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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo + Prima pillola ***
Capitolo 2: *** Seconda pillola ***
Capitolo 3: *** Terza pillola ***
Capitolo 4: *** Quarta pillola + Epilogo ***
Capitolo 1 *** Prologo + Prima pillola ***
Pacchetto scelto: N. 1
Vodka.
Elementi del pacchetto: Shiho Miyano, Arancione, Vodka, 17,
Birra.
APTX4869
Fanfiction Seconda Classificata al "Contest
Alcolico" di Roe_Rory Hattori
Shiho si rigirò fra le dita la scatoletta contenente l'APTX4869,
osservando le pillole con sguardo inespressivo.
Ogni granello di quella sostanza aveva tanto da raccontare sul suo
passato.
Chiuse gli occhi, con espressione stanca.
Forse troppo.
Prima pillola - Arancione.
«Mamma, mamma!»
Era sempre stata una bambina felice, Shiho.
Non ostentava le sue emozioni in modo così esplicito come invece era
solita fare la sorella Akemi, ma le rare volte in cui sul suo volto
appariva un sorriso si capiva immediatamente quanto questo fosse
sincero.
E fu con uno di quelli che corse dalla madre, tenendo in braccio il suo
orsacchiotto di peluche arancione che aveva ancora attorcigliato alle
orecchie il nastro del pacco regalo.
«Mamma, hai visto che bel regalo che mi ha portato Babbo Natale
quest'anno?»
Elena Miyano rise, prendendo in braccio la piccolina e osservando bene
il piccolo orso che Shiho le metteva davanti al naso.
«È proprio bello» Commentò dopo un attimo di silenzio, continuando a
sorridere dolcemente.
Shiho sembrò illuminarsi: «Vero? E poi è arancione...»
«Elena!» La voce di Atsushi le raggiunse dalla porta di casa, severa,
così la donna mise a terra Shiho e si voltò un poco verso Akemi,
arrivata dalla sua camera pochi istanti prima.
«Dobbiamo andare al lavoro, bambine mie, ma torneremo presto» Diede un
bacio leggero sulla fronte alle figlie, fermandosi per accarezzare la
testa di Shiho per un altro momento prima di allontanarsi e dirigersi
verso il marito.
Si voltò un'ultima volta sulla soglia, gettando un ultimo sguardo alle
due bambine prima di chiudere con un gesto secco la porta dietro di sé.
Shiho rimase a guardare il legno chiaro con un'espressione delusa,
mentre la sorella le scompigliava i capelli mormorando un "Torneranno
presto. L'hanno promesso" e poi tornava in camera, esortandola a venire
con lei a giocare.
«...È arancione, mamma, il mio colore preferito» Sussurrò allora Shiho,
con voce rotta.
Arancione, il colore che più ti piace.
Guardò l'orso, abbattuta, stringendoselo al petto.
Potrà ricordarmi te tutte le volte che non ci sei.
Sospirò.
Ti voglio bene, mamma.
Note dell'autrice: comincio con il dire che i genitori di Shiho,
in questa raccolta, possono sembrare OOC. Questo perché ho scelto di
ritrarre i due coniugi Miyano in un contesto famigliare, dove ho
immaginato che la loro freddezza e severità fossero più addolciti:
Elena, nella prima flash, è affettuosa con le figlie nonostante venga
descritta come una donna "fredda e distaccata" e anche Atsushi, che
viene definito "scienziato pazzo", è più morbido nel rapporto con Akemi
e Shiho. Li ho voluti ritrarre così, anche perché, se non avessero
tenuto a Shiho, non le avrebbero lasciato il nastro con incisi gli
auguri di compleanno: è stato proprio questo particolare a spingermi a
caratterizzarli in questa maniera che può sembrare troppo lontana da
quel poco che Gosho Aoyama ci ha rivelato su di loro.
Sono quattro flash, più breve prologo e breve conclusione: quattro
tappe della vita di Shiho, a partire dall'infanzia per poi terminare
nella maturità. Temporalmente la Shiho che ricorda si collocherebbe
poco prima dell'assunzione dell'APTX, poco dopo la quarta drabble.
Un'ultima cosa: nella terza flash, quella che ha come prompt 17, mi
sono presa una piccola libertà; infatti non ho trovato l'età precisa di
Shiho alla morte della sorella, perciò ho collocato la morte di Akemi
prima dei 18 anni di Shiho.
Il giudizio verrà riportato nell'ultimo capitolo della raccolta.
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Capitolo 2 *** Seconda pillola ***
APTX4869
Fanfiction Seconda Classificata al "Contest
Alcolico" di Roe_Rory Hattori
Seconda pillola - Vodka.
Tutti dicevano che Atsushi era un uomo che sorrideva poco e Shiho,
ora che ci pensava, non poteva che essere d'accordo: suo padre non le
aveva mai rivolto un sorriso.
La mamma sì, ma lui no: nemmeno quando si era impiastricciata tutta
facendosi cadere in testa la torta di compleanno di Akemi mentre
tentava di prenderla dal tavolo, cosa che aveva scatenato
incontrollabili risa da parte della suddetta Akemi e della madre. Ma
Atsushi era rimasto in piedi sulla porta della cucina senza nemmeno
muovere un muscolo, a guardare con sguardo impassibile mentre la moglie
tentava di ripulirle il vestitino bianco che ormai era diventato a
macchie gialle e marroni.
La bimba allungò leggermente il collo per vedere oltre il divano: ed
eccolo lì, seduto a leggere il giornale. Il leggero vento che entrava
dalla finestra e che portava odore di fiori muoveva la leggera camicia
azzurra che lui aveva addosso: faceva davvero caldo, quel giorno, e
nemmeno le lucertole uscivano dalle loro tane per prendere il sole.
Shiho si accorse improvvisamente di avere sete e come fosse un dono del
cielo avvistò un bel bicchiere pieno d'acqua sul tavolino davanti al
padre: dopotutto lui non avrebbe notato se ne fosse sparito qualche
sorso, e lei aveva davvero tanta sete. Sgattaiolò veloce e
silenziosa verso la tanto agognata acqua e afferrò il bicchiere sempre
tenendo d'occhio Atsushi, immerso nella lettura.
Appena Shiho bevve i primi sorsi, la gola cominciò a bruciare e uno
strano sapore le invase la bocca: rimise immediatamente l'acqua al suo
posto, emettendo però un mugolio sorpreso -quella non era acqua buona,
no. Forse non avrebbe dovuto berla.
Atsushi abbassò il giornale, osservando la bimba che fissava in
cagnesco il bicchiere tenendosi la gola, intuendo immediatamente cosa
fosse successo: incredibilmente, scoppiò a ridere. Shiho rimase a
fissarlo, incantata: il suo papà aveva davvero una bella risata -ed era
fiera di sé, perché finalmente Atsushi le aveva rivolto un sorriso.
Anche se lei non capiva ancora il perché.
Solo dopo seppe che quella strana acqua dal sapore cattivo che lei
aveva bevuto, scatenando le risa del padre, era in realtà una strana
bevanda chiamata vodka. Però, anche se non lo avrebbe detto mai a
nessuno, lei l'avrebbe bevuta cento volte -per vedere anche solo un
sorriso del suo papà.
Perché Atsushi sorrideva poco, era vero, ma Shiho trovava che il suo
sorriso fosse il più bello del mondo.
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Capitolo 3 *** Terza pillola ***
APTX4869
Fanfiction Seconda Classificata al "Contest
Alcolico" di Roe_Rory Hattori
Terza pillola - 17
«Secondo te come sarò a 17 anni, Akemi?»
Shiho si rigirava la penna fra le dita, pensierosa, mentre Akemi beveva
il tè seduta di fianco a lei.
Shiho la vide poggiare la tazzina sul tavolo, con una lentezza quasi
esasperante, per poi ritrovarsi scrutata intensamente da quegli occhi
azzurri che tanto assomigliavano ai suoi.
«A 17 anni, dici? Mh, vediamo...» Akemi poggiò il mento su una mano,
fingendo di rifletterci su.
«Secondo me sarai una brava persona. Probabilmente poi finirai il liceo
con ottimi voti, magari andando poi a studiare Medicina o roba così
-sai, potresti addirittura diventare più brava di mamma o papà. Per
quell'età avremo convinto mamma comprarci un cane: un bel cagnolone
nero, dal pelo lungo lungo e dal carattere dolce.» Akemi sorrise,
sognante.
«Tu invece?»
«Oh, io?» Rise, allegra. «Io quando tu sarai diciassettenne sarò già
sposata, con un uomo bellissimo e che mi ami davvero. Magari avremo già
un bel bambino o una bella bimba in casa.»
Shiho sorrise nel vedere lo sguardo di Akemi: era lo stesso che aveva
quando la mamma le raccontava la favola del principe azzurro e di
Cenerentola. Sognante, lo aveva definito Elena.
E allora decise di concedersi anche lei un momento per sognare insieme
alla sorella, un attimo per poter cercare di toccare quel futuro che
sembrava così lontano.
A 17 anni, Shiho Miyano aveva smesso da un bel pezzo di credere ai
sogni.
Seduta alla scrivania, in quell'ufficio illuminato dalla flebile luce
della lampada da tavolo, beveva un caffè osservando distrattamente una
foto poggiata davanti a lei.
Una donna teneva in braccio una bimba piccola che sorrideva raggiante,
mentre la sorellina più grande teneva l'altra mano alla mamma; dietro
di loro veniva un uomo dallo sguardo severo, le labbra piegate
leggermente all'insù.
Era una delle poche foto di famiglia. Una delle poche cose che le erano
rimaste.
Non frequentava più il liceo, non sarebbe mai andata all'Università a
studiare Medicina né mai avrebbe posseduto un enorme cane nero. Non
aveva presenziato al matrimonio della sorella, non avrebbe mai potuto
sentirla dire "Sono incinta" e non avrebbe mai avuto un nipote da poter
coccolare e per il quale essere la zia preferita.
A 17 anni Shiho Miyano era orfana, aveva perso la sorella e lavorava
per un'organizzazione criminale.
Non si sarebbe mai sognata che potessero accadere, quelle cose. Almeno
non a lei.
Per i suoi 17 anni aveva tutt'altri progetti -non eccessivamente
ambiziosi, al contrario, quindi relativamente facili da realizzare.
Ma la vita non è un sogno, perciò non era nemmeno quel sogno che le due
sorelle Miyano avevano dipinto anni addietro, sedute al tavolo della
loro casa.
Shiho poggiò la tazza sul tavolo e ripose la foto nel cassetto,
chiudendolo a chiave.
Mi dispiace, Akemi.
Non doveva andare così.
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Capitolo 4 *** Quarta pillola + Epilogo ***
APTX4869
Fanfiction Seconda Classificata al "Contest
Alcolico" di Roe_Rory Hattori
Quarta pillola - Birra
Spesso Shiho si era chiesta se nell'organizzazione c'era qualcuno che
avesse come nome in codice Birra.
C'erano Gin e Vodka, Chianti, Korn, Bourbon e Vermouth. Anche Kir,
Calvados, Tequila e Pisco.
E pure lei, Sherry.
Inclinò un poco il capo e osservò con aria assente il liquido ambrato.
Atsushi e Elena non avevano mai bevuto birra, e nemmeno Akemi.
Lei invece sì.
Non sapeva nemmeno il perché.
Shiho sorrise, mentre avvertiva i passi di Gin e Vodka avvicinarsi da
dietro la porta del laboratorio.
Forse perché la birra era la più innocua bevanda alcolica con cui
avesse a che fare.
Shiho fu tentata, per un fugace momento, di scagliare la scatolina
lontano, contro il muro: in ogni grammo di quella dannata sostanza
c'era un pezzo della sua vita, di quella di Akemi o dei suoi genitori.
Chiuse gli occhi, massaggiandosi una tempia con la mano sinistra, la
destra che stringeva il piccolo contenitore del veleno.
Alzò poi lentamente le palpebre, fissando lo sguardo sull'ATPX: le dita
si strinsero convulsamente attorno ad esso, le nocche diventarono
bianche.
E comprese. Comprese che, in fondo, non poteva separarsi da quelle
pillole.
Perché erano tutto ciò che le rimaneva del passato.
Shiho sorrise, amara, lasciandosi scivolare in tasca la piccola
scatolina.
Ed erano anche troppo.
Giudizio di Roe_Rory Hattori
Seconda Classificata: APTX4869 di _BlackRose_
Grammatica: 9,625/10
Stile e lessico: 9,5/10
Originalità della trama: 3/3
Caratterizzazione dei personaggi: 14/15
Gradimento personale: 6/7
Utilizzo prompts: 5/5
Totale: 47,125/50
Innanzitutto vorrei farti i miei complimenti per come hai utilizzato il
pacchetto! Era un pacchetto assurdo, come gli altri del resto, ma tu
sei riuscita a creare da esso qualcosa di senso compiuto e di
originale, tanto da avere il massimo in questo campo! Ciò che mi ha
colpito maggiormente è stato l’utilizzo del prompt birra! Complimenti
dunque! Ma ora andiamo alle note dolenti! Purtroppo ho dovuto sottrarti
qualcosa dagli altri campi per vari motivi, che passo subito a
illustrarti: ti ritrovi quel punteggio in grammatica per una frase
della quale proprio non sono riuscita a comprendere il perché tu
l’abbia scritta in quel modo! La frase è la seguente: “Forse era perché
la birra era la più innocua bevanda alcolica con cui avesse a che
fare.” La ripetizione che ti ha penalizzata è quella del verbo essere a
così breve distanza: a mio avviso, avresti espresso il medesimo
concetto anche senza il primo “era”. Il punteggio dello stile e lessico
non è pieno in quanto ho trovato lo stile leggermente frammentario e
alcune volte ho reputato sarebbe stato più adatto mettere il
congiuntivo anziché l’imperfetto, ma ovviamente è solo un mio parere!
La famiglia Miyano è resa in maniera quasi perfetta, ma non ho potuto
non notare che è abbastanza distante da come ce la pone Aoyama, per
questo il punteggio non è pieno in caratterizzazione non è pieno. Hai
utilizzato tutti i prompt, quindi il punteggio di questo campo è 5, e
la raccolta mi è piaciuta! Complimenti!
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