Rumors And Gossip.

di XxFreyaxX
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Sfida il bambino ***
Capitolo 3: *** Ricatto. ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


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Tendo a ringraziare e a dare tante cioccolate e caramelle
a chi lascia una piccola traccia.(Recensione) u.u .
E vi segnalerò anche nella lista dei buoni di Babbo Natale. *w*
Bando alla ciance , questo è il primo capitolo di una storia
che spero abbia successo.
Starà a voi deciderne il destino.
*risata malefica* Buona lettura.







Prologo





Nella mia vita ho perso tante cose e altre mi sono state portate via.

In diciannove anni mi sono sempre chiesta : perché le cose belle sembrano nascere con l’unico scopo di morire , prosciugandoti della felicità che ti mantiene in vita , e allora quando sei li , solo un corpo retto da un mucchio di ossa , le cose brutte arrivano per non lasciarti mai?

Già , lo so. Nulla è per sempre. Allora qualcuno dovrebbe denunciare la Disney per i mucchi di stronzate che inculca nei bambini.




1 Dicembre 1992.

Tenete a mente questa data. Perché? Bèh , perché sono nata io.

Chi sono? Con il tempo lo scoprirete. Non posso dire tutto ora , altrimenti cosa racconto?

Gennaio 1998. Bèh , mi cadeva il mio primo dente da latte ma è meglio non ricordare certe cose imbarazzanti.

24 Giugno 2011 , apprendista truccatrice di rockstar. La mia mentore? Natalie.

Chi cazzo è Natalie?

Mi disturba , profondamente. Ha quella voce dolce come il miele , quel sorriso zuccherino , quell’espressione da madre.

Va a quel paese falsa santarellina. Il mio proverbio? Mai fidarsi delle acque calme. Si , lo so , sono profondamente diffidente ma cosa ci volete fare?

Lo sareste anche voi con un passato come il mio.

Ma , bhè , non parliamo di questo.

Parliamo piuttosto di come la mia vita è andata storta , di come la mia vita ha cambiato strada probabilmente utilizzando un navigatore comprato da una bancarella di qualche filippino ubriaco.

Mi è sempre piaciuta l’estetica. Sempre , fin da bambina giocavo a truccare le barbie e perfino mio fratello. Certo , utilizzavo il suo viso mentre era beatamente addormentato ma ho fatto comunque pratica.

Mia madre ha quindi assecondato il mio desiderio di andare a una scuola privata d’estetica , in Francia. Certo ha dovuto sborsare un bel po’ di soldi ma il mio caro , e bastardo , patrigno è un ricco e famoso imprenditore.

Insomma , una gallina dalle uova d’oro per quanto mi riguarda.

Nel bel mezzo dei miei studi la mia buona stella decide di baciarmi la fronte.

Maledetta .

“Ricordi Natalie?” aveva chiesto mamma durante un pranzo parecchio abbondante. Io l’avevo guardata , restando in silenzio , sbattendo le palpebre più volte. Poi s’era messa a parlare di quella donna , di quella fortunata donna divenuta la truccatrice di Bill Kaulitz.

Si proprio di Bill Kaulitz.

Quel bellissimo ragazzo dai capelli neri , gli occhi nocciola , lo stile strambo.

Ma chi voglio prendere in giro? La renna Rudolf mi attira molto di più.

Comunque , Natalie è una cara amica di mamma che di me , ovviamente , ne aveva parlato molto e bene. Le capacità persuasive di quella donna avevano portato Natalie a chiederle di farmi andare in America , ove , al suo fianco , avrei potuto migliorare le mie capacità di truccatrice ed estetista.

Avrei visto il suo lavoro.

Insomma , uno stage particolare e molto privato.

24 Giugno 2011. Sono dunque qui , nel camerino dei Tokio Hotel.

Le loro fan pagherebbero per essere al mio posto , vero? Per loro fortuna sono disposta ad affrontare l’enorme sacrificio di cederlo in cambio di duecentomila euro. Umh.. forse anche più.

Da un mese conosco questi quattro musicisti. Ah , la storia di Ria? Puramente vera.

Anzi , vi dirò di più , voglio essere cattiva , spezzerò i vostri cuoricini pulsanti : Tom ne è cotto da un anno ormai.

Bene , ora andate a suicidarvi pure. Possibilmente niente spargimenti di sangue , insomma : impiccatevi , buttatevi in un fiume in piena o respirate gas. Ma niente sangue.

Sarebbe un casino pulire , dopo.

Georg e Gustav mi sono simpatici. Dico sul serio questa volta.

Mi piacciono e c’è un motivo : sono i più normali del gruppo. Gustav mi va particolarmente a genio : non parla mai , si veste come un qualsiasi ragazzo normale e.. non parla mai.

I requisiti adatti per andare d’accordo con me.

Tom , stendiamo su un velo pietoso. Ha la ragazza , no? Questo dovrebbe bloccare , tamponare , attutire la sua tempesta ormonale , vero? Giusto? Invece spesso e malvolentieri mi ritrovo mangiata dal suo sguardo ed evito di guardare come gioca con il suo piercing.

Uccidetelo , ve ne prego.

E pure preferisco sottostare alle sue radiografie piuttosto che subirmi la parlantina di suo fratello.

Bill Kaulitz.

Il famoso Bill Kaulitz. Dolce , egocentrico , egoista , romantico , sognatore , capriccioso , moccioso , bambino viziato , logorroico. Che nervi. Che nervi , che nervi e che nervi.

Natalie mi chiede di passarle il fondotinta , distraendomi da queste mie ormai ripetitive considerazioni.

Eseguo senza dire una parola.

Tra due ore vi sarà il loro ultimo concerto , poi inizieranno le vacanze.

Certo perché è stancante essere famosi , guadagnare diecimila euro al mese , ricevere applausi , premi , essere amati e vezzeggiati.

Si… un vero stress.

-Zia , zia- un bimbo dai riccioli rossi entra in camerino. Georg , seduto alla poltrona , gli sorride e torna a parlare con Gustav.

Non è proprio un bambino , in realtà ha undici anni. Ma è odioso. E’ forse la persona che odio di più in questa stramaledetta situazione.

-Cosa c’è Cal?- la donna , Natalie , finisce di stendere la pasta color pelle sul viso angelico del vocalist e fa repentinamente sgusciare lo sguardo sul moccioso.

-Posso andare a comprare qualcosa da sgranocchiare al McDonald’s?-

-E’ lontano- risponde indecisa , frugando tra i suoi trucchi , i suoi attrezzi da lavoro.

Abbassò lo sguardo e incrocio quello smeraldo del piccoletto. Sorride amorevolmente.

-Kim può accompagnarmi-

-Ti ho già detto mille volte che mi chiamo Kimberly , moccioso- sbottò infastidita.

Odio quando qualcuno che non sopporto usa il mio diminutivo e odio quando Cal mi sfrutta per ottenere ciò che vuole.

-Kim..- Natalie mi guarda , un misto di supplica e rammarico.

Come posso dir di no alla mia insegnante? Sospiro , stringendo i denti.

-E va bene , andiamo a farti mangiare- ricerco tutta la dolcezza che è in me ma ne esce fuori un sibilo irritato.

-E viva! Ho già i soldi- mi prende per mano –Andiamo Kim-

Spero che il panino ti vada di traverso.

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Capitolo 2
*** Sfida il bambino ***


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Da oggi viene introdotta la locandina (son così emozionata *o*)
e la soundtrack di questa storia. u.u
Ha ricevuto solo tre commenti il primo capitolo
. bèh , spero lieviteranno.
Intanto è giusto che ringrazi coloro
che hanno lasciato una loro traccia :

- Layla

- Arsax95

- uranie

E ringrazio anche coloro che hanno letto senza commentare.

Bèh non ho altro da aggiungere ^-^
Buona lettura












Cal continua a discutere nonostante stia mangiando.

Parla della scuola , dei suoi amici , di quanto sia fortunato ad essere il nipote di Natalie.

Cose molto interessanti , per carità , ma che non potrebbero mai cambiare la qualità della mia vita.

Sbuffo sonoramente , scrollando le spalle e facendo vagare lo sguardo nel locale.

Certo meglio essere qui , in compagnia di questo moccioso , piuttosto che vedere quei due gemelli insieme , felici e contenti.

Mi innervosisco.

O forse il mio è un altro sentimento.

-Marmocchio vuoi muoverti?-

Mi guarda imbronciato poi i suoi zigomi si alzano a causa di un sorriso. –Va bene Kim- butta la scatola delle patatine vuota sul vassoio.

-Per fortuna che zia Natalie ha detto che potevi comprarti solo un toast , eh?- ironizzo guardando il Mc Menu divorato nel giro di mezz’ora.

-Zia Natalie non lo verrà mai a sapere- si porta la cannuccia della coca cola alle labbra.

Carpe Diem! Le mie labbra si increspano in un sorriso serafico –Bèh e se qualcuno facesse la spia?-

Mi guarda , rimane in silenzio.

Lo ammetto , mi piace dichiarare guerra a Cal. Voi non potete neanche immaginare che mente maligna possa avere. E’ una battaglia che diventa sfida a chi architetta più diavolerie.

-Non oserai- risponde poi , tranquillo.

-Dici? Invece sarà la prima cosa che farò-

Annuisce , sorridendo.

Sa che non mento.

La sua testolina ha già trovato il modo di farmela pagare.

So di essermi messa nei guai.

Perfetto , ho un passatempo.

Anche se , per il suo ultimo dispetto , aveva pensato bene di scambiare la tonalità di fondotinta da me usata per Tom con una parecchio più alta.

Bèh .. fortuna che prima dell’apparizione televisiva Natalie aveva rimediato.

Altrimenti avreste visto il vostro amato e “figo” chitarrista truccato come Dorothy del mago di Oz.

-Andiamo?- balza giù dalla sedia , guardandomi con innocenza.

Non rispondo e mi alzo , uscendo poi dal McDonald’s.

Due isolati ci separano dal teatro che ospita l’ultima esibizione dei Tokio Hotel.

E noi camminiamo , in silenzio religioso.




-Cal , dove stai andando?- il marmocchio , entrato nell’arena , imbocca una strada che non porta nel backstage , dove vi sono gli altri.

Lo seguo e giungiamo sotto il palco.

Mi guardo intorno , non c’è nessuno.

Ne fan strillanti , per mia grande fortuna , ne tecnici.

-Dove sono tutti?- domando.

-Probabilmente dietro , staranno spiegando ai ragazzi come muoversi- risponde la testa di carota.

Lo vedo avvicinarsi a un ripiano su cui poggiano varie piattaforme informatiche. Una in particolare è la più grande.

-Questa è la piastra madre di tutto- dice Cal , in mano reca ancora la coca cola.

Lo raggiungo , guardo l’aggeggio informatico e poi lui. –Come fai a saperlo?-

-Me l’ha detto David , una volta. Distruggi la piastra e mandi tutto a monte-

Arriccio il nasino , diffidente.

Perché me lo sta dicendo? Per quanto io non sopporti i Tokio Hotel non mi sognerei mai e poi mai di far loro questo danno.

-Coraggio Cal… - gli arruffo i capelli , non in modo affettuoso. –Torniamo da Natalie-

Ho una brutta sensazione.




Bill


-Capisci Bill?- David mi guarda , roteo gli occhi.

-Si ma…-

-Niente ma. Dopo questo iniziano le vacanze. Vacanze uguale periodo di inattività. Sai cosa succede quando un cantante è inattivo? Quando di lui non se ne parla più?-

-E’ il declino , bello- interviene mio fratello , guardandomi male. –Puf. Spariamo- enfatizza la sua frase.

-Tom sei disgustoso. Sembra che Ria ti serva solo per farti pubblicità-

Scrolla le spalle –Mi piace Ria , lo sai e d’altro canto mi è utile perché durante l’estate , grazie a lei , continueranno a parlare di me e della mia nuova fiamma.-

-Dovete continuare a farvi pubblicità- sintetizza il nostro manager.

-Ma Georg e Gustav..-

-Tu sei il frontman , Kaulitz. Sei la struttura portante di questa band , anche se è brutto dirlo. –

-David- sbuffo , poggiandomi allo stipite della porta. Incrocio le braccia al petto , l’aria contrariata –Insomma devo trovarmi una ragazza , fingere una relazione con lei giusto per fare scandalo durante l’estate? Giusto per.. farmi pubblicità?-

-Esattamente- sorride soddisfatto.

-Dovrei fingere di essere innamorato?-

E’ Tom a sbuffare questa volta. Mi vuole bene , mi ama , sono suo fratello ma non ha mai condiviso la mia assoluta dedizione all’amore.

Io voglio trovare la mia anima gemella. Come posso riuscirci se fingo di essere fidanzato con una ragazza che non mi completa?

Sono profondamente riluttante all’idea e al tempo stesso condivido pienamente ciò che dicono Tom e David : se non si parla di me finirò presto nel dimenticatoio.

Non voglio.

-Va bene , va bene- alzo le mani in segno di resa. –Avete vinto.- anche se non mi sarà facile trovare qualcuna pronta a fingere di essere la mia fidanzata.

Insomma le mie fan mi amano. Non posso illudere una di loro con questa storia.

Poi la porta del camerino si apre.

Peter è pallido , ha i suoi occhi chiari sgranati. Alle sue spalle Georg e Gustav sono nervosi.

-David.- dice –Abbiamo un problema-

-Che tipo di problema?- mi intrometto , precedendo Jost.

-Un enorme problema-

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Capitolo 3
*** Ricatto. ***


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*o* sono commossa.
Dico sul serio. ç_ç Le mie lettrici crescono
e io non posso far altro che amarvi
E non posso far altro che ringraziarvi , tutte quante , una ad una :

-Arsax95 :credici invece
perchè purtroppo è vero;
Ma , d’altro canto , è grazie a lui che la storia va avanti v.v.

-Layla : Che in questa storia Bill trovi la ragazza mi pare scontato.
Che ci riesca nella realtà..
..emh.. che hai mangiato a pranzo? xD
Per quanto riguarda Tom e Ria , ammetto , che un po’
ho riversato nel loro rapporto il mio punto di vista.
Si , va bene , Tom può anche volerla sul serio
ma nulla esclude che sia anche una
trovata pubblicitaria.

-Evangeline143 : Perdonami tesoro , passerò il prima possibile da te >.<
Sono molto impegnata
e ho trovato solo questo ritaglio di tempo per postare ç_ç
Ma passo. V.v Promesso.

-Jiada95 : Oh , bene. Ho preso le tue parole come una sfida v.v .
Spero , quindi , di non deluderti , anzi ,
di riuscire nel mio intento e di trasmetterti qualcosa *.*

-memy881 : Oh ciao cara^-^
Bhè , non ho molto da dirti anche perchè
la maggior parte delle cose vengono dette su msn. xD
Semplicemente grazie per seguire anche questa avventura :* .

-unleashedliebe :Il tuo sesto senso o la tua arte
di estorcere ciò che avverrà nei prossimi capitoli , eh?
E il fatto che tu non mi abbia riconosciuta
è scandaloso D:.
*Ti sbatte nella cella di isolamento con cani randagi*




Bèh , e poi ringrazio tutte coloro che leggono senza commentare. ^.^
Spero di non deludere nessuna con l’andare avanti dei capitoli >.<. Sono affezionata a questa storia
e vorrei che fosse amata anche da voi <3

Buona lettura belle










-Ti rendi minimamente conto di quello che hai fatto?-

Sono la vittima e loro miei carnefici.

Anzi , il carnefice è , in realtà , un moccioso di undici anni , dai capelli rosso scuro e occhi color ambra.

Cal.

Ragazzino petulante , sgraziato , stronzo , vigliacco e ruffiano.

-Io non ho fatto niente- ribadisco con voce ferma e irritata.

Se c’è una cosa che odio dopo i Tokio Hotel è il non essere creduta.

Io non ho fatto nulla sul serio , questa è forse la verità più sfacciata che io abbia detto in questi ultimi anni.

No , che dico : in tutta la mia vita!

-Vuoi forse dirmi che la piastra madre è saltata da sola?-

Questo David inizia a farmi girare le ovaie. Il battito cardiaco aumenta , cerco di regolare il respiro e la mano stringe lo schienale della sedia in modo così forte che le nocche mi diventano bianche.

Siamo in una delle camere del backstage , l’area sotto il palco è inaccessibile perché completamente al buio.

Le fan non potranno neanche entrare , figurarsi assistere al concerto.

Ma , ripeto , non è stata colpa mia!

-Credete alle parole di un moccioso piuttosto che alle parole di una maggiorenne?- sbotto , allucinata.

Ma dove sono finita? In una scuola materna per ritardati?

Mamma , la prossima geniale idea che ti viene per farmi contenta , per favore , ti prego , sopprimila a suon di testate contro il frigo.

-Bèh , dal momento in cui il moccioso non si trovava sulla scena del crimine , dal momento che l’unica presente eri tu con la coca cola in mano , a chi credere mi sembra evidente… o no , ragazza maggiorenne?-

Perfetto , fantastico. Ora siamo giunti alla “scena del crimine”.

Tra poco chiameranno i NAS che tracceranno con il gesso l’immagine della povera piastra madre. A quest’ultima sarà dedicato un rito funebre , con tanto di prete a dare l’estrema unzione.

Già leggo l’incisione sulla lapide “Fu madre”.

Oh ma ti prego!

-Avete le telecamere di sorveglianza , no? Perché non fate qualcosa di utile e non guardate come sono realmente andate le cose?-

-Erano spente- da fondo stanza giunge la voce tranquilla di Saki.

Ora che ci faccio caso , effettivamente , l’unico sull’orlo di un collasso pare essere solo David.

Natalie è dalla mia parte e questo le ha fatto guadagnare punti. Lei sa chi è stato , conosce suo nipote.

I tecnici non ci sono.

I Tokio Hotel sono in religioso silenzio a fissarmi.

Bill , in particolar modo , pare assorto. E’ forse alla ricerca del suo unico neurone sperduto?

-Telecamere spente , tu unica presenza nel momento dell’incidente. Dovrai risarcire una somma altissima , ne sei a conoscenza riccioli d’oro?- domanda Tom ma non in modo irritato. Il suo è un tono divertito.

Ora iniziano anche con i soprannomi? –Non osare mai più chiamarmi riccioli d’oro , altrimenti mi becco l’ergastolo e tu un viaggio di sola andata per il tuo ultimo concerto in paradiso- sibilo.

Kimberly. Mi chiamo Kimberly , maledizione.

David schiude le labbra per un’altra sfuriata , lo capisco dal modo brusco che ha di additarmi.

-Aspetta David- Bill gli posa una mano sulla spalla e mi si avvicina. –Ho un’idea migliore. Diventa la mia ragazza..-

Lo guardo , mi guarda. Mi guardano tutti in realtà.

Scoppio in una risata. –La tua..ti sei bevuto il cervello?-

-Ehi , ci hai rotto la strumentazione , a causa tua il nostro ultimo concerto è saltato. Quindi o ti ritrovi in prigione con un debito parecchio alto o fingi di essere la mia ragazza-

Va bene , stiamo sul serio sfiorando i limiti dell’assurdo e del sopportabile.

Tutto ciò che mi viene da fare è ridere ancora , in modo più che sarcastico.

Assolutamente sarcastico.

-Piuttosto la decapitazione da una scimmia che essere la tua… - fingo un brivido -..Ragazza.-

-Perfetto. Allora dovrai sborsare l’ingente cifra di oltre cinquantamila euro..se parliamo in termini Europei- mi risponde tranquillo.

Ma come? La mia reazione non l’ha fatto vacillare?

E dove vado a trovarli più di cinquantamila euro? Chiedere al mio patrigno ricco sfondato è da escludere.

Mai , neanche in fin di vita , chiederei aiuto a lui.

Mi mordo il labbro inferiore , per la prima volta mi trovo in difficoltà.

Per la prima volta rivaluto Bill Kaulitz , in senso negativo , ovviamente : sporco ricattatore e doppiogiochista.

-Non voglio diventare la tua ragazza-

-Perché?-

-Perché sarebbe la cosa più umiliante e imbarazzante- dopo la recita di Natale delle elementari. Dato che l’angelo non era proprio il mio personaggio , immaginatevi il perché , le maestre avevano deciso di infilarmi nei panni dell’asinello.

-Milioni di ragazze..-

-Pagherebbero , ucciderebbero- completo la frase di suo fratello in modo acido. –Bèh , lo facessero pure. Anzi , se si tolgono la vita ci saranno meno bocche da sfamare. –

-Ma..-

-E io non sono le milioni di ragazze.-

-Facciamo così- ancora una volta è il vocalist a parlarmi. –Ora noi andiamo fuori perché , bèh , dobbiamo avvisare le milioni di ragazze che il concerto non si tiene più. Tu resta qui e rifletti per bene..-

Rimango senza parole.

Come osa rivolgersi a me in questa maniera? Come osa mettermi con le spalle al muro?

Escono tutti dalla camera , resto sola.






Bill



La mia auto si ferma , proprio dietro quella di Tom , nel nostro vialetto privato.

Il trasloco è completato , finito , gran parte dei nostri mobili è nella nuova casa di Los Angeles , ora , proprio dinanzi a noi.

Il prato è all’inglese e un vialetto selciato lo solca sinuosamente , diramandosi in due strade : una porta alle scale dell’ingresso , l’altra finisce per circondare la piscina.

Esco dalla vettura , la mia bellissima audi , e aspetto che Kim..ops … Kimberly segua il mio esempio.

Non ha un diavolo per capello.

Ha l’inferno tra i capelli , nel cuore e nella mente.

E’ a dir poco incazzata.

Giuro , alla notizia che , per rendere maggiormente credibile la cosa , avrebbe dovuto abitare con me e con Tom , il suo viso , per la rabbia , ha attraversato l’intera gamma di colori.

Quando ha raggiunto la tonalità viola ho sul serio temuto che sbottasse in modo violento , stile lincatropo impazzito sotto la luna piena.

Devo ammettere , inoltre , che è oggettivamente carina quando si arrabbia e fa qualcosa contro la sua volontà.

Esce fuori , apre così bruscamente la portiera che per poco non mi arriva addosso.

-Vaffanculo a te , alla tua carriera e a tutto ciò che hai , orribile essere che tenta di somigliare a un uomo- la sua voce la precede. Per questi due giorni non ha fatto altro che apostrofarmi con i nomi più strani . Alcuni perfino inventati.

Sei uno stramaledetto Cruffolo .

Cruffolo? Che diavolo è un cruffolo?

-Le tue borse sono già in casa- dico tranquillo , è così divertente vederla in questo stato. -Finalmente hai fatto qualcosa di buono- richiude l’auto e senza degnarmi di uno sguardo segue Tom in casa.

Il suo carattere è una totale contraddizione con il suo aspetto fisico.

Dieci centimetri più bassa di me , magra ma non troppo e slanciata.

Va bene , ha le dovute curve anche se non sono prosperose , insomma , non rientrano nei gusti di Tom , per intenderci.

Il visetto è qualcosa di spettacolare. Sempre oggettivamente parlando. Insomma , sembra essere stato scolpito dagli angeli , sembra essere stato impresso nella porcellana.

Labbra carnose e rosate , nasino piccolo e a patatina , zigomi alti quando sorride (anche se non l’hai mai fatto da quando la conosco , non con me almeno) ; Occhi di un azzurro cielo , contornati da lunghe e piegate ciglia.

Questo capolavoro , perché di opera d’arte si parla , sempre in modo oggettivo , è incorniciato da una chioma color del grano , modellata in tanti riccioli ribelli.

Ribelli proprio come lei.

Sorrido, chiudendo l’auto e percorrendo il vialetto.

Non sarà difficile fingere una relazione con lei , contrariamente a ciò che tutti quanti pensano.

Anzi.

Credo , sono fermamente convinto , che sarà divertente e parecchio piacevole.

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