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-Allora… George Harrison, nato a Liverpool il… Il?-
L’uomo
si grattò la nuca:
-Errr, il ventiquattro, no no!, il venticinque… O fors-
Lo
sbuffare del portinaio lo interruppe:
-Vabbè, intanto lascio scritto “venti” e basta, e poi
si vedrà. Sentiremo che dirà il capo.- e indicò in
alto.
-Ma… Ma io non voglio rimanere qui ad aspettare!- piagnucolò il
musicista -Voglio rivedere Winnie! E poi, Lei
mi deve un caffè.- sentenziò sicuro, incrociando le braccia.
-E
sia, scrivo “ventisei” e amen!-
-Che
Dio la benedica, Pietro!- lo
abbracciò, trotterellando poi verso un uomo con gli occhialetti che lo stava
aspettando.
Angolo autrice
Ebbene sì: so che avrei
dovuto aspettare, e me l’ero imposto mentalmente, lo giuro! Mi ero detta: -Sara (azz, vi ho appena
rivelato il mio nome!), aspetta di aver terminato la raccolta dedicata ai Led
Zeppelin, e poi potrai finalmente farlo…-
Ma non ce l’ho fatta. Non ho
resistito *sorrisinoinnocente*
La verità è che ho ‘sta drabble pronta da tipo novembre, e in cinque mesi mi
chiamava così insistentemente, peggio delle Sirene di Ulisse che…Well, eccola qua : D
Non so quando pubblicherò le
altre, ma voglio sempre precisare che saranno tutte di 100 parole esatte, e che
ci tengo a farvi avere un assaggino di quello che il mio cervellino malato
partorisce su di loro : D
Mmm, altro da dichiarare? Ah sì! La scena del caffè è un
chiaro riferimento ad un noto spot pubblicitario, che ormai circola dalla Notte
dei Tempi…
Anygay, vi lascio e me ne torno da dove son venuta u.u
Adiè, peace & love and Hare Krishna tuevribadi! <33
Il mondo è regolato da leggi universali che
tutti conoscono: la Terra gira intorno al Sole, se appoggi una mano sul
fornello ti scotti, e così via.
Ma Yoko Ono non è tutti e, pur sapendo nozioni fondamentali,
ha scordato sicuramente la più importante in questo momento: mai toccare il
cibo a George Harrison.
Mai, per nessuna ragione al mondo.
A questo sta pensando, mentre un George fuori di
sé continua a girare in tondo per gli studios,
conferendole il titolo di professionista
del mestiere più antico del mondo e implorando l’intervento di Krishna, sanguinario vendicatore di furti di cioccolata.
Angolo autrice
Innanzitutto vi ringrazio per
le SETTE e dico SETTE recensioni!
Una drabble
di 100 misere paroline che riscuote sette recensioni m’ha fatto prendere un
colpo!
Grazie, grazie davvero di
cuore a tutti *sparge cuoricini e confetti*
So che i Beatles erano
quattro, ma con la B ci stava un altro bell’omaggio a quel drittone di JojHurrison:
dipinto come il Beatle tranquillo e placido,
quest’uomo mi ha spezzato per essersi incazzato con la Ono
(ben fatto, a prescindere : D) perché questa gli aveva ciulato
la cioccolata.
Ne è nata una drabble di 100 parole, in cui ogni singolo termine ha dato
vita ad una demenza incredibile x°D
Tornerò presto, gente; non
disperate :°D
Adiè, peace & love and HareKrishnail sanguinario
tu evribadi! <33
Nessuno
si ricorda più del giovanotto che, battendo il piede a tempo, si godeva il
meritato successo dei suoi protetti?
Eppure,
caro Brian, quanto ti hanno sbeffeggiato quando spiegavi loro che avresti
spiccato il volo, e quanto si sono mangiati le mani quando ti hanno visto
sovrastarli trionfante?
Da
quanto tempo, però, non provi più quell’ebbrezza che solo la vittoria sa dare,
Brian?
Com’è che non sai più
volare?
Gli
occhi chiusi, ti lasci condurre da un giovane in un volo ancor più bello,
mentre le sue piume ti accarezzano le
spalle.
Angolo autrice
Occhei. Mi prostro dinnanzi a voi e mi scuso per l’imperdonabile
ritardo, ma la scuola (QUELLA GRANDISSIMA TROIACCIA!) mi ha tenuta impegnata
fino a ieri, quindi non ho potuto farci nulla ç_ç
Ma ora prometto che
recupererò tutto il tempo perduto e che mi darò da fare alla grande u_u
Orbene, ora passo al
commentare la drabble.
Su Brian non ho mai scritto
nulla, sicuramente perché all’inizio sapevo poco o nulla sul suo conto, e un po’
anche per quel timore reverenziale e quell’indifferenza che provi nei confronti
di chi non sta nella band. (semicit.)
L’errore sta proprio nel
considerare i non componenti dei gruppi che amiamo come fautori del loro
successo, perché ogni fan dei Beatles sa che i FabFour devono baciarsi le mani per tutto quello che mister
Epstein ha fatto per loro, perché senza di lui sarebbero diventati
elettricisti, autisti di autobus o fattorini.
Il punto è che non sapevo
come raffigurare Brian: pur avendo letto abbastanza su di lui, non sono
comunque giunta ad un ritratto pressoché soddisfacente della sua esistenza, e
questo lo si deve anche alla sua infelice fine.
Per cui ho deciso di partire
proprio qui, dalla sua morte, per tracciare un ritratto, più o meno poetico,
del quinto Beatle.
E quindi un grazie lo devo a Faber, perché è da una sua canzone che ho tratto questa
bellissima frase: com’è che non sai più
volare?
Perché Brian non sa più
volare?
Perché i Beatles hanno
rinunciato a fare tour, e trovare loro ingaggi era una delle sue passioni più
sfrenate? Probabilmente sì.
Credo che anche dalle canzoni
e dall’abbigliamento dei quattro baronetti si possa benissimo notare come l’influenza
di Brian si stesse via via indebolendo, fino a
scomparire.
La spiritualità, le barbe
incolte, la psichedelia… Tutte cose che stonavano con
gli smoking, i capelli impotati e la musica raffinata
a cui Epstein era stato abituato sin da piccolo e questo, pur non essendo causa
di rotture secche con il proprio manager, fu comunque motivo di lontananza tra
i due poli.
Basta, ho parlato troppo.
Chiudo dicendo semplicemente
che ho voluto ricordare una persona fantastica in un momento che decisamente non
si meritava.
Ma, si sa, la vita non è un
ciclo eterno, e prima o poi il nostro filo si deve spezzare.
Pattie era sola sulla
panchina, quando un giovane le si sedette accanto e si accese una sigaretta.
-Mi chiedo
proprio come abbiano potuto farti fare solo la comparsa.-
Lei arrossì
vistosamente.
-È
per colpa di questi.- mormorò,
indicandosi tremante gli incisivi.
-Oh.-
Stettero
un paio di minuti in silenzio.
-Beh, se
ti può consolare, i tuoi sono sicuramente più graziosi di questi.- rise lui, indicandosi il
sorriso sbilenco.
La ragazza
si unì alle risa e pensò che non esistesse sorriso più
bello di quello di George.
Casualmente, era la stessa cosa che in
quell’esatto momento lui stava pensando di lei.
Angolo
autrice
In ssssuper ritardo, ma son tornata, per la gioia
di tutti! o/ (sssseh, come no LOL)
Anyway, è una cosa scritta alla
cazzo, niente di che, ed è ambientata durante le riprese di A Hard Day’s
Night, come tutti voi avrete capito.
Pattie e George probabilmente sono la mia Beatle-couple preferita, quindi qualcosina
su di loro dovevo pur scriverla, no? :3
E no, non fatemi notare che su quattro drabble ben
tre son su mister Hurrison, vi prego LOLOLOL
La
convivenza era sicuramente fantastica, ma sopportare tutte le manie no:
McCartney si barricava nel cesso per ore, piallandosi la frangetta, mentre
George scatenava il putiferio se non faceva lo spuntino puntualmente. Per non
parlare delle innocenti osservazioni
che tutti facevano sulla sua statura o, peggio ancora, sul tubo di scarico che si ritrovava!
Ma la cosa
che più lo mandava in bestia erano gli scherzi di John.
Per questo,
quando in un’intervista chiesero loro di descriverlo in una parola, dopo
il sofisticato “estroso” di McCartney s’era sentito in dovere
di correggerlo con un -Estronzo,
casomai!-, scatenando il riso generale.
Angolo
autrice
Nuovamente in ritardo, ma ho una scusa: con la E non mi veniva nulla, avevo
veramente zero idee.
Ma stamattina Thief_ mi ha suggerito la parola che vedete
come titolo e niente, l’ispirazione è venuta da sé,
complice anche la broncopolmonite o/ (e sono al mare, notare bene LOL)
Beh? Che altro dire? Rings ha sempre fatto
battute di spirito, che John ha sempre apprezzato molto, e questo gioco di
parola dell’estroso-estronzo lo abbiamo coniato
io e mio fratello quand’ero piccina LOLOL (promettevo già bene,
ebbene sì LOL)
Non so che altro dirvi, quindi vi ringrazio per la pazienza che portate con
me (e ringrazio Mitch per la mano che mi ha dato con
il titolo e con la limatura della drabble LOL <3)
e vi saluto ^^
Con la
scusa dei documentari degli Anthology, i tre ex
compagni di band si trovavano nel giardino di Friar
Park, intenti a cazzeggiare allegramente.
Improvvisamente
comparve il piccolo Harrison che, dopo averli salutati con un cenno veloce,
corse in casa.
-George, è la tua
fotocopia!- esclamò stupito il batterista.
-Naah, diciamo che ci
assomigliamo un po’.-
-Anch’io e James ci assomigliamo…- intervenne Paul, senza accorgersi del
sopracciglio alzato di Ringo.
-Sì,
però… Vedi, Macca,
lasciatelo dire, ma lui non è la tua fotocopia…
Al limite è una tua brutta copia.-
-Grrrrrrrrrrazie, Rings.-
-Dovere!-
fece l’altro, mentre George sghignazzava di nascosto.
Angolo
autrice
Non è passata una settimana ma me ne sbatto; se non pubblico oggi ‘sta
drabblesclero, è
una promessa è___é
Sì, ok, è una stronzatina che ho
scritto da qualche giorno, ma il titolo della drabble
ce l’avevo pronto da mesi, per cui…
LALALALALAAAA.
Anyway! S’è capito che Dhani è il mio Beatles’ son preferito? *w* Vi
prego, ditemi di sì e risparmiatemi degli scleri
ormonali che mi farebbero perdere quello straccio di dignità che m’è
rimasto LOL
Ah, volevo anche precisare che, in origine, volevo inserire un riferimento
non proprio velato alla potenza degli spermatozoi dell’Harrison (che sono
–paua o/) ma alla fine, vuoi per un motivo o
per l’altro, ho dovuto rinunciarci.
(OK, LO AMMETTO CHE HO PREFERITO LA BATTUTACCIA DI
RINGO A QUESTO, OK? UCCIDETEMI, SONO UNA MISCEREDENTE–omg)
Per cui, Sim, se mai dovessi leggere ‘sta cosa, ti prego: PERDONAMI çç
Ti prometto che in futuro scriverò qualcosa solo sulle doti sessuali
di Giogg, lo giuro çç
Ok, la pianto di fare la coglionazza e vi lascio
in pace LOL
Sean camminava
con il padre, reggendo tutto allegro la girandola che John gli aveva appena regalato.
L’ex
Beatle aveva lo sguardo assorto e triste, un particolare
non sfuggito al figlio.
-Non ti
piace la mia girandola, daddy?-
gli chiese quello innocentemente, e John non riuscì a non sorridergli.
-Certo che
sì!- soffiò sui petali di carta colorata -Quando non ci
sarò più, tornerò come vento, e quando questa
girerà saprai che io sarò lì, accanto a te…-
Lo
abbracciò, e Sean non ebbe mai il coraggio di chiedergli perché
parlasse così, nonostante gli fosse già accanto.
Qualche
mese dopo, capì.
Angolo
autrice
Mioddio, da quanto tempo! Vagazze, come state? Spero tutto bene: io ho passato
i debiti e finalmente posso dire di essere IN QUINTA, DFJDHGJKSFHK!
Ok, mi calmo.
E niente, la G mi ha fatto davvero penare un casino: alla prima stesura
avevo messo come titolo “Gange” quindi immaginatevi un po’ su
chi potesse essere LOL
Poi mi sono resa conto di aver ormai svangato i maroni di mezzo mondo con lo ScouseofDistinction e nulla,
è uscita fuori la girandola.
Non so, sono mediamente soddisfatta di questa drabble,
mi sembra di aver reso tutto sommato bene la tenerezza che mi ero prefissata di
far trasparire da questo componimento :’)
Perdonatemi il ritardo e la presunzione, e ancora un grazie a tutte voi.