To battle is the only way we feel alive.

di __Alibi_Echelon92
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Capitolo 1. ***
Capitolo 2: *** Capitolo 2. ***
Capitolo 3: *** Capitolo 3. ***
Capitolo 4: *** Capitolo 4. ***
Capitolo 5: *** Capitolo 5. ***
Capitolo 6: *** Capitolo 6. ***
Capitolo 7: *** Capitolo 7. ***
Capitolo 8: *** Capitolo 8. ***
Capitolo 9: *** Capitolo 9. ***
Capitolo 10: *** Capitolo 10. ***
Capitolo 11: *** Capitolo 11. ***
Capitolo 12: *** Capitolo 12. ***
Capitolo 13: *** Capitolo 13. ***
Capitolo 14: *** Capitolo 14. ***
Capitolo 15: *** Capitolo 15. ***
Capitolo 16: *** Capitolo 16. ***
Capitolo 17: *** Capitolo 17. ***
Capitolo 18: *** Capitolo 18. ***
Capitolo 19: *** Capitolo 19. ***
Capitolo 20: *** Capitolo 20. ***
Capitolo 21: *** Capitolo 21. ***
Capitolo 22: *** Capitolo 22. ***
Capitolo 23: *** Capitolo 23. ***
Capitolo 24: *** Capitolo 24. ***
Capitolo 25: *** Capitolo 25. ***
Capitolo 26: *** Capitolo 26. ***
Capitolo 27: *** Capitolo 27. ***
Capitolo 28: *** Capitolo 28. ***
Capitolo 29: *** Capitolo 29. ***
Capitolo 30: *** Capitolo 30. ***
Capitolo 31: *** Capitolo 31. ***



Capitolo 1
*** Capitolo 1. ***


 

Question 5. I am the greatest actor on the planet. Thank you very much. CUT!!!!!”

La voce di Shannon mi riporta alla realtà e apro lentamente gli occhi in cerca di quel maledetto cellulare per poter spegnere quella cavolo di sveglia che continua a ripetere la stessa frase. Non che mi dispiaccia sentire la voce di Shannon ogni mattina ma dopo un po' comincia a rompere.

“Dove cazzo ti ho messo??” chiedo al cellulare pur sapendo che non avrei ricevuto nessuna risposta. Alzo i cuscini, lo cerco in mezzo alle lenzuola ma niente.

“Grrr!” ringhio mentre la sveglia continua a suonare. “Si si sei l'attore più bravo di tutto l'universo, Shan, ma ora stai zitto.” dico mentre comincio a guardare sotto il letto. “Eccoti bastardo!” prendo il mio Sigmund tra le mani e spengo quella dannata sveglia. Si, il mio cellulare si chiama Sigmund.

“Aaaaaaah finalmente.” do il buongiorno alla foto di Shannon che ho sullo sfondo. Mi incita a fare silenzio mettendosi il dito su quelle meravigliose labbra.

“Ah io devo stare zitta??” parlo con la foto.

Beh non mi sono mai reputata una persona normale ma da quando ho conosciuto quei tre pazzi sono peggiorata. Ancora assonnata vado in cucina.

“Corn Flakes e latte. Yuppi!” esulto.

Accarezzo la mia Triad sul collo e mi scappa un sorriso.

“Vedi un po' cosa ho fatto per te, Shan?” mi piace parlare sola o comunque poter pensare che lui, in qualche modo, possa sentirmi. Faccio colazione mentre ascolto l'album 'TIW' nonostante il mio preferito sia 'ABL' ma come ho detto prima non sono normale.

Ah scusate non mi sono presentata. Che stupida!

Sono Rita ho 20 anni. Sono italiana e sono un'Echelon. C'è qualcos'altro che devo dire? Ah si, una cosa di vitale importanza: amo Shannon Leto e non me ne vergogno. Farei di tutto per quell'uomo, per loro tre, i miei tre angeli.

I FELL APART BUT GOT BACK UP AGAIN. WEEEEEEIOHHHH WEEEEEEIOHHHH!” canto, anzi grido, mentre mi aggiusto i capelli. Sono corti con una frangettina laterale che piastro per bene. Vado a vestirmi e mi preparo per uscire. Non so bene dove devo andare ma di certo a casa non ci sto.

Palermo è sempre la solita noia. Sono bloccata nel traffico mentre ascolto le notizie del giorno alla radio. Sbuffo e picchietto con le dita sul volante della mia 600.

Che palle! Ma perchè non me ne stavo a casa?” parlo con me stessa continuamente.

E adesso una notizia che deluderà moltissimi ragazzi e soprattutto moltissime ragazze. Proprio ieri sera durante un'intervista i 30 Seconds To Mars hanno annunciato che la band ha deciso di sciogliersi. Non hanno voluto dire i motivi che li hanno indotti a fare questa determinata scelta, forse i fratelli Leto si sono resi conto di essere arrivati ad un'età in cui è meglio mettere la testa a posto. Oppure il simpaticissimo Tomo sta per diventare papà? Chissà se lo scopriremo, o meglio, chissà se mai lo confesseranno.”

Le lacrime cominciano a scendere sole, il cuore si spezza e mi manca il respiro.

“Non potete farmi questo. Non potete tradire la vostra famiglia... No...” balbetto fra le lacrime.

Comincio a suonare il clacson incazzata come non mai. Ho bisogno di tornare a casa.

“Io non ve lo permetterò. Noi Echelon non ve lo permetteremo, bastardi che non siete altro. A costo che vengo a Los Angles ve meno e me ne torno a casa...” mentre dico questa frase una lampadina si accende e mi viene un'idea.

“Cazzo si! Sono un genio!” trovo una via d'uscita per poter evitare il traffico e ammacco il pedale dell'acceleratore per tornare a casa e organizzare una “Marcia su L.A.”, come l'ho nominata io nella mia testa bacata.

“Sarò pazza ma devo provarci! Loro non possono... Loro non devono assolutamente dividersi!” in quel momento mi vennero in mente i versi della loro canzone.

“Unite divides. Division will unite. Proprio così miei cari la divisione ci unirà! Cazzo ce lo avete insegnato voi!”

Arrivo a casa e subito mi butto davanti al pc.

“Allora vediamo un po' un biglietto aereo per New York e poi da New York a Los Angeles.” cerco, cerco e dopo tante ricerche trovo quello che fa per me.

“Perfetto!” non aspetto un minuto di più e lo prenoto.

Corro a preparare la valigia.

“This is war, guys. Devo dire che ve la siete cercata!” dico al poster che prende quasi tutta la parete della mia stanza.

 

Inizia così la mia storia. Una semplice Echelon che combatterà fino all'ultimo pur di rivedere il suo gruppo preferito, i suoi tre uomini, di nuovo insieme. 

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Capitolo 2
*** Capitolo 2. ***


 

Mi trovo davanti al pc e comincio a scrivere della notizia sulle mie due pagine, sul mio profilo di FB e sul gruppo degli Echelon. Espongo la mia idea, alcuni mi prendono per pazza, altri mi dicono che sono un genio, altri ancora vorrebbero accompagnarmi ma non possono.

“Dannazione, sono sola!” urlo allo schermo. “No, aspetta!” so che c'è una persona che vorrà accompagnarmi. Spengo di corsa il computer, prendo la mia borsa Converse e vado da lei.

 

Din don. Busso e aspetto un po' prima di vedere la porta aprirsi. Chiara, la mia Chiara, mi apre in reggiseno e perizoma di pizzo.

Bro..” dico io. Lei appoggia una mano sullo stipite della porta e con l'altra si porta la sigaretta alle labbra.

Che c'è?” mi chiede con aria indifferente. Avevamo litigato molte volte ultimamente perchè io ero contraria al tipo di vita che aveva deciso di intraprendere Chiara. Una ragazza con i seni coperti solo dai suoi lunghi capelli rosso fuoco e con un paio di mutandine mi si presenta davanti affiancando Chiara.

Ah.. Sei impegnata.. Vabbè niente.. Scusa il disturbo..” le do le spalle sperando con tutto il cuore che lei mi fermi. E così fu.

Aspetta Bro!” urla anche se io sono a pochi centimetri da lei. Eccola la mia Chiara. Mi volto di nuovo verso di lei con uno sguardo luminoso e un sorriso smagliante.

Devo parlarti assolutamente! E' importantissimo!” mi fa entrare in casa e mi offre un caffè.

Forse è meglio che ti siedi.” le dico con sguardo triste e dispiaciuto. Lei si siede e mi guarda spaventata.

Bro.. Si sciolgono.. Hanno deciso di sciogliersi..” lei comincia a piangere. E come potevo darle torto? Sono anni che sogniamo di andare insieme a un loro concerto e loro che fanno? Si sciolgono! E bravi teste di cazzo!

Però io ho un'idea..” aggiungo visto che Chiara non finisce di singhiozzare.

Quale? Quale? Quale?”

Andiamo a L.A. io e te, li cerchiamo e li meniamo per bene finchè non diranno che quella di sciogliersi è un'idea schifosa e bastarda!”

Bro ma come ti vengono certe idee?”

Mmm... Fammi pensare... Ah sì, sono un'Echelon e per quei cazzoni farei di tutto!”

E io insieme a te!” ci abbracciamo sorridenti e orgogliose della missione che abbiamo deciso di portare avanti. Prenoto i biglietti anche per Chiara mentre lei prepara la sua valigia.

Portati qualche completino sexy per Jared, mageri lo riesci a corrompere!” le urlo dallo studio. Sento che scoppia a ridere e poi spunta dalla porta con un corpetto in mano.

Questo secondo te lo farebbe ragionare?” lo scruto per bene.

Mmm... Credo proprio di si!” le faccio una linguaccia e lei corre a metterlo in valigia.

Due orette dopo è tutto pronto. Valigie, biglietti, noi.

Ma ci pensi a quanto siamo folli?” mi chiede,

Per me questa è la normalità!” le rispondo sorridendo.

In fondo che c'è di strano? Sto solo partendo per Los Angeles per cercare di evitare la fine dei 30 Seconds To Mars, la fine degli Echelon. La mia fine.

E ancora non riesco a rendermi conto che sto andando da quell'uomo che amo da quando ho 14 anni. Ci penso e il mio cuore impazzisce. Shannon. Il mio Shannon.

 

Saliamo sull'aereo e ci mettiamo ai nostri posti.

Ok, abbiamo nove ore di volo davanti a noi. Nel frattempo pensiamo a cosa gli diremo quando li troveremo.” dico a Chiara che si accinge a prendere un quaderno e una penna per prendere appunti. Scoppio a ridere, sembriamo due agenti segreti.

Queste fottute nove ore sembrano non passare mai. Dopo le prime due ore a scherzare e a fare piani assurdi Chiara mi ha abbandonato lasciandosi cullare dalla voce angelica dell'unico uomo che riesce ad amare: Jared. La guardo dormire, ha uno strano sorriso stampato sul volto.

Chissà cosa sogni mia cara Chiara.” dico.

Decido di prendere anche io le cuffie e di tornare nel mio pianeta: Marte. Faccio partire L490 e le lacrime cominciano a scendere come al solito. Questa volta però con la paura di non poter più ascoltare un miracolo del genere.

Voi non vi scioglierete.” sussurro prima di librarmi in alto nell'universo ed atterrare su Marte. 

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Capitolo 3
*** Capitolo 3. ***


 

“Chiara sveglia... Siamo arrivate!” sveglio dolcemente la mia compagna di viaggio, di avventure, di vita.

“Jay... Jay... Io ti amo...” parla nel sonno.

“Chiara porca troia perdiamo l'altro aereo se non ti svegli!” mi metto ad urlare sull'aereo dimenticandomi che la maggior parte dei passeggeri è della mia stessa nazionalità. Sorrido a tutti come se niente fosse e strattono quella stronza di Chiara.

“Eh???Siamo arrivate! Merda Bro! Perchè non mi hai svegliata prima??” mi urla Chiara. Io spalanco la bocca senza saper proferire parola. Lascio perdere e mi incammino verso l'uscita seguita da Chiara.

“Santo Tomo che meraviglia!” esclamo guardandomi intorno. “Ciao NY!” sembro una cretina. Parlo con qualunque cosa, che sia animato o no non importa io parlo e basta.

“Bro! Sbrigati che parte l'aereo per L.A.!” urla Chiara correndo.

“Arrivederci NY! L.A. mi aspetta!” grido attirando l'attenzione di moltissime persone.

 

Siamo sull'aero per L.A e tra non molto saremo nella città dei nostri amori.

“Mi raccomando dormi di nuovo!” dico a Chiara facendo l'offesa.

“Bro io non ho dormito stanotte!”

“E certo continui a scoparti donne diverse ogni notte, Bro! Eccheccazzo!”

“Scusa se mi diverto!”

“Aaah potresti divertirti anche..”

“Guardando un programma in TV! Dici sempre le stesse cose!” Chiara sbuffa e si addossa allo schienale del sedile mentre io mi volto verso il finestrino.

In teoria Chiara dovrebbe essere Jared e io Shannon ma da come si comporta sembra più lei Shannon che io. Io sono una santa...........

 

Scendiamo da quel maledetto aereo. Nonostante la mini-discussione avuta sull'aereo io e Chiara non possiamo fare a meno di abbracciarci una volta poggiato il piede sulla pista d'atterraggio dell'aeroporto di L.A.

“Dobbiamo metterci subito al lavoro, Bro!” le comunico sorridente.

“Ma dove alloggiamo?” mi chiede lei. Io ci penso un attimo, sorrido e prendo un respiro.

“Beh.. Nei sacchi a pelo. Accampate vicino casa Leto....”

“Sacchi a pelo??”

“Dai Bro! Non lamentarti! Ricordati perchè stiamo facendo questo viaggio!” giungo le mani in segno di preghiera e continuo a sorridere strizzando gli occhi.

“Ok ok! Ma solo per stanotte!”

“Off course!” esclamo malamente.

 

Siamo appostate di fronte casa dei Leto e fa un caldo terribile.

“Dannati Leto! Sono diventati peggio delle monache di clausura!” sbuffa Chiara.

In lontananza vedo arrivare un macchinone nero con i vetri oscurati.

“Shhhh.” faccio segno a Chiara di fare silenzio.

La macchina si ferma e indovinate un po' chi esce? Antoine Becks.

“Becks questa è la volta buona che fai qualcosa di giusto!” dico alzandomi e andondogli incontro. Non sopporto quell'uomo e penso che non riuscirei mai a sopportarlo. Mi sta proprio sul culo ma pazienza.

“Ciao Antoine!” faccio un sorriso falso e alzo la mano destra scuotendola leggermente.

“Ciao..” mi risponde confuso. Chiara ci raggiunge e mi affianca. Gli occhi di Antoine si spostano da me alle gambe della mia amica in meno di un secondo.

“Te l'avevo detto di evitare la minigonna, Bro!” schiocco le dita e faccio tornare l'attenzione del signorino Becks su di me.

“Abbiamo bisogno del tuo aiuto.” dico speranzosa. Nonostante lo odiassi a morte era la mia unica risorsa in quel momento.

Continua a guardarmi con la faccia da ebete.

“E' proprio pirla...” sbuffo in italiano.

“Ditemi..” finalmente risponde.

“Ci devi aiutare ad incontrare Shannon e Jared.” gli dice Chiara spedita mentre io annuisco.

“Ma non posso!”

“Si che puoi! Cazzo siamo davanti casa loro! Basta che dici che ci sono due persone che vogliono parlargli e siamo a posto!” sbotto io. L'avrei preso a cazzotti se solo non mi fosse servito.

“Antoine che cazzo fai ancora fuori! Entra, MUDDAFUGGAZ!” solo una persona ha quella voce, solo una persona usa quel vocabolo stupido, solo una persona vorrebbe che Antoine entri in casa propria. Io e Chiara ci voltiamo di scatto.

“Shan!” esclamo io vedendolo. “Dannazione quanto sei bello...” sussurro per paura di essere sentita, nonostante l'abbia detto in italiano.

 

Sono a pochi metri da lui e mi tremano le gambe.

Sono a pochi metri da lui e mi trema il cuore.

Sono a pochi metri da lui e mi manca il respiro.

Sono a pochi metri da lui e.... Boom.... Cado a terra come un sacco di patate! 

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Capitolo 4
*** Capitolo 4. ***


 

“Ehi, ci sei? Sei viva?” qualcuno mi schiaffeggia leggermente la guancia destra, qualcuno che non parla italiano. Apro lentamente gli occhi e con un colpo deciso di addominali mi alzo di scatto dando una capocciata alla persona che cercava di riportarmi sulla terra.

“Che cazz...??? Oddio che dolore! Ma porca troia!” Shannon va indietro con la testa imprecando mentre con le mani si copre il viso.

“Oddio... Ti ho fatto male?” chiedo io dispiaciuta e in imbarazzo.

Lui leva le mani dalla faccia e mi mostra il labbro sanguinante. Io sorrido innocente e deglutisco a fatica mentre dentro la mia testa cerco le parole esatte per scusarmi.

“Non volevo.. Scusa..” dico mentre mi guardo intorno cercando Chiara e quell'imbecille di Antoine. “Dov'è la mia amica?” chiedo non pensando più al labbro distrutto di Shannon.

Lui mi guarda male. Cazzo è incazzato, molto incazzato.

“Grazie per l'aiuto!” mi dice prendendo una tovaglietta da un cassetto.

Si siede accanto a me e poggia la testa sullo schienale tamponandosi il labbro.

“Comunque la tua amica è andata a farsi un bagno.”

“Ah ok. Grazie.” sono imbarazzata al massimo. Comincio a guardare il pavimento e a canticchiare qualcosa dentro la testa muovendo i piedi a tempo. Sento il peso del suo sguardo sulla pelle e mi rendo conto di essere seduta accanto all'amore della mia vita. Cazzo quanto sono scema. Potrei guardarlo tutto il tempo che voglio e invece che faccio? Mi metto a fare la bambina di 5 anni. Brava Rita! I miei complimenti!

“Come ti chiami?” spalanco gli occhi al sentire quel suono improvviso. La sua voce.

“Rita..”

“Mmm.. Rita... Rita... Rita...” lo dice con un accento buffo ma mi fa rabbrividire ogni volta che lo pronuncia.

“Rita...” basta Leto, cazzo! Vuoi farmi impazzire?

“Sei italiana?”

“Si..” ancora non riesco a guardarlo, non ne ho le forze. “Sanguini ancora?” gli chiedo continuando a guardare da un'altra parte.

“No. Non mi guardi perchè ti impressiona il sangue?”

“Si!” mento spudoratamente e lui scoppia a ridere. Se n'è accorto?

“Che ci fate qui?”

“Vorremmo parlare con te, Jared e Tomo.”

“Non puoi parlare solo con me?”

“No. Ho bisogno di tutti e tre.” sono distaccata e fredda. In fondo ce l'ho un po' con loro per quella cazzo di decisione che hanno preso.

Vedo scendere Chiara dalle scale con una tovaglia in mano per tamponare i capelli.

“Ti sei ripresa, Bro?” mi chiede avvicinandosi.

“Si.. Solo che..” indico Shannon.

“Oddio.”

“La tua amica mi ha dato una testata mentre cercavo di svegliarla!” di nuovo quel tono incazzato.

“Ho detto che non volevo, muddafuggaz!” rispondo io. Solo un secondo dopo mi ricordo con chi stava parlando e abbasso la testa dopo l'ennesima brutta figura mentre Shannon e Chiara scoppiano a ridere.

“Vi odio.” sibilo abbattuta.

I'm Jared. I'm Shannon. I'm Tomo and we are Mars, we are Mars. We are MAAAAAARS...”

Il mio cellulare comincia a squillare e io divento rossa come un peperone. Chiudo la chiamata e incrocio lo sguardo di Shannon che sta morendo dalle risate. Dannazione, mondo crudele!

Ahah. Sorry, I'm just happy!”

La voce di Shannon mi annuncia l'arrivo di un nuovo sms.

Ehi ma quello sono io!” esclama Shannon.

'Non rischiare a prendermi il telefono dalle mani, Leto' penso tra me e me mentre mi affretto a nascondere il cellulare. Lì dentro c'è la mia vita. Lì dentro c'è tutto di lui, quindi per evitare altre figure di merda è meglio conservarlo in un posto sicuro. Chiara nel frattempo se la ride guardandosi la scenetta.

Voglio risentirlo!” insiste Shannon facendo il cucchiaino.

Merda..” sussurro. “Questo è un colpo basso.” dico rivolgendomi a Chiara. Come posso resistere a quel faccino? Dannato Leto.

Un giorno, forse, te lo farò risentire.”

Si certo. Un giorno, forse, ci incontreremo di nuovo.” canta lui sbuffando. Mi scappa una risata ma la soffoco subito per non dargli soddisfazioni. Ed ecco che, mentre guardo il profilo magnifico di quell'uomo che tanto amo, si apre la porta. Io e Chiara ci giriamo.

Due fari azzurri come il cielo illuminano la stanza.

Vedo Chiara sbiancare e diventare di pietra. Sento le sue emozioni attraverso la mia pelle. Il suo cuore batte troppo velocemente.

Jared si blocca davanti la porta. Spalanca gli occhi e guarda il fratello che ora ha il labbro inferiore il doppio di quanto l'aveva prima.

Shan! Che cazzo è successo?!” domanda Jared alquanto preoccupato. Io accenno un sorriso, Chiara resta immobile.

Sono arrivate queste due matte dicendo che devono parlarci.” l'intelligenza di Shannon mi sorprende ogni secondo di più. Mi giro a guardarlo e lo fulmino con lo sguardo.

Bastardo.” dico a denti serrati e lui, ovviamente, scoppia in quella sua risata contagiosa, che per anni ho ascoltato soltanto grazie a dei video. 

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Capitolo 5
*** Capitolo 5. ***


 

“Ciao Jared!” dico io sorridendo. Lui mi guarda storto e si avvicina scrutandomi con i suoi occhioni azzurri.

“Chi sei? E Che hai fatto a mio fratello?” mi chiede. Cazzo, era così ovvio che a spaccare il labbro a Shannon fossi stata io?

“Sono Rita! E non ho fatto niente a tuo fratello! Può sopravvivere.” mi volto verso Shannon che cerca di obiettare ma si blocca vedendo il mio sguardo infuocato.

“E lei?” Jared si gira verso Chiara che ancora non si muove.

“Lei è Chiara!”

“Ciao Chiara.” dice Jared agitando la mano davanti agli occhi della mia amica.

“C...C...Ciao..” riesce a rispondere.

“Mi sa che è lei quella innamorata di te, Bro!” esclama Shannon ridendo di gusto. Perspicace devo dire.

“Chi ti dice che non lo sia anche Rita?” quando Jared pronuncia il mio nome il mio cuore perde un battito.

“Perchè lei vuole me, è ovvio.” l'egocentrismo e la presunzione di quell'uomo non hanno limiti.

“Io non sono innamorata di nessuno se non della vostra musica! Siamo qui per questo...”

“No, ti prego non dirmi che siete venute a farci la predica perchè abbiamo deciso di scioglierci.”

“Proprio così!” Chiara torna in sé e comincia a partecipare alla discussione.

“Ma che palle! E' una scelta nostra.” risponde Shannon.

“Che cazzo Shan! Ma tu sai cosa è il rispetto??”

“Certo che lo so. Se adesso non ti butto fuori a calci in quel bel culetto che ti ritrovi e perchè un po' ti rispetto.” rimango a bocca aperta. Sono innamorata di un cretino.

“Tutti e due sedetevi, subito! E tu Jared, dato che mi sembri il più intelligente, chiama Tomo e digli di venire subito!” alzo i tacchi e vado verso la cucina.

Apro tutti gli stipetti per trovare un maledetto bicchiere. Una volta trovato mi verso dell'acqua e comincio a bere come un cammello disidratato. Uno, due, tre... Cinque bicchieri.

“Aaaaaah.” sospiro sollevata.

“Non ce la faremo mai.” dice Chiara entrando in cucina.

“Cosa te lo fa pensare?”

“Shannon è troppo testardo.”

“Se continua così gli mollo un'altra testata e ci aggiungo anche un calcio nelle palle.” incrocio le braccia sul petto e sbuffo.

“E' peggio di un bambino.” dice Chiara guardandomi con occhi dispiaciuti.

“Anche io me lo aspettavo diverso.. Ma cazzo lo amo lo stesso!” urlo, tanto non capiscono.

Torniamo nel salone, dove i fratelli Leto ci attendono seduti sul divano rigorosamente bianco.

“Io pensavo volessi divertirti, Rita?” pronuncia i mio nome con un tono che mi fa rabbrividire. E' così dannatamente sexy. Stringo i pugni per far star zitti i miei ormoni che sembrano essere tori impazziti, Shannon è il telo rosso.

“Prima il dovere e poi il piacere, Leto.” mi piace troppo chiamarlo per cognome, mi sa di qualcosa di estremamente proibito.

“Ho chiamato Tomo. Sta arrivando.” dice Jared squadrando Chiara dalla testa ai piedi. “Ehi ma hai il mio stesso tatuaggio!” dice sorridente indicando la scritta 'Provehito In Altum' sulla spalla destra di Chiara. Lei arrossisce e mostra anche la Triad sul collo, proprio come quella di Shan, proprio come quella mia.

“Wow!” dice Shannon. Io di riflesso mi tocco il collo e sento di aver messo un fasciacollo. Lo levo e mostro anche io il mio tatuaggio.

“Anche tu come la mia! Visto, Bro? Lei vuole me!” si ostina a ripetere il verbo 'volere'. No , Leto. Io ti amo, cazzo!

Decido di prendere posto nell'isola del divano così da poter guardare tutti e due. Chiara si siede di fronte a me sulla poltrona. Il silenzio mi sta schiacciando e non riesco più a trattenere quel peso. Quando cazzo arriva quel santo di Tomo?

Nessuna osa dire una parola. Tutti e quattro stiamo seduti. Jared gioca con il suo BB e la stessa cosa fa Chiara con il suo. Shannon ogni tanto mi guarda mentre tweetta qualcosa su Twitter mentre io mi guardo intorno pensando.

“Tu hai Twitter?” mi chiede Shannon. E certo che ce l'ho, pirla! Sai quante volte ti ho potuto scrivere?

“Si.” sorrido.

“Come ti chiami?” merda.

“Non ricordo.”

“Non ci credo.”

“Ti dico solo che ti seguo.”

“Ma ho quasi duecentomila followers, come faccio a trovarti?” lo guardo e mi scappa un sorriso sognante. Sembra un bambino e la mia voglia di prenderlo tra le mie braccia e coccolarlo e irrefrenabile.

“Perchè sorridi?” mi chiede confuso. Ma tu che ne sai di quello che sta succedendo dentro di me ora che mi stai fissando? Che ne sai di quante volte ho sognato di incontrarti? Che ne sai di quanto amore provo per te?

“Così..” rispondo diventando rossa. Lui fa spallucce e ritorna sul suo I-phone 4.

Bussano alla porta e Jared va ad aprire.

“Tomo!” urlo correndogli incontro. Lo abbraccio forte. Con lui viene tutto più spontaneo. Lui è Tomo.

“Ciao!” dice con quella sua risata simpaticissima. Anche Chiara ci raggiunge e si aggiunge all'abbraccio.

“Perchè a me non mi avete abbracciato così?” chiede Shannon offeso.

“Perchè tu non sei tenero come Mofo, Leto.” rispondo io. Lui sbuffa e si gira dall'altra parte per non guardare quella scena.

“Allora, siamo tutti. Possiamo anche iniziare.” Jared torna a sedersi accanto al fratello facendo spazio anche per Tomo. E' serio, molto serio.

“Credo proprio che con Jay e Tomo possiamo parlare da persone civili.” bisbiglio all'orecchio di Chiara.

“Si, Shannon è proprio un cazzone.” mi risponde disgustata.

Ognuno torna al suo posto. Ci guardiamo tutti. E poi prendendo un lungo respiro, sorrido e comincio a parlare.

“Perchè cazzo vi siete sciolti, bastardi pezzi di merda?” sorrido mentre i tre angeli davanti a me mi guardano attoniti. 

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Capitolo 6
*** Capitolo 6. ***


 

“Allora modera il linguaggio ragazzina.” conviene Shannon. In effetti sono stata un po' volgare ma se lo meritano.

“Allora cerca di stare zitto per almeno 5 minuti. Non parli mai e adesso hai la lingua lunga?” lo sfido con lo sguardo.

“So che ti piacerebbe sentire la mia lingua lunga ficcata nella tua bocca!” spalanco gli occhi e mi tocco il petto non sentendo, o meglio, sentendo il nulla. Il mio cuore è deceduto. Jared dà una boffa al fratello mentre Tomo lo guarda disgustato.

“Amico da quanto tempo non fai sesso?” gli chiede ridendo. Io e Chiara ci guardiamo e scoppiamo a ridere. Quante giornate passate a parlare della vita sessuale dei fratelli Leto, soprattutto del maggiore.

“Scusalo Rita. Quando non scopa diventa acido.” aggiunge poi Tomo rivolgendosi a me. Io gli sorrido. Quanto è tenero! Mi viene voglia di abbracciarlo ogni volta che lo guardo.

“Voi non potete sciogliervi. Perchè volete farci soffrire?” mi volto verso Chiara per trovare un po' di appoggio ma lei è bloccata a fissare ogni minimo particolare di Jared. Come devo fare con questa ragazza?

“Ci avete insegnato a combattere, a non mollare mai, a credere nei nostri fottuti sogni e adesso ci abbandonate? Vi arrendete? Perchè dovete mandare tutto a puttane?” perchè dovete far andare a puttane la mia vita?

“Noi abbiamo bisogno di voi. Siete un po' come i genitori che tengono le mani ai propri bambini per insegnargli a camminare..”

“E voi avete imparato.” aggiunge scazzato Shannon.

“No, noi ancora cadiamo. E' troppo presto per lasciarci andare da soli. Le nostre gambe non ci reggono. Voi ci dovete accompagnare!” Tomo e Jared mi guardano come se stessi annunciando la buona novella. Shannon invece non osa incrociare il mio sguardo, sa che ho ragione.

“Io ho bisogno della tua voce. La tua voce che mi culla ogni santa notte, Jay...” mi volto di scatto. E' Chiara a parlare. Cavolo non posso crederci. Jared la guarda smarrito e poi le sorride dolcemente.

“Chiara, non parli molto ma quando apri bocca dici quello che una persona vuole sentirsi dire.” la vedo sciogliersi come neve al sole. La sua pelle bianca comincia a prendere una sfumatura rosata. Si morde il labbro inferiore e abbassa lo sguardo. E' in imbarazzo e io lo sento. Tra di noi c'è quella specie di telepatia, io percepisco le sue emozioni e lei le mie.

“Peccato che Rita non è come lei.” sbuffa Shannon distruggendo quel momento dolcissimo.

“Che vorresti dire?” ormai tra me e lui è guerra aperta. Forse non mi sopporta per davvero ma sento qualcosa da parte sua quando incrocio il suo sguardo.

“Che tu parli e straparli ma non dici cose sensate!” si alza e mi passa davanti. Lo seguo con lo sguardo e i miei occhi si posano sul suo lato B.

“Oh santo Tomo..” bisbiglio.

Mi piace se ti muovi, mi piace se ti muovi, mi piace quel che muovi e allora... MUOVI! Nella mia testa comincio a canticchiarmi questa canzone. Mi accorgo di avere la bocca aperta e che tutti gli altri mi stanno fissando. Mi schiarisco la voce e mi ricompongo.

Comunque non stare ad ascoltarlo, anche tu hai detto delle bellissime parole.” mi dice Tomo.

Grazie. Spero che servino a qualcosa... Perchè avete preso questa decisione?”

Perchè siamo stanchi. Tomo ha bisogno di stare con Vicky, e io e mio fratello siamo... Grandi...”

Non è un buon motivo.” dice Chiara incazzata. Le lacrime rigano il suo bel volto. Ho voglia di abbracciarla ma questo non è il momento giusto.

Chiara.. Cerca di capirci.”

No! Porca troia! Non voglio capirvi! Avete creato tutto questo per cosa? Per poi lasciarci naufragare da soli in un oceano che può risucchiarci da un momento all'altro?? Non ve lo permetteremo. Non te lo permetterò!” per Chiara era una lotta personale. Loro, lui, l'aveva salvata. L'aveva risollevata, le aveva donato una speranza.

Non riesco più a stare in quella stanza altrimenti muoio. Mi alzo e torno in cucina. Mi siedo e poggio la testa sulla tavola.

Ehi piccola Rita.” la voce di Tomo mi fa sussultare. Lo guardo e sorrido.

Ci rifletteremo. A me e a Jay ha fatto tanto piacere sentire quelle parole. Voi Echelon siete spettacolari, davvero. Siete forti e noi non vi abbandoneremo.” mi alzo e lo abbraccio. I suoi lunghi capelli mi solleticano la guancia facendomi ridere.

Quanto adoro i tuoi capelli, Tomino.” lui scoppia a ridere per il nomignolo e mi ringrazia cordialmente.

Ora vado che Vicky mi aspetta!” mi da un bacio sulla fronte e scappa via.

Tomo è proprio come l'ho sempre immaginato: tenero, comprensivo e premuroso. Sarebbe un bravissimo papà.

Vado a prendere un bicchiere d'acqua e quando chiudo il frigo mi ritrovo davanti lo sguardo incazzato e sexy di Shannon. Cristo, quanto è bello.

Che vuoi?” dico fingendo di essere stufa di averlo tra i piedi.

Mi stai facendo impazzire, Rita.”

Ma non ho fatto niente!” mi sto per incazzare.

Mi vuoi o no?” certo che ti voglio imbecille.

No.” non posso dargli nessuna soddisfazione. Ma poi a lui perchè interessa così tanto? Vedo il suo viso cambiare espressione. L'ho ferito, ho ferito il suo orgoglio maschile e animalesco. Significa che ci ha creduto? Sono davvero così brava a recitare?

Lo sento che farfuglia qualcosa in americano stretto e va via.

Certo che sei strano, Leto!” urlo per farmi sentire. Lo vedo che si gira e mi guarda dritto negli occhi.

E tu non sei un libro chiuso, Rita.” lo guardo storto.

Cosa avrà voluto dire? 

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Capitolo 7
*** Capitolo 7. ***


 

Decido di tornare nel salone per controllare la situazione. Chiara è seduta accanto a Jared e sembra una bimba che ascolta le storie fantastiche che gli vengono raccontate. Gli occhi le brillano e sorride amorevolmente. Jared è riuscita a calmarla.

“Ehi Rita stavo raccontando a Chiara il giro che ho fatto nell'ambulanza italiana. Vuoi sentire anche tu?” sorrido cordialmente ma rifiuto.

“Vado a fare due passi.” non voglio rovinare quello che si sta per creare tra quei due e poi ho voglia di pensare.

Esco fuori e il sole mi acceca.

“Dannazione!” impreco mentre indosso i miei Ray-Ban.

'E tu non sei un libro chiuso, Rita.' quelle parole attraversano la mia mente come moto a tutta velocità.

Ma che cazzo significa?” come al solito mi ritrovo a parlare sola. “Tanto se parlo italiano non mi capisce nessuno qui.” dico quasi sollevata. Ma poi perchè dovrei essere sollevata? Sono sola come un cane.

Dove vai?” mi volto e lo vedo lì, in tutta la sua fottutissima bellezza.

Voglio passeggiare un po'.” rispondo disinteressata. “Ma poi che te ne fotte?” chiedo gentilmente.

Volevo scusarmi...” il toro sta abbassando le corna?? Beh ha un secondo fine.

Ah si? E come mai?” incrocio le braccia al petto e sposto il peso sulla gamba destra.

Beh ho sbagliato..”

Cosa hai sbagliato?”

Adesso però stai facendo troppe domande. Non potresti accettare le scuse e tappare la bocca?” se non fosse Shannon lo prenderei a sberle.

Beh allora sai cosa ne faccio con le tue scuse?!” mi avvicino a lui e lo punto con il dito indice della mano destra. “Te le ficco nel..” alza la mano e mi tappa la bocca. Le mie labbra sfiorano il palmo della sua mano. E' ruvido e calloso per via delle drumstick ma, come tutto il resto del corpo, è fottutamente sexy. Dio che buon sapore e che buon profumo. Me lo gusto tutto fino all'ultimo. Esco la lingua e gli lecco il palmo, lui di riflesso me la leva da davanti la bocca e si asciuga sulla canottiera.

Hai un buon sapore, Leto.”

Vuoi assaporare anche qualcos'altro?” mi fa l'occhiolino e si lecca il labbro superiore.

Magari la prossima volta, Leto. Ora come ora siamo in mezzo alla strada e poi hai il labbro inferiore gonfio. Non puoi usarlo come si deve.” rido e gli do le spalle. Ma da dove cazzo mi è uscita tutta questa sfacciataggine? Ma poi proprio con lui deve uscire fuori questo mio lato?

Ma tanto devi essere tu ad usare la bocca mica io!” mi fermo di botto, prendo un respiro, mi volto e lo afferro per la mandibola avvicinando il suo viso al mio.

Non credere che solo perchè sei Shannon Leto puoi dire o fare certe cose con me. Calmati Leto altrimenti quella dannata lingua te la faccio ingoiare insieme ai tuoi genitali.” strabuzza gli occhi al pensiero di aver staccato il pacco e si libera dalla presa. Io continuo a guardarlo. Sento l'adrenalina che mi attraversa tutto il corpo. Ho avuto il suo viso a un centimetro dal mio e sono riuscita anche a minacciarlo! Wow, sono fiera di me stessa!

Fanculo!” mi urla.

Grazie!” rispondo.

Dannato Leto!” questa è la mia imprecazione preferita.

 

Chiara.

 

“Io odio la Francia.” dico mettendo il broncio.

“Mais pourquoi??” mi chiede Jared imitando l'accento francese. Scoppio a ridere.

“Perchè tu vai sempre lì e in Italia quasi mai.” sto parlando con il mio angelo e sono così a mio agio.

“Prometto che verrò in Italia solo se tu mi farai da guida turistica!”

“Allora puoi già tornare con noi perchè sarei pronta a farti girare anche tutto il mondo!” con questa mia frase suscito la sua risata, musica per le mie orecchie. Mi blocco a guardarlo. Ormai conosco ogni minima parte del suo viso e adoro quelle piccole rughette che gli si formano attrono agli occhi quando ride.

“Ma voi dove alloggiate?” mi chiede ad un tratto.

“Ehm.. Nei sacchi a pelo..” lui spalanca gli occhi e scuote la testa.

“No, no, no. Non va bene! Vi ospitiamo noi!” fa un sorriso smagliante e io muoio.

“O... Ok..” avremmo passato la notte in casa di Jared e Shannon. Oh cazzo devo dirlo subito a Rita. Nel frattempo che dentro di me si scatena una festa, la porta d'ingresso si apre ed entra Shannon più incazzato che mai.

“Bro Chiara e Rita saranno nostre ospiti per un po'.” dice Jared con lo sguardo illuminato.

“E ora le ospiti pure! Io non le voglio vedere, specialmente a quella psicopatica di Rita!”

“Non ti azzardare più a parlare così della mia amica!” mi alzo in piedi e lo guardo in cagnesco.

“Non ti ci mettere anche tu!”

“Ma che è successo?!” si intromette Jared.

“Niente.” sbuffa Shannon andando verso le scale. “Vado a suonare.”

Jared si gira verso di me e fa spallucce.

“A volte proprio non lo capisco.”

“Io invece mi sa che ho capito..” sussurro io. “Tuo fratello a trovato qualcuno che gioca meglio di lui.”scoppio ridere.

In fondo Shannon mi fa un po' di tenerezza, contro Rita è difficile vincere.

“Dai ti mostro le stanze!” Jared mi fa segno di seguirlo e andiamo di sopra.

“Scegli quella che vuoi.”

“Io e Rita non dormiremo insieme?”

“No in due stanze separate.” Jared mi guarda come a dire 'Ovvio, no?'

“Ti sei messo d'accordo con Shannon per lasciare Rita da sola?” chiedo sospettosa.

“Io?? Ma che stai dicendo??” risponde con aria innocente. Sembra davvero un bimbo.

Obbligo le mie braccia ad aprirsi e a cingergli la vita. Lo sto abbracciando. Sto abbracciando l'amore della mia vita. L'unico uomo che riesco ad amare. Lui mi copre con le sue braccia e io sparisco tra di esse. Sento il profumo della sua pelle incontaminata. Quello è il suo profumo naturale ed è semplicemente fantastico.

“Chiara???? Dove sei???” Rita è tornata e mi sta chiamando dal piano di sotto.

“Rita sali!!!” urlo per farmi sentire. La vedo spuntare con una maglietta nuova e un sacchetto. Sulla maglietta c'è scritto 'I <3 LA' e dal sacchetto ne esce un'altra uguale per me. Prendo la rincorsa e le salto di sopra.

“E' meravigliosa Bro!”

“Lo so!”

“Jared ci ha invitate a stare qui!” vedo i suoi occhi diventare lucidi.

“Aaaah grazie Jay!!!” comincia a saltellare e abbraccia a Jared con il sorriso stampato in faccia.

“Ok quella è la tua camera!” dico io.

“Ooooh quella accanto a quella di Shan!” esclama Jared. Cazzo!

“Bene.” Rita cambia espressione e si reca in camera.

E' successo qualcosa tra quei due ne sono sicura.

E chissà cos'altro succederà.


 

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Capitolo 8
*** Capitolo 8. ***


 

Rita.

 

“Bene, la stanza accanto a quella di quel presuntuoso pezzo di merda. Che culo!” sbuffo e mi butto nel letto sperando di sprofondare nel materasso ed essere risucchiata dalle coperte. Sbatto i pugni sul materasso mentre guardo il soffitto.

'Again and again and again and again I see your face in everything.'

“Cazzo, Leto vai via!” mi tolgo la scarpa e la tiro verso il tetto. “Cristo, sto impazzendo.” sento la batteria che suona. Dannazione quel suono mi entra dentro come una lama che scava, scava, scava e scava fino a trapassarmi i polmoni. Fa male eppure mi sento meglio. Ogni colpo su quella batteria equivale ad un mio respiro. Ecco perchè non devono sciogliersi. Se Shan non suonasse più io morirei. Comincio a piangere senza un motivo preciso, sono proprio stupida. Prendo il cuscino e me lo metto in faccia soffocando un urlo straziante.

“Adesso basta, piangere cazzo!” mi alzo di scatto, asciugo le lacrime ed esco da quella stanza. Non l'avessi mai fatto. Mi ritrovo uno Shannon a petto nudo, tutto sudato, con i pantaloni a vita bassa che lasciano intravedere quelle fossette che tanto amo.

“Dio esiste...” bisbiglio tra me e me. Non posso fare a meno di fissare quel miracolo.

“Beh non hai mai visto un uomo a petto nudo?” mi chiede consapevole della risposta.

“Certo che l'ho visto!” rispondo ritornando in me stessa.

“E allora che hai da guardare così?” dai Leto lo sai perchè ti guardo così, perchè vuoi sentirtelo dire per forza?

“Niente.” questo giochetto comincia a rompermi ma mi piace troppo.

Tutto ad un tratto lo vedo avvicinarsi, è troppo vicino, adesso. Così vicino da sentire il calore del suo corpo e poter vedere il sangue pulsare dentro le sue vene.

“Vuoi toccare?” mi prende per un polso e poggia la mia mano sui suoi pettorali. Un fremito. Guardo la mia mano sul suo petto e rischio di svenire. Non metto forza, non oppongo resistenza, lo lascio fare. Sorride e si porta la mia mano sulle labbra. Mi bacia delicatamente i polpastrelli per poi scendere sul palmo e fare la stessa cosa. Non sento più niente, solo il mio cuore che esplode e le sue labbra sulla mia pelle.

“Shan... Shannon.. Basta dai..” dico allontanando la mano da quel paradiso tanto aspirato.

“Hai paura?”

“Di cosa?” dico deglutendo rumorosamente.

“Che possa succedere qualcosa.. Tra me e te..” 'me e te?' posso morire adesso.

“No. Non ho paura. Non ne ho perchè non può succedere niente. Cioè tu sei Shannon Leto e io un'Echelon come tanti altri.” accenno un sorriso per l'imbarazzo.

“Allora sei brava solo a provocare, Rita?” confusione, solo confusione nella mia fottuta testa bacata.

“Mi piace giocare, tutto qui.”

“Stanotte non prendere subito sonno...” mi fa l'occhiolino ed entra nella sua stanza. Io rimango immobile in corridoio.

“E chi cazzo dorme stanotte dopo quello che hai fatto proprio qui, proprio adesso?” mi giro con gli occhi che guardano il nulla e comincio a scendere le scale. Gradino dopo gradino, molto lentamente. Vado in cucina e prendo un succo di frutta. Lo bevo tutto d'un sorso.

“Ma che cavolo è successo? Cioè non è successo veramente, no?” riprendo con i miei monologhi. Continuo a fluttuare per la casa senza niente da fare. Decido di distendermi sul divano e comincio a cantare.

'Was it a dream? Was it a dream?' ho rischiato un infarto.

Si può morire per infarto a 20 anni?”

Cosa?” sentendo quella voce mi alzo di scatto e lo vedo fermo davanti l'enorme corridoio che porta in cucina.

Oh niente, pensavo.”

Cerca di pensare in americano d'ora in poi, voglio capire se pensi a me!”

Ma me lo fa apposta??” ringhio e mi ributto sul divano.

Chiudo gli occhi cercando di tornare al momento in cui tocco la sua pelle. Di nuovo i brividi mi pervadono e non riesco a trattenere il sorriso.

Perchè sorridi?” apro gli occhi e me lo ritrovo davanti.

Dannato Leto! Mi farai morire un giorno!” mi alzo lentamente e mi metto a sedere. Lui è alle mie spalle. Non nascondo che averlo alle spalle mi fa paura. Troppa paura.

Allora perchè sorridevi?”

Ma perchè ti piace farti gli affari miei?”

Oddio hai composto una frase senza dire parolacce! Fai progressi!” si siede accanto a me e io lo guardo offesa.

Ah ah che ridere.”

Dai permalosa!”

Wow non ci credo! Sai cosa significa permalosa??” questa volta è lui a fare l'offeso. Mi riempio di coraggio e gli chiedo quello che mi torturava da un po'.

Perchè non devo prendere subito sonno stanotte?” lui ride. “Che c'è da ridere?”

Eh! Rita, Rita... Vedrai. Non sai aspettare?”

Si...”

Le sorprese non si aprono subito. Si scartano lentamente. Si assaporano, si desiderano e poi si ottengono.... Sì, si ottengono.” mi da un colpetto sulla spalla ed esce di casa lasciandomi sola in quell'immenso salone.

Si ottengono...” ripeto a me stessa. “Dannato Leto!” 

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Capitolo 9
*** Capitolo 9. ***


 

“E' ora della cena!” urla Jared. Cavolo quando urla così non lo sopporto.

“Ma che hai, Bro?” mi chiede Chiara.

“Mal di testa, quindi fai stare zitta quella divaH del cazzo altrimenti lo meno.” sono veramente acida.

“E' successo qualcosa? Vuoi parlare?”

“No, Chiara. No.” in fondo nemmeno io so che mi prende.

“Pizza! Mmmm..” Shannon fa la sua entrata da maiale sfregandosi le mani e sbavando sopra la sua pizza piena di schifezze.

“Pensavo amassi il sushi, Leto.” dico disgustata.

“E' così! Ma se c'è la pizza la mangio molto volentieri. E quella cosa cos'è?” chiede guardando la mia.

“Una pizza, no?”

“Ma non c'è niente sopra!” da un morso alla pizza sbrodolandosi tutto. Io serro le labbra per trattenere la risata.

“E' una margherita... Ma penso che tu non l'abbia mai mangiata.” lo guardo schifata. Mi rendo conto di essere innamorata di un animale.

“Vuoi una fetta della mia?”

“No, grazie. Anche perchè una te la sei spalmata tutta in faccia!” gli dico porgendogli un tovagliolo. Chiara e Jared scoppiano a ridere insieme a me mentre Shannon si pulisce il 'musetto'.

Si accorge che lo fisso e mugugna qualcosa mentre mastica.

“Non si parla con la bocca piena, non te l'hanno insegnato, Leto?” è così, è un semplice stuzzicarsi, tutto qui.

“Potrei mangiare in pace, per favore?”

“Se lo chiedi così sto zitta.” faccio un sorriso più falso del culo di Valeria Marini e continuo a mangiare la mia pizza.

“Stasera volete fare qualcosa?” chiede Jared.

“Si si si! Voglio vedere LA di notte!” risponde Chiara esagitata.

“Ci sto! Tu Rita?” mi chiede. Cavolo occhi che ha!

“Io non sto tanto bene. Per stasera passo... Andrò a letto presto..” con la coda dell'occhio vedo Shannon affogarsi con un pezzo di pizza e un secondo dopo mi arriva un calcio nella gamba.

“AHI! Ma che cazz????”

“Bro che succede?!?” mi chiede Chiara preoccupata. I miei occhi diventano due fessure e guardo Shannon in cagnesco.

“Niente, Bro. Non preoccuparti..” dico guardando sempre quel dannato angelo tentatore.

“Se vuoi usciamo domani sera Bro...”

“No.. Vai pure!” sorrido. Sapevo quanto ci teneva Chiara a vedere LA di notte. La città che aveva sempre sognato.

“Tu Shannon stai con Rita allora.. Visto che sta male non possiamo lasciarla sola.”

“Non non c'è bis..”

“Certo, Bro! Rimango io con lei!” questa volta sono io ad affogarmi.

“Dannati Leto!” sussurro.

Tutto sembra un complotto contro di me e non capisco se restare sola a casa con Shannon mi fa piacere oppure no. Ma che dico? Mi fa piacere, eccome se mi fa piacere. E sono sicura che non succederà niente. Niente. Perchè io sono solo una stupida stella sconosciuta, lui invece è una galassia.

Sta solo giocando.

Finiamo di mangiare e saluto Chiara con un bacio sulla guancia.

Mi raccomando.” le sussurro all'orecchio. Lei mi sorride bella e luminosa più che mai. Credo di non averla mai vista così felice.

Li vedo andare via e decido di sedermi nel giardino a guardare le stelle. Respiro profondamente e mi riempio i polmoni dell'aria californiana. Mi distendo del tutto con le braccia sotto la testa e aspetto. Ma aspetto cosa?

Eccoti.” dice distendendosi accanto a me.

Eri preoccupato?”

Chi, io? Per te? No!” che bastardo. Decido di non rispondergli, sarebbe fiato perso. “Bella LA vero?” mi chiede sembrando quasi dolce.

Già.” mi alzo e mi metto seduta. Lui fa lo stesso e si accende una sigaretta.

Fumi?”

No, grazie e... No vabbè niente..”

E? Continua.”

Non dovresti nemmeno tu.. Ma questi non sono cazzi miei, lo so.” dico sbuffando. Lui sorride e porta la sigaretta alla bocca. Fisso quel punto dove il filtro della sigaretta incontra le sue magnifiche labbra. Cristo chissà quanto sta godendo quella sigaretta!

“Perchè hai i brividi? Mica fa freddo qua fuori!” mi guarda alzando un sopracciglio. Lo fisso sentendo le guance arrossire e la pelle rabbrividire per l'ennesima volta.

“La domanda è sbagliata, Leto.” rispondo fingendo l'indifferenza.

“E quale sarebbe quella giusta?” mi chiede confuso.

“Perchè hai i brividi ogni volta che ti sono vicino? Ecco questa è la domanda giusta.” i suoi occhi castani con quelle striature dorate mi fissano.

Penso proprio di poter morire felice, adesso.

“Vuoi dire che sono io a provocarti la pelle d'oca?”

“Si. Lo hai sempre fatto e sempre lo farai.”

“Dove sono andati a finire la volgarità e l'odio?”

“A volte so essere anche dolce.”

“Sai essere anche aggressiva?” mi chiede avvicinandosi al mio orecchio.

“In che senso?” il mio cuore chiede pietà. Lui poggia la mano destra sul mio petto e mi spinge delicatamente per farmi distendere. Si adagia sopra il mio corpo tenendomi i polsi fermi al suolo.

“Che fai, Shan?” gli chiedo spaventata e agitata.

“Voglio vedere fino a dove sai arrivare.” fa un sorriso dannatamente sexy e io comincio a tremare. E' troppo vicino dannazione, troppo vicino. Ci hanno sempre separato chilometri e chilometri di distanza e ora a separarci c'è un misero centimetro. Quel dannato centimetro che sembra non volersi annullare.

 

Mezzo centimetro.

Sento il suo respiro sul mio viso.

 

Tre millimetri.

Le sue labbra sfiorano le mie.

 

Un millimetro.

“Vediamo se sei ancora coraggiosa.” la sua voce mi attraversa l'animo.

 

Un respiro.

Le nostre lingue si incontrano.

 

Un bacio.

Anni passati a sognare quel momento.

Attimi infiniti che ci legano in quell'istante.

 

'Le sorprese si ottengono... Sì, si ottengono.'

 

Io sto ottenendo di più. Io sto ottenendo quello per cui vale la pena vivere. 

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Capitolo 10
*** Capitolo 10. ***


 

Questo capitolo è dedicato a JakieJay, nonché la mia Chiara. Lei è il mio Bro, la mia vita. Devo ringraziare loro, i miei tre angeli se ora io e lei siamo così legate.

Bro, questo capitolo è tutto per te, dalla prima all'ultima parola. Perchè in fondo questa sei realmente tu. Perchè so quanto ami quell'uomo, quanto daresti per vederlo almeno una volta da vicino a strappargli un bacio e un abbraccio. Perchè so quanto desideri inebriarti del suo profumo e vivere di lui ogni istante della tua giornata. Perchè so che significa essere innamorate di qualcuno che non sa nemmeno della tua esistenza. Perchè so cosa significa sognare. Perchè so quanto tutto questo significhi per te.

Sei con me ogni momento.

Ti amo. <3

 

 

Chiara.

 

“Ti piace?” mi chiede Jared.

“Ma certo che mi piace Jay Jay.” quanto ho desiderato poterlo chiamare così di persona.

Suscito la sua angelica risata. Siamo seduti su una panchina arroccata chissà dove ad ammirare il panorama che LA ci offre.

“Posso fare una cosa?” gli chiedo con il cuore che va a mille.

“E' qualcosa che si può fare all'aperto e in un luogo pubblico?” si guarda intorno per controllare se c'è qualcun altro oltre noi. Fa un faccino tenerissimo e io scoppio a ridere. Appena mi riprendo lo guardo e gli pongo la mia richiesta.

“Posso accarezzarti i capelli? Desidero farlo da tantissimo tempo.” mi fissa per un po' e poi la sua bocca si allarga in un sorriso.

“E allora fallo! Senza scombinarli però!” blocca la mia mano già protesa verso la sua testolina e poi la appoggia delicatamente sui suoi capelli. Come immaginavo sono morbidissimi e accarezzarli è rilassante. Lui butta indietro la testa mostrando quel suo collo così divino. Adoro ammirare il pomo d'Adamo che sale e scende ogni volta che deglutisce. Ma in fondo cosa non adoro di lui? Continuo ad accarezzargli i capelli quando lo vedo sorridere.

“Perchè sorridi?” gli chiedo.

“E' così rilassante.”

“Allora posso continuare?”

“Certo e nel frattempo guarda quelle stelle laggiù.” alzo lo sguardo verso il cielo. Due stelle luminosissime fanno compagnia alla luna stanotte.

“Quelle stelle ti stanno fissando.”

“E perchè mai dovrebbero?”

“Perchè sono invidiose.” sposta il suo sguardo su di me.

“Invidiose di che?”

“Della tua bellezza. I tuoi occhi gli hanno rubato quel pezzo di cielo a cui erano appigliate. Il tuo sorriso gli ha rubato l'eternità.” sento le guance avvampare e ritiro la mano, annusandola. Che buon profumo. Il suo.

“Continua Chiara....” mi dice con tono quasi implorante distendendosi sulla panchina. La sua testa ora e sulle mie cosce. Ricomincio ad accarezzargli i capelli.

“Sai che mi piace quando mi chiami Jay Jay?”

“Davvero?”

“Si... Sei così.. Tenera.” si mette a pancia in su e mi guarda anzi mi entra dentro. “Posso farti una domanda che forse ti farà imbarazzare?” ci penso un po'.

“Ok.”

“Cosa ami di più di me?” 'ami'? Lui già sa che lo amo senza che io gli abbia detto niente.

“Vuoi saperlo realmente?” sono pronta ad aprirgli il mio cuore. Sono pronta a dirgli tutto.

“Si.” comincio a guardare il panorama e prendo un respiro.

“Io di te amo tutto. Voglio confidarti un segreto... Io ho avuto solo un amore in vita mia. Lei era tutto quello che potevo desiderare, tutto quello che amavo. Credevo in una vita con lei, credevo nel suo amore, nelle sue parole, nei suoi gesti. Pensavo ci sarebbe stata per sempre e invece non è stato così. Mi ha abbandonata senza una spiegazione valida al margine di una strada, al limite di un precipizio, senza più alcuna speranza, senza più un sogno. Automaticamente, nella solitudine e nella depressione, sei entrato tu all'interno della mia vita. Porgendomi la mano, con la tua voce d'angelo, mi hai risollevata, mi hai aiutato a scalare quel monte dal quale era volontariamente caduta. I tuoi occhi mi hanno offerto la luce per poter camminare dentro quel tunnel nel quale mi ero infilata. E tu, Jay Jay, sei l'unico uomo che riesco ad amare con tutta me stessa. L'unico con cui vorrei avere un rapporto, una relazione, una famiglia. Di sicuro mi prenderai per pazza, lo so, ma dovevo dirtele prima o poi queste cose.” preferisco non abbassare lo sguardo. Incontrerei il suo e morirei seduta stante. Lo sento sospirare. Chissà cosa pensa. Chissà se le mie parole hanno fatto battere più velocemente il suo cuore. Se hanno stuzzicato i suoi timpani. Se hanno solleticato i suoi pensieri.

“Sei una donna speciale, Chiara.” donna. Donna. Sai quanto vorrei essere la tua UNICA donna?

“Qui l'unico speciale sei tu Jay... Davvero. Lo sta sussurrando anche la luna. Lo sta urlando tutta LA.” si alza e si mette seduto.

“Troppo speciale.” si avvicina e mi da un leggero bacio sulla guancia. Sento che sto per morire. Il mio cuore non regge tutto questo. Mi volto a guardarlo. I suoi occhi sono dentro i miei e non riesco a non perdermici dentro.

“Sei la mia droga.” gli sussurro dolcemente.

“Ma le droghe fanno male.”

“Sei una droga perchè mi crei dipendenza, non perchè mi fai male.”

“Allora dì che sono il tuo amore, anche l'amore crea dipendenza.”

“Sei il mio amore, Jay Jay.” si avvicina piano piano al mio viso e poggia le sue sottili labbra sulle mie. Sento una scossa di adrenalina in tutto il corpo. Sto baciando Jay, il mio amato Jay.

Sto baciando l'unico uomo che il mio cuore e il mio corpo riescono ad accettare.

Sto baciando l'unico uomo della mia vita. 

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Capitolo 11
*** Capitolo 11. ***


 

Rita.

 

Un attimo dopo Shannon si stacca da me e si alza.

“Dove vai?” gli chiedo rimanendo distesa.

“Entro.” si chiude la porta alle spalle.

“Ma che cazz..? Dannato Leto prima mi fai osservare il paradiso da lontano e poi non mi ci porti? Grrr!” mi alzo e lo raggiungo. Cosa ho in mente? Voglio andare a letto con Shannon? Dio, sono pazza.

“Shannon Chritopher Leto!” lo chiamo entrando in casa. “Rispondi cazzo!” sentendo il mio tono incazzato fa spuntare la testolina dalla cucina. “Eccoti, Leto!” stringo i pugni e mi reco in cucina più infuriata che mai. Mi seggo sul tavolo e sto lì a fissarlo mentre sorseggia della birra.

“Ne vuoi un po'?” mi chiede con un sorrisetto malizioso.

“Fammela assaporare dalle tue labbra. . .” gli rispondo. Che cavolo mi dice la mia testa? O forse è il cuore a parlare.

“Come scusa?” scoppia a ridere.

“Non c'è niente da ridere, Leto! Voglio la mia sorpresa, ora.” mi sento come una bambina che non sa aspettare la notte di Natale per scartare i regali.

“L'hai avuta.”

“Quel bacetto era la sorpresa?” lo provoco. Devo averlo.

“Bacetto?!”

“Sì!” si avvicina velocemente a me e appoggia le sue mani sulle mie ginocchia.

“Hai detto bacetto, giusto?”

“Un misero bacetto.” sottolineo la parola 'misero' reggendo il suo sguardo provocatore. Cosa nascondi, Leto? I tuoi occhi non mi parlano.

“Ah! Pure misero!” con forza fa pressione sulle mie ginocchia e mi allarga le gambe. La distanza tra di noi diminuisce. Il mio respiro si accorcia. Il mio cuore è in festa.

Comincia a baciarmi il collo, facendo muovere le sue mani sulle mie cosce. Io afferro le sue spalle e lascio andare indietro la testa. Chiudo gli occhi e aspetto che faccia quello che ho sempre sognato. Ed ecco che arriva quel momento che ho costantemente desiderato. Sento la sua lingua ricalcare i contorni della mia Triad e poi un morso.

“Cristo...” mi faccio scappare.

“Ti ho fatto male?” mi chiede. Io non rispondo e spingo la sua testa verso il mio collo. Lo voglio. Lo voglio sempre di più. Più lo assaggio e più non ne posso fare a meno. L'odore della sua saliva mi travolge. Mi sento in paradiso. Ma che dico paradiso? Io sono su Marte!

“Non posso, Rita. . .” ed ora giù nelle viscere della terra.

“Cosa?!” chiedo offesa.

“Non posso.”

“Perchè?”

“Sei un'Echelon. Sei una ragazzina. Non mi conosci realmente, non sai come sono, non puoi amarmi.”

“Sì, posso.” rispondo decisa.

“Ed una notte di sesso cosa ti lascerebbe?”

“Ma ti devi mettere a fare il saggio proprio ora, cazzo!” sbuffo e incrocio le braccia. Lui scoppia in una risata dolce. Butta la testa indietro e poi torna a guardarmi con quegli occhi.

“Non cambi, eh?” mi sorride.

“E tu perchè hai deciso di cambiare proprio ora?”

“Lo vuoi davvero? Cioè vuoi fare sesso con me? Non sei una di quelle 'senza amore non c'è sesso'?”

“Ma l'amore c'è. . .”

“Solo da una parte.”

“Non basta?”

“Non credo.” si allontana da me quel tanto che basta perchè io possa vedere la sua erezione. “Non credere che io non ti voglia. Cazzo, sei una che mi tiene testa e questo mi fa eccitare ma tu sei innamorata di me. . .”

“Quindi se non fossi innamorata di te faresti sesso con me?” non avevo mai immaginato di poter arrivare a fare una conversazione del genere con Shannon Leto.

“Probabilmente sì.”

“Cazzo!” esclamo io sbattendo il pugno sulla tavola. Lui ride. Ma che cazzo ci ride?

“Ti devi accontentare di qualche bacio e nulla più.”

“Io non voglio una stella, voglio l'intero firmamento. Non voglio una nuvola, voglio il cielo. Non voglio una goccia, voglio l'oceano. Non voglio un fiore ma l'intero campo. Aspiro a qualcosa di più. Non mi accontento di una piccola parte, se desidero qualcosa devo ottenerla. . . . Tutta.”

“Desideri anche che io mi innamori di te?”

“No.”

“Sicura?”

“Sì. . . Non pretendo questo. Voglio soltanto sentirmi tua almeno una volta. E anche senza amore qualcosa ci legherà per sempre.” resta fermo a fissarmi. Non credi alle mie parole, Leto?

Si avvicina e prende il mio viso tra le sue mani. Mi bacia. Io ricambio e una lacrima mi accarezza il viso. Arriva alle sue dita.

“Piangi?”

“No. . .”

“Andiamo di sopra.” si allontana e mi porge la mano. Scendo dal tavolo e intreccio le mie dita alle sue. Saliamo le scale e mi fa entrare nella sua camera. Chiude la porta e comincia a baciarmi spingendomi verso il letto. Ecco che arriviamo mi distendo e lui si toglie la maglietta. Il suo corpo aderisce al mio che sento infuocare.

“Stai giocando con il fuoco. Pensavo preferissi il paradiso all'inferno. . .” mi sussurra all'orecchio.

“Tu sei un angelo travestito da diavolo, Leto.”

“Io un angelo?”

“Il diavolo tenta e non si tira indietro. Tu mi hai offerto una cosa e poi mi hai protetta. Il diavolo non protegge le sue vittime, le fa bruciare tra le fiamme del suo impero.” queste mie parole lo portarono al silenzio assoluto. Sentivo il suo cuore battere contro il mio petto. “Su, alzati.”

“Cosa?”

“Il paradiso può aspettare.” con un movimento veloce scivola accanto a me.

“Cosa ti ha fatto cambiare idea?”

“Quando ti farò innamorare di me, perchè io lo farò, avremo tutto il tempo per concederci un volo. Per concederci la vita.” 

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Capitolo 12
*** Capitolo 12. ***


Cavolo mi sono accorta soltanto ora che tutto questo succede in una sola giornata! D: Sono proprio una frana, perdonatemi! T.T 
Vabbè, ormai è andata così! 
Grazie a tutti!
Vi adoro.

__Alibi_Echelon92 


Cerco di prendere sonno ma non riesco. Accanto a me Shannon dorme beato. Chissà che sogni Leto. Sono adagiata sul fianco sinistro e con la mano mi reggo la testa mentre guardo quell'uomo dormire. “Ti amo. . .” sussurro al buio. “Mi chiedo se almeno con il cuore puoi sentirmi. Beh, se lo stai facendo, ti amo, Leto.” decido di alzarmi e scendere a prendere un po' d'acqua. Inciampo nelle scale e cado con il culo per terra facendo un chiasso madornale.

“Ma dove cazzo sono gli interruttori in questa dannata casa?? Grrrr. Che nervi.” mi alzo massaggiandomi il fondo-schiena sperando di non aver svegliato il mio angelo.

Arrivo in cucina e la luce del frigo mi acceca.

“Dannazione!” prendo la bottiglietta dell'acqua, e sorso dopo sorso me la scolo fino all'ultima goccia. La guardo incredula, non ho mai bevuto così tanto in una volta sola.

“Bene, sto impazzendo.” sento la porta aprirsi e poso di corsa la bottiglia sul tavolo e vado in salotto.

“Jared. . .” bisbiglio.

“Ciao Rita! Che ci fai sveglia a quest'ora?” arriccia il naso come un bimbo.

“Non riesco ad addormentarmi. Invece vedo che Chiara ti ha abbandonato.” mi scappa una risatina. Jared teneva Chiara in braccio. Sembrava una bambina, un angioletto, un anima ormai appagata.

“E' davvero molto stanca.”

“Dai ti do una mano!” comincio a fare strada sulle scale e vado ad aprire la porta della stanza di Chiara. Rimango sulla porta a memorizzare ogni singolo attimo. Jared che distende dolcemente Chiara sul lettone, la copre e poi le da un leggero bacio sulle labbra.

Anche lei ha avuto la sua occasione, ha realizzato il suo sogno stanotte.

Prima che Jared possa vedermi mi dileguo in camera mia. Mi chiudo la porta alle spalle e mi ci addosso scivolando per terra con gli occhi chiusi. Prendo aria.

“Devi dormire, Rita.” obbligo me stessa a riposare almeno qualche ora.

“Eh già.”

“Oddio!” mi alzo di scatto e guardo verso il letto. “Shannon ma non stavi dormendo?!”

“Si, ma qualcuno è caduto dalle scale e mi ha svegliato!” arrossisco e ringrazio il cielo che ci sia buio pesto.

“Ooops. Scusa!” comincio a guardarmi i piedi, imbarazzata.

“Non vieni a letto?”

“Ci provi gusto a torturarmi?

“Torturarti? Semmai ti sto facendo un piacere.”

“Ah si e quale sarebbe?”

“Dormire tra le mie braccia.” scoppio a ridere.

“No aspetta, non ho capito.”

“Mi prendi per il culo?”

“Forse sei tu quello che mi prende per il culo.”

“Non ti sto prendendo per il culo. Ora vieni qui e stai zitta 5 minuti.”

“Sempre molto gentile lei, Leto.” dico mentre mi distendo accanto a lui.

“Sai che mi piace quando mi chiami Leto?”

“Piace anche a me.” mi passa un braccio attorno alle spalle e mi tira verso il suo petto.

“Stanotte ti farò da cuscino.” ride. Ma quanto amo la tua risata, Leto?

“Come mai questa decisione?”

“Non voglio farti dormire sola. . . Sai c'è mio fratello in giro!” scoppia di nuovo a ridere e questa volta decido di seguirlo.

“Sei proprio pirla, Leto.”

“Ti piaccio così come sono, no?” ma dove vuole arrivare?

“Devo rispondere?”

“Puoi anche stare in silenzio.”

“Come fai a capirmi senza conoscermi, Shan?” sento l'esitazione farsi spazio nella sua bocca.

“Sarà che siamo uguali.”

“I simili si respingono. . .”

“Noi siamo l'eccezione che conferma la regola.” cristo. Sento il cuore frantumarsi e poi ricomporsi. Noi? Hai detto noi, Leto? Vuoi farmi morire.

Non so che rispondere, non ho parole giuste da offrirgli quindi opto per il silenzio. Un silenzio dai mille significati, un silenzio che cela milioni di dubbi. Un silenzio pesante come un macigno. Un silenzio diviso in due. Il nostro momento di silenzio.

“Sei fottuto, Leto.”

“Che vorresti dire?”

“Vedrai.” respiro il profumo della sua pelle. “Vedrai.”

Chiudo gli occhi mentre gli accarezzo il petto. Non credo che l'abbia detto realmente. Forse ho sentito male io, forse sto sognando. Forse, forse, forse.

Forse c'è una piccola speranza.

Forse sognare non è stato poi un errore.

 

Noi siamo l'eccezione che conferma la regola.”

Tu sei l'unica eccezione, Leto. 

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Capitolo 13
*** Capitolo 13. ***


 

Sento qualcosa di pesante sullo stomaco. Apro gli occhi e mi ritrovo la testa di Shannon proprio sulla pancia.

“Come ci sei andato a finire lì?” domando alle quattro mura che mi circondano. Rituffo la testa nel cuscino.

“Cavolo non respiro, Leto!”

“Eh? Cosa? Che è successo?!” si alza di scatto e comincia a guardarsi intorno, preoccupato.

“Niente dannato di un Leto. Dormivi sulla mia pancia e io non riuscivo a respirare! Eri proprio un peso morto!” sbuffo e mi metto seduta accanto a lui. Poggio delicatamente le mie labbra sulla sua spalla destra.

“Buongiorno.” gli sussurro all'orecchio. Una strana sensazione mi mette sottosopra lo stomaco.

“Buongiorno.” sorride bello come non mai. Il suo viso è disteso e riposato. Come fa ad avere 41 anni? Boh. Mentre sto a guardarlo lui si avvicina e mi da un bacio sulle labbra.

“Io non dovrei essere qui. Se mi vede mio fratello mi ammazza, perchè chissà cosa crede.” io rido.

“Ma che c'è di male?”

“Io non sto mai nella stessa stanza con una donna senza farci sesso.” il mio sorriso sparisce. Non capisco se devo essere contenta di quello che ha detto oppure no. “Che c'è?” ma come fa a capirmi, dannazione!

“Oh, niente. E' tutto ok.” rispondo pensierosa. Mi alzo e vado verso la porta.

“Dove vai?”

“Da Chiara.” chiudo la porta per non sentire più quella voce che mi distrugge in mille pezzi.

Trattenendo le lacrime, mi intrufolo nella stanza di Chiara. La trovo sveglia, seduta sul letto che fuma una sigaretta.

“Avevi detto che smettevi, Bro.” la rimprovero.

“Oggi sono troppo felice per non concedermi una sigaretta, Bro.” la guardo mentre sorride. I suoi profondi occhi castani brillano. Oh, vedo la luce nei suoi occhi. Da quanto tempo la tua anima non urlava di gioia, piccola Chiara?

“Posso sedermi accanto a te?”

“Ma che domande del cazzo fai, Bro?”

“Fine come ogni mattina vedo.” accenno un sorriso.

“Che ti prende?”

“Sono innamorata, Bro. Seriamente.”

“Ma questo già lo sapevo.”

“Ma lui non è innamorato di me e mai lo sarà.” continuo a trattenere le lacrime.

“Non può non innamorarsi di te, dagli tempo.”

“Bro. . . Stiamo parlando di Shannon Leto non del primo cazzone che passa.”

“Ma lui è un cazzone, Bro.” scoppio a ridere.

“No, povero.”

“Ma che hai capito! E' un cazzone per l'arnese che si trova nei pantaloni!” continuo a ridere come una pazza. Non riesco a fermarmi, cerco di prendere fiato e poi ricomincio a ridere.

“Mi fai morire, Bro!” appoggio la testa sulla sua spalla. Non è come quella di Shannon ma ha accolto ogni mia lacrima, ogni mio sorriso, ogni mia parola.

“Dimmi tutto.” Chiara sapeva che quando mi appoggiavo alla sua spalla significava che dovevo parlare.

“Mi ha detto che noi siamo l'unica eccezione. Noi, Bro, te ne rendi conto? Ha usato il plurale. . . Che devo pensare secondo te?” Chiara rimane in silenzio. “Bro?”

“Bro. . . Domani noi abbiamo il volo. Questa è la nostra ultima notte qui. Evita di farti seghe mentali e vivila al meglio.”

“Cazzo. . . Ho dimenticato completamente la partenza.” ma quanto sono pirla?

Toc toc.

Avanti.”

Ciao Chiara.”

Ciao Shannon.”

Rita c'è Antoine giù che ti vuole parlare.” mi comunica Shannon con sguardo un po' deluso.

Antoine?! E che vuole quel tamarro dalla mia vita?! Digli che non ci sono!”

Ormai gli ho detto che sei qui, stupida.”

Ehi ma come ti permetti?!” scendo dal letto e gli do una schiaffetto sulla nuca.

Ahi.” dice mentre si massaggia la testa. “Ti odio.”

Beh ti odio anche io, Leto.” gli sorrido e vado giù di corsa.

Ciao Rita.” mi saluta Antoine con un sorriso raggiante.

Che vuoi?” gli dico io fredda.

Volevo invitarti a uscire con me stasera.”

Eh?!” sono scioccata. Sento arrivare Shannon, mi volto a guardarlo. “Va bene.” rispondo rivolgendomi ad Antoine.

Va bene ti passo a prendere per le otto. Ciao, bella!” mi da un bacio sulla guancia e va via. Mi giro sbuffando e mi reco in cucina per fare colazione. Shannon mi segue in silenzio.

Arrivo in cucina e prendo un bicchiere che riempio con del latte e un po' di zucchero. Shannon è appoggiato ad un ripiano. Con le dita picchietta su di esso. Che gli succede?

Nervoso, Leto?” gli chiedo sorseggiando il mio latte.

Io non ti lascio uscire sola con Becks.”

Oh paparino scusa, la prossima volta esco con quell'animale di Shannon Leto.” lo guardo in cagnesco.

Sei una stronza, sai?”

Ho imparato dal migliore.”

Ma vaffanculo.”

Dopo di te.”

Prima le donne.”

Prima gli anziani.” sento il cuore esplodere di rabbia. Vorrei abbracciarlo e dirgli che io appartengo solo a lui, ma, come al solito, la rabbia fa tacere il tutto.

Ah, io sarei anziano?”

Diversamente giovane, va meglio?” cerco di farlo ridere senza risultati.

Sai che ti dico? Esci con Becks, non mi importa.”

Davvero?” apre la bocca per rispondere, la richiude e poi guardando da un'altra parte mugugna qualcosa. “Cosa?”

Non mi importa un cazzo, contenta?” che pezzo di merda.

Contentissima! Almeno mi diverto prima di partire!”

Partire?”

Domani io e Chiara ce ne andiamo. Sarai contentissimo, immagino.” poso il bicchiere nel lavello e gli passo davanti senza degnarlo di uno sguardo. Lui mi prende per un polso e mi tira verso di sé.

Come fai ad essere così stronza? Hai il diploma, per caso?”

Non capisco qual è il tuo problema, Leto. Qui sei tu quello senza sentimenti.” mi devo fermare prima che sia troppo tardi, prima che ci vada giù pesante.

Tu stanotte resti con me. Tu sei mia.” sento un dolore lancinante all'altezza dello stomaco. Tanti piccoli aghi mi stanno perforando il petto. Un volo di farfalle si scatena all'interno della mia pancia.

Io non sono di nessuno, Leto. Ficcatelo in quella testolina vuota.”

La mia testa non è vuota. Ti conosco da un giorno ed è da un giorno che la mia testa la riempi tu.” non riesco più ad ascoltare una parola di più altrimenti svengo.

Lasciami, Leto!” mi libero dalla presa e vado via.

Tanto lo so che non puoi starmi lontana.” mi urla alle spalle.

Tanto lo so che non potrò più averti vicino. . .” sussurro mentre salgo al piano di sopra per andarmi a fare una lunga doccia fredda. 

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Capitolo 14
*** Capitolo 14. ***


 

Ed eccomi qui con un nuovo capitolo. Sarò breve e concisa. Vi ringrazio tutti dal primo all'ultimo. E poi vorrei che mentre leggete questo capitolo ascoltiate 'Someone like you' di Adele. Grazie.

__Alibi_Echelon92

 

 

 

L'acqua fredda fa rabbrividire la mia pelle bianca. Tanti piccoli spilli mi pizzicano.

“Che devo fare?” mi chiedo dando un pugno al muro. “Dannazione.” esco dalla doccia e mi asciugo velocemente. Ho voglia di vedere Shannon. Scendo di corsa con ancora i capelli bagnati. Lo cerco dappertutto senza trovarlo. Durante la mia ricerca trovo Jared.

“Jay hai visto Shannon?” gli chiedo agitata.

“E' su in terrazza. E' successo qualcosa?”

“No.” scappo e corro di sopra. Apro la porta-finestra e lo vedo disteso su una comodissima amaca.

“Shannon. . .” il fiatone mi impedisce di continuare.

“Che vuoi?” mi risponde senza degnarmi di uno sguardo. Continua a dondolarsi e a guardare il cielo. Prendo fiato e mi avvicino. Gli tolgo lentamente gli occhiali da sole e lo guardo negli occhi.

“Ripeti quello che hai detto poco fa. . .”

“Vaffanculo?” scoppio a ridere.

“No, Leto. La parte romantica. . .”

“Ma io non sono romantico.” cerca di riprendersi gli occhiali ma io li allontano e lo costringo ad avvicinarsi a me. Sento il suo respiro, fresco come la brezza estiva. Come quel venticello che ti accarezza la pelle quando stai seduta in spiaggia ad osservare il mare.

“Non fare il coglione, Shan!” abbassa lo sguardo sorridendo e in una frazione di secondo mi da un bacio a stampo.

“Sei mia.”

“Vorrei poterti spiegare cosa provo ma è incomprensibile anche per me.”

“In certi casi non servono parole. Bastano gli sguardi.”

“E tu cosa vedi nel mio sguardo?”

“Vorrei tenerlo per me, posso?”

“Ok, ma voglio sapere almeno il perchè.”

“Perchè quello sguardo è solo per me. Sono sicuro che non guarderai nessun altro come guardi me e quindi quello che mi trasmette voglio che sia un mio segreto.” vorrei scoppiare in un pianto liberatorio di quelli che iniziano e faticano a finire. Un pianto di quelli che mischiano le emozioni come gioia e tristezza, amore e odio.

“Shan. . .” abbasso lo sguardo e gioco con il bordino della mia maglietta.

“Dimmi.” lo guardo e sorrido. Lo prendo per mano e lo porto in camera mia. Lo invito a distendersi. “Che vuoi fare?”

“Shhh. Questo è uno di quei momenti in cui l parole non servono, Leto.” ancora in piedi davanti al letto mi sfilo la maglia e rimanendo in reggiseno e shorts salgo sopra di lui. Gli blocco i polsi sopra la testa e comincio a baciarlo. Ma quanto mi fanno impazzire le sue labbra?

“Sei mio.” gli sussurro all'orecchio.

Un passo dopo l'altro siamo tutti e due nudi sul letto a crogiolarci nella passione e nel desiderio. Vorrei poter dire nell'amore ma sarebbe una bugia. Dentro questa stanza si respira l'odore del sesso. Puro e sano sesso senza nessuna costrizione. Almeno da parte sua. Da parte mia c'è sempre quel pizzico, ma che dico pizzico, quella valanga d'amore nei suoi confronti. Una valanga che mi travolge sempre di più ora che lo sto facendo mio.

Lo sento entrare dentro di me e il piacere mi pervade. Stringo forte le sue spalle, graffiandogliele. Il suo corpo aderisce perfettamente al mio e io non posso ancora credere di stare facendo l'amore con Shannon Leto. Amore o sesso che sia è qualcosa di meraviglioso.

“Non partire. . .” mi dice quando sta per arrivare all'orgasmo. Io non rispondo, mi godo quel momento fino all'ultimo. Fino all'ultimo respiro, fino all'ultima goccia di sudore, fino all'ultimo graffio. Mi guarda negli occhi quando arriva all'orgasmo e io lo seguo. Si addossa sul mio corpo nudo e ride.

“Cavolo se sapevo che sarebbe stato così bello ci avrei pensato prima.” gli do uno schiaffo sulla schiena e scoppio a ridere.

“Sei sempre il solito, Leto.” mi da un bacio e si mette accanto a me. Poggio la testa sul suo petto e traccio con l'indice della mia mano destra i contorni dei suoi capezzoli.

“A che ora parti domani?”

“Alle 6 e mezza del mattino.” lo sento sbuffare.

“Ma è presto! Tu oggi non ti muovi da qui.”

“Mi verrai a trovare?”

“Certo! Prometto che faremo più date in Italia per il prossimo tour.” sorrido.

“Quindi non vi sciogliete?”

“No. Grazie a voi che avete portato qui il messaggio di milioni di Echelon.”

“E dopo questa frase sono ancora più orgogliosa di essere un'Echelon!” sorrido a pensare a tutti i miei fratelli e le mie sorelle gioire per la notizia.

“Mmm...”

“Che c'è?”

“Ne voglio ancora.”

“Cosa?” dico con il cuore che va a mille.

“Voglio te, di nuovo.” lo fisso.

“Di già?”

“Non vuoi?”

“Certo.”

“E allora che aspettiamo?!” prende il lenzuolo e lo tira fin sopra le nostre teste. Ricominciamo a fare l'amore una, due, tre. . . Cinque volte. Tutta la notte.

 

E' mattina e devo prendere lo zaino con il sacco a pelo per partire. Faccio di tutto per non svegliare Shannon. E' così angelico quando dorme. Piano piano apro la porta e vado giù ad aspettare Chiara.

Eccola che arriva 5 minuti dopo di me seguita da Jared.

“Giorno Bro.” Chiara mi abbraccia.

“Giorno. . . Giorno Jay.” lo abbraccio. “Grazie di tutto.”

“Mi raccomando quando arrivate scrivetecelo.” mi dice scompigliandomi i capelli.

“Sarà fatto.” gli do un bacio sulla guancia e vado verso la porta.

“Fai buon viaggio piccola mia. Torna un giorno, ok?”

“Certo amore. E tu cerca di venire più spesso in Italia.” gli dice Chiara dandogli un bacino sul nao e poi sulle labbra.

Nessuna lacrima ha la forza di solcare il mio viso. Nessun sorriso saprebbe sorgere. Nessun respiro si azzarda a mancare. Usciamo da quella casa e ci infiliamo sul taxi che ci porterà in aeroporto.

Non parliamo, ci teniamo semplicemente per mano mentre guardiamo corre LA dietro di noi.

Un'ora dopo siamo già sull'aereo, direzione Londra. Prendo il mio I-pod e guardando fuori dal finestrino attacco la musica. Riproduzione casuale: 'Someone like you.'

'Proprio quello che ci vuole.' penso.

 

I hate to turn up out of the blue uninvited

but I couldn't stay away,

I couldn't fight it.

I hoped you'd see my face and be reminded

that for me it isn't over.

Never mind I'll find someone like you.

I wish nothing but the best for you too.

Don't forget me.

I beg, I'll remember you said

sometimes it lasts in love

but somtimes it hurts instead.

 

Only yesterday it was the time of our lives

 

Who would have known

how bittersweet this would taste. 

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Capitolo 15
*** Capitolo 15. ***


 Ok, lo so, questo capitolo fa schifo. Non è come gli altri. Non va, completamente. Lo pubblico ugualmente perchè molti lo aspettano con ansia.

Scusate l'orrendità (?). D:

A presto.

 

__Alibi_Echelon92

 

 

Shannon.

 

Mi sveglio senza aprire gli occhi e con la mano cerco Rita dall'altra parte del letto. Come un cieco continuo a cercare con la mano senza alcun risultato. Apro gli occhi di scatto e mi accorgo di essere solo. Per la prima volta è stata una donna ad andarsene dal mio letto e non io. Respiro il profumo che Rita ha lasciato sulle lenzuola bianche. Mi guardo intorno e trovo un biglietto sul cuscino.

'Facciamo un gioco? Sì dai! Una caccia al tesoro. Facciamo iniziare tutto da dove è finito, ovvero da questa stanza. Ora devi andare in un posto, dove mi hai baciata per la prima volta.'

Fisso quel foglietto per memorizzare la sua calligrafia, il modo in cui ha scritto ogni singola lettera. Guardo l'orologio, le 7:03.

Dannazione!” mi alzo e indosso un paio di pantaloni, i primi che mi sono capitati sotto mano. Scendo di corsa e mi catapulto in giardino. Lì trovo un altro biglietto.

Beh se hai trovato questo biglietto significa che ti ricordi dove mi hai baciata la prima volta! Bene! Ora un altro posto. . . Mmmm. . . Ci abbiamo discusso parecchie volte!”

La cucina!” corro in cucina e mi metto a cercare dentro tutti gli stipetti, in mezzo agli scaffali, sotto la tovaglia. E infine dentro il frigo. Appiccicato ad una lattina di birra c'è il terzo biglietto.

Mmm buona la birra, vero Leto? Prendi questa lattina e portala con te. Dai che manca poco. Una parola: testata! Ahahahah.”

Mi scappa un sorriso pensando alla capocciata. Vado nel salone e trovo il quarto biglietto sul divano.

Wow ti ricordi tutto, Leto! L'ultimo passo! Sali in terrazza. . .”

Prendo la lattina di birra che avevo poggiato sul tavolino e salgo le scale a quattro a quattro. Arrivato in terrazza vengo accecato dalla luce del sole. Stropiccio gli occhi e vado subito verso l'amaca. Trovo l'ultimo biglietto accompagnato da una scatolina.

Sei arrivato, Shan! Bravissimo! Beh dentro quella scatolina c'è un pensierino per te. Spero che ti piaccia. . . Ora, cos'altro devo dire? Grazie, Leto. A presto.”

Apro la scatola. Dentro c'è un bracciale di cuoio con scritto 'L'unica eccezione'. Sorrido mentre indosso il bracciale. Avrei voluto tanto salutarla prima che partisse. Stringerla un altro po' tra le mie braccia prima di lasciarla andare.

Perchè mi sono affezionato così tanto a te?” chiedo a me stesso mentre mi distendo sull'amaca. Sorseggio la birra e guardo il bracciale. Penso a quando durante un'intervista ho affermato che non sarei mai andato a letto con un'Echelon e sorrido. Beh, Rita è stata un'eccezione, l'unica. E' così azzeccato questo bracciale.

Ah sei qui!” sento mio fratello urlare.

Eccomi!” rispondo alzando la birra al cielo.

Le ragazze sono già partite.”

Lo so, Jay.”

Sembri felice. . .”

Lo sono.”

Perchè Rita se n'è andata?”

Per quello che mi ha lasciato.”

Che cosa?”

E' un segreto.” mio fratello mette i pugni sui fianco e fa il broncio. “No, Jay tanto non mi convinci.”

Uff.” sbuffa come un bambino. Io scoppio a ridere e gli mostro il polso. Si accorge subito del bracciale nuovo e spalanca gli occhi.

Oh ma è bellissimo!” esclama.

Ed il significato lo è ancora di più.” aggiungo io pensando a quei due giorni passati con Rita.

 

Rita.

 

E' passato già un giorno da quando siamo tornate. Palermo come al solito è una noia mortale. La mia vita qui è una noia mortale. Senza lui. Senza il mio angelo. Guardo il bracciale che ho al polso con scritto 'L'unica eccezione' proprio come quello che ho lasciato a Shannon. La casa è vuota, desolata, spenta. Non mi va nemmeno di accendere la tv, sto bene così. Io e il silenzio, che bella coppia.

“E ora? Cosa è cambiato?” mi chiedo. “Niente. . .” mi alzo e vado a vedere se ci sono novità su internet. Apro il mio account di twitter e come di routine controllo i loro profili. Tomo, Jared e infine Shannon. Non appena entro nel suo una lacrima scende veloce sul mio viso.

'The only exception. Thanks hun.'

Oh cazzo.” non posso crederci. Le mani cominciano a tremare e un sorriso da ebete fa capolino sul mio viso.

Cazzo, cazzo, cazzo.” è tutto quello che riesco a dire. Sento il bisogno di saltare e toccare il cielo, di volare via, di andare da lui, di abbracciarlo.

Dannato Leto io ti amo!” vedo alcune Echelon che commentano il Tweet di Shannon con frasi del tipo 'Sei innamorato?' 'Stai mettendo la testa apposto?' 'Ti prego dimmi che stai con Hayley e vi faccio una statua d'oro!'. Naturalmente non c'è nessuna sua risposta.

Ho bisogno di lui. E' necessario per poter restare in vita. So di non poter avere niente oltre al sesso e ad una strana amicizia basata su rapporti sessuali e discussioni ma pur di sentirlo mio un altro miliardo di volte metterei a tacere il mio cuore. Negherei a me stessa di amarlo, pur di averlo una volta ancora.

Cestinerei tutti i miei sentimenti per poterlo avere con me. Sarei capace di rimanere sola a vita, di non legarmi a qualcun altro, di restargli fedele. Combatterei fino all'ultimo per lui, perchè questo è l'unico modo per sentirmi veramente viva. Perchè? Forse amo farmi del male.

Penso che non riuscirei mai ad amare un altro ragazzo. Io amo Shannon, lo amo realmente.

Perchè lo amo?

Beh lui è. . . Lui è l'unica eccezione.

Lui è quell'amore tanto atteso.

Lui è quella promessa fatta a un cuore distrutto e maltrattato.

Lui è la cura a tutte le mie sofferenze.

Lui è semplicemente tutto quello per cui vale la pena credere ancora a quel sentimento chiamato amore. Quel sentimento che tutti stimano e ritengono importante. Io l'ho fatto, un tempo l'amore era per me tutto. Un sentimento totale che con le delusioni si è trasformato in nulla e poi. . . .

E poi ho conosciuto Shannon.

Hai riaperto le ali del mio cuore, Leto. C'è solo un problema. . . Lui desidera amare solo te.” 

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Capitolo 16
*** Capitolo 16. ***


Salve. Beh che dire spero che questo capitolo vi piaccia. Ho fatto il possibile per riprendere lo schifo che avevo fatto nell'ultimo capitolo. Se volete potete ascoltare 'tutto ha una spiegazione' e 'io non credo nei miracoli' di Laura Bono.

Alla prossima.

Vi adoro.

__Alibi_Echelon92

 

 

“Bro dai dobbiamo andare!” sbuffo. Chiara ormai non si stacca più da quel cavolo di pc. Ogni santo giorno si vede con Jared tramite skype e facciamo sempre tardi agli appuntamenti.

“Bro te lo dico per l'ultima volta! O ti sbrighi o ti lascio qui!”

“Vieni che Jared ti vuole salutare!” mi urla Chiara dal soggiorno.

“Digli che lo saluto e chiudi!”

“E cazzo Bro vieni porca troia!” non ho voglia di vedere Jared. Non ho voglia di vedere Shannon. Non ho voglia e basta. E' un mese e mezzo che sono tornata e Shannon oltre al giorno della partenza non si è fatto più sentire. Jared si faceva sentire troppo e lui completamente niente, i due opposti. Entro in soggiorno con un muso lungo quanto un'autostrada. Mi metto dietro a Chiara e i miei occhi vedono quello che hanno sognato tutte le notti.

“Ciaoooooo!” urlano in coro Jared e Shannon.

“Ciao ragazzi.” dico con poca voglia. Il cuore non batte più. Allora mi chiedo. . . Cos'è che mi tiene in vita?

“Vado a prepararmi! Ciao ragazzi!” dice Chiara sprizzante di gioia.

“Beh vado anche io! Ciao Rita!” Jared si avvicina alla webcam e stampa un bacino. Che belle merde che sono tutti e due.

“Ehi.”

“Ciao Shan.”

“Come stai?”

“Bene, grazie. Tu?”

“Sono stato meglio.”

“Mh.” un silenzio imbarazzante cala su di noi. Che dovrei dirgli? Che devo fare? “Scusa ma non ho molto da dirti.”

“Dov'è andata a finire la Rita di cui mi. . .” si schiarisce la voce. “A cui mi sono affezionato?”

“L'ho lasciata lì con te.”

“Davvero? E come mai io ne sento ugualmente la mancanza?”

“Leto se vuoi farmi fuori dimmelo chiaramente!”

“Perchè?”

“Stai diventando troppo sdolcinato.”

“Non ti piace?” certo che mi piace. Ma tanto non funziona tra noi.

“No. Ti preferisco quando mi fai incazzare e mi prende per il culo.”

“E allora vattene in quel fottuto paese.” mi scappa un sorriso. “Ah! Ti ho vista, sai???”

“Bastardo. Ora devo andare. . . Ciao, Leto.”

“A presto.” chiudo la chiamata e un senso di vuoto e nostalgia si fa spazio dentro di me. Mi stringo in me stessa. Vado in stanza, chiudo a chiave e alzo la musica.

Un amore violento che non lascia un momento.

Un respiro soltanto per rendersi conto.

Tutto è andato a puttane.

Non trovo una spiegazione.

Non ho chiari passaggi, mi volto e non ci sei.

Tutto ha una spiegazione,

non trovo una soluzione per non restare qui a farmene una ragione.

 

“Bro! Apri!” Chiara bussa alla mia porta.

“Arrivo.” spengo lo stereo ed esco.

“Che ti succede? E' da quando siamo tornate che...”

“Che non faccio altro che piagnucolare e mettere il muso, lo so.” prendo la borsa e vado via. Chiara mi insegue.

“Spero che dopo ti sentirai meglio.”

“Dopo? Perchè dopo?”

“Ti porto in un bellissimo posto!”

“Qui a Palermo? Pff.” sono proprio passiva.

Ci infiliamo in macchina e come al solito Chiara corre come una pazza.

“Rallenta porco giuda.”

“E' che non vedo l'ora di vedere il sorriso sul tuo volto.” la guardo sospettosa. Cosa sta architettando? Posteggia davanti ad un Hotel.

“Che stiamo andando a fare in un Hotel di lusso?” le chiedo guardandomi intorno.

“Zitta e seguimi.” mi prende per mano e mi trascina dentro. Fa un occhiolino alla ragazza che sta alla reception e mi porta in ascensore.

“Ci hai scopato con quella?”

“No, Bro. La conosco.”

“Mah.” arriviamo all'ultimo piano. Esco lentamente dall'ascensore mentre guardo correre la mia amica. Ma che cazzo stiamo facendo?

“Dai, Bro muoviti!!!” vado verso di lei.

“Ora tu mi spieghi che minchia ci facciamo qui, porco cazzo.” sento che mi scoppiano i nervi.

“Shh.” prende una chiave dalla tasca ed apre la porta.

“Buon compleanno Bro!” mi prende e mi spinge dentro chiudendo la porta a chiave. Mi giro e cerco di aprire la porta.

“Dannazione Bro! Ti odio! Fammi uscire!” il mio compleanno. Ho dimenticato il mio compleanno. 21 anni. Che merda.

“Buon compleanno.” la sua voce. Quella voce inconfondibile. La riconoscerei tra milioni di brusii. Sarebbe l'unica a farmi rabbrividire. Mi giro lentamente e lo vedo in piedi davanti a me con in mano una piccola torta gusto sette veli.

“Sei un ultrasupermegaiperstrabastardo, Leto.” scoppio a piangere, come faccio ormai per ogni singola cazzata. “No, davvero, sei un coglione.” riesco a dire tra i singhiozzi. “Che cazzo ci fai qui? Perchè sei venuto? Io ci sto male.” le parole si rincorrono dentro la mia gola ed escono una dopo l'altra dalla mia bocca.

“Volevo farti una sorpresa.” mi accorgo che nel polso destro non ha più bracciale a parte il nostro.

“Me l'hai fatta. Ci sei riuscito.” il mio organo motore ha ripreso a non battere. E' lui che mi tiene in vita. E'. . . Shannon. Mi avvicino allargando le braccia. Lui posa velocemente la torta sula tavolino e mi accoglie in un abbraccio dolce e intenso.

“Ciao pazza.”

“Ciao, Leto.” sussurro mentre piango sulla sua spalla.

“Guarda.” mi mostra il bracciale entusiasta. “Non lo tolgo mai! Solo per fare la doccia altrimenti si rovina.”

“Vuoi farmi credere che ti lavi, Leto?!” scoppiamo a ridere.

Il resto poi si sussegue come un insieme di immagini poste una dietro l'altra. Mi fa spegnere la candelina, mangiamo la torta. Ci baciamo. Facciamo l'amore.

“Abbracciami, Shan.”

“Eccomi.”

“Ti sono mancata realmente?”

“Certo.” Rita non funzionerà mai tra voi, mettitelo in testa.

“Anche tu mi sei mancato, sai?”

“Posso immaginarlo.” la luce della luna filtra attraverso le tendine bianche della stanza da letto. Illumina il suo profilo e lo traccio delicatamente con le mie dita. “Dimmi qualcosa che non mi hai detto mai.”

“Perchè?” chiedo confusa.

“Tu fallo, poi te lo spiego.”

“Io ti ho già detto tutto.” bugiarda Rita, bugiarda.

“Davvero?”

“Si.”

“Buonanotte.” mi da un bacio sulle labbra e chiude gli occhi. Dopo soltanto 10 minuti è già tra le braccia di Morfeo. Io non ci riesco. Non riesco a prendere sonno. Mi giro e mi rigiro nel letto, avvolgendomi in quelle lenzuola che hanno il nostro odore.

“Tutto questo non ha un fottuto senso.” mi alzo e mi vesto velocemente. Prendo la penna e scrivo un biglietto. Mi vengono in mente solo le parole di una canzone. Le butto giù su quel foglietto che profuma di lavanda.

Io non credo nei miracoli, tu sei stato per me l'eccezione.

Anche solo per un attimo ma sai che ci ho creduto in noi.

Ma io vivo nel ricordo che, sgomitando si fa spazio in me,

di un amore che purtroppo non sei te.

Tutto questo dimmi che senso ha?

Tu mi stringi un nodo in gola,

mi fa quasi male a respirare.

Mentre mi difendo sento che vorrei proteggerti da me.

Tutto questo dimmi che senso ha?

Ti muovi dentro di me.

Ho i tuoi sguardi che accarezzano l'animale in me.

Speciale è il mondo con te.

Che è bello il buio con te.

Ma perchè non riesco a viverti come io vorrei.

Come vorrei.

Io non credo nei miracoli,

se potessi tu sorprendermi.

 

Lo lascio sul tavolino insieme all'ultima fetta di torta. Apro lentamente la porta della camera e vado via.

Via da tutto quello che mi fa stare bene.

Via da ciò che mi tiene ancora in vita. 

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Capitolo 17
*** Capitolo 17. ***


 

Shannon.

 

Sei andata via un'altra volta.” dico leggendo il biglietto che Rita mi ha lasciato insieme alla fetta di torta.

Ma quanto sono stupido.” mi prenderei a schiaffi. Cosa ho in testa? Cosa voglio? Non lo capisco. Prendo il biglietto e lo metto nella tasca dei jeans. Decido di uscire. Ma dove vado? Non conosco questa città e sono solo. Ma che me ne fotte! Se mi perdo mi cercano.

Nella hall trovo Jared e Chiara.

Eccoti, finalmente!” esclama mio fratello.

Dov'è Rita?” mi chiede immediatamente Chiara.

Non lo so. Quando mi sono svegliato non c'era.” rispondo freddo e distaccato.

Come non c'era?! Che le hai fatto?”

Io niente! Dannazione!” prendo il biglietto e glielo faccio leggere. “Ecco, leggi.”

Ma che cazzo ha?! Io non la capisco, porca miseria!”

Penso se la capisco io.” abbasso lo sguardo. “Sai dove può essere?”

Ti porto a casa sua. Anche se non è lì dovrà tornare prima o poi.” mi dice Chiara cercando di aprirmi qualche speranza.

Ci mettiamo in auto e in meno di 20 minuti siamo a casa di Rita.

Tieni queste sono le chiavi. Se non torna entro stasera chiamaci.”

E io che faccio tutta la giornata?” chiedo confuso.

La aspetti, Bro.” risponde Jared.

Aspettarla. E per quanto? Per quanto si sarebbe fatta aspettare? Per quanto avrei dovuto trattenermi?

Ok, Bro.”

Salgo a casa e apro la porta cercando di non fare rumore. Sembra non ci sia nessuno. Mi faccio un giro e nella stanza da letto trovo una mia foto sul comodino. Sorrido. La esco dalla cornice e trovo una scritta.

'Chissà quando potrò vederti da vicino, quando potrò toccarti e ascoltare la tua risata. Chissà quando potrò amarti.

09/03/2007.'

2007? Cazzo.” rimetto tutto a posto e vado in salotto. Mi seggo sul divano e aspetto. Sento l'orologio scandire il tempo. Mi rende partecipe dello scorrere dei minuti e dei secondi. Quanti ne dovranno passare prima che Rita torni?.

12:39

14:56

17:08

19:43

Sono disteso sul divano quando la porta d'ingresso si apre. Mi alzo di scatto e la vedo entrare. Quanto è bella?

Finalmente.” spalanca gli occhi nel vedermi.

Che cavolo ci fai qui?!” tira la chiavi dentro ad un piattino e si dirige verso di me.

Sei scappata senza una spiegazione.”

Non devo spiegare niente a nessuno.”

Nemmeno a te stessa?”

Ma che te ne frega?”

Mi importa.”

E perchè?”

Non ti interessa.”

Si che mi interessa, stiamo parlando di me.” la guardo dritto negli occhi. Sento dentro di me una strana sensazione. La voglia di abbracciarla che si mescola con la voglia di gridarle in faccia che non deve farmi più preoccupare. La voglia di baciare le sue morbide labbra e il desiderio di lasciarla lì da sola per farle capire cosa si prova.

Perchè sei andata via stamattina?”

Sono fatti miei.”

No. Stiamo parlando anche di me.”

Egocentrico.”

Non è il momento di scherzare, Rita.”

Ma tu sei realmente egocentrico.” si gira dall'altra parte. “Non perdiamo tempo, Leto. Sei venuto per un po' di sesso gratuito? Avanti, prima iniziamo e prima ti liberi per qualcun'altra.” sento di poter scoppiare adesso.

Ma che cazzo dici?!”

Dannazione, Shan. Lo sappiamo che quello che c'è tra noi è solo e soltanto sesso.” la guardo con sguardo deluso e triste.

La pensi così?”

Si.”

Ma tu mi ami.”

Ho smesso.”

Che significa?”

Ho anestetizzato il mio cuore. Io non provo più nulla nei tuoi confronti.” vedo i suoi occhi pietrificarsi. Sono spenti e lontani.

Non ci credo.”

Non sono fatti miei. Ora se non vuoi nemmeno scopare vai via.” non me lo faccio ripetere due volte. Mi tolgo il bracciale e lo lancio sul tavolino di fronte al divano, e vado verso la porta.

Dimmi qualcosa che non mi hai mai detto.” sento la sua voce tremare. È spezzata dal pianto come lo sarà anche il suo cuore. Mi fermo con la mano sulla maniglia.

Non è solo sesso. Provo qualcosa per te.” apro la porta e vado via.

Questa volta sono io a lasciarla sola. Sola e indifesa contro questi sentimenti che la rincorrono, che la divorano e la nutrono allo steso tempo. Sola con se stessa. Sola a fare a pugni con il suo cuore.

Sola come sono solo io in questo esatto momento, sul ciglio della strada ad aspettare chissà cosa.

Cosa aspetti, Shan?” mi chiedo.

 

'Di innamorarti davvero.' ''''' uhu

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Capitolo 18
*** Capitolo 18. ***


 

Rita.

 

Prendo il suo bracciale e comincio a fissarlo.

“L'unica eccezione. Sono una grande testa di cazzo.” mi alzo e mi catapulto fuori dall'appartamente e infine fuori dal palazzo.

“Non puoi essere andato lontano, Leto.” comincio a correre. Non so bene dove sto andando. Non so bene perchè sto correndo, ma sento che quella è la direzione giusta, che quella è la cosa giusta da fare. Cerco di correre il più veloce possibile guardandomi intorno.

“Leto, Leto, Leto.” mi ripeto scrutando i volti dei passanti. Mi avvicino ad un incrocio e lo vedo che attraversa. Il tempo che io arrivo scatta il verde per le macchine e devo arrestare la mia corsa.

“Dannazione! Leto!!!” urlo. Vedo che si ferma, le persone accanto a me mi guardano strano ma non gli do molto peso. Perchè dovrebbe importarmene qualcosa? Io sto semplicemente accontentando il mio cuore. Lo continuo a guardare. Si gira e mi vede.

“Shan! Non ti muovere!” continuo a gridare come una forsennata.

“Perchè non devo?” è la resa dei conti Rita. Fanculo tutto e tutti tanto lui già lo sa che sono pazza di lui, cosa ti costa dirglielo?

“Perchè io... Ti amo, Leto!” uno sciame di brusii si innalza dalle persone che mi stanno accanto. Che cazzo hanno da vociare? “E che cazzo io ti amo dal lontano 2007! Da quando ero una stupida adolescente che credeva di poter sfondare, di poter diventare qualcuno, di poter sposare il suo idolo. E ora a 21 anni mi rendo conto che non avevo poi tanto torto a sognare!” sento che la voce va via, non posso continuare ad urlare in eterno. Il semaforo diventa verde per i pedoni e io e Shannon ci incontriamo a metà strada. Tutti quelli che dovevano attraversare con noi rimangono immobili nelle loro postazioni per potersi gustare la scena.

“Se ti dicessi che non ho sentito un cazzo di quello che hai detto tu che mi diresti?”

“Che sei un cazzone, Leto, ma che ti amo lo stesso.” mi stringe tra le sue braccia sorridendo come uno scemo.

“Non scappare più, ti prego.”

“Sono tua, Shan. Solo tua.”

“E sai che ti dico?” mi guarda negli occhi e mi sento morire.

“Cosa?”

“Che tra un po' scatta il verde e qui ci ammazzano. Quindi andiamo in un posto più sicuro!” scoppiamo a ridere tutti e due. Mi passa il braccio attorno al collo e intreccio le mie dita con le sue. Un applauso parte da quelli che erano stati spettatori di un pezzo importantissimo della mia vita. Quell'attimo che avrebbe cambiato un'intera vita. Che cosa buffa. Un singolo momento, una scelta che sembra irrilevante, potrebbe cambiare tutta la mia vita, tutto il mio percorso su questa terra. Questa volta però non dimenticherò, non avrò rimpianti ma vivrò la mia vita.

“Spero che tu abbia portato il mio bracciale.”

“Eccolo.” gli sorrido mentre glielo rimetto nel polso destro.

“Aaaah. Mi sentivo nudo senza di lui.”

“Addirittura.”

“Si, problemi?”

“Sai ancora faccio un po' di fatica a crederci.”

“Perchè cosa c'è di strano?”

“Tu sei il mio idolo e io sono una tua fan.”

“Questo se lo guardi dall'esterno. Guarda tutto questo con il tuo cuore. Siamo solo due semplici persone che si vogliono bene e vogliono stare insieme.”

“Ma tutta questa saggezza, Leto?”

“Eh mia cara. Nella botte piccola c'è il vino buono!” mi dice sfregando il pugno sulla mia testa.

“Ma non nel tappo, Leto.” mi libero dalla sua presa e comincio a correre.

“Appena ti prendo sono guai!” mi insegue ridendo.

“Non posso ridere e correre allo stesso tempo! Così muoio!” urlo. Mi butto sul prato verde sotto le stelle. Sento l'odore del mare e l'erba umida che rinfresca la mia pelle. Chiudo gli occhi e sento le labbra di Shannon sulle mie.

“Sei mia.”

“Sono tua dal 2007, sai?”

“Ho visto la foto sul tuo comodino.”

“Oh mamma che vergogna.”

“Come ci si sente a realizzare i propri sogni?” continuo a guardare il cielo stellato e sorrido come una deficiente.

“Sono... Felice.” mi metto su un fianco e lo guardo. “E tu sei bellissimo.”

“E tu lo sei di più.” mi fa una linguaccia e mi accarezza il viso.

“No allora mettiamo le cose in chiaro, Leto. Qui più bello di te non c'è nessuno, ok?!” scoppia a ridere e poi torna a guardarmi negli occhi. Si mette ance lui su un fianco e ora i nostri volti sono vicinissimi.

“Posso mettere anche io qualcosa in chiaro?”

“Si signor Leto. Dica pure.”

“Voglio che sia chiaro che qui più innamorato di me non c'è nessuno.” innamorato? Innamorato? INNAMORATO?

Oddio. Posso morire felice adesso.

“Tu sei un pazzo, Leto.”

“Io sono pazzo di te, Rita.” 

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Capitolo 19
*** Capitolo 19. ***


 

Oggi sono tanto felice quindi questo capitolo è abbastanza positivo! Spero vi piaccia!

Vi adoro, davvero!

__Alibi_Echelon92

 

 

Shannon.

 

E' un'emozione nuova. Quella sensazione di leggerezza e di libertà che sento. E' tutto un nuovo mondo e pensare che in questo mondo ci viviamo io e Rita solamente mi sento come un ragazzino alle prese con la prima cotta. Quella ragazza è riuscita a cambiarmi così da un momento all'altro.

“A che pensi, Leto?” mi chiede mentre mi guarda con quei suoi occhioni castani. Siamo in volo per LA, e quasi non posso crederci di averla accanto.

“Penso di essere felice, sai?”

“Che sapore ha la felicità?”

“Posso morderti?” mi guarda strano.

“Eh?”

“Mi hai chiesto che sapore ha la felicità, no?”

“Si!”

“Se ti fai mordere te lo dico subitissimo che sapore ha la mia felicità!” scoppia a ridere.

“Sei intelligente quando cuoi, Leto!”

“Ehi piccola io sono sempre intelligente!” si mette di nuovo a ridere e io fingo di essere offeso. Incrocio le braccia al petto e metto il broncio. “Sei una cattiva ragazza, Rita.”

“Mmm sono proprio una ragazzaccia, si si.” mi fa l'occhiolino e con la lingua si umidifica lentamente le labbra.

“Hai intenzione di farmi impazzire? Vedi che abbiamo tipo 9 ore di aereo.”

“C'è sempre il bagno.”

“Ma che dici?!”

“Non mi dire che non hai mai fatto sesso nel bagno dell'aereo?!”

“Perchè tu lo hai fatto?” chiedo sperando che mi risponda di no.

“No. Ma dico.. Cavolo viaggi in prima classe e non lo hai mai fatto? Scommetto che i bagni della prima classe sono più comodi!”

“Primo abbassa la voce che c'è gente. Secondo... Beh potremmo provare...” dico guardandomi intorno.

“Davvero?” i suoi occhi si illuminano di gioia.

“Ahahah! Ok non ci penso nemmeno!”

“Cosa? Perchè?”

“Perchè devi saper far tacere i tuoi istinti.”

“Senti Leto frequenta di meno il Dalai Lama che ti sta portando in una brutta strada, buia e senza uscita, per giunta!” non posso fare a meno di ridere a quella battuta. Il nostro rapporto è bello perchè non si basa solo sulla dolcezza, solo sul sesso, è un rapporto... Completo. Ecco come mi sento io adesso, completo. Ed è lei che mi completa. Quella pazza che ora mi fissa aspettando una mia risposta.

“Sei pazza!”

“Vedo che impari vocaboli nuovi.” sbuffa. Quanto è bella quando sbuffa. Le si gonfiano le guanciotte e mi viene voglia di morderle.

“Cosa vorresti detto? Lo si che sei la mia pazza.”

“E infatti. Cioè me lo dici in continuazione.”

“Ma è quello che sei!” adoro discutere con lei su cazzate del genere mi fa ringiovanire. Non che io sia vecchio però...

“Lo so ma sono anche la tua ragazza.”

“E quindi?”

“Leto, stai scherzando vero?”

“No.” so dove vuole arrivare e mi piace farla impazzire.

“Sei un coglione. Basta, non ci parlo più con te.” si gira dall'altra parte a contemplare le nuvole. Mi ci avvicino lentamente e le do un bacio sulla Triad tatuata sotto l'orecchio sinistro, proprio come la mia.

“Io... Ti..... Am.... Miro tanto.” scoppio a ridere. Lei si gira verso di me incazzata.

“Dio quanto sei pirla! Ma proprio di te mi dovevo innamorare? Che cazzerola ho al posto del cervello? Sono davvero cretina!” continuo a ridere come un pazzo tenendomi la pancia.

“Non sono troppo simpatico.”

“Biif, simpaticissimo, guarda. Così simpatico che adesso, molto simpaticamente, ti mando a fanculo.” cerca di allontanarmi ma io resto appolipato a lei.

“Non mi stacco! Gne gne gne!” la sento ridere.

“Bastardo così è sleale! Tu sei più forte di me!” alzo lo sguardo e incrocio il suo.

“Dio quanto sei bella.”

“Tu sei bello, Leto.” la bacio dolcemente accarezzandole il viso. Mi stacco lentamente e la osservo.

“Sai che adoro la fossetta che hai sul mento e quell'altra che ti si forma sulla guancia sinistra quando sorridi?”

“Non lo sapevo.” mi risponde arrossendo. Sento qualcosa dentro che spinge con tutta la forza per uscire fuori. Devo smettere di tappare la bocca al mio cuore. Il dolore al petto si trasforma in una sensazione di estremo piacere. Mi avvicino al suo orecchio e in unico respiro scandisco lentamente quelle tre parole.

“Io ti amo.” 

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Capitolo 20
*** Capitolo 20. ***


 

Rita.

 

Non appena sento quel sussurro nel mio orecchio mi giro di scatto e gli getto le braccia al collo.

“Lo hai detto, lo hai detto!!!” mi metto ad urlare come una bambina. “Oddio non ci credo! Oddio.. Oddio.. Oddio non respiro!!!” dico stringendomi il petto. “Fiuuu.. Potevo morire!” Shannon continua a guardarmi con gli occhi fuori dalle orbite. “E dai Leto! Non fare il cretino! Cioè capisci che questo è un evento speciale?? Hai detto che mi ami!!! Si deve festeggiare!!!”

“Rita calmati!” scoppia a ridere. Io metto il muso e incrocio le braccia al petto.

“Non pensi sia un evento da ricordare?!”

“Certo che sì ma vedi.... Tutti ci guardano e anche male.” scoppia di nuovo a ridere.

“E certo che ci guardano tutti! Tu continua a ridere in questo modo!”

“Ah adesso la colpa è mia?! Tu ti sei messa ad urlare!”

“Ma.. Io sono felice e volevo dimostrartelo...” abbasso lo sguardo e gioco con i pollici facendoli girare uno attorno all'altro. Shannon mi mette un braccio attorno al collo e si avvicina così tanto da poter sentire il suo respiro sulla mia guancia.

“Sei la mia piccola tu... E nessuno deve portarti via da me...” di colpo divento rossa come un peperone e non riesco a voltarmi per guardarlo in quegli occhi che amo tanto.

“Ci credi realmente allora?”

“Mmm... Fammi pensare..” lo guardo storto. “Certo stupidina!” sorrido e gli stampo un bacio sulle sue adorabili labbra carnose. Mi appoggio alla sua spalla e crollo in un sonno profondo accompagnata dalla voce di mio “cognato” che canta 'Search and Destroy'.

 

Shannon.

 

“Ehi piccola pazzoide, dove sei??” entro in casa con tutti i bagagli guardandomi intorno per trovare Rita ma senza nessun esito. E' entrata prima di me e si è messa a correre lasciandomi con tutte le valigie fuori nel giardino. Entro le valigie di Rita e poi vado a prendere le mie. Mi abbasso per prendere lo zaino e delle gambe lunghe un chilometro, abbronzate e lisce come la seta mi si presentano davanti. Alzo lo sguardo seguendo quelle curve e..

“Ve.. Veronica?”

“Ciao Shan.” mi saluta con la sua voce sensuale.

“Che ci fai qui?”

“Sono venuta a trovarti. E' da un po' che non ci vediamo.” si avvicina a me e mi prende il mento con due dita facendomi l'occhiolino.

“Beh non credo ci vedremo più.” dico risoluto e serio come non mai.

“E per quale motivo?”

“Sono impegnato.” scoppia in una risata aspra e pungente.

“E con chi?”

“Con una ragazza magnifica.”

“Ti da quello che ti davo io, Shan?” ci penso un attimo.

“No.... Mi da di più.”

“Se non vedo non credo, Shannon. Stasera vieni con lei al solito locale e vedremo se continuerà a stare con te.” di nuovo quella risata stridula e minacciosa. Mi stampa un bacio sulla guancia e va via ancheggiando in maniera provocante. La guardo allontanarsi e poi decido di entrare.

“E ora che faccio?” mi chiedo mentre mi butto sul divano.

“Ora parli anche da solo?” Rita arriva alle mie spalle facendomi dei massaggi molto rilassanti. Le prendo le mani e gliele bacio.

“Qui sei tu quella che parla sola, ricordalo.” scavalca la spalliera del divano e si siede accanto a me.

“Me lo dici di nuovo?”

“Cosa?”

“Lo sai.”

“Mmm..” la guardo mentre mi fa gli occhioni dolci. “Ti amo...” in meno di un secondo si mette a cavalcioni su di me e comincia a baciarmi con desiderio e passione. Le accarezzo i fianchi e poi con la mano destra salgo fino alla Triad. So quanto le piace quando gioco in quel punto lì e infatti come risposta mi arriva una risatina isterica e un bacio ancora più passionale. Gioca con i miei capelli e mi morde le labbra. Sento il so desiderio attraversarmi la pelle, è così denso che sembra di poterlo toccare. Lo sento pressar contro il mio corpo come se volesse arrivarmi nel profondo dell'anima. Cosa vuole scoprire? Lo sento incontrarsi con il mi desiderio, desiderio di lei, di averla ora. Desiderio di non ferirla, di non mentirle. Le levo la maglia e comincio a baciarle il petto. Lei tiene il mio viso tra le sue mani e la sento ridere perchè le faccio solletico con la barbetta. Facendo un po' di forza la alzo e la faccio distendere mettendomi su di lei.

“Tu mi dai quello che nessuna mi ha mai dato, lo sai vero?”

“No... Non lo sapevo...”

“Fidati di me. Sempre.”

“Mi fido di te.”

“Non ti lascerò mai.” la bacio e la faccio mia.

 

Tutto è iniziato per scherzo eppure adesso in quel tutto ci sta il mio cuore. Che strana sensazione.

“Ti dispiace se esco stasera?” le chiedo mentre le accarezzo il viso.

“E dove vai?”

“In un locale da degli amici...” la vedo cambiare espressione. E' dubbiosa.

“Certo, Leto. Io mica sono qui per tapparti le ali. Però devi fare il bravo!”

“Promesso.”

“Ricordati che le promesse si mantengono.”

'Le promesse si mantengono.' questo non era proprio il mio forte. 

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Capitolo 21
*** Capitolo 21. ***


 

Jared.

 

Ti senti meglio?” chiedo a Chiara che sta accucciata a letto stringendosi il pancino.

No. Dannato Cheeseburger!”

Ecco così impari a non mangiare più queste schifezze.” le dico mentre metto i miei vestiti al loro posto.

Non ti ci mettere anche tu Jay altrimenti distruggo la casa a Tomo e Vicky!” mi urla. Tomo e Vicky si stanno dedicando un po' di tempo e sono in giro per il mondo e quindi per lasciare in pace mio fratello e Rita gli avevamo chiesto se potevamo occupare casa loro e come al solito non hanno saputo dire di no.

Certo così poi dobbiamo tornare a casa e addio privacy!”

Oh basta discutere, vieni accanto a me Jay.” prendo posto nel lato sinistro del letto e le incomincio ad accarezzare i capelli. “Scusami.”

Shhh. Sono io che sono rompi palle.” non so darle la colpa. E' così tenera e piccola tra le mie braccia che mi sembra di abbracciare una bambina. “Hai ancora senso di vomito?”

Per ora no, ma solo perchè tu mi stai coccolando.” sorrido e le do un bacio sulla fronte. I giorni con lei sono diventati attimi. Sto così bene che non mi accorgo del tempo che passa e onestamente non voglio dargli peso.

Perchè non provi a dormire un po'?”

Perchè ti voglio.” aggrotto le sopracciglia e arriccio il naso.

Cosa?”

Jay hai capito, non fare il cretino!” mi avvicino e la bacio dolcemente.

Beh.. Allora mi avrai.” la tiro verso di me e la faccio mettere cavalcioni sulle mie gambe. Cominciamo a baciarci. Le accarezzo la schiena e sento sotto i polpastrelli la pelle rabbrividire. Lei inizia a leccarmi il collo e sento l'eccitazione al massimo. Le sfilo la canottiera e le slaccio il reggiseno. Fare l'amore con lei è diverso. E' tutto un gioco di sguardi, di baci, di respiri. Un po' come se i preliminari fossero la parte migliore. E' strano spiegarlo. Mi sento un esploratore alla ricerca dei segreti che la terra può nascondere. Lei è la mia terra e io ho voglia di scoprire ogni suo mistero. Si alza in piedi restando su di me e la guardo sfilarsi il perizoma di pizzo rosso. Si abbassa di nuovo e mi sbottona i pantaloni mentre mi lecca tutto attorno all'ombelico. Con una mossa veloce mi leva pantaloni e boxer facendomi restare nudo come un verme. Mi guarda con quei suoi occhioni marroni provocando un sorriso malizioso. Quanto amo quegli occhi? Quel colore così denso che sembra cioccolata, quello sguardo così intenso che riesce a portarmi in posti lontani. Si mette sopra di me e lentamente va su e giù sopra il mio membro. La tengo stretta a me sentendo i suoi seni schiacciati contro i miei pettorali. Con una mano le accarezzo il fondo-schiena e l'altra invece la affondo tra i suoi capelli tirandole la testa indietro per poterle assaporare il collo. Sento le vene pulsare sotto le mie labbra, il suo piacere diffondersi per tutto il corpo. Continuiamo così per almeno altri 25 minuti poi esausti arriviamo entrambi all'orgasmo. Lei appoggia la testa sulla mia spalla e sospira mentre io continuo a stringerla e a giocare con una ciocca di capelli attorcigliandomela tra le dita.

Dannazione Jay... Sei meraviglioso.”

Tu di più.” si allontana e le ammiro il viso. E' una ragazza semplicissima eppure mi ha stregato. Si alza lentamente e si butta sull'altro lato del letto tenendosi il ventre con le mani.

Ahi.”

Che succede?”

Non lo so.... Ho di nuov...” si alza di scatto e si catapulta in bagno chiudendo la porta a chiave. Mi alzo, metto i boxer e la seguo.

Chiara! Apri la porta!” la sento vomitare. “Cazzo non ti ci porto più al Mc Donald's!”

S.. Sto.. Bene..” mi risponde con un filo di voce.

Hai bisogno d qualcosa?”

No, Jay. Grazie...” mentre vado in cucina a prendere una bottiglia d'acqua qualcuno bussa alla porta. Guardo l'orologio.

Le 4 e 30 del mattino e chi cazzo è a quest'ora?” vado alla porta e guardo dallo spioncino ma non vedo nessuno. “Chi è?”

Io.” riconosco la voce e apro la porta.

Davanti ai miei occhi mi si presenta mio fratello. Occhi lucidi, respiro affannato, puzza di alcool e di... Donne.

Shan che cazzo ci fai qui a quest'ora?” mi guarda con due occhi che non riconosco, persi nel vuoto, persi in pensieri che mi sono ignoti.

Bro. . . Ho combinato un casino. . . .” 

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Capitolo 22
*** Capitolo 22. ***


 

Chiara.

 

Finisco di vomitare e mi sciacquo il viso. Sentire l'acqua fresca sul volto è di un sollievo incredibile. Indosso una canottiera e dei pantaloncini e torno da Jared. Entro in cucina con una faccia cadaverica e non appena vedo chi è venuto a farci visita sento una fitta al petto.

“Che cazzo ci fai qui, Shan?!” chiedo infuriata. Sento dentro di me che quel bastardo ha combinato qualcosa. “Shan porca miseria. Rispondimi!” continua a fissarmi con occhi vuoti, senza emozioni, spenti. Quelli non sono i suoi occhi, quello non è il suo sguardo. Non è lo sguardo di cui si è innamorata Rita, la mia Rita.

“Chiara...” la voce di Jay mi fa distogliere l'attenzione da Shannon. “Calma.. Così è peggio..”

“Che gli è successo?” chiedo quasi sentendomi in colpa.

“Io.... Io sono uno stronzo bastardo Chiara. Non merito di stare con Rita. Non merito il suo amore. Non merito niente di lei. L'ho delusa. Dannazione io la amo e ora lei non mi crederà mai.”

“Io ti spacco la faccia, bastardo! Che cazzo hai fatto?!” Shannon sbatte le mani sul tavolo e si alza in piedi davanti a me. Il suo alito puzza di alcool. Quasi quasi mi ritorna la nausea ma trattengo il respiro.

“L'ho tradita!” mi ride in faccia. Ride? Ride? Una sensazione di estremo disgusto mi sale su per l'esofago. No, non è la nausea ma la voglia di sputargli in faccia. Un attimo e gli mollo uno schiaffo. Jared si alza di scatto e mi tira verso di sé tenendomi per le braccia.

“Lasciami, Jay! Lo ammazzo. Giuro che lo ammazzo!” urlo ma nessuno sembra ascoltarmi. Un dolore mi lacera il petto. Rita, la mia Rita non può soffrire così, non dopo aver realizzato il suo fottuto sogno. Mi dimeno mentre Jay mi trattiene tra le sue braccia nelle quali amo stare ma non ora, non in questo momento. La voglia di spaccare la faccia a quel bastardo è troppa.

“Mi fai schifo!” urlo sputandogli sulla canottiera. “Come hai potuto?! Come hai...” scoppio a piangere. “Jay lasciami ti prego...” sento il bisogno di andare da Rita, di consolarla. Sento il bisogno di proteggerla da quello che sarebbe stato i suo incubo ricorrente. Lei di sicuro stava dormendo sonni felici in questo istante mentre io piango e urlo come una pazza per lei. Lei è ignara di tutto in questo momento. Lei è indifesa. “Devo andare da Rita...” sussurro tra le lacrime. “E tu devi dirglielo che sei un pezzo di merda... Non ti permetterò di farle vivere una bugia... Verme.” i miei occhi sputano fuoco. Shannon scoppia a piangere buttandosi per terra. Jared mi lascia e corre dal fratello.

“Shan... Riprenditi ti prego!” ne approfitto per prendere le chiavi della macchina a andare via da quella casa. Shannon puzzava di peccato. Shannon mi fa schifo.

Arrivo a casa Leto ed entro grazie alle chiavi di Jay. Trovo Rita seduta sul divano. Appena sente il rumore della porta si volta di scatto.

“Oh.. Pensavo fossi Shan...” il suo sguardo si spegne.

“Lo stai aspettando?”

“Si... Mi sta facendo preoccupare...”

“Allora lo aspetto con te..” è difficile nasconderle la verità. E' difficile non poter guardare i suoi occhi innocenti e sognatori. I suoi occhi innamorati.

“E' successo qualcosa con Jared?” mi chiede.

“No, va tutto bene...”

“Sicura?”

“Si, Bro.”

“Anche con Shan.. Oggi mi ha detto che mi ama.” sorride e io sento una coltello trafiggermi il cuore. Lo stesso giorno in cui le ha detto che la ama la tradisce, che bastardo.

“Mi fa piacere...”

“Non sembra...”

“Scusa, Bro.. Sono stanca. Sono stata male.”

“Che hai avuto?”

“Jared mi ha portato a mangiare al Mc Donald's e poi ho vomitato tutto il tempo..”

“Mi dispiace... Ora stai meglio?”

“Si non preoccuparti. Perchè non andiamo a letto? E' tardi..”

“Ma Shannon...”

“Le chiavi ce le ha e ha pure 42 anni quindi non ha bisogno che lo aspetti sveglia... Anche perchè hai una faccia..”

“Si vede che ho pianto?” è totalmente distrutta.

“Un po'...” le prendo la mano e la porto in camera. Ci distendiamo e lei si accuccia accanto a me.

“Buonanotte, Bro.. Grazie..”

“Notte Bro...” la stringo e fisso il soffitto. Cosa sarebbe successo? Come l'avrebbe presa? Avrebbe perdonato quell'uomo che tanto ama ma che le ha spezzato il cuore?

Non voglio che lei soffra.

Non voglio che stia male.

Lei merita di essere felice.

Lei merita di essere felice con l'unico uomo che ha mai realmente amato... E quest'uomo, ahimè, è Shannon. 

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Capitolo 23
*** Capitolo 23. ***


 

Bene, bene, bene. Per questo capitolo vi consiglio di isolarvi e mettervi le cuffie, facendo partire 'Together' di Avril Lavigne (http://www.youtube.com/watch?v=ovEF4ntpdHE). Spero vi piaccia, spero che possiate vivere e sognare. Vi adoro.

__Alibi_Echelon92

 

Rita.

 

Something just isn't right

I can feel it inside.

The truth isn't far behaind me,

you can't deny.

When I turn the lights out,

when I close my eyes,

reality overcomes me.

I'm living a lie

 

 

 

Mi sveglio ancora tra le braccia di Chiara. Sbadiglio e la guardo.

“Da quanto sei sveglia e sopporti il peso della mia testa sulla tua spalla?”

“Non ho chiuso occhio, ho vegliato su di te affinché non facessi incubi.”

“Bro... Mi spieghi che è successo?”

“Non è successo niente.. Tra un po' arrivano Shan e Jay.” sorrido.

“Finalmente!” tiro un sospiro di sollievo e mi alzo stiracchiandomi.

“Bro..”

“Che c'è?” mi volto verso Chiara e sento dentro di me che qualcosa non va.

“Sai che ti amo vero?”

“Certo Bro. Ti amo anche io. C'è qualcosa che devi dirmi?” abbassa lo sguardo.

“No.” si alza ed esce fuori dalla stanza. Io decido di andare a fare una doccia rilassante e poi andare a fare colazione.

“Chissà cosa mi nasconde Chiara...” dico a me stessa mentre il getto d'acqua calda comincia a levigarmi la pelle. Sto per almeno mezz'ora sotto la doccia e quando scendo mi si presenta una scena alquanto patetica. Tre facce funebri mi fissano mentre scendo le scale. Spalanco gli occhi e guardo prima Chiara, poi Jay e infine Shannon. Cazzo ha una faccia distrutta. Mi trasmette delle sensazioni negative, come se fosse in un certo senso colpevole di qualcosa.

“Ma che sono queste facce?” Shannon si alza e viene di fronte a me.

“Devo parlarti.” mi dice con tono morto. Guardo alle sue spalle e vedo Chiara piangere tra le braccia di Jared. Mi sento confusa. Shannon mi prende per il polso e mi trascina in cucina.

“Che devi dirmi?” il mio cuore comincia a battere più forte. Dentro me so che si sta avvicinando un momento terribile, devastante, distruttivo.

“Rita.... Io ti amo...”

“Lo so questo...”

“Però ho combinato un casino... Ma non volevo... Credimi.. Ti prego...”

“Shannon che cazzo hai combinato?” la mia pazienza ha un limite e questo è stato già raggiunto.

“Rita io ti ho tradita... Sono andato a letto con un'altra... Ho bevuto... Ed è successo... Ma... Tu dovevi essere con me... Sono stato uno stupido a non portarti....” non riesco a dire o a fare niente. Rimango immobile con il cuore disintegrato, esploso, scoppiato. Shannon lo tiene stretto nel suo pugno e lo sta stritolando.

Ehi così non mi fai vivere.

Lo penso ma non riesco a dirlo. Non riesco a impedirgli di farmi del male, non riesco a fermarlo mentre mi sta uccidendo. Mi sta uccidendo. La persona per cui darei anche la vita adesso mi sta uccidendo. Cazzo non pensavo facesse così male morire. Il mio cervello non riesce a far muovere nessun muscolo oppure sono i miei muscoli che non rispondono agli impulsi che il cervello gli manda. Non lo capisco, non riesco a capire niente in questo momento. Dove sono? Perchè non mi muovo? Perchè Shannon piange?

Piange.

Mi sento una stupida. Perchè non lo abbraccio? Perchè non lo faccio piangere sulla mia spalla rassicurandolo che tutto va bene?

Perchè tutto va uno schifo. Io sto uno schifo.

Mi crolla il mondo addosso adesso che non c'è Shannon a dividerne il peso con me. Prima a reggerlo in piedi erano 4 braccia, adesso solo 2 e le mie braccia sono troppo deboli per continuare a sorreggerlo. Che faccio? Continuo a stare immobile.

Immobile.

Fisso quell'essere davanti a me. Chi è? Cosa è per me? Perchè mi ha ridotto in questo stato?

Chi sei?

Lo amo? Lo amavo? L'ho amato? Non ricordo.

Lo amerai per sempre.

Siamo legati da qualcosa? Dio, io non ricordo proprio chi sia, eppure ha una faccia così familiare.

Lui è l'amore.

Che parola strana amore. Tradire per amore, si può? No. Distruggere chi ti ama, si può? Si. Lui lo ha fatto. Lui. Lui. Lui.

“Rita... Dì qualcosa...”

“Mi chiedo se il mio cuore batte ancora per te... Ma visto che lo hai calpestato non penso batterà più per nessuno....” non l'ho detto realmente. Non posso aver pronunciato quelle parole. Io ne sono sicura. Ne sono sicura perchè i morti non parlano. No, non parlano. Quindi perchè dovrei farlo io? Continuando a guardare quegli occhi sconosciuti vado in salotto. Continuo a camminare verso la porta di ingresso senza guardarmi intorno.

“Rita...” sento una voce lontana chiamarmi. Chissà chi è, non ho voglia di voltarmi. No, io indietro non ci torno. Io da lui non ci torno. Esco fuori continuando a camminare senza una meta precisa.

I morti non camminano.

Vedo la mia vita scappare via. Mi vedo correre felice, corro verso un uomo. Un uomo senza volto. Chi è? Perchè lo abbraccio?

Lo ami.

Lo amo? Ma io non so che significa amare. Io non so più che significa amare. Chi mi ha cancellato la memoria?

Chi sta cancellando la mia vita?

Qualcuno da dietro mi blocca arrestando la mia passeggiata in quel mondo invisibile.

“Rita... Perdonalo... Lui ti ama....” accenno un sorriso.

“Chiara... Che ingenua che sei... Chi ama non tradisce...” le accarezzo il viso e torno sui miei passi.

“Rita cazzo ascoltami!”

“Ho sentito abbastanza.” dico fredda. La fisso.

“Quella è una troia lo ha fatto apposta!”

“Prendi le sue difese adesso?” sto cominciando a capire. Mi sto svegliando dal mio sonno.

“Non prendo le sue difese ma... Posso capire come si sente... Cristo lui ti ama, Rita.”

“Tutti e due continuate ad usare la parola amore in modo gratuito, senza dargli il giusto peso. Questo non è amore, dannazione. Lui non è l'amore. Lui è... Un bastardo pezzo di merda che non merita altro che le sue troiette da quattro soldi!” comincio a sputare fuori tutto il veleno. Tutto il male. Tutto il dolore. Perchè non l'ho fatto davanti a Shannon?

Perchè lo ami.

Bro ti prego... Torna dentro e cercate di chiarire..”

Ho già tutto chiaro.. Non ho bisogno di altre spiegazioni. Davvero.” sento il bisogno di una dose di anestetico. Il corpo mi duole, le mani mi pungono per l'irresistibile voglia di prenderlo a cazzotti. Sento il desiderio irrefrenabile di stare in bilico su un precipizio con la paura di cadere ma la voglia di volare, con quel vuoto allo stomaco. Quella voglia di assaporare il sapore dell'aria quando si cade a tutta velocità da un pezzo di cielo.

Stai cadendo dal paradiso.

La mia nuvola non andava bene e l'ho cambiata. Qui c'è caldo. Oh riconosco questo posto.

Benvenuta all'inferno.

Ho preferito le fiamme all'aria fresca. Preferisco bruciare piuttosto che fingere la felicità. Ma che dico? Io amo essere felice. Io amavo il paradiso, qui mi ci ha mandata quello stronzo.

Continuerai ad amarlo. Lui ti salverà.

Lui non c'è più. Lui è nessuno. E nessuno mi può salvare. Nessuno. Cado a terra.

Che fai? Bevi le tue lacrime? Scivoli nel tuo sangue? Ti copri con il tuo dolore?

Sono soltanto una stupida. Una stupida bambina innamorata dell'amore.

Di lui.

Mi sono illusa che insieme sarebbe stato più facile. Mi sono illusa che sarebbe potuto esistere un insieme. Mi sono illusa e ora... E ora sono sola. Sola come un cane. Sola come te.

 

When I'm alone I feel so much better.

And when I'm around you I don't feel.

Together.

It doesn't feel right at all.

Together

Together we've built a wall.

Together.

Holding hands we'll fall,

hands we'll fall. 

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Capitolo 24
*** Capitolo 24. ***


 

Salve a tutti! In questo capitolo ci saranno delle frasi sottolineate, beh quelle frasi le ho prese dalla canzone 'In pieces' dei Linkin Park. Mentre il rigo finale (sottolineato e in corsivo) è un verso di 'Shadow of the day' sempre dei LP.

Detto questo vi auguro una buona lettura. Vi adoro!

__Alibi_Echelon92.

 

 

Non so dove sono. Ho camminato per chissà quanti chilometri senza andare in un posto preciso. Sento il peso del dolore sul cuore, pressa così tanto da far male. Dentro la mia testa vagano quei pensieri orribili, quelle immagini che fortunatamente non ho visto. Shannon che beve una bottiglia dopo l'altra, se le scola tutte fino all'ultimo sorso, comincia a strusciarsi con la prima troia che passa. Le tocca i fianchi, il culo, le lecca il collo e lei gli sbatte tutto il suo ben di Dio in faccia. Scrollo la testa per mandar via quei pensieri, buttarli giù nel posto più nascosto della mia mente e farli restare lì per tutto il resto della vita, finchè non diventano come degli scatoloni impolverati e pieni di ragnatele.

'Se non voglio vedere Shannon devo trovare un posto in cui vivere.' penso mentre mi guardo intorno cercando qualche negozio dove poter andare a lavorare. Mi sento sola più che mai in questa città sconosciuta che è stata il mio sogno da quando avevo 14 anni.

 

Cosa è andato storto, adesso?

 

Non mi sento più a casa, o semplicemente non mi sento più. Ho perso ogni sentimento, la capacità di provare emozioni. Non mi è rimasto nient'altro che un rimasuglio di ricordi e un cuore fatto a pezzi, difficile da rimettere apposto. Guardo il mio polso destro. Lì c'è il segno di qualcosa che aveva ancora bisogno di tempo, qualcosa che è iniziato troppo presto così com'è finito.

'L'unica eccezione.'

 

L'unico amore, per sempre.

 

Forse serviva del tempo, o forse quella del tempo è solo una scusa che mi invento per cercare di stare meglio. Proprio così, il tempo non c'entra. Serviva solo un po' d'amore, quell'amore puro e genuino che lui non ha mai provato. O forse non gli davo quello che voleva. Mille dubbi mi affollano la testa, si dispongono in fila e ad uno ad uno si fanno avanti per provare quel dolore al petto con cui conviverò per il resto della mia vita.

 

Torna da lui.

 

Chiudo la bocca alla mia coscienza. Le lego le mani dietro la schiena. Le tolgo ogni possibilità di uscita.

'Ognuno al suo posto, coscienza!' penso. Mi sembro una pazza. Parlo con la mia coscienza e per giunta nemmeno la ascolto. Sono davvero strana. Entro in un supermercato sperando di trovare qualcosa da mangiare visto che non mangio dal pranzo del giorno prima. La pancia mi brontola e non capisco se lo fa per i nervi o per la fame. Compro uno snack e torno sui miei passi. Ma quali passi? Non so dove andare, non ho un posto dove stare. Sto vagabondando a L.A. che emozione. Dopo un po' cominci a vedere un viale conoscente e delle case familiari.

“Cazzo, sono tornata da lui...” senza accorgermene sono arrivata di nuovo davanti casa Leto. Il tempo che mi volto per tornare indietro e mi sento chiamare.

 

Tu senti la sua presenza e lui la tua.

 

“Stai zitta.” continuo a litigare con la mia coscienza. Qualcuno, una mano che riconosco, mi prende per il polso destro sfilandomi il bracciale. Decido di non girarmi.

“Tieni...” dice quasi imbarazzato.

“Puoi tenerlo. Non me ne faccio niente io.” faccio un passo e vengo fermata di nuovo. Questa volta nessuno mi trattiene a parte... Io stessa. Mi volto e lo guardo negli occhi cercando di scrutare la verità, cercando di vedere quella scintilla, quell'amore di cui mi ero innamorata.

 

Abbraccialo. Lui è il tuo tutto.

 

Resisto a quell'impulso di buttargli le braccia al collo e tenerlo stretto a me.

“Rita.. Perdonami... Ti prego.. Io senza te sono niente...”

Mi avevi promesso il cielo e poi mi ha gettata come una pietra, mi hai avvolta tra le tue braccia e raffreddata fino alle ossa. Non sarò l'unica a lasciare che questa storia vada in pezzi. E tu, tu rimarrai solo con i tuoi segreti e i tuoi rimpianti. Ti prego non mentire.” frecce infuocate escono dal mio cuore. Si fanno spazio tra i polmoni e con un leggero respiro riesco a sputarle fuori con parole taglienti e deliranti.

 

Perchè lo ferisci ancora?

 

“Mi hai delusa, Shan. Mi hai delusa anche come Echelon ma da quel punto di vista mi passerà perchè voi per me siete tutto... Ma per quanto riguarda la nostra relazione non credo ci sia nemmeno una possibilità che tutto possa tornare. Che io possa tornare con te. Sei stato un bastardo schifoso e io ho perso la fiducia. Non posso stare con una persona di cui non mi fido... Non posso stare con te..”

 

Bastarda.

 

“Quindi dimentichiamo tutto....” quel passato non mi appartiene. Lui non mi appartiene. Lui non è mai stato la mia unica ragione di vita. Si copre gli occhi gonfi di lacrime, arrossati dal dolore. Affoga il suo strazio nelle sue mani tozze e ruvide. Quelle mani che sono state capaci di portarmi in paradiso. Le stesse che, toccando un'altra, mi hanno portato all'inferno. Vorrebbe parlarmi ma non ci riesce. Ingoia le sue stesse parole senza farmene assaggiare nemmeno un pezzo.

“Soffrire adesso è scontato. Adesso è tardi.” decido che queste sarebbero state le mie ultime parole. Le ultime parole dette a un cuore accartocciato e senza più una ragione per battere.

 

Il suo cuore ha bisogno di te.

 

Senza di lui chi mi avrebbe tenuta in vita? Per chi avrei avuto il desiderio di respirare? Per chi sarei stata un'altra volta viva? Non ci sarebbe stato più nessuno.

 

Nessuno.

 

A volte dirsi addio è l'unica via.


 

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Capitolo 25
*** Capitolo 25. ***


 

Shannon.

 

E' da cinque mesi che non abbiamo notizie di Rita. Ha tagliato i ponti anche con Jared e Chiara perchè volevano convincerla a tornare con me. Tutti tentativi falliti dato che l'hanno portata soltanto a scappare via, sparire, dileguarsi come un sogno. A volte mi chiedo se sia esistita davvero, se abbia fatto realmente parte della mia vita. Poi guardo il mio polso e vedo l'unico pezzo della sua anima che ha voluto lasciarmi. Quel bracciale che per me è diventato l'unico filo che ancora ci tiene legati anche se il suo ce l'ho ancora io. Non è più tornata indietro, non mi ha mai perdonato, non mi ha dato la possibilità di vivere veramente. Cinque mesi di assoluto silenzio. Cinque mesi passati a bere e cercare di dimenticare ma più bevevo e più ricordavo. Cinque mesi chiuso dentro lo studio con la mia Christine, l'unica che mi capisce realmente in questo momento. Cinque mesi in cui ci sono stato io insieme alla mia musica. Cinque mesi che potevo benissimo passare con lei e invece li ho solamente buttati nel cesso.

“Cazzo Jay. Adesso basta! Già che io sono isterica di mio, ti ci metti pure tu! Sto bene, dannazione! Pensa a Shannon invece.” entro in cucina e vedo mio fratello e Chiara discutere. Non fanno altro da cinque mesi. Non fanno altro da quando Chiara ha scoperto di essere incinta. Non fanno altro da quando Chiara è rimasta sola.

“Io non ho bisogno di nessuno Chiara, invece tu si.” dico.

“Shannon.” mi guardano allibiti. Cosa ho che non va? Beh forse un po' di barba lunga e ispida e i capelli arruffati.

“Che cazzo avete visto?!”

“Come stai?” Jared si avvicina abbracciandomi.

“Sto bene, non si vede?” rispondo io sciogliendo l'abbraccio e puntando le mani verso di me per dire 'guardatemi è tutto ok!' Chiara si avvicina e mi stringe nonostante la pancia sia di intralcio.

“Cazzo Shan fai una puzza di alcool tremenda! Vatti a fare una doccia!” prendo la canottiera tra le mani e la avvicino al naso.

“Cazzo hai ragione!” arriccio il naso e corro al piano di sopra per farmi una lunga doccia purificante. Ci sto quasi un'ora e quando esco mi guardo allo specchio e quasi non mi riconosco. Prendo la schiuma da barba me la metto sul viso e con il rasoio tiro giù tutto. Mi sciacquo e mi metto due gocce di dopobarba. Infine prendo a macchinetta e mi raso i capelli ai lati lasciando quelli del mezzo un po' più lunghi.

“Così va meglio.” dico guardandomi. Nei miei occhi vedo impressa lei. Il suo sorriso, le sue espressioni da bambina. Posso sentire la sua voce.

 

Ti manca. Ti manca da morire.

 

Perchè l'ho fatta soffrire in questo modo? Chissà ora dov'è. Se ha trovato una casa, un lavoro, qualcuno che la protegge da tutto il male che sta fuori.

 

Cercala. Lei ha bisogno di te.

 

Mi vesto e scendo al piano di sotto. Senza dire niente a nessuno prendo le chiavi della moto e il casco. Esco senza far rumore e salgo sulla mia Ducati. Metto in moto e sgommo via per le strade di Los Angeles. Non so da dove cominciare la mia ricerca ma sento dentro me che la troverò e se non la trovo non smetterò di cercare finchè non la riavrò tra le mie braccia. Entro in tutti i negozi, in tutti i locali, è una ricerca frenetica. Come cazzo faccio a trovarla? Giro con la mia moto guardandomi intorno, la cerco nei volti dei passanti, la cerco negli occhi dei bambini ma mi accorgo che nessuno è come lei. Lei è unica. Lei è la mia unica eccezione. Ad un certo punto un negozio di dischi attrae la mia attenzione. Posteggio ed entro. Al bancone non c'è nessuno così mi guardo intorno ma ci sono solo clienti e lei non c'è. Aspetto altri cinque minuti ma nessuno mi viene ad accogliere quindi decido di uscire.

“Oh mi scusi, stavo sistemando dei CD ha bisogno di aiuto?” quella voce. La sua voce.

“Cercavo te.” rispondo senza voltarmi.

 

Rita.

 

Non può essere. Avrò sentito male di sicuro. Lui non può essere... Una fitta al petto riesce a bloccare i miei pensieri.

“Me?” riesco a dire nonostante il cuore vada a mille. Mi sento come attraversata da quell'aria fresca del primo mattino. Come posso spiegarlo? Mi sento... Viva.

 

Respira. Senti il suo profumo? Lui è tornato. Tu che vuoi fare?

 

Si volta e come ogni volta mi uccide con il suo sguardo.

“Si, cercavo te.”

“Beh mi hai trovata...”

“Sei un'incosciente.” il suo sguardo è un misto tra la tristezza e la rabbia. “Sono cinque mesi che aspettiamo tue notizie e tu niente. Chiara ha bisogno di te, Jay ha bisogno di te... E io più di loro. Cinque mesi che ti cerchiamo. Ci hai fatto stare in pensiero. Addirittura loro credevano fossi tornata in Italia ma i sentivo che eri rimasta qui.”

“Perchè non sei venuto prima?”

“Non era il momento.”

“E adesso lo è?”

“Torna. Se non vuoi farlo per me fallo per Jay e Chiara... Aspettano un bimbo.” un bimbo? Oddio. Mi sono comportata da perfetta imbecille. Ho lasciato la mia unica ancora di salvezza da sola. In fondo Chiara che c'entrava? “Mi hai perdonato?”

“Ho passato questi cinque mesi cercando di distrarmi in mille modi diversi eppure l'unico pensiero che rimaneva fisso nella mia testa eri tu, Shan. Il tuo pianto dell'ultima volta in cui ci siamo parlati. E.... Non so se ti ho perdonato del tutto.. Ma una cosa è certa... Non posso farti andare via, adesso.” vedo i suoi occhi illuminarsi e la sua bocca storcersi in un sorriso. “Mi hai fatto terribilmente male ma vederti star male è stata la sofferenza più grande. Per cinque mesi sono stata tutte le notti sotto la finestra dello studio per ascoltarti suonare. Attraverso la musica esprimevi tutto il tuo dolore e io non so come lo capivo, ogni battito di rullante, ogni colpo sulla grancassa era una lacrima, lacrime che non avevi la forza di far uscire per non sembrare debole o forse perchè dopo tutto questo tempo dentro il tuo cuore si era infiltrata anche la rabbia....” mi guarda senza batter ciglio. Ha gli occhi lucidi e il labbro inferiore gli trema. “Non mi ricordavo fossi così bello, sai?”

“Non mi ricordavo fossi così innamorato, sai?” 

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Capitolo 26
*** Capitolo 26. ***


Piano mi avvio verso di lui. Sento di avere un'espressione rincoglionita. Proprio da persona innamorata. L'amore per lui non era diminuito, non era sparito. C'era, c'è sempre stato. C'è e ci sarà. Che strana sensazione averlo così vicino.

“Beh.. Ciao..”

“Beh... Bentornata...”

“Promettimi che non succederà più.”

“Te lo prometto. E questa volta te lo prometto col cuore in mano.”

“Io ti credo... Io mi fido di te.”

“Sei forte.”

“No, sono solo innamorata.”

“Lo sono anche io. Lo sono sempre stato solo che...” gli poggio l'indice destro sulle labbra.

“Shhhh. Questo è uno di quei momenti in cui le parole non servono. Mi basta guardarti negli occhi per capire che sei sincero. Quindi adesso zitto e baciami.” lo tiro verso di me dal colletto della giubbotto e lo avvicino così tanto da poter sentire i sensi mancare. “Da quanto tempo non ti stavo così vicina?”

“Troppo, credimi.”

“Cosa provi?”

“Mi sento finalmente appagato. Davanti a me ho quello che mi mancava. Mi sto saziando del tuo amore... Tu?”

“Felice. Completa. E innamorata persa di te, Shan.” ci baciamo lì davanti al bancone del negozio con quei due clienti che ci guardano. Possono spiarci anche le stelle, a noi non importa. “Quando sono diventata un'Echelon ho fatto una promessa.”

“Quale?”

“Ho promesso che ti avrei amato qualunque cosa fosse successa.”

“Tu sei innamorata di me da sempre. Sei proprio pazza.” sorride.

“Ehi senti chi parla.”

“Che vorresti dire?”

“Anche tu sei innamorato di me da sempre con l'unica differenza che tu ti sei innamorato vedendomi di persona qualche mese fa io vedendoti dentro lo schermo della TV qualche anno fa.” scoppia a ridere. Quanto mi è mancata la sua risata.

“Però hai ragione, amore mio.”

“No, allora, Leto! Non facciamo troppo gli sdolcinati però!” continua a ridere come un pazzo.

“Ok ok scherzavo!” alza le mani in segno di resa. Le prendo con le mie e faccio intrecciare le nostre dite. Le osservo. Sembriamo due pezzi di un puzzle. Lui è la mia metà e io la sua.

“Ma cos'è quello?”

“Oh un nuovo tatuaggio.” alzo la manica mostrando l'avambraccio destro.

Our never ending story.” il punto è a forma di cuore.

“Guarda dentro il cuoricino.”

“Ma...”

“Le nostre iniziali.”

“Quando lo hai fatto?”

“Un mese dopo che sono sparita.”

“Quindi sapevi che...”

“No. Non sapevo ancora di averti perdonato, non sapevo di poterti incontrare di nuovo. Ero sicura solo di una cosa, però.” lo bacio dolcemente. “Insieme o no, la nostra storia non avrebbe mai conosciuto la parola fine, per me.”

“Ti amo.”

“Anche io, Leto. Più della mia stessa vita.” mi abbraccia stretta e mi sento di nuovo a casa.

“Andiamo, dai.”

“Il tempo che dico al mio datore di lavoro che vado via e sono da te, Leto! Aspettami fuori!” lo guardo uscire dal negozio e sorrido.

 

Shannon.

 

Decido di portarla in un posto speciale. Siamo sulla mia Ducati e lei stringe la mia vita con tutte le forze. Non le avrei mai più spezzato il cuore, mai più. Mi fermo davanti ad un palazzo infinitamente alto.

“Su, scendi!” la esorto. Scende dalla moto e toglie il casco lentamente. I suoi capelli sono ancora più corti dell'ultima volta. “Li hai tagliati?”

“Sì, non si vede?!”

“Beh, sì!” metto il cavalletto e le prendo la mano. “Chiudi gli occhi.”

“Ma così non vale!”

“Dai non fare la capricciosa!” mi guarda e sbuffa mettendo le mani sui fianchi.

“Ok.” si arrende e chiude gli occhi. La guido fino all'ascensore ed entriamo. Le bacio il collo e assaporo le sue labbra.

“Mi sei mancata.” le bacio le palpebre. “Non aprirli.”

“Ma io voglio vederti.”

“Avrai tutta la vita per guardarmi.” tutta la vita. Ho realmente detto tutta la vita? Arriviamo all'ultimo piano e le porte dell'ascensore si aprono. “Siamo quasi arrivati.” le sussurro all'orecchio spingendola delicatamente verso la terrazza. “Ora puoi aprire gli occhi.” apre gli occhi lentamente e appena vede quello che ha davanti agli occhi spalanca la bocca e comincia a balbettare qualcosa.

“E'.... E'... E'... E'.... Oddio... Los Angeles è ai miei piedi.... E' meraviglioso.” vedo l'emozione nelle sue iridi luminose. Vedo l'amore nelle sue pupille. L'amore che prova per... Me. Uno stupido uomo che non sa trattenere i suoi istinti. Uno stupido uomo che si è perdutamente innamorato di una ragazza che deve ancora vivere la sua vita. Sto bloccando le sue ali?

“Rita...” non appena pronuncio il suo nome si volta di scatto e mi butta le braccia al collo.

“Ti amo, ti amo, ti amo, ti amo. Cazzo, Leto io ti amo!” la abbraccio ma dentro provo una strana sensazione.

La amo e l'ho ferita.

La amo e non le sto facendo vivere a pieno la sua età.

La amo e per questo la lascerò andare.

Mentre la tengo stretta a me guardo la città che custodirà questo segreto.

La città che cullerà il nostro amore per sempre.

“Sappi che la nostra storia non conoscerà mai la parola fine. . .” sussurro pur sapendo che la fine è più vicina di quanto lei possa immaginare.

Non so chi mi aiuterà
a dimenticarti
quando me ne andrò da qui.

Quanto male ci starò
che sarai di un altro..
Lo so ma è giusto così.

Per te nascerò ancora.

Per il tempo rimasto cura sarò.

Niente è più come te.


 E' verrà l'inverno,
neve scenderà
il silenzio ti cancellerà..

Non verrò a cercarti, io ti scorderò
servirà del tempo e guarirò.


 

Mille volte scoprirò che non mi innamoro,

anche questo tu lo sai.. 

 

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Capitolo 27
*** Capitolo 27. ***


 

Buonsalve a tutti! Bene la fine è vicina! No, dai scherzo1 Ancora non so come farla finire, devo pensarci! Ma a proposito di fine, in questo capitolo assisteremo alla fine di qualcosa e forse l'inizio di un'altra, chi lo sa! Bene e continuando a parlare di 'fine' vi consiglio di ascoltare 'Happy Ending' di Mika!

Vi adoro!

Buona lettura!

 

__Alibi_Echelon92

 

 

Continuo a tenerla stretta al mio petto. Potrei toglierle il respiro con quell'abbraccio eppure lei è lì accucciata tra le mie braccia ad ascoltare il mio cuore. Quel cuore che batterà per sempre per lei ma che è deciso a lasciarla.

 

Non ha senso chiudere una storia perchè si ama troppo.

 

“Allora piaciuta la sorpresa?” dico scacciando via i pensieri.

“E' bellissima. Grazie, Leto!” il suo sorriso si allarga sempre di più. Adesso mi guarda negli occhi come se stesse cercando di leggermi. “Che hai?” inclina la testa verso sinistra arricciando il naso e la bocca.

“Non ho niente. Sai...” mi appoggio alla balaustra e comincio a guardare il cielo che si riempie di stelle. “Non sono mai stato così vicino al paradiso se non con te. E c'è una cosa che continua a farmi male...”

“Cosa?” si appoggia anche lei e mi prende la mano.

“Non mi fido di me stesso... Ho paura di poterti spezzare il cuore da un momento all'altro. Sono stato 5 mesi senza te e ogni giorno andavo avanti a fatica. E ora che sei qui... Vorrei...”

“Shan...”

“Vorrei lasciarti andare...” strabuzza gli occhi e mi da uno schiaffo sulla nuca.

“Ma che cazzo dici?”

“Rita tu hai 21 anni! E io mi sento in colpa...” dico massaggiandomi la testa.

“Che c'entra la mia età?”

“Non posso rubarti la vita in questo modo!”

“Shannon tu mi hai rubato i cuore, mi hai fottuto la testa, mi hai cambiato la vita! E non c'è niente di più fantastico!” guardo in giù. La sera sta calando e le luci di Los Angeles si accendono sotto i nostri occhi. Il momento si stava avvicinando.

“Guarda giù.” mi metto dietro di lei e prendo la sua mano destra con la mia. “Adesso guarda dove ti indico.” con l'indice indico un piccolo parco di fronte a noi. Una dopo l'altra, delle piccole luci si accendono.

“Co... Cosa è??”

“Aspetta...” a poco a poco quelle luci davano forma a qualcosa che la mia mente aveva parotrito.

“Ma.. E'.. Shan... Io.. Non ho parole...” i suoi occhi cominciano a distillare lacrime di gioia. La sento tremare sotto il mio abbraccio. “Tu... Sei un pazzo...”

“Sono pazzo di te. E penso non ci sia altra spiegazione. Los Angeles è tua....”

“Tu sei mio...” mi continua a parlare guardando quello spettacolo. Le luci riproducevano una nostra foto e sotto la nostra frase per eccellenza 'L'unica eccezione.'. La faccio girare lentamente verso di me.

“Perdonami. Perdonami per tutto.” prendo il suo viso tra le mie mani e la bacio. Mi spinge lentamente verso dentro, mi costringe a distendermi sulla morbida moquette della stanza.

“Per cosa dovrei perdonarti? Per avermi fatto conoscere la parte migliore dell'amore?”

“Io cosa avrei fatto??”

“Dai , Leto non fare il cazzone. E' la verità.”

“E tu, invece, mi hai fatto conoscere l'intera faccia dell'amore.” si mette su di me e mi sorride.

“Sei uno stronzo, Leto. Io non pensavo fossi così dolce!”

“Sai nemmeno io sapevo di esserlo!” ridiamo insieme. Insieme, forse per l'ultima volta.

“Sai che voglio fare?” mi dice continuando a ridere.

“Mmm... Avrei una mezza idea.”

“Vediamo se è la stessa.” incrocia le braccia al peto mentre è ancora cavalcioni su di me. Con un colpo di reni mi alzo e mi ritrovo il viso sul suo collo. La annuso e la bacio. “Ehi sei perspicace, Leto!” mi dice con un sorriso malizioso.

“Ancora non mi conosci bene, ragazzina!” le comincio a fare il solletico stimolando la sua risata bambinesca.

 

E' ancora una bambina. La mia bimba.

 

Facciamo l'amore dopo tanto tempo che i nostri corpi non si incontravano. Facciamo quell'amore che si fa solo in due casi: quando si torna insieme e quando ci si separa per un tempo indeterminato. Nel nostro caso vale per tutti e due, anche se lei non è a conoscenza del secondo caso. Dopo aver fatto l'amore rimango a guardarla mentre dorme coperta dal lenzuolo bianco. Questo è uno di quei momenti in cui la voglia di scrivere mi assale e inizio a scrivere proprio per la creatura che dorme al mio fianco. La penna corre veloce sul foglio mentre i pensieri si fanno spazio nella mia testa.

 

No happy ending for us.

 

 

Rita.

 

Mi sveglio sbadigliando. Con gli occhi ancora mezzi chiusi riesco a vedere un foglio su cuscino di Shan. Mi alzo di scatto e prendo quel pezzo di carta tra le mani e comincio a leggere.

 

Questa è la storia di un uomo e una ragazza. Lei innamorata di lui da, diciamo, una vita. Lui.. Beh lui nemmeno sa cos'è l'amore. Un giorno si incontrano per caso. Lei è venuta a cercarlo per portare avanti una missione, perchè lei è una guerriera, perchè lei è forte, perchè lei combattendo si sente viva. L'uomo non appena vede la ragazza sente che qualcosa di lei lo attrae. Lei è bellissima e farebbe invidiare un sacco di altre ragazze. A volte sembra un maschiaccio per come parla e per le cose che fa, ma dentro serba tutta la femminilità di questo mondo. Le piacciono le provocazioni e al nostro uomo piace provocare ed essere provocato. Sotto questo punto di vista, si può dire che sono uguali. Provocazione dopo provocazione i due si avvicinano ogni giorno di più, si separano e si innamorano, o meglio, anche lui finalmente si innamora. Grazie a lei, lui è cresciuto, è diventato più maturo, ha conosciuto l'amore. Lui pensa che solo lei può essere il suo amore, che solo lei può essere la ragazza che lui riuscirà ad amare in tutta la sua vita. Ed ha ragione. Ma nonostante questo non ha saputo controllarsi e ha mandato tutto a puttane tradendola. Si sente uno schifo per quello che ha fatto, ma lui sa di amarla alla follia. Lei va via, non vuole più parlargli e lui muore senza lei. Solo la musica può tenerlo in vita, fino a quando non decide di cercarla. Quando tutto sembrava perduto la trova e la stringe tra le se braccia sussurrandole di amarla. Le fa vivere il paradiso per un'altra volta, per un'ultima volta. Lui sta male. Lui non vuole rubare la vita alla sua ragazza, alla sua bimba. Lui non può. Lui è troppo grande per lei. Lei lo odierà, lui lo sa, ma non può rimanere al suo fianco, le farebbe troppo male. Ha paura che lei possa rendersene conto tra qualche anno e che possa pentirsene. Lui ha deciso di andare via sperando di aver lasciato un bel ricordo dentro di lei. Perchè lui la ama da morire. Forse con te avrei potuto credere in un lieto fine ma non sarà così. Pregherò affinchè tu abbia il tuo di lieto fine, anche senza me. Ti amo, mia piccola pazza.

 

Quelle parole sono ormai sbiadite a causa delle mie lacrime. Il mio cuore è morto per l'ennesima volta. E per l'ennesima volta mi ritrovo sola senza di lui.

“Non avrò mai un lieto fine senza te, Shan! E' impossibile che io possa essere felice senza te... Che se ne importa dell'età, non mi sarei mai pentita di niente... Non ti sei fidato di me....” dico stringendo quella lettera al mio cuore.

 

This is the way you left me,

I'm not pretending.

No hope, no love, no glory.

No happy ending.

This is the way that we love,

like it's forever.

Then live the rest of our life,

but not together.

 

This is the hardest story that I've ever told.

No hope, no love or glory

happy ending's gone forever more.

I feel as if I'm wastin'...

And I'm wastin' everyday. 

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Capitolo 28
*** Capitolo 28. ***


 

Ciao a tutti. Beh forse questo capitolo è corto, forse no. Forse ho rotto con questa FF o forse piace ancora. Bene, questa prima parte, ovvero quella di Chiara, potete leggerla tranquillamente. Mentre la parte di Rita dovete leggerla ascoltando la canzone 'L'equilibrista' di Marco Mengoni. Come al solito vi ringrazio!

__Alibi_Echelon92.

 

 

Chiara.

 

Faccio avanti e indietro per tutta la casa con quel pancione che cresce giorno dopo giorno e che mi è molto di intralcio. Ancora non mi sono abituata a vedermi in quel modo, a volte mi incazzo ma come amo la creatura che porto nel mio grembo non ho mai amato nessuno, a parte il padre. Sono nervosa Shannon è uscito ieri pomeriggio e non è più tornato. Or oltre ad essere preoccupata per Rita sono anche preoccupata per lui. Sembra proprio che tutti non vogliono che io mandi avanti questa gravidanza.

“Chiara stai calma! Così fai del male al bambino!”

“Ma tu che cavolo ne sai di cosa gli fa bene e cosa no?! Sai cosa gli farebbe bene? Che suo padre rompesse di meno e che i suoi zii si facessero vivi!”

“Chiara... Rita tornerà. Sono sicuro che Shan è andato a cercarla. Ora vieni qui e siediti accanto a me.” mi prende per il polso e mi tira accanto a lui sul divano. Mi passa un braccio attorno al collo e mi accarezza dolcemente i capelli. “Fallo per me e per nostro figlio. Devi rilassarti.”

“Nessuno mi permette di farlo, Jay.”

“Io sono qui e mi prenderò cura di voi...”

“Tu nemmeno mi ami, Jay. Stai con me solo perchè sono incinta e non vuoi buttarmi su un marciapiede a chiedere l'elemosina.” di scatto mi allontano e mi prende le mani nelle sue.

“Chiara ma che dici... Così mi ferisci..”

“E' la verità...”

“No... Assolutamente no.”

“E allora perchè mi sopporti? Perchè sei ancora qui?” sentendo le mie domande fa uno di quei sorrisi di cui vado pazza e mi sento avvampare.

“E me lo chiedi pure, piccola? Tu per me sei speciale... Sono così rompi palle perchè ci tengo a te e al bambino... Sei diventata importantissima per me... E.... Io... Ti amo...” sento il cuore andare a mille. Jared mi ha finalmente aperto il suo cuore e io sto ferma senza sapere cosa dire. Mi ha letteralmente spiazzata. Mi ha lasciata senza fiato e non, come succedeva di solito per una canzone o perchè lo sentivo cantare, ma perchè si è accorto di me realmente, perchè mi ama per davvero.

“Jay.. Dici davvero?”

“Si, piccola. Lo so forse ho fatto passare troppo tempo... Ma è così... Io mi sono innamorato di te..” gli butto le braccia al collo e lo abbraccio forte.

“Ti amo anche io Jay Jay.” finalmente il mio cuore è appagato. Quell'amore che ho sempre provato nei suoi confronti finalmente è ricambiato. Sono felice perchè questo è quello che ho sempre desiderato. Io ho sempre desiderato quell'uomo che ora tengo tra le mie braccia. Lo bacio mentre una lacrima scorre veloce sulla mia guancia.

Ora che Jared mi ha detto quello che prova l'unica cosa che mi manca è lei. La mia Rita.

 

Torna, ti prego.

 

 

Rita.

 

Mi rendo conto di essere ancora seduta sul letto con in mano quella lettera. Le lacrime non si fermano e il cuore continua a strapparsi. Sento un vuote dentro me. Qualcosa di estremamente importante per me è venuto a mancare. Forse la mia vita sarà sempre così, una sofferenza.

“E ora che non ci sei, io che fine farò?” mi guardo le mani. Il medio della mano sinistra è coperto da un pezzo di guanto. Lì c'era il mio segreto. Shannon non se n'è nemmeno accorto. Oltre al tatuaggio sull'avambraccio mi sono fatta tatuare anche il suo nome sul dito. Tolgo il guanto e lo ammiro.

“Shan.” sussurro mentre ricopro il tatuaggio con le lacrime. “Niente ormai ti cancellerà.” penso alla notte trascorsa. Alla sua voce, alle sue mani, al suo amore.

“Perchè devi farmi soffrire così...” mi guardo intorno cercando qualcosa di suo. Ha portato via tutto, non ha lasciato nemmeno una traccia di lui. Ha portato via con sé anche me. Eppure più guardo quel tatuaggio più mi seno innamorata.

“Io sarò tua per sempre... Non apparterrò più a nessuno, promesso.” piango, piango come una bambina. Forse, in fondo, Shannon ha ragione. Sono una bambina per lui. Lui ha bisogno di una donna....

rileggo la lettera e una volta finita, d'impulso mi alzo dal letto, mi vesto e salgo sulla balaustra.

'Los Angeles è mia.' penso.

Prendo un respiro, perdo un battito. Guardo quella città che ha fatto iniziare e finire tutto.

“Grazie L.A.” una lacrima scivola sul mio viso. “Vado via...” altre lacrime si rincorrono. “Sparirò...”

“Questo è l'unico modo per non amare nessun altro oltre te, Shan.”

Un salto. Soltanto un salto e sarei stata sua per sempre.

 

Vado via, ora e per sempre.

Niente più sarà importante,

qualunque cosa c'è dopo te.

Proverò a non pensarti,

cercherò di non amarti,

cancellerò anche me come te.

Sparirò, vado lontano.

Libera anche te

da questo amore senza più amore.

Poi col tempo

questo male si scioglierà.

Finirà,

il dolore ci lascerà, vedrai.

Non so più qual è il mio posto,

troverò l'equilibrista.

Vado via.

Vado via.

Non so più qual è il mio posto,

penserò di più a me stesso.

Lasciami andare via,

così sia.

Sparirò, vado lontano.

Libera anche te

da questo amore senza più amore.

Poi col tempo

questo male si scioglierà.

Finirà,

il dolore ci lascerà.

Poi soltanto un'assenza che griderà

dentro me.

Niente ormai ti cancellerà.

Guardami per un momento,

sono io sempre la stessa. 

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Capitolo 29
*** Capitolo 29. ***


 

-L'ispirazione è come l'amore, quando meno te lo aspetti arriva.-

Per questo capitolo vi consiglio di ascoltare “with me” dei Sum 41.

Buona lettura.

Vi adoro.

__Alibi_Echelon92

 

 

 

“RITA! FERMATI!” una voce che grida il mio nome mi fa esitare. Rimango immobile per non perdere l'equilibrio. Non riconosco la voce ma ho paura di voltarmi. “Non lo fare... Shan morirebbe senza te..” solo un uomo può essere così calmo e dolce in una situazione del genere.

“Tomo..” dico tremando mentre continuo a guardare l'asfalto che potrebbe ancora accogliermi a braccia aperte.

“Dammi la mano e scendi da lì..”

“Che ci fai qui?”

“Te lo spiegherò quando sarai scesa..”

“Te l'ha detto Shannon, vero? Sa di avermi spezzato il cuore per l'ennesima volta e si sente in colpa... Ti ha chiesto di venirmi a consolare... Crede che facendo così non senta la sua mancanza?!”

“Rita scendi, cazzo.” nella voce di Tomo sento un pizzico di paura.

“Tomo, sono niente senza lui...”

“Non puoi annullare la tua vita per questo. Meriti di vivere.”

“Che senso ha vivere se la vita mi è stata strappata?”

“Vuoi dire che sto parlando con una morta?”

“Si.”

“Rita finiscila e scendi da quella cazzo di balaustra.”

“No.”

“Bene, allora salgo io.” sento un dolore atroce al petto all'udire quelle parole. Il tempo che io realizzo quello che ha detto Tomo lui è già lì accanto a me. Il vento gli scompiglia i capelli. Non guarda in basso. Guarda un punto fisso davanti a lui.

“Ti prego Tomo scendi.” mi prende la mano.

“Ora hai il peso di ben sei vite sulle spalle, sai?”

“P.. Perchè?”

“Se ti butti, mi butto anche io. Sapendo della mia morte Vicky morirebbe dal dolore. E sapendo della tua morte Shannon prenderebbe la sua moto e guiderebbe ubriaco, Chiara abortirebbe e si ammalerebbe fino a morire e naturalmente Jared morirebbe con lei perchè perderebbe suo fratello, la sua donna e suo figlio. Detto questo... Scegli. O vivere soffrendo un po' ma con tutte le persone che ti vogliono bene attorno oppure morire e andare all'inferno per aver spinto a morire altre sei persone.” mi sento distrutta da quelle parole e le lacrime cominciano a inondare il mio viso.

“Cristo, Tomo! Come cazzo fai?”

“Rifletto sulle cose e non mi faccio sotterrare dagli eventi.”

“Ma ora lui dov'è?”

“Non me l'ha voluto dire...” Tomo tiene ancora la mia mano. Finalmente si volta a guardarmi. “Su, scendiamo.” scende prima lui e poi lentamente mi aiuta a fare lo stesso. Non ci penso nemmeno due volte e lo abbraccio.

“Grazie Tomino...” rimango appolipata a lui, ringraziandolo di avermi salvata. “Voglio tornare a casa...”

“Ti ci porto subito!”

E detto fatto 10 minuti dopo mi ritrovo davanti la porta di casa Leto, con il pugno a mezz'aria per paura di bussare.

“Tomo... Ho paura.” gli confido timidamente.

“Ma di che?!” mi chiede mentre prende l'iniziativa di bussare alla porta al posto mio. Un attimo dopo la porta si apre e i miei occhi incrociano quelli di Jared.

“Oddio, Rita! Sei... Sei qui...” mi abbraccia senza avere più parole da dire.

“Jay...” lo stringo più forte che mai ricordando il profumo del fratello. “Dov'è Chiara?”

“E' di là... Cavolo appena ti vede mi muore.”

“Farò con calma.” mi sento un po' come il figliol prodigo. “Casa..” bisbiglio. Vado lentamente ma con il cuore che va come un razzo in cucina. Affaccio piano la testa per vedere dov'è la mia Chiara. La vedo che sorseggia un bicchiere d'acqua mentre guarda il tempo cambiare fuori dalla finestra. La sento sbuffare e farfugliare qualcosa.

“Beh è strano ma sembra che debba piovere...” dico facendola girare di scatto. Il bicchiere le cade dalle mani frantumandosi sul pavimento.

“B...B... Bro?!?” rimane immobile a fissarmi.

“Si, sono qui e sono reale.” accenno un sorriso. “E devi ringraziare Tomo per questo.”

“Non smetterò mai di ringraziare quell'uomo qualunque cosa lui abbia fatto per salvarti!” finalmente si avvicina e mi abbraccia. Solo ora mi accorgo della pancia.

“Cazzo tu sei incinta! L'avevo dimenticato!”

“Bro certo che se dimentichi una cosa del genere sei proprio andata!”

“Perdonami, Bro. Ho troppi pensieri.”

“So di Shannon...”

“Come fai a saperlo?”

“Me l'ha detto Jay... Se Shan ne avesse parlato con me a quest'ora si troverebbe sotto terra.” abbasso lo sguardo trattenendo le lacrime. “Jay dice che tornerà... Senza te sta male..”

“E io dovrò perdonarlo di nuovo...”

“Se lo ami sì.”

“A volte penso di essere stanca di amarlo.” queste parole bruciano in gola. Fanno terra arida nel mio cuore.

“Mi sono fermata a 'penso di amarlo'”

“Ma io..”

“Tu niente. Stai zitta adesso e vai di sopra a farti una bella doccia. Domani avremo tutto il tempo per parlare e stare insieme ma ora hai bisogno di riposare.” mi da un bacio sulla fronte e mi spinge fuori dalla cucina.

“Ok ok, vado!” dico sbuffando. So perfettamente che non prenderò facilmente sonno stanotte. So perfettamente che non ci sarà lui con me stanotte. So perfettamente che il mio cuore morirà un altro po' stanotte.

 

17 giorni dopo.

 

“Ma perchè c'è questo tempo di merda! Cazzo siamo a Los Angeles e piove da più di due settimane senza sosta!” sbraito mentre guardo la pioggia torrenziale fuori dalla finestra.

“A me piace la pioggia!” risponde Chiara che sta accoccolata a Jay sul divano con la copertina di sopra e una tazza di cioccolata calda tra le mani.

“Anche a me piace, lo sai. Ma ogni tanto vorrei pure uscire!” decido di allontanarmi dalla finestra e di sedermi sulla poltrona. Da quando Tomo mi ha salvata ci sentiamo ogni giorno. Lui mi chiede come sto e mi da qualche consiglio e io gli dico sempre che va tutto bene e che lo adoro. Oggi però non si è fatto sentire e la cosa mi preoccupa.

“Jay hai notizie di Tomo?”

“No..”

“Mmm...” prendo il cellulare e gli mando l'ennesimo messaggio. Aspetto 15 minuti ma niente. Nemmeno una misera risposta. Tutto ad un tratto bussano alla porta.

“Vado io.” dico sperando che alla porta ci sia Tomo. Apro la porta e il freddo mi entra dentro le vene. Rimango senza parole e fiato. La pioggia è così fitta che non riesco a vedere la strada e le case che ci sono di fronte ma quello che ho davanti è così nitido da sembrare vero. Shannon è davanti a me con addosso solo una di quelle sue canottiere particolari e un paio di jeans. Goccioloni d'acqua gelida cadono dai suoi capelli fin sopra il viso. E' fradicio e sembra tremare dal freddo. Non riesco a capire se sia in lacrime o meno per via del volto bagnato. I suoi occhi sono due fessure e mi fissa con i pugni serrati lungo le gambe.

“Tutto è niente senza te. Io sono niente senza te, Rita. Aspetterò qui per sempre solo per vedere ancora il tuo sorriso. Ho fatto degli errori ma quello che voglio dirti è che dopo tutto quello che è successo non permetterò che tutto questo vada in fumo. Permettimi di dimostrarti che è così. Ho fatto l'ennesimo errore a lasciarti 17 giorni fa. Ho capito una cosa durante questi giorni... Devo fidarmi di te. Anche se sei giovane tu dici di amarmi e come mi ami tu non mi ha mai amato nessuna. Devo crederti e lasciarmi andare... La mia è solo paura di amare realmente.. Cerco di scappare creando delle scuse ma nessuna di queste può tenere a lungo. Ora sono qui bagnato fradicio, ti sto guardando negli occhi e il cuore sta per esplodermi. Ho saputo da Tomo quello che hai tentato di fare... Se io non gli avessi detto di venire da te a quest'ora, probabilmente, nessuno dei due sarebbe stato qui. Forse ti avrei detto queste cose in paradiso, o forse ci saremmo ritrovati all'inferno. Dio... Se ci penso mi viene voglia di distruggere tutto... Ti saresti tolta la vita per un errore mio... Non ti sei chiesta io come avrei continuato a vivere senza te? Non hai mai pensato che io sarei potuto ritornare? Non credevi che io ti amassi così tanto? Ho sbagliato, ho sbagliato anche questa volta e chissà quante altre volte sbaglierò ma ti prego... Accoglimi nella tua vita e non farmi più scappare. Educami ad amare... Insegnami cos'è l'amore... Puoi farlo solo tu...” sono in lacrime e non la forza di dirgli niente. Il cuore trema per le parole che ha appena udito, troppo vere, troppo sincere, troppo cruente. Lame taglienti, aghi pungenti. Sono come sale spruzzato sulle ferite: aiuta a disinfettare ma brucia da morire.

Tengo stretto a me quel momento importante per noi, importante per il nostro rapporto e per la nostra crescita.

Tengo stretto a me quell'uomo che è riuscito ad incendiarmi l'anima con un semplice sorriso.

Tengo stretta a me la mia vita, perchè è il dono più bello, insieme a Shan, che io potessi ricevere.

“Ma io come devo fare con te, Leto?”

 

I don't want this moment

to ever end.

Where everything is nothing without you. 

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Capitolo 30
*** Capitolo 30. ***


“Ti abbraccerei se non fossi tutto bagnato!” scoppio in una risata quasi isterica. Non riesco a credere di averlo di nuovo davanti a me, così vicino. Lo vedo che appoggia entrambe le mani agli stipiti della porta e va un po' indietro con il culo mettendo infine le labbra a cuoricino e chiudendo gli occhi. La mia faccia è un punto interrogativo, non capisco che cosa vuole e scoppio di nuovo a ridere. “Ma che fai?!”

“Voglio un bacio.” richiude gli occhi e rimette la bocca a cuoricino. Senza toccarlo gli stampo un bacio veloce sulle labbra.

“Entra che fa freddo.” gli dico sorridendo e spostandomi per farlo entrare. Mi passa davanti e non posso fare a meno di ammirarlo in tutta la sua bellezza. I bicipiti scoperti sono lucidi per la pioggia, le vene sono sporgenti, la canottiera per il peso dell'acqua è diventata aderente risaltandogli, così, la muscolatura del busto. I pantaloni anch'essi bagnati e abbastanza aderenti risaltano il lato B facendomi immaginare il tutto per bene. Lo guardo mentre saluta Jared e Chiara e sorrido. Le persone importanti per me sono davanti a me, anche se all'appello manca il mio carissimo Tomo.

“Vieni con me?” mi chiede Shannon mentre i dirige verso la scala che porta al piano di sopra.

“Arrivo.” lo seguo senza farmelo ripetere due volte. Entriamo in camera da letto, io mi distendo sul letto e lui inizia a levarsi i vestiti di dosso.

“Come stai?” mi chiede dopo essersi sfilato la canottiera e averla buttata per terra.

“Ora sto bene.” dico quasi imbarazzata. Mi alzo e vado a prendergli un asciugamano dalla cassettiera e glielo do. Nel modo di prendere l'asciugamano mi sfiora la mano e sento le guance colorarsi di rosso, un fuoco divamparsi dentro le mie vene.

“Dio, vieni qui.” mi tira a sé come non ha mai fatto e prende a baciarmi con una passione che riesce a lasciarmi senza fiato. Ha voglia di me, lo sento sotto i polpastrelli che volano liberi sulla sua pelle ancora fredda e umida. Sento la voglia che ha di far uscire quell'animale che da troppo tempo tiene in gabbia. Lo sento e non posso fare a meno di avere le stesse voglie, gli stessi desideri.

“Shan..” sussurro ansimante mentre lui si tuffa nel mio collo provocandomi i brividi.

“Rita..” dice lui con lo stesso tono mentre mi morde delicatamente il lobo dell'orecchio destro. “Ti amo..” mi sussurra appiccicando le sue labbra carnose sul mio orecchio. Sento il mio corpo protendersi verso di lui senza che io gli dica niente. Ogni singola parte di me lo cerca, lo vuole, lo ama.

“Ti amo anche io, Shan...” con le mani cerco le sue che stanno trattenendomi dalla schiena. Intreccio le mie dita alle sue e sciolgo quell'abbraccio passionale.

“Che.. Che fai? Ho fatto o detto qualcosa di sbagliato?” leggevo nei suoi occhi l'insicurezza e la paura di ferirmi ancora. Prendo il suo viso, abbastanza dimagrito, e punto i miei occhi nei suoi.

“Ora è tutto perfetto Shan. Non hai sbagliato. Non aver paura.”

“Come hai fatto a perdonarmi un'altra volta?” non mi guarda negli occhi ma prende la mia mano tra le sue e comincia ad accarezzarla dolcemente.

“Pensi di non meritarlo?”

“Beh...”

“Ti amo, bastardo di un Leto. Ti amo più di qualsiasi cosa esista su questo porco mondo. E' come se non potessi fare a meno di farlo. E' il mio cuore che me lo chiede e io devo accontentarlo. Ti amo davvero e non penso ci sia altra spiegazione... Tu mi avresti perdonato se la situazione fosse stata ribaltata?” mi guarda negli occhi e si schiarisce la voce.

“Non avrei potuto perderti...”

“Lo stesso è per me. Perderti sarebbe la cazzata più grossa che potessi fare. Tu sei il mio tutto, se perdo te è finita.”

“Chi ti ha portata da me?” mi sorride dolcemente. Quel mezzo sorriso che rimane in bilico tra la gioia e la tristezza, tra il dubbio e la certezza.

“Tu stesso.” rispondo decisa. “Tu mi hai fatta arrivare fin qui, la vostra musica mi ha spinta in questa avventura. All'inizio non immaginavo potesse andare a finire così... Ma ora sono sicura... Questa è la mia realtà.” lo abbraccio e lo bacio. Tengo duro per non spogliarlo e buttarlo sul letto. Stringo i denti, gli mordo le labbra facendolo sussultare. Lui mi stringe forte come se volesse fondersi con me per diventare un corpo solo. Lo sento ridere accanto alla Triad che ho tatuato sotto l'orecchio sinistro.

“Perchè ridi?” gli chiedo. Lui continua a stringermi e a darmi dolci baci sul tatuaggio.

“Lo vorresti un figlio da me?” la domanda che mai mi sarei aspettata da Shannon ora rimbomba nelle mie orecchie e sbatte senza sosta nelle pareti della mia mente. Ho sentito bene o è solo la mia immaginazione? Non riesco a muovere le labbra, non riesco a pronunciare quella sillaba, quelle due lettere che compongono quella risposta che forse i suo cuore si aspetta.

 

Rispondi, cazzo. Rispondi!

 

Urlo a me stessa. Niente, il silenzio più totale. Sento solo i nostri respiri mentre siamo ancora abbracciati. Il suo è impaziente di una risposta, il mio è spezzato da milioni di pensieri, da milioni di battiti. Tanti. Troppi. Sento l'aria mancare, le orecchie mi fischiano e comincio a sentire senso di vomito.

Shan... St... Sto per....” mi accascio sulle sue braccia come un peso morto. Sono svenuta. Svenuta nel momento, forse, più bello della mia vita. Svenuta tra le braccia del mio uomo.

 

Che cazzo ho che non va?

 

Mi sveglio.

Dove sono?” mi guardo intorno e non riconosco nemmeno una piastrella di quella stanza. “Che cosa è successo?” mi stropiccio gli occhi cercando di rendere la mia vista meno sfocata. Sono sola dentro ad una stanza che puzza di spirito. “Shannon...” pronuncio il suo nome inutilmente. Tutto ad un tratto una porta si apre ed eccolo che arriva.

Ma che ci faccio qui?”

Ti abbiamo fatto fare dei controlli ma è tutto ok.” mi dice allargando la bocca in un sorriso fantastico. “Mi hai fatto prendere uno spavento.”

Non so nemmeno perchè è successo... Scusa..”

Ma mi chiedi pure scusa? Sei proprio una bimba.” si siede sul letto e mi abbraccia dolcemente.

Shan...” sono indecisa se continuare la frase o meno ma decido di chiedergli spiegazioni. “L'ho sognato o mi hai chiesto veramente se io...” vedo di nuovo le sue bellissime labbra dischiudersi in un sorriso malandrino.

Te l'ho chiesto realmente...” mi accarezza il viso. Blocco la sua mano sulla mia guancia mentre l'altra mano la poggio sul suo cuore. Voglio sentire la reazione del suo cuore, voglio sentirla sotto il mio palmo.

Si, lo vorrei. Anche più di uno.” qualcosa colpisce la mia mano più volte ripetutamente. Un battito dietro l'altro. Il suo cuore sa esplodendo e i suoi occhi sono lucidi.

Non ti ferirò più. Questa è una promessa.”

Le promesse si mantengono, Leto.” l'ultima volta che ho pronunciato questa frase tutto è andato a puttane ma sento che questa volta andrà tutto a meraviglia.

Lo leggo nel suo sguardo.

Lo sento sotto la mia mano, il suo cuore mi sta parlando. 

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Capitolo 31
*** Capitolo 31. ***


   

1 anno e mezzo dopo.

 

Italia. Sono di nuovo in Italia. Il mio paese anche se adesso dire 'mio' mi fa strano. Mi sono talmente abituata a stare in America che ormai ritengo di essere cittadina americana a tutti gli effetti. Anzi penso proprio di non avere più un posto da sentire mio. Il mio posto ormai è il mondo, il mio posto ormai è dovunque ci sia Shannon. Ormai è da sei mesi che lo seguo, che assisto ad ogni concerto e ad ogni meeting. Sono come diventata la sua ombra eppure non ci stanchiamo mai l'uno dell'altra.

“Sei contenta di essere in Italia?” mi chiede passandomi una bottiglietta d'acqua.

“Non saprei...” rispondo perplessa. I Mars sono tornati all'attacco con un nuovo album e un nuovo tour. Gli Echelon italiani aspettano questo momento da non so quanto tempo. Posso sentire l'adrenalina espandersi nell'aria per quell'evento tanto atteso. Il loro ritorno.

“Che significa non saprei?”

“Che come Echelon sono contentissima che siate tornati in Italia ma come persona normale devo ammettere che non mi è mancato questo posto.” guardo fuori dalla finestra dell'albergo le strade di Roma. Sento Shan avvicinarsi e cingermi il fianco.

“Ma ora ci sei tornata con me...”

“E questo è quello che fa la differenza. Una magnifica differenza devo dire.” gli stampo un bacio sulla guancia pungendomi con la barbetta appena cresciuta. Rido accanto al suo orecchio e lui rabbrividisce.

“Ti amo.” mi dice guardandomi negli occhi. Nonostante stessimo insieme da un anno e mezzo ormai ancora non ho imparato a reggere il suo sguardo magnetico e provocatore.

“Sai, ti amo anche io, Leto.” mi da un bacio sorridendo.

“Sei mia.”

“Lo sarò per sempre.” entrambi guardiamo fuori dalla finestra. I nostri occhi puntano l'infinito perchè è lì che arriva il nostro amore. Serbo dentro di me un segreto, un qualcosa che ancora voglio tenere per me, prima che diventi qualcosa che sappia tutto il mondo. Voglio assaporarmi questo momento di comunione con me stessa per un altro po' ma dentro me sento che si avvicina il momento giusto.

“Non vedo l'ora che sia stasera!” esclama Shannon mollando la presa e buttandosi sul letto.

“Anche io! Amo guardarti suonare mentre stai sul palco! Mi trasmetti un'energia pazzesca!” mi butto su di lui abbracciandolo a me. Mi sento un koala appolipato al suo ramo di eucalipto preferito.

“E io sento il tuo supporto dal backstage, sai? Cavolo più passa il tempo e più mi accorgo di averti sempre con me.”

“Tu sei sempre stato con me, sin da quando ti ho visto la prima volta.” mi accarezza la testa e sorride mentre io lo ammiro innamorata. “Ancora non riesco a crederci....” sospiro.

“A cosa?”

“Che tu sia mio...”

“Credici perchè è così!” mi guarda con quegli occhioni che adoro e sento mancarmi il respiro.

“E' che ogni volta che ti guardo ti vedo sempre come quell'amore irraggiungibile che mai potrò avere, poi mi baci, mi abbracci, mi dici che mi ami e nemmeno penso più che tu sei Shannon Leto.”

“La mia piccola stella.” arrossisco e abbasso lo sguardo. Odoro la sua pelle e gli do dolci bacini sul petto finchè non mi addormento su di lui con la sua mano che mi accarezza delicatamente la schiena.

 

 

“E adesso canteremo la nostra canzone!” Jared è sul palco più attivo che mai. Finalmente ha guardato realmente gli occhi degli Echelon italiani ed è riuscito a donargli la sera più bella della loro vita. Ha cantato tutte le canzoni del nuovo album e nonostante tutto gli piace finire gli spettacoli sempre con quella canzone che ha coronato il loro fantastico ritorno nel 2009. La nostra canzone.

“Questa canzone parla di voi Re e Regine!” un boato si innalza fino al cielo non appena Jared pronuncia quelle due parole. Iniziano i cori, l'adrenalina sale. Jared ha un sorriso in faccia che non può più finire. Tomo salta sopra il palco e Shannon mi guarda sorridendo mentre mette l'anima in quello che fa. Accanto a me c'è la ragazza che ha saputo cambiarmi la vita, che mi ha aiutato a portare avanti i miei sogni. La mia Chiara. Sorride con gli occhi lucidi mentre tiene in braccio un bambino bellissimo. Capelli biondi e occhi azzurri più belli di quelli del padre. Anche lui sorride vedendo il papà scatenarsi sul palco. Ha poco più di un anno e sembra già una rockstar.

“Guarda, Kevin. Guarda quanto è bello papà!” gli dice indicando il suo unico amore. Il piccolo Kevin sorride e cerca di liberarsi dalle braccia della mamma per raggiungere il suo eroe. Scoppio a ridere vedendo mio nipote dimenarsi tra le braccia esili di Chiara.

“Kevin non puoi andare ora!”

“Vuoi venire con la zia, Kevin?” dico io allargando le braccia per accoglierlo. Lui smette di urlare e comincia a guardarmi. Dopo un po' si sbilancia per venire verso di me. “Eccolo il nostro campione!” dico saltellando un po' a ritmo di K+Q. Chiara mi guarda sorridente.

“Io mi chiedo perchè tu e Shan ancora non avete avuto un bambino, sei troppo brava come mamma.”

“Quando arriva, arriva.” rispondo io guardando Shannon. La canzone è quasi al termine, Kevin è tornato tra le braccia della mamma e io, beh io sto per impazzire.

“Graziiiiiie Roma! Ti amo!” urla Jared allargando le braccia come se volesse abbracciare tutti gli Echelon. Shannon si alza dalla sua postazione e comincia a lanciare le drumsticks, rito che non può mai mancare. Mi preparo al suo arrivo e metto la mano sulla cerniera della felpa. Jared arriva da noi e prende il braccio il frutto dell'amore suo e di Chiara.

“Amore mio ti è piaciuto come ha cantato papà?” fa naso nasino con suo figlio e poi bacia dolcemente Chiara. Li guardo e seno dentro me una strana sensazione diramarsi in tutto il corpo. Penso sia felicità. Vedo Shannon lanciare l'ultima drumstick e abbasso lentamente la cerniera. Quando è a meno di un metro da me lo fermo.

“Stoop! Stai fermo lì!”

“Che succede?!” mi chiede confuso. Apro di colpo la felpa. Indosso una maglietta nera che ho fatto fare personalmente. C'è una vignetta all'altezza del petto che parte dalla pancia dove c'è scritto 'Hey! I'm here! I'm a little fuckin' Leto!!! My father is Shanimal!'. Posso vedere gli occhi di Shannon farsi lucidi, Chiara cominciare a piangere e Jared saltare dalla gioia insieme al piccolo Kevin e Tomo. Shannon rimane bloccato lì dove l'ho fatto fermare mentre il mio cuore batte fortissimo e il mio corpo freme per un suo abbraccio.

“Allora non mi abbracci?!” urlo. Lui mi corro incontro e mi prende in braccio facendomi girare.

“Ti amo. Ti amo. Ti amo. Mi hai reso l'uomo più felice della terra!” rimetto i piedi sul pavimento e lo guardo raggiante.

“Ti amo anche io, Leto.” mi stringe a se e poi si inginocchia poggiando la testa sulla mia pancia.

“Un altro piccolo Leto....” sorride, bello come non mai.

“Il nostro piccolo amore.” gli accarezzo il viso e comincio a piangere per la felicità.

  

 

 

 

 

Salve a tutti! Beh non so come iniziare... Questo è l'ultimo capitolo di questa FF. Spero con tutto il cuore che vi sia piaciuta e che vi abbia lasciato qualcosa di positivo.

Ringrazio tutti coloro che gentilmente hanno recensito ogni capitolo di questa storia, facendomi sempre piangere. Ringrazio tutti dal primo all'ultimo per avermi supportato e fatto un sacco di complimenti. Detto questo spero di poter tornare con una nuova storia il più presto possibile, sempre se a voi non do fastidio XD. Vi adoro! GRAZIE!

Alla prossima,

__Alibi_Echelon92. 

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