Master Girls!

di Lelli 91
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Chapetr one = Twins Sisters ***
Capitolo 2: *** Chapter two = Master Girls vs Demolition Boys: The Match ***
Capitolo 3: *** Chapter three = Don't give up, Ele! ***
Capitolo 4: *** Chapter four = Love and equivocals: The Wake Up ***
Capitolo 5: *** Chapter five = Loves and equivocals 2: meetings ***
Capitolo 6: *** Chapter six = My enemy, my friend ( 'remake' ) ***
Capitolo 7: *** Chapter seven = Franny & Caty: the kidnapping ***
Capitolo 8: *** Chapter eigth = “You were my joy…” ***
Capitolo 9: *** Chapter nine = Halloween: a bad trick ***
Capitolo 10: *** Chapter ten = But the day after… ***
Capitolo 11: *** Chapter eleven = in Wintern’s time… ***
Capitolo 12: *** Chapter twelve = The Valentine’s Day ***
Capitolo 13: *** Chapter thirteen = from February to April: lack of understandings ***
Capitolo 14: *** Chapter Fourteen = Punishments and fears ***



Capitolo 1
*** Chapetr one = Twins Sisters ***



Lelli: Salve! Eccomi di ritorno (anke se con una nuova fic!) Prima di iniziare volevo dirvi ke qst fic (cominciata il 7 Gennaio 2004) é una 4 mani con la mia migliore amica ( Freddy 90 ). Inoltre, in qst fic (oltre ai pers dell'anime) ci sn altri personaggi inventati di cui 7 sono principali e sono "interpretati" da persone vere (anke se hanno il nome diverso). Va bene, penso sia tutto!

Freddy: E no! hai dimenticato una cosa essenziale!

Lelli: Hai ragione (me baka!) volevo scusarvi x il disagio xké all'inizio la fic ha un linguaggio un po' povero, ma man mano ke va avanti si aggiusta (considerate ke sn arrivata a pag 300) quindi, vi preghiamo di leggerla lo stesso. Modestia a parte é la mia fic meglio riuscita!

Freddy: sese... solo xké la scivi in coppia con me...

Lelli: (ke montata! Solo xké ha preso Ottimo agli esami come me!) Bene! adesso godetevi qst new fan fiction e mi raccomando...

Lelli/Freddy: COMMENTATE!!!
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Quella mattina di fine estate, come previsto, alle 8,00 in punto suonò la campanella nell’istituto comprensivo di Tokyo che annunciava l’inizio delle lezioni; contemporaneamente, qualche isolato più in là, due sorelle uscivano di corsa dalla loro graziosa villetta, dirette a scuola, appunto. La prima, quella in testa, era infuriata con la seconda.
Ragazza 1: Ele! Perché non ti sei svegliata in orario?!
Ele: Non prendertela con me, Fede! La sveglia non è suonata! (si si...tutte scuse...scommetto ke stavi a sognà Ray... Nd Fede) (em...^////^nd Ele)
Fede: Mio Dio che figura! Arrivare in ritardo il primo giorno di scuola! Ti giuro che questa me la paghi!
Dopo cinque minuti di corsa le due varcarono il cancello del loro nuovo istituto. Entrarono, sempre di corsa, nella hall della scuola e si diressero di gran carriera verso il tabellone con gli elenchi delle prime classi.
Fede: perfetto! Siamo entrambe nella prima sezione che si trova nel corridoio di destra!
Si voltò e si mise a correre in direzione della classe quando si accorse di non essere seguita. Si voltò nuovamente verso la bacheca degli studenti scrutando infuriata la sorella che era rimasta a fissare attonita il tabellone degli elenchi.
Fede: (mantieni la calma… mantieni la calma…) Ele!!! Ti vuoi muovere?!
Niente. La ragazza era caduta in una temporanea apatia. Fede, esasperata, tornò indietro ed afferrò la sorella per un braccio tirandola.
Fede: vieni! Dobbiamo andare in classe!
Ma Ele, con lo sguardo ancora fisso sulla tabella, non si mosse ed indicò debolmente l’elenco della prima sezione alla sorella.
Ele: Guarda…
Fede: Vedo…è l’elenco della prima sezione! Cosa c’è di tanto straordinario?!
Ele: ti dico di leggere qui!
Spostò leggermente il dito affusolato per dare così alla sorella la possibilità di leggere uno dei tanti nomi dell’elenco.

Takao Kinomya



Adesso, anche Fede era caduta in uno stato di trance…quello era il nome del campione del mondo di bey blade, il suo idolo (assieme al resto della squadra)! Naturalmente, sapeva che abitasse a Tokyo, ma com’era possibile che frequentasse quell’istituto?
Fede: Ta-Takao Kinomya?
Ele: E guarda pure il primo dell’elenco!
Fede: Ray Anayamy! (ssssii!!! Nd Ele)
Ele: E ci sono pure Max Tate e Kai Hiwatary (evvai!! nd Fede)!
Fede: Non è possibile! Questo…questo é…
Ma Fede non ebbe il tempo di finire la frase, le parole le morirono in gola soffocate da un rumore di scarpe (a giudicare dal tacco, femminili) che si muovevano nella loro direzione. Le due sorelle si voltarono lentamente e videro una donna sulla trentina (dall’aria intellettuale) avvicinarsi a loro squadrandole in modo rigido. Dall’aria inflessibile e dal cipiglio severo, le due intuirono che quella fosse una tra le professoresse più temute dell’istituto.
Prof.ssa: salve, ragazze. Cosa ci fate ancora in giro? La campanella è già suonata da un pezzo.
Non sembrava arrabbiata, ma il suo tono non era certamente amichevole.
Fede: em…ecco…vede…noi siamo nuove e stavamo controllando il tabellone per vedere in che classe siamo capitate…
Prof.ssa: capisco…come vi chiamate?
Fede: Federica ed Elena Hoshino…
La donna prese a sfogliare il registro che aveva tra le mani, cominciando a leggere tra le righe di un elenco. Quando ebbe finito, sollevò lo sguardo e sorrise. Ele e Fede si sorpresero a pensare come potesse tanto mutare un’espressione severa fino a diventare dolce e mansueta.
Prof.ssa: ragazze, oggi è il vostro giorno fortunato! Io sono la professoressa Haruka Minamoto e sono la vostra docente di giapponese! Venite, vi conduco nella vostra classe! Oggi nella prima A ho proprio le prime ore!
La professoressa le precedette lungo un corridoio sulla destra della hall. Ele e Fede erano eccitatissime! Non vedevano l’ora di entrare in classe e di ritrovarsi a faccia a faccia niente popò di meno che con i Blade Breakers!
Nel frattempo, nella prima sezione del primo liceo, gli alunni erano quasi tutti intenti a darsi alla pazza gioia, considerato il ritardo della docente. Gran parte della classe era in piedi e gironzolava tra i banchi. In particolare, due ragazzi (uno moro ed uno biondo) erano intenti a far baccano ridendo come pazzi suscitando l’ira di molti ragazzi.
Ragazzo: Takao! Max! Smettetela di comportarvi come dei bambini!
A parlare era stato un piccolo ragazzino dagli enormi occhiali da vista che era seduto al primo banco con un pc davanti e che sembrava alquanto infastidito dall’indisciplina dei suoi due compagni…eppure, appena aprì bocca, i due gli porsero delle scuse e si calmarono; probabilmente o erano molto amici, o lui sapeva farsi rispettare (nonostante l’aria tutt’altro che autorevole, aggiungerei... nd Fede) (simpatica come sempre... nd Kappa) (zitto pikkolo pokémon! Nd Fede) (con tutto il rispetto x i pokémon! Nd Ele). Accanto a lui sedeva una ragazzina dai corti capelli rossicci, anche lei aveva degli enormi occhiali da vista e sedeva di fronte ad un portatile. Oltre ai due ragazzi del primo banco, gli unici ad essere seduti nei propri banchi erano due ragazzi agli ultimi posti. Uno di loro, che era seduto nel banco accanto alla finestra, se ne stava con le braccia conserte a meditare. Aveva dei bizzarri capelli blu-argentei e dei bellissimi occhi color nocciola, portava degli strani tatuaggi blu sulle guance. Vicino a lui, un banco più in là, un ragazzo dagli occhi color dell’oro molto simili a quelli di un felino era intento a disegnare simboli dello ying-yang su un foglio di carta ed era continuamente infastidito da una ragazza dai capelli rosa che ricordava vagamente la brutta copia di un gatto (NOOOOO! La merdina con la parrucca rosa no!!! Non la voglio la gatta spelakkiata! Non ce la voglio qui, nella mia STUPENDA fic, l'insulto a tutti i gatti!!!! Nd Ele) (Calmati! Non ti preoccupare...tanto sarai proprio tu a farle fare un brutta fine... nd Fede) (GRAZIE!!! Hai sentito brutta gattaccia? Preparati! Nd Ele). Quando la professoressa Minamoto fece il suo ingresso in classe, seguita dalle due sorelle, ci fu un istantaneo silenzio e tutti si affrettarono ad occupare i propri posti. La signorina prese posto dietro la cattedra e fece segno alle due ragazze di posizionarsi vicino a lei.
Prof. Minamoto: buongiorno ragazzi e ben tornati!
Tutti: buongiorno a lei signorina Minamoto.
Prof. Minamoto: bene, vi presento le vostre due nuove compagne di classe! Queste sono, da destra, Elena e Federica Hoshino!
L’attenzione della classe si rivolse allora sulle due figure accanto alla cattedra. Elena, la ragazza sulla destra, aveva dei bellissimi capelli castani che le ricadevano dolcemente dietro la skiena arrivando quasi fino al sedere, i suoi occhi erano bellissimi, color verde acqua, ed aveva un fisico proporzionato. Federica era un po’ più alta della sorella, aveva dei capelli un po’ più scuri che le finivano dietro le spalle, degli occhi color verde scuro e le curve più accentuate. Le due sorelle s’inchinarono lievemente in segno di saluto ai loro compagni d classe.
Ele/Fede: piacere.
Prof. Minamoto: Bene ragazze! Prendete posto nei banchi vuoti…ecco…Elena, tu potresti sederti accanto a Ray, nell’ultimo banco di centro, e tu Fede andresti nell’ultimo banco vicino alla finestra, accanto a Kai. Per voi va bene?
Ele/Fede: Certo! (evvai! Oggi é il nostro giorno fortunato!)
Le due si scambiarono uno sguardo eccitato. Erano capitate accanto a due dei membri dei Blade Breakers! Si diressero verso i loro banchi e si sedettero.
Passarono una giornata piacevole. Il liceo scientifico non era poi così difficile e poi…erano capitate in classe coi Blade Breakers! Dopo la scuola, le due sorelle s’incamminarono verso casa quando udirono qualcuno dietro di loro che le chiamava a gran voce.
Voce 1: ELE!
Voce 2: FEDE!
Le due sorelle si voltarono per vedere che le stesse chiamando e videro Ray e Kai correre verso di loro.
Ray: aspettateci!
Ele: ciao Ray! Ciao Kai! Cosa volete?
Kai: volevamo fare una chiacchieratina con voi…sapete, siete le nostre nuove compagne di classe…volevamo conoscervi meglio…
Fede: ah…va bene!
Ray: magari mentre parliamo vi accompagniamo a casa…
Ele: d’accordo, la nostra villa si trova a due isolati da qui…
Durante il tragitto Ray e Kai scoprirono molto sulla vita delle ragazze. Intanto, erano sorelle gemelle che avevano la madre italiana ed il padre giapponese. La loro mamma era perita dandole alla luce e loro papà era morto da pochi mesi (ke fortuna, ragazze! Nd Lettori) (oh...beh...sono i casi della vita... nd Ele&Fede) (o.O...O.o....O.O!!!! Voi siete pazze!!! Nd lettori) (Probabile... nd Ele&Fede). Così erano state costrette a lasciare l’Italia ed a tornare a Tokyo, dove vivevano i loro ultimi parenti. Abitavano nella vecchia villa del padre e gli zii le venivano a trovare di tanto in tanto.
Kai: e non avete nostalgia dei vostri vecchi amici?
Ele e Fede si scambiarono uno sguardo pieno di malinconia.
Ele/Fede: si, tanta…
Ray: cambiando discorso, quali sono i vostri principali gusti ed i vostri hobby?
Ele: Io gioco a pallavolo ed a bey blade, inoltre adoro la musica classica e l’arte in genere…credo che per Fede sia lo stesso…
Fede: esatto!
Ray: wow! Siete anche voi delle blader?
Ele: si!
Kai: allora dobbiamo vedervi giocare!
Fede: si! E magari ci scappa pure una sfida!
Ray: um…perché no?!
Ad un tratto Ele e Fede si fermarono davanti al portone di una graziosa villetta.
Ele: ragazzi…noi siamo arrivate…
Ray: ah…ok!
Fede: ci vediamo domani!
Ele scoccò un breve bacio sulla guancia a Ray e Fede fece lo stesso con Kai. Dopo di ché le due varcarono il cancello lasciando i due compagni da soli. Ray e Kai ripresero a camminare diretti a casa di Takao.
Kai: beh? Che ne pensi?
Ray: di chi? Di Ele e Fede? Beh…Fede è indubbiamente più carina ma Ele ha degli occhi bellissimi ed à simpaticissima…Fede è un po’ più chiusa…mi ricorda te…(hai sentito Fede? Ti ha dato dell'asociale!!! Nd Ele) (non m'importa...mi ha paragonata a Kai...*ç* Nd Fede) (é andata pure lei...Nd Ele)
Kai: um…però ha un fisico da paura…e se la conosci meglio non é poi tanto male...
Ray: vabbé…questione di gusti…

***



La mattina seguente, dopo le lezioni, Ray e Kai si offrirono nuovamente di riaccompagnare le gemelle a casa. Sulla porta della villa Hoshino…
Ray: eccovi servite!
Ele: grazie!
Fede: …sentite…perché non venite a vederci questo pomeriggio?
Kai: perché? Cosa fate?
Ele: disputiamo una partita di pallavolo!
Ray: um…si, perché no?
Kai: …e sapete già contro chi giocate?
Fede: si…mi pare sia una squadra composta interamente da maschi…
Ray: e si può giocare maschi contro femmine?
Ele: teoricamente no…ma tanto è un’amichevole…
Kai: e come si chiamano i vostri avversari?
Fede: mi pare…se non sbaglio…credo...si! Si chiamano…
Ele/Fede: DEMOLITION BOYS!

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Descrizioni.

Nome: Elena
Cognome: Hoshino
Anni: 13 e 1/2
Descrizione: alta 150 centimetri, ha dei morbidi e lunghi capelli castani, degli occhi color verde acqua, un fisico proporzionato ed una carnagione non troppo scura
Particolarità: Nessuno l'ha mai chiamata Elena, per tutti il suo nome é Ele (tranne x Ray, lui la kiama micetta). Abitava in Sicilia (Catania) prima della morte del padre ma ora abita a qualche isolato da casa Kinomya a Tokyo.
Ama: Leggere, scrivere, cantare, ballare, suonare il pianoforte, le persone sincere e Ray.
Odia: stare senza far nulla, le persone doppiogiochiste e che ti usano come ruota di scorta.
Frequenta: il primo liceo scientifico nell'istituto compresnivo di Tokyo
Hobby: pallavolo, bey blade e pianoforte.
Bey Blade: Linx (Master Driger)
Bit Power: Lince
Nome vero (pers reale): Elisa Giunta (ovvero Lelli 91)


Nome: Federica
Cognome: Hoshino
Anni: 13 e 1/2
Descrizione: Alta 160 centimetri, ha i capelli castano-scuri un po' ondulati, gli occhi color verde scuro, le curve più accentuate la pelle più chiara
Particolarità: Anke x lei vale lo stesso discorso, nessuno l'ha mai chiamata Federica, per tutti il suo nome é Fede. Abitava in Sicilia (Catania) prima della morte del padre ma ora abita a qualche isolato da casa Kinomya a Tokyo.
Ama: stare in compagnia, le persone skiette e sincere, aiutare ki é meno fortunato di lei e Kai.
Odia: Le persone doppiogiokiste e che sparlano alle spalle, Vorkov ed Hito più di qualsiasi altra cosa.
Frequenta: il primo liceo scientifico nell'istituto compresnivo di Tokyo
Hobby: pallavolo, bey blade e flauto
Bey Blade: Fenix (Master Dranzer)
Bit Power: Fenice
Nome vero (pers reale): Rossella Azzarelli (ovvero Freddy 90)

Bene! Vi é piaciuta? Speriamo di si... Eccovi delle anticipazioni x il prossimo capitolo: come avrete capito compariranno i Demolition (YURI!!! *ç* Nd Lelli&Freddy) e conosceremo Caty e Franny, altre due protagoniste ke formano una squadra con Ele e Fede, le Master Girls! Un'ultima cosa! Tra Ele e Ray succederà qualcosa...forse...
Cmq, dato ke siete arrivati fin qui, ke ne direste di commentare? Ricordiamo ke anke coloro ke nn sn iscritti possono lasciare un commento...ne saremmo molto felici... (le autrici si mettono in ginocchio) perfavore!!!!! Arrivederci al proximo chapter! vvttttttttb

Lelli&Freddy
Alias
Ele&Fede

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Capitolo 2
*** Chapter two = Master Girls vs Demolition Boys: The Match ***


Eccoci qui! Prima di iniziare volevamo dire grazie a coloro che hanno commenato...qst capitolo nn é tanto male e (modestia a parte) vale la pena di leggerlo! Mi raccomando RECENSITE! Non vi costa nulla e ci rende immensamente felici! Grazie!

Lelli 91 e Freddy 90

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A quelle parole Ray e Kai assunsero istantaneamente un’espressione alquanto allarmata.
Ele: che avete?
Ray: no no…niente… (se se...nd Ele&Fede)
Kai: già…
Ele: sicuri?
Ray: al 100% (BUGIARDO! nd Ele&Fede)
Fede: se lo dite voi…vabbé…ci vediamo domani…
Un rapido saluto e le due sorelle scomparvero al di là della soglia di casa. Kai e Ray si guardarono corrucciati.
Ray: prevedo guai…tu che ne dici?
Kai: non c’è molto da dire…incrociamo le dita e speriamo che vada tutto bene…
Ray: e se poi non sono alla loro altezza?
Kai: non lo so…i Demolition giocano sporco e pesante…
Ray: …soprattutto Yuri…

Quel pomeriggio, al palazzetto dello sport di Tokyo…
Kai: >_<* perché hai portato pure loro?!
Ray: ma in fondo che fastidio ti danno? Sono tuoi compagni di classe, tuoi compagni di squadra, perché non riesci ad accettarli come amici?
Kai: intanto, io non ho mai detto che non li vedo come amici, è solo che sono un po’…infantili ecco…e poi dopo la partita magari potevamo organizzare una uscita a 4 con Ele e Fede…
Ray: allora vuoi proprio fare le cose per bene…
Kai: si…perché tu no?
Ray: no no…era solo così…per dire…
Un improvviso rumore fece voltare i due amici all’indietro. Takao e Max avevano fatto cadere per terra una bionda bimba sugli otto anni, disseminando per tutto il pavimento le caramelle che teneva dentro un sacchetto.
Kai: dai…ma guardali…ma si può essere così baka?
Ray sorvolò sull’ultimo insulto che Kai aveva rivolto ai suoi compagni e corse dalla bimba, che si era messa a piangere.
Ray: tutto bene piccola?
La bimba cominciò a piangere…eppure, pensò Ray, sembrava illesa…
Bimba: ç__ç le caramelle!!!! ç__ç
Ray: ^_^’’’ tieni piccola, vai a ricomprartele.
E così dicendo le porse una banconota da 2 yen che la bimba afferrò senza troppi complimenti (e senza più alcuna traccia di lacrime).
Bimba: Grazie! ^____^
Detto questo rivolse al bel cinesino un enorme sorriso per poi sparire, inghiottita dalla folla.
Kai: Ray? Vuoi venire?
Ray: si…
Giunsero verso gli spalti e presero posto, quando improvvisamente al cinese venne in mente una cosa.
Ray: ragazzi, sto tornando…devo fare una cosa… Detto questo si alzò e si diresse verso gli spogliatoi quando a metà strada si incrociò con Ele.
Ray: Ele!
La ragazza si voltò e Ray rimase qualche secondo a fissarla, ammutolito. Ele aveva i capelli raccolti in una coda molto alta (che le donava moltissimo) ed indossava già la tuta, composta da una mini t-shirt bianca molto aderente che lasciava scoperte le braccia esili e lineari (sul braccio destro era visibile in bella mostra la fascia da capitano) ed aveva un numero uno verde brillante sulla schiena; i mini pantaloncini (in verità più simili a delle mutandine) erano arancioni e lasciavano visibili le gambe snelle. Per attirare l’attenzione dell’amico, la giapponese dovette sventolare ripetutamente la mano davanti al viso del cinese.
Ele: dimmi Ray? Mi stavi cercando per un particolare motivo o sei venuto qui solo per augurarmi buona fortuna?
Il cronista cominciò la telecronaca. La partita stava per cominciare!
Ele: Ray! Potresti fare in fretta? La partita comincia!
Ray: si…scusa…comunque sono venuto ad avvertirti…io conosco molto bene i Demolition e credimi… giocano sporco e pesante…molto pesante… (eme...nd Boris)
Ele: sapremo farci valere…sta tranquillo…
Ray: io lo dico per te…non vorrei che poi tu avessi una brutta delusione…
Ele: non ti preoccupare…comunque grazie…
Gli scoccò un bacio sulla guancia, facendolo arrossire, per poi voltarsi e correre verso l’entrata dello stadio. Ray restò qualche istante imbambolato a fissarla.
Ray: …buona fortuna, Ele!
Ma Ele era già lontana e non poteva sentirlo. Ray ritornò sugli spalti dove dovette sorbirsi la paternale di Kai.
Kai: eccoti finalmente! Ma si può sapere dove diavolo ti eri cacciato? La partita sta per cominciare!
Ray: lo so, Kai…ero andato a cercare Ele…volevo avvertirla sullo…”stile di gioco” dei Demolition…
Kai: e lei che ha detto?
Ray: di non preoccuparsi perché sapranno farsi valere…
Kai incrociò le braccia voltandosi verso il campo.
Kai: speriamo bene…
Cronista: buon pomeriggio a tutti! Oggi assisteremo all’incontro amichevole tra i Demolition Boys…
Da un lato del campo entrarono i 4 componenti della squadra. Indossavano una tuta color indaco composta da una canotta ampia e dei pantaloncini lunghi fino al ginocchio. Boris andò sotto rete, Ivan in ricezione, mentre Yuri e Serjei si posizionarono in attacco.
Cronista: …e le Master Girls!
Dal lato opposto entrarono le 4 componenti della squadra sfidante, ovvero Ele, Fede ed altre due ragazzine un po’ più piccole, una bionda dagli occhi azzurri ed una mora dagli occhi castani. Indossavano tutte la stessa tuta del loro capitano. Ele si collocò sotto rete, Fede e la moretta in contrapposizione a Yuri e Serjei e la bionda in ricezione.
Cronista: bene! Mentre le squadre si mettono in posizione, i due capitani si stringono le mani…
Ele strinse la mano di Yuri amichevolmente.
Ele: che vinca il migliore…
Per tutta risposta, il russo le lanciò un’occhiata d’insufficienza e disprezzo.
Yuri: ovvio! Infatti vinceremo noi…
Ele ritirò in fretta la mano, disgustata.
Ele: sbruffone, ma che ti credi di essere?
Yuri: il migliore! Vi schiacceremo come formiche…
Ele: tsk…presuntuoso! Te la farò vedere.
I due si lanciarono due occhiate da “ elettroshock ” cariche d’odio. (si annunciano i gentili lettori ke, a lungo andare, il rapporto tra Yuri ed Ele rimane sempre freddo ed ostile, fino alla fine...e vi ripeto ke siamo già a pag 300...nd Freddy) (naturalmente, io nella realtà nn lo odio...anzi! Però serviva qualcuno che recitasse qst parte...nd Lelli)
Cronista: bene! Prima di iniziare ricordo che le due squadre disputeranno un solo set! Tutto chiaro? Che la partita abbia inizio!
Ed infatti, dopo qualche istante di attesa, si ebbe il fischio iniziale. Alla battuta, Serjei. La biondina si mise in allerta reclinandosi leggermente in avanti. Max, che la fissava da un po’, ne scorse il nome sulla maglietta: FRANNY.
Max: ma che nome è Franny? (hai da ridire? Nd Franny)
Ray: è il diminutivo di Francesca. A quanto pare è un po’ una moda nella squadra. Ele sta ad Elena, Fede sta a Federica, Franny sta a Francesca…
Takao: …e Caty sta a Caterina!
Concluse il bel dragoon blader che osservava la moretta in attacco già da un po’.
Max: comunque Franny è molto carina…
Ray fece per ribattere qualcosa, ma si zittì all’istante perché Serjei si era finalmente deciso a battere. Schiacciò una palla potentissima che, tuttavia, Franny riuscì a ricevere senza troppe difficoltà.
Max: …ed è anche molto brava! Questa è una delle rarissime volte se non la prima in assoluto che qualcuno riesce a ricevere una battuta di Serjei!
Kai: l’incontro si fa interessante…
La palla ricevuta da Franny, nel frattempo, volò con precisione millimetrica ad Ele che, con grazia, si sollevò in aria ed alzò per Fede che, anche lei levatasi per sovrastare la rete, schiacciò. La palla, toccò terra.
Cronista: ed il primo punto della partita va alle Master Girsl!
Max: si! Evvai!
Takao: beccati questa Yuri!
Kai: non affrettatevi ad esultare e guardate piuttosto l’espressione di Yuri.
Infatti, il capitano dei Demolition sorrideva, e il suo ghigno non prometteva nulla di buono.
Max: ma che ha quello da ridere?!
Ray: penso che abbia fatto fare il punto alle ragazze per capire meglio il loro gioco…
Anche Ele era dello stesso avviso.
Ele: bene ragazze…però adesso non deconcentriamoci…non dovete montarvi la testa e dovete stare sempre allerta. In fondo era solo un punto, c’impiegano un attimo a riprenderci…
Tutte: ok capo! ^_^'''
A quanto pareva, le previsioni di Ele e Ray risultarono essere esatte. Infatti, per tutto il resto della partita i Demolition si dimostrarono spietati. Dopo una buona e sofferta mezz’ora, il punteggio era di 24 pari. Cronista: perfetto! Match Point spostato a 26 punti! Questa è la prima volta che la squadra dei Demolition si trova in difficoltà! Le Master Girls non scherzano! Alla battuta, Serjei!
Takao incrociò le dita.
Takao: speriamo bene…
Serjei colpì la palla che, incredibilmente, finì oltre il bordo del campo avversario, fuori.
Cronista: che colpo di fortuna ragazzi! Match Point per le Master Girls! Palla a Caty!
La piccola brunetta dai grandi e begli occhioni color avellana si posizionò oltre la linea del fondo campo e batté.
Takao: wow! Mai visto nulla di così perfetto!
Ray: già, una battuta potente ma dalla precisione millimetrica!
Takao scoppiò a ridere, seguito da Max.
Ray: che avete da ridere?!
Max: guarda che non parlava mica della battuta!
Kai: e di che cosa?
Takao: ovvio, del fisico perfetto di Caty!
Takao e Max scoppiarono nuovamente a ridere.
Ray: ma non riuscite proprio a vederle come giocatrici?!
Takao: perché, tu e Kai guardate Ele e Fede come delle semplici giocatrici? (O/////O nd Kai e Ray)
Ray e Kai arrossirono, incapaci di ribattere. Ma avevano uno specchio al posto degli occhi?
Max: no, e allora…zitti!
Nel frattempo la partita andava avanti. Sembrava che qualcuno avesse stregato la palla cosicché da impedirle di toccare terra; le azioni si susseguivano ormai ripetutamente in entrambe le parti e i giocatori erano allo stremo. Ma avrebbero preferito svenire piuttosto che darla vinta agli avversari, tra le due squadre la tensione era alle stelle. Dopo alcuni minuti, Fede cominciò a dare i primi segni di cedimento. Franny ricevette e passò la palla ad Ele che si preparò ad alzare per la sorella quando si accorse, lanciandole un’occhiata, che si teneva il ginocchio sinistro, dolorante; probabilmente non ce l’avrebbe mai fatta a saltare, eppure ormai era troppo tardi per passare a Caty; così decise di schiacciare lei stessa. La palla, che era stata tirata senza troppo vigore, venne facilmente recuperata dai Demolition e ripassata nel campo delle Master Girls. Ele non ce la faceva proprio più a tirare avanti da sola. dal canto suo, sul volto di Yuri comparve il solito ghigno.
Yuri: tanto prima o poi cederà… (qst lo dici tu! Nd Ele)
Ray: Ele non potrà continuare ancora per molto a giocare anche per Fede…che guaio!
Palla ai Demolition. Yuri si alzò per schiacciare ed Ele lo imitò. Voleva fargli da muro.
Yuri: illusa! Cosa vuoi ottenere?
Ray: non ce la può fare! (bella fiducia! Nd Ele)
Yuri schiacciò una palla potentissima, che Ele riuscì solamente a sfiorare con tre dita. Tuttavia riuscì a concentrarvi l’energia sufficiente affinché la palla venisse deviata. Un po’ per il fatto che i Demolition credessero impossibile salvare una palla del genere, un po’ per la traiettoria imprevedibile del pallone, nessuno nel campo dei Demolition fu in grado di salvare il pallone che, inesorabilmente, toccò terra.
Tutti: …O.O
Cronista: incredibile! Grazie al loro capitano, le Master Girls si aggiudicano la vittoria di questa amichevole!!!
Ele: siiii!!
Le Master Girls si abbracciarono gioiose sotto lo sguardo carico d’ira di Yuri che, imprecando, sputò per terra. Entrambe le squadre si ritirarono begli spogliatoi mentre il cronista salutava un’ultima volta il pubblico e dava le ultime indicazioni per le partite amichevoli che si sarebbero disputate nei giorni seguenti. Ma questo poco importava ai Blade Breakers, la quale attenzione era unicamente rivolta alle Master Girls.
Kai: andiamo dalle ragazze, forza!
Takao: …um…preoccupato per Fede?
Kai arrossì, preso alla sprovvista.
Kai: …n-no…ma cosa vai a pensare?!
Max: sissì…andiamo su…
Arrivati davanti la porta dello spogliatoio, stettero un po’ per decidere chi dovesse bussare. Alla fine, toccò a Ray, ed il caso volle che fu proprio Ele ad aprire. (e sottolineo, "il caso volle" nd Fede)
Ele: ciao Ray!
Ray: Ciao Ele! Complimenti! Sei stata bravissima!
Ele: grazie...ma ci siete tutti! È stato molto carino da parte vostra venire… (no comment nd kai)
Da dentro il camerino si sentirono delle voci.
Voce: Ele?! Chi è?
Ele: sono dei miei compagni di classe!…entrate, entrate!
Così dicendo, si spostò lateralmente per permettere ai 4 di entrare. Kai si fiondò subito da Fede, mentre Ele, Ray, Max e Takao restarono sulla soglia.
Fede: Ciao Kai! Che bella sorpresa!
Kai: ero in pensiero…come stai?
Fede: adesso bene, grazie!
Ad un tratto, da una porta secondaria arrivarono Franny e Caty che rimasero alquanto sconcertate quando videro lo spogliatoio più occupato del solito, e per giunta da ragazzi!
Caty: …em…Ele? Loro chi sono?
Ele: oh, si! Ecco, lui è Ray, quello vicino a Fede è Kai, il biondino è Max e il moretto è Takao…
Franny: (Ray…Kai…Max…Takao…) aspetta un momento...!
Caty: non saranno mica...?
Franny/Caty: i Blade Breakers?!?!?!?!
Ele: esatto e sono nostri compagni di classe! Ragazzi, loro sono Franny, la biondina, e Caty, la moretta, e frequentano la seconda media, anche loro nella prima sezione, del nostro stesso istituto comprensivo!
Franny/Caty: piacere!
Takao: bene! Dopo le dovute presentazioni, che ne direste di una pizza?
Ray/Max/Kai: Takao! (ma sl a qst sta a pensare?! Nd Lettori)
Caty: um…perché no?
Franny: già…non è una cattiva idea…
Ray: e vabbé…allora noi vi aspettiamo fuori per darvi il tempo di cambiarvi…ok?
Ele: ok!
I ragazzi uscirono dallo spogliatoio. Dopo circa un quarto d’ora, Fede, Caty e Franny uscirono dallo spogliatoio.
Ray: dov’è Ele? (ma sempre là ce l'ha la testa! Nd Fede)
Fede: ha detto di cominciare ad andare, doveva ancora finire di cambiarsi…sapete lei è una maniaca in queste cose! Se ha anche solo un capello fuori posto…
Ray: …ok, d’accordo! Andiamo!
I ragazzi uscirono fuori dalla struttura sportiva e, guardando il cielo, scorsero alcuni grossi nuvoloni neri all’orizzonte che, per via del vento, si avvicinavano pericolosamente e non promettevano nulla di buono. Infatti, i ragazzi fecero appena in tempo ad entrare al locale che scoppiò un temporale.
Takao: per un pelo!
Si sedettero e fecero le loro ordinazioni. Dopo circa mezz’ora non si vedevano ancora né pizze, né Ele. Non sapeva perché, ma Ray aveva un brutto presentimento e cominciò ad essere oppresso dall’ansia e dalla preoccupazione. Ben presto divenne nervoso ed irritabile.
Ray: Uffa! Dove è finita Ele?
Takao: Uffa! Quando arrivano le pizze? (sdong! *caduta stile manga*)
Ray: vuoi stare un po’ zitto?
Fede: calmati Ray! Forse non è ancora arrivata perché non ha l’ombrello e sta aspettando che scampi…
Ray: allora che li hanno inventati a fare i cellulari? Perché non ti ha ancora telefonata? No! Scommetto che sotto c’è qualcos’altro! Basta! Io vado a cercarla!
Si alzò di scatto dalla sua sedia (finendo quasi per rovesciare il tavolo) ed uscì in fretta dal locale. Arrivato al palazzetto vide, anzi, non vide un bel niente perché le luci erano già tutte spente! Si portò avanti a tentoni tastando l’aria con le mani in avanti. Ad un tratto riuscì a trovare qualcosa nel muro, qualcosa che somigliava ad un interruttore! Che colpo di fortuna! L’interruttore illuminò la zona centrale della struttura, quella dove si trovava il campo. gli occhi dorati del blader vi indugiarono sopra. Alla vista di quello che gli si parò davanti, Ray inorridì trattenendosi a stento dal mettersi ad urlare. In mezzo al campo giaceva inerme il corpo di Ele pieno di escoriazioni e tumefazioni.
Ray: ELE!!!
Il cinesino si mise a correre e si inginocchiò accanto al corpo inanimato dell’amica, sollevandola per le spalle e cominciando a scuoterla vigorosamente.
Ray: Ele! Ele ti prego rispondimi! Ti prego, dimmi che non sei morta!
Per la sua immensa felicità, Ele sollevò debolmente le palpebre. Era priva di forze.
Ele: R-Ray…
Fissandolo con i suoi bellissimi occhi color acqua marina, Ele sollevò lentamente una mano che Ray afferrò prontamente.
Ray: Ele! Dimmi chi è stato?!
Ele: …Y…Y-Yuri…

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Descrizioni.
Nome: Francesca
Cognome: Himasaky
Anni: 12
Descrizione: alta 145 centimetri, ha dei morbidi capelli biondi, degli occhi azzurri come il ghiaccio, un fisico molto magro e scultoreo (avete presente una modella "taglia 40"?) e la carnagione bianca.
Particolarità: Nessuno l'ha mai chiamata Francesca, per tutti il suo nome é Franny . Abitava pure lei in Sicilia (Catania) con la madre, separata dal padre da 4 anni (lui abitava a Tokyo) ma ora che questa é morta abita pure lei nella sua casa d'origine a Tokyo.
Ama: Disegnare, scrivere, suonare il violino, vedere gli altri divertirsi, le persone sincere e Max.
Odia: le persone che le mettono fretta e le persone che davanti dicono una cosa e dietro un'altra.
Frequenta: la seconda media nell'istituto compresnivo di Tokyo.
Hobby: pallavolo, bey blade e violino.
Bey Blade: Silver Delphin (Master Draciel)
Bit Power: Delfino
Nome vero (pers reale): Francesca Giunta (ovvero la sore di lelli, Franny 92)

Nome: Caterina
Cognome: Mitsugory
Anni: 11 e 1/2
Descrizione: alta 140 centimetri, ha dei lisci capelli castani, degli stupendi occhioni color avellana, un fisico molto magro e scultoreo (avete presente una modella "taglia 40"?) e la carnagione abbastanza scura.
Particolarità: Nessuno l'ha mai chiamata Caterina, per tutti il suo nome é Caty (tranne x taky ke la kiama cucciola). Abitava pure lei in Sicilia (Catania) con i genitori, ma a causa del loro lavoro si é dovuta trasferire ed adesso abita pure lei nella sua casa d'origine a Tokyo.
Ama: Ballare, cantare, correre, saltare, suonare l'armonica a bocca, giocare senza sosta, le persone sincere e Takao.
Odia: le persone che le impongono di fare ciò che non vuole.
Frequenta: la seconda media nell'istituto compresnivo di Tokyo.
Hobby: pallavolo, bey blade e armonica a bocca.
Bey Blade: Pegasus (Master Dragoon)
Bit Power: Cavallo alato
Nome vero (pers reale): Ornella Siciliano (ossia la maggiore delle cuginette preferite di lelli, Julia lo sa di ki parlo) che però nella realtà a 10 anni e deve frequentare la 5^ elementare...

Ecco le anticipazioni x il proximo chappy! Ele sarà ricoverata in ospedale dove passerà una notte ed un giorno priva di sensi...la sera successiva (ovvero domenica sera...) si sveglia grazie alle lunghe chiacchierate di Ray...e sarà proprio lui a tenerle compagnia durante la notte...tra i due accadrà finalmente qualcosa...(O.O nd Lettori) (xké pensate sempre male? Nd Lelli&Freddy)...nel frattempo Fede si prepara psicologicamente ad affrontare Yuri col bey blade per riscattare la sorella...
Beh? Ke ve ne pare? Aspettiamo tanti commenti!! Vvb!!!

Ele&Fede (Lelli&Freddy)

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Capitolo 3
*** Chapter three = Don't give up, Ele! ***


Ni-hao! Siame sempre noi, le gemmelle più pazze del mondo (ovviamente i gemelli più pazzi sono i mitici Fred&George...ma quella é un'altra storia...) vi siamo mancate? (-_- Nd Tutti) E' inutile ke fate quelle facce skifate xké se siete qui a leggere ci deve pur essere un motivo...(doh! Nd Tutti) FREGATI!!! Cmq, bando alle ciance! Buona lettura...ci vediamo alla fine del capitolo x le anticipazioni...

Lelli91 & Freddy90

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La mano di Ele ricadde a peso morto, a prova inconfutabile che fosse di nuovo tornata nel suo stato di incoscienza. Ray si guardò intorno, magari sperando di scorgere qualcuno pronto ad aiutarlo…ma lui ed Ele erano gli unici in tutto l’edificio. Si voltò verso la sua amica fissando il suo viso ricoperto di graffi e tumefazioni, i capelli scarmigliati ed in disordine. Era incredibile come potesse essere carina anche in quello stato…
Ray: cavolo, Ray! Cosa diavolo vai a pensare?! E ora che faccio…
Fissò ancora una volta l’amica per poi alzarsi in piedi e caricarsela sulle spalle. (è pazzo! Peserà si e no un quintale! Nd Freddy) (grazie >_< Nd Lelli_tremendamente_offesa) (Dai…lo sai ke scherzavo…infondo lo sanno tutti che una persona priva di conoscenza è molto più pesante da trasportare…Nd Freddy)
Ray: resisti Ele!
Corse a lungo, attraverso le vie di Tokyo diretto a tutta velocità verso il pronto soccorso. Quando giunse a destinazione, subito alcuni infermieri si precipitarono da lui prendendo Ele e sistemandola su una barella. Dopo aver risposto alle domande di un medico, Ray decise di chiamare i compagni.

***




Seduti sulle sedie della sala d’aspetto di quel piccolo ospedale, alcuni ragazzi fissavano vuoti il pavimento, senza in realtà vederlo. Una di loro piangeva a dirotto, senza alcun ritegno, appoggiata alla spalla di un suo coetaneo dai bizzarri capelli blu-argentei. Ad un tratto la luce rossa che segnalava le emergenze in corso si spense e dalla piccola cameretta del pronto soccorso venne fuori una barella sulla quale era deposta una ragazzina piena di bende. Subito Ray scattò in piedi e si precipitò alla lettiga, seguito a ruota da Fede, ancora intenta a piangere, e dal resto dei compagni. Ma prima che potessero avvicinarsi di solo qualche passo alla portantina, i ragazzi vennero fermati da una dottoressa dal grande camice blu notte: la caporeparto.
Fede: Dottoressa! Come sta mia sorella?
Dott.ssa: è una ragazza forte ed anche molto fortunata, qualcuno lassù l’assiste…ma…non ha ancora ripreso conoscenza…
Ray: senta…possiamo vederla?
Dott.ssa: si, ma solo qualche minuto…
I ragazzi si avviarono verso la stanza dove era stata portata la loro amica. Ray fece per seguirli quando si sentì afferrare per un braccio…
Dott.ssa: senti, ragazzo…sei stato tu a portarla qui, vero?
Ray: si, perché?
Dott.ssa: conosci bene quella ragazza? Le vuoi bene?
Ray: si, certo! Ma perché…
Dott.ssa: però non siete parenti…
Ray: si, ma continuo a non…
Dott.ssa: ascolta, nella stanza della tua amica c’è un letto in più…ora, so che una persona che non è una parente del malato ed è per giunta minorenne non potrebbe restare a fare il turno di notte, ma da quanto hai detto questa Elena non ha parenti nelle vicinanze, se non la sorella che a quanto pare è molto scossa…quindi, se tu te la senti, dovresti rimanere tu a farle compagnia…
Ray: ……ma…ma certo…nessun problema…
Fece per andarsene, ma…
Dott.ssa: aspetta!
Ray: si?
Dott.ssa: cerca di parlarle, intesi? Ho detto che andava tutto bene solo perché c’era sua sorella ma se non si risveglia dal coma…
Ray: cco-coma?! (cco-coma? E da quando sono in coma?! Nd Ele)
Dott.ssa: …ci potrebbero essere delle complicazioni…ora vai…
Ray: s-si
Un po’ scoraggiato, il bel cinese raggiunse i suoi compagni nella stanza di Ele. Quando entrò, dopo essersi richiuso la porta alle spalle, la prima cosa che notò fu il fragile corpicino pieno di graffi e bende della sua amica che giaceva su di un lettino dalle lenzuola candide, profondamente addormentata ma con un’espressione serena. Poi l’attenzione di Ray fu richiamata da un flebile singulto proveniente dalla sua sinistra; si voltò in direzione di quel suono appena udibile e scorse i suoi amici intenti a fissare in silenzio il corpo dell’amica. Come era prevedibile, Fede era ancora intenta a piangere sulla spalla di Kai.
Fede: …come ha potuto…come ha potuto…
Ray si avvicinò a lei mettendole una mano sulla spalla.
Ray: …su Fede…non ci pensare…
Fede: E NO CARO! IO CI PENSO E COME! ANZI, LO SAI CHE TI DICO?! YURI NON LA PASSERÁ LISCIA, ME LA DEVE PAGARE PER AVER SOLO SFIORATO LA MIA SORELLINA! LO CAPISCI CHE SE AVESSI PERSO PURE LEI SAREI RIMASTA SOLA AL MONDO O NO?!
Ray: adesso calmati…non serve a nulla fare così…e comunque, cosa avresti intenzione di fare con Yuri?
Fede: …gliela farò pagare…giuro che la pagherà…
La brunetta estrasse dalla tasca un bey blade color blu notte e se lo strinse forte al petto.
Takao: non avrai mica intenzione di batterlo a bey?
Fede: si, perché?! Hai forse qualcosa in contrario?
Max: ma tu sei completamente uscita di senno!
Takao: Yuri è un avversario insidioso già per molti blader a livello agonistico! Non riuscirai mai a batterlo!
Fede: questo è ancora tutto da vedere e comunque è inutile che sprechi il tuo tempo cercando di disilludermi, tanto ormai ho preso la mia decisione…
Takao: ma…
Max: tu non…
Kai: e lasciatela in pace! Non avete capito che non serve a nulla cercale di convincerla? (un grande! Nd Fede)
Quella discussione carica di tensione fu smorzata dall’arrivo improvviso della caporeparto.
Dott.ssa: ragazzi, sono le 9,00…l’orario delle visite è terminato…
Fede: ma…non posso rimanere con lei, dottoressa? La prego…
La caporeparto scoccò a Ray un’occhiata molto eloquente che il cinesino colse, anche se con sgomento.
Ray: em…Fede?
Fede: si?! Cosa vuoi, Ray?!
Ray: em…io e la…caporeparto prima abbiamo avuto un piccolo…em…colloquio e lei mi ha chiesto di…di…
Fede: di?!
Ray: …di…si, insomma…di rimanere con Ele questa notte…
Fede sgranò leggermente gli occhi stringendo convulsamente i palmi delle mani per poi fissare ad intermittenza Ray e la caporeparto.
Fede: cosa? Cioè…io…no…non è possibile…voi…lei…non può…non è giusto…
Dott.ssa: ascoltami, Federica, al momento sei troppo scossa…e tua sorella ha bisogno di cure…per questo ho chiesto a Ray…mi sembrava la persona più adatta al momento…
Fede: ma…sì…no…insomma…io sono sua sorella!
Dott.ssa: appunto per questo…fallo anche per il bene di tua sorella…
Fede abbassò lo sguardo, sconfortata. Ray le si avvicinò poggiandole una mano sulla spalla.
Ray: ascoltami Fede…ora tu vai a casa…ti riposi…magari Kai ti fa pure compagnia…
Il cinese fissò il suo compagno russo in modo penetrante.
Ray: …e cerchi di rilassarti…sta tranquilla…tua sorella è in buone mani…
Fede: lo so…però voi penserete che io sia una…una…squilibrata che perde la testa per un non nulla…
Ray: ma quale squilibrata! La tua reazione è più che normale…tutti noi staremmo così nella tua situazione…quindi non ti preoccupare…va bene?
Fede: ok…grazie Ray…
Kai si avvicinò ai due prendendo Fede per mano.
Kai: su Fede…andiamo a casa…
Detto questo, Kai e Fede, seguiti dal resto del gruppo, lasciarono la camera.
Ray si voltò, fissando tristemente il corpo esanime della sua amica. “Devi parlarle…” gli aveva detto la caporeparto, ma cosa avrebbe dovuto dirgli?
Soprappensiero, il cinese si sedette sul letto accanto a quello di Ele, senza smettere mai di fissare la sua figura longilinea. Prese un bel respiro.
Ray: ciao Ele……Dio, mi sento incredibilmente stupido…comunque…come stai? Che domanda scema, come può stare una che è appena stata picchiata ed è in coma? Ad ogni modo…sicuramente sai perché ti trovi qui, distesa su quel letto, vero? Ricordi? Yuri ti ha picchiata dopo che lo avete battuto a pallavolo…credo proprio che non gli sia andato giù il fatto di aver perso…ma indovina un po’ chi è stato a trovarti…proprio io! Ray Anayami in persona! A proposito, sai a cosa pensavo quando ti avevo tra le braccia? Non lo immagini nemmeno, vero? Ti sembrerà incredibilmente stupido ma pensavo a quanto fossi bella anche in quello stato…patetico vero? Ed intanto per colpa di un pazzo russo…non che abbia qualcosa contro i russi, figurati…pensa se mi sentisse Kai…abbiamo rovinato un altrimenti bellissimo sabato sera…ma in ogni caso…domani è domenica…hai circa 24 ore per svegliarti…così…magari lunedì si va tutti a scuola come se non fosse successo nulla…eh? Certo…come se la dottoressa ti lasciasse andare…… Sai, te ne sei…andata…da poche ore…e già si sente la tua assenza…Fede piange in continuazione da quando l’ha saputo…le manchi davvero tanto…a tutti noi manchi…
Ray si alzò avvicinandosi al letto di Ele.
Ray: …torna presto…mi raccomando…eh?
Il cinese appoggiò delicatamente le labbra rosate sulla fronte dell’amica per poi sussurrare un “buonanotte”; dopo di ché si tese sul suo letto continuando a fissare dolcemente il profilo dell’amica. A poco a poco le palpebre si fecero pesanti, mentre lentamente il giovane blader si lasciava andare tra le braccia di Morfeo, cullato da quella sua ultima, angelica visione.


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Siamo sadike...abbiamo deciso di interrompere il capitolo a metà e di nn fare svegliare Ele x farvi pensare un po' e fare pinnare Ray...Allora? Ke ve ne pare? Fateci sapere cosa ne pensate...e ci scusiamo con tutte le fan e i fan di Yuri rinnovando le nostre rassicurazioni sul fatto ke qst situazione é solo momentanea (si fa x dire...) e ke in verità Yu (assieme a me e a...Nd Freddy) (zitta! Non puoi anticipare un pezzo di storia!!! Nd Lelli) ha un ruolo kiave nella trama dell'intera fiction...kiediamo solo un po' di pazienza e capirete tutto...ok? Ed ora, prima di lasciarci, le anticipazioni x il prossimo capitolo! Nel prossimo capitolo succederanno tantissime cose...Ray riuscirà a fare svegliare Ele a furia di parlarle e finalmente (salvo sbalzi di umore ed improvvisi colpi di testa delle autrici, cose ke avvengono molto di frequente) tra quei due dovrebbe succedere qualcosa...poi, a scuola sempre qst due litigheranno a causa di Mao...Fede affronterà Yuri a bey (ovviamente nn vi diciamo ki vince) e subito dopo anke lei litigherà con Kai a causa di un nuovo personaggio femminile sul quale al momento nn diciamo di più e...crediamo basti così...Ringraziamo tutti coloro ke commentano, ke commenteranno o ke molto più semplicemente leggono! Grazie!

Ele&Fede (Lelli91 & Freddy90)

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Capitolo 4
*** Chapter four = Love and equivocals: The Wake Up ***


Ni-hao! Siamo sempre noi le vostre gemelline preferite ke ritornano più agguerrite ke mai! godetevi il chappy! Ci vediamo alla fine!





Il flebili bagliori dell’alba si insinuarono tra le bianche tendine di quella camera d’ospedale infastidendo non poco il blader cinese che, inutilmente, aveva cercato tutta la notte di prendere sonno. Infatti, dopo un primo momento di relativa calma, la mente di Ray era stata turbata da ripetute visioni ed immagini della povera Ele che gli chiedeva aiuto tendendogli le esili, tumefatte e contuse braccia. Il giovane voltò le spalle alla finestra dirigendo il suo sguardo verso l’amica che ‘dormiva’ ancora beatamente nella stessa posizione che aveva la sera precedente. Come una breve, velocissima sequenza, la sua mente fu percorsa dai repentini avvenimenti della sera precedente, dal ritrovo di un’Ele morente nel mezzo del campo di pallavolo alle ultime parole sussurratigli all’orecchio prima di addormentarsi, come uno spettatore esterno di un film in bianco e nero…d’altri tempi…sorrise impercettibilmente per poi alzarsi quasi controvoglia ed uscire a prendere un caffè. Quando, cinque minuti dopo, tornò in camera si sedette sul letto di fronte all’amica sorseggiando quell’amara bevanda nera e liquida mentre la stessa frase gli martellava la testa… “parlale…” diceva la vocina “se non si sveglia in fretta dal coma le cose potrebbero complicarsi…”. Ray fissò deciso il profilo di Ele ricordandosi della fiducia che Fede aveva riposto in lui…
Ray: buongiorno Ele! Dormito bene? Beh…io per niente…non credevo di essere un tipo così impressionabile…la vista di te, ieri sera, in quelle condizioni, mi ha scombussolato non poco………sei una ragazza incredibile…in pochi giorni sei entrata nella mia vita e già mi rendo conto di non riuscire più a fare a meno di te…immagina il mio tuffo al cuore scoprendo quanto fossero critiche le tue condizioni…non lo fare mai più, hai capito?! Di questo passo morirò d’infarto…
Il cinese fece una pausa soppesando bene le parole da dire, prese un lungo respiro e poi continuò con voce più grave ma calda.
Ray: …è incredibile l’effetto che mi fai…dal primo momento che ti ho vista ho capito che tu eri speciale, diversa dalle altre ragazze sempre intente a parlare di fidanzati, a truccarsi pesantemente e a vestirsi all’ultima moda anche a costo di apparire ridicole…tu sei…semplice…semplicemente te stessa…non ti fai troppi scrupoli su ciò che gli altri potrebbero pensare di te, sempre sorridente anche quando c’è poco da sorridere, sempre pronta ad aiutare ed a confortare tutti…come si farebbe a vivere senza di te, me lo spieghi? E comunque…io non voglio perdere una persona per me così importante…non smetterò mai di ripetertelo…perché io…
L’ultima frase di Ray fu interrotta a metà dall’improvvisa entrata di Fede e Kai.
Fede: ciao Ray! Allora…come va?
Ray: a me tutto bene…Ele…beh, lei dorme ancora…
Fede: capisco…comunque, ti va se restiamo qui a farti compagnia?
Ray: certo!

***


Quella sera, verso le otto, Fede e Kai decisero finalmente di tornare a casa. Dopotutto, l’indomani ci sarebbe stata la scuola con le fatidiche interrogazioni del lunedì mattina…e comunque, insieme ad Ele c’era sempre Ray…
Fede: ciao Ray e grazie…grazie veramente di tutto…
Ray: e di che! Non dirlo neanche per scherzo…
Kai: ciao Ray…ci vediamo…
Ray: salutatemi tutti…anche da parte di Ele…
Fede sorrise quasi con dolce sottomissione.
Fede: lo farò…a presto Ray…
E detto questo, Fede e Kai lasciarono la piccola cameretta d’ospedale. Ray si girò sorridendo verso il lettino di Ele.
Ray: hai visto, Ele? Fede oggi non ha versato neanche una lacrima…è una ragazza forte…e molto coraggiosa…penso che abbia riposto tutta la sua fede e speranza a chi sta qualche gradino sopra di noi, offrendo in cambio per la tua guarigione l’immenso dolore che le cresce dentro…ti vuole un bene dell’anima…questo non è un segreto per nessuno…
Sorrise ancora mentre pian piano si adagiava sul suo letto senza smettere di fissare l’amica.
Ray: ma comunque…di cosa stavamo parlando stamattina…?
Incredibilmente, le labbra di Ele si mossero quasi impercettibilmente per formare un breve, dolce sorriso e poi dischiudersi, per permettere ad un’Ele apparentemente incosciente di parlare.
Ele: …non so…dimmelo tu…
Sotto lo sguardo attonito e shockato di Ray, Ele aprì gli occhi rivelando per l’ennesima volta le sue iridi color acqua marina dal cinese tremendamente amate e si mise lentamente a sedere voltandosi quasi con fare divertito verso il suo interlocutore, che non smetteva di fissarla sbalordito.
Ray: ma tu…tu non…
Ele: ehi Ray! Sembra che hai visto un fantasma! Sono sempre io, Ele! Non ricordi?
Ray: tu…Fede! Kai! Dottores…
Ray non poté mai finire di chiamare ‘aiuto’ (a modo suo) perché Ele si era alzata dal letto e gli si era praticamente seduta sulle gambe, petto contro petto, tappandogli la bocca con una mano.
Ele: sssh! Così rovini tutto! Non preoccuparti, c’è ancora tempo per avvertire gli altri…non corro più il rischio di cadere nuovamente in coma…
Lentamente gli tolse via la mano, restando tuttavia nella sua posizione originaria. Ray deglutì lentamente, rosso come un peperone per l’imbarazzo…non ce l’avrebbe fatta a reggere ancora per molto…
Ray: da…da quanto sei sveglia…?
Ele: da stamattina…credo…
Le gote di Ray già parzialmente colorite si tinsero letteralmente di bordeaux al pensiero di quella mattina…si era praticamente dichiarato… Ele si accorse dell’enorme imbarazzo del cinese e decise di riprendere a parlare.
Ele: che c’è? Ti è caduta la lingua?
Ray: io…em…veramente…
Ele sorrise nel vedere il compagno così impacciato, poi, per metterlo un po’ a suo agio, si tolse da quella ‘compromettente’ posizione sedendosi accanto a lui e fissando il soffitto.
Ele: sai…non mi sono…svegliata subito perché ci tenevo tantissimo a stare un po’ da sola con te…prima che gli altri sapessero che mi ero svegliata…
Ray: e…perché…volevi…stare sola con…me…?
Ele rise…riempiendo la piccola stanza asettica con la sua risata cristallina.
Ele: sai…mi hanno fatto molto piacere quelle cose che mi hai detto stamattina…
Si voltò per poter fissare negli occhi il bel cinese.
Ele: sono molto felice che tu mi consideri speciale…diversa in un certo senso dalle tipiche adolescenti della mia età…
Ray: Ele…io…
Ele: comunque, anche tu per me sei speciale…importantissimo, per non dire quasi fondamentale…direi insostituibile…
I due rimasero a fissarsi per qualche secondo.
Ele: …beh…insomma…volevo dirti che io…
Ray: …Ele… Mentre si parlavano scambiandosi loquaci frasi a metà i due si avvicinavano sempre più l’uno all’altra socchiudendo le palpebre…le loro labbra potevano quasi sfiorarsi, i loro respiri erano ormai fusi in un unico fiato…prima di chiudere definitivamente gli occhi ed abbandonarsi a quel dolce contatto Ray sussurrò poche parole.
Ray: sshhh…non dire nulla…
Erano sempre più vicini…sempre più vicini…
‘TOC TOC’ senza aspettare la risposta dei due ‘inquilini’ la porta si aprì di scatto mentre Ele e Ray si allontanavano l’uno dall’altra, imbarazzatissimi. La caporeparto, che era venuta per un controllo alla sua paziente, rimase sulla porta a fissare esterrefatta colei che, teoricamente, doveva essere ancora in uno stato di incoscienza.
Dott.ssa: …si…signorina Hoshino! Che cosa ci fa in piedi?
Ele cercò di assumere un’aria dignitosa, rizzando per bene la schiena come era solita fare.
Ele: mi pare evidente, mi sono svegliata!
La caporeparto digrignò i denti facendo fremere le labbra divenute sottilissime fissando irata la sua ‘paziente’.
Dott.ssa: lei…lei non si rende conto della gravità delle sue condizioni! Lei si è appena risvegliata da uno stato di come critico dopo essere stata picchiata molto violentemente!
Ele: beh…come vede sto benissimo!
Dott.ssa: insomma! Questo è un ospedale, non un albergo! Siete solo un’incosciente! In quanto a voi, Anayami, le avevo dato la mia fiducia, ma a quanto pare non ne eravate all’altezza…vi ho sopravvalutato…
Ele: uffa quante storie! E poi, ci terrei a precisare che Ray voleva chiamarvi ma sono stata io ad insistere di non farlo…e comunque…mi sono appena svegliata…
La caporeparto fissò Ele sottecchi per qualche istante e poi le si avvicinò, cominciando a tastarle varie parti del corpo.
Dott.ssa: non c’è che dire…vi siete ripresa benissimo…comunque dopo qualche giorno di cautela potrete uscire…
Ele: assolutamente no! Io domani andrò a scuola!
Dott.ssa: ma…
Ele: per favore…la prego…
Ele fissò la caporeparto esattamente come avrebbe fatto un bambino per impietosire la mamma e convincerla a comprargli un pacco di caramelle. I suoi grandi occhioni verdi erano spalancati e tanto speranzosi che Ray per primo ammise quanto fosse impossibile dire di non a quel tipino tutto pepe.
Dott.ssa: …um…e va bene…ma io vi avevo avvertita!
Ele: si!!!
Dott.ssa: mi raccomando, però, prenda sempre le medicine che le prescriverò per almeno 15 giorni e poi torni per un check up…
E detto questo la dottoressa uscì dalla stanzetta. Ray si alzò, sorridendo.
Ray: perfetto, io esco fuori così tu hai il tempo di cambiarti, i vestiti sono in quello zaino sull’angolo…io esco fuori…e avverto Fede…
Ele stava per ribattere con stampata in faccia l’espressione di una bimba che vuole fare i capricci, ma Ray fu più veloce: le si avvicinò stampandole un bel bacio sulla guancia per poi sorriderle ed uscire in fretta dalla stanza, lasciandola da sola a fissare allibita la porta della camera mentre si portava una mano sulla guancia.


Fede: ELE!!!! Dio mio mi hai fatta stare tanta in pena!!! Sono stati i due giorni più tremendi della mia intera esistenza!!! Non farlo mai più, hai capito?!?
Ele: em…va bene Fede…però…adesso…potresti lasciarmi andare? Mi stai soffocando…
Fede lasciò andare la sorella, permettendole così di riprendere fiato, e la guardò vagamente imbarazzata. Subito dopo la chiamata di Ray era accorsa in ospedale assieme a Kai (che in quei due giorni era diventato praticamente la sua ombra…) e si era catapultata dalla sorella saltandole letteralmente addosso.
Ray: beh…che ne direste di andare? Ne ho abbastanza di vedere tutto questo bianco così piatto…
Fede: si, esatto…torniamo a casa…ti preparo una bella cenetta sorellina, va bene?
Ele: che cos’è tutta questa gentilezza? Guarda che non sono mica una malata grave!
I quattro fecero ritorno allora alla ormai nota villa Hoshino. Sulla porta di casa…
Ray: beh, noi torniamo a casa…vi lasciamo sole solette…in famiglia…
Kai: chissà quante cose avrete da raccontarvi…
A quelle parole, Ele e Ray divennero stranamente paonazzi. Kai intuì cosa potesse essere caduto e lo stesso fu per Fede che scoccò un’occhiata eloquente alla sorella come per dirle: “a casa mi racconti tutto…” dopo di che i due giovani componenti dei Blade Breakers convennero che fosse meglio togliere il disturbo e tornarono a casa.

***


La mattina seguente, nell’istituto comprensivo di Tokyo, tutti coloro che erano al corrente di ciò che era successo il sabato precedente accolsero Ele come una vera e propria eroina. Le ore trascorsero lente, tra una verifica ed una interrogazione, fino a quando non suonò la tanto sospirata campanella della ricreazione. Piovigginava, quindi tutti concordarono che fosse meglio rimanere in classe.
Kai: sei ancora decisa a sfidare Yuri?
Fede: si, e non tentare di fermarmi…
Kai: non era nelle mie intenzioni! Tanto so perfettamente che sarebbe tutto fiato sprecato…
Il russo trasse un lungo sospiro per poi riprendere.
Kai: comunque ci terrei a dirti due parole riguardo a Yuri: il suo è uno dei bey blade più potenti del mondo…pensa che è riuscito a mettere le strette persino Takao portandolo in una posizione molto critica, tutt’altro che favorevole…beh…e poi…
Il russo si bloccò di colpo. Ma cosa stava andando a pensare?! Fede non conosceva i Bit Beast! Come poteva metterla in guardia?
Fede: e poi?!
Kai: niente…comunque volevo solo dirti che, in caso di difficoltà, io sarò sempre lì pronto ad aiutarti…
Fede: spero che non ce ne sia di bisogno…comunque grazie…
Qualche banco più in là Ele sonnecchiava completamente appoggiata alla spalla di Ray.
Ele: Ray…ho voglia di andare a letto…
Ray: che c’è piccola? Come mai hai tutto questo sonno?
Ele: stanotte non ho dormito un gran ché…ho fatto una marea di incubi su Yuri che mi picchiava…
Ray sorrise impercettibilmente circondando il fianco di Ele con un braccio.
Ray: su…non ci pensare…
Si voltò leggermente verso di lei e la baciò sulla fronte. I due socchiusero leggermente gli occhi abbandonandosi a quelle piacevoli e dolci sensazioni quando una vocina molto acuta li riportò bruscamente alla realtà.
Mao: ciao Ray!!! Che fai di bello?
Ray si staccò immediatamente da Ele fissando la sua interlocutrice quasi spaventato.
Ray: ciao Mao! Oh…beh…non stiamo facendo nulla di particolarmente speciale…
Ele smise di sorridere a quelle parole. Quindi lei non era nulla di particolarmente speciale…
Mao: si…niente di speciale, eh? E allora com’è che stavate lì tutti abbracciati come un’amorevole coppietta? Non è che vi siete fidanzati?
Ray: no, stupidina! Cosa vai a pensare?! Io ed Ele siamo solo due semplicissimi amici…
Ele stava per scoppiare a piangere…se lo sentiva! Allora era solo una semplicissima amica per lui…per tutto quel tempo si era illusa che ci potesse essere qualcosa di più…lui l’aveva illusa!
Mao: vabbé…se lo dici tu…di te mi fido!
La cinese fece un grande sorriso a trentadue denti e se ne andò via. Allora Ray si voltò verso di Ele, che lo fissava arrabbiatissima.
Ele: potevi benissimo dirlo prima che mi consideri solo una tua semplicissima amica! Che per te non sono nulla di particolarmente speciale! Che c’è?! Ti vergogni di me?! Pensi che gli altri ti prendano in giro a causa mia?! Dopotutto i veri amici si riconoscono da questo, no?!
Ray: Ele ma cosa…?
Ele: è inutile che con me fai il finto tonto…
Ray: lasciami almeno spiegare…
Ma quale spiegare! In quel momento suonò la campanella e, veloce come un fulmine, il professore di storia si fiondò in classe con in faccia stampata un’espressione che non prometteva nulla di buono…
Prof: buongiorno ragazzi…vediamo un po’ chi posso interrogare oggi…

***


DRIIIIIN!
Ora più che mai tempestiva e salvatrice suonò la campanella che annunciava la fine delle lezioni. Ele si alzò di scatto come mossa da una molla invisibile.
Ray: Ele io…
Quelle parole furono sussurrate al vento dato che la pseudo giapponese si era precipitata fuori dalla classe senza degnare il compagno di una minima attenzione.
Kai: allora, Fede, sei pronta?
Fede: prontissima!
I due uscirono fuori dalla classe e s’incamminarono verso il cortile squadrando tutti con fare indagatorio…alla ricerca di qualcuno…eppure, evidentemente, fu qualcuno a trovare loro per prima. Ben presto molti loro amici che avevano saputo della sfida tra Fede e Yuri si erano loro avvicinati per non perdersi nulla. Così erano già in otto: Kai e Fede in testa seguiti da dietro rispettivamente da Ray ed Ele; Takao, Max, Caty e Franny chiudevano il corteo. Girovagarono ancora un po’ fino a quando Fede non lo vide: Yuri passeggiava svogliatamente assieme ai suoi compagni di squadra. Ovviamente era lui a tenere banco mentre gli altri ridevano ad ogni sua battuta. L’italiana si fermò e così fece il resto del corteo.
Fede: fermo dove sei, Yuri Ivanov!
Yuri si bloccò di colpo voltandosi lentamente. Inutile cercare di immaginare quale fu il suo stupore ritrovandosi di fronte l’italiana.
Yuri: ah, ma guarda chi c’è! La bimba italiana accompagnata da tutto il suo gruppo di amichetti pivellini…che vuoi?!
Fede lo fissò intensamente tirando fuori un bey blade color blu notte e mostrandolo al moscovita.
Fede: voglio una sfida a bey blade!
I 4 componenti dei Demolition Boys la fissarono allibiti, poi Yuri scoppiò a ridere e i suoi compagni lo imitarono.
Yuri: tu batterti a bey blade con me? Ma tu sei uscita di senno! E perché vuoi che ti umili qui davanti a tutti?
Fede: bravo…ridi ora perché tanto poi non ci troverai più nulla da ridere! Io e il mio Master Dranzer ti daremo del filo da torcere!
Yuri sbuffò sarcastico.
Yuri: bah! Io non ho voglia di perdere tempo battendomi contro una pivellina e per giunta senza una valida posta in gioco…mettiti in testa, bimba, che Yuri Ivanov non si spreca a combattere senza un motivo…
Detto questo il moscovita diede le spalle al resto del gruppo e stava per andarsene quando fu richiamato ancora una volta da Fede.
Fede: e vuoi pure una motivazione valida!
Yuri si voltò nuovamente per fissare meglio Fede, che adesso era rossa dalla rabbia.
Fede: tu hai picchiato mia sorella! L’hai attaccata con violenza soltanto perché tu non eri riuscita a batterla! Ele è rimasta in coma per più di 24 ore! (em…veramente no…comunque…Nd Ele) Sarebbe anche potuta morire!
Yuri sorrise sornione.
Yuri: ma se sta benissimo! Anzi, avrei dovuto dargliele più forte! Smettete di scocciarmi con queste stupide storie…non ho tempo da perdere io…
Si voltò nuovamente, ma anche stavolta fu Fede a richiamarlo.
Fede: tu! Brutto, vile, viscido, verme, schifoso e arrogante che non sei altro! Con quale coraggio hai ancora la forza per guardare le persone in faccia?! Non meriti nemmeno di essere definito vero blader! (hai dimenticato strisciante…Nd Ele)
Yuri si voltò per fissare Fede negli occhi, verde di rabbia.
Yuri: d’accordo stupida ragazzina…l’hai voluto tu…t’insegno io a mostrarmi il rispetto che merito…io, Yuri Ivanov, capitano dei Demolition Boys!
Furente estrasse dalla tasca bey e caricatore mettendosi in posizione. Fede lo imitò.
Fede: perfetto…non chiedevo di meglio…
Yuri e Fede lanciarono i bey.
Yuri: Wolborg!
Fede: Vai! Attacca!
Le due trottole partirono subito all’attacco provocando una serie di scintille. Ben presto il bey di Fede fu scagliato in aria dall’avversario.
Yuri: ma guarda! Non riesci nemmeno a restare a terra! È fin troppo facile!
Fede: credi già di aver vinto? Il mio bey è ancora in gioco!
Incredibilmente Master Dranzer tornò di nuovo a terra, continuando a roteare, e si scagliò furioso verso il bey avversario, senza dargli tregua.
Yuri: basta ragazzina, mi hai stufato!
Takao: ahia…
Max: ora so’ cavoli amari…
Yuri: vai Wolborg!!!
Dal Bit Chip del bey di Yuri venne fuori il famigerato Lupo dei ghiacci…per Fede ormai era la fine…eppure, inspiegabilmente, l’italiana sfoggiava un ampio sorriso tra il divertito e l’emozionato.
Fede: fantastico! Un bit Power! Era da tantissimo tempo che non combattevo contro qualcuno che ne possedesse uno!
Con questa frase Fede lasciò tutti a bocca aperta.
Takao: tu…tu riesci a vederli?!
Fede si voltò per fissarlo divertita.
Fede: perché, credevi di avere l’esclusiva?
Detto questo la giovane blader si voltò nuovamente verso il suo avversario che la fissava letteralmente allibito, incapace di muoversi o di fare qualsiasi altra cosa.
Fede: guarda e impara, Yuri…
Il Bit Chip si Master Dranzer prese a brillare.
Fede: vai! Fenix a te!
E finalmente lo videro. Lo Spirits di una possente fenice di fuoco dai riflessi ramati fissava il Bit Beast con aria quasi mistica, tanto bella quanto offensiva. Yuri era incapace di muoversi.
Fede: vai Fenix! Attacco rapace!
Una luce accecante invase il cortile ormai praticamente vuoto. Poi il bey di Yuri, fendendo l’aria, si schiantò contro un muro.
Boris: non ci posso credere…
Ele corse verso la sorella abbracciandola.
Ele: Fede! Hai vinto!
Fede la fissò tetra.
Fede: è stata solo fortuna…è dipeso tutto dal fatto che Yuri è stato colto alla sprovvista…quello è un blader da non sottovalutare…
Kai, che nel frattempo aveva recuperato l’uso degli arti, si avvicinò alle due gemelle.
Kai: em…Fede…
Ele: ok…io vado…
Ele sorrise ammiccante verso la sorella per poi lasciare i due da soli.
Kai: sei stata molto brava…non hai avuto bisogno di nessun aiuto…
Fede lo abbracciò stampandogli un grosso bacio sulla guancia.
Fede: ho avuto solo un pizzico di fortuna…comunque grazie…
Takao: sei stata fenomenale, Fede! Propongo di festeggiare! Ci vediamo tutti a casa tua fra un’ora…per te va bene?
Fede: em… ”maledetti impiccioni! Vabbé…tanto ormai…” …ok!
Max: perfetto! Allora ciao! A dopo!
Detto questo ognuno ritornò a casa propria. Rimasero solo Ele, Fede, Kai e Ray.
Fede: voi che avete intenzione di fare? Venite subito?
Ray: per me non ci sarebbe nessun problema…se non disturbo…
Si voltò speranzoso verso Ele, che però era voltata dall’altra parte.
Fede: e tu che fai, Kai?
Kai: em…io vengo subito…ho dimenticato una cosa in classe…
Fede: vuoi che ti aspettiamo?
Kai: no no…andate pure avanti…io vi raggiungo…
Fede: ok!
Detto questo i tre cominciarono ad incamminarsi verso casa. Dopo un po’, con immenso orrore, Fede si accorse di essere l’unica a fare conversazione.
Fede: che hai Ele?
Ele voltò il capo dall’altra parte.
Ele: oh...beh…nulla di particolarmente speciale…
Fede: “si! Come no! E io sono la regina madre! Chissà cosa è successo tra Ele e Ray…ho un’idea!” em…sentite ragazzi…io ho dimenticato una cosa in classe…torno indietro a prenderla…voi andate pure avanti da soli!
E detto questo sparì, più veloce di un fulmine. Ele e Ray continuarono a camminare respirando un silenzio carico di tensione. Non una parola…non un solo sguardo…camminando, camminando attraversarono una via stracolma di negozi e botteghe dalle mille insegne luminose. Ray si fermò di colpo.
Ray: Ele…ti devo parlare…
Anche Ele si fermò, rimanendo tuttavia di spalle.
Quando parlò la sua voce risultò particolarmente fredda ed atona.
Ele: io e te non abbiamo più nulla di cui discutere…
Detto questo riprese a camminare. Ray quasi stufo del carattere infantile della ragazza fece uno scatto afferrandola per un braccio e costringendola a voltarsi verso i lui. Ele, rossissima, si fissava i piedi.
Ray: oh si che ce l’abbiamo! Stammi bene a sentire…Mao è una mia amica da moltissimo tempo, ci conosciamo da quando siamo nati…lei per me è un po’ come una sorelline ma, evidentemente, io per lei sono qualcosa di più…insomma…lei mi ama…e io non posso farci niente…però le voglio troppo bene e non la voglio fare soffrire, capisci? Non è come pensi tu, io non mi vergogno assolutamente di te! Anzi, non sai quanto sono felice di avere al mio fianco una come te…griderei al mondo intero quanto TI AMO!
A quelle parole Ele alzò il capo e, scoppiando a piangere, si buttò tra le braccia della persona tanto amata baciandola teneramente sulle labbra e ricolmandola d’affetto. I due si staccarono qualche secondo, ed Ele sussurrò felice.
Ele: anche io ti amo, Ray…
E così i due ripresero a baciarsi, incuranti di tutto e tutti. Negligenza la loro? No, probabilmente solo troppa voglia di quell’amore che si era fatto tanto attendere…tuttavia furono visti…e per di più dall’ultima persona al mondo che li avrebbe dovuti vedere…

***


Fede: “uffa…e adesso che faccio? Io in realtà non avevo dimenticato nulla! Vabbé…tanto vale che mi metto a cercare Kai…(*_*)”
Proprio in quel momento il russo uscì dal portone della scuola, lo zaino in spalla e la testa china; Fede fece per chiamarlo, ma evidentemente qualcuno fu più veloce…
Voce: KAI!!!
Il russo si voltò di scatto cercando di capire chi fosse stato a chiamarlo. Una ragazza lo fissava sorridente. Era alta più o meno quanto vuoi (forse per via delle scarpe alte) aveva un bel fisico proporzionato ed era molto carina. Aveva degli occhi color nocciola stranamente famigliari, dei bizzarri capelli scuri sfumati di viola che portava raccolti in un’altissima coda di cavallo e due ciuffi ricciolini che le scendevano giù davanti agli occhi. Indossava, se così la si poteva definire, la divisa di Kai versione femminile, con una gonna tutta pieghe e tasche al posto dei soliti pantaloni e degli stivali col tacco color nero lucido. Era fatta bene, non c’era che dire… alla vista della ragazza, Kai spalancò gli occhi per la sorpresa e sorrise, per una delle sue rarissime volte.
Kai: KAREN!!!
I due si misero a correre l’uno verso l’altra abbracciandosi strettissimi.
Karen: Kai…mi sei mancato tantissimo in questi mesi…
Kai: anche tu…non vedevo l’ora di riabbracciarti…
Si scostò un po’ da lei per poterla osservare meglio.
Kai: copiona! Guarda come ti sei conciata!
Karen: bello, vero? Adesso è impossibile non accorgersi che noi due…
Basta…Fede aveva sentito già abbastanza…piangendo per un amore deluso e ferito, la nippo-italiana si voltò ritornando sui propri passi. Karen allora la notò.
Karen: scusa, Kai, quella è una tua amica?
Kai allora si voltò comprendendo cosa avesse combinato.
Kai: oh, no! Fede!
Fede correva più veloce che poteva, ma Kai, inevitabilmente più atletico e scattante, fu più veloce e la raggiunse. Cercò di afferrarla per un braccio ma lei lo respinse con una manata.
Kai: Fede…
Fede: VATTENE VIA! NON TI VOGLIO PIÙ VEDERE!!!
E detto questo scappò via, prima di pentirsene…doveva dimenticarlo…ma si può dimenticare un amore? Kai rimase a fissarla, afflitto. Intanto Karen l’aveva raggiunto.
Karen: Kai! Cosa è successo?! Chi era quella?! Ho paura di aver combinato un grosso guaio…
Kai: non preoccuparti…ora però devo andare, te lo spiego dopo…mi ha fatto un enorme piacere vederti…
Le scoccò un breve bacio sulla guancia per poi cominciare a correre alla volta di casa Hoshino.





Bene! Ma quanto siamo sadike! Per ora la skeda di Karen nn la mettiamo sennò si rovina l'effetto sorpresa...ecco le anticipazioni del prossimo chappy: si scoprirà ki é veramente Karen, dopo molte turbolenze Fede e Kai faranno la pace, entrerà in scena un altro personaggio (ke poi, anke se si capirà molto dopo, sarà il personaggio kiave dell'intera fic) e poi ci sarà una sorpresa finale...e ké sorpresa! Beh, per oggi noi abbiamo finito! Vi lasciamo solo con qst: W L'ISPIRAZIONE!!!!! COMMENTI PLEASE!!!!

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Capitolo 5
*** Chapter five = Loves and equivocals 2: meetings ***


Ciao! Siamo sempre noi, le mitike gemelline Ele & Fede felicemente euforike x il primo compleanno di Master Girls! Per ki nn lo sapesse, infatti, giorno 7/01 qst fan fic ha compiuto 1 anno dal concepimento primordiale e dalla stesura della primissima bozza delle prime pagine...quindi! TANTI AUGURI MASTER GIRLS! Cmq, x oggi visto ke Lelli va di fretta nn scriveremo alcun commento ma semplicemente le descrizioni dei nuovi personaggi ke verranno introdotti in qst 5° capitolo... vi auguriamo una buona lettura! Grazie a tutti coloro ke leggono e ke ci seguono!

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La porta di casa si aprì per poi sbattersi furiosamente dopo qualche manciata di secondi. Ele e Ray, in soggiorno, smisero di chiacchierare e tesero l’orecchio.
Ele: Fede…? Kai…? Siete voi…?
Fede: sono io e sono da sola…
Ray: …e Kai dov’é?
Fede: Non so dov’è e francamente non me ne frega più di tanto…
Ancora sulla soglia di casa, Fede si asciugò una lacrima ribelle per poi recarsi in soggiorno, dove vi trovò la sorella stesa sopra il divano e Ray che le sedeva vicino.
Ele: …Fede si può sapere cos’hai? È successo qualcosa?
Fede: potrei farti la stessa domanda…ti pare il modo questo di accogliere gli ospiti? Perché sei lì stesa sul divano?
Ele: non mi sentivo bene… dopo che io e Ray abbiamo ordinato il soggiorno ho avuto un calo di zuccheri così mi sono stesa…
Fede prese ad esaminare il suo orologio da polso.
Fede: e già… è quasi ora… ho capito…vado a prenderti la medicina…
Detto questo, l’italiana fece dietro front e, più veloce della luce, si dileguò in direzione del bagno per prendere la medicina della sorella e, soprattutto, per evitare altre domande inopportune. Ele e Ray ebbero appena il tempo di lanciarsi occhiate interrogative che qualcuno prese a suonare insistentemente il campanello.
Ele: arrivo… Arrivo!
L’italiana, seguita come un’ombra dal cinese, si diresse alla porta e l’aprì. Senza tanti convenevoli Kai s’introdusse in casa e, dopo un’occhiata in giro, si volse interrogativo verso i due ragazzi.
Kai: dov’è Fede?!
Ele: ciao ah…! Lo sai? In Italia si usa salutare…
Kai: ditemi dov’è!!!
Ray: è in bagno, seconda porta a sinistra…ma…ehi!
Troppo tardi, Kai era già sparito.
Ele: ma cosa avranno tutti oggi?!
Kai entrò in bagno con passo felpato senza produrre il minimo rumore; fortunatamente Fede era di spalle intenta a rovistare dentro uno sportelletto pieno di scatole e scatoline cosicché il russo poté posizionarsi proprio dietro di lei senza che se ne accorgesse. Dopo di ché prese un bel respiro e parlò.
Kai: …Fede, ti devo parlare…
L’italiana sobbalzò lievemente per la sorpresa…non immaginava di certo che Kai la seguisse fin lì…tuttavia decise di rimanere di spalle.
Fede: non vedi che sono impegnata?! Se non ti dispiace dovrei portare la medicina a mia sorella, quindi…
Fede afferrò con decisione una fra le tante scatoline bianche e si voltò, seria, verso di Kai. Lo sorpassò senza tanti preamboli e scomparve aldilà della porta del bagno.
Nel frattempo erano arrivati gli altri due componenti dei Blade Breakers, Takao e Max, che si erano uniti alla conversazione di Ele e Ray. Quando Fede fece il suo ingresso in soggiorno i due le fecero festa, ancora entusiasmati dalla sua schiacciante vittoria a spese di Yuri, ma lei non vi prestò molta attenzione. Si diresse direttamente dalla sorella mettendole fra le mani un bicchiere colmo di liquido biancastro. Ele la guardò storcendo il naso.
Ele: non pretenderai mica che IO beva questa robaccia!
Fede: smetti di fare tante storie! Bevila! Sei sempre la solita esagerata…(certo! Mica la bevi tu! Nd Ele)
Ele, riluttante, prese a sorseggiare. In quel momento Kai entrò nella stanza con un’espressione torva dipinta in faccia sedendosi in un angolino in disparte ed incrociando le braccia; contemporaneamente il campanello di casa riprese a suonare, e Fede andò ad aprire. Erano Franny e Caty. Ele smise di bere (ogni scusa è buona! Nd Ele) ed accolse le due amiche d’infanzia con un ampio sorriso.
Ele: Ragazze! Su, prego! Accomodatevi!
Franny restituì all’amica un sorriso raggiante, al settimo cielo per la felicità.
Franny: Ele…tieniti forte…guarda chi ti ho portato…?!
Detto questo, la biondina si spostò dalla porta lasciando intravedere ciò che nascondeva dietro la schiena. Sulla soglia di casa Hoshino comparve una bimba sugli otto anni, bionda e dai grandi occhioni azzurri, proprio come Franny; il suo aspetto ricordava molto quello di una bambola di porcellana. La bimba indossava uno scamiciato color verde acqua ed aveva i capelli, alti fin dietro le spalle, raccolti in due trecce. Vedendo la bambina, Ele, che era scattata in piedi, fece cadere per terra il bicchiere per la sorpresa, mandandolo in 1000 pezzi. (maledetta! Poi devo pulire io! Nd Fede)
Ele: NON CI POSSO CREDERE!!! MARTY!!!
Ele urlò talmente forte per la sorpresa che chiunque fosse passato in quel momento per la via di casa Hoshino l’avrebbe sentita forte e chiaro. Anche la bimba, comunque, non fu da meno.
Marty: ELE!!!
Marty si mise a correre saltando tra le braccia di Ele, che ruppe in un pianto di commozione.
Ele: piccola Marty…avevo ormai perso le speranze di poterti rivedere, un giorno…allora non mi hai dimenticata…?
Marty: no, Ele…non potrei mai! Adesso sei qui e nessuno potrà mai più dividerci! Mai!
Le due continuarono ad abbracciarsi strette mentre Caty e Franny (ed anche, Fede, senza farsene accorgere) asciugarono via una lacrima di commozione… sapevano quanto sia Ele che Marty avessero sofferto per la lunga lontananza… le due erano ancora teneramente abbracciate quando ad un tratto Takao si schiarì rumorosamente la gola per richiamare la loro attenzione. Ele si scostò leggermente dalla bambina guardandosi attorno e rendendosi conto solo in quel momento di avere puntati addosso gli occhi di tutta la sala.
Takao: em…ci potreste spiegare cosa…em…è successo?
Ele: em…sì…giusto…avete ragione…beh…ecco ragazzi, questa è Martina Himasaki, detta Marty, nonché la sorella di Franny… Marty loro sono Ray, Kai, Max e Takao e sono dei nostri compagni di classe…
Ray: …un momento…io già l’ho vista questa bimba…dov’è che l’ho vista…? Ah! Tu sei la bimba delle caramelle!
Marty: ^_^
E già! Marty era quella povera bimba malcapitata (malcapitata! Mi ha scroccato 2 yen! Nd Ray) che Takao e Max avevano involontariamente urtato il giorno della partita tra Master Girls e Demolition Boys.
Ele: come?! Vi conoscete?
Ray: lascia perdere…è una storia tanto lunga quanto assurda…
Max: sì…ma io non ho capito una cosa…insomma… perché tutte queste scene? Potrà al massimo essere una settimana che non vi vedete…
Ele: veramente a dicembre fanno 4 anni esatti…
Ray: cosa?! Quattro anni?!
Franny: se permetti glielo spiego io, Ele…
Ele: …ma certo!
Franny: vedete… parecchi anni fa i miei genitori litigarono fino a quando 4 anni fa ottennero il divorzio. Così io fui affidata a mia madre ed andai a vivere a Catania, sua città di origine, mentre Marty rimase qui a Tokyo con mio padre, originario del Giappone. Tuttavia, qualche mese fa, mia madre e il dottor Hoshino, entrambi geologi, si recarono sull’Etna per alcuni rilevamenti nel sottosuolo e furono sorpresi da un’eruzione vulcanica…beh…sono morti… quindi siamo stati costretti a tornare in Giappone… ed a ricongiungerci con quanto resta delle nostre famiglie…
Molti tacquero, non sapendo se essere felici o meno dopo quel breve resoconto, quindi Fede decise di toglierli dall’imbarazzo.
Fede: em…che dite? Vi porto qualcosa da mangiare?
Takao: si…ho una fame… (ma SEMPRE a mangiare qst pensa? Nd Lettori)
Caty: Takao!
Takao: em…si? Che c’è? ^//^’’’’
Fede: vabbé…ho capito…io vado di là…tanto dei tramezzini già li avevo preparati…
Detto questo Fede si alzò ed andò in cucina. Kai fece per imitarla ma quando tutti lo fissarono con fare indagatorio cercò di uscirne fuori con una frase a mo’ di scusa…
Kai: l’aiuto, va’…
Senza degnare i compagni di un’altra occhiata, il russo si defilò via dal soggiorno mentre i suoi amici presero a parlare concitatamente. Kai entrò in cucina dove vi trovò Fede, nuovamente di spalle, che riempiva un vassoio di tramezzini. Trasse un altro lungo respiro, il secondo nel giro di pochi minuti, e si preparò a parlare.
Kai: Fede…io…
Fede si voltò e gli mise un vassoio pieno di panini fra le braccia.
Fede: portalo di là, per favore…
Detto questo la ragazza si girò e tornò a riempire un altro vassoio, dando nuovamente le spalle al compagno. Kai alzò gli occhi al cielo, rassegnato, e fece come Fede gli aveva chiesto.

***



Tutto sommato, il pomeriggio insieme si rivelò molto piacevole; e colei che suscitava maggior interesse tra gli ospiti era proprio la piccola Marty. Tutti, infatti, convennero che per avere appena sette anni (ne compiva otto a gennaio) era proprio sveglia, intelligentissima e molto più matura della sua età. Ele sorrideva fiera ad ogni complimento che veniva fatto alla ‘sua’ Marty. Era infatti risaputo che lei fosse stata come una seconda mammina per lei, una mammina fiera ed orgogliosa, e sentire tutte quelle belle parole le gonfiava il cuore per la commozione…adesso che l’aveva ritrovata, la sua bambina, nessuno le avrebbe più potute dividere…
Così, quando gli ultimi ospiti (ad eccezione di Ray e Kai) lasciarono villa Hoshino verso le 19,00 le padrone di casa convennero che il pomeriggio assieme fosse andato a gonfie vele.
Ele e Ray continuarono a chiacchierare sul divano, occhi negli occhi, come se non si fossero accorti del tempo e delle persone che passavano loro d’avanti, così Fede decise che fosse meglio rientrare nel suo ruolo di ‘donnina di casa’ e decise di lavare i piatti, dimenticando completamente che in quella casa ci fosse una 4^ persona: Kai.
Per l’ennesima volta, Fede si recò in cucina e si mise al lavello per lavare i piatti, dando nuovamente le spalle alla porta. Kai le si avvicinò furtivo, con sguardo deciso. Questa volta non ci sarebbero state scuse.
Kai: Fede?
Fede: si?
Kai: è tutto il giorno che sto cercando di parlarti…e tu lo sai perfettamente…
Fede: mi dispiace, ora non posso! Non vedi che sto lavando i piatti?!
Kai: strano! Non credevo che per lavare i piatti bisogni tapparsi le orecchie…questa è la scusa più stupida che ti potessi inventare! Perché nonostante tutto ti ostini ancora ad evitarmi…? Ti credevo più matura…Fede…
Fede si morse il labbro…era vero…non aveva scuse…ma non voleva ascoltarlo…le faceva troppo male…aveva paura di ciò che sarebbe potuto uscire da quelle labbra…di sentirsi dire che lei non poteva piangere per qualsiasi cosa che lui faceva con un’altra ragazza…che si era illusa…perché LUI non era SUO…
Fede: …e va bene…sentiamo…cos’hai da dirmi?
Kai: ci tenevo solo a dirti questo…quella ragazza…Karen…è mia cugina…ci siamo salutati ed abbracciati a quel modo solo perché non ci vedevamo da tantissimo tempo, un po’ per via delle vacanze e un po’ a causa del torneo mondiale che si è concluso questa estate…io le voglio un mondo di bene, siamo molto affiatati perché ci separano solo pochi mesi…ma ciò che ci lega è solo un affetto infinito…niente di più… Chiedilo pure a Takao e gli altri se vuoi…mi dispiace di averti fatta piangere…davvero…
Fede rimase colpita da quelle parole…non era per niente come si aspettava! Era solo sua cugina! Fece per voltarsi ed abbracciarlo quando accadde qualcosa…nella sua testa cominciarono ad intrufolarsi dei pensieri cattivi…che le fecero dubitare delle parole dell’amico…
Fede: “…e se non fosse vero…?”
Chi poteva dirlo in fondo?
Fede: come faccio a sapere che tu non menti?
Tirò fuori ciò che le passava per la testa, tutto d’un fiato, ed aspettò in silenzio la reazione di Kai, quasi spaventata dalle stesse parole che aveva pronunciato…e se si fosse arrabbiato? Non voleva che la loro amicizia appena sbocciata finisse così a causa della sua impulsività…perché non rifletteva prima di parlare?! Se avessero rotto non se lo sarebbe mai perdonato…
Tuttavia, Kai non disse niente…Fede poté perfino giurare di averlo udito sospirare…ad un tratto la ragazza se lo ritrovò accanto, mentre con una mano lui afferrava saldamente il bicchiere che lei stava cercando di pulire con scarsi risultati, troppo occupata a perdersi nei suoi pensieri. L’italiana udì il rumore sommesso del bicchiere che veniva a contatto con l’acciaio del lavello, mentre Kai le sfiorava le mani, stringendole piano tra le sue. Fede levò lo sguardo verso quello del russo giusto in tempo per capire cosa stesse succedendo. Un secondo dopo i due si stavano già baciando, le loro labbra si sfioravano mentre si avvolgevano in un gioco di sensazioni uniche, mai provate…
Nel frattempo Ele e Ray, mossi dalla curiosità verso quel momentaneo silenzio che si era venuto a creare in cucina, si erano messi a spiare i loro amici…
Ele: ma quanto sono carini!
Ray: concordo a pieno! Adesso però torniamo di là…prima che ci scoprono…
Ele: si…forse è meglio…
I due se ne tornarono in soggiorno e, una volta seduti sull’ormai famoso divano, presero a fissarsi in silenzio fino a quando…
Ray: senti…Ele…
Ele: …si?
Ray: Fede e Kai non sanno che noi due abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo a spiarli…
Ele: …già…
Ray: teoricamente saremmo dovuti sempre stare qui…
Ele: …soli soletti…
Ray: …em…che dici…gliela diamo questa soddisfazione? (*ç* BACIAMI!!!! Nd Ele) (em…sorellina? Nd Fede) (*ç* si? Nd Ele) (Stai sbavando… Nd Fede) (*ç* lo so…Nd Ele)
Nel frattempo, in cucina…
Kai: beh? Che ne dici? Sei convinta, adesso, o pensi ancora che potrei mentire?
Fede: ma…non saprei… (*ç* BIIIIIS!!! Nd Fede) (em…sorellina? Nd Ele) (*ç* si? Nd Fede) (adesso sei tu a sbavare… Nd Ele)
Kai le diede un piccolo bacio a fior di labbra.
Kai: ti amo…sei la cosa più bella che mi sia mai capitata in questa vita…non potrei mai volere nessun altra, tu per me sei importantissima e non ti voglio perdere…ci tenevo a dirtelo…
Fede aveva le lacrime agli occhi.
Fede: grazie Kai…grazie di cuore…e scusami se prima ti ho trattato male…non lo volevo veramente…
Kai: non ci pensare, è acqua passata…
Fede gli sorrise radiosa dandogli un piccolo bacio sulla guancia, poi i due si spostarono in soggiorno dove vi trovarono Ray ed Ele che si stavano baciando…Fede arrossì e si schiarì rumorosamente la gola.
Fede: hem, hem… (tipo la Umbrige, avete presente? Nd Ele) (Ele, non credo che qui tutti siano dei fan accaniti di Harry Potter come te che hanno finito di leggere ‘Harry Potter e l’ordine della fenice’ in 4 giorni quindi… TACI! >_<* Nd Fede) (Va bene capo! ^_^’ Nd Ele)
Ele e Ray si staccarono bruscamente e si voltarono, rossi come peperoni, verso i 2 amici.
Ele: mi, Fede! Così non vale! NOI non vi abbiamo interrotti mentre VOI vi baciavate…
Questa volta toccò a Kai e Fede arrossire. I quattro si fissarono per un attimo, poi scoppiarono a ridere.
Ray: beh, ragazzi, se non si era capito qui siamo tutti rispettivamente fidanzati quindi…TANTI AUGURI!
Kai: idiota…
Ele/Fede: massì! TANTI AUGURI!!!

***



L’indomani mattina, dopo la fine delle lezioni, Ray e Kai riaccompagnarono le loro rispettive ragazze a casa, ma non avevano fatto in tempo a salutarsi che Ele si accorse di un bigliettino attaccato al cancello della villa. Lo staccò in tutta fretta e lesse:
“se vuoi rivedere la tua adorata Marty, stanotte a mezza notte dovrai trovarti a scuola per una sfida…”
Ele: …ma cos…che scherzo è mai questo?!
Fede: che succede?
Ele: guarda qua…
Ele lanciò il bigliettino a Fede, Ray e Kai che si chinarono per leggerlo assieme. Fu la gemella a sollevare il capo per prima.
Fede: …ma cosa significa?
Ele: ancora non lo so…andiamo a casa di Franny e Marty…presto!
Seguita a ruota dai tre amici, senza avere il tempo materiale di fermarsi e capire veramente cosa stesse accadendo, Ele si ritrovò di colpo sotto i gradini che portavano al vialetto di casa Himasaki…era così sovra pensiero che le gambe l’avevano guidata da sola…in quel momento vide Franny che le veniva incontro…probabilmente aveva appena terminato le sue 5 ore di scuola. Si diresse dalla biondina come una furia cacciandole in mano a forza il bigliettino rinvenuto sul cancello di casa.
Franny: Ele! Ma cos…aspetta…un secondo…se vuoi rivedere la tua adorat…ma cos’è?! Uno scherzo?! Se lo è dimmelo subito! È di pessimo gusto…
Senza aspettare un’eventuale risposta dell’amica Franny si precipitò a casa seguita da Ele che a sua volta era tallonata dal terzetto. Le ragazze si diressero in camera di Marty spalancando la porta con poca grazia. Tutto all’apparenza era al suo posto…la scrivania pulita, il letto rifatto, le bambole in ordine, qualche pupazzo sparso qua e la…mancava solo una cosa di fondamentale…Marty era sparita. Ele esaminò più attentamente la porta e ci impiegò meno di 1 secondo a rilevare un secondo biglietto dalla calligrafia del tutto identica a quella del foglietto trovato attaccato al suo cancello. Sopra vi erano scribacchiate poche parole confuse:
“adesso Marty è con me…”
Cosa significava tutto questo? Dov’era Marty?
Franny: questa è un’assurdità! Punto primo: chi si prenderebbe mai la briga di rapire una bambina di 7 anni e mezzo per poi chiedere il riscatto a TE e non a ME? Punto secondo: che cosa hai fatto di tanto grave da fare arrivare qualcuno persino a RAPIRE una bambina? Punto terzo: cosa dirò alla mamma quando tornerà domani mattina e vorrà avere notizie di SUA figlia?
Franny era nel panico più totale…sull’orlo di una crisi di nervi. Ele le poggiò caritatevole una mano sulla spalla, infondendole sicurezza.
Ele: non preoccuparti, Franny…stanotte io andrò a scuola e…
Fede: io verrò con te!
Ray: anche io!
Franny: ed io ovviamente!
Kai: …beh…a questo punto…chi sono io per tirarmi indietro?
Ele: grazie ragazzi…grazie…

***



Quella notte a mezzanotte in punto Master Girls e Blade Breakers si ritrovarono davanti al cancello della scuola (Caty, Takao e Max avevano insistito per venire). Senza tanti preamboli Ele e Fede scavalcarono l’inferriata con scatto felino imitate poi, agilmente, dai loro ragazzi. Poi fu la volta di Takao e Max ed infine, grazie ad un piccolo aiuto di questi ultimi, riuscirono ad entrare anche Caty e Franny.
Ele: forza…sbrighiamoci…non abbiamo tutta la notte…andiamo…
Gli otto ragazzi si introdussero nella hall della scuola, stranamente aperta data l’ora tutt’altro che abituale. Tuttavia era buio pesto…nessuno riusciva a distinguere il profilo della persona che aveva accanto… I blader erano allerta…tutti i sensori erano pronti a captare il minimo segnale di pericolo…ad un tratto si udirono chiaramente dei passi…qualcuno, probabilmente il loro rivale, si era tradito rivelando agli avversari la propria posizione…
Ele: chi va la?
Un rumore insolito ma cristallino ed inconfondibile riempì l’aria. Un bey blade fendette l’aria in direzione dell’italiana. Stava per colpirla in pieno viso senza che questa riuscisse chiaramente a distinguerlo quando Ray, capitano della Tribù della Tigre Bianca che poteva vantare di una capacità visiva superiore alla media, le si gettò addosso buttandola a terra. Ele sentì i suoi capelli rizzarsi al passaggio del bey rivale, che le sfiorò appena la testa.
Ray: tutto bene?
Ele: si…credo di si…grazie…
I due si rialzarono, leggermente impauriti…si udiva ancora il bey incriminato che roteava, per terra, non lontano da lì…chiunque l’avesse lanciato avrebbe potuto attaccare di nuovo…e non erano sicuri di poter essere ancora così fortunati da uscirne fuori senza neanche un graffio… proprio in quel momento, tuttavia, si accesero le luci e tutti poterono volgere lo sguardo verso una trottola color rosa intenso che ancora girava sibilante sul pavimento di marmo della sala di entrata…il bey ritornò quasi all’istante nella mani del proprietario, o per meglio dire, della proprietaria e tutti, allora, spostarono la loro attenzione verso la blader che li fissava sottecchi, al lato opposto della sala. Molti inorridirono, altri si portarono le mani alla bocca per lo stupore.
Ele: …non ci posso credere…
Ray: …tu…
Era Mao.

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Ecco le descrizioni! Ciao e alla prossima!

Nome: Karen
Cognome: Hiwatary
Anni: 15
Descrizione: alta 160 centimetri, ha dei capelli scuri di un colore bizzarro tendente al viola, degli occhi color nocciola, un fisico scultoreo e proporzionato ed un sorriso luminoso.
Particolarità: Nessuna.
Ama: studiare le materie umanistiche, il bey anke se nn lo pratica, le persone simpatiche e ke sanno scorgere la vera personalità delle persone senza fermarsi all'apparenza.
Odia: le critiche verso i suoi difetti fisici, soprattutto riguardo all'altezza.
Frequenta: il secondo superiore nell'istituto compresnivo di Tokyo.
Hobby: scrivere e dedicarsi all'arte in generale.
Bey Blade: nessuno
Bit Power: nessuno
Nome vero (pers reale): non é ispirata ad una persona ben preciso ma il suo rapporto con Kai vuole un po' richiamare lo stesso tipo di legame affettivo che c'é tra Lelli e suo cugino, appunto di poki mesi più piccolo.


Nome: Martina
Cognome: Himasaki
Anni: 7 e mezzo
Descrizione: alta 130 centimetri, ha i capelli color biondo dorato, degli occhi color del cielo, un fisico ancora da bambina ed un bel visino paffuto.
Particolarità: anche lei si fa sempre chiamare col diminuitivo di Marty, ha vissuto quasi tutta la vita in Giappone assieme al padre a differenza della sorella, affidata alla madre, é molto spigliata ed ha un'intelligenza di gran lunga superiore alla norma.
Ama: essere al centro dell'attenzione, le coccole, giocare assieme agli altri, assistere agli incontri di pallavolo e di bey delle Master Girls, cantare e suonare di tanto in tanto il pianoforte assieme ad Ele, x la quale nutre un affetto profondo.
Odia: essere messa da parte e non essere al centro dell'attenzione, quando qualcuno la tratta male anke se involontariamente, farsie dire ciò ke deve o non deve fare.
Frequenta: la terza elementare.
Hobby: giocare, cantare e suonare il piano.
Bey Blade: nessuno
Bit Power: nessuno
Nome vero (pers reale): Giuditta Siciliano, sorella minore di Ornella Siciliano (ke 'interpreta' Caty) nonké la cuginetta di Lelli e Franny92 (nella fic 'Franny').

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Capitolo 6
*** Chapter six = My enemy, my friend ( 'remake' ) ***


Fede = Lelli é entrata in silenzio stampa quindi (x vostra fortuna) oggi dovrò fare tutta da shola... vabbuò, in realtà nn avrei un gran ké da dire quindi vi lascio al capitolo.

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Chapter six = My enemy, my friend ( 'remake' )

Mao: sì! Proprio io! Perché, avevi forse dei dubbi? La credevo più intelligente signorina Hoshino…
Ele: …ma…Mao! Cosa diamine stai dicendo?! Perché avrei dovuto pensare che tu ce l’avessi con me?! Anzi, la domanda migliore in questo momento è perché ce l’hai con me!
Mao: …perché ce l’ho con te, mi dici? PERCHÈ MI HAI TOLTO LA PERSONA CHE AMAVO! PERCHÈ HAI TOLTO UN SIGNIFICATO ALLA MIA VITA! PERCHÈ MI HAI UCCISA! ECCO PERCHÉ!!!
Ele: …Mao, per favore…stiamo calmi…cerchiamo di ragionare…
Mao: NO! NON C’È NIENTE SU CUI RAGIONARE!
La cinese sembrava in preda ad un’acuta crisi di nervi. A quel punto, Franny si fece avanti, disgustata.
Franny: hai ragione, Mao…non c’è proprio nulla su cui ragionare…tu sei pazza…COMPLETAMENTE pazza…perché hai rapito mia sorella, eh?! Cosa c’entra lei in tutta questa storia?! E cosa c’entra Ele con lei?! È mia sorella! Non la sua!
Mao rise, una risata agghiacciante, da far accapponare la pelle. Lentamente la cinesina si avvicinò a Franny, guardandola dritta negli occhi…alla biondina per poco non si rizzarono i capelli in testa alla vista di quelle due orbite feline iniettate di sangue… come spiritate…e quando Mao parlò, i suoi bisbigli le furono appena udibili.
Mao: beh… lo sanno tutti che Marty vuole MOLTO bene alla adorata Ele, no?! Non è precisamente un segreto…
La cinese si voltò di scatto, volgendosi verso gli altri ragazzi.
Mao: quindi…ho deciso di togliere ad Ele una delle sue cose più preziose…la più piccola, probabilmente, ma la più vulnerabile…che comunque otterrà il risultato desiderato…che cosa faresti Ele, se ti togliessi Marty? Se te la PORTASSI VIA… se te la STRAPPASSI sotto il naso… così come tu hai fatto con me?!
Ormai Mao aveva perso il senno, la sua vista abbacinata ne era la prova inconfutabile…nel disperato tentativo di farla rientrare in se Ray scattò verso di lei, afferrandola per un braccio e costringendola a voltarsi.
Ray: BASTA MAO! Smettila con questa pagliacciata! Ti stai coprendo di ridicolo! Che cosa hai intenzione di fare?!
Solo allora Ray scorse le lacrime che imperlavano le iridi dorate dell’amica.
Ray: …Mao…tu…
Mao: cosa ho intenzione di fare, Ray? Quella ragazza mi ha strappato l’anima…hai idea di quante notti insonni io abbia passato a piangere per causa tua…tu…la persona che più amo…la mia ragione di vita…non ti vedevo mai…eri sempre in giro per qualche stupido torneo…ma io ti ho aspettato…ma non appena sei tornato sei subito andato via…in un posto dove mi era impossibile raggiungerti…NEL SUO CUORE! Ti sembra bello questo?
Ray: …Mao…ne abbiamo già discusso…non rendere tutto così difficile…per me tu sei come una sorella…
Mao: E CREDI CHE IO MI ARRENDA COSÌ FACILMENTE?! No Ray…non puoi chiedermi questo… Ray scorse un guizzo trapassare gli occhi dell’amica.
Neanche il tempo di riflettere, che già Galux era in campo.
Mao: vai Galux, attacca!
Il bey blade color rosa intenso della cinese si diresse di gran carriera verso Ele, fermandosi a qualche centimetro da lei.
Mao: allora, Ele? Sei disposta a batterti con me?
Conosci le regole qui si vince o si perde…e sai pure qual è la posta in gioco…
Gli occhi di Mao si posarono maliziosi su di Ray. Tutti fissarono Ele, in attesa di una sua decisione.
Ele: …accetto…a patto che alla fine dell’incontro liberi Marty…qualunque sia l’esito…
Mao: perfetto, non chiedevo di meglio…
Con la massima rapidità Ele si preparò al lancio del suo Master Driger, che dopo pochi istanti aveva già ingaggiato una lotta furiosa con Galux proprio al centro della hall. Le due blader diedero il massimo fin dal primo momento, senza risparmiare i loro colpi micidiali fino a quando la cinese fu stanca di infierire e decise che fosse arrivato il momento di mettere le carte in tavola. Il Bit Chip di Galux prese a brillare e un imponente felino rosa fece la sua comparsa, troneggiando sul campo di gioco.
Mao: …mi dispiace Ele…ma non hai più scampo!!!
La risata folle di Mao risuonò in tutto l’edificio deserto mentre il suo bey ripartiva all’attacco, ma il suo bersaglio non era Ele, né il suo bey…
Ele: cosa stai facendo, Mao? Non so se te ne sei accorta ma hai mancato il mio bey di diversi centimetri? Mai provato ad andare dall’oculista?
Mao: risparmia il sarcasmo, è completamente fuori luogo! Guarda un po’ cosa succede adesso…
Ele ebbe appena il tempo di voltarsi in direzione di Galux che questo si fiondò contro l’interruttore generale della luce, provocando uno schianto rumorosissimo.
E fu buio di colpo.
Ma c’era qualcuno che in quella stanza ci vedeva bene, e parecchio! Non per nulla Ray era il capo della tribù della Tigre Bianca…in men che non si dica il blader cinese avvistò Galux che partiva all’attacco verso di Ele.
Ray: Ele! Attenta!
Ele si voltò verso la sua direzione, chinando il capo in un gesto di assenso quasi come potesse vederlo, dopo di ché il suo bey si lanciò in avanti per fare da scudo tra lei e il bey avversario, con estrema facilità.
Ele: cosa credevi di fare, Mao? Non ti servirà a nulla lasciarci al buio…
Mao: dimentichi chi sono! La mia visibilità è superiore alla tua, io sono un membro della Tribù della Tigre Bianca…quindi io sono avvantaggiata…!
Takao: scorretta! Se solo potessi vederti io...
Il giapponesino scattò in avantì, schiaffando pugni poderosi in tutte le direzioni, a vuoto.
Ele: calmati Takao…
Takao: come faccio a calmarmi?! Ha rapito Marty solo perché le brucia che Ray non la ama! Ma lui non ci può fare niente! Ed in più adesso compie delle scorrettezze per avvantaggiarsi! Ha praticamente la vittoria in pugno!
Ele: no che non ce l’ha, fidati…e poi…non è giusto prendersela con lei…tutti noi al suo posto saremmo ricorsi a qualsiasi espediente pur di vincere…
Pur al buio, Ele si voltò verso di Mao che, muovendosi, si trovava adesso a pochi passi da lei, e la fissò con apprensione. Gli occhi della cinese dardeggiarono carichi d’ira.
Mao: non guardarmi con quegli occhi! Non voglio la tua compassione!!! ATTACCA GALUX!!!
Takao: quali occhi? Come fa a guardarla?!
Galux prese ripetutamente ad attaccare il bey di Ele, che tutto sommato riuscì a difendersi niente male, considerato il campo di gioco immerso nell’oscurità…sembrava quasi che vedesse…Mao, già in preda all’ira, cominciò ad innervosirsi ulteriormente non riuscendo a spiegarsi quello strano fenomeno…non l’avrebbe mai ammesso ma quell’odiosa ragazzina le stava dando seriamente del filo da torcere…
Ray fissava la scena, accigliato.
Ray: ma cosa diavolo…?!
Takao: cosa c’è?! Cosa vedi?!
Ray: Ele…non è normale! Gioca normalmente, come se ci vedesse…come se…
Fede: …come se i suoi occhi fossero quelli di un felino, forse?
Tutti si voltarono a ‘fissare’ Fede, fino a quel momento rimasta in silenzio.
Ray: …sì! Come se anche lei fosse un membro della nostra Tribù…
Fede: eppure ve l’aveva detto Ele che Mao non aveva la vittoria in pugno…paradossalmente parlando a mia sorella riesce ancora meglio combattere al buio…anzi, non sta neanche sfoderando la sua vera potenza…! Il fatto è che non vuole ferire Mao…lei sa perfettamente come si sente…ha avuto una delusione del genere, 2 anni fa, alle medie…credo che in un certo senso voglia farla sfogare…
Ray: …non sta sfoderando tutta la sua potenza? In che senso?
Fede: …lo vedrai molto presto…
Nel frattempo, Mao si era inginocchiata, cominciando a piangere e a strapparsi i capelli, sull’orlo dell’ennesima crisi di nervi.
Mao: MA COME FA?! DIMMI COME!!! NON È GIUSTO!!! PERCHÈ DEVE VINCERE SEMPRE LEI, ANCHE IN QUESTO?!
Ele: …Mao…
Mao: DIMMI COME DIAVOLO FAI!!!
Ele: …ma…Mao...e...e va bene…
Nel buio della hall (ad eccezione del felino di Mao, ovviamente) un puntino prese a brillare…era il Bit Chip di Master Driger.
Takao: no…!
Max: …non ci credo…!
E finalmente lo videro…un Bit Power immenso, alla pari del rivale, uscì allo scoperto tra migliaia di spruzzi color dell’oro…una luce immensa invase la hall dell’istituto.
Max: …ma quello é…
Takao: UN BIT POWER!
Ray: …e non è un Bit Power qualunque! È una LINCE! Ecco perché Ele ci vedeva così bene! Perché la lince non solo è un felino ma è…
Fede: …è anche dotata di una vista formidabile…
Grazie all’improvvisa ondata di luce causata dall’entrata in scena del 2° Bit Beast fu finalmente possibile anche al resto della comitiva vedere cosa stesse succedendo nel campo di gioco. Mao sembrava in un forte stato di shock, incapace di reagire. Ma questa sua apatia durò molto poco, il tempo di ‘riordinare’ le idee e già la cinese era partita all’attacco sfoderando tutta la sua potenza. Di nuovo i due bey si fiondarono l’uno verso l’altro provocando tantissime scintille. I volti delle due blader erano contorti per lo sforzo e per la concentrazione.
Mao: è ora di porre fine all’incontro! VAI GALUX! ATTACCO FELINO!!!
Ele: LYNX! ARTIGLIO D’ORO!!!
Un boato, mentre l’incredibile onda d’urto scaraventava le due trottole verso gli opposti della stanza, facendole schiantare contro il muro, e fu buio nuovamente. Entrambi i bey giacevano ormai immobili a terra, e i due Bit si erano rintanati al loro interno. Ray si voltò verso le due ragazze, per costatare se stavano bene, e vide Mao che si rialzava, furente. La cinese raccolse il suo fedele Galux per poi voltarsi verso una finestra ed aprirla. Ray fece per parlare, voleva fermarla, chiederle dove volesse andare. Ma qualcun altro fu più veloce.
Ele: Mao…dove vai?
Mao: me ne torno alla mia Tribù…ma non cantare vittoria! Tu non mi hai battuta, Elena Hoshino…la nostra battaglia è ancora aperta…
Si arrampicò sul davanzale e, prima di saltare, si rivolse per l’ultima volta alla sua rivale.
Mao: Marty è legata in segreteria…vattela pure a riprendere…
Franny, seguita da Max, si mise a correre alla volta dell’ufficio della segretaria. Senza degnare gli ‘amici’ di una sola parola o di un solo ultimo sguardo, Mao saltò giù dalla finestra e scappò via.
Ray: MAO!!!
Il cinese scattò verso la finestra, urlando ancora in direzione dell’amica che fuggiva lontano, aggrappandosi con tutta la forza che aveva al freddo davanzale di pietra. Lentamente delle calde lacrime amare cominciarono a solcargli dolcemente il viso.
Ray: …Mao…
Ele gli si avvicinò, poggiandogli caritatevole una mano sul braccio, asciugandogli le lacrime con le dita.
Ele: …Ray…
Ray: è così ingiusto che io debba farla soffrire…e pensare che le voglio un mondo di bene! Soltanto che l’amore che potrei donarle non è quello che lei desidera…è solo colpa mia…
Ele lo abbracciò, triste quanto lui…non sapeva cosa dirgli esattamente…
Ele: no…non è colpa tua…vedrai che se ti vuole bene veramente ti capirà, un giorno…non è colpa tua…i sentimenti non sono a comando…lo so per esperienza…

“i sentimenti non sono a comando, Ele…so che è orribile sentirselo dire…ma…lui non ti ama…”
“…lo so, Vale, e non te ne faccio una colpa…lui ama te…”


Franny e Max ritornarono indietro, con quest’ultimo che reggeva sulle spalle la piccola Marty profondamente addormentata.
Franny: Ele! Ray! Dove siete?! L’abbiamo trovata!
Ele: …torniamo a casa, Ray…
La giovane blader prese per mano il cinese e lo condusse fuori, al chiaro di luna, dove li attendevano gli altri. Nessuno fece più parola di Mao con Ray, vedendolo profondamente turbato, ed Ele fu loro molto grata per questo…camminò a lungo con il resto del gruppo, poi la comitiva si diramò, ognuno diretto alla propria abitazione. Ray non se la sentiva di camminare oltre, quindi chiese alla sua ragazza se poteva tornare subito a casa (ebbe tutto il suo appoggio) e quindi Fede finì col congedare prima del previsto anche Kai.
Le due nippo-italiane a quel punto, ritornarono da sole alla loro villa, e si misero a letto senza scambiarsi alcuna parola.
Ele si addormentò, in un sonno agitato, con gli ultimi avvenimenti che si mescolavano ai ricordi del suo passato…

“i sentimenti non sono a comando, Ele…so che è orribile sentirselo dire…ma…lui non ti ama…”
“…lo so, Vale, e non te ne faccio una colpa…lui ama te…”


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Fede = beh... siamo giunti alla fine di un altro capitolo?! Che dirvi?! Chi sarà mai questa Vale? Mi dispiace per voi ma lo scoprirete solo motlo più in là...Cmq, nel prossimo capitolo conosceremo meglio le altre due protagoniste, vale a dire Franny e Caty... ne succederanno di tutti i colori...! Che dirvi di più? Commentate please!!!

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Capitolo 7
*** Chapter seven = Franny & Caty: the kidnapping ***



Freddy = buongiorno a voi! Era davvero tantissimo tempo che non aggiornavamo...ma la colpa non é di certo mia! Vero Lelli?

Lelli = -_-* ...e va bene, daccordo lo ammetto! In qst periodo non avevo per nulla voglia di scrivere (ho chiuso i ponti con internet x 6 mesi) così c'é andata di mezzo la my DOLCE METÀ Freddy xké sn l'unica ad avere internet...

Freddy = ...quindi come avete capito, qst fase di distacco era solo momentanea (si spera...) e da oggi...SIAMO UFFICIALMENTE TORNATE!!!

Kai = ...evviva...

Lelli = kaiuccio caro...non ti mostrare così entusiasta...!

Kai = ...dovere, cara suocera...

Freddy = ^_^" eh ehe...! glissiamo...! Vi lascio alla lettura di qst capitoletto ed ai commenti finali di Lellina che ha alcune cose da dire ai lettori delle sue altre storie...

Lelli = ...sempre se ancora esistono...

Fede = ^_^"""" su con la vita!


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Chapter seven = Franny & Caty: the kidnapping

La mattina seguente Ele e Fede si sentivano felici come non mai. Certo, il ricordo dei precedenti avvenimenti era ancora vivo in loro, ma almeno potevano vantarsi di aver vissuto finalmente una GIORNATA NORMALE dal loro arrivo in Giappone! O, almeno, così era stato fino a quel momento…
Quando suonò la campanella che annunciava la fine della quinta ora, Franny e Caty saltarono su dal loro banco gioiose come se fosse stato Natale: quel giorno i genitori di Caty sarebbero stati a lavoro fino a tardi (tanto per cambiare) e invece il signor Himasaki era in viaggio per Nagasaki assieme alla piccola Marty per un controllo da uno specialista. In pratica, avevano la giornata libera!
Così, cartelline alla mano, le due amiche uscirono dall’istituto tutte contente.
Caty: allora…tu dove vuoi mangiare prima di uscire con le altre? Casa mia…casa tua…oppure un ristorante…?
Franny: mmm…niente di tutto ciò! Che ne diresti di comprarci dei panini e delle patatine da portar via e da gustare al parco?
Caty: mi hai letto nel pensiero!

Signorina: grazie e arrivederci!
Caty/Franny: grazie a lei!
Tutte sorridenti le due nippo-italiane uscirono dal loro “fast food take away” di fiducia con le mani strapiene di buste con cibarie varie. Camminarono un po’ fino al loro parchetto preferito (con tanto di bey arena) dove erano solite incontrarsi e si sedettero su una delle panchine riparate all’ombra delle betulle. Lì estrassero i loro mega-panini e si fissarono divertite.
Caty: beh…BUON APPETITO!

***



Franny: ah!! Troppo buono!!!
Le due amiche abbandonarono gli zaini e i sacchetti vuoti del fast food sulla panchina e si buttarono sul prato, rimirando le bianche nuvole dalle forme più strane.
Franny: guarda! Quella sembra una tartaruga di mare!!
Caty: ma che vista hai?! Come fai a capire che è di mare e non di terra?
Franny: ma perché devi sempre demolirmi?!
Le due risero di gusto.
Caty: guarda! Quella sembra Takao che si abbuffa! Ricordi in pizzeria dopo la partita contro i Demolition? Ha trangugiato quella pizza a una velocità tale che manco l’ho vista…!
Franny: si si…tanto lo sanno tutti che ti piace…
Caty diede una manata all’amica.
Caty: SMETTILA! NON È VERO!!! (NOOOOO!!! Nd Master Girls)
Stettero lì a ridere ancora per un po’ fino a quando le loro risate non furono smorzate da alcuni passi che rimbombavano nel parco.
Caty: oh no! Non dirmi che sono già arrivati i bimbi con le loro mammine! Non sopporto tutto il chiasso che fanno!
Franny: esagerata! Io li trovo adorabili!
Contemporaneamente, le due si misero a sedere per vedere chi fosse arrivato. Ma di bambini neanche l’ombra…piuttosto, aguzzando la vista riuscirono a scorgere due ragazzi che si avvicinavano a quella parte del parco dove si trovavano loro.
Caty: ma quelli sono…!
Takao: ciao Caty! Ciao Franny!
Franny: Ehilà ragazzi! Che sorpresa! Come mai qui?
Max: un modo come un altro per svagarci dopo la scuola…e poi…questo parco è sempre stato il nostro primo punto di ritrovo…io e Takao ci siamo conosciuti proprio lì…sulla riva opposta…ed è proprio da lì che, dopo una serie di avvenimenti a catena, ha avuto inizio la storia dei Blade Breakers…è da lì che praticamente ci siamo formati…
Caty si avvicinò curiosa ai due amici.
Caty: Come vi sentite a vivere così? Voglio dire, deve essere bellissimo vivere con i propri migliori amici, condividere tutto…
Takao: …sì, certo, mi ritengo molto fortunato a vivere con loro…ma come in tutte le famiglie che si rispettino si litiga…
Max: …non ci si parla per settimane… (tanto per Kai è una cosa normalissima… -_- Nd Tutti)
Takao: …ma poi si fa la pace e si ritorna più uniti di prima…!
Max: senza contare poi che per essere una squadra non potremmo essere più diversi…
Takao: già…per dirne una c’è Kai che è russo, sempre freddo, distaccato, introverso, mentre Max è un perfetto yankee americano ed è il ritratto dell’allegria…
Max: …poi c’è Ray, un cinese bello, muscoloso, che fa stragi di cuori ma che ha anche con una sottile ironia ed è estremamente cocciuto, mentre Takao è un giapponesino tutto pepe un po’ imbranato, goloso, non proprio amante dello studio ma molto coraggioso e che darebbe la vita per noi…
Takao: eh eh eh… così mi fai arrossire Max… ^///^
Franny: WOW!
Caty: già, da come ne parlate si capisce subito quanta armonia e amicizia c’è tra voi…deve essere magnifico!!
A quelle parole Takao e Max si lanciarono un’occhiata eloquente, ridendo di cuore.
Max: e voi, invece? Come è nato il gruppo delle Master Girls?
Franny e Caty sorrisero, deliziate.
Franny: oh, beh…tutto è partito dall’amicizia che legava mia mamma con il padre di Ele e Fede che hanno frequentato la stessa facoltà e si sono entrambi specializzati in geologia; poi, quando si sono rivisti da sposati, mi hanno fatta incontrare con le gemelline Hoshino ed abbiamo legato subito. Ci siamo frequentate molto in quel periodo e da lì è nata l’amicizia di Ele con Marty; in seguito, al mio compleanno, io ho presentato loro Caty, la mia qui presente migliore amica; abbiamo cominciato a frequentarci, scoprendo varie passioni in comune, fino a quando non abbiamo fondato ufficialmente il gruppo delle Master Girls, una squadra di pallavoliste e di blader…
Takao: cosa? Siete delle blader anche voi due?
Caty: ma certo! Ed è proprio dal nome dei nostri bey che è nato il nome del gruppo…
Max: …come…?
Tutte fiere, Franny e Caty sfoderarono i loro due bey. Quello della biondina era color verde chiaro e nel suo Bit Chip spiccava scintillante un bellissimo delfino d’argento, mentre il bey della bruna era color grigio chiarissimo, con il disegno di un candido cavallo alato proprio nel mezzo.
Max/Takao: ma…ma quelli sono…?!
Franny: proprio così! Master Draciel…
Caty: …e Master Dragoon!
Takao: WOW!!!
Il capitano dei Blade Breakers si avvicinò alle due amiche scrutando i loro bey letteralmente in visibilio. Era fatto così, Takao; il bey era tutta la sua vita e il solo privilegio di poter stringere fra le sue mani una di quelle trottole straordinarie lo rendeva felice come un bambino…!
Takao: che forza! Sono bellissimi!
Il giapponese si voltò speranzoso verso Caty, gli occhi che brillavano.
Takao: …credi…credi che si potrebbe fare una piccola sfida?
Caty gli sorrise, lusingata.
Caty: Ma certo!!!
Caty e Takao si posizionarono l’uno di fronte all’altra, i bey alla mano, pronti allo scontro. Max si mise a guardarli divertito e curioso: avrebbe arbitrato lui. Franny, invece, si torturava le mani per l’eccitazione: misurarsi con il campione del mondo non era mica una cosa da niente!
Max: BLADER IN POSIZIONE! 3…2…1…
Takao/Caty: PRONTI?! LANCIO!!!
Partì subito una lotta emozionante, mentre nessuno dei due concedeva vantaggi o si risparmiava, indisposti a cedere…E poi…dopo cinque minuti buoni…il risultato imprevisto: PAREGGIO!
Max: That’s incredible!!!
Takao e Caty caddero in ginocchio, stremati ma col sorriso sulle labbra.
Takao: …sei…bravissima…Caty…lo sai…?
Caty: …e tu sei eccezionale…non ho…mai…disputato…un incontro così…bello…
Il sorriso di Takao si fece ancora più ampio e Caty, guardandolo, non poté fare a meno di pensare quanto fosse dolce quel viso ridente…
Franny: EHI!!! Alzatevi!!! Adesso tocca a noi!!!
Caty: …mmm…em…si?! Cosa?!
Max: io e Franny ci vogliamo sfidare!
Takao si alzò di scatto.
Takao: benissimo! Vieni Caty, sediamoci qui…
Takao la prese per mano aiutandola a rialzarsi e conducendola verso la panchina di fronte al luogo dove si sarebbe svolto l’incontro. Si sedettero vicini e gli occhi di Caty non poterono fare a meno di indugiare sulla sua mano, che Takao non sembrava voler minimamente mollare.
Max/Franny: PRONTI?! LANCIO!!!
Di nuovo l’inconfondibile fendere d’aria di due bey che si scagliavano l’uno contro l’altro colmò il silenzio del parco, mentre partiva la lotta tra Max e Franny. Tuttavia i loro “spettatori” pensavano a tutto tranne che a seguire l’incontro come si deve.
Takao, infatti, continuava tranquillamente a giocherellare con la mano di Caty che teneva ancora stretta, accarezzandola con leggerezza ed “esplorandola” in ogni suo centimetro, come se stesse facendo la cosa più naturale del mondo.
Da parte sua, Caty aveva assunto letteralmente una colorazione bordeaux, spiazzata totalmente dal comportamento del capitano dei Blade Breakers ed imbarazzatissima.
Caty: …em…Takao?
Takao: dimmi Caty! Bello l’incontro, vero?
Caty: …em…si…certo…però…volevo dirti…che…
Takao si voltò per guardarla e lei si sentì sprofondare per l’imbarazzo.
Takao: …c’è qualcosa che non va?
Caty: …no…em…è solo che…la…la mano…
Takao la fissò senza capire.
Takao: …cosa?
Caty: …mi stai tenendo la mano…
Takao la osservò vagamente sorpreso.
Takao: …perché? Che c’è di male? Oh…ma forse…ti do fastidio…
Senza più sorridere, Takao le lasciò la mano e Caty si diede mentalmente della cretina osservando con amarezza la cupa espressione dell’amico. Risoluta, allora, gli afferrò la mano sorridendogli conciliante, mentre l’espressione del giapponese da ferita si tramutava in sorpresa.
Caty: non ho mai detto che mi da fastidio, tontolo! L’ho detto solo così…per dire…a me fa piacere…
Il volto di Takao si illuminò di una nuova, intensa gioia. Prima che Caty potesse rendersene conto, il giovane blader le aveva stampato un tenero bacio sulla guancia…
Franny: ah…non ci posso credere!!! Ho perso!!!
Max: dai, non te la prendere…il tuo bey si è fermato per pochissimo!
Franny: uffi!!!
Franny e Max si avvicinarono ai loro due amici fissando le loro mai impietriti dalla sorpresa. E appena i occhi delle due ragazze si incrociarono, la biondina fissò Caty in modo penetrante, ma l’amica le rispose con una neutra alzata di spalle.
Franny: (?!) …Caty! Ma noi alle quattro non avevamo un impegno?!
Caty sgranò gli occhi, controllando allarmata il suo orologio da polso.
Caty: Cavolo! È vero!! E devo pure passare da casa, prima…!
Franny: …e allora vai, sbrigati!!!
Caty si alzò di scatto, cominciando ad incamminarsi.
Takao: aspetta, Caty! Ti accompagno…
Caty gli sorrise grata, ignorando le occhiate bieche e sospettose di Franny e Max, così, dopo un breve saluto agli amici, partì in compagnia del giapponese verso casa sua.
Erano entrambi così spensierati da non accorgersi degli scricchiolii di foglie calpestate alle loro spalle…

Camminarono silenziosamente, sempre mano nella mano. Ogni tanto si azzardavano a voltarsi l’uno verso l’altra e spesso, dopo essersi scoperti a vicenda occhi negli occhi, si giravano dall’altra parte grossi come peperoni…
E, alla fine, arrivarono sotto casa di Caty…
Takao: allora ciao…divertiti…
Caty: …grazie per avermi accompagnata…
I due si sorrisero affettuosamente, poi ,con fare molto timido, Takao le si avvicinò e le scoccò un bacio agli angoli della bocca…
Caty assaporò quel breve contatto cercando di imprimerselo chiaro nella mente poi, quasi contro voglia, si allontanò da Takao, sorridendogli silenziosamente. Quindi si voltò ed estrasse dalla tasca le chiavi di casa con le quali fece scattare la serratura della pesante e cigolante cancellata di ferro battuto. Lentamente, spinse avanti l portone con entrambe le mani, poi ebbe un ripensamento…
In una frazione di secondo, Caty abbandonò per terra le chiavi e la borsa, si voltò di scatto verso Takao che ancora la fissava rapito e gli saltò al collo, baciandolo teneramente con una voglia ed un amore che non aveva mai provato prima.
Quando si allontanò da lui gli sussurrò un "ti amo" a fior di labbra per poi correre dentro casa, con il cuore che le batteva all’impazzata per la felicità.
Era troppo emozionata, troppo rapita per immaginare di essere stata seguita… e sapere che una volta in casa avrebbe trovato una brutta sorpresa…

***



Qualche ora più tardi, due ragazzi si aggiravano per le vie di un quartiere malfamato di Tokyo; trascinavano un grosso sacco molto pesante, che non smetteva di dimenarsi e contorcersi. I due giovani si fermarono per riprendere fiato proprio di fronte all’entrata di un garage particolarmente scorticato ed arrugginito, che sembrava potesse venir giù al primo alito di vento. I due adolescenti lanciarono parecchie occhiate ansiose alle stradine circostanti, poi, costatato che nessuno stesse guardando, sollevarono il portello del garage e vi fecero scivolare dentro quel sacco movimentato, per poi calarsi a loro volta e richiudere il passaggio con estrema cura.
Scivolarono al buio fra stretti corridoi dalle fredde mura sudice e scrostate e giunsero in un umido stanzino fiocamente illuminato, dove veleggiava un vago odore di muffa.
Lì, seduto su una poltrona girevole al di là di una scrivania, c’era un uomo sulla cinquantina dai capelli color viola e gli occhi color della brace. Fu allora che uno dei due ragazzi parlò.
Ragazzo 1: ti abbiamo portato quella ragazzina che oggi ha saputo tenere testa a Kinomiya, Vorkov…
Vorkov: benissimo, Yuri… e la biondina? L’avete presa?
Il ragazzo accanto a Yuri rabbrividì leggermente.
Ragazzo 2: …n…no signore, pensavamo fosse troppo imprudente rapirla sotto gli occhi di Tate e…
Vorkov: Boris… Boris… quante volte devo ripetertelo?! Voi non DOVETE pensare! Dovete solo ESEGUIRE i MIEI ordini!! Sono io che decido cosa è e cosa non è imprudente, SONO STATO CHIARO?!
Boris: si signore, come comanda signore…
Vorkov: perfetto, ed ora sparite, INCAPACI! E portatemi qui la ragazzina…!
Yuri fece cenno a Boris che uscì e ritornò in una manciata di secondi con il sacco smanioso in spalla. Senza troppi convenevoli lo riversò rozzamente a terra per poi aprirlo e rivelarne il contenuto. Caty, le mani e i piedi legati, rotolò per terra graffiandosi ulteriormente; avrebbe volentieri urlato con tutto il fiato che aveva in petto, ma uno strettissimo nastro in bocca glielo impediva. Solo i suoi occhi, ridotti a due fessure, erano in grado di esprimersi. E non trasmettevano paura, ma rabbia ed odio. RANCORE.
Vorkov le si avvicinò, girandole attorno, gli occhi che le dardeggiavano addosso con immensa curiosità.
Vorkov: vediamo un po’…tu sei l’amichetta di quella stupida ragazza che ha battuto il mio ragazzo migliore per PURA FORTUNA… non è VERO Yuri?!
Gli occhi del falso monaco fissarono Yuri come per trapassarlo da parte a parte. Il giovane moscovita dalla chioma di fuoco, allora, abbassò lo sguardo e strinse forte i pugni.
Vorkov: …e, mi dicono, tu sei riuscita a pareggiare contro il GRANDE e FAMOSO Takao Kinomiya, idolo delle ragazzine urlanti… è esatto?
I tratti del viso di Caty si fecero ancora più duri.
Vorkov: mmm…vediamo un po’ cosa abbiamo qui…
Con fare sbrigativo, l’uomo le tolse il nastro che le impediva di parlare e le sollevò il mento.
Vorkov: um…sei poco più che una bambina, ma non sei niente male…! Te l’hanno mai detto che sei carina…?!
Schifata, Caty gli sputò in volto dedicandogli tutto il rancore che nutriva nei suoi confronti e concentrando in quel gesto tutta la sua furia selvaggia che le corde non riuscivano a trattenere.
A quel gesto, Yuri e Boris scattarono, ma Vorkov li trattenne e si asciugò tranquillamente il volto.
Vorkov: …però! Che caratterino! Niente male…! Ora che ci penso, una nuova ondata di energia non mi farebbe male, dato che sono circondato solo da un branco di incapaci… sì, credo proprio che dopo un trattamento SPECIALE sarai proprio la blader che farà al caso nostro…
Un barlume di paura saettò negli occhi castani di Caty.
Vorkov: Boris! Portala via…e procedi pure con il nostro TRATTAMENTO SECIALE…
Senza troppi complimento, Boris si caricò la ragazzina su una spalla e fece per portarla fuori dalla stanza muffita. Contemporaneamente, Yuri si avvicinò a Vorkov e gli sussurrò qualcosa nell’orecchio. Con la coda dell’occhio, Caty vide il falso monaco sorridere e congiungere le dita affusolate all’altezza del suo naso aquilino.
Vorkov: …eccellente, Ivanov, eccellente…
Sulla soglia della stanza, Caty morse la mano di Boris che le tappava la bocca e rivolse a Vorkov le sue più aspre parole.
Caty: sei un essere schifoso! Ma non temere, io so chi sei e so anche che sei un ricercato dei servizi segreti russi… stai pur tranquillo che quando lo dirò a Takao…
Vorkov: ah ah ah! Credimi, il tuo AMATO amichetto potrà fare ben poco per te tra qualche ora… anzi, credo proprio che sarà lui a soccombermi…
A quelle parole, le labbra della nippo-italiana ebbero un fremito e, quando parlò di nuovo, la sua voce tremava insicura.
Caty: …c-cosa vuoi fargli?! Ti prego, fai di me ciò che vuoi ma non fare del male a Takao!
Vorkov: ah! Che pensieri smielati… mi viene la carie…
Caty: …tu…non…non puoi…non puoi…ti prego…!
Vorkov sorrise sornione, con sguardo malefico.
Vorkov: oh sì, invece…vedrai se posso…

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Lelli = ...beh...ragazzi...su qst capitolo non ho proprio niente da aggiungere...cmq volevo informare quei pochi rimasti che leggono A new Beginning e The Dark Side of an Angel che per ora non aggiornerò per due diverse ragioni:
A new Beginning é in fase di revisione perché quasi tutti i capitoli fanno letteralmente pena e mi vergogno io per prima quando li leggo... quindi prima di aggiornare modificherò pazientemente tutti i precedenti capitoli...
The Dark Side of an Angel credo che rimarrà incompiuta per un bel po', xké ho deciso di riscriverla non inserendo nella trama i bey blade (in pratica é divenuta una fan fic originale) e credo anzi che la cancellerò...se volete fare RICORSO (anke se non credo) la mia e-mail é elisagiunta@tiscali.it

Freddy = E adesso le anticipazioni! nel prossimo capitolo vedremo cosa sarà successo a quella povera disgraziata di Caty e vedremo il nascere e l'evolversi delle varie storie d'amore... Non c'avete capito nulla eh? Fa nulla...

Lelli/Freddy = GRAZIE PER AVER LETTO QUESTO CAPITOLO!

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Capitolo 8
*** Chapter eigth = “You were my joy…” ***


Chapter eigth = “You were my joy…”

La mattina seguente, un pallido sole che irradiava Tokyo con i suoi deboli raggi si posò sulle tende appena scostate di casa Himasaki, adagiandosi sugli occhi stanchi di Franny che, contro voglia, fu costretta ad alzarsi e ad infilarsi a forza qualche vestito per andare a scuola.
Dopo un rapido bacio alla sorellina e al papà, la biondina percorse in tutta fretta il viale di casa e si diresse a scuola con passo sostenuto.
Fissando le nuvole che si rincorrevano giocose nel cielo limpido, Franny pensò con amarezza che quella sarebbe potuta essere una bellissima giornata… se non fosse stato per quella preoccupazione, per quell’orribile presentimento che le ronzava in testa…
Varcò il cancello dell’istituto con passo deciso e, salutando a mala pena compagni e professori, si diresse in classe correndo quasi con foga…
Ma quando arrivò ed entrò i suoi occhi le si riempirono di gioia e, senza remora, benedì il cielo di essersi sbagliata.
Caty, la sua amica del cuore, era seduta come sempre nel banchetto a fianco del suo e stava riordinando i libri con noncuranza.
Subito, festante, Franny le corse incontro e le si sedette accanto.
Franny: CATY!!! Come stai?! Ci hai fatto prendere un colpo ieri…! Non ricordi che avevamo un appuntamento con Ele e Fede?! Quando non ti abbiamo vista arrivare ci siamo davvero preoccupate…
Caty sbuffò con disapprovazione.
Caty: …che esagerazione… me ne sarò dimenticata, no?! Cosa c’era da preoccuparsi tanto?!
Franny: …Caty…mi meraviglio davvero di te… io mi preoccupo per la tua incolumità e tu mi parli così?! Immagina la mia preoccupazione dopo che non ho visto più tornare né te né Takao……!!! A proposito…! Ora che ci penso…che avete fatto voi due soli soletti per tutto il tempo della strada…?! Vi siete messi assieme? Vi siete…BACIATI?!
Caty: mmm…sì…è probabile…ma comunque la cosa poco mi importa…piuttosto…
Franny: come POCO TI IMPORTA?! Caty, stiamo parlando del tuo possibile fidanzato ideale…di un CAMPIONE DEL MONDO!!! Come può non…
Caty: ma ci riesci a stare zitta per qualche secondo?! Piuttosto, dammi il quaderno di matematica ché mi devo copiare le espressioni prima che arrivi quell’arpia della Imatake…
Franny fissò la sua compagna sbalordita, con gli occhi fuori dalle orbite.
Franny: CATY! Ma si può sapere cosa diamine ti è successo?! Prima mi dici che non ti impor…
Caty: STATTI ZITTA! NON TI INTERESSA, HAI CAPITO?! DAMMI QUEL QUADERNO E NON FIATARE FINO A QUANDO NON COPIO TUTTE LE ESPRESSIONI, CHIARO?!
Franny, sconvolta, si fissò le esili e candide mani che adesso stringevano convulsamente le sue ginocchia dinoccolate; aveva le lacrime agli occhi. Cosa poteva essere successo il precedente pomeriggio alla sua migliore amica tanto da provocare in lei un cambiamento così radicale?! Perché, di certo non era da Caty comportarsi in quel modo…dimenticarsi un appuntamento importante, non fare i compiti…non era da lei, così puntigliosa e precisa…per non parlare di come le aveva risposto male e di come avesse insultato la prof di matematica, che era sempre stata la sua favorita…E poi, ancora…parlare di Takao in quel modo…

***


Quando suonò la campanella della ricreazione, la professoressa si geografia uscì fuori dall’aula correndo come era suo solito fare e Franny, per rilassarsi, si stiracchiò comodamente sulla sua sedia.
Franny: Yawn!!! Che lezione, ragazzi! Non avrei mai immaginato che le eruzioni vulcaniche fosser…
Caty: non mi importa, meno male che è finita! Piuttosto, vieni con me…
Franny: …m-ma… perché?!
Caty: devo portarti in un posto…
Prima che la sua amica avesse il tempo di ribattere, Caty si alzò e prese a trascinare Franny fuori dalla classe, lungo il corridoio ed infine fuori nel cortile.
Franny: puoi dirmi almeno dove stiamo andando?
Caty: nell’area del cortile riservata al liceo…
Franny: cosa?! Non possiamo! L’hai detto tu stessa, "riservata al liceo", non ci possiamo andare, sono le REGOLE!
Caty: tsk! Me ne infischio delle regole!
Eh no! Questo era davvero troppo!!! Ma chi si credeva di essere, Caty?! Va bene, se tutto di colpo aveva deciso di diventare così aggressiva e negligente ne aveva tutti i diritti e le facoltà, ma non poteva trattarla in quel modo né trascinarla nelle sue assurde follie!
E poi…
Dove era finita la SUA Caty…?
La sua SPLENDIDA migliore amica?
Franny non ebbe neanche il tempo di porsi quelle domande che Caty già l’aveva trascinata nell’area a loro proibita e stava indicando freneticamente qualcuno, probabilmente colui (o coloro) il quale avrebbero dovuto incontrare…
Caty: eccoli! Eccoli! Sono laggiù! Andiamo!

Franny rimase per un istante a fissare pietrificata i quattro ragazzi che le stavano davanti, non comprendendo PERCHÉ la sua amica l’avesse portata da loro…non poteva essere…! Era TUTTO sbagliato!
Tutto, da quella mattina, stava andando alla rovescia!
Caty: eccola, ho fatto come mi hai detto, Yuri…
Yuri: grazie, piccola…sei proprio brava…
Detto ciò, Caty si scostò e si mise accanto a Yuri, dandogli così la possibilità di guardare meglio quella pallida ragazzina tremante che gli stava di fronte.
Yuri: bene bene… tu sei Francesca, o per meglio dire… Franny… che brava che sei, ti sei fidata ciecamente della tua amica pur sapendo che ti stava portando in un luogo proibito… ma non temere, presto ti priveremo di questi sentimenti inutili e dannosi… così come abbiamo fatto con la tua amichetta Caty…
Con fare pratico, Yuri le alzò il mento con due dite, ma Franny si scostò subito e prese a fissarlo in cagnesco.
Franny: NON MI TOCCARE!
Yuri: ehi! Ehi! Questo bel caratterino è proprio un vizio di famiglia! Poco male, abbiamo eliminato anche quello da Caty…
Franny: COSA LE AVETE FATTO?!
Yuri rise… una risata sadica…
Yuri: povera sciocca! Non l’hai ancora capito?! Caty è dei nostri, adesso… e presto, dopo il nostro piccolo trattamento speciale, lo sarai anche tu…
Detto questo, il sovietico si mosse in avanti per afferrare un braccio di Franny, ma lei fu più veloce e si scansò, cominciando a correre all’impazzata, più lontano che poteva…
Correva tanto, ma non aveva idea di dove andare, né tanto meno sapeva orientarsi in quell’area che non aveva mai esplorato…stava già per disperare quando la fortuna arrivò provvidenziale: andò a sbattere contro Takao.
Takao: FRANNY!!! Ma che cosa diavolo ci fai qui?! Se ti becca qualche professore sei MORTA!!!
Franny: non c’è tempo per spiegare… Caty è nei guai, GUAI SERI! Yuri…lei…è da stamattina che si comporta in modo strano…dice delle cose…fa certi gest…
Takao: frena un secondo! Cosa c’entra Yuri in tutto questo?!
Franny: lui…oh…credo che abbia fatto diventare cattiva Caty!!!
Takao sgranò gli occhi allarmato.
Takao: dici davvero?! Cavolo! Questa non ci voleva, non ci voleva proprio…tu, adesso, aspetta qui… io vado a cercare Kai e il profess…
Franny: come?! Non te ne puoi andare! Non mi puoi lasciare da sola!!! Io non ho la più pallida idea di dove andare!!!
Takao: ma…io…ah! Per fortuna! MAX! VIENI QUI!!!!
Tra la folla brulicante di liceali emerse un giovane biondino e lentigginoso che sia Takao che Franny conoscevano troppo bene.
Max: hello guys!! Franny! Ma che ci fai qui?!
Takao: è una storia lunga e complicata, per favore prenditi cura di Franny mentre io cerco Kai e il professore…
Max: ma… che cosa…?!
Takao: Franny ti spiegherà tutto… ora devo andare…
Il giapponese si dileguò tra la folla di studenti.
Max si voltò interrogativo verso Franny.
Max: allora, procediamo con ordine… cosa ci fai tu qui?
Franny: …mi ci ha portato Caty… lei…lei… oh Max!!! È terribile!!!
Prima che l’americano potesse rendersene conto, Franny gli era già saltata al collo e gli stava versando calde lacrime sulla t-shirt…

***


Franny: …ecco…questo è quanto…
Max: mmm…capisco…e Yuri voleva…diciamo… ”incattivire” anche te?
Franny: …non lo so…so solo che ho tanta paura e…
DRIIIIIIN!!!
Il suono acuto e regolare della campanella mise in subbuglio tutti gli alunni del liceo, che si misero a camminare speditamente verso le loro classi.
Solamente Franny e Max rimasero fermi in mezzo al cortile.
Franny: …e…e adesso?!
Max: non possiamo restare qui in cortile…
Franny: ma…non pretenderai mica che io vada in classe! Io non ci ritorno da QUELLA!!!
Max: lo so…
Franny: ma allora… come…?
Max: …aspetta…
L’americano prese a fissare intensamente il volto di Franny, concentrandosi. Nel frattempo la biondina arrossiva…
Max: …forse mi è venuta un’idea…

***


Bidella: bene ragazzina…tu stai qui, stenditi sulla barella e stai buona fino alla fine delle lezioni… io adesso devo andare in segreteria, tanto c’è qui tuo fratello che ti terrà compagnia, ok?
Franny: d’accordo… grazie…
La bidella uscì in fretta dall’infermeria sbattendo la porta e Franny, che si trovava in piedi davanti all’uscita, si voltò verso un biondino ridente che le stringeva la mano e che avrebbe dovuto essere “suo fratello”…
Max: mmm…allora, cosa ne pensi di questa situazione…sorellina?!
Franny sorrise appena, tenendosi il petto con la mano libera per la forte emozione.
Franny: …mmm…è proprio una fortuna che anche tu sia biondo ed abbia gli occhi azzurri…!
Max: eh… i casi della vita!
Il biondino le rivolse un ampio sorriso, cercando di farle pesare il meno possibile quel momentaccio, ma in tutta risposta sentì l’amica tremare improvvisamente e stringergli la mano convulsamente, gli occhi che man mano le si riempivano di lacrime.
Max: …che hai, Franny? Non ti senti bene…?!
Franny: …ma ovvio che no!!! Come credi che si dovrebbe sentire una persona nella mia situazione?! MALISSIMO!!! Ho tanta voglia di MORIRE!!!
Max fissò la sua amica tremante con compassione, sapendo di poter comprendere il suo dolore solo se paragonato a quel periodo di tre anni prima, quando Kai li aveva traditi tutti per passare dalla parte dei cattivi…dalla parte di Yuri... dalla parte di Vorkov…
Con un gesto della mano, invitò Franny a stendersi sul lettino.
Max: …stenditi…forse…così…ti sentirai m…
Franny: …meglio?! No…non è un male fisico il mio…
Affranta ed abbattuta, la biondina sprofondò sulla soffice brandina dell’infermeria, portandosi le mani ai capelli.
Sentì Max, accanto a se, imitarla.
Franny: …certo che…non saremmo dovuti ricorrere a questo inganno se…se Caty non…
Lentamente, calde lacrime presero a colare lungo le gote di Franny, ridisegnandole il pallido volto…
Max: Franny…
Franny: ma perché capitano tutte a me?! Prima Ele, poi mia sorella, ora Caty… a volte penso che non sarei dovuta mai venire qui in Giappone… che avrei fatto meglio a restare in Sicilia, con i miei veri amici…

Solo dopo aver parlato, Franny si rese conto della cattiveria che aveva appena detto nei confronti di Max…lui, che l’aveva consolata e le aveva tenuto compagnia in quel momento difficile…
Lentamente, quasi temendo la sua espressione tremendamente offesa, Franny si voltò verso il suo amico, che fissava il pavimento con espressione greve.
Max: …allora…è così…
Solo quando il biondino si sentì gli occhi dell’amica puntati addosso, sollevò lo sguardo e, di scatto, abbandonò la lettiga dove era adagiato.
Max: …è così che stanno le cose!
Franny: …Max…ascolta…io non…
Max: beh…per me non è così! Io…sono immensamente felice che voi Master Girls siate venute qui in Giappone…anzi… sono immensamente felice che TU sia venuta qui in Giappone…e mi dispiace solo che il mio affetto non sia corrisposto e che tu sia talmente ottusa da non renderti conto che anche qui in Giappone ci sono molte persone che ti vogliono bene… che ti rispettano…e che… ti AMANO!
Prima che Franny potesse ribattere, Max girò sui tacchi ed uscì fuori dall’infermeria alla pari di un grande attore che, dopo una scena tragica piena di pathos, fa la sua teatrale uscita di scena.
E come da copione, in pochi secondi la povera giovane si era già portata una delle due mani a protezione della bocca e i suoi begli occhi color del cielo si erano già riempiti di lacrime…
Peccato però…perché quella non era proprio una scena di un film né di un tragico sceneggiato…quella era una delle mille scene di quel lungometraggio chiamato “vita”, una scena di una normale quotidianità, di una giornata che avrebbe segnato per sempre i sentimenti di Franny…

***


DRIIIINN!!!
Ancora una volta, la campanella vibrò forte, rimbombando in tutti i corridoi e, anche se lievemente, nella cassa toracica di Franny.
La biondina dovette attendere qualche secondo prima che, seguito dal solito stuolo di ragazzine urlanti, Takao riuscisse ad introdursi nell’infermeria assieme al professor Kappa, a Kai e a Fede.
Fede: Franny! Come stai?
Franny: …bene…
Takao: ma… dov’è Max?! Non era con te?
Franny: …lui…è già andato via…
Takao: davvero? È molto strano da parte sua…sei sicura che…
Kai: vogliamo smettere di perdere tempo?! Abbiamo una nostra amica da salvare dalle grinfie di quegli impostori…
Franny si voltò e sorrise grata a Kai, sia perché aveva mostrato interesse al problema della sua amica, sia perché così gli aveva evitato di rispondere a Takao.
In segno di ricezione, Kai increspò leggermente le labbra.
Takao: …sì…giusto… prof, a te la parola…
Con il suo solito fare pratico, il piccolo Professor Kappa estrasse da sottobraccio il suo fidato portatile e lo adagiò ai piedi della brandina, aprendolo.
Prof: dunque…gli effetti delle vasche stimolatrici della Borg sono violenti ed immediati, stimolano le terminazioni nervose del cervello con impulsi che inducono l’individuo a loro sottoposto a divenire uno spietato calcolatore senza etica morale…
Franny: @_@ ?!?!? Calma, procediamo per gradi… innanzitutto… tu come diavolo fai a sapere tutte queste cose?!
Prof: …em…perché…
Takao: …perché Kai tre anni fa è stato esposto più volte agli effetti delle vasche stimolatrici e…
Kai: …e non ci voleva proprio l’occhio di un esperto per capire che ero talmente spietato da sembrare posseduto…
Quella frase fu seguita da un lungo e teso silenzio.
Dal canto suo, Franny tremava come una foglia.
Franny: …e…e… c’è modo di GUARIRE da questa… da questo stato?
Prof: in teoria sì, perché l’effetto della vasca semplicemente addormenta tutti i pensieri positivi e morali del blader… in termini pratici, tuttavia, la GUARIGIONE richiede una grande forza di volontà da parte del blader sottoposto…
Franny: …e…noi…io… cosa posso fare?!
Kai: ciò che fecero per me Takao e gli altri…!
Franny: …o…ovvero?
Takao: cercare di farle capire che non è la forza spietata che ci rende veramente forti… ma che i valori fondamentali… l’amicizia, l’amore, la solidarietà e l’unità sono più importanti…
Franny: …ma…ma come posso fare?! C’è Yuri che le sta sempre appiccicato…!
Fede: non temere! A quello ci penso io!
E senza aspettare il consenso dei compagni, Fede si alzò di scatto dalla sua sedia ed uscì dall’infermeria, il suo Fenix alla mano, pronta allo scontro.
Franny: FEDE!!!
Takao: EHI!!! ASPETTA!!!

***


Arrivata correndo nel cortile, proprio come due giorni addietro Fede trovò Yuri a passeggiare svogliatamente con la sua cricca che si avviava verso l’uscita dell’istituto…
Solo che quella volta il suo gruppo contava un elemento in più: Caty.
Fede: tu, Yuri Ivanov, FERMATI IMMEDIATAMENTE!!!
Al richiamo di quella voce tanto odiata quanto ormai conosciuta, il russo dalla chioma infuocata si voltò di scatto, sorridendo sornione.
Yuri: toh! Guarda chi c’è? Buongiorno anche a te, pivellina…!
Fede: non ti conviene fare tanto lo strafottente, Ivanov, non ti permetto mica di prenderti gioco di me…! Credevo che una volta ti fosse bastata per imparare la lezione…! Prima Ele, adesso Caty… lascia in pace i miei amici! Lasciala andare!
Yuri: e chi saresti tu per dirmelo?! Guarda… sto tremando di paura…!
Fede: frena la lingua, ti ricordo che ti ho già battuto una volta, Ivanov…
I due, fissandosi in cagnesco, estrassero i loro bey e si prepararono al lancio, quando…
Takao: SSSTOOOP!!!! FEEEERMI!!!
Fede: Takao! Ma che…?!
Takao: eh…no! Così non va, Fede!!! Yuri lo voglio sfidare IO!
Fede: m…ma… perché?!
Takao: perché Cat… cioè, perché… non puoi combattere sempre tu!!!
Fede: -_-“ vabbé… fai come vuoi…tanto tu sei il campione del mondo…!
Takao: perfetto…non chiedevo di meglio…
Yuri: nemmeno io… sarà per me un enorme piacere strapparti davanti agli occhi la TUA piccola Caty…
Takao arrossì violentemente, sentendo gli occhi di tutti puntati addosso.
Takao: questo…questo è ancora da vedere…
Yuri: già…vedremo…diamo inizio all’incontro, allora…chi vince…se la tiene…
Stavano per lanciare, quando…
Caty: eh no!
Tutti: che c’è ancora?!
Caty: non ho certo intenzione di restare a guardare mentre questi due decidono su di me…! Ho una volontà io…
Takao: ma Caty… lo stiamo facendo solo per poterti portare via da lui…!
Caty: …e chi te lo dice che io non voglia stare con lui?!
Takao sgranò gli occhi.
Takao: …m-ma…ma tu…
Caty: forse ancora non hai capito, io non ho NESSUNA INTENZIONE di lasciare Yuri, grazie a lui e alla sua banda ho trovato la mia vera ragione d’esistenza, ho trovato la massima forma di potenza che riesce ad appagarmi completamente ed ho capito cosa mi piace fare di più, ovvero rubare e distruggere i Bit Power altrui… quindi, perché mai dovrei lasciare i Demolition Boys?!
Takao: Caty…tu… non capisci…tu…
Caty: oh, sì! Io capisco benissimo! Anzi, sai che ti dico? Credo proprio che combatterò io al posto di Yuri… così, tanto per provare sul campo la vera potenza del mio nuovo bey… decidi tu la posta in gioco… tanto sono sicura di vincere…
Sogghignante, Yuri si fece indietro facendo spazio a Caty che si posizionò di fronte a Takao e si preparò a lanciare il suo Master Dragoon.
Ma il Dragoon Blader, sconfortato, aveva abbassato le braccia.
Takao: …io…non posso…
Fede: Takao! Ma che ti prende?!
Takao: …io…non posso…
Caty: che c’è, Takao?! Hai paura, forse?!
Takao si voltò dall’altro lato, sconfortato. Era vero, aveva una paura matta di affrontare la sua piccola Caty, quella stessa Caty che adesso aveva paura di guardare per non scorgerne gli occhi spiritati, la stessa Caty che non sembrava neanche riconoscerlo…
Aveva paura di amare… e di non essere ricambiato…
Yuri: beh…! Pare che qui nessuno abbia il fegato di sfidarti, Caty… andiamo via… lasciamo perdere…
Ma né i Demolition né Caty ebbero il tempo di voltarsi e di fare un passo che la flebile vocina di una terza persona rimasta per tutto quel tempo ad ascoltare in silenzio si fece avanti prepotentemente, rompendo bruscamente quell’orribile silenzio.
Franny: ASPETTATE!!!
Caty e Yuri si voltarono nuovamente.
Yuri: che vuoi?!
Franny: contro Caty ci combatto IO!!!
Yuri sgranò gli occhi per la sorpresa.
Yuri: CHE COSA?! Tu vorresti sfidare Caty?! La tua AMICA?!
Franny sbuffò.
Franny: tsk…quella lì non è mia amica… mi è bastato cogliere poche sue frasi per comprendere che questa non è la vera Caty ma un essere avido e subdolo, di molto inferiore a colei che io considero la mia migliore amica…
Caty: come ti permetti?! Io sono 1000 volte meglio di quella rammollita! E poi, mi dispiace dirtelo ma quella stupida della tua amichetta non esiste più… adesso vive solo la grande, l’unica e vera Caterina Mitsugory!!
Franny: non ti permetto di parlare in questo modo!!! Vai!!! ATTACCA MASTER DRACIEL!!!
Caty: FORZA!!! VAI DARK PEGASUS!!!
Finalmente, iniziò la tanto agognata battaglia.
Neanche il tempo di fiondarsi in campo che il bey di Caty prese a brillare… ma non era la solita luce bianca che caratterizzava la fuoriuscita di ogni Bit Power, ma era una luce scura, quasi elettrica che faceva accapponare la pelle.
Franny: ma… cosa sta succedendo?!
Caty: AMMIRA LA POTENZA DEL MIO NUOVO BIT POWER, DARK PEGASUS!!!
Dal Bit Chip del bey di Caty venne fuori un cavallo alato dal manto nero come la pece e dagli occhi color rosso fuoco.
Tutti coloro che potevano vedere quella creatura, ne rimasero spaventati. Franny e Fede urlarono.
Fede: NON È POSSIBILE!!!
Franny: COSA STA SUCCEDENDO?! DOV’È IL VERO PEGASUS?!
Caty: tsk… quel cosino sdolcinato ed inutile non mi serviva più… grazie a Yuri adesso ne ho uno molto più potente ed aggressivo!
Franny: questo non dovevi farlo… NON DOVEVI FARLO!!! ATTACCA SILVER DELPHIN!!! (no, non è un errore… il Bit Power si chiama veramente così anche se in inglese delfino si scrive Dolphin… Nd Lelli)
Dal Bit Chip di Master Draciel venne fuori un bellissimo delfino d’argento.
Caty: ehi, ehi?! Perché ti scaldi tanto?! Non ti ho ANCORA fatto nulla! Piuttosto, risparmia la tua rabbia per quando ti avrò sconfitto e ti avrò privata del tuo insulso pesciolino…
Franny sgranò gli occhi, troppo disgustata per riuscire a sentire una parola di più.
Franny: adesso smettila, Caty!!! Torna in te, ti prego!!! Ricordi come eravamo felici prima che Yuri ci distruggesse l’esistenza?! Eri buonissima, dolce, sensibile e…
Caty: …una rammollita…!
Franny: smettila! Cerca di sforzarti! Eri indomabile, nessuno al mondo ti poteva comandare! Agivi sempre con la tua testa, con i tuoi pensieri un po’ pazzi ma sempre buoni… eri speciale, ed aiutavi tutti… ti piaceva tanto giocare con me, Ele e Fede a pallavolo, coi bey…non puoi non ricordare!!! Rammenti ieri pomeriggio quanto ci siamo divertite insieme, siamo andate nel nostro fast food preferito…e adesso… guardati… così presuntuosa ed arrogante… per colpa tua ho perfino ferito la persona che AMO!!!
A quelle parole, un ragazzino dai capelli biondi e la pelle nivea sentì lo stomaco che gli si attorcigliava per l’emozione ed il cuore che gli balzava in petto…
Franny: Caty… non è possibile che tutto questo sia finito… non è possibile che adesso tu ti sia piegata a tal punto da farti comandare a bacchetta da degli esseri così infimi!!!
A quelle parole, fu come se qualcosa nei circuiti del cervello di Caty si fosse rotto… di colpo, la sua mente fu attraversata da un’ondata di ricordi, sensazioni…
Ricordò la prima volta che aveva lanciato il suo Master Dragoon, i compiti a scuola, gli allenamenti di pallavolo, i pomeriggi a ridere con Franny, il bacio con Takao, la cattura e la ribellione a Yuri…
Caty: IO SONO L’UNICA ED INSOSTITUIBILE CATERINA MITSUGORY!!! NIENTE E NESSUNO HA IL DIRITTO O IL POTERE DI DECIDERE AL MIO POSTO O COMANDARMI!!! ATTACCA PEGASUS!!! ATTACCO ALA DI VENTO!!!
Come una furia scatenata, il bey di Caty scaraventò via il suo avversario aggiudicandosi la vittoria.
Gli occhi di Franny, allora, si fecero stranamente vuoti. La biondina cadde a terra.
Franny: non è possibile…ho perso…
L’italo nipponica sentì qualcuno che le posava una mano sulla spalla ma non si voltò per vedere chi fosse, scoppiò a piangere ed allontanò il suo consolatore con una manata.
Franny: andate via!!! Ho perso!!! Non ho diritto alla pietà di nessuno!!! Ho perso l’unica occasione per far si che la mia amica tornasse da me! Ed ho perso anche il mio fedelissimo Bit Power!!!! Non è giusto!!!
Fede: Franny…
Franny: lasciami stare!!!
Fede: no! Franny guarda!
Spinta da una forza misteriosa, Franny levò lo sguardo e vide il bey di Caty che ancora girava sormontato da un enorme cavallo alato bianco come la neve e dagli occhi color azzurro cielo. Al di là del maestoso Bit Beast una Caty adesso dolce e calma le sorrise affabile.
Franny: PEGASUS!!! CATY!!!
Caty fece qualche passo avanti e raccolse il suo bey blade.
Caty: grazie Franny… non so come avrei fatto senza di te…
La brunetta porse una mano alla sua amica e l’aiutò a rialzarsi.
Franny: Caty!!!
Così, le due ritrovate amiche si abbracciarono accompagnate da uno scroscio di applausi e dalla fuga silenziosa di Yuri e i suoi compagni.
Takao: em…em…
A quel richiamo, Caty si staccò prontamente da Franny e corse verso Takao saltandogli in braccio e baciandolo, strabiliando tutti compresa se stessa.
Caty: scusami per prima… ti avrò detto delle cose orribili…!
Takao: abbastanza, ma adesso è tutto passato… andiamo a casa?
Caty: si… Franny, tu non vieni?
Franny: …certo, prima però devo passare in classe a prendere la cartella… aspettatemi qui, faccio in un attimo…
Caty: sbrigati!!!
La biondina, adesso sorridente, corse in classe ed aprì la porta sbattendola senza troppi complimenti… la credeva perfettamente vuota, infatti… peccato che non fosse così…
Franny: …Max!!!
Max: ciao, Franny…
Di colpo, Franny sentì il suo sorriso svanire e si rese ben presto conto di quanto quella condizione la mettesse a disagio…
Franny: …em…s…senti Max…io… volevo chiederti scusa per prima, ho detto delle cose davvero orribili…
Max: n…non è colpa tua… io… immagino come ti sentivi e so che in quei casi spesso si parla a sproposito… è solo che… da quando ti ho conosciuta non posso più fare a meno di te e sentirti dire quelle cose…io…
Franny: scusami…è colpa mia, hai ragione…
Max: c…che ne diresti di fare pace?
Franny sorrise, felice.
Franny: certo!!!
Correndo, Franny percorse l’aula ed abbracciò il suo ritrovato amico, sentendo che adesso la sua felicità era completa… stava quasi per perdersi in balia di quel contatto, quando…
Max: comunque… hai disputato un bellissimo incontro…
A quelle parole, Franny si staccò dall’amico bruscamente, color peperone.
Franny: t-tu…hai assistito all’incontro?! “cavolo! Allora è come se mi fossi dichiarata!!!”
Max, allora, assunse una strana e furba espressione…
Max: già… sorpresa? Mica potevo perdermi questo incontro sensazionale…!
Franny: …i…io…io…
Max: che ti succede?! Hai perso la lingua?!
Prima che Franny riuscisse a balbettare una risposta di senso compiuto, Max le si era già avvicinato e le aveva stampato un tenero bacio sulle labbra.
Max: non c’è nulla di cui avere paura ormai, no?!
Sempre con quel furbo sorriso, Max si voltò divertito ed uscì dall’aula lasciando da sola una Franny tanto felice quanto sbalordita.
Franny: m…ma…ehi! ASPETTAAAA!!!


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Bene! Ecco le anticipazioni: il prossimo capitolo sarà ambientato ad Halloween, Takao e Max decideranno di fare a Fede un orrendo scherzo che si concluderà con un litigio furioso, al quale prednerà parte indirettamente anke Yuri...credo che abbiamo detto tutto.
Grazie a tutti coloro che leggono!

By Ele&Fede (Lelli&Freddy)

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Capitolo 9
*** Chapter nine = Halloween: a bad trick ***


Ci scusiamo per l’enorme ritardo. Per noi questo capitolo è molto importante. Speriamo vi piaccia.
Non faremo anticipazioni x non rovinare l'atmosfera finale, quindi ci sentiamo al prossimo capitolo!
Un ringraziamento speciale a Phoenix che si è data la pena di commentare.
Buona lettura.



Chapter nine = Halloween: a bad trick

31 Ottobre 2004, Halloween.
Come a sottolineare la lugubrità della festa che ricorreva in quel giorno, quella mattina il cielo era coperto di nuvole e i continui lampi e tuoni che imperversavano su nel cielo non facevano presagire nulla di buono…
Ed infatti, dopo neanche tre ore, la pioggia cadeva scrosciante su tutta Tokyo, costringendo gli scolari a rimanere in classe per la ricreazione.
Takao: Ele! Ray!
Saltellando come dei bambini il giorno di Natale, Takao e Max si avvicinarono al banco dei due giovani.
Ele: …dicci Takao…
Takao: …beh…io e Max abbiamo avuto una simpatica ideuzza per stasera…
Ray: …stasera? Ma non avevamo mica in programma di uscire!
Max: …sì…lo sappiamo… solo che stasera è la NOTTE DI HALLOWEEN e volevamo pur festeggiarla in qualche modo…!
Incuriositi dal discorso dei loro compagni, anche Fede e Kai si avvicinarono.
Fede: …un’uscita per Hallowen? E cosa avreste in mente? Una nuotata per le vie principali di Tokyo?
Con fare provocante, la blader della Fenice di bronzo indicò la pioggia scrosciante al di là delle finestre.
Takao: -_-* molto spiritosa, Fede… ad ogni modo, no! Il mio carissimo amico qui, Max, ha ricevuto dei biglietto omaggio per una grandissima attrazione che verrà aperta proprio stasera, per Halloween…
Fede: …e sarebbe?
Takao: …la Dark House…!
Ele: …e cosa sarebbe di preciso questa…Dark House…?
Max: …questo è un segreto… forse, ci riserveremo di dirvelo stasera… se accettate l’invito…!
Takao: …possiamo solo dirvi che è davvero FORTE e che la Provincia ha stanziato senza indugio delle somme ingenti per questa attrazione…!
Tutti: @_@” ?!?!?
Takao: …beh?! Perché mi guardate in quel modo?!
Ray: …Takao! Dove le hai imparate tutte quelle parolone?!
Takao: …le ho lette dal volantino illustrativo che era legato ai biglietti omaggio! ^_^
Tutti: …doh! *caduta stile manga*

DRIIIIN DRIIIIIIN! DRIIIIN DRIIIIIIN! DRIIIII…
Caty: …pronto?! Qui casa Mitsugory!
Franny: …lo so…cretina!
Caty: …ciao Franny! Come te la passi?!
Franny: …tutto a posto! Piuttosto, mi ha chiamato Max e mi ha invitata ad uscire stasera… ovviamente… assieme anche agli altri…
Caty: …si…anche Taky mi ha invitata…
Franny: …beh? Che ne pensi di questa Dark House…?
Caty: …ma guarda… solo per il nome ho cazziato Takao per un quarto d’ora…!
Franny: …e perché?! Ah! Già! DARK house…!
Caty: …infatti…non la nominare più per favore… sono un tipo impressionabile, io!
Franny: …okkei…dark dark dark dark dark dark dark…!
Caty: SMETTILA!
Franny: …va bene…scusa…che ti metti per stasera?
Caty: …boh…? Non lo so…! Probabilmente jeans e scarpe coperte…col tempo che c’è!
Franny: …già…spero che riesca a non piovere fino a stasera…!
Caty: …speriamo…comunque, adesso ti devo lasciare…! Lo sai quanto ci impiego a scegliere l’abbigliamento per un appuntamento…! E Taky verrà solo tra due ore!
Franny: ^_^” ok, capito! Afferrato il concetto! Ti lascio gioia! Ti Vi Bi! (lo dicono davvero quando si telefonano! Nd Ele)

Quella sera, verso le 18:00, qualcuno suonò il campanello di casa Hoshino.
Fede: Ele! Ele! Sono loro!
Ele: arrivo!
Raggiunta la sorella sulla soglia di casa, Ele aprì la porta a Kai e Ray che erano passati a prendere le loro rispettive ragazze.
Ray: buonasera, ragazze!
Ele/Fede: BUONASSEEEERA!!!! *ç* (…completamente allupate…! Nd Caty e Franny) (EHI!!! E VOI DA DOVE CAVOLO SPUNTATE?!? >///< Nd Ele e Fede)
Kai: …siete pronte?
Fede: …si…andiamo?
Ray: …sì…
I due ragazzi condussero le due gemelle fino ad un’ampia strada non lontano dalla loro villa, dove un consistente stuolo di curiosi bloccava la vista a tutti i passanti.
Ele: …cavolo quanta gente!
Voce: …e sono tutti qui per la Dark House!
Voce2: Taky! La vuoi smettere di pronunciare QUEL nome?!
Richiamati da quelle voci inconfondibili, i quattro adolescenti si voltarono verso la loro destra, dove poterono scorgere Takao e Caty seguiti da Max e Franny che cercavano di arrancare disperatamente verso di loro senza essere inghiottiti dalla folla.
Ray: ehilà ragazzi!
Max: hello guys!
Ele: …beh, ragazzi! Devo proprio congratularmi con voi! La vostra idea sembra avere riscosso un particolare successo! Faticheremo non poco per entrare!
Fede: …beh…credo proprio che qualcuno di noi dovrebbe andare a fare la fila…! Chi viene con me…?
Kai/Max: IO!!!
I due si fissarono un attimo. Kai era sconcertato. Che cosa aveva intenzione di fare Max?!
Max: …non te la prendere, Kai…! Non sto cercando di fregarti la ragazza, anche perché a me piace Franny…è solo che…
Kai: …è solo che…?!
Max: …che…beh…che…Fede mi sta simpatica e voglio dire solo a lei cosa succede all’interno della Dark House…! =3
Kai: …CHECCOSA?! (…adoro scriverlo tutto unito!!! Nd Ele) (…tsk…baka…! Nd Kai)
Max: …rassegnati! A te non lo diremo mai! Vieni, andiamo Fede!!
Prima di riuscire a spiccicare mezza parola, Fede si sentì afferrare saldamente da un polso e in men che non si dica si ritrovò inghiottita dalla folla assieme a Max.
Kai: …io a quel dannato coniglio lo ammazzo!
Takao: …su, Kai…non te la devi prendere, l’ha fatto a fin di bene!
Kai: …a fin di bene?! Ma che hanno tutti oggi?! C’è stato un prosciugamento collettivo dei vostri ottusi cervelletti?!
Takao: KAI! TI VUOI CALMARE?! Come faccio a spiegarti tutto se continui a sbraitarmi contro?!
Kai fissò per un attimo il suo compagno, furente. Poi trasse un lungo e sonoro respiro.
Kai: …spiegati…
Takao: …beh…ecco…la Dark House è principalmente una casa degli orrori ma, eccezionalmente per il giorno di Halloween, si possono organizzare degli scherzi…
Kai: …non ci ho capito nulla…
Takao: …aspetta…in pratica, a me e Max è venuta l’idea di fare uno scherzo a Fede, utilizzando la complicità dell’equipe della Dark House – scusa Caty – capito?!
Kai: …CHE…CHECCOSA?! E…e perché proprio lei?!
Takao: …beh…perché…voglio dire, Fede è una ragazza simpatica, intelligente, ma, togliendo il bey blade del quale parliamo senza problemi, sta sempre sulle sue…! Così a me e a Max è venuta questa idea…! Non è per male, davvero! Vogliamo solo farci quattro risate…!
Kai: …certo…a spese di Fede…!
Caty: …dai…! A me non sembra una cattiva idea!
Franny: …sarà divertente!
Ele: …ma…ehi! Proprio voi due che la conoscete, non pensate a come quella permalosa di Fede possa reagire?! Non è per nulla una buona idea quella dello scherzo! Non possiamo semplicemente visitare la Dark House – scusa Caty – come una qualunque casa degli orrori?!
Senza rispondere all’amica, Takao guardò in direzione dell’interminabile fila che conduceva al botteghino della Dark House.
Takao: …beh…ormai è troppo tardi, Max e Fede sono quasi arrivati alla fine della fila e, a considerare dalla faccia di lei, credo proprio che ormai Max le abbia raccontato una balla e che lei se la sia bevuta…!
Kai: …che cosa?! Blocca tutto, deficiente!
Takao: …ormai non posso! Con tutta la folla che c’è non riuscirò mai ad arrivare in tempo da Max per il cambiamento di programma…
Nero in volto come non lo era mai stato, Kai gettò la sua maschera fredda ed impassibile e si scagliò contro Takao, con tutta l’intenzione di suonargliele di santa ragione.
Ray/Ele: Kai!! Fermo!! Ma sei pazzo?!
Con molta fatica, il cinese e la nippo-italiana riuscirono a separare Kai da Takao.
Ele: …ascoltate, adesso accopparsi non ha senso, però la frittata ormai è fatta quindi l’unica cosa che possiamo fare è sperare che Fede non si offenda troppo per lo scherzo…!
Kai: …e la prossima volta che ti viene una di queste brillanti idee, pensa a tutte le botte che ti potrei dare in seguito…! >_<*
Takao: -_- va bene…
In breve, Max e Fede riuscirono ad arrivare al botteghino ed a consegnare i loro biglietti omaggio, quindi i due fecero segno al loro gruppo di amici di avvicinarsi per entrare nella Dark House, un’imponente e lugubre villa in stile ottocentesco, dipinta interamente di nero.
Ray: …wow…lugubre…!
Fede: …beh?! Che aspettiamo ad entrare?!
A quelle parole, tutti si voltarono verso Fede quasi con nervosismo. Dal canto suo, la nippo-italiana sorrideva affabile ai suoi amici.
Fede: …su! Forza!
Takao: …si…entriamo…
Compatti, gli otto ragazzi fecero il loro ingresso nella hall buia dell’attrazione turistica, mentre degli spifferi gelidi li attraversavano da parte a parte.
Fede: …wow! C’è un freddo infernale qua dentro!
Incerta, la giovane mosse qualche passo sul duro pavimento della villa, quando ad un tratto senti qualcosa di gelido stringerle il polso.
Fede: …AAAAAHHHHH!!!!
Kai: …shhh! Sono io, Fede!
Fede: …K…Kai! Mi hai messo paura!!!
Kai: …senti Fede, non c’è molto tempo…devo dirti una cosa…
Fede: …dimmi…
Kai: …questa casa…in realtà…loro…ti vogliono fare…
Nel buio totale della hall, Kai sentì due paia di mani che gli sigillavano le labbra per impedirgli di parlare oltre. Fu trascinato a muro e costretto a lasciare il polso di Fede.
Takao: …ti conviene non fare il furbo con noi…non puoi mandare a monte il nostro scherzo…!
Max: …già…senza che Fede se ne accorgesse ho dovuto persino pagare di tasca mia la somma in più che serviva per l’attuazione dello scherzo…! Quindi non fare scherzi…!
Takao: …vieni con noi…

***



Fede: …ma dove cavolo sono…?! KAI! DOVE SEI FINITO?!
Niente, non le rispose nessuno…
Fede: …E…Ele? Ragazzi? C’è nessuno…?
Ancora una volta, la risposta per Fede fu muta.
Fede: …cavolo…con tutto questo buio non riesco neanche a capire dov’è la porta!
Come se qualcuno l’avesse ascoltata, d’improvviso una luce fosforescente simile a delle impronte di scarpe in movimento condusse Fede verso una porta.
Fede: …ah…ho capito…è tutto programmato fin dal principio…i ragazzi saranno avanti…
Con passo deciso, Fede seguì le orme fin nell’altra stanza, una stanza che però sembrava non avere pareti, ma aveva tutto intorno un cielo senza stelle e luna, il pavimento sembrava nuda terra e qua e la spuntavano lapidi incrostate e ricoperte di ortiche.
Fede: …un cimitero…
Percorse la stanza in tutto il suo perimetro, cercando di scorgerne le pareti o (in un caso estremamente fortunato) di trovare la porta successiva, ma senza risultato. Sembrava di essere davvero in un cimitero.
Fede: …cavolo…comincio davvero ad avere paura…e freddo…
Stringendosi le spalle con le braccia, la ragazza riprese a fare il giro della stanza, ma quando passò davanti ad una delle lapidi più grosse, sentì la terra sotto i suoi piedi tremare e qualcosa di viscido e putrefatto che le stringeva spasmodicamente la caviglia.
Si voltò di scatto per vedere cosa fosse e non poté fare a meno di urlare.
Fede: …AAAAAHHHHHH!!! AIUTOOO!!!!!!
In un attimo di lucidità, la giovane fissò il mezzo busto di zombie che cercava di tirarla verso di sé e gli sferrò un poderoso calcio, riducendolo ad un mucchio d’ossa.
Tremante, si avvicinò a ciò che rimaneva del mostro e, con circospezione, tastò quelle ossa.
Fede: …sono…sono vere…! Ma…allora…questo posto…?!
Spaurita, Fede si guardò intorno sperando di scorgere qualcosa o qualcuno.
Fede: …KAIII!!!! ELEEEE!!!! RAGAZZIII!!! DOVE SIETE!!!!!
Sapeva che, probabilmente anche quella volta nessuno le avrebbe risposto, ma si sbagliava…
Takao: …s…siamo qui…! Fede…!
Franny: …F…Fede…! A…Aiut…to…!
Fede: RAGAZZI!!!
Cercando di capire da dove venissero quelle voci, Fede si voltò verso la sua sinistra dove, inspiegabilmente, era spuntata una scala a chiocciola parecchio traballante.
Ignorando il perché quella scala si fosse materializzata all’improvviso, Fede vi salì correndo preoccupata verso il luogo dove, ne era certa, erano rinchiusi i suoi amici.
Finite le scale, Fede si ritrovò in corridoio lungo e buio, con mille ragnatele che pendevano dal tetto.
Superando la sua acutissima forma di aracno-fobia, Fede corse lungo il corridoio, verso quella che era l’unica porta che riusciva a scorgere ad occhio nudo.
Chiedendosi quali altre schifezze avrebbe trovato al di là di quel passaggio, Fede girò il pomello dell’uscio ed entrò nella stanza più luminosa che fino a quel momento aveva visto in quell’orribile villa.
Ma ciò non la fece stare meglio, dato che la stanza era sì bianca, ma aveva tutte le pareti e l’intero pavimento ricoperti di un liquido scarlatto che ricordava molto il…
…sangue…!
Eppure, non fu neanche ciò a sconvolgerla, ciò che inchiodò i suoi passi non permettendole di andare oltre, ciò che costrinse il suo stomaco a rigettare tutto ciò che aveva mangiato prima di entrare in quella casa maledetta…
…cadaveri…
Per terra, distesi supini, il volto tumefatto, pieno di escoriazioni e bruciature, c’erano i suoi amici…
…il suo ragazzo…
…e sua sorella…
Fede: K…K…K…Kai!!!! ELEEE!!!!!!!
Correndo, dimenticandosi dei suoi jeans nuovi che si sporcavano di sangue, Fede raggiunse i corpi esanimi di Kai ed Ele, stretti a delle catene che, probabilmente, avevano impedito loro di fuggire.
Fede: …K…Kai…E…Ele…p…perché…? P…perché proprio voi?! NON LASCIATEMI!!!!
Stringendo a se i cadaveri delle due persone da lei più amate, Fede maledisse tutti, se stessa per aver accettato l’invito per quell’uscita, la Dark House ed i suoi psicopatici creatori, ancora se stessa perché non era stata in grado di proteggere i suoi amici… e di stare vicino a colui che amava fino alla fine.
Maledì la sua vita, maledì il Giappone, maledì quella schifosissima giornata, maledì il temporale che stava imperversando e che la stava bagnando tutta…
…Bagnando…?!
Ma lei era dentro una camera!!!
Abbandonando per pochi istanti i corpi di Ele e Kai, Fede si alzò in piedi e fissò il tetto dal quale stava uscendo un potente getto d’acqua che stava pulendo tutto, il sangue incrostato sulle mura e sul pavimento, le macchie sui suoi vestiti e… le ferite sporche sui volti sorridenti dei suoi amici…
…sorridenti…?!
Ad un tratto, ridendo come matti, Takao, Max, Franny e Caty si alzarono e rivolsero all’amica un sorriso gioviale.
E a Fede mancò poco per vomitare di nuovo…
Takao/Max/Franny/Caty: SORPRESA!!!!
Takao/Max: TI È PIACIUTO LO SCHERZO, FEDE?!
Franny/Caty: CI SEI CASCATA IN PIENO!!!!
Fede: …ragazzi…voi…voi…siete…eravate…
Di colpo, comprendendo tutto, la giovane Hoshino si voltò inferocita verso i “cadaveri” di Ele e Kai che, lentamente e con il broncio, si stavano rimettendo in piedi. Anche Ray, poco più in là, era nelle medesime condizioni.
Fede: …v….VOI!!!! COME AVETE POTUTO?! CREDEVO DI MORIRE DI PAURA!!! MI AVETE LASCIATA SOLA CON…CON QUEGLI ZOMBIE ORRENDI! E POI MI AVETE FATTO CREDERE CHE ERAVATE MORTI!!! VI… VI… IO VI ODIO!!!!
Lanciando occhiate di rancore a tutta la camera, Fede scappò via piangendo, seguita, poco dopo, da Kai.
Kai: …ehi! Aspettami Fede!!!
Quando anche il russo se ne fu andato, tutti si volsero spiazzati e pentiti verso Ele, che li fissava strafottente.
Ele: …credi ancora che Fede non si offenderà, Takao?!

***



Tuoni, lampi e fulmini decoravano il paesaggio grigio e notturno di Tokyo, preannunciando la violenta pioggia che si sarebbe scatenata quella notte…
…Ma a lei questo non importava…
Voleva solo correre, andare il più lontano possibile da loro, i suoi amici infedeli, fin dove i suoi passi stanchi gliel’avrebbero permesso.
Dopo parecchi kilometri di corsa, giunse in una parte periferica che non conosceva e, vedendo un piccolo e malridotto parco giochi in lontananza, decise di recarsi lì per sedersi a pensare sopra un’altalena…
Arrivata a destinazione, la giovane fece quanto si era prefissata e prese a dondolarsi lentamente… avanti… indietro…
Il lento e regolare scricchiolio delle catene arrugginite prese a scandire il flusso dei suoi pensieri…
…avanti…indietro…avanti…indietro…
Fede: “…che scherzo orribile mi hanno fatto…! Li odio tutti…! Come hanno potuto?! Kai… mia sorella… le Master Girls…! Begli amici che ho…!
…avanti…indietro…avanti…indietro…
Fede: “…però…avevano tutti una faccia così strana prima di entrare…! E Kai…? Lui…aveva cercato di dirmi qualcosa nella hall…! O era tutto premeditato?!
…avanti…indietro…avanti…indietro…
Fede: “…cavolo! Non ci capisco più nulla!!!!”
…avanti…indietro…avanti…indietro…
Degli scricchiolii leggeri sulla ghiaia del parco fecero levare il volto di Fede, di scatto.
Quasi senza pensarci, il primo pensiero della giovane volò ai suoi amici, che magari l’avevano raggiunta per scusarsi…
…Ma fu totale la sua sorpresa e la sua disillusione nel trovarsi di fronte…
Fede: …Y…YURI?! “..cavolo…! Ci mancava pure questa adesso! Che vorrà ora quel pazzo…?!”
Yuri: …guarda chi c’é…! Una delle due gemelline Hoshino…!
Fede si alzò di scatto.
Fede: …beh?! Che ti prende, adesso?! Non mi chiami più pivellina?! Ti stai rammollendo, Ivanov!
Yuri: …tsk…decido io come chiamarti, Hoshino… piuttosto… che ci fa una bambina di buona famiglia come te in un quartiere popolare così malfamato…?
A quelle parole, Fede corrucciò la fronte ed incrociò le braccia al petto, fissando il giovane con aria ostile.
Fede: …non credo siano affari tuoi, Ivanov… quindi… se hai da dirmi qualcosa fai in fretta… altrimenti… sparisci…!
Yuri rimase per un attimo a fissare Fede, decidendo quale tra gli insulti taglienti che aveva nel suo repertorio avrebbe potuto usare in quell’occasione, quando il suo sguardo cadde su una figura ansimante al di là della spalla di Fede, che correva nella loro direzione.
Yuri: “…bene bene… c’è il signorino Hiwatary… adesso mi diverto un po’…!”
Sorridendo sadicamente, il rosso si volse verso Fede, che lo fissava ancora con viso truce.
Fede: …ebbene…?
Yuri: …tu…tu stai con Hiwatary, vero?
Fede: …sì… “anche se per ora ce l’ho a morte con lui…” …ma, che te ne frega, se è lecito chiedertelo?
Yuri: …niente…è solo che è da un po’ di tempo che volevo darti una cosa…!
Fede: …d…darmi…?
Yuri: …si Fede…! “…mi dispiace, Hiwatary…non dovevi abbandonare la tua ragazza proprio adesso… è carina… ed ha la pioggia che le bagna tutti i vestiti… sì! Credo proprio che mi divertirò con lei…!”
Il moscovita mosse un passo verso la sua giovane vittima e la afferrò per un braccio, portando le sue labbra a pochi centimetri da quelle della ragazza.
Yuri: …e se ti dessi un bacio…?
A quelle parole, Fede fissò il capitano dei Demolition Boys terrorizzata, cercando di respingerlo.
Fede: …n…no…! Io non vogl…
Troppo tardi…
Yuri aveva già azzerato le distanze che li dividevano e stava penetrando le sue labbra con insolenza, stringendola più forte che poteva, sperando solo che Kai li vedesse prima che Fede riuscisse a respingerlo.
Sarebbe stato troppo divertente!!!
In una frazione di secondo, lanciò un’occhiata al di là della spalla di Fede e vide il suo eterno rivale che girava l’angolo, con in volto stampata l’espressione più incavolata ed amareggiata che avesse mai visto.
Solo allora lasciò andare la sua inconsapevole vittima che, prontamente, gli mollò un calcio poderoso.
Fede: …MA SEI COMPLETAMENTE IMPAZZITO?! VERME SCHIFOSO CHE NON SEI ALTRO!!! SPARISCI DALLA MIA VISTA!!!!
Yuri sorrise, per poi allontanarsi.
Yuri: …come vuoi…

***



Alla fine, il tanto agognato temporale si decise a scoppiare, inzuppando completamente le vesti già logore di Fede, che correva ansimante verso casa.
Era quasi arrivata quando, girando l’angolo della sua traversa, vide che Kai l’aspettava appoggiato al suo cancello di casa.
In breve, lo raggiunse.
Fede: …ciao…Kai…
Kai: …umpft…ciao…
Fede: …come mai sei qui, sotto la pioggia…?
Kai: …ti aspettavo…
Fede: …e perché…?
Kai: …per parlarti…
Fede: …beh…vuoi entrare in casa…? Potremmo parlare davanti ad una tazza di tè…non mi pare il caso di restare qui a bagnarci…
Kai: NO! Restiamo qui fuori…sarò brevissimo…
Fede: …em…ok…come vuoi…
Kai: …prima…io…
Fede: …guarda, Kai… se sei venuto qui per scusarti non ce ne è davvero bisogno… ho già dimenticato tutto…e…
Kai: …infatti…non sono venuto qui per scusarmi…
Quell’ultima frase, fece perdere la testa alla nippo-italiana.
Fede: …AH NO?! ALLORA NON SEI PENTITO?! TI HA DIVERTITO SPAVENTARMI A MORTE!!! E IO CHE STAVO QUASI PER LODARE LA TUA FEDELTÀ NEI MIEI CONFRONTI A TAL PUNTO DI ASPETTARMI SOTTO LA PIOGGIA…!
Kai: SMETTILA DI GRIDARE E DI FARE LA VITTIMA!!! HO CERCATO DI AVVERTIRTI IO, E LO SAPEVI!!! E TU?! CHE HAI FATTO?! SEI CORSA DRITTA TRA LE BRACCIA DI IVANOV!!! E PENSARE CHE TI AVEVO RINCORSA PER CHIEDERTI SCUSA ANCHE A NOME DI QUEL DEFICIENTE DI TAKAO!!!
Fede restò ammutolita.
Fede: …tu…tu ci…hai…ci hai visti…?
Kai: …si…e mi congratulo con te, Fede…! Ti rifai gli occhi in fretta!!!
Fede: …ma…non è come pensi tu!!!
Kai: …oh! Io credo di sì, invece!!
Fede: …ma perché non mi credi?!
Kai: …perché la verità è evidente…!
Fede: …ah sì?!
Kai: …sì…e tanto, qualunque cosa tu dica, ho deciso…TRONCO TUTTO…!
Fede sgranò gli occhi.
Fede: …m…ma tu non puoi…!
Kai: …certo che posso ed è quello che si merita una bugiarda come te!!!
Fede: …ah! ADESSO SONO LA BUGIARDA!!! MA NON ERI TU QUELLO CHE AVEVA DETTO DI AMARMI?! E L’AMORE NON SI BASA FORSE SULLA FIDUCIA?!
Kai si voltò, con fare freddo ed indifferente.
Kai: …tsk…io me ne vado…
Fede: …MA BRAVO VATTENE!! FORZA!!! CHE ASPETTI?!
Kai: …ciao…
Spiccando una corsa, Kai sparì in fretta dietro l’angolo della via.
Solo allora Fede si rese conto che era realmente finito tutto tra loro…
…e si accasciò a terra…piangendo…lasciandosi bagnare dalla pioggia…
Fede: …Kai…

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Capitolo 10
*** Chapter ten = But the day after… ***


Grazie ai 19 “anonimi” lettori e alla nostra commentatrice Phoenix!
Adesso vi lasciamo a questo decimo capitolo.

Lelli & Freddy

Chapter ten = But the day after…

Il rumore di una porta scricchiolante che si richiudeva con un tonfo risuonò nel silenzio nel quale la villa Hoshino era immersa, facendo sobbalzare una delle due padrone di casa, che si trovava in soggiorno assieme al suo fidanzato.
Fede: …sono a casa…
A quelle parole, sia Ele che Ray scattarono immediatamente in direzione della porta, accogliendo la nuova venuta con un caldo sorriso.
Ele: Fede! Come stai?! Stavamo cominciando a preoccuparci…!
Ray: …sono già parecchi minuti che piove…
Ele: appunto! Sei tutta bagnata…! Vieni qui, ti accompagno a cambiarti…
Affettuosamente, la più piccola delle gemelle Hoshino si avvicinò alla sorella posandole una mano sul braccio.
Fu respinta mestamente.
Fede: …lasciami in pace…
A quelle poche, taglienti e sibilate parole, Ele fissò dispiaciuta la sorella, che fissava il pavimento apparentemente molto interessata.
Ele: …sei ancora arrabbiata con noi, vero Fede…?
L’interpellata scosse appena la zazzera fradicia.
Fede: …no…voglio solo stare da sola…
Senza degnare le sorella e l’amico di un altro sguardo, Fede prese a salire di corsa le scale della villa, rintanandosi in camera sua.
E appena si fu richiusa la porta alle spalle, si buttò sul suo letto, versando lacrime amare.
Nello stesso istante, Ele e Ray si scambiarono un’occhiata bieca, chiedendosi come Fede si fosse potuta ridurre in quello stato.
Ray: …ma che ha?
La sua interlocutrice fece spallucce, quindi gli fece segno di seguirla al piano di sopra, nella camera di Fede.
Giunta di fronte alla porta di ciliegio, la Linx blader batté due colpi leggeri.
Non ottenne risposta.
Decise allora di entrare, quindi girò la maniglia e si fece strada all’interno della camera della sorella.
Come era prevedibile, Fede era lì, stesa sul letto a piangere. Subito, con fare premuroso, Ele le fu vicino e le posò una mano sulla spalla scossa dai gemiti.
Ele: …Fede…?
Fede: …che vuoi?!
Ele: …sono preoccupata per te… vuoi dirmi cosa ti è successo?
Passarono parecchi minuti immersi nel silenzio, prima che l’interpellata desse la sua risposta affermativa, appena mormorata.
E allora si mise a sedere, voltandosi verso la sorella e verso Ray, che era rimasto sulla soglia della stanza.
Ray: …vuoi che me ne vada, Fede…? Vuoi che vi lasci sole?
Fede: …no… non fa differenza…
Ele: …bene… allora… vuoi dirmi cosa è successo?
Fede: …Kai… lui… lui mi ha lasciata…
Ele/Ray: …COSA?! E PERCHÉ?!
Fede: …lui… io… io… ero arrabbiata con voi… ho corso… non so dove sono arrivata… credo in un quartiere di periferia… mi sono fermata ad un parco e… ad un tratto è arrivato Yuri Ivanov che… mi ha baciata… Kai ci ha visti…
Cercando di non farsi vedere né dalla sorella né da Ray, Fede si rannicchiò su un fianco del letto (nascondendo la testa tra le ginocchia) e riprese a piangere.
Fede: …voglio morire… adesso…
Osservando mestamente il continuo alzarsi ed abbassarsi del petto della propria gemella, Ele lanciò un’occhiata triste al suo ragazzo, ancora fermo sulla soglia della stanza.
Quindi, posò caritatevolmente una mano sulla spalla di Fede.
Ele: …Fede… ti prego… non piangere… non so che fare per aiutarti ma odio vederti così giù…
Fede: …nessuno può fare niente per me… voglio solo morire…
Ray: adesso basta, Fede!
Contemporaneamente, le due gemelle Hoshino si voltarono leggermente intimorite verso il blader cinese, che le fissava con aria di rimprovero.
Ray: è inutile piangersi addosso, cosa credi di risolvere facendo così, Fede?! Kai ti ha lasciata per una colpa che non hai, se io fossi in te sarei già corso da lui per spiegargli che era tutto un equivoco, lo costringerei ad ascoltarmi con la forza, se necessario. Ma non starei di certo qui a piangermi addosso! Devi svegliarti, Fede!
Ele fissava il suo ragazzo visibilmente sconcertata, Fede profondamente ferita.
Quasi immediatamente, la blader della fenice riprese a piangere, tuffandosi sotto le coperte del suo letto.
Fede: MA CHE NE VUOI SAPERE TU?! TU NON CAPISCI COME MI SENTO!! NON PUOI NEANCHE IMMAGINARE LE PAROLE CHE KAI MI HA RIVOLTO!!! CHI SEI TU PER VENIRE QUI A SPUTARE SENTENZE?!
Ele: …Fede…
Fede: BASTA!! SONO STUFA!!! NESSUNO MI PUÒ CAPIRE!!! NEANCHE TU!!! ANDATEVENE VIA!!!!
Turbata, Ele si alzò dal letto della sorella ed uscì dalla stanza, preceduta dal suo ragazzo.
Richiuse la porta con un aria decisamente stravolta, quindi si voltò verso Ray.
Ele: …certo che potevi trattarla un po’ meglio…! Era sconvolta, poverina…
Ray: ...lo so… probabilmente è come dici tu… speravo solo di riuscire un po’ a scuoterla… mi fa una pena a vederla così…
Ele: …anche a me… però… Yuri… come cavolo gli è venuto in mente di baciare Fede?! Non vorrei che…
Ray: …Yuri si sia innamorato di Fede?! Non ti preoccupare, non c’è alcun pericolo a riguardo… lui fa cose del genere per semplice passatempo e, soprattutto, per scoppiare le coppie delle persone che gli stanno antipatiche… tipo Kai… la loro rivalità è storica…! E comunque… a Yuri piace Karen…
Ele: …Karen, chi?!
Ray: …ah! Già! Tu non la conosci… è la cugina di Kai ed una classe avanti a noi… nella nostra stessa sezione…
Ele: …quindi è in classe con Yuri… poverina…!
Ray: …già… ad ogni modo, il temporale è scampato… sarà meglio che torni a casa adesso prima che ricominci a diluviare…! Altrimenti potrei anche essere costretto a dormire qui!^^
Ele: …non che la cosa mi sarebbe dispiaciuta! ^ç^
Ray sorrise.
Ray: …magari un’altra volta, eh? Adesso devo andare… salutami Fede e chiedile scusa da parte mia…
Ele: …sempre se mai riuscirò a farmi ascoltare…! Ci vediamo domani Ray…
Sorridendosi appena, i due innamorati si scambiarono un piccolo bacio, quindi Ray uscì di casa, incamminandosi frettolosamente verso la villa di Takao.
Gli occhi vigili di Ele lo seguirono fin dove fu loro possibile, dopo di ché la giovane si voltò a fissare preoccupata la porta della camera della sorella.
Ele: …già… sempre se mai riuscirò a farmi ascoltare…! Povera Fede…!

***



Le tenebre dominavano incontrastate su Tokyo, una falce di luna brillava alta nel cielo quasi privo di stelle e l’espressione triste di Fede contribuiva a rendere ulteriormente oscura l’atmosfera di quella notte.
Mentre la nippo-italiana fissava con aria assente le tende di seta della finestra della sua camera, che danzavano in completa balìa del vento, la sua attenzione fu catturata dal suono metallico del suo orologio da polso, abbandonato tempo addietro sul suo comodino.
Le 3,00…
E non aveva neanche sonno…!
Possibile che Kai l’avesse distrutta fino a quel punto…?
Sì…possibilissimo…
Tornando a fissare lo spicchio di luna dalla propria finestra, Fede si strinse le spalle per il freddo, chiedendosi inconsciamente come potesse ostinarsi ad indossare ancora la camicia da notte sulla soglia di Novembre.
E, soprattutto, perché mai volesse continuare a fissare la luna con la finestra spalancata.
Non immaginava minimamente che anche Kai stava fissando con fare nostalgico quel pallido satellite, né che anche il russo che le aveva rubato il cuore si stava ponendo il suo stesso interrogativo.
…come era potuta finire in quel modo…?

Quando Fede riaprì gli occhi, un sole pallido spiccava ormai in lontananza tra le nuvole plumbee ed i grattacieli sbiaditi.
Capì solo qualche minuto dopo di essersi addormentata lì, appoggiata al davanzale.
E, a giudicare dalle sue guance secche, in piena crisi di pianto, per di più!
Cercando, con scarsissimo risultato, di scacciare quegli amari pensieri dalla sua testa, la giovane blader di diresse verso il calendario che teneva appeso in camera e staccò con uno scatto secco la pagina di ottobre.
Fede: “…primo novembre…festa di ognissanti…”
Con fare nervoso, Fede si pulì il volto dalle lacrime che aveva già versato ed ingoiò quelle che già premevano per uscire. Quindi, vestitasi in pochi minuti, uscì in fretta di casa lasciando poche righe alla sorella.
Camminò speditamente per parecchi minuti, lo sguardo basso.
Aveva un’idea ben precisa su dove dirigersi.
Quindi, comperato un mazzo di rose bianche, si avviò verso il cimitero.
Ne varcò la cancellata di ferro battuto con aria accigliata e prese a percorrere uno dei tanti sentieri cosparsi di finissima ghiaia bianca con passo sostenuto.
Si fermò solo quando giunse di fronte ad una lapide di marmo bianco, sulla quale erano poste, l’una di fianco all’altra, due istantanee. Una ritraeva una graziosa donna di 25 anni, dai capelli castani ed i grandi occhi verdi. L’altra, un uomo sulla quarantina, i capelli e la barba bruna, gli occhi neri.
Sua madre e suo padre.
I suoi genitori.
La sua famiglia.
Ingoiando coraggiosamente le lacrime che premevano per uscire, Fede svuotò il vaso colmo di fiori appassiti posto vicino alla lapide e lo riempì di acqua, ponendovi le rose bianche che aveva comprato.
Quindi, si inginocchiò accanto alla pietra sepolcrale e fece passare le sue dita affusolate sulle iscrizioni dorate, incise tempo addietro su quella lastra di marmo.
" Simona Barrano, madre premurosa e moglie amorevole. Kennosuke Hoshino, lavoratore tenace, marito fedele e padre impagabile. "
Subito le salirono le lacrime agli occhi.
Lacrime talmente brucianti e dolorose da non farle sentire nient’altro che il suo cuore, che batteva tanto forte da farle male.
Non sentì neanche i passi di qualcuno che si avvicinava nella sua direzione.
Fede: …mamma… papà… voi… voi che state lassù… in cielo… voi… voi… potete… potete dirmi perché mi deve accadere questo?! Soffro… soffro come una dannata… ho sofferto così tanto solo quando è morto papà… e perché?! Per Dio non ho forse sofferto già abbastanza?! Non gli è bastato togliermi voi, i miei genitori?! DOVEVA TOGLIERMI ANCHE KAI?! DITEMI SE NON È INGIUSTO!!!
I passi, da Fede mai uditi, si bloccarono improvvisamente. A sentir quel pianto disperato, il nuovo arrivato si arrestò, quasi timoroso di muovere un altro passo.
Fede: …tuttavia… in fondo… non sono altro che una stupida bambina viziata… dico di essere innamorata di Kai eppure mi lascio baciare dal primo che passa… e poi, quando lui mi lascia che faccio?! Me ne vengo qui da voi a piangere e a fare la vittima…! Lasciatevelo dire, vi sono riuscita proprio male come figlia…! Almeno avete compensato con Ele…! Lei è sempre la più brava in tutto…non ha mai problemi con Ray…
Con fare mesto, Fede si asciugò le lacrime che le si erano seccate sulle guance.
Fede: …però… io… io Kai lo amo… lo amo davvero! Sono proprio una stupida…!
Nel silenzio mistico del marmoreo cimitero di Tokyo, ad un tratto si udì il suono sommesso, appena palpabile di un mazzo di rose che tocca terra con fioca irruenza.
Un suono talmente debole ma così improvviso, che Fede non poté fare a meno di voltarsi a guardare indietro; spaventata.
Vide solo allora colui che le si era avvicinato e che lei, troppo presa dal suo piangere, non aveva udito.
Un bellissimo giovane vestito di nero, dalla pelle tanto nivea da sembrare diafana e gli occhi tra il grigio, il nocciola e lo scarlatto-violaceo.
Gli occhi più belli sui quali Fede avesse mai posato lo sguardo.
Fede: …K…Kai…?!
Kai: …Fede.
A sentir pronunciare il proprio nome, l’italo nipponica sentì le sue guance imporporarsi vertiginosamente.
Lottava duramente per impedire alle sue lacrime di inondarle il viso.
Fede: …c…cosa… cosa ci fai qui…?
Senza staccare gli occhi da quelli della giovane, Kai raccolse il mazzo di rose rosse che poco prima gli era sfuggito di mano, quando aveva udito le parole pronunciate da una disperatissima Fede.
Kai: …sono qui… per il tuo stesso motivo…
In risposta allo sguardo smarrito e lacrimevole della sua interlocutrice, il russo indicò una tomba di discrete dimensioni, proprio accanto a quella dei coniugi Hoshino.
Solo allora Fede lesse i due nomi che vi erano incisi sopra.
" Coniugi Selene e Karl Hiwatary, genitori premurosi, ricordati sempre con affetto " (NOTA ESSENZIALE: la storia dei genitori di Kai in questa fiction non rispetta la “versione” del manga, quindi ci scusiamo in anticipo con tutti i fan del PADRE BASTARDO e della MADRE SCONOSCIUTA di Kai…^^)
Nel silenzio più assoluto, mentre Fede fissava assorta le foto di coloro che erano stati i genitori di Kai, il sovietico depose le rose rosse nel piccolo vasetto di ottone riservato loro. Quindi si alzò e si mise le mani in tasca. Prese a ripercorrere il vialetto di ghiaia in senso inverso.
In realtà, non aveva la minima idea di cosa fare.
Aveva sentito ciò che Fede aveva detto, in teoria nulla gli impediva di correre da lei e fare la pace.
Baciarla…
Ma perché si bloccava?
Due lacrime silenziose presero a colare giù dal volto segnato di Fede.
L’aveva praticamente ignorata. Non significava più nulla per lui, allora…
Nulla… lei non significava più nulla…
Ma ciò non voleva dire che lui per lei era niente, adesso!
E glielo avrebbe detto, a costo di costringerlo ad ascoltarla!
In fondo…Ray aveva detto bene, la sera prima…
Kai si morse il labbro inferiore, quasi penetrando la carne.
Odiava il suo dannato orgoglio, eppure era parte di lui. Parte di ciò che quegli psicopatici di suo nonno e del suo patrigno gli avevano impartito. (ecco, la figura del padre dispotico di Kai si riduce a quella di PATRIGNO. Nd autrici)
…ma non quella volta! Non avrebbe lasciato che uno stupidissimo ed arrogante sentimento gli portasse via colei che amava… e che lo amava…
Perché loro si amavano, giusto?
Proprio mentre Fede si alzava e si ripuliva frettolosamente le ginocchia dalla terra, Kai si voltò di scatto e mosse un passo verso di lei.
Kai/Fede: …senti io…
Per nulla imbarazzati, i due mossero un passo l’uno verso l’atra, seri.
Anche se, in cuor loro, sorridevano di cuore costatando come si fossero venuti incontro, l’un l’altra.
Perché in fondo l’amore era questo, no?
Mossero un altro passo, ritrovandosi quasi petto contro petto.
Fede: …Kai, io… volevo chied…
Prima che quella potesse terminare la frase, il russo le posò un dito sulle labbra.
Kai: …non dire nulla… non hai nulla di cui farti perdonare…
Fede: …Kai…
Prima che la ragazza se ne rendesse conto, Kai la cinse per la vita e la baciò così come desiderava fare da tanto tempo…
Kai: …ti amo… e ti amerò sempre, Fede…

***



Ele: …ho tanta paura, Ray…
Sorridendo compassionevole, il cinese corse ad abbracciare il corpicino tremante dell’innamorata.
La sentì sussultare più volte, scossa da violenti singhiozzi.
Ray: …su…su…non c’è motivo di fare così! Vedrai che starà benissimo!
Ele: …e se fa una sciocchezza?! Mi ha lasciato scritto solo che usciva e che non la dovevo cercare… ma non ha detto né quando… né se tornerà…! HO PAURA!!!
Tentando di rassicurarla, Ray strinse Ele più forte e calorosamente che poté, baciandola sulla fronte.
Ray: …non ti preoccupare, ok? Sarà pure disperata, ma Fede non è una pazza… vedrai che sta benissimo!
Ele: …ma…
BUM!
Fede: SIAMO A CASA!!! ELE?! CI SEI?!
Facendo uno scatto enorme ed improvviso, Ele si voltò basita verso Ray che la fissava altrettanto attonito. Senza bisogno di dirsi nulla, i due si precipitarono al pian terreno.
Lì vi trovarono Kai e Fede, sorridenti come non mai, ad accoglierli.
E ad Ele per poco non venne un infarto.
Fede: …sorellina! Sei pallida! Sei sicura di sentirti bene?!
Mentre Fede l’abbracciava, Ele recuperò l’uso degli arti e della parola.
Ele: …FEDE! SORELLA DEGENERE CHE NON SEI ALTRO!! TI PARE QUESTO IL MODO DI COMPORTARTI?! SPARISCI ALL’ALBA SENZA NEANCHE DIRE SE FARAI RIENTRO, MI FAI STARE IN PENA TUTTA LA MATTINA FACENDOMI PENSARE A CHISSÁ QUALE SCIOCCHEZZA TU POTESSI FARE, E MI RIPIOMBI TRANQUILLA E SERENA ALL’ORA DI PRANZO MANO NELLA MANO CON KAI?!
Fede: ^_^” calma…! Calma…! Non c’è bisogno che ti agiti tanto…!
Ele: AGITARMI?! IO TI SCOTENNO!!!
Fede: ah…! Già…! A proposito di scotennare… ci sono quattro ragazzi ai quali muoio dalla voglia di imporre questo trattamento…!
Kai: …ti riferisci per caso a Takao, Max, Franny e Caty…?
Fede: perspicace!
In quella, squillò il telefono.
Manco a dirlo, era Takao.
Ele: …ciao Takao! Dimmi…
Takao: …volevamo organizzare una piccola festicciola a casa mia… siete della partita?
Ele, che aveva inserito l’opzione viva voce, si voltò verso la sorella con sguardo interrogativo. E Fede annuì, smagliante.
Ele: …ma sì, certo!
Takao: …bene! E senti…Ray e Kai sono da voi? Non riusciamo a trovarli…
Ele: …sì…li avverto io, non ti preoccupare…
Takao: …bene… allora vi aspetto tutti per l’ora di pranzo…!
Ele: …sì… ok… ciao…
Takao: ciao!
Posata la cornetta, Ele si voltò verso la sorella.
Fede e Kai le restituirono due sguardi sadicamente sfavillanti che non promettevano nulla di buono.

***



Al suono repentino del campanello, un estasiato Takao Kinomiya corse ad aprire la porta di casa.
Sorrise.
Come previsto erano arrivati e pareva proprio avessero dimenticato il brutto scherzo che avevano giocato a Fede il giorno prima…
Ovviamente, il capitano dei Blade Breakers si sbagliava di grosso. Ma questo lui ancora non lo sapeva…
L’avrebbe scoperto solo più tardi, a sue spese…
Takao: Ele, Fede! Prego, accomodatevi! Ray, Kai! Io e Max vi abbiamo cercato per tutto il giorno…
Kai: …carino da parte vostra…!
Mentre i quattro adolescenti si introducevano nella hall del dojo, una cristallina voce femminile si levò da quella che (Takao lo avrebbe spiegato solo in seguito) era la cucina.
Caty: …chi è arrivato, amore? (si danno dell’AMORE?!?!? Nd Tutti)
Takao: …sono loro…!
A quelle parole, un grido eccitato precedette l’arrivo repentino della più piccola tra le Master Girls, che si tuffò tra le braccia di Fede e di Ele.
Caty: RAGAZZE! Sono così contenta di vedervi!
Ele: …a quanto pare eravamo attese con ansia!
Franny: già! Mancavate solo voi…
Ele: Franny! Sei già qui! C’è per caso anche Marty…?
La biondina, giunta dal giardino della villa assieme a Max, assunse un’aria leggermente corrucciata.
Franny: …purtroppo no…ieri sera, mentre eravamo tutti fuori, si è presa una bruttissima febbre… i medici sospettano che si tratti di polmonite…
Ele: …povera piccola…!
Max: già! Ad ogni modo! Manca poco prima che i piatti siano pronti per essere serviti… venite, abbiamo apparecchiato fuori… dato che il tempo lo permette…
Ele e Fede furono introdotte in un piccolo giardinetto cosparso di ghiaia con tanto di piccoli bonsai e laghetto. Lì era sontuosamente apparecchiata una tavola per otto persone.
Caty: …lì a capotavola siederà Takao, poi a seguire io, Franny, Max, Ray, Ele, Fede e Kai… per voi va bene?
Molto attenta a non farsi notare dagli altri ospiti, Fede lanciò un’occhiata d’intesa a Kai, prima di gettare un grido carico di sdegno.
Fede: CHE COSA?!
Tramortiti, tutti si voltarono verso di lei.
Fede: MI RIFIUTO CATEGORICAMENTE DI SEDERMI ACCANTO A QUELL’ARROGANTE E PRESUNTUOSO DI HIWATARY!!!
Takao/Max: …c…come?!
Per tutta risposta, Kai incrociò le braccia al petto e diede le spalle alla sua ragazza.
Kai: …tsk…sai cosa me ne importa! Preferisco mangiare da solo, magari seduto per terra, piuttosto che sedermi accanto a te, bambina viziata e capricciosa che non sei altro!
Sconvolti e turbati dalla scena che si era consumata davanti ai loro occhi, Takao, Max, Franny e Caty si voltarono verso Ele e Ray con fare smarrito.
Takao: ma che diamine gli è preso a quei due?!
Ele: …beh…è tutta colpa tua… tu e le tue idee!
Takao: …ma…ma… cosa c’entro io?!
Ray: non lo immagini? A causa del brutto tiro che hai deciso di giocare a Fede l’altra sera, lei e Kai hanno finito col litigare…!
Max: …really?! Non riesco a crederci!
Caty: …già… non è possibile che quei due abbiano litigato per così poco…!
Ele: …puoi costatare tu stessa…
Con un breve gesto del capo, la leader della Master Girls invitò l’amica ad osservare Kai e Fede, che se ne stavano l’uno lontano dall’altra, ignorandosi deliberatamente e lanciandosi, solo se strettamente necessario, occhiate di puro odio.
Franny: ma in fondo… il nostro era solo un innocente scherzetto di Halloween…!
Ray: …vallo a chiamare innocente…!
Facendosi anche solo un minimo esame di coscienza, i quattro giovani si lanciarono un’occhiata torva, prima di voltarsi con fare serio verso Ele e Ray, che li fissavano con attenzione.
Max: …beh… forse… in effetti… ci siamo lasciati un po’ prendere la mano…
Ele: …diciamo pure tutto il BRACCIO… ^_^
Solo allora, Franny osò portarsi le mani a protezione del viso.
Aveva compreso quale fosse stato il reale danno che lei e i suoi amici avevano causato, seppur inconsciamente.
Franny: …cosa…cosa abbiamo fatto?! Siamo dei mostri!!!
Mentre due lacrime argentante cominciavano a colare lentamente sul volto stravolto della biondina, Ray ed Ele rivolsero ai loro adesso abbattuti amici delle occhiate falsamente apprensive, prima di lanciare uno sguardo di intesa a Kai e Fede, che osservavano la scena a debita distanza.
Poi, la Linx blader tornò a consolare la sua amica singhiozzante. Le diede qualche pacchetta sulle spalle.
Ele: …su…su…non c’è mica bisogno di fare così… avete ancora tutto il tempo per rimediare…!
Caty: …e cosa dovremmo fare?
Ray: provate a parlare con Fede e Kai… convinceteli che la colpa è stata solo vostra… non è impossibile!
Annuendo risoluto, Max lanciò uno sguardo d’intesa a Takao.
Max: …Ray ha ragione; è colpa nostra se Kai e Fede hanno litigato e ci impegneremo ad aggiustare tutto. Sei con me, Takao?
Takao: certo! Andiamo!
Con passo deciso, i due componenti dei Blade Breakers si diressero da Kai.
Max: …Kai! Come mai sei qui?!
Takao: …già! Perché non vai di là a parlare con Fede?
Kai: …
Takao: …dai, Kai…almeno provaci!
Max: dille che è tutta colpa nostra… che ti abbiamo costretto! Non puoi rovinare così la vostra storia…!
Kai incrociò le braccia al petto con fare infastidito.
Kai: …tsk…! Non mi abbasserò mai a chiedere scusa a quella capricciosa di Hoshino! E comunque non sono affari che vi riguardano…
Max: …ma…ma…
Takao: …Kai!
Kai: …potete dirmi tutto ciò che volete… non cambio idea…
E così come si rivelavano vane le parole di Takao e Max, anche Franny e Caty sembravano ad un punto morto…
Franny: …su Fede… perdonalo!
Caty: …tu sai perfettamente che siamo stati noi a convincerlo…!
Fede: …le vostre sono solo inutili scuse…! Se mi avesse amata veramente, Hiwatary non avrebbe ceduto alla vostra proposta! Si sarebbe opposto! Ed invece non ha alzato neanche un dito!
Caty: …ma ha quasi picchiato Takao tanto era contrariato…!
Franny: …pensaci… è importante…!
Fede: neanche per sogno!
Senza rendersene conto (o, forse, volutamente) per cercare di scappare dai loro ASSALITORI Fede e Kai si erano avvicinati entrambi alla palestra, ritrovandosi a pochi metri di distanza gli uni dagli altri.
Ed intanto, Ele e Ray si godevano quella scena a dir poco comica.
Franny piangeva, Caty era sull’orlo di una crisi isterica (tanto non era abituata a non farsi ascoltare ed obbedire), quanto a Takao e Max erano visibilmente demoralizzati.
I quattro erano talmente in pena per il guaio che AVEVANO COMBINATO da non rendersi conto di come Kai e Fede facessero fatica a trattenersi dallo scoppiare a ridere.
Ray: …scommetto 15 baci ovunque vuoi tu che quei due non resistono più di mezzo minuto senza scoppiare a ridere…
Ele: ci sto… a patto che tu poi meli dia ugualmente! *_*
Ray: ^_^
Takao/Max/Caty/Franny: FATE PACE!!! PER FAVOOORE!!!
Alla vista di quelle facce talmente supplichevoli e lacrimose, Kai e Fede non resistettero più.
Scoppiarono a ridere proprio davanti a quei quattro, sconvolgendoli ulteriormente.
Fede: …hi hi! Vi prego! Basta! Un altro poco e mi metto a rotolare dal ridere!!!
Kai: siete uno spasso! (<= e Kai che ride mentre lo dice è tutto dire! Nd Ele e Ray)
Takao: ma…ma… ci può sapere cosa ci trovate di così divertente?!
Fede e Kai ridevano talmente forte che dovettero abbracciarsi per sorreggersi e non finire a terra.
Quella scena mandò i quattro SVENTURATI blader nella confusione più totale.
Max: …ma noi pensavamo che…
Franny: …ma non avevate litigato?!
Solo allora, Ele e Ray ritennero che fosse il caso di intervenire per dare ai loro amici le dovute spiegazioni.
Anche perché, continuando a chiedere a Fede e Kai non avrebbero cavato un ragno dal buco, tanto i due erano impegnati a ridere.
Ele: …vi hanno fatto uno scherzo…
Caty: …chi?!
Ele: …Fede e Kai…ovvio! …e anche io e Ray…
Ray: …e a giudicare dalle vostre facce, lo scherzo è riuscito in pieno!
Le espressioni di Takao, Max, Franny e Caty, da sconvolte e basite si tramutarono in indignate.
Takao: …ci hanno preso in giro?!
Max: …era tutto uno scherzo?!
Franny: …siete stati crudeli!!!
Ele: …voi, invece, non lo siete stati ieri con Fede…
Caty: …ma…ma… ieri era una cosa diversa! E poi il nostro scherzo non era basato su una bugia così grossa e… CATASTROFICA!
Ray: …infatti… la nostra non era una bugia…
Franny: cosa?!
Ele: …Fede e Kai hanno litigato davvero… e anche pesantemente… quando Takao mi ha chiamata a casa avevano appena fatto pace…
Un odore acre e penetrante invase la palestra, precedendo la miriade di domande con le quali i quattro giovani avrebbero volentieri tempestato i due loro interlocutori.
Fede: …bleah! Cos’è quest’odore?!
Caty: …ODDIO! Ho dimenticato le cose sul fuoco a bollire!!!
Ele: …cosa?! Presto! Andiamo a controllare prima che si bruci!
Mentre le due scappavano in cucina, tutti proruppero in una sonora ed allegra risata.
I loro dissapori erano stati definitivamente cancellati.





Le anticipazioni: si farà un salto e da novembre si arriverà dritti dritti alle vacanze di natale...si avranno anke notizie sull'imminente campionato mondiale al quale si parteciperà....scopritelo leggendo!!!

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Capitolo 11
*** Chapter eleven = in Wintern’s time… ***


Buon pomeriggio!!! Eccoci di ritorno con un capitolo decisamente natalizio! Grazie a quei 20 ragazzi che hanno letto e a quell’anima pia di Phoenix che ha commentato!!!!
Fateci sapere cosa ne pensate e, soprattutto, BUON NATALE A TUTTI!!!

Lelli&Freddy alias Ele&Fede


Chapter eleven = in Wintern’s time…

Così come, gradualmente, Ottobre si era tramutato in Novembre, Novembre divenne Dicembre.
Il mite autunno si tramutò ben presto nel gelido inverno.
Un sferzata continua di aria fredda e pungente costringeva i passanti frettolosi a rannicchiarsi quanto più possibile nei loro giubbotti invernali, mentre gli alberi ormai del tutto spogli adornavano le vie affollate e caotiche di Tokyo, rendendo così la capitale nipponica ancor più fredda ed tetra…
Fortunatamente, esisteva il Natale!
Proprio così, se da un lato il solo veder quel cielo plumbeo incupiva gli animi di tutti i giapponesi, per contro era impossibile passeggiare per le vie di Tokyo senza lasciarsi catturare da quella miriade di luci colorate che adornavano le vetrine e le insegne delle piccole imprese, acquistando così una nuova ventata di buon umore.
Sorridendo spensierata, Elena Hoshino lanciò un’occhiata ridente fuori dalla parete a vetri del locale dove sedeva comodamente, in compagnia del suo ragazzo, a tracannare tazze intere di cioccolata bollente.
Guardare i passanti frettolosi che si affaccendavano per procurarsi gli ultimi regali di Natale l’aveva sempre divertita!
Ray: …allora, Ele! Come mai mi hai portato qui? Manca poco alle otto, gli altri saranno in pensiero…
Distogliendo lo sguardo da due passanti che fissavano indecisi una vetrina piena di pupazzi, l’interpellata si volse a guardare il bel giovane che gli stava di fronte, regalandogli uno dei suoi sorrisi più luminosi.
Ele: sta tranquillo! Non ho nessuna voglia di boicottare il cenone di Natale che Caty si è offerta di organizzare… è solo che… mi andava di stare un po’ sola con te…
Ray: …ah…
Ele: “…ah…” è tutto ciò che hai da dire?! A scuola ci sono sempre gli altri, andare a casa tua è più o meno la stessa cosa e da me c’è sempre mia sorella… non stiamo mai da soli…!
Mandando giù una sorsata generosa di cioccolata calda, Ray si lasciò sfuggire un sorrisetto ironico.
Ray: …in effetti… non ci avevo mai pensato in questi termini!
Sorridendo appena, Ele prese una delle due grandi mani di Ray fra le sue e notò con piacere come, a differenza delle sue, fosse calda e piacevole al tatto.
Ele: …non stiamo mai assieme, Ray-chan… tanto che… non… non ci baciamo quasi mai, ecco! -///-
Ray: ma non c’è mica bisogno di stare da soli per doverci baciare! Che gli altri guardino pure! ^//^
Fissando l’espressione seria del cinese, Ele si sentì decisamente in imbarazzo.
Ele: …uff… ma io mi vergogno! >///<
Ray: …capisco… vorrà dire che mi accontenterò di questo…
Con fare disteso, Ray si chinò sulla giovane e le regalò un bacio affettuoso.
Ray: ok! Si è fatto tardi! Questa è la volta che Caty ci ammazza davvero…
Ele: …hai ragione, andiamo!
Raccogliendo in fretta le loro cose, i due uscirono dal locale ridendo e stringendosi con tenerezza.

***



Ray: WOW! Che villa enorme!
Caty: …bella, vero?
Ele: …la nostra piccola Caty ne va particolarmente fiera!
Ray: …e ci credo!
Caty: …venite, vi faccio strada… siete gli ultimi, gli altri sono già arrivati da un pezzo…! Cominciavamo a chiederci dove foste finiti… ¬_¬
Ray/Ele: ^_^”
Continuando a discorrere allegramente, i due ultimi arrivati furono condotti attraverso una serie di ampi e sontuosi corridoi, fino alle porte di un immenso salone dalle tonalità rosee e dal pavimento di finissimo marmo bianco.
Ray: …so che è una cosa molto stupida da dire… ma lo ripeto: WOW!
Ridendo felice, Ele prese per mano il suo ragazzo e lo trascinò con sé verso la porta dell’immenso salone, guarnita d’oro; i due non fecero neanche in tempo a scorgere un’immensa e sontuosa tavolata apparecchiata per la festa, proprio al centro della sala, che una vocina squillante e gioiosa arrestò i loro passi.
Marty: ELE! RAY!!
Ray/Ele: MARTY!!!
Correndo con fare spensierato, la piccola Himasaki si fiondò tra le braccia della sua “mammina” e si fece sollevare senza indugi tra le braccia forti di Ray.
Ray: …ehilà! Ma come siamo eleganti stasera!
Ele: …sei proprio una principessina!!
Marty annuì, accettando di buon grado quei complimenti.
Marty: sì sì! Questa è la mia gonnellina preferita!
Ad un tratto, proprio mentre le stava porgendo un’affettuosa carezza, Ray scorse un ghigno furbetto che si delineava sul viso della bambina che stringeva tra le braccia…
Marty: …a proposito… guardate un po’ lassù!
Sorridendo con fare subdolamente angelico, la biondina puntò il ditino roseo e paffuto verso la trave orizzontale della sontuosa entrata del salone.
Proprio da lì scendeva graziosamente un grappolo di foglioline scure e bacche rosse e mature.
Ray: ^//^ …vischio…! (Marty è troppo sperta per i miei gusti… Nd Ele)
Rivolgendo alla giovane al suo fianco un sorrisetto divertito, Ray si rese ben presto conto dell’espressione imbarazzata e contrariata che si stava andando a dipingere sul bel volto di Ele.
Ele: …ma…io…
Dopo essere rimasto parecchi istanti a contemplare l’espressione contrastata della sua amata ragazza quasi con stizza, Ray sollevò appena le spalle con fare rassegnato e, chinandosi verso la giovane, le sussurrò all’orecchio alcune, dolci parole.
Ray: …non ti sentire obbligata… se non vuoi…!
Scostandosi appena al viso roseo dell’amata, Ray le stampò un tenero bacio sulla guancia, sperando che quello bastasse a placare la curiosità dei suoi amici.
In effetti, a sentire gli occhi di tutti puntati addosso, avvertiva un certo disagio…
Imbarazzata, Ele si voltò a fissare il cinese, che teneva il viso ancora a pochi centimetri dal suo.
Poi, come mossa da un impulso irrefrenabile, gli scoccò un bacio a fior di labbra.
Nella stanza calò un silenzio improvviso.
Fu Ray il primo a riscuotersi, piacevolmente sorpreso ed interdetto.
Ray: …e perché tutto ciò…?
Ele: …perché ti amo e non ho più voglia di nascondermi…!
Ray: …speravo che lo dicessi!
E sotto gli occhi stupefatti di tutti (Marty compresa) i due si regalarono un altro bacio sentito e profondo…

***



Passarono i giorni, e fatidicamente giunse la mattina dell’ultimo dell’anno.
Quella sera, la festa d’addio a quel 2003 (questa fiction è proprio datata! Nd Lelli&Freddy) che aveva regalato ai nostri EROI tante gioie e soddisfazioni, si sarebbe svolta presso la villa Hoshino, chiacchierando, ballando ed ammirando i magnifici fuochi artificiali che la grande Tokyo avrebbe loro offerto.

Verso le 20,00 qualcuno bussò alla porta della villa di Ele e Fede.
Ele: Fede! Vieni giù presto!!!
Fede: sicuramente saranno loro… dimmi, come sto?
Ele: …benissimo… invece… come mi sta questa gonna? Pensi che mi ingrassi?!
Fede: ma che vai dicendo?! Piuttosto, apri quella porta che i ragazzi saranno rimasti fuori ad assiderare…!
Ele: …hai ragione!
Correndo verso l’ingresso, Ele spalancò la porta senza troppi complimenti, sfoggiando uno dei suoi più ampi ed abbaglianti sorrisi.
Ele: Buonasera!!! Prego accomodat… oh… em… prego, scusi? Cercava qualcuno?
Senza darsi la pena di celare la sua espressione contrariata, Ele lanciò un’occhiata bieca ad un ragazzino tarchiato ed insignificante che non assomigliava assolutamente (e fortunatamente, aggiungerei… Nd Ele) ad un componente dei Blade Breakers.
Ragazzo: …ci sono due telegrammi; uno per Elena Hoshino ed uno per Federica Hoshino…
Leggermente stizzita, Ele afferrò le due buste che il ragazzino le porse.
Ele: molte grazie, arrivederci!
Ragazzo: …arrivederci! E buon capodanno!
Ele: a lei!
Detto questo, la minore delle gemelle Hoshino richiuse la porta con un tonfo sordo; quindi, si voltò verso la sorella, che la fissava con fare interrogativo dall’alto delle scale di casa, mentre lanciava fortuite occhiate allo specchio più vicino.
Fede: …beh? Chi era?
Ele: …solamente il postino con due stupidi telegrammi…
Fede: …e che dicono?
Ele: chi? I telegrammi? …o… beh… solamente che… ODDIO FEDE!!!! SIAMO STATE AMMESSE AL TORNEO PRELIMINARE DEL CAMPIONATO MONDIALE DI BEY BLADE DEL 2004!!!!
Fede: COSA?! DICI SUL SERIO?! È UNA COSA MERAVIGLIOSA!!!!
Saltando due gradini per volta, in pochi balzi Fede fu accanto alla sorella e le strappò di mano il suo telegramma.
Fede: …carissima signorina Federica Hoshino, dati i suoi ottimi risultati nel campo sportivo e la sua grande attitudine mostrata verso questa disciplina, la informiamo che è stata selezionata per partecipare all’annuale campionato di Bey Blade! Allego qui di seguito il bando con tutte le regole ed i divieti… firmato, Presidente Daitenji!!!
Ele: …questo… questo è un sogno!!!
DIN DON!
Ele: il campanello!
Fede: stavolta mi mangio il mio Fenix se non sono i ragazzi! Svelta, Ele, nascondi i telegrammi!
Pur obbedendo, la giovane non poté fare a meno di porgere alla sorella una domanda.
Ele: ma perché? Non possiamo dirglielo?
Fede: …prima parliamo con Franny e Caty! Sarebbe orribile dire ai ragazzi che noi siamo ammesse al torneo, se invece loro non sono state selezionate… non trovi?
Ele: … hai ragione… bene, preparati… apro!

Blade Breakers: BUONASSEERAAA!!
Ele/Fede: ciao ragazzi! Prego, accomodatevi!
Ray: …grazie! Scusate il ritardo, ma… sapete… TAKAO…!
Ele: ^_^ …non fa nulla! Ancora devono arrivare Franny, Caty e la piccola Marty!
Fede: …ma prego! Accomodatevi in soggiorno… appena arrivano le ragazze vi serviremo la cena…
Takao: …mmm… in effetti… ho un certo languorino…!
Ele: vedrai! Ti stupiremo!
Da buone padrone di casa, Ele e Fede condussero i loro ospiti nel loro ampio ed allestito soggiorno.
Non ebbero, tuttavia, neanche il tempo di far accomodare i loro amici, che squillò il telefono.
Fede: …vado io, Ele…
Correndo con fare contrariato verso il telefono che trillava allegramente, Fede sollevò la cornetta quasi con foga.
Fede: …pronto?
Caty: …sei tu, Fede?
Fede: Caty! Dimmi tutto…
Caty: …sì, senti… noi tre siamo qua fuori, di fronte alla vostra porta d’ingresso secondaria… potreste venire SOLTANTO tu ed Ele ad aprirci… abbiamo una cosa importante da dirvi…
Fede: …ma…ma certo! Arriviamo!
Caty: …grazie, a dopo…!
CLICK.
Con fare adesso calmo e posato, Fede rimise a posto la cornetta e si diresse in salone sfoggiando un ampio sorriso.
Max: Fede! Chi era al telefono?
Fede: erano le ragazze, dicono che stanno per arrivare…
Takao: bene!
Fede: …Ele… potresti venire a darmi una mano in cucina?
Ele: certo!
Con fare gioviale, la leader delle Master Girls abbandonò la poltrona sulla quale era adagiata e si diresse verso la sorella.
Ray: …Ehi, Ele! Volete una mano?
Ele: …oh… ma cert…!
Fede: no no! Grazie lo stesso! Torniamo fra un minuto…!
Serrando con decisione le sue dita affusolate attorno all’esile polso della sorella, Fede condusse la sorella non in cucina, bensì verso la hall secondaria della villa.

***



Ele: …Fede? FEDE! Si può sapere dove mi stai portando?
Fede: …dalle ragazze… sono lì che ci aspettano, fuori dall’uscita secondaria…
Ele: e perché?
Fede: perché avevano una cosa importante da dirci… IN PRIVATO!
Ele: …forza, allora… non perdiamo tempo! Quelle poverine staranno assiderando!
Fede: …hai ragione…
Frettolosamente, le due gemelle raggiunsero la hall secondaria e corsero ad aprire la porta di servizio.
Tre piccole furie s’introdussero in tutta fretta dentro casa, tremando e battendo i denti.
Franny: alla buon ora! Stavamo assiderando là fuori!
Ele: eh eh… scusateci…!^^
Fede: ad ogni modo… cosa dovevate dirci?
Smettendo improvvisamente di tremare ed assumendo, tutto ad un tratto, un’espressione gaia ed allegra, Franny e Caty estrassero dalle tasche dei loro soprabiti due buste bianche e le tesero alle loro amiche, felici come una Pasqua.
Caty: …di sicuro saranno arrivate anche a voi…!
Franny: …la BBA ci invita a partecipare al prossimo MONDIALE di BEYBLADE!!!!
Senza neanche tentare di soffocare i loro gridolini eccitati, Fede ed Ele si fiondarono tra le braccia delle loro compagne.
Ele: come sono felice!!!
Fede: le avete ricevute anche voi!!
Caty: …finalmente… avremo la possibilità di confrontarci con i migliori blader del mondo!
Franny: …e, magari, con un po’ di fortuna, potremo perfino disputare un incontro coi BLADE BREAKERS!!!
Caty: …non vedo l’ora di dirlo a Taky!!!
Spiccando una corsa, la più piccola delle Master Girls fece per fiondarsi verso il soggiorno.
Fortuna che Fede le bloccò appena in tempo.
Fede: aspetta! Non diciamoglielo adesso… aspettiamo che abbiano finito di mangiare…
Caty: …ah… e va bene…
Ele: piuttosto… chi mi aiuta a portare di là gli antipasti?!
Marty: IO! IO!!

***



Non appena Ele e Fede non furono più a portata di orecchie, il Professor Kappa rimasto in silenzio fino ad allora estrasse il suo portatile e se lo depose sulle ginocchia, aprendolo con uno schiocco secco.
Max: AAAHHH!!!
Prof: che c’è?!
Takao: che abominio! Come hai osato portare il tuo computer anche qui?!
Ray: …già… dovremmo essere qua per divertirci…!
Prof: …tsk… c’è poco da scherzare… ho una cosa da dirvi… poco prima che uscissimo di casa il presidente Daitenji mi ha inviato un’e-mail urgentissima…e…
Takao: davvero?!
Kai: di che si tratta?
Prof: …è il bando dell’annuale campionato di bay blade…
Max: GREAT!!!
Ray: Fantastico!
Kai: …su, forza, dicci di che parla! (Kai che si accalora così tanto è davvero… ANORMALE! Nd Ele)
Prof: …dunque… la modalità del torneo è sempre a squadre formate da quattro elementi, una riserva e tre titolari; ovviamente le squadre come la vostra, vale a dire Blade Breakers, Demolition Boys, European Dream, PPB All Starz e White Tigers, saranno avvantaggiate perché sono già qualificate alla Finalissima, che avrà luogo a Luglio, a Sidney, in Australia. A questa finalissima prenderanno parte le cinque squadre sopra citate ed altre tre squadre esordienti, uscite vittoriose dai tornei preliminari che si svolgeranno in giro per il mondo. L’eliminazione avverrà per scontro diretto ed i tre incontri saranno sempre secchi. La scelta dell’ordine con il quale i blader di ogni rappresentativa scenderanno in campo spetta al computer dello stadio, fatta eccezione per la finalissima durante la quale ogni capitano sceglierà l’ordine con il quale i suoi compagni combatteranno. È tutto chiaro?
Ray/Kai/Max/Takao: cristallino prof!^^
Prof: …bene…
Takao: non vedo l’ora d’incominciare ad allenarmi! Devo ricordarmi che sono pur sempre il campione del mondo uscente!^^
Prof: …attento, Takao… devo ricordarti che con gli allenamenti avrai molto meno tempo libero da dedicare a Caty… così come tutti voi… e non ammetto scuse!
Ray: …uff… come vuoi… oh! Sento qualcosa! Saranno Ele e Fede!
Prof: …mi raccomando, non una parola su questo torneo, siamo intesi?
Il professore ebbe appena il tempo di impartire le ultime raccomandazioni ai ragazzi che, raggianti, Franny e Caty fecero il loro ingresso nel soggiorno, reggendo degli eleganti vassoi colmi di manicaretti assortiti.
Caty: BUONASERA GENTE!!
Franny: SALVE RAGAZZI!
Takao: ehi! Ma voi due da dove spuntate fuori?
La risposta arrivò perentoria da parte di Fede che, seguita dalla sorella e dalla piccola Marty (che reggeva il vassoio col cotechino), fece il suo ingresso poco dopo Caty e Franny.
Fede: sono appena arrivate…! Comunque… chi gradisce un po’ di lenticchie come antipasto?!
Takao: io! IO!!!
Caty: sei incorreggibile, Takao…!

***



Quando tutti gli ospiti si furono ben rimpinzati con le abbondanti leccornie offerte dalle padrone di casa, mancava appena un quarto d’ora alla mezzanotte.
Takao: …cavoli ragazzi! Che mangiata!
Max: beh… mancano ancora quindi minuti alla mezzanotte…
Ray: …che facciamo?
Ele: …beh… ecco… in casi normali avrei proposto un gioco di ruolo o una cantata al karaoke… ma…
Fede: …dobbiamo dirvi una cosa, ragazzi…
Prendendo posto sul divano, i Blade Breakers rivolsero alle loro compagne un’occhiata attenta ed interessata.
Kai: diteci!
Caty: …ecco… volevamo avvertirvi che da oggi in poi avremo meno tempo da potervi dedicare…
Franny: …la scuola entrerà nel vivo e gli allenamenti si faranno più intensi…
Ele: …però… è soprattutto uno il motivo principale che ci terrà parecchio occupate…
Fede: …vale a dire…
Blade Breakers: …vale a dire…?!
Master Girls: IL PROSSIMO CAMPIONATO MONDIALE DI BEY BLADE!!!!

La reazione dei cinque giovani, a quelle parole, arrivò istantanea.
Contemporaneamente, Takao e Max scattarono in piedi e corsero ad abbracciare le loro ragazze.
Addirittura, il capitano dei Blade Breakers prese Caty tra le sue braccia e si mise a girare in tondo per la stanza.
“È meraviglioso!” “siamo così felici!” gridavano.
Anche Ray non era da meno. Divenuto il ritratto della felicità, aveva abbracciato e baciato Ele tante di quelle volte che ormai non aveva più fiato.
La reazione più buffa di tutti, però, l’ebbe senza dubbio Kai che, come improvvisamente trasformato, si era messo ad improvvisare assieme a Fede una sorta di buffa danza indigena.
Assistendo a quella scena, il professor kappa non poté fare a meno di battersi una mano sulla fronte.
Prof: “poveri noi… col fatto che anche le Master Girls parteciperanno al mondiale i ragazzi saranno sicuramente deconcentrati… e se poi le ragazze arrivassero in finale e dovessero combattere contro i Breakers?! Per favore… non voglio neanche pensarci…”
Tuttavia, notando come Marty ridesse con fare rubicondo alla vista di quella buffa scenetta (era l’allegria fattasi persona), il piccolo stratega dei Balde Breakers non riuscì a reprimere un sorrisetto.
Prof: “…almeno qui qualcuno si diverte…! A volte pagherei per essere un bambino…”

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Bene! E anke questo capitolo è andato! Il prossimo sarà dedicato interamente a San valentino e si scoprirà che c'è qualcuno che fa battere il cuore del Professor Kappa...amche se questo non vuole dichiararsi, a causa di IGNOTI motivi....(qui il sadismo si taglia a fette) ma, soprattutto, sarà importante il colpo di scena finale, quando si scoprirà che Yuri..........scopritelo leggendo!!!

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Capitolo 12
*** Chapter twelve = The Valentine’s Day ***


Salve a tutti! Oggi la fan fiction “Master Girls!” compie 2 anni dalla stesura della primissima bozza e vogliamo FARCI gli auguri postando questo nuovo, romantico capitolo ricco di colpi di scena, sperando che vi piaccia.
Ci vediamo in fondo per le anticipazioni!

Ele & Fede / Lelli 91 & Freddy 90



Chapter twelve = The Valentine’s Day

Levando per un istante lo sguardo vigile dal proprio bey blade, Ele fece scorrere i suoi occhi stanchi ma vispi attorno a sé, asciugandosi il sudore che le imperlava la fronte.
Osservando le sue compagne di squadra che si allenavano sensa sosta, le fu impossibile reprimere un sorrisetto soddisfatto: era passato poco più di un mese da quando lei e le altre avevano ricevuto il telegramma della BBA ed avevano già fatto passi da gigante, senza contare che ognuna di loro aveva già ideato la propria mossa speciale da sfoggiare durante gli incontri più impegnativi!
Ne era sicura. Quello sarebbe stato il loro anno!
Certo, era un pensiero un po’ ambizioso (un po’ troppo per la verità), ma dopotutto, non erano forse emersi così i Blade Breakers, partendo da zero e neutralizzando uno per volta gli avversari più insidiosi?
Ad un tratto, sentì qualcosa entrare in collisione con il suo Linx.
Si voltò e colse al volo l’occhiata di rimprovero che Fede le stava lanciando.
Fede: ammettilo… stavi di nuovo fantasticando sul mondiale…!
Ele: perché? Non si può?
Fede le lanciò un’occhiata bieca.
Ele: che c’è?!
Fede: nulla… piuttosto, sbrighiamoci a chiudere l’incontro perché è quasi ora di cena… domani c’è scuola…
Ele: hai ragione. ATTACCA LINX!!!!

***



La mattina seguente, il professor Kappa si svegliò con i primi bagliori dell’alba e si preparò per andare a scuola, accompagnato da quel suo modo di fare e da quei suoi gesti impeccabili e serafici.
Ci mise particolare cura quel giorno, però, come se aspettasse qualcuno per un appuntamento molto importante.
Ed in fondo si poteva anche dire così; quel giorno ci sarebbe stata la riunione dei rappresentanti di classe e ciò voleva dire solo una cosa: sarebbe stato molto tempo assieme ad Emily.
A quel pensiero, il piccolo ricercatore non si diede neanche la pena di arrossire.
Da tanto ormai aveva accettato quella disarmente verità e, per quanto ferrea logica e sentimenti a suo parere non si potessero conciliare, aveva dovuto ammettere di essersi innamorato di Emily.
Eppure, non aveva nessuna intenzione di farle capire qualcosa nonostante, Takao gli avesse consigliato il contrario, quandosi era confidato con lui.
Ma Takao non poteva sapere…
In effetti, nessuno l’aveva capito… tranne lui stesso.
Forse perché era il suo compagno di banco, o forse perché l’amava e l’osservava sempre con un’attenzione particolare.
Da quando aveva messo piede a Tokyo, Emily covava dentro di sé un vergognoso segreto che non le permetteva di guardare negli occhi nessuno dei suoi compagni di classe.
E solo lui aveva capito cosa fosse…

DRIIIINNN!!!
La campanella che annunciava il termine delle lezioni trillò, gaia e puntuale com al solito, e a quel gioioso segnale, molti alunni si affrettarono ad uscire dalle rispettie classi, sfuggendo all’ira funesta dei professori più severi.
Fin lì nulla d’insolito, assolutamente; soltanto che, quando gli alunni della prima liceo della sezione A uscirono fuori dalla classe, si ritrovarono davanti una folla enorme, smisurata.
Era come se tutti gli alunni dell’stituto si fossero ammassati nella hall, senza avere la minima voglia di uscire.
Takao: cosa diamine sta succedendo?!
Detto questo, il giovane capitano dei Blade Breakers si fece largo a fatica tra la folla, tentando di soccorrere la piccola Caty che cercava disperatamente di arrancare verso di lui, inghiottita dalla folla.
Nel frattempo, gli altri componenti della 1^ A erano riusciti a sgusciare in mezzo a un gruppo di spauriti ragazzi di prima media ed erano usciti dal corridoio, immettendosi direttamente nella hall.
Fede: è semplicemente ASSURDO!!! Di solito non vedono l’ora di andarsene…
Max: e pensare che le porte non sono neanche chiuse!!
Ele: Ma perché nessuno si decide ad uscire?
Interrogativamente, la giovane rivolse un’occhiata dubbiosa al proprio ragazzo, che si trovava alla sua destra.
Peccato che non ci fosse.
Ele: Ray? RAY!!!
Un attimo dopo, qualcuno si era passato le sue gambe sopra le spalle e l’aveva sollevata da terra, portandola a due metri d’altezza.
Ele: AAAH!! Ma cosa diav… RAY!!! MA SEI IMPAZZITO?! METTIMI GIÙ!!!
Così dicendo, la leader delle master Girls prese a scagliare dei piccoli pugni sulla testa di Ray, che pareva sorreggerla senza il minimo sforzo.
Ray: smettila!
Ele: e invece no, continuerò finchè non mi avrai rimessa giù!! Peso un quintale, come minimo ti verrà l’ernia!!!
Ray: non è vero, quindi stai cala ed ascoltami. Dato che hai la vista buona, usala per vedere cosa sta succedendo! Da qui non riusciamo a vedere nulla!
Ele: cosa cosa cosa?! Ma tu sei di fuori!!
Ray: ti vuoi stare zitta! A quest’ora saresti scesa da un pezzo se non avessi perso tutto questo tempo a lamentarti…
Ele: …uff…come vuoi… ma io all’ospedale non ti ci porto…! >_<
Ray: …ma che ragazza simpatica che mi sono scelto…! -_-*
Sbuffando con fare spazientito, Ele si voltò verso quello che pareva essere il fulcro di tutto quel caos (ovvero la bacheca degli studenti) ed aguzzò la vista.
Una locandina color rosa acceso spiccava tra i tanti avvisi di libri usati e di corsi informativi.
Cominciò a leggere ad alta voce.
Ele: …dunque… Sabato 14 Febbraio, presso i locali dell’istituto si terrà il BALLO DI SAN VALENTINO, approvato dal consilio dei rappresentanti di classe, durante il quale le coppie che desiderano partecipare potranno esibirsi in una gara di ballo ed essere incoronati come re e reginetta della scuola…
Fede: MA È MAGNIFICO!!! Kai, ti preeeego… partecipiamo?!
Kai: …mmm… perché no?!
Fede emise un gridolino eccitato, per poi fiondarsi tra le braccia di Kai.
Fede: TI ADOOORO!!!!
Sorridendo, Ray chinò la schiena dando così ad Ele la possibilità di scendere.
Come era prevedibile, la giovane lo stava fissando con un’espressione tra l’arrabbiate e l’esasperato.
Ray: …sei arrabbiata con me…?
Ele: …mmm…sì!
Detto questo, la bleder dalla Lince Africana gli voltò le spalle ed il cinese ne approfitò per cingerla da dietro, sussurrandole dolci parole all’orecchio.
Ray: …vuoi venire al ballo con me…?
Bastò quella frase per sioglierla.
Ele: …e me lo chiedi…?
Dopo averle scoccato un piccolo bacio sulla guancia, Ray si staccò da lei e la prese per mano.
Ray: forza ragazzi! Vediamo di uscire da qui!!!

***



Quella settimana parve volare; nessuno si applicava più a dovere, strilli e risate improvvise esplodevano di continuo e senza alcun preavviso tra i gruppi di studenti più eccitati e le ragazze parevano spostarsi in branco, percorrendo i corridoi della scuola tra mille risate e lanciando occhiate maliziose a quei ragazzi che si soffermavano a guardarle.
Il Professor Kappa sbuffò spasientito; tutta quell’eccitazione era assolutamente fuori luogo e per di più non gli dava la possibilità di concentrarsi…
E pensare che sarebbe potuto essere a casa di Takao in quel preciso istante…!
Ed invece era costretto a restare a scuola, per allestire il tutto in previsione dell’ormai FAMIGERATO ballo.
Almeno quella tediosa situazione aveva i suoi risvolti positivi…!
Lanciando un’occhiata disinteressata ad un ragazzo che, fuori nel cortile, stava invitando la sua ragazza per il ballo dell’indomani, il piccolo stratega sbirciò il profilo di Emily, alla sua destra, con la coda dell’occhio.
Pareva molto concentrata, mentre lavorava al suo portatile, ma in verità i suoi occhi erano vitrei e non sembravano vedere realmente il monitor del computer.
Senza dare troppo nell’occhio, il professore si shiarì rumorosamente la voce. Subito Emily si riscosse e gli lanciò un’occhiata imbarazzata.
Emily: …uff… mi annoio troppo per applicarmi a dovere per questa festa!!
Prof: …non posso darti torto…!
Così dicendo, il ricercatore prese a battere furiosamente slla tastiera.
Emily: …però tu riesci a lavorare! Per me queste cose hanno un effetto soporifero!!!
Lanciando all’amica un sorrisetto storto, il Prof indicò lo schermo del suo computer, sul quale erano tracciati i diagrammi di attacco, potenza, difesa e resistenza dei quattro bey dei Blade Breakers.
Prof: davvero credevi che mi sarei messo a lavorare per il ballo?!
Con fare noncurante, il giapponesino adagiò il proprio portatile nello spazio che lo divideva da Emily e si tuffò con la testa nella cartella, alla ricerca di quaclosa di indefinito.
In quei pochi secondi, Emily scoccò al portatile dell’amico un’occhiata indecifrabile, quasi dolorosa, che l’astuto stratega dei Breakers aveva colto senza farle sospettare di nulla.
Quando il giovane si raddrizzò, Emily aveva già richiuso il suo portatile con uno schiocco secco.
Emily: …basta, non ce la faccio con tutti questi piccioncini che parlano di questo benedetto ballo! Mi fanno entrare in paranoia!
Il professor Kappa la imitò.
Prof: hai proprio ragione… Piuttosto… tu ci vai con qualcuno a questo benedetto ballo di San Valentino?
Emily sbuffò appena.
Emily: no… non mi ha invitata nessuno…!
Per un attimo, il pofessore le lanciò una sfuggevole occhiata, chiedendosi se fosse poi un’idea così malvagia invitarla… poteva farlo semplicemente in segno d’amicizia, dopotutto.
Così buttò lì.
Prof: …potremmo andarci assieme… se ne hai voglia…
Per un attimo, il piccolo giapponese potè giurare di aver visto una lieve traccia di rossore imporporare le guance dell’americana, ma quando questa proruppe in una sonora risata capì di essersi sbagliato.
Emily: ma non possiamo, sciocchino! Dobbiamo fare i giudici alla gara di ballo!!!
Il cuore del prof mancò un battito.
Prof: …hai…hai ragione…
Beh… poteva anche andare peggio!
In fondo… non l’aveva rifiutato…

***



La mattina di San Valentino, Ele e Fede si alzarono prestissimo, come spinte fuori dal letto da una molla invisibile.
Si prepararono e vestirono con estrema cura, si contesero a spramente il bagno e non mangiarono quasi nulla per non disfare quel delicato velo di trucco che ricopriva le loro morbide labbra.
Chiunque avrebbe potuto facilmente ipotizzare chi attendesse loro alla porta; solo una ragazza che aspetta con ansia che il giovane che ama la passi a prendere sotto casa si comporterebbe in modo tale.
Inutile descrivere quale fu la tale delusione che le due gemelle subirono, nel costatare che fuori dal grazioso cancello di ferro battuto della loro villetta l’unica cosa ad attenderle era il gelo assiderante che quella incerta giornata di metà Febbraio offriva loro.

Ele: …avranno avuto i loro buoni motivi…!
Alla fine, le due sorelle si erano incamminate da sole verso la loro scuola, fissando le strade trafficate con viso truce.
Ele: …dopotutto non ci avevano detto che sarebbero passati a prenderci… anche se era logico aspettarselo la mattina di San Valentino… ma, ripeto, avranno avuto di sicuro le loro ottime ragioni per non venire… non c’è bisogno di farne un dramma, Fede…!
Fede: …Ele?!
Ele: sì?
Fede: …guarda che hai fatto tutto da solo. Io non sono arrabbiata e non sono in pensiero… sei tu che, continuando a parlottare, la stai facendo assomigliare ad una tragedia greca!
Come colta da un’improvvisa illuminazione, Ele fissò assorta lo sguardo disteso della sorella e mugugnò qualche scusa affrettata.
Per un poco camminarono in silenzio, l’una di fianco all’altra, immerse nei propri pensieri.
Poi un rumore di passi strascicati le riscosse bruscamente, costringendo loro a levare lo sguardo.
Lì, di fronte a loro, stavano Yuri Ivanov e Boris Huznestov, che le fissavano con sguardo talmente trionfante che pareva quasi che Natale fosse arrivato con parecchi mesi d’anticipo.
Boris: …toh, guarda! Ci sono le due gemelline pivelline!
Ele: …cambiate aria, Huznestov, non vi vogliamo tra i piedi…!
Yuri: ehi, ehi! Permalosetta stamattina, eh? Che c’è?! Ti sei svegliata per caso con il piede storto?!
Fede: …non rompere, Ivanov!
Yuri: …ma forse…oggi le due bimbe sono così scontrose perché i loro amati fidanzatini hanno dato buca! Che c’è?! Per caso il signorino Hiwatary ed il suo amico cinese oggi erano troppo stanchi per farvi compagnia?!
Fede: …bada a come parli, Ivanov; lascia fuori Kai…
Yuri: …tsk… sei una pivellina zelante, Hoshino, ci metti anima e corpo per difendere quel fetente, eh?! Mi dispiace dirtelo, ma ti accorgerai ben presto cone Hiwatary non meriti il tuo fervore… a lui importano solo la gloria, l’oroglio e il su Dranzer…
Ele: SMETTILA, IVANOV! Sei solo un’idiota schifoso! Ti diverti a prenderti gioco di noi seminando discordia solo per il gusto di farlo ed è soprattutto per questo che oggi noi siamo sole, ma TU lo sarai per tutta la vita!
Afferrando per un gomito la sorella, Ele soperò in fretta i due sovietici e prese a ricamminare verso la scuola.
Per un attimo, Fede si voltò verso Boris e Yuri e vide che quest’ultimo stava abbassando il capo con fare abbattuto, mentre in volto gli si dipingeva un’espressione ferita; ma prima che potesse vedere altro, Ele aveva già voltato l’angolo, trascinandola con sé.

Quando giunsero a scuola, le due maggiori delle Master Girls si fiondarono dritte dritte nella classe deserta, prima di assiderare e di perdere definitivamente la sensibilità degli arti.
Quando, finalmente, Ele si fu rishiusa la porta alle spalle le due poterono sospirare, sollevate.
Ele: uff…! Quell’Ivanov! Un giorno di quetsi gli farò passare proprio un brutto quarto d’ora! Ma come si permette?! Quasi quasi lo dico all……AAAAAH!!!!
Mentre la sorella si portava una mano alla bocca, Fede trasalì e le laciò un’occhiata preoccupata.
Fede: che c’è?! Che succede?!
Ammutolita, Ele indicò il proprio banco con dita tremanti.
Anche Fede sobbalzò, notando che sul proprio banco come su quello della sorella era deposta una meravigliosa rosa rossa.
Senza dire una parola, enrambe le gemelle si avvicinarono ai loro posti.
Dopo aver lanciato un’occhiata apprensiva al proprio omaggio floerale, che emanava un vago profumo dolciastro, Fede fece scorrere le sue dita sulla carta lucida che ricopriva la propria rosa, soffermandodi su un bigliettino allegatto, ricamato finemente.
Sorridendo, la giovane lanciò un occhiata sottecchi alla sorella che, ridendo, si era portata il proprio bigliettino vicino al cuore, arrossendo come una bambina, quindi si concentrò su proprio messaggio.

Ti amo.
Kai



Le salirono immediatamente le lacrime agli occhi.
Ele: …quando pensi che…? Come avranno fatto a…?
Mentre pronunciava queste sue dubbiose frasi a metà, Fede fissò stupita Ray che si stava avvicinando di soppiatto alle spalle della sorella; e dall’occhiata che Ele le lanciò, capì che anche alle sue spalle doveva trovarsi qualcuno.
Qualcuno dagli stupendi occhi di un indefinibile e profondo colore caldo, dalla pelle nivea, dalle braccia grandi e forti, dalle gote tatuate di azzurro e dai bizzarri capelli blu-argentei.
Fede: …Kai…!
Prima che potesse voltarsi lei stessa, Kai le passò le mani sulle spalle e la fece voltare verso di lei, baciandola.
Fu la sensazione più bella che Fede avesse mai provato.
La più dolce, calda, meravigliosa sensazione del mondo.
Era il paradiso!

***



Verso le nove, venne giù un acquazzone scrosciante, così tutti gli alunni della scuola furono costretti a passare la ricreazione al chiuso.
Ele: …uff…! e pensare che i metereologi parlavano di un graduale miglioramento…! Sembra ancora di essere in pieno Dicembre! Col freddo che fa…!
Ray: …poco male! Vorrà dire che ti scalderò io…!
Così dicendo, il cinese strinse a sé la ragazza in un abbraccio affettuoso, facendola sorridere.
Da quando aveva ricevuto la rosa, quella mattina, le parole che il suo Ray le aveva scritto non avevano mai smesso di ronzarle per la testa.

Alla ragazza col sorriso più dolce che io abbia mai avuto la fortuna di incontrare.
Ti amo, Ray.



Non riusciva a credere di essere stata talmente fortunata da trovarsi un ragazzo così dolce!!!
Con la coda dell’occhio, Ele vide la sorella che chiudeva bruscamente la porta dell’aula, con fare scocciato.
Si costrinse ad interrompere il flusso dei suoi pensieri.
Ele: che hai Fede? Come mai hai shiuso la porta?!
Fede: ma non li senti?! Fanno un baccano infernale la fuori!!!
Effettivamente, anche con la porta chiusa si udivano chiaramente gli acuti strili che venivano profotti dalla folla di ragazzi riversati lungo i corridoi.
Fede: …sembrano tante galline in calore!!!
Ele: …ma dai…! Saranno semplicemente eccitati per il ballo di stasera, no?!
Fede: …beh, mi pare un po’ eccessiva tutta questa agitazone! Piuttosto, dove sono Takao e max quando servono?!
Ele: …da Caty e Franny… perché?!
Fede: …beh, data la loro popolarità ci avrebbero impiegato meno di due secondi a farsi dire cosa sta succedendo… ma visto che non ci sono e non ho la forza per andare a cercarli… vorrà dire che rimarrò nella mia beata ignoranza…!
Detto questo, Fede corse a prendere posto accanto a Kai, intrecciando istantaneamente le loro dita.
Passarono i minuti, le grida e gli strilli non accennavano a diminuire e la campanella tardava a suonare.
Alla fine, tuttavia, il trillo che annunziava la ripresa delle lezioni si levò forte e chiaro per i corridoi e le urla andarono scemando.
In breve, i loro compagni di classe fecero rientro e con loro c’erano anche Takao e Max, il professore di storia ed un bidello; tutti parevano essere visibilmente pallidi e sconvolti.
Ele: …ma che diavolo succede?!
Prima che qualcuno potesse risponderle, il bidello parlò cn voce tesa.
Bidello: Hiwatary? Chi è Hiwatary?
Kai: sono io; perché?
Bidello: …il preside vuole vederti, Hiwatary.
Kai: …professor Shibata… posso andare?
Prof. Shibata: Chi, Hiwatary? Si, certo certo… vai pure, ragazzo…
Bidello: …ti conviene portare con te lo zaino, Hiwatary; credo che tu debba tornare a casa…
Kai: …a casa?! Em…e…e va bene…
Raccattate in fretta le proprie cose, Kai rassicurò Fede dicendole che, in ogni caso, sarebbe passata a prenderla per il ballo quel pomeriggio, quindi uscì dall’aula.
Dopo un primo momento di smarrimento, il professor Shibata prese ad interrogare come nulla fosse.

***



Quel pomeriggio, Fede se ne stava già vestita di tutto punto a gironzolare per la casa, assieme alla sorella, tesa come non mai.
In realtà, mancava ancora un’ora prima che Kai la venisse a prendere ma già da un po’ aveva preso ad allungare il collo oltre la finestra che dava sul ancello appea poteva.
Era in pensiero e non sapeva perché.
Forse perché Kai era dovuto andare dal preside quella mattina, per poi andare a casa?
Quale casa, poi? Non viveva forse con Takao?
A proposito di Takao, sicuramente lui sapeva qualcosa riguardo a ciò che era successo quel pomeriggio, perché al rientro dalla ricreazione assieme a Max era bianco come un panno lavato, alla stregua del professore Shibata e del bidello…
Ma non aveva voluto dire loro nulla… al suono della campana aveva preso i suoi compagni di squadra in disparte e, parlottando forsennatamente, so era diretto a casa di gran carriera.
La curiosità la stava rodendo viva…
Fortuna che sua sorella interroppe il filo dei suoi laceranti pensieri.
Ele: FEDE! FEDE!!! SONO ARRVATI!!!!!
Scattando immediatamente sull’attenti, Fede allungò per l’ennesima volta il collo in direzione della finestra e tirò un lungo sospiro di sollievo.
Kai era lì, elegante nel suo vestito da sera, e stava fissando con impazienza la porta di casa.
Correndo verso lo specchio vicino, la giovane Fenix blader diede un ultimo sguardo al suo abito da seta blu notte, scollato, che le fasciava il corpo e lasciava il collo e le spalle completamente scoperte. Gli avambracci erano guantati di finissima seta bianca ed i bruni capelli erano raccolti in una crocchia francese molto elegante.
Ele: FEDE! Ti vuoi muovere?!
Vagamente imbarazzata, Fede lanciò un’occhiata eloquente alla sorella che la fissava spazientita sulla soglia di casa.
Indossava un abito lilla stretto in vita ma molto ampio sulle gambe e continuava a stringersi quasi spasmodicamente uno scialle abbinato all’abito attorno alle spalle bianche e nude. Un nastrino color rosa polvere le adornava la testa, raccogliendo i suoi capelli castani in uno chignon molto alto.
Fede: …arrivo…!
Quando fede l’ebbe raggiunta, Ele aprì la porta di casa.
Contemporaneamente, Ray e Kai deposero tra le braccia delle loro rispettive ragazze due mazzi di rose.
Ele/Fede: graaaazieee!!! ^_^
Ray/Kai: siete bellissime!
Detto questo, i due presero le giovani sottobraccio e le accompagnarono alla limousine che avevano affittato per l’occasione, all’interno della quale c’erano già ad aspettarli Takao, Caty, Max e Franny.

Giunti a destinazione, gli otto giovani furono introdotti nella hall del loro istituto, completamente trasformata per l’occasione. Parechie decorazioni solor rosa acceso adornavano le pareti e scendevano giù dal tetto ed in fondo alla sala era stato posto un piccolo palchetto, illuminato da molteplici luci color violetto e rosa tenue.
Caty/Franny: WOW!!!
Ele sorrise estatica, facendo un rapido giro su se stessa pe poter osservare meglio la hall.
Incontrò molti sguardi conosciuti, tra i quali eccellevano quelli di Emily ed il prof, entrambi molto eleganti, seduti al tavolo rispettato ai giurati, fino a quando non adocchiò Yuri ed i suoi. Nesuno dei quattro componenti dei Demolition Boys, fu lieta di notare, era ruscito a trovare un’accompagnatrice.
Per la verità, Yuri pareva proprio giù di tono quella sera.
Ele: …però…Ivanov non viene a gongolare stasera?! Poverino, tutto solo… è troppo idiota per trovarsi una ragazza decente che abbia cuore di accompagnarlo…!
A quella frase, i Takao, Max e Ray sobbalzarono all’unisono, prima di rivolgere a Kai un’occhiata preoccupata.
Pareva, però, che il Blade Breker sovietico non si fosse scomposto minimamente all’ultima frase di Fede. Anzi, era talmente assorto che sembrava quasi non la vedesse nemmeno, Fede.
Fede: …ma che ho detto?!
Prima che qualcuno dei tre compagni di Kai potesse fulminarla con un’occhiata, un corpulento ragazzo di 5^ noto come Heiji Suwa (molto popolare nella scuola per la sua vena comica ed intrettenitrice) salì sul palco alestito in fondo alla hall e prese la parola.
Heiji: buonasera ragazzi! Sono le sette in punto e mi accingo ad inaugurare quella che tutti ricorderanno come la migliore festa che il nostro istituto abbia mai avuto!
Ci furono parecchie ovazioni di assenzo.
Heiji: come saprà chi ha letto con attenzione l’opuscolo stilato da tutti i rappresentanti di classe, invece di fermarsi alle prime due righe come hanno fatto la maggior parte delle mie compagne di classe, durante il corso di questa serata si svolgerà una gara di ballo per le seguenti categorie: CATEGORIA MISTI, alla quale parteciperanno tutte quelle coppie che hanno un elemento che frequenta la scuola media ed un che frequenta quella superiore, e la CATEGORIA OMOGENEI, alla quale prenderanno parte le coppie formate da entrambi gli elementi dello stesso livello. I vincitori di entrambe le categorie saranno eletti come re e reginetta della scuola. È tutto chiaro?!
La folla di alunni proruppe in un applauso eccitato.
Heiji: bene! Diamo inizio alla serata co l’esibizione delle coppie della categoria MISTI! TUTTI IN PISTA!!!
Mentre Heiji Suwa troncava lì la sua presentazione, il Dj ufficiale, nonché suo migliore amico, Satoru Yamamoto, mise su un rock scatenato mentre le prime coppie prendevano timidamente posto al centro della pista.
Tra queste, Fede non si stupì di vedere Takao con Caty e Max assieme a Franny.
Fede: …che carini che sono!!! Anche a me piacerebbe tanto partecipare…
Speranzosa, la giovane si voltò verso il proprio ragazzo, che stava fissando con aria torva Yuri Ivanov e la sua cricca.
Fede: …Kai-chan…?
Kai: …che vuoi?!
Fede: …non è che…ti andrebbe di gareggiare, dopo…?
Kai: no.
Fede: …e…e perché?!
Kai: Mi scoccio.
Fede: …ma…ma…ma si può sapere che diavolo hai?! Perché ti comporti così?!
Ma Kai aveva tutta l’intenzione di non ascoltarla.
Pareva che avesse occhi solo per gettare occhiate velenose verso il suo acerrimo rivale sovietico.
Irrimediabilmente, a Fede salirono le lacrime agli occhi.
Fede: …ho capito…non ti piaccio più… potresti anche fare a meno di ignorarmi, però!
Detto questo, Fede si voltò ed uscì correndo verso il cortile della scuola.
Kai: “…e bravo l’idiota! L’hai fatta arrabbiare! Ma lei non c’ntra niente!”


***



Piangendo, Fede corse verso la panchina più vicina, ignorando il freddo pungente che le propinava quella gelida serata di Febbraio, e si rannicchiò su se stessa.
Era finita. Era tutto finito.
Era stato belo illudersi per tutti quei mesi che quel bel sogno sarebbe potuto durare in eterno… ma quell’idilliaco sogno era ormai sfinito.
Kai non l’amava più.
Anzi, non la guardava proprio!
Mentre Fede se ne stava seduta su quela fredda panchina di pietra a piangere, qualcuno le poggiò una giacca sulle spalle, per impedire al freddo di congelarla.
Senza nemmeno asciugarsi le lacrime, la giovane levò lo sguardo e trasalì. Stagliato contro la pallida luce lunare c’era Kai, rimasto in camicia, che la stava fissando quasi con rimprovero.
Kai: baka.
Fede: …c…cosa?!
Kai: …ma come puoi pensare che io non ti ami più?!
Il cuore di Fede mancò un battito, prima che il sovietico la cingesse conpletamente in un abbraccio caloroso.
Kai: …è solo che… sono molto nervoso… non è colpa tua, anzi tu ancora non lo sai neanche ma…
Fede: …ma?
Kai: …mia cugina Karen è in coma.

Quella volta il cuore di Fede saltò parecchi battiti.
Fede: …i…in coma? E…e quando?! Dove…?
Kai: …oggi, a scuola, durante la ricreazione…
Adesso cominciava a comprendere il perché di tutte quelle urla…!
Fede: …ma…Kai tu…come… come è successo?!
Prima che Kai potesse rispondere, un boauto di ovazione esplose all’interno della scuola.
La categoria Misti aveva finito di esibirsi.
Kai: …credo che adesso tocchi alla NOSTRA categoria…!
Fede: …c…come?!
Sorridendo appena, Kai si alzò dalla panchina sulla quale lui e Fede si erano dolcemente avvinghiati l’un l’altra e le porse la mano.
Kai: vuole concedermi l’onore di questo ballo, signorina Hoshino?

***



Sotto gli sguardi agitati di tutti gli alunni gareggianti, Emily si levò dalla sua postazione di giurata e salì, un po’ impacciata nel suo semplice abito turchese, le scale che portavano sul palco, alla luce della ribalta. Conservando una minima parvenza di calma, la rossa consegnò una busta color giallo ocra ad Heiji Suwa e si affrettò a tornare alla sua postazione, al fianco del Professor Kappa.
Heiji: grazie Emily! Bene, e adesso passerò all’apertura della busta che contiene i nomi dei futuri re e reginette della scuola…!
Detto questo, il giovane presentatore strappò l’involucro quasi con foga e ne estrasse in tutta fretta un pezzo di cartoncino.
Heiji: bene bene! L’incoronazione ufficiale si apre con una bella sorpresa! Per la categoria Misti si aggiudicano il titolo in ex aequo… Takao Kinomya e Caterina Mitsugory assieme a Maximiliam Mizuhara e Francesca Himasaki!
Mentre tra i loro compagni di classe si scatenavano molteplici strilli eccitati, i quattro vincitori corsero sul palco per ritirare le loro medaglie e le loro mini-coroncine.
Caty e Franny, ripsettivamente nei loro abiti rosa shocking e verde speranza, si rizzarono con fare altezzoso mentre un sorridente Heiji Suwa adagiava sopra le loro teste le coroncine da reginette.
Heiji: bene! Facciamo un grosso applauso ai nostri primi vincitori!!!
Mentre il pubblico obbediva di buon grado e i quattro giovani scendevano dal palco, tra gli alunni che avevano partecipato alla gara per la categoria Omogenei calò un pesante e teso silenzio.
Heiji: davvero motlo bravi! Perfetto, adesso è giunto il momento di rivelare i nomi dei vincitori della categoria Omogenei…
Il pubblico trattenne il fiato…
Heiji: …che sono… KAI HIWATARY e FEDERICA HOSHINO!!!!
Mentre il pubblico riattaccava ad applaudire senza sosta e Fede e Kai venivano trascinati fin sopra il palco, takao, Max, Caty e Franny si voltarono alquanto stupefatti verso Ele e Ray, che applaudivano tranquillamente.
Ray: …beh? Cosa sono quelle facce?!
Max: …ma…ma…
Caty: Credevamo che avreste vinto voi!
Takao: appunto! Voi eravate una certezza! Ray è un ottimo ballerino…
Franny: ed anche Ele non è male…
Senza smetterè di applaudire, Ele si umettò le labbra con fare noncurante.
Ele: …beh… non abbiamo partecipato…! Siamo stati abbastanza occupati…
Mentre Caty e Franny le scoccavano un’occhiata maliziosa, Heiji incoronò Fede e Kai come re e reginetta.
Heiji: che coppia ragazzi! Un applauso!!!
Prima che i due riuscissero a congedarsi dai molteplici complimenti del presentatore, una sadica risata smorzò bruscamente quella gaia atmosfera.
Yuri Ivanov pareva in preda ad uno snervante eccesso di risatine isteriche, come se trovasse quella scena particolarmente divertente.
Yuri: ah…aha…ahahahaha!!! Questa è proprio bella!!! Hiwatary che vince questa stupida gara di ballo!!! Non credevo che ti potessi ridurre a tanto…! Che c’è, la compagnia di quei tuoi inetti compagni ti ha rammollito?!
Il sorriso di Kai, già scomparsoda un pezzo, si era tramutato in una tagliente espressione velenosa.
Kai: taci Ivanov…
Yuri: perché?! Sennò che mi fai?! Mi stendi a colpi di tip tap?! Ah ahaha!!! Questa è proprio buona!!!!
A quel punto, Kai non ci vide più; e si sarebbe lanciato contro Yuri molto volentieri se Fede non l’avesse trattenuto per un braccio.
Fede: …lascia stare, Kai, non ne vale la pena…
Kai: sta zitta! Tu non capisci niente! È uno schifoso, sadico, bastardo! E deve pagare per ciò che ha fatto!!!
Fede: …ma Kai!!! Era solo una…
Kai: …mi hai sentito, Ivanov?! Sei solo una feccia, sei un disgustoso rifiuto della società! E la pagherai… pagherai per aver mandato in coma mia cugina Karen!




Bastarde all’ennesima potenza interrompiamo qui questo ennesimo capitolo di Master Girls, lasciando i nostri lettori (se mai esistono -_- Nd Kai) con il fiato sospeso!!! Ed ora le ANTICIPAZIONI!!!
Come avrete intuito dall’ultima frase di kai, nel prossimo capitolo succederà un GRAN CASINO che comprenderà una violenta rissa con annesse imprecazioni ed epiteti, un’umiliante punizione e vari litigi tra Kai e Fede, anche perché qest’ultima decide di prendersi a cuore la questione di Yuri e cerca di aiutarlo….
Grazie per essere arrivati fin qui!!! Al rpossimo capitolo!!!

Ele & Fede / Lelli 91 & Freddy 90

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Capitolo 13
*** Chapter thirteen = from February to April: lack of understandings ***


È proprio una soddisfazione riuscire ad aggiornare!!!!
Qui da noi è in corso la festa della santa patrona e la città è bellissima, tutta illuminata, allegra come noi du povere autrici che dopo 2 anni di fatica riusciamo a mettere la parola fine al nostro CAPOLAVORO!

Ma cosa avete capito?!?! Mica questo è l’ultimo capitolo di Master Girls! Ci sa che per quello dovrete aspettare un bel po’…
Stavamo parlando del manoscritto di Master Girls! che finalmente abbiamo finito di scrivere!
Comunque, adesso basta parlare. Godetevi questo intrigantissimo capitolo!

Lelli & Freddy





Chapter thirteen = from February to April: lack of understandings


“Kai: …mi hai sentito, Ivanov?! Sei solo una feccia, sei un disgustoso rifiuto della società! E la pagherai… pagherai per aver mandato in coma mia cugina Karen!”

Non appena il russo dalla chioma bicolore aveva finito di pronunciare quelle nefaste parole, Fede si era sentita mancare e, in preda ad un semi spasmo, aveva lasciato andare il braccio del proprio fidanzato, portandosi una mano al petto, l’altra a protezione delle labbra.
Fede: …non può essere… non può essere…
E Kai non perse certo tempo per cogliere al volo quell’occasione.
Prima che qualcuno al posto della blader della Fenice di bronzo lo potesse fermare, si buttò con foga giù dal piccolo palchetto, dritto contro Ivanov, il quale si preparò a riceverlo degnamente.
In pochi secondi avevano ingaggiato una lotta furiosissima, coinvolgendo persino due corpulenti ragazzi dell’ultimo anno ed una spaventatissima bambinetta delle medie, che in breve svenne tra le braccia del suo altrettanto spaurito accompagnatore.
Ray/Max: KAI!!!
Takao: SMETTILA!!!
Fede: …non è possibile… non può essere…!
Ci volle il tempestivo arrivo del furibondo preside per mettere fine a quella penosa quanto oltraggiosa situazione.
Preside: COSA DIAMINE STA SUCCEDENDO?!
Il Professor Mori, questo era il nome del preside, si fece largo tra gli studenti, indignato.
Preside: è una situazione oltraggiosa! Mai nessuno nella mia scuola aveva osato tanto!!!
Seppur nolenti, Kai e Yuri decireso finalmente a dividersi ed il direttore della scuola li raggiunse con un’espressione di profondo disgusto stampata in volto.
Preside: …bene bene bene… chi abbiamo qui?! Hiwatary… ed Ivanov… molto, molto bene… credo che questo spieghi tutto… Ivanov! 2 mesi di punizione! Laverai i bagni della scuola al termine dell’orario scolastico TUTTI I GIORNI FINO A PASQUA. Non ho altro da aggiungere…
Con fare molto distaccato e professionale, il preside Mori voltò le spalle ai due rivali e fece per aprirsi un varco tra la moltitudine di giovani alunni, quando fu richiamato da una voce al contempo gelida ed indignata.
“E AD HIWATARY NON PENSA, SIGNOR PRESIDE?! SE NON SBAGLIO, QUEL TAGLIO PROFONDO SUL VISO DI TAKESHI MURAKAMI È OPERA SUA, NO?!”
Contemporaneamente, tutti i presenti si voltarono verso Boris che, dal centro della folla, indicava con espressione durissima uno dei due ragazzi più grandi che avevano fatto da paceri, il quale esibiva effettivamente un taglio sulla guancia destra che non prometteva nulla di buono.
Per tutta risposta, anche il preside si voltò verso il Fallborg blader e lo fulminò con un’occhiata canzonatoria.
Preside: …e tu saresti…?! No! No… non me lo dire… lascia che indovini… Boris Huznestov, migliore amico, braccio destro, compagno di squadra e di classe di Yuri Ivanov… è inutile sprecare altro fiato…! C’È QUI QUALCUNO AL DI FUORI DEI COMPONENTI DELLA CRICCA DI IVANOV CHE VOGLIA METTERE UNA BUONA PAROLA A SUO FAVORE?!
Coloro che erano più vicini al preside si ritrassero immediatamente, come se il professor Mori avesse avuto una malattia contagiosa, e nella hall calò il silenzio più profondo.
Nessuno se ne stupì: Kai era troppo popolare e Yuri troppo odiato perché qualcuno si mettesse dalla sua parte, nonostante quella volta non fosse esclusivamente colpa sua.
Dal canto suo, Fede era altamente indignata per il comportamento spudoratamente parziale ed ai limiti del razzismo assunto dal preside, che primo fra tutti nella scuola era colui che doveva dare l’esempio di una condotta morale eccellente.
Avrebbe tanto voluto dire qualcosa a riguardo, ma l’espressione furente di Kai ed i profondi tagli che gli deturpavano il volto agrono da deterrenti.

***



Dopo quella furibona lite, era chiaro che la festa fosse più che conclusa così, scemando poco per volta, gli alunni dell’istituto se ne ritornarono alle proprie abitazioni, chi spaurito, chi indignato, chi ancora troppo scosso per cercare di articolare qualsiasi tipo di frase dal senso anche vagamete compiuto.
Dal canto loro, nessuno dei componenti dei Blade Breakers e delle Master Girls aveva molta voglia di parlare così finirono per percorrere la via del ritorno le silenzio più totale.
Beh… In realtà, Ele aveva tentato più volte di fare conversazione, ma appena il dirscorso verteva su ciò che era successo quella sera (ed accadeva di continuo, dato che era quello il punto sul quale le premeva di più discutere) Fede e Ray la zittivano prontamente.
Così, arrivati al bivio che divideva la strada per la villa Hoshino dalla casa di Takao, a nessuno dei componenti dei Blade breakers venne in mente di chiedere alle due gemelle se volevano essere accompagnate a casa. Anzi, giunti sul punto di separarsi, solamente Ele e Ray si rivolsero un timido e sussurrato “ciao”.
Fede e Kai non si guardarono nemmeno.

Giunte a casa, Ele e Fede si trascinarono svogliatamente fino ai loro letti e si addormentarono l’una senza dire una parola, l’altra pensando di continuo a tutto ciò che era successo quel giorno.
Ne seguì che, quella notte, Fede dormì un sonno agitato, costellato da presidi razzisti, giovani russi incompresi ed ignare cugine che venivano mandate in coma ogni due per tre…
La mattina dopo, le sue occhiaie non si poterono camuffare neanche con il migliore dei fondotinta.

***



Il pungente inverno andò via via degradando lasciando posto ai dolci tepori della primavera e, con essa, alla Pasqua.
In quel lasso di tempo, Fede e Kai andarono più volte a trovare Karen, ancora in coma: i medici continuavano a dire loro che era stabile, ma non sapevano dire se e quando si sarebbe svegliata.
Fu un fenomeno più unico che raro vedere il freddo Kai Hiwatary sull’orlo delle lacrime.
Dal canto suo, Yuri aveva preso la sua punizione con uno strano zelo ed ardore, completamente fuori luogo su un carattere come il suo.
Lavorava incessantemente dal suono della campana d’uscita fino a quando tutti i bagni erano perfettamente puliti, tanto che lavorava meglio della bidella più minuziosa… e non se la prendeva neanche per gli insulti che giornalmente riceveva, cose del tipo “…guardatelo! Ivanov il lavacessi!” o “signora bidella, l’altro giorno ho trovato una macchia nel tubo del cesso! Dovrebbe pulire meglio!” e ancora “non te la prendere, Ivanov, ma ACCIDENTALMENTE mi è scivolato un pacco di uova marce sul pavimento del bagno… spero non ti dispiaccia!”
Quella situazione era talmente ingiusta e Yuri decisamente troppo arrendevole, tanto che Fede iniziò seriamente ad insospettirsi e si sorprese molte volte a fissare Yuri che correva a pulire il primo bagno libero, all’uscita.
Senza rendersene conto, continuava a pensarlo più di quanto avesse mai fatto e lo inseriva in tutte le discussioni…
Tant’era che, ormai, lei e Kai litigavano non appena ne avevano la possibilità…

Poi, un giorno, Fede aveva deciso di passare all’azione e, fattasi coraggio, era andata a trovare l’acerrimo rivale del proprio ragazzo proprio durante l’orario della punizione.
La situazione era perfetta, Kai era a letto con la febbre ed Ele era dovuta correre a casa per motivi a lei ignoti: nessun tipo di ramanzina in vista, quindi.
Respirò profondamente e varcò la soglia del bagno dei maschi, trovandovi Yuri alle prese con un lavandino particolarmente sporco.
Non sapeva neanche cosa voleva o doveva dirgli, ma qualcosa si sarebbe inventata…
Aspettò che lui la notasse…
Così, quando Yuri levò lo sguardo per asciugarsi la fronte…
Yuri: …Hoshino! Cosa ci fai qui?! A cosa debbo l’onore?! Se sei venuta qui per dirmi chi è stato a scrivere su questo lavandino < Ivanov cacca > fai pure, ma non infierire oltre…
Vedere Yuri Ivanov che ti chiedeva di non insultarlo era un evento alla pari con le lacrime di Kai…!
Fede: …beh… in realtà… volevo dirti che mi dispiace… è così ingiusto che tu debba patire una tale punizione!
…beh…era la pura verità, in effetti…ma…
LEI CHE SI DISPIACEVA PER IVANOV?! Non era forse stato lui a mandare in coma sua sorella, a catturare Caty?
Yuri: …oh beh… sì, mmagino che la mia non sia una punizione del tutto equilibrata… ma, come vedi… nessuno ha preso le mie difese quella sera… quindi…
Fede abbassò il capo, arrossendo.
Si stava riferendo anche a lei.
Yuri: oh… non ti preoccupare… non ce l’ho con te…! Sei la ragazza di Hiwatary, giusto?! Come avresti potuto…?!
La giovane nippo-italiana sentì le lacrime salirle agli occhi.
Improvvisamente, levò lo sguardo, giusto in tempo per vedere Yuri che imprecava in russo contro il lavandino, prima di lanciarle un’occhiata vagamente imbarazzata.
Non sarebbe riuscita a resistere oltre.
Fede: …oh…! Lascia che ti dia una mano, te ne prego!
Mentre il moscovita spalancava la bocca, allibito, Fede gli prese di mano la pezza ed il sapone e cominciò ad armeggiare con il lavello.
In pochi minuti brillava.
Yuri: …c…come hai fatto?! Sei…sei un genio!!!
Se non avesse lottato con ogni molecola del suo corpo di fronte a quell’assurda situazione, probabilmente Fede sarebbe già scoppiata a ridere.
Fede: non sono un genio! Sono solo una ragazza che lava il proprio bagno una volta alla settimana!
Mentre il capitano dei Demolition Boys apriva nuovamente la bocca per ribattere, il cellulare della giovane trillò.
Fede: …scusami… devo rispondere…

Fede: pronto?!
Ele: Fede! Dove sei finita?! Ti stiamo aspettando tutti!
Fede: tutti chi?!
Ele: io, le ragazze ed i ragazzi… c’è pure Kai!
Fede: …ho capito… arrivo…
*CLICK!*

Imbarazzata, Fede si voltò verso Yuri.
Fede: …scusami…devo andare…
Yuri: …n…non ti preoccupare…
Fede: …ti…ti vengo a trovare qualche volta…
Fece per uscire dal bagno, quando…
Yuri: …F…Federica?
La ragazza si voltò di scatto, rossissima.
Era la prima volta che la chiamava per nome.
Fede: …sì…?
Yuri: …g…grazie…
Davvero un giorno da ricordare, quello!

***



Dicevamo: arrivò così Aprile.
Fin lì nulla di speciale, tranne forse che a Pasqua si sarebbe conclusa la tanto agognata punizione di Yuri… ma era proprio la Pasqua che avrebbe reso tanto speciale quel mese.
Difatti, quell’anno la Pasqua coincideva con il dodicesimo compleanno di Caty (giorno 17 Aprile) ed i genitori della ragazzina, che per motivi di lavoro non avrebbero potuto festeggiarla in famiglia (“come al solito…!” aveva semplicemente detto Caty) avevano deciso di farle un regalo elargendo alla scuola un ingente somma di denaro per organizzare una festa a tema pasquale dedicata eslusivamente alla loro unica figlia.
Il che mandò in fibrillazione l’intera scuola, quasi più della festa di San Valentino…

Quella sera, i nostri amici entrarono a scuola accolti da molti applausi (dati dalla presenza della festeggiata tra loro) e subito Caty si staccò dal gruppo, andando a salutare i suoi amici (e, non poterono fare a meno di notare, ne aveva molti!).
Fede lanciò un’occhiata furtiva a Kai, che quella sera appariva stranamente tranquillo.
Non voleva litigare con lui quella sera, proprio no. Stavano attraversando un periodo di tensione (tra Karen e Yuri era fin troppo facile intuirne il motivo…) e non voleva rovinare anche quella sera così piena i pace… così NORMALE…
Ma non fu così.
Come dicono in molti, se la fortuna è cieca la malasorte ha una mira formidabile!
Era tutto tranquillo.
Il solito Satoru Yamamoto metteva su la solita musica ed i soliti primi ballerini cominciavano a scatenarsi al solito ritmo rock, quando Fede ebbe l’infelice idea di andare al tavolo delle bevande per servirsi un po’ di ponce…
Improvvisamente, inciampo’ nella sua stessa gonna, rovinando a terra e trascinando con sé l’intero tavolo delle bibite.
L’intera caraffa di ponce le si rovesciò addosso, tingendo di rosso il suo abito grigio perla.
Fede: AAAH!!! CHE DISASTRO!!!!
Eh… magari fosse stato solo quello, il disastro…!
Il disastro vero e proprio doveva ancora venire!
In pochi secondi, Fede si sentì sollevare e rimettere in piedi, mentre due mani grandi le si posavano energicamente sulle spalle.
“FEDE! CHE SPAVENTO! CME STAI?! NIENTE DI ROTTO?!”
L’interpellata fece cenno di no con il capo, cercando di mettere a fuoco la persona che aveva davanti, ma non ci riuscì, perché tutto il ponce le era andato negli occhi e le bruciavano terribilmente.
Suppose, comunque, che fosse Kai il suo misterioso salvatore, così gli si buttò letteralmente tra le braccia.
Fede: oh Kai! Che vergogna! Sono tutta inzuppata!!!
E mentre due braccia forti le cingevano le spalle, sentì la VERA voce di Kai levarsi chiara e forte, ma non proveniva dalla bocca di quella persona che la stava abbracciando.
Kai: IVANOV! TOGLILE IMMEDIATAMENTE LE MANI DI DOSSO!
Bastò quella frase per fare intuire a Fede in che razza di macello si era andata a cacciare.
Si staccò immediatamente da Yuri e si ripulì frettolosamente con il primo lembo d’abito non del tutto sudicio che riuscì a trovare, lanciando al vento ogni decoro.
Non appena riuscì a mettere a fuoco qualcosa, vide l’espressione imbestialita che Kai, trattenuto saldamente da Ray e Takao, stava rivolgendo a Yuri.
Fede: KAI!!!
Kai: SEI UN MAIALE, IVANOV!!! COSA CREDEVI DI FARE, EH?!
Fede: KAI! Lasciami spiegare… non è come sembra! Mi era caduto il ponce sugli occhi e non riuscivo a vedere nulla, così…
Kai: …COSì IVANOV HA PENSATO BENE DI APPROFITTARNE PER METTERTI LE MANI ADDOSSO, VERO?!
Fede: …ma no! Stava solo…
Preside: COSA STA SUCCEDENDO QUI?!

Fede: …oh no…!
Solcando il pavimento della hall a grandi passi, il professor Mori li raggiunse in pochi istanti.
Preside: …ah! Chissà come mai ci sei coinvolto nuovamente tu, Ivanov! Ma che segno del destino, non trovi?! Cosa hai fatto stavolta?!
Kai: …ha messo le mani addosso a Federica Hoshino, signor preside…!
Preside: …oh, ma davvero?! Chissà perché la cosa non mi stupisce per nulla…! Credo che altri due mesi di punizione non potranno farti che bene, Ivanov…!
Fede: NO! NON È GIUSTO!!! LUI NON…
Yuri: …è tutto inutile, lascia perdere…
Ancora prima che Fede avesse il tempo di voltarsi verso di lui, prima che qualcuno potesse dire qualsiasi altra cosa, il leader della rappresentativa russa uscì fuori dalla hall della scuola ed il preside se ne ritornò nel suo studio con in faccia stampata una boriosa espressione di vittoria.
Al limite dell’isteria, Fede si voltò furente verso di Kai.
Fede: spero che tu sia soddisfatto! Che bisogno c’era di farlo passare per un maniaco?!
Kai: è tu perché ti ostini a difenderlo sempre?! È un pezzente, Fede! E guarda quanto male già ci ha fatto!
Fede: …forse dovresti dire il male he TI ha fatto…! Non hai mai sentito dire che la gente si può anche perdonare?! Io a Yuri l’ho perdonato, MA TU SEI TROPPO OTTUSO ED ORGOGLIOSO PER IPOTIZZARE SEMPLICEMENTE UNA COSA DEL GENERE! SEI UNO STUPIDO!! NON HAI CAPITO NIENTE!!!
Sull’orlo delle lacrime, Fede corse nel cortile della scuola, sperando di riuscire ancora a raggiungere Yuri, chiedendosi come fino a pochi minuti prima si fosse potuta preoccupare di un banalissimo vestito macchiato di ponce…
Fu attirata da uno scoppio di grida provenienti dalla stradina al di là del cancello della scuola.
Si affacciò appena, cercando di non dare nell’occhio, e vide Boris e Yuri che discutevano aspramente.
Boris: SI PUÒ SAPERE PERCHÉ NON TI RIBELLI UNA BUONA VOLTA?! NON ERA COLPA TUA NÉ OGGI NÉ A FEBBRAIO! NON È DA TE FARTI INFINOCCHIARE COSì!!!
Yuri: MA CHE VUOI SAPERNE TU DI CHE COSA È O NON È DA ME?!
Boris: ti conosco da quando sono nato… mi pare un motivo più che sufficiente, non trovi…?! E poi… farti insultare così… da Hiwatary per giunta! Non sei più tu da quando…
Yuri: SMETTILA! NESSUNO MI PUÒ CAPIRE! SIETE BRAVI SOLO A SPUTARE SENTENZE! SE FACCIO COSì È SOLO PERCHÉ È MIA LA COLPA… E DEVO PAGARE…
Boris: …tu sei pazzo… completamente…
Quasi schifato, il blader russo dagli occhi color acqua marina si allontanò dal proprio capitano e prese a correre in direzione della propria abitazione.
Al limite dello sconforto, Yuri si voltò verso la scuola e notò Fede.
Yuri: …Federica…!
L’interpellata gli si avvicinò, guardandolo dispiaciuta.
Fede: …chiamami Fede… mi dispiace che sia finita così…
Yuri: …non fa nulla… ringrazia solo Hiwatary da parte mia… ora devo andare…
E senza dire altro sparì.

***



Passò una settimana da quella disastrosa festa di Pasqua.
Fede non parlava più né con Caty (arrabbiata perché le aveva rovinato la festa) né con Kai. In compenso, passava quasi tutti i giorni a trovare Yuri per dargli una mano con i bagni…
Era in corso la ricreazione del Mercoledì mattina, quando uno scoppio di grida fuori dal corridoio fece trasalire tutti i componenti della classe 1^ A.
Max: …che diamine sta succedendo?!
Contemporaneamente, Takao e Max si avventarono contro la porta per vedere cosa fosse successo; in breve, scoppiarono a ridere.
Takao: AHAHAHAH!!! Quell’idiota di Ivanov si è fatto beccare dal preside mentre buttava un mozzicone pr terra!!!
Emily: quale mozzicone?! Quello davanti al bagno delle ragazze?!
Max: proprio quello!
Emily: ma quello ce l’ha buttato Akemi Miyamoto secoli fa!
Fede: COSA?!
In breve, tutta la classe si era riversata fuori dall’aula, giusto in tempo per udire il professor Mori che sbraitava…
Preside: IVANOV! È TUO QUESTO MOZZICONE, NON È VERO?!
Yuri stava per ribattere qualcosa, ma qualcuno fu più veloce…
Fede: No signore! Non è stato Yuri! Sono stata io!


Note delle autrici:
Ehilà! Se siete arrivati fin qui siete proprio bravi! Comunque, immaginiamo che vogliate le anticipazioni, visto che il capitolo si chiude in modo così bastardo!
Ebbene, nel prossimi capitolo ne vedremo di tutti i colori, tra Fede che cerca di far entrare qualcosa in quella zucca vuota di Kai e allo stesso tempo vuole aiutare Yuri, facendosi punire al suo posto e ritrovandosi a pulire i bagni con lui! E poi… surprise! Se vi diciamo tutto che bello c’è?!?!?!
Commentate, please!

Lelli & Freddy

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Capitolo 14
*** Chapter Fourteen = Punishments and fears ***


E dopo secoli riusciamo ad aggiornare!!! Godetevi questo capitolo!!!

Lelli&Freddy

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Chapter Fourteen = Punishments and fears


All’uscita della scuola, Fede, Ele, Ray e Kai camminavano silenziosamente l’uno a fianco dell’altro, attoniti, smarriti ed annichiliti come non mai, ognuno con le sue ovvie ragioni dalla sua.
Tuttavia, era impossibile dire chi tra loro esibisse l’espressione più stravolta.
Ray, forse il più estraneo alla vicenda, dal suono della campanella ricreatia aveva scrutato e continuava a scrutare ancora in quel momento il mondo intero con occhi stralunati, la bocca serrata e le braccia ritte come due assi pendenti verso il basso.
Ele apriva e richiudeva la bocca ad intervalli irregolari, tra lo stizzito e l’amareggiato, come se fosse perennemente sul punto di dire qualcosa di opprimente e particolarmente sgradevole, senza mai riuscire ad emettere fiato.
Kai, poi, cercava in tutti i modi di mantenere la sua solita espressione impassibile, ma la sua tempia pulsava con troppa foga e le sue labbra erano pressate con troppa vistosità da risultare anche lontanamente credibile.
Fede, invece, appariva la più calma di tutto il quartetto.
Eppure, proprio lei avrebbe avuto tutti i motivi del mondo per non esserselo, dati gli innumerevoli guai e le innumerevoli frecciatine velenose che si era guadagnata dal momento in cui aveva preso le difese di Ivanov.
Ma non se ne curava. Non aveva timore neanche delle domande che i suoi amici, una volta superato lo shock iniziale, le avrebbero rivolto.
Ad ogni modo, sebbene fossero molto diverse tra loro le reazioni che erano scaturite da quell’evento che aveva spezzato bruscamente la loro monotonia, una costante accomunava i pensieri dei quattro giovani…

Fede: No signore! Non è stato Yuri! Sono stata io!
Era bastata quella frase urlata tutta d’un fiato per far calare un silenzio sepolcrale nel corridoio est dell’istituto, mentre gli alunni della 1^ A continuavano a far scorrere i loro sguardi attoniti da Fede, la quale si era fatta avanti e si ergeva fiera ed altezzosa in tutto il suo metro e sessantacinque, al preside, che strabuzzava gli occhi senza riuscire a dire altro, per posarsi infine su Yuri, il quale aveva assunto un’espressione tale che, se non avesse avuto la fama di essere un ragazzo capace solo di provare odio, la si sarebbe potuta riassumere nella parola MERAVIGLIA.
Passò un minuto, ma ancora nessuno si era deciso ad aprire bocca.
Fede: …beh?! Non ha niente da dire, signor preside?!
Prof. Mori: …signorina Hoshino… Ivanov ha…
Fede: come?! Forse non mi ha sentita bene! IO ho buttato quel mozzicone per terra! Gliel’ho appena confessato! Yuri non c’entra niente!
Prof. Mori: …m-ma…
Fede: …niente ma… non merito forse una punizione? Faccia il suo dovere, professore…
Annichilito, il professor Mori scrutò a fondo gli occhi color giada di Fede, cercando di penetrare quella gelida barriera nella quale si erano trasformati, ma di fornte all’ostinazione della ragazza non potè far altro che…
Prof. Mori: …bene… molto bene… una settimana di punizione per la signorina Hoshino, da scontare nel medesimo modo di Ivanov… dopotutto… era quello che voleva, immagino…
Le labbra di Fede si curvarono per un istante, tanto breve che quando tornò seria la sua espressione era così dura che molti credettero di esserselo immaginato.
Suonò la campanella.
Agli alunni fu intimato di rientrare nelle rispettive aule.
Fede lanciò a Yuri un’occhiata inintepretabile (ricambiata con la stessa moneta), poi tornò in classe.
Si sedette e chiuse gli occhi, decisa a non aprire bocca con anima viva, immaginando di essere bersagliata da una miriade di domande di lì a pochi secondi.
Ma non aveva fatto i conti con lo stupore paralizzante che aveva suscitato.
Nessuno le rivolse una parola, né prima dell’arrivo del professore, né al suono della campanella.
E arrivò la fine delle lezioni…


Da quell’episodio in poi, tra i quattro era calato il silenzio più teso che potesse esistere, un’incomunicabilità che nessuno aveva il coraggio e la voglia di spezzare, neanche per parlare di cose futili come il tempo del giorno.
Ma Fede (con troppo ottimismo) credeva bene che tutto ciò sarebbe presto finito, che la mattina seguente tutto sarebbe tornato al suo posto e che la sua decisione, una volta superata la titubanza iniziale, sarebbe stata accettata se non addirittura lodata…
Ma lei non si trovava accanto a Kai, trovandosi i due ai poli opposti del quartetto, e non poteva certo vedere la tempia che gli pulsava vertiginosamente da tempo; altrimenti, avrebbe potuto sicuramente intuire in anticipo il motivo per il quale, la mattina seguente, ad attendere lei e sue sorella alla porta della loro villa ci fosse solo Ray…

Ray: …buongiorno ragazze…
Ele: Ray!!!
Fede: …’giorno…
Scrutando con occhi assenti la sorella che correva ad abbracciare il fidanzato, Fede cominciò ad incamminarsi silenziosamente verso la scuola.
La sua mente galoppava.
Perché Kai non era venuto? Era forse ancora per quella storia del giorno prima? Possibilissimo, dato quanto lui e Yuri si odiavano… eppure… lei aveva sperato così tanto di essere capita…! O almeno di essere considerata!!! Perché aveva un ragazzo talmente orgoglioso da non essere capace di chiederle spiegazioni, invece di chiudersi in un silenzio ostinato?!
Con questi interrogativi che le frullavano per la testa, Fede varcò la soglia della hall della scuola.
Alla sua vista, tutti i presenti (bidelli e professori inclusi) comunciarono a mormorare fra loro, additandola.
Fede: “…le notizie corrono…!”
Con aria indifferente e distaccata, la giovane si incamminò con passo sostenuto verso la propria classe, compleamente vuota, dato l’orario anticipato.
Sedette sulla propria sedia con un sonoro sbuffo di disapprovazione, riavviandosi una ciocca di capelli dietro l’orecchio, ed aspettò.
Passarono i minuti. Arrivarono Ele, Ray, Takao e molti altri suoi compagni. Solo Kai non si era ancora fatto vivo. Arrivò giusto in tempo per il suono della campana, qualche attimo prima della professoressa Sumimoto.
La salutò, ma non si limitò ad altro.
Fede fece per aprire bocca, quando una frase della professoressa le soffocò tutto in gola.
Prof.ssa Sumimoto: bene, ragazzi! Oggi ho preparato per voi una bella verifica a sorpesa!

***



Quando suonò la campanella della ricreazione, gli alunni della 1^ A erano tutti così stravolti e stizziti che schizzarono fuori dall’aula a guisa di una mandria impazzita.
Takao: …COMPITO IN CLASSE A SORPRESA! COME HA POTUTO?!
Prof: ..suvvia, Takao… non era poi così difficile…
Max: la fai facile tu, prof… sei un genio!
Takao: COMPITO IN CLASSE A SORPRESA!
Confondendosi tra i propri compagni, Fede riuscì a sgattaiolare inosservata nel cortile e a dirigersi in un angolino ombroso che aveva scoperto da poco, nel quale sarebbe stata coperta dalle occhiate indiscrete ed accusatorie dei suoi compagni di scuola.
Guardandosi accuratamente intorno, Fede sedette con espressione rassegnata su di un masso di pietra lavica, eroso per metà. Con fare serafico ed imperturbabile, la giovane estrasse dalla tasca interna della divisa il proprio walkman.
Fatte aderire le cuffie ai padiglioni delle orecchie, si isolò dal mondo.

Nonostante, però, Fede fosse stata molto attenta a non farsi scoprire, ad averla adocchiata erano state almeno un paio di persone.
E tra queste, c’era Yuri Ivanov.
Il quale la osservava rapito, turbato, confuso, mentre centinaia di domande che avrebbe voluto rivolgerle gli affollavano la mente, accavallandosi e fondendosi tra loro, mandandolo in tilt più del dovuto…
Il che era già di per sé paradossale.
Come aveva potuto una ragazzina come la Hoshino, che meno di una settimana addietro aveva tutto il suo disprezzo, riuscire a penetrare la sua barriera di gelidità come solo Karen c’era riuscita?
Doveva parlarle… doveva capire…
Risoluto, Yuri si voltò verso il cantuccio dove Fede si era rifugiata, deciso a parlarle, ma presto dovette disilludersi, perché la giovane non era più sola ma era immersa in un’aspra discussione con la sorella.
Avvilito, il giovane capitano dei Demolition Boys se ne tornò in classe.
Yuri: “…stupido… STUPIDO YURI!”

***



Kai se ne stava seduto a braccia conserte sul suo banco, nella medesima posizione nella quale la professoressa Sumimoto lo aveva lasciato.
Se non fosse stato per il regolare alzarsi e riabbassrsi del suo torace, dato il consueto pallore che gli imbiancava le guance, lo si sarebbe potuto credere morto…
I pensieri del russo si strascicavano svogliati attraverso l’ennesimo, oscuro meandro della sua mente, quando la porta dell’aula si aprì ed entrò Ray, con in volto dipinta un’espressione pietosa.
Ray: “…povero Kai…! È proprio a terra…!”
Con discrezione, il cinese si sedette accanto al proprio compagno di squadra e rimase ad osservarlo in silenzio, donandogli semplicemente la sua muta compagnia.
Passò qualche altro, interminabile minuto, quando nell’aula irruppero Takao e Max, che ridevano come al loro solito.
Takao: …ahahahah…! Oh… Kai! Ray! Che ci fate qui tutti soli soletti?!
Ray: “…oh…no!”
Max: …sai, Takao… forse anche Ray ha litigato con la sua ragazza…! Magari Ele si è messa a fraternizzare con Huznestov!!!
Mentre Takao e Max scoppiavano nuovamente a ridere, Ray si voltò frettolosamente verso Kai, e vide la sua ormai famosa tempia che pulsava frenetica.
Kai: …ah…ah…ah… davvero… molto divertente, Max! Da quando il tuo neurone si è così evoluto da saper formulare una battuta?!
Takao e Max si ammutolirono all’istante.
Non era vero, Max di battute ne sfornava alla stregua di un panettiere con le sue pagnotte, tanto da meritarsi la denominazione di CLOWN dei BLADE BREAKERS, ma in quel momento Kai era così furioso che sarebbe arrivato persino a dire che Takao anteponeva il suicidio a Caty…!
Schiumanti di rabbia, Takao e Max stavano per scagliarsi contro Kai, e Ray, suo malgrado, si accingeva a fare la parte del pacere, quando la campanella risuonò chiara in un momento mai così opportuno…

***



All’uscita, il clima che regnava tra i nostri protagonisti non era dei migliori.
Takao e Max erano arrabbiati con Kai e lo stesso valeva per Ray, dato che il russo si era scagliato anche contro di lui, nonostante non c’entrasse nulla; Fede aveva finito col litigare con Ele e non rivolgeva REALMENTE la parola a Kai da prima di Pasqua.
Almeno, fino a quando Kai non la trattenne per la mano, proprio mentre stava per dirigersi al bagno che doveva pulire.
Kai: …Fede.
Senza dire una parola, Fede si voltò verso il russo, cercando di rimanere seria e non far trasparire l’enorme felicità che il ragazzo le aveva dato prendendo l’iniziativa.
Kai: dobbiamo parlare
Fede: loso.
Controllando che non ci fosse nessuno a portata d’orecchie, Kai lasciò che la ragazza si accomodasse accanto a lui e prese a fissarla con intensità.
Kai: …potrò esserti sembrato una carogna per non averti rivolto la parola in questi giorni, Fede, ma l’ho fatto perché non capivo… avevo paura. Davvero, Fede… ho provato in tutti i modi a mettermi nei tuoi panni, ma proprio non sono riuscito a capire come tu ti sia potuta mettere dalla parte di Ivanov. Proprio lui, che ha picchiato tua sorella fino a farla entrare in coma, lui, che ha rapito Caty rischiando di farcela perdere per sempre, lui, che ci ha fatti lasciare, lui, che ha picchiato Karen… che l’ha mandata in coma… tutto questo ho pensato, e più le immagini di coloro che hanno sofferto per lui mi passavano davanti agli occhi più non capivo… e pensavo a Karen… è stato soprattutto il suo pensiero a farmi dapprima chiudere e poi ribollire di rabbia. Proprio adesso che Karen è in coma quasi irreversibile, proprio adesso che ho più bisogno di te, lui ti sta allontanando da me come ha fatto anche con lei… lei che, come te, voleva aiutarlo… e guarda dove si trova adesso: in un letto di ospedale, da mesi! Mi sono arrabbiato… mi sono rattristato... ed ho capito che non voglio perdere anche te… come stavo quasi per perdere Karen…e come forse già l’ho persa… Fede… stai facendo una follia…!
Al di là di ogni previsione che era mai stata fatta sulle reazioni emotive di Kai, due grandi lacrimoni simili a grosse perle argentee presero a fromarsi negli angoli dei suoi occhi color amaranto.
Fede: …Kai…
Prima di riuscire a formulare qualsiasi pensiero coerente, la giovane si ritrovò a stringere forte a sé il ragazzo tanto amato, mentre i due scoppiavano a piangere all’unisono.
Fede: …Kai… perdonami… io ti amo… non volgio farti soffrire per nessuna ragione al mondo… ma io…
Kai: …so cosa vuoi dirmi… tu lo vuoi aiutare… sei troppo buona… sei troppo dolce… sei la persona migliore che conosco… come Karen… e so che, come lei, non puoi essere fermata… quindi ti dico solo… non ti appoggio… ma ho fiducia in te… vai… ti voglio bene piccola…
Dopo averle scoccato uno squisito bacio sulla fronte, il russo si staccò da lei e, ripulite frettolosamente le lacrime, la spinse verso il bagno, resosi conto di averla fatta attardare troppo.
Kai: …ti aspetto all’uscita…
Fede: …grazie, Kai…

***



Quella settimana volò.
E il clima che lasciò era molto diverso da quello che aveva trovato.
Lo stesso pomeriggio della riappacificazione tra Fede e Kai, Ele, Caty e tutti gli altri fecero pace con chi di dovere e la scelta di Fede fu approvata con sincera benevolenza.
E non era tutto.
Il rapporto tra Fede e Yuri era di gran lunga migliorato ed aveva fatto nascere trai due una solida amicizia.
Con questo, non vogliamo dire che Yuri divenne tutto all’improvviso un dolce e mansueto agnellino, ma che in compagnia di Fede si faceva molto più umano, se lo si sapeva prendere…

Quella mattina, al suono della campana che annunciava la fine delle lezioni, Fede stava per avviarsi verso quella che sarebbe stata la sua ultima ora di punizione con Yuri, quando Ele e Kai la bloccarono per un braccio.
Ele: Fede.
Fede: ditemi.
Kai: …possiamo venire a vederti oggi?
Fede: …cosa?!
Ele: …beh… dici che Yuri è migliorato tanto…!
Kai: vorremmo vedere con i nostri occhi, insomma.
Fede: e come? Vorreste spiarci?
Ele: …spiarvi è una parola così grossa…!
Kai: non faremo nulla di male, te lo promettiamo…
Fede: …uff… e sia… ma se succederà qualcosa di brutto non ve lo perdonerò molto facilmente…
Ele/Kai: Ok capo!!!
Senza dire una parola di più, Fede si voltò e si diresse a passo sostenuto verso il piano superiore, dove si trovava il bagno che quel pomeriggio lei e Yuri avrebbero dovuto pulire…

Nel frattempo, Yuri era già al lavoro.
E mentre ripuliva energicamente il pavimento del bagno, la sua mente lavorava, concentratissima.
Si sentiva un peso opprimente all’altezza dello stomaco, era una cosa al contempo bellissima e dolorosa, che gli frullava nella testa da quella mattina.
Si era affezionato a Fede.
E questo non doveva succedere, proprio no!
L’ultima volta che si era affezionato a qualcuno, c’era mancato poco che questo ci rimettesse le penne!
Non poteva finire così anche quella volta, non con Fede che lo aveva trattato così bene…!
Doveva trovare una soluzione… e alla svelta!

***



Fede: Yuri?! Yuri, dove sei?!
Sorridendo con semplicità, Fede fece un giro su se stessa, ammirando il lavoro che già il suo amico aveva fatto, compiacendosi di essere riuscita ad istruirlo così bene…
In quella, la porta di uno dei bagni si aprì di scatto, facendola trasalire.
Mentre Fede si voltava, Yuri le si avvicinò, lanciandole continue occhiate tra il truce e l’addolorato.
Fede: …YURI!!! Per poco non morivo d’infarto…
Il moscovita non disse nulla, ma continuò ad avvicinarsi pericolosamente a lei.
Fede: …Yuri…?! Ma che cosa hai?! Sei strano!! Stai bene?!?
Cominciando ad avvertire i primi segnali di paura, Fede indietreggiò lentamente, fino a quando non si ritrovò con le spalle a muro.
Yuri continuava ad avanzare.
Fede: …Yuri… mi fai paura…!
Negli occhi color del ghiaccio del moscovita saettò un lampo di disperazione.
Un attimo dopo, le sue labbra erano premute prepotentemente contro quelle di Fede.

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Bastarde vero?! Fateci sapere cosa ne pensate!!!

Lelli&Freddy

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