Musique Pour La Tristesse De Xion

di Fenna the Thaumaturge
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Tears ***
Capitolo 2: *** Dirge ***
Capitolo 3: *** Love ***
Capitolo 4: *** To Protect ***



Capitolo 1
*** Tears ***


Chapter 1
 
Tears
 
-Xion è morta-.
 
Questa frase era entrata nella testa di Lerine, come un proiettile; Sua sorella era morta, lei non l’avrebbe mai più rivista.
Non avrebbe più rivisto quegli occhi azzurri come il cielo, e quei capelli neri e corti fin sotto le orecchie che si confondevano nel buio della notte.
Non avrebbe più sentito la sua voce sempre così allegra e cristallina.
Lerine aveva solo lei su cui contare. L’unica parente rimasta in vita, l’unica che aveva mai conosciuto, perché avevano sempre vissuto in orfanotrofio.
Lei era la sua migliore amica, il suo esempio da seguire.
Avevano entrambe 16 anni, ma a Lerine era sempre sembrato che Xion fosse più matura; Ammirava la calma e la spensieratezza che possedeva, mentre lei non riusciva a stare tranquilla un’ attimo.
Quando avevano lasciato l’orfanotrofio per andare a vivere da sole, in un appartamento nel centro della città, Lerine aveva pensato subito che non sarebbero riuscite a pagarlo, con i pochi spiccioli che guadagnavo grazie ai lavori part-time.
Xion l’aveva rassicurata, dicendole che c’è l’avrebbero fatta, e Lerine ci aveva creduto insieme a lei.
Alla fine erano riuscite a comprarsi l’appartamento, e ci vivevano ormai da qualche mese.
 
Lerine ricevette la notizia mentre era a scuola.
Xion era in una sezione differente dalla sua, quindi non sia aspettava che ciò che il preside gli aveva detto portandola fuori dalla classe, riguardasse sua sorella.
Da quando aveva ricevuto quella notizia non aveva aperto bocca.
Era stata per diversi secondi davanti al preside con gli occhi sgranati.
Poi era scoppiata in lacrime.
Le gambe gli avevano ceduto ed era caduta per terra.
Il suo fu uno di quei pianti lunghi e disperati, che sembrava non dovesse finire più. Aveva singhiozzato talmente forte, che i suoi compagni erano usciti per capire che cosa stava succedendo.
Quando il preside racconto la notizia anche agli altri, nonostante molti di loro non conoscessero Xion, iniziarono a piangere.
Alcuni prima, e altri in seguito alla commozione generale che si era scatenata.
 
In seguito Lerine aveva ricevuto il permesso di andare a casa prima.
Il preside gli aveva raccontato i particolari della morte di sua sorella, dicendole che era stata investita da un pirata della strada che era passato col rosso.
In quel momento si sentì terribilmente in colpa, ricordandosi che quella mattina a metà strada Xion era dovuta tornare a casa, perche aveva dimenticato un’importante ricerca che doveva portare il giorno stesso, e Lerine le aveva detto che lei sarebbe andata direttamente a scuola.
Xion le aveva risposto con un -d’accordo sorellina, ci vediamo dopo a scuola!- e le aveva fatto un sorriso, poi era andata via correndo.
Non avrebbe mai potuto immaginare che quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto sua sorella.
 
Mentre tornava a casa Lerine rifletteva su come avrebbe fatto a dirlo al ragazzo di Xion.
Roxas.
E ai loro amici.
Axel, Namine, Kairi, Riku e Sora.
Ognuno di loro portava con se un pezzettino di cuore di Xion.
Tutti le volevano bene, e sapere che non l’avrebbero più rivista sarebbe stato un duro colpo. Proprio come lo era stato per lei.
 
Una volta arrivata a casa Lerine inviò un messaggio a ciascuno:
 
“Vieni fra 30 minuti al Parco dei Gigli
Nella solita panchina.
Ho una cosa importante da dirti.
 
Lerine”
30 Minuti dopo, erano tutti e sette nella panchina dove quasi tutti i pomeriggi, si incontravano per prendere un gelato tutti insieme.
Tutti guardavano Lerine con grande curiosità.
Così lei prese un bel respiro e ricacciò le lacrime indietro.
Poi parlò.
 
-Ragazzi…, Xion è morta!”
 
 
 
 
Continua…
 
 
 
 
Angolo dell’Autrice
 
 
Salve a tutti! Questa è la prima Fanfiction di Kingdom Hearts che scrivo.
L’idea mi è venuta in mente ascoltando proprio la canzone che dà il titolo alla storia. In questa Fanfiction ho messo un personaggio inventato, che avevo già in mente da un’anno, che non è altro che un O.C. di KH che mi sono inventata e che dal il nome anche al mio account.
Spero che la storia vi piaccia (ho intenzione di continuarla!).
Adesso vi lascio!
Per qualsiasi dubbio scrivetemi!
 
Kiss
 
Lerine 

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Capitolo 2
*** Dirge ***


Chapter 2
 
Dirge
 
-Ragazzi, Xion è morta!-
Dopo quella frase ci fu un momento di assoluto silenzio in cui tutti realizzarono cosa volevano dire quelle parole.
La prima a scoppiare in lacrime fu Namine, subito dopo anche Kairi non riuscì a trattenersi e si mise a piangere. Axel e Riku erano con gli occhi sbarrati, e la bocca socchiusa, come se volessero dire qualcosa, anche se non usciva alcun suono.
Roxas fu il primo a parlare: -No, no…questo, non può essere…,stai scherzando vero? Ci stai prendendo in giro?-
Lerine scosse la testa, ma Roxas fu veramente certo che gli aveese detto la verità, quando vide che anche lei si tratteneva dal piangere.
Il biondo si accasciò a terra e Riku tirò su la testa nascondendo gli occhi con il braccio, per non far vedere che anche lui stava per mettersi a piangere. Sora invece non si trattenne e anche lui scoppiò a piangere.
-Come è successo?- domandò poi Axel. Anche lui sembrava sull’orlo del pianto.
Lerine prese un respiro e parlò: -L’ hanno investita stamattina, mentre tornava a casa. Si era dimenticata una ricerca, ed è tornata indietro per prenderla, mentre io sono andata a scuola, l’ho saputo dal preside…-
-Non ci posso credere…- Roxas si tirò su senza badare alle lacrime che ormai cadevano senza controllo sulle sue guance.
-L’ hanno preso vero? Quello che l’ha investita?-
Lerine scosse la testa. –Almeno non che io sappia.-
Roxas abbasso la testa.
Lerine si avvicinò a lui e lo abbracciò.
In quel momento tutti si avvicinarono e finalmente si lasciarono andare ad un lunghissimo pianto.
 
Qualche ora dopo tutti erano tornati alle rispettive case, tranne Lerine che dovette andare ad accertare che la ragazza investita fosse proprio Xion.
Quando entrò nella stanza sperò con tutto il cuore, e pregò che quella non fosse sua sorella, che fosse tutto uno sbaglio.
Purtroppo quando vide il viso della ragazza, capì subito che sperare e pregare non bastava. Quella era proprio Xion.
Fece un cenno al poliziotto che l’aveva accompagnata.
-E proprio lei.-
-Le faccio le mie più sentite condoglianze- disse lui.
Lerine guardò il viso di sua sorella e si ricordò di quel suo sorriso che infondeva energia a tutti, e per un momento sorrise.
-Mi può lasciare sola per un momento?- chiese al poliziotto.
-Certamente- disse ed uscì.
Lerine rimase per un momento a guardarla, poi le passò una mano sulla guancia.
-Sorellina…, mi dispiace tanto, non avrei dovuto lasciarti andare a casa da sola…-
Strizzo gli occhi per evitare di mettersi di nuovo a piangere.
Le diede un bacio sulla fronte.
-Addio, adorata sorellina mia, ci mancherai tanto-
Detto questo uscì dalla stanza senza voltarsi, e chiuse la porta.
 
Intanto, dall’altra parte della città, Roxas era seduto sul suo letto ed osservava le foto di lui e Xion, che si erano fatti la prima volta che erano usciti insieme come “ufficialmente fidanzati”.
Erano andati a fare una semplice passeggiata, ma per Roxas era stato il giorno più bello della sua vita. Si erano divertiti e avevano riso tanto.
E lui si addormentò così, nel suo letto, circondato delle foto, con in mano quella che a lui piaceva di più: una foto dove Xion ad occhi chiusi sorrideva come non mai.
 
Arrivata a casa Lerine pensò che adesso avrebbe dovuto organizzare il funerale, ma non avrebbe potuto perché i funerali costavano, e lei non aveva abbastanza soldi, e non se la sentiva di chiederne a nessuno. Però le venne un’idea migliore, che permetteva a tutti quelli che erano amici di Xion, di onorarla, e di realizzare ciò che lei gli aveva detto un giorno: -Vorrei tanto che fossimo liberi!-. Perlomeno in questo modo, lei lo sarebbe stata.
 
Qualche giorno dopo, verso le 9 di sera una gran folla di gente si era radunata nella piazzetta centrale della città Nel mezzo c’era un enorme ammasso di legni, grandi e piccoli, e molta gente ci stava posando davanti fiori e dediche.
Roxas, Axel, Namine, Sora, Riku e Kairi.
C’era anche tantissima altra gente, amici di scuola, conoscenti, e persino i commessi dei negozi, che nonostante la conoscessero pochissimo si erano affezionati a lei.
Lerine arrivò con in mano l’urna contenente le ceneri di Xion.
La folla si spostò al suo passaggio e lei si diresse verso l’enorme massa di legno.
Quando aprì l’urna, tutti tacquero.
Iniziò a sollevarsi una brezza fresca, tipica di quella stagione, e Lerine, dopo aver guardato uno i suoi amici, che le fecero un cenno di assenso, con un movimento veloce alzò il contenitore gettando le ceneri al vento.
Poi sussurò: -Sei libera adesso.-
Poi estrasse dalla tasca una foto della sorella e ma mise insieme al mucchio di legna.
Dopo qualche minuto Lerine, Roxas, Namine, Kairi, Riku, Axel e Sora, accesero il legno, che presto si tramutò in un enorme falò, che tutti si misero a guardare, ricordandosi i momenti più belli passati con lei.
 
 
Continua…
 
 
 
 
Ringraziamenti
 
 
Chibi Tantei
 
Ka93
 
Angolo dell’autrice
 
Scusaaaate, per l’enorme ed inaccettabile ritardo, ma ho avuto davvero un gran daffare fra la scuola, e tutto il resto. E poi la mia acerrima nemica: l’Ispirazione, non voleva collaborare. Comunque come vedete sono tornata con un nuovo capitolo! Dal prossimo ognuno dei suoi amici (ed anche Lerine), ripenseranno a dei bei momenti passati con Xion!
Spero che continuerete a seguirmi!
 
Bacio8
 
Lerine 

 

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Capitolo 3
*** Love ***


Per la lettura di questo capitolo vi consiglio di sottofondo Halo di Beyonce (non so perchè ma mi sembra azzeccata, anche per la coppia!)
 
Chapter 3
 
Love
 
-Wow! Che meraviglia!-
Mentre Xion osservava il paesaggio che si espandeva davanti si suoi occhi, Roxas non riusciva a smettere di guardarla.
L’aveva portata in quel posto con la scusa che voleva farglielo vedere, ma Xion sapeva che il fatto che Axel si fosse dileguato qualche minuto prima che loro arrivassero in quel posto, con una scusa che non convinceva molto la bruna, significava che Roxas doveva avergli detto che voleva rimanere solo con lei. O almeno così sperava.
Il paesaggio in effetti era straordinario. Erano su un prato verdissimo che si snodava per diversi chilometri, ai lati c’erano degli alberi che contornavano il panorama, e in lontananza la vista del cielo toglieva il fiato.
Roxas guardò davanti a se.
-Già, è una meraviglia.- Disse. Ma lui non si riferiva al paesaggio.
-Ehi Rox…-
Lui si voltò
-Si? Woah!-
Senza dargli il tempo di reagire Xion si lanciò verso Roxas facendolo cadere!
Rotolarono avvinghiati l’uno all’altra per qualche metro poi finalmente riuscirono a “frenare”.
Dopo aver recuperato il respiro, ancora sdraiati a terra, si guardarono e scoppiarono a ridere.
-Non ci posso credere, cos’era quell’attacco a sorpresa?- disse Roxas mettendo su un finto broncio.
Xion lo guardò divertita.
-Mica colpa mia se tu non stai attento!- e detto questo si mise a ridere di nuovo.
Roxas non riusciva a staccare gli occhi da lei, e stavolta Xion se ne accorse.
-Ahahah…umh, cosa c’è?- disse lei mettendosi a sedere e guardandolo.
Roxas la imitò e si mise a sedere anche lui poi le si avvicinò e le prese il viso fra le mani.
Poi chiuse gli occhi e la baciò.
Dopo un momento di stupore, anche Xion chiuse gli occhi e si lascio andare a quel bacio così desiderato da entrambi.
Le loro menti ormai vagavano in un'altra dimensione. I pensieri erano svaniti, e il cuore batteva più forte che mai.
Ormai non esisteva più nient’altro.
Solo loro due.
Quando sciolsero le loro labbra rimasero a fissarsi negli occhi. Entrambi azzurri come il cielo e il mare.
Entrambi sorrisero.
La prima a parlare fu Xion.
-Wow Roxas,…era ora!- finita la frase Roxas sbarrò gli occhi e si mise a ridere, ed anche Xion non riuscì a trattenersi.
-Mi dispiace averti fatto aspettare, ma era una cosa importante, a cui tenevo, e volevo che fosse fatta al momento giusto. Volevo che fosse speciale.-
Xion lo guardò con tenerezza.
-Lo è stato.- disse.
Roxas sorrise.
-Dì un po, anche Axel ne era al corrente di questo tuo interesse per me?- gli disse la bruna con un’espressione fra il divertito, l’imbarazzato e l’interrogativo.
-Mi hai beccato. Ovviamente Axel ne era a conoscenza, dopotutto era mio complice oggi!-
-Mi sembrava che fosse strano che avesse così tanta fretta di andare a studiare latino per farsi interrogare!-
-Non è molto da Axel studiare, eh?-
-Già.-
Roxas guardò ancora Xion negli occhi e poi abbassò lo sguardo e cercò di trovare le parole giuste per dire alla ragazza quello che disperatamente voleva chiederle.
-Senti Xion, ti andrebbe se…, ecco, noi…ehm…- Xion lo guardava divertita.
Aveva già intuito che cosa voleva chiederle, ma Roxas faceva troppa tenerezza in quel momento per non gustarselo.
Alla fine il biondo prese tutto il coraggio che aveva in corpo, ricacciò indietro l’imbarazzo (e dopotutto l’aveva appena baciata, la parte dove arrossiva come un pomodoro doveva essere superata ormai), e finalmente parlò.
-Xion, vuoi essere la mia fidanzata?- finita la frase tirò un sospiro di sollievo e la guardò speranzoso.
Xion rispose con uno dei suoi più bei sorrisi.
-Assolutamente si!-.
E il cielo sopra di loro si godette un altro bacio.
 
Il resto del pomeriggio lo passarono a passeggiare in città tenendosi per mano.
Si presero un gelato e si fecero delle foto nelle macchinette che si trovavano sui marciapiedi.
A sera si diedero un “arrivederci” con un altro bacio.
-Allora ci vediamo domani, ok?- disse Roxas.
-D’accordo.- disse Xion –grazie per tutto Roxas, ti amo.- e detto questo gli diede un altro leggero bacio sulla guancia e corse dentro casa, con un sorriso raggiante.
Roxas rimase ancora un attimo ad osservare la porta. Poi sorrise anche lui.
 
L’indomani quando diedero la notizia ai loro amici, tutti si congratularono con i novelli fidanzati.
Roxas e Xion non erano mai stati così felici.
E adesso, mentre quella pira bruciava, portandosi via ciò che restava di Xion, l’unica cosa che Roxas fu capace di dire fu:
 
-Ti amo anche io.-
 
 
Continua…
 
 
 
 
Ringraziamenti
 
 
Chibi Tantei
 
RokuXion_And_AkuRoku
 
Angolo dell’autrice
 
Wow. Ok. Adesso non so neanche come cominciare, se non vi si sono cariati i denti siete stati fortunati! Sinceramente questo capitolo mi ha dato dei problemi all’inizio, perché non ero proprio sicura di cosa scrivere, ma una volta iniziato le parole sono venute da sole! (ho fatto pure la rima XD). Comunque devo ammettere che sono contenta del discreto successo che sta riscuotendo questa FF (soprattutto fra i fan del RokuXion: Uniamoci amici e conquistiamo il mondo!).
Spero che continuerete a leggere! Il prossimo capitolo sarà un ricordo di Axel.
Adesso vi lascio (principalmente perché c’è mia madre che mi sta già rompendo perché sono al computer addirittura già da 20 minuti! -_-‘)
Un abbraccione.
Lerine 

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Capitolo 4
*** To Protect ***


Chapter 4

 

To Protect

 
Axel ebbe un balzo al cuore.
Non sapeva dire se fra tutte le sensazioni che provava in quel momento ci fosse anche quella che più di tutte lui odiava: il senso di colpa.
Infatti Axel e Xion non erano sempre andati d’accordo, e di sicuro non per colpa della ragazza.
 
Axel non era mai andato d’accordo con troppe persone.
Sceglieva attentamente i suoi amici, dopotutto se lo poteva permettere, tutti lo avrebbero voluto come amico, ma lui non li voleva tutti.
 
Il giorno che incontrò Roxas, rimase stupito da come questo ragazzino riuscisse a trascinarlo ovunque, e a farlo ridere anche quando tutto sembrava andare a rotoli.
Axel apprezzava la sua presenza, così come Roxas, quindi dopo pochissimo tempo, fu chiaro a tutti che quei due erano inseparabili, amici per la pelle.
 
Poi arrivò il giorno in cui Axel scoprì che Roxas non era come lui, e si sentì uno stupido per aver pensato che magari a Roxas andava bene avere solo Axel come amico, era logico, è bello avere tanti amici, ma Axel era fatto in un modo diverso.
 
Quando quel giorno di settembre il biondo arrivò a scuola con il viso più sorridente del solito, portandosi dietro una ragazzina dai capelli corvini, Axel non poté fare a meno di pensare che da quel giorno in poi, qualcosa sarebbe cambiato drasticamente; Anche se non sapeva dire se in meglio o in peggio.
 
-Hey Ax! Voglio presentarti una persona!- disse Roxas portandosi di fianco alla ragazza, -lei è Xion! Si è trasferita qui da poco con sua sorella, e indovina? È nella mia stessa classe! Ah, a proposito, lui è Axel!-.
 
Quella era un’altra delle cose che dispiacevano ad Axel, il fatto di essere di 2 anni più grande di Roxas, gli impediva di stare in classe con il suo migliore amico.
 
Xion alzò la mano a mò di saluto e parlò un po imbarazzata:
 
-Piacere di conoscerti.-
-Piacere mio.- disse Axel, anche se non con molta convinzione.
-Ehy Axel- riprese Roxas –ti dispiacerebbe se nel prossimo intervallo la facessimo stare con noi? Sai non conosce ancora nessuno a parte noi due, e non me la sento che rimanga da sola.-
 
Una cosa era certa, il cuore di Roxas era veramente immenso.
 
-Per me è ok.- disse Axel con un’espressione un po’ indifferente, proprio un attimo prima che suonasse la campanella.
-Beh, allora ci vediamo dopo- disse Axel prima di uscire dalla classe di Roxas e Xion.
 
Durante le lezioni il rosso non fece attenzione neanche per un secondo, cosa che gli costò una bella nota sul registro.
 
Quando finalmente la lazione finì, Axel si diresse verso il solito posto nel giardino della suola, dove lui e Roxas si incontravano sempre.
Arrivato di sotto si guardò un pò intorno.
Di Roxas e della ragazzina nemmeno l’ombra.
 
Ad un certo punto un grido e delle risate attirarono l’attenzione di Axel; Quando vide da dove provenivano per un momento Axel non seppe cosa fare.
 
Xion era stata presa di mira dai tre bulletti più violenti della scuola, famosi per attaccar briga con i nuovi arrivati, e la maggior parte delle volte, riuscendo a farli andare vie dopo qualche giorno di tormento.
 
I tre erano intenti a spintonare Xion per terra, ogni volta che lei si rialzava.
E fu questo che colpì Axel.
 
Lei continuava a rialzarsi.
 
Era sporca di terra in faccia e sui vestiti, e continuavano a buttarla giù, ma lei con uno sguardo sempre più determinato si rialzava da terra ogni volta.
 
A quel punto Axel si fiondo davanti a lei, proprio nel momento in cui uno dei tre stava per buttarla di nuovo a terra.
 
-FERMO BASTARDO!- urlò Axel.
Questo si ritrasse e dopo aver fatto una risatina nervosa, fece un cenno agli altri due, in segno di ritirata.
 
Axel si voltò verso Xion, che pareva piuttosto imbarazzata.
 
-Axel, io…- tentò di parlare lei.
-Non dire niente.- la interruppe Axel.
Xion sembrava mortificata dalle parole di Axel, ma in verità lui stava solo riflettendo su quello che aveva fatto. Per un momento aveva pensato che se l’avesse lasciata in balia di quei bulli, forse se ne sarebbe andata e Roxas sarebbe stato di nuovo solo suo.
Gli si chiuse lo stomaco e iniziò a provare quello che secondo lui era il sentimento peggiore di tutti:
 
Il senso di colpa.
 
Guardò Xion per un secondo e poi l’abbracciò.
Lei rimase stupita da quel gesto, dopotutto aveva notato dallo sguardo del rosso, che secondo lui, lei era un’estranea, che non doveva essere lì.
 
-Stai bene.- disse Axel.
Xion si rilassò un po.
-Si, grazie. Mi hai aiutata, per non dire salvata.- rise leggermente.
 
Axel sciolse l’abbraccio.
 
-Mi raccomando, la prossima volta fai attenzione.- disse lui.
-Lo farò, grazie.- disse Xion.
 
In quel momento arrivò Roxas.
 
-Hey ragazz..XION! Ma che hai fatto alla faccia? Ed i vestiti!?-
 
Axel e Xion si guardarono complici.
Nessuno dei due aveva intenzione di far preoccupare Roxas.
 
-Battaglia di fango!- risposero all’unisono, e poi scoppiarono a ridere mentre Roxas li guardava incerto.
 
“Forse dopotutto, la ragazzina non è poi tanto male” pensò Axel.
 
 
Axel osservò il fuoco che bruciava. Era una cosa che aveva sempre amato, il fuoco, ma in quel momento l’unica cosa che gli trasmetteva era un’immensa tristezza.
Una lacrima gli attraversò il volto
-Mi dispiace Xion, questa volta, non sono riuscito a proteggerti.-
E poi il suo cuore si riempì di lacrime.
 
 
 
 
 
 
 

Angolo dell’autrice
 
Ok, adesso potete picchiarmi.
Perché:
1-Non aggiorno da 6 mesi…accidenti sono sconvolta!
2-Questo capitolo non mi sembra al livello degli altri.
3-Probabilmente ci sono degli errori di ortografia, ma sinceramente, non ho voglia di ricontrollare XD
Comunque, volevo ringraziare moltissimo Chibi Tantei, che legge ogni capitolo di questa storia, e che mi sprona ad andare avanti :D (visto, ci sono riuscita!!!).
 
E con questo credo che sia tutto! Al prossimo capitolo!
 
Lerine

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