiungere la Villa del Patibolo in fretta, tutto per
sfuggire
“all'ira” di L.
Oltrepassò
la porta notando con sollievo
che la maggioranza degli invitati si trovava ancora lì.
Immediatamente
cominciò a cercare con gli
occhi il suo migliore amico, ma data la folla dovette tentare di
addentrarvisi
con molta cautela.
Mentre
si avvicinava alle scale per poter
osservare da una posizione più alta l'ambiente circostante,
si scontrò con
un'alta massa dai lunghi capelli biondi, la quale gli
conficcò un tacco a
spillo da almeno 12 centimetri nella coscia.
“CAZZO!
NON PUOI GUARDARE CIÒ CHE STA
DAVANTI AI TUOI FOTTUTISSIMI OCCHI?!” esordì per
sentirsi rispondere: “CAZZO!
NON SI TRATTANO COSÌ LE SIGNORE! BRUTTO IDIOTA!”.
Quello
era stato un tipico incontro voluto
dal destino.
Mello
era perplesso.
Nessuno
mai aveva osato rispondergli a
tono!
E
per di più usando una terminologia così
simile alla sua!
Probabilmente
l'alcool gli aveva dato alla
testa oppure aveva preso una bella botta, in tutti i sensi.
La
sorpresa più grande l'aveva avuta nel momento in cui si era
reso conto di chi
gli avesse risposto in quel modo. In quel momento il ghiaccio e
l'oceano si
incontrano e il biondo non volle più mollare né
lo sguardo né la presa sulla
persona con cui si era scontrato.
La
fortunata cui era stato concesso
quel grande onore
altri non era se non la maggiore delle sorelle Thompson.
Liz
inizialmente avrebbe tanto voluto
prendere a schiaffi colui che l'aveva travolta e che in modo molto
“garbato”
l'aveva ripresa accusandola di averlo volutamente urtato e fatto cadere.
Per
tutta risposta, la bionda aveva
sfoderato il suo ampio repertorio composto da un discreto turpiloquio
che se
Kid avesse udito gli avrebbe provocato una delle sue solite crisi.
Poco
dopo alzò lo sguardo per vedere il
viso del “gentiluomo” che
“cortesemente” non si era nemmeno scusato.
I
suoi occhi si incrociarono con quelli del
suo “angelo caduto”.
Ghiaccio.
Puro
ghiaccio.
Questa
era stata la sua prima e forse
ultima impressione, perché soltanto questo contava per Liz.
“Ca...
Non me l'aspettavo...” disse il
biondo per poi aggiungere riprendendosi progressivamente:
“Non… Sei una favola!
Bionda sei uno schianto! Come cazzo ho fatto a essere così
cieco fino ad ora!
Al diavolo la violetta che s... Tu sei molto meglio!”.
Liz
era tra lo stupito e il soddisfatto, ma
allo stesso tempo era rimasta incantata dagli splendidi occhi del suo
ormai
nuovo corteggiatore.
“Ah...
Grazie. Anche tu non sei niente
male! A che alludi con l'essere cieco e soprattutto... che intendi con
“violetta”?” aggiunse quasi soffiando
come un felino e riducendo gli occhi a
due fessure color zaffiro.
Mello
rimase leggermente intimidito e anche
un po' frastornato poiché mai nessuna donna era stata
così diretta con lui,
come Liz in quel momento.
“...
Se non sono indiscreto, come c...” disse bloccandosi
ricordando la frase di
Light, Se le ragazze
non ti saltano addosso è
perché ti esprimi in maniera poco elegante e soprattutto non
sei rassicurante
con quella pistola... “Come ti chiami?”
concluse frettolosamente e con un sorrisetto ebete mentre osservava la
generosa
scollatura dell'abito della fanciulla.
Quest'ultima,
alquanto stupita gli sorrise compiaciuta perché si
era accorta di aver fatto colpo: “Il mio nome è
Elizabeth, ma mi chiamano tutti
Liz. E tu biondino? Come ti chiami?”.
Mello
non poteva rivelarle il suo vero nome e tanto meno il
cognome, ne valeva della sua vita.
“Mello.
Solo Mello. Ma tu puoi chiamarmi Mel!”.
Liz
si rese conto che aveva trovato il ragazzo che stava cercando
da almeno una vita.
“Molto
piacere, Mel.”.
***
“Ciao
sorellinaaaaaaaa!”.
Silenzio.
“Sorellina?”.
Ancora
silenzio.
“Sorellina
giraffosa? Che succede?”
Nuovamente
silenzio.
“ONEE-CHAN!
CHE HAI?!” esclamò Patty quasi piangendo.
E
poi l'esplosione.
“NULLA
SORELLINA! PREPARIAMOCI! STA INIZIANDO LA STAGIONE DEGLI
AMORIIII! Ho trovato l'uomo perfetto... è così
magnetico, è così affascinante,
ma soprattutto con quel completo di pelle è così
sexy... cosa gli farei...”
“Chi dobbiamo ammazzare? Ehi, MRG? Che vuol dire quello che
ha detto Liz? Io
non l'ho capito mica!” disse Patty saltellando via con la sua
giraffa di
peluche sottobraccio.
***
“Ehi
Mel!” esclamò Matt vedendo
l'amico! “Ti ho cercato ovunque, dov'eri finito?”
“Nulla, Matt, nulla di
importante. Tu cosa hai fatto, sentiamo.” “Nessuna
parolaccia... la cosa non mi
quadra...” “CHE CAZZO VUOI?!”
“Ecco, ora ti riconosco. Comunque nulla, ho
parlato con un po' di gente... Io sto cercando di risolvere quel
livello di
quel gioco...” “Matt, sto parlando di femmine! TU
PENSI A QUEI VIDEOGIOCHI DEL
CAZZO E IO HO FATTO LA MIGLIORE SCOPATA DELLA MIA VITA E CONOSCIUTO UNA
FIGA
ASSURDA! LA PRIMA DONNA CON LE PALLE!”.
***
Quella
domenica mattina Liz
stava placidamente riposando nel suo letto, nel sonno più
profondo. L’ambiente
era silenzioso, se non fosse stato per l’improvvisa e
fastidiosa vibrazione del
suo telefonino.
Con
evidente disappunto cercò
con la mano l’aggeggio senza nemmeno aprire gli occhi per poi
portarlo
all’orecchio e mormorare un impercettibile
“pronto”.
“Ehilà!
Ciao Liz! Sono Mello,
scusa se ti ho svegliata… volevo
sentirti…”.
La
ragazza ebbe circa otto
secondi per realizzare chi ci fosse all’altro capo del
telefono e quando ne
riconobbe la voce, sobbalzò e le sue gote si dipinsero di un
vivace tono di
rosso.
“C-ciao
Mel! Non mi hai affatto svegliata! Mi fa piacere che
avessi voglia di sentirmi… sai, anch’io avevo in
mente di telefonarti, mi hai
preceduta.” sorrise imbarazzata. La persona dall'altro capo
del telefono doveva
aver sorriso a sua volta in quei pochi secondi di silenzio prima di
dire:
“Allora, dato che siamo dello stesso parere, ti andrebbe di
vederci oggi?”.
Liz
si mosse rapidamente come in preda a un moto di euforia
improvviso e incontrollato rispondendo: “Ce-certo! Certo che
mi va!” “Tu vivi
alla Villa del Patibolo, vero? Ti passo a prendere alle 20:00
allora.” “Ok... a
dopo allora.” disse la bionda poco prima di chiudere la
telefonata.
***
“Qualche
problema, Mello? Spero non ti sia cacciato di nuovo nei
guai.” disse L squadrando il suo secondo successore.
“Nessun
guaio stavolta.” “Allora perché mi stai
chiedendo di fare
una cosa così... strana?” “Vedilo come
un favore se vuoi. Mi servirà per
motivi... ehm... personali.” “Come vuoi, Mello. Non
ti preoccupare.”.
Il
biondo stava per uscire dalla stanza quando fu bloccato dalla
voce del detective.
“Ah!
Spero che prima o poi mi mostrerai la probabile ragazza che
ti spinge a questo.” “Ra-ragazza?”
“Suppongo che tu lo faccia per una ragazza,
non credo che tu voglia portare a cena nel miglior ristorante francese
di Death
City Matt o qualche mafioso dopotutto.”.
***
“Ehm...
Liz? Perché questa convocazione urgente?” chiese
Maka
preoccupata. “È successo qualcosa?”
chiese Tsubaki.
Patty
era intenta a disegnare giraffe, mentre Crona era
immediatamente andata a salutare Kid, così le uniche
veramente presenti erano
Liz, la meister dagli occhi di smeraldo e la giovane arma della casata
Nakatsukasa.
“Sì!
Sì! Non lo potreste nemmeno immaginare! Mi dovete
aiutare!”
esclamò la simmetrica pistola. “Che
cosa?” chiese Maka. “Stasera! Stasera devo
uscire con il ragazzo più bello che abbia mai visto! Mi
dovete aiutare! Devo
fare bella impressione!” rispose Liz tutto d'un fiato.
“Ok...
ci vorrà un po'... spero solo che Black*Star non combini
nulla nel frattempo...”. Maka rimase scioccata dalla reazione
dell’amica,
solitamente era lei ad occuparsi di curare il loro look ed ora invece
pretendeva che proprio loro se ne occupassero. La cosa era sospetta, la
maggiore delle Thompson non era mai stata così tesa per un
appuntamento,
evidentemente il ragazzo in questione doveva aver fatto breccia nel
cuore
dell’amica. Anche se un po’ controvoglia, la
piccola bionda accettò di aiutare
Liz a prepararsi per il suo appuntamento.
***
Quella
mattina Light aveva ricevuto uno strano messaggio: Misa gli
chiedeva di vederlo, forse era per una delle sue solite crisi
perché non si
vedevano abbastanza.
L'avrebbe
risolta subito.
Si
sarebbero visti all'interno del giardino della DWMA in
mattinata.
Quando
il ragazzo arrivò, la biondina era già
lì ad attenderlo.
“Misa?
Qualcosa non va?” le chiese col massimo della dolcezza di
cui era capace subito dopo averla salutata.
“Light!”
cinguettò lei. “A dire il vero... sì.
Da quando siamo
qui... insomma, già prima se ti vedevo era solo
perché ero obbligata a stare
all'interno del quartier generale! Adesso posso solo immaginare di
poterti
vedere... Non posso andare avanti così! Io voglio starti
vicina, voglio essere
importante per te...”.
Light
la fermò abbracciandola: “Tu sei
importante per me.”
le sussurrò fingendo magistralmente. “Misa, L
sospetta di noi, meno gli stiamo
intorno meglio è. Tu puoi evitarlo, ma io no. È
per questo che sono costretto a
non vederti.” disse per poi lasciarla livera di muoversi.
“Ma vedrai che non
appena potremo creare il nostro mondo... voglio essere al tuo fianco,
è per
questo che tengo tanto alla tua vita, Misa.”.
Bastarono
queste poche parole e un bacio per far sì che la
biondina si sciogliesse definitivamente e lo lasciasse senza fare
ancora
storie.
Il
castano, dopo averla abbandonata di nuovo, si stava dirigendo
soddisfatto verso l'interno della scuola quando fu fermato da una voce.
“Ehi
tu! Che cosa credi di fare?”. Si voltò
preoccupato, se
qualcuno avesse sentito la conversazione per intero avrebbe avuto le
prove
della sua colpevolezza in quanto Kira. Di fronte a lui c'era un ragazzo
dai
capelli celesti con una forma che ricordava vagamente una stella.
L'aveva
già visto, non aveva dimostrato di essere capace di
comprendere troppo, per cui si tranquillizzò.
“Qualche
problema?” chiese con gentilezza.
“Sì!
Chi era quella biondina?” chiese Black*Star con
aggressività.
“Quella? È la mia ragazza. E
quindi? Guarda che non mi sembra che sia qualcosa di illecito. O per
caso è altro che stai cercando?”
chiese con aria di sfida.
“Ho
visto come la tratti, tu non ci tieni davvero a lei! Perché
fingere in quel modo?! Non è tanto il tuo atteggiamento con
la bionda ad
irritarmi, ma il tuo modo di fare in generale! Tu non mi piaci affatto
e sappi
che quello che ho ascoltato lo terrò bene a
mente!” “Le mie relazioni sociali
le gestisco io, grazie per l'interessamento. Ora scusami ma avrei da
fare.”
disse Light infastidito voltandosi nuovamente. “NON OSARE
TRATTARE COSÌ IL
GRANDE BLACK*STAR, L'UOMO CHE TRASCENDERÀ GLI
DEI!” “Cosa?” chiese divertito.
“Tu saresti un dio?” aggiunse ridendo tra
sé e sé.
Bastarono
quell'intonazione così sicura e quelle parole per
mandare in bestia il giovane meister.
Bastarono
pochi secondi, il tempo di raggiungerlo, per colpire
duramente Kira.
Light
ragionò in fretta prima di passare al contrattacco. Lo
colpì
con forza nello stomaco senza dargli nemmeno il tempo di rendersene
conto.
***
“Beh,
allora che ne dici di quest'abito qui, Liz?” chiese Tsubaki
porgendo all'amica un meraviglioso abitino nero con tanto di spacco
sulla gamba
destra.
“Non
saprei... e se...” “TSUBAKI!” le
interruppe la voce di Soul.
“Soul? Che diamine fai alla villa del patibolo?”
chiese Maka incuriosita.
“Black*Star si sta azzuffando con uno dei nuovi
arrivati!”.
Pochi
secondi e Tsubaki era alla DWMA.
“Black*Star!”
esclamò afferrandolo per fermarlo.
“Tsubaki?
Scusami, ma adesso devo sistemare questo qui.” rispose
l'azzurro con rabbia nella voce. “Fa' quello che vuoi, non mi
troverai
impreparato.” rispose Light allo stesso modo.
“Light?”
li interruppe la voce di L. “Pare che tu stia facendo
parecchio rumore.”. “Ryuzaki?” chiese
Light con l'affanno. “Attirare così tanto
l'attenzione non rientra nei tuoi interessi, no?” chiese il
detective con una
sottospecie di sorrisino divertito. “Anche se può
essere una nobile causa
offrire dell'intrattenimento gratuito.” aggiunse appoggiando
il dito sulle
labbra incuriosito. “Però mi sono perso la parte
iniziale dello spettacolo, mi
potresti riassumere cosa è accaduto?”
“Non qui, Ryuzaki.” sbottò Light
rientrando con disinvoltura all'interno dell'edificio.
“Ops...
Credo si sia arrabbiato.” sorrise L divertito.
Note
delle autrici:
Black
Nana: Giraffa a tutti!
Any_:
Ehm... salve. Avete per caso visto il mio cd di K-ON? L'ho peeeerso!
ç_ç
Black Nana:
TU! FINISCILA DI PIAGNUCOLARE CAZZO!
Any_:
Nana, sei poco originale! Sei uguale a mio fratello!
Black
Nana: Guarda che l'illustre giraffa sottoscritta è troppo
cool.
*arriva
una losca figura vestita da maiale a bordo di un cinghialetto di nome
Botan*
Black
Nana: Un maialino! Un maialino simmetrico! Che bello!
Any_:
Ok, avevo promesso di non stupirmi più di nulla, ma questo
è il colmo!
???:
Puhi-puhi! Puhi! Tototodile!
Any_:
Ok... chi è che direbbe una cosa simile? Ga_chan? Ti ho
beccata... -.-"
Black
Nana: Ga_chaaaaaaaaaaaaan! *corre incontro a Ga_chan e l'abbraccia*
Ga_chan:
Fafaaaaaaaa! Povera me, speravo di passare inosservata...
Any_:
Ehm... la prima regola per passare inosservati è vestirsi in
maniera...
Black
Nana: SIMMETRICA!
Any_: ... No. -.-"
Volevo dire comune.
Black
Nana: A proposito di simmetria dobbiamo annunciare la simmetrica
vincitrice del nostro concorso. Ovvero Kiddina!
Any_:
Esatto! La soluzione era: 1 - Ryuk, 2 - Light, 3 - Liz! E ora Kiddina!
Puoi entrare nella Favcha Room!
Kiddina:
Finalmenteeeeeeee! E questa volta vedete di non rovinare il mio sogno
d' amore.
Any_:
Ok, ma non perdiamo tempo! *spinge Kiddina dentro la Favcha Room*
DENTRO
LA FAVCHA ROOM
Kiddina:
Speriamo che questa volta vada tutto bene...
Kid:
Tu... tu sei... PERFETTAMENTE SIMMETRICA! Tu... tu... sei la persona
simmetrica... che non mi hanno fatto incontrare l'ultima volta, tu sei
Hachi, il tuo nome significa 8, quindi sei simmetrica!
Kiddina/Hachi:
Grazie... *arrossisce* Anche tu sei simmetrico. *occhi sbrilluccicosi*
Kid:
Oh! E' il più bel complimento che mi potessero fare!
Kiddina/Hachi:
Devi sapere che... che... che... a me piace tutto di te! Persino quelle
tue buffe striscioline bianche!
Kid:
*si dispera* Quelle tre strisce asimmetriche sono la mia dannazione...
sono un rifiuto dell'umanità... sono un mostroooo! Sono un
relitto umano! Non sono degno di essere uno shinigami! PADRE!
Kiddina/Hachi:
Guarda che ti ho detto che mi piacciono... E poi non è vero
che sei un relitto... sei così bello... *occhi a cuore*
Kid:
Davvero? *si asciuga i lacrimoni*
Kiddina/Hachi:
Davvero davvero. *lo bacia*
FUORI
DALLA FAVCHA
Any_:
... Quindi è decisamente assurdo che tu sia qui. u.u
L:
Sono d'accordo.
Ga_chan:
*siccome i due sono troppo indaffarati a parlare si avvicina e
Gabba-choppa L con un manga di Host Club*
L:
*si volta con calma e aria tenebrosa* Che cosa significa questo,
ragazza vestita da maiale?
Ga_chan:
O.O Signore... lei mi deve chiamare... *urla con tutta l'aria che ha in
corpo* SIGNORA maiale.
L:
O.o
Ga_chan&Nana:
Tu sei un panda! Tu sei un panda! Un panda-pinguino!
Any_:
Mi sembrano Patty1 e Patty2. o.o E comunque, che c'è di male
nell'essere un panda?
Black
Nana&Ga_chan: Ahaaaaah! Ti piace il panda! Ti piace il panda! E
non lo vuoi ammettere!
Any:
Molto bene. Adesso, se proprio ci tenete, lo ammetterò.
*bacia L davanti a tutti*
Black
Nana: AHAHAHAHAH! CAZZO! SONO DIECI FOTTUTISSIMI CAPITOLI CHE CERCO DI
FARTI DARE UN BACIO A QUEL PANDA DEL CAZZO!
Ga_chan:
O.O *si sente in dovere di dire qualcosa* E CHE CAVOLO!
Tutti:
*fissano Ga_chan*
Black
Nana: *si para davanti a Ga_chan* Lasciatela stare... *voce demoniaca*
Se qualcuno la tocca verrà dissezionato in maniera
asimmetrica. Kid, non me ne volere. *voce normale*
Any_:
Uhm... passiamo alla preview, va!
Ga_chan:
Nel prossimo episodio siccome ci sarà una situazione che
avrà per protagonisti praticamente solo Mello e Liz stavolta
invece delle tre frasi ci sarà un indovinello.
"Cosa/chi
cambierà l'equilibrio a Death City e creare non pochi
problemi ai nostri protagonisti?"
[c]
Questo capitolo è stato offerto e sponsorizzato da:
HitoDango!
Le cose più kawaii
per te!
|
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Capitolo 10 *** Primo appuntamento!! La nascita di una nuova coppia? ***
Liz
era esattamente il tipo di ragazza con cui Mello non aveva mai avuto
a che fare.
Infatti
Mello ne aveva potuto osservare solo due generi: le prime erano
quelle femminili ma fin troppo delicate, le seconde quelle cui non
interessava nulla se non l'opportunità momentanea, insomma,
quelle
da una botta e via.
Eppure
Liz non apparteneva a nessuna di queste categorie: era femminile, ma
allo stesso tempo sapeva cosa voleva ottenere e come.
E
per di più era sconvolgentemente bella.
Soprattutto
con quell'abito che aveva indossato per il loro appuntamento.
Aveva
scelto un abitino nero semplice che metteva in risalto le sue forme,
con un coprispalle sempre nero ma trasparente.
Dopo
averla vista, il ragazzo non poté trattenersi dal dire:
“Caspita!
Sei uno schianto!”.
Liz
aveva perso molto tempo per scegliere l'abbigliamento per quella
sera, ma a quel che pareva aveva scelto bene.
“Grazie...
Anche tu stai molto bene vestito così.”
mormorò un po'
imbarazzata.
Mello
aveva una camicia bianca e jeans scuri. Semplice ma efficace.
Stava
per rispondere alla ragazza quando una vocina femminile intervenne:
“Sorellonaaaa! Dove stai andando?”. Liz assunse
un'espressione
che poteva riassumere tranquillamente buona parte delle emozioni
umane per poi rivolgersi alla ragazza bionda che le si stava
avvicinando: “Patty? Che... che ci fai qui?!”
chiese
nervosamente. “Non dovevi stare con Kid stasera?”
“Ma
sorellona! Kid pensa a Crona-chan e mi dice di lasciarlo stare che
rovino la simmetria...” “Ok. Kid merita di essere
picchiato.”
“Simmetricamente però, sennò poi si
dispiace troppo.” disse la
minore delle Thompson annuendo. Improvvisamente si rese conto della
presenza di Mello. “Oh! Sorellona! È il leoncino
di cui parlavi!
Ciao leoncino!” disse abbracciando il ragazzo sempre
più
perplesso. “Ehm...” “Allora? Quando sposi
la sorellona? Non
troppo presto sennò poi mi mancherà!”
“PATTY!” esclamò Liz
istericamente. “Che... che ne dici di tornare dentro? Su, di'
a Liz
che se non ti fa compagnia, puoi trasformare la sua stanza simmetrica
come la tua asimmetrica. “Ooook! Allora vado sorellona
giraffa!
Ciao leoncino!” disse allegramente Patty tornando dentro casa.
“Era
tua sorella?” chiese Mello perplesso. “Ah... ehm...
sì. S-scusa
per l'intrusione...” “Non importa.” Il
ragazzo sorrise con
disinvoltura per poi prenderle la mano: “Vieni. Stasera
sarò il
tuo cavaliere!” disse conducendola via.
“Allora
dove andiamo, Mel?” “Beh... ti piace la cucina
francese?”. Liz
non poté fare a meno di compiacersi mentalmente per la
scelta. Si
trattava di qualcosa di raffinato e per nulla scontato.
***
Il
Deathourant era decisamente affollato quella sera, ma la cosa
sembrava non turbare Mello.
Liz
si chiedeva se sarebbero davvero riusciti a mangiare e l'idea di
dover aspettare per ore non le piaceva per nulla.
Inaspettatamente
il ragazzo le disse di seguirlo, portandola vicino a una porta
nascosta. La aprì e apparirono delle scale a chiocciola che
percorsero in silenzio, sino ad arrivare a una meravigliosa terrazza
sul tetto del ristorante.
Vicino
alla parte più panoramica c'era un tavolo apparecchiato per
due.
Liz
era senza parole.
Nessuno
era mai arrivato a tanto per lei.
“Caspita...”
mormorò senza riuscire ad aggiungere altro.
Cavoli...
L ha fatto davvero un ottimo lavoro... pensò
il biondo compiacendosi della sua trovata.
“Spero
che tutto questo sia di tuo gradimento.” disse poi alla
ragazza con
un timido sorriso. “Certo che lo è... È
fantastico!” disse la
ragazza riprendendosi.
Mello
le passo un braccio attorno alla vita accompagnandola fino al tavolo,
lasciandola per spostarle la sedia. “Si accomodi
signorina!” “Che
galanteria...” disse lei in un sorriso divertita.
Anche
il ragazzo si accomodò.
In
quei pochi istanti Liz si incantò a fissarlo. Sembrava
così
perfetto con quelle luci soffuse e quel sorriso così
luminoso...
“Liz?
Tutto bene? Ti vedo pensierosa...” chiese lui accorgendosene.
“Eh?
Ah no! Va tutto benissimo! È perfetto. Adoro questo posto
anche se
ci sono venuta pochissime volte.” “Come
mai?” “Beh... sai,
ristoranti del genere non sono propriamente roba da tutti i giorni.
Sono più roba da coppiette innamorate.”
“Insomma iniziamo sotto
i migliori auspici.” disse Mello provocandole una risata.
***
“Prego,
volete ordinare?” “Ah... sì. Per me del
caviale e per la
signorina un soufflé.” “Da
bere?” “Va bene dello
champagne.”.
Il
cameriere elegantissimo del locale si allontanò rapidamente
mentre
Mello riprendeva il discorso da dov'era stato interrotto.
“Insomma,
inizierò domani nella sezione Crescent Moon.”
“La Crescent Moon?
Ma è anche la mia!” esclamò Liz
incredula. “È ufficiale: sono
decisamente fortunato. Tu piuttosto, tu e tua sorella siete le armi
del figlio di Shinigami, in teoria non avreste bisogno di frequentare
la scuola.” “Infatti, però vedi... In
realtà io e Patty non
avevamo mai frequentato una scuola prima, siamo cresciute in mezzo
alla strada e lì abbiamo imparato tutto ciò che
sapevamo prima di
arrivare qui. Tu invece devi aver frequentato un istituto piuttosto
prestigioso, sembri una persona molto colta.” “Beh,
sì, se così
si può definire la Wammy's House...”
“Wammy's House? Non l'ho
mai sentito, dov'è?” “È un
orfanotrofio in Inghilterra a
Winchester.” “Orfanotrofio?” Liz a quella
parola si sentì
improvvisamente inopportuna, come se avesse toccato un tasto
sbagliato, come se avesse rischiato di rovinare l'intera serata.
“Mel,
s-scusa, non...” “Non ti preoccupare. Non hai detto
nulla di
male, non c'è bisogno di scusarsi. Se non ci fossi stato
molto di
quello che sono non ci sarebbe, non sarei neanche qui in effetti. Ne
è valsa la pena solo per poterti vedere stasera.”
sorrise il
ragazzo cambiando il centro dell'attenzione con grande
abilità.
“Ma
dai! Adesso non fare l'adulatore!” sorrise Liz rassicurata.
“Dico
sul serio! Io non mento mai. Almeno non su questo. Se non lo pensassi
non parlerei nemmeno.” “Vero. Logica
ferrea.”.
Dopo
poco arrivò nuovamente il cameriere che portò
loro ciò che avevano
ordinato da mangiare e lo champagne.
Immediatamente
Mello ne versò due bicchieri per poi brindare. “A
cosa brindiamo?”
chiese Liz ridendo. “A ciò che vuoi.”
“Uhm... Ok! Allora
brindiamo a questa sera, ti va?” chiese la ragazza arrossendo
leggermente. “Certo. Allora a stasera!” sorrise
Mello sollevando
il bicchiere e facendolo scontrare con quello della ragazza.
***
Liz
stava tranquillamente passeggiando con Mello sulla via del ritorno
alla Villa del Patibolo.
Alla
ragazza girava un po' la testa, probabilmente era per lo champagne
che aveva bevuto (o forse era solo per il sorriso di lui?).
Di
certo non si aspettava che uno capace del turpiloquio con cui l'aveva
incontrato, sarebbe anche stato capace di tanta dolcezza.
Adesso
stava tornando verso casa e si godeva ancora un po' la sua presenza,
continuando a parlare un po' di tutto.
Non
era neanche troppo sicura di che argomento stessero parlando.
Solo
di una cosa lo era davvero: con Mello non era finita là.
L'avrebbe
rivisto.
E
il più presto possibile.
Quando
finalmente giunse alla Villa del Patibolo le era sembrato che il
tempo fosse passato un po' troppo in fretta, ma andava bene anche
così.
Aprì
la borsetta e afferrò le chiavi della grande porta che aveva
davanti, il tutto con molta calma, quasi come per guadagnare tempo.
“Allora...
spero di rivederti.” sorrise poi timidamente. “Lo
stesso vale per
me.”.
Sorrise
ancora, mentre si voltava per infilare le chiavi nel buco della
serratura.
“Ah...
Liz?” si sentì chiamare.
“Sì?”
disse voltandosi.
Neanche
il tempo di mettere a fuoco l'immagine di chi l'aveva chiamata che si
trovò le labbra di Mello appoggiate alle sue.
Un
bacio a fior di labbra.
Un
bacio rubato.
Dopo
pochi secondi Mello si staccò e le sorrise sussurrandole
semplicemente: “Buonanotte, Liz.”.
Alla
bionda sembrò essere accaduto troppo in fretta, quasi non
aveva
avuto il tempo di rendersi conto di ciò che le era appena
successo!
Quando
lui già si era allontanato si sfiorò le labbra
con un dito
arrossendo.
Era
andata esattamente come sperava.
***
Matt
aveva studiato che il rapporto del modo di parlare di Mello era 1:1
(una parolaccia in ogni frase) eppure da quando aveva visto quella
biondina della festa pareva essere cambiato a 1:5 (una parolaccia
ogni cinque frasi).
Strano.
“Ehm...
Mel?” chiese un po' preoccupato all'amico tornato da poco
dall'appuntamento.
“Che
c'è?”.
Prima
frase.
“Niente...
sei strano da un po'...” mormorò intimidito.
“Essere
di buon'umore per te è strano?”.
Seconda
frase.
“No...
ovviamente no...” disse sempre più preoccupato.
“Piuttosto
tu, Matt, che hai combinato mentre ero via?”.
Terza
frase.
“Niente
di che... le solite cose... Ma sicuro che sia andata bene?”
chiese
sapendo che quando a Mello le cose andavano bene, la notte non la
passava nella stanza, ma in compagnia di qualche ragazza troppo
formosa.
“Ti
ho detto di sì.”.
Quarta
frase.
“Ma
allora come mai...?” “INSOMMA MATT! CHE CAZZO
VUOI?!” urlò
spazientito.
Quinta
frase.
Esattamente
come nei calcoli.
_____________________________________
Note
delle autrici:
Any_:
Bonsoir! Comment ça va?
Black
Nana: Che cazzo di lingua è questa?
Any_:
-.-" Chiamasi Francese.
Black
Nana: E scusami, non lo conosco il Francese. Io conosco un pochino
l'Italiano, in maniera decente l'Inglese e il dialetto.
Any_:
Beh, io so l'Inglese, l'Italiano, lo Spagnolo, il Portoghese e qualche
parolina di Tedesco e Giapponese. ^-^
Black
Nana: ... Non stiamo qui a insegnare le lingue alle giraffe.
Any_:
Che strano modo di dire... Cooomunque mia cara, dato che nessuno ha
neanche tentato di risolvere l'indovinello sai che ti dico? Ti ho
preparato una sorpresa nella Favcha!
Black
Nana: Sì sì! Sopresa! Giraffa sorpresa! Giraffa
sorpresa!
Any_:
Sì... sarà divertente! *le apre la porta della
Favcha*
Black
Nana: Yeeeeeeeeeeeeeeh! *entra nella Favcha saltellando*
NELLA
FAVCHA ROOM
Black
Nana:
Heilàààààà!
C'è qualcuno? Che bello incontrerò il mio prete
preferito. *a bassa voce* Tanto sarà quella la sorpresa di
Any...
*parte
una musica a palla rimbombante*
Black
Nana: Che bello! E' lui!
*passa
uno shinigami*
Black
Nana: *riconosce lo Shinigami come Ryuk* Ziettooooooooooooooooooo!
Muovi il culo e vieni qui!
Ryuk:
Ehilà! Ciao Nana! *va da lei* Che c'è? Hai una
mela?
Black
Nana: Facciamo così: Dimmi che hai intenzione di fare e poi
te la do! Ci stai?
Ryuk:
Io? Any mi ha detto che potevo organizzare una festa qui...
Black
Nana: Molto bene! Partecipo anch'io se non ti dispiace... Ah! Ti
consiglio di scegliere un DJ se vuoi animare la festa...
Ryuk:
Ma il DJ c'è già! Eccolo! *indica Justin*
Black
Nana: *si precipita in un angolo nascosto per cambiarsi e una volta
pronta si avvicina a Justin*
Justin:
*muove la testa a ritmo*
Black
Nana: Inizia a ballare con Ryuk e altri due o tre Shinigami, sperando
di attirare l'attenzione del prete*
Justin:
*la guarda senza parlare*
Black
Nana: *Si avvicina e saluta con la mano*
Justin:
*osserva la figura di fronte a lui e ricambia il saluto con la mano*
Black Nana: *sorride e gli rivolge la parola* Bella Musica,
complimenti! Sei un ottimo DJ!
Justin:
*ricambia il sorriso e attraverso la lettura delle labbra capisce di
aver ricevuto un complimento e risponde urlando, visto che ha le cuffie
con la musica ad altissimo volume* Sono contento che ti piaccia,
peccato che non sia il mio genere musicale preferito!
Black
Nana: E quale sarebbe il tuo genere musicale preferito?
Justin:
Rock! *sorride*
Black
Nana: *ricambia il sorriso* Anche a me piace moltissimo il rock!
Any_:
*entra alla festa imbucandosi trascinandosi dietro L*
L:
*si guarda intorno a disagio* Sei sicura che possiamo entrare qui?
Any_:
Uhm... No! E' questa la cosa divertente! Andiamo!
Ryuk:
Ehi Any! Che fai qui?
Any_:
Shhhhh! Se Nana sa che sono qui mi ammazza! Se le dici qualcosa niente
mele, chiaro?! Dai, Aki, andiamo! *si getta nella mischia
trascinandoselo dietro*
Ryuk:
Ok! Andate! Hey però mi dovete pagare con due mele rosse!
Any_:
Uffa... dopo! Ora lasciami stare!
Ryuk:
Fate pure i piccioncini, piccioncini! *se ne va sghignazzando*
Black
Nana: Perché non cambi un po' la musica, credo che
renderesti l'atmosfera più festaiola, tu che pensi?
Justin:
Hai ragione! *cambia musica e passa a del buon rock* Adesso che te ne
pare?
Black
Nana: Perfetto!
Justin:
*rivolto agli Shinigami* Signori! Alziamo il volume della festa? Che ne
dite? *fa l'occhiolino a Nana*
Tutti
gli Shinigami:
Sììììììììììììììììììì!
Black
Nana: Purtroppo il mio tempo sta per scadere, però mi
farebbe piacere rivederti...
Justin:
OK! Prometto che ci vedremo di nuovo, organizza un'altra festa e io ti
faccio da DJ!
Black
Nana: Contaci! *si avvicina a lui e gli da un bacino sulla guancia*
L:
Quel tipo mi ricorda sempre di più Yagami...
chissà cosa farebbero se si incontrassero...
Any_:
*gli getta le braccia intorno al collo in maniera molto confidenziale*
Ma non riesci a non pensare a Light per cinque minuti?
L:
Scusami, ma è difficile dimenticarlo...
Any_:
Ho capito... tocca a me fartelo dimenticare... *lo bacia*
FUORI
DALLA FAVCHA
Any_:
Ecco gente, se volete partecipare a feste simili almeno provateci a
risolvere gli indovinelli che vi facciamo!
Black
Nana: Giraffa!
Any_:
Eeeecco. Per una volta concordo. Per cui questa volta torniamo alle
solite tre frasi da indovinare! >.<
Black
Nana: Giustissimo!
1 -
Sì, effettivamente essere dei serial killer implica molto
tempo.
2 -
Per lui il gioco o si svolge in un certo modo oppure fa di tutto
perché vada come vuole.
3 -
Va tutto a meraviglia. Ma andrebbe ancora meglio se stasera uscissi di
nuovo con me.
Any_:
Provate come al solito a indovinare chi dice queste frasi e non
perdetevi il prossimo party di zio Ryuk!
Black
Nana: Concordo con Any! Non perdeteveli! Beh se proprio li perdete ne
approfitto io... hihihi! xD Scherzo ovviamente! Vi aspettiamo per
tantissimi altri party!
[c] Questo capitolo
è stato offerto e sponsorizzato da:
Il film tratto dalla
celebra leggenda della stella marina!
|
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Capitolo 11 *** Le grandi avventure di 625 ***
Quel
lunedì era il primo giorno di scuola per i nuovi arrivati
alla DWMA.
Gli
occhi degli studenti della Crescent Moon non la smettevano di
squadrarli incuriositi.
Light
Yagami sapeva benissimo che sarebbe bastato pochissimo per
farlo esplodere di nuovo, così attese che fosse Black*Star a
sedersi per primo
per poi posizionarsi dal lato opposto dell'aula.
Pareva
che l'azzurro fosse pienamente d'accordo col modo di fare
del fastidioso Yagami, così non gli rivolse la parola e si
limitò a fissarlo in
cagnesco.
“Ehi
Ryuzaki!” esclamò Mello non appena
individuò il detective.
Senza neanche attendere risposta si sedette vicino a lui con fare
confidenziale.
“Dimmi,
Mello.” rispose L con noncuranza. “Senti,
vorrei
ringraziarti per ieri...” “Non ti preoccupare, non
è cosa da tutti i giorni
obbligare il catering di un ristorante ad allestire un tavolo sul
terrazzo. È
stato divertente dopotutto.” “No, devo ricambiare
in qualche modo.”.
L
improvvisamente si voltò a fissare il suo successore.
“Mello?”
“Sì?” “Sei troppo...
normale.” “In che senso?”
“Niente
turpiloqui, niente urla insensate... non sono abituato. Così
mi metti a
disagio...” “Cazzo, Ryuzaki, mi stai prendendo in
giro?” chiese il biondo non
sapendo che pensare.
Inaspettatamente
L rise a bassa voce.
L
che rideva?
Era
vicina l'apocalisse.
“Credo
di sì.” rispose il detective poi.
“Ehm... allora dicevo...
Ci sono! Ryuzaki! Che ne diresti se per ricambiare tu facessi uscire
con la
bionda coi codini? Alla festa ho notato che la trovavi
interessante.”.
A
queste parole L si voltò a squadrare il suo successore:
“Mello,
non è che la trovi interessante in quel senso, semplicemente
ha un cervello
niente male, potrebbe rivelarsi una valida collaboratrice al contrario
qualcun
altro che so io.” “Bene, allora ti darò
l'opportunità di confrontarti
intellettualmente con lei. Non c'è problema! Cazzo, fidati
di me una buona
volta!”.
***
“Sei
tu Maka Albarn?” chiese Mello prima dell'inizio delle lezioni
alla giovane Meister.
“Eh?
Sì. Sei uno dei nuovi arrivati?” chiese la
biondina
amichevolmente. “Sì, mi chiamo Mello. Senti un
po', dato che sei così brava a
scuola non è che ti andrebbe di aiutare a studiare un mio
amico? So che sei la
prima della classe, dopotutto.” “Un tuo
amico?” chiese Maka sorpresa. “Sì,
precisamente mi riferisco a quel ragazzo seduto... insomma,
accovacciato sulla
sedia.”.
***
“Cazzo!
Hai visto Ryuzaki? La biondina si è convinta abbastanza
facilmente, così potrete fare quei fottuti compiti
insieme.” “Mello? Il linguaggio.”
“E cazzo Ryuzaki! Prima mi dici che ti senti a disagio se
parlo normalmente,
poi se parlo come mio solito mi dici che devo smettere! Vuoi prendere
una cazzo
di decisione?” “E d'accordo Mello, parla come cazzo
ti pare, per dirla
come te.” disse L ridacchiando.
Strano.
Doveva
essere di ottimo umore quel giorno.
***
“Mel?”
sorrise Liz andandogli incontro durante l'intervallo. “Liz!
Ciao...” rispose il biondino colto alla sprovvista.
“Beh? Qualcosa non va?”
chiese lei un po' preoccupata. “Va tutto a
meraviglia.” rispose Mello
avvicinandosi. “Ma andrebbe ancora meglio se stasera uscissi
di nuovo con me.”.
Liz
si sentì sollevata, per un istante aveva avuto paura che
avesse fatto qualcosa di sbagliato.
“Non
perdi neanche un secondo tu, eh?” gli sorrise lei
rassicurata. “Non se si tratta di te.” le rispose
il ragazzo sorridendo a sua
volta. “Però stavolta devi essere sportiva, ti ho
preparato una sorpresina.”.
***
Gli
inviti di Mello erano occasioni che non si potevano rifiutare.
Nel vero senso della parola.
Il
perché era abbastanza semplice da indovinare, conoscendo un
tipo come il biondino.
“Matt?”
“Che c’è?” “Hai
degli impegni?” “Ehm… dovrei superare il
livello 98 di quel videgioco. Sono 108 in totale! Non avevo mai avuto
tante
difficoltà in un videogioco. Ne mancano solo 10 e
avrò terminato il gioco più
difficile a cui io abbia mai giocato!”.
Mello
non gradì molto la risposta dell’amico dagli occhi
celati
dai soliti grandi occhialoni arancioni.
“Ascoltami
bene, brutto idiota, i tuoi cosiddetti impegni non sono
minimamente paragonabili a quello che dovresti fare stasera. Ti giuro
che se mi
rovini di nuovo la posta ti ritroverai un simpatico buco in mezzo alla
fronte
amico mio. Non credo ti interessi diventare Polifemo, vero
Matt?” disse il
biondo scandendo bene ogni singola parola.
“Ma…
ma io… ti ho detto che sono occupato!”
“Matt? Ora mi sto
incazzando. Stappati quelle fottute orecchie: ho bisogno del tuo aiuto!
Possibile che tu non l’abbia ancora capito?! Io avrei un
appuntamento, ma c’è
un piccolo problema che rischia di far saltare tutta la mia serata. Per
questo
ho bisogno di te!” disse forzandomi a mantenere una certa
“calma”.
Dopo
pochi secondi aggiunse: “Ah, e il mio problema è
un problema
giallo, con strane macchie marroni e buffe corna di forma
indefinita.” “…
Pikachu?”.
Mello
sbiancò e rise istericamente.
“Ahah…
Pikachu. Pikachu! SONO LE FOTTUTE GIRAFFE DEL CAZZO!”
“Oh…
che cosa tenera Mello. Da quando ti interessano degli animali
così graziosi? È
una cosa… come dire… dolce! Non è nel
tuo stile, a cosa è dovuto questo tuo
interessamento?”.
Il
giovane dagli occhi di ghiaccio senza neanche rispondere spinse
l’amico contro il muro della stanza stringendogli la mano
destra al collo e
spingendogli la pistola contro la tempia con la sinistra.
“Ascoltami
attentamente, non lo ripeto più: NON ME NE FOTTE UN
CAZZO DI QUELLE FOTTUTE GIRAFFE! COME CAZZO TI È SALTATO IN
QUELLA FOTTUTA
TESTA DI CAZZO CHE TI RITROVI DI PENSARE CHE UNO COME ME SI POTESSE
INTERESSARE
A QUELLE STUPIDE BESTIE?!” dopo l’urlo terrificante
si calmò e con un mezzo
sorriso di compiacimento aggiunse: “Io sono un leone e sono
il re della savana.
Le giraffe sono solo delle prede per me. È tu sei il
prossimo della mia lista.
Azzardati a pensare solo un’altra volta una cosa del genere
e, te lo giuro, ti
ritroverai come un ciclope. Solo che un ciclope ha un solo occhio, tu
te ne
ritroverai un terzo al centro di quella tua brutta testa di cazzo che
ti
ritrovi. Possibile che a vent’anni non ti riesca di capire
una cosa così
semplice?! Fott…” prima di terminare la frase il
leoncino ebbe uno strano
flash, ovvero una voce pandosa che diceva: “Mello? Il
linguaggio, cortesemente.
Moderati, altrimenti sarò costretto a
diseredarti.” e come se non bastasse
seguì una flebile voce che vagamente ricordava quella di un
maledetto cagnetto
bianco di sua conoscenza: “Mello… se continui
così perderai il tuo posto e non
mi supererai mai.”.
Al
che il biondino emise una sottospecie di ringhio sommesso, che
terrorizzò ulteriormente il rosso. Dopo pochi secondi
lasciò la presa sul collo
del povero Matt e cominciò ad allontanarsi verso la porta.
“Un’altra
cosa: quei dannati animali, Pikachu o come cazzo si
chiamano, non interessano a me, ma alla tua piccola compagnia di
stasera. E
un’ultima cosa: non accetto obiezioni. Penso di essere stato
abbastanza chiaro,
no Matt?” disse infine sbattendo la porta.
Nel
corridoio prese un respiro di sollievo: “Fot…
Dannate giraffe.
Mi stanno creando troppi problemi.”
***
Alla
villa del Patibolo, nella camera da letto della maggiore
delle sorelle Thompson regnava il caos. I problemi che tormentavano la
giovane
era tanti e tutti piuttosto complessi da risolvere. Prima di tutto
c’era da
risolvere la questione Patty. La piccola bionda non poteva essere
lasciata da
sola in casa, in quanto rappresentava un pericolo di proporzioni
inimmaginabili. L’unica volta in cui era rimasta sola in casa
aveva quasi
rischiato d’incendiare la residenza dell’erede del
Sommo Shinigami e di
distruggere l’armadio della sorella. Da quel momento Liz e
Kid di comune accordo
avevano deciso che in caso di uscite serali uno dei due sarebbe dovuto
restare
a casa. La soluzione più comoda sarebbe stata quella di
trovare una
baby-sitter, ma chi avrebbe accettato di fare la guardia a una
sedicenne
pistola magica fissata colle giraffe e con i videogiochi? Praticamente
nessuno
conoscendo la vivacità della piccola Thompson. Liz si
tormentava da ore su come
riuscire a gestire sua sorella e l’appuntamento col ragazzo
che le faceva
girare la testa e battere forte il cuore, come mai prima
d’allora. Fu una
telefonata improvvisa a migliorarle l’umore ed il pomeriggio.
“Ehi
Liz! Sono io, Mel! Ascoltami ho trovato una soluzione per
stasera! Siccome so che Patty non può stare da sola ho
proposto al mio compagno
di stanza, nonché il mio migliore amico, di prendersi cura
della tua sorellina
per questa sera! Ti piace l’idea? Ti assicuro che
è molto affidabile!”. La
bionda accettò immediatamente la proposta e
rassicurò il giovane dagl’occhi di
ghiaccio che si trovava dall’altro capo del telefono che
avrebbe rispettato le
consegne dell’appuntamento.
***
Dopo
la confusione e il caos che avevano regnato il giorno prima
nella camera della morte, Shinigami aveva sentito un irrefrenabile
desiderio di
calma e pace, tale da portarlo a convertirsi totalmente alla filosofia
zen.
Calma,
pace ed ordine. Soprattutto la calma lo aveva attratto di
quella filosofia così consona ad un Dio della morte sui
generis. Dopotutto era
prevedibile dati i problemi del preside: infatti quotidianamente gli
toccava
impedire che il suo miglior professore dissezionasse il suo partner e
che a sua
volta quest'ultimo trascorresse le sue intere giornate al Chupa Cabras
a
dilettarsi in compagnia di Blair e delle sue colleghe. Inoltre aveva
ogni
giorno a che fare con le crisi di simmetria del suo adorato figlio che
lo
impensierivano non poco.
Quel
giorno gli sarebbe servita tutta la calma possibile.
Nella
Death Room quella mattina si trovavano le due menti più
geniali e brillanti della Shibusen.
Brillanti
e geniali allo stesso modo, simili nella forza d'animo e
nella convinzione nelle proprie idee, eppure quei due non riuscivano a
sopportarsi.
Simili
e diversi.
Una
differenza così lieve eppure così abissale.
Shinigami
avrebbe dovuto evitare le violente scaramucce dei due e
fare il possibile per trovare un compromesso affinché quei
due accettassero di
collaborare.
“Carissimi
figlioli! Vi chiederete come mai vi abbia fatti alzare
così presto per venire nella mia adorabile stanzetta.
Dunque, la questione è
mooooooooolto molto semplice. Vorrei che collaboraste...”
“Cosa?!”
“Impossibile. Le statistiche dicono che la nostra
capacità collaborativa è pari
all'1,7%.” “Carissimi figlioli... le statistiche
non servono a niente! Superate
le divergenze, aprite il vostro spirito alla calma e all'ordine... e
vedrete
che troverete la pace. E riuscirete a collaborare!”.
“Anche
solo tentare di collaborare con un mio sospettato è
decisamente inutile. Soprattutto trattandosi di questo
individuo.”
“Lo
stesso vale per me. Collaborare con te è praticamente
impossibile
visto che sei convinto che io sia Kira. Invece di mettere al primo
posto la
vera ricerca di questo killer ti fai prendere dai tuoi pregiudizi nei
miei
confronti e non fai altro che riversarmi addosso il tuo odio, il che
è
decisamente inutile ai fini delle indagini.”
“La
vera cosa inutile sarebbe allontanarmi per cercare una persona
che in realtà sei tu. Sarebbe una perdita di tempo, non
credi, Light?”
“La
perdita di tempo è cercare di farti capire che io non sono
Kira, ma soprattutto farti mettere da parte il tuo stupido odio e il
tuo ego.”
Shinigami
tentò di intervenire: “Ragazzi... fate un bel
respiro e
cercate di moderarvi. La violenza verbale non porta a
nulla...”.
Il
detective e il sospettato ignorarono totalmente il dio della
morte.
“Cosa
c'è Yagami? Non avrai mica paura? Se non sei colpevole
perché scaldarsi tanto? Dopotutto se hai così
tanta fiducia nella tua innocenza
basterebbe fare silenzio e farsi da parte.”
“Non
mi farò mai da parte! Farmi da parte significherebbe
ammettere che sono colpevole, il che ti renderebbe solo felice.
Dopotutto non è
quello che vuoi, Ryuzaki? Se collaboro a queste indagini non
è solo per cercare
di aiutare mio padre...” “... Ma anche per trovare
un alibi e cercare di
portarmi fuori strada, giusto, Kira?” “Io non sono
Kira e non lo sono mai
stato! Non è questo il mio obiettivo, voglio solo dimostrare
che sono
innocente. Voglio arrivare alla verità quanto lo vuoi tu,
solo che a te
interessa soltanto concludere che io sia Kira e sbattermi dentro. Solo
se
dovesse accadere questo tu saresti felice, caro L.” disse
Light avvicinandosi
minacciosamente. “Fino a prova contraria, un innocente non si
prende gioco
delle persone come fai tu sfruttando Amane. Devo ammetterlo, non sei
niente
male come attore, fin troppo bravo, ma con me non funziona. Anche io
sono un
bravo attore, Yagami, e riconosco chi cerca di imitarmi.”
“Come, prego?” chiese
Light con un ringhio.
“Ho
detto: riconosco chi cerca di imitarmi.” ripeté L
sottolineando ancora di più le ultime parole.
Light
non aspettò più neanche un secondo per colpirlo
con un
violento pugno sul volto. L reagì immediatamente chinandosi
all'improvviso e
sferrando un potente calcio utilizzando le tecniche della capoeira.
“Mi spiace,
ma sono costretto a farlo! Shinigamiiiiiii Chop!”. Il dio
della morte aveva
cercato di sedare pacificamente la rissa tra “il
panda” e “la volpe”, ma i suoi
tentativi erano miseramente falliti, così si era ritrovato a
doverli separare
con un potente Shinigami Chop. Il “panda” dopo
essere stato colpito congedò dalla
Death Room senza proferire parola alcuna.
***
“Hic!
Hic!” cominciò uno sbandato shinigami appena
arrivato nella
Death Room. “Ehi cugino! Guarda che ho portato!”
“Scusami, Ryuk, il panda e la
volpe stavano litigando proprio qui. Non sono molto
dell’umore, devo trovare
una soluzione. Chiederò aiuto a Kid. È tanto che
non passiamo insieme una
giornata padre-figlio.” “Oh… mi son
perso una scena molto divertente, ahahah! E
tu sai dov’è andato?”
“Chi?” “Light! La volpe! No?”
“È andato via…”
“Allora…
HIC! Lo cerco… HIC!” disse allontanandosi con
strane creature al seguito.
***
“Ehi
Light… HIC! Ti ho trovato! HIC! Dove ti eri
cacciato?” “Ryuk,
al momento non ho tempo da perdere con le tue idiozie. Comportati bene
e avrai
una fornitura di mele illimitata.” “Ma
Light… sei sempre occupato, dovresti
divertirti di più. Prendi esempio!” disse mettendo
in braccio al giovane Kira
uno strano esserino giallo dal naso rosso.
“Vuoi
un sandwich?” chiese cacciando un piatto pieno di panini.
“C’è con la mortadella, col prosciutto,
col pollo al curry, con la salsa
barbeque, col salame, con le salsiccie!”
“Ehm… Ryuk, cos’è?”
“Oh, lui? Lui si
chiama 625, Reuben per gli amici! Me l’ha prestato mio zio
Jumba insieme a
questi altri!” disse tirando fuori altri due esseri: uno
bluastro con un
gonnellino hawaiano e un altro di colore giallo.
“Lui
è Sparky, si diverte a far saltare la corrente! Sai che
buffo, Light, se salta la corrente durante le lezioni?” disse
Ryuk indicando
quello giallo chiaro. Per tutta risposta quello bluastro si mise al
centro
della stanza cantando una canzoncina che faceva più o meno
così: “I laila au
k’ila no malihini ohana welcome cousins
come on by aloha komo mai! MAKA MAKA!”
Light
squadrò da capo Ryuk: “Ryuk, ce ne sono
altri?” “Oh, sì!
Veramente questi non me li ha dati mio zio, questi si sono uniti
durante il
viaggio! Cercavano un leone…” disse portando
avanti un facocero e una suricata.
“Hakuna
matata… ma che dolce poesia…”
cominciò uno dei due.
“Scusami,
Ryuk… ma se cercavano un leone… perché
diamine li hai portati
qui?” “Perché mio cugino dice sempre che
Mello è un leone, allora li volevo
portare da lui! HIC! Però ti ho trovato e volevo rallegrarti
un po’. Hai sempre
quel muso lungo, prendi la vita con più Hakuna Matata!
Altrimenti Misa-Misa ti
lascia e finirai per fare un favore a L!”
“Ryuk…
tu e i tuoi amici
potreste uscire?”
***
“Vuoi
un sandwich?”
L
era particolarmente
incuriosito da quello strano essere.
“Ho
sandwich di tutti i
tipi! Ho la mortadella, il salame…” “Non
hai qualcosa di dolce?” “Sì! Marmellata
di fragole!” esclamò l’esserino dandogli
un panino.
L
lo prese con sole due
dita mormorando: “Questo sarebbe piaciuto a qualcuno di mia
conoscenza…”
***
“Vuoi
un sandwich?” “Non
so come comportarmi con i sandwich…”
“CAZZO LI VOGLIO IO! DOVE LI HAI?!” “Ne
ho
di tutti i tipi: col prosciutto, col salame, poi un tizio mi ha chiesto
di
farlo con la marmellata! Ho anche il burro d’arachidi! Ti
interessa?” “Sì!
Dammene una dozzina!” “In arrivo!”
***
“Questo
esserino
microscopico e giallo vuole sfidare in velocità un dio come
me? Sono troppo big
per perdere!” aveva detto Black*Star prima di iniziare la
gara, ma dopo soli
cinque minuti dovette ricredersi.
A
Soul non era andata
diversamente, così i due iniziarono a inseguire il povero
Sparky con intenti
omicidi.
“Ehi
ragazzi, che state
combinando?” chiese Maka appena arrivata. Sparky ne
approfittò immediatamente
saltandole in braccio: “Mi vogliono picchiare. Sono stati
cattivi con me.
Proteggimi!” disse fingendo una lacrima.
“Ah
sì? Chi è stato a
darti fastidio piccolino?” “Uno coi capelli a
stella azzurri e uno squalo coi
capelli bianchi.” “Ora ci penso io: SOUL!
BLACK*STAR! QUI SUBITO!”. I due
diretti interessati si presentarono alla velocità della luce
al cospetto della
bionda. “Voi due… IDIOTI!” disse
regalando un calcio magistrale nello stomaco.
“Cosa
sta succedendo
qui?” chiese L appena arrivato. “Quei due idioti
hanno infastidito questa
strana creaturina. Sono proprio due immaturi. Non come te, Ryuzaki. Tu
sei una
persona molto diversa, con te si può avere una conversazione
decente.” Disse la
bionda allontanandosi con L.
“Hai
preso un bel palo,
eh?” ghignò Black*Star. “…
Sta’ zitto, idiota.”
Un
colpo secco annunciò
lo svenimento del povero stellino.
***
La
campanella suonò e
tutti gli studenti corsero ai propri posti in classe dopo la pausa
pranzo.
Tutti
si aspettavano
l’ingresso del professor Stein, ma non fu così.
Ad
entrare in classe con
tanto di registro in mano, non fu il professore, ma due individui che
si erano
fatti notare molto in quei giorni: uno per la sua incredibile bellezza,
l’altro per
la sua stramberia, entrambi
per la straordinaria intelligenza.
“Oh
cazzo. Ora abbiamo
un grosso, grossissimo problema. Quei due nella stessa stanza non
possono
stare.” commentò Mello sconvolto quanto gli altri.
“Oh
mamma. Credo allora
che non sarà una lezione molto tranquilla.
C’è da aver paura.” Rispose Liz
accanto a lui. “Beh, se dovessi aver paura ti proteggo io.
Considerami la tua
guardia del corpo.”
“Salve
a tutti. Siccome
oggi il professor Stein ha dovuto assentarsi a causa di una brutta
influenza,
al suo posto il vostro preside ci ha chiesto di tenere una lezione in
due.” La
stragrande maggioranza della popolazione femminile della classe rimase
a bocca
aperta colpita dallo charme e dall’eleganza di cui erano
impregnate le parole
del giovane insegnante.
“Gentilmente
mi
servirebbe qualcuno che ci illustri l’ultimo argomento
affrontato col vostro
professore…”
“Dissezzione.
Non
facciamo altro che dissezionare fottute rane e fottuti topi.”
Prima
che Light potesse
intervenire per riprendere il giovane dalla chioma dorata, L
già era
intervenuto: “Mello, per favore, modera il linguaggio e
riprendi a flirtare con
la signorina Thompson. Almeno sembra che lei sia più saggia
di te e così non
disturberai la lezione.” Poi si avvicinò a Liz con
uno sguardo penetrante: “Mi
raccomando, signorina, lo riporti sulla retta via: lo affido alle sue
cure.”
La
maggiore delle
Thompson rispose cambiando colore: “S…
Senzaltro!”
A
rompere il silenzio
nella gelida aula fu l’applauso della piccola Thompson, che
prima rivolse un
allegro sorriso al suo “panda-pinguino”, poi
aggiunse: “Complimenti panda! Sei
troppo forte! Hai fatto bene a dare una svegliata a mia sorella e al
leoncino!
Così si sposano!”
“Oh,
beh, se si sposa
tornerà sulla retta via, ma dovrò
diseredarlo…” disse L a bassissima voce in
modo da farsi sentire solo dal diretto interessato. “NO!
Tutto ma non questo!
Non puoi dare il posto a quel FOTTUTO NANEROTTOLO ALBINO DEL
CAZZO!”
“…”
“Non
capisco perché
rivolga tutto il suo odio verso di me, quando in realtà odia
solo la mia
posizione. Tu me lo sapresti spiegare?” chiese un placido
Near a Crona, la
quale sobbalzò. “N-non so come comportarmi con un
bimbo fantasma che viene
odiato.”
Light
interruppe la
bizzarra situazione con un colpo di tosse.
“Signori,
qualcun altro
dopo il brillante intervento del caro signor Mello saprebbe dirmi
precisamente
che punto del programma state svolgendo?”
“L’ultima volta abbiamo trattato il
modo in cui va armonizzata la lunghezza d’onda delle anime di
meister e weapon
durante il combattimento.” rispose brillantemente Maka.
“Ehi,
belloccio! Se non
sai nemmeno la lezione del giorno come pretendi di essere un buon
professore? E
il bello è che ti sei ridotto a chiederlo a quella secchiona
della Albarn!”
disse Black*Star subito prima di essere colpito da un libro in piena
fronte.
“Dovete
scusarlo. Yagami
purtroppo ha molto da fare.” Cominciò L, poi si
rivolse direttamente a Light.
“Essere un serial killer, richiede molto tempo ed energia,
non è vero?” “Anche
la perseguitare un innocente richiede tempo ed energia. Quando la
finirai di
prendertela con me? Mai, suppongo, dato che sai benissimo che non sono
quello
che stai cercando. Anche se ormai sappiamo che tu vuoi che sia per
forza io.
Beh, te lo ripeto: io non sono quello che stai cercando. E mai
potrò esserlo,
quindi smettila di perseguitarmi e cerca il vero colpevole.”
“Complimenti
Light,
ottima prova di recitazione. Anche se non raggiungerai così
facilmente il mio
livello. Che ne diresti di trasformare questa lezione di scienza
dell’anima in
una di criminologia? Direi che proprio tu te ne intendi abbastanza di
questa
materia, dico bene?” “È vero, me ne
intendo di criminologia, dato che desidero
entrare in polizia. Ma ciò non significa che io sia un
assassino.” “Io non ho
detto nulla. Attento, ti stai mettendo con le spalle al muro da
solo.”
“Non
lo hai detto, ma lo
hai pensato. Soprattutto, è quello che avresti voluto dire
davanti a tutti.
Comunque continua pure a prendertela con me, tanto non hai
prove.”
“Light,
se non avessi
prove non avrei preso un qualsiasi studente. Se sono arrivato a te ho
dele
tracce ben precise che non ho alcuna intenzione di rivelarti. Adesso pensiamo alla
lezione.”
La
lezione finalmente
iniziò. Al suono della campanella, Patty corse incontro a L.
“Non
ti preoccupare
signor panda-pinguino! Se lui non vuole essere tuo amico,
sarò io tua amica! E
sarà tuo amico anche MRG!” disse mostrando il
pupazzo al detetctive.
Dopo
un secondo di
perplessità L accennò un sorriso.
“Grazie. Sei molto gentile. Non farti
ingannare da Yagami, quello userebbe anche la persona più
innocente sulla terra
per i suoi scopi.” “A me il volpacchiotto non
è tanto simpatico. Tu sei più
simpatico signor panda! Anche MRG ti trova simpatico! Se vuoi la
prossima volta
ti presento tutti gli amici di MRG così giochiamo insieme a
indovina la
giraffa!” disse Patty abbracciandolo. “Giocare? Io
non ho molto tempo. Forse
però potresti rivolgerti a Matt… lui non ha mai
niente da fare…” disse tra sé e
sé il detective. “Perché amico panda
non vuoi giocare con me? Il troppo studio
ti fa male! Nessuno gioca con me…” “Ma
io non studio. Io cerco il modo di far
capire a tutti che… il volpacchiotto non è
simpatico.” “Ma tu lascialo perdere
quello! Se quello non vuole giocare con te…”
“Yagami purtroppo gioca, ma con la
vita degli altri. Devo dimostrarlo in modo che non possa più
ricattare
l’umanità come vuole.”
Patty
guardò perplessa
il ragazzo dai capelli neri.
“Ma
non puoi pensare
sempre e solo al volpacchiotto. A te quando ci pensi, scusa?”
Le
parole innocenti
colpirono forte il detective. Non aveva mai, nella sua vita pensato a
sé. Non
si era mai preso quello che voleva e le sue conoscenze erano dovute
all’osservazione degli altri, non a esperienze personali.
Solo
ed esclusivamente a
un’invidia silenziosa.
“Non
posso giocare con
te, però prometto che sarò tuo amico.”
“Non c’è proprio nessun gioco che ti
piace?”
“In
effetti uno c’è…
domani te lo insegno, d’accordo?”
_________________________________
Note
delle autrici:
Black
Nana: Aloha!
Any_:
*arriva con gonnellino hawaiano e maracas* I laila au k'ila
no malihini ohana! Welcome cousins come on by aloha komo mai!
MAKA MAKA!
Black
Nana: Ehm... Maka non c'è...
Any_:
Genia, sono le parole della canzone. Lo so che Maka non c'entra niente!
Solo che mi è entrata in testa questa canzone! Cambio genere?
Black
Nana: Uhm... non lo so, vedi tu!
Any_:
Ok! *scappa*
Black
Nana: ANYYYYYYYYYYYYYYY! PERCHÈ
CAVOLO SCAPPI?!
Any_:
Torno subito! Pensa tu al pubblico!
Black
Nana: *risata malefica* Adesso sono da sola, quindi...
L:
Buongiorno. Spero di non essere in ritardo.
Black
Nana: O.O Che ci fai qua?
L:
Ah... Any mi ha mandato un messaggio molto strano che ho decifrato come
una richiesta di venire qui... Però era scritto in
Giapponese, Inglese e Latino...
Black
Nana: O.o Sì... Any, non c'è...
L:
Posso aspettare. Non ti preoccupare, non ti darò fastidio.
Black
Nana: 625! RYUK! MUOVETE IL CULO!
625:
Vuoi un sandwich? Ce l'ho con la mortadella, col prosciutto...
Ryuk:
Ce l'hai con le mele?
625:
Strana richiesta, ma... si può fare. Tieni! *gli da un
sandwich con la marmellata di mele* Ehi, tu, panda! Vuoi anche tu un
sandwich? Ce l'ho col prosciutto, con la mortadella...
L:
Con la marmellata grazie.
*si
accendono luci fortissime all'improvviso e si sente uno strano rumore.
Dalla nebbia sbuca un palcoscenico con Any sopra*
Any_:
Buonasera! *prende la chitarra elettrica e comincia a suonare American
Idiot*
Black
Nana: TU SEI FOLLE! MI HAI ROVINATO L'OCCASIONE DI FARE FESTA!
Any_:
... M-mi dispiace... *lacrimuccia* Non lo faccio più...
*scende dal palco sconsolata e con gli occhi lucidi*
Black
Nana: Paaaaaaaaaaanda! Consolala! Non vedi che piange?
Any_:
No. u.u Mi consolo da sola. u.u Andrò a fare due chiacchiere
con Kinder.
L:
Kinder?
Any_:
Certo! Kinder è la mia chitarra elettrica! Tutti i miei
strumenti devono avere nomi di dolci: è la regola! Mi
ritiro. Annunciate voi il vincitore di questo capitolo. :'( *se ne va
abbracciando Kinder*
Black
Nana: ... Ok, la vincitrice è Maka_93 che vuole
incontrare... ma guarda! L!
L:
Oh... d'accordo... E cosa dovrei fare di preciso?
Black
Nana: Prenditi un the con pasticcini...
Any_:
*rispunta da dietro al palco* GIOCA A SCACCHI! *aria assatanata*
L:
o.ò
Any_:
Tu sai giocare, no? E vinci sempre, no? Allora GIOCA A SCACCHI! Questo
è un ordine. Tsè! *si allontana di nuovo*
Black
Nana: Any? Conquisti il mondo con me?
Any_:
Solo se mi lasci suonare in pace. u.u
Black
Nana: Sì! Puoi suonare tutto quello che vuoi!
Any_:
Aaaaaaaah! GRAZIE GRAZIE GRAZIE! *w*
L:
... Allora io vado.
NELLA
FAVCHA ROOM
L:
*si siede davanti a una scacchiera*
Maka_93:
Grazie! Sono felice di poter giocare a scacchi con te, ti ammiro molto.
:)
L:
Di nulla... Anche se sono stato praticamente obbligato...
Maka_93:
Mi spiace che ti abbiano obbligato... è stata una mia
richiesta. Desideravo tanto giocare a scacchi con te!
L:
Ah, beh... Sembrerebbe che quella lì stia impazzendo ogni
giorno di più, quindi non importa.
*si
sente da fuori American Idiot, ma a cantare è anche Black
Nana*
L:
Sì... Iniziamo.
Maka_93:
Che colore vuoi?
L:
*ci pensa attentamente* Nero.
Maka_93:
Ok, allora dovrò iniziare io. Bene! *cominciano la partita*
INTANTO
FUORI
Any_
e Black Nana: Do you know the enemy, do you know your enemy, well gotta
know the enemy right!
Tutti:
OEHOEH!
625:
Do you know the sandwich!
Ryuk:
Do you know your apple!
Black
Nana: Well gotta know the ice cream right!
Tutti:
OEHOEH!
Any_:
Do you know the guitar, do you know your sweets, well gotta know the
music right!
Tutti:
OEHOEH!
DENTRO
Maka_93:
Ma che sta succedendo fuori? o.ò
L:
Niente... allora, c'è una ragazza che sa suonare la chitarra
elettrica e non lo sapevo, comunque si è messa a cantare
insieme ad altre persone un po'... schizzate, non so se intendi.
Maka_93:
Non molto... comunque... SCACCO MATTO!
L:
*osserva la scacchiera* Non avevo notato la posizione degli scacchi. Mi
sono distratto troppo questa volta. Complimenti, signorina. *sorride*
Maka_93:
Grazie! Sono felice di aver giocato con te!
L:
Pare che tu sia l'unica persona normale qui. Mi accompagneresti fuori?
Maka_93:
Certo certo! Volentieri!
FUORI
DALLA FAVCHA:
Any_:
I beg to dream and differ from the hollow lies!
Tutti:
Hey!
Any_:
This is the dawning of the rest of our lives! ON HOLIDAAAAAAAAAAAAAY!
Oh! C'è il panda!
Black
Nana: Panda! Noi stiamo andando in vacanza coi Green Day! Vuoi venire?
L:
State bene?
Any_:
Posso mai stare male dopo aver fatto due chiacchiere con Billie Joe?
u.u CERTO CHE STIAMO BENE!
L:
o.o
Maka_93:
Intendevi questo per schizzati?
L:
Più o meno.
Ryuk:
Ehi, panda! Vuoi un po' di sidro?
625:
Ehi, gente. Mi sa che è ora di andarsene.
Any_:
Giusto! Billie Joe sta aspettando all'aereoporto! ANDIAMOOOOOOOOOOOOOO!
TUTTI A BERKELEY!
Black
Nana: YAHOOOOOOOOOOOOOOO!
L:
Andate a Berkeley? O.ò
Any_:
Certo! Perché?
L:
Non vi sembra di esagerare?
Any_:
Naaaaaaaaaaaaaaaaaah! Andrà tutto bene. Starò
attenta e non morirò. Così nella prossima puntata
posso convincere Billie Joe a venire! Sai che bello?
L:
Any, quel tizio è sposato.
Any_:
Ma ha un figlio della mia età precisa! Ciao! ^w^
Tutti:
CIAOOOOOOOOO! *se ne vanno tutti*
L:
... Io li seguo. Potrebbero farsi male. *li segue*
Questo
capitolo è stato offerto da:
Se
la vostra vita è stata dura e non sapete come passare
l'estate, unitevi alla Shinda Sekai Sensen: Rebels Against the God!
Divertimento (e follia)
assicurato!
Parola di Nakamura Yuri.
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