Drabble

di LazyMe
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Avvertenze :) ***
Capitolo 2: *** Anima ***
Capitolo 3: *** Seconda volta ***
Capitolo 4: *** Uomo ***
Capitolo 5: *** Denaro ***
Capitolo 6: *** Preghiera ***
Capitolo 7: *** Padrone ***
Capitolo 8: *** Notte ***



Capitolo 1
*** Avvertenze :) ***





Dunque! Ho aggiunto questo capitolo iniziale perché recentemente ho sentito il bisogno di rimaneggiare queste vecchie storielle (se così vogliamo chiamare questa raccolta di manciate di parole).
Ho cambiato, spero decisamente in meglio, tutti i capitoli mantenendo l’idea e lo stile originale. In alcuni casi ho semplicemente fatto qualche correzione necessaria.
 
Premetto un paio di cose ovvie, tra cui il fatto che questi personaggi e il loro mondo non appartengono a me ma a J.K. Rowling, e che qualunque commento e suggerimento sarà molto ben gradito dalla sottoscritta (oltre che sollecitato!) che vedrà di farne tesoro per le prossime pubblicazioni.
 
Grazie dell’attenzione e buona lettura!

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Capitolo 2
*** Anima ***



#1- anima

 





La sua anima era stata definita con molteplici aggettivi nell’arco della sua vita, i più accreditati erano stati nera e perduta – mai persa, semplicemente e irrimediabilmente perduta.
Draco non credeva realmente in tutte quelle stronzate da animisti, in anime e spiriti e Dei e tutto il resto. Ma doveva ammettere, almeno a se stesso, che se veramente l’anima esisteva e veramente anch’egli ne aveva sempre posseduta una, allora quella era certamente stata concessa anni prima. Ai tempi remoti di Hogwarts, prima della guerra e prima di Azckaban, egli l’aveva lasciata nelle mani di un ragazzo minuto che aveva un compito troppo importante.
Per questo non gli era mai importato di tutte quelle fandonie che si dicevano a proposito della sua salvezza o della sua innocenza.
Perché la sua anima, in ogni caso, l’aveva già messa in salvo da anni.

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Capitolo 3
*** Seconda volta ***




#2- seconda volta

 



“Potter andiamo, se faremo tardi e il nostro alibi verrà smascherato te ne assumerai tu tutte le responsabilità. Sappi che negherò fino alla morte di aver mai avuto qualunque genere di rapporto con il Salvatore del Mondo magico.” Intima il biondo puntandogli addosso un dito minaccioso.
“’Via Malfoy, torna qui… sono anni che sogno questo momento. E poi la seconda volta deve essere fatta per bene: è quella che non si scorda mai.” Risponde l’altro con tono languido rimanendo semidisteso sul letto.
Il compagno sogghigna alzando un sopracciglio. “Non è la prima volta quella che non si scorda mai?”
“Certo che no! Soprattutto se la prima volta è avvenuta dopo aver ingerito litri di alcolici diventa molto difficile ricordarsene e quindi vi dovranno per forza essere una seconda, una terza, una quarta volta e via all’infinito se necessario!”
Draco sorride malizioso e, mentre si avvicina al letto, con una mano comincia ad allentarsi la cravatta appena indossata. “La cosa si sta facendo interessante.”



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Capitolo 4
*** Uomo ***



Attenzione! Alquanto angst (morte di uno dei personaggi principali…).





#3- uomo

 



Eravamo solo ragazzi. Ragazzi che non avrebbero dovuto affrontare una guerra, non avremmo dovuto combatterla né esserne gli ingranaggi. Ancora oggi le mie notti sono irrequiete e infestate dai fantasmi della mia gioventù, dallo spettro del ragazzo che fui e da quello dell’uomo che lui non è potuto diventare.
Le scelte che abbiamo compiuto allora hanno segnato così profondamente la nostra vita da non permetterci di tornare indietro né di andare avanti. Eravamo troppo giovani per compiere decisioni così grandi, per sopportare pesi così grevi da non lasciarci indenni neppure i sogni.
I miei ricordi sono un tormento e il suo lo è in particolare.
Sebbene ora sia tutto finito da anni ed io stia pagando per gli errori commessi, so che non ritroverò mai più la pace. La notte, solo con i rimpianti come unici compagni, ombre fugaci vengono a colmare un vuoto insaziabile: un uomo fiero, moro e dagli occhi magnetici consola un ragazzino biondastro, smunto e dal cuore avvelenato. Rappresentano tutto ciò che mi tiene in vita e allo stesso tempo mi avvelena.
Vorrei solo sapere che uomo sarebbe stato.



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Capitolo 5
*** Denaro ***


Con questa torniamo sul leggero, e direi che dopo l’angst del capitolo precedente ci voleva! :)




#4- denaro

 




Nella vita il denaro non era tutto, sebbene Draco Malfoy avesse sempre pensato il contrario.
Gli era stato insegnato che con esso si poteva ottenere qualunque cosa si desiderasse, ma a sue spese aveva appurato che non era esattamente così.
Nonostante avesse pagato fior di Galeoni per avere le scope migliori e i migliori allenatori privati, non aveva mai preso il boccino giocando contro San Potter. Nonostante avesse regalato manufatti rari e preziosi ai suoi compagni di Casa, non aveva trovato amici sinceri e fedeli come quelli dello Sfregiato. Nonostante fosse ricco sfondato e appartenesse ad una prestigiosa famiglia purosangue, tra le mura di Hogwarts non aveva mai ottenuto la sua stessa notorietà.
Tutto questo lo aveva fatto riflettere a lungo (e incazzare parecchio) e giungere a due sconcertanti conclusioni: evidentemente il denaro non era tutto nella vita e per conquistare Harry Potter non sarebbero bastati regali costosi o la promessa di un comodo futuro da ereditiere viziato.




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Capitolo 6
*** Preghiera ***


Ecco un’altra drabble in cui sforo, se così vogliamo dire, con ben 181 parole.
HET, POV Harry, volendo quasi pre-slash (vabè che io intravedo slash ovunque >.>), ambientata durante il 7 libro.
Prometto che è l’unica senza il mio adorato Draco tra i protagonisti! :)
 



 

#5- preghiera

 



 
La vigilia di un grande evento è un’ansiosa attesa.
Harry quella notte non riesce a chiudere occhio e rimane steso sul proprio giaciglio per ore, fissando il soffitto della grotta in cui hanno trovato riparo e aspettando il sorgere del sole.
Sente il leggero respiro di Hermione alla sua destra, addormentata da poco esausta per la giornata trascorsa, mentre lì accanto Ron mugugna nel sonno e si agita come se non volesse continuare a dormire ma nemmeno svegliarsi. I pensieri di Harry tornano ai tempi di Hogwarts, a quanto sembrino lontani nonostante si tratti di soli pochi mesi, e vede nitida l’immagine di Ginny prima della loro partenza accompagnata da quel suo profumo di fiori di campo. Il luccichio degli occhi di Silente nascosti dietro le lenti a mezzaluna e il riverbero verde-argento della familiare divisa Serpeverde fanno capolino fumosi tra i ricordi.
Decide di alzarsi e iniziare a prepararsi, pregando sottovoce per Ron, per Hermione e per Ginny. Harry prega per loro e per tutti gli altri, per avere la possibilità di rivederli attraverso la stessa lattiginosa luce dell’alba successiva.





 

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Capitolo 7
*** Padrone ***


Attenzione! Questa in realtà è una vera e propria flash-fiction, rileggendola dopo tanto tempo avevo capito che così com’era prima non andava e non ho proprio potuto trattenermi dal modificarla... quasi radicalmente oserei dire! I veri protagonisti nella mia mente sono sempre stati loro: Draco ed Harry (e vai con lo slash!), come lo sono nella maggior parte delle miei storie, e – se siete arrivati fin qui – avrete già avuto modo di notare che non sempre riesco a rimanere nelle 100 parole (è più forte di me, le parole mi sfuggono dalle dita che a tradimento le battono sulla tastiera!) ma non so se esiste la via di mezzo tra le Drabble e le flash fiction. Siate clementi e buona lettura della flash fic.  :)
 





 

#6- padrone






 
Evidentemente, per una strana legge fisica a lui ignota, con l’avvicinarsi della fine del mese il lavoro d’ufficio aumentava esponenzialmente sommergendo tutti i poveri impiegati di scartoffie e noiose pratiche burocratiche. Ovviamente odiava tutto questo poltrire seduto ad una scrivania quando il Ministero aveva tanto lavoro da svolgere sul campo e tante battaglie amministrative da combattere, Draco odiava la noia dei fine mese lavorativi – sebbene amasse il suo lavoro – e il mal di testa che lo sfibrava ogni volta. Arrivava a sera stravolto, dopo ore di straordinario per ordinare e compilare pile di pergamene a suo parere totalmente inutili.
Quella sera non c’era nulla di diverso dal solito: aveva l’emicrania, il mal di schiena e avrebbe dovuto essere a casa già da tre ore. Il dipartimento ormai era completamente deserto e faticava a mantenere la concentrazione, perciò quando bussarono lievemente alla porta accolse l’interruzione con inatteso sollievo. Dopo aver dato il permesso di entrare sorrise spiazzato vedendo Harry fare capolino oltre la soglia.
“Che ci fai qui? Credevo mi aspettassi a casa.”
“Oh beh, oggi mentre riordinavo l’appartamento ho trovato queste…” Rispose il moro mostrandogli placidamente un paio di lucide manette argentate ricoperte di rune. Alquanto perplesso Draco gli chiese spiegazioni e, a quel punto leggermente turbato, osservò il proprio ragazzo legarsi i polsi e avvicinarsi alla sua scrivania con maldestro fare seducente. Harry non era mai stato un granché come seduttore, pensò Draco frenando a stento una battutina pungente che gli era affiorata direttamente alle labbra.
“Questa sera non sopportavo di saperti da solo in ufficio a lavorare fino a tardi, così ho deciso di farti una sorpresa… solo per questa sera potrai essere il mio padrone…” enunciò risoluto ammiccandogli eccessivamente e tentando una sinuosa mossa ammaliatrice che, come unico risultato, gli fece quasi perdere l’equilibrio.
Il biondo rimase pensieroso per un attimo, prima di passare una mano a stropicciarsi il viso e cominciare a ridacchiare senza alcun contegno.
“Ehi! Cosa diavolo c’è da ridere? Hai tutto questo ben di Dio a disposizione, guarda che mi potrei offendere!” Affermò il compagno con cipiglio imbronciato e cercando di gesticolare pur avendo le mani bloccate.
“No, aspetta… è solo che- ecco, queste sono le nuove manette magiche di cui mi ha fornito il Ministero, ti sei preoccupato di conoscere esattamente la procedura per disincantarle prima di prenderle e usarle come un innocuo giocattolo nuovo?”
Di fronte all’espressione assolutamente allibita e leggermente sconvolta di Harry, Draco non riuscì a trattenere un altro scroscio di risate prima di aggiungere con un sorrisino accattivante “Ma ormai, dato che il danno è fatto, ci conviene approfittare della situazione, giusto?”
L’espressione torva di Harry sembrò rischiararsi un attimo e, trattenendo un ultimo ghigno, il biondo si stiracchiò languidamente e si alzò dalla sua postazione di lavoro, al momento sepolta tra carte e fascicoli di ogni genere, per andargli incontro.
Incatenando lo sguardo dell’altro e sentendosi invadere da un familiare senso di calore, sospirò di aspettativa. Era veramente fortunato ad aver trovato un ragazzo che lo amasse e lo facesse ridere tanto.





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Capitolo 8
*** Notte ***


#7- Notte
 

Matura e realista fin da bambina non aveva mai avuto paura né del buio né dei mostri che in esso avrebbero potuto celarsi. Tuttavia, crescendo e scoprendo in sé il dono della magia, dovette ricredersi su molte cose e sulla paura della notte in particolare.
Hermione era sempre stata ragionevole e giudiziosa, ma una notte i Mangiamorte assaltarono Hogwarts incendiando il castello e uccidendo molti dei suoi compagni – amici. In una notte d’inverno vennero sorpresi da un attacco alla nuova sede dell’Ordine della Fenice, teoricamente segreta. In un’unica notte perse uno dei suoi migliori amici e, per caso, salvò la vita di una persona che avrebbe voluto vedere morta.
Oggi, donna adulta e non più in pericolo di vita, Hermione condivide le sue notti con quella stessa persona che salvò anni prima e che fu in grado di cambiarle la vita. Spesso non riesce ad addormentarsi per timore di quei mostri che si celavano incappucciati nelle tenebre della notte della sua giovinezza e allora si lascia stringere tra le braccia di Draco – annusa il suo profumo e sfiora il calore della sua pelle – e pensa che lui è riuscito a sconfiggerli, quei mostri, e che in parte è stato merito suo. Solo così riesce a cedere alla stanchezza e al vellutato mondo del sogno.

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