I won't cry for you.

di __happiness
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** 1. ***
Capitolo 2: *** 2. ***



Capitolo 1
*** 1. ***


Italiana. Destinazione Hoboken. 22 anni. Questa sono io, Elena.
Esatto, sono italiana ma la mia destinazione è Hoboken, una famosa università mi ha scelto, non so come farò a pagarmi l'affitto, ma qualche modo lo troverò.
Ho sempre sognato di vivere in America, il mio sogno più grande è fare la fotografa, però voglio laurearmi.
Non voglio annoiarvi, passiamo ai fatti.
Era mattina, non mi sono ancora abituata al fuso orario, prendo il motorino, giro per la città.
Una pasticceria cerca un aiutante, perchè no? Sarà divertente.
Entro. Era pieno di gente.
Mi metto da una parte per aspettare.
Una ragazza viene verso di me.
«Ciao, hai bisogno di qualcosa?» Mi sorride.
«Sì, ho letto che avete bisogno di un' aiutante.»
«Oh sì, vieni ti porto da Buddy.»
«Buddy? E' il capo?»
«In un certo senso, è il "boss" delle torte, tutti dicono così»
«Ah, ok.»
Mi porta da Buddy, chiunque sia. Non riuscivo a camminare per la tanta gente che c'era.
«Eccoci qua. Ragazzi dov'è Buddy?» Urlando.
«E' su.»
«Ok, ci tocca andare su.»
Non parlavo, ero troppo agitata.
Saliamo le scale.
Mi lascia lì da sola perchè deve andare a servire.
«Piacere Joy, tu sei qui per...»
«Per il lavoro da aiutante.»
«Ah sì, vado a chiamare Buddy.» Mi sorride.
Arriva Buddy, parla sottovoce con Joy, di cosa parlavano?
«Ciao, io sono Buddy.»
«Io Elena.»
«Sei brava con le torte?»
«Certo.»
Mi riprendo tutto d'un colpo.
«D'accordo, allora fammi una semplice torta.»
«Ok. Sono pronta.» Sorrido.
Preparo la torta, metto tutte le decorazioni e metto il logo del negozio.
I ragazzi erano a bocca aperta, li avevano convinti.
«Wow. E' bellissima, complimenti»
«Grazie.» Dico timidamente.
«Sei dentro, benvenuta.» Sorride.
Ero felicissima, non sapevo di avere questo "talento" per le torte.
Ero pronta per iniziare una nuova vita.

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Capitolo 2
*** 2. ***


Un nuovo giorno cominciava.
Pronta per andare al lavoro, tesa ma felice.
Chiavi di casa e del motorino, parto.
Avrei chiesto di fare solo il pomeriggio e la sera, perchè il mattino sarei andata all'università.
Arrivata, vado subito da Buddy.
«Ciao Buddy, dovrei chiederti una cosa.»
«Dimmi tutto.»
«Potrei fare il pomeriggio e la sera, e la mattina me la lasci libera.» Sorrido come un'ebete.
«Posso sapere il perchè?»
«Devo andare all'università.»
«E perchè sei venuta qui se hai l'università?»
«Perchè in qualche modo devo pagarmi i libri e l'affitto.»
Mi stavo innervosendo, perchè così tante domande? Poco dopo arriva la madre, il capo della pasticceria.
«Ci sono problemi qui?»
«Avrei bisogno di un cambio d'orario.»
«Certo, che orari potresti fare?»
«La mattina devo andare all'università, fino alle 12.00 poi verrei qui subito senza perdere tempo.»
«D'accordo, però c'è un problema, perchè tu fai più ore del dovuto.»
«Va bene lo stesso, ma la prego posso avere la mattina libera?»
«Se per te non è un problema, certo!» Sorride.
«Grazie mille, non so come ringraziarla.»
«Dammi del tu! Comunque, anche oggi devi andare all'università?»
«No, inizio tra tre giorni.»
«Va bene, allora inizia a lavorare, ci vediamo dopo.»
Mary, la madre, se ne va. Buddy mi guarda, poi viene verso di me.
«Sei qui sola? Non hai amici..»
«Ho un'amica americana.»
«Solo un'amica, nessun'altro?»
«No nessun'altro.»
«Ah, tra un pò arrivo che ti dico cosa devi fare.»
Va verso Joy, e sento cosa dice.
«Non è fidanzata. Ma non dirlo a nessuno.»
Rido piano. Arriva un ragazzo.
«Ciao, sono Anthony.» Sorride.
«Elena, piacere.» Ricambio il sorriso.
«Scusa se te lo chiedo, sei single?»
«Ehm.. Si.» Ero imbarazzata.
«Anche io.»
«Bene..»
Intanto dietro tutti ridevano.
«Bene.. Stasera c'è una festa, ti va di venire con me, se non hai impegni?»
«Non mi piacciono le feste. Scusa..»
«Ti va di uscire da soli allora?»
«Si, perchè no. Ti do l'indirizzo?»
«Si.»
Scrivo l'indirizzo in un biglietto e glielo do.
Mi ringrazia, non so per cosa, e va via restando a guardarmi.
Prende contro una sedia e cade, mi metto a ridere.

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