Lα distαnzα è solo un test

di Alice Cullen Elis
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Lo Zio Demetri ***
Capitolo 2: *** Sogno ***
Capitolo 3: *** Parigi ***
Capitolo 4: *** I Cullen ***
Capitolo 5: *** Niente è come sembra ***
Capitolo 6: *** Riconciliazione ***



Capitolo 1
*** Lo Zio Demetri ***


Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 

 

1. LO ZIO DEMETRI

 

<< Basta Bella, vai in Florida da tua madre >> disse Charlie, non mi ero neanche accorta che stavamo parlando 

<< No, voglio restare qui! >> dissi tranquilla

<< Bella, io non voglio che te ne vai, ma non ti senti più con le tue amiche, non parli con nessuno... >> non sapeva

come continuare, così mi venne un idea 

<< Senti papà, hai ragione, ho un idea posso andare a trovare Zio Demetri? >> chiesi entusiasta, quando avevo

scoperto la vera natura di Edward, Demetri era venuto da me a raccontarmi tutto anche di lui.

<< Brava Bella! Mi sembra un ottima idea, vai è divertiti! >> 

<< Vado a preparare la borsa! >> dissi entusiasta

Corsi in camera mia e presi la borsa da sotto il letto e misi tutti i miei vestiti dentro, poi andai in bagno e presi lo

spazzolino e la spazzola, lo shampoo, il balsamo e la mia spugna.

Quando fui pronta scesi le scale di corsa è mi precipitai a salutare mio padre.

Uscita di casa salì sul Pik-up e presi la 101 e sfrecciai finche il mio automezzo riusciva a sopportarlo verso Port Angeles.

Dopo qualche ora eccomi finalmente davanti alla graziosa casetta di zio Demetri, suonai il campanello e l'enorme

cancello si aprì, corsì attraverso il giardino perché incominciava a piovere, sotto il portico mi venne ad aprire mio Zio

era molto sopreso di trovarmi lì davanti, per fortuna anche Demetri come i Cullen era "Vegetariano"

<< Ma che piacere Bella! >> disse entusiasto

<< Ciao Demetri! >> dissi gioiosa

<< Forza vieni dentro! >> mi incoraggiò

<< A cosa devo questa visita? >> disse facendomi strada nell'enorme villa

<< Ecco vedi avevo pensato di venire a trovarti...>> dissi imbarazzata

<< Oh piccola mia tu sei sempre la benvenuta, ma dimmi come mai che non sento l'odore dei Cullen su di te? >> ecco..

l'ultima domanda che mi poteva fare, lo squarcio dentro il petto incominciò di nuovo a pulsarmi e incominciai a pingere

<< Bè ecco vedi... >> mi fermai perché vidi la sua espressione persa, l'avevo già vista quando Alice aveva le visioni

<< Ah.., mi dispiace piccola >> aveva visto che i Cullen se ne erano andati da Forks, grazie al suo dono lui era un

segugio e percepiva dove erano le persone

<< ecco mi chiedevo se percaso...potessi magari farmi un favore >> dissi imbarazzata

<< tutto per la mia nipotina >> disse sorridendo

<< Mi potresti dire dove sono andati i Cu... >> non riuscì a terminare la frase perché il dolore al petto incominciò a 

pulsare furioso, per un momento si fece serio


<< Conosco esattamente il loro odore lo già incontrato >> disse sorridendo, si concentrò con lo sguardo perso nel vuoto

 
<< Sono esattamente qua >> è indico un punto molto preciso del suo mappamondo d'epoca poggiato sul tavolino vicino

a noi, mi avvicinai a lui per vedere dove esattamente, si erano trasferiti a Parigi.

Abbraciai Demetri, e incomincia a piangere, Demetri faceva dei cerchi sulla schiena sperando di calmarmi, finita la crisi 

mi invitò a dormire visto che si era fatto tardi accettai volentieri, quella notte non sognai niente.

Quando mi sveglia andai in cucina guidata da un buon profumo di uova al tegamino che trangugiai al volo

<< Affamata ehh.. >> disse Demetri entrando dalla porta, era andato a caccia 

<< Eh già queste uova erano squisite >> mi complimentai con lui

<< Senti stavo pensando di portarti a Parigi o un buon alibi per Charlie e così tu potrai fare quello che devi senza 

preoccupazioni >> disse convinto

<< Bè, non sò cosa dirti, sono molto felice ma non vorrei esserti d'intralcio... >> lo guardai ed era imbarazzato

<< Bè no, ecco vorrei anche io andare a Parigi vedi io volevo andare a trovare Heidi si trova proprio lì >> disse 

<< Sono molto felice, allora...quando vuoi partire?! >> chiesi impaziente

<< Subito! >> disse sorridente

<< Però prima dobbiamo andare da tuo padre >> disse con tono autorevole

<< Ok, così mi preparo per bene, Ah.. e i biglietti?! >> domandai curiosa, si fece aria con due pezzi di carta che erano i

due biglietti

<< Andiamo! >> disse allegro.

Arrivvammo quasi subito con la sua guida da folle -allora era un difetto dei Vampiri! - e quando scesi dal Pik-Up mi 

girava un pò la testa, bussai alla porta di Charlie, che venne ad aprirmi sorpreso di trovarsi suo fratello dietro di me

<< Ciao Charlie! >> disse Demetri 

<< Demtri!! >> sorrise Charlie 

<< Entarte pure! >> disse mio padre

Entrammo e ci sedemmo sul divano

<< Allora come vanno le cose qui? >> chiese Demetri 

<< Mmmm... - mi lanciò un occhiata- abbastanza bene >>....

andarono un bel pò a chiacchierare finchè Demetri non arrivò al punto

<< Vedi Charlie volevo chiederti un favore >> 

<< Tutto quello che vuoi >> disse sicuro mio padre

<< Ecco vedi, visto che le scuole sono finite ed è tempo di vacanza pensavo di portare Bella in vacanza con me, sempre

che tu sia d'accordo >> 

<< Mmmmm..., mi sembra un ottima idea ma dimmi dove vuoi andare? >> chiese Charlie

<< Volevo portarla a Parigi >> disse Demetri orgoglioso 

<< Va bene, portala con te, falla cambiare aria >> constatò Charlie

<< Grazie mille, quando ritorneremo di telefonerò, grazie ancora >> 

<< Solo una cosa... quando partite? >> 

<< Oggi >> disse Demetri sicuro

<< Va bene >>

Abbracciai Charlie 

<< Grazie papà, grazie mille! >> disse sorridente

<< Sì,sì adesso vai a prepararti le valige >> disse comosso.

Corsì in camera e riempì una valigia con tutti gli abiti e un beuty; poi scelsi dei vestiti griffati per partire.

Corsì giù dalle scale è salutai Charlie, e dopo io e Demetri salimmo sulla sua auto un bellissima Ferrari nera.

<< Parigi stiamo arrivando >> sussurrò Demetri.



Ciao! Ho voluto creare una nuova ficcy, spero vi piaccia commentate!!

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Capitolo 2
*** Sogno ***


Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 





2. SOGNO
 

POV BELLA

Mentre sfrecciavamo verso l'aereoporto io e Demetri chiacchieravamo 

<< Ma dimmi come mai che non sei più nel corpo di guardi dei Volturi? >> chiesi curiosa

<< Veramente sono solamente in vacanza,vedi Aro mi ha dato la possibilità di stare in vacanza per qualche anno >>

disse tranquillo 

<< Qualche anno? >> dissi sorpresa 

<< Noi vampiri abbiamo una percezione del tempo molto diversa da voi umani >> 

<< Ah >> forse non era la risposta migliore per un argomento del genere ma non i veniva niente di meglio

<< Eccoci arrivati! >> trillò felice Demetri.

Scesi barcollante dalla macchina e ci avviammo dentro l'aereoporto fatti i chek-in ci dirigemmo verso il terminal 2,

quando vidi in che compagnia aereea aveva prenotato mi sorpresi

<< Delta Air Lines?* >> 

<< Non ti piace? Mi anno detto che è la migliore compagnia del mondo, se vuoi posso cambiare subito... >> disse 

preoccupato

<< Certo che mi piace, ma ecco vedi è un pò costosa non credi? >> 

<< Se solo per questo >> disse sbuffando

Saliti sull'aereo viaggiammo in prima classe, Demetri stava guardando True Blood, finito quello incominciò a guardare 

Buffy l'ammazzavampiri e rideva quasi ad ogni scena;



Scesi dall'aereo solo io -chissà dov'era Demetri,- presi la metropolinata è sì fermo davanti a un supermercato affianco 

c'era una casetta piccollissima tutta rossa, entrai dentro ed era enorme tutta bianca e dorata -sicuramente l'aveva

arredata Esme-  mi venne incontro Carlise anche lui vestito di bianco con un maglione e dei semplici pantaloni mi disse

di seguirlo e mi fece strada in un salone immenso dove c'erano riuniti tutti i Cullen tutti vestiti di bianco sembrava di 


stare su una nuvola tutto era bianco dalle pareti, alle rose bianche, ai vestiti persino le scale erano bianche, c'erano 

tutti : Carlise, Esme, Jasper, Rosalie, Emmett, Alice e quel viso lo lascia per ultimo il suo viso era la perfezione le 

labbra, la mascella perfetta, e gli occhi quel' oro liquido in cui mi ci sarei persa era il viso di Edward, ma in quel 

momento Edward si alzò e volò nel piano di sopra senza pensarci due volte lo seguì e mi ritrovai in una stanza 

d'ospedale  Edward era sdraiato sul letto e al suo fianco comparve Carlise che gli infilò qualcosa nel braccio

<< Vieni via con me >> dissi senza pensarci

<< Non vedi dove sono sono su un letto d'ospedale sto male, prima di parlare pensa a quello che dici! >> il suono 

della sua voce era un cono di campane

<< Ma..ma io >> cercai di balbettare ma in quel momento tutti si misero a ridere corsì giù per le scale è mi affaciai nel

salone per vedere se anche gli altri ridevano quando vidi Emmett, Jasper, Rosalie ed Esme ridere incominciai a piangere

cercai salvezza in Alice ma anche lei rideva LEI che era la mia migliore amica stava ridendo di me non ci potevo credere 

uscì da quella maleddettisima casa sbattendo la porta ma uscita in strada un treno mi investì....


E mi svegliai, quindi era solo un sogno non era successo veramente, mi lascia scappare un sospiro di sollievo che non 

sfuggì a Demetri, così incomincia a raccontargli il mio sogno e proprio quando raccontavo del treno una voce femminile

perlò all'autoparlante

<< Informiamo i signiori passeggeri che è iniziato l'atteraggi fra poco atterreremo all'aereoporto di Parigi, grazie per 

aver volato con noi >>


Allacciai la cintura di sicurezza e mi preparai mentalmete a quello che avrei appena incontrato





Ciao!! Visto che vi è piaciuto il primo capitolo ho pubblicato anche il secondo spero in una vostra recensione! Grazie 

ancora a tutti.

* Delta Ari Lines, è la prima compagnia aereea del mondo se volte avere delle informazioni cliccate
qui




LA CASA DEI CULLEN NEL SOGNO DI BELLA







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Capitolo 3
*** Parigi ***


Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 





3. PARIGI


 

Piccolo test. 
1) Preferite che i Cullen 

A:accettino Bella   B:non accettino Bella    C:Scegli te, sei tu l'autrice

2) Volete che Demetri...

A:Vada con Bella da i Cullen   B:Vada da Heidi  C:Scegli te

3) Volete che Alice e Bella...

A:riconcigliano il rapporto d'amicizia  B:Bella non vuole più Alice come sua amica (cliccatelo e vi sgozzo) C:il rapporto è ancora più forte

4) Volete che metta ancora i vestiti

A:Sì   B:NO  C:Sì, ma vorrei che fosse Alice a sceglierli   D:se vuoi sì, ma così fatto pena

GRAZIE PER L'ATTENZIONE

 

Allacciai la cintura di sicurezza e mi preparai mentalmete a quello che avrei appena incontrato.


Atterrati all'aereoporto Demetri prese il cellulare è parlò perfettamente francese 

<< Bonjour, j'ai une limousine? >> chiese, dall'altro capo del cellulare una persona con una voce stridula e nasale
 
rispose un "Oui"

<< Merci >>* rispose Demetri 

Osservai Parigi mentre aspettavamo la macchina, era piena di luci visto che era sera, non ero mai stata a Parigi o

meglio non avevo mai messo il naso fuori che dagli Stati Uniti d'America, e tutto questo mi sembrava magico una fiaba,

Edward sosteneva di essere uan creatura dell'orrore ma sapevo che il suo posto era là dentro una fiaba, avevo visto 

Parigi su internet, grazie a google avevo sentito che era la città degli innamorati e ovviamente della modo insieme a

Milano, adesso capivo perché era considerata la città degli innamorati con tutte quello luci, e quella musica** che 

proveniva da un ristorante accanto, la canzone era una delle miei preferiti era Italiana ed era bellissima, mi sentivo 

proprio come la ragazza del video mi impersonavo molto nella frase "Non è l'ultima volta che cadrai ma ti rialzerai"

ed era vero cadevo in continuazione ma mi rialzavo sempre, non mi ero mai lasciata mettere i piedi in testa da 

qualcuno o farmi soffrire ma questa volta era diverso perché avevo perso tutto avevo perso il mio futuro e quando si

perde tutto non hai niente da perdere.

<< Bella, sali in macchian sta incominciando a piovere >> Demetri parlò e mi fece risvegliare da i miei sproloqui

mentali, salì in macchina velocemente era una bellissima limusine nera, ci fermammo davanti a una villetta molto bella

aprimmo velocemente il cancello è corsì dentro mentre Demetri teneva aperta la porta, entrata dentro Demetri accese la

luce, l'entrata era molto ariosa, aveva una vetrata che dava sul cortile su cui adesso c'erano tante piccolo goccioline che

cadevano senza sosta; Demetri mi fece fare il gior della casa le stanza erano una strano combinazione tra moderno e 

antico, bellissimo; Salimmo le scale e mi fece vedere la mia camera era bellissima,rimasi a bocca aperta c'era un letto

matrimoniale d'orato,e ai piedi del letto c'era un camino, con il fuoco accesso è davanti c'era una tavolino -anche esso

d'orato-, ai lati delcamino c'erano due ampie finestre, sotto ad una di queste poggia le borse e sopra il tavolino il beuty,

poi continuammo a fare il giro della casa, la camera di Demetri era più moderna su due pareti c'era una enorme libreria,

davanti a essa c'era una sedia con poggia piedi nero, ovviamente niente letto, dopo mi accompagnò nella cucina molto 

tradizionale ma bellissima, poi mi vece vedere il salotto anche questo bellissimo c'era un divano ad angolo bianco, con 

un tavolo al centro nero molto moderno, dopo passammo al mio bagno, mai visto niente di simile ero enorme quasi 

quanto quello di Alice,era d'orato e rosso, la vasca era d'orata con una tenda rossa,vicino alla finestra c'era una poltrona

affianco alla vasca c'erano due lavandini con sopra due specchi con la cornice d'orata e poi davanti c'era un piccolo 

tavolino dove poggiai la foto dei Cullen, c'eravamo tutti Carlise era il primo in piedi vicino alla finestra, poi c'era Edward 

seduto che mi guardava, poi c'ero io che dopo aver passato mezza giornata nel bagno di Alice ero davvero bella, poi 

seduto c'era Jasper e ai suoi piedi c'era Alice sdraiata, vicino a Jasper sul divano c'era Esme, poi Rosalie in piedi comeù

me, ma lei al confronto era una dea, per ultimo c'era Emmett seduto anche lui. 

Dopo aver posato la foto mi diressi con Demetri verso un altra stanza, quando aprì la porta rimasi senza fiato era una 

stanza solo per una vasca idromassaggio, era bellissima; poi Demetri mi disse

<< Se la vasca idromassaggio non ti piace, c'è ne un altra al fondo del corridoio, però quella è un pò più piccola >> 

lo guardai meravigliata

<< Come pensi che non mi possa piacere? >> chiesi 

mi rispose alzando le spalle

<< Adesso ti lascio sola, io vado a preparare cena >> e si congedò

andai in camera e presi una tuta formata da una maglietta dell' Adidas, la felpa della Forks High School, e delle nike 

come i pantaloni, mi feci un bagno rilassante dentro a quella magnifica vasca, quando finì di prepararmi andaì giù da 

Demetri che era intento a preparare le tagliatelle al ragù, mi offrì più volte a cucinare ma lui rispondeva sempre con la

solita scusa

<< Sei un ospite, e quindi gli ospiti non cucinano >>

Quando finì di preparare la mia cena,uscì di casa per un quarto d'ora per cacciare, quando tornò stavo ancora mangiando

il tiramisù preparato da lui.

Quando finì di mangiare misi tutto nella lavastoviglie, e andai a sedermi accanto a lui per vedere la TV guardammo 

Romeo & Giulietta, e ovviamente mi misi a piangere alla fine del film non riuscì a non impersonarmi in giulietta, però

quando lui si uccide per amore mi misi a paingere, finita la crisi di pianto, andammo a dormire, o meglio io andai a 

dormire mentre Demetri... non sò cosa andò a fare molto probabilemete a leggere qualche tomo.

Mi infilai il pigiama e mi sdraiai sul letto, in pochi minuti  sprofondai nel sonno.

POV ALICE

Non capisco perché ho avuto quella maledettissima visione, perché Jasper stava vicino a Edward vestito elegante come

se fosse a un matrimonio 

<< Amore, non voglio sposarmi con nessuno che non sia tu! Come te lo devo dire io T.I..A.M.O! Non potrei mai

condividere la mia vita con qualcun'altro che non sia tu!Io AMO solo ed esculisivamente te! E lo sai! >> e da un pò che

continua a ripetermi le stesse cose, e io sò che sono vere, ma non mi riesco a spiegare come mai Jasper sia vestito così

elegante, c'era una possibilità quando Edward frequentava Bella, e a quel punto Jasper poteva diventare un loro 

testimone di nozze, ma adesso che quel cretino di mio fratello ha lasciato Bella non ho più visto lei trasformata in 

vampira o le nozze di Edward e Bella, sento un ruggito dall'altra parte della parete, Edward deve aver sentito i miei 

pensieri "Sì, sei un cretino patentato, mai visto uno come te, e io che credevo che Emmett non avesse un grammo di 

cervello, Emmett avrà dei milligrammi, ma TU non hai neanche quello, GIURO che se Bella sta soffrendo e lo vengo a 

sapere ti uccido per mano mia!" incazzatta nera esco dalla mia camera e sbatto la porta della camera di Edward ormai

sempre buia

<< Mi vuoi spiegare cosa!! >> gridai, mi rispose unnuendo

<< Cosa cazzo ti è passato per la testa quando hai lasciato Bella nella foresta ti ho lasciato da solo per una settimana 

e ti rovini la tua esistenza! Lei era l'unica che ci aveva accettati per quello che siamo >> incomincia a singhiozzare

pensando alla mia migliore amica, per settimane sono stata male continuavo a singhiozzare, e quando provavo a 

andarla a cercarla pensava cose orribili, non gli ho rivolto la parola per quattro mesi, non potevo credere che aveva 

deciso da solo senza chiedermi niente dopotutto era la migliore amica di Bella

<< Alice puoi andare via, pervafore, lasciami da solo >> era immmerso nel dolore, da una parte mi faceva pena ma 

dall'altra gli stava bene 

<< Solo una cosa >> sussurai, si giro verso di me 

<< Lei ti amerà per sempre, ho avuto una visione: Aro stava parlando con Caius e Marcus e parlavano proprio di te >> 

dissi ripensando a quella terrificante visione, Edward si irrigidì un istante è poi tornò ad essere l'umo tormentato dalle

fiamme. 

Me ne andai chiudendo piano la porta, e notando che avevo fatto un buco nella porta sbattendola, ma non me ne 

preoccupai andai nella mia camera da Jasper.

Ciao a tutti, spero che questo capitolo vi piaccia qui sotto ci sono delle informazioni per favore leggetele


*Per chi non conoscesse il francese nel dialogo Demetri è il taxista di limosine di sono detti: 

<< Buongiorno, posso avere una limusine? >> 
chiese, dall'altro capo del cellulare una persona con una voce stridula e

nasale 
rispose un "Sì"

<< Grazie >> rispose Demetri


**La canzone è ICARO di GEMELLI DIVERSI, mentre leggete ascoltatela è bellissima!

LA CASA DI DEMETRI A PARIGI

L'entrata


La camera di Bella


La camera di Demetri 


Cucina


Salotto


Bagno Bella 1


Bagno Bella 2


Bagno idromassaggio comune


La foto Di Bella

 

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Capitolo 4
*** I Cullen ***


 

Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 



4. I Cullen 

 

 

POV BELLA

E mi addormentai...


Mi sveglia sulle note dei Simple Plan
 "you feel like you've been pushed around to be on the edge of breaking down"  sì, sò cosa 

significa sentrsi come se il nulla ti schiaciasse, ma non permettergli di cancellarti del tutto, no perché altrimenti per 

Renèe, Phil, e sopratutto Charlie se avrei permesso che quel niente mi annullasse lo avrei ferito, quindi combattevo, 

ogni giorno, ogni ora, ogni secondo che passava, lo passavo a combattere contro il nulla; Mi alzai quando la canzone fù 

giunta al termine con le parole 
"welcome to my life welcome to my life", no, non avrei mai augurato nessuno a vivere un 

periodo come questo, neanche fosse la persona più sgradevole al mondo, nessuno meritava tanto di così doloroso, mi 

infilai sotto la doccia
ascoltando una altra canzone Incacellabile di Laura pausini che condivido pienamente "Tu non 

lasciarmi mai perché oramai sarai incancellabile"
 , esatto tu sarei per sempre incacellabile con un tatatuaggio sull'anima 

perché il mio cuore adesso io non c'è l'ho, finita la doccia andai in camera e scelsi accuratamente i vestiti, se dovevo 

andare dai Cullen meglio fare una bella figura,alla 
fine scelsi un vestito cortissimo Blu e delle scarpe anche esse blu, mi 

truccai velocemente e scesi le scale attentamente visto i miei tacchi vertiginosi, arrivata in
 cucina Demetri fece un

fischio di approvazione


<< Wow, Bella, devi stare attenta a come ti vesti, potresti far morire qualche vampiro! >> a quelle parole arrosì 

pesantemente, mangiai lentamente mentre anche oggi Demetri era a caccia, diceva che era più 

semplice resistere al sangue umano se si nutre tutti i giorni, presi la cioccolata e la versai sulle fritelle, finito di 

mangiare pulì tutto a mano, nonostante ci fosse anche la lavastoviglie; finito tutto mi guardai di 

nuovo allo specchio e mi lavai i denti, quando ebbi finito aspettai Demetri che non tardò molto ad arrivare, usciti da 

quell'enorme casa lo seguii fino nel garage era enorme guardai verso la Ferrari ma dietro di me lampeggio un altra 

macchina


<< Credevo che prendessimo la Ferrari >>


<< Oggi no >> disse sfoderando uno dei suoi sorrisi 


mi girai e vidi una bellissima Lamborghini nera 

<
< Ha bè, non male! >> dissi ridendo

salimmmo in macchina è Demetri sfrecciò lungo le strada di Parigi, mentr Demetri guidava pensai se Edward non se ne 

fosse mai andato magari ci sarebbo potuti sposare, non volevo qualcosa di colmplicato soltanto noi due, sarebbe stato

fantastico, ma ormai Edward magari avrà già visitato Tanya o magari Victoria magari l'ha pagata perché mi eliminasse

sossì il capo, cercando di scaccaire quei pensieri Edward non lo avrebbe mai fatto, no, non era da lui.

Guardai il panorama finchè Demetri parcheggiò feci per scendere ma Demetri mi trattenne per un braccio, restai sull'auto

e lo gurdai, solo allora capì, aveva lo sguardo perso significava che stava cercando l'odore dei pensieri dei Cullen, 

dopo qualche secondo mise dinuovo in moto e ricominciò a sfrecciare, girò a destra poi a sinistra e poi dinuovo a destra,

ci ritrovammo in una strada molto larga da una parte passava il tram, mentra dall'altra le automobili, parcheggiammo 

vicino a un negozio di fiori sopra il qule c'era una largha scritta "ROSA", probabilmente il nome del negozio, vicino c'era
 
un entrata grigia, con un cancello bellissimo con inciso una C, la C dei Cullen, feci un sospiro e scesi dall'automobile


camminai verso quel meraviglioso cancello, e mi chiesi se forse dovevo andarmene se lui era andato via è perché non mi

voleva più per fortuna Demetri mi fece dimenticare quei pensieri con una pacca sulla schiena

<< Bella >> disse 

annuì, mi voltai verso il citono indecisa se suonare ho no, sapevo che dovevo fare tutto in un attimo, altrimenti Alice mi 

avrebbe vista, suonai il campanello e in attimo il cancello si aprì, strano il primo che suona il citofono lo fanno entrare?

Decisi di non pensarci troppo e camminai verso la porta d'ingresso, per fortuna non era niente che mi potessa far 

ricordare il sogno, la villa era chiara, con un ampio giardino, quando arrivai alla porta d'entrata, Carlise mi venne ad 


aprire, era... sorpreso di vedermi, strano Alice mi avrebbe dovuto vedere che arrivavo a Parigi, a quell'espressione 

arrosì

<< Ciao >> balbettai in preda all'imbarazzo, io er stata la ragione per cui loro si erano trasferiti

<< Ciao, Bella? Ma..ma sei davvero tu? >> disse molto confuso 

<< Sì, sì Carlise >> senza pensarci due volte lo abbracciai, ma mi allontanai prima ancora di aver messo attorno al suo 


collo l'altro braccio

<< Entra pure >> spostandosi di lato per farmi entrare, lo ringrazia con un timido sorriso;

mi fece strada verso il salone, cercai la mano di Demetri che me la porse, la strinsi forte sapendo che non gli avrei fatto 

male, Demetri si avvicino a me fino ad arrivarmi di fianco


<< Esme, Alice, Edward, Rosalie, Emmett, Jasper >> li chiamò tutti come se fossero lì in stanza ma sono sicura che lo 

sentirono, in un attimo tutti i Cullen erano riuniti nel grande salone, tutti tranne uno, Edward

<< Edward, per favore scendi, è importante! >> ribadì Carlise << Molto importante, più di quanto credi >> aggiunse 

guardandomi preuccopato.


Sentitmmo chiaramente lo sfruscio d'aria, prodotto dallo slancio di Edward, quando si affacciò dalle scale, lo vidi, era 

come un angelo sceso dal cielo, i miei ricordi non gli rendevano giustizia, in quel secondo Edward arriciò il naso, da dove

ero io non poteva vedermi ma io sì, sgranò gli occhi 


<< Non è possibile, Alice, Esme, Rosalie, perché continuate? >> disse arrabbiato

<< Edward scendi >> la voce alterata di Esme, lo fece scendere subito

<< Bella? >> chiese balbettando << Non è possibile, non puoi essere tu, no, tu non puoi, tu... >>

<< Shh... >> risposi semplicemente, Demetri mi strinse con più forza e mi accorsi che una lacrima era scesa

<< Perché! Alice! Perché non mi hai detto niente, o l'hai invitata tu! >> disse sbraitando

<< Io non ho visto niente, e da quando che vi siete lasciati che io non ho visto più niente di lei, niente, sai quanto è 

straziante, e no non lo invitata io! >> disse alterata Alice, che fece ammutolire Edward

<< Perché mi fai questo? >> mi chiese guardandomi con quei occhi color oro liquido

<< Perché ti amo >> cercai di dire, ma le lacrime erano capiose lungo il mio viso, Alice mi abbracciò in un attimo 

fulminando con lo sguardo Edward che restava immobile difronte a noi.


Ciao!
Lo sò che mi volete morta ma avevo dei problemi con il tempo.Spero che il cap vi piaccia, per farmi perdonare vi dò un anticipazione dell prossimo



" << [...] , lo sai che non possiamo siamo, incompatibili >> mi disse gelido

<< Questo lo dici tu >> dissi cercando di non piangere

<< No, questa è... >> per fotuna Alice lo bloccco

<< Questa è una cavolata ecco cos'è!! >> Sbraitò Alice, che continuava ad accarezzami. "



-Alice Cullen Elis -




 

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Capitolo 5
*** Niente è come sembra ***


Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 



5. Niente è come sembra
 

POV BELLA

<< Ti passerà >> disse Edward

<< No,no Edward non mi passerà >> dissi continuando a piangere

Non mi degnò di una risposta

<< Per favore, proviamo, solo una possibilità, proviamo a continuare questa storia, proviamoci >> dissi singhiozzando


<< No, lo sai che non possiamo, siamo incompatibili >> mi disse gelido

<< Questo lo dici tu >> dissi cercando di non piangere

<< No, questa è... >> incominciò lui ma per fotuna Alice lo bloccco

<< Questa è una cavolata ecco cos'è!! >> sbraitò Alice, che continuava ad accarezzami con movimenti circolari lungo la 

schiena, con l'intento di calmare le mia lacrime

<< Sai anche tu, che non è vero, tu l'hai lasciata perché sei un mostro, ma lei, lei è stata l'unica che ci ha accettati per 

quello che siamo >> disse Alice

<< Edward, figlio mio, sai anche tu che quello che dice Alice è vero, ma vorrei veramente capire cosa desideri tu >> 

disse calmo Carlise

<< Carlise, io la amo è di questo tu ne sei al corrente già da tempo, e sai anche che è l'unica donna che io abbia mai 

amato... >> fece una pausa

<< Allora qual'è il problema? >> chiese Carlise perplesso

<< Il problema è che io sono un mostro ecco qual'è il problema Carlise >> urlò Edward

<< No, non Edward tu..tu non sei un mostro >> cercai di dire

<< Invece sì, Isabella, tu non mi credi perché vedi normalmente la mia maschera, la faccia che Carlise ci ha costruito 

ma noi tutti noi siamo dei mostri, siamo dannati dentro >> disse Edward, mi guardò per un istante è se ne andò verso 

la cucina

<< Niente è come può sembrare >> mi sussurò Alice vicino al mio orecchio.

Ormai si era fatto sera è, io, Alice, Esme e Rosalie continuavamo a parlare, Edward dalla litigata di prima non si era 

fatto più vedere, mi alzai per andarmene ma Esme non era d'accordo con i miei progetti

<< Dove stai andando? >> mi chiese sospettosa

<< A casa, o meglio a casa di Demetri >> dissi guardandolo di sottecchi 

<< Neanche per sogno tu stanotte dormirai qua.. sempre che ti faccia piacere >> l'ultima parte la disse pensierosa

<< Se per voi non è un disturbo... >> dissi

<< Piccola mia, fatti dare un abbraccio >> disse aprendomi le braccia, l'abbraccia era tanto che non sentivo il suo
 
profumo.

Così la notte dormì lì, Alice mi imprestò un piagiama (almeno così lo chiamò lei), quando scesi le scale incontrai Edward,

cercai di risalire, ma Edward mi chiamò, mi girai e vidi i suoi occhi scaldarsi

<< Sì? >> domandai incerta

<< Vieni qui >> disse diretto, mi avvicinai << Perché mi fai questo? >> e indico il mio "pigiama"

<< Esme mi ha invitato a dormire qui >> dissi io

<< Come fai? >> domandò pieno di curiosità, gli avrei volute rispondere ma non capivo che cpsa intendesse

<< Come faccio cosa? >> chiese incerta io

<< Ad amarmi dopo tutto quello che ti ho fatto >> mi rispose

<< Ah, semplice io ti amo >> dissi senza nessuna esitazione

<< Voi umani siete davvero strani >> disse ridendo, ma il suo sorriso si spense prima ancora di arrivare agli occhi

<< Perché non possiamo >> capì subito a cosa mi stavo riferendo

<< Te lo già detto, sei un umana >> disse serio

<< Allora trasformami >> lo ricattai

<< No, non potrei rubarti l'anima >> disse cupo

<< Ma io non la voglio se non ci sei anche tu, tienila >> dissi incominciando ad arrabairmi << Intanto è già tua >> 

bisbigliai, per sfortuna lo sentì

<< No, non dirlo mai più >> disse fulminandomi 

<< è la verità >>

<< Lo sò è quello che mi spaventa >> disse Edward, per un pò restammo in silenzio 

<< Andiamo a letto è tardi >> disse guardando l'ora e poi me, salì le scale lentamente, concedendomi un ultima 

occhiata prima di sparire

<< Ti amo Edward spero lo capirai >> dissi più triste di quanto volevo

<< Continuo a sperare che mi dimenticherai >> mi disse lui

<< Sai che non succederà >> dissi più seria che mai

<< Lo sò >> disse con un sospiro

<< Buona notte Edward >> dissi prima di andarmene, ma sentì ancora quello che disse Edward credendo che non lo 

sentissi

<< Sogni d'oro amore mio >>.

Quella notte, dorì serenamente come non succedeva da tempo.

Ciao a tutti come state spero bene!
Ecco il nuovo cap. un pò corto ma molto emozionante, spero vi sia piaciuto.

-Alice Cullen Elis-

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Capitolo 6
*** Riconciliazione ***


Lα distαnzα è solo un test.



La distαnza è solo un test per vedere
quanto l'amore puo' viaggiare.

 


6.  Riconciliazione 

 

Quella notte, dorì serenamente come non succedeva da tempo.

Quando mi risvegliai ero rilassata, la luce del sole filtrava dalle pesanti tende color avorio, mi alzai dal letto

guardandomi nello specchio di fronte al letto, non sembravo io, la mia faccia ormai da troppo tempo spenta,

aveva guadagnato colore, i miei capelli avevano una sfumatura rossiccia, i miei occhi erano bellissimi, erano 

accesi, erano felici, erano di nuovo a casa. Mi avviai in bagno, dove Alice aveva lasciato la mia valigia, che era 

andata a prendere la scorsa sera, adesso avevo anche io uno spazzolino. 

Mi infilai nel Box doccia, lasciai che l'acqua calda mi rilassasse ulteriormente, mi stofinai bene i capelli con il 

mio schampoo preferito quello ai frutti di bosco, uscita dalla doccia, mi avvolsi in un asciugamano bianco, mi 

lavai i denti, e mi aciugai i capelli, e scelsi un vestitino che sicuramente aveva messo Alice sperando che lo 

scambiassi con uno dei miei, vestita, mi girai e vidi, sulla scrivania, della carta, visto che ero in anticipo per

la colazione mi sedetti è cominciai a scharabocchiare sui fogli...ad un certo punto senza pensarci, scrissi una 

frase rispecchiva i miei pensieri...:Edward...voglio passare l'eternità con te, sorpresa e anche un pò

innervosita, accartocciai il foglietto, lanciandolo sulla scrivania e mi preparai a scendere.

Scendendo le scale, Alice mi venne incontro saltellando

<< Sei splendida >> mi disse

<< Guarda che lo sò che è un tuo vestito... >> dissi scherzando

<< Però l'hai messo... >> fece spaccaluce Alice

<< Chissà perché >> mormorai.

Alice mi prese sotto braccio e insieme scendemmo il lungo scalone della nuova casa Cullen.

Arrivata in cucina tutti quanti mi salutarono, e mi offrirono la colazione, mentre Esme mi porgeva una tazza di 

cioccolata calda le chiesi

<< Demetri? >> 

<< è andato a caccia >> mi disse tranquilla.

Ad un certo punto, vidi Edward entrare in cucina sorridente

<< Ciao >> dissi mentre bevevo la cioccolata

<< Ciao, come stiamo oggi? >> mi disse dolcemente

<< Bene, bene...grazie >>

Finita la colazione,Alice decise di andare a fare shopping,ci divise in quattro macchine,per avere più spazio per 

gli aquisti,eravamo: Alice e Jasper, Rosalie e Emmett, Esme e Carlise e Demetri, e infine io ed Edward.

In viaggio in macchina fù sorprendente piacevole, ridemmo e scherzammo per tutto il tempo, commentando i

vari generi di canzoni che passavano per radio, poi parlammo di come avevamo passato l'ultimo periodo...

solo lì, forse, Edward capì, come ci fossi stata male.

Arrivati a destinazione, mi aprì con gentilezza estrama la macchina, eravamo in un grosso parcheggio 

all'aperto, mi porse la mano,che accettai molto volentieri,finalmente la voragine del petto era solo un ricordo,

era come se la voragine si fosse chiusa, senza lasciare traccia di cicatrici o lesioni, raggiungemmo gli altri e 

Alice sprizzante di felicità cominciò a saltellare come una pazza da una parte all'altra del centro commerciale

non sapendo da che parte iniziare...


CIAO RAGAZZE!!!!!

Sò che mi volete ammazzare perché non ho fatto in tempo a postare, e mi dispiace, il problema è che a scuola

mi hanno riempito di verifiche e devo studiare, passando alla storia...che ne pensate?? COMMENTATE!!!

-Alice Cullen Elis-




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