Galeotto fu quel portaombrelli a zampa di Troll

di Episkey and Muggle
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Ritorno a Grimmauld Place ***
Capitolo 2: *** Un thè alla Tana ***
Capitolo 3: *** Cosa ci fa un lupo al Ministero? ***
Capitolo 4: *** Un'alba sul Lago Nero ***



Capitolo 1
*** Ritorno a Grimmauld Place ***



Questa storia non è scritta a scopo di lucro, tutti i luoghi e i personaggi appartengono a J.K Rowling.


Capitolo 1



Era passato un mese dalla morte di Sirius e Remus, solo allora, aveva trovato il coraggio di rimetter piede a Grimmauld Place, il luogo che aveva rappresentato per l'amico un'eterna prigione.



Si materializzò come sempre sull'ultimo gradino davanti alla porta, fece scattare la serratura e un silenzio innaturale lo avvolse. Osservò che la casa era insolitamente curata e questo gliela rese ancora più distante, soltanto una cosa, tanto fuori posto quanto familiare, catturò la sua attenzione; il portaombrelli fatto a forma di zampa di troll rovesciato.



Un sorriso balenò per un attimo sul suo viso quando si ritrovò a pensare a tutte le volte in cui era stata Tonks a farlo cadere, ma sapeva che in questo caso la colpa non era della sua goffagine perchè lei dopo la morte di suo cugino era stata ricoverata al San Mungo. Sentì un nodo in gola.



Un rumore di passi catturò la sua attenzione, provenivano dal piano di sopra. Remus estrasse istintivamente la bacchetta per poi calmarsi pensando che fosse solo Kreacher. Proprio a questo pensiero la rabbia lo invase di nuovo; quello stupido elfo domestico aveva ritenuto opportuno riordinare la casa soltanto ora che si era liberata dall'unico Black che aveva deciso di combattere dalla parte dei Buoni. Si precipitò su per le scale pronto a dirgliene quattro, la luna piena era vicina e i suoi istinti di lupo stavano prendendo il sopravvento, ma gli si parò davanti una scena del tutto inaspettata; Ninfadora Tonks era davanti alla finestra e fissava con sguardo assente l'albero genealogico dei Black.



Per una volta Tonks aveva un aspetto del tutto anonimo, i suoi capelli raccolti in una coda dalla quale sfuggivano alcune ciocche erano di un normalissimo castano scuro e il suo volto era pallido e inespressivo.



"Ninfadora..." sussurrò con voce incerta Remus.



"NON chiamarmi Ninfadora!" lo interruppe lei automaticamente.



"Scusami Tonks" le disse con un mezzo sorriso.



"Non puoi commettere certi errori, Lupin"



E solo allora i loro sguardi si incontrarono.



Remus abbandonò il tono scherzoso leggendo nei suoi occhi una velata tristezza: "come stai?" le chiese in un soffio.



E lei capì che non si riferiva soltanto alla sua salute fisica, ma soprattutto al suo stato d'animo.



"Qualche graffio e tanta rabbia. Tu piuttosto?"



Quella semplice domanda gli fu posta con una tale intensità da far crollare definitivamente le sue barriere.



Si lasciò cadere contro lo stipite della porta, poggiò la bacchetta accanto a sé sul pavimento freddo e si prese la testa fra le mani. Tutte i pensieri che per anni si era tenuto dentro si riversarono come un fiume in piena.



"Da quando quella notte sono stato morso mi sono sentito infetto come se portassi dentro di me una malattia contagiosa" sussurrò "non pensavo che sarei riuscito di nuovo ad interagire con i miei coetanei senza sentirmi diverso. Quando arrivo la lettera per Hogwarts pensai che quella sarebbe stata per me l'ennesima tortura, un'altra sofferenza, avrei dovuto nascondere il vero Remus ancora più a fondo dentro di me. Poi però sono arrivati loro "un sorriso appena accennato gli increspò le labbra "James, Sirius e Peter, ognuno in modo diverso, mi hanno fatto sentire parte di un gruppo. Sono stati gli anni più belli della mia vita, ma si sa; la felicità non è eterna, no?" il suo sorriso si fece amaro "e così per dodici anni ho creduto che la morte di James e Minus fosse stata colpa di Sirius, ma io avrei dovuto capirlo; lui sarebbe morto piuttosto che tradire James, il suo migliore amico, suo fratello, l'altra faccia della stessa medaglia.

Quando ho rivisto Sirius non ho potuto fare a meno di sentirmi di nuovo a casa, anche se il vuoto lasciato da James era incolmabile. Ma mi è stato portato via anche questo. Gli unici due che meritavano di morire eravamo Minus ed io, lui uno sporco traditore che ha voltato le spalle ai suoi amici per pura codardia ed io beh...sono un lupo mannaro; un pericolo".



Remus alzò il capo e rimase sorpreso nel vedere Tonks seduta sul pavimento accanto a lui con uno sgurado duro.



"Basta Remus. Basta con questo inutile vittimismo. Sii uomo, non sei più il bambino spaurito che venne morso in quella maledetta foresta. Sei cresciuto e hai superato tante difficoltà, hai dimostrato al mondo che essere un lupo mannaro non è una condanna, purché l'uomo ricordi ciò per cui vale la pena vivere!"



Remus aveva l'espressione di uno che era stato appena schiantato, si era aspettato comprensione, conforto certo non di essere attaccato, ma con quell'insolita strega nulla era da dare per scontato. Questo gli fece capire quanto Tonks fosse maturata, gli ultimi avvenimenti l'avevano fatta riflettere e le avevano fatto capire che non c'era tempo per piangersi addosso; la guerra incombeva.



"Scusami, non volevo ferirti, so che questo per te è un momento difficile..." il suo tono si era addolcito.



"No, hai ragione tu. Devo combattere affinchè i miei amici non siano morti invano"


"Io sarò al tuo fianco, se tu lo vorrai" aggiunse in fretta Tonks.



"Non sempre ciò che si vuole è la cosa più sicura" disse lui incupendosi.



"Remus, tu non sei il pericolo, quello vero è là fuori" strillò lei.



"Parli così perchè non mi conosci fino in fondo" rispose piccato.



"Non me ne hai mai dato modo..."



"Né ho intenzione di farlo" esplose "Sarebbe troppo..."



"Pericoloso, Remus? Ti ho già detto che non mi interessa! Per te sono pronta a rischiare".



Tonks si alzò di scatto e oltrepassò la soglia della stanza "Dove vai?" le chiese spiazzato.



"C'è una guerra lì fuori" rispose secca.



La sentì scendere le scale, sbattere la porta e smaterializzarsi.



Grimmauld Place ripiombò nel silenzio. Per proteggerla forse l'aveva persa, ma pur di saperla al sicuro sarebbe stato pronto a danneggiare se stesso.



NOTE DELLE AUTRICI:



Salve genteee :)

Ciao a tutti :D

Allora Episkey, è iniziato questo viaggio. Soddisfatta? u.u

E già Muggle, una vera avventura iniziata nella nostra vacanza insieme!!
Io sono molto soddisfatta speriamo che i nostri lettori la pensino alla stesso modo =)tu che ne dici?


Dico che ce lo dovranno dire loro e noi siamo pronte a tutto, giusto?

Assolutamente si, sono proprio curiosa di sapere cosa ne pensano. Dobbiamo aggiungere qualche altra cosa?


Mi sembra che abbiamo sproloquiato anche troppo.
Ah io direi di avvisare che il prossimo capitolo sarà pubblicato giovedì 8. Passiamo ai saluti?


Sproloquiato mi complimento con lei sta migliorando ahah.
Comunque concordo sono più lunghe le note che il capitolo!!!
Bene ragazzi vi mando un bacio e spero che recensiate in molti a presto :)


Vi saluto anche io, un bacione e grazie per essere arrivati fin qui :)

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Capitolo 2
*** Un thè alla Tana ***



Capitolo 2



"Del thè, cara?" chiese la signora Weasley con tono materno.


"Eh?... oh, si grazie Molly" trasecolò Tonks.



Le due donne si trovavano nella cucina della Tana, dove si erano trattenute a parlare dopo una delle riunioni dell'Ordine.



"Cosa c'è che non va? Ti vedo spenta"



Tonks sussultò come scoperta a rubare una scopa; erano passati pochi giorni dall'episodio a Grimmauld Place e non vi era più traccia della rabbia che le aveva suscitato Remus. Al suo posto però era subentrata una estenuante malinconia che di tanto in tanto la faceva estraniare da tutto il resto. Anche il suo aspetto ne aveva risentito infatti i suoi capelli avevano assunto una deprimente tonalità grigio topo, il viso era pallido e i suoi sorrisi erano solo di circostanza, non più quelli allegri e spensierati che la distinguevano.



"La guerra incombe, Molly".


"Certo che si, ma era così anche una settimana fa cosa si è aggiunto nel frattempo? " osservò quest'ultima.



"Un litigio con un amico" rispose Tonks tentennando sull'ultima parola.



"Cos'ha combinato quel lupo?" buttò lì.



Tonks sgranò gli occhi e vedendo un sorrisino soddisfatto sulla faccia di Molly capì che la sua copertura era crollata miseramente.



"Cosa ti fa pensare che c'entri Remus?"



"Basta avere due occhi, cara" rispose la signora Weasley con aria sfacciatamente innocente.



"E' solo che odio quando si comporta come se fosse una minaccia per tutti".



"Devi capirlo, la morte di Sirius è stata un altro duro colpo per lui. Ora si sente ancora più solo, avrebbe preferito morire e lasciare in vita loro"



"è esattamente quello che mi ha detto lui! Ma non capisce che non deve affrontare tutto da solo, se ne avrà bisogno io ci sarò. Lo sa".



"Tesoro se ci tieni davvero non arrenderti. Solo il tempo gli farà capire che è essenziale avere qualcuno che ci ama accanto. Perchè si, l'ho capito che ne sei innamorata; lo sguardo, il tono di voce...sono inconfondibili"



Tonks la guardò come se avesse appena visto Piton lavarsi i capelli prendendo seriamente in considerazione l'idea di obliviare la sua interlocutrice.



"Ma cosa dici?!" esclamò fintamente indignata "è...è...solo un amico"



"L'unico amico per cui sono stata così l'ho sposato!" rise Molly.



"Oh dannazione!" esplose Tonks "è tutto così complicato. Lui ha messo in chiaro di non volermi accanto a sé"



"No, lui ha lasciato intendere di tenere a te! Per questo ti allontana; per proteggerti."



"Basta con questa storia! Non sono più una ragazzina! So badare a me stessa, se io voglio stare con lui e lui tiene a me, perchè deve essere tutto così maledettamente difficile?!"



Tre colpi alla porta interruppero Molly che stava per ribattere, prima di andare a vedere chi fosse guardò Tonks con aria comprensiva e le assicurò che sarebbe andato tutto bene.



La signora Weasley si allontanò e poco dopo tornò in cucina seguita da Silente ed Harry.



"...ah salve Ninfadora" disse il Preside entrando.



"Salve Professore" salutò. "Ciao Harry".



"Ciao Tonks" rispose il ragazzo.



"Meglio che vada" aggiunse lei in fretta. Si alzò e si avvolse il mantello attorno alle spalle. "Grazie per il thè e il conforto Molly".



"Per favore, non andare per causa mia" disse Silente con garbo. "Io non posso restare. Ho affari urgenti da discutere con Rufus Srimgeour".



"No, no, devo proprio andare" replicò Tonks senza incrociare il suo sguardo.



" 'Notte...".



"Cara perchè non vieni a cena nel finesettimana? Ci saranno anche Remus e Malocchio" .



"No, davvero, Molly... Grazie comunque... Buonanotte a tutti"



Tonks uscì rapida nel cortile oltrepassando Silente ed Harry; a pochi passi dalla soglia, girò su stessa e svanì.
Riapparve nei pressi di casa sua ripensando ancora alla conversazione con Molly; l'aveva aiutata a capire ciò che fino ad allora non aveva voluto ammettere a se stessa.



Era davvero innamorata di Remus Lupin.


NOTE DELLE AUTRICI

Buondì Episkey!
Ebbene sì, ho le manie di protagonismo e inizio sempre io :)
Heilà Muggle!
Si, ormai ci ho fatto l'abitudine alle tue manie di protagonismo.

Comunque siamo a 2!
Che ne dici?
Ok sembra un'intervista
Si sembra decisamente un'intervista,
però è vero siamo arrivate al 2° capitolo e il 1° ha ricevuto un sacco di complimenti,
perciò sono veramente felice.
Tu invece che ne pensi?

Ohhh si! *-* Io penso di adorare tutti coloro che sono stati così carini e coccolosi
nelle loro recensioni.
Si sono stati veramente dolcissimi.
Ma non dimentichiamoci di chi l'ha aggiunta tra le seguite!

Già, già.
Adoro anche loro *-*
Tornando a parlare di cose serie.
Comunichiamo ai lettori che questo capitolo era un po' di transizione...
Perciò non lanciate subito i pomodori e aspettate il prossimo che arriverà a breve.
Il 12 saremo di nuovo qui!

Piccola annotazione; non tirate nemmeno altri ortaggi.
Mangiateli che vi fa bene, così crescete sani e forti u.u
Ragazzi come avrete capito oggi Muggle non è nelle sue condizioni migliori.
Quindi è meglio se ce ne andiamo.
Un grosso bacio e mi raccomando, fateci sapere che ne pensate!!

Ehi! Potrei offendermi.
Comunque vi saluto anche io e aspetto con ansia i vostri commenti.
Un bacione belli ;)

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Capitolo 3
*** Cosa ci fa un lupo al Ministero? ***



Capitolo 3



Remus Lupin si aggirava sovrappensiero all'interno del Ministero; il signor Weasley lo aspettava per informarlo circa le ultime riunioni dell'Ordine a cui non aveva potuto prender parte a causa della missione che Silente gli aveva affidato. Mentre si avvicinava all'ufficio di Arthur s'imbatté nel Dipartimento Auror e non poté far a meno di fermarsi un attimo; soltanto una volta c'era entrato ed era stato molti anni prima quando James gli aveva mostrato tutto orgoglioso la sua scrivania. Era ancora sulla porta quando un alone argenteo dalle fattezze familiari gli sfrecciò accanto suscitando una gran confusione tra gli Auror presenti. Inizialmente non prestò molta attenzione a quel Patrono supponendo che molte streghe e maghi ne possedessero uno a forma di lupo, ma appena lo sentì parlare il suo cuore mancò un battito; conosceva quella voce nonostante non la sentisse da ben cinque mesi. Si precipitò all'interno della stanza.



"Hanno colpito ancora. In un quartiere babbano; Sussex Garden. Mandate qualcuno e chiamate gli Obliviatori".



Il discorso di Tonks fu breve ma bastò per mobilitare immediamente tutti i presenti. Remus si precipitò fuori dimenticando completamente lo scopo per cui quella mattina era andato al Ministero. Nemmeno l'aria aperta servì a farlo riprendere dallo shock; non l'aveva colpito tanto la notizia dell'attacco dei Mangiamorte, ce n'erano di continuo ormai, quanto il messaggero. Aveva saputo che il Patronus di Tonks aveva cambiato forma; ma nessuno si era degnato di dirgli cosa era diventato. O forse era stato lui a non volerlo sentire, vista l'abilità con cui aveva evitato tutto ciò che aveva a che fare con lei da quella lontana discussione a Grimmauld Place.



In quel momento capì che le doveva parlare e fortunatamente sapeva dove trovarla. Si smaterializzò. Una raffica di incantesimi lo accolse; poco più avanti una decina di Auror combattevano contro altrettanti Mangiamorte, Remus sfoderò la bacchetta e si precipitò ad aiutarli. Ne Schiantò un paio e altri due vennero atterrati da qualcuno vicino a lui. Ben presto i Maghi Oscuri furono in minoranza e lanciando le ultime maledizioni se ne andarono con un sonoro crack.



Lupin si guardò intorno, ma non riuscì subito ad individuare Tonks. Alla fine la vide; si trovava nel cortile di una villetta lì vicino, probabilmente il luogo da cui era partito l'attacco, inginocchiata accanto al cadavere di un uomo. Le si avvicinò silenziosamente.



"Si chiamava Richard Mc Lewis, era sposato e aveva due figli, era un Babbano" disse lei senza alzare lo sguardo.



"Dov'è la sua famiglia adesso?"



"Se ne stanno occupando gli Obliviatori. Crederanno che la sua morte sia stata causata da un incidente"



"Mi dispiace" sussurrò Remus.



Tonks lo guardò con un sopracciglio alzato: "Ti dispiace di cosa esattamente?"



Lui ricambiò il suo sguardo; in quel momento sembrava stanca e malata come se tutto il peso del mondo gravasse sulle sue spalle e ripensando a ciò che era accaduto tra loro si sentì terribilmente in colpa.



Lei ignorò il suo silenzio e continuò: "Chi ti ha mandato qui?"



"Stavo andando da Arthur quando è arrivato il tuo Patrono, così ho pensato che una bacchetta in più potesse essere utile" spiegò.



"Già, hai pensato bene"



"Perchè non eri alla Tana a Natale?" domandò Remus cambiando discorso repentinamente.



"Avevo da fare con la mia famiglia" rispose Tonks poco convinta.



"Molly mi ha detto che avresti probabilmente passato il Natale da sola per colpa mia" lui abbassò lo sguardo incapace di continuare a guardarla negli occhi.



"Non è questo il posto per parlarne" disse Tonks facendo un cenno con la testa verso il cadavere "sono di guardia ad Hogsmeade, andiamo".



Lo prese bruscamente per un braccio e si smaterializzarono insieme. Riapparvero su una collinetta che sovrastava il villaggio. Tonks si avviò a passo sicuro verso un tronco steso a terra e ci si sedette, Remus prima di raggiungerla si guardò attorno spaesato riconoscendo in lontananza la figura della Stamberga Strillante.



Non appena le si accostò Ninfadora lo sommerse di parole:

"Allora cosa volevi sapere? Se sto male per colpa tua? Ebbene si. Perchè a Natale non sono venuta alla Tana? Per evitarti. Perchè non riesco più a controllare le mie trasformazioni? Perchè non controllo neanche più le mie emozioni. Perchè il mio Patronus ha assunto la forma di un lupo? Perché sono innamorata di te".



In quel momento Remus pensò di capire come ci si dovesse sentire a essere colpiti da un Bolide in pieno viso. Aveva capito che Tonks lo voleva aiutare, ma da lì ad essersi innamorata di lui..

.

"Ti sbagli" le rispose con voce atona "Non provi amore, ma compassione".



"Ci risiamo" sbottò lei "credi sempre di sapere tutto eh?"



"Tu non capisci..."



"No! Sei tu che non vuoi capire. Non sta a te dirmi ciò che provo. Sono io che da cinque mesi cerco di sbrogliare la matassa, di capire qual'è il problema. Ed è solo colpa tua, sei tu che allontani tutto e tutti per paura di affezionarti a qualcuno e poi di perderlo".



"Ma cosa pensi? Che il problema sia solo tuo? Che io non vorrei stare con te? Ma tu meriti di meglio; sono un lupo mannaro. Un lupo mannaro non deve innamorarsi. Quello che proviamo l'uno per l'altra è sbagliato, pericoloso, malsano Ninfadora".



La rivelazione fatta da Remus la colpì come un fulmine a ciel sereno tanto da farle passare in secondo piano il fatto di essere stata appena chiamata per nome.



"Se tu fossi veramente innamorato di me come dici, faresti di tutto per raggiungere il tuo obiettivo" sussurrò lei.



"No, proprio perchè sono innamorato metto il tuo bene prima del mio" la corresse stancamente. Poi proseguì: "Non c'è motivo per cui questa conversazione debba continuare. Devi trovarti qualcuno più giovane e soprattutto più sano di me; te lo ripeterò all'infinito".



"Ma io voglio te, riuscirò a farti cambiare idea prima o poi".



Lo salutò con un cenno del capo e si avviò verso il centro del villaggio; Remus la guardò allontanarsi. Non aveva ancora idea di quante volte, nei mesi successivi sarebbe stato costretto a ripetere quelle parole, con sempre minore convinzione.


NOTE DELLE AUTRICI

E indovinate un po' chi comincia a blaterare?
Esatto, eccomi qua :D

Si eccoti, ma ci sono anche io!!! Ciao fanciulli :)

Tu sei un dettaglio insignificante u.u
Comunque, et voilà, terzo capitolo.

Ma come siamo gentili... la fine delle vacanze ti ha inacidita u.u
Ebbene sì questo era il nostro penultimo capitolo...


Ohh ç.ç ora me l'hai detto e sono in lutto.
Manca poco, ragazzuoli, poi non vi scocciamo più (forse, muahahah)
Parlando del presente, hai qualcosa da di intelligente da dire?


Mi sta già venendo la nostalgia ç.ç
Comunque vorrei solo ringraziare tutti i nostri fantastici lettori, quelli che hanno recensito,
quelli che hanno aggiunto la storia alle seguite o alle ricordate e persino alle preferite,
perciò grazie a TUTTI.


Si, giusto. Grazie, grazie, grazie!
Vi direi che siete carini e coccolosi, ma sarei ripetitiva :D
Ah una cosa; il capitolo è un tantino drammatico, ma non disperate...
Non posso dire altro sennò la dolce Episkey mi tira qualcosa in testa.


*Ha sollevato una roccia*
Andiamocene prima che fai qualche danno.
Ciao a tutti belli miei, un bacione e recensite se vi va.


*Scappa*
Ciaooo! Se al prossimo capitolo non mi trovate prendetevela con lei u.u
Un bacione baldi giovani in attesa dei vostri pareri :)

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Capitolo 4
*** Un'alba sul Lago Nero ***


Capitolo 4


Silente era morto.

Silente, il mago più potente del mondo, era morto.

Silente, il mago più potente del mondo, era morto perchè aveva riposto la sua fiducia nella persona sbagliata.

Remus Lupin era totalmente sconvolto. Come se non bastasse il primogenito dei Weasley, Bill, era stato attaccato da Greyback. Non sarebbe diventato un lupo mannaro, fortunatamente, ma non si conoscevano le conseguenze che quell'avvenimento avrebbe portato.

E poi c'era stata l'ennesima discussione con Tonks quando Fleur aveva annunciato che avrebbe comunque sposato Bill, qualsiasi cosa egli sarebbe diventato.

Mentre stava cercando di schiarirsi le idee Remus vide Tonks avvicinarsi a lui, prenderlo per mano e trascinarlo fuori dall'Infermeria. Non si ritrasse al tocco della ragazza seguendola e sperando ardentemente che non avesse intenzione di continuare il loro litigio.

Lei lo condusse fino al ponte che collegava il castello alle serre, il Lago Nero sotto di loro era irradiato dal sorgere del Sole.

Lì si fermò e lo guardò negli occhi: "Ricordi cosa ti dissi lo scorso luglio a Grimmauld Place? Ti promisi che sarei sempre stata al tuo fianco e credo che ora tu abbia bisogno di me. Parlami Remus" sussurrò Tonks aumentando la stretta sulla sua mano.

L'aveva sorpreso, di nuovo. Aveva capito al volo ciò che voleva; essere allontanato dall'Infermeria per dar sfogo al suo dolore senza doversi sentire gli occhi di tutti puntati addosso. In quel momento capì che lei era la sua ancora di salvezza, l'unico punto fermo nel caos che regnava.

Conosceva tutte le motivazioni, che si era ripetuto milioni di volte, per le quali non avrebbe dovuto stare con lei, ma non gli importava. Per una volta non voleva seguire la ragione come faceva da tutta la vita, ma voleva lasciarsi trasportare dai sentimenti che provava. Quindi ricambiò la stretta, la attirò a sé e le prese il viso tra le mani.

Tonks sgranò gli occhi, ma non si scostò. Vide Remus esitare così annullò del tutto la breve distanza che li divideva permettendo finalmente alle loro labbra di incontrarsi.
Fu un bacio dolce e passionale che gli fece perdere la cognizione del tempo; in quel momento sarebbe potuto arrivare Lord Voldemort in persona e Silente sarebbe potuto resuscitare, ma nessuno dei due se ne sarebbe accorto.

Si separarono in contemporanea e Tonks vide lo sguardo di Remus abbassarsi pericolosamente a terra.

Fu proprio lui a rompere il silenzio: "Sei ancora convinta della tua scelta?"

"Assolutamente si" rispose lei con fermezza.

Lui sorrise raggiante, come aveva fatto poche volte negli ultimi anni.

"Sei pronto a rientrare? Gli altri hanno bisogno di noi" disse Tonks riportandolo alla realtà.

"Si, sono pronto. Ti prego solo di una cosa; stammi vicino"

"In ogni momento" assentì lei.

E così quando due giorni dopo Remus dovette affrontare il funerale di Silente, il più grande Preside che Hogwarts avesse mai avuto, l'unico uomo di cui Voldemort avesse mai avuto paura, il fondatore dell'Ordine e la prima persona che lo aveva fatto sentire accettato, lei c'era.

FINE

NOTE DELLE AUTRICI

Epiiiiskeeey ç.ç
Muggleeeee D:
è finita ... :' (


Sigh...

Sigh ...

Prima comunicazione di servizio: non è che volessimo pubblicare in ritardissimo, rimandavamo semplicemente il triste momento della separazione.
Non mi guardate con quelle facce perplesse ora, è la verità! >.>


Si si è vero, sapevamo che ci sareste mancati tantissimo così abbiamo emh ... come dire aspettato il momento giusto per pubblicare.
Comunque speriamo che possiate perdonarci, e vi ringraziamo infinitamente di essere arrivati fino alla FINE
*Piange nel suo angolino*


Epikey! Episkey! Dai suuu, esci dall'angolino, non fare la bambina.
Non fateci caso, è normale. Però vi ringrazio anche io, carissimi e pazienti lettori

Ehi, Muggle non fare la ragazza matura che hai riempito la camera di fazzolettini di Hello Kitty e non dare la colpa al raffreddore u.u ...

Ma, ma, ma... Sono di mia sorella! *snif* Sai che stiamo fuorviando, però?
Hai qualcosa di importante da dire?


Si certo dicono tutti così !!
Credo che dovremmo solo ringraziare e toglierci dai piedi ... Perciò ... GRAZIE MILLE a tutti siete stati fantastici GRAZIE GRAZIE GRAZIE ...
Un bacio immenso a presto (spero)


Ehi Ehi, mi sto rammollendo con tutti questi ringraziamenti.
Quindi, per rimanere nel mio stile, vi lascio con una minaccia... Sappiate che la premiata ditta Episkey&Muggle tornerà a tormentarvi al piu' presto!*Muahahah*...
Ok un po' di smielatezza ora ci sta, sennò poi pensate che sono cattiva.
Vi adoro ragazzi *_*
*sventola un fazzolettino bianco con le lacrime agli occhi*

*torna a piangere nel suo angolino portandosi dietro Muggle*

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