La storia di Eily

di Eleonora2307
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** In ritardo!!! ***
Capitolo 2: *** Incontro con i Potter... ***
Capitolo 3: *** Una D incorniciata... ***
Capitolo 4: *** Tutti in carrozza! ***
Capitolo 5: *** "La Solitudine" ***
Capitolo 6: *** -Piton, Eileen. ***
Capitolo 7: *** Gli Elfi Domestici ***
Capitolo 8: *** L'insegnante di Difesa contro le Arti Oscure ***
Capitolo 9: *** La casa di Serpeverde ***
Capitolo 10: *** Bellatrix e Lu ***
Capitolo 11: *** Raccomandazioni... ***
Capitolo 12: *** Pozioni ***
Capitolo 13: *** Lucilla Angel ***
Capitolo 14: *** Chi è...? ***
Capitolo 15: *** Noce, dodici pollici e tre quarti, rigida, la corda di cuore di drago. ***
Capitolo 16: *** Bellatrix Lestrange ***
Capitolo 17: *** Pum-Pum-Pum-Pum... ***
Capitolo 18: *** Nel Buio... ***
Capitolo 19: *** ATTENZIONE APRITE, MESSAGGIO IMPORTANTE :) ***



Capitolo 1
*** In ritardo!!! ***


UN VECCHIO 'AMICO'...

 

-Papy! Dai muoviti, o faremo tardi!

-Eily, sono solo le sei, il treno parte alle undici, calmati, e torna a dormire ancora un po'...

-Ma papy! Non sono le sei, sono le dieci! E dobbiamo anche andare a Londra!

-No, guarda l'orologio che c'è sul comodino, sono le sei e tre minuti.

-Ma quello è rotto da anni, lo sai, guarda!- disse indicandole il suo orologino da polso, indicava le dieci.

-Per Merlino! Faremo tardi! Sei già pronta Eily?

-Sì, da un paio d'ore, pensavo che tu ti stessi preparando, così non ti ho disturbato... T'arrabbi sempre se ti vengo a svegliare presto, ma...

-Sta' tranquilla. Oggi te lo posso perdonare... Ti va bene se ci smaterializziamo? So che non ti piace molto, ma arriveremo tardi se non usiamo la smaterializzazione. Va bene?

-Sì.

Pochi minuti dopo uscirono dalla casetta di Spinner's End. Mentre il padre sigillava la porta, la bambina si guardava intorno, per assicurarsi che non ci fossero babbani nei dintorni.

Eily ebbe quel senso di vomito che provava sempre con la smaterializzazione, ma pochi istanti dopo si ritrovarono sul binario 9 e ¾, dove un treno rosso con scritto Hogwarts Express lungo la fiancata, sbuffava. Non c'era molta gente. Nonostante fossero in ritardo, con la smaterializzazione, avevano recuperato tutto il tempo. Mancavano cinquantatré minuti ora che il treno partisse.

Caricarono i bagagli. L'uomo si inginocchiò davanti alla figlia.

-Eily, devi promettermi che farai la brava, non ti cacciare nei guai durante il viaggio, cambiati verso le 5 e mezza, che verso le 6 si dovrebbe arrivare e...

-Non ci posso credere! Mocciosus!- una voce dal tono acido gli giunse alle spalle.

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Ta-dan!! Primo capitolo! Anche se un po' breve...
Che ne pensate??
Sicuramente avrete già capito chi sono i personaggi, li conoscerete già, a parte Eily, ovviamente... xD
Cercherò di aggiungere nuovi capitoli regolarmente...

Eleonora2307
 

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Capitolo 2
*** Incontro con i Potter... ***


* Grazie a chi ha recensito e messo tra le seguite... Dovevo aspettare una settimana, ma l'ho pronto qui e non voglio aspettare... Farò tanti capitoletti brevi così da metterne più spesso... Spero vi piaccia il prossimo... xD *



-Non ci posso credere! Mocciosus!- una voce dal tono acido gli giunse alle spalle.

-Per Salazar, che ci fa quello qui?- borbottò tra sé e sé, prima di voltarsi.

Eily sbirciò da dietro l'ampio mantello nero del padre.

Un uomo dai capelli neri molto disordinati e un paio di occhiali sul naso, se ne stava in piedi davanti al padre con uno sguardo beffardo. Affianco a lui una donna dai capelli castani e due impressionanti occhi celesti, molto bella, ma mai più della sua mamma. La donna teneva per mano un bambino di tre o quattro anni, anche lui, come la madre biondo con occhi azzurri.

-Che ci fai qui Potter?

-Accompagno mio figlio al treno per la scuola. Harry, vieni qua!

Un bambino dell'età di Eily, sbucò da dietro un carrello molto carico, aveva i capelli neri, spettinati, e degli occhiali tondi, davanti agli occhi celesti.

-Tu che ci fai qui, Mocciosus?- domandò poi al padre della bimba?

-Accompagno mia figlia, Potter?

-Tua figlia? E chi mai sarebbe la stupida di sua madre?

-Non si permetta di parlare così di mia madre!- scattò Eily.

L'uomo guardò un attimo l'esserino dai lunghi capelli rosso scuro che era saltata fuori da dietro la veste di Mocciosus. Aveva due enormi occhi verdi come quelli di...

-Lily? Mocciosus, questa è figlia di Lily?

-Sì, Potter.

-E dove sarebbe ora? E' scappata da te?- rise maligno.

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Capitolo 3
*** Una D incorniciata... ***


*Oggi durante l'ora di storia sono stata ispirata dalla mia Musa, così, mentre gli altri si guardavano un film sulla Domus Romana, io mi sono presa il mio foglio e nel semibuio dell'aula, mi sono messa a scrivere un po'... Finchè la prof non mi ha beccata. Fortunatamente ho fatto sparire il foglio prima che potesse requisirmelo, così eccomi qua... xD
Poi... Veniamo ai ringraziamenti, grazie a tutti quelli che hanno messo tra le seguite (!), chi ha messo tra le preferite (addirittura 2!) e infine, ma non meno importanti alle tre che hanno recensito (Vi prego recensite! Nel bene o nel male vorrei sapere che ne pensate!)
Con la speranza che vi piaccia anche questo capitolo,
Ele*



-E dove sarebbe ora? E' scappata da te?- rise maligno.

-Lei è... Lei non c'è più! E non osare parlare di lei. Faccia di Troll di un Potter!- disse Severus con le lacrime agli occhi.

L'uomo con gli occhiali s'ammutolì.

-Harry, fai vedere alla figlia di Mocciosus di che sei capace, a scuola!- borbottò l'altro spavaldo

-Perchè? Pensi che lo lascerò mettersi in mostra come facevi tu, Potter?

-Cosa intendi, Mocciosus?

-Intendo che 'Mocciosus' sarà il professore di tuo figlio, Potter!

-Cosa?!? Tu! Tu sei diventato un professore? E che cosa insegneresti, Mocciosus?

-Pozioni... Ti viene in mente qualcosa? Per esempio, non so, i tuoi bellissimi voti? Quella volta che hai preso D, l'hai incorniciata, vero? Un risultato così non si ottiene tutti i giorni- disse con tono di scherno.

- Andiamo Anne, non è finita qui Mocciosus...- disse ad alta voce, mentre con una smorfia si voltò a seguire la moglie e i figli, sparendo nella folla che s'era fatta con il passare del tempo.

La bambina guardò il padre severa e incuriosita allo stesso tempo.

-Vecchio compagno di scuola, non ci andavo molto d'accordo. E dai, Eileen, non mi guardare così, lo hai già visto comunque, gioca a Quidditch, è odioso quando si pavoneggia e...

-Papy!

-Sì, scusa.

-Ma il signore di prima conosceva pure la mamma?

-Sì, la conosceva...

-La mamma era tanto bella?

-Sì, tesoro mio, era molto bella- sospirò con gli occhi che gli brillavano -E tu le assomigli moltissimo, sembri lei da piccola.

La bimba sorrise.

-Ora però è meglio salire, evita Potter per piacere, il pranzo ce l'hai, io sarò nella carrozza dei professori. Dopo pranzo se vuoi puoi venire lì con me...- sospirò -Ciao, Eily, fai la brava, ci vediamo dopo.

La baciò sulla fronte e l'aiutò a salire.

-A dopo- sorrise e si cercò uno scompartimento.

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Capitolo 4
*** Tutti in carrozza! ***


*Due capitoli in un giorno, non ho resistito. Sono contenta che abbiate recensito in più di quanti mi aspettassi e lo stesso per aver messo la storia tra le seguite, e poi, che qualcun'altro l'abbia aggiunta alle preferite! Grazie, a tutti!! Sto preparando quello per domani che spero risolleverà la critica neutra ufficiale e quella non ufficiale, questa va così... A domani! Ciao, Ele*



-Ron! Vieni qua! Ti devo far vedere il mio manico di scopa nuovo!

-Arrivo Harry, un secondo! Dai Regulus, muoviti! Charlotte, anche te!

-Per tutte le bacchette di Sambuco, Harry, è splendida!

-Grazie Fred! E' un regalo dei miei!

-Ma i manici di scopa personali non sono ammessi per quelli del primo anno!

-Ma sì, mio padre è il più grande campione di Quidditch, vuoi che non mi fanno portare un manico di scopa, ultimo modello? Farò le selezioni per essere il cercatore dei Grifondoro!

-Forte, così saremo in squadra insieme! Lo sai che io e Fred siamo...

-Battitori... Sì, lo sappiamo tutti, George...

Scoppiarono tutti a ridere.

Eily che s'era fermata un attimo ad ascoltare, passò oltre.

-Ehi! Aspetta! Tu sei Eily! Vero?

La bambina si voltò a guardare.

-Eileen, e io con te non ci devo parlare... Potter, vero?

-Harry... E dai... Il fatto che mio padre e tuo padre non si sopportino no vuol dire che anche noi non dobbiamo sopportarci.

-Harry, chi è quella? Vieni qui, stiamo per cominciare una partita a Quidditch da tavolo.

-Ok, arrivo! Dai, vieni anche tu, sai giocare? E' divertente!

-No, non m'interessa! Io odio il Quidditch!- si voltò e proseguì fino a quando non trovò posto.

C'era solo una ragazza molto riccia. Leggeva un libro completamente isolata da ciò che la circondava.

-Scusa... Posso entrare?

La ragazza si destò un secondo dal libro, come se si fosse appena risvegliata da un sogno.

-S...Sì! Vieni pure!

-Grazie.

Si sistemò.

La ragazza chiuse il libro con un tonfo e le porse la mano.

-Io mi chiamo Hermione!

-Piacere, Eileen... Sei del primo anno?

-Sì, presumo pure tu!

La bambina dai capelli rossi annuì

-Sai già fare degli incantesimi?

-Veramente no, ma andiamo a scuola per questo...

-Sì, logico, io però ne so già fare alcuni, ovviamente!- le mandò un sorrisetto inquietante, per poi rincominciare a leggere.

Passarono così un paio d'ore, Hermione leggeva in silenzio, mentre Eily guardava fuori, il paesaggio che correva veloce, con aria trasognata.

Mangiucchiò lentamente il panino che aveva dietro con lei. Finito quello uscì silenziosamente.

Incrociò un ragazzo, seduto a terra, aveva i capelli incredibilmente ricci, come se avesse un palloncino in testa, di un arancione carota.

-Scusa, sai dirmi dov'è la carrozza dei professori.

-Sì, di là, è la prima carrozza...

-Grazie- scavalcò il ragazzo e proseguì, attraversando gruppi di ragazzi, carrozze e schivando un paio di fatture volanti.

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Capitolo 5
*** "La Solitudine" ***


*Buongiorno a tutti!! Siamo arrivati a sabato, forse domani non riesco a pubblicare il prossimo capitolo. Sono contenta il numero di chi legge, segue e/o  recensisce sia sempre maggiore. Questo è un capitolo un po' particolare e se lasciate perdere un attimo la prima frase, che, secondo me, stona, ma nel contempo ci sta, potrebbe essere un capitolo quasi drammatico. Continuate a recensire, che mi fa piacere sapere come la pensate, così che possa camiare in meglio, qualche particolare, che magari non gradite, o qualche errore grammaticale, cosa plausibile, anche perchè lo scritta ieri sera, nella voga di finire anche questo, per pubblicarlo oggi. Ringrazio tutti quelli che leggono. Ele.*



Severus stava dormendo placidamente con la guancia spiaccicata al vetro freddo quando entrò Eily.

“Aprì la porta di casa, era andato a fare la spesa, venti minuti, non di più.

-Lily, sono tornato!- disse a gran voce cercando la donna in cucina, l'aveva lasciata intenta a sperimentare la nuova ricetta di una torta, con Eily che dormiva al piano di sopra, nella cameretta.

-Lily! Lily, tesoro, dove sei?- chiamò a gran voce, era seriamente preoccupato. Salì le scale di corsa. Il pianto della bimba lo mise in agitazione.

Si sporse sul lettino. Vide la sua bambina, le guance rosse quasi quanto i capelli, le mani paffute, morbide e profumate.

La prese in fretta, cullandola per calmarla, canticchiando la ninna nanna che Lily le cantava sempre prima di andare a dormire e Severus ascoltava quella dolce canzone che in fondo la sentiva anche un po' per lui.

La bimba muoveva le manine, gli prese i capelli stringendoli fra le dita.

-Cucciola, sai dirmi dov'è la mamma?- domandò facendo un sorriso alla piccola.

-Ghè!- fece lei di tutta risposta con un sorrisetto semi-sdentato.

Prese la bacchetta “Per Salazar, dov'è Lily? Non uscirebbe mai lasciando Eily da sola.”

-Homenum Revelio!- “Niente, dov'è finita? Lily...”

La bambina sentendo l'agitazione del padre scalciò un po' all'aria, aggrappandosi ancora ai capelli neri di lui.

-Ahi! Eily!

La bimba scoppiò in una risata di bambina, di quelle che solo loro sanno fare, calda e buona.

Severus fece riaddormentare la piccola, la posò nel lettino, sembrava un piccolo angioletto quando dormiva (notare, solo quando dormiva), da poco aveva iniziato a gattonare e appena poteva spariva, per questo le avevano alzato le sbarre del lettino, ma magicamente riusciva sempre a uscire. La guardò un altro secondo.

-Expecto Patronum!- “Professor Silente ho bisogno di parlarle, venga subito per favore!”

Una cerva d'argento era spuntata dalla sua bacchetta e poi era volata fuori dalla finestra spalancata.

Attese pochi minuti, a ogni secondo diventava sempre più ansioso.

-Severus!- disse una voce alle sue spalle.

-Professore, grazie di essere venuto... Lily è scomparsa!

-Scomparsa? Quando?

-Non saprei, stamattina alle dieci sono uscito, quando sono tornato la bimba Eily piangeva e Lily non c'era. Ho fatto addormentare mia figlia e ti ho chiamato, penso che Voldemort ne sia responsabile, o uno dei suoi seguaci.

-Spero che non sia così, o non ha molte speranze, magari è stata solamente rapita.

Severus crollò a terra.

-Silente, io non so che fare, io ho bisogno di lei...

-Ci penserò io a cercarla, ho certi agganci al Ministero, chiederò ad alcuni Auror fidati, ora lei- disse guardando la bambina -...ha bisogno di te. Se poi lo desideri potrai per un certo periodo non insegnare, chiamerò un supplente. Tu prenditi cura di lei.

-Sì Silente, farò come mi hai detto. Grazie.

Nonostante si sentisse morto, svuotato, si sarebbe rimesso in sesto per lei.

Per mesi aveva sperato di rivederla, per mesi la notte piangeva lacrime silenziose.

Eily piano piano cresceva, ed era sempre più come la sua Lily.

-Papy! Papy!...”

-Papy! Sono arrivata, su svegliati!

La bimba gli stava dando degli scossoni.

-Ciao Eily, che ore sono?

-E' l'una passata, hai mangiato?

-Sì, cioè, penso di sì, bho...

-Mi spieghi com'è possibile che non ti ricordi mai se hai mangiato o no?

La bambina la guardava con i suoi occhioni dolci.

-Lily...- sussurrò ricordando all'improvviso il sogno.

-Cosa?

-Niente tesoro, sei bellissima...-sorrise dolcemente -Hai conosciuto qualcuno?

-Ho visto Harry Potter con tutto il suo gruppo di amici e poi ho conosciuto Hermione, non ci ho parlato molto, mi pare un po' presuntuosetta.

Severus scoppiò a ridere.

-Ma sì, hai ancora sette anni davanti, qualcuno conoscerai, no?

-Sì, spero di sì, è solo che a me piace il silenzio e la tranquillità e questo implica la solitudine, no?

Severus scoppiò a ridere un'altra volta.

-E ora cosa c'è da ridere?

-E' il modo in cui parli. Non sei più una bambina, devo ammettere che sei cresciuta, ma sarai sempre la mia bambina, qualunque cosa accada...- la baciò in fronte e la strinse forte e sé. Aveva una paura matta di perderla, di perderla com'era successo con Lily, non era nemmeno riuscito a salutarla.

“La Solitudine” era proprio figlia sua, non c'è che dire.

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Capitolo 6
*** -Piton, Eileen. ***


*Allora, ore 00.40 del giorno 9 ottobre. Oggi farò in fretta... Dove ci sono i due astericsi, vuol dire che a frase l'ho riportata pari pari da quella del libro della Rowling. La simbologia (...) vuol dire che non sono stata lì a scrivere tutto (poi capirete perchè...). Come sempre ringrazio tutti quelli che seguono, recensiscono, e tutto il resto. Ciao, Ele*


Scesero dal treno, trascinati dai fiumi di ragazzi, mentre una voce possente chiamava i ragazzi del primo anno. Rubeus Hagrid, custode delle chiavi e i segreti a Hogwarts.

Eileen lo vide. Nel suo campo visivo si stagliò un uomo gigantesco. Aveva il volto quasi nascosto da una criniera lunga e scomposta e da una barba incolta e aggrovigliata, ma si distinguevano gli occhi che scintillavano come neri scarafaggi sotto tutto quel pelame.**

Venne spinta dal padre a raggiungerlo e dopo avergli rivolto un ultimo sguardo, Severus la perse tra gli spilungoni degli ultimi anni.

S'avviò verso le carrozze e salì da solo su una di esse. Ignorò il Thestral che la trainava. Non gli piaceva ricordare il perchè vedeva quegli strani esseri.

Era solo un bambino di quattro anni e aveva visto la morte calare si Chanel. Aveva appena una settimana, ed era splendida. Sua madre era tornata a casa col suo fagottino in braccio e suo padre l'accompagnava. Non litigavano ancora a quell'epoca, erano una famiglia senza problemi di soldi, senza giudizi negativi, una famiglia più o meno normale. Poi era successo. Il piccolo Sev era lì che le teneva la manina e la bimba rideva entusiasta, a un certo punto, il suo visino pallido era diventato tutto rosso, in un attimo non respirava più. Aveva gridato, aveva chiamato i genitori con gli occhi pieni di lacrime, sussurrando “Scianny”. Da quel momento in poi tutto era iniziato ad andare in peggio in casa. I suoi genitori litigavano, erano sempre sconvolti, suo padre beveva, aveva perso il lavoro, e la madre in certi giorni non riusciva nemmeno ad alzarsi dal letto.

Nessuno sapeva di Chanel, neanche Lily. L'avevano ai piedi di una quercia, sperduta in qualche luogo lontano, e avevano inciso il suo nome sulla corteccia. Ricordava che era avvolta in una copertina bianca ricamata, ricordava il suo visino pallido, le manine fredde e gli occhietti neri, non più scintillanti.

Scacciò via l'orribile ricordo della sua infanzia e tornò a guardare la strada.

Nella carrozza prima di lui c'erano i Weasley, con il loro amichetto Lee Jordan, lo guardavano e scoppiavano a ridere, Severus li fulminò con lo sguardo.

Nel frattempo la piccola Eily si accingeva a salire in una barca, c'era già qualcuno. Era una bambina dai lunghi capelli biondissimi, gli occhi grigi come il cielo invernale e il viso appuntito.

-Ciao, io sono Alexis, tu come ti chiami?- domandò tutta allegra, all'improvviso.

-Eileen, ma mi chiamano anche Eily.

-Molto piacere!- dopodiché cominciò a parlare ininterrottamente con Eily e un'altra bambina in barca con loro, Charlotte, una bimbetta pallida, con i capelli corvini e mossi e due occhi color castagna, di tutto ciò che le veniva in mente, chiacchierarono soprattutto delle case in cui avrebbero sperato di finire, per quasi tutto il tragitto sul lago nero.

Severus aveva preso posto al tavolo degli insegnanti, di corsa, s'era fermato a parlare con il professor Vitious, e ora era in ritardo, rischiava di perdersi lo smistamento, non poteva permetterselo, non quell'anno. Stavano giusto entrando. Cercò la testolina rossa della figlia, la vide subito. C'era solo un altro con i capelli rossi, un Weasley, sicuramente, un altro...

La professoressa McGranitt spiegò come funzionava lo smistamento e poi cominciò a chiamare.

-Abbot, Hannah.

-Tassorosso!

-Ays, William.

-Corvonero!

-Black, Charlotte.

-Serpeverde!

“Black?”

-Black, Regulus.

-Grifondoro!

(...)

-Finnigan, Seamus.

-Grifondoro!

-Granger, Hermione.

-Grifondoro!

-Joys, Roxy.

-Corvonero.

-Malfoy, Alexis.

-Serpeverde!

-Malfoy, Draco.

-Serpeverde!

-O'toil, Lucas.

-Tassorosso!

-Paciock, Neville- al suo nome rincominciarono i bisbigli. “Lui!” pensò Eily “E' colui che ha sconfitto Voldemort.

-Grifondoro!

-Piton, Eileen.

Un mormorio insistente riempì la sala. Severus, sorrise con gli occhi alla figlia. Lei accolse il suo sguardo incoraggiante e si sedette sul duro sgabello.

“Piton!” disse una voce nella sua testa “Eileen Piton! Madre Grifondoro, padre Serpeverde, li ricordo entrambi, molto intelligenti. Be'... Molto coraggio, vedo, voglia di mettersi in gioco, d'imparare. E poi cosa vedo qui, oh, voglia di crescere, di diventare una grande strega. Penso sarà meglio...”


*Ancora un secondo, come ho già chiesto a qualcuno, secondo voi dove verrà smistata? xD Fatemi sapere.
Per ora Grifondoro è in testa... =D Non vedo l'ora di leggere ciò che pensate!!
Ciao ciao,
Ele*

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Capitolo 7
*** Gli Elfi Domestici ***


*Ok, sto passando troppo tempo al computer, ma sono molto presa dalla storia, quindi pubblicherò ora questo capitolo e non domani, domani ne pubblicò un altro. Non durerà molto, rischio di finirla tutta in pochi giorni, cercherò di tirare un po' in là. Mi dispiace togliere la sorpresa a chi non ha ancora pensato in che casa andrà, ma sono impaziente di pubblicare se non s'era capito. Basta, ringrazio tutti quanti se siete arrivati fin qua, e vi lascio alla storia! Ciao, Ele*


-Piton, Eileen.

Un mormorio insistente riempì la sala. Severus, sorrise con gli occhi alla figlia. Lei accolse il suo sguardo incoraggiante e si sedette sul duro sgabello.

“Piton!” disse una voce nella sua testa “Eileen Piton! Madre Grifondoro, padre Serpeverde, li ricordo entrambi, molto intelligenti entrambi. Be'... Molto coraggio, vedo, voglia di mettersi in gioco, d'imparare. E poi cosa vedo qui, oh, voglia di crescere, di diventare una grande strega. Penso sarà meglio...”

-Serpeverde!

Il tavolo verde-argento applaudì fragorosamente e la invitarono a sedersi tra loro.

Prese posto vicino a Charlotte e Alexis.

-Forte, sei dei nostri!- disse un ragazzo più grande -Sei la figlia del professor Piton, vero?

-Sì!- rispose, guardando negli occhi il padre, che applaudiva con un sorriso percepibile solo a lei, che aveva fatto anni e anni di pratica.

La McGranitt continuò a chiamare.

-Potter, Harry- altri bisbigli.

-Grifondoro!- il cappello non aveva nemmeno fatto in tempo a toccare la testa.

(…)

-Weasley, Ron.

“Ci avrei scommesso, un altro Weasley!” pensò Severus.

-Grifondoro!

-Zambini, Blaise.

-Serpeverde!

Il cappello concluse con una canzoncina di benvenuto.

Ci fu un applauso da parte di tutta la sala, dopodiché un uomo alto, magro e molto vecchio, a giudicare dall'argento dei capelli e della barba, talmente lunghi che li teneva infilati nella cintura. Indossava abiti lunghi, un mantello color porpora che strusciava per terra e stivali dai tacchi alti con le fibbie. Dietro gli occhiali a mezzaluna aveva due occhi di un azzurro chiaro, luminosi e scintillanti, e il naso era molto lungo e ricurvo, come se fosse stato rotto almeno due volte. L'uomo si chiamava Albus Silente**, ed era il preside della scuola.

-Benvenuti e bentornati a Hogwarts, dal momento che è già tardi, non voglio intrattenervi con inconvenienti, ma vorrei dire solo qualche parola. E cioè: pigna, pizzicotto, manicotto, tigre! Grazie! E ora abbuffatevi!

Sui tavoli apparvero mille e più pietanze dall'aria squisita e i ragazzi ci si buttarono letteralmente a capofitto, chiacchierando con gli amici delle vacanze, dei compiti, de Quidditch, cose normali, in fondo.

Severus sprizzava gioia da tutti i pori, nonostante mantenesse un comportamento rigido e severo.

Eily a sua volta non poteva fare di meglio. Stava finendo un discorso cominciato con Charlotte e Alexis mentre erano sul lago.

-Io non mi priverei mai del mio elfo domestico!- disse Alexis -Dobby lavora bene, a volte tende a rispondere male, ma trovarsi sempre la camera a posto, il letto fatto, la colazione pronta, il pranzo e tutto il resto, non mi dispiace mica...

-Io con Kreacher non ci vado d'accordo,essendo stato l'elfo di mio padre e mio padre era Grifondoro e non Serpeverde come il resto della famiglia, così, diciamo che mia nonna l'ha “diseredato”, ma essendo il figlio, Kreacher è rimasto con noi. Mio papà lo tiene lì con noi solo perchè ci sono alcuni intoppi magici in casa, che sapeva risolvere solo la mia nonna, e Kreacher... Se fosse per me, lo avrei già buttato fuori... Non fa che insultare tutti e lamentarsi di continuo. La mamma lo obbliga a lavarsi di continuo perchè puzza un sacco e a furia di lavare il suo straccio sta diventando tutto rovinato e schifoso...

-Be' potete metterlo in riga!

-Ma va... non riusciremmo mai... E' più testardo di un Gorgosprizzo!

-Ciao sorellina! Come va?- sussurrò una voce strascicata alle loro spalle.

*Serpeverde!! La maggioranza di chi mi ha detto la sua era Grifondoro, ma avevo progetti diversi per lei, avevo pensato Corvonero e sì, Grifondoro, ma dopo avrei avuto problemi con Severus! Ciao, ciao, fatemi sepere!! Mi raccomando!!
Ele*

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Capitolo 8
*** L'insegnante di Difesa contro le Arti Oscure ***


*Bonjour!! Grazie delle recensioni, mi hanno fatto piacere!! Non mi trattengo oltre... A voi...*


-Ciao... Drake. Che vuoi?- rispose amaramente Alexis

-Solo conoscere le tue amichette- era un ragazzino biondo, dagli occhi grigi, la carnagione chiara e il viso appuntito.

-Charlotte ed Eileen, ora levati dai piedi!

-Ok, Lexy, stasera scrivo io a mamma e papà. Devo rassicurarli, pensavano saresti finita in Tass...

-Ho detto vattene Draco!- gridò lanciandogli dietro il panino che stava imburrando.

-Cosa...?- stava domandando Eily.

-Mia mamma ha pensato bene di farmi notare scandalizzata che ho alcune caratteristiche di Tassorosso, a cena, con presenti tutti quanti e da allora mio fratello non fa che rompermi le scatole... Te sei figlia unica, che fortuna, io con Draco non ce la faccio più! Se fosse più piccolo potrei far quello che voglio, se fosse più grande avrei sempre ragione, ma avendo la stessa età è una grande rottura di scatole!

-Ti capisco, Regulus non fa altro che rompere le scatole e ora che lui è finito in Grifondoro, papà darà sempre ragione a lui. Ma Eily... I tuoi genitori cosa penseranno della casa in cui sei finita?

-Mio papà secondo me è contento, mi ha detto che gli sarebbe andata bene qualsiasi casa, ma s che in fondo in fondo avrebbe preferito che finissi in Serpeverde- sorrise.

Quando tutti ebbero finito, il preside si alzò nuovamente.

-Bene bene, ora che siete tutti sazi, volevo informarvi dell'ennesimo cambio d'insegnante di Difesa contro le arti oscure, che quest'anno sarà insegnata da Lucilla Angel! Sperando che rimarrà con noi

più di un anno... Diamole un caloroso benvenuto, cantando l'inno di Hogwarts! Forza, ognuno come vuole! Uno, due e tre...

Hogwarts, Hogwarts del nostro cuore,

te ne preghiamo insegnaci bene

giovani, vecchi o del Pleistocene,

la nostra testa tu sola riempi

con tante cose interessanti.

Perché ora è vuota e piena di venti,

di mosche morte e idee deliranti.

Insegnaci dunque quel che è richiesto,

dalla memoria cancella l'oblio

fai del tuo meglio, a noi spetta il resto

finché al cervello daremo l'addio.

Gli ultimi a finire furono due teste rosse, che in piedi e composti cantavano in marcia funebre, finito loro un fragoroso applauso sembrava volesse buttar giù le pareti.

-Ora a letto, op op!

Severus sentì la voce di un prefetto.

-Serpeverde, di qua!

La sua piccola Eily, la seguì con lo sguardo fin dove poté, poi uscì dalla porta per gli insegnanti. Si scontrò con una donna, Lucilla Angel, non l'aveva mai vista, non poteva essere che lei.

Venne inondato dal suo profumo, così simile a quello di... No, non poteva essere!

-Mi scusi...- sussurrò alla donna che gli dava le spalle -Lei è la nuova insegnante di Difesa contro le arti oscure, non è vero?


*Chi sarà la donna misteriosa? Ta-ta-tan... (tono di mistero... xD) A domani!! Ciao, Ele*

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Capitolo 9
*** La casa di Serpeverde ***


*Oggi niente convenevoli... =D Leggete, leggete che voglio sapere se è decente... =D*

L'altra si voltò, facendo cadere il cappuccio e rimbalzare la cascata di boccoloni biondi sulle spalle, era una bella donna, forse della sua età. Piantò gli occhi blu scuro addosso a Severus, squadrandolo da capo a piedi e allontanandosi un attimo.

-Sì, lei è...?- disse con voce leggermente rauca.

-Severus Piton, insegno Pozioni, non l'ho mai vista, ha frequentato Hogwarts?

-S... Sì! Mi scusi, devo raggiungere i miei alloggi- lo scansò e uscì.

Non era Lily, no, non aveva nulla di lei se non il profumo, ma un profumo si compra, chissà quante persone l'avevano, non voleva dire nulla.

Si mise il cuore in pace e s'affrettò a raggiungere il suo ufficio, la sua sala privata per preparare pozioni, la sua aula, nonché il suo mondo, dopo sua figlia.

Sua figlia... Eily intanto stava scendendo nelle viscere del castello insieme a tutti gli altri Serpeverde.

-Parola d'ordine?- domandò una voce che al momento la bambina non seppe capire la provenienza.

-Banshee.

Si aprì una fessura nel muro, dove uno a uno, nuovi e vecchi Serpeverde entrarono.

Un atmosfera abbastanza inquietante, lo spazio era piuttosto buio, illuminato da lanterne verdi sulle pareti. Il soffitto non era molto alto, ed entrando bisognava scendere una scalinata abbastanza ripida. Poi in fondo, dopo l'ultimo gradino, una specie di salotto. Sette divanetti di pelle nera, sopra tappeti scuri, che coprivano un pavimento in marmo verde. Lo stemma dei Serpeverde si stagliava sopra un camino, come una forza dominatrice, in cui scoppiettava un potente fuoco, anche quello se possibile, pieno di sfumature verdi. Solo una parete metteva però, veramente i brividi, sembrava una specie di acquario murato, enorme, dove, anziché l'acqua, ci stavano dei teschi color avorio, che sorridevano malignamente a tutti gli osservatori.

-Il dormitorio delle ragazze si trova in cima a quella scalinata, quella dei ragazzi in fondo a quell'altra- disse un ragazzo con una luccicante spilla indicando due punti distinti della stanza, posti all'opposto dell'entrata -Il coprifuoco è alle dieci. Buonanotte.


*Nono capitolo!! A domani!! Un po' breve... ma mi rifarò col prossimo!! xD Ciao, Ele*

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Capitolo 10
*** Bellatrix e Lu ***


*Oggi sono di fretta, a voi...*

Severus si tolse il mantello. Si guardò allo specchio.

Una figura pallida gli venne riflessa. Aveva un che di oscuro, sarà per la divisa nera, i capelli dritti che gli cadevano sul viso in modo piatto e triste. Gli occhi marcati da profonde occhiaie. Il corpo senza una muscolatura decente. Non si piaceva. Quando s'era sposato era nel pieno dello splendore, era persino (pensate un po') abbronzato, grazie alla vacanza da fidanzatini che aveva fatto in Egitto con la sua Lily poco prima.

Al loro matrimonio... Non c'era molta gente, i genitori della sposa, la sorella, Petunia, non ancora maritata, obbligata dalla madre a venire, Albus Silente, Minerva McGranitt (quando avevano saputo che si sarebbero sposati sono andati anche loro...) e un paio di lontani parenti degli Evans. Una cosa molto intima in pratica.

Eily s'era addormentata quasi subito.

“Un vortice di colori sfocati le riempì gli occhi. Sentì delle urla ovattate. Poco a poco le immagini si definirono.

Era in piedi davanti a un lettino per bambini piccoli, di quelli con le sbarre. E dentro un bambina con un ciuffetto rosso in testa.

Sentiva le urla. Scese di corsa le scale, era casa sua, ma con le pareti ricoperte di foto di due giovani, suo padre, distinto, come sempre, e l'altra doveva essere sua madre. L'aveva vista solo nella foto che il suo papà teneva sul comodino, erano loro due, lei in uno splendido abito bianco, lui in giacca e cravatta, neri, elegantissimo, entrambi con espressione raggiante.

-Sectumsempra!- gridò la voce di una donna.

-Maledetta! Avada Ked...

-Che fai? L'Oscuro Signore la vuole per sé!- urlò una terza voce.

-Bombarda!- gridò ancora la donna.

-Protego! Expelliarmus!

-Bombarda Maxima!

-Bellatrix, levati di lì!- gridò un uomo.

-Sectumsem...

-Incarceramus!- strillò la seconda voce -E ora, bella, cosa farai... Come ti permetti! Schifosa Sanguesporco! Come ti permetti di sputarmi in faccia! Avada...

-Bellatrix, piantala! Levati dai piedi, ci penso io!

-Lucius! Levati, fammela ammazzare!

-Oh, per Salazar! Il Signore Oscuro ha dei progetti per lei!Incarceramus!

-Liberami Lucius!

La bambina fece appena in tempo ad affacciarsi in cucina, ribaltata completamente. Un uomo stava in piedi, aveva lunghissimi capelli biondo platino. A terra c'erano due donne, una con capelli riccissimi neri, che non la smetteva di agitarsi, l'altra con una folta chioma rossa, piena di graffi in viso, entrambe legate, sdraiate a terra, entrambe senza bacchetta. L'uomo sistemò tutta la cucina, con un colpo di bacchetta, poi si chinò sulle donne e in un sonoro “Pop” sparì con loro.

-Mamma!- gridò realizzando il tutto in ritardo.

All'improvviso notò che stava lentamente sbiadendo. Con un attimo di timore, s'avvicinò al calendario, cercò una penna, le stavano scomparendo pure le mani. Scrisse finchè le mani non sparirono del tutto 'Bellatrix Lu' la penna le cadde”

Si svegliò nel buio della stanza. Dietro la sua testa, fuori dalla finestra un pesciolino scuro scappò non appena lei si mosse.

Era una stanza insolita quella dove dormiva con le sue due nuove amiche e due ragazze, Pansy Parkinson e Millicent Bulstrode. Fin da quando erano entrate le due ragazze avevano confabulato tra loro, finchè non furono spente le luci e le tende tirate.

Avevano trovato sotto il cuscino uno splendido pigiama a camicia e pantalone, verde e argento.

In un attimo le tornò in mente il sogno. Chi erano Lucius e Bellatrix? Cosa volevano dalla sua mamma? E... Perchè avevano parlato dell'Oscuro Signore? Cosa centrava Voldemort con tutto quello? Mille domande le riempirono la testa e poco a poco la fecero scivolare nuovamente nel mondo dei sogni...

*A domani!! Ciao, Ele*

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Capitolo 11
*** Raccomandazioni... ***


*Buongiorno!! Allora, ecco a voi l'undicesimo capitolo!! Grazie a tutti quelli che leggono, recensiscono e tutto il resto, a domani!!*


La mattina la bambina non ricordò nulla, del sogno, di sua madre.

Si alzò insieme alle sue compagne di stanza, si preparò e salì in sala grande con Alexis e Charlotte, entrambe, che essendo abituate a dormire fino a tardi in qualsiasi momento dell'anno, con effetto zombie, barcollavano con gli occhi socchiusi, trascinandosi dietro una borsa con dentro l'astuccio e qualche foglio di pergamena nuovo.

Appena entrate nella sala, la professoressa McGranitt venne loro incontro come se avessero pronunciato un 'Accio McGranitt'.

-Buongiorno signorine! Questo è il vostro orario di lezione, che cominciano alle otto in punto, il resto lo trovate sul foglio, tenete!- porse a Eily i tre fogli, vedendo che le altre due reagivano ben poco.

Si stavano sedendo a tavola.

-Signorina Piton, buongiorno! Venga un secondo, devo parlarle!

-Pap...

-Muoviti!- la portò un po' in disparte -Come va? Hai conosciuto qualcuno? Ti trovi bene? Ti piace la tua casa? Con chi hai lezione alla prima ora? E...

-Papy, calmati un secondo! Io sto bene! E ho lezione con te alla prima ora, guarda!- disse mostrandogli il foglio.

-Oh, bene! Credo sia meglio che a lezione ci diamo del lei, e mi chiami professore o signore. Sappi che non farò favoritismi sui voti! Te li devi guadagnare, anche se sei mia figlia!

-Lo so!

-E non pensare di non seguire e...

-Lo so! Mi hai già fatto questo discorso lunedì scorso, martedì scorso, mercoledì scorso, giovedì scor...

-Ok, ho capito, ci vediamo dopo, ora vai a fare colazione! La colazione è...

-Il pasto più importante della giornata, sì... A dopo!

Si accomodò tra le due che nel frattempo avevano iniziato a capire dov'erano.

-Cosa voleva?

-Niente, farmi due raccomandazioni, forse tre, o quattro...- sorrise – Pronte per pozioni con... Grifondoro! No!

-Pozioni?- domandò Alexis.

-Sì.

-Oh, con il professor Piton?

-Chi è il professor Piton?- domandò Charlotte.

-E' il signore che poco fa ha chiamato Eily- risposa la bionda -Ma è tuo padre?- chiese poi a Eileen.

-Sì

-Come l'ha chiamata? Quando?- borbottò spaesata Charlotte.

-Poco fa! Charlotte! Svegliati! Dai! Non ti sei accorta che il professore l'ha chiamata?

-Io non credo di aver capito... Chi è il padre di chi?

-Piton ed Eily! Sveglia!

-Chi è Piton?

-Io ci rinuncio!- sbottò esasperata versandosi il latte nella tazza.

-A cosa rinunci, Lexy?

-Oh Drake, non ti ci mettere pure tu!

-Perchè?

-Per Salazar!- gli puntò la bacchetta tra gli occhi -Levati dai piedi, o ti faccio volare!

-Signorina Malfoy, cosa sta facendo?- domandò una professoressa McGranitt sconvolta.

-Niente professoressa, stavo cercando di far capire al mio carissimo fratellino che è meglio non irritarmi.

-Signorina Malfoy, abbassi la bacchetta! Meno cinque punti a Serpeverde!

Alexis fece come le era stato detto, guardando torva il fratello.


*Ok, finito... Che ne pensate?? A domani!! Ciao, Ele*

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Capitolo 12
*** Pozioni ***


*Dodicesimo capitolo! A voi...*


Erano tutti in classe quando il professor Piton fece la sua teatrale entrata, passando accanto agli scaffali su cui erano posti ordinatamente barattoli di tutte le dimensioni in cui galleggiavano animali, per lo più morti...

Severus si sedette alla cattedra, con in mano il registro.

-Black!

-Presente!- dissero in coro Charlotte e il fratello.

-Finnigan

(…)

-Malfoy.

-Paciock, Piton- che strano chiamare il suo nome per l'appello -Potter- “ti farò fuori, poi, vedremo cos'avrà da dire il tuo paparino...” -...

-Bene tutti presenti, come m'aspettavo...- silenzio totale -Io sono il professor Severus Piton, vostro insegnante di pozioni, quando vi chiamo, voglio che mi chiamate, Signore o Professor Piton. Tutto chiaro?- silenzio totale -Ho detto tutto chiaro?

-Sì, Signore!- rispose un coro all'uninsono.

-Bene... Voi siete qui per imparare la delicata scienza e l'arte esatta delle pozioni- cominciò -Poichè qui non si agiterà insulsamente la bacchetta, molti di voi stenteranno a credere che si tratti di magia. Non mi aspetto che comprendiate a fondo la bellezza del calderone che bolle a fuoco lento, con i suoi vapori scintillanti, il delicato potere dei liquidi che scorrono nelle vene umane, ammaliando la mente, stregando i sensi... Io posso insegnarvi a imbottigliare la fama, la gloria, addirittura la morte... Sempre che non siate una manica di teste di legno come in genere sono quasi tutti gli allievi che mi toccano...- sorrise nel suo modo impercettibile a Eily. Conosceva i suoi modi d'insegnare, non erano quelli che preferiva lei, ma funzionavano...

Silenzio, se non per il graffiare di una piuma sul foglio.

-Potter!- esclamò d'un tratto il professore, notando che stava ridacchiando silenziosamente con un paio dei suoi amichetti -Che cosa ottengo se verso della radice di asfodelo in polvere dentro un infuso d'artemisia?

Potter rise beffardo, mentre la ragazzina riccia di nome Hermione si stava letteralmente mettendo a saltare sulla sedia.

-Non lo so, signore!- sottolineò signore, pronunciandolo più lentamente.

-Tuo padre non ti ha insegnato nulla, a quanto vedo, a partire dall'educazione... Bene, proviamo ancora... Dove guarderesti se ti dicessi di trovarmi una pietra bezoar?

-Bho, signore!

-Bho, non è una risposta. Vediamo, qual'è la differenza tra l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycictinum?

-Non lo so, signore, ma la riccia qui affianco lo sa, chieda a lei.

La classe si mise a ridere. Eily, se poteva, odiò Potter ancora di più.

-Granger, cosa vuole fare?- domandò, vedendo che la mano di Hermione saettava verso la bacchetta.

-N...Niente signore...

-Se intendevi trasformarlo in qualche mostriciattolo, fa pure, ma utilizzando un infuso trasfiguratore, quali potrebbero essere la pozione Polisucco utilizzando parti animali, o anche... No, non credo che qualcuno di voi sia o sarà in grado di prepararla mai... Comunque, per vostra norma di regola... Prendete appunti...- un rumore di fogli e piume riempì per un secondo l'aula -Delle radice di asfodelo in polvere in un infuso di Artemisia, fanno il Distillato di Morte Vivente, un potentissimo sonnifero che in dosi estremamente limitate provoca un sonno profondo senza sogni, in dosi maggiori può condurre a un coma irreversibile o causare la morte, la pietra bezoar, il termine deriva dal persiano pad, che significa protezione e zahr, che significa veleno, in seguito con il latino medioevale bezoar, è quindi protezione dal veleno, è uno degli antidoti più comuni, è lo si trova solitamente nell'apparato digerente degli animali che ingeriscono il pelo con la pulizia d'igiene personale, ma quello che maghi e streghe utilizzano come antidoto ai veleni è quello delle capre, poi infine, l'Aconitum napellus e l'Aconitum lycictinum, è la stessa identica pianta chiamata con due nomi differenti, tutto chiaro?

-Sì, signore.


*Prima lezione! So che nel libro sarebbe il venerdì le ultime ore, ma se no non andava bene per il resto... A domani, Ele*

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Capitolo 13
*** Lucilla Angel ***


*Grazie a chi segue e recensisce, sono un po' di fretta...*

Giovedì, terza ora, aula di Difesa Contro le Arti Oscure, Serpeverde con Corvonero.

-Buongiorno ragazzi, io sono Lucilla Angel, sarò la vostra insegnante di Difesa Contro le Arti Oscure per quest'anno e...- le cadde una pila di libri dalla cattedra -Scusate... Allora, dicevo... Seguiremo un programma che si basa per lo più dello studio delle creature presenti nel mondo della magia... Ora, prendete un foglio di pergamena, scrivete nome e cognome e poi vi chiedo di elencarmi tutti i nomi delle creature e degli animali del nostro mondo, con una breve descrizione fisica, chi ne metterà di più, con descrizioni più dettagliate e complete, farà conquistare alla sua casa venti punti. Potete incominciare, io intanto farò l'appello- così dicendo prese in mano il registro e cominciò a chiamare i nomi camminando tra le file dei banchi.

Eily la guardava fissa, l'aveva già vista, ma dove? E quel profumo che aveva quando le passava accanto? Cos'era? Cioccolato? Fragola? Dove l'aveva già sentito? Dove l'aveva già vista? Quei boccoli biondi, come molle, quegli occhi penetranti, di un blu oltremare e la pelle così chiara. Le guance leggermente arrossate...

-Piton Eileen!

-Eily...- sussurrò Charlotte dandole un colpetto.

-Ehm, sì?

-Sto facendo l'appello, vedo che sei presente, potevi dirlo...

-Sì, mi scusi...

-Non ti devi scusare con me, ma la prossima volta rispondi subito, per piacere!

-Sì, professoressa.

-Bene, Potter Harry.

-Presente- disse ridacchiando sotto i baffi.

-Ma cosa t'è preso prima, durante l'appello?- le chiese Alexis, appena la lezione finì.

-Io...

-Signorina Piton, può venire un attimo?- domandò la professoressa Angel prima che le tre amiche uscissero.

-Voi andate, vi raggiungo subito...- disse loro. S'avvicinò all'insegnante.

-Eileen Piton... Come si chiama tua madre?

-L...Lily Evans, perchè, signora?

-L'hai vista negli ultimi tempi, vero?

-No, lei è scomparsa dieci anni fa.

-Oh, non lo sapevo, mi dispiace.

-Mi scusi, ma perchè le interessa di mia madre?

-La conoscevo, volevo essere sicura che eri proprio sua figlia, sai, le assomigli molto.

-Come l'ha conosciuta?

-A scuola, eravamo dello stesso anno... Tuo padre è il professor Piton, vero?

-Sì.

-Bene, mi fa piacere aver parlato con te, ci vediamo alla prossima lezione... Ciao.

-Buona giornata professoressa Angel...- rispose un attimo stordita da ciò che la donna le aveva appena detto e uscì in silenzio, immersa nei suoi pensieri.


*A domani... Fatevi avanti con le ipotesi... Sono curiosa di vedere chi indovinerà... Domani purtroppo non credo che riusciro' a pubblicare... Saro' occupata con una premiazione di un concorso... Ciao, Ele*

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Capitolo 14
*** Chi è...? ***


*Ce l'ho fatta!!! Anche se sono arrivata tardi, non ho vinto, pazienza, sono stata tra i finalisti, ho avuto il mio racconto pubblicato, e per me è un già un gran risultato così! Ora, a parte questo, vi lascio alla storia!*

Severus bussò alla porta dell'ufficio del preside.

-Avanti!

-'Giorno Albus, mi hai fatto chiamare?

-Sì, accomodati pure...

Severus si sedette, rigido sulla sedia tornò a fissare, negli occhi celesti, il preside.

-Come si trova Eileen?

-Bene, mi hai chiamato solo per questo?

-No, volevo parlarti della nuova insegnante di Difesa contro le arti oscure, cosa pensi di lei?

-Non lo so, ha un che di inquietante, non me la conta giusta...

-Tu parli d'inquietante, Severus?

-Io non sono inquietante! Comunque, chi è veramente?

-Oh, Severus, l'ultima insegnante assegnata dal Ministero, perchè come ogni anno, non ho trovato nessuno per quel posto e...

-Io ci sarei stato volentieri!

-Non mi sembri l'insegnante adatto.

-Io sono più che qualificato per insegnare Difesa contro le arti oscure!

-Non ho detto che non sei qualificato, ho detto che non mi sembri l'insegnante adatto, è diverso.

-Sì, sì...- disse distratto lui -Comunque, presumo tu sappia qualcosa di più, no?

-Sì, ho fatto un paio di ricerche. Ha frequentato la scuola di Durmstrang. Entrata nel Ministero della Magia, britannico appena uscita dal scuola, con ottimi voti. Scomparsa per alcuni anni, è riapparsa, ed è tornata a lavorare come se nulla fosse. Niente domande nessun indagine. Molti hanno, però, notato che dopo quel periodo di tempo è cambiata molto come comportamento.

-Pensi che abbia incontrato Voldemort?

-Probabile... Ma senza il consenso del Ministero non posso cacciarla dalla scuola, devo chiederti di stare all'erta, dovrai essere i miei occhi e le mie orecchie, dove non riuscirò io. Va bene?

-Ho altre possibilità? Comunque lo farò, anche per Eily, mi sembra diventata un po' vulnerabile da quando siamo qui... Non sono ancora riuscito a parlarle per bene da una settimana... E poi ha fatto amicizia con la Malfoy e la Black, proprio con loro? Per Salazar, la figlia di un Mangiamorte e del mio peggior nemico dopo Voldemort, ovviamente... Be', per lo meno non ha fatto comunella con Potter...

-Sì... Non è un cattivo ragazzo...

-Può anche non esserlo, ma lo voglio lontano dalla mia bambina! Ora, con il tuo consenso, mi congedo.

-Vai pure. Conto su di te Severus!

-Sì.

Scese nei sotterranei, ma anziché andare nel suo ufficio, deviò verso la sala comune dei Serpeverde.

C'erano quattro persone ancora in piedi nonostante l'ora.

-Buonasera professor Piton!- dissero tre dei ragazzi.

-Ciao papy...- disse Eily senza alzare lo sguardo dal foglio su cui stava lavorando.

-Buonasera, Eileen, puoi venire con me?

-Sì, arrivo, lasciami finire questo disegno e... Ok, arrivo!- si alzò e corse in fretta dal padre.

Uscirono e raggiunsero l'ufficio.

Eileen si guardò in giro.

-Che brutto posto, è buio e triste.

-Lo so, vieni, siediti qua- disse indicando il letto, nel posto accanto a lui.

Lei si sedette.

-Hai conosciuto la professoressa Angel suppongo, vero?

Eily annuì.

-Non darle fiducia, non ascoltare quello che ti dice fuori dalle lezioni, e...

-Papy, lei mi ha detto che conosceva la mamma, ha detto di averla conosciuta a scuola, perchè erano dello stesso anno...

-Perfetto...- disse tra sé e sé -Eily, sta' qui, chiuditi dentro. Io arrivo subito...

-Ma papy...

Ma era già uscito.

-Colloportus...- disse lei puntando la bacchetta alla porta, poi si sdraiò sul letto, con le mani dietro la testa a guardare il soffitto.

*A domani! Cioa, Ele*

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Capitolo 15
*** Noce, dodici pollici e tre quarti, rigida, la corda di cuore di drago. ***


*So che è brevissimo, ma così vi lascio attendere ancora un po'...*

-Tu, sta' alla larga da mia figlia! Chiunque tu sia, non t'azzardare a parlarle se non per le tue stramaledettissime lezioni, capito?

L'altra lo guardò con un ghigno stampato in viso.

-Severus, chi ti dice che ho parlato con tua figlia?

-Tu non provare a parlarle mai più, se no...

-Se no, cosa? Mi uccidi? Stai tornando alle antiche abitudini?

-Cosa...?

-Pensi che io non sappia che tu sei stato un Mangiamorte?

-Io non lo sono più!- disse con un tremito.

-Io sono qui per questo... L'Oscuro Signore i ha fatto mandare dal Ministero, per... Arruolarti-- sorrise ancora.

-Non lo farei neanche morto!

-Allora penso che lo farai per la vita di tua figlia, no?- rise acida ridendo.

-Non ti permetterò di farle del male!- gridò lui, pensando a quanto aveva sofferto, quando era scomparsa Lily.

-Tu non me lo permetterai? Tu non puoi niente contro di me! Io sono più forte di te! Lo sai?

-E tu, chi saresti?

-Ma come, non mi riconosci?

-No, so solo che devo ammazzarti, gli alleati di Voldemort sono miei nemici!

-Tu osi pronunciare il suo nome? Tu, lurido Sanguesporco di uno! Chi pensi abbia torturato la tua mammina per impiccarla?

-Sei troppo giovane, tu non avresti potuto!

-Mi deludi Severuccio... Incantesimi trasfiguratori, pozioni, proprio tu mi fai questa domanda? Come sei caduto in basso... Così tua figlia, Eileen...

-Non dire il suo nome!- urlò puntandole la bacchetta in viso.

L'altra tirò fuori la sua. Noce, dodici pollici e tre quarti, rigida, percepiva la corda di cuore di drago.


*Chi riconosce questa bacchetta?? Risposta a domani!! Ciao, Ele*

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Capitolo 16
*** Bellatrix Lestrange ***


*Ciao a tutti!! Grazie delle recensioni!! Allora, ecco la risposta a tutti i dubbi! Qualcuno ci aveva azzeccato!! Ciao!!*

La riconobbe dopo anni di distanza, quella bacchetta che aveva ucciso tanta gente quanta ne aveva torturata.

-Bellatrix Lestrange.

-Oh, il nostro Severuccio ha indovinato! Da cosa, dalla mia... Bacchetta?

-Expelliarmus!

-Maledetto!- gridò mentre la bacchetta le volava via -Sanguesporco d'un mago!

-Sectumsempra!

-Protego!- gridò -Anche tua moglie combatté quando andammo a prenderla, dieci anni fa! Io e Lucius, il marituccio della mia cara sorellina...

-Bombarda!

-Avada Kedavr...

-Expelliarmus!

-Cruc...

-Expelliarmus!

-Avad....

-Expelliarmus!- era la terza volta consecutiva che scagliava lo stesso incantesimo, ma non gli riusciva quello giusto... Cos'aveva? Il suo ricordo... Lily in mano a Bellatrix Lestrange, la sua Lily. Doveva riuscirci, doveva bloccare la donna per salvare sua figlia.

-Levicorpus!

La donna volò in aria, rimanendo appesa a testa in giù, presa per una caviglia. La bacchetta le sfuggì finalmente di mano.

-Incarceramus!- gridò l'uomo -Stupeficium!

Le sembianze di Lucilla Angel mutarono, i tratti divennero più duri, i capelli si allungarono, scurirono e si fecero in ricci più piccoli e disordinati. La pelle aveva un'aria malata, con le guance molto incavate. Una Bellatrix rovinata dalla prigione e dai Dissennatori.

-Expecto Patronum!- “Albus, ho preso Bellatrix Lestrange, raggiungimi immediatamente all'alloggio di 'Lucilla Angel'!”

Quanto tempo era passato da quando aveva lasciato Eily in camera da sola?

La porta si aprì.

-Albus, te la lascio, devo andare da... da Eily- disse distrattamente -Salve Minerva!

-Ciao, Severus, cos'è successo?

-Vi presento Lucilla Angel! Scusatemi.

Corse fino ai sotterranei e bussò alla sua porta.

-Chi è?

-Sono io Eily, mi puoi aprire?

-Sì, un secondo... Alohomora!

La porta si aprì con un clack.

Severus strinse forte la figlia.

-Non devi lasciare mai la bacchetta, io ti ho insegnato a difenderti, ma te devi promettermi che per salvarti la vita farai tutto ciò che devi, e in certi casi anche ferire qualcuno, anche me, se vedi che ti farò male, se non sarò io. Ok?- le sussurrò con il viso immerso tra i suoi capelli profumati di cioccolato e fragole. Lo stesso profumo di Lily.

-Sì, te lo prometto. Papy...

-Sì, cucciola, cosa c'è?- disse lui guardandola nei grandi occhi verdi.

-So chi ha rapito la mamma! L'ho visto, cioè, penso di averlo sognato, è stato terribile!

-Chi, tesoro?- domandò lui, facendola entrare, chiudendo la porta e facendola sedere sul letto.

-Una signora che si chiama Bellatrix e un signore che si chiama Lucius.

-Cos'hai visto di preciso?

-Be', prima c'ero io, sia io come ora che com'ero quando è successo il tutto, ero piccolina, cioè, ed ero in camera mia. Poi ho sceso le scale e ho sentito che c'erano tre persone in cucina, la mamma ha lottato, la signora Bellatrix ha cercato più volte di usare un incantesimo tipo Avada Ke... Qualcosa... Ma l'altro, il signor Lucius l'ha bloccata, perchè ha detto che l'Oscuro Signore, Voldemort, presuppongo, aveva piani su di lei... Le ha legate e si è smaterializzato. Poi mi sono svegliata... Papy, è vero? Sono stati loro a rapirla? Non era solo un sogno, vero?

*Stesso sogno, questa volta è rimasta sveglia, e se l'è ricordato...  (Per chi me l'ha chiesto, se uno si sveglia nel bel mezzo della notte soltamente non si ricorda nulla la mattina dopo, o pochissimo... E il pesciolino fuori dalla finestra è solo un elemento della cornice del tutto) Ciao, a domani, Ele*
 

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Capitolo 17
*** Pum-Pum-Pum-Pum... ***


*Ieri non ho pubblicato, foglio bianco, sono bloccata, e probabilmente anche domani... Devo studiare per un'interrogazione di geografia e pianoforte, scusate!! Mi rifarò più avanti, con capitoli più lunghi e più spesso... Ciao, Ele*

Severus ebbe una stretta al cuore, Eily non avrebbe dovuto vedere quelle cose orribili.

-Eily, tesoro, vuoi stare qui con me stanotte?

La bimba lo guardò con i suoi grandi occhi verdi.

-Lo vorrei molto, ma devo tornare nel dormitorio, scusa... Domani è sabato, visto che non c'è lezione passerò del tempo col mio paparino!- gli sorrise con occhi allegri.

-Allora t'accompagno.

-No, grazie, ci vado da sola...- lo baciò sulla guancia -Buonanotte papy!

-Buonanotte tesoro... Ricordati...

-La bacchetta, sì, stai tranquillo! Dormi! Io me la caverò...- sorrise e chiuse la porta alle sue spalle.

I suoi passi risuonavano nel corridoio semibuio. Tam-tam-tam-tam...

Un cigolio acuto la fece fermare di botto.

Un tonfo.

Pum-pum-pum-pum-pum...

Passi pesanti.

Pum-pum-pum-pum-pum...

Rimbombavano.

Pum-pum-pum-pum-pum...

Si spensero le torce sulle pareti.

Pum-pum-pum-pum-pum...

La mano pronta a scattare.

Pum-pum-pum-pum-pum...

Bacchetta in alto, puntata nel buio accecante.

Pum-pum-pum-pum-pum...

Il battito del suo cuore, sempre più forte, in sincronia con i passi.

Pum-pum-pum-pum-pum...

-Lumos...

Pumpumpumpumpumpumpum!

-Eileen!

-Ahhh!!- gridò -Stupeficium!

-Eileen! Sono io! Lumos Maxima!

-Papy!- lo strinse forte.

-Eily, bell'incantesimo, mi dispiace, ti ho spaventata?

-No...- mentì -Non ti preoccupare. Mi accompagni?

Lui sorrise.

-Sì.

“-Mi hanno presa signore, mandi qualcun'altro a prenderlo.

-Sì, Bellatrix, sei stata utile a ciò. Si fedele al tuo padrone.

-Sempre, mio signore, lo sarò.”

-Papy...- disse con occhi vitrei.

-Sì, tesoro?

-Stai attento, manderà qualcun'altro a prenderti!

-Co...Cosa?

-Cosa, cosa?

-Quello che hai appena detto!

-Io non ho detto nulla...

-Ma...- prese una fialetta da sotto il mantello.

-Cos'è?

-Bevilo, stanotte dormirai tranquilla, poi domani faremo una gita, ok?

-Ok.

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Capitolo 18
*** Nel Buio... ***


*Sono tornata!!! Passato il periodo Scuola mattina, Libri pomeriggio, Letto presto sera, eccomi tornata, a pubblicare il capitolo che ho ritardato così tanto ad aggiungere... Chiedo scusa... Mi sa che non riuscirò più ad aggiornare una volta al giorno... però ora vi lascio al prossimo capitolo... Spero vi piaccia!! =D*


-Severus...- la voce calda della donna lo fece sobbalzare.

“Lily!” gridò, ma dalle sue labbra non fuoriuscì un suono.

-Sev... Ti amo. Vi amo, fa in modo di proteggere Eily a ogni costo, da tutto ciò che la potrebbe mettere in pericolo, senza esitazione!- continuò, quella richiesta suonava molto come una supplica.

L'uomo dai capelli corvini saltò sul letto, svegliandosi di soprassalto.

-Anch'io ti amo...- sussurrò in un soffio, cercando tra i ricordi il viso d'angelo della donna.

I lunghi capelli rosso scuro, lisci come la seta e gli occhi a mandorla, verdi come l'erba appena spuntata. Le labbra rosse, rosse come le rose che le aveva regalato al loro primo appuntamento ufficiale, come quella che si trovava tra i capelli della donna il giorno in cui lui le chiese di sposarlo, e come il suo bouquet, il giorno del matrimonio. Quanto gli mancavano quelle labbra, quanto gli mancava il suo respiro sulla sua pelle, i suoi abbracci caldi e i suoi sorrisi dolci.

Si alzò dal letto, si buttò addosso il mantello e uscì, per l'ennesima volta, nel corridoio.

Lo percorse, salì le scale, passò muri, quadri e si ritrovò lì, in cima alla torre più alta, affacciato al mondo col solo pensiero di volare, mentre l'aria gelida della notte gli graffiava il viso come forti colpi di frusta.

Guardò il lago, riempiendosene gli occhi, quella sagoma indistinta, scura, ma scintillante sotto la luce della luna, sì, era il lago. Il lago in cui aveva buttato Potter in seguito a un duello, aveva riso per settimane, il problema era che non essendoci testimoni, nessuno ci credette, a parte Lily, così non si godette il suo momento di gloria a pieno...

La luna era piena, un neurone del suo cervello, pensò a Lupin e alla sera che per poco non era rimasto ucciso per quello stupido scherzo fatto dai Malandrini.

Aveva respirato così tanta aria fredda che la gola cominciò a bruciare come un fuoco, come piccole spine gli si ficcavano nella pelle.

Tornò nei sotterranei tra un colpo di tosse e l'altro.

Incrociò Gazza che stava già cominciando a riprenderlo, fino a che non s'accorse che non era uno studente quello fuori dal letto. Stava già mandando Mrs. Purr all'attacco.

Ma Severus non era in vena, così gli lanciò l'occhiataccia che solitamente riservava agli studenti e tornò a letto.

Eily invece nel suo letto verde argento dormiva beatamente, sprofondata nelle coperte vaporose.

Quando era tornata aveva trovato Alexis ancora sveglia ad aspettarla, seduta sul letto a leggere.

Probabilmente pensava che l'amica le avrebbe raccontato qualcosa, non che appena avesse toccato il materasso sarebbe crollata come un sacco di patate, ancora vestita e con le scarpe.

L'aveva sistemata un po' e le aveva rimboccato le coperte.

Alexis era tornata a leggere il suo libro, alla luce irrequieta della candela profumata di vaniglia, una candela speciale, o almeno ciò su cui era poggiato. Il candelabro d'argento che s'era portata da casa aveva il potere di illuminare solamente a chi lo reggeva, lasciando il buio a tutto ciò che la circondava.

Spense la candela con un soffio e andò a dormire pure lei.

Nel buio.


*Alexis... Che ne pensate di lei, sinceramente...*

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Capitolo 19
*** ATTENZIONE APRITE, MESSAGGIO IMPORTANTE :) ***


E da un po' che non capito da queste parti, ho cambiato account e sto rieditando "La storia di Eily" sotto il nome di "Sempre." Se volete fare un giro, ci sono dei capitoli un poco più consistenti e ho cambiato un po' di cose. Il mio nuovo account è Luna2307, potete trovarla lì, mi farebbe molto piacere sentirvi ancora e sapere cosa ne pensate.
Per il resto, buone vacanze.

Eleonora o Luna

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