La mia strada verso il successo

di Daky_Diamond
(/viewuser.php?uid=102949)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** L'incontro ***
Capitolo 2: *** Chi si rivede ***
Capitolo 3: *** Spiegazioni ***
Capitolo 4: *** L'inizio della serata ***
Capitolo 5: *** A piccoli passi verso l'amore ***
Capitolo 6: *** Dolce risveglio ***
Capitolo 7: *** Un momento di intimità ***
Capitolo 8: *** "My Immortal" - Contatto ***
Capitolo 9: *** Confusione ***
Capitolo 10: *** L'arrivo ***
Capitolo 11: *** Visite speciali ***
Capitolo 12: *** Non sempre tutto va per il verso giusto ***
Capitolo 13: *** Colpo di scena ***
Capitolo 14: *** Voci ***
Capitolo 15: *** Rewind ***
Capitolo 16: *** Gioia finalmente. ***
Capitolo 17: *** Sei tornata - Di nuovo, cattive notizie ***



Capitolo 1
*** L'incontro ***


*Il primo giorno che li vidi fu il 12 aprile 2010, al Mediolanum Forum di Milano. Quello era il primo concerto a cui partecipavo e di sicuro non mi sarei mai immaginata che quello sarebbe stato l'inizio della mia carriera.*

A fine concerto, fui quasi l'ultima ad andarmene perchè non volevo lasciare quel luogo pieno di emozioni, pieno di ricordi...
Mi avvicinai al palco dove minuti prima si erano esibiti i miei idoli, mi appoggiai.
Continuai a ricordare gli attimi vissuti quella serata finchè non notai qualcosa in terra. Salii sul palco incuriosita e vidi che era il giubbotto di jeans che Bill aveva indossato durante lo show, lo presi in mano e ne annusai il profumo. Mi immersi in una sensazione di benessere, era come se Bill fosse lì vicino a me.
Stavo per scendere dal palco quando udii dei passi.
Mi voltai e lo vidi. Bello, alto, affascinante.. Mi guardava con quei suoi occhi marroni, stupendi.
-Ehy, potresti ridarmi il giubbotto?- mi disse Bill avvicinandosi a me.
Io rimasi a guardare i suoi occhi senza dire nulla.
-Ci sei?- mi chiese facendo passare la mano davanti ai miei occhi.
-Oh, sì scusa.. Ecco tieni- gli porsi il giubbotto guardandogli per l'ultima volta gli occhi. Poi mi avviai verso l'uscita.
-Ciao Bill! E' stato bello poterti incontrare!- gli dissi salutandolo per l'ultima volta prima di uscire.
-Anche per me! Ci rivedremo presto!- mi urlò mandandomi un bacio con la mano e io ricambiai.
In che senso ci saremmo rivisti presto? Vuol dire che lo avrei rivisto? Ma certo, quello non sarebbe stato l'unico loro concerto a cui avrei partecipato! Beh, comunque sia, lo rivedrò di certo.

*Già, lo rividi presto, ma non pensavo così presto!*


Faccio un po' di pubblicità per i TH ^^:

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Chi si rivede ***


Ero al parco come tutti i pomeriggi.
Mi accorgo che non ho con me il mio mp3 e mi precipito a casa per prenderlo.
Nel tornare verso il parco mi sento strana, come se stesse per accadere qualcosa di speciale.
Passo attraverso il boschetto che precede il parco, attraverso il ponticello sopra il ruscello, ma quando sbuco fuori dal boschetto mi cade l'mp3 dalle mani.
-Non ci posso credere! Bill! Sei qui!- gli dico avvicinandomi a lui.
-Oh, eccoti finalmente! Non ti trovavo più e così mi sono seduto su una panchina ad aspettarti. Ero sicuro che saresti tornata!- mi dice mettendomi le mani sulle spalle.
-Perchè? Mi cercavi forse? E come hai fatto a sapere che vengo qui?- gli chiedo un po' confusa.
-So tante cose di te! Comunque sì, ti cercavo. Devo farti vedere una cosa.. Vieni con me!- mi dice prendendomi per mano e si mette a correre.
In poco tempo raggiungiamo un pullman nero che era parcheggiato dietro al parco.
-Eccoci arrivati.. Ti devo far conoscere delle persone! Avanti, entra pure.- mi dice ansimando per la corsa.
Salgo sul pullman e vedo tre ragazzi seduti ad un tavolo che conversano.
-Tom, Georg, Gustav, voglio presentarvi una mia amica, si chiama Denise.- dice Bill.
Sono ancora sorpresa di poterli vedere a così poca distanza da me.
-E' lei!- dice Bill agli altri tre un po' spaesati.
Dopo queste parole Tom mi abbraccia e mi da il benvenuto e lo stesso fanno Georg e Gustav.
Mi sento confusa.. In che senso "E' lei!"? Vuol dire che mi aspettavano già da prima?

*Eccome se mi aspettavano!*

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Spiegazioni ***


-Vieni, siediti pure!- mi dice Tom mostrandomi una poltrona color porpora.
Mi ci siedo sopra e ascolto i quattro che conversano.
-Quindi, la prima data sarà fra un mese, giusto?- dice Georg.
-Ma non è un po' presto? Insomma, non ne sa ancora niente!- dice Tom.
-Già, ha ragione Tom.. E poi dobbiamo vedere se farà successo prima, altrimenti tutto il lavoro sarà servito a cosa?- dice Georg.
Andarono avanti così per una mezz'oretta buona, fino a quando Bill non si sedette vicino a me e gli altri tre dall'altra parte del tavolo che avevo davanti.
-Ok Deny, ora ti dobbiamo parlare..- mi dice Bill prendendomi la mano destra.
-Certo, ditemi pure!- dico.
In realtà sono un po' confusa e anche un po' preoccupata per il "ti dobbiamo parlare"..
-Allora, ehm.. Tu sai cantare giusto?- mi chiede Tom.
-Sì, perchè?- rispondo.
-Ecco, perchè.. Allora, vedrò di arrivare subito al dunque. Ti ricordi il concorso che avevamo indetto sul sito ufficiale italiano?- di dice Tom.
-Mmm.. Quello che bisognava mettere un video intanto che cantavi?- chiedo.
-Sì, esatto, quello. Anche se tu non hai partecipato, ti abbiamo estratto lo stesso dai fan del nostro sito.- dice Georg.
-Estratta? E per cosa?- chiedo incuriosita.
-Praticamente tu sarai la voce femminile del nostro gruppo.- mi dice Tom.
Io? La voce femminile? No, non può essere vera questa storia.. E' assurdo! E' una cosa inimmaginabile! -I-Io? La voce femminile? State scherzando?!- dico sbalordita.
-No piccola. Non stiamo affatto scherzando!- mi dice Bill guardandomi negli occhi.
-O mio Dio! Sarò la voce femminile del vostro gruppo! Ma è meraviglioso! Stupendo! Non ci posso credere!!- dico con le lacrime di gioia agli occhi.
-Beh, credici perchè domani si iniziano le prove!- mi dice Gustav.
-Le prove? Vuol dire che proverò con voi? Sul serio?- chiedo ancora sbalordita dalla notizia.
-Certo! Con chi sennò?- mi dice Tom sorridendomi.
Facendo piccoli urletti di gioia abbraccio tutti e quattro intanto che le lacrime mi scendono dagli occhi.

*Ma non sapevo che quello era solo l'inizio!*

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** L'inizio della serata ***


Ed ecco la sua auto che si parcheggia sotto casa mia.
Corro giù dalla scala a chiocciola che collega la mia stanza al soggiorno, prendo il mio mp3 ed esco.
-Ciao Tom! Sei puntualissimo!- dico abbracciandolo.
-Certo! Non posso fare tardi in una giornata importante come questa!- mi dice aprendomi la portiera.
-Ma che galantuomo!- dico salendo.
Tom si posiziona sul posto di guida e mette in moto l'auto.
-Ti va se accendo la radio o ti da fastidio?- mi chiede.
-Nono, fai pure!- gli rispondo.
"Stasera incontreremo una giovane artista che diventerà in poco tempo di fama internazionale! Non sappiamo come si chiami nè che faccia abbia, l'unica cosa che conosciamo di lei è che ha una voce stupenda e stasera canterà per noi!..." dice una voce femminile alla radio.
-Parlano di te, sai?- mi dice Tom svoltando a destra.
-Di me?- chiedo stupita.
-Esatto. Diventando parte integrante della nostra band, che è conosciuta in tutto il mondo, diventerai famosissima!- mi dice sorridendo.
Wow! Famosa in così poco tempo.. E non lo volevo nemmeno! -Eccoci arrivati finalmente!- dice Tom parcheggiando l'auto.
-Vieni con me ora- mi dice facendomi segno di seguirlo.
Tom mi porta in una stanza di dimensioni adeguate, sulla parete di destra c'è un armadio enorme ricolmo di vestiti fantastici, sulla parete di sinistra c'è invece un grande specchio, una sedia e una scrivania dove sono messi diversi tipi di cosmetici di ogni marca.
-Ciao! Tu devi essere quella nuova, giusto?-
Mi volto per vedere chi ha parlato.
-Oh, ciao Natalie! Speravo tanto di conoscerti! Comunque sì, sono io.- le dico stringendole la mano.
-Molto piacere! Ti piace il tuo camerino?- mi chiede.
-Il mio camerino? Oh, questo dici? Sì è fantastico!- le rispondo.
-Bene, iniziamo subito con il trucco no? Prima finiamo e prima riesco a truccare Bill. Dimmi, qual è il tuo colore preferito?- mi chiede facendomi sedere sulla sedia.
-Nero- le rispondo.
-Ok, allora iniziamo!- mi dice prendendo un ombretto.
E' veramente brava a truccare le persone, Natalie!
Una volta finita la fase di trucco, lei mi aiutò a scegliere i vestiti per la serata: una maglietta senza maniche nera, una gonna con motivi scozzesi, sempre nera, e un paio di stivali, ovviamente neri.
-Bene! Ora che ti ho dato una mano con i vestiti, vado a chiamare l'acconciatrice.- mi dice uscendo dal camerino.
Mi risiedo sulla sedia osservando il lavoro che Natalie aveva fatto intanto che aspetto l'acconciatrice.
-Oh, ciao! Io sono Margaret, l'acconciatrice.- mi dice porgendomi la mano.
-Piacere mio! Io sono Denise- le dico stringendola.
-Bene, siediti pure e inziamo!- mi dice.
Abbiamo provato tantissime pettinature, ma poi ho scelto una pettinatura semplice, come me!
Una coda di cavallo alta e poi rigirata su se stessa creando una specie di conchiglia di mare.
-Ora che ho finito il mio lavoro, vado da Georg che vorrà la sua piastra!- mi dice uscendo.
-Hey piccola, sei perfetta!-
-Bill! Eccoti finalmente! Mi chiedevo dove eri finito!- gli dico correndo ad abbracciarlo.
-Natalie mi ha truccato e poi sono venuto da te. Pronta per la serata?- mi chiede.
-In realtà sono un po' nervosa..- gli confesso.
-Beh, è normale la prima volta che ci si esibisce davanti ad un pubblico.- mi rassicura.
Un tecnico si affaccia alla porta del camerino e ci dice: -Due minuti all'inizio!-
Ok, si parte!

*Già, quella serata non la dimenticherò mai!*

Ritorna all'indice


Capitolo 5
*** A piccoli passi verso l'amore ***


Due minuti, solo due minuti..
-Piccola, tu dovrai restare qui, ti faremo entrare più tardi ok? Tu intanto ripassa i testi, li trovi nel secondo cassetto della scrivania..- mi dice Bill.
-Ok..- gli rispondo.
-Sei nervosa vero? E' normale se sono le prime volte che sei davanti ad un pubblico..- mi dice sorridendomi.
-Bene, io adesso vado.. A dopo piccola..- mi dice prendendomi le mani.
Prima di andare mi guarda negli occhi e mi da un bacio a stampo sulla guancia, poi si volta ed esce da una porta rossa come gli altri tre.
Mi sento la guancia andare in fiamme, capisco che sto diventando rossa in faccia, così corro nel mio camerino.
Secondo cassetto della scrivania, ecco i testi! Allora vediamo.. Le canzoni sono cinque: Phantom Rider, Love and Death, Strange, Lass Uns Hier Raus e Screamin'.
Sono quasi tutte canzoni che conosco a memoria, l'unica è Lass Uns Hier Raus di cui non so alcuni punti del testo..
Noto che tutte le canzoni sono divise a due voci, forse farei meglio a ripassarle..

Il tempo passa e ad un certo punto il tecnico di prima bussa al mio camerino.
-Fra cinque minuti devi entrare- mi avvisa.
Cinque minuti, solo cinque minuti..
Mi prende il panico, provo a cantare le canzoni e le so, almeno su questo punto posso stare sicura.
Mi specchio e mi sistemo un po' i capelli.
Sento una voce femminile che parla:- E ora qualche minuto di pausa, poi conosceremo la nuova esordiente della Universal! Restate qui!-.
Bill e Tom entrano nel mio camerino.
-Sei perfetta, cosa ti sistemi i capelli?- mi chiede Tom con tono scherzoso.
-Piccola, stai benissimo. Sei pronta? Fra poco farai la tua entrata! Ricordati: sorridi e sii te stessa! Ah, non dimenticare di sceglierti un nome d'arte, se lo vuoi..- mi dice Bill prendendomi per i fianchi dal dietro.
-Grazie Bill- gli dico appoggiandomi a lui.
Un nome d'arte? Sì, l'idea mi piace.. E so già quale usare! -Ehm, io esco un attimo..- dice Tom uscendo dal camerino.
Stare con Bill mi fa sentire bene..
-Si ricomincia- dice il solito tecnico.
Inizio ad odiarlo sinceramente.
Bill mi da un bacio a stampo sulla guancia e si avvia a passo svelto verso la porta rossa.
Io rimango lì impalata come un'oca..
Mi "risveglio" e mi avvicino alla porta.
Sento la ragazza che parla:- Eccoci qui, siamo tornati! Bene, che ne dite di far entrare la nuova arrivata?-.
-Già, è un'ottima idea!- sento che dice Bill.
-Bene, fatela entrare!- dice la ragazza.
Sento il cuore che parte a mille, divento balorda e mi attacco ad un palo lì accanto per non cadere.
La porta si spalanca e un uomo entra da lì.
-Vieni, è il tuo momento.- mi dice porgendomi un microfono.
Mi faccio coraggio ed entro da quella maledetta porta.
Una luce mi acceca, sento le urla del pubblico e i suoi applausi.
Quando mi abituo alla luce, vedo che non lontano da me ci sono diverse poltrone azzurre dove sono seduti i ragazzi e c'è anche la presentatrice, la quale mi viene incontro.
-Piacere, io sono Corin!- mi dice porgendomi la mano.
-Io sono Daky Diamond- le dico stringendole la mano.
-Vieni, accomodati pure!- mi dice indicandomi una delle poltrone. Mi siedo vicino a Bill.
-Allora, Daky Diamond.. Nervosa?- mi chiede.
-Sì, un po'- le rispondo.
-E' normale.. Posso farti qualche domanda? Sai, vogliamo conoscerti un po'..- mi dice Corin.
-Certo!- le rispondo sorridendo.
-Allora, dove risiedi ora?- mi chiede.
-Ora abito con i miei genitori e con mia sorella in un paesello della provincia di Bergamo..- le rispondo.
-Oh, Bergamo! Che bella città.. Dunque, hai solo una sorella?- chiede.
-Ho anche un fratello, ma entrambi sono più grandi di me.- rispondo.
-E di quanto?-
-Mia sorella ha ventidue anni, mentre mio fratello ne ha ventotto- le dico.
-E tu quanti ne hai?- chiede stupita.
-Sedici- le rispondo.
-Oh, ne dimostri di più! Io te ne avrei dati diciotto!- mi dice.
-Ok, allora.. Tu sei qui perchè la Universal vuole prenderti come esordiente.. Che ne dici di dimostrarci quanto sei brava? Ti va?- mi chiede.
-Certo che mi va!- le rispondo sorridendo.
-Benissimo, allora via con la prima canzone! Vuoi cantare con Bill o preferisci da sola?- mi chiede.
Guardo Bill e vedo che mi sorride..
-Mi piacerebbe molto cantare con Bill- le rispondo.
-Bene allora, iniziamo!- dice.
Bill si alza e io faccio lo stesso. Mi prende la mano e ci dirigiamo verso il centro del palco. Intanto le prime note della canzone iniziano a risuonare per lo studio, le fan dei Tokio Hotel presenti nel pubblico si alzano e iniziano ad urlare ed ad applaudire.
Stringo la mano di Bill, non voglio che lui se ne vada.. In quegli istanti capisco quanto Bill è importante per me.. Capisco che senza la sua presenza io mi sento male, sento un vuoto dentro di me..
Le note scorrono, le parole passano. Non lascio per un solo momento la mano di Bill, fino alla fine della canzone.

Torniamo al nostro posto e Corin alzandosi in piedi ci applaudisce:- Bravissimi! Eravate così teneri insieme mano nella mano!-.
Guardo Bill e lui guarda me, negli occhi.
Uno sguardo attraente, uno sguardo che non dimenticherò facilmente. Ci sorridiamo.
La serata passa senza complicazioni e alla fine mi sento sfinita.
Entro nel mio camerino e mi butto sulla sedia.
-Posso entrare?- bussano.
-Certo, entra pure!- rispondo.
-Oh, ciao Tom..- saluto.
-Ciao! Stanca, eh? E' normale, ci farai l'abitudine.. Ci sono cose peggiori di questa!- mi dice scherzando.
Tom si guarda in giro, prende una sedia e si mette vicino a me.
-Senti, ho visto come Bill ti guardava e ho visto come tu guardavi lui.. Non mi voglio assolutamente intromettere, anzi. Voglio solo augurarti di essere felice con lui, non l'ho mai visto così innamorato..- mi rivela.
Il cuore mi batte forte, Tom ha ragione..

Lui si alza dalla sedia e si dirige verso la porta del camerino.
-Senti, ora cambiati ed esci sul retro dello studio che fra poco si parte ok?- mi dice.
-Ok.. Ah, Tom! Grazie, grazie per quello che mi hai detto..- gli dico alzandomi e abbracciandolo.
-Di niente..- mi sussurra nell'orecchio.
Ci stacchiamo. Decido di cambiarmi e dopo averlo fatto mi dirigo verso il retro dell'edificio.
Lì trovo il pullman dei ragazzi e vi salgo.

*Che splendida serata fu quella.. Non la dimenticherò MAI!*

Ritorna all'indice


Capitolo 6
*** Dolce risveglio ***


-Eccoti! Sei stata bravissima!- mi dice Bill appena salgo sul pullman.
Gli sorrido e mi sdraio sul divanetto.
-Sono stanchissima..- sussurro.
Bill si siede accanto a me e inizia a passarmi la mano nei capelli.
-Brava.. Daky Diamond- dice ridendo.
Io prendo un cuscino e glielo butto in faccia, lui fa lo stesso e iniziamo a colpirci ridendo.
"Litighiamo" per tutto il viaggio e Tom ad un certo punto ci divide:- Mi dispiace interrompere la vostra guerra ma siamo arrivati a casa di Deny-.
-Oh.. Di già?- dice Bill sconsolato.
-Non fa niente dai, ci rivedremo presto!- gli dico appoggiando il cuscino sul divanetto.
-Certo, domani mattiva verremo a casa tua perchè dobbiamo portarti ad Amburgo, bisogna registrare.- mi dice Bill.
-E quanto staremo via?- chiedo.
-Una o due settimane.- mi dice.
-Ok, allora dovrò dirlo a mia mamma..- dico pensierosa.
-A quello ci abbiamo pensato noi, è tutto apposto, tranquilla.- dice Tom.
-Oh, grazie ragazzi!- dico sorridendo.
-Ok, è meglio che vada.. Notte a tutti!- dico abbracciando Georg.
-Notte- mi dice Gustav, lo abbraccio.
-Notte!- dice Tom, lo abbraccio.
-Buona notte piccola!- mi dice Bill, lo abbraccio e gli do un bacio sulla guancia.
-A domani!- dico scendendo dal pullman.
Guardo il veicolo andarsene e poi decido di entrare in casa.
Mia mamma dorme già, così cerco di non fare rumore mentre salgo le scale per entrare in camera.
Entro, chiudo la porta e accendo la luce sul comodino.
-Finalmente un po' di tranquillità..- dico buttandomi sul letto.
Guardo fuori dalla finestra e vedo la luna.. La luna mi ricorda.. Bill.
Mi addormento pensando a lui.

-Deny.. Deny..- una voce mi chiama.
E' una voce dolce che riconosco subito.
-Buongiorno Bill..- dico aprendo gli occhi.
-Ti sei svegliata dormigliona..- mi dice sorridendo.
-Ho dormito benissimo stanotte! Che ora è?- chiedo stiracchiandomi.
-Sono le nove e tre minuti..- mi risponde.
Lo guardo negli occhi, lui fa lo stesso.
Mi ci perdo dentro, ha degli occhi meravigliosi..

-Posso entrare?- mia madre.
-Oh, mamma.. Entra pure..- dico distogliendo lo sguardo dagli occhi di Bill.
-La valigia è pronta.. Che scarpe prendi?- mi chiede appoggiandosi alla parete.
-Le All Star, le Convers fucsia a teschi e le Vans, quelle a scacchi..- le rispondo.
-Ok.. Oh, ciao Bill, non ti avevo visto!- dice.
-Salve signora- risponde Bill.
-Ora vi lascio soli.. A dopo- dice mia mamma chiudendo la porta.
-E' ora che io mi cambi!- dico alzandomi dal letto.
Mi avvicino all'armadio, lo apro e mi appoggio alla parete.
-Adesso che mi metto? Mmm.. Vediamo..- dico pensando.
-Posso?- chiede Bill avvicinandosi all'armadio.
Guarda un po' dentro e ne tira fuori una maglietta bianca, una felpa nera con la scritta "Darkness" sul davanti e un paio di jeans neri.
-Poi metti le Vans- dice mettendosi le mani sui fianchi.

-Non pensavo avessi gusto anche per questo!- dico stupita.
Prendo i panni e vado in bagno per cambiarmi.
(Ora è Bill che racconta)[ Mi siedo sul letto e osservo i numerosi poster attaccati alla parete. Molti ritraggono me, molti altri il resto della band o la band al completo.
Guardo la scrivania, apro il primo cassetto.
Vi trovo un diario chiuso con un lucchetto a combinazione.
La password è di quattro lettere.. Provo varie combinazioni ma nessuna risulta essere giusta. Poi mi viene in mente un'idea.. 2.. 9.. 10.. 10.. Clack! C'ho azzeccato! (2= B 9= I 10= L) Apro ad una pagina a caso.. C'è una mia foto contornata da molti cuoricini fucsia..
Accanto c'è scritta una poesia.. ]

(Ora è Denise che racconta) Appena ho finito di cambiarmi, esco dal bagno e vedo che Bill sta leggendo il mio diario.
-Bill!- dico spaventata. Corro alla scrivania e chiudo il diario.
-S-Scusa..- dice confuso.
-Non voglio che si legga il mio diario!- gli dico un po' arrabbiata mettendo il diario nel cassetto.
-M-Mi dispiace.. Volevo solo curiosare un po'..- mi dice un po' triste.
-Non fare quel faccino..- gli dico mettendo le braccia intorno al suo collo. Lui immediatamente mi sorride e io faccio lo stesso.
-Denyyyyy! La colazioneeeee!-
-Arrivooooo!- rispondo. Bill mi guarda storto.
-Mia mamma stressa.. Tu hai già mangiato?- chiedo a Bill. Mi fa segno di no con la testa.
-Vieni, cucino io!- gli dico prendendogli la mano e guidandolo verso la cucina.
-Allora è meglio non fidarsi!- mi dice con tono scherzoso.
-Dubiti forse delle mie doti culinarie?- gli chiedo con fare altezzoso.
-Ovvio che no- mi risponde sorridendo.

Ritorna all'indice


Capitolo 7
*** Un momento di intimità ***


-Che vuoi mangiare?- chiedo a Bill.
-Non so, quello che prendi tu..- mi dice.
-Ti piace il latte caldo?- gli chiedo accendendo la ventola sopra il fornello.
-Sì, grazie- mi risponde lui sedendosi su uno sgabello vicino al tavolo.
-Ok, inizio a preparare..- dico prendendo i cereali e i biscotti dal ripiano.
Prendo il latte fresco dal frigorifero e lo appoggio sul tavolo, poi prendo due tazze dallo sportello e ci verso il latte.
-Così va bene o ne vuoi di più?- chiedo a Bill.
-No, va bene così grazie!- mi risponde.
Così prendo le tazze e le metto nel microonde, imposto temperatura e timer, poi mi siedo su uno sgabello di fronte a Bill.
-Hai una bella casa- dice guardandosi intorno.
-Grazie!- gli rispondo.
-Oh, posso guardarlo?- mi chiede indicando il calendario.
-Certo, fai pure.- gli rispondo.
Lui si alza e lo prende, poi lo appoggia sul tavolo e inizia a sfogliarlo.
Io vado accanto a lui e gli spiego ogni immagine.
Intanto il microonde fa suonare il campanellino e vado a prendere le tazze, porgo la sua a Bill.
-Attento, forse scotta- gli dico.
Lui guarda la mia tazza e accenna un sorrisetto.
-Cosa c'è?- gli chiedo notando il suo comportamento.
-Perfino sulle tazze..- mi dice prendendo i biscotti.
Io guardo la mia tazza. Ovviamente con un'immagine dei Tokio Hotel! -Oh, già.. Vi fanno tanta pubblicità! Questa l'ho presa quando siamo andati in ritiro con la cresima ad Assisi..- gli racconto.

-Wow, mi piacerebbe visitare Assisi.. Com'è?- mi chiede immergendo il biscotto nel latte.
-E' una bella città, tanti posti da vedere, da visitare.. Se ti va di andare lì come turista è l'ideale!- gli dico aprendo la scatola dei cereali.
Prendo due cucchiai dal cassetto e ne porgo uno a Bill.
Poi prendo il sacchetto contenente i cereali al cioccolato e ne verso un po' nella mia tazza.
-A che ora dobbiamo essere in aeroporto?- chiedo a Bill.
-Mmm.. Verso le tre di pomeriggio.- mi risponde con la bocca piena.
-Abbiamo ancora tempo dai..- gli dico sorridendo.
Prendo il cucchiaio e lo immergo nella tazza. Ne tiro fuori una bella manciata di cereali e me li mangio.
Finita la colazione prendo le tazze e le metto in lavastoviglie insieme ai cucchiai, i biscotti e i cereali li rimetto sulla mensola e do una passata di spugna al tavolo.
-Che facciamo fino alle tre?- chiedo a Bill sedendomi sul divano.
-Possiamo andare dai ragazzi.. Ti va se chiamo Tom e gli chiedo di venire a prenderci?- mi chiede accomodandosi accanto a me.
-Ok, per me va bene!- gli dico.
Lui compone il numero di Tom e poi mette il vivavoce. "Pronto fratellino!"
-Hey Tomy!-
"Come mai hai chiamato?"
-Volevo chiederti se potevi venire a prenderci.. Sono a casa di Deny-
"Ah, da Deny eh?"
-Smettila di fare lo scemo!-
"Ok, ok.. Sarò lì fra poco!"
-Ok a dopo-
-Sarà meglio che mi preparo allora..- dico alzandomi.
Salgo le scale ed entro in camera mia. Prendo la borsetta dei trucchi ed entro in bagno. Bill mi segue.
Tiro fuori dalla borsetta matita, mascara, eyeliner e fondotinta. Mi faccio il trucco "alla Bill" come dico io.
Intanto Bill mi osserva.
Finito di truccarmi mi specchio per vedere com'è.
-Sei bellissima così come sei, anche senza trucco..- mi dice Bill prendendomi per le braccia. Mi fissa negli occhi e io faccio lo stesso.. Non riesco a staccare il mio sguardo dal suo, è come una calamita per me. Ci avviciniamo l'uno all'altra, i nostri respiri si incontrano, sento il suo calore sul mio corpo, il mio cuore batte all'impazzata, le nostre labbra si sfiorano.
Il campanello suona.
-Cazzo!- dico guardando verso il cielo.
-Sempre a rovinare i momenti più belli! Chi cazzo è adesso?!- sbraito scendendo di corsa dalle scale.
Apro di forza la porta.
-Oh, ciao Tom.. Entra pure.. Bill sta arrivando..- gli dico cercando di non tirargli uno schiaffo.
Lui entra e si guarda in giro.
-Vado a vedere dov'è Bill, se vuoi venire..- gli dico iniziando a salire le scale.
-Ok..- dice seguendomi.
Entro in camera e vedo che Bill sta uscendo dal bagno.
-Era Tom.- gli dico.
-Ah.- mi dice con aria seccata.

-Ciao fratellino! Oh, ma che bella stanza!- dice Tom osservando i poster.
-Ahah! Ti piace?- gli chiedo.
-E come non può piacermi? Ma che bel poster..- mi dice guardando il suo maxi-poster.
-Beh, meglio che andiamo allora.. Gli altri ci aspettano!- dice Tom.
-Ok, metto le scarpe e arrivo!- dico frugando nella scarpiera alla ricerca delle Vans.
"Ma dove sono?" penso. "Ma certo! Mamma le ha messe nella valigia!" Scendo e finalmente le trovo.
-Ok, ci sono!- dico alzandomi in piedi. Prendo la valigia e mi dirigo verso la macchina di Tom.

Ritorna all'indice


Capitolo 8
*** "My Immortal" - Contatto ***


-Anf anf..- salgo in macchina sul sedile posteriore.
-Era pesante eh?- mi chiede Tom.
-Sì, un po'.. Anf..- rispondo.
Tom ride e lo stesso fa Bill. Io accenno un sorriso.
-Ho come l'impressione di aver dimenticato qualcosa..- dico ad alta voce senza farci caso.
Ci penso un attimo.. "Le scarpe ci sono, i trucchi li ho messi.."
-CAZZO! L'MP3!- dico scendendo dalla macchina e correndo verso casa.
Salgo in camera e lo trovo sul comodino:- Oh, grazie al cielo!- dico scendendo.
-Ok, ora ci sono, possiamo andare! Scusa se sono scesa così di botto..- dico risalendo in macchina.
-Mi hai fatto spaventare!- mi dice Tom. Voltandosi verso di me.
-Scusa, non l'ho fatto apposta! Ogni tanto ho questi scatti..- mi scuso.
Tom si volta verso il volante e mette in moto l'auto.
-Vi da fastidio se metto un po' di musica?- chiede Tom.
-A me no- dice Bill.
-Nemmeno!- rispondo io.
Allora Tom prende un CD e lo mette nella radio. La prima canzone mi è familiare.. Molto familiare..
\If it were me you would take .. If it were me kiss you .. Would you be mine. Mine and nothing else../
-Ehy! Dove l'hai preso quel CD?!- dico quasi sbraitando.
-Ahah! Ho curiosato nei tuoi cassetti quando eri in bagno..- dice Bill.
-Non te ne ho dato il permesso! Quel CD e' roba mia! Spero almeno che non finisca in commercio!- dico incrociando le braccia.
-No, no tranquilla.. Se non lo vuoi non lo farò.- dice Bill.
Mi metto a guardare fuori dal finestrino pensando a quando ho scritto quelle canzoni.. Era un periodo buio quello.. Un periodo malinconico, pieno di lacrime e di dolore..
Intanto iniziano le note di Innocence nella mia mente e le lacrime iniziano a scorrere sul mio viso, mi rigano le guancie. Non riesco più a vedere perchè gli occhi sono bagnati ma non m'importa.

-Piccola? Piccola?!- Bill sta quasi per urlare.
Mi volto verso di lui.
-C-Cosa c'è..?- chiedo fra i singhiozzi.
-Stai piangendo! Cosa c'è?!-
-Sto solo ripensando ad un periodo che ho appena passato..-
-Oh.. Vieni qui dai..- mi dice battendo le mani sulle sue gambe.
Io mi avvicino a lui, appoggio la testa sulla sua spalla e inizio a piangere.. Penso intensamente al ragazzo che amavo, a come mi trattava male.. Penso a tutte le notti passate in bianco a bagnare il cuscino con le lacrime.. L'auto si arresta.
-Amore, siamo arrivati.. Su dai smetti di piangere..- mi dice Bill stringendomi a lui.
-O-Ok..- Bill mi da un bacio sulla fronte e scende dall'auto.
Io lo seguo e vedo Georg e Gustav che stanno camminando verso di noi.
-Ciao ragazzi! Oh.. Bill cos'ha?- chiede Gustav fissandomi.
-Niente.. Poi ti spiegherò..- dice.
-Ok..-
-Forza amore, vieni..- mi dice Bill prendendomi per mano e conducendomi in una stanza dell'edificio.
-Ecco, siediti qui..- mi dice. Mi siedo su un divanetto e lui si mette accanto a me.
-Amore, cosa c'è? Perchè stai così male?- mi chiede Bill preoccupato.
-Perchè riascoltare quella canzone mi ha fatto tornare in mente gli anni più bui della mia vita..- gli confesso.
-Oh.. S-Scusa.. Non sapevo che..- dice un po' sorpreso.
-No, non fa niente.. Non potevi saperlo..- dico asciugando le lacrime.
-Ti va di sfogarti e raccontarmi un po'?- mi chiede facendo la vocina dolce.
-E va bene.. Tutto iniziò cinque anni fa..- e così iniziai a raccontare la mia storia..
Una storia triste, piena di dolore, di amore non corrisposto.. Diciamo che se dovessi dare una canzone alla mia vita direi My Immortal.. Adoro quella canzone.. La adoro perchè parla di me.. Parla della mia vita.. Intato che racconto la storia a Bill questa canzone risuona di sottofondo alle mie parole. Continuo a fissare le mani di Bill, ora sospiro. Guardo il suo viso e lo vedo rigato dalle lacrime. I suoi occhi fissano i miei.. Lui non fa caso alle lacrime che vi scendono. Una di queste cade sulla mia mano.. La guardo e un senso di tristezza e malinconia profonda mi invade e le lacrime iniziano a scorrere anche dai miei occhi.

Bill mi abbraccia e mi sussurra:- When you cried I'd wipe away all of your tears When you'd scream I'd fight away all of your fears I held your hand through all of these years But you still have All of me...-
La porta si apre lentamente e Tom guarda dentro, accenna un sorriso e richiude.
-Bill..- dico.
-Cosa c'è amore?- mi chiede.
Io mi stacco da lui e guardandolo negli occhi dico:- Grazie.. Di tutto..-
Altre lacrime scorrono sul suo viso, ma questa volta sono lacrime di gioia..
-Sarei io che dovrei ringraziarti..- mi dice sorridendo.
Ci abbracciamo e le nostre lacrime bagnano la spalla del compagno.
-Grazie..- mi sussurra.
-Grazie di esistere..-
-Grazie a te Bill..-

Ci stacchiamo lentamente e i nostri sguardi si incontrano.. Ci avviciniamo piano piano l'uno all'altra con le dita delle mani intrecciate fra di loro.
Questa volta non ci separeranno dal nostro mondo.. Siamo sempre più vicini, i nostri respiri si scontrano, le nostre labbra si toccano. Entrambi chiudiamo gli occhi per goderci questo momento d'intimità.
"Finalmente.." penso.
"Finalmente ci siamo dichiarati amore reciproco, finalmente.. Finalmente sono.. Felice." Una lacrima mi scende sulla guancia ma non ci faccio caso.
Bill si allontana lentamente da me e riapriamo gli occhi.
-Dimentica ora..- mi dice.
-Dimentica quel ragazzo.. Io posso darti ciò che lui non ti ha dato..- mi dice.
-Sei unico Bill..-
-Deny..- mi dice.
-Cosa?- gli chiedo.
-Ti amo-
-Ti amo anche io- gli rispondo.
Sul viso di Bill appare un sorriso a 32 denti e i suoi occhi sono velati dalle lacrime. Lo abbraccio.
-Oh merda! Guarda che ore sono!- mi dice guardando l'orologio.
-Cazzo! Manca un quarto alle tre! Dobbiamo sbrigarci!- dico scattando in piedi.
Usciamo dalla stanza e ridendo mano nella mano corriamo fuori dall'edificio dove i ragazzi ci aspettano con tutte le valigie.

Ritorna all'indice


Capitolo 9
*** Confusione ***


Usciamo dall'edificio e troviamo Georg, Gustav e Tom che ci aspettano impazienti davanti al pullman.
-Eccovi finalmente!- dice Tom guardando l'orologio.
-E' tardi, dobbiamo partire!-
Prendo la mia valigia, la carico sul pullman e poi vi salgo.
Prendo posto su un divanetto e mi ci sdraio.
Chiudo gli occhi e ascolto il rumore del pullman che viene messo in moto, sento dei passi.
Apro gli occhi e guardo la figura accanto a me. Tom mi osserva e ha uno sguardo strano.. Mi alzo di scatto.
-Tom? Tom, ci sei?- gli chiedo passandogli una mano davanti agli occhi.
Lui non dice niente e continua a fissarmi. Ora muove con la lingua il suo piercing e si avvicina a me lentamente.
Io rimango lì a guardare cosa sta facendo ma una volta che mi sono resa conto che Tom è a dieci centimetri da me mi scosto e vado a cercare un altro posto dove sedermi.
Ora guardo fuori dal finestrino e penso a Tom, penso ai gesti e agli sguardi strani che ultimamente ha.. Decido che una buona volta dovrò parlargli! Ma non in pullman, ci sono gli altri.. Meglio quando ci sarà l'occasione di stare da soli.
Intanto il paesaggio è già cambiato, siamo in città e ci stiamo avvicinando all'aeroporto. Il pullman si arresta e qualcuno mi sfiora il braccio.

-Deny, siamo arrivati, è meglio sbrigarci.-
Tom è in piedi di fronte a me e aspetta una mia risposta.
-Ok, arrivo..- dico evitando il suo sguardo.
Scendo dal pullman, prendo la mia valigia e seguo gli altri verso l'aeroporto.
Passiamo il check-in e ci sistemiamo sulle poltroncine aspettando che chiamino il nostro volo.
Dopo qualche minuto sentiamo una voce femminile: "Ultima chiamata per il volo S156 Milano-Amburgo".
-Meglio affrettarci- puntualizza Georg.
Allora ci alziamo e a passo svelto ci dirigiamo verso l'imbarco.
Finalmente entriamo nell'aereo! Io prendo posto vicino al finestrino e Bill si accomoda accanto a me. Guardo il numero del posto sul biglietto e mi accorgo che non è quello dove sono seduta.. Il posto giusto è quello dietro di me.
-Bill, ho sbagliato il posto.. Posso passare?- gli chiedo mostrandogli il biglietto.
-Certo, vai pure!- mi dice alzandosi per farmi passare.
Guardo il mio compagno di posto e mi passa la voglia di fare questo viaggio.
-Oh cazzo- sussurro senza accorgermene.
-Cosa hai detto?- mi chiede Tom seduto sul sedile accanto al mio.
-Ehm, niente, lascia perdere.- gli dico sedendomi vicino al finestrino.

*Dopo qualche minuto*


-Ehm.. Deny, ti posso parlare?- mi chiede Tom.
Io mi volto verso di lui:-Che c'è?- gli chiedo.
-Senti, so che hai notato i miei strani comportamenti ultimamente e non pensare che non ci sia un perchè ok?-
-Sarebbe?- gli chiedo prendendo l'mp3 dalla borsa. -Ecco, in realtà.. Bill non è l'unico a provare dei sentimenti nei tuoi confronti..-
Mi blocco di scatto. Cosa ha detto? Questo vuol dire che.. No. Non è possibile. Non può essere!
-So che sei confusa e ti capisco, ma ti prego di pensarci..- No, tu non mi capisci, non vedo come potresti riuscirci. Non sai come mi sento!
-Senti Tom..- gli dico.
-No, tu non mi devi dire niente.. Pensaci soltanto ok?- mi dice mettendomi un dito sulle labbra.
Lo guardo negli occhi e lui sorridendo si volta.
Sono confusa! Ho fatto innamorare i gemelli Kaulitz.. Di me! Io non volevo che accadesse questo! Volevo solo diventare famosa ed averli come amici, con Bill le cose hanno proseguito, ok, ma con Tom.. Anche lui ora è innamorato di me..
E poi dovrei pensare a che cosa? Pensare a chi dei due scegliere forse? Ma io amo Bill e solo Bill! Certo, Tom è molto sexy e sa essere dolcissimo, ma è Bill la persona di cui sono innamorata!
E' lui e basta! Tom.. Tom è suo fratello, ok, ma lui..
Oddio, ma che mi sta succedendo?!
Scoppio in lacrime.

-Deny! Deny!!- Tom mi mette le mani sulle spalle e mi chiama.
Non ci faccio caso. Mi metto le mani sugli occhi. Ora le tenebre mi avvolgono e mi abbandono ad esse.


Aspetto recensioni =)

Ritorna all'indice


Capitolo 10
*** L'arrivo ***


"I signori passeggeri sono pregati di prendere le loro valigie e di scendere dall'aereo"
Lentamente apro gli occhi, sono ancora in aereo e siamo arrivati ad Amburgo.
Guardo alla mia destra e vedo Tom che dorme, è proprio dolce.
NO. Aspetta. Tom? Perchè ho detto che Tom è dolce? Lui è solo uno stronzo. Lui mi ha messo in confusione! Non so più nemmeno io di chi sono innamorata ormai..
-Bill?- chiamo alzandomi in piedi.
-Sono qui!- dice alzando il braccio.
Stando attenta a non svegliare Tom mi sposto accanto a Bill.
-Com'è andato il viaggio?- gli chiedo appoggiandomi al suo sedile.
-Bene dai. Non ti arrabbi se ti ho preso l'mp3, vero??- mi dice facendo gli occhi da cucciolo.
-Non mi arrabbio solo perchè sei tu.- gli dico dandogli un bacio a stampo sulla fronte.
-Comunque le tue canzoni sono stupende.- mi dice guardandomi negli occhi.
-Grazie!- gli dico mostrando un sorriso a 32 denti.
Guardo Tom e dico al gemello:- Tom dorme. Lo svegli tu?-
-Ok..- si alza e va lì.
-Tom.. Tom.. TOM!- gli prende le spalle e lo scrolla un po' ma non ha intenzione di svegliarsi.
-Niente da fare.. Lo lasciamo qui o provi tu a svegliarlo?- mi chiede rassegnato.
-Proviamo.. Al massimo si fa un altro viaggetto.- mi avvicino a Tom ancora sognante.
Gli metto una mano sulla spalla e picchietto con il dito per farlo svegliare. Lui mi prende la mano e vi appoggia la testa. "Ok, fa finta di dormire.." penso. Infatti ha uno strano sorrisetto sulle labbra, come sospettavo.
Mi riprendo la mano e inizio a tirargli i capelli.
-Ahia! Ahia! Ok! Mi alzo!- mi dice prendendomi il polso e alzandosi.
Ora che si è deciso a svegliarlo vadfo da Bill che sta prendendo la sua valigia per avvisarlo.
-E' sveglio- lo informo.
Torno al mio sedile e prendo le mie cose. Sto per uscire quando Tom mi si mette davanti bloccandomi la strada.
-Tom spostati.- gli dico cercando di uscire ma senza risultato.
-Dai Tom, spostati!- alzo il tono di voce.
-Tom cazzo! LEVATI!- gli urlo in faccia seccata.
-Ok, ok tranquilla! Passa!- mi dice facendosi da parte.
-Grazie.- dico con aria piuttosto arrabbiata.
Mi avvio verso l'uscita e scendo velocemente dall'aereo.
-Ok, io ci sono!- dico raggiungendo di corsa gli altri.
-Tom?- chiede Bill.
-Sta arrivando- avverte Georg.
Infatti è dietro di me, pronto a partire.
-Allora andiamo, il pullman ci aspetta per andare in hotel- dice Bill incamminandosi.


Questo capitolo è un po' corto, non mi veniva altro =(

Ritorna all'indice


Capitolo 11
*** Visite speciali ***


Ci incamminiamo verso il pullman con Bill come guida.
Vi saliamo portandoci le nostre valigie.
Io mi metto l'mp3 nelle orecchie e scelgo di ascoltare una delle mie canzoni.
Intanto il tempo passa velocemente e arriviamo all'hotel, già stracolmo di paparazzi e fan urlanti.

-Tieni, mettiti questo.- mi dice Tom porgendomi una specie di passamontagna.
-Tu entra subito nell'hotel, noi arriviamo dopo aver fatto qualche autografo. Aspettaci alla reception.- mi spiega.
Io prendo il passamontagna, me lo infilo e scendo dal pullman dopo i ragazzi.
Le urla delle fan mi fanno venire subito il mal di testa e i flash dei paparazzi mi accecano. Vado subito in hotel e una volta entrata mi siedo sulle poltroncine e aspetto che i ragazzi arrivino.
"Spero solo che questi vetri siano oscurati.." penso togliendomi il passamontagna.
"Si respira finalmente!"
Passano i minuti e finalmente i ragazzi arrivano.
-Scusaci, abbiamo fatto un po' di autografi!- mi dice Bill entrando.
-Vieni, andiamo a prendere le chiavi delle camere.-
Mi alzo e mi dirigo verso la reception.
-Kaulitz- dice Bill alla signorina seduta dietro il bancone.
-Kaulitz.. Ecco qui, due stanze da due posti. Ecco a vi le chiavi. Stanze numero 105 e 106.- dice porgendo a Bill le chiavi delle stanze.
-Grazie mille- dice lui prendendole.
-Ecco, tieni. Queste sono le tue chiavi- mi dice porgendomi la chiave della stanza numero 106.
-Grazie- dico sorridendogli.
-Io e Tom dormiremo in una stanza, tu nell'altra. Georg e Gustav avranno due stanze loro.- mi spiega.
-Scusa ma, perchè ho una stanza a due posti?- chiedo incuriosita.
-Sali in camera e vedrai!- mi dice Bill facendomi l'occhiolino.
Io prendo la mia valigia e salgo in ascensore, curiosa e impaziente di arrivare in camera.
Piano numero 3. Forza sali!
*Din!* ok, sono arrivata finalmente.
Percorro il lungo corridoio e arrivo alla camera numero 106.
Inserisco la chiave nella fessura, mi trema la mano da tanta curiosità ho addosso.
Giro la chiave, la porta si apre.
La faccio scorrere lentamente, entro e appoggio la valigia, chiudo la porta e accendo la luce.
Alzo lo sguardo, una figura umana davanti alla finestra guarda fuori.
-Chiara?- la chiamo per vedere se è lei.
Si gira. Io le corro incontro e la abbraccio.
-Chiara! Dio quanto sono felice di vederti!!! Cosa ci fai qui?!- le chiedo con le lacrime agli occhi.
-Pensavi che saresti partita senza di me? No, cara!- mi dice mettendomi un dito sul naso.

(Chiara è la mia migliore amica, sin dalle elementari. Io e lei ci conosciamo alla perfezione! Anche se siamo diverse in tutto!)
-Vieni, sediamoci!- le dico mostrandole uno dei due letti.
Ci sediamo lì e iniziamo a raccontarci dell'una e dell'altra, di ciò che è successo in quei giorni che non ci siamo viste, delle novità!
-Ma tu resterai qui con me fino a quando torno a casa o te ne vai prima?- le chiedo.
-Che ti ha preso a fare Bill una stanza da due se me ne vado prima?- mi dice.
-Non sai quanto sono felice! Dio, ma questo è un sogno!- dico prendendole le spalle.
Lei mi da un pizzicotto sul braccio.
-Ahia!- urlo.
-Visto? Non è un sogno!- mi dice ridendo.
-Potevi dimostrarmelo in un modo un po' meno doloroso però!!- le rispondo.
Così continuiamo a parlare del più e del meno, fino a quando qualcuno bussa alla porta.
*Toc toc!*
-Avanti!- diciamo in coro io e Chiara.
Una testolina sbuca dalla porta.
-Bill! Vieni entra pure!- dico alzandomi in piedi.
-Ora le presentazioni! Bill, lei è Chiara, la mia migliore amica. Chiara.. Beh, tu sai chi è lui!- Bill porge una mano a Chiara:-Piacere!-
-Piacere mio!- risponde lei sorridendo.
-Deny, senti, fra poco scendiamo per la cena. Ti aspetto nell'atrio ok?- mi informa Bill.
-Ok, fra quanto?- chiedo.
-Fra un'ora-
-Ok, a dopo allora- gli dico stampandogli un bacio sulla guancia.
Lui sorridendomi esce dalla stanza.
-Woooooow..- dice Chiara.
-Che c'è?- chiedo facendo una faccia tipo: ma che fa sta qui?!
-Dal vivo è così.. Sexy..- risponde ancora imbambolata.
-Non posso darti torto..- le dico.
-Ma tu non credevi che Bill fosse gay e che suo fratello Tom fosse un puttaniere? E che Georg fosse uno fissato con l'estetica e Gustav quello che non parla mai? Non pensavi anche che loro fossero una band di froci sfigati?- le chiedo un po' confusa.
Passano alcuni minuti di silenzio fra noi due.
Ci guardiamo. Ridiamo.
Fra le risate mi scappa l'occhio sull'orologio.
-Oh merda! Solo un'ora! E che mi metto?!- dico correndo in giro per la stanza.
-Dove cazzo l'ho messa la valigia?!- urlo mettendomi le mani nei capelli.
-Deny. E' dietro di te.- dice Chiara impassibile.
Mi volto di scatto e mi ci avvento contro.
La apro e butto in giro i tre quarti dei vestiti che ci sono dentro fino a trovare un vestitino bianco.
-Perfetto! Ora.. Le scarpe.. No. Aspetta. Ho solo pantofole! Merda!- dico mettendomi di nuovo le mani nei capelli.
-Io se vuoi ho portato i sandali bianchi che tu adori- mi dice Chiara.
-Dio quanto ti amo! Dove sono?- le chiedo dandole un bacino sulla guancia.
-Nella tasca della valigia- mi dice.
-Grazie, grazie!!!- le dico prendendo i sandali e infilandomeli.
Poi mi metto il vestito e me lo faccio allacciare da Chiara.
Prendo i trucchi e corro in bagno. Intanto è già passata mezz'ora.
Finito di truccarmi, mi sistemo i capelli con una molletta e con un cerchietto con sopra una rosa bianca.
Esco dal bagno.

-Come sto?- chiedo a Chiara che nel frattempo si è cambiata con un abitino blu.
Vedo che lei fa una faccia stupita e si avvicina a me lentamente.
-Dio.. Sei.. Bellissima..- mi dice.
-Grazie!! Anche tu non sei niente male! Ti dona in blu!- le dico abbracciandola.
Successivamente le do una mano a truccarsi e a sistemarsi i capelli.
Quando abbiamo finito di prepararci mancano solo due minuti.
-Abbiamo fatto in tempo dai!- le dico sorridendo.
-E' un miracolo! Viene a piovere domani!- mi dice ridendo.
-Però una foto ci sta- le dico prendendo la macchina fotografica.
Finito il set fotografico scendiamo per la cena.


Aspetto le recensioni =) Voglio vedere se la mia Fan Fiction piace! Quindi deciderò se continuare.. Recensite per favore!! Baci

Ritorna all'indice


Capitolo 12
*** Non sempre tutto va per il verso giusto ***


Decidiamo di scendere per la cena, esco dalla stanza, chiudo a chiave.
Intanto che scendiamo dalle scale chiedo a Chiara:-Scusa, ma come hai fatto ad entrare in camera se la chiave ce l'avevo io e se la porta era chiusa?-
-Sai, la finestra era aperta..- mi dice facendomi l'occhiolino.
-No, fammi capire: tu sei entrata dalla finestra che è al terzo piano? Tu, che se potessi staresti tutta la vita seduta sul divano?!- le chiedo un po' confusa.
Lei risponde facendo spallucce:-Ogni tanto un po' di movimento ci vuole!-
Intanto siamo arrivate all'atrio dell'hotel e ci sono Bill e Tom seduti sui divanetti.
Bill è vestito di bianco, molto elegante. Tom invece ha una felpa rossa e un paio di jeans blu.
Io vado incontro a Bill che dopo avermi visto si alza in piedi.
-Eccoci!- dico a stampandogli un bacio sulla guancia.
Bill ammirandomi sussurra:-Sei bellissima..-
-Anche tu lo sei! Vedo che ti sei vestito elegante stasera..- gli dico sorridendo.
Bill continua ad ammirarmi per un po' e intanto Tom sta osservando Chiara, senza che lei se ne accorga.
-Tom, la smetti di guardarla in quel modo?!- gli dico scocciata.
Lui fa finta di non sentirmi, intanto Chiara mi guarda storto, guarda Tom e diventa rossa.
-Tom! Ti ho detto di smetterla!!- gli urlo in faccia.
E' deciso a non ascoltarmi, gli arrivo uno schiaffo proprio sulla guancia.
Lui un po' scosso mi afferra il polso. Subito Bill interviene e cerca di calmare il fratello.
-Deny..- Chiara mi chiama un po' scossa ma sorpresa.
-Wow! Che soddisfazione!- dico sorridendo.
-Lasciamo Bill e Tom, noi andiamo nella sala da pranzo.- mi invita Chiara.
Faccio cenno di sì con la testa e ci avviamo verso la porta. Entriamo e troviamo un cameriere che ci invita a seguirlo, ci porta ad un tavolo apparecchiato per sei persone, dove sono già accomodati Georg e Gustav.
-Buonasera ragazzi!- li saluto.
-Oh, buonasera!- dice Gustav.
-'Sera! Oh, vedo che hai portato un'amica..- dice Georg guardando Chiara.
-Oh, che sbadata! Georg, Gustav, lei è Chiara. Chiara, sai chi sono loro!-
Georg si alza e le porge la mano:-Molto piacere, Georg!- -Piacere, Gustav- dice facendo lo stesso.
-Piacere mio!- dice lei sorridendo anche se un po' imbarazzata.
Dopo le presentazioni io e Chiara ci accomodiamo e prendiamo il Menù.
-Mmm.. Tu che prendi?- chiedo a Chiara.
Lei pensierosa:-Non ne ho idea! Sembra tutto così buono..-
-Ti do ragione! Facciamo che mi prenderò un antipasto di pesce e un secondo, di pesce pure quello!-
-Anch'io dai!- dice lei chiudendo il Menù.
Arriva il cameriere e ordiniamo.
Dopo qualche minuto mi guardo attorno e chiedo:-Ma Bill e Tom dove sono finiti?-
-Prima erano di la, ora non li vedo più..- dice Georg cercando di guardare al di là della porta.
-Aspettiamoli qui.. Prima o poi arriveranno!- dice Chiara. Intanto il cameriere ci porta la cena.
Chiara sta mangiando di gusto, quando si accorge che sto giocando con la forchetta e non ho toccato nulla.
-Deny, tutto apposto? Non hai mangiato niente!-
-Sono preoccupata.. Ho paura di aver causato qualcosa!- dico facendo girare la forchetta fra le dita.
-Dai, stai tranquilla!Staranno solo parlando.. Su, mangia qualcosa..- mi dice Chiara prendendomi la mano e sorridendomi.
-Ok, proverò..- le dico fingendo un sorriso.
Infilzo un polipetto sulla forchetta e lo mangio.
La cena passa così e finalmente riesco a salire in camera.
Mi tolgo i sandali e vado a bussare alla camera di Bill e Tom.
*Toc! Toc!*

-Chi è?-
-Sono Deny.. Disturbo?-
-No, entra pure, è aperto..-
Entro nella stanza, richiudo la porta alle mie spalle.
Bill è seduto sul letto e sta piangendo.
Subito mi precipito da lui e gli metto le mani sulle spalle:-Bill, cos'è successo?-
-Io e Tom..- mi dice fra i singhiozzi.
-Tu e Tom cosa?- gli chiedo cercando di restare il più calma possibile.
-Abbiamo.. Litigato..-
-E' colpa mia, non avrei dovuto dargli quello schiaffo.. E' solo colpa mia!- mi dico dannandomi.
-No.. Tu non.. Hai fatto niente..- mi dice.
-Invece ho fatto tutto!-
Non riesco a trattenere le lacrime, un po' per la rabbia, un po' per compassione..
Lo abbraccio e gli sussurro:-Che ne dici se vado a parlargli? Eh, ti va? Così sistemiamo tutto?-
Lui fa cenno di sì con la testa e mi stringe forte forte a sè.
-Ma per parlare con lui devo sapere cosa è successo, non credi?-
-Ok.. Ti racconto tutto..- mi dice staccandosi da me.
Io gli prendo una mano e intanto mi racconta che hanno litigato perchè Bill ha notato come Tom mi guarda e ha capito che gli piaccio, ma Tom ha negato.. Allora Bill gli ha detto anche che gli da fastidio questo fatto e gli da fastidio anche che che guardi le mie amiche. Tom si è arrabbiato e se n'è andato imprecando.
-Bill, stai tranquillo, risolverò la faccenda.. Tu non ti preoccupare ok?-
-Grazie Deny..- mi dice sorridendomi.
Io gli asciugo le lacrime e mi alzo, vado verso la porta. -Dove vai..?- mi chiede Bill.
-Non ti preoccupare, tornerò presto!- gli dico uscendo.
Aspetto le vostre recensioni!! Grazie <3

Ritorna all'indice


Capitolo 13
*** Colpo di scena ***


Ciao ragazzi! Volevo dirvi GRAZIE!!! A voi che leggete la mia FF e a voi, anche se pochi, che la recensiscono <3 Vorrei qualche recensione in più però.. Un piccolo commentino, non vi costa molto ^^
PS: Questo capitolo mi è venuto così, non avevo molta ispirazione, ma avevo davvero tanta voglia di scrivere!! <3


[Bill racconta] Sono le undici e cinquantasei e Denise non è ancora tornata. Sono seduto sul letto di Tom e piango. Piango per la litigata che abbiamo fatto oggi, piango perchè ho paura di perderlo!
Qualcuno bussa alla porta, mi asciugo le lacrime e pieno di speranza vado ad aprire.
Un po' deluso saluto:-Oh.. Ciao Georg..-
-Bill, cos'è successo?- mi chiede preoccupato.
-Ho litigato con Tom..- gli confesso. Le lacrime tornano e non riesco a fermarle, lascio che mi righino le guance ormai rosse.
-Litigato? Per cosa?-
-Per.. Per via..- cerco di parlare ma le parole non escono, il ricordo è tornato a ronzarmi in testa e non riesco a trattenermi. Scoppio in lacrime e abbraccio Georg che, un po' scosso, mi abbraccia consolandomi.
Intanto arriva anche Gustav e ci invita ad entrare in camera.
Ci sediamo sul letto di Tom e così inizio a raccontare quello che è successo.
Tutti e due mi rassicurano dicendomi che Tom tornerà, che gli passerà.. Io annuisco ma sotto sotto qualcosa mi dice che non è così, Tom era furioso! Spero che Denise riesca in un qualche modo a calmarlo.. Spero che non sia più arrabbiato con me..
Ma non è solo di Tom che mi preoccupo.. Denise è via da qualche ora e non ho più avuto sue notizie! Se si è persa? Se le è successo qualcosa? Non me lo perdonerei mai.
-Ragazzi, grazie delle belle parole.. Ora vado a cercare Chiara, magari lei sa qualcosa.. Denise non è ancora tornata- dico alzandomi e dirigendomi verso la porta della camera.
Esco e mi dirigo verso la camera accanto. La porta è aperta e busso.
-Chiara? Sei qui?- chiedo sbirciando dentro.
-Sì, sono qui!- dice.
Entro e la vedo affacciata alla finestra.
-Ehm.. Ciao.. Senti.. Hai saputo qualcosa di Denise? Sono ore che è via..- le chiedo un po' in imbarazzo.
Lei si gira verso di me. Vedo che ha le guance rosse, gli occhi irritati e le lacrime le scendono lungo il viso.
-Chiara! Stai piangendo!-
Mi avvicino a lei, mi inginocchio e le prendo una mano:-Cosa c'è? Perchè piangi?-
Lei, fra i singhiozzi mi risponde:-Piango.. Piango perché.. Denise.. Lei..-
Scoppia a piangere, mi abbraccia e io faccio altrettanto. Sono spaventato, preoccupato, ansioso.. Cosa le è successo?
-Chiara, ti va di dirmi cosa è successo?- le chiedo con tono premuroso.
Lei fa di no con la testa.
La prendo e la abbraccio forte forte. Sento che si sta calmando e i singhiozzi spariscono.
-Forza, vieni qui..- le dico sedendomi sul letto.
Lei dopo poco si siede accanto a me, io le metto un braccio attorno al collo e lei appoggia la testa sulla mia spalla. Piange, piange.. Non riesco a trattenermi, piango anche io, silenziosamente.
Passano i minuti, forse le ore.. Chiara si è finalmente calmata. Si alza e inizia a passeggiare per la stanza, si affaccia alla finestra, va in bagno, torna a passeggiare. E' ansiosa e preoccupata, si vede. Si vede anche che altre lacrime aspettano di essere versate. Ad un certo punto si ferma in centro alla stanza, si butta per terra e scoppia di nuovo a piangere, questa volta quasi urlando dal dolore.

-Chiara! Chiara!- la chiamo accorrendo e cercando di calmarla.
Lei continua a piangere, io la prendo per le braccia e la avvicino a me.
-Shhh.. Su su.. Tranquilla, vedrai che andrà tutto bene..- le dico dondolando e cercando di tranquillizzarla un po'.
-No.. Non andrà tutto bene..- mi dice fra i singhiozzi. -Perché mi dici così?- le chiedo.
Lei si calma, ma le lacrime continuano a scenderle dagli occhi arrossati e gonfi.
-Denise.. Lei..- mi dice guardando in basso.
-Cosa le è successo? Cosa?- l'ansia sale, forza Chiara parla!
-Lei sta.. Lei..- le lacrime iniziano a scorrere più veloci.
-Cosa è successo?!- le dico.
-Lei sta morendo-
Quelle parole fredde, dolorose. Rimango bloccato. Fisso Chiara negli occhi, non riesco a parlare, a muovermi, a respirare.
Ho gli occhi spalancati. Sento il vuoto dentro di me. Sento le lacrime che salgono, affiorano, mi bagnano gli occhi.
Sono troppe, troppo numerose per rimanere dentro, iniziano a scorrermi, lungo le guance, cadono a terra.
Il respiro ritorna, le mani tremano, il panico mi prende. Mi alzo, non ho la forza di stare in piedi, mi butto sul letto, inizio a piangere.
Piango urlando, non m'interessa se mi sente qualcuno, ora non esiste più nessuno per me, nessuno oltre a lei, la mia vita, la mia unica ragione di vita. Sta.. Sta.. STA MORENDO! Mi sta lasciando.. Per sempre.. No. Non può accadere. Non può morire. Non può lasciarmi! Io farò ogni possibile cosa pur di salvarla. Ogni cosa! Anche donare la mia vita per la sua! Tutto il possibile!

Deciso più che mai mi alzo, do la mano a Chiara e la aiuto ad alzarsi.

-Dov'è ora?- le chiedo.
-All'ospedale.. Di Amburgo.. Nel reparto di rianimazione..- mi risponde.
Io mi volto verso la porta ed esco. Scendo dalle scale, mi dirigo verso la Hall.
Arrivato davanti alla reception do le chiavi della stanza alla ragazza dietro il bancone ed esco da quell'hotel.

Ritorna all'indice


Capitolo 14
*** Voci ***


[Denise] Bianco, nero.. Bianco, nero.. Bianco, nero.. Tutto quello che vedo.. La luce, poi il buio.. Ormai è così, da quanto non lo so, forse secondi, forse minuti, forse ore.. Magari giorni, mesi o addirittura anni. Ho perso la cognizione del tempo! Tutto quello che vedo è questo, prima il bianco, poi il nero..
Non so dove mi trovo. Sono nel silenzio più totale. No, aspetta! Sento qualcosa! Un brusio.. No, è più simile ad un campanello.. Squillante e ritmico.
*Bit Bit Bit Bit*
Ecco ciò che sento. Solo questo Bit continuo. E la luce, poi il buio. Non ricordo nulla di quello che mi è successo. Il mio ultimo ricordo? Quando sono uscita dall'hotel dove alloggiavo.. Poi non ho più immagini che mi passano per la testa. Un momento, sento delle voci, mi sforzo di capire ciò che dicono, ne riconosco una, è molto familiare..
"Dov'è?!" sento che urla.
I carrelli cadono, il vetro si rompe, dei passi pesanti si avvicinano, altre urla di donne spaventate.
Sento una presenza vicino a me.

[Bill] Non riesco più a controllarmi, corro per i corridoi urlando come un indemoniato. Vedo il bancone della reception dell'ospedale e chiedo immediatamente dov'è la mia Deny. La ragazza mi dice il numero della stanza, così mi metto a cercarla. I corridoi sono piuttosto trafficati nonostante l'orario. Ecco, finalmente sono arrivato. Vedo che c'è semi buio dentro, decido di entrare.
Abbasso lentamente la maniglia, apro la porta e lascio che quella poca luce che c'è illumini il viso di quella creatura stupenda.
Mi avvicino a lei, con il sorriso sulle labbra. Mi siedo sul letto, le prendo una mano: è fredda, gelida. La guardo meglio in faccia e noto che è pallida, cadaverica.
Lo schermo mostra che il suo cuore batte ancora, quindi non è morta! Ma allora.. Perché è così? La mia Deny..
Ora sul mio viso appare un'espressione triste, spaventata.
Le stringo quella mano fredda, la porto vicino al mio viso, la bacio e lascio che le mie lacrime la bagnino.

[Denise] Sento che qualcuno è accanto a me, sento che mi prende la mano e qualcosa di caldo vi cade sopra. Quella sensazione di calore mi percorre la schiena fino ad arrivare alla punta dei piedi. Capisco che la persona accanto a me è una persona importante. Riuscissi a vedere chi è!
Sento che mi parla, mi dice parole dolci, mi fa sentire bene. Vorrei stringergli la mano ma non riesco, non riesco a muovermi.

[Bill] -Hey, Deny.. Mi manchi sai? Non sai quanto vorrei vederti sorridere.. Vederti ridere, scherzare, cantare.. Sei stupenda.. Quando canti soprattutto.. Perché lì sei davvero te stessa, sei davvero splendida.. Mi manchi Deny.. Spero che potrai tornare presto ad essere quella di sempre. Io ti aspetterò, vedrai. Sarò sempre al tuo fianco, non ti lascerò mai un solo secondo da sola! Ti amo Deny, ti amerò sempre.. Ricordatelo.- le dico e poi le do un bacio sulla fronte.

[Denise] Quelle parole.. Quella voce.. Ho capito chi è la persona che mi parla.. Bill, ti vorrei rispondere..
Risponderti che ti amo anche io! Che farò di tutto pur di uscire da questo stato.. Voglio tornare ad essere quella di sempre, voglio tornare a ridere, a scherzare.. A cantare.. Mi manchi pure tu Bill.. Mi manca sentire il tuo calore quando mi abbracci, mi manca il tuo sguardo, mi mancano i tuoi baci.. Mi manchi amore mio.. Mi manchi da morire. Non ce la faccio a stare senza di te Bill!
Le tue parole mi hanno fatto commuovere, mi sento piangere l'anima dentro.. Alcune lacrime affiorano ai miei occhi e scendono calde lungo le guance.

[Bill] Le guardo il viso e noto che alcune lacrime le stanno scendendo dagli occhi. Non sono lacrime di tristezza però, lo capisco. Sono lacrime di gioia, anche io non le trattengo. So che riesce a sentirmi, quindi so che in un qualche modo vorrebbe rispondermi e so che riesce quindi in un qualche modo a reagire o per lo meno vorrebbe!
-Forza Deny, so che se ti impegni puoi raggiungere qualunque scopo, qualunque meta! Forza, vedrai che tornerai ad essere quella di sempre! Ci conto!- le dico stringendole la mano.

Spero piaccia questo capitolo =) Bacioni!

Ritorna all'indice


Capitolo 15
*** Rewind ***


[Tom] Che faccio? Entro o non entro?
Bill sarà furioso con me..
Ma devo cercare di spiegargli e cercare di sistemare tutto. Mi decido ad entrare, arrivo alla reception e chiedo di Deny.
La ragazza mi indica la camera, stanza numero 12.
La porta è socchiusa, sento delle voci dentro.
Sbircio ma c'è buio e non vedo nulla, lentamente apro la porta.
La luce fioca illumina un poco l'ambiente e vedo una figura stesa in un letto, un'altra seduta accanto alla prima.
La figura seduta si accorge della mia presenza, si volta, si alza.
-Tom?- mi chiama. Mi pare la voce di Bill.
-Sì?-
La figura si avvicina a me, attende un attimo ma poi mi abbraccia.
Sento il suo profumo.. Sì, è proprio Bill. GLi metto le braccia attorno e lo stringo a me.
Sento che Bill sta piangendo, mi stacco e lo guardo negli occhi. Rossi e gonfi.
-Bill? Che hai?- gli chiedo preoccupato.
Lui scoppia in lacrime e si appoggia al mio petto. Lo stringo a me. Guardo la figura stesa sul letto.
Un colpo al cuore.
Lei.. Lei è lì, immobile.. Non la riconosco più.
Non lo la forza di tenere Bill, mi cadono le braccia.
-T.. Tom..?- Bill tira su la testa e cerca di tenermi in piedi.
-Tom, tirati su.. Non riesco a tenerti, Tom!-
Cerco di tenermi in piedi, di reggere il peso del mio corpo. Sento di non riuscirci, le gambe cedono.
Mi attacco alla spalliera del letto per non cadere, mi siedo sul letto.
Deny è.. E' praticamente.. Praticamente morta.
Le prendo la mano, è gelida.
Sospiro.
Bill è dietro di me. Mi osserva, lo sento.
Mi giro verso di lui, è serio.
-Perché?- chiede serio.
-Che cosa? chiedo confuso.
-Perché lei è così ora?- E' furioso, ma si contiene. Lo capisco troppo bene ormai, lo conosco da quando era piccolissimo, siamo nati lo stesso giorno.
Guardo un'altra volta Deny, poi mi alzo e prendo una sedia, la sistemo vicino al letto e faccio segno a Bill di sedersi lì.
Lui si siede, lo guardo negli occhi, anche i miei sono velati dalle lacrime. Abbasso lo sguardo e inizio a raccontare.

*Flashback*


‘Forse è meglio che torni.. Sono stato troppo duro con Bill.. Lui non ha fatto niente in fin dei conti, è colpa mia.. Solo e soltanto colpa mia..’
Decido di tornare indietro per scusarmi con Bill sperando che lui possa perdonarmi..
Sto tornando a piedi, quando vedo una ragazza che sta camminando verso di me, è in fondo alla strada..
Mi pare di conoscerla.. E’ più bassa di me, abbastanza giovane.. Più si avvicina e più riesco a vederla meglio. Sta passando ora sotto un lampione: eccola, è Deny!
Ma che ci fa Deny in giro a quest’ora? Non dovrebbe essere con la sua amica all’hotel? Decido di andare da lei e chiederle cosa ci fa in giro.
Affretto il passo, vedo che lei si blocca di colpo.
Arretra un po’. Un uomo sulla quarantina è sbucato da un vicolo e sta seguendo Deny, devo fare qualcosa.
Capisco che lei è spaventata e mi metto a correre verso l’uomo che sta affrettando il passo.
Deny in preda al panico si volta e corre verso la strada.
E’ questione di un attimo.
Un momento e può succedere il peggio.
Nell’attimo in cui Deny sta attraversando la strada, un’auto sportiva passa a tutta velocità e la centra in pieno. Lei batte la testa contro l’asfalto dopo l’incidente e il guidatore dell’auto non si ferma, continua a correre.
Mi blocco, non riesco a comprendere quello che è successo, è capitato tutto così velocemente.
I passanti si stanno radunando intorno a Deny: lei è la, stesa a terra sull’asfalto, con una pozza rossa di sangue attorno.
Una rabbia confusa e mista a dolore scoppia dentro di me e spingendo via la gente corro da lei:-Deny! DENY!! Ti prego Deny svegliati! Deny rispondimi! Rispondimi ti prego, Deny!!!-
La chiamo, la scrollo un po’..
-Chiamate un’ambulanza!!!- dice una voce.
Dopo qualche minuto l’ambulanza arriva e io sto tenendo stretta a me Deny, non la lascerò andare via, no.
All’inizio mi oppongo che la prendano per portarla in ospedale, poi la lascio andare..
Seguo con gli occhi le luci rosse fino a quando il veicolo non scompare.
*Fine flashback*

Dai miei occhi sgorgano lacrime, calde. Mi rigano le guance. Le immagini scorrono veloci nella mia mente. Lei illuminata dalla luce del lampione, l’uomo, l’impatto,e infine lei a terra. Stringo i pugni.
Bill si alza dalla sedia e mi abbraccia. Sento che anche lui sta piangendo, lo stringo a me, forte.
-Tom?-
-Dimmi Bill..-
-Grazie..- sorrido.

Ritorna all'indice


Capitolo 16
*** Gioia finalmente. ***


Erano passate settimane dall'incidente e, anche se ci è dispiaciuto davvero molto, io e i ragazzi abbiamo annullato il tour in programma per il mese seguente. Dobbiamo stare tutti vicini a Deny!
Beh, a sua madre abbiamo detto che ci saremmo fermati ad Amburgo fino a Natale per via dei concerti e delle registrazioni.
Così abbiamo fatto a turni per non lasciare mai Deny da sola. E oggi sono di turno io.
Decido di andare a prendermi un cappuccino al bar dell'ospedale.
Mi prendo la tazza ancora fumante e la porto in camera, mi siedo sulla sedia accanto al letto e inizio a sorseggiare il cappuccio.
-Posso un sorso?-
Mi volto.
-Deny! Sei sveglia!-
A momenti mi cade la tazza dalle mani.
L'appoggio sul comodino accanto al portafoto e abbraccio Deny.
Ho le lacrime agli occhi e lei pure.
-Non ci posso credere! Sei sveglia finalmente!-
-Già.. Ma dove sono?- mi chiede con voce rauca.
-In ospedale- le rispondo.
-Oh.. Mi hanno portato qui.. Dopo l'incidente.. Vero?- mi chiede con lo sguardo basso.
- Sì, perdonami.. E' tutta colpa mia-.
Lei alza la testa e mi guarda con quei suoi occhioni dolci:-No, non è colpa tua! Non avrei dovuto attraversare la strada di corsa senza nemmeno guardare- ha il fiatone, fatica a respirare.
-Non preoccupiamoci di questo ora, la cosa importante è che sei sveglia, no?-
Lei finge un sorriso.
-Sì è questo l'importante.. Ehm, Tom? Mi dai una mano a scendere? Vorrei fare due passi-
-Oh, subito! Pero' aspetta un momento chiamo il medico per avvertire che ora sei sveglia! Ok? Resta qui.-
Esco dalla porta e cerco un medico. Vado alla reception e chiedo alla ragazza:-Ehm, mi scusi. C'è un medico?-
Lei prende il telefono, compone il numero e mi dice che sarebbe arrivato subito il dottore.
Mi metto a camminare con impazienza per la sala d’attesa fino a quando il medico non arriva: gli vado incontro, gli stringo la mano e gli spiego velocemente l’accaduto.
Mentre parlo all’uomo si illuminano gli occhi e gli compare un enorme sorriso sul volto: non sperava più che Deny potesse svegliarsi.
Ci affrettiamo verso la camera numero 12, entriamo, lei è ancora stesa a letto, con gli occhi chiusi.
Mi avvicino al letto, appoggio una mano sulla sua gamba:-Deny..- le dico dolcemente.
Lei apre gli occhi, quei meravigliosi occhi, mi guarda e sorride. Vede il medico:-Buongiorno- gli dice sorridendo.
Decido di uscire per lasciare che l’uomo la visiti e intanto chiamo Bill.
Dopo pochi squilli risponde:-Ehi Tom!-
-Bill, riesci a venire in ospedale?- chiedo con una voce calma.
-Perché? E’ successo qualcosa?-
Sorridendo dico:-No no solo che devo uscire mezz’oretta e serve qualcuno che stia con Deny intanto che sono via-
Con tono deluso ma anche rasserenato dice:- Ah, ok. Arrivo fra poco allora, ciao!- e riattacca.
Mi siedo su una delle sedie in sala d’attesa e aspetto che mio fratello arrivi, intanto mi vengono in mente gli episodi in cui Deny era con me, quando mi guardava negli occhi, quando rideva.
Mi accorgo che Bill è davanti a me e mi fissa.
-Stai bene?- mi chiede.
Mi risveglio dal mio coma e scuotendo la testa mi alzo:-Sì sì, scusa, stavo pensando. Andiamo?-
Mi avvio verso la camera di Deny senza ascoltare le domande di Bill, so che sarà veramente felice e sorpreso.
Sto per abbassare la maniglia della porta quando mi stacco e faccio segno a Bill di farlo lui.
Guardandomi con fare interrogativo apre lentamente la porta, entra nella stanza, lo seguo chiudendomi la porta alle spalle.

Perdonatemi se è passato così tanto tempo dall'ultima pubblicazione ma ci sono stati problemi di ogni tipo. Grazie a tutti i lettori!

Ritorna all'indice


Capitolo 17
*** Sei tornata - Di nuovo, cattive notizie ***


Dentro quella stanza c’è buio, vedo con fatica le linee base del letto, vedo qualcuno sdraiato dentro di esso e qualcuno seduto accanto.
Il camice bianco del medico diventa sempre più visibile fino a quando gli oggetti diventano più nitidi.
L’uomo seduto sulla sedia mi osserva. Ma non è il solo. Due occhi stanchi ma allo stesso tempo pieni di vita mi osservano, sono lucidi e provengono dalla persona stesa a letto.
Sono paralizzato. –D..Deny?- sussurro con il fiato mozzato.
-Abbracciami Bill- dice lei con voce rotta dalle lacrime.
Una sensazione di sorpresa mista a stupore mi invade e riprendo il contatto con il mio corpo, mi muovo lentamente e raggiungo la sponda libera del letto fissando lei a bocca spalancata.
Mi butto in ginocchio, la guardo sorridere con le lacrime che le rigano la faccia, mi sembra quasi impossibile, mi sembra un sogno.
La abbraccio delicatamente per non farle male, non voglio lasciarla andare via ancora.
Mi metto a piangere, silenziosamente. Lei sta già facendo lo stesso. Sento la porta chiudersi, guardo dall’altra parte della stanza e vedo che Tom e il medico sono usciti. Beh, poco mi importa.
Mi stacco da quel magico abbraccio, la guardo in quegli occhi che mi fanno sognare: -Ti ho aspettata.. E finalmente sei tornata-.
Lei ride, ha ancora la forza per ridere nonostante tutto quello che le è successo.
Mi alzo e mi siedo accanto a lei, sul letto. Le accarezzo i capelli e il viso, ha la pelle morbida e candida.
-Come ti senti?- le chiedo. Lei accenna un sorriso: -Di certo potrei stare meglio.. Ma con te qui.. Sto benissimo-.
Ha il respiro affannato, capisco che è stanca.
-Piccola, ti lascio dormire che sei stanca, va bene?- mi alzo dal letto.
Lei mi prende la mano, come se volesse che restassi. –Torna presto, ok?-
Faccio di sì con la testa e le stampo un bacio dolce in fronte. Ci lasciamo la mano, lentamente. Prima di uscire dalla stanza le sorrido ancora una volta.

________________________________________________________________________________________________________________________________________________

Bill è abbracciato a Deny. Quella visione mi rende felice ma allo stesso tempo mi riempie d’angoscia. Il dottore mi fa cenno di uscire e insieme a lui lascio la stanza.
Non ha una faccia molto felice.
-Ascolti, signor Kaulitz. Ci sono diverse cose che devo dirle e non è facile. Una cosa è che sono felicissimo che la signorina si sia svegliata, stavamo perdendo la speranza, noi del reparto. La parte respiratoria è ok, il cuore anche, fa un po’ fatica a muoversi ma è una cosa normale dopo il coma. La cattiva notizia.. Beh, signor Kaulitz, la signorina ha perso l’uso della gamba sinistra.-
Spero di aver capito male. Lei.. No, non può essere.
Fisso l’uomo sperando che mi dica che non è vero, che lei sta benissimo e che in breve tempo tornerà a stare bene, come sempre, ad essere la Deny di sempre.
Prendo fiato per parlare ma le parole non escono di bocca, sono intrappolate lì è non c’è modo di farle uscire.
Sono rimasto schockato. Io, io non voglio crederci.
-Mi dispiace signor Kaulitz. Non ho ancora avvertito la paziente per non scoraggiarla, glielo comunicherò non appena starà meglio.- mi dice il medico stringendomi la mano.
Senza nemmeno accorgermene sto fissando il pavimento davanti a me, il medico se ne va a passi lenti. Rimango lì con quello sguardo fisso ancora per un po’, rimango con quello sguardo demoralizzato, abbattuto. Mi immagino come si sentirà Deny quando lo verrà a sapere. Mi siedo sulle poltroncine nella sala d’attesa e mi prendo la testa con le mani, nel frattempo mi raggiunge anche Bill.
Mi guarda con un sorriso che gli attraversa la faccia, gli brillano gli occhi. E’ felice, finalmente.
Lo guardo, abbozzo un falso sorriso: -Felice, eh?-
Mi guarda negli occhi, mi sorride e mi abbraccia. Mi stringe forte.

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=525294