Black di LeRoy_Scott (/viewuser.php?uid=81252)
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo:Awakening ***
Capitolo 2: *** Capitolo 1:Escape ***
Capitolo 1 *** Prologo:Awakening ***
Awakening
Prologo:
Risveglio
Uno stridio di gomme.
Un urto.
Un vetro rotto e una sensazione limacciosa sulla mia pelle
E poi Buio.
E' l'unica cosa che vedo,l'unica cosa che sento,l'unica cosa che mi circonda.
Ovunque:
intorno a me,
sopra di me...
...nella mia testa...
...solo vuoto
Chi sono?
Perchè non riesco a muovermi?
Perchè è tutto così buio?
e per quale motivo non ricordo nulla?
ma non è una sensazione spiacevole
sembra quasi naturale...
come se fosse il mio elemento...
come se ne avessi sempre fatto parte
Come se fosse la cosa giusta...
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Capitolo 2 *** Capitolo 1:Escape ***
Cap 1
Capitolo 1
Sento una strana sensazione di freddo che mi circonda...sembra quasi metallo.
Provo ad agitarmi e mi sento senza forma,come un liquido in un recipiente mi sembra di occupare tutto lo spazio disponibile.
Uno scossone compe il silenzio mentre davanti a me si apre un varco circolare
Vengo investito da un ondata di luce che mi acceca per qualche attimo annullando quasi totalmente le mie percezioni.
Lentamente la vista ritorna, anche se sfocata, e riesco a distinguere una grigia superfice (presumibilmente cemento).
Provo nuovamente a muovermi e riesco a percorrere pochi centimetri.Ma
la sensazione mi è nuova,non è come camminare ma
piuttosto mi sembra come strisciare sul ventre.
La superfice su cui mi muovo cambia,diventa più ruvida e
calda,mi guardo alle spalle a vedo il recipiente metallico in cui ero
contenuto.
Provo a ricordare come vi sono finito ma gli unici ricordi che riesco a riesumare sono solo i più recenti.
''Le gomme di un auto che perdono aderenza,lo sbalzo che mi trascina verso in vetro.
L'urto con il parabrezza e il successivo infrangersi dello stesso seguito dalle abrasioni sulla pelle a causa dell'asfalto.
Ma l'impatto non è quello aspettato.Un liquido riduce la frizione e funge da cuscinetto.
Mentre comincio a pensare di essermi salvato un bruciore isopportabile invade le mie membra.
Inizialmente lo attribuisco alle ferite ma ben presto questo si fa
troppo forte per essere causato dalle leggere abrasioni.Tento di fare
forza sulle braccia per risollevarmi ma vi riesco solo parzialmente
dato che tutto ciò che si trova al di sotto del gomito mi
è insensibile.
Guuardo con orrore le mie braccia mentre capisco la causa della mia
assenza di sensibilità.Le braccia si sono fuse a una strana
sostanza!Guardo davanti a me...Un camion si è ribaltato su un
fianco e ha lasciato cadere un contenitore dal quale sgorgava la melma
nera che mi stava consumando.
Preso dalle mie elucubrazioni non mi accorgo che la melma mi ha
consumato quasi totalmente tranne quando cominciai ad assopirmi mentre
il mio mondo diveniva scuro.''
Ritronai con violenza alla realtà e mi abbandonai ai ragionamenti.
''Se sono morto,ora che ci faccio qui?''
Questi pensieri furono seguiti da un urlo mentale.Il mio corpo!Non
c'era più! tutto ciò che vedevo intorno a me era quella
dannata melma nera.
''Non è possibile!Cosa è successo?Perchè se non ho corpo riesco ancora a percepire le sensazioni?''
Cancello questi pensieri inutili e mi concentro sull'obbiettivo principale:Uscire da questo magazino.
Striscio lentamente verso la serranda (solo ora noto che la melma sembra essere parte del mio corpo).
L'uscita è bloccata ma mi ci vuole poco per individuare ina
crepa nel muro,se è come penso allora dovrei riuscir ad
attraversarla.
Continuo a dimenarmi per percorrere i passi che mi separano dalla mia unica opportunità di fuga.
Ed eccola.Davanti a me.La crepa è sottile e per un attimo
esito...ma sarebbe controproduttivo fermarmi a riflettere e
perciò, affidandomi all'istinto, provo ad insinuarmi nel poco
spazio.
Sento il mio corpo comprimersi ed allungarsi per riempire lo spazio concessomi.
La luce del sole riempie la mia visuale mentre il tepore riscalda le mie membra.
A quanto pare mi trovo all'interno di una base militare anche se nessuno è in vista.
Per sicurezza continuo a strisciare nella poca ombra offerta dalla costruzione e mentre avanzo un pettirosso si poggia su di me.
Senza che io ci pensi un tentacolo perte dal mio corpo e ingloba il
piccolo uccellino e con uno spasimo emette il suo ultimo respiro.
Il pensiero è raccapriccante ma il mio corpo ne sembra inebriato e sento che la melma prende maggiore consistenza.
Dopo pochi minuti ho completamente assorbito il pettirosso e sento come se fossi nuovamente solido.
''Beh non posso presentarmi a nessuno in questo stato senza che esso
dia di matto...non credo che funzionerà ma è sempre
meglio provare...''
Con uno sforzo di volontà immagino di riprendere sembianze umane
e mi sento rincuorato quando sento la mia materia ribollire e cambiare
forma.
Il mio corpo ripritorna solido e sento che degli arti cominciano a
generarsi e ad allungarsi riprendendo una forma vagamente umana.
Finalmente sento di potermi muovere in modo più
congeniale.Provo a fere leva sulle ginocchia ed ad alzarmi in piedi.
Esulto.Finalmente un corpo umano!Ma la gioia è breve dato che
non appena osservo le mie mani per accertarmi delle mie condizioni le
vedo completamente nere.Dello stesso nero lucido della melma.Porto le
mie mani al volto solo per scoprire di non averne uno.Li dove dovrebbbe
trovarsi la faccia vi è solo una superfice liscia che suppondo
si formata anch'essa da quella stessa melma.
Continuo a provare a prendere una forma più umana ma ogni prove si rivela vana.
''Sigh.Beh se non altro ho una buona muscolatura''
Continuo a camminare accostato al muro fino a quando non raggiungo quelli che penso siano gli alloggi.
''Sarà meglio procurarsi degli abiti...Almeno per nascondere il mio apetto''
Mi avvicino alla porta e ruoto la maniglia.La porta si apre con un
leggero scricchiolio e mi mostra una serie di armadietti chiusi.
Solo uno è aperto e pertanto è la mia unica scelta.Una
voce canticchiante proviene dalle docce,probabilmente quella del
proprietario dell'armadietto, pertanto devo prestare attenzione a non
fare rumore.
Lentamente mi avvicino alla porticina metallica.Al suo interno vi sono dei vestiti accuratamente sistemati.
Prendo una felpa con cappuccio dei pantaloni militari larghi e un giubbetto di pelle.
Con attenzione percorro a ritroso il mio percorso ritornando nel
'Cortile'.Il cancello è chiuso ma fortunatamente le use berre
sono scoperte e pertanto è possibile passarci all'interno.
Velocemente indosso i pantaloni e la felpa e alzo il cappuccio,il
giubbotto invece lo indosso aperto mostrando la felpa grigia
(Fortunatamente gli abiti era circa della mia taglia).
Correndo arrivo al cancello e provo a passarci all'interno ma sembra
che il mio corpo si diventato completamente solido e dato che al
di sopra del cancello era posizionato del filo elettrificato non lo
potevo scavalcare.
Provo a concentrarmi su una forma liquida e immediatamente le mie gambe
diventano molli (anche se riescono ancora a sorreggermi) e sento di
potermi nuovamente allungare e comprimere.
Tento nuovamente di attraversare il cancello e quasi come per riflesso
il mio corpo si deforma permettendomi un passaggio agevole.
Finalmente fuori dalle mura militari mi ritrovo, senza alcun indizio
sul mio passato e solo dei vestiti appena rubati, sull'orlo di un
autostrada e per un attimo mi chiedo se non sarebbe stato più
sicuro e semplice rimanere nella Base
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