[Lisa e Seya] Detective Seya!

di Lureichan
(/viewuser.php?uid=6416)

Disclaimer: Questo testo proprietà del suo autore e degli aventi diritto. La stampa o il salvataggio del testo dà diritto ad un usufrutto personale a scopo di lettura ed esclude ogni forma di sfruttamento commerciale o altri usi improri.


Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1° Capitolo – Furti e rossori ***
Capitolo 2: *** 2° Capitolo - Kid ***



Capitolo 1
*** 1° Capitolo – Furti e rossori ***


Detective Seya

Detective Seya!

Salveeeee! Mi presento sono Black Rose!!! E' la prima volta che scrivo una ff su Saint Tail e spero esca bene. A dir il vero anni fa lessi il fumetto senza mai sapere la fine...ma ultimamente mi sono procurata la serie trasmessa anni fa su italia uno e ora posso dire d conoscere il finale. Comunque ora passiamo alla storia.

1 Capitolo – Furti e rossori.

Dall’ultima apparizione di Seya erano passati ormai 2 anni, in quel tempo Alan e Lisa avevano approfondito i loro rapporti e ormai stare insieme era diventata un’abitudine…anche se molte volte venivano interrotti da una chiamata dalla polizia per chiedere l’intervento di Alan. Alan veniva considerato uno degli investigatori abili nonostante la giovane età. Lisa si era impegnata a migliorare nello studio della magia e aveva perfezionato le sue tecniche. I due frequentavano l’istituto superiore Saint Tail, lo stesso dove avevano frequentato le medie. Con loro c’erano sempre Sara cara amica di Lisa, Rina e Sergio che anche se non vogliono darlo a vedere stanno insieme , Ryoko e Kyoko.

Quella sera era piuttosto strana. Un cittadino aveva richiesto l’intervento della polizia per aver subito un furto. Alan e suo padre il detective Asuka. Il misfatto era appena avvenuto eppure del ladro non c’erano tracce.

D. Asuka: che strano…il ladro è sparito senza lasciar tracce come per magia…

Alan: per magia dici?

D. Asuka: e se non sbaglio un ladro che usa la magia per i suoi furti lo conosciamo molto bene.

Alan: ti sbagli papà. Seya non tornerà mai più.

D. Asuka: beh…sarebbe strano rivederla dopo 2 anni…ma come fai ad essere sicuro che non sia lei?

Alan: ormai posso dire di conoscerla troppo bene.

La mattina seguente…

Eimi: Lisa! Svegliati non puoi fare tardi anche oggi!

Lisa si alzò di scatto dal letto e correndo come una matta per prepararsi. Ruby guardava con interesse la padroncina ormai immersa nel panico…

Eimi: finalmente sei scesa.

Lisa: sono in ritardo!!

Genichirou: non fai colazione con noi?

Lisa: vorrei ma non posso. Ciao!

Lisa uscì di casa…intanto il padre Genichirou si era alzato e la vedeva dalla finestra che si incontrava con Alan…

Genichirou: quando ce lo rivelerà che si vede con un ragazzo?

Eimi: non avere fretta. Un giorno ce ne parlerà. Ora fai colazione.

Intanto Alan e Lisa si erano già incamminati.

Alan: anche oggi per colpa tua farò tardi.

Lisa: beh siamo in due. Almeno non sei solo.

Alan: si si certo…

Lisa: da quanto aspettavi?

Alan: da poco. A dir il vero sono arrivato poco prima che uscivi di casa.

Lisa: tu che fai tardi? La situazione deve essere grave.

Alan: beh…ieri sera c’è stata una chiamata…e un ladro ha derubato gioielli di alto valore in una casa nella seconda strada. Il problema è che è sparito senza lasciar tracce.

Lisa: senza lasciare tracce?

Alan: si…sparito come per magia.

Lisa: che strano.

Alan: speriamo che la prossima volta riesca a catturarlo…

Lisa: vedrai ce ce la farai.

E detto questo gli diede un leggiero bacio e dopo avergli preso la mano iniziò a correre.

Arrivati a scuola la suora li sgridò per via del loro ennesimo ritardo.

Durante il l’intervallo iniziò a sentirsi il brusio degli studenti…Sergio stuzzicava Alan per il fallimento della sera prima…intanto Lisa parlava con Sara dello strano ladro…

Sara: che strano per sfuggire ad Alan deve essere un ladro esperto.

Lisa: infatti è questo che mi preoccupa…e poi non voglio che Alan sia così abbattuto.

Sara: bisognerà osservare le sue mosse…

Lisa: si…

Finite le ore di lezione Alan portò Lisa a casa sua…suo padre non era a casa per via di lavoro…

Alan: preparo da mangiare.

Lisa: voglio aiutarti!

Alan: meglio di no. Sbadata come sei…

Lisa: cosa intendi dire!?

Disse con finta rabbia…e i due iniziarono a ridere.

Lisa: devo avvisare i miei genitori che non torno a casa. Posso fare una telefonata?

Alan: certo.

A telefono Eimi parve un po’ preoccupata…immaginava che la figlia stesse con il ragazzo ma Lisa l’assicurò che sarebbe tornata a casa il prima possibile.

Dopo pranzo Alan e Lisa iniziarono a studiare…come sempre Lisa era una frana nello studio e Alan l’aiutava spiegandole ogni minimo argomento.

Ma lei notava qualcosa di strano in lui, sembrava preoccupato…

Lisa: cos’hai?

Alan: io? Niente.

Lisa: bugiardo. Hai uno strano atteggiamento oggi. È per ieri sera?

Alan: beh…si…non riesco a togliermi questo caso dalla testa…

Lisa: Alan, tu lo sai che non voglio vederti così e sono disposta a tutto pur di aiutarti.

Alan: no Lisa. Non devi.

Lisa: invece devo. Devo aiutarti o per meglio dire deve aiutarti.

Alan: cosa? Non avrai intenzione di…?

Lisa: esatto. Alla prossima emergenza Seya tornerà e aiuterà la polizia a risolvere questo caso.

Alan: Lisa ma non puoi…la polizia cercherebbe di catturarti.

Lisa: ma tu no.

Fece l’occhiolino…e baciò Alan…che anche se non ancora convinto rispose al bacio…in quel momento entrò Asuka il pare di Alan in casa…

D. Asuka: sono tornato.

I due ragazzi furono presi dal panico e furono ben presto scoperti dal nuovo arrivato.


D. Asuka: Alan basta che manco un po’ da casa e tu ne approfitti? Chi è questa bella signorina?

I due ragazzi erano imbarazzati…

Alan: beh lei è…lei è Lisa ed è la mia ragazza…

Lisa: piacere!

Facendo un mezzo inchino…cercando di nascondere il rossore sul viso.

D. Asuka: piacere! Non pensavo che mio figlio Alan avesse una ragazza così carina.

Alan e Lisa arrossirono di più…quando il telefono di Asuka squillò togliendo la coppia da una situazione imbarazzante…

Una volta terminata la chiamata Asuka assunse un’espressione seria…

Alan: ancora lo stesso ladro?

D. Asuka: i nostri investigatori dicono che il prossimo obbiettivo sarà la casa del banchiere nella settima strada. È stato richiesto anche il tuo intervento…

Alan: ok…allora io accompagno Lisa a casa sua…ti raggiungo in centrale.

Arrivati davanti alla porta della casa di Lisa i due si stavano per salutare quando Eimi aprì la porta facendogli prendere uno spavento.

Lisa: emh…ciao mamma…

Disse nel panico…Eimi fissava i due con uno sguardo incomprensibile…quando poi cambiò espressione e divenne raggiante di gioia.

Eimi: finalmente figlia mia ti sei decisa di presentarcelo! Entrate!

Entrati in casa…

Alan: piacere io sono Alan il figlio del Detective Asuka.

Genichirou: piacere nostro!

Eimi: tu figlio di Asuka?

Alan: conosce mio padre?

Eimi: beh…per sentito dire…

Lisa: mamma se non sbaglio il detective Asuka ti dava la caccia quando eri giovane…

Eimi: Lisa. Non dire fesserie. Perché avrebbe dovuto darmi la caccia?

Fece una risata che dimostrava il contrario di quello che aveva detto.

Alan: signora Eimi si può fidare di me. Sapevo già del suo passato e so anche quello di Lisa.

Lisa: visto mamma? Non ti preoccupare.

Eimi: bene. Allora Alan che ne dici di rimanere qui a cena da noi?

Alan: beh veramente mi aspettano in centrale.

Genichirou: beh allora sarà per un’altra volta. Ma permetti di regalarti un porta fortuna.

Il padre di Lisa infilò la mano nel taschino della giacca di Alan e ne tirò fuori una spilla.

Alan: wow! Ma come ha fatto?

Genichirou: segreti del mestiere.

Si salutarono e Alan andò in centrale…

Arrivata la sera Lisa si trasformò in Seya…era da molto che non eseguiva la trasformazione ma le riusciva sempre bene.

La polizia aveva già preso posto e Alan organizzava i preparativi finali, quando una bigliettino attirò la sua attenzione.

Sono dietro all’albero qui vicino. Vieni senza farti seguire.”

Alan si diresse dietro l’albero…e la trovò…

Alan: Lisa è da molto che…

Seya: sbagliato sbrufoncello, io sono Seya.

Alan: si scusa…

Le si avvicinò e gli diede un bacio.

Seya: sbaglio o sei in servizio?

Alan: sbaglio o sei una ladra e dovrei arrestarti?

Seya fece un piccola risatina…quando una campanella d’allarme indicò l’arrivo del ladro…Alan raggiunse i poliziotti Seya procedette per un’altra via.

Il detective Asuka e Alan iniziarono l’inseguimento…il ladro correva molto veloce ed era molto agile…lo stavano per perdere di vista quando poi intervenne Seya.

Seya: riporta immediatamente quel quadro al suo posto!

Ladro: e tu chi sei? Ma certo anche tu sei una ladra…

Intanto Asuka rimase nel vedere nuovamente Seya.

Seya: ti sbagli io non sono una ladra. Io sono Seya e sono qui per aiutare la polizia a fermarti.

Intanto Alan e il padre…

D. Asuka: S-Seya dalla parte nostra?

Alan: beh Seya non rubava mai per se stessa lo sai.

Ladro: allora vediamo come te la cavi…

Intanto Alan e Asuka cercavano di acciuffare il malfattore…

Seya: e va bene…Inizia lo spettacolo! Uno, Due e Tre!

Dal cappello uscirono lunghi nastri che legarono il ladro facendolo cadere con il quadro…quando poi il ladro tirò fuori una pistola la puntò contro Seya.

Ladro: maledetta!

Alan si avventò su ladro facendo cadere la pistola…i poliziotti raggiunsero il luogo ma nella confusione il ladro sparì lasciando il quadro.

Seya rimase a distanza dai poliziotti…intanto Alan si rialzava…Asuka si avvicinò a Seya…e lei stava già per scappare quando…

Alan: papà non arrestarla grazie a lei il quadro è al sucuro…

D. Asuka: ti ringraziamo Seya. Ci sei stata molto di aiuto. Permettici di poter contare ancora sulla tua mano magica.

Alan: ma papà.

Seya: detective Asuka non si preoccupi. Potrà sempre contare su di me.

Alan: ma Seya…

Seya: per quanto riguarda te Alan, ci rivedremo. Ciao poliziotti.

Detto ciò prese il volo con il suo solito pallone…

Allora...avviso subito che è ancora sperimentale e la certezza di continuare me la darete se qualcuno i voi sarà interessato...comunque sono disposta ad accettare qualunque tipo di commento. Allora ora vi saluto e spero di potervi scrive una prossima volta!! CIAOOOOO!!

Ritorna all'indice


Capitolo 2
*** 2° Capitolo - Kid ***


Detective Seya

Salve! Prima di iniziare con la ff volevo ringraziare Marochan per aver commentato. In realtà non mi aspettavo che qulcuno fosse interessato a un cartone animato vecchio e poco conosciuto come Lisa e Seya...quando ho visto il commento di Marochan mi sono ricreduta e ho pensato...allora non sono l'unica che preferisce i cartoni animati vecchi che ti rimangono impressi nel cuore. Io ho visto Lisa e Seya quando facevo la quarta elementare e mi ricordo come sognavo poter essere Seya...beh si tutti da piccoli abbiamo un idolo no? Vabbè ora passiamo alla storia.

 

 

 2 Capitolo – Kid.

 

Era mattina. Alan si era appena svegliato e si stava già preparando per passare a prendere Lisa. Sembrava molto preso dai suoi pensieri, troppe cose stavano accadendo velocemente senza lasciargli un attimo per rifletterci. L’incontro con i genitori di Lisa, il ritorno di Seya e la proposta che il padre aveva fatto a Seya…tutto troppo velocemente…

 

Alan: “oggi Lisa mi sente. Ma che le è saltato in testa?! Tornare a vestire i panni di Seya!? Anche se questa volta è dalla parte della polizia non vuol dire che può continuare a caricarsi di incarichi più grossi di lei!? E poi poteva anche aiutarmi solo standomi accanto, senza il bisogno di ritornare ad avere due personalità…”

D. Asuka: Alan.

Alan: “oggi le dovrò parlare. Le dirò di non intervenire più e che non voglio che corra certi rischi!”

D. Asuka: Alan le uova!

Alan: che?!

 

Alan si era immerso nei suoi pensieri mentre preparava la colazione…ora quella colazione o quella che lo sarebbe dovuto diventare, era ridotta a due uova bruciate…

Era d’avanti a casa di Lisa. E ora che doveva fare? Era in anticipo e lei non era di certo pronta…quella mattina era più tosto afosa e stare sotto al sole non l’allettava per niente…era nel giardino della casa e fu sorpreso da Genichirou con un cappello di paglia e un annaffiatoio.

 

Alan: buon giorno!

Genichirou: ciao Alan! Aspetti anche stamattina mia figlia?

Alan: beh si…

Genichirou: che ne dici di entrare dentro? Qui sotto al sole non è molto piacevole…

Alan: la ringrazio. Entro molto volentieri.

Genichirou: puoi darmi del tu.

Alan: ok!

 

Alan e Genichirou entrarono in cucina. Lì c’era Eimi che preparava la colazione e intanto si sentivano rumori provenire dal piano di sopra…come se qualcuno corresse…

 

Eimi: ciao Alan!

Alan: salve.

Eimi: Lisa sta correndo come una pazza stamattina…sai…si è appena svegliata…

Genichirou: dovremmo comprarle una sveglia nuova stamani ne ha rotta un’altra…

 

Iniziarono a ridere ma furono interrotti da un tonfo proveniente dalle scale…i tre si diressero da dove proveniva il rumore…e ci trovarono una dolorante Lisa che si massaggiava la schiena…era caduta dalle scale…

 

Eimi: tesoro ti sei fatta male?

Lisa: n-no sto bene…

 

Poi focalizzò l’immagine di Alan…

 

Lisa: m-ma tu che ci fai qui?!

Alan: perché questa domanda?

Genichirou: da come l’hai chiesto sembra quasi che tu non voglia che ti aspetti in casa…

Lisa: ma non è così…è solo che sarei potuta scendere in un modo poco presentabile…

Eimi: e da quando ti fai questi problemi?

 

Lisa arrossì…fu aiutata da Alan a tirarsi su…

 

Lisa: forza Alan andiamo! Oggi abbiamo l’escursione in montagna e l’autobus non aspetta!

Alan: me ne ero scordato! Andiamo forza!

 

Salutarono in fretta e si diressero verso la scuola…

Durante il tragitto…

 

Alan: posso sapere che cosa ti è preso!? Perché hai accettato la proposta di aiuto che ti ha fatto mio padre!?

Lisa: perché voglio aiutarti.

Alan: ma tu mi aiuti anche solo standomi vicino ogni giorno! Non è necessario che tu ti esponi a situazioni tanto rischiose! E poi hai visto quel criminale!? Era addirittura armato e se ti avesse colpito?!

Lisa: non mi colpirà per così poco. Di la verità…ti rubo il lavoro vero?

Alan: ma che dici! Non è questo.

Lisa: si certo. Fatto sta che io ti aiuterò e non cambierò idea.

Alan: ci rinuncio…hai una desta troppo dura…ma mi piace anche questo lato di te. A dir il vero amo tutti i tuoi pregi e difetti senza fare distinzioni.

Lisa: come siamo sinceri stamattina!

Alan: m-ma che dici!?

Lisa: adesso arrossisci come un bambino!

 

E iniziò a ridere…intanto Alan per deviare il discorso…

 

Alan: caspita! È tardissimo! Dobbiamo correre a scuola Lisa!

 

L’afferrò per il polso e iniziarono a correre.

Arrivati a scuola la loro classe era già entrata nell’autobus e la suora aspettava sbattendo nervosamente un piede in terra…

 

Suora: voi due…! La dovete finire di arrivare sempre in ritardo! Alla fine vi farò sospendere e abbasserò le vostre medie!

Alan e Lisa: ci scusi…

Suora: e va bene va bene, ma ora salite o faremo tardi.

 

Nell’autobus c’erano solo una coppia di due posti liberi e si misero vicini…non volevano stare vicini perché altrimenti i loro amici avrebbero cominciato a fare battutine…

Erano partiti…nell’autobus c’era un continuo parlottare e Lisa guardava fuori dal finestrino mentre Alan si arrabbiava per le battute dei suoi due amici…

Arrivati alla fermata scesero…e iniziarono la scalata della montagna per poi arrivare in un prato dove le suore avrebbero dato istruzioni…

 

Suore: oggi farete dei dipinti alla natura che ci circonda. Formate dei gruppi e sceglietevi un posto. Dopodichè dovrete scegliervi un modello che possa stare in relazione con la natura…

 

La classe si divise in gruppi…Lisa, Alan, Rina, Sara e Sergio ne formarono uno e trovarono anche un bel posto per dipingere…ora mancava solo il modello.

 

Sergio: io opterei per Lisa! È così bella con dei capelli lunghi e così graziosa!

Rina: “anche io concordo. Però era proprio necessario aggiungere tutti quelle parole?!”

Sara: per me va bene. E a voi?

Alan: b-beh…certo!

Lisa: bene se siamo tutti d’accordo allora…

 

Iniziarono a dipingere…tutti tranne Sergio erano molto bravi, ma solo Alan curava dei particolari che in lontananza era quasi invisibili…

Tutti finirono tranne Alan…

 

Sara: fantastico! Ti sta venendo benissimo!

Rina: come fai ad essere così preciso nei particolari?

Sergio: non pensavo sapessi disegnare così bene.

 

Alan divenne un po’ rosso per il complimenti…

 

Rina: noi portiamo i nostri dipinti alla suora. Tu continua pure…

 

Si allontanarono…Alan continuò a dipingere e ben presto terminò…Lisa gli si avvicinò per guardare e ne rimase sorpresa…

 

Lisa: Alan ma da quando sei diventato così bravo!?

Alan: beh…se si tratta di dipingere te…

 

Lisa arrossì a quella risposta…in quel momento Alan gli aveva fatto tenerezza…quasi fino a volerlo abbracciare…ma fu preceduta da lui.

Dopo un po’si accorsero che Sergio aveva scattato una fotografia…

 

Sergio: che bel momento ho immortalato in questa fotografia. Siete così teneri! Ma certo potrei pubblicarla sul giornale della scuola per mostrare la bellezza dell’amore in mezzo alla natura!

Alan: ehi tu. Dacci un taglio! E dammi quella foto!

 

Alan aveva iniziato ad inseguire sergio per farsi dare il rullino intanto Lisa era rimasta dov’era cercando di nascondere il suo rossore…

La giornata trascorse tranquillamente fino a quando Alan non ricevette una chiamata dalla centrale…il ladro che gli era sfuggito denominato Kid, pare avrebbe derubato delle opere d’arte dal museo della città, ma ciò non era ancora certo…

Alan stava accompagnando Lisa a casa…e intanto parlavano della strategia che avrebbero dovuto utilizzare per arrestare il ladro Kid.

 

Alan: i nostri informatori hanno detto che l’obbiettivo potrebbe essere il museo…ma non è certo che sia così…ma come facciamo a catturarlo se non siamo sicuri delle informazioni che ci danno?!

Lisa: dovremo stare molto attenti…potrebbe anche essere un diversivo il museo…

Alan: si hai ragione…

 

Alan assunse un’espressione seria e pensierosa, Lisa lo fissava…amava quell’espressione…sentendosi osservato Alan si voltò verso di lei.

 

Alan: qualcosa non va?

Lisa: beh no…spero solo che non trascuriamo la nostra relazione per il ladro Kid…

Alan: ma che dici? Lo sai che io non ti trascurerei mai!

 

Si erano fermati…

 

Alan: e poi sembra che tu ti diverta indossare i panni di Seya. Sembri tutt’altra persona.

Lisa: bah! Forse…

 

Disse dando una vaga risposta…

Arrivò la sera…il detective Asuka aveva disposto la sorveglianza al museo…Alan intanto era nelle vicinanze cercando qualunque cosa sospetta. Fu sorpreso alle spalle da Seya…

 

Alan: ah sei tu! Stavo per avere un infarto.

Seya: oh scusa ma non volevo farmi scoprire dagli altri poliziotti.

 

Disse con un finto dispiacere.

 

Alan: beh scoperto qualcosa?

Seya: si…mentre venivo nella strada parallela a questa si sono spenti tutti i lampioni e anche le luci delle case si sono spente…in poche parole è venuta a mancare la corrente…forse sarebbe meglio andare a controllare…

Alan: ok andiamo.

 

Si diressero nella stradina…era tutto buio…Seya e Alan stavano camminando fin quando non videro una persona uscire dalla finestra sfondando il vetro…era Kid.

 

Alan: eccolo!

Kid: ancora voi?! No questa volta non riuscirete a fermarmi!

Seya: ne sei sicuro? Uno, due e tre!

 

Dal cappello uscirono uno stormo di colombe bianche che iniziarono a volare attorno a Kid…

 

Kid: maledetta! Ma questa volta non funzioneranno i tuoi trucchetti!

 

Il ladro era riuscito ad entrare in una macchina nelle vicinanze e iniziò a scappare…Alan che intanto aveva chiamato delle pattuglie lo inseguiva su una volante della polizia.

Seya con un altro dei suoi tocchi magici riuscì a bloccare la macchina ma Kid aveva abbandonato la macchina correndo e sparendo tra i tetti della città.

Anche quella sera la refurtiva era stata recuperata ma il ladro sembrava esser troppo agile nel fuggire…

 

D. Asuka: è riuscito a fuggire.

Alan: lo prenderemo la prossima volta!

D. Asuka: Seya! Ti ringraziamo ancora per averci aiutato!

 

Disse a Seya che era rimasta distante…

 

Alan: papà io torno più tardi. Ci vediamo a casa.

 

E detto questo iniziò a correre per una strada e in seguito Seya sparì…

 

Alan: Lisa dove sei?

 

Seya era apparsa dietro di lui…

 

Seya: sono qui. Ma quante volte ti devo ripetere che…!?

 

Alan aveva baciato Seya…

 

Seya: Alan? Ma che hai?

Alan: niente volevo solo baciarti

 

 

Finitoooo! Aggiornerò il prima possibile! Vi saluto Ciaoooooo!

 

By Black Rose!

Ritorna all'indice


Questa storia è archiviata su: EFP

/viewstory.php?sid=81587