I love you, you were ready...

di Acclaim
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** My life started when i left you. ***
Capitolo 2: *** Ops! Michelle hates me ***
Capitolo 3: *** Oh dick, you're Brian Haner! ***
Capitolo 4: *** I know who you are! ***
Capitolo 5: *** You know I make you wanna scream! ***
Capitolo 6: *** Tonight we all die young. ***



Capitolo 1
*** My life started when i left you. ***


Era il 15 giugno 2006 e Charlotte aveva necessariamente bisogno di divertirsi, ma da quando stava con Paul non le si era mai presentata l’occasione. Lui era un tipo con la puzza sotto il naso, un gran signore insomma, mentre lei era uno spirito libero, - forse è vero che gli opposti si attraggono - pensava ogni volta.
 
Lei aveva i capelli rosso fuoco, due occhi azzurri come il ghiaccio ed era piena di tatuaggi dalla testa ai piedi. Non era chiaro neanche a lei perché un tipo come Paul si fosse innamorato di una come Charlotte, forse perché era terribilmente sexy.
 
Lei aveva 25 anni, lui 28 e da quando stavano insieme si sono sempre ritrovati ad andare ad eventi come inaugurazioni, cene con pezzi grossi o aperitivi con persone noiosissime. Ma lei lo amava.
 
Eppure Charlotte non desiderava altro che andare in un pub e ubriacarsi fino a collassare, erano tre anni che non lo faceva.
 
Ma quel giorno aveva deciso di fuggire da quella prigione, da quella maledetta casa. Avrebbe sacrificato tutto, ma non sarebbe stata lì un minuto di più.
-Paul io me ne vado nel pub qua sotto.-
-Cosa? Tu non ci andrai, sono già le 11 di sera e io sono una persona importante non mi rovinerò la reputazione per il tuo desiderio di bere.-
-Non me ne frega un cazzo, io ci vado, puoi mollarmi se vuoi.-
 
Paul rimase senza parole, si alzò dalla poltrona e le mollò uno schiaffo in pieno viso. –Guardami negli occhi, tu non ci andrai.- Charlotte prese la sua borsa e uscì di casa cercando di trattenere le lacrime.
 
Quando finalmente fu a un secondo dall’entrare in un pub il suo cuore iniziò a battere forte: tre anni di pura carestia dal bere per colpa di un deficiente pieno di soldi.
 
-Una birra.- chiese Charlotte al barista. Prima che potesse prenderla per poi berla sentì una canzone in sottofondo che conosceva molto bene.
 
“Seize the day or die regretting the time you lost
It's empty and cold without you here, too many people to ache over”


-Scusi ma da dove viene questa musica?- chiese lei al barista.
-Da dove viene? Nella stanza a fianco c’è il gruppo che la sta suonando, vada a vedere sono molto bravi.-
Charlotte annuì e si affacciò per vedere chi ci fosse. Certo che per essere una cover band erano davvero bravi sembravano davvero gli Avenged Sevenfold.
 
Appena mise il viso attraverso quel muro vide i cinque esemplari di uomini più belli che avesse mai visto. Decisamente troppo bravi per essere una cover band: infatti non lo erano.
Si stropicciò gli occhi e davanti a sé vide Matt, poi Brian, poi Zacky, Poi Johnny e infine Jimmy.
 
-Quanto sono stupida.- pensava. –Se non avessi avuto le palle di mandare a cagare quel coglione di Paul non li avrei visti, Cristo se sono stupida.-
 
Il mini concerto durò circa un’altra mezz’ora quando tutti i componenti della band scesero dal palco e andarono ad ordinare una birra.
 
Charlotte era proprio lì, a prendere la decima Heineken quando di fianco a lei trovò il primo chitarrista che la fissava.
-Gran concerto Brian.- voleva parlargli, anche a costo di sembrare sfacciata: il mondo della buona educazione da quella sera non le apparteneva più.
-Oh signorina le è piaciuto? Beh meglio così altrimenti mi sarei ucciso.- accompagnò questa sua battuta con una sonora risata un po’ per prenderla in giro.
-Fossi in te non riderei, dato che sono la vostra fan numero uno e non vi sono ancora saltata addosso: potrebbe accadere da un momento all’altro.-
-E con cosa me lo dimostri che sei la nostra fan numero uno?-
-So tutte le vostre canzoni a memoria, fino a tre anni fa non mi sono persa un vostro concerto e ho un tatuaggio.-
-Beh bambolina di tatuaggi ne hai più di uno.-
Charlotte si alzò la maglia e Brian notò con piacere che nella schiena aveva il simbolo degli Avenged Sevenfold e nel fianco aveva scritto: “Seize the day or die regretting the time you lost”
 
-Wow allora ti piacciamo davvero tanto eh?-
-Mettiamola così: se mi dicessero “porteresti a letto il principe Harry o un componente degli Avenged Sevenfold?” risponderei decisamente la seconda opzione.-
-Oppalà, mi stai forse dicendo che vorresti venire a letto con me bambolina?-
 
Poi si sentì la voce di Matt infierire nel nostro discorso. -Ehy Haner smettila di fare certe proposte, la tua amata Michelle non ne sarebbe tanto felice.- 
-Quella puttana, se non la mollo oggi lo farò domani Shads.- Brian era decisamente molto schietto.
-Sì vabbè Haner, non riuscirai a sposarti neanche se preghi in turco, comunque piacere Matt.- il cantante allungò la mano a Charlotte e lei gliela strinse. –So benissimo chi sei caro cantante dei miei stivali.-
-La signorina ha un po’ troppa confidenza non trovi?- Matt guardò Jimmy che si mise a ridere e venne verso di lei. –My name is Jimmy baby.-
Lui la baciò sulla guancia e Charlotte cottracambiò. –I know my dear, i love you!- gli altri si misero a ridere e Zacky e Johnny si presentarono come veri gentiluomini.
 
-Comunque ragazzi andatevene mò a fanculo, con lei ci stavo parlando io.- disse Brian facendo finta di essere offeso.
Gli altri componenti della band alzarono le mani come per dire -È tutta tua amico.- e se ne andarono a parlare con le altre fan. Il chitarrista rimase a parlare con Charlotte, lei si sentiva al settimo cielo. Almeno fino a quando dalla porta vide sbucare Paul.
Lei si alzò in piedi e andò verso di lui mentre Brian la guardava con aria interrogativa.
-Vieni via subito.- disse Paul prendendola con forza per il braccio.
-NO.- rispose Charlotte cercando di togliersi dalla presa di quell’uomo.
Lui le diede uno schiaffo e dopo quel gesto Brian si alzò e andò verso Paul dandogli un pugno in bocca. Lui svenne per qualche minuto e intanto il chitarrista prese Charlotte e la portò in una stanza che per quella sera era il camerino degli Avenged Sevenfold e la fece sedere in un divanetto.
-Ehy piccola chi è quel tipo?- le chiese lui.
-Fino a due ore fa era il mio ragazzo.-
-Non ti ci vedo proprio con quello sai?-
-Io nemmeno.- disse Charlotte. Cercava di fare la dura ma in realtà le dispiaceva, le dispiaceva perché aveva mandato a puttane tre anni della sua vita.
Il viso di Brian era a due centimetri dal suo –Lo sai che verrai a stare da me da domani vero?-
-Ma sei pazzo? Non ti conosco e poi stai con Michelle.- disse Charlotte. In realtà non avrebbe desiderato altro. Brian prese il suo cellulare e digitò qualcosa –Ora non ci sto più.- disse soddisfatto.
-Perchè l’hai fatto? Perché fai tutto questo per una persona che non conosci nemmeno?- gli chiese lei.
-Perché mi arrapi in una maniera incredibile.- detto questo Brian si avvicinò alla bocca di Charlotte, posò le labbra sulle sue e iniziarono a attorcigliare le loro lingue, diedero vita ad un bacio fantastico, il bacio più bello delle loro vite.
-Ehy Bri sei…oh non dovevo entrare eh.- Brian e Charlotte si staccarono immediatamente e videro Matt alla porta con una faccia imbarazzata.- Dietro di lui c’erano anche Johnny, Zacky e Jimmy.
-E così ti sei fatta pure lei.- disse Zack uscendo dal camerino.
-Ma che ha?- chiese Brian.
-Non lo so, vado a vedere.- disse Jimmy.
Il batterista uscì e andò a cercare Zack, lo trovò seduto nel terrazzo che fumava una sigaretta.
-Ehy amico che hai?- gli chiese.
-Niente.- Zacky era veramente giù di morale, poche volte l’avevano visto così triste.
-Non me la fai a me, dimmi che hai.-
-Non ho niente Jimmy! Niente ok?- Jimmy andò verso di lui e l’abbracciò –Qualsiasi cosa sia successa devi stare calmo, si sistemerà tutto.-
-Grazie Jim, ti voglio bene. E comunque non si sistemerà proprio niente.-
-Perché dici così?-
-Perché sono invidioso Jim, invidioso. Se Brian ci prova con una immediatamente gliela da, che cazzo ha lui eh? Che cazzo ha? Se avessi voluto provarci io con quella Charlotte?-
-Ma che cazzo dici Vee? Tu sei figo esattamente quanto lui, fai una cosa: ora vai giù, scegliti una tipa e vedrai che te la da, scommettiamo?-
-Non voglio questo, io ho Gena. Avevo solo bisogno di un amico, grazie Jim.- i due amici si abbracciarono e ritornarono nel camerino. Gli altri guardarono Jimmy come per dire –Tutto ok?- e il batterista lanciò loro un’occhiata come per dire –Sì.-
-Bene dato che è tutto a posto ve ne potreste andare così io e Charlotte continuiamo da dove abbiamo iniziato?- chiese Brian.
Gli altri uscirono ridendo e andarono a rimorchiare qualche figa per un’avventura di una notte, tranne Matt che stette a parlare con le fan ma non fece niente, amava la sua Val.
-Quindi vogliamo chiudere la serata con solo un piccolo bacetto?- chiese Brian a Charlotte.
-Non vorrei assolutamente finirla qui ma penso sia meglio così, non mi va di fare l’amante troietta.-
-L’ho lasciata Cha, l’ho lasciata.-
-Ma tu l’hai lasciata perché vuoi scoparmi, domani le chiederai scusa e via, non sono una bambola Brian.-
-Io non la amo più.-
-Ma non è vero, dici così perché mi desideri, ma la ami ancora Brian.-
-Non è vero.-
-Chiedile scusa e bona, mi comprerò una casa vicino alle vostre e saremo amici.-
-No, non voglio essere tuo amico.- detto questo la baciò e malgrado la predica di qualche secondo prima Charlotte lo assecondò, lo desiderava troppo per lasciarselo scappare. 
-Vieni a stare da me, almeno finché non troverai una casa.-
-I hate you, Haner.- Charlotte si mise a ridere e continuò a baciarlo.
Brian le mise la mano sotto la maglia e le slacciò il reggiseno, poi la svestì completamente e lei fece la stessa cosa con lui.
Entrò dentro di lei con tutto l’amore che poteva metterci, con tutto il desiderio che aveva e lei lo capì, lo capì benissimo.
 
Dopo una decina di minuti Charlotte si addormentò e Brian le mise la sua felpa sopra per evitare che prendesse freddo. Lui si vestì e subito dopo entrò Johnny. –Ehy amico dobbiamo and…ah te la sei scopata eh?-
-Sì, è stato il giorno più bello della mia vita Johnny, dico davvero.-
-Sono felice per te ma dille che noi ce ne dobbiamo andare. Ah, e dille anche che si vesti.-
-Lei viene con noi Christ.-
-Cosa? Vive vicino a noi per caso?-
-No, vivrà con me amico mio.-
-E Mich?-
-L’ho mandata a fanculo.-
-Oh, e vai così! Bene allora tra 10 minuti sul pullman.-
Brian annuì e svegliò Charlotte. –Ehy che c’è?- chiese lei.
-Dobbiamo andare, vestiti piccola.-
-Andare dove?-
-A casa, vieni in pullman con noi.-
-Wow, in pullman con quel figo di Synyster Gates o my God!- entrambi si misero a ridere, Charlotte si mise la felpa che aveva sopra mentre dormiva e si mise un paio di jeans stretti.
-Questa felpa è tua vero Haner?-
-Già.- disse lui con un sorrisetto malizioso, poi la prese per mano e insieme andarono verso il pullman. 



Eccomi qua con una nuova fanfic! Spero che vi piaccia :D
Ringrazio chi leggerà e sopratuttto chi recensirà :)
Ps:Non scrivo a scopo di lucro e i personaggi non mi appartengono
Charlotte me la immagino tipo così però con i tautuaggi
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Un bacione :D
Acclaim.
aCCLAIM.Un bacione :D
Un
 

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Capitolo 2
*** Ops! Michelle hates me ***


Era mattina quando finalmente raggiunsero casa Haner.
Era grande, ma non bella come quelle ville che hanno tutte le rockstar esaltate, era semplice. Brian diede un bacio a Charlotte sulle labbra poi disse –Piccola, benvenuta a casa tua.- Lei sorrise e aspettò che lui aprisse la porta per vedere il suo nuovo tetto.
 
-Oh cazzo.- disse il chitarrista sconvolto.
-Bri che…oh.- Charlotte si preparò al peggio. Michelle.
-Michelle credo di essere stato chiaro, vattene da qui.- le disse Brian mentre entrava in casa.
-Ma perché Brian? Per quella puttana? È questo il motivo di quel messaggio? Brian non lasciarmi ti prego io ti amo.- l’ormai ex fidanzata di Brian se ne stava lì a piangere e a supplicarlo.
-La puttana qui sei tu. È già da un po’ di tempo che voglio farla finita con te, ma non ne ho mai avuto il coraggio. Da quando ho conosciuto Charlotte ho capito: io non ti amo.-
-Vorresti mandare a puttane tutto per una scopata di una notte? Brian lo so che non lo vuoi.-
-Tu non sai proprio niente Mich, penso di averti amata solo un giorno della mia vita, il primo giorno in cui ti ho vista.-
-Vaffanculo Haner. E tu, puttanella- disse rivolgendosi a Charlotte –stai attenta perché non finisce qui.- Michelle prese le sue cose e uscì da quella casa chiamando al cellulare sua sorella Valary.
-Stai tranquilla piccola quella la rinchiudono in manicomio se continua così.- Brian ci stava ridendo sopra ma Charlotte aveva veramente il morale a terra.
-Sai Brian penso che tu abbia fatto un’enorme cazzata.-
-Perché?-
-Perché hai mandato a fanculo la donna che amavi per me che non sono niente. Sai io al posto suo avrei reagito molto, molto peggio.-
-Tu sei tutto, adesso. Non voglio altro voglio solo te. E quella Michelle, insomma l’avrei mollata comunque…-
-No, non è vero. Non voglio essere la causa di tutto questo. Io non ti basterò Brian, tu continuerai a desiderarla. Ormai mi hai scopata cosa vuoi di più? Non posso stare qui Bri, non posso anche se lo vorrei tanto.-
-Vuoi ritornare da quel tizio non è vero?-
-No, non lo voglio. L’unica cosa che voglio è che mi accompagni a casa sua a prendere le mie cose, poi me ne andrò a stare da una mia amica.-
-Tu non mi vuoi Cha?-
-Io ti voglio con tutta me stessa Mr. Gates ma non credo sia la cosa giusta.-
-E allora? Sei stata per non so quanto con quel tizio sprecando il tuo tempo, ora lasciati andare e goditi sta cazzo di vita con me.-
-Ma ti rendi contro che non ci conosciamo neanche da un giorno e già ci troviamo a convivere? Non so neanche chi sei!-
-Vuoi andartene?-
Charlotte non rispose, si limitò a bere un bicchiere d’acqua e a sedersi sul divano.
-Non lo vuoi, vedi?- le disse Brian sorridendole e alzandole il viso con una mano.
-Non lo voglio, è chiaro. Ma sarebbe la cosa giusta da fare.-
-E allora? Al diavolo le cose giuste e quelle sbagliate, limitati a vivere.-
Charlotte lo baciò e insieme diedero vita a un’altra atmosfera fantastica, come quella notte. Fecero l’amore e fu bello esattamente come la prima volta. Lei fissò il corpo nudo del chitarrista e non poté fare a meno di dirgli quanto lo trovasse sexy.
-Mio Dio Haner se sei figo.-
-Mio Dio…Charlotte se sei sexy.-
-Il mio cognome è Austin.-
-Mio Dio Austin se sei sexy.-
-Puoi dire quello che vuoi ma io mi sento ancora una puttana, non sai neanche il mio cognome e ci ritroviamo a convivere!.-
-Tu sei l’unica che può rendermi felice adesso, non sono mai andato a puttane ma se fanno l’effetto che fai tu allora penso che ci andrò.-
Charlotte lo guardò come per rimproverarlo. –Sì ovviamente quando non starò più con te.- si giustificò Brian.
-Perché io e te stiamo insieme?- gli chiese lei.
-Se lo vuoi sì- disse lui. Charlotte come risposta gli diede un bacio, poi si alzò dal letto. –Bri andiamo a prendere le mie cose da Paul, ho bisogno dei miei vestiti.-
-Io ti preferisco senza.- disse il chitarrista ridendo. Charlotte si vestì con i soliti jeans e la felpa di Brian poi prese per mano il chitarrista e insieme andarono verso la porta.
-Muovi il culo e prendi la macchina Haner.- gli disse lei.
-Cos’è questo gergo poco educato?-
-Ma vaffanculo!- risero tutti e due, poi Brian prese le chiavi e entrarono in macchina.
 
Quando finalmente arrivarono a casa di Paul Brian parcheggiò la macchina di fianco al pub dove avevano suonato la sera prima e scesero dall’auto.
-Stai tranquilla piccola non ti farà niente.- il chitarrista cercò di tranquillizzarla: Paul quando non era osservato da gente importante poteva essere molto pericoloso.
Charlotte si ritrovò a dover suonare quel campanello. 3, 2, 1 e…
-Oh oh la piccolina ritorna tra le mie braccia eh.- Paul aveva un aspetto strano, molto più incazzato del solito.
-No amico, la piccolina è qui per prendere le sue cose.- Brian si spostò proprio di fronte a lui: voleva che rivedendolo si ricordasse anche del pugno della sera prima.
-Ah c’è Synyster Gates che la protegge eh, allora tesoro entra pure e prendi la tua roba che ti aiuto io.- Charlotte entrò in casa e iniziò a fare le valigie più in fretta che potè per andarsene da quella casa maledetta.
-Tu non aiuti proprio nessuno amico, lascia che prenda le sue cose e non darle fastidio in alcuno modo o vuoi tornare in ospedale un’altra volta?-
-Oh andiamo sul pesante eh? Stai tranquillo che quella puttana non te la tocca più nessuno, chitarrista del cazzo di una band del cazzo.-
Charlotte aveva appena finito di fare la valigia quando sentì quelle parole. Andò dietro Paul, gli afferrò i capelli e gli tirò la testa all’indietro. –Sei uno stronzo Paul, ricordatelo sempre.- detto questo mollò la presa e andò verso Brian che prese le chiavi e insieme salirono in macchina.
 
-È andato tutto bene, visto tesoro?- le disse Brian.
-Mi guardava in modo strano, io ho comunque paura di lui Bri.-
-Non ti toccherà finché ci sarò io.-
Charlotte annuì e si mise ad ascoltare l’ipod, ma non poté fare a meno di pensare al suo ex ragazzo, a quanto la terrorizzasse. Brian si girò di scatto verso di lei quando sentì i singhiozzi. –Che hai piccola?- era veramente preoccupato per lei. -Ho paura di lui Bri, è terribile dirlo ma è così.- lui le mise il braccio intorno alla spalla e le diede un bacio sulla fronte. –Devi stare tranquilla piccola, non ti toccherà neanche con un dito.- Charlotte sorrise e si asciugò le lacrime –Sai amore cosa mi farebbe veramente stare meglio?- gli chiese lei. –No tesoro, cosa?-
-Andare a casa e fare l’amore con te.- Brian sorrise –Per me è solo un piacere.-
Charlotte si mise a ridere e chiuse gli occhi cercando di addormentarsi: non voleva pensare a nient’altro tranne al suo Brian.
 
Quando tornarono a casa il chitarrista buttò le valigie sul divano poi la prese in braccio e la portò in camera da letto.
Iniziarono togliendosi le maglie a vicenda, per poi passare ai pantaloni, alle mutande e al reggiseno di Charlotte.
Lei iniziò a fargli dei dolcissimi grattini sul collo, per poi dar via a una danza di lingue, si attorcigliavano talmente in fretta che sembravano dovessero scappare da qualcuno.
 
 
Charlotte fissò il corpo nudo di Brian disteso sul letto. Non voleva svegliarlo, era bellissimo quando dormiva. Un raggio di sole che filtrava dalla finestra batteva nei suoi capelli rendendoli temporaneamente castani. Non l’avrebbe svegliato, così andò a farsi una camomilla per eliminare lo stress del pensiero di Paul e della povera Michelle.
 
-Ehy piccola.- Brian sbucò dalla porta stropicciandosi gli occhi e massaggiandosi la testa.
-Ehy Bri, hai fame?-
-No ma avrei voglia di una camomilla anch’io, non è che me ne prepareresti una?-
-Sì ok ma vestiti.-
-Non ti piaccio così?-
-Eccome, ma pensa se entrasse qualche bella donzella e ti vedesse, si innamorerebbe di te e non è il massimo amore mio!-
Brian si mise a ridere e si andò a vestire. Quando entrò in camera vide il cellulare: “un nuovo messaggio da: Matt”
-Cha mi è arrivato un messaggio da Matt che dice che tra poco verrà qui perché è successa una cosa a Zack, mi devo preoccupare?-
-No dai non sarà niente di grave, intanto bevi la camomilla.-
-Haner apri sta cazzo di porta!!- la voce del cantante si sentiva malgrado nessuno gli fosse ancora andato ad aprire.
-Ah ciao Charly ehm…c’è Bri?- sì, Matt sembrava davvero preoccupato.
-Sì è là ma che hai? Non è successo niente di grave a Zacky vero?-
-Di grave no, ma è successo qualcosa…Mi fai entrare o no?-
-Oh Shads stiamo calmi, entra pure!-
Charlotte richiuse la porta e si mise a sedere nel divano con gli altri due.
-Brian Zacky ha beccato Gena a letto con un altro.-
-Come è successo?-
-Lei aveva detto che andava a fare shopping con Val allora Zacky è venuto a casa mia ma ovviamente Val era là con me, quindi è tornato a casa e ha visto Gena nel loro letto con uno che non so chi sia. A quanto pare lei ha aspettato che Zack se ne andasse e…boom. Certo non è molto furba però…-
-Cazzo.- esclamò il chitarrista.
-Esatto, ti va di andare da lui per rallegrarlo un po’? Magari compriamo 9 o 10 birre.-
-Non vorrete lasciarmi qui da sola eh? Vengo anche io quindi di birre se ne comprano 15.- disse Charlotte facendo la sua faccia angelica.
-Tu vorresti bere 5 birre?- le chiese Matt.
-Anche sei se ci sono.- il cantante e il chitarrista risero e andarono a comprare 20 birre tanto per accontentare tutti, poi andarono a casa di Zacky.
 
Charlotte suonò il campanello e davanti a lei si presentò Zacky con gli occhi rossi e gonfi di lacrime, lei le sorrise e lui ricambiò.
-Ehy amico su con la vita! Siamo in 4, abbiamo 20 birre, ridi un po’ e bevi!- Brian sapeva come dare allegria, decisamente. Entrarono tutti in casa e si misero sul divano guardando una partita di football americano. Zacky prese immediatamente una birra e se la scolò tutta nel giro di due minuti, piano piano il sorriso si stava rimpossessando di lui.
 
Dopo circa 40 minuti le Heineken erano finite e lì in mezzo c’era qualcuno con il terribile bisogno di bere.
-Ehy amici mi volete bene?- chiese Zack rivolgendosi a Matt e Brian.
I due fecero cenno di sì con la testa. –Ottimo, allora non è che andreste a comprare un’altra decina di birre? Ne ho veramente ma veramente bisogno.- sì, Zacky era decisamente irresistibile con quella faccia da cucciolo. Charlotte si mise a ridere –Sì amore andate. Verrei anch’io ma non voglio lasciarlo da solo.-
-E va bene noi andiamo ma voi due state buoni.- si raccomandò Brian che poi andò con Matt fuori dalla porta a comprare le birre.
 
-Bella partita vero Zacky?-
-Sai Charlotte sei veramente una ragazza dolcissima.- mentre le diceva questo il chitarrista le toccava i capelli e piano piano si avvicinava alla sua bocca.
-Ehm sì grazie io…devo andare in  bagno.- lui annuì, ovviamente quella del bagno era solo una scusa per scappare da quella situazione. Si lavò la faccia ma quando aprì la porta per uscire si ritrovò Zacky che le stampò un bacio sulle labbra.
-Zack ma che cazzo fai?- Charlotte gli diede una spinta e lui cadde a terra.
-Scusa Charlie non so cosa mi sia preso…scusa veramente.- gli occhi di Zacky incominciarono ad arrossarsi e a gonfiarsi di lacrime.
Charlotte gli diede la mano per aiutarlo ad alzarsi e quando tornò in piedi gli diede un bacio sulla guancia –Non ti azzardare mai più ad avvicinarti a queste labbra d’oro.- i due si misero a ridere e si sedettero sul divano aspettando le loro birre.
 
Quando sentì il campanello suonare Charlotte andò ad aprire la porta. -Ehy cosa avete fatto in mia assenza?- chiese Brian scherzando.
-Non credo che tu lo voglia sapere.- rispose Zacky ridendo.
Brian guardò Charlotte come per dire ‘ non avete fatto niente vero?’
-No amore non abbiamo fatto niente tranquillo.- rispose lei. Brian le scompigliò i capelli e si mise a sedere.
 
Matt entrò con 10 birre in mano –Grazie Bri per l’aiuto eh.- gli altri si misero a ridere e iniziarono a scolarsi le altre 10 Heineken che finirono dopo mezz’ora.
-Ragazzi, dobbiamo farla più spesso questa riunione pomeridiana.- disse Charlotte mezza ubriaca.
-Piccola andiamo a casa che è meglio.- Brian prese Charlotte per mano e salutò Matt e Zacky.
 
Finalmente i due furono soli e Matt non perse l’occasione per dire la sua –Ti sei preso una cotta per la piccola Charlie eh?-
-No, assolutamente, perché me lo chiedi?-
-Perché quando la guardi i tuoi occhi dicono ‘Dio quanto me la farei’-
-Già, beh ammettilo è figa.-
-Sì, ma è tanto figa quanto di Brian amico mio, non fare cazzate.-
-Ho provato a baciarla.-
-Cosa?!?-
-Ho provato a baciarla mentre voi eravate a comprare le birre, ma lei mi ha spinto per terra.-
-Ahah Zack se sei stupido! Pensa se lo viene a sapere Bri, come minimo ti uccide.-
-Lo so ma non vedo come potrebbe venirlo a sapere…non penso che lei glielo dirà, almeno lo spero.-
-Tieniti alla larga dalle donne degli altri Zack, dammi retta.-
-Ok amico, lo farò.-
Matt gli diede il tipico pugno alla spalla, gli fece l’occhiolino e andò verso casa sua: Val lo aspettava. 



Ok, non credo che questo capitolo faccia particolarmente schifo ma a voi il giudizio!
Ma che carini che sono Charlie e Brian vero? A me piacciono tanto :D
E Zack? Cattivone xD
Ok dai spero che il capitolo vi piaccia, ma non abituatevi a questi aggiornamenti frequenti ;)
Bacioni
Acclaim

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Capitolo 3
*** Oh dick, you're Brian Haner! ***


-Tutto bene amore?-
Charlotte aprì piano piano gli occhi e vide il viso di Brian a due centimetri dal suo.
–Credo di sì, ma che è successo?- a fatica riusciva a parlare.
-Ieri da Zacky hai bevuto una quindicina di birre e stanotte…beh non eri messa benissimo.-
-Ieri da Zacky?- Charlotte non riusciva a ricordarsi niente fino a che non le venne in mente il bacio che le aveva dato il grande Baker.
-Non ti ricordi più?- le chiese lui un po’ preoccupato.
-Ehm no, non mi ricordo. Dai preparami la colazione Bri ti preeeego.-
-Ok, mi passi il cellulare per favore?- Charlotte allungò a mano e glielo diede.
-Tieni e lasciami stare, ho sonno.-
-Sì contaci…Ho un messaggio da Matt, cazzo speriamo vada tutto bene a sto giro.-
-Mmm, Bri vattene!- lei gli tirò un cuscino e lui andò in cucina. Finalmente ci sarebbe stata un po’ di tranquillità ma…
-Cazzo!!- Charlotte si alzò e andò a vedere cosa fosse successo.
-Cazzo cazzo cazzo cazzo!- Brian era nel panico più totale, girava per la stanza con le mani nei capelli ripetendo “cazzo cazzo!”.
-Mi dici che hai o hai intenzione di fare così tutto il giorno?-
-Tra due giorni abbiamo il concerto, e per colpa tua che sei così terribilmente sexy da farmi dimenticare ogni cosa, io non sono sicuro di…ecco…sapere benissimo le canzoni…-
-Oh merda, Bri non sai le canzoni? Ma come puoi scordarti  una cosa simile?-
Brian abbassò lo sguardo, stava per piangere. Charlotte lo abbracciò –Amore vai a provare con gli altri va che è meglio.- gli diede un lieve bacio sulle labbra –Facciamo che la colazione me la faccio da sola, tu vai che è meglio.- lui sorrise e la baciò, la salutò e due minuti dopo fu sola. Che schifo.
 
Charlotte odiava la solitudine. Da piccola aveva paura che una specie di maniaco comparisse solo quando era completamente sola, e lei cercava di evitarlo. Correva, scappava, gridava contro qualcosa che non c’era. Immaginazione, paura.
 
Prese il cellulare e compose il suo numero. Il numero di quella persona che aveva sempre amato, che vedeva tutti i giorni. Almeno fino a quando Charlie non si trasferì ad Huntington Beach da Paul e da lì persero i contatti l’una dell’altra. Si erano chiamate una sola volta: il primo Natale che passarono l'una senza l'altra dopo che si incontrarono per la prima volta, poi mai più niente. Ma il suo numero lo teneva sempre, nel caso avesse avuto bisogno di lei: come in quel momento.
 
-Allison?- disse Charlie.
-Sì ehm…ma chi parla?- rispose una vocetta squillante dall’altro capo del telefono.
-Ahah vuoi farmi credere che non ti ricordi di me salame biondo?-
-Oh cazzo Charlie! Ma…ma mio Dio! Come stai? Come va laggiù? E Paul? Avete int…-
-Smettila Allie! Io e Paul ci siamo mollati.-
-Oh, oh Cha mi dispiace tanto.-
-A me no, sto con…un altro!-
-E chi è?-
-Surprise!-
-Daaaai?-
-Se mi vieni a trovare te lo presento, poi vieni a stare da noi.-
-Ci convivi?-
-Certo.-
-Non mi puoi tenere sulle spine! Se prendo il primo volo per Huntington tu mi vieni a prendere in aeroporto?-
-Ovviamente, sono a sua disposizione. Chiamami appena sai quando parti.-
-Certo amica, a presto.-
-A presto salame biondo.-
-I hate you.-
-Saaaaaaalamino!-
Non era un salame rispetto alla sua forma fisica, anzi lei era molto magra e alta, ma diciamo che era una persona molto ingenua quindi Charlotte la chiamava così.
-Ti troverò un soprannome prima di venire lì, sappilo. Ciao tesoro, ci vediamo.-
Charlotte la salutò, rise e attaccò il telefono. Allison. Quanto le era mancata. Finalmente sarebbe tornata nella sua città natale. Sì perché lei non era di Londra, come Charlotte. Ha sempre vissuto a Huntington Beach poi a 19 anni si è trasferita in una villetta di fronte a Buckingam Palace, senza dire niente a nessuno. Si era ritrovata ad essere la vicina di Charlotte e pian piano diventarono migliori amiche.
 
Erano le 11 di mattina e Brian era fuori da due ore ormai. Charlotte si rassegnò del fatto che probabilmente non sarebbe tornato per pranzo e che quindi sarebbe stata sola per tutto il pomeriggio.
 
Si mise a sedere sul divano cercando di addormentarsi quando le suonò il telefono.
 
-Sì pronto?- disse Charlotte con una voce stanca e abbastanza irritata.
-Sono Alli!- rispose la voce dall’altro capo del cellulare.
-Ehy salame che vuoi? Uffa stavo cercando di addormentarmi!-
-Ho guardato su internet, stasera verso le sette c’è un volo per Huntington Beach, che ne dici?-
-PRENDILO.-
-Ma tu non hai problemi a venirmi a prendere dopo?-
-Assolutamente no, tu prendi il primo volo e io arrivo.-
-Ottimo, allora devo essere lì verso le 9.30/10 probabilmente.-
-Perfect, a dopo!-
 
Allison riattaccò e Charlotte non poté fare a meno di sorridere, l’avrebbe rivista. Poi chissà come l’avrebbe presa quando si sarebbe trovata davanti alla casa di Synyster Gates.  Si mise a pensare a come avrebbe fatto quando i suoi amati Sevenfold sarebbero andati in giro per il mondo: li avrebbe seguiti o sarebbe stata da sola tutto il tempo?
No, non ce l’avrebbe fatta, sarebbe stata con il suo Brian per sempre.
 
Charlotte decise che pensare troppo al suo fidanzato non l’avrebbe aiutata a distrarsi dal fatto che fino a quando non sarebbe arrivata Allison sarebbe rimasta da sola, quindi si cucinò un piatto di pasta e si mise a dormire.
 
 
-Matt ti prego dimmi che sono andato bene altrimenti mi uccido.-
-Vorrei potertelo dire ma…- Brian stava già per disperarsi –SEI UN FENOMENO!- si misero tutti a ridere e il chitarrista fece un respiro di sollievo. –Grazie Matt, non desideravo altro che sentirmi dire questo.-
-Sì certo sei bravo ma domani è meglio ritrovarci a provare comunque, sai per non correre rischi.-
-Va benissimo, a domani amico!-
I due si diedero un cinque e Brian andò verso casa quando un gruppo di ragazzine esaltate gli chiesero l’autografo.
-No ragazze devo andare a casa, la mia ragazza mi sta aspettando.-
-Michelle?- chiese una ragazzina-
-No.- detto questo Brian si voltò e tornò a casa sua vedendo con la coda dell’occhio quelle piccole fan esaltate che cercavano di capire chi fosse la fortunata, le vedeva spettegolare su di lui e questo non gli piaceva affatto. Cercò di non dare troppo peso a quelle ochette e andò a casa.
 
Quando aprì la porta vide Charlotte che dormiva nel divano. Il rumore della porta che si apriva la svegliò e lei fu lieta di vedere il suo Brian.
–Oh finalmente sei qui!- Corse verso di lui e l’abbracciò piangendo
-Ehy piccola ma che hai?- le chiese lui preoccupato. –Sono state le ore più brutte della mia vita…Ho paura della solitudine, eh…beh ero da sola quindi avevo molta paura.- il chitarrista le asciugò le lacrime
–Non ti lascerò da sola neanche un altro minuto, domani vieni alle prove con me.- detto questo le diede un bacio nella fronte.
–Non ce n’è bisogno…stasera viene a stare da noi una mia amica di Londra, eravamo inseparabili fino a quando non mi sono trasferita qui per Paul…- Brian come risposta le diede un bacio sulle labbra e le alzò il viso con la mano –Ti amo, voglio solo che tu sia felice e se l’arrivo di questa tua amica ti rende così contenta, non posso che esserlo anch’io piccola.- Charlotte sentiva il suo fiato sul collo e nel momento che lo guardò negli occhi non poté fare altro che pensare a quanto lo amasse, a quanto si sentisse bene sapendo che insieme a lei ci fosse un uomo che l’avrebbe protetta.
–Grazie Bri, se non fosse per te io sarei sotto un ponte.-
-Non dirlo neanche per scherzo, se non fosse per te io starei vivendo un incubo con Michelle.-
-Ti amo.-
-Anche io piccola.-
Brian la prese in braccio, la portò in camera e la buttò sul letto. Lui posò le sue labbra su quelle di Charlotte e le loro lingue iniziarono a intrecciarsi, intanto ognuno svestiva l’altro e si ritrovarono nudi, ognuno di fianco all’altro. Lei non riusciva a smettere di guardarlo, il suo dito continuava ad accarezzare i pettorali del chitarrista cercando di immaginare una vita senza di lui. Brian prese il dito di Charlotte, lo stesso che contornava il suo petto, e lo baciò. Poi di scatto si mise sopra di lei e le entrò dentro con la stessa dolcezza della prima volta.
 
-Amore, amore svegliati, ti suona il telefono.- Brian dava dei piccoli scossoni a Charlotte per farla svegliare. Quando finalmente aprì gli occhi le allungò il cellulare.
-Pronto?- disse Charlie con una voce stanca e assonnata.
-Charlie sono Allie, allora mi vieni a prendere?-
-Sei già arrivata?-
-Sono le 10, certo che sono arrivata!.-
-Le 10? O mio Dio ma quanto ho dormito? Comunque tra mezz’ora sono da te, un bacio.- Charlotte riattaccò –Bri devo andare, Alli è arrivata.- il chitarrista si infilò una maglia –Ti accompagno io in aeroporto?- Charlotte stava trafficando con dei vestiti quando sentì la proposta di Brian –No grazie amore, voglio farle una sorpresa. Chissà come la prenderà quando conoscerà il grande Gates. Ah, ovviamente prenderò la tua macchina, chiavi please.- lui si mise a ridere e le lanciò le chiavi. Lei si infilò la felpa della Syn Gates Clothing che le aveva dato lui dopo la loro prima volta insieme.
-Ok vado, ciao amore.- lei lo salutò dandogli un bacio sulle labbra.
-Ciao piccola, torna presto.- lui la abbracciò e gli diede un bacetto sulla fronte, poi la lasciò andare.
 
Quando Brian sentì il rombo della sua macchina partire si mise sul divano e accese la tv: le mancava già.
 
Dopo circa venticinque minuti di viaggio finalmente Charlotte arrivò all’aeroporto. Appena scese dalla macchina vide una ragazza che la chiamava e la salutava: Allison!
Charlotte corse verso di lei e appena le fu di fronte la abbracciò
–Salame biondo, cazzo se mi sei mancata!- la strinse talmente forte che quasi la stritolava.
-Anche tu Charlotte, però non chiamarmi così.- le due si misero a ridere.
-Che ne dici di andare a prendere qualcosa da bere?-
-Ma io voglio conoscere il tuo ragazzo!-
-È una sorpresa Alli e lo sai.- Allison annuì e sbuffando andarono verso il bar per bere qualcosa.
-Due birre.- disse Charlotte al barista che annuì e gliele diede.
-Quant’è?- gli chiese Allison.
-Sono quattro dollari.- rispose lui. Allison glieli diede e insieme uscirono da quella sottospecie di bar fatto male.
 
-Ma che era gay quello?- chiese lei a Charlotte.
-Non lo so, perché?-
-Perché di solito i baristi le birre me le offrono, essendo una gran figa.-
Le due si misero a ridere e andarono verso l’auto di Charlotte.
-Quindi sei pronta per vedere con che razza di figo sto?- chiese ad Allison.
-Non vedo l’ora.- rispose lei.
 
Passarono il viaggio a raccontarsi le varie novità successe dopo il trasferimento di Charlotte: Allison era stata con più o meno sei ragazzi e ne aveva portati a letto circa una ventina, il contrario di Charlie visto che si era dovuta sopportare un deficiente per ben tre anni.
-Wow Cha che vita noiosa che hai avuto, insomma non so com...-
-Lo so Alli lo so, ma preferirei non parlarne. Poi ora sto con…ehy stavi per farmi dire il nome del mio tesoro! Vabbè poco importa siamo arrivate.-
 
Charlotte parcheggiò e quando scese dalla macchina notò la faccia sorpresa ma soprattutto spaventata della sua amica. Non ci fece troppo caso e andò a suonare il campanello.
Quando dalla porta sbucò Brian Charlotte volle vedere la reazione di Allison e come risposta notò le mani della sua amica cedere improvvisamente e la valigia che portava fino ad un attimo prima per terra. ‘Sarà perché è sorpresa di vedere Synyster Gates.’ Charlie sorrise al pensiero, ma quando si girò verso il chitarrista vide che anche lui si lasciò cadere dalla mano la bottiglia dalla quale stava bevendo, rovesciando tutta la birra nel marciapiede. 




Allora sono stata abbastanza brava stavolta?
Lo so che sono malvagia perchè ho fatto finire il capitolo sul più bello e dovrete aspettare fino al prossimo aggiornamento, ma amatemi su ^^
Chi sarà mai questa Allison? Bah xD
Ok la smetto e ringrazio tutti quelli che leggono e sopratuttto chi recensisce :D
Tanto love per voi <3
Acclaim

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Capitolo 4
*** I know who you are! ***


-Brian Haner?!- disse lei stupita e quasi spaventata.
 
-Allison Dunkan?!- rispose lui con circa la stessa reazione.
 
-Vi conoscete?- chiese Charlotte imbarazzata.
 
Era il 26 agosto del 2000. Stavano insieme da due anni e mezzo ormai, e Brian stava tornando a casa dopo le prove con il suo gruppo improvvisato all’ultimo minuto. Gli avevano proposto di rimanere un altro po’ per andare a bere qualcosa, d’altronde erano solo le 10 di sera,  ma lui voleva tornare dalla sua ragazza. La amava veramente tanto. Quando si trovò davanti alla porta di casa sua non poté fare a meno di accennare un sorriso, avrebbe rivisto la sua principessa. Prese le chiavi ed aprì e davanti a sé trovò Allison che dormiva. Le si avvicinò e le sussurrò all’orecchio i classico –Buona sera principessa.- Lei si svegliò e appena lo vide sorrise –Buona sera a te mio piccolo principe.- Gli diede un lieve bacio sulle labbra e Brian continuò togliendole i vestiti, intrecciando la sua lingua con quella di Allison, ed entrando dentro di lei. Non era la solita tipa da “una botta e via” era la persona che amava di più al mondo. Amava anche guardarla dormire. Amava osservare i suoi capelli biondi caderle sulle labbra rosse. Amava vedere il suo snello corpo nudo e toccarlo delicatamente: la sua pelle sembrava porcellana, lei era talmente piccola e dolce che temeva di romperla, di rovinarla. Amava anche aspettare che si svegliasse, per vedere i suoi occhi azzurri come il ghiaccio mentre lo fissava, amava vederla sorridere, amava vederla felice.
-Brian non ce la faccio più a stare qui, me ne voglio andare.-
-Ben svegliata eh.- disse lui ridendo.
-Non scherzo, e mi fa incazzare il fatto che tu non lo capisca.-
Allison si alzò dal letto, si mise una felpa e andò a fumarsi una sigaretta fuori dalla porta.
-Amore scusa, non credevo…- Brian la raggiunse subito, non sopportava litigare con lei. Lei gli mise un dito sulle labbra per azzittirlo, poi gli diede un bacio.
-Me ne vado da qui Bri.-
-Non dire cazzate Alli per favore.-
-Sei libero di non crederlo.- Allison buttò la sigaretta per terra e rientrò dentro casa. Era già da una settimana che diceva che se ne sarebbe andata, ma non era mai successo quindi Brian non la prese molto seriamente, anzi rientrò in casa e chiamò i suoi amici per le prove. L’ora successiva sarebbe dovuto andare a suonare con loro, quindi lo disse a Allison –Amore fra un’ora vado a provare.-
-Strano.- disse lei tristemente.
-Lo sai che amo la band.-
-Dovresti amare anche me in teoria.-
-Mi hai rotto il cazzo con questi discordi ok? La vuoi smettere? Lo sai che ti amo ma non ci sei solo te!- Brian urlava, urlava con tutta la voce che aveva in corpo. Non voleva restare lì un minuto di più, così prese il cellulare e uscì di casa.
Mentre suonava la sua chitarra quella volta si sentiva in colpa, succedeva spesso che litigassero per questo, ma poi facevano sempre la pace.
–Ok ragazzi me ne vado.- Brian smise di suonare e andò verso la porta con gli sguardi interrogativi di tutti gli altri. Mentre si avviò verso casa capì che aveva sbagliato, Allison aveva ragione.
Quando si trovò davanti a casa sua ebbe un brutto, bruttissimo presentimento. Aprì la porta frettolosamente e quello che trovò di fronte a sé era l’inferno: se ne era andata, veramente. Le sue cose non c’erano più, e sul tavolo trovò una lettera:
“Brian, amore mio.
Non me ne sono andata per la litigata di prima, lo so che avremmo fatto pace come sempre. Me ne sono andata perché come ti dico da un po’ di tempo ad oggi non ce la facevo più a stare qui. Lì non ho amici, non ho nessuno, ho solo te. Sto chiusa in casa tutto il tempo perché tutte mi infamano dicendo che sono una puttana perché sto con uno come te, cosa che vorrebbero loro, loro ti vogliono, tutte ti vogliono. Anzi, stavo con te. È brutto dirlo ma è finito tutto adesso. Sono due anni e mezzo che vivo nella tua ombra, non ce la faccio più Bri, devi capirmi.
Mi dispiace, lo sai meglio di me che ti amo con tutta me stessa, ma me ne dovevo andare. Promettimi però che se mai ci dovremmo rivedere mi amerai ancora, perché io non smetterò mai di farlo.
Ti amo mio principe.
Alli.”
Brian si lasciò sfuggire una lacrima. Era forte ok, ma la sua principessa se ne era andata per davvero. Per sempre. Provò a chiamarla, una, due, tre, dieci volte, ma niente.
Era finita.

 
A Brian sfuggì una lacrima e malgrado Charlotte fosse proprio davanti a lui, non poté fare a meno di andare da Allison e abbracciarla.
Stava piangendo, era vero, ma le era mancata veramente tanto.
Anche Allison piangeva mentre era tra le braccia del chitarrista, più andava avanti e più realizzava che aveva fatto un’enorme cavolata. Brian era suo, era sempre stato suo e lo voleva qui, adesso.
-Alli, perché l’hai fatto?- le chiese Brian in lacrime.
-Non lo so Bri, mi sei mancato tanto.- gli rispose lei con la voce mozzata dai singhiozzi.
-Voglio solo che tu sappia che ho mantenuto la promessa.-
-Anch’io Bri.- Allison sorrise e Charlotte se ne stava lì a guardare senza capire che cosa stava succedendo.
-Ciao comunque eh.- disse loro per rompere quella scena sdolcinata.
Nessuno la calcolò, si stava innervosendo –Mi volete dire come fate a conoscervi?- i due si girarono verso di lei e si staccarono dall’abbraccio.
-Siamo stati insieme, poi lei improvvisamente se n’è andata via.- spiegò Brian.
-A Londra, dove ci siamo conosciute.- continuò Allison.
-Ah, beh acqua passata. Andiamo in casa?- propose Charlie. I due annuirono.
Quando furono dentro Charlotte mostrò a Allison dove avrebbe dormito e le diede una copia delle chiavi.
-Cha hai una sigaretta?- le chiese Allison.
-Certo, andiamo a fumarcene una?- l’amica annuì e si misero a sedere fuori, di fronte alla porta d’ingresso.
-Lo ami ancora Alli?- l’amica sapeva benissimo a chi si riferiva.
-No Cha ma ti pare? L’ho dimenticato ormai.- mentiva, eccome se mentiva.
Brian era ancora in casa, ma non resistette alla tentazione di origliare.
“No Cha ma ti pare? L’ho dimenticato ormai.”
Un minuto prima gli aveva detto che aveva mantenuto la promessa e adesso?
‘Forse ha mentito perché sa che Charlotte è abbastanza gelosa’ pensò Brian. Qualunque fosse la ragione lui no, non l’aveva dimenticata. I suoi amici sapevano quanto era stato male per quella storia. Si drogava, beveva, e stava rinchiuso in casa tutto il tempo. Dopo tre mesi da quando se ne era andata però aveva deciso di rifarsi una vita, e incontrò Michelle, poi vennero gli Avenged Sevenfold e poi venne lei: Charlotte.
Ovviamente Brian amava ancora la sua Charlie ma l’incontro con Allison non l’aveva lasciato indifferente: malgrado tutto l’aveva sempre pensata, ogni giorno da quando se n’era andata via.
“Dov’è? Che fa? Sta bene?” queste erano le domande che lo avevano sempre assillato da quel 27 agosto del 2000.
 
-Sei sicura Allison? Non provi niente per lui?-
-No Cha, stai tranquilla. Non sono venuta qui per rubarti il ragazzo.-
-Non dico questo è che…-
-Charlie smettila per favore.- detto questo Allison si alzò in piedi, buttò la sigaretta ed entrò in casa lasciando la sua amica da sola. Appena varcò la soglia della porta trovò Brian che la fissava e le sorrise.
-Ho mentito Bri, e lo sai.-
Brian non disse niente ma rimase lì a guardarla mentre andava in camera, quella camera che per un po’ di tempo sarebbe diventata la  sua.
-Brian la ami ancora? No perché se è così tolgo il disturbo.- prima che potesse distogliere lo sguardo da Allison si ritrovò davanti a sé Charlotte.
-No Charlie, ovviamente no ma sono rimasto…scosso. Insomma non me l’aspettavo, davvero…- Charlotte gli diede un bacio sulle labbra.
-Mi fido di te.- disse lei. Brian sorrise e la baciò nella fronte, poi si sdraiò sul divano.
-Senti adesso chiamo Alli e andiamo a fare un giro, vieni?-
-No Cha, non mi va...- rispose lui.
Lei annuì e andò nella sua stanza a chiamare Allison. Dopo pochi minuti Brian vide le due ragazze che lo salutavano e uscivano dalla porta. Lui ricambiò il saluto ad entrambe e poi quando fu sicuro che se ne fossero andate chiamò Matt.
-Pronto?- chiese il cantante.
-Ciao amico sono Brian, se mi vuoi bene vieni a casa mia adesso, per favore!-
-Ma che hai fatto? Cazzo è mezzanotte!-
-Ti do solo un nome: Allison.-
-Arrivo, ma non iniziare a drogarti dalla depressione.-
-Promesso.-
Matt attaccò e Brian si mise comodo sul divano ad aspettarlo.
Dopo pochi minuti il campanello suonò e Brian andò ad aprire.
-Vieni pure Shads.- gli disse il chitarrista.
Matt obbedì ed entrò in casa, poi si sedette nel divano che gli piaceva tanto: era molto comodo.
Infatti tutte le volte che Brian e Michelle litigavano lui non si disperava perché l’aveva cacciato dal letto come quei mariti dei film che supplicavano la moglie per restare, lui ci andava ben volentieri in quel divano. L’aveva scelto lui proprio perché sapeva che certi inconvenienti sarebbero accaduti.
-Quindi Haner, che ha fatto Allison? Ha iniziato a scriverti?-
Brian si sedette vicino a lui e iniziò a spiegare –Non esattamente.-
-Ti manca più del normale?-
-È qui.-
-Cosa?!?L’hai rivista?-
-No è qui.-
-Qui dove?-
-Momentaneamente è in giro con Charlie, ma vive qui.-
-Tu mi stai prendendo per il culo Haner me lo sento.-
-Ti ricordi quando se n’è andata?-
-Ovviamente.-
-Ecco è andata a Londra, ha conosciuto Cha e sono diventate migliori amiche.-
-E…-
-E quando Charlie si è trasferita qui per Paul non si sono mai più riviste...-
-Fino ad oggi.-
-Esatto, è venuta a trovarla.-
-Ma non ci sono problemi giusto? Insomma tu stai con Charlie.-
-Ha detto è che ha mantenuto la promessa Shads.-
-Quella promessa?-
-Mi ama ancora Matt, almeno così dice.-
-Quindi cosa pensi di fare?-
-Non lo so, non ne ho proprio idea.-
-Giurami che non farai soffrire quella santa di Charlie perché ti uccido.-
-Non voglio questo, la amo. Ma Alli mi ha messo in crisi.-
-Beh è comprensibile.-
-Ho paura di fare cazzate.-
-Lo sappiamo entrambi, tu non farai niente, giusto?-
-Giusto.-
-Ottimo, allora vado che Val si era già incazzata visto che l’ho lasciata…sul più bello ecco.-
-Oh Matt cosa non si fa per gli amici eh!-
-Esattamente, poi dì che non ti voglio bene.-
-Grazie Shads. Ma allora niente prove questo pomeriggio?-
-Di niente, comunque per oggi direi no tanto sei già molto bravo, ma ricordati che domani c’è il concerto!-
-Ovviamente, a dopo!-
I due si salutarono e Brian si trovò di nuovo da solo in quella casa.
Cavolo, Allison non era cambiata per niente.
Aveva ancora quei lunghi capelli biondi che gli piacevano da impazzire, quegli occhi azzurri come il ghiaccio che amava ed era ancora magra, magra e alta. La sua pelle era ancora come porcellana, sembrava una bambola, talmente perfetta da sembrare finta.
Voleva rivederla, voleva memorizzarsi la sua immagine ancora una volta. Brian andò verso il suo armadio, lo aprì e alzò il suo giaccone invernale: eccole. Le foto che lo avevano accompagnato per quel periodo esageratamente difficile. Allison aveva una macchina fotografica ed era esageratamente fissata ad usarla in qualsiasi occasione. Erano cinque. In una c’era Brian e in una Alli: entrambi dormivano. In un’altra c’era Haner che faceva finta di suonare la chitarra, poi in un’altra Allison che usava una spazzola come microfono. E infine l’ultima. Lei aveva messo l’autoscatto e venne una foto stupenda: si stavano baciando.
Brian si ricordava bene quanti tentativi avevano fatto prima che uscisse bene, ma n’era valsa la pena.
 
 -Amore dove sei?- Charlotte. Erano già tornate. Brian nascose tutte le foto sempre nel solito posto, si scompigliò i capelli e andò in cucina.
-Ehhhm, amore stavo dormendo.- stava mentendo, ma era l’unica scusa che gli era venuta.
-Si vede.- andò verso di lui, le loro lingue iniziarono ad attorcigliarsi con la stessa foga che caratterizzava ogni loro bacio.
-Ti amo amore mio.- le disse lui. Nonostante Allison l’avesse mandato un po’ in crisi era verissimo, l’amava sopra ogni cosa. Mentre diceva questo iniziò a svestirla, a toglierle la maglia con molta frenesia.
-Ehm ehm, facciamo che io torno dopo.- Alli era appena entrata e vide i loro corpi seminudi sul divano. I due imbarazzati annuirono e quando furono sicuri che se ne fosse andata, andarono in camera da letto.
Lui si mise sopra di lei e le tolse ogni cosa che aveva addosso, lei faceva lo stesso con il corpo del suo ragazzo. Poi Brian si avvicinò lentamente al viso di Charlotte e le diede un lieve bacio sulle labbra, intanto stava entrando dentro di lei.
 
Brian fissava il corpo nudo di Charlie di fianco a lei.
-Perché mi guardi così?- gli chiese.
-Perché sei bellissima.-
-Anche tu amore, non mi staccherei mai da te se potessi.-
-Non farlo allora.- detto questo Brian le mise un braccio sopra la schiena e la strinse a sé, in modo che Charlie sentisse il suo fiato sul collo. Lui iniziò a soffiare nelle sue orecchie. –Ti piace?- le chiese.
-Tutto quello che fai tu mi piace.-
-Allora che ne dici di dormire? Domani ho il concerto e…-
-Va bene amore.- lei lo strinse più forte e gli diede un bacio sulle labbra.
 
-Buongiorno Allison.-
-Ehy Cha, ieri quando sono tornata ho visto te e Bri tutti abbracciati che dormivate, mmm…che porcellini!-
-Tu non sai quanto ci sa fare quel ragazzo.-
-Ehm, a dire la verità lo so bene.-
-Già.- Charlotte accennò un’espressione abbastanza triste.
-Ehy è acqua passata, io non lo amo più.- detto questo la abbracciò e Charlie sorrise.
-Ciao Alli.- dalla cucina sbucò Brian che si passava una mano tra i capelli.
-Ciao Bri.-
-Amore, ciao di nuovo.- Charlotte andò verso di lui e lo baciò.
La amava, decisamente.
-Allora, domani io ho un concerto, e voi starete nel backstage a urlare ‘Syn sei un figo woooaaah yeeeaaah’ ok?-
-Ahah Brian me l’ero scordata questa parte di te, comunque ora io me ne vado a fare un giro, a dopo piccioncini.- disse Allison mentre stava ancora  ridendo. I due li salutarono e quando furono soli Brian strinse Charlie a sé e la baciò. Diedero vita a una nuova danza di lingue, una più passionale e vera…
“As time passes by, regrets for the rest of my life.
The ones who I confide were gone in the black of the night…”
-Il cellulare, chi cazzo è ora?!- disse Brian.
-Rispondi, che tutte le volte che ti chiamano succede qualcosa.- Charlie cercò di ironizzare.
-Pronto?- chiese Brian.
-Ehy Haner sono Matt, vedi c’è un problemino…- rispose il cantante dall’altra parte del telefono.
-Cazzo Shads, tutte le volte che mi chiami tu c’è sempre qualcosa.-
-Ecco vedi…Domani al concerto abbiamo deciso di fare The Art Of Subconscius Illusion, ti ricordi?-
-Certo.-
-Beh…Val ha mal di gola è non può fare lo scream.-
-Mettiamo la registrazione no?-
-Ma no, le registrazioni non mi piacciono, conosci qualcuna che è brava nello screamo?-
Brian stava per dire di no, quando dall’altra camera sentì Charlie cantare.
‘Lo saprà fare lo scream?’ pensò lui. ‘Vabbè proviamo’
-Forse sì, ti chiamo dopo.- detto questo Brian attaccò e andò da Charlotte.
-Amoreee.- disse lui.
-Ehy dimmi.- rispose lei mentre si mise una felpa.
-Mi faresti, anzi ci faresti un favore?-
-A chi? E che cosa soprattutto?-
-Sai screammare?-
-Tre anni fa sì…perché?-
-Domani al concerto facciamo The At Of Subconscius Illusion e Val non ha voce, la sostituiresti?-
-Ma Brian io non…-
-Prova.-
-Cosa?-
-Provaci.-
-Ehm ok…Punching slowly my mind can't change the speed!-
-Fallo con tutta la voce che hai, dai prova ancora.-
-No matter what I do or how hard I try!- Charlotteurlò con tutta la voce che aveva in corpo.
-Merda amore vai che è una favola.-
-Seriamente?-
-Chiamo Matt.-
Charlotte era veramente emozionata, avrebbe cantato con gli Avenged Sevenfold, di fianco al suo Brian
 
-Pronto Shads.-
-Dimmi Haner.- rispose il cantante.
-L’ho trovata.-
-Veramente?-
-Non mento mai io lo sai.-
-Ehm…-
-Vabbè forse qualche volta ma l’ho trovata, sul serio.-
-E chi è?-
-Charlie.-
-Charlie? Sa screammare?-
-Meglio di quello che credi.-
-Allora portala in sala prova, ora.-
-Ai suoi ordini.- Brian riattaccò.
 
-Amore andiamo in sala prove.-
-Adesso?- chiese lei.
-Sì, gli altri ti vogliono sentire.-
-Ok, vamos.-
Charlotte prese il suo cellulare, uscirono di casa e salirono in macchina.





Ok, ma questa Allison da dove se ne esce? Boh boh xD
Comunque questo capitolo è più lungo del solito, sono stata brava ditemi di sì T.T
Ok ringrazio quei pochi che recensiscono e che hanno la voglia di leggere sta storiella .D
Grazie grazie grazie, i love you <3
Kisses :)
Acclaim
 
  

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Capitolo 5
*** You know I make you wanna scream! ***


-Charlie!-
-Ehy Mister Shadows, allora siamo pronti?-
-Certo, allora fammi sentire se sei all’altezza della mia mogliettina.-
-Ehm ehm…- Charlotte si schiarì la voce - Punching slowly my mind can't change the speed!-
-As my victims bleed.- continuo Matt.
-No matter what I do or how hard I try!-
-I can’t use my abilities.-
-Yeeeeeeeeeeeaah.- Charlotte e Jimmy finirono in bellezza la loro mini prova con l’urlo conquistandosi gli applausi degli altri.
-Merda Charlie sei una favola!- disse Jim.
-Cazzo sì, posso amati?- le chiese Johnny e Charlotte rise.
–Veramente sei bravissima.- confermò Matt.
-Non per niente è la mia ragazza.- Brian si avvicinò a lei e la baciò.
-Ok basta, ora proviamo tutta la canzone che mi sono caricata!- disse Charlotte.
 
Provarono per circa un’oretta poi la voce dei due cantanti iniziò ad andarsene.
-Matt io direi che basta per oggi o no?- chiese Charlie praticamente senza un filo di voce.
-Ok, sei una cantante novella non resisti più di tanto, mentre io…-
-Smettila di vantarti Shads.- disse Zacky
–Allora a domani per il concerto, ciao!- Matt salutò Brian e Charlie che ricambiarono.
 
-Allora amore sei emozionata? Domani canterai con i Sevenfold?- le chiese Brian.
-Sì…- rispose lei.
-E non vedi l’ora di salire sul palco con il tuo Brian vero?-
-Sì.-
-Ehm, e ti sei divertita oggi.-
-Sì.-
-Mi dici che hai? Fino a un minuto fa eri così allegra.-
-Non ho niente.-
-Dai amore per favore…- Brian alzò il mento di Charlie con la sua mano –Che hai?-
-Niente.-
-Smettila ti prego e dimmi che hai.-
-Ho paura che…che mi lascerai.-
-Ma sei pazza? Perché dovrei?-
-Perché c’è Alli.-
-Alli? L’ho amata davvero tanto ma è passato, Charlie non ti preoccupare io voglio solo te.-
-Cazzate, vedo come la guardi.-
-Ero scioccato, non crederai mica che...-
-Oh, fanculo!-
-A casa ne riparliamo.-
-Fammi scendere.-
-Cosa? Vuoi scendere dalla macchina?-
-Sì, fammi scendere.-
-Ma Char…-
-Fammi scendere!- ripeté lei urlando.
-Mi dici perché mai ti è venuto ‘sto schizzo?-
-Voglio scendere, preferisco andare a casa a piedi.-
-Non essere sciocca mancano 5 km non vorrai…-
-Brian mi hai rotto il cazzo, so che vuoi stare con Allison, tanto vale che lo dici e basta, io tolgo il disturbo.-
-Ma non è così, cazzo ti amo!-
-Io ti servo solo per screammare ai vostri concerti vero? E Allison? Non ti basto io per soddisfarti, te ne serve un’altra? Ammettilo Brian tu vuoi lei!-
-No Charlie non voglio Allison! Io ti amo e se non mi credi puoi benissimo scendere da questa macchina cazzo!-
-Ottimo.-
-Ottimo.- Brian frenò e Charlotte scese dall’auto, vedendola ripartire senza di lei.
 
‘Che cosa ho fatto, fanculo a me e alla mia gelosia.’Si ripeteva Charlotte. Ma non voleva richiamarlo, ne valeva il suo orgoglio e la sua dignità, tanto sarebbe venuto lui sicuramente.
 
‘Voglio tornare da lei, ma non posso, ne varrebbe il mio orgoglio.’ Anche Brian la pensava così. Sarebbe tornata lei, sicuramente.
‘Se non torna per cena la vado a prendere.’
 
Charlotte era seduta su una panchina, si stava fumando l’ennesima sigaretta, quando rifletté sulla probabilità che Brian non sarebbe tornato, probabilmente.
 
-Ciao Alli.- disse Brian aprendo la porta di casa.
-Ciao Bri, Charlie?-
-Ehm, è con un’amica.-
-Brian?-
-Che c’è?-
-Dov’è?-
-Abbiamo litigato, non so dove sia ma dopo la vado a prendere.-
-Perché avete litigato?-
-Perché crede che sia ancora innamorato di te.-
-Non è così?-
-No Alli, mi dispiace ma è finito tutto.-
-Non ci credo che non mi ami più.-
-Ammesso che ti amassi ancora, tu faresti questo a Charlie?-
-Per te farei ogni cosa, non ti ho mai dimenticato.-
-Neanch’io ti ho mai dimenticato, ma amo Charlie adesso. A dopo Alli.- Brian prese la sua giacca e uscì di casa, cercando di trovare la sua ragazza per riportarla a casa.
 
Era circa la decima Heineken che beveva, due pacchetti da venti di Marlboro rosse, qualche canna, due o tre mix orrendi di cocktail e in più una bottiglia di vodka alla menta: era decisamente troppo ubriaca, ma non abbastanza per scordarsi il litigio con Brian. La sua mente si stava annebbiando ma il ricordo del suo ragazzo così arrabbiato c’era ancora, era sempre più vicino a lei, sempre di più. Voleva piangere, e lo fece: la sua felpa si riempì di lacrime, i suoi occhi gongolavano in piccole goccioline. Sarebbe voluta tornare a casa, ma era talmente ubriaca e stanca che non ci sarebbe mai riuscita, non sarebbe riuscita a dare indicazioni a nessuno. Sperava solo che Brian capisse e tornasse da lei, in fretta.
 
‘Dove cazzo è?’Brian era disperato, non riusciva a trovarla. ‘Pensa Haner pensa, dove potrebbe mai essere andata?’ Cercò di ricordare, ricordare se Charlie gli avesse detto un posto in particolare ‘Cazzo sì!’ Brian sterzò, aveva capito, era sicuro di sapere dove si trovasse.
 
-Brian vieni non ce la faccio più.- Charlotte sussurrava, gli stava chiedendo di venirla a prendere, anche se sapeva benissimo che non la stava sentendo. Era sdraiata nella panchina, la sua amata panchina del parco dover andava sempre dopo ogni litigio con Paul. Ne aveva parato a Brian, e in quel momento sperava che se lo ricordasse, lo sperava con tutto il cuore.
 
Parcheggiò la macchina, scese di corsa, si guardò in torno poi andò a cercarla. In lontananza vide una ragazza distesa su una panchina, con una felpa uguale a quella che aveva regalato a Charlie della Syn Gates Clothing e i capelli rossi uscire dal cappuccio ‘Cazzo è lei’ corse, con tutto il fiato che aveva in corpo.
 
-Brian, Brian, BRIAN!- Charlotte stava urlando, urlava il suo nome sperando che qualcuno la sentisse: stava delirando. Ma non ottenne risposta. Cosciente del fatto che non l’avesse ascoltata nessuno si mise a piangere ancora con più disperazione di prima.
 
-Charlie, cazzo Charlie che fai?- Brian gli andò in contro cercando di sollevarla da quella panchina, poi la prese in braccio e si sedette.
-Amore, amore grazie credevo di morire.- era arrivato, finalmente era lì di fianco a lei.
-Mio Dio stai tremando…ma ti sembra il caso di bere e fumare così tanto.- poi si guardò attorno e vide le varie bottiglie per terre insieme ai mozziconi di sigaretta.
-Volevo scordarmi di tutto, ma non ce l’ho fatta. Brian ti prego portami via da qui.-
Lui prese il suo viso tra le mano e pose le sue labbra su quelle della sua ragazza, per dare vita a uno dei baci più dolci che le avesse mai dato. Le loro lingue si intrecciavano con un’armonia mai avuta prima, e con una delicatezza che impose a Charlotte di non staccarsi da lui per altri cinque minuti.
-Grazie.- gli disse lei.
-Shh, non lo dire neanche per scherzo.- poi la prese in braccio e la fece sedere in macchina.
 
-Mi hai fatto prendere un colpo, credevo che tornassi.- le disse lui.
-E io pensavo che non venissi a prendermi.-
-Non ti avrei mai lasciata sola.-
-E io non vorrei...averti trattato così male, scusa.-
-Non ti preoccupare, è tutto finito piccola.-
Charlotte sorrise e iniziò a cantare.
-Yeah, you’ve been alone…-
-Certo che hai proprio una gran cassa.-
-Ahah spiritoso, adesso non posso neanche cantare?-
-No no fai pure.-
-No, ora non canto più, e non canto neanche domani.-
-Wo wo wo, calma baby. Domani canterai, ma solo se ti sarà passata la cassa.-
-Oh, per questo non c’è problema, assorbo in fretta IO.-
-Cosa stai insinuando?-
-Che a differenza tua io mi riprendo in fretta.-
-Sì sì, vediamo poi domani.-
-Sì? Allora caro Haner, per stanotte cos’hai in mente?-
-Beh non è difficile da immaginare.-
-Uuh mi dispiace sono troppo ubriaca!-
-Ah, beh in questo caso potrei andare da…-
-Non fare battute Haner, non è il caso.-
-Mi dici perché la temi così tanto? Davvero non riesci a credere che io ti ami più di ogni altra cosa al mondo?-
-Mi viene difficile pensarlo. Sai lei mi ha sempre raccontato di questo ragazzo, che si amavano perdutamente e…beh non è facile immaginare che non si amino più, è quasi impossibile.-
-Io non la amo.-
-Lei invece sì, ma è talmente bella che cadrai nella sua trappola.-
-Non ci giurerei.-
-Promettimi Brian che se mai dovessi scopartela, non la farai soffrire perché a te ci tiene davvero.-
-Non mi pongo proprio il problema.-
-Lo spero…Al concerto ci sarà Michelle?.-
-No, ma ci sarà Val.-
-Secondo te mi odia?-
-No anzi, sa che queste cose possono succedere, stai tranquilla.-
-Le hai già parlato?-
-Ovviamente.-
 
Dopo la conversazione i due scesero dall’auto ed entrarono in casa.
-Ciao Alli.-
-Ciao Cha, ciao Bri.-
Era talmente bella quella ragazza, Allison non era cambiata di una virgola. E davvero Charlotte non capiva perché Brian non la preferisse a lei.
-Posso parlarti Alli?- le chiese Charlotte.
-Certo, andiamo fuori.- Brian fece l’occhiolino alla sua ragazza e si mise davanti alla televisione.
-Ecco, dimmi.- disse Allison accendendo una sigaretta.
-Me ne da una per favore?-
-Scroccona.- le due si misero a ridere, poi Charlie si accese la sigaretta che le aveva appena dato Allison.
-In realtà so già quello che vuoi dirmi, quindi non ti farò sprecare il fiato: è vero, è vero. Ho mentito quando ho detto che non mi interessa più, io amo ancora Brian, ma lui mi ha chiaramente detto che non ne vuole più sapere di me.- le disse Alli.
-Mi dispiace di averti…averti messo in crisi. Io credevo di farti una sorpresa facendoti conoscere Synyster Gates, invece ti ho solo fatto riaffiorare dei ricordi che probabilmente non avresti voluto…-
-Smettila Charlie. Io lo amo, lo amo più di ogni altra cosa al mondo. Sono stata con tanta gente negli ultimi tre anni e in ogni uomo vedevo il suo viso. Mi distrugge vederlo con un’altra, ma devo accettarlo.-
-Allison non so cosa dire, ma devi capire che anche lui ha il diritto di rifarsi una vita.-
-Lo so, infatti me ne vado da qui.-
-Te ne vai?-
-Sì. Non riesco a sopportare di vedere ogni vostro bacio tutti i santi giorni, me ne vado.-
-Non voglio che tu te ne vada Alli.-
-Devo farlo, non riesco a stare qui.-
-Quando...-
-Non lo so, quando avrò la forza di allontanarmi da lui.-
-Come vuoi allora.-
-Già..-
-Ma dimmi una cosa: tu avresti il coraggio di baciarlo anche se sta con me?-
-Sì Charlie, lo farei subito se potessi.-
Charlotte si alzò ed entrò in casa con le lacrime agli occhi. Brian non avrebbe resistito, lo sapeva.
-Che hai amore?- le chiese il chitarrista.
-Ti ama, più di ogni altra cosa al mondo, e tu non le resisterai.-
-Ne avevamo già parlato mi pare, prova a fidarti di me.-
Charlotte lo abbracciò, lo strinse forte a sé, come se avesse paura che scappasse.
Allison li vide, vide Charlotte che piangeva e Brian che cercava di tranquillizzarla, si sentiva una merda.
-Stai tranquilla Charlie, con chi vuole è fedele.- le disse lei. Poi entrò in camera sua e si sdraiò, cercando di addormentarsi per scordarsi tutto.
-Se ne vuole andare Brian.- alle parole di Charlie il chitarrista deglutì: non l’avrebbe mai più rivista.
-Non mi interessa, io amo te.- mentiva. Mentiva sul fatto che non gli interessasse, ovviamente.
-Come vi siete conosciuti?-
 
Brian stava passeggiando per Huntington Beach, era appena sbocciato come nuovo chitarrista per merito degli Avenged Sevenfold e ogni ragazzina gli correva dietro sbavando.
-Syn posso baciarti? Posso abbracciarti?- mancava solo che dicessero ‘Posso scoparti perché mi attizzi da morire?’
Un giorno però un gruppo di ragazze con due o tre anni in meno di lui andarono a chiedergli l’autografo, anche se come tutte volevano altro. Mentre chiedevano, anzi pretendevano una foto con lui, una di loro stava seduta su un muretto.
-Ehy Allison vieni anche tu!- le gridava una.
-No grazie, preferisco restare qui…- rispose lei.
Brian ne rimase estasiato. Era bella, perfetta, e soprattutto non avrebbe voluto saltargli addosso come tutte quelle altre fan urlanti.
-Ehy piacere Brian.-
-Allison.- i due si strinsero la mano e iniziarono a parlare del più e del meno.
-Ti va di andare a bere una birra stasera?- le chiese lui.
-Ok, ci sto…Dove?-
-Al Johnny’s, lo conosci?-
-Certamente, allora a stasera, mi vieni a prendere tu?-
-Aspettami baby.- i due risero e ognuno tornò a casa propria.
Allison lasciò di stucco le sue amiche -Ho un appuntamento con Synyster Gates- disse loro, che per poco non svennero.
Quella sera si incontrarono e dopo qualche birra Brian non riuscì a controllarsi e finirono a letto insieme, poi dopo qualche incontro occasionale Allison andò a vivere da lui dando inizio a una meravigliosa storia d’amore.
 
-Era una delle poche ragazzine che non volevano saltarmi addosso, e l’ho subito notata.-
-Capisco.-
-Ehy piccola, per me se ne può andare anche subito che non fa differenza.-
-Dai andiamo a letto che domani ho un concerto.-
-Ok…Quindi niente…-
-Preferirei di no, mi gira ancora la testa.-
-Farò questo sacrificio per te.-
-Oooh wow grazie eh.-
 
I due si strinsero per mano e andarono a letto. Dormirono tutta la sera abbracciati, nel modo più casto che possa esistere.
 
-Brian, Brian amore svegliati.- gli disse Charlie.
-Ehy piccola che c’è?- disse lui ancora assonnato.
-Tra un’ora dobbiamo partire per andare non so dove a fare il concerto, ti è appena arrivato un messaggio da Matt.-
-Oh cazzo, allora vestiamoci.-
-Già, sono emozionata sai?-
-Lo vedo.-
 
I due si alzarono, Charlotte svegliò Allison e quando tutti furono pronti salirono in macchina di Brian per incontrarsi con gli altri membri della band al Johnny’s.
 
-Partiamo?- chiese Matt.
-Yeeeeeeees, sono carico stasera!- disse Jimmy.
Matt, Zacky, Johnny, Jimmy, Brian, Charlotte, Allison, Valary, Lacey e Leana salirono sul pullman e nel giro di un’oretta  si ritrovarono davanti al palazzetto dove avrebbero suonato e cantato.
-Cazzo.-  Charlotte rimase lì a osservare quel posto con il cuore che le batteva a mille e l’adrenalina che le scorreva nelle vene come una bambina che guardava un giocattolo per la prima volta.




Rieccomi guys!
Come ho detto nell'altra fanfic non ho avuto il computer per una settimana quindi non ho potuto aggiornare in fretta, però sono ancora qua, EH GIA'!
Ok, sono abbastanza soddisfatta del capitolo devo dire, anzi, sono meno schifata del solito xD
Comunque per quanto riguarda Allison me la immagino così:

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Spero che anche per questo chap ci sia qualcuno con l'animo talmente buono e gentile da leggere e recensire *incrocia le dita*
Ok vi saluto, tanto love for you,
Acclaim.

Sper che anche per questo Chap ci sia qualcuno con l'anima talmente buona e gentile da leggere S 

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Capitolo 6
*** Tonight we all die young. ***


Charlotte era nel backstage, a osservare tutti i suoi amici che parlavano tra loro, che ridevano e si divertivano, ma lei era impassibile: l’emozione la stava completamente immobilizzando, non proferiva parola.
-La nostra Charlie è agitataaa.-
-Johnny non aiuti.- Charlotte lo rimproverò, anche lui il giorno del suo primo concerto davanti a migliaia di persone era emozionato, era una cosa ovvia, normale.
-Lasciala stare Christ, o vogliamo ricordarti il giorno del tuo primo concerto con i Sevenfold?- Matt prese le difese di Charlotte, suscitando le risate di tutti, tranne quelle di Johnny ovviamente.
-Ehy sentite.-
-Zacky smettila di…-
-Haner stai zitto e ascolta!-
Ad un tratto tutti rimasero in silenzio e dal palazzetto si sentiva “Charlotte, Charlotte!”
-Come fanno a sapere che canterò io al posto di Val?-
-Potrei averlo scritto sul sito ufficiale, oppure potrei essermi lasciato scappare qualcosa ad un’intervista.- rispose Matt sorridendo.
-Sanders ti odio.- disse Charlotte imbarazzata.
-Perché? Pensavo di farti una sorpresa!-
-Se prima ero agitata ora sto per morire!-
Brian cercò di tranquillizzare la sua ragazza e quando il suo orologio segnò le 21.30, inspirò forte e disse –È ora.- poi espirò.
 
Salì prima Jimmy, seguito da Brian, poi Johnny, Zacky e Matt.
Iniziarono con Bat Country: i fan erano in delirio. Erano pazzamente innamorati di quei cinque uomini, esempi della perfezione.
Seguirono Second Heartbeat, Unholy Confession e M.I.A, poi venne The Art Of Sunconscius Illusion.
 
-Ragazzi miei, come molti di voi sanno questa sera non ci sarà la mia cara Val a screammare, ma ci concederà l’onore di sentire la sua voce la nuova ragazza di Brian, Charlotte!- Matt stava pronunciando il suo nome, Charlie stava per svenire.
 
-Vai, vai!- la incoraggiò Allison.
Charlotte decise di obbedire, uscì dal backstage e salì la scalinata che un secondo dopo l’avrebbe portata faccia a faccia con migliaia di fan urlanti.
-Ciao, sono Charlotte.- si presentò, riuscì benissimo a farlo nonostante l’agitazione la stesse divorando.
-Yeeeaaaaah.- Matt urlò, e ad un tratto Brian iniziò a suonare la sua chitarra, dando inizio alla canzone.
 
A living nightmare, asleep but still aware.
The endless torture.
The painless pleasure.
I grasp myself.
Trying to regain control.
I experience and learn.
In another faction of my mind.
So confused.
But everything makes perfect sense.
Can't feel the pain.
Emotional pain’s so much deadlier.
Lost, you've just been raped.
Pain. Your friends can't help you.
Why wont they help you? Another reality.
This can't be happening.
Why is this happening?
Who the fuck are you?
Who the fuck. Are you?
Trying hard to figure out what’s done.
I scramble but now I run.
The images in my head.
All the problems that I've been fed.

 
Ok, stava a lei. Aprì la bocca e iniziò a urlare con tutta la voce che aveva in corpo.

Punching slowly my mind can't change the speed.
As my victims bleed.
No matter what I do or how hard I try.
I can t use my abilities.
Use my abilities.

Yeeeaah.
 
 
Era finito, finito tutto. Charlotte diede uno sguardo ai fan, la stavano applaudendo. Erano stupiti della bravura di quella ragazza, continuavano a urlare il suo nome, erano in estasi. Brian la guardò soddisfatto.



Art of Illusion.
My razor sharp knife’s edge, pierces my victim's body.
But I can't take their soul.
Punching through jello, stabbing not killing.
Disappointment. Discomfort.

 
Era finito, finito tutto. Charlotte diede uno sguardo ai fan, applaudivano ancora.
Brian si avvicinò a lei e le diede un bacio sulla testa, poi si avvicinò al microfono.
-Avete visto quanto è brava la mia ragazza?- il pubblico urlava, non aveva ancora smesso di applaudire.
Charlotte sorrise e iniziò a parlare nel microfono del suo ragazzo.
–Grazie mille, spero di poter cantare di nuovo per voi, ciao!- poi se ne andò nel backstage.
 
-Cavolo sei molto meglio di me, ma dove hai imparato a fare un tale scream?- le chiese Val.
-Meglio di te non credo, comunque prima di venire qui ad Huntington ero un’appassionata degli Avenged, e di ogni band metal. Mi affascinava il modo in cui screammavano, e in primis il modo in cui screammavi tu. Sounding The Seventh Trumpet era, e lo è ancora, il mio album preferito in assoluto e da quando ho ascoltato la tua voce, beh volevo farcela anch’io. Quindi decisi che avevo voglia di imparare. Giorno dopo giorno miglioravo e…ecco fatto.-
-Hai imparato tutto questo da sola?-
-Sì, beh urlavo già abbastanza di mio ma non è stato facile.- Val si mise a ridere.
-Bravissima.- le disse Lacey.
-Amica, sei un fenomeno.- confermò Allison.
-Confermo!- disse Leana.
-Grazie ragazze…- rispose Charlotte. –…potreste lasciarci sole una decina di minuti?- chiese loro.
-Certo.- le tre ragazze si alzarono dalle sedie e andarono nell’altra stanza, per lasciare loro un po’ di privacy.
 
-Val, posso parlarti?-
-Certo Charlie, ma cosa è successo?-
-Non voglio girarci intorno, perciò te lo chiedo chiaramente: ce l’hai con me?-
-No, assolutamente, perché dovrei?-
-Per Michelle…-
-Charlie, sono cose che succedono e sarei veramente una stronza ad avercela con te solo per questo. Certo mia sorella è distrutta ma se Brian si è innamorato di te non è colpa di nessuno, stai tranquilla.-
Charlotte la abbracciò –Grazie Val, sei sempre così carina con me.-
-Non lo dire neanche per scherzo.- neanche il tempo di finire la frase che Leana, Lacey e Allison fecero ritorno dalle loro amiche, sotto le note di Sidewinder.
-Avete finito?- chiese Leana.
-Sì sì, venite.- rispose Val.
 
Le quattro ragazze rimasero a parlare del più e del meno, fino a quando sentirono la voce di Matt salutare il pubblico –Grazie mille per il calore che ci avete dimostrato…- poi Brian si avvicinò a lui e gli sussurrò qualcosa all’orecchio –Giusto: Charlotte vieni a salutare il tuo pubblico!-
Charlie guardò Val che le fece segno di andare, quindi si alzò dalla sedia, salì sul palco e prese il microfono che le aveva passato Matt
–Grazie a tutti, spero di poter cantare ancora con i Sevenfold, ciao a tutti e grazie!-
Johnny si avvicinò a lei e le sussurrò all’orecchio di non andarsene, ma di scendere dal palco insieme alla band. Lei obbedì e continuò a salutare con la mano, mentre gli altri ringraziavano il loro pubblico.
 
Ora sì che era finito tutto: la band stava scendendo dal palco, quindi Charlotte prese per mano Brian e lo seguì: era tornata nel backstage.
-Complimenti, sei stata fantastica.- le disse Matt.
-È vero, dico lo hai sentito il pubblico? Era in delirio!- confermò Zacky.
-Oh grazie, se volete vi insegno.- ironizzò Charlotte.
 
Passarono due ore tra battute e chiacchiere, poi Matt si accorse che era ora di tornare dai fan.
-Ok dai basta scherzare e andiamo a fare gli autografi.-
-Io non vengo.- disse Zacky.
-Io neanche, ho sonno.- disse Johnny.
-Beh ragazzi non vorrete che lasci da sola Leana no?- chiese Jimmy.
-Ok andiamo noi!- disse Brian, che prese sottobraccio Charlotte.
-Ma cosa centro io? Nessuno vorrà una foto o un autografo da me, ammettetelo.- disse Charlie.
-Stai scherzando? Adesso vedrai!- le disse il suo ragazzo.
Charlotte si rassegnò e i due più Matt tornarono sul palco per annunciare che avrebbero fatto qualche foto e qualche autografo.
 
Contrariamente alle sue aspettative, Charlotte fece tantissimi autografi e migliaia di foto, per il pubblico quella ragazza così timida era veramente una scoperta, quasi un fenomeno.
 
Erano circa le 3.30 di notte quando Brian, Matt e Charlotte accontentarono tutti i fan che avevano avuto la pazienza di aspettarli.
I tre tornarono nel backstage, presero le loro cose e salirono sul pullman.
 
-Uffa.-
-Che c’è amore?- chiese Brian a Charlie.
-Mi manca già stare su quel palco.-
-Oh piccola, se vuoi posso parlarne con gli altri, non è necessariamente l’ultima apparizione che fai.-
-Non mi sembra giusto nei confronti di Val, io non sono nessuno per rubarle la scena.-
-Possiamo chiedere a lei, non ha la passione che hai tu per il canto.-
-Come lo sai?-
-Alle prove veniva con svogliatezza e quando saliva sul palco non le brillavano gli occhi come a te.-
-Tu sei emozionato quando sali sul palco?-
-Faccio questo lavoro da tempo, ma è comunque una cosa che ti da sempre un po’ di agitazione.-
-Quanto vorrei fare anch’io ciò che fai tu.-
-Ho un’idea.- Brian si alzò dal letto e andò da Matt, che stava osservando Valary dormire.
 
-Shads.-
-Haner, che c’è?-
-Charlotte mi parla di quanto le è piaciuto cantare stasera e vorrebbe continuare.-
-Beh, non mi sembra giusto nei confronti di mia moglie, insomma…-
-Ecco il punto: stiamo lavorando ad un nuovo album, giusto?-
-Sì ma non vedo cosa possa centrare la tua ragazza.-
-Ci sono canzoni che prevedono una voce femminile, giusto?-
-E Val non vuole farle…-
-Esattamente: facciamole fare a Charlie!-
-Per ma va benissimo, così ai concerti niente più registrazioni.-
-Ottimo, allora dillo a Zacky, Jimmy e Johnny, ma Charlotte non deve sapere niente: voglio farle una sorpresa.- Brian tornò da Charlie, che ormai era persa nei suoi sogni.
 
Passò un’ora, poi si ritrovarono tutti al Johnny’s.
-Buonanotte ragazzi, ci vediamo domani!- disse Matt salutando i suoi amici.
-Anche a te Shads e…mi raccomando: muto!- si raccomandò Brian tra gli sguardi interrogativi degli altri.
Il cantante annuì, e quando tutti si furono salutati, Allison, Charlotte e il suo fidanzato salirono in macchina.
 
-Ragazzi buonanotte, io vado a dormire.- disse Allison, che poi sparì in camera.
-Amore io vado a letto, sono stanchissima.- disse Charlotte a Brian quando finalmente furono a casa.
-Dormi bene amore, io arrivo tra poco.-
Erano circa le 5 di mattina, il chitarrista aspettò che la sua ragazza andasse in camera, poi prese dei cartoncini e iniziò a fare delle decorazioni per il compleanno di Charlotte, che sarebbe stato il giorno dopo.
Realizzò la scritta “AUGURI AMORE” e qualche cuoricino, non era mai stato così sdolcinato. Finì verso le 6.30, gli occhi ormai gli si chiudevano da soli.
Decise quindi di andare a letto, tanto uno dei due regali era già pronto: Charlotte avrebbe inciso il nuovo cd con gli Avenged Sevenfold.
 



Scusate per il ritardo ad aggiornare, ma avevo zero ispirazione T.T
Comunque l'importante è che il capitolo sia arrivato, anche se fa più schifo del solito.
Grazie mille a quei pochi che ancora leggono e recensiscono, i love you!
Bacioni
Acclaim 


  

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