Le Vie en Rose

di Hollycli
(/viewuser.php?uid=145313)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Kiss me ***
Capitolo 3: *** Gives you Hell ***
Capitolo 4: *** Brick By Boring Brick ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


La Vie en Rose
When you press me to your heart
I'm in a world apart
A world where roses bloom

PROLOGO
Era sera e la Senna era illuminata dai numerosi lampioni che rendevano l’atmosfera magica non solo per le numerose coppie che percorrevano la sua riva mano nella mano, ma anche alle numerose persone solitarie che si lasciavano cullare dal sogno della “ Vie en Rose”, dalla speranza di poter ripercorrere, un giorno, quella riva mano nella mano col proprio grande amore.
Io passeggiavo pensierosa ancora inconsapevole di quello che di lì a poco sarebbe accaduto. Anche io sognavo il grande amore ma al contrario della maggior parte delle persone che percorrevano quella sponda io avevo già un volto a cui avrei dovuto pensare, volto che tra l’altro avrei rivisto fra pochi giorni, alla stazione di King’s Cross quando avrei ripreso il treno che mi avrebbe portato a scuola.
Fino a quel pomeriggio non avevo avuto dubbi sul mio amore  per Jason, certo, non era il grande amore che ogni ragazza sognava e molto spesso mi trovavo a paragonarlo a zio Percy sentendomi immediatamente in colpa per un colpo così basso, ma in alcune occasioni trovavo piacevole la sua compagnia e mi sorprendevo della sua mente brillante o dei suoi modi eleganti. Il dubbio su i miei sentimenti era sorto nel modo più ridicolo e mi ero vergognata talmente tanto da non riuscire ad esternarlo nemmeno a mia cugina Dominique.
 Stavo in camera di Victoire nella tenuta francese della famiglia di zia Fleur, osservavo la stanza con attenzione, affascinata da quel modo di essere tipico di mia cugina, posando il mio sguardo su una fotografia babbana. Fino a quel momento non mi ero mai posta il problema del bacio, era sempre stato un gesto accennato, un effusione che veniva scambiata col proprio innamorato con discrezione e purezza, qualcosa di innocente che non aveva niente a che fare con i baci che si scambiavano i miei coetanei. Eppure osservando l’immagine babbana per la prima volta l’invidiai. Il bacio nella foto era passionale, rubato, pulito per il semplice fatto che era spontaneo e ricco di amore.
Probabilmente nulla sarebbe avvenuto se non fosse stata per quella foto, probabilmente tutti gli errori che sarebbero avvenuti in seguito non sarebbero stati presi in considerazione, l’assenza di passione e vita sarebbe stata soffocata da frasi stereotipate e tutto avrebbe avuto uno scorrere lento e morto, oppure, probabilmente, tutto sarebbe successo lo stesso, magari più lentamente, magari in altri modi.
Non si può dire, in fondo il destino è  un punto d’arrivo prefissato senza tener conto del viaggio e il viaggio stesso non ha importanza una volta raggiunto il traguardo. In ogni caso anche io alla fine ho passeggiato sulla “Vie en Rose”, anche se per farlo ho dovuto imboccare una serie di vicoli ciechi.


Saaaalve XD
Questa è la prima storia che posto  e in realtà non volevo neanche postarla oggi perchè non sono del tutto sicura della sua validità, in ogni caso l'ho fatto quindi pace XD
Spero che mi facciate sapere ciò che ne pensate, a presto! :)

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** Kiss me ***


Kiss Me

Kiss me out of the bearded barley
kiss me beneath the milky twilight
Lead me out on the moonlit floor
So Kiss Me




«Giochiamo!» propose Lily sollevando il capo da quello che sembrava essere un lavoro a maglia
«A cosa?» Rispose prontamente Hugo lasciando cadere la lana del lavoro di Lily, provai un po’ di tenerezza nei confronti di mio fratello, era un vero idiota ma a volte, quando si trattava di essere solidali,  non ci pensava due volte. Quella sera tutti avevano trovato qualcosa da fare, i miei cugini in compagnia del loro amico Malfoy occupavano il tempo giocando ad uno squallidissimo gioco da tavola, io leggevo il sesto volume del libro di trasfigurazione e le mie cugine rileggevano un vecchio numero del “Settimanale delle streghe” commentando di tanto in tanto i vecchi pettegolezzi.
«Giochiamo a nascondino » esclamò entusiasta della sua idea «Possiamo anche fare delle squadre se avete paura di giocare al buio. » mi lanciò un occhiata colma di compassione  e strinsi le labbra per calmarmi prima di rispondere con fierezza «Niente squadre, solo perché non siamo tutti Grifondoro non significa che sei circondata da codardi » sollevai il mento risentita mentre il mio spirito da Corvonero si leccava la ferita che mia cugina gli aveva volontariamente inferto.  Lily ridacchiò divertita e si guardò attorno assicurandosi che tutti l’avessimo sentita e quando notò che Albus, James e  Malfoy stavano ancora pensando ai fatti loro, lanciò un urlo carico di rabbia «Se non la smettete immediatamente vi affatturo!» poi, quasi a volersi assicurare che il concetto fosse arrivato ai destinatari, afferrò una delle scarpe da ginnastica di James e la lanciò in testa ad Al che smise immediatamente di ignorarla. Trattenni un ghigno, certa che se qualcuno mi avesse visto ridere l’indomani mattina mi sarei ritrovata appesa per i piedi al balcone di zia Fleur. Albus sapeva fare bene il bulletto quando voleva e solitamente non voleva mai farlo col la piccola e vendicativa Lily.
«Adesso io inizio a contare» esclamò la piccola dittatrice lanciandoci un occhiata severa «e voi vi nasconderete, avrete tempo fino al venti, dopodiché saranno affari vostri. »
Mi morsi un labbro e pensai velocemente, non conoscevo casa di zia Fleur  molto bene, gli unici momenti che passavo lì dentro erano quelli necessari per la mia sopravvivenza e di certo non era nel mio interesse esplorare la casa proprio in quel momento delicato, decisi quasi immediatamente il luogo che mi avrebbe protetto e corsi velocemente in direzione dell’ingresso approfittando della momentanea assenza di pioggia.
Non stavo barando, tecnicamente nessuno aveva detto che la rimessa o le zone circostanti alla casa non erano accessibili ai giocatori ergo se Lily o chiunque altro si fosse lamentato si sarebbe trovato nel torto o comunque non avrebbe potuto contestare la mia scelta. Mi sistemai tra la parete e un oggetto non identificato  e mi sistemai l’mp3 nelle orecchie, aspettando di vedere le luci della casa riaccendersi. Sapevo che nessuno avrebbe mai potuto pensare a questo posto, se non altro perché era davvero scomodo, umido e puzzolente.
Annoiata iniziai a canticchiare in falsetto un pezzo della canzone che stavo ascoltando,

«Love me love me, say that you love me, fool me fool me, go on and fool me»  rabbrividii per il freddo e mi maledii, probabilmente avrei dovuto seguire James, lui mi avrebbe condotto in un posto caldo «Love me love me,pretend that you love me,leave me leave me» stonai ma non me ne curai e sistemai meglio il mio sedere. Odiavo James, probabilmente ora era in cantina con una coperta e tanto cibo.
Sentii un rumore sinistro e trattenni il fiato, se si fosse trattato di qualcuno di losco lo avrei preso ad accettate, sicuramente in quel posto c’era un’accetta, no? Trattenni il fiato e mi coprii la bocca per non urlare, doveva essere un pazzo, uno di quelli che mangiano il cadavere delle loro vittime. Mi rallegrai nel pensare che, considerando la qualità del cibo che ingurgitavo, sicuramente gli avrei fatto male. La porta dello sgabuzzino si aprì e  afferrai il primo oggetto che mi trovai davanti e  non appena la luce si accese esclamai «Non sono commestibile e comunque non mi farò mangiare da te, chiaro?! » 
Mi resi conto della figuraccia non appena gli occhi grigio-azzurro di Scorpius Malfoy si incastrarono nei miei. Arrossii e mi schiarii la voce cercando qualcosa di sensato da dire per non sembrare del tutto idiota
«Cioè.. voglio dire… nel caso tu fossi un serial killer, ecco.» lo sguardo che Malfoy mi  rivolse mi fece capire che non avevo affatto migliorato la mia situazione, per cui sollevai il mento  e cambiai argomento «comunque» esclamai stringendo le labbra e proseguendo con tono altezzoso «questo posto è già occupato,  quindi smamma. »
Il ragazzo ghignò e non si mosse di un passo «Weasley ti potrei fare comodo quando l’uomo nero cercherà di ucciderti e comunque qui dentro lo spazio abbonda. »   aprii la bocca per dirgli che probabilmente avrebbe dovuto sedersi sulla mia testa ma prima che riuscissi a pronunciare tale frase il  ragazzo si accomodò accanto a me costringendomi ad attaccarmi alla parete umidiccia «Comunque continua a cantare, posso assicurarti che tutti i serial killer della zona si terranno  a distanza da questo sgabuzzino. »  il suo tono era derisiorio ma non c’era cattiveria nella sua voce e senza pensarci gli tirai uno schiaffo leggero e  risposi divertita  «Sottovaluti le mie doti canore. Dovresti sentirmi cantare “un Calderone pieno di forte amor bollente” » Il ragazzo ridacchiò ma non ribadì. Fu in quel frangente di secondo che capii che quella era la mia prima conversazione con Scorpius Malfoy in sei anni scolastici e cinque estati in cui restava con la mia famiglia per due settimane intere. Non ci eravamo mai scambiati due parole più del necessario non che non c’avessi provato, all’inizio avevo tentato con qualche convenevole tuttavia i miei tentativi di attaccare bottone restavano sempre vani  e alla fine mi ero adattata ad una condizione che comunque non mi pesava quel tanto da insistere ulteriormente.
«Hai barato, comunque» esclamò lui cogliendomi di sorpresa
«Non ho barato» risposi dopo uno sbuffo sistemandomi una ciocca ribelle «tecnicamente nessuno ha detto che questa rimessa non era compresa nel gioco » lo guardai perplessa e aggiunsi «ma scusa, anche tu sei qui… volevi barare anche tu?»  «Oh beh» rispose divertito «se dovessi partecipare a tutti i giochi che Lily ci obbliga a fare probabilmente adesso sarei una specie di bambino troppo cresciuto. »  Sorrisi divertita dalla sua risposta, effettivamente Lily era una terrorista quando si trattava di queste cose, non esisteva un dentro o un fuori, tutti dovevano giocare altrimenti l’ira della temibile Potter avrebbe reso un inferno la vita del povero malcapitato.
Giocherellai con una ciocca dei miei capelli poi mi voltai verso di lui ricordandomi improvvisamente dell’assenza dei miei cugini «Ma sei solo! Com’è possibile? Vi siete lasciati? La passione è scemata? Al ha deciso che James è più importante di te? »  Non volevo essere così canzonatoria ma era difficile vedere Malfoy senza i miei cugini, sapevo che il rapporto che lo legava ad Al era più forte, ma mi ero resa conto che il tempo aveva davvero avvicinato James e Scorpius ed era diventato naturale per me immaginarli assieme «A quanto pare ci siamo persi. Cioè, loro stanno giocando, ma solo perché loro sono idioti non significa che debba esserlo anche io »
Ridacchiai e mi voltai verso di lui, la luna gli illuminava parte del volto e i suoi occhi ardesia avevano assunto una luminosità particolare che li rendeva mozzafiato. Per la prima volta in sei anni mi ero accorta che Scorpius non era carino, come soleva dire Victoire o affascinante come diceva Domi. Scorpius era bello, quel tipo di bellezza che varia di giorno in giorno, adattandosi al clima, agli umori, alle situazioni. In quel momento mi chiesi come sarebbe stato essere baciata da lui e
 mi  ricordai della foto di Victoire e dei pensieri che mi aveva suscitato, ero convinta che Scorpius sapesse baciare da Dio, anzi, probabilmente, visto il numero delle sue ragazze, era veramente un esperto.
Mi scostò una ciocca dal viso e  sentii i miei occhi spalancarsi dall’imbarazzo e dalla sorpresa «Ho provato pietà per quella ciocca »  spiegò divertito, in un’altra occasione avrei risposto qualcosa di particolarmente stupido e pungente, ma in quel momento mi limitai a fissarlo intensamente  e prima che potessi rendermi conto di ciò che stavo per fare la mia bocca si aprì e chiese «Ti va di baciarmi?» Non seppi come mi venne in mente di pronunciare una simile frase, probabilmente era il suo profumo a confondermi o il fatto di aver bevuto un po’ del whisky  incendiario di papà, ma non ritirai la mia domanda e continuai a guardarlo finchè la sua espressione sorpresa non scomparve dal viso e le sue mani  non si impossessarono del mio corpo attirandolo verso di sé.
Non avevo mai preso in considerazione l’idea di rapire qualcuno, in quel momento però il mio cervello considerò una decina di modi differenti per non allontanarmi mai più da Malfoy e neanche feci caso, o meglio me ne accorsi ma non mi lamentai per nulla, quando le sue mani iniziarono a risalire verso il mio seno.
Ero così confusa che quasi non mi accorsi dei passi che si dirigevano verso di noi, tuttavia lui dovette accorgersene perché si allontanò velocemente da me e  si voltò verso la porta  assumendo un espressione annoiata. 
La porta sì aprì e riuscii ad intravedere il profilo di Dominque che cercava di capire chi aveva occupato il posto accanto a Scorpius, quando mi ebbe identificato  esclamò irritata « Potete uscire. Albus si è quasi spaccato il naso, cercando di nascondersi nel buio e James ha dato fuoco ai capelli di Lucy. Credo che per oggi ci siano abbastanza vittime ed è ora di andare a dormire. » Mi chiesi come mai fosse così irritata, ma poi ripensai al bacio e non potei fare a meno di sentirmi un mostro mentre il mio pensiero si volgeva a Jason, mi resi conto della sciocchezza che avevo fatto e per la prima volta nella mia vita mi sentii sporca.


"Bla Bla Bla"

Salve! allora cosa ne pensate di questo capitolo? Ho postato oggi perchè il prologo era davvero troppo poco chiaro e non mi andava di aspettare e di farvi aspettare troppo, comunque spero che vi sia piaciuto o almeno che non vi abbia fatto vomitare XD
La canzone che ho scelto per il nome di questo capitolo è "Kiss me" dei Sixpence None The Richer, mentre la canzone che Rose canticchia è "Lovefool" dei Cardigans
Spero che mi facciate sapere le vostre opinioni su questo capitolo,
un bacio!

Ritorna all'indice


Capitolo 3
*** Gives you Hell ***


Gives You Hell

When you see my face hope it gives you hell
Hope it gives you hell
When you walk my way hope it gives you hell
Hope it gives you hell




Ehi  Fran!
Come va? La vita procede come al solito lì? Io sto un po’ uno schifo e mi spiace dirtelo così, cioè, buttarlo come argomento principale della lettera, ma ho bisogno di un amico e… beh, fidati se ti dico che sarebbe un suicidio parlarne con Albus e James.
Ho baciato Rose Weasley. Hai presente la rossa di cui ti ho parlato? La cugina di Al? Bene, oggi eravamo nella rimessa degli attrezzi e all’improvviso mi ha chiesto di baciarla. Lì per lì ero sconvolto ma non mi sono tirato indietro, tu sai cosa penso di Rose e non sono così idiota da fingere che la cosa non mi abbia compiaciuto. Probabilmente non mi sarei allontanato tanto presto se Dominique non fosse venuta a disturbare, Albus si è rotto il naso mentre cercava di nascondersi in un armadio, non chiedermi come ha fatto perché non lo sa nemmeno lui, sua madre era furiosa. In ogni caso, dopo il bacio la Weasley ha voluto chiarire che era assolutamente pentita, che amava il suo ragazzo e che avrebbe gradito il massimo della riservatezza sull’argomento. La odio. Insomma, a chi vuole prendere in giro? Le è piaciuto quanto è piaciuto a me e il suo ragazzo non era esattamente il centro dei suoi pensieri quando le palpavo il sedere!!
Sai che la tipa mi piace, l’ho sempre trovata brillantemente idiota e credo che sia una delle poche ragazze che riesce a dire in un secondo cento stronzate e dire, nel secondo successivo, cento cose brillanti. 
In questo momento però la odio così tanto che avrei voglia di prendere quel cretino del suo fidanzato e sbattergli in faccia la verità. Insomma, lei sta con quella specie di ken sfigato, uno che cammina per strada con lei è fa il marpione con le altre e poi vuole essere onesta? Lei potrebbe avere di meglio, Rose meriterebbe davvero di meglio perché è divertente, ha un cervello che farebbe arrossire persino sua madre che è uno dei cervelli migliori del paese,  ha la possibilità di avere qualcuno che tiene a lei  e sceglie quel cretino. Capisci quanto sia ingiusta questa situazione? E non voglio sentire uno dei tuoi commenti, frasi del tipo “oh so benissimo che la vorresti tutta per te” oppure “Dimmi quando ci saranno le nozze”, perché non è a me che mi riferisco. Parlo in generale, perché trovo la situazione davvero ridicola.
Adesso ho un altro problema comunque. Se per una terribile casualità James e Albus dovessero scoprire ciò che è accaduto come minimo mi evirerebbero. Certo, potrei dirgli che non è stata un esperienza che voglio ripetere ma mi crederebbero? E soprattutto, mi ascolterebbero? Conoscendoli non mi darebbero alcuna possibilità di dialogare. La Weasley comunque sembrava molto offesa quando le ho detto che sembrava un cane che lecca la faccia. Non credo neanche che questo farebbe sentire  Albus e James sollevati. Se stai per chiedermelo, comunque, no. Non sembra un cane, è stata una ripicca perché lei ha detto che preferirebbe darsi alla necrofilia piuttosto che baciare nuovamente me.
Beh Fran  non vedo l’ora di vederti, se per pasqua vieni da tua nonna Elie potremmo organizzare qualcosa, così finalmente  riesco a presentarti i miei amici, continuo a sostenere che tu ed Al potreste piacervi, basta non dar peso alle prime impressioni perché lui sembra un vero idiota all’inizio.

Un Bacio,
Scorp



* * *
 

Sospirai in preda all’ennesimo attacco d’ansia, l’incertezza sui miei sentimenti, l’idea di essere una persona orribile e la voglia di baciare ancora Malfoy mi avevano quasi spinto sull’orlo di una crisi isterica. D’accordo, non era proprio una crisi isterica, ma qualcosa di molto simile all’isterismo mi spingeva a cercare qualcuno con cui parlare, qualcuno che non fosse Domi o Victoire, ma che avesse esperienza riguardo alle storie d’amore, qualcuno che avesse vissuto una situazione simile, qualcuno che magari assomigliasse anche a me o a Jason. Ci pensai tutta la mattina, poi la risposta mi si parò davanti e mi diedi della stupida  per non averci pensato prima. Era così logico, così palese che quando incrociai i suoi occhi mi  resi conto che probabilmente nessuno era meglio di lui e ringraziai il signore per averlo legato in qualche modo alla mia famiglia, probabilmente quello che stava per fare era l’unica cosa buona che avrebbe mai combinato nella sua esistenza.
«Zio Percy, posso chiederti un consiglio?» Probabilmente nessuno sano di mente avrebbe chiesto un consiglio d’amore a zio Percy. Io certamente non lo avrei fatto in altre situazioni, ma Jason era incredibilmente simile a mio zio e in quel momento mi sembrava la persona ideale «Se zia Audrey venisse da te e ti dicesse che ha baciato un altro uomo, che si è sentita viva per la prima volta da… beh, sempre e che tu non sei in grado di scatenarle simili emozioni, reagiresti in modo contenuto o…? » Sbiancò. Probabilmente avevo sbagliato esempio, forse il modo in cui Penelope Light lo aveva lasciato gli faceva ancora male nonostante il tempo trascorso «Tua zia... ti ha… tua zia… » si schiarì la voce e si allentò la cravatta che si ostinava a portare nonostante il calore e le ferie «Tua zia ha parlato di qualche bacio a te o ad una delle tue cugine, Rose? » Oh, miseriaccia. Stavo per procurargli un infarto.
«Oh no zio! Non… era un esempio, non si riferiva a voi!! » sembrò tranquillizzarsi appena e aggiunse «Se lo ha fatto non esitare a parlarmene, siamo persone adulte e possiamo affrontare simili difficoltà in modo… » sbuffai e lo bloccai «Zio non è zia. Parlavo di… un libro. Ho letto un libro che trattava i tradimenti  e siccome ho il massimo rispetto per la tua persona, ho voluto chiederti un opinione. »  beh, probabilmente se avessi letto un libro del genere avrei chiesto l’opinione a tutto il mondo evitando accuratamente lui, ma  dovevo colpirlo sull’ego per evitare sospetti.
«Beh, in questo caso… Credo che avrei cercato di parlarne con tua zia, una sbandata non rovina dei rapporti seri e fondati su amore rispetto e…  » bla, bla, bla. Idiozie, in pratica. Finsi di ascoltarlo per mezz’ora circa, poi lo abbandonai concludendo le mie considerazioni.
Dovevo raccontare a Jason del bacio nella stanza delle necessità, perché, molto probabilmente, sarebbe scoppiato a piangere.
Scesi in cucina e mi sedetti a tavola iniziando a mangiare un toast, masticavo velocemente perché avevo voglia di andare a mare e, in tutta onestà,  l’idea di incrociare gli occhi ardesia di Malfoy mi provocava brividi di paura ed ansia lungo tutta la colonna vertebrale.
Trattenni il fiato quando sentii delle voci concitate scendere giù dalle scale e quando mi accorsi che erano solo Domi e James mi lasciai andare in un sorriso sollevato che sparì non appena sentii le parole di Dominique «James, cresci. Mi sono stufata di sentire sempre le tue lamentele su questo posto, se non ti piace la nostra compagnia sparisci in Inghilterra da Wendy! Spero che ti soffochi con la sua lingua! »  abbandonò la stanza sbattendo forte la porta e io lo guardai sorpresa e vagamente preoccupata «Non so che le sia preso! » esclamò debolmente il ragazzo lasciandosi cadere su una sedia «Mi stavo solo lamentando come al solito e lei ha attaccato, poi davvero, non capisco cosa abbia contro la mia ragazza. È sempre stata cortese con lei! » mi guardò cercando una spiegazione ma mi limitai a fare le spallucce e a continuare a mangiare, amavo la mia famiglia ma in certe occasioni mi sembrava la brutta copia delle tipiche famiglie dei telefilm babbani.
 
A metà giornata non avevo ancora visto Malfoy, così, colta da un improvviso ottimismo, decisi di dirigermi in spiaggia a godere degli ultimi raggi di sole. Mi pentii di aver effettuato tale scelta un minuto dopo aver toccato il suolo sabbioso poiché alla vista di mio cugino Al e del suo amico il mio corpo si abbandonò ad una serie di sensazioni non proprio piacevoli.
«Ehi Rosie!» mi chiamò mio cugino prima che riuscissi a svignarmela «Fai parte anche tu del club dei depressi o ti unisci a noi? » La voglia di dire “ehi Al, vuoi saperla l’ultima? L’ho fondato io il club!” era forte, tuttavia riuscii a trattenermi e a chiedere innocentemente «Per il momento chi ne fa parte? »
«Beh, James, Hugo che è stato appena mollato dalla ragazza, Lily che ha scoperto che il suo amichetto si è messo con una e Dominique » Ah bene. Eravamo tutti fortunati in amore a casa nostra « Io ti consiglierei di proporti come presidentessa Weasley, considerato il ragazzo che hai a tutti loro è andata di lusso » ringhiai un insulto sottovoce e risposi molto elegantemente « Malfoy tu dovresti nuotare in una fogna, non qui fra la gente! È poco igienico per i bagnanti! »  l’altro pronunciò qualcosa ma prima che riuscissi a captare anche solo qualche parola sconnessa un esclamazione esasperata uscì dalle labbra di Albus «preferivo quando vi ignoravate, almeno in quelle occasioni il mondo si interessava di me e il mio ego smisurato faceva le fusa! Ora tutto è Rose e Scorpius, Scorpius e Rose, Scorpius che lancia caccabombe nel letto di Rose e Rose che somministra di nascosto dolci dei tiri vispi a Scorpius… »  in effetti da quando c’era stato il bacio Malfoy era stato parecchio irritante con me, mi aveva giocato anche diversi tiri sinistri che mi avevano spinto a cacciare la parte peggiore di me e questo aveva irritato molto i miei cugini perché spesso erano state vittime innocenti della nostra guerra silenziosa «… io non vi dico di non litigare, ma evitate di farlo davanti a me, d’accordo?? » Annuimmo e assumemmo un espressione addolorata, in fondo bisognava ignorare  Malfoy per una mezz’ora al giorno, non era molto ed ero sicura di riuscirci con il giusto impegno da parte sua. Camminammo in silenzio per un paio di  minuti poi sentii una valanga di sabbia colpirmi e capii che non era possibile contrattare una tregua. Malfoy doveva morire per mano mia.

 



Bla Bla Bla:

Hi!
Come state? Spero vi sia piaciuto il capitolo anche se in realtà a me non piace particolarmente, ho provato a correggere qualcosa ma temo di aver peggiorato solo la situazione, ops XD
Comunque questo era più che altro un capitolo di passaggio in cui volevo semplicemente raccontare i cambiamenti che sono avvenuti nel rapporto tra i due ragazzi,  lei lo evita, lui gli fa scherzi e lei, da brava Weasley, non riesce a tenerseli.
Spero che vi sia piaciuto, per il titolo di questo capitolo mi sono ispirata alla canzone "Gives you Hell" dei All American Rejects :)
Grazie a chi legge e recensisce, chi legge e poi chiude e chi legge e segue :)
Al prossimo capitolo, un bacio!


 

Ritorna all'indice


Capitolo 4
*** Brick By Boring Brick ***


Brick By Boring Brick
You built up a world of magic
Because your real life is tragic
Yeah you built up a world of magic
Brick By Boring Brick



Quella mattina camminavamo ancora più velocemente degli altri anni attraverso la stazione di King’s Cross, la nostra fretta non era dovuta ad un ritardo o alla voglia di tornare ad Hogwarts, piuttosto era la fifa che ci spingeva ad aumentare il passo. Ogni ventotto giorni nella nostra famiglia avveniva qualcosa di spiacevole, qualcosa che minava seriamente la nostra unità  familiare e che rendeva impossibile passeggiare tranquillamente per i corridoi di casa e di scuola, quel qualcosa che veniva definito come “Il periodo nero di Dominique Weasley”.  La definizione non era un esasperazione per prendere in giro la ragazza, Dominique era veramente pericolosa, talmente pericolosa da aver fatto passare due giorni in infermeria al povero James solo perché aveva osato prenderla in giro per un taglio di capelli, talmente pericolosa da convincerci ad etichettare tutti coloro che erano entrati in contatto con lei in quei giorni come sopravvissuti degni di rispetto.
Correvamo abbastanza velocemente e ci tenevamo distanti l’uno dall’altro, James, che di solito era la vittima prediletta di Dominique, era davanti tutti noi e io che ero la più bassa e la meno veloce ero quella più a rischio.
«Albus,  quando credi che sia il caso di farti la barba? Sei più  ridicolo di tuo fratello quando cerca di studiare» mi sentii sollevata nel sentire un nome diverso dal mio e quasi mi vergognai di quel pensiero
 «Domi mi piace la mia barba. Mi da un’aria sexy. Comunque non ti preoccupare, se mi costringeranno me la taglierò ad Hogwarts. » la risposta non soddisfò la giovane aspirante dittatrice che continuò ad infierire sul povero malcapitato
«Se vuoi il mio parere sembri una capra poco curata,  ma non sono affari miei, in fondo sono solo una povera cugina che ti vuole bene. » Lo superò velocemente e notai con  la coda dell’occhio Albus sospirare sollevato.
Oltrepassammo ilbinario 9¾  e per un secondo mi ritrovai sola in mezzo a una folla di persone. Non ci avevo mai fatto caso, ma quando tornavamo a scuola dopo l’estate c’era sempre quel momento di febbrile ricerca in cui ognuno di noi cercava qualcuno sia di speciale di cui si era sentita la mancanza in quell’estate. Io per la prima volta  cercai in tutti i modi di non allontanarmi dalla mia famiglia, non avevo voglia di vedere Jason e di doverlo salutare in modo falso senza potergli raccontare ancora nulla di ciò che era accaduto quella sera.
«Weasley, mi sembra di aver visto il tuo ragazzo…» Sentii il fiato di Malfoy solleticarmi il collo e riuscii a stento a reprimere un brivido «Dove? » Assottigliai lo sguardo certa che mentisse ma quando incrociai il suo sguardo la mia sicurezza vacillò e non riuscii a trattenermi «Davvero Malfoy, non prendermi in giro » inorridii nel sentire il mio tono disperato e quando il ragazzo allungò una mano per indicare qualcosa mi nascosi dietro le sue spalle aggrappandomi alla sua maglietta e provocandogli un accesso di risate «In  realtà scherzavo, ma come vedo  cerchi sempre una scusa per aggrapparti a me… » impiegai qualche secondo per comprendere il reale significato delle sue parole, poi abbandonai di scatto la maglietta e mi ricomposi stringendo le labbra e soffiando furiosa « sei infantile Malfoy, infantile ai massimi livelli!» Mi allontanai raggiungendo Dominique che fissava in trance James e la sua ragazza intenti a baciarsi « Che guardi Domi?» chiesi dolcemente accarezzandole una spalla «Credo» esclamò con voce vibrante di rabbia « che prima o poi gli cadrà la lingua a furia di baciarla con tutta quella foga in ogni angolo del globo. » Aprii la bocca per  risponderle ma prima che riuscissi ad articolare una frase si girò su se stessa e andò a salutare un ragazzo di grifondoro del suo anno.
Sospirai guardandomi intorno, la gente camminava e si salutava, i ragazzini del primo anno baciavo i genitori promettendo di scrivere loro quella sera stessa, quelli del secondo anno si atteggiavano a veterani con i fratellini più piccoli e quelli più grandi si avvicinavano al treno, troppo grandi per sentirsi eccitati all’idea di lasciare la famiglia ma troppo affezionati alla scuola per soffrire per la  mancanza dei propri cari. Sospirai sentendo un piccolo moto d’affetto per quella routine che ormai mi apparteneva  e  guardando il treno sentii un piccolo moto d’impazienza all’idea di tornare a scuola
«Ehi Rosie! Ti sto cercando da quando sono arrivato! »
 Mi irrigidii al suo di quella voce   e mi voltai impaurita «Jason! » Esclamai mordendomi un labbro e schivando un suo arido bacio « Scusami stavo tornando dalla mia famiglia… io… noi ci vediamo sul treno, sì? Ho… ho da dirti un paio di cose!» Gli scoccai un rapido bacio sulla guancia e corsi  verso la mia famiglia sentendomi ad ogni passo sempre peggio
 «Ehi Rosie» esclamò mio padre guardando Jason come se si trattasse di un insetto particolarmente disgustoso  «chi era quel coso che ti parlava? » Mamma sospirò, lanciandogli un occhiata colma di pietà. Mio padre era terribilmente lento certe volte e faceva domande terribilmente inopportune  « Nessuno papà… un compagno di… ehm… studi. » se papà avesse saputo probabilmente gli avrebbe impedito di aprire un libro per il resto della sua vita «Comunque ho otto figurine delle cioccorane che ti rappresentano, hai superato la mamma » sapevo che avevo toccato il tasto giusto,le figurine delle cioccorane erano il più grande orgoglio per mio padre,  era stato talmente felice di essere finito lì sopra che la prima figurina che era stata prodotta l’aveva incorniciata e appesa accanto alla foto del matrimonio
«Oh davvero? Tu mangi poche cioccorane tuo cugino Louis è arrivato a 27, ho superato pure zio Harry! » sollevò il capo soddisfatto  e non riuscii a trattenere una risata e fortunatamente l’attenzione di mio padre fu catturata dalla voce della mamma aveva iniziato la predica annuale rivolta ad Hugo
  «Hugo Weasley, studia non cacciarti nei guai e… » il suo sguardo si assottigliò e persino mio padre indietreggiò appena, evidentemente turbato quanto me ed Hugo «Non prendere in giro Molly. Ti avverto Hugo, questo discorso lo sta facendo anche tua zia Ginny a James
Lanciai un occhiata in direzione di James e mi resi conto che in effetti fingeva di essere molto attento  alle parole di zia Ginny che era spaventosa quasi quanto la mamma
«Lasciate stare vostra cugina! Non prendertela in giro, non fatele scherzi e fai l’esatto contrario di quello che farà Fred! Chiaro? »
Hugo incominciò a borbottare parole rassicuranti mentre la mia attenzione si spostò su mio padre,  probabilmente aveva parlato lei perché lui non sarebbe  stato convincente, anzi, forse la mamma non aveva ancora dimenticato che a natale aveva contribuito ad uno scherzo terribile che aveva costretto zio Percy a letto per una settimana
«Mamma » esclamai interrompendo il fiume di parole di mio fratello « Se farà qualcosa di sbagliato ti manderò un gufo, stanne pure certa.»
 Mi guardò per qualche secondo, probabilmente non credeva alle mie parole e non potevo darle torto, quasi certamente non le avrei mandato nessun gufo per denunciare Hugo ma decise di credermi e mi strinse in un abbraccio soffocante lasciandomi solo per dedicare le medesime attenzioni a mio fratello.
Mi voltai verso papà e mi preparai a salutarlo. I saluti che mio padre mi rivolgeva erano strani ogni anno seguivano uno schema fisso e tuttavia ogni anno assumevano una sfaccettatura nuova che li rendeva più profondi e emozionanti.
Ogni anno mi dava una pacca sulla spalla, mi stringeva in un abbraccio, mi scompigliava i capelli e mormorava con gli occhi lucidi «Miseriaccia Rosie, ti stai facendo grande… » poi mi dava un bacio e aggiungeva in tono minaccioso «Non baciare i ragazzi. Ti tengo d’occhio, sappilo!» io sorridevo, gli davo un bacio e ribadivo «Allora se mi tieni d’occhio stai tranquillo, riuscirai sicuramente a impedire che il fattaccio accada» poi correvo nel treno e gli sorridevo divertita. 
 
Salii sul treno quando ormai la maggior parte degli studenti aveva già preso posto negli scompartimenti e faticai a trovare i miei cugini. Quando entrai nello scompartimento giusto mi accasciai su un sedile  e lanciai una lunga e penetrante occhiata a Malfoy impegnato a commentare animatamente una partita di quidditch con Albus. Visto in quei momenti Scorpius era bello, ma non era solo il suo bel viso a renderlo tale, era il modo in cui discuteva del fallo, le parole acide rivolte all’arbitro, l’accuratezza che impiegava nella scelta dei termini, il modo in cui si passava la mano nei capelli e stringeva le labbra e gli occhi analizzando accuratamente le parole di Albus, era lui stesso a cambiare e mi resi conto, con mio sommo orrore, che se la maggior parte degli uomini sembrava un branco di bambini idioti quando parlava di sport, Scorpius Malfoy acquistava quel fascino necessario per essere irresistibile. Quando incrociai il suo sguardo mi sentii inspiegabilmente imbarazzata e mi voltai verso il finestrino osservando il paesaggio scorrere sempre più velocemente. Non mi voltai nuovamente verso di lui e il viaggio continuò tranquillo, man mano che avanzavamo nella campagna inglese i discorsi diventavano sempre più radi fino a quando non ci zittimmo tutti definitivamente ed ognuno si perse nelle proprie attività.
Passai il mio tempo a guardare fuori dal finestrino cercando di trovare una scusa per rimandare l’inevitabile, tuttavia quando Jason entrò nello scompartimento dedicandomi un sorriso felice non potei fare a meno di prendere un respiro e prepararmi a dire ciò che dovevo dire.
In quel momento mi pentii di non essermi confidata con Domi, probabilmente avrebbe potuto consigliarmi qualcosa di meglio, un luogo migliore e parole sicuramente più adatte a quelle che avrei pronunciato, tuttavia era tardi e non avrei avuto il coraggio di rimandare ulteriormente, per cui presi fiato e chiesi con voce flebile «Potreste lasciarci soli, per favore? » probabilmente Al era davvero idiota come sembrava perché non si mosse e si limito ad esclamare disgustato «Oh Rosie! Ti prego  prendetevi una camera ad Hogsmade!»  Aprii la bocca per replicare ma Dominique fu più rapida e lo attaccò « Ma no, cretino! Lo vuole lasciare non lo vedi!! Rosie fai bene, ho sempre pensato che era un idiota» si voltò verso il ragazzo e gli rivolse un sorrisino sgradevole «davvero, sembri davvero un grandissimo idiota! » Jason mi lanciò un occhiata sconvolta e io dovetti trattenere una risata isterica «Via tutti. » scattai prima che Al riuscisse a rispondere «e chiudete la porta! » aggiunsi mentre Domi abbandonava lo scompartimento lasciandoci soli.
«Devo dirti una cosa.» iniziai dopo qualche minuto di silenzio «Io ho…» tacqui non riuscendo a ricordare il discorso che mi ero preparata e mi maledii per non essermelo scritto «vuoi lasciarmi, vero?» mi chiese lui tranquillamente « vuoi commettere questo errore? » aggiunse poi preparandosi ad un lungo e inutile monologo
«No!  Ti assicuro che non voglio lasciarti!» esclamai frettolosamente «Però forse vorrai farlo tu, insomma dopo quello che è successo… » Abbassai lo sguardo e sentii gli occhi inumidirsi «Mi sento così in colpa!! Non avrei dovuto… sono stata..»
 una lacrima cadde sulla gonna della divisa e lui mi afferrò una mano «è quello che penso?»
mi accigliai appena « Dipende.. cosa pensi?» Abbassò lo sguardo e la sua presa si indebolì  «Ecco, quest’estate avevamo deciso di non… beh..sai.. » Si allontanò lasciando la mano e mi guardò negli occhi «L’hai fatto?» Il suo sguardo serio e scuro mi fece più male di quanto avevo immaginato e così mi limitai ad annuire in silenzio «Dannazione Rose! » Sbottò furioso «Avevamo deciso di non iniziare il nuovo libro di Scamadro! Io ti ho aspettato! » Mi bloccai e lo fissai intensamente. Forse non era normale pensare una simile cosa in un momento così delicato, ma mi venne spontaneo chiedermi se ero circondata da un branco di idioti o se ero a venire da un altro pianeta in cui i cervelli erano più sviluppati «Ma io non ho iniziato il libro!» Mi lamentai indignata «Ho avuto da studiare che credi?!» vidi il sollievo nei suoi occhi e sbuffai «quest’estate è successa una cosa gravissima!!» mi alzai e strinsi le labbra infuriata «Ma ho cambiato idea! Non te la dico ora! » uscii dallo scompartimento furiosa e quasi non mi accorsi del ragazzo appoggiato contro la parete opposta allo scompartimento «Allora Weasley? Ha pianto?» mi chiese per nulla preoccupato Malfoy «Non si capiva molto da qui» Scossi la testa frustrata «Non gliel’ho detto ancora. Ma lo farò, lui capirà e tutto verrà dimenticato. » Sollevai il mento quasi sfidandolo a dire il contrario ma l’unica cosa che fece fu scoppiare a  ridere «Come sei buffa Rose! Ti sei costruita una torre ricca di bugie sperando di riuscire a viverci bene, ma anche tu ti stai annoiando di tutte le falsità che la compongono, lo hai dimostrato chiaramente quando mi hai baciato.»
Boccheggiai sconvolta, aveva pronunciato quella frase senza rabbia evidente e l’unica cosa che il suo sguardo lasciava trapelare era divertimento. Lui mi derideva e mi trovava ridicola.
«Non è vero. Tu sei geloso! Non sei mai riuscito a costruirti una storia seria perché nessuno ti vuole, sei troppo pieno di te per permettere ad un’altra persona di prendere un po’ dello spazio sotto i riflettori e non sai neanche come iniziare una conversazione civile con una persona del sesso opposto! Sei geloso perché tutto questo Jason lo sa fare!» Mi allontanai furiosa, fermandomi solo quando le sue dita si impossessarono del mio polso impedendomi di compiere un altro passo
«Sei talmente codarda da non prenderti neanche la responsabilità delle tue azioni Rosie? Io ti ho esposto il mio punto di vista, quello che tu mi hai fatto vedere con  le tue azioni. Non sono io che elemosino baci in giro. »
Sentii gli occhi pizzicarmi e mi scrollai dalla sua presa, poi prima di scoppiare in lacrime sentii il bisogno di difendermi «Tu non mi conosci e non lo farai mai. Per tua sfortuna Malfoy nessuna donna sana di mente vorrebbe avere alcun rapporto lungo abbastanza da poterti conoscere a fondo.»
Mi chiusi in bagno finché il treno non si fermò ad Hogsmade, poi uscii scontrandomi violentemente contro una ragazza del mio anno «Oh scusami…» mormorai con un sorriso debole
«Figurati!  Non mi sono fatta proprio niente » ricambiò il mio sorriso e la riconobbi dopo qualche secondo, Daisy Jones, prefetto di serpeverde, era bella, intelligente e in alcune occasioni brillantemente divertente. Provai un’improvvisa simpatia per la ragazza e la salutai con un sorriso più accentuato. Quando raggiunsi i miei cugini decisi di ignorare Scorpius Malfoy e iniziai a fingere che non esistesse. Camminammo fino alle carrozze, poi una ragazza si gettò tra le braccia di Malfoy e per la seconda volta in una giornata ritrovai il viso di Daisy Jones sotto i miei occhi.
Stavolta, però, rivederla lì mi provocò un brivido di fastidio e improvvisamente riscontrai qualcosa di volgare nella perfezione del suo aspetto fisico e ritenni che il suo sorriso appariva troppo costante per essere vero.  La simpatia che avevo provato per la ragazza scomparve improvvisamente  e  improvvisamente la voglia di apparire allegra e indifferente alla presenza di Malfoy scomparve definitivamente.


Bla Bla Bla:
Salve gente :D
Mi scuso per il ritardissimo ma ho avuto un sacco da fare e  poi non riuscivo a terminare il capitolo perchè non usciva fuori come doveva (e nonostante tutto ancora non è come mi ero aspettata) 
Comunque che ne pensate di Daisy? Io non posso esprimermi, è troppo presto e non voglio dare inidizi su quello che succederà :)
Spero che vi sia piaciuto il capitolo, un bacio!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=793742