Into the Mirror di Lia_the_Blue (/viewuser.php?uid=123746)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** the mirror ***
Capitolo 2: *** Inconvenienti ***
Capitolo 1 *** the mirror ***
altroincontro
Se il destino ha quel
qualcosa di imprevedibile da
lasciarti a bocca aperta??
Si....
Può capitare di guardare una persona e ritrovarsi al suo
fianco sempre e
per sempre, come se non potesse esistere altro fato??
Si...è così...e vi dirò
perchè....
Villaggio di Tulon, luogo dove avevo scoperto un probabile
tesoro. Potevo
on correre a vedere, essendo fuori Atlas e io ero da quelle parti??
IO e Gourry eravamo rimasti da soli a viaggiare dopo che Amelia aveva
deciso di
rivedere suo padre, dopo parecchi mesi di assenza. Zel la
accompagnò per
proteggerla, disse lui...ah! Anche le chimere mentono!
Così, ci incamminammo verso Atlas per cercare di acquistare
alcuni libri di
magia. Quello che trovai invece, fu un negozio di articoli magici un
pò
pacchiano ma pieno di roba buona e per giunta a buon prezzo! NO, no mi
lasciai
sfuggire l'occasione e acquistai un mare di roba che riuscì
poi a infilare nel
mio mantello e l'occhio mi cadde su un rotolo con un nastrino
dorato a
chiuderlo. Mentre l'uomo sistemava la roba che non avevo acquistato,
iniziai a
darvi un'occhiata e vidi che era scritto in due lingue, una antica di
cui
conoscevo solo poche parole e la traduzione nella lingua corrente. VI
era
scritto qualcosa del tipo:
Alle pendici del monte Plax, a est della città del
sapere, cè un villaggio
che protegge il potere di Dust, Signore del tempo. Nel tempio vi
è la grande
statua in suo onore, che indica la grotta di cristallo che nelle sue
trasparenti viscere custodisce quello che il Signore del tempio
donò ai suoi
adoratori.....
Domandai se era possibile acquistarlo ma il venditore me lo tolse di
mano e lo
posò vicino a sè, tornando a lavorare mentre mi
comunicava che era un oggetto
raro e ancora non catalogato. Gourry mi colpì
sulla spalla per andare
ma io, fatto segno di aspettare, rimasi a guardare finchè
l'uomo no si chinò a
posare sotto il bancone degli oggetti e io sostituì
lestamente la pergamena con
una che avevo preso lentamente dal mio mantello, un atto di
proprietà di una
casa che era andata a fuoco e poi espropriata all'uomo che l'aveva in
precedenza, quindi non valeva neanche la carta su cui era scritto.
Nascosi come
potevo il rotolo e andai via dando le spalle, salutando con una mano.
Gourry mi
fissò piuttosto contrariato, senza dire una parola e mi
seguì a una certa
distanza come faceva sempre, per farmi capire che il mio modo di fare
non gli
andava a genio quando facevo queste cose. Lo so, aveva ragione, non lo
nego, ma
una innocente fanciulla non poteva averlo...a meno che si chiami Lina
Inverse.
Voltai leggermente il capo verso di lui, che mi squadrava accigliato e
sorrisi
divertita. Quando fummo abbastanza lontani dal negozio, lo
presi da sotto
il mantello e lo aprii di nuovo leggendolo. La frase acida che udirono
le mie
orecchie mi fece voltare verso colui che le aveva pronunciata e non mi
trattenni in una risposta
"Oh Gourry... quell'uomo non capiva il valore di questo
documento....mentre la sottoscritta saprà sfruttarlo al
meglio....."
"TI prego, non dirmi che è un altro incantesimo tipo il
Guida
Slave...."
"Giga Slave, Gourry...Giga...Slave...." continuando a leggere
"E io che ho detto...." ricevendo una mia occhiataccia fulminante
"...ad ogni modo...dovresti smetterla di fare queste cose, Lina...."
camminandomi finalmente vicino
"Non ho fatto nulla di che, Gourry.....ho solo liberato quel poveraccio
da
un grosso peso..." ridendo mentre lui sbuffava divertito
"Ok, mi arrendo...come sempre....cosa cè scritto??"
abbassandosi un
pò per leggere il rotolo
"Allora....dice che esiste un villaggio su una montagna che custodisce
il
potere di un certo...Dust, signore del tempo. NOn so chi sia ma....pare
che chi
abita là protegga qualcosa...."
"Quindi....quando partiamo???" rialzandosi con il busto e adocchiando
un ristorante.
"Ehm....magari dopo qualcosa di buono...." sorridendogli facendo
l'occhiolino, aggrappandomi al suo braccio per dirigerci verso il
'tempio del
cibo'...
Nel primissimo pomeriggio, il sole ci lambì nelle campagne
parecchi chilometri
fuori da Atlas, a metà strada dalla nostra meta. Era caldo,
e la troppa luce mi
faceva vedere l'orizzonte che sembrava fumare e tremolare, come se
fosse un
budino troppo gelatinoso. Ansimai la millesima volta, Gourry mi
passò la
borraccia dell'acqua che accettai avidamente, sperai solo di arrivare
presto.
Cosa che accadde più di un' ora dopo, con molta fatica nel
tenere un passo
veloce. Idea di Gourry, che mi convinse ad affrettarci con il risultato
che, il
cuore quasi mi saliva in gola per lo sforzo, dimenticandosi che on
eravamo
uguali come fisico. E lui anche se accaldato, era fresco come una rosa!
E io
sembravo un pollo cotto vivo nel forno....
Finalmente, manco a dirlo, eravamo arrivati. Quando vidi l'enorme
fontana e
abbeveratoio annesso mi catapultai subito lì, sciacquandomi
il viso e un pò i
capelli per togliere la calura. Lo stesso fece Gourry che
però si sedette a
riprendere fiato, mentre vedevamo la gente guardarci in cagnesco, prova
che i
turisti o avventurieri come noi non erano benvenuti. Sospirai
e terminai
di rinfrescarmi osservando intorno. Sembrava di essere in un forno,
invece di
esserci un pò di refrigerio per l'altezza, anche se non
elevata, sentivo il
sole picchiarmi in testa prepotentemente. In lontananza, mentre
sistemavo i
capelli, vidi spuntare un pezzo di quello che sembrava un angolo di
tempio in
pietra decorato a bassorilievi. Era molto lontano, sembrava alla fine
della
strada acciottolata e punzecchiai lo spadaccino tirandogli una ciocca
di
capelli. Si alzò e si incamminammo verso quell'edificio che
andava ergendosi a ogni
passo dinnanzi a noi, mentre la strada ci conduceva proprio di fronte
al portone
di ferro. Quando giungemmo davanti, un uomo tarchiato si
avvicinò con altri
uomini, con aria poco amichevole, chiedendoci il motivo della nostra
'visita'.
Decisa ad andare al sodo per il caldo e la stanchezza, facendogli
vedere il
rotolo gli spiegai che volevo ciò che quel luogo
contenesse...e l'uomo mi
sorrise beffardamente e mi disse che potevo visitare il luogo e che il
documento era falso......senza problemi mi propose di accompagnarmi e,
lasciandomi basita, potevo vedere l'oggetto che custodivano!
NOn mi feci ripetere due volte l'invito e lasciai che aprissero le
porte,
facendoci strada all'interno. MOsaici, pitture colorare alle pareti,
mattonelle
di ceramica decorate e tante vetrate colorate davano a quel luogo un
aspetto...di tutto tranne che un tempio. Vi era un'atmosfera quasi
gioiosa in
quel luogo e non vi era niente di sacro. La mia attenzione fu
catturata
da Gourry che mi posò una mano sulla schiena, si era accorto
che ero nervosa e
voleva tranquillizzarmi, sapeva sempre quando farmi capire della sua
presenza e
quando no. Mi rincuorai e sentendo il tepore della sua mano nonostante
i
vestiti, seguì gli uomini verso una stanza non troppo
grande, circolare, semplice
nelle decorazioni e con una cupola a vetri colorati con motivi strani,
da cui
irradiavano tanti lievi fasci di luce colorata che avvolgevano una
specie di
scrigno di ferro. L'uomo sulla quarantina e vari tagli cicatrizzati sul
volto,
mi indicò con un braccio lo scrigno e avanzai affiancata da
Gourry, trovandomi
nervosa dopo aver aperto il coperchio. MI pareva tutto troppo facile,
ma
decisi, dopo approvazione del mio compagno, di guardare dentro,
scoprendo che
conteneva uno specchio con manico, quello stile da toeletta in argento
intarsiato. Lo presi in mano e lo fissai contrariata, non potevo
credere di
essere stata presa per i fondelli! MI voltai verso l'uomo infuriata,
agitando
lo specchio e urlando come una matta
"E' per questo che mi ha permesso di entrare? Perchè
è una presa in
giro???"
Lui però sorrise e alzando le spalle, disse solamente "Mi
spiace che ti sia
arrabbiata ma...è quello l'oggetto! Se vuoi che funzioni,
devi solo
dire...'mostrami'....".
Ok, mi sentì una scema a starlo a sentire, era il
colmo! Davvero il
colmo!!!!
Rimasi a riflettere un pò, poi decisi che provare on costava
nulla e mi piazzai
con lo specchio davanti, guardando il mio riflesso, alle mie spalle
vedevo il
viso di Gourry che mi fissava incerto. Decisi di non voler sapere
perchè il suo
sguardo tradisse del dubbio e...pronuncia quella parola.
Niente....niente!
DI colpo Gourry mi prese avvolgendomi con le sue braccia e lo specchio
cadde a
terra emettendo un tonk sordo. Mi abbracciò con tutta la sua
forza e tentò di
portarmi via di là, mentre mi sentì sollevare
calai lo sguardo per terra e un
cerchio magico scintillò sotto i miei occhi. Trattenni il
fiato per lo
spavento, non lo conoscevo, non sapevo cosa fossero quei simboli ma
sentivo
l'agitazione di Gourry addosso e poi....dal cerchio una miriadi di luci
sfrecciarono attorno a noi. Gourry cercò di uscire
ma un muro di fumi
neri coprirono tutto, ci attorniarono e lui mi lasciò andare
facendomi toccare
terra. Vicino a noi, lo specchio vibrava mentre sulla superficie del
vetro
iniziarono a comparire delle immagini. Una folata di fumo
più nero del
precedente sbuffò dalle fessure del vetro e mi
sentì prendere per mano e
trascinare via, Sfoderò la spada di luce e cercò
di farsi un varco mentre
quella specie di nebbia oscura ci raggiungeva. Per la prima volta no
sapevo che
fare, non vedevamo più ne la stanza e ne altro e io...rimasi
a fissare il mio
compagno che menava fendenti a caso.
Quando capì che era inutile, lo fermai aggrappandomi a lui,
cercando un ultimo
disperato tentativo di scappare. Evocai la levitazione e ci sollevammo
da
terra, ma il fumo nero parve puntarci e ci avvolse. Persi la
concentrazione e
caddi a terra, portandomi anche Gourry con me, in un tonfo che mi
rimbombò in
testa. Quei pochi secondi che ricordo di quegli istanti....sono
solo...quelli
in cui Gourry urlò il mio nome allungando una mano verso di
me e io feci
altrettanto stringendogliela nella mia.
Lo guardai negli occhi e poi...oscurità.
Città di Atlas, tarda mattina.
Un piccolo gruppo di mercenari camminava apaticamente per le strade
del'imponente città del sapere, mentre osservavano la vita
regolare attorno a
loro. I tre mercenari, due più maturi e un ragazzo sui venti
anni circa,
cercavano qualcosa o qualcuno, osservando sopratutto le insegne che
riportavano
tramite solo disegni o nomi, il tipo di attività. Quando,
ormai stufi, si
fermarono, il più vecchio disse agli altri "Ok,
ragazzi....direi che è
inutile continuare a cercare. Più tardi proveremo di nuovo a
trovare questo
ufficio di lavoro. Che dite di mettere qualcosa sotto i denti???"
"SI Chao....ok...per me va bene, tu amico che fai???" rivolgendosi al
giocane accanto a lui.
"AH...eh...va bene...più tardi avremo più
fortuna...." grattandosi una guancia.
SI incamminarono verso una taverna aperta che non puzzasse da far
schifo e che
non portasse pietanze andate a male e dal pessimo sapore come l'ultimo
posto
dove avevano mangiato. DOpo essersi rifocillati, Chao, capelli radi e
baffi
sottilissimi e lunghi, iniziò a parlare con il giovane
"Senti ragazzo mio,
sono tre anni che sei qui con noi....non ti sembra una stupida idea
quella che
ti aleggia nel cervello???"
Il giovane sollevo gli occhi dal piatto, sorrise e mentre sistemava un
pezzo di
carne avvolto nella lattuga sui rebbi della forchetta, rispose
semplicemente
che "VOrrei solo poter fare qualcosa di buono...vi ringrazio tutti per
quello che avete fatto in questi anni ma...è ora che io
vada. COn voi ho
appreso molto ma....fare il mercenario in questo modo non im
aggrada....voglio
trovare un modo nuovo di vivere..."
"NOOOOO...amico, noi viviamo benissimo...!!!" ulrò l'altro
che pareva
essere poco più grande di lui
"Eheh...Fry tranquillo. So bene che..anche senza di me le fanciulle non
potranno fanno a me no di te...." ridendo di gusto mentre prendeva una
buona
porzione di purè " ma vedi, io non mi accontento anche s e
come vita non è
male...vi aiuterò a trovare un incarico e poi....poi
andrò via...."
I due che lo ascoltavano, rimasero seri e tristi a fissarsi
reciprocamente, poi
tornarono a bere birra mentre le cameriere volteggiavano fra i tavoli.
COn il sole ormai alto, i tre trovarono finalmente l'ufficio del
lavoro,
riuscendo anche a trovare un impiego ben pagato. COn i documenti in
mano, sulla
strada, i due salutarono il ragazzo che, ormai deciso, si avviava verso
una
meta ancora da decidere.
Sospirò profondamente, non aveva idea di cosa fare della sua
vita adesso,
dopo aver deciso di scappare dalla famiglia prima e di non essere
più un
mercenario alla buona dopo. Aveva accettato di far parte della
'Dangerous warriors'
dopo aver battuto un membro che, maleducatamente, aveva tentato di
abbordare
forzatamente una cameriera. Fu allora che, da spadaccino mercenario
vagabondo,
aveva trovato un modo poter usare le sue abilità al di fuori
di una armata di
un impero. Tutti erano diventati suoi amici, aveva cercato di dar loro
uno
scopo per vivere rispetto al precedente, rubare e far scorrerie,
facendoli
invece abituare a impieghi e lavori occasionali nei luoghi
dove si
spostavano. Ma ora, si sentiva oppresso o forse stanco, non sapeva,
voleva solo
trovare un altro luogo dove sentirsi utile finchè gli andava
bene.
Camminò perso nei suoi pensieri, senza badare a dove
andasse, finchè un urlo
non lo fece tornare alla realtà. Vide un uomo, ammantato di
nero, sfrecciare
fra le bancarelle e i passanti levitando. Un gruppo di persone lo
seguivano in
volo lanciando incantesimi per catturarlo. Lui sembrava sapersi
destreggiare
con la magia ed era abbastanza agile da scanzarsi a ogni cosa che gli
inseguitori gli lanciassero contro. Quando uno di loro urlò
a tutti della
strada di mettersi al riparo e che lui era un ricercato, il ragazzo
sfoderò la
spada e attese il tizio in nero in un angolo, una traversa dopo. Nel
frangente in cui lui era
ormai sopraggiunto, uscì di scatto mentre questi era intento
a fissare gli
inseguitori e gli diede un colpo di piatto sul petto senza ferirlo,
tramortendolo. Appena vide che stava per rialzarsi anche se intontito,
gli
diede un colpo di elsa sul capo che lo fece andare nel mondo dei sogni.
Un
colpo di fireball esplose a pochi passi da lui, facendolo spaventare,
mentre
una ragazza giungeva volando verso di lui e no mo lto contenta. Quando
si posò
a terra e lui la vide, lei si inalberò maggiormente e
sbraitò contro di lui
sorprendendolo "Ehi...tu....spero per te che tu non sia un cacciatore
di
taglie...."
"Ehm...no...veramente...."
"Quell'uomo è mio!! Sono due giorni che lo seguo e ora tu lo
hai preso??
Perchè??" imbronciandosi
"Bè...ecco..." grattandosi una guancia "in realtà
ho visto che
non riuscivate a prenderlo e così..."
"Cosa????? COme ti permetti, cercavamo di prenderlo a modo nostro, non
in
questi barbari modi...." fissando l'uomo che ronfava ai suoi piedi
"Tu chi sei???" incrociando le braccia
"Bè signorinella, prima dovrebbe essere la persona che
domanda a
presentarsi..." sistemando la spada nel fodero sorridendole
"Dì un'altra volta 'signorinella' e ti giuro che ti
bruciacchio il sedere
con una fireball.....io sono Lina Inverse, maga avventuriera e
attualmente
cacciatrice ufficiale per conto del Gran sacerdote di Atlas, per
catturare e
processare coloro che vanno contro ai precetti del
tempio.....allora..?? Tu chi
sei????"
"IO...io sono...." ma il resto del gruppo giunse infine in quel
momento, altri tre maghi lo fronteggiarono e lui, per evitare problemi,
arretrò
e permise loro di prendere l'uomo nacora privo di sensi. Uno di loro lo
ringraziò e andarono via dopo averlo legato. La ragazza
però non li seguì, ma
rimase a guardarlo malamente mentre lui iniziava a essere nervoso
"Scusa...perchè sei arrabbiata con me? NOn dirmi che
preferivi che i tuoi
amici prendessero l'uomo per una qualche ricompensa..." ridacchiando
divertito.
"Senti un pò, brutta testa vuota, se non lo avessi capito io
sono un
cacciatrice di taglie, ovvero, catturo persone per avere la ricompensa
e
quelli...on sono miei amici bensì altri cacciatori ufficiali
chiamati per dividere
i lavori ma...questo tizio era più sfuggente degli altri...e
ci siamo accordati
per seguirlo tutti……. il primo che lo catturava
prendeva tutto....ma tu, brutto
ficcanaso, hai mandato all'aria il mio piano e ora dovrò
dividere la ricompensa
con gli altri...." segnandolo con un dito inviperita " ...e ancora
non mi hai detto il tuo nome...."
"IO sono Gourry...Gourry Gabriev...e sono un mercenario vagabondo..."
"...mmmhhhh...io credo invece che tu...non sia tanto 'pulito' come vuoi
far sembrare...." girandogli attorno in fare indagatore.
"Ehi ragazzina...guarda che io non ho fatto altro se non tramortire
quel
tizio...non è che invece vuoi provarci con me e prendi una
scusa???"
ridendo mentre gli posava una mano sulla testa carezzandola. "Toglimi
le
mani di dosso...lo sai chi sono io??" dandogli uno spintone violento
"Sei una bambina dagli occhi grandi che vuole fare l'adulta...il fatto
che
tu sappia qualcosa di magia non vuol dire che sei una
pericolosa cattura
banditi...."
"Oh no..infatti...io sono il terrore dei banditi...è
diverso....."
prendendolo in giro "senti un pò, a me non piace il tuo modo
di fare,
spadaccino, lo sai che se voglio posso farti incarcerare per i crimini
che
voglio??? E magari mentre sei dentro per crimini inventati, posso
scoprire chi
sei realmente e darti qualche mese o anno di carcere a mio
piacimento...."
"Uff...ragazzina torna a casa, sei troppo piccola per queste cose..."
voltandosi e andandosene, vendendo poi sfrecciare lampi di luce da
tutte le
parti.
"Brutto cafone!! A una Signorina non si danno mai le spalle non lo
sapevi????"
"Io vedo solo una bambina veramente...." grattandosi un orecchio,
mentre si guardava intorno scoprendo che la gente li fissava stranita,
mentre
lei pareva non farci caso e sbraitava come una forsennata.
"Ok...ora ti catturo veramente, arrenditi o sarò costretta a
usare la
forza..."
"Tò...là cè la tua maestra, vai da lei
va, fa la brava...." spingendola
verso la scuola poco distante, cosa che la fece incavolare maggiormente
"...ok, ora basta! Adesso vedrai la mia potenza!!!!" iniziando a
recitare una formula, mentre un carro del postino sfrecciava veloce
verso di
loro.
Lina si accorse del carro e si scansò, Gourry
allungò una mano e fece leva sul
braccio per tenersi al carro e nascondersi dentro dopo aver aperto la
porta.
Uno dei trucchi che il gruppo di mercenari gli aveva insegnato come via
di fuga
o di nascondiglio, 'sfrutta qualunque cosa si muova', gli avevano
sempre detto.
Lina cercò con gli occhi il ragazzo ma questi, ormai
fuggito, la fissava dalla
finestra posteriore, vedendola dimenarsi come una isterica per quello
che lei
riteneva un affronto. Quando fu abbastanza lontano e il carro parve
rallentare
la corsa ma non fermarsi, lui aprì la porta e lestamente
saltò via,
ritrovandosi davanti una locanda. Decise di prendere una camera per la
notte e
si ritrovò dopo parecchio, in un letto vero, non il
pagliericcio solito dove
dormiva nella tenda con i compagni del gruppo.
Mentre si sciacquava il viso nel catino, tornò con la mente
a poche ore prima,
a come era riuscito a inimicarsi una (falsa) cacciatrice di quel posto
solo tramortendo
un malvivente. Si chiese se tutte le bambine fossero strane da quelle
parti,
così 'mascoline' come carattere e modi di fare e se,
rispetto al luogo dove era
nato, le donne potessero ambire a lavori maschili come quello. Lei gli
era
sembrata una ragazzina ancora troppo piccola per catturare briganti,
per
scorazzare per le strade a inseguire cattivi ma sopratutto,
per
fronteggiare un uomo come lui alto e robusto che con uno schiaffo
avrebbe
potuto 'calmarla'.
Sorrise nel ricordarla imbronciata e si buttò sul letto,
addormentandosi
all'istante.
Allora, come detto , non era nella
mia idea postare altre fic, ma Raffy mi ha convinta e dedico a lei
questa fic, sperando di mantenere l'aspettativa che lei ha con questo
primo pezzo^^
|
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Capitolo 2 *** Inconvenienti ***
specchio1
Ecco il secondo
capitolo, a mio avviso è una storia un pò
così, nel senso che...è un pò strana
XD Come avrete notato Lina e GOurry sembrano incontrarsi in un modo
particolare e in questo capitolo inizieranno per loro una serie di guai
che nel terzo capitolo, si triplicheranno. Non credo di farlo bollino
rosso come tipo di fic, di certo però qualcosa anche di
ormantico ci sarà. Se avete commenti o altri suiu prossimi
capitoli o altro, metteteli pure^^ Presto gli altri capitoli delle altre fic...
Il vociare dalla strada
richiamò Gourry dal suo sonno
turbolento. Aprì gli occhi e uno strano senso di vertigine
lo colse, cercò di
mettere a fuoco dove fosse, dimenticandosi pochi istanti la situazione
nuova
dopo tanto tempo. Una stanza, tutta sua, un materasso morbido e soffici
lenzuola che stringeva fra le dita. I fili di capelli dorati che
ricadevano
sparsi su un vero cuscino che a lui sembrò una visione. Per
tre anni, aveva
aperto gli occhi dentro una tenda comune, attorniato dai suoi amici e
altri compagni
d'arme, aveva usato una coperta arrotolata come cuscino di fortuna e
un'altra
per coprirsi alla meglio nelle notti di forte gelo. Adesso,
quel profumo
di sapone, quel tessuto setoso sotto i polpastrelli e il corpo
abbandonato su
quella morbidezza, gli sembravano una cosa strana, si chiedeva
se fosse
tutto vero. Si rigirò nel letto, si mise ad osservare oltre
la finestra che
dava preciso alla strada principale e se ne vedeva uno scorcio.
Ridacchiò nel
vedersi disteso a torso nudo sul letto, a guardare la gente camminare
ignara di
lui e presi dalla frenesia della propria vita.
Si rigirò nel letto e gustò gli ultimi attimi di
quiete che quella mattina di
libertà gli diede, poi si alzò e andò
nella zona dei bagni pubblici della
locanda e si concesse un bagno vero, di quelli che per un mercenario
come lui
significava goderselo solo le rare volte essendo sempre in viaggio e
dormendo
'sulla nuda terra'. Si sentiva rinato, di buon umore, immerso
mollemente dentro
l'acqua che pareva rinvigorirlo ogni secondo che vi rimaneva immerso.
Si mise a
osservare il soffitto della sala del bagno, pieno di affreschi colorati
con
scene di bagni e persone di entrambi i sessi
che 'allegramente' si facevano il
bagno...e forse oltre. Si chiese a che servissero quelle immagini, se
fossero
state dipinte dalle sue parti ci sarebbe stata la galera assicurata per
colui che le aveva solo pensate. Certe cose erano tabù
là, fortemente soppressi
da regole e precetti morali proibitori. Persino le donne dovevano
essere solo
donne, madre, mogli e massimo infermiere, venditrici al mercato,
locandiere,
domestiche e insegnanti. Altre aspettative, nessuna. Chiuse gli occhi
sorridendo velatamente e si immerse con la testa giù, sotto
il pelo dell'acqua,
mentre le sue ciocche dorate venivano mosse intorno a lui come danzando
sinuosamente. Si sentiva come leggero, come se stesse volando in una
dimensione
particolare. Vedeva alcune cose distorte dall'acqua, come il soffitto e
parte
della stanza e poi, gli sembrò di vedere quella ragazza,
Lina, che gli diceva
quanto fosse stupido e gli faceva quel broncio che lo
divertì parecchio. Iniziò
lentamente a tornare su, piano piano avvicinando parallelamente alla
superficie
il suo viso, sempre più vicino a lei, ma comparve qualcuno
dall'altra
parte proprio mentre era vicinissimo alla superficie con la
sua immagine
e spaventato, riemerse di colpo tossendo. Scostò la frangia
appiccicata in
faccia e scorse Evolis, figlio della locandiera, che lo scrutava
arrabbiato.
"Amico, lo sai quanto ti ho cercato??Mia madre vuole parlarti
urgentemente....bah...giocare sott'acqua..." bofonchiò alla
fine,
andandosene. Gourry rimase a fissarlo irritato, finchè non
andò via
"...bel tempismo...davvero..." alzandosi per asciugarsi. Ma qualcosa
lo fece arrossire di brutto, si guardò attorno e
sgattaiolò via dandosi dello
scemo.
Trovò i suoi abiti puliti e asciugati nella sua stanza,
ringraziò mentalmente
la locandiera e si preparò per andare via, sistemando il suo
fagotto da
viaggio. SI recò alla reception per pagare e la locandiera
lo fermò subito
"Ragazzo mio, meno male che sei venuto qui prima di uscire...", con
un tono preoccupatissimo, tirandolo a sè in una angolo del
corridoio,
"..purtroppo cè un problema, non puoi girare per le strade
adesso....se
esci ti prenderanno...." disse con voce tremante "sei stato
gentilissimo ieri sera a spaccare la legna per me, mentre mio figlio
lavorava
dal fabbro e voglio aiutarti anche se non so come...."
"Signora, qualè il problema...."
"Cè un avviso di ricerca...qualcuno vuole catturarti e se ti
vedono
camminare per le strade, cercheranno di portarti alla torre di Atlas,
la
fortezza dove portano prigionieri, condannati e dove i Cacciatori di
Atlas
conducono i malviventi catturati o che avevano taglie sulla
testa...stai
attento..."
"SOno ricercato...???"
"Si, sono affissi vari avvisi con la tua descrizione, non so per quale
motivo, ma non mi sembri una brutta persona.....fai attenzione quando
esci..."
"MMMMMHHHH.....io ricercato..??? Oh no, quella bambina ha deciso di
giocare di nuovo a fare la cacciatrice di taglie..."
....sbuffò depresso
"quale bambina???" gli domandò la donna stupita, "Una
bambina
dagli occhi grandi molto carina, capelli rossi e molto spigliata...le
avevo
detto di non scherzare non queste cose....".
"...Ehm...ragazzo mio....spero che tu non stia parlando di Lina
Inverse...."
"Si...Lina...è così che si chiama..." sbattendo
il pugno sul palmo
dell'altra mano ricordando il nome.
"Ah....allora si spiega tutto...quella è Lina Inverse, la
cacciatrice
ufficiale di Atlas...è chiamata anche il 'Terrore
dei briganti' ,
"sterminatrice di ladri", "Distruttrice di tutto ciò che
vive"...e altro ancora...è estremamente pericolosa, fa parte
della famosa
Corporazione Magica, che non so bene che fa, ma si vocifera sia un alto
membro con
tanto di titolo onorifico. NOn solo, si dice che sia terribilmente
sadica, che
tragga piacere nell'infliggere dolore fisico o umiliazioni psicologiche
a
coloro che finiscono nelle sue grinfie. Io non l'ho mai visita ma
dicono che
sia molto brutta, tozza e senza tette e per giunta, abbia la lingua
biforcuta
che la agita quando parla e due antenne da mosca molto grosse nascoste
da una
fascia copri fronte, da cui succhia sangue ai malcapitati. Vi sono
ancora altre
dicerie...pare che molti uomini non abbiano più potuto
procreare per la paura
che provarono nel conoscerla, il terrore fu così enorme da
bloccarli
perennemente...."
"A come parla lei, sembra un mostro...quella che io ho visto
è...una
bambina graziosa, magra ...e....bè forse sul seno
è vero...ma comunque non
sembrava tutto ciò..." riflettendo.
"NOn saprei, sono voci di clienti passati di qui...ad ogni modo, buona
fortuna...." gli disse dandogli una pacca su una spalla.
Gourry così, si ritrovò per strada camminando
nervosamente, le gocce di sudore scendevano
lentamente aumentando il suo disagio. NOn gli importava la taglia,
semplicemente
non voleva brutte sorprese ora che era solo e desideroso di qualcosa di
diverso
dal solito mercenario alla buona. Con le sue qualità e
abilità, avrebbe potuto
benissimo divenire un alto grado di qualche esercito, di Re o folle
conquistatore che fosse, ma questa eventualità non lo
attirava granchè, era
scappato di casa per l'idea della famiglia di creare al suo posto il
futuro e
altri problemi interni che lo affliggevano nell'animo da sempre. SI
toccò la
spada e pregò che là, nella sua terra, nella sua
famiglia, vi fosse finalmente
quel pò di pace che aveva tanto voluto.
Adocchiò qualche negozio di armi ma qualcosa
catturò la sua attenzione,
portandolo a cambiare i suoi piani per quella giornata. Una morbida
cascata di
capelli rossi danzava pochi metri più in là,
sospinta dalla lieve brezza che soffiava
da est. La vide guardarsi circospetta, soffermarsi varie volte a
guardare
attorno e setacciare le osterie. Si chiese se cercasse lui, pareva sola
e il
suo sesto senso non gli percepiva alcun pericolo. Decisa di seguirla da
lontano, la controllò vicolo dopo vicolo, fra tanta gente e
nelle stradine
solitarie. Sembrava dirigersi verso qualche quartiere isolato, il posto
metteva
i brividi e ricordò di quando i suoi istruttori lo
addestravano per combattere
contro la magia. Ritenevano che chi utilizzasse le arti magiche, era un
individuo
vile e da eliminare, che la magia fosse solo uno strumento delle
streghe e
degli stregoni per portare il male e che fosse da sterminare. QUando
con
l'armata, entratovi per obblighi del padre, andò in una
spedizione e furono
affiancati da maghi del regno alleato, si accorse che alla fine la
magia non
determina il tipo di persona ma è la persona che sceglie
come usarla, incontrò
guaritrici e guaritori, sciamani e maghi negli anni di servizio per il
suo
paese natale e con il gruppo di mercenari dopo, divenendo amico di
tutti, anche
di maghi. Aveva visto vari incantesimi e come si intendeva la magia
e non aveva mai avuto pregiudizi di sorta, mai. Eppure, quel luogo era
quasi
spettrale e una vocina gli diceva qualcosa come 'l'antro della
strega'....lei
pareva camminare normalmente, un gufo iniziò a far rumori
mentre il sole
svaniva e l'oscurità spingeva via l'arancio del cielo.
Voltò l'angolo e così fece anche lui, arrivando a
un enorme distesa di verde
per vari ettari, segno che erano usciti dalla zona abitata della
città. Lei
pareva svanita, non riusciva a capire dove fosse finita, si
voltò indietro ma
di lei neanche l'ombra. Fu quando alzò gli occhi per caso,
che la vide levitare
quasi sopra la sua testa, guardandolo con occhi fulminanti e con le
braccia
incrociate.
"Ehi...che fai lassù ragazzina...??"
"....grande e grosso e cervello a nocciolina..." mormorò
nervosa
"..aspettavo te, intelligentone...che strano, io cercavo te e tu
seguivi
me...ma mi hai risparmiato altro tempo e fatica. NOn appena ti ho visto
per
caso riflesso in una vetrina, ti ho portato fino a qui per prenderti
definitivamente...."
"Ah...Se volevi venire a letto con me bastava chiedere...."
ridendo
"Cosa?????....." sbraitò lei sconvolta "Oltre che cafone sei
anche irrispettoso verso una fanciulla....i tuoi commenti di pessimo
gusto te
li renderò...."
"Scherzavo...calma...hai detto che 'volevi prendermi' e volevo fare la
battuta...."
"NOn sai quanto mi dai sui nervi, spadaccino dei miei stivali..."
digrignando i denti "...su alza le mani e andiamo..."
"Mi chiedo se fai così con tutti...."
"SOno una cacciatrice...."
"...quelli come me..."
"Un antipatico mercenario con la lingua lunga..."
"...belli e aitanti spadaccini biondi..."
"che romp-cosa???? CHe hai detto?? Ti definisci bello e aitante
spadaccino
biondo...???"
Lui non disse neint'altro, si limitò a ridere vedendo lei
che arrossiva vistosamente
mentre il vento fresco le carezzava le guance e le scompigliava i
capelli.
"MI chiedo da dove ti escano queste stupidaggini..." tornando a
terra, "Bè...tu mi hai messo una taglia sulla testa...come
mi dovrei
sentire?? E per cosa poi?? Per una discussione di ieri??"
"NOn hai una taglia sulla testa....ho solo messo un avviso di ricerca,
è
diverso...come ti avevo detto, io sono davvero una cacciatrice, non
sono una
bambina...e smettila di ridere!!...e per giunta sono una delle migliori
maghe
di...."
"Si, si...ho saputo cosa sei...davvero un ottimo curriculum...sai, se
tu
dovessi chiedere a qualche capo di banditi o tiranno che vuole
conquistare il
mondo, di assumerti, credo che con le tue nomee dovresti divenire
braccio
destro a occhi chiusi..."
"MMMM????...ma di che parli???" squadrandolo faccia a faccia.
"Bè, mi hanno detto che .sei 'Terrore dei briganti' ,
"sterminatrice
di ladri", "Distruttrice di tutto ciò che vive"...sei
estremamente pericolosa, fai parte di una corporazione di qualcosa, che
sei
terribilmente sadica, che hai la lingua biforcuta che la agiti quando
parli e
hai due antenne da mosca molto grosse nascoste da una fascia copri
fronte, da
cui succhi sangue ai malcapitati, che molti uomini non abbiano
più potuto
procreare per la paura che provarono nel conoscerla, il terrore fu
così enorme
da bloccarli perennemente...."
"...eh??...ah???...uh???...ma cosa...ma chi è che mette in
giro queste
cose??? Voglio sapere chi è che lo sbudello...."
sbraitò e s dimenò come
una pazza per la grave offesa verbale ricevuta "CHe ne so, sono voci
che
girano, non dirmi ti prego, che non è vero perchè
dopo questa ultima
discussione...."
"CHe cosa...che vuoi dire che sono quelle cose?? ma tu chi sei??? Da
quando ti conosco mi succedono un sacco di cose che avrei volentieri
fatto a
meno...porti iella per caso??"
"Io?? Ma scusa, con tutte le cose di magia che dici di conoscere, un
incantesimo contro il malocchio lo potresti lanciare..."
"UN MAGO NON FA COSE COME IL MALOCCHIO, IDIOTA!!!"
"COme no....allora che maga sei???"
"GGRRRR!!! Senti tu....ora mi sono stancata, o cammini con me verso la
Torre di Atlas oppure..."
"Oppure...???"
"Oppure ti sconfiggerò in combattimento qui, ora, in pochi
secondi e
saggerai la potenza della grande maga Lina Inverse..."
"NOn sono d'accordo...io non combatto o sguaino la spada contro donne e
bambini..." grattandosi la testa
"Come vuoi...." evocando un dire brand contro di lui, costringendolo
a ripiegare in un salto laterale per scansarlo "Bravo, hai
ottimi
riflessi...ma vediamo, se sarai bravo altrettanto con una serie di
attacchi
continuativi...."
Iniziò così a lanciargli contro varie flare
arrow, fireball, vari blust ash,
dark claw ect... ma lui riuscì a scansarli come poteva. Non
voleva combattere
contro di lei, non voleva usare la spada ma cercò di
convincerla a desistere
"Senti, se il tuo problema è che sei parecchio
dispot-cioè, sei
permalosa....parliamone..."
"...parlarne??? ma certo... mi hai rovinato il mio piano, ho perso un
sacco di soldi, sono stata presa in giro dagli altri cacciatori che
valgono
meno di me...mi prendi in giro sul mio aspetto fisico e ora sulle mie
abilità???"
"Accidenti, ho fatto questo...scusa non volevo...." in tono
preoccupato e sincero che rese Lina incerta per pochi istanti.
"Mi prendi in giro??? Il tuo cervello di spugna di mare ha troppa acqua
e
non hai capito che sei un portatore di disgrazie???"
"Ok, ok....potrei aver sbagliato con te ma...facciamo pace, ritira la
mia
taglia e me ne vado subito...."
"OOOHHHH...non hai una taglia sulla testa, te lo avevo già
detto...fare
pace?? Avvicinati e ti diverremo amici sicuramente...."
"Ho capito, allora no vuoi proprio arrenderti...non avevo mai
conosciuto
una ragazza come te, sai???"
"Direi...Lina Inverse è unica e rara...oltre che
perfetta..."
facendolo sorridere divertito "Visto che non vuoi collaborare, ti
costringerò
a farlo...ti mostrerò il mio asso nella manica...il dragon
slave...."
"Cosè, un piatto a base di drago???"
"Ma ci senti??? IO parlavo di incantesimi...non di piatti...anche se
ho fame..."
"bene...andiamo a mangiare da qualche parte...pago io..."
"Tu mi stai imbonendo, ammettilo...."
"NO, hai fame, ti ho fatto, senza volerlo, perdere dei soldi e ti pago
la
cena...."
NO, grazie...me lo pago con i soldi che mi daranno per la tua
cattura..."
iniziando a invocare il dragon slave, mentre l'incantesimo prendeva
forma fra
le sue mani, Gourry intuì che si stava preparando a
'presentargli' qualcosa di
pericoloso e sfoderò la spada, o meglio l'elsa priva di
lama, tanto che Lina
rimase pochi secondi sorpresa prima di continuare a pronunciare le
ultime
parole. Quando fu pronta, l'anciò quel disruttivo potere
contro di lui, ormai
decisa a consideralo vivo o morto fra i suoi 'cacciati'.
"LUCEEE" Gourry urlò, impugnando quella spada come
se fosse
'normale, per poi fronteggiarla con una nuova lama creatasi dal nulla
che
sprigionava una luce accecante, come fatta di luce propria. Lina
osservò
l'incantesimo venire assorbito da quella strana spada e venire
rispedita
indietro verso di sesenza alcuno sforzo, riuscì d'istinto a
sfruttare il
levitation e volare via in fretta. Un nugolo di polvere e
vari detriti la
investirono senza però compromettere la concentrazione,
quando tutto si diradò,
lo vide tranquillamente fermo davanti a lei, con la spada in mano, a
fissarla
divertito. Irritata, tornò con i piedi per terra e lo
aggredì con le parole
"Ecco perchè eri così calmo, tu possiedi la spada
di lue...la leggendaria
spada di tante storie...bene...allora avrò la mia ricompensa
e, anche, quella
spada...."
"MI spiace, ma questa piccola è un cimelio di famiglia
tramandata per
generazioni....non posso darla alla prima che passa...e senza per
giunta, aver
avuto 'nulla' in cambio..."
"Meglio non dirti cosa penso di te in questo frangente, ti farei
passare
per un pervertito...ad ogni modo, dove andrai, non avrai più
famiglia ne prima
e ne nel futuro..." preparando un altro modo per sconfiggerlo,.
finchè una
voce cavernosa non iniziò a ridere sguaiatamente
"AHAHAHAHAHAH.....che
bella scenetta....ragazzo, se devi eliminare la tappetta piatta,
unisciti a
noi....!".
"La tappetta...piatta...??? CHi ha osato definirmi così?????"
Comparvero da tutte le parti frotte di briganti di vari gruppi, unitisi
tuti
insieme per eliminare la più pericolosa nemica di tutti i
presenti "Io
sono Delda, capo della banda 'GOlem duri' e ho chiesto a questi altri
capi
gruppo, di aiutarmi a eliminare Lina Inverse.....e questa volta ci
riuscirò
sicuramente AHHAHAHAHAAHHA!"
Tutto il gruppo aveva enormi giacconi di pelliccia, cappello di
pelliccia,
polsiere di pelliccia, copri stichi di pelliccia....con quel caldo Lina
e
Gourry si chiesero come facessero a resistere. A peggiorare la
situazione,
arrivarono gli altri cacciatori creando il finimondo, iniziarono ad
attaccare
tutti i banditi presenti senza battete ciglio e senza considerare Lina.
Tutti e
dieci gli altri cacciatori ufficiali di Atlas fecero piazza pulita di
quelli
che non fuggirono via, quando Petina, una delle cacciatrici non decise
di affrontare
GOurry, che era vicino Lina.
"Lina Inverse...." detto con sdegno "...mi sarei aspettata di
tutto, ma di certo, non che tu ti coalizzassi con un bandito...."
"Io non mi coalizzo con nessuno, questo tizio lo stavo arrestando
finchè
no siete arrivati voi...."
"Certo...certo...ma se permetti, ora ci pensano i professionisti..."
ancheggiando con la spada corta in mano, avanzando verso Gourry
"Spadaccino....vieni con me senza fare storie...."
"Dimmi un pò Lina, questa tizia è una tua
amica???"
"Ehi, nessuna confidenza...quella non è mia amica, non dirlo
più....e in quanto a te Petina, non osare avvicinarti,
è mio..."
"Senti un pò carota secca, o ti levi o farò del
male ..."
preparando un incantesimo "Ora uomo, voltati e alza le mani che ti
lego...."
Gourry la fissò, diede un 'no' secco come risposta e LIna
iniziò a vantarsi per
la vittoria, Petina non si arrese "NOn so qualè il tuo nome,
ma voglio
farti un favore da amica ragazzo...quella lì è un
pericolo per noi, per voi,
per tutti...dove passa lei cè solo morte e distruzione, no
controlla mai i suoi
incantesimi con il risultato che il nostro ordine di cacciatori deve
risarcire
sempre i suoi danni...purtroppo noi abbiamo l'ordine di proteggerci
l'uno con
l'altro...ergo, a Lina Inverse non posso fare nulla di mia
volontà, purtroppo,
quindi mi tocca convincerti per evitare scontri fra caccatori..."
"..tanto perderesti, sai che sono la migliore di voi tutti mezze
calzette...."
"Giuro che ti darò un giorno, una lezione che ricorderai a
vita, Lina
Inverse...." agitando la spada vicino al suo viso "E
ora...spadaccino, arrenditi..." mentre tutti gli altri si armavano.
COn un gesto repentino, GOurry afferrò Lina al collo con il
gomito e con l'altro
braccio la sollevò da terra e la tenne stretta a lui "Ora
lei è un mio
ostaggio, hai detto che non potete fare del male a nessuno dei vostri
colleghi,
lei allora verrà via con me...." indietreggiando con lei.
Un tremore improvviso come di un terremoto, fece sobbalzare i detriti
presenti
sul luogo, li vedevano saltellare da tutte le parti, alle spalle del
gruppo di
cacciatori comparvero alla carica, degli strani ippopotami colorati e
con i
ciuffetti variopinti, cavalcati dai briganti fuggiti prima. Il caos
generale fece
perdere la cognizione delle cose a tutti, Gourry ne
approfittò per dire a
Petina e agli altri "Lei viene via con me, finchè
sarò con lei nessuno
deve cercarmi o per lei finirà male..."
"Brutto idiota, cos-...."
Petina aveva tirato un paio di bolas di ferro pieno verso GOurry ma la
corda era troppo corta
per avvolgerli e riuscì solo a colpire in testa Lina
facendola svenire fra le
braccia di GOurry, il quale fissò Petina con la faccia di
uno che no sapeva ora
che pesci prendere.
"Accidenti, ho preso la mostricittola piallata....dannazione! Senti tu,
io..." venendo però caricata da un ippopotamo, facendole
perdere GOurry.
Quando lo cercò era ormai sparito e Lina con lui. Il
combattimento fu molto
duro, l'ultima cosa che GOurry vide dal punto di osservazione prima di
andar
via, fu una serie di esplosioni e combattimenti corpo a corpo, corpi a
terra e
vari incantesimi lanciati qua e là.
SIstemò Lina per bene fra le sue braccia, con il viso
poggiato al suo petto e
iniziò a incamminarsi mentre aleggiava, intorno a lui, il
rumore della furiosa battaglia. La
sera era ormai giunta, le stelle pulsavano nel cielo, la bella stagione
gli
permetteva di non temere il gelo per se e per lei, ma trovare un riparo
in un
luogo dove era ricercato, non sarebbe stato affatto facile. POi,
un'idea e
iniziò a correre con cautela per giungere là,
dove sapeva di essere accolto.
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