Detective Seya!
Salveeeee! Mi presento
sono Black Rose!!! E' la prima volta che scrivo una ff su Saint Tail e spero
esca bene. A dir il vero anni fa lessi il fumetto senza mai sapere la fine...ma
ultimamente mi sono procurata la serie trasmessa anni fa su italia uno e ora
posso dire d conoscere il finale. Comunque ora passiamo alla storia.
1
Capitolo – Furti e rossori.
Dall’ultima apparizione di Seya erano passati ormai 2 anni,
in quel tempo Alan e Lisa avevano approfondito i loro rapporti e ormai stare
insieme era diventata un’abitudine…anche se molte volte venivano interrotti da
una chiamata dalla polizia per chiedere l’intervento di Alan. Alan veniva
considerato uno degli investigatori abili nonostante la giovane età. Lisa si
era impegnata a migliorare nello studio della magia e aveva perfezionato le sue
tecniche. I due frequentavano l’istituto superiore Saint Tail, lo stesso dove
avevano frequentato le medie. Con loro c’erano sempre Sara cara amica di Lisa,
Rina e Sergio che anche se non vogliono darlo a vedere stanno insieme , Ryoko e
Kyoko.
Quella sera era piuttosto strana. Un cittadino aveva
richiesto l’intervento della polizia per aver subito un furto. Alan e suo padre
il detective Asuka. Il misfatto era appena avvenuto eppure del ladro non
c’erano tracce.
D. Asuka: che strano…il ladro è sparito senza lasciar tracce
come per magia…
Alan: per magia dici?
D. Asuka: e se non sbaglio un ladro che usa la magia per i
suoi furti lo conosciamo molto bene.
Alan: ti sbagli papà. Seya non tornerà mai più.
D. Asuka: beh…sarebbe strano rivederla dopo 2 anni…ma come
fai ad essere sicuro che non sia lei?
Alan: ormai posso dire di conoscerla troppo bene.
La mattina seguente…
Eimi: Lisa! Svegliati non puoi fare tardi anche oggi!
Lisa si alzò di scatto dal letto e correndo come una matta
per prepararsi. Ruby guardava con interesse la padroncina ormai immersa nel
panico…
Eimi: finalmente sei scesa.
Lisa: sono in ritardo!!
Genichirou: non fai colazione con noi?
Lisa: vorrei ma non posso. Ciao!
Lisa uscì di casa…intanto il padre Genichirou si era alzato
e la vedeva dalla finestra che si incontrava con Alan…
Genichirou: quando ce lo rivelerà che si vede con un
ragazzo?
Eimi: non avere fretta. Un giorno ce ne parlerà. Ora fai
colazione.
Intanto Alan e Lisa si erano già incamminati.
Alan: anche oggi per colpa tua farò tardi.
Lisa: beh siamo in due. Almeno non sei solo.
Alan: si si certo…
Lisa: da quanto aspettavi?
Alan: da poco. A dir il vero sono arrivato poco prima che
uscivi di casa.
Lisa: tu che fai tardi? La situazione deve essere grave.
Alan: beh…ieri sera c’è stata una chiamata…e un ladro ha
derubato gioielli di alto valore in una casa nella seconda strada. Il problema
è che è sparito senza lasciar tracce.
Lisa: senza lasciare tracce?
Alan: si…sparito come per magia.
Lisa: che strano.
Alan: speriamo che la prossima volta riesca a catturarlo…
Lisa: vedrai ce
ce la farai.
E detto questo gli diede un leggiero bacio e dopo avergli
preso la mano iniziò a correre.
Arrivati a scuola la suora li sgridò per via del loro
ennesimo ritardo.
Durante il l’intervallo iniziò a sentirsi il brusio degli
studenti…Sergio stuzzicava Alan per il fallimento della sera prima…intanto Lisa
parlava con Sara dello strano ladro…
Sara: che strano per sfuggire ad Alan deve essere un ladro
esperto.
Lisa: infatti è questo che mi preoccupa…e poi non voglio che
Alan sia così abbattuto.
Sara: bisognerà osservare le sue mosse…
Lisa: si…
Finite le ore di lezione Alan portò Lisa a casa sua…suo
padre non era a casa per via di lavoro…
Alan: preparo da mangiare.
Lisa: voglio aiutarti!
Alan: meglio di no. Sbadata come sei…
Lisa: cosa intendi dire!?
Disse con finta rabbia…e i due iniziarono a ridere.
Lisa: devo avvisare i miei genitori che non torno a casa.
Posso fare una telefonata?
Alan: certo.
A telefono Eimi parve un po’ preoccupata…immaginava che la
figlia stesse con il ragazzo ma Lisa l’assicurò che sarebbe tornata a casa il
prima possibile.
Dopo pranzo Alan e Lisa iniziarono a studiare…come sempre
Lisa era una frana nello studio e Alan l’aiutava spiegandole ogni minimo
argomento.
Ma lei notava qualcosa di strano in lui, sembrava
preoccupato…
Lisa: cos’hai?
Alan: io? Niente.
Lisa: bugiardo. Hai uno strano atteggiamento oggi. È per
ieri sera?
Alan: beh…si…non riesco a togliermi questo caso dalla testa…
Lisa: Alan, tu lo sai che non voglio vederti così e sono
disposta a tutto pur di aiutarti.
Alan: no Lisa. Non devi.
Lisa: invece devo. Devo aiutarti o per meglio dire deve
aiutarti.
Alan: cosa? Non avrai intenzione di…?
Lisa: esatto. Alla prossima emergenza Seya tornerà e aiuterà
la polizia a risolvere questo caso.
Alan: Lisa ma non puoi…la polizia cercherebbe di catturarti.
Lisa: ma tu no.
Fece l’occhiolino…e baciò Alan…che anche se non ancora
convinto rispose al bacio…in quel momento entrò Asuka il pare di Alan in casa…
D. Asuka: sono tornato.
I due ragazzi furono presi dal panico e furono ben presto
scoperti dal nuovo arrivato.
D. Asuka: Alan basta che manco un po’ da casa e tu ne approfitti? Chi è questa
bella signorina?
I due ragazzi erano imbarazzati…
Alan: beh lei è…lei è Lisa ed è la mia ragazza…
Lisa: piacere!
Facendo un mezzo inchino…cercando di nascondere il rossore
sul viso.
D. Asuka: piacere! Non pensavo che mio figlio Alan avesse
una ragazza così carina.
Alan e Lisa arrossirono di più…quando il telefono di Asuka
squillò togliendo la coppia da una situazione imbarazzante…
Una volta terminata la chiamata Asuka assunse un’espressione
seria…
Alan: ancora lo stesso ladro?
D. Asuka: i nostri investigatori dicono che il prossimo
obbiettivo sarà la casa del banchiere nella settima strada. È stato richiesto
anche il tuo intervento…
Alan: ok…allora io accompagno Lisa a casa sua…ti raggiungo
in centrale.
Arrivati davanti alla porta della casa di Lisa i due si
stavano per salutare quando Eimi aprì la porta facendogli prendere uno
spavento.
Lisa: emh…ciao mamma…
Disse nel panico…Eimi fissava i due con uno sguardo
incomprensibile…quando poi cambiò espressione e divenne raggiante di gioia.
Eimi: finalmente figlia mia ti sei decisa di presentarcelo!
Entrate!
Entrati in casa…
Alan: piacere io sono Alan il figlio del Detective Asuka.
Genichirou: piacere nostro!
Eimi: tu figlio di Asuka?
Alan: conosce mio padre?
Eimi: beh…per sentito dire…
Lisa: mamma se non sbaglio il detective Asuka ti dava la
caccia quando eri giovane…
Eimi: Lisa. Non dire fesserie. Perché avrebbe dovuto darmi
la caccia?
Fece una risata che dimostrava il contrario di quello che
aveva detto.
Alan: signora Eimi si può fidare di me. Sapevo già del suo
passato e so anche quello di Lisa.
Lisa: visto mamma? Non ti preoccupare.
Eimi: bene. Allora Alan che ne dici di rimanere qui a cena
da noi?
Alan: beh veramente mi aspettano in centrale.
Genichirou: beh allora sarà per un’altra volta. Ma permetti
di regalarti un porta fortuna.
Il padre di Lisa infilò la mano nel taschino della giacca di
Alan e ne tirò fuori una spilla.
Alan: wow! Ma come ha fatto?
Genichirou: segreti del mestiere.
Si salutarono e Alan andò in centrale…
Arrivata la sera Lisa si trasformò in Seya…era da molto che
non eseguiva la trasformazione ma le riusciva sempre bene.
La polizia aveva già preso posto e Alan organizzava i
preparativi finali, quando una bigliettino attirò la sua attenzione.
“Sono dietro all’albero qui vicino. Vieni senza farti
seguire.”
Alan si diresse dietro l’albero…e la trovò…
Alan: Lisa è da molto che…
Seya: sbagliato sbrufoncello, io sono Seya.
Alan: si scusa…
Le si avvicinò e gli diede un bacio.
Seya: sbaglio o sei in servizio?
Alan: sbaglio o sei una ladra e dovrei arrestarti?
Seya fece un piccola risatina…quando una campanella
d’allarme indicò l’arrivo del ladro…Alan raggiunse i poliziotti Seya procedette
per un’altra via.
Il detective Asuka e Alan iniziarono l’inseguimento…il ladro
correva molto veloce ed era molto agile…lo stavano per perdere di vista quando
poi intervenne Seya.
Seya: riporta immediatamente quel quadro al suo posto!
Ladro: e tu chi sei? Ma certo anche tu sei una ladra…
Intanto Asuka rimase nel vedere nuovamente Seya.
Seya: ti sbagli io non sono una ladra. Io sono Seya e sono
qui per aiutare la polizia a fermarti.
Intanto Alan e il padre…
D. Asuka: S-Seya dalla parte nostra?
Alan: beh Seya non rubava mai per se stessa lo sai.
Ladro: allora vediamo come te la cavi…
Intanto Alan e Asuka cercavano di acciuffare il malfattore…
Seya: e va bene…Inizia lo spettacolo! Uno, Due e Tre!
Dal cappello uscirono lunghi nastri che legarono il ladro
facendolo cadere con il quadro…quando poi il ladro tirò fuori una pistola la puntò contro Seya.
Ladro: maledetta!
Alan si avventò su ladro facendo cadere la pistola…i
poliziotti raggiunsero il luogo ma nella confusione il ladro sparì lasciando il
quadro.
Seya rimase a distanza dai poliziotti…intanto Alan si
rialzava…Asuka si avvicinò a Seya…e lei stava già per scappare quando…
Alan: papà non arrestarla grazie a lei il quadro è al
sucuro…
D. Asuka: ti ringraziamo Seya. Ci sei stata molto di aiuto.
Permettici di poter contare ancora sulla tua mano magica.
Alan: ma papà.
Seya: detective Asuka non si preoccupi. Potrà sempre contare
su di me.
Alan: ma Seya…
Seya: per quanto riguarda te Alan, ci rivedremo. Ciao
poliziotti.
Detto ciò prese il volo con il suo solito pallone…
Allora...avviso subito che è ancora sperimentale e la
certezza di continuare me la darete se qualcuno i voi sarà
interessato...comunque sono disposta ad accettare qualunque tipo di commento.
Allora ora vi saluto e spero di potervi scrive una prossima volta!! CIAOOOOO!!