Behind the stage - Le scene che non avete mai visto

di Hullabaloos
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ferisce più la carta che non la spada ***
Capitolo 2: *** Le note sono le ali dei nostri sentimenti ***
Capitolo 3: *** Campa cent'anni chi non s'impiccia degli affari altrui (prima parte) ***
Capitolo 4: *** Campa cent'anni chi non s'impiccia degli affari altrui (seconda parte) ***
Capitolo 5: *** Tutta una questione di stile (prima parte) ***
Capitolo 6: *** Tutta una questione di stile (seconda parte) ***
Capitolo 7: *** Moby Dick. Effetti collaterali: Gelosia. ***
Capitolo 8: *** Il prezzo della celebrità ***
Capitolo 9: *** Fuga verso Est ***
Capitolo 10: *** Riunione di famiglia ***



Capitolo 1
*** Ferisce più la carta che non la spada ***


Episodio 5; Prima serie.

 

Ecco cosa avete visto.

Scena 1

 

Italia s’avvicina a Germania gesticolando, palesemente su di giri.

I: Ehi Doitsu, ho ultimato i preparativi per diventare tuo alleato!

Germania lo guarda stancamente dubbioso, ma in parte fiducioso.

G: Sono già passati dieci giorni, ma immagino di poter lasciar correre…

I: Tadaa!!!

Italia mostra orgoglioso una valigia piena delle più buone delizie culinarie italiane.

I: Innanzitutto, la pasta. Poi altra pasta e del vino, poi pasta e frutta, poi ancora pasta, e-

G: Aspetta un attimo. CHE RAZZA DI PREPARATIVI SONO?!? è___é

Emh, ritentiamo…

 

Scena 2

 

I: Doitsu, Doitsu! La scorsa volta ti sei infuriato con me, ma questa volta ho portato articoli decenti!

G: Era ora. Mostrameli, così li posso controllare.

Italia apre una valigetta con le primizie citate sopra.

I: Si, è qualcosa del genere-

G: SON LE STESSE IDENTICHE COSE!!! è___é

Italia assume un’espressione molto dispiaciuta, mentre Germania tappetta sulla sua fronte con il chiaro intento di aprire un buco e vedere se effettivamente c’è qualcosa dentro.

G: Cavolo pensi davvero di potere combattere una guerra con un equipaggiamento simile?

 

Ed ecco quello che voi non avete visto.

 

All’improvviso Italia si accuccia in terra ai piedi di Germania piagnucolando con molta enfasi.

I: BWAAAAHH! DOITSU, SEI SEMPRE CATTIVO CON MEEEE!!! VEEEEHHH!!! NON TI VA BENE NIENTE DI QUELLO CHE FACCIOOO! VEEEEHH!!

Intanto, quelle fontanelle a spruzzo che non erano altro che le lacrime uscenti dai suoi dolci occhi stavano iniziando ad alterare il livello idrico presente sul set.

Nel frattempo, Germania, rimasto dispiaciuto dalla reazione dell’alleato, rimaneva in piedi con espressione mortificata.

Ma rimase ancora più dispiaciuto quando Italia, con un movimento veloce, acchialappò la valigetta che il biondo portava sempre con sé.

I: Veh! Ora vedremo quale tipo di armi usi tu!

Nonostante Germania, con faccia inorridita, provò a fermare l’alleato, Italia fu più veloce, ed estrasse ciò che lui erroneamente pensava dovessero essere le armi del biondo.

Quello che invece Italia si ritrovò ad afferrare fu un giornaletto di dubbia decenza, e mentre la pagina centrale ripiegata si aprì in tutta la sua lunghezza, mostrando il calendario in cui fanciulle più o meno innocenti mostravano le proprie grazie, sulla scena cadde un silenzio gelido, pesante, ma soprattutto IMBARAZZATO.

G: Emh… E se ce ne andassimo a mangiare un wurstel e ci dimenticassimo dell’accaduto?

 

 

 

La Regista nonché Autrice devia ogni sua responsabilità sull’unico neurone presente nel suo cervelletto. Spero che vi siate divertiti a leggere ciò che la sua mente malsana crea durante la lezione di fisica.

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Capitolo 2
*** Le note sono le ali dei nostri sentimenti ***


Episodio 6. Prima serie.

Ecco cosa è stato trasmesso.

 

Appare un damerino in piena sindrome pre-mestruale.

A: Idiota! Perché ti sei alleato con Italia?

Germania fissa sconsolato Austria, chiedendosi se valesse ancora la pena vivere.

G: Beh… Diciamo che la situazione è più complicata di quanto immagini. Più persone abbiamo dalla nostra parte, meglio è, no?

Il musicista assume un’espressione da donna contrariata. Brutto segno.

A: NO! Probabilmente, mentre parliamo, starà producendo bandiere bianche in serie! è__é

Il moro si posiziona davanti al suo strumento musicale preferito.

A: Esprimerò quanto sono arrabbiato con questo pianoforte!

Il biondo gli lancia uno sguardo chiaramente interessato.

G: Benissimo, fai pure…

Il musicista allora si siede teatralmente sulla sedia, alza le mani e, con un movimento molto scenico, inizia con il primo accordo. Sfortunatamente, forse per l’emozione, toppa tutti i tasti. Sperando che nessuno avesse notato il suo errore, cominciò a suonare una melodia estremamente malinconica. Uno spettatore esterno avrebbe creduto di vedere un Germania rapito dalla melodia e intento ad osservare l’austriaco, ma in realtà stava già dormendo in piedi con gli occhi spalancati. Aveva imparato questa temibile tecnica per la necessità di sopportare la megalomania del fratello e i suoi discorsi sulla sua magnificenza, grazia, bellezza ecc. ecc.

Dopo una buona mezz’ora, le dita del musicista s’interrompono e la melodia cessa. Infine, sempre MOLTO teatralmente, si volta verso il biondo.

A: Hai capito adesso?

G: Quindi… La tua rabbia è Chopin? O___o

 

Ed ecco a voi la parte della scena che è stata tagliata!

 

Mentre il moro stava esprimendo musicalmente il proprio dissenso contro Germania, entra sul set un tappetto biondo con l’aria di chi è in QUEI giorni. Perdincibacco.

S: AUSTRIAAAA!!!! Cos’è questa storia? Cos’è questa storia di allearti con Germania?!? Hai intenzione di sostituirmi, eh? Vuoi tradirmi con quel beone, EH?!?

Il cipiglio irritato del moro si accentuò impercettibilmente, e la melodia assunse un tono più cupo. Lo svizzero continuò il suo sfogo da morosa tradita.

B: Questo è il ringraziamento per averti salvato tante volte da quella donna baffuta di Ungheria??? E dire che ho fatto tutta questa strada a corsa, NON CERTO PER RISPARMIARE, appena l’ho sentito!!! Non puoi metterti con questo bifolco mangia patate!!!-.

Il tedesco, sentendosi giustamente preso in causa, incrociò le braccia risentito.

G: Ti voglio ricordare che la vostra alleanza è stata sciolta molto tempo fa.

S: TU STAI ZITTO! Tanto so le tue vere intenzioni, cosa credi??? Tutti ormai sanno dei tuoi giornaletti di dubbia decenza! Uno come te non può che avere secondi fini!

Germania, che s’infiammava subito se qualcuno osava toccare i suoi giornaletti, cominciò pericolosamente a scaldarsi.

G: NON PERMETTO A UNO VERGINELLA ISTERICA D’OFFENDERMI!!

S: TUTTI QUEI WURSTEL TI HANNO INTASATO IL CERVELLO??? NON SONO UNA VERGINELLA ISTERICA!!!

G: UNO CHE INDOSSA UN PIGIAMA ROSA FRU-FRU NON PUO’ ESSERE ALTRO CHE QUESTO!!!

All’improvviso, non si sa come, spunta dal nulla anche Polonia.

P: Rosa? Qualcuno a detto rosa? Io voglio far dipingere la mia casa di rosa!

Una pericolosa quantità di nervi apparvero sulla fronte di Austria, mentre la musica divenne più burrascosa.

Proprio in quel momento entrò in scena un altro personaggio poco gradito al nostro caro damerino.

P: Austria! Il Magnifico me è venuto a conquistare le tue regioni vitali. Kesesesese!

La melodia del pianoforte scese pericolosamente di qualche ottava, nello stesso momento in cui intorno al moro iniziò ad addensarsi una fitta aura scura.

S: NON PERMETTERò CHE UN DEPRAVATO COME TE SPORCHI LA CANDIDA INNOCENZA DI RODERICH!!

G: MA TORNA CON HEIDI SULLE MONTAGNE! UNO CHE SI PROPONE SEMPRE COME CROCEROSSINA NON PUO’ ACCUSARMI DI ESSERE UN DEPRAVATO!!

P: E sapete che ho anche un pony rosa?

P: Kesesese!

S: PERCHE’, UNO CHE NON FA ALTRO CHE MANGIARE WURSTEL NON PUO’ CHE AVERE IN TESTA SOLO UNA COSA, NO???

G: TUTTE QUELLE FONDUTE TI HANNO FUSO IL CERVELLO??? COSA CENTRANO ADESSO I WURSTEL???

P: Vorrei anche tingermi i capelli di rosa!

P: Kesesese!

G: E SE VUOI SAPERLA TUTTA, PER ME IL TUO ESSERE SEMPRE ARRAPATO E’ UN GENE DI FAMIGLIA!!! BASTA VEDERE GLI OCCHI ALLUPATI DELLA TUA CARA SORELLINA MENTRE TI GUARDA!

S: UN TEDESCO CHE NO FA ALTRO CHE PARLARE DI WURSTEL E PATATE NON PUO’ PARLARMI DI ARRAPAMENTO!!!!

P: E vorrei anche dipingere il mio pony rosa di rosa!

P: Kesesesese!

Roderich, in quel momento, comprese che c’era un solo modo per esprimere tutta la sua attuale irritazione con un semplice pianoforte. Con la grazia che contraddistingueva l’aristocrazia austriaca, il moro sollevò lo strumento musicale e lo sfracellò su quelle testoline vuote.

 

 

Finalmente ho finito anche questo capitolo!^^ Vorrei ringraziare:

happylight = diciamo solo che Doitsu non aveva esattamente l’intenzione di usarli in guerra, ma solo di rilassarsi un po’ dopo una dura giornata di duro allenamento, conforme al vero spirito tedesco, ya! Comunque hai dato un’idea a Germania su come vendicarsi del nostro caro francese ninfomane! Ci vediamo!^^

tappanasina michaelis = fortunatamente le schifezze partorite dalla mia mente malata hanno fatto ridere qualcuno .__. … Sono felicissima di averti divertita!! Anche America ti saluta e ti manda una grassa risata!

Chiaki_chan = eeehhh, dietro quella faccia innocente, il caro tedesco non poteva che nascondere qualcosa di losco, eheheheh!! Non so quanti e quali personaggi includerò nella mia storia, credo di essere andata avanti sempre grazie all’ispirazione del momento… ma non temere! Ho già in mente qualche scenetta tra il piccolo Nihon e Feliciano!

 

Grazie a tutti coloro che hanno solo letto questa storia! Non siate timidi e commentate: farete felici una povera scrittrice squattrinata! In più, per ogni recensione, riceverete a casa:

-         uno dei giornalini di dubbia moralità di Germania!

-         il ricciolo ribelle di Feliciano!

-         e un pacchetto di scones fatti in casa da Iggy-chan!

Recensite in numerosi!!^^

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Capitolo 3
*** Campa cent'anni chi non s'impiccia degli affari altrui (prima parte) ***


Episodio 23. Prima serie.

 

Germania, dirompente nella propria gioia di vivere, guarda sconsolato Italia.

G: Perché è così debole?

Italia interrompe il filo dei pensieri dell’alleato con una frase dal profondo significato.

I: L’altro giorno ho mangiato una pizza davvero disgustosa! L’aveva fatta Inghilterra!^^

G: Nelle sue vene scorre il sangue del Grande Impero Romano, quindi le sue basi dovrebbero essere buone…

Italia, d’un tratto, riscuote nuovamente il biondo dal proprio rimuginare, e indica una numerosa folla adunata sotto un palco

I: Doitsu, guarda! Sta succedendo qualcosa laggiù!

Quello che all’apparenza sembrava uno studioso, stava in quel momento esponendo gli ultimi risultati di una ricerca condotta da qualche università sulle INCREDIBILI poteri di qualsiasi cosa commestibile si trovi in un frigorifero sul nostro organismo, fosse anche il latte di soia, comprato in chissà quale momento di pazzia, rancido da due mesi. Fin qui niente di nuovo, basta comprare un qualunque giornaletto di dubbia utilità giù in edicola. Ma…

Studioso pagato per futili ricerche: Nei pomodori c’è una sostanza che riduce il desiderio di combattere. E in base alle ricerche rende anche pigri…

Germania fissa scioccato il rosso, mentre quest’ultimo mastica compiaciuto un pezzo di pizza.

I: Quel tizio sta dicendo delle stupidaggini enormi!^^

Il tedesco fa rapidamente due calcoli: se è vero che uno più uno fa due, e due alla seconda fa quattro, e che radice quadra di pi greca alla meno trentasette per coefficiente angolare di alfa fa ventordici, i pony rosa vengono dipinti di rosa e gli unicorni sono solo fantasie, allora…

G: Capisco… =_________=

 

Ed ecco la storia che è stata tagliata per motivi tecnici!

 

Italia, allegro e saltellante, si avvicina fischiettando al frigorifero, con l’intenzione di godersi un buon spuntino con il suo piatto preferito.

I: Veeeeeeeeeeeeeehh ~

Il sorriso si dissolse immediatamente quando, aperta l’anta dell’elettrodomestico, fu travolto da una valanga di PATATE e WURSTEL.

I: Veh?

Proprio in quel momento, entrò in scena il biondo, sgranocchiando una patata cruda, mentre fissava compiaciuto tutto quel cibo di chiara provenienza tedesca sparso per il pavimento.

Ma il suo sguardo fu attirato dal comportamento dell’italiano, che constatando che nel frigorifero avrebbe solo trovato il nutrimento necessario a una famiglia berlinese per una anno, andò a scavare fino nei profondi recessi della casa che condivideva con i membri dell’asse, alla ricerca del piatto tanto agognato. Avendo appurato che l’intera casa conteneva solo le patate e le salsicce mollicce dell’amico, il panico cominciò lentamente ad attanagliargli le viscere.

I: Veh… Doitsu… dov’è la mia pizza?

G: Erh… Feliciano, devi parlarti di una cosa…

L’amico lo aveva chiamato per nome. BRUTTO SEGNO. E, infatti, il piano che di lì a poco il tedesco illustrò superò i suoi peggiori incubi.

I: Tu… hai buttato tutta la pizza?...

G: Lo faccio solo per il tuo bene!

I: …

G: Vedrai che ben presto ti sentirai molto meglio!

I: …

G:…

I:…

G:…?

I:… pizza…

G: Fatti coraggio, forza!

I: … pizza…

G: Potrà essere duro i primi tempi, però…

I:… pizza…

G: Suvvia! Non preferiresti una buona patata cruda?

I:… voglio la pizza…

G: Umh… Forse sei più tipo da wurstel?

I: … VOGLIO LA PIZZA…

G: Emh, Feliciano?

I: … PIZZA…

G: Stai incominciando a farmi paura…

I: …PIZZA…

G: Ehi! Fermo cosa vuoi fare?!?

I:… PIIIIIIIZZAAAA…

G: NO, FERMO NON TI AVVICINARE!!!!

I: …PIIIIIZZAAAA…

G: COS-COSA VUOI FARE CON QUELLE PATATE??? N-NO, FERMO!!! NOOOOOOOO!!!

To be continued…

 

Ed eccomi di nuovo qua a scrivere. Data la lunghezza, questo capitolo sarà diviso in due parti! Cosa succederà a Doitsu? Riuscirà a trasformare Feliciano in un guerriero? O verrà travolto dal Vero Spirito Italiano? Intanto, vorrei ringraziare:

Chiaki_chan = ma cosa dici mai!!! Gli scones di Inghilterra sono una delizia d’oltreoceano!!^^’’

*sorride nervosamente mentre Iggy-chan le punta un bazooka alla testa*

Comunque, convincerò certamente Arthur a diventare il tuo schiavetto personale!

*Iggy-chan preme più forte il bazooka contro la tempia dell’Autrice*

Emh… spero di rivederti presto!!! ^^’’

happylight = non pensare male del povero Doitsu!! Più che un pervertito, diciamo che gli altri si stanno facendo solo condizionare da male lingue. E scommetto anche sul mio orsacchiotto Maxy che le intenzioni di Vash sono in buona fede!!!

Vash: …

*dopo due minuti*

IL MIO POVERO MAXYYYYYYY!!! ME LO HANNO PORTATO VIAAA!!! Bastardi…

Dopo la mia missione di recupero, cercherò di convincere il caro Igirusu-san!!!

kuroihikaru = non capisco come mai questi scones abbiano suscitato così tante polemiche… Umh, forse è il caso di assaggiarli…

*l’Autrice da un morso ai dolcetti*

*in seguito l’Autrice corre precipitosamente in bagno*

Emh, come non detto… ^^’’’ Comunque, Roderich ti ringrazia per la tua comprensione, e ti invita al suo prossimo concerto!!! Bye!!

_Zazzy = *saltella qua e là*

Grazie infinite per la tua recensione!!! Ti comprendo infinitamente: anche io quando ricevo poche recensioni finisco inevitabilmente nella mia personale “Fossa della disperazione”… ç.ç

Ma forza e coraggio!! Prima o poi tutti i geni letterati sono riconosciuti dalla critica!!!!!

Lud:… perché quella posa drammatica?

Feliks: … rosa…

hanta97 = il caro Gilbert e il caro Feliks s’inchinano di fronte ai tuoi complimenti…

Feliks: lo sai che ho dipinto di rosa anche il mio pen-

*il polacco viene lanciato alla velocità della luce dal martello dell’Autrice*

Stai tranquilla, questi qui danno la prova che il loro quoziente intellettivo è più o meno pari a quello di un ameb-

*Gilbert sfodera una trivella*

come non detto…^^’’ spero che mi recensirai ancora!!!!

 

Grazie a tutti per aver letto questa storia!!! Prometto che se recensirete ancora, al prossimo capitolo aggiungerò un siparietto extra!!

 

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Capitolo 4
*** Campa cent'anni chi non s'impiccia degli affari altrui (seconda parte) ***


Rewind

Riassunto della puntata precedente in 10 secondi. Grazie a un caso fortuito, Germania viene a conoscenza di una terrificante proprietà dei pomodori: riducono il desiderio di combattere e rendono pigri!! Il tedesco decide quindi di sottoporre Italia a una ferrea dieta a base di patate e wurstel! Ma a quanto pare Feliciano non è d’accordo…

 

E rieccoci alle prese con i nostri eroi!

America: ECCOMI!

Non intendevo questo! Torna a trastullarti con i tuoi soldatini!

America: Sigh.. ç__ç

Dunque, dicevamo?

 

 I: … VOGLIO LA PIZZA…

G: Emh, Feliciano?

I: … PIZZA…

G: Stai incominciando a farmi paura…

I: …PIZZA…

G: Ehi! Fermo cosa vuoi fare?!?

I:… PIIIIIIIZZAAAA…

G: NO, FERMO NON TI AVVICINARE!!!!

I: …PIIIIIZZAAAA…

G: COS-COSA VUOI FARE CON QUELLE PATATE??? N-NO, FERMO!!! NOOOOOOOO!!!

I: PER L’ORGOGLIO ITALIANOOOOOOOOOO!!!!

*Le seguenti scene di violenza saranno censurate per il bene dei più piccini*

Finalmente, dopo ore di lotte, il tedesco, pieno di lividi e poltiglia di patate in varie parti del corpo,  riuscì a immobilizzare con vari giri di corda e manette l’alleato. Quest’ultimo, continuava a dimenarsi, ribellandosi al suo futuro nefasto.

I: MANGIA PATATE A TRADIMENTO! SAI DOVE PUOI FICCARTI I TUOI WURSTEL??? EH, SAI DOVE PUOI FICCARLI, EEEHHH??? PEZZO D’IDIOTA, LIBERAMI SUBITO, CAPITO??? AAAAHH, MA NON TE LA FARò PASSARE LISCIA, MI HAI SENTITO??? CREDI DI ESSERE GRANDE, EEEEHHH??? INVECE SEI UN CRETINO!!! CREDI DI ESSERE GRANDE??? E INVECE SEI UN CRETIN-

Il biondo pose fine allo sproloquio del rosso ficcandogli poco gentilmente una patata in bocca, tirando finalmente un sospiro di sollievo. Poté scrollarsi di dosso i vari frammenti di verdura, rabbrividendo per quello che era appena successo. Ebbene, era questo il vero spirito combattivo italiano! Certo, era spuntato a causa di motivi poco attinenti alla guerra, ma se fosse riuscito a incanalare tutta questa energia in un combattimento, avrebbe sicuramente eguagliato la leggendaria potenza di Roma! Per questo motivo, il biondo s’ inginocchio di fronte al rosso, le cui ingiurie erano tramutate in mugugni indistinti a causa dell’ortaggio tedesco, e gli prese il volto tra le mani inguantate. Il borbottio incessante dell’italiano fu interrotto da due penetranti occhi azzurri che lo fissavano seriamente.

G: Ascoltami bene, Feliciano.

Il diretto interessato deglutì rumorosamente.

G: Ora io farò di te un potente combattente, ma ho bisogno del tuo aiuto.

L’italiano scosse la testa disperatamente, ma la presa del tedesco si rafforzò.

G: D’ora in avanti ti sottoporrò a un regime alimentare e di allenamenti con cui sono stato addestrato per diventare quello che sono ora.

Gli urli del rosso furono prontamente soffocati dalla patata, mentre lacrime amare cominciarono a uscire copiose dai suoi occhi. Fu così che l’italiano fissò impotente il proprio corpo trascinato dal suo Doitsu verso quello che lui avrebbe giudicato un inferno.

 

QUALCHE TEMPO DOPO…

 

G: Qual è la migliore arma da usare un’imboscata?

I: UNA PISTOLA RWC-456 CALIBRO 6.5 MM CON CARICATORE BIFILARE SIA PER LA SUA MAGGIORE CELERITà TEORICA DI TIRO SIA PER LA VELOCITà SUPERIORE DEL MOTO RETTILINEO DEL CARRELLO RISPETTO ALLA ROTAZIONE DEL TAMBURO, SIGNORE!

G: In assenza di risorse alimentari, come puoi procurarti il cibo?

I: TROVARE NIDI DI FORMICHE E LOMBRICHI, FACILMENTE REPERIBILI OVUNQUE! OPPURE BOLLIRE IL CUOIO DEGLI ANFIBI, OTTIMA FONTE DI PROTEINE!

G: E se mai i nemici ti catturassero e ti minacciassero di terribili torture, riveleresti le informazioni in tuo possesso?

I: MAI! PER DIFENDERE L’ONORE DEI MIEI COMPAGNI E DELLA MIA NAZIONE!

G: E COSA FARAI SE VENISSI ATTACCATO DAGLI INGLESI???

I: SPEDIREI I LORO POSTERIORI E LE LORO TAZZINE DI THè IN PATRIA A SUON DI CALCI!!

Il tedesco sorrise compiaciuto alla propria recluta italiana ritta in posizione militare e con sguardo fiero e ardente.

G: Un po’ drastico come soluzione, ma accettabile… ED ORA, ANCORA 10 GIRI DI CAMPO!!!

E fu così, dopo una serie interminabile di esercizi e sezioni di allenamento, il sole calò dietro le colline del campo addestramento. Il biondo, spossato dalla fatica, ma soddisfatto dei risultati ottenuti, tirò una pacca amichevole sulla spalla dell’alleato.

G: E dopo un duro allenamento, non c’è niente di meglio di meglio che un buon piatto di patate e wurstel! Andiamo Italia!

I: NO, SIGNORE!

Il tedesco s’irrigidì, e si girò a fissare il compagno.

G: Come?

I: RITENGO DI NON AVER COMPIUTO ABBASTANZA MOVIMENTO FISICO, SIGNORE! CHIEDO IL PERMESSO DI CONTINUARE L’ALLENAMENTO, SIGNORE!

Germania fissò incredulo la recluta, per poi accennare un debole assenso. Mentre lo sguardo vagava sulla schiena dell’italiano che si allontanava verso il campo d’addestramento, il biondo si convinse che questa iper attività non potesse che essere un bene. Quanto si sbagliava…

 

E PASSò ANCORA DEL TEMPO…

 

Non. Poteva. Crederci. DA QUANDO DIAVOLO I RUOLI TRA I DUE SI ERANO INVERTITI??? Erano questi i pensieri di Germania, mentre era nascosto precariamente dentro il cassonetto dell’immondizia in fondo all’angolo. Un rivolo di sudore freddo rigò la sua fronte quando sentì la voce dell’italiano che lo chiamava dall’altra parte del vicolo. Tirò un sospiro di sollievo, sentendo i passi dell’alleato allontanarsi dal proprio nascondiglio. Mentre sollevò leggermente il coperchio del proprio rifugio, meditò sull’ironia che aveva serbato per lui la sorte: Feliciano, quell’italiano codardo, incapace e fannullone, si era mutato in un fanatico della guerra con un attaccamento convulsivo verso i stili di vita estremi. Non era sufficiente per lui buttarlo giù dal letto alle quattro di mattina per un leggero allenamento mattutino, consistente nella marcia a piedi dell’equatore, seguita da un pasto veloce a base di larve e vermi e una nuotata nel Mississippi inseguiti da alligatori e piranha. No. Voleva anche distruggerlo psicologicamente. Con la scusa di provare la sua prontezza di riflessi, ogni momento era buono per affettarlo, triturarlo, trapassarlo, sminuzzarlo con qualunque arma si trovasse nei paraggi.

“Come ho potuto dar vita a un mostro simile?”, pensò sconsolato il tedesco, ignaro dell’ombra che incombeva minacciosa dietro di lui.

I: Doitsuuuuuuuu~  <3

 

Doveva fare assolutamente qualcosa.

 

I: Cosa diavolo ci facciamo in questo posto? Stiamo saltando la sessione mattutina degli allenamenti.

L’italiano tamburellava ritmicamente le dita sul tavolo del ristorante, mentre il tedesco tremò impercettibilmente alla reazione scocciata dell’alleato.

G: Suvvia, Feli… Una pausa da tutto questo esercizio ci sarà concessa, no?

Quest’affermazione fu seguita da una risata nervosa del biondo, subito stroncata dallo sguardo truce del rosso. E cominciò anche a sudare freddo quando questo iniziò a rigirarsi tra le mani il coltello con una luce maniaca che attraversava i suoi occhi dorati.

G: Emh… Non è il caso di ordinare?

Non ricevendo risposta dal vicino, troppo intento a lucidare la suddetta posata, attirò comunque l’attenzione di un cameriere di passaggio.

G: OSTE! Ci porti la specialità della casa!

Da quel momento, il biondo continuò a lanciare nervose occhiate verso l’orologio appeso alla parete, attendendo con ansia l’ordinazione, mentre l’italiano aveva iniziato di buona lena ad affilare tra loro coltello e forchetta. Dopo quello che riteneva il più brutto quarto d’ora della sua vita, davanti al rosso fu parcheggiata un’enorme pizza fumante, strabordante di pomodoro, che occupò l’intero tavolo.

Il ragazzo fissò interrogativo prima il piatto, poi il proprio compagno.

I: E questo cosa sta a significare?

Il biondo rispose balbettando.

G: C-c-come Feli, non ricordi? Questo era il tuo piatto preferito! Non vuoi assaggiarne un pezzetto in onore dei vecchi tempi?

Il tedesco fissò speranzoso il compagno, mentre questi lanciò un’occhiata dubbiosa alla pizza mastodontica.

Ma improvvisamente, colto dall’illuminazione, alzò la testa ed esclamò.

I: Ma non ti ricordi di quella ricerc-

Non fece in tempo a terminare la frase che il biondo era piombato su di lui, ficcandogli a forza tra le mascelle l’intera porzione di pizza. Il rosso cercò di dimenarsi, ma il compagno lo tenne stretto sotto di sé, obbligandolo a masticare e deglutire.

Seguirono momenti di pesante silenzio…

G: F-F-Feli, tutto bene?...

L’italiano fissò con occhi socchiusi il ragazzo sopra di sé.

I: Veeeeeeehhh, pizzaaaa~…

Il tedesco, si lasciò scivolare a terra, trattenendo a fatica un sospiro di liberazione.

 

QUALCHE GIORNO DOPO…

 

I due alleati stavano tranquillamente passeggiando: Italia saltellava qua e là, e Germania sgranocchiava con gusto una patata cruda.

I: Doitsu, guarda! Sta succedendo qualcosa laggiù!

Quando il ragazzo vide una folla radunata intorno a un palco, per poco si strozzò con il suo ortaggio. Il moro lo trascinò a forza verso la calca che stava ascoltando le illuminanti parole dell’ennesimo risultato dell’ennesima ricerca di dubbia utilità.

Scienziato: Nelle patate c’è una sostanza che aumenta il desiderio di combattere. E in base alle ricerche rende anche frigidi…

Il moro fissò sconvolto l’alleato.

G: Cosa c’è?

L’italiano scosse il capo, annotando qualcosa su un taccuino. 

 

SIPARIETTO EXTRA!!!

 

Hullabaloos: E anche questo capitolo è andato!!! Ora posso dedicarmi completamente a te, piccolo Maxino!! *_* Ghirighirighirighirighirighirigò!!!!

*Inizia a fare cose imbarazzanti con il suo orsacchiotto bianco di peluche*

Germania: AUTRICEEEEEEEEEE!!! è___é

Hullabaloos: Eh? Uh? O.o

*Entra in scena un Ludwig alquanto scazzato*

Lud: Che diavoleria è mai questa??? è__é

Hulla: Ma di che diavolo parli?

*Lud sfrittella sul nasino dell’Autrice l’ultimo numero di Cioè*

Lud (che sta tentando di trattenersi dall’usare il giornaletto per fare più male possibile all’Autrice): Ti ricordi che nello scorso capitolo avevi promesso in omaggio uno dei miei giornaletti a chiunque avesse recensito…?

Hulla: …

Lud: …

Hulla: …?

Lud: è____é

Hulla: Eh, allora?

Lud: TI PARE CHE IO LEGGA QUESTE CIANCE PER DECEREBRATE?!?!

*Entra in lacrime Feliciano che corre disperato verso Lud*

Feli: Veeeeeehhhh!!! ç__ç Doitsu, Doitsu!!! Il miei ciuffi in regalo per le recensioni sembrano peli di cane!!!! Veeeeeehhh!!! Sto mutando!!! Veeeeehhh!!! ç___ç

*Lud tasta i suddetti cappelli*

Lud: Forse perché questi SONO peli di cane.

Feli: VEEEEEHHH!!! AIUTOOOO!!! NON VOGLIO DIVENTARE UN CANEEEEE!!! NON VOGLIO PULIRMI IL WURSTEL CON LA LINGUA!!!! VEEEEHHH!! DOITSUUUUU!!!

Lud: W-w-w-WURSTEL??? O/////o

*L’Autrice cerca di salvarsi il deretano*

Hulla: Eheheh! ^^’’’’ Suvvia ragazzi, cercate di capire… Gli ultimi fondi servivano per la missione di recupero di Maxy dalle grinfie di Vash, e-

*Per completare il tutto, entra Iggy in pieno sclero-mode*

Arthur: AUTRICEEEEE!!! COSA DIAVOLO è QUESTA SPAZZATURA??? E QUESTI DOVREBBERO ESSERE I MIEI DELIZIOSI SCONES???

Hulla: Emh, Iggy…

Arthur: GUARDA!!! ESALANO ANCHE VAPORI TOSSICI!!!!

Hulla: Ma, Artie caro…

Arthur: A CAUSA TUA L’INDUSTRIA MONDIALE DI SCONES ANDRà IN ROVINA!!!

Hulla: Iggy.

Arthur: RIDURRAI AL LASTRICO MIGLIAIA DI SOCIETà E PROVOCHERAI SERIE DI LICENZIAMENTI IN BLOCCO!!!!

Hulla: Iggy!

Arthur: MILIONI DI PADRI NON RIUSCIRANNO A SFAMARE I PROPRI FIGLI, E FARAI INALZARE IL LIVELLO DI DIVORZI!!!

Hulla: IGGY!!!!!

Arthur: CHE C’è????? è__é

Hulla: Non sono stati sostituiti…

Arthur: Eh?

Hulla: Non li ho mai sostituiti… Quelli sono VERAMENTE i tuoi scones…

Arthur:…

Hulla:

Arthur:… ora ti uccido…

*L’Autrice è con le spalle al muro circondata dalle tre nazioni*

Hulla: Perché i pare di vivere un deja-vù? ç___ç

*Le seguenti scene di violenza saranno censurate per il bene dei più piccini*

 

Ed ecco terminato l’ennesimo capitolo!!

Scriverlo è stato come partorire, una vera faticaccia, ma sono abbastanza soddisfatta!!!

Ed ecco le risposte alle vostre recensioni!!!!

 

Chiaki_chan = Credo che questo capitolo abbia esaudito il tuo desiderio di vedere Doitsu soffrire orribilmente!

*Batte cinque con Romano*

Prima o poi ci sarà un capitolo con Iggy protagonista ed ovviamente soffrirà orribilmente pure lui!

*inserire risata sadica*

Ci vediamooooo!!!!

kuroihikaru = Ovvio che non va tolto pasta e pizza a un italiano, pena la morte!!! E Feli non è un’eccezione e si è trasformato in Terminator!!! Antonio non è diventato un pessimo combattente solo per colpa dei pomodori, ma anche per la sua vena pedofila scatenata da Romano!!! ^^

Romano: Bastarda!! Non è vero!!! è___é

Antonio: Fusosososososo!!

Mi dispiace, ma Gilbo è impegnato a casa mia!!! Eheheheh! *_*

Gilbo: Aiut- O.O

_Zazzy = Sono contentissima di leggere luuuuunghe recensioni corpose!! Sono la linfa vitale di qualunque scrittore, il suo ossigeno, LA PROPRIA RAGIONE DI VITA!!!!!

Gilbo: Sono in mano a questa pazza? AIUTO!!!!

Ma no, vieni qua, amoruccio caro!

Gilbo: AAAAARRRRGGGHHH!!!!!

happylight = Come hai potuto amaramente constatare, la liberazione di Maxy mi è costata cara… ç___ç Maledetti svizzeri!!! E poi non affibbiarmi colpe di cui non sono macchiata!! I non ho nessuna vena sadica nei confronti del caro Iggy!!

Iggy (in un angolino): …I miei scones…

Eheheheh!! Come non detto… ^^’’’ Comunque prometto che in futuro dedicherò un capitolo anche ai piccoli Artie e Alf!!!!

Artie e Alf: NUUUUOOOO!!! çOç

tappanasina michaelis = Doitsu che cerca di smerciare patate e wurstel sembra un conduttore delle tele-vendite! Oppure, dato che te lo immaginavi con un abito da donna, assomiglia di più alle signorine che accarezzano i materassi?

Feli: Voglio comprarne uno!!!

Emh… Lasciamo perdere, va’!!!!

hanta97 = Com’è che tutti vogliono vedere soffrire Doitsu, povero piccolo tedesco?

Lud: Sei una bastarda, sei tu che le inciti!! è___é

Ma cosa dici mai, frugoletto mio?

*nasconde la nuova fan fiction “Le pene di Doitsu”*

La tua recensione è invisibile come Canada? Eppure io la vedo! NOOOO, SONO DIVENTATA INVISIBILE ANCH’IO!!! çOç

prussiayspain = Ti ringrazio tanto per aver recensito tutti i capitoli e per avermi aggiunto tra gli autori preferiti!!! Come premio Iggy ti preparerà un fish&chips (incluso nella confezione c’è un set per la lavanda gastrica)!!!  Propongo una crociata controi cibi di Doitsu!!! Ci vediamo!!!

 

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Capitolo 5
*** Tutta una questione di stile (prima parte) ***


Episodio 29, seconda serie. Minuto 1:09

Colonna sonora ufficiale: http://www.youtube.com/watch?v=wV95l9QXL1k (precisamente dal minuto 1:18)

 

Ivan indica un appendi abiti con il solito sorriso innocente (?).

R: Ehi, sapete che fine hanno fatto i vestiti che erano appesi qui?

Subito Lettonia, tutto tremante, appare dalle scale.

L: Certo! Non si preoccupi, li ho lavati tutti io.

E aggiunse subito, con tono agitato.

L:Ho visto che erano molto antichi e sembravano avere un certo valore storico, quindi mi sono preso la responsabilità di mandarli tutti in un museo e li hanno accettati di buon grado.

Mmmmh… A volte fare il lecchino non paga.

R: Ma quelli erano i vestiti che portavo tutti i giorni.

Ecco, infatti.

L: Ah!

Mentre il sorriso del russo s’incrinava, il viso del ragazzino assunse l’espressività dell’urlo di Munch.

L: Mi scusi, non lo sapevo!

Invece di fare il budino tremolante, inventa una scusa! Salvati il deretano, forza!!

L: Uuuaaaahh, Lettoniaaaaa!

Ecco, ci voleva anche l’entrata in scena di profondo significato di Lituania…

L: Ma lei è straordinario, signor Russia!

Bravo, così, usa le lusinghe! Forse non sei così stupido come sembri…

L: Penso…

No, no, no, non pensare! Stavi andando così bene. Non dire qualche cazzat-

L: …sia molto importante indossare dei vestiti che sembrino vecchi in tempi come questi…

Fermi! Qualcuno lo fermi! Proteggetelo da sé stesso!

L: …in cui si stanno perdendo le tradizioni del paese!

Mai sentito parlare di lobotomia?

R: Veramente li ho comprati di recente.

Il ragazzo sussultò, e a buon ragione. Russia, infatti, posò, delicatamente (?) la mano guantata sulla testa bionda di Lettonia.

L: Ehi, Lettonia, come mai sei così piccolo?

L: L-la ragione per cui sono piccolo?

Oh no…

L: B-beh, ecco…

Per favore, non lo fare…

L: È perché lei spinge sempre sopra la mia testa…

Non provi un briciolo di amor proprio???

L: Se non mi spingesse sempre verso il basso, sarei dieci centimetri più alto…

A quanto pare no.

Intanto, nell’altra stanza, Estonia, preparava un buon tè rilassante, ignorando completamente che nel salotto accanto Russia stesse tentando di rimediare all’errore commesso.

R: Vilavila, vilavila, vilavila, vilavila~

L: UAAARRRGGGH!!! Mi sto stirando, MI STO STIRANDOOOO!

E: Oh, sono già le sette.

 

Episodio 37, seconda serie. Minuto 0:46.

 

Ivan osserva sconfortato l’ennesima divisa tirata fuori dall’armadio, alla ricerca di qualcosa di decente da indossare di fronte a Germania.

R: Aaah, cosa dovrei fare? Non ho vestiti sfarzosi…

Povero piccolo…

L: Signor Russia, credo che lei stia bene anche indossando la sua regolare uniforme.

Lituania, almeno te, impara qualcosa dalla vicenda di Lettonia!

R: Ma Italia e Germania sono famosi per le loro belle divise.

L’Italia è famosa per questo???

R: Non voglio mettermi in imbarazzo indossando qualcosa di così strano…

Geeeeeeehhhh~

L: Ha ragione.

Ricorda, Toris. Fare il lecchino NON PAGA.

L: Le sue uniformi o sono tutte o troppo vistose…

Ma cos-

L: …o veramente banali.

Non è possibile…

L: Quindi penso debba scegliere se farsi notare…

Non fare così! Lo so che la vita è dura, ma ci sono tante cose per cui vivere!!

L: …o sembrare l’ultimo arrivato!

Finalmente, il caro Toris si accorse di tutte le scempiaggini che erano uscite interrotte dalla sua bocca. Ovviamente troppo tardi.

R *aura omicida*: … kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol…

L: UUUAAAAHHH!!! Ma si può dire che è un segno d’indipendenza!!!

Sai Toris, la sincerità è un’arma a doppia lama…

 

Ecco la puntata che non avete mai visto!

 

-Si, dai… Così…-

La voce lasciva e roca proveniva dalla labbra di un certo francese, illuminato dalla luce azzurrina di un portatile ultimo modello. Il biondo si leccò le labbra frementi, mentre i suoi occhi vagavano avidi lungo quelle linee spigolose.

F: *rape face*: …ecco, bravo… lavora più di lingua…

Un tintinnio improvviso lo fece riscuotere bruscamente. Le sue pupille dilatate vagarono per la stanza alla ricerca della fonte che aveva interrotto il suo piacevolissimo passatempo. Un secondo suono, questa volta più lungo, lo fece sobbalzare, rischiando di far cadere il preziosissimo portatile.

Alla fine, il ragazzo riconobbe il fastidioso trillo come il campanello della porta. A malincuore, lasciò sul tavolo il computer, per scoprire la faccia del pezzente che aveva spezzato quel momento di pura estasi. Intanto, il rumore non cessava.

F: Si, si, arriv-

Le parole, quando aprì la porta, gli morirono in gola, trovandosi di fronte la faccia sorridente di Russia.

R: Bella giornata, da~?

Questo fece appena in tempo a terminare la frase, che si ritrovò la porta sbattuta in faccia dal padrone di casa.

Il francese, con il respiro affannato, si appoggiò pesantemente contro la stipite della porta.

F: È stata solo una brutta allucinazione…

Intanto lo scampanellio riprese con maggior vigore.

F: Solo colpa della stanchezza…

Si passò pesantemente una mano sul viso, ridendo istericamente, mentre quell’incessante trillo che, si, sicuramente era frutto della sua mente affaticata, si era sostituito a violenti colpi contro il legno dell’uscio.

F: Questi giochini mentali… Ahahahah… Dovrei smettere di stare sempre davanti al computer…

Il suo delirio fu interrotto da un tubo che si abbatté violentemente sul raffinato ciliegio della porta, e che lasciò un buco di non trascurabili dimensioni al suo centro.

Il biondo fissò tremante quel pezzo d’acciaio che fu ritratto dal padrone, mentre una pioggia di schegge ricoprì il tappeto della hall. Non sentendo alcun rumore, il francese s’avvicinò con passo malfermo verso il foro provocato dal russo, per accertarsi dei danni subiti.

Fece appena in tempo a buttarsi a terra per evitare la porta che fu scaraventata violentemente contro la parete opposta da un calcio del sovietico. Il povero padrone di casa fissò in preda a tremiti sempre più forti la figura del russo che brandiva pericolosamente un tubo di lavandino, mentre una fitta aura violacea l’avvolgeva completamente. Questo rivolse un candido sorriso al ragazzo spaurito mezzo sdraiato davanti al corridoio.

R: Non so perché, ma la porta non voleva saperne di aprirsi~! Posso entrare?

Il francese fece un sorriso tirato.

F: P-p-p-prego, accomodati!

 

R: Aaahh~… Che bella casa! Dovrei venire a trovarti più spesso, da?

F: Uh, eh? Si, si, certo.

Il francese, sfregando nervosamente le mani, accompagnò lo sgradito ospite nel salotto, precedente luogo di sollazzo e piacere. Il russo, senza troppi complimenti, si gettò sulla poltrona in cui fino a qualche minuto fa il biondo si dilettava con poco caste immagini.

R: Uh? Questo cos’èèè~ ?

Il padrone di casa poté solo vedere la mano dell’uomo tendersi verso il basso tavolino per afferrare il portatile ancora acceso.

R: Ummmhh… Cosa c’è scritto…? Fan art… FrancisXAthur… R-18…?

F: AAAARRGGGHHH!! NON È NIENTE! NIENTE!

Il ragazzo si slanciò verso il computer e con il palmo aperto della mano abbassò la schermata, di fronte a un russo molto perplesso.

F: E-emh… Volevo dire…

Tossicchiò varie volte imbarazzato, per poi sfoderare il sorriso più convincente che riuscisse a realizzare in quel momento.

F: C-cosa mi dici di parlare di cosa ti ha portato qui?

Lato cattivo di Francia: Per quale assurda ragione il tuo enorme culo sovietico è parcheggiato a casa mia?

A quelle parole, il russo assunse un’espressione crucciata. Il ragazzo constatò che l'ospite fosse profondamente agitato, visto il suo continuo tormentarsi le mani in modo convulsivo e l’infossare il viso nella sciarpa, quasi a nascondersi. Questo, infatti, alzò la testa, e fissò gli occhi viola, lucidi per l'imbarazzo, in quelli dell’interlocutore.

R: V-vorrei chiederti un favore…

Il francese lo guardò perplesso, mentre le gote del sovietico iniziarono a imporporarsi.

F: A me?

Lato cattivo di Francia: Oh, oh, oh! Finalmente questi fottuti sovietici hanno compreso l’immensa potenza francese! Che implorino il nostro aiuto, che supplichino il nostro intervento! Voglio vederli strisciare ai miei piedi, baciarmi le scarpe, leccarmi il cul-

R: S-si tratta d’abbigliamento!

Il russo si nascose il viso tra le mani, in evidente imbarazzo, mentre dalla bocca del biondo uscì solo un misero “Oh” deluso.

Il suo volto riemerse dalle mani guantate, e gli rivolse un paio di occhi supplicanti e arrossati.

R: …i-io non voglio fare b-brutta figura davanti a Germania… L-loro hanno uni-uniformi bellissime… E-e-e invece le mie sono orrende! E-e-e poi Lettonia… e L-L-Lituania… Io n-non voglio essere preso in giro…

Il russo tirò forte su con il naso, trattenendo un singhiozzo. Rimase però stupito quando un fazzoletto gli fu sventolato davanti al naso. Alzò gli occhi bagnati, per trovarsi di fronte la faccia addolcita del francese.

F: D’accordo, cheri. Vedrò come potrò aiutarti.

Sul viso dell’uomo si fece largo un bellissimo sorriso.

R: D-davvero?

F: Ma certamente!

Dopotutto lui è il grande Francia, no?

 

 

 

 

Ebbene sì, anche questa sarà una storia divisa in due capitoli!! Che potete farci, non riesco a scrivere un capitolo più lungo di 3 pagine… .____.’’’

Meglio passare alle recensioni!!!

 

historygirl93 = Ti saresti mai aspettata che quelle fossero le risposte giuste? Ovviamente io le sapevo perché ho frequentato personalmente il corso di sopravvivenza di Doitsu…

*Chiude la pagina di Wikipedia*

è certo che Arthur difenderebbe i suoi adorati scones a qualsiasi costo, anche negando l’evidenza più assoluta! Ci vediamo!

prussiayspain = Arthur ha espresso gratitudine per l’apprezzamento della sua cucina e ha detto che la prossima volta ti preparerà un pranzo completo! Eemh… Forse è meglio che parcheggi un’ambulanza sotto casa!!! È sconvolgente vedere Feli così serio e combattivo… Invece che puccioso e teneroso! Ma grazie al magico potere della pizza è tornato tra noi! EVVAI!!!

*Spupazza Feli* Alla prossima!!

_Zazzy = Ecco una che apprezza una fusione tra Doitsu e Feli! Anche se non sia un progetto attuabile… Nella vita bisogna scegliere: o pucciosità o combattività! Austria e Svizzera apprezzano la tua parsimonia per la chiavetta Internet e esprimeranno la loro felicità con un pianoforte e un fucile a pompa! Ciaaaao!

kuroihikaruDoitsu ha detto che sono disponibili posti per il corso di sopravvivenza!! In ogni pasto ci saranno patate a volontà in tutte le salse, e dato che ti sei offerta volontaria, ti risparmierà le patate crude! Attenta a non diventare frigida come lui! Feli guerriero non se lo aspetta nessuno! Che colpi di scena che riesco a creare, sono proprio Magnifica!! MUHAHAHAHAHAH!!!

Gilbo: LADRA!!! Solo io posso essere magnifico!

Ci vediamooooooo!!!

happylight = Tutti questi complimenti mi fanno arrossire, e non fanno accrescere affatto il mio ego smisuratamente!!! KESESESESESESESESE!!!

Gilbo: Ah no?

*Hullabaloos gli spacca sulla tempia un boccale di birra. In seguito lo chiude a chiave in camera sua*

Duuuuunque! Dicevamo?^^ Forza Artie, prometto solennemente che dopo questo episodio, ne scriverò uno tutto per te, contento?^^

Artie: AMICO UNICORNOOO!!! SALVAMI TUUUU!!! çOç

DEHIHIHO!! *__*

Alla prossima!!!

fairyalex = Eh sì, Feliciano ha spaventato un po’ tutti in questo suo lato combattivo!! Ma essendo discendente di Roma, doveva comunque avere qualche potere nascosto, no? Peccato che fosse sepolto da un mucchio di “Veeeeeeeeeeeeeeeeeehhhhh!!!!” e “Pastaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!”!!!

Spero che continuerai a seguirmi!!!

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Capitolo 6
*** Tutta una questione di stile (seconda parte) ***


REWIND

 

RIASSUNTO IN 10 SECONDI!!! Il piccolo Russia è in partenza per una visita di piacere a casa di Germania. A causa dei commenti poco incoraggianti di Lettonia e Lituania nei confronti del suo look, il caro Ivan si rivolge al consulente di moda per eccellenza, Francia! Non tutto però andrà come previsto…

 

Il russo fissò senza capire l’oggetto che il francese gli stava porgendo in quel momento. Alzò lo sguardo verso il proprio interlocutore, chiedendosi se ci si poteva realmente fidare di qualcuno conciato in quel modo: il biondo per l’occasione stava dando sfoggio della propria uniforme da stilista, una unione malriuscita tra il guardaroba di Polonia e i Village People.*

Per questo motivo, quando il francese gli chiese di mettersi gli occhiali da sole che gli stava porgendo, non potè che interrogarsi sulla sua affidabilità. A che pro indossare quelle lenti oscurate. Di sera. In pieno inverno. Dentro una stanza da letto.

R: E questi a cosa servirebbero, da~?

Francia tirò fuori un sorriso che di rassicurante aveva ben poco.

F: Lo scoprirai ben presto…

Ok, Russia non era persona da spaventare facilmente ma, vedendo la rape face che aveva assunto il biondo, questo si chiese se fosse ancora in tempo a prendere l’ultimo volo per la Siberia. Alla fine, però, la curiosità ebbe la meglio, e s’infilò quei maledetti occhiali.

F: Ed ora…

Quel sussurrò ebbe il potere di farlo rabbrividire. Non in senso buono.

F: … preparati ad assistere a  uno spettacolo che ti sconvolgerà la vita…

Il biondo afferrò i pomelli di una porta semi nascosta dietro di se e, platealmente, spalancò completamente le ante di mogano pregiato.

Gli occhi violacei del russo furono travolti da una luce abbagliante, tanto da dover portare un braccio a riparare gli occhi. Dopo alcuni minuti, l’uomo si azzardò a lanciare uno sguardo oltre il pesante cappotto beige. Lo spettacolo che gli si parò di fronte lo lasciò basito: fin dove lo sguardo poteva arrivare, non si poteva che scorgere che chilometri e chilometri di stoffe dai colori accecanti, lustrini e pailettes scintillanti, piume e pellicce di animali esotici, rifiniture d’oro e d’argento…

Mentre il russo rimase bloccato davanti all’immenso armadio personale del francese, il biondo si avvicinò alla fila di capi vestiari più vicina e, afferrata una divisa decisamente poco discreta, l’appoggiò sul corpo dell’ospite con aria critica.

F: Ummmhh… Forse questo potrebbe andare…

Il francese trascinò l’ospite verso un camerino, stringendogli fra le mani il capo scelto in precedenza. Il russo guardò incerto la giacca rossa sgargiante, con frange d’oro sulle spalle e una lunga catena d’argento appesa al colletto, adornata da bottoni incastonati da rubini.

R: Emh… non pensi che dia un po’ troppo nell’occhio…?

F: SCHERZI? Questi è una tra le divise più sobrie che possiedo!

Scoperta questa scioccante verità, il russo sbarrò gli occhi terrorizzato, mentre il biondo, con un sorriso sornione, chiuse di scatto la tenda del camerino. Nel buio dello stanzino, Russia prese coscienza di essere veramente in trappola.

 

F: NO, NO E NO!!

Francia battè con stizza il piede sul pregiato pavimento della stanza, mentre lanciava occhiate di fuoco verso l’abominio che stava oltraggiando il suo senso artistico. Intanto, Russia stava lottando con i bottoni della giacca che, farabutte, non ne volevano sapere di entrare nelle rispettive asole. Con uno sforzo sovraumano, e trattenendo più volte il respiro, finalmente il ragazzo riuscì nella sua titanica impresa. Il russo si rimirò allo specchio, tirando un sospiro di sollievo. Pessima idea. La giacca non riuscì a contenere l’intera massa dell’uomo, così che i bottoni schizzarono via dalle asole con un rumore secco, mandando in frantumi lo specchio del camerino.

F: Non ci credo…! Siamo già a dieci specchi rotti…!

Mettendosi le mani tra i capelli, il biondo guardò lo scempio di vetri e divise rovinate ai piedi del sovietico, mentre quest’ultimo sembravo sull’orlo di una crisi di pianto.

F: È tutta colpa di-di-di-DI QUESTA!!

Il russo riuscì a stento a trattenere un grido di sorpresa, quando il francese afferrò furioso la sua pancia che strabordava dalla camicia.

F: Ma non ti vergogni? Non esiste uniforme che possa trattenere tutta questa ciccia!

Russia sentì le lacrime pungergli gli angoli degli occhi, mentre tentava di rispondere debolmente agli attacchi del biondo.

R: Qu-qu-quella n-non è c-ci-ciccia…!

Francia lo guardò sprezzante.

F: Non. È. Ciccia? E come vuoi chiamarla, eh? Tessuto adiposo in eccesso? Grasso saturo? Maglie dell’amore? Lardelli strabordanti? COMUNQUE TU LO CHIAMI, RESTA SEMPRE CICCIA!

Enormi lacrime rigarono le guance paffute del russo. Ciò sembrò non riuscire comunque a frenare l’invettiva del francese.

F: Tanto io conosco la vera storia della sedia di Busby, cosa credi?

L’uomo tentò di arginare con le dita guantate quel liquido salato che sgorgava dagli occhi, mentre invece sembrava impossibile frenare il fiume di parole che uscivano dalla bocca del francese.

F: Tutti credono che tu fossi l’unico su cui la maledizione non funzionasse, vero?

Il russo si accasciò contro la parete dietro si se, bagnando le lucide piastrelle con le proprie lacrime.

F: E invece si rompeva perché non riusciva a sostenere il tuo enorme sedere!

In preda a profondi singhiozzi, il russo cercò di afferrare con mano tremante la boccetta di vodka nascosta sotto la camicia. Quel liquore era l’unico che riuscisse sempre a consolarlo nelle situazioni più critiche.

L’uomo fece appena in tempo a poggiare la fiaschetta sulle labbra, che sentì un dolore alla mano e un rumore di vetro in frantumi. Rimase basito, vedendo la mano del biondo alzata verso di lui, ma soprattutto quando lo sguardo cadde sui miseri resti della fiaschetta, che giacevano pochi centimetri più in là.

F: Ecco, proprio di questo stavo parlando, proprio quella schifezza ti ha ridotto in questo stato! Ma non ti rendi conto che se continui così non riuscirai più a entrare dalla porta di casa? Guarda invece la mia linea invidiabile, tutto grazie al mio vino pregiato e blablablablablablabla…

In quel momento, il russo non stava più ascoltando il sermone del biondo. L’unica cosa che sentiva era il caldo liquido trasparante che, serpeggiando fra i frammenti di vetro, stava bagnando i raffinati pantaloni di velluto.

Troppo tardi il francese si accorse che l’aria di era fatta improvvisamente più pesante, assumendo uno sfumatura violacea.

R: … kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol…

 

Lituania non fu sorpreso di aprire una porta a un Russia coperto di sangue. Fu stupito però di ritrovarlo con il suo tradizionale cappotto beige, sapendo delle sue intenzioni che lo avevano spinto a compiere un viaggio nei territori francesi.

R: Ragazzi, sono tornato~!

L: B-bentornato, Russia-san!

Il castano lanciò numerose occhiate al proprio padrone, morendo dalla voglia di conoscere cosa fosse successo a casa dell’ex alleato.

 L: Emh, Russia-san… Non siete riuscito a trovare nessuna divisa da Francia-san…?

R: Oh?

Il sovietico lo guardò con un’espressione candidamente sorpresa, per poi sfoggiare il suo solito sorriso innocente.

R: Diciamo che… Ho optato per il male minore…

Lituania lo fissò interrogativo, mentre il ragazzo accarezzò amorevolmente la fiaschetta di vodka sotto il pesante cappotto.

 

*ho appena finito di vedere “Paint it white!”… L’uniforme di Francia dice tutto…à http://i1235.photobucket.com/albums/ff422/MarshmallowTea/Axis%20Powers%20Hetalia/aph-fabulous-france_o_GIFSoupcom.gif?t=1306403045

 

Ed rieccomi qua a riempire di scempiaggini EFP!!!

Che dire, a scrivere questo capitolo mi sono sentita una vera bastarda, essendo Ivan uno dei miei personaggi preferiti… ç___ç Dai Ivan!!! Noi ti amiamo anche cicciottoso!!!!

Ed ora, i commenti!!!!

 

hanta97 = Mi dispiace che ti sei dovuta sorbire due capitoli tutti assieme, ma non so darmi delle scadenze settimanali per i capitoli. L’estro dello scrittore mi colpisce quando vuole! Lud è contento che la situazione sia tornata come prima, anche a costo di rimanere il frigido dell’Asse!!

Feli: Ci penso io a svegliarlo!!!^^

Lud: O////O

Non è che i Baltici non tengano alla propria vita, solo che non ne hanno proprio percezione!!

Ci vediamo!!!

medinspower Ari = Una nuova recensitrice!! YAHOOOOOO!!!!

*balletto della felicità*

Russia che fa fare “stretching” a Lettonia ha fatto schiantare anche me!!

Purtroppo sembra che il Trio Tremolante non abbia proprio voglia di vivere o che stia cercando il modo più doloroso possibile di morire. Vi prego, qualcuno gli inculchi un po’ di buon senso in testa!!!

Ivan ci tiene a farti sapere che è molto più forte e figo di Chuck Norris.

Ciaoooo!!!

happylight  = Odio condiviso per il mangia-rane!!! MUHAHAHAHAH!!!! *___*

Povero Artie, mi dispiace per lui, sper si riprenderà dallo shock, mi serve ancora per il prossimo capitolo, eheheheheh!!! *rape face*

Artie: C-c-cosa hai intenzione di fare? O__O

Niente di doloroso… Almeno per me!!! DEHIHIHO!! *___*

Artie: Sigh!

*si consola con il peluche di unicorno*

Ci vediamo!!!

*agita la manina coperta di sangue del mangia rane stile Ivan*

prussiayspain = O Russia-san, come sei tenero, anche imbrattato di sangue e un rubinetto in mano!! ^^ Ebbene si, ho avuto in esclusiva per la mia fic il lato cattivo di Francia (anche se non ci tenevo molto)… Iggy è troppo depresso dopo aver scoperto quello che stava guardando Francia al pc per prepararti un pranzo, mi dispiace!!! ^^’’ Gli ci vorrà qualche sbronza per riprendersi!!!

Seguimi ancoraaaaaaa!!!

Miharu__Chan = Una seconda nuova recensitrice!!!

*secondo balletto della felicità*

Mi sono odiata per aver fatto soffrire tanto Russia, ma mi sono tanto amata per aver torturato e quasi ucciso Francia!!!

Francia: Perché mi odi??? ç__ç

Niente di personale, amico.

*lo colpisce con una mazza da baseball*

Emh, evitiamo scene porno per il bene dei più piccini.

*nasconde foto sconce di Russia*

Russia: ecco perché mi sembrava ci fosse una telecamera nel camerino~!

Spero continuerai a seguirmi!!!!

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Capitolo 7
*** Moby Dick. Effetti collaterali: Gelosia. ***


Episodio 47, World Series, minuto 2:57.

 

Sullo schermo appaiono dei ben noti sopraccigli perennemente aggrottati.

I: Hey, America!

Alla vista del compagno, le sopracciglia, per quanto possibile, si rizzarono ancora di più.

I: Aspetta! Cosa diavolo è quello??

In effetti, lo spettacolo che si parò di fronte all’inglese era decisamente inusuale: il ragazzone biondo abbracciava con fin troppa enfasi un’enorme cetaceo bianco, gorgogliando stupide parole melense con stampata sul volto un’espressione oltremodo estasiata.

A: Ah, balena, balenaaa~!

Le sopracciglia di Iggy s’appiattirono, segno inequivocabile del suo turbamento.

I: Tu hai fatto davvero amicizia con una balena…?

Non facendo assolutamente caso al tono sarcastico del proprio fratellone, America rispose con entusiasmo.

A: Certo! E lasciatelo dire, non è stato facile!

Le sopracciglia del biondo s’alzarono nuovamente, prova lampante di un’improvvisa illuminazione.

Mentre fissava il fratellino strusciarsi affettuosamente sulla guancia del cetaceo emettendo quella che, a detta di molti, assomigliava a un richiamo amoroso per cinciallegre più che a una risata, il ragazzo assunse un’aria indecisa.

A: Ahahahahahahah!!! Balena, balenaaa~!

Alla fine, tirando un sospiro, interruppe quel momento idilliaco con parole incerte.

I: S-sai, sei vuoi avere così tanto un amico…

L’americano non degnò minimamente il fratello, continuando a rivolgere le proprie attenzioni verso l’amica novella.

I: … Che ne dici di permettermi di diventare tuo amico…?

A quelle parole il tempo sembrò fermarsi.

L’americano si voltò stupito verso il ragazzo, mentre gli occhi azzurri si dilatarono dalla sorpresa.

A: Inghilterra…

Entrambi sentirono una dolce melodia avvolgerli, mentre gli sguardi s’incatenarono tra loro.

A: Tu…

La balena proruppe in un grido acuto, spargendo sui corpi dei ragazzi cascate di cristalli marini.

Sordi al richiamo del cetaceo, le due nazioni non interruppero la loro catena di sguardi, solo Inghilterra cedette un attimo alla limpidezza di quegli occhi.

A: NEMMENO PER SOGNO!!!

E così si infransero i mille cuori delle fans del UsXUk, mentre America si allontanava correndo lungo le strade del porto, effondendo tra le pietre bagnate dal mare una chiara e limpida risata.

I: Ahahahah… Maledetto segaiolo… 

 

Ed ecco a voi il sequel!

 

Da quel momento in poi, il nostro Igirisu escogitò mille piani per farla pagare al proprio fratellino.

 

TENTATIVO #1

 

Il giorno dopo l’inglese si ripresentò al porto, dove America stava ancora vezzeggiando la balena bianca. L’unica differenza era che quest’ultimo assunse uno sguardo alquanto perplesso, vedendo avvicinarsi verso di lui due sopracciglia molto arruffate con una palla di piume appollaiata sulla sua spalla. E il suo sguardo non prometteva nulla di buono. Quello del biondo, ovviamente, non quello del volatile, che stava sgranocchiando con impegno un biscottino.

I: Oh, ma guarda la casualità, America! Stavo facendo una passeggiata con il mio NUOVO AMICO, sai? Si chiama Potty, e siamo MOLTO AMICI, ahahahah! Non è carino? Siamo legati da una PROFONDA AMICIZIA, sai? Giusto Potty?

P: Cra, cra!

I: Pensa che gli ho insegnato anche qualche frase! Forza Potty, così devi dire ad America?

P: Cra, baka! Cra, baka! Cra, baka baka baka baka baka baka baka baka baka baka baka!!!

I: Ahahahah, bravissimo Potty!

P: Igirusu no baka, cra!

I: Bravo, bravissim-… No, aspetta, cosa hai detto??

P: Baka, cra!! Igirusu no baka, cra cra!

I: Emh, no Potty, è America no bak-

P: CRA, Igirisu no baka!!

I: No Potty, ho dett-

P: CRA, CRA!!! IGIRISU NO BAKA, IGIRISU NO BAKA!!

I: Senti, stupido pennuto, è America no bak-

P: BAKA, BAKA, BAKA, IGIRISU NO BAKA, CRA!!!

I: CHIUDI QUEL BECC-

P: IGIRISU NO BAKA, IGIRISU NO BAKA!!

I: CHIUDI IL BECCO O TE LO STRAPP-

P: IGIRISU NO BAKA, IGIRISU NO BAKA, IGIRISU NO BAK-

*CRACK*

 

Risultato primo round: America 1, Inghilterra 0.

 

TENTATIVO #2

 

Il giorno seguente, l’inglese tornò al porto, stavolta con qualcosa di lungo e squamoso intorno al collo.

I: To’, ci rivediamo ancora America! Ti presento il mio nuovo amico, “lo Stritolatore”!!!

L’americano guardò intimorito l’enorme boa avvinghiato intorno al proprio fratellone.

A: Emh, carino il nome… Glie lo hai dato tu?

I: Ahahah, no di certo! Lo avevano chiamato già così al negozio!

A: Ma… Non è un po’ altisonante?

I: Macché! Semplicemente, quando è contento, tende a stritolare le pred-

A: Inghilterra?

I: Ghhhhh…

I: I-inghilterra?

I: A-aiut-

A: Inghilterra, perché stai diventando viola???

I: …

A: E perché porti le mani le mani al collo dove lo Stritolatore ti sta stringendo???

I: … B-baka…

 

Risultato primo round: America 2, Inghilterra 0.

 

TENTATIVO #3

 

Del tutto inaspettatamente, Inghilterra si ripresentò al porto.

I: Ahahahahah, questa volta scoppierai d’invidia America! Guarda qua! Sono riuscito a convincere Pinky a presentarsi in pubblico!!!

Il povero americano guardava profondamente preoccupato il fratello, che accarezzava con affetto il vuoto.

 A: Scusa, Iggy, ma cosa dovrei guardare?

L’inglese lo fulminò con lo sguardo.

I: Baka! Ma non vedi che ti ho portato il mio unicorno?

A: …

I: Se non ci fosse, sembrerei un pazzo che fa carezze all’aria, ahahahah!

A: …

I: Ehi, ma cosa…

A: Cosa c’è?

I: Pinky!

A: Eh?

I: Dov’è Pinky?

A: Chi è Pinky?

I: IL MIO UNICORNO, BAKA! Un attimo fa era qui accanto a me, ma ora è scomparso…

A: …

I: Ah, ma eccolo là, vicino al pony di Polonia, che spavento mi sono pres-

A: …?

I: M-ma che…

A: ???

I: COSA STA FACENDO QUEL CAVALLO AL MIO PINKY???

A: …

I: N-NO, FERMO!!!

A: …

I: NON TOCCARE IL MIO PINKY!!!

A: …

I: NON PREOCCUPARTI, PINKY! VIENE PAPA A SALVARTIII!!!

A: …Deve aver fatto indigestione di scones…

 

Risultato finale: America 3, Inghilterra 0.

 

Finalmente, la notte calò su tutto il mondo. Oltre a portare consiglio, sembrò convincere il nostro inglese a desistere dalle sue suddette “vendette” e tornare a casa. Il ragazzo strascicò i piedi fino al cancello del proprio giardino, rimuginando sulla sfortuna che si divertiva a infierire su di lui. Mosso un primo passo verso il cortile, però, ebbe l’impressione di scorgere dei movimenti dentro il proprio salotto.

I: Porc-!!! Ci mancavano anche i ladri…

Con fare stizzoso, afferrò un rastrello che aveva appoggiato il giorno prima accanto alla porta d’ingresso. L’inglese appoggiò l’orecchio sul vecchio legno dell’ingresso, captando effettivamente dei rumori sospetti. Complice la frustrazione accumulata dai vari tentativi di vendetta mal riusciti, il biondo spalancò con forza l’uscio, colpendo rabbiosamente il presunto ladro.

Quando lasciò andare il rastrello, afferrò per la veste il povero malcapitato, ormai ridotto a un ammasso sanguinolento. Con enorme sorpresa, a stento riconobbe la faccia di Francia, coperta di lividi e rigagnoli di sangue.

I: Il mangia-rane??? Ma cosa-

Non fece in tempo a porre la domanda, che fu investito da un’improvvisa luce.

??? : SORPRESAAAA!!!

Inghilterra lasciò la presa sul colletto del francese, che sbatté la testa sulla stipite della porta. Gli occhi verdi del ragazzo si spalancarono, facendovi entrare gioia e stupore: nel proprio salotto si erano riunite tutte le nazioni, e l’intera stanza sembrava esplodere di colore. Sopra le loro teste era stato appeso uno striscione, su cui campeggiava la scritta “Happy Birthday Igirisu!!!”.

Già, è vero, oggi era il suo compleanno. Era talmente preso dai propri piani contro l’amato fratellino che se ne era completamente dimenticato. Ancora troppo scioccato per elaborare la situazione, l’inglese fu sballottato da un capo all’altro della stanza, venendo ricoperto da auguri, regali, strette di mani, palpate al sedere (quest’ultime da parte di un certo francese, ripresosi da qualche minuto)… Ma la più grande sorpresa fu quella di vedere correre verso di lui America che gridava il suo nome con un sorriso raggiante sul viso. Si scontrò letteralmente con il corpo gracile del biondo, rischiando di spiaccicarlo contro il muro. Fortunatamente, o come si creda meglio pensare, l’americano l’afferrò per il braccio e, prima che il fratello potesse iniziare a inveire contro la propria cafonaggine, gli schioccò un bacio sulla guancia. La bocca dell’inglese si bloccò a metà di un improperio verso le sue maniere da scaricatore di porto, per poi spalancarsi indecentemente, mentre le gote s’imporporarono per il gesto inaspettato. L’americano ridacchiò per la reazione del fratellino, che continuò a boccheggiare per una buona manciata di secondi.

A: Allora Iggy, ti piace la festa che ti ho organizzato?

L’inglese interruppe il proprio boccheggiare, per puntare gli occhi lucidi in quelli dell’altro.

I: V-vuoi dire… Che hai organizzato tutto tu…?

America sfoggiò un sorriso talmente luminoso che spiazzò il biondo.

A: Ovvio! Tra i due sono io l’eroe, no?

Lo sguardo d’Inghilterra si addolcì, e una lacrima scivolò lentamente sulla guancia.

A: Iggy, che hai? Piangi?

L’inglese si voltò velocemente, strusciandosi la manica della camicia sugli occhi e borbottando imbarazzato.

I: N-non è niente… Deve essere qualcosa nell’occhio…

America battè giovale una pacca sulla spalla del fratello.

A: Suvvia, vecchio, stai allegro! Ho in serbo per te un’altra sorpresa!

Inghilterra fissò stupito il fratellino correre rocambolescamente verso la cucina, per poi uscirne con qualcosa che nascose dietro la schiena.

A: Ecco il mio regalo!

L’inglese guardò affettuosamente il ragazzone davanti a se.

I: America… Non dovev-

A: TA- DAH~!!!

L’espressione dell’inglese si congelò quando si trovò a pochi centimetri dal naso un grande torta dal sospetto colore verde fluorescente, su cui campeggiava un’enorme balena bianca di zucchero.

A: Allora, ti piace???

I:  … America no baka…

 

 

E rieccoci di nuovo qua, nelle note dell’Autrice!!!

Ivan è rimasto commosso dal vostro sostegno, e ha promesso che, quando tutti diventerà uno con Russia, voi sarete le prime, contente??^^ Eheheheheh!!!

Dopo tante richieste, ecco qua un capitolo con Al&Iggy!! Spero che questo tocco di fluff nel finale vi piaccia!!! Ok, ora i commenti!!

 

IamCrazy = Evvai, un nuovo membro si è aggiunto alla famiglia dei pazzi!!^^

Lettori: Ehi, non ci offendere, siamo noi che ti recensiamo!!! è__é

Scusate, miei cari!!!^^’’

*allunga mazzetta di soldi*

Sono contenta che ti siano piaciuti i capitoli di questa modesta fic, e anche la storia sul Magnifico, Fantastico, ma soprattutto Awesome Gilbert!

Gilbo: Kesesesesese! Sono er mejo!!

Seeee, del colosseo!!!

Alla prossima!!!!

Kyuketsuki Assassin = Un ondata di odio violento verso Francia si sta spandendo nel fandom d’Hetalia… E IO APPROVO!! *__* Fondiamo un club!!! Distribuisco tessere e mazze chiodate da dare in testa al mangia rane!!! In alternativa offrirò benzina per dare fuoco alla divisa da checca del francese!!!

Continua a seguirmi!!!

Miharu__Chan = Natalia è venuta a casa mia brandendo un coltellaccio da macellaio e ha preteso di sapere chi fosse stato a rapire Russia… Non ho fatto il tuo nome, ma per favore, liberalo, ci tento alla mia gola!! °___° Le foto di Russia sono nascoste in un luogo sicuro e quando la bielorussa se ne sarà andata da casa mia, provvederò a distribuirle al mondo intero!!! ^^

Scusa la mia immensa ignoranza, ma non conosco il manga di cui parli,  PERDONOOOO!!!! çOç

Ciao Ciao!!!!

chibi neko = Hai proprio ragione: le scorte di grasso servono per affrontare l’inverno gelido! Anche io ho fatto come Russia, ma purtroppo non le ho consumate durante l’estate.

*si guarda sconsolata allo specchio. Quest’ultimo si rompe. E certo non perché è saltato qualche bottone… ç__ç*

Un’altra che aderisce al fan club “Uccidiamo Francia”!!! Iscrivetevi numerosi!!!

Byeeeee!!!!

medinspower Ari = Mmmmhhh… Ma sei dalla parte di Francia oppure no? Passa dalla nostra parte, noi abbiamo i biscottini!!! *__*

*offre biscottini a forma di Francia sventrato, Francia senza testa, Francia senza un braccio ecc.*

Ivan come il Mammut Manny??? Muhahahahaha!!!!

Ivan: Non apprezzo questo paragone~! ^L^

Stavo scherzando, Russia.san!!! Posa il rubinetto!! ^^’’’

Alla prossima!!!

kuroihikaru = Ivan apprezza il tuo sostegno, ma soprattutto la vodka!! ^^

Vodka e patate!! Mmmh, che piatto strano!!!

Germania e Russia: NOOOOOOO, non sprecarle in questo modo!!!! çOç

Anche io amo il Magnifico Prussia, ovviamente…

Gilbo: Chi potrebbe resistere al mio fascino??? Kesesese!!!

Bye bye!!!

happylight = Ed ecco qua la presidentessa del club “uccidiamo Francia”!!!

*balletto rituale intornoal fuoco stile setta satanica*

Emh, ricomponiamoci… U__U Questa volta Artie sarà davvero contento, non solo per la violenza inaudita subita, ma anche per un certo baciozzo!!!

*spupazza Al e Iggy*

Ahhhh, l’amour~

Francia: Hai. Parlato. Francese???

*ficca un’ascia sulla testa di Francia*

Tu non ha visto niente… *faccia sorridente insanguinata stile Russia*

Noooo, di nuovo il tuo terribile attacco “pernacchia”!! Al, Ivan, scappate!!!

*appare happylight dal suolo tra fuoco e fumo nero*

Happylight: Vi trascinerò tutti con meeeee… E subirete le mie pernacchieeee…

Noooooooo!!!çOç

prussiayspain = Ooooooh, quant’è teneroso Russia, cicciottoso, morbidoso, coccoloso…

Russia: Ci sono troppi -oso! Non mi piace~!

Ma perchèèèèè??? Tu sei davvero così!

Russia: … kol kol kol kol kol kol kol kol kol kol…

Va bene, va bene, scherzo!!!

Francia: se vuoi puoi fare i complimenti a me! ^3*

*uccide Francia con un mitra*

Adieu!!! U__U

tappanasina michaelis = Non vedo l’ora di essere uno con Russia, anche se questo vuol dire indossare uniformi bruttissime!!!

Russia: Cosa vorresti dire con questo, da~?

Nulla, nulla, le tue uniformi sono magnifiche, stupende, le vorrei una anche adesso!!! ^^’’’

Russia: Così va meglio!! ^^

Francia si sente offeso  dal paragone con i Village People, dice che la sua divisa è di alta classe…

Seee, seeee… Ci crederemo!!!

Ci vediamo!!!

hanta97 = Questo sarebbe il finale perfetto per tutte le storie: lo sventramento di Francia!!! *__*

Francia: … penso che emigrerò…

Ma noooo, resta con noi!!! ^^

*affila il coltello*

Bielorussia è un’arma di distruzione di massa se riesce a fermare anche Russia!! Mmmmhhh… forse sarà lei a far scoppiare la Terza Guerra Mondiale???

Harry Potter accetta la tua sfida. A mezzanotte nella Stanza dei trofei si deciderà chi è il mago migliore.

Ciao ciao!!!

 

Prima di lasciarmi vorrei mostrarvi una cosettina…

http://leroro1805.deviantart.com/#/d3l290n

Ecco, ora mi sto dando anche al disegno!!! L’ho pubblicato su Deviantart… per favore, ditemi se avrò un futuro come disegnatrice!! çOç

Alla prossima!!!

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Capitolo 8
*** Il prezzo della celebrità ***


Episodio 35, seconda serie. Minuto 1:50

 

In un giorno come tanti, Francia passeggiava lungo i vasti campi deserti del Peloponneso, interrogandosi sulla propria inettitudine. D’un tratto vide un baldo giovane che scavava tenacemente con un badile la terra dura bruciata dal sole.

F: Ehi Grecia, cosa stai scavando?

***

Il giovane si rivolse con molta lentezza al biondo.

G: Sto dissotterrando… Le rovine d’Olimpia… Che mi ha lasciato mia madre…È uno stadio… Dei tempi antichi… Ci si celebrava una festa… Chiamata Olimpiadi…

Anche se l’orecchie del biondo assorbivano passivamente le sillabe strascicate del greco, la sua mente preferiva planare su pensieri più interessanti, che stranamente includevano un certo inglese…

G: Durante la festa… Tutte le guerre si fermavano… E i giovani ragazzi si cimentavano negli sport…

Francia, in quel momento, ben poco interessato a questi barlumi di storia, decise di scovare un metodo per fermare quel tedioso, lento, ma soprattutto angosciante fiume di parole.

F: Scusa, non sono un appassion-

Questo non fermo il moro, che continuò nel suo fiacco monologo.

G: Credo… Che li guardasse anche mia madre… No, impossibile.

Poi, un lampo attraversò, sempre molto lentamente, gli occhi smeraldini del giovane.

G: Ehi, sai una cosa…? Tutti i partecipanti alle Olimpiadi erano uomini… E tutti partecipavano nudi…

F: CHE FESTA STUPENDA! NON POTREBBE ESSERE PIÙ BELLA DI COSÌ!

Stranamente, il francese aveva ritrovato tutta la sua vitalità.

[…]

***

Con i leggiadri capelli mossi dal vento, in una posizione d’intensa drammaticità, e con la rispettabile colonna sonora di Beethoven, i pensieri del francese furono esposti dal medesimo con voce impregnata di pathos.

F: Le Olimpiadi. Diventeranno il palco dove gli uomini si sfideranno in accese competizioni…

Inevitabilmente, la tensione emotiva fu glissata da pensieri meno attinenti all’attività sportiva.

F: I magnifici corpi allenati che si scontreranno l’un l’altro… Mmmh, magnifico~!

Un urlo virgineo e isterico squarciò la Sinfonia del Destino*.

Inghilterra apparve sconvolto e scosso da forti tremiti, mentre le sopracciglia si rizzarono dallo sconcerto, raggiungendo picchi mai visti. Poi aggiunse con tono, isterico…

I: PERCHÉ SEI SENZA VESTITI??

Allo sguardo curioso dei presenti apparve un francese imperrettito nella sua nudità, con solo una misera foglia di fico a coprire le sue vergogne.

F: Mh? Inghilterra, devi attenerti al programma! Stiamo parlando delle Olimpiadi!

Ciò fu detto come se quello che si stava comportando stranamente fosse proprio l’inglese.

Per sommo terrore di quest’ultimo, il biondo s’avvicinò verso di lui.

F: Perché stai indossando dei vestiti su questo suolo sacro?

La paura aumentò sempre di più, quando il maniaco afferrò il bordo della sua maglietta, cercando di sfilargliela.

I: Dai, togliteli! O vuoi che lo faccia io per te?

L’inglese scoppiò in un ennesimo attacco di virgineo pudore, strillando all’aguzzino il proprio disappunto.

I: PIANTALA!!! PERVERTITO, NON TOGLIERMELI!! PIANTALAAAAA!!!

La rape face del francese ormai svelò le sue reali intenzione, caso mai qualcuno avesse avuto ancora qualche dubbio.

F: AHAHAHAH!!!Allora non sei un tipo così duro, eh??

Scappa, Inghilterra, scappa…

 

Ed ecco il finale alternativo che non avete visto!!

 

Un urlo disumano interruppe quel cliché da tragicommedia.

A: RESISTY IGGY!!! STA ARRIVANDO L’EROE!!!

L’inglese alzò lo sguardo verso l’alto, riconoscendo una figura che si lanciava da un jet americano. Il biondo ringraziò mentalmente tutte le sue fatine e i suoi unicorni per l’arrivo del suo fratellino che lo avrebbe salvato dalle grinfie del mangia-rane. Sfortunatamente, forse a causa di un errore di traiettoria, o più semplicemente per la foga del momento, il calcio volante probabilmente destinato al francese, centrò in pieno la testa dell’inglese, che fu scaraventato molti metri più in là dalla forza d’urto, coinvolgendo nel volo lo stesso maniaco. La loro corsa finì quando sbatterono violentemente contro un’alta parete di roccia. Fu così che al povero malcapitato furono necessari vari minuti per riprendersi dalla botta, svegliandosi con un forte mal di testa. Iniziò a imprecare contro la grazia con cui il fratellino avrebbe dovuto, in teoria, salvarlo. Non prima di constatare di essere disteso sopra il francese, dal cui naso usciva una preoccupante quantità di sangue: diciamo solo che nelle sue fantasie notturne si era già immaginato una scena simile. Anticipando la sua intenzione di toccare parti inviolate del corpo dell’inglese, questo, come si conviene a un gentiluomo, tirò un gancio micidiale sul naso del mangia-rane, spedendolo direttamente nel mondo dei sogni. Dopodiché, si alzò, girandosi verso lo stupido americano, per esporgli la sua pacata opinione sul suo salvataggio. Solo in quel momento notò un piccolo, insignificante dettaglio: il fratellino era nudo, eccezion fatta per la classica foglia di fico, e una coperta rossa legata al collo a mo’ di mantello. L’inglese si bloccò a metà di un insulto, incapace di continuare di fronte a quella visione. Un terzo urlo proruppe dalla sua boccuccia.

I: UAAAARRRGGH!! COME DIAVOLO TI SEI CONCIATO, IDIOT!!!

L’eroe lo fissò perplesso, per poi scoppiare in una grassa risata.

A: Ahahahah! Ho solo risposto all’e-mail di Francia, come tutti!

I: C-come tutti?

Quando l’inglese seguì con lo sguardo ciò che il dito del fratellino indicava oltre la sua spalla, la mascella si scardinò e toccò terra con un sonoro tonfo. In lontananza, una lenta sfilata di nudisti marciava lentamente verso lo stadio: gli asiatici sfoggiavano il loro fisico androgino cavalcando il dragone di Cina, i nordici mostravano la loro carnagione candida seduti comodamente sulle spalle del troll verde di Norvegia. Più in là, Polonia, totalmente a suo agio nella sua nudità, trottava allegramente sul suo destriero rosato, su cui era anche steso Lituania, a quanto pare svenuto: probabilmente quello era stato l’unico modo per convincerlo ad unirsi allo strano corteo. Accanto, Russia dibatteva disperato le gambe tra la polvere del deserto, forse a causa della corda che gli immobilizzava gli arti e che era trascinata da Bielorussia. E mentre Feliciano trascinava  il suo Doitsu, rosso di vergogna, saltellando spensieratamente, Lovino pestava il padrone Spagna, che persisteva nel fissare troppo insistentemente certe sue parti del corpo. E poi ancora: Ucraina, Ungheria, Austria, Cuba…

Raggiunto lo stadio, l’allegra combriccola si disperse, chi per sonnecchiare, chi per mangiare, chi per picchiare il proprio compagno.  Francia scelse proprio quel momento per riprendere i sensi, per poi rischiare di  ricadere di nuovo nell’incoscienza. Girovagò incredulo tra le varie coppie, mentre gli occhi cerulei si riempirono di lacrime di commozione. Finalmente il suo harem da sogno si era avverato! Con rinnovata joie de vivre, il francese saltellò allegramente tra i colleghi, spargendo rose rosse e inneggiando all’amore di gruppo. Ma la sua angelica visione fu bruscamente interrotta da un grido.

G: Qualcuno lo fermi!!!

Un cospicuo gruppo di nazioni, capitanate da Germania, inseguivano inferociti Prussia, che stringeva al petto il suo amato cellulare. Nessuno seppe mai come l’albino avesse potuto portare tale gingillo, vista l’assenza di indumenti in cui riporlo. Il prussiano si arrampicò su un’alta sporgenza rocciosa, mentre la massa sbloccò scalpitante sotto di essa.

P: NESSUNO FERMERÀ IL MAGNIFICO ME!!! TUTTI DEVONO SAPERE COME SPENDO IL MIO PREZIOSO TEMPO!!!

Il fratello, con tono conciliante, cercò di far desistere l’albino dal suo obbiettivo.

G:Ragiona, bruder… Se posterai quel messaggio, metterai tutti noi nei guai…

La maschera di spavalderia dell’albino s’incrinò leggermente. Il tedesco cercò di cogliere la palla al balzo.

G: Dopotutto, il tuo blog non può essere così importante…

Scelta sbagliata di parole, Doitsu. L’orgoglio del prussiano fu punto sul vivo, e i suoi occhi vermigli furono attraversati da un guizzo di follia.

P: MAI!!! IL PIÙ AWESOME BLOG DI TUTTI I TEMPI DEVE SEMPRE ESSERE AGGIORNATO!!!

E, con sommo orrore dei presenti, il ragazzo premette il fatidico tasto Invio. A quel gesto, il terrore più puro serpeggiò fra i presenti. C’era persino qualcuno che scappò in piena crisi di panico, altri che versavano copiose lacrime accasciati a terra. La maggior parte, comunque, inveiva contro la causa dei loro mali, e infierivano suo corpo lanciandogli violentemente tutto ciò che era a portata di mano. Il francese, inquietato da un possibile guaio che avrebbe potuto rovinare quella sua piccola parte di paradiso, si avvicinò a quella marmaglia, chiedendo delucidazioni.

G: MI STAI CHIEDENDO COSA HA FATTO QUESTO IDIOTA??

Germania urlò questo indicando il suddetto idiota, ormai ridotto a un ammasso informe di ossa e sangue.

G: HA RESO PUBBLICO ALL’INTERO POPOLO MULTIMEDIALE LA NOSTRA PRESENZA QUI!

Francia continuava a non capire.

G: TI RENDI CONTO COSA VUOL DIRE FAR SAPERE AL MONDO INTERO CHE IL CAST COMPLETO DI HETALIA SI TROVA NUDO RIUNITO IN UN UNICO POSTO???

La mente del francese ebbe un lampo. E mentre sulla sua faccia scomparve per sempre il solito sorriso perverso, la terra iniziò a tremare violentemente.

Stormi di uccelli s’innalzarono in volo tra stridii e starnazzi, mentre dalle pareti dello stadio si staccarono piccoli pezzi di pietra. Il peggiore incubo di ogni nazione stava per avverarsi. All’orizzonte, tra una fitta nube di polvere, una mandria di fan girl puntavano dritte verso i poveri nudisti, inneggiando allo yaoi e all’amore di gruppo.

Ciò che successe da quel momento in poi non è stato riportato in nessun documento antico, in nessun diario storiografo e in nessun libro di storia; ma se ciò avvenisse, le lezioni non sarebbero più così noiose.

 

*nota pressoché inutile, ma io sono puntigliosa… Questa celeberrima composizione di Beethoven è appunto detta Sinfonia del Destino, perché da proprio l’impressione che il Destino venga a bussare alla tua porta…

 

 

Finalmente aggiorno di nuovo!!!

Vorrei porre la vostra attenzione sulla scena dell’assalto delle fangirl: se zoomaste sulla seconda schiera, potreste chiaramente vedere la mia faccia, eheheh!!!

Nazioni: Pervertita…

Io sono una donna, e come tale ho i miei bisogni!!!

Nazioni: …

Vabbè, passiamo alle recensioni:

prussiayspain = Si, questa volta Iggy non ha avuto fortuna nella sua vendetta contro America! Ma contro America non ha mai fortuna, quindi… POVERINO!!!! Ovvio che Francia non si merita un complimento neanche per sbaglio, merita solo taaanto sangue!!!^^

Alfred sarà felice di farti una torta fluorescente con un animale di zucchero a tua scelta!!! Grazie per i complimenti sul disegno!!!

Bye bye!!!

happylight = Questo capitolo ti ha lasciato proprio soddisfatta!!! Tra le molestie a Francia, La comparsa di Iggy e il baciozzo di Alfie a quest'ultimo, non so cosa altro avrebbe potuto renderti più felice!!!

Miharu__Chan = è evidente che la natura odia Iggy, infatti si è rifugiato nelle creature sovrannaturali…  O mio dio, ora si vuole vedere schizzare anche il sangue di Polonia!!! O__O Vabbè che è un po’ strano, ma non si merita il trattamento riservato a Francia!! Grazie mille per avermi aiutato a liberarmi dalle grinfie di Natalia, come compenso riceverai le foto incriminanti ben presto!!! Au revoir!!!

Kyuketsuki Assassin = Proprio vero, UsUk è il pairing per eccellenza d’Hetalia, dopo il GerIta, naturalmente!!! Ben presto saremo circondati da tanti piccoli Iggy e Alfie che faranno i morosi in giro per la città, ahahahah, non vedo l’ora!!! In questo caso, provvederò personalmente a ostacolare Francia nei suoi piani di conquista del territorio inglese!!! Visto che hai espresso liberamente il tuo odio verso Natalia, Russia ha promesso che sarai la prima a diventare un tutt’uno con lui!!! Ciaooooo!!!

medinspower Ari = Proprio come dice Francia, sotto l’aria da gentleman, Arthur nasconde la doppia personalità di un tempistello!!!

Francis: Finalmente mi dai ragione!!!

Mmmmh… Questa volta te lo concedo…

Riguardo la tua apertura mentale verso ogni pairing, sarai felice di leggere quest’ultimo capitolo, in cui, come ho già ripetuto, è citato più volte “l’inno all’amore di gruppo”!!!

Francis: Oh, si SI!!! *__*

Arthur sicuramente si vendicherà con Alfie, per non aver invitato la sua amata regina, e con Feliks, per vendicare il furto della purezza del suo unicorno!!! L’americano ti ringrazia per i complimenti (?) sulle sue torte!!!! Ci vediamoo!!!

chibi neko = Dai, non fare così!!! Ti manderò a casa Russia per consolarvi sui vostri presunti problemi di peso!!! Il vecchio Arthur vuole confessarti che il povero coniglietto si è sentito male poco prima delle riprese proprio a causa dell’ingestione delle torte di Alfred!!! Che l’incapacità culinaria si sia trasmessa anche al fratello minore? Mah! Comunque, per rimediare all’errore di aver citato Natalia, ti spedirò a casa sia Ivan, come scritto prima, e anche Francis legato come un salame!!! Alla prossima!!

tappanasina michaelis = tutti questi complimenti mi fanno commuovere…. BWAAAAHHHH!!! çvç

Artie: STAI FACENDO RIDERE GLI ALTRI A MIE SPESE!!!

Su, su, Iggy, non dirmi che ti è dispiaciuta la sorpresa e, soprattutto, il comportamento di Alfie!!

Artie: Ma, ma…>//////<

Forza, torna tra le tue fatine e gli elfi magici!

Artie: … Bloody wanker…

Comunque stai tranquilla, anche io ho associato varie volte la mia cara mammina al “caro” Vash…

Anyway, ti ringrazio per l’ospitalità data a Francis!!!

Ci vediamo al prossimo capitolo!!!

hanta97 = quando ho scritto la scena infrangi cuori UsUk temevo di vedermi arrivare a casa una montagna di lettere di protesta e qualche pacco bomba, ma per fortuna mi sono ripresa alla fine!! Fiùùùù, scappato pericolo… L’unicorno sodomizzato dal pony di Polonia ha riscosso molto successo, quest’ultimo ne è molto contento!!! Alla prossima!!

kuroihikaru = Spero di esserti stata utile con il link!! Purtroppo, come avrai capito da quel “CRACK”, a quest’ora Potty si troverà nel paradiso dei pennuti… Comunque la tua teoria sul presunto destriero d’Inghilterra è plausibile, ma è meglio non parlargliene: poverino, ormai è convinto di dover difendere le virtù del suo unicorno, e fargli scoprire che questo era consenziente potrebbe sconvolgerlo a tal punto da impedirgli di cucinare altri scones!!! (questo effetto potrebbe essere in effetti positivo…) Anyway!!! Credo che sia Germania sia Russia saranno sconvolti da questa rivelazione… Ci vediamolo!!!

IamCrazy = eheheh, io non sono tipo da far finire un capitolo senza scrivere qualche scempiaggine!!! *__*

Iggy: Non ti stai facendo un complimento…

Guarda che ti faccio ingoiare a forza la torta fluorescente!!!

Iggy: O__O’’’

Che dire, l’Italia è l’Italia, nessuno può battere il cibo italiano, nemmeno quello francese!!!

Francis: Ma come mai c’è l’avete tutti con me??? çoç

Zitto e cuccia!!!

Spero che continuerai a seguirmi!! Ciaooooooo!!!

 

E ora, prima di lasciarvi, ecco un po’ di pubblicità!!! Ecco la mia nuova fan fic: (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=757553&i=1); accorrete in tante a recensire!!!

Inoltre, vi consiglio anche questa, scritta dalla mia sorellona!!! (http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=758337&i=1)

E infine, una chicca, la mia seconda fan art!!! (http://leroro1805.deviantart.com/#/d3livbl)

Sono graditi commenti e critiche!!! Alla prossima!!!

 

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Capitolo 9
*** Fuga verso Est ***


Prima serie, episodio 12, minuto 3:55.

 

Nel dolce tepore di un mattino primaverile, Giappone passeggiava placido e in pace con il mondo nel suo piccolo giardino. D’un tratto, in lontananza, echeggiò una voce squillante a lui fin troppo nota.

I: Buongiorno, Nihooon~!

Il moro ebbe appena il tempo di girarsi verso l’alleato, prima di essere coinvolto in un abbraccio che emanava tutto il calore delle calde terre italiane.

I: Abbraccio!

Se c’era una cosa che Giappone non aveva mai capito nella cultura occidentale, era proprio il movimento del corpo libero. Semplicemente, era qualcosa al di là della sua comprensione. Nel suo paese, già chiamarsi per nome era considerata una dimostrazione di un rapporto intimo, figuriamoci dispensare abbracci al primo passante. Oltre a ciò, forse per il fatto che fosse proprio Italia a intrappolarlo tra le sue braccia, nella testolina dell’asiatico scattò la procedura di difesa contro l’usurpazione del proprio spazio aereo personale. La conseguenza fu un Giappone che tartagliava monosillabi, chiaro tentativo delle proprie terminazioni nervose di formulare una frase di senso compiuto.

G: Ch… Ch- ch- ch- ch- ch- ch- ch- ch-

Finalmente qualche ingranaggio sembrò muoversi, così da spingere le braccia del moro a scaraventare il corpo dell’alleato più lontano da sé.

G: Che cosa stai facendo??

Il giapponese lanciò uno sguardo carico di risentimento e imbarazzo all’indirizzo dell’italiano, che lo ricambiò con espressione ferita e confusa.

G: Era la mia prima volta, sai??

I: Veeeeh…?

Il rosso fissò incredulo la reazione esagerata dell’alleato, chiedendosi se stesse scherzando.

La conferma al suo quesito fu palese quando il giapponese riapparve sulla veranda affacciata sul giardino con l’abito tipico della moglie delle sue terre.

G: I-in ogni caso, devi assumerti le tue responsabilità!!

L’unica via di fuga che l’italiano vide in quel momento, fu mettere più nazioni di distanza tra lui e il suo spasimante.

 

Ed ecco a voi “Fuga verso Est”!!

 

Russia. Immense vallate coperte di neve. Un’immensa magione vicina a un bosco di conifere imbiancate. All’interno, un uomo dal viso fanciullesco sferruzzava indumenti invernali per gli abitanti della casa. Qualcuno, tempo fa, gli aveva fatto notare i forti tremiti che sconvolgevano le membra dei suoi amici in sua presenza. Era convinto che l’unica soluzione plausibile a quel mistero fossero quei quattro straccetti che indossavano, insufficienti a difendersi contro il rigido clima russo. Così il biondo, sprofondato nella poltrona del salotto, sul tavolino di fronte un piatto fumante di pirozhki (*) come incoraggiamento,  terminava l’ultimo lavoro a maglia, canticchiando sommessamente un allegro motivetto. All’improvviso, al ticchettio delle bacchette ferrate, si aggiunsero una serie ripetuta di colpi, accompagnati da strilli e guaiti.

-RUSSIAAAA!!! TASUKETE, TASUKETE, TASUKETE (**)!!!-

Gli occhi violacei dell’uomo fissarono stupiti l’ebano del gran portone, domandandosi chi avesse affrontato il vento sferzante della steppa russa per sfondare a suon di pugni l’uscio dell’abitazione.

Così, l’uomo abbandonò ferri e gomitoli, avvicinandosi alla porta. Appena abbassò la maniglia d’ottone, una furia dai capelli ramati si catapultò su di lui, riuscendo nella titanica impresa di far stramazzare sul pavimento di marmo la considerevole mole del biondo. In quella confusione, il russo capì solamente di avere un peso sullo stomaco che, dopo aver infradiciato il suo maglione di lacrime, tentava di trapanargli i timpani con acuti miagolii.

I: RUSSIA, TASUKETEEEEEEEEEEEEEEE!!!

 

Russia. Stesso magione, stesso salotto. Dopo l’iniziale stordimento, il russo fece accomodare l’ospite sul divano di fronte a quello su cui prima sferruzzava allegramente. Doveva ammettere di essere molto felice di quella visita: era raro avere ospiti in quella immensa casa fredda, e i pochi che si ne avventuravano dentro, sembravano spargere un tocco di luce fra le sue nebbie gelide. Per questo l’uomo, con un sorriso più ampio del solito, sgranocchiava soddisfatto un altro pirozhki. Come il riflesso rovescio di uno specchio, nel divano di fronte, Italia si era abbondantemente pentito di quella che, all’inizio, sembrava un’ottima idea. Più o meno il suo ragionamento era stato questo: per nascondersi, era necessario un luogo sicuro; un luogo sicuro, era dove nessuno vorrebbe andare; quindi, qual’era il posto in cui nessun malcapitato vorrebbe mai mettere piede? Fu così che il ragazzo si trovava in quella situazione, tremante, di fronte a quell’uomo gigantesco che continuava a fissarlo con un’espressione inquietante stampata sulla faccia. E per di più, per attraversare quell’immenso deserto innevato, aveva esaurito tutte le sue scorte di pasta. Poteva andare peggio di così?

Russia sembrò intuire qualcosa. D'altronde, era difficile non udire il ruggito di una bestia feroce proveniente dallo stomaco del ragazzo. Per questo, allungò verso di lui il vassoio colmo del suo cibo preferito.

R: Mangia pirozhki, da~?

Finalmente, sulle labbra tremanti del rosso apparve di nuovo un sorriso brillante, mentre afferrò famelico quello che sembrava un innocente panino caldo. Iniziò a pensare che Russia, in fondo, non fosse così cattivo come lo dipingevano. Questo prima di aver dato un morso al pirozhki. L’italiano fissò con orrore il ripieno melmoso che grondava dalla mollica bianca, mentre le sue papille gustative erano pugnalate da sapori non proprio delicati. Per poco non risputò tutto quanto sulla morbida pila sul vassoio.

R: Buono, vero~?

Un rantolo soffocato sfuggì dalle labbra dell’italiano, mentre un pugno colpiva ripetutamente il petto, visto che un pezzetto di carne aveva deciso di fare una passeggiata lungo la trachea.

R: Ci avrei scommesso~!

 Il boccone, dopo varie botte, decise di tornare sulla via giusta, lasciando tirare così un sospiro di sollievo all’italiano. Ma ben presto il sollievo fu sostituito dal terrore, quando vide il russo allungargli un’altra di quelle prelibatezze.

R: Mangiane un altro, da~!

I: Veramente non ho più fame…

Gli occhi violacei lampeggiarono di una luce sinistra.

R: Ho detto. Mangiane. Un altro.

Con le lacrime agli occhi, il rosso fu costretto a ingurgitare un altro panino, e un altro, e un altro ancora. L’italiano si chiedeva se davvero il gioco valesse la candela. La sua mente tornò al momento in cui era riuscito a sfuggire per un soffio dalle grinfie del giapponese al confine con l’Ungheria. E constatò che quei panini non erano niente in confronto allo sguardo che gli lanciò allora l’alleato. Era, come dire… Ecco, era proprio uguale a quello della ragazza dai capelli lunghi che stava sbucando da dietro la poltrona di Russia.

B: Niisaaaan… Sposamiiiii…

Italia non capì perché, improvvisamente, Russia lasciò cadere in terra la tazza di the che sorseggiava qualche instante fa, mandandola in frantumi, la bocca si allargò in un grido muto di terrore. Improvvisamente, un’altra voce, ben più conosciuta, giunse dalle sue spalle al suo orecchio.

G: Italiaaaaaa… Sposamiiii…

Ecco. Ora lo aveva capito.

-UUUUAAAAARGHHHHH!!!-

 

(*)in una parola, una schifezza: http://en.wikipedia.org/wiki/Pirozhki

(**) traduzione: Salvami!!! Si legge: tas’kete!!!

 

 

Io l’ho sempre detto: Giappone è segretamente innamorato di Italia. Ma mi dispiace Nihon!! Feli può stare solo con Lud!!!

Lud: U///U

Feli: Veeehhh~!!! Doitsu, ti voglio bene!!

Eheheh… Comunque!!! Ringrazio tutti per i commenti dello scorso capitolo!!! Sono stati talmente belli che ho gorgheggiata per ben dieci minuti!!! Vabbè ora vi lascio alle recensioni!!

 

Kyuketsuki Assassin = Ebbene si, molte di noi (anzi, TUTTE) erano nella folla inferocita di fan-girls. Sto facendo una colletta per costruire una statua per Gilbo grazie a cui questa bellissima notizia si è diffusa in tutto il mondo. Vuoi partecipare?

America ci ha messo tutte le buone intenzioni, anche se la mira non era buona!^^  Al prossimo capitolo e al prossimo squartamento di Francia!!

hanta97 = Grazieeeee, addirittura il voi!!! Mi sento onorata!!^^ Per Gilbo era più importante il blog che il mantenimento delle virtù di molte nazioni (e questo è il risultato, sappiamo tutti come è andata a finire!!!!). Emh, per la questione del cellulare e di internet… Emh.. Ecco… Come dire… In realtà era per far tornare la storia. U__U’’’

Gilbo: Autrice!!! Devi essere coerente con il periodo storico!!

Zitto tu, vai a leggere il nuovo commento sul tuo blog!!!

Gilbo: Un commento, siiii!!! Qualcuno mi ama!!!

Alla prossima!!

prussiayspain = Addirittura messa a confronto con la awesomità di Gilbo. Non è da tutti!!

Gilbo: Nessuno mi può superare!!! Kesesesese!!!

Io ce la farò, prima o poi!! E rifonderò il regno di Prussia, muhahahah!!!

Francia era a rischio mortale per dissanguamento nasale alla vista di tutte le nazioni nude!!! Poi penso che abbia preso un sacco di botte dalle fan-girls, non so come stia adesso!!! Spero che abbia tutti gli arti ingessati!! Alla prossima!!

 medinspower Ari = E l’oscar va a … Hullabaloos!! Fuck yeah!!

*Autrice saluta in lacrime la folla commossa*

Noooo, non sanguinare troppo, sennò EFP mi denuncia per lesioni aggravate!!!

Eh, si Arthur sperava di essere SALVATO dal suo eroe personale, magari in una scena strappa lacrime con luccette e brillantini, e di volare via in braccio al suo super Alfred. Invece è volato addosso a Francia e si è schiantato contro una parete rocciosa. Umh… Non mi sembra che il suo desiderio sia stato esaudito, poverino!!!! A presto!!!

 happylight = Neesan, per me è un onore pubblicizzare la tua storia!!

*profondo inchino*

Happylight. Cosa è tutta questa reverenza?

Emh, mi sono scordata di dirti  che ho spiaccicato per sbaglio la tua action figures di Iggy!!! ^^’’

Happylight:…

Scherzavo, eheheh!!! ^^’’ Però smettila di guardami così… ç__ç

Anyway, torniamo alla risposta!!! Che dire, Francia è la vittima adorata dei miei scherzi, anche se devo ammetter che mi è indispensabile…

F*speranzoso*: Davvero??? OvO

Ovvio, nelle storia ci deve sempre essere qualcuno che le prenda da tutti, no??

F: ç____ç

Su, su!! Nello scorso capitolo ti ho anche accontentato, no?

F: In effetti si… çvç

Comunque…

F: Umh?

RIDAMMI SUBITO LE FOTO SUCCINTE DELLE NAZIONI, BASTARDO!!!

*Si vede in lontana Hullbaloos e Happylight intente a inseguire il vinofilo*

Ci vediamo!!!

kuroihikaru = Mi sto decisamente esaltando per tutto questo entusiasmo per questo capitolo…! *__*

Gilbo: Esaltato è dire poco!!!

Gilbo! Ma tu sei… ancora nudo!*__*

Gilbo: Oh no… O__O

Viene dalla mammina… *__*

Gilbo: UAAARGGH!!! QUALCUNO SALVI ORE-SAMA!!!

Muhahahah, mi dispiace, ma Gilbo resterà con me per un po’ di tempo, te lo cederò quando avremo chiarito alcune cose!!! *__*

Gilbo: Sigh… ç__ç

Comunque, hai proprio ragione, Francia in questo capitolo non si può proprio lamentare!!

F: Inghilterra… *ç*

Ecco, che ti dicevo? Alla prossima!!!

historygirl93 = E il magnifico Gilbert colpisce ancora con il suo “utilissimo” blog!!

Gilbo: Perché hai messo le virgolette?

Emh…

Gilbo: Cosa vuoi insinuare???

Ehi, calmati…

Gibo: Metti indubbio la mia awesomità?? è___é

Ungheria!!! Vieni a placare i bollenti spiriti!!

Gilbo: Oh-oh… °____°

*SDENG!!*

Ecco tornata la pace… U__U Dicevo, anche secondo Arthur la parte migliore del capitolo è stato il gancio al caro mangia-rane!!!^^

Artie: Diciamo anche l’unico momento bello!!

Ungheriaaaaaa!!!

Artie: Oh-oh… °____°

*SDENG!!*

Vabbè, ti saluto!!! Ci vediamo!!!

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Capitolo 10
*** Riunione di famiglia ***


Episodio 101

Una importante riunione di famiglia stava avendo luogo nell’abitazione dell’illustre signor Islanda.

Fu proprio questo che, con espressione ostentatamente non curante, porse una lettera indirizzata proprio a lui nelle dolci grinfie della propria famiglia.

E da questo semplice gesto, si originò il piccolo siparietto domestico che da lì a poco avrebbe cambiato per sempre i cuori dei nostri intrepidi fanciulli.

I: Non dite nulla. Leggete questo.

Quattro chiari sguardi s’incrociarono, preoccupati e allusivi. Ice ostentava noncuranza più del solito. Ciò era brutto segno.

D: Huh? Sei sicuro che vada bene che leggiamo una lettera indirizzata a te?

F: Questa lettera sembra abbastanza importante!

Sciocchezze. Anche se il piccolo nordico avesse deciso di tenere all’oscuro i propri parenti sul contenuto del documento, questi se ne sarebbero infischiati, anzi, lo avrebbero anche immobilizzato grazie alla forza del vecchio spirito vichingo.

Islanda pose termine a quella fanfrina.

I: State zitti. Una volta che avrete letto, capirete.

Danimarca non se lo fece ripetere, e lesse finalmente quelle righe.

D: Vediamo… “Risultati dell’analisi e ricerca. I nostri risultati hanno concluso che il signor Norvegia è ufficialmente suo fratello.”

Un momento di silenzio. Poi, ogni parola pronunciata venne collegata al proprio significato, e la verità sconvolgente rivelata da quelle poche righe fu comprensibile a tutti.

D: Hei, aspetta! Questo è…

Islanda lo interruppe.

I: Questi sono i risultati dall’analisi del DNA di cui vi avevo parlato qualche giorno fa. Non me ne importa nulla, comunque.

 

Ed ecco il pezzo che il caro sensei ha deciso saggiamente di non mostrare al pubblico. Si prega gli spettatori più sensibili di interrompere qui la lettura, per evitare un probabile trauma infantile e consequenziale blocco totale della crescita. Come valida alternativa stringete forte forte il voglio peluche di orso bianco. Se non possedete tale pupazzo, siete fregati.

 

Danimarca s’alzò di scatto, una strana luce nelle chiare iridi.

D: Non posso vivere più con questo fardello sulla coscienza!

Tutti i presenti si voltarono di scatto verso il maggiore, preoccupati per il comportamento più strano del solito.

D: Vi ho mentito per tutti questi anni!

Una mano andò a stringere il tessuto sopra il cuore.

D: A me la birra non piace, non mi è mai piaciuta! Il suo colore facilmente fraintendibile, l’odore nauseabondo, e il sapore, il sapore! Ogni volta mi sembra di bere lo sciacquio dei piatti sporchi!

Il ragazzo si accasciò esausto sulla sedia, e scoppiò in un pianto disperato.

Finlandia, per lo shock, svenne, mentre il danese si copriva il viso con le mani.

Lentamente, anche Norvegia si alzò, ma al contrario del vicino, nessuna emozione fece mutare l’imperturbabilità del suo viso.

N: è giunta l’ora che voi sappiate la verità.

Islanda fissò stupito il suo caro neo-fratello. Anche lui…?

N: Da piccolo vidi Russia senza sciarpa, per cui mi beccai una paralisi facciale permanente per il trauma. Punto.

Si risedette compostamente, non prima di aver mollato un pugno sulla testa del partner.

Per poco Mr. Puffin non si strozzò con il filetto di merluzzo che stava allegramente mangiucchiando.

Volendosi unire a quel generale spirito di rivelazione, anche Svezia s’alzò, con espressione più torva del solito.

S: Non capisco nulla di falegnameria, ne tantomeno di assemblaggio. E la sola vista di un negozio Ikea mi fa venire l’orticaria.

E a dimostrazione di ciò, alzò il proprio maglione, mostrando i segni della propria visita al magazzino del proprio boss.

Islanda fece vagare lo sguardo smarrito e sconvolto sui propri fratelli. Perché una normale riunione di famiglia si era trasformata in una parodia di terza categoria di Beautiful?! Adesso mancava solamente che Finlandia confessasse di praticare assennatamente sadomaso, pratiche bendate e feticismi vari, tutti come dominatore.

D’un tratto, il finnico riprese i sensi e, tutto tremante, s’alzò dal proprio sgabello.

F:A-anchio dovrei dirvi una cosettina…

Le parole che seguirono furono talmente scioccanti che nessuna storia sui migliori retroscena di Axis Power Hetalia potrebbe descrivere.

FINE

 

Dopo tante risate, oscenità scatti d’ira verso quel catorcio che è il mio caro computer, questa raccolta è giunta al termine. Ringrazio tutti coloro che hanno avuto la pazienza di aspettare questo ultimo capitolo, so di essere in ritardo mostruoso, chiedo la grazie a voi anime misericordiose!  ç___ç Ecco la risposta alle recensioni!

medinspower Ari = hai proprio ragione, Kiku è un povero piccolo innocente giapponesino virgineo, ma io lo adoro così com’è! <3 E in effetti si, Feliciano avrebbe fatto meglio a rifugiarsi tra le braccia grassocce dell’americano, ma ti immagineresti cosa avrebbero mai potuto combinare quei due? Ma cosa più importante di tutte, la sua fuga verso est è stata una necessità di copione, mi dispiace Feli…

*patta la spalla dell’italiano che, stranamente, è vestito da sposo*

Anch’io adoro quella mente contorta che è il piccolo Ivan, e spero vivamente di essere invitata al matrimonio, solo per vedere Estonia in saio nero! XD Alla prossima!

AntoniaLudwiga96 = grazie mille per la recensione, è sempre bello far “schiattarepoirotolarepoicaderedallasediamarisuscitareperchèimmortale” qualcuno! XD E grazie anche per i complimenti, spero che continuerai a seguirmi!

happylight = Carissima sorellona, spero di averti fatta contenta con questo ultimo capitolo, tutto dedicato ai tuoi cari Nordici! Tengo a farti presente però che, nonostante tu sia la fotografa ufficiale della fan fiction e la presidentessa a vita del club "Ammazziamo Francia", non riceverai comunque un soldo sulla percentuale di profitto, muhahahahah!!!

Arthur: Ecco, brava, digliene quattro!

Dai Artie, Ivan, venite ad abbracciare la sorellona!!

*i due ignari ragazzi stringono l’Autrice tra le braccia, non notando una vaga rape face simil Francia*

Alla prossima!

hanta97 = Diciamo che non ho proprio modificato il carattere del dolce giapponesino… Io credo che, dalla prima volta che ha messo gli occhi sull’italiano, Kiku abbia riflettuto molto e a lungo sulle possibili occasioni per convogliare a nozze con il suo amato. Insomma, diciamo che ho tirato fuori un lato del carattere poco sviluppato sull’anime! Grazie mille per i complimenti, spero che continuerai a seguirmi!

prussiayspain = è sempre un piacere leggere i tuoi divertenti commenti, anche perché noto che segui anche la mia altra storia, e anche lì non manchi mai di recensire! Comunque, tornando al capitolo… Se vuoi saperlo,  questa idea malsana  mi è saltata in mente quando ho visto un’immagine del piccolo e dolce Ivan che si ingurgitava di questi panin… cib… sostanz… insomma, ‘sta roba! Ma poi… cosa dici mai!!! Non sono neanche lontanamente paragonabile all’awesomità del Sommo Gilbert!! >////< Emh, emh… Spero che continuerai a seguirmi!!!

Kyuketsuki Assassin = stai tranquilla, non è mai troppo tardi per scrivere una recensione, come d’altronde non è mai troppo tardi per pubblicare l’ultimo capitolo una storia, emh, emh! U.U

Gilbo: è un riferimento al tuo caso disperato?

Coff, coff, emh…! Ma cosa dici mai??? Fila a pulire i piatti!

G: Sigh, subito… ç__ç!

Spero di averti reso felice con questo ultimo capitolo, tutto dedicato ai Nordici!!! Alla prossima!!!

 

Infine, vorrei ringraziare tutti coloro che hanno recensito, chi mi ha aggiunto tra i preferiti, seguiti o ricorditati, e anche chi ha solamente letto!! Spero che in molti seguiranno la mia nuova avventura, la fan fiction intitolata Underneath!!! Ci vediamo!

 

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