This Song Saved My life

di Serenoide_
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo - Take me away ***
Capitolo 2: *** The rain before it falls. ***
Capitolo 3: *** The Last Summer (of You and Me) ***



Capitolo 1
*** Prologo - Take me away ***


Lei all´inizio non sentí la chiamata, ma appena si accorse che qualcuno la cercava abbassó il volume del suo stereo e prese il cellulare. La scritta sul display recitava „Cris“ e subito sotto la foto di un tipo che serviva coktails in un bar. Stella sorrise.
- Oh, Cri, dimmi!
- Oh, Ste! Hai mica sentito gli altri? Sai mica se si fa qualcosa stasera?? Ho provato a chiamare Marco, Andrea, Lorenzo, ma nessuno risponde! –
- Stella sorrise di nuovo. Com´é che i ragazzi non riuscivano mai a trovarsi a vicenda?
- Non saprei, avevano una mezza idea di andare all´Irish, am non so se é andata in porto… Comunque stavo per chiamare la Giulia, se vuoi ti mando un messaggino appena so qualcosa.
- Ecco, sí grazie.
Ah, e senti, il mio motorino é fuori uso, mi daresti uno strappo?
Stella ci pensó su, ma, in fin dei conti era pur sempre il suo migliore amico.
 
Cris aspettava una risposta impaziente
- Ehi, ma tu non hai una fantastica macchina? Tra l´altro stasera é prevista pioggia!
Cris sospiró cercando di mantenere la calma.
- Sí Stella, lo so che la mia macchina é bellissima. Ma la mia jaguar in questione stasera ce l´ha mia sorella, e il motorino é morto.
Stella rise (di nuovo) - Certo che ti do un passggio, razza di leso! Allora ti mando un messaggio appena so altro. A dopo! -
Cris riattaccó pensando che doveva smettere di vivere a scrocco dalla sua simil - vicina e mentre ripercorreva con la mente tutti gli anni che ormai erano passati dal loro primo incontro, e dalla loro prima canzone („Harder, Better, Faster, Stronger“ die Daft Punk), gli arrivó il messaggio da Stella. Diceva cosí: „Allora, stasera irish“ Passo vrso le 10, e copriti che piove! (Ah dimenticavo: Pocketful of Sunshine, Natasha bedingfield!).
Cris teneva un raccoglitore con tutte le canzoni che lei gli aveva dato in quegli anni. Un raccoglitore ormai strapieno. L´ultima canzone aggiunta era „Pumped Up Kicks“ Die Foster the people. Andó al PC per ascoltarsi e stamparsi la nuova canzone che Stella gli aveva dato.

IL CORNER: Nulla, questo é il prologo. MAgari non vi piace. Magari sí. Amo la musica. E il mio migliore amico - che ormai é il mio ragazzo. Gli atri capitoli sarrano piú lunghi comunque xD

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Capitolo 2
*** The rain before it falls. ***


Cris prese il suo faccoglitore e lo sfoglió. Peccato che non entrasse in valigia. Però aveva comunque il suo fedele iPod, con un´apposita playlist chiamata schrzosamente „Stella would you take me home?“ con le canzoni e tutti i testi. Si bloccó su una pagina in particolare. Riportava la canzone „Slipped Away“ di Avril Lavigne. Stella gliela passó quando il loro migliore amico morí. Erano un trio, un fantastico trio. Guardó la data: 7.12.2005
Quel giorno si erano baciati. Cris se lo ricordava perfettamente, lei quel giorno piangeva. Piangeva da tre giorni. E anche lui avrebbe voluto piangere. Piangere e urlare. Ma non poteva, perché Stella contava su di lui, lui doveva essere forte. Lui era la sua roccia.
Erano passati quasi cinque anni. Ora avevano delle vite piene e soddisfacenti. Cris aveva la sua ragazza, Stella aveva i suoi vari „trombamici“ come si divertiva a definirli lui. Erano felici.
Si risveglió dal dolce amaro mondo dei ricordi allo squillare del suo telefono: era Stella. E lui era in ritardo. Chiuse il raccoglitore e prese le chiavi della macchina.
Ehy, stava andando in vacanza!
*
Stella schiuse gli occhi alla pioggia serale. Era fuori casa, sotto il diluvio, con una valigia  al seguito e degli auricolari nelle orecchi. Aspettava il suo migliore amico che, ovviamente, era in ritardo. Dal suo iPod messo in modalitá shuffle partí una canzone che lei adorava: era „My First kiss“ dei 3OH!3. Sorrise alzando di nuovo il viso al cielo e lasciando che la pioggia le bagnasse le guance, debole e piacevole.
Quella canzone la dedicó a Cris quando conobbe la sua attuale ragazza. In quel periodo era sempre agitatato e preoccupato di come potessero andare le cose con lei. Stella fu riscossa dell´antipatico suono di un clackson, abbasó lo sguardo e vide la fantastica Jaguar blu metallizzata che tanto amava. Ne uscí Cris, sorridente.
-Eh,- disse mentre caricava la valigia di stella nel bagagliaio – Non sei arrabbiata?
Stella lo guardó con gli occhi da cerbiatto.
-E per cosa mai dovrei essere arrabbiata?
Mah, non saprei. Forse perché mi hai aspettato piú di mezz´ora sotto la pioggia?
Stella non poté trattenere una risatina. – No, amo la pioggia e tu lo sai.- Disse entrando in macchina. Cris alzó le spalle. – Sí lo so, ma guardati, sei fradicia. E sembri un procione, col trucco tutto sbavato a questo modo.-
Stella si controlló nel finestrino, effettivamente sembrava un procione bagnato. Sorrise di nuovo.
-Hai ragione, ma sono una gran figona lo stesso! E poi sono cosí felice che nulla potrebbe rovinarmi questo momento.-
Ed era vero. Era strafelice. Pioveva, e lei amava la pioggia. E poi, stava andando in vacanz con  i suoi amici.
E tu come ti senti? Lo so che la pioggia non ti piace, ma stai andando in vacanza. Esprimi le tue emozioni ogni tanto!-
Cris annuí – Sono felice. Ma la pioggia non mi piace. Sono un po´nervoso: é la prima vacanza che faccio senza Ale da anni ormai. Almeno tre anni.-
Stela si illuminó e Cris inarcó un sopracciglio. – Conosco quella faccia. Ti é appena venuta in mente una canzone geniale e perfetta vero? Devi smetterla, io non so piú dove tenerle le tue canzoni!-
-Ma stai zitto che le sai tutte a memoria!
-Anche te le sai tutte a memoria!
Stella lo guardó – Sí, ma io non faccio testo dal momento che so amemoria tutte le 2973 canzoni che sono sul mio amato iPod! Ora stai zitto e ascolta.
Stella prese il Jack dal vano portaoggetti, attaccó un capo al suo iPod e l´altro all´autoradio. La canzone partí potente.
-É degli Yellowcard,- disse, - si chiama „ Lights and Sounds“. Prova a svegliarti un po´dal letargo di coppia!-
Cris scosse la testa, con un sorriso leggero. – Appena ho un minuto me la segno-
 
IL CORNER: Primo simpatico capitolo. Sono capitoli corti, am il massimo che riesco a fare. Sará una storia incompleta, lo so giá, poiché ho tutti i capitoli scritti finora in cartaceo, ma non é finita. E penso di non volerla finire. Oppure sí. Vediamo. Vabbé nulla, come al solito non ho granché da dire al riguardo. Ma se ci sono dubbi basta chiedere (anche se dubito).
Il titolo del capitolo é preso da un libro di Jonathan Coe, anche se in realtá con la storia in questione non c´entra niente, che a sua volta l´ha preso da una canzone, ma non so di chi sia!

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Capitolo 3
*** The Last Summer (of You and Me) ***


- Bene ragazzi, ora scusatemi tutti, é stato uno spasso sbronzarmi con voi, ma io vado a dormire. Disse stella verso le 5 del mattino. Era un po´brilla, ma si era giá ripresa dalla super-sbronza. Ora aveva solo sonno.
- E tu lo chiami letto quello? – L urló Marco, il piú fatto di tutti
- Sei stato tu a proporre il campeggio, non certo io!
Avviandosi, prese il suo iPod e lo accese, dal momento che doveva farci una bella mezz´oretta di camminata. Nel bel mezzo di „Suicide Sunday“, una canzone che lei letteralmente amava, si sentí battere su una spalla. Sí giró quasi spaventata. Era Cris.
- Come anche solo osi interrompermi durante „Suicide Sunday“? Con quale coraggio Cris Truvinger?
Disse acida togliendosi gli auricolari.
- Scusa – rispose lui, - mi chiedevo solo se potevo tornare in lá con te
Stella rise. – Dormire é necessitá umana, perché non dovresti?-
Cris sorrise di rimando – Magari volevi stare sola. Te ne sei andata tutta di fretta.-
Stella alzó lo sguardo dall´orizzonte e lo spostó su Cris. Come cazzo faceva a essere cosí bello anche dopo una nottata devasto tale? Immaginó se stessa in quel momento: Trucco sbavato, occhi gonfi e rossi, pelle secca e salata, capelli arruffati e ancora umidi dall´ultimo bagno (come erano i suoi vestiti del resto). Proprio non riusciva a capirlo.
- É che sono molto stanca. Dai gnamo, che sennó mi addormento qui.
Cris la strinse a se nella luce dell´alba, col fresco della brezza marina. Stella gli offrí una cuffia e mise una canzone su cui loro si divertivano sempre un sacco, anche solo per il fatto che a Stella piaceva ma era die Jonas Brothers „Things will Never be the Same“. Quella canzone rappresentava cosí tanto per Stella, considerato lo sviluppo del suo rapporto con Cris. Poco dopo si maledí per averla scelta in un momento cosí poco appropriato: due ex amanti in spiaggia all´alba e semi ubriachi. Non era proprio il momento giusto. Si strinse ancora di piú a Cris, anche se ormai il freddo le era entrato nelle ossa.
- Come faccio ad avere freddo? Ho bevuto piú di Barney dei Simpson in una delle sue peggiori crisi! Io sapevo che quando si beve non si ha freddo. Perché diamine ho freddo Cris?
Cris rise, ma non rispose.

*

ARrivati al campeggio, esausti, e ancora leggermente brilli (anche se la camminata li aveva aiutati parecchio). Stella non entró, ma si fiondó letteralmente in tenda e inizió ad armegiare con la roba nella sua valigia. Cris la seguí, in maniera piú delicata dicendole qualcosa come
–Hai la grazia di una farfalla obesa!
Stella fece la finta offesa. Era bella anche col trucco sbavato le guance arrossate i capelli che non erano piú degni di essere chiamati tali e il finto broncio. Sempre col broncio prese il suo beauty case e cercó di alzarsi, per andare a lavrsi. Cadde su Cris che la sorresse Palpandogli ampiamente il sedere. Stella rise. O fece qulcosa di simile ad una risata
- Cris, non hai piú tredici anni!
- Sí ma il tuo culo é ancora bello come quando avevamo tredici anni.
Lei stavolte rise davvero, lo spinse via e uscí dalla tenda. Cris finí di fare le sue cose, prese lo spazzolino e si avvió in bagno anche lui. Si fermó a pochi passi dai lavabi.
Stella, appoggiata sul lavandino si guardava alo specchio scuotendo la testa. A Cris venne un colpo, relizzando che, lei era sempre stata cosí bella. Lungo tutto il tempo che avevano passato insieme. Le cinse i fianchi arriavandole alle spalle,e i loro occhi si incrociarono attraverso lo specchio. Lei inarcó un sopracciglio.
- Allora- chiese – da quanto tempo é che non mi vedi piú devastata a questo modo? C´erano anni che ci riducevamo cosi ogni sera... Mi divertiva soprattutto andare a scuola i giorni dopo…-
Cris non pot´r trattenere un sorriso. Era passato tanto, tanto tempo. Ci pensó su, e se lo ricordó.
- Ti ricordi quando un paio di anni fa mi facesti ascoltare „Horray for Beer“ die Bowling for Soup? Quella fu l´ultima grande sbronza del secolo. Poi io incontrai l´Ale. Ma tu sei sempre belli come lo eri quella sera. Forse lo sei di piú. Magari dipende da tutti i ragazzi che ti porti a letto… Ogni volta che te ne fai uno diventioi piú bella.-
Stella scoppió a ridere. – Questa é la cosa piú ridicola che tu abbia mai detto. E fidati che di idiozie te ne ho sentite dire tante! Sei solo geloso!
Cris non rispose. La bació. Sapevano entrambi di alcool e non poco). Cris la strinse trascinandola in tanda e lasciandola andare dolcemente sul materasino. Lei sorrise (strano), e prendendolo per un passante die jeans lo tiró a sé, facendogni perdere l´equilibrio. Lui come d´abitudine si tasco la tasca.
In quel momento pensó due cose:
1. Dove cazzo ho messo i preservativi
2. Cazzo li ho lasciati dall´Ale. PANICO.
Stella lo riscosse. – O sei molto fatto, o sei molto stupido: los ai benissimo che prendo la pillola. Da abbastanza tempo anche.-
Lui inarcó la schiena. – Scusa, la forza dell´abitudine.

La mattina dopo, quando cris si sveglió, Stella non c´era. Guardó il cellulare. Erano le quattro di pomeriggio, e gli era arrivato un messaggio. Che era di Stella. Perchá mai Stella, che al massimo era in spiaggia – quindi a circa dieci minuti di distanza dalla tenda- gli mandava messaggi?
Poi capí: il testo non riportava nessuna comuncazione o richiesta. Ma una canzone: „Dirty Little Secret“ dei The All- American Rejects.



IL CORNER: COME al solito non ho nulla da dire a riguardo. In piú qui nevica, per cui penso che usciró, invece di stare qui a scrivere minchiate (scusate il termine... Sappiate che non sono una persona molto fine...). Vabbé basta. Vado a giocare con la nnneve ( =a fare qualcosa di utile nella mia vita, che non sia bacare gli utenti di efp aggiungendo capitoli a caso!) Divertitevi a fare qualunque cosa farete dopo aver letto questo simpatico e devo dire parecchio inutile corner =)AH, di nuovo, il titolo del capitolo é un libro. Sí, oltre che ascoltare quantitá di musica esagerate, leggo anche AHAH, non sono divertente, lo so. Comunque il libro é "L´estate di noi due" (titolo tradotto) di Ann Brashares (l´autrice di "4 amiche e un paio di jeans" giusto per intendersi).

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