CAPITOLO QUATTRO
“Su
...ditemi cosa volete!”
Dissi
non avevo voglia dei convenevoli.
“Come
vai subito al dunque?”
Quella
voce era terribilmente viscida.
“Non
chiedi nulla? Chi sono, come ho fatto ha riportarti in vita? Nulla?”
Non
risposi non ne avevo bisogno.
“Allora?
Suppongo che vogliate sapere dove si trova il Death Note,giusto?”
“Esatto.”
Esatto
… non sbaglio mai.
Un
ragazzo coi capelli grigi si avvicinò, si sistemò gli occhiali e mi
ghignò:
“Nessuna
domanda? Strano … il tuo amico era molto più curioso...”
Amico?
Di cosa diavolo sta parlando?
“Non
faccio nessuna domanda, perché non ho bisogno di nessuna risposta.”
L'altra
figura si alzò osservandomi divertita.
“Non
ti servono le risposte? Gli unici che non hanno bisogno di risposte
sono gli Dei...”
Sorrisi
a quella affermazione … la trovai azzeccata!
“Io
ERO un DIO … e la conferma siete voi che mi avete riportato in
vita.”
“Non
darti arie ragazzino … non sei tu a essere diventato leggenda …
ma il tuo potere, l'unico
vero Dio che riconosco.”
Tsk!
A quanto pare avevo fallito ma adesso avevo l'occasione di diventare
un Dio in questo nuovo mondo, molto più affascinante e senza nessuno
che
possa fermarmi... senza nessun Near,Mello
o Misa tra i piedi …
e soprattutto senza nessun L.
“Non
ho bisogno di risposte perché non ho mai smesso di guardare la terra
e gli spostamenti del Death Note … so come si è evoluto il paese e
le
persone … i ninja e via discorrendo ...è
stato uno spettacolo
parecchio divertente devo ammetterlo.”
La
persona davanti a me sembrava sempre più incuriosito da me … era
un bene o un male?
“E
ho seguito tutti gli spostamenti del Death Note … So dove si
trova.”
Pronunciai
quella frase con tono solenne … e risultò molto d'impatto ai miei
interlocutori.
L'uomo
fece una rumorosa risata, poi mi chiese:
“Da
quanto tempo non dai un occhiata alla terra?”
Perché
questa domanda?
“Da
cinque giorni più o meno …”
Anche
all'altro ragazzo scappò una risatina.
“Allora
non sai che non sei l'unico dei tuoi tempi a essere stato riportato
in vita?”
“Cosa?!
E chi sarebbe?”
“Un
ragazzo pallido con capelli e occhi neri … era il detective in
carica alla prima apparizione del quaderno.”
Fu
il ragazzo a rispondere.
Capii
subito di chi stavano parlando.
“Avete
riportato in vita L?! Ma siete degli idioti o cosa?!”
In
quel istante il ragazzo mi afferrò per la camicia e mi spinse verso
se, poi a muso duro mi disse.
“Porta
rispetto al grande Orochimaru chiaro?”
“...”
Idiota
…
Sulla
spalla del ragazzo apparve una mano bianca ...completamente bianca.
“Lascialo
andare Kabuto.”
E
il ragazzo obbedì scostandosi.
La
figura di avvicinò così tanto da potergli scrutare il volto.
“Voglio
proporti un patto ...”
“Quale
patto?”
“Ti
fornirò i mezzi per arrivare al Death Note e appropriartene …
così da poterti mettere al mio servizio.”
“E
io cosa ci guadagno?”
“Beh
Light ...” Orochimaru si avvicinò ancora fino a pochi centimetri
dalla mia faccia, intimorendomi.
“...tu
avrai quello che io ho sempre voluto … l'immortalità! Non pensi
che un Dio debba essere immortale?”
E
si allontanò dandomi le spalle.
“E
chi mi dice che una volta recuperato il quaderno tu non mi uccida?”
“Beh
Light , tu non puoi morire questa volta … posso solo annullare la
tecnica … ma se lo facessi tu te ne accorgeresti subito e avresti
sessanta secondi
per scrivere il mio nome sul quaderno e
portarmi con
te nella tomba ...”
Sembrava
ragionevole, ma continuò:
“D'altro
canto se tu provassi ad uccidermi col quaderno la tecnica si
annullerebbe e tu … beh si intende.”
Mentiva
sull'ultima parte … ma io, allora, non potevo saperlo.
“Accetto
… solo una cosa.”
“Dimmi.”
“Perché
avete riportato prima L e non me?”
Orochimaru
sghignazzò:
“Beh
… avevo paura che tentassi di sfregarmi.”
In
effetti , non aveva tutti i torti.
“Bene
… il quaderno di trova nel villaggio dei Girasoli.”
“Si
trova a solo due giorni da qui.” Commentò Kabuto.
“Perfetto
… Kabuto chiama Sasuke e partite immediatamente.”
Orochimaru
si diresse verso l'uscita della sala aggiungendo:
“E
abbiate un occhio di riguardo per il nostro ospite … non vorrei mai
che si ferisse.”
E
uscì.
Il
ragazzo mi fissò per qualche istante.
“Non
si preoccupi mio Signore.”
Per
fortuna , almeno la lingua non era cambiata così potevo analizzare i
documenti senza bisogno di traduzione.
Ad
aiutarmi (anche se non ne avevo bisogno) un ninja ritenuto da tutti
il più intelligente dei cadetti … un certo Shikamaru.
Non
aveva proferito parola, si era limitato a leggere … perfetto come
piace a me.
Solo
dopo qualche ora di lavoro mi chiese:
“Ma
il quaderno … esiste veramente? Cioè … basta il nome di una
persona e questa muore?”
“E
il volto...”
“Come
scusa?”
“Il
volto … bisogna avere in mente il volto della persona , così da
non colpire eventuali omonimi.”
Mentre
parlavo non staccai gli occhi dai fogli, avevo trovato qualcosa di
interessante.
“E
funziona veramente?”
“Il
mio nome è finito su quelle pagine … e adesso stai parlando con
uno zombie.”
“E
non può essere stata una coincidenza?”
Coincidenze?
Questo ragazzino così sveglio mi viene a parlare di coincidenze?
“Tu
credi nelle coincidenze?”
Il
ragazzo ci rifletté su poi mi disse:
“Già
hai ragione ...”
E
tornò a fare il suo lavoro.
Misi
occhio a quei fogli apparentemente interessanti.
“Esiste
ancora il villaggio dei Girasoli?”
“Eh?
Ah si certo … cosa hai trovato?”
“Quattro
anni fa in questo villaggio si verificarono strane morti … Nove
cittadini furono colpiti da attacco cardiaco uno a poco distanza
dall'altro.
I testimoni dichiarano che i cittadini
morivano tutti
appena usciti da un negozietto di alimentari.”
Shikamaru
diede un occhiata ai fogli nelle mie mani.
“Qui
dice anche che furono svolte indagini all'interno del negozio in
cerca di veleni o cose simili ma niente. E che il caso non fu mai
risolto...”
Poi
gli indicai una parte poco più sotto.
“Qui
dice che la negoziante si dichiarò innocente e che quel giorno non
aveva fatto nulla di strano diverso dal solito … Salutava i clienti
, li aiutava e
quando pagavano annotava i loro nomi e
gli acconti sul
registro degli incassi.”
“Pensi
che quel registro sia il Quaderno della Morte?”
“Ci
sono buone possibilità … circa il 27%. L'unica cosa che non mi
convince è il perché le morti siano iniziate proprio quel giorno e
non prima … se era
una donna così abituale.”
Shikamaru
prese i fogli dalle mie mani.
“Beh
che giorno era? Ecco il 1 Gennaio dell'anno del Dragone … Si ma
certo!”
Lo
guardai interessato.
“L'anno
del Dragone è considerato uno dei più fortunati dal punto di vista
economico, così c'è l'usanza di rinnovare i materiali tenuti nel
negozio per non
portarsi dietro le sfortune degli anni
passati … e
da quel che vedo non se la passava bene la negoziante. Quindi è
possibile che abbia trovato il quaderno
e lo abbia usato per questo
scopo, senza sapere del suo potere.”
Mi
piaceva parecchio la teoria del ragazzo.
“Dovremmo
parlare con la signora... ma qui vi è scritto che si è suicidata
cinque giorni dopo in preda ai sensi di colpa. Dannazione!”
Continuava
Shikamaru.
Poi
al ragazzo venne un dubbio:
“Aspetta
… tu hai detto che su quel quaderno sono scritte le regole,giusto?
Se così fosse stato avrebbe letto le regole e non lo avrebbe usato!
E nel caso
non ci avesse creduto, una volta visti i
morti avrebbe
dato la colpa al quaderno … qualcosa non quadra,dannazione!”
Tirò
un pugno sul tavolo facendo svolazzare i fogli strapieni di kanji.
Kanji?
Ma certo! Ero stato un idiota!
“Shikamaru
… Qui si parla solo questa lingua esatto?”
“Certamente...perché?”
“Le
regole … le regole erano scritte in Inglese perché la lingua più
parlata al mio tempo!”
Shikamaru
si illuminò di gioia, sembravo io da giovane!
“Quindi
qua nessuno conosce questa lingua e non ha potuto leggere le regole!
Ma certo!”
Mi
condusse immediatamente dall'Hokage dove esposi le mie tesi.
“Il
villaggio dei Girasoli? Uhm interessante … si trova ad un giorno da
qui... Quante possibilità ci sono che il quaderno si trovi lì?”
Mi
chiese pensierosa Tsunade.
“Parecchie
… o almeno che ci sia stato.”
“Bene
ottimo lavoro, L.”
“Ad
essere sinceri … senza l'aiuto del qui presente Shikamaru Nara non
sarei arrivato a simili conclusioni … devo ringraziarlo.”
Shikamaru
divenne rosso … era solo che io non volevo tutta la gloria per me
e, nel caso si fosse rivelata una falsa pista, tutta la colpa.
“Ottimo
lavoro ad entrambi! Partirete subito... Asuma?”
Chiese
ad un ninja dietro di me.
“Si
mi dica.”
“Ti
dispiace se ti rubo Shikamaru per una missione?”
“Ah
no si figuri! Se lo merita...” Rispose tirando una patta sulla
spalla al ragazzo, doveva essere il suo maestro.
“Uff
che palle! Non avevo voglia di partire … anche se mi incuriosisce
la storia.”
Commentò
Shikamaru tra se.
Si
mi assomigliava proprio … l'unica cosa era che lui era molto più
socievole di me.
“Perfetto
… Shizune! Convoca subito Kakashi,Naruto e Sakura … insieme a
Shikamaru e L faranno parte del team per la missione.”
“Si.”
Annuì l'assistente.
“A
quanto pare partiamo subito,amico!”
Mi
disse Shikamaru poggiandomi sulla spalla la sua mano.
E
come mi aveva chiamato? Amico?
Era
la seconda persona di quel mondo che mi chiamava in quel modo.
Era
il mondo che era cambiato o forse … ero io.