Cronache Eternal

di SailorTime
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Prologo ***
Capitolo 2: *** Ami Mizuno, alias Sailor Mercury ***
Capitolo 3: *** Rei Hino, alias Sailor Mars ***
Capitolo 4: *** Makoto Kino, alias Sailor Jupiter ***
Capitolo 5: *** Minako Aino, alias Sailor Venus ***
Capitolo 6: *** Epilogo ***



Capitolo 1
*** Prologo ***


Eternal Inner Senshi

"Le Cronache Eternal"

Ormai sono passati 5 anni dall’ultima grande battaglia che Usagi e amiche hanno affrontato contro Sailor Galaxia e le sue veneranti. In quella occasione Sailor Moon riuscì,grazie alle sue amiche e compagne,a raggiungere il grado di Eternal Sailor Moon, mentre le altre guerriere Sailor erano rimaste al livello super. Da allora le ragazze incominciarono a vivere una vita tranquilla e spensierata,pensando solo al proprio futuro, infatti ognuna di loro conduceva la tipica vita di una ragazza 21enne degli anni 2000 (infatti correva l’anno 2001) : Ami studiava per diventare dottoressa proprio come sua mamma,e spesso si recava all’estero con lei per seguire corsi e seminari delle più prestigiose facoltà di medicina; Rei dopo la scuola decise di dedicarsi alla vita da miko,da sacerdotessa del suo tempio,insieme a suo nonno e a Yuri; Makoto riuscì ad aprire la propria pasticceria a Tokyo dove spesso si trovava con le altre ragazze,era diventata famosissima per la sua torta di Rosa e la sua pasticceria era sempre piena di clienti; Minako invece finita la scuola diventò una giocatrice di pallavolo professionista,ma non è finita qui… infatti era riuscita anche a sfondare come Idol e in più non aveva abbandonato il proprio ruolo di guerriera della giustizia,dopo la “scomparsa” dalla scena di Sailor Moon era ritornata alla ribalta Sailor V : la paladina della legge. Insomma Minako era una delle più impegnate perché si divideva tra la sua squadra,i suoi lavori da idol e la missione di paladina della giustizia. Mentre delle guerriere del sistema solare esterno si sapeva gran poco se non quello che riferiva la televisione: Haruka era ormai diventata una delle più famose pilota di formula 1; Michiru era sempre in giro per il mondo a fare concerti i violino,era una delle violiniste più richieste; Setsuna invece aveva avuto il permesso da Cronos di vivere sulla Terra e non più isolata dalle altre, e le sue ricerche in campo scientifico erano risapute a livello mondiale,infatti Ami era sempre la più aggiornata sulle sue ultime ricerche; Hotaru invece,di lei si sa poco o nulla,l’unica cosa certa è che la sua tutrice ed educatrice era Setsuna,e ormai aveva 13 anni…
Usagi,finite le superiori, riuscì ad andare a convivere insieme a Mamoru,anche se frequentava ancora l’università e si trovavano spesso con le altre ragazze alla pasticceria di Makoto; Luna era sempre con lei mentre Artemis stava a casa di Minako; Mamoru ormai lavorara a tempio pieno nel campo dell’economia. Ma un giorno di questa vita spensierata venne spezzato dalla presenza delle forze del male che minacciavano la Terra… solo che questo avvenne al di fuori del Giappone,proprio quando le nostre 4 ragazze Ami,Rei,Makoto e Minako si trovavano all’estero per vari motivi. Per cui dovettero entrare in azione come paladine della giustizia per difendere l’umanità! Vediamo cosa successe ad ognuna di loro.

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Capitolo 2
*** Ami Mizuno, alias Sailor Mercury ***


Notte fonda…
Voce : “Ami… Ami… Sailor Mercury… Sailor Mercury…”
Ami : “Chi mi chiama?Con questa nebbia non ti vedo fatti vedere”
Voce : “Fai attenzione Ami… Sailor Mercury… io ti starò vicino…”
Ami : “Ma chi sei?”
Voce : “Le tenebre si stanno per risvegliare Ami… Sailor Mercury… io ti aiuterò…”
Ami : “Ma dove?Quando?”
Voce : “Domani… nel posto dove andrai…qualcuno mi cercherà…ma io cerco solo te…”
Ami : “Qualcuno chi?Dimmi chi sei…”
Ami non riusciva a vedere niente con tutta quella nebbia che la circondava, si accorse
solo dopo un po’ di stare indossando la divisa da guerriera Sailor, ma nonostante questo
non riusciva a vedere attraverso la nebbia.
Voce : “Ora mi farò vedere… ma quando succederà ti risveglierai immediatamente…”
Ami guardò davanti a se ma nulla… si girò in ogni direzione e non vide nulla… finchè
non apparve la sagoma di qualcosa… le ricordava un drago… ma all’improvviso una luce
azzurra accecante la investì e… si risvegliò nella sua stanza d’albergo.
Ami : “Ma… sono appena le 3 del mattino… che strano sogno ho fatto… meglio
riposarsi che domani vorrei andare insieme agli altri…”
E la ragazza riprese a dormire senza battere ciglio, nessun sogno la risvegliò fino alle
prime luci dell’alba.
Alla mattina…
Voce : “Dottoressa Mizuno,dottoressa Mizuno!”
Ami : “Si,Dottor Tsuzuki?”
Tsuzuki : “Siamo pronti per l’escursione sul lago di Lochness,vuole venire anche lei?”
Ami : “MMMMMMMMM… si dai mi aggrego pure io,tanto oggi è giorno di riposo al
convegno.”
Tsuzuki : “Allora la aspettiamo di sotto, il pullman è già pronto per partire”
Ami : “Arrivo tra un minuto,giusto il tempo di prendere alcune cose”
Tsuzuki : “OK!”
Eh si, la dottoressa Ami Mizuno si stava ormai specializzando non era più una semplice
studentessa universitaria; siccome era molto intelligente era riuscita a finire l’università
in 3 anni invece che in 5 e in questo periodo stava seguendo sua mamma in giro per il
mondo per vari convegni di medicina. Ormai aveva 20 anni e mancava poco al suo
21esimo compleanno,non era più una ragazzina ma una donna, i suoi capelli blu e i suoi
occhi azzurri rapivano la gente quando passava,il suo sguardo possedeva quella luce di
chi era felice di quello faceva,infatti è sempre stato il suo sogno quello di diventare
dottore. In più nascondeva un piccolo segreto,solo che era da 5 anni che non vestiva più
quei panni, lei non era solo la dolce Ami ma anche Sailor Mercury, la paladina della
conoscenza e dell’acqua, dopo la battaglia contro Sailor Galaxia non aveva più avuto
occasione di trasformarsi… tranne che nello strano sogno che aveva appena fatto,ogni
tanto ci pensava.
Ora si trovava a Londra per un meeting di 3 giorni sulle patologie dei bambini dai 3 ai 10
anni, solo che era prevista pure una giornata di pausa in cui i partecipanti potevano
visitare la città e la delegazione giapponese aveva deciso di organizzare una giornata sul
lago di Lochness in Scozia. Lei non era mai stato su quel lago misterioso,in cui si
raccontava che vi viveva un mostro simile ad un dinosauro, molti dicevano di averlo visto
o di averlo fotografato, ma la scienza aveva provato che all’interno di quel lago non vi
era nulla di simile; infatti la stessa Ami era curiosa di vedere come era fatto.
Il pullman con la delegazione giapponese partì verso la Scozia in perfetto orario, il
viaggio era un po’ lungo così Ami decise di informarsi meglio sul posto che stavano per
andare a visitare. La Scozia era un paese pieno di misteri e Lochness ne era uno.
Sembrava che molti avessero avvistato quello che poteva essere un grande serpente
acquatico nelle acque del lago… “Strano… un serpente ed io ho sognato un drago
stanotte…” pensò mentre il viaggio proseguiva, poi il libro che si era presa,in inglese
ovviamente, parlava di altre leggende come quella degli Highlander e dei vari castelli
scozzesi.
Ogni tanto però le tornava in mente quello che le era capitato in sogno, sapeva benissimo
che ormai sulla Terra non potevano più apparire le forze delle tenebre perché lei e le sue
amiche le avevano sconfitte una volta per tutte 5 anni fa,durante la loro ultima battaglia.
Ami : “Quasi quasi,spedisco alle ragazze una cartolina da Lochness… peccato non sapere
dove abitino Michiru e le altre mi piacerebbe mandarne una anche a loro… mmmmm…
quasi quasi la mando anche a Ryo… anche con lui è tanto che non mi sento per via dei
nostri studi… lui voleva diventare astrofisico e so che sta lavorando sodo,si dai la mando
anche lui…” i pensieri di Ami erano tutti per i suoi amici che aveva lasciato in Giappone,
ma sapeva che questo era l’ultimo convegno all’estero, per cui sarebbe tornata presto a
casa dalle sue amiche. Aveva proprio voglia di sapere se gli studi di Usagi proseguivano
bene.
E tra un pensiero e l’altro Ami non si accorse che il viaggio era quasi terminato,infatti
erao quasi arrivati al lago, intanto la loro guida turistica illustrava loro le meraviglie della
Scozia… peccato solo che fossero circondati dalle nebbie tipiche di quella stagione. Ami
pensò che era una strana coincidenza,il suo sogno e la Scozia entrambi con la nebbia.
Guida : “Ecco, siamo arrivati sulla sponda sud del lago di Lochness, si dice che proprio
quando le nebbie lo avvolgano si possa vedere il famoso mostro apparire pacificamente”
Tutti i partecipanti del gruppo erano veramente curiosi di vederlo davvero questo mostro,
anche Ami, per cui scesero tutti dal pullman per vedere meglio le acque di questo famoso
lago. Incominciarono a fare foto su foto, di gruppo, con la guida, del lago, della nebbia…
come dei classici turisti. Ami guardava il lago e non riusciva a distaccare lo sguardo, le
sembrava di poter scorgere qualcosa in quella nebbia,come nel suo sogno,sembrava che
una sagoma stesse prendendo forma proprio li in mezzo a quella fitta nebbia,non
ascoltava niente di quello che la guida stava dicendo a tutti.
Guida : “Bene ora avete 2 ore di libertà, ci rivediamo qua per le 17.00 in punto mi
raccomando”
Gruppo : “Si!”
E così tutti si sparpagliarono, chi voleva visitare il castello che dava sul lago seguì la
guida,sennò si poteva fare una passeggiata lungo le rive del lago.
Ami era rimasta li ferma ad osservare il lago, finchè non si disincantò perché sua madre
la chiamò toccandole la spalla.
Mamma di Ami : “Allora che fai Ami?Vieni con noi al castello?”
Ami : “AH… mamma, no credo che farò una passeggiata qua lungo le sponde”
Mamma di Ami : “Sicura di stare bene, figlia mia??E’ la prima volta che non vuoi venire
a visitare un castello… comunque, ok!Ci vediamo tra 2 orette di nuovo qua allora”
Ami : “Certo!”
E così Ami prese a camminare per quelle sponde, la nebbia la circondava
totalmente,infatti la visibilità era ridottissima,tanto che neanche dopo 500m non vedeva
più il pullman del suo gruppo, per fortuna le indicazioni erano frequenti quindi non c’era
pericolo di perdersi.
I pensieri di Ami erano tutti presi da quello strano sogno che aveva fatto prima di venire
qua, e ogni tanto fantasticava sul fatto che magari proprio il drago che aveva visto in
sogno poteva essere il mostro di Lochness, ma sapeva che ciò era impossibile. Ad un
tratto avvertì un brivido, le era familiare,infatti solo la presenza delle tenebre le
provocava questa sensazione.
Ami : “Possibile?” e così tirò fuori il suo minicomputer portatile che le era stato donato
da Luna moltissimo tempo fa. Grazie ad esso poteva analizzare ed elaborare dati su
qualsiasi cosa, il che non smentì la sua sensazione, il minicomputer confermò che li al
lago era presente la forza delle tenebre,all’interno di una persona sola.
Ami : “Come mi era stato detto in sogno… presto non devo perdere nemmeno un
minuto,devo raggiungere il luogo dove si trova la forza delle tenebre… vediamo…”
Ami prese la sua penna per la trasformazione e la alzò in aria per poter diventare Sailor
Mercury.
Ami : “Mercury Crystal Power!Make UP!!”
E dicendo la formula Ami riuscì a trasformarsi in Sailor Mercuri, si toccò l’orecchino
destro per poter così richiamare davanti ai suoi occhi il visore,che faceva coppia col mini
computer.
Mercury : “Vediamo ora dove si nasconde il nemico…” così digitando e guardandosi
attorno trovò che il male si nascondeva al centro del lago,sott’acqua.
Mercury : “Wow, come faccio a raggiungere quel posto?Ah,secondo il mio computer c’è
una bolla d’aria dove si trovano le tenebre,per cui mi basta attraversare lo strato
d’acqua… beh un giochetto facile allora!” rimise il minicomputer al suo posto e
concentrandosi alzò le mani al cielo,in esse vi concentrò il suo colpo “Shaboon Spray!!”
e creò tra le sue mani una piccola bolla di sapone che ingrandì pian piano sempre di più
fino ad inglobare tutto il suo corpo. Ora era pronta,una bolla di sapone le faceva da
“scafandro” per cui avrebbe potuto raggiungere senza problemi il centro del lago,a quella
profondità. E così si gettò nel lago,visto che il Sole non si vedeva a causa delle nebbie le
acque le lago erano scure,ma grazie al suo visore Sailor Mercury sapeva che direzione
prendere e così pian piano scese di profondità avvicinandosi sempre di più al punto
segnatole. Più si avvicinava più il segnale di pericolo si faceva forte,ma il suo visore le
mostrò che non c’era solo la presenza di una forza malvagia in quel punto,era presente
nella stessa posizione anche una energia positiva.
Mercury : “Cosa mai potrà essere?Comunque sono quasi arrivata meglio prepararsi!”
Sailor Mercury aveva raggiunto il punto indicatole,infatti notò che più si avvicinava più
la luce aumentava dal quel punto,addirittura oltrepassò il punto in cui l’acqua era presente
e pure la sua bolla esplose perché non era più necessaria.
Mercury : “Che strano fenomeno,e guarda la… sembra quasi un tempio… sopra sembra
ci sia l’immagine di un drago… come nel mio sogno” ma fu subito interrotta da una
ventata che la travolse in pieno che la sbatté a terra.
Mercury : “Ma che succede?” e guardando col visore vide che all’entrata del tempio c’era
una figura nera che dava pugni alla porta, era da lei che proveniva l’energia malvagia
mentre dietro la porta c’era la presenza di una energia del bene.
Mercury : “Devo fermare quella creatura delle tenebre prima che sfondi la porta” ma una
voce incominciò a suonarle nella mente, le diceva “finalmente Ami… Sailor Mercury…
ti stavo aspettando” e “presto prima che mi prendano le forze del male… Sailor Mercury
io sono qui per te”. Mercury pensava sempre di più al suo sogno che aveva fatto durante
la notte… infatti era la stessa voce che le parlava, ma non era ora di perdersi in
divagazioni, doveva sconfiggere il male.
Così tra una folata di vento e l’altra che il suo nemico provocava coi pungi sulla porta
riuscì ad avvicinarsi sempre di più finché non fu alle spalle della figura nera.
Mercury : “Fermati mostro!Non ti permetterò di sfondare la porta di questo luogo sacro,
sono una paladina della legge, la combattente della conoscenza e dell’acqua, il mio nome
è Sailor Mercury!E ti punirò in nome di Mercurio!”
La figura si fermò di colpo e si girò verso la guerriera, sembrava una donna molto
muscolosa, la sua pelle era rossa mentre i suoi capelli corti a spazzola erano di un biondo
acceso, il suo vestito era una specie si tuta nera e rossa molto aderente che ne sottolineava
la corporatura.
Voce : “Una guerriera Sailor?AHAHAHAHAHA cosa vorresti farmi ragazzina?Io sono
Chara,una delle donne più forzute del regno delle Tenebre!”
Mercury rimase stupita,perché lei e le sue amiche avevano sconfitto il regno delle
Tenebre molto tempo fa,sconfiggendo la stessa Queen Beryl.
Mercury : “Non è possibile!Il regno delle Tenebre l’abbiamo sconfitto molto tempo fa!”
Chara : “Beh che dire, non ci avete sconfitto tutti!” e Chara si lanciò all’attacco, cercò di
colpire Sailor Mercury con un pungo molto potente, Mercury riuscì a scansarlo solo che
il colpo che Chara diede al terreno provocò uno spostamento d’aria che scaraventò via la
guerriera Sailor.
Mercury riuscì ad atterrare decentemente sul terreno e pensò subito ad una strategia per
sconfiggere la sua avversaria. Già una volta Sailor Uranus l’aveva rimproverata perché
lei non combatteva sempre direttamente ma cercava di raccogliere dati utili per scoprire il
punto debole del suo avversario. Solo che questa volta era da sola per cui doveva
decidere in fretta che cosa fare. Il suo visore le mostrava che Chara era molto potente
fisicamente ma sembrava che non possedesse particolari poteri magici per cui decise di
provare con un attacco da distante.
Mercury : “Shine Aqua Illusion!” il vortice acquatico lanciato da Sailor Mercury colpì
Chara direttamente e riuscì a ghiacciarla… ma durò ben poco infatti Chara si liberò
subito grazie alla sua forza fisica.
Chara : “Tutto qui guerriera Sailor??Bwuahahahahahha!Mi fai solo ridere, anzi sai che ti
dico?Che non mi importa niente di sconfiggerti perché mi interessa prendere solo quello
che c’è qua dentro!” e detto ciò riandò al portale del tempio per poterlo sfondare. Così
ricominciarono anche le folate di vento all’interno della bolla d’aria.
La voce risuonò ancora nella testa di Mercury con queste frasi “Ti prego…. Ami… Sailor
Mercury… aiutami… io aspetto solo te… se cadessi nelle mani delle tenebre per il
mondo…”
Sailor Mercury non poteva ignorare questa richiesta d’aiuto per cui riprese in mano il suo
minicomputer per poter trovare un metodo efficace per sconfiggere la sua nemica. Ma
nulla,anche il minicomputer le disse che l’unico punto forte di Chara è la sua forza fisica
per cui avrebbe dovuto giocare d’astuzia e pensò ad un modo per distrarla.
Mercury : “Shaboon Spray!” e creò una nebbia fittissima attorno a Chara facendo sparire
il portone e pure se stessa. Nella nebbia lei era padrona di poter creare illusioni di se
stessa,delle sue copie illusorie, per cui ne fece a migliaia per distrarla dal suo obbiettivo.
Chara : “Ragazzina… speri di potermi sconfiggere coi tuoi trucchi da 4 soldi?” e così
Chara colpì il terreno per creare un’onda d’urto che la liberasse dalla nebbia…ma nulla.
La nebbia era sempre presente e Mercury le spiegò il perché : “Chara,siamo all’interno di
una bolla d’aria e la mia nebbia l’ha riempita completamente per cui non la puoi spazzare
via”
Chara si imbestialì e così prese a pungi il terreno sempre più forte,stavolta non creava
onde d’aria ma veri e propri terremoti che iniziarono a destabilizzare il fondale marino.
Intanto Sailor Mercury aveva raggiunto il portale del tempio che di fronte a lei si aprì
subito, una luce azzurra la investì in pieno ma riuscì ad avanzare,faticosamente a causa
dei terremoti creati da Chara, verso l’interno.
Si trovò davanti una scena indescrivibile, l’interno del tempio era tutto azzurro,con delle
colonne d’acqua che salivano e scendevano dal soffitto e dal pavimento, al centro vi era
una figura maschile da cui proveniva la luce. La figura aveva intorno a se un’aura azzurra
a forma di dragone che lo avvolgeva, i suoi capelli erano lunghi, di un blu intenso…
come i suoi occhi. La luce svanì e rimase solo l’aura del dragone intorno a lui così da
poter permettere a Sailor Mercuri di poter vedere meglio. Li i terremoti provocati da
Chara si sentivano pochissimo grazie all’acqua che avvolgeva tutta la stanza. La figura si
presentò a Mercury.
Soryu : “Benvenuta nel tempio delle acque eterne di Mercurio, Sailor Mercury, ti stavo
aspettando da molto tempo. Mi presento sono Soryu lo spirito del Drago acquatico di
Mercurio.”
Mercury : “Un drago… come nel sogno… ma allora eri tu che mi chiamavi”
Soryu : “Si, ero io. Ti chiamavo perché per poter adempiere alla tua missione come
guardiana della principessa Serenity dovevi incontrarmi per così poter raggiungere un
affinità completa con la tua identità di Princess Mercury” non appena pronunciò queste
parole il costume da guerriera Sailor venne cambiato in quello di princess, una lunga
veste azzurra che partiva dalle spalle,senza maniche,e sulla vita un fiocco sul lato destro
con 2 nastri blu che scendevano fino a toccare terra, sulla fronte non aveva più il diadema
da guerriera ma il simbolo di Mercurio che brillava.
Mercury : “E questo vestito?”
Soryu si inchinò di fronte alla principessa di Mercurio e le spiegò : “Questo è il tuo
vestito da principessa,che portavi prima di raggiungere l’astro che governava il sistema
solare come guardiana della principessa Serenity. Ora che sei più matura riesci anche a
comprendere meglio la natura profonda dei tuoi poteri. Lascia che il mio spirito ti
pervada in modo tale da donarti quel potere ultimo che ti permetterà di proteggere al
meglio la futura regina.”
Ami era emozionata da tutto quello che le stava accadendo, si si ricordava i tempi
trascorsi sulla Luna come guardiana della principessa… ma il tempo in cui lei era su
Mercurio non lo rammentava proprio. Però sentiva che tutto questo doveva accadere per
cui…
Mercury : “Accetto il tuo spirito nel mio corpo, voglio diventare più forte per proteggere
la mia amica Usagi come lei ha fatto finora con me,e così aiutarla anche quando sarà
diventata regina!”
Soryu : “Proprio queste parole volevo sentire mia principessa” e così Soryu si trasformò
in energia pura ed entrò nel corpo di Ami. La luce azzurra che sprigionava divenne
sempre più forte, tanto da fuoriuscire anche dal tempio, investì Chara e poi su,sempre più
in alto tanto da illuminare tutto il lago di Lochness immerso nella nebbia. Mentre la luce
avvolgeva la ragazza, le vesti intorno a lei cambiarono forma, al posto del vestito da
principessa tornò la divisa da guerriera Sailor grado Eternal : spalline tonde di colore
azzurro, la gemma del diadema prese la forma di una stella,anche la spilla del fiocco
frontale divenne una stella,non c’era più una gonna sola ma 2,una più chiara ed una più
scura di colore blu,gli stivali divennero bianchi con una linea blu sulla cima con una
piccola stella gialla al centro. La trasformazione finì, Sailor Mercury aveva tenuto gli
occhi chiusi tutto il tempo e quando gli riaprì si senti ancora più forte di prima,una parola
le venne in mente direttamente dal cuore e una voce nella sua mente disse “Questo è il
tuo nuovo potere, ricordati io sarò sempre al tuo fianco mia principessa”
Mercury : “Grazie Soryu!Ma…” era rimasta stupita perché la stella del suo fiocco
centrale non era più un semplice ornamento… la sua penna per la trasformazione si era
trasformata nella spilla a forma di stella che stava proprio li,nel fiocco. Era una bellissima
spilla azzurra,con al centro il cristallo che prima stava sulla penna,ed insieme alla figura
della Cetra era apparso anche il simbolo del drago.
Mercury : “Bene andiamo!”
Fuori dal tempio Chara aveva fermato le scosse di terremoto quando la luce l’aveva
investita, la nebbia creata da Sailor Mercury era sparita e così vide che il tempio era
aperto e qualcuno era dentro di esso. Era Ami pronta per combattere ancora.
Chara : “Ahahahha, cosa credi di fare?Ora che ti sei cambiata d’abito credi di essere più
forte?”
Mercury : “Io sono diventata più forte perché desidero proteggere al meglio la mia
migliore amica!E non ti permetterò mai di far vincere le forze del male!”
Chara : “Ah si,dai vediamo che sai fare!”
Sailor Mercury non era ancora sicura al 100% dei nuovi poteri, ma aveva fiducia in se
stessa,fiducia in quello che le aveva detto Soryu e soprattutto aveva fiducia nell’amicizia
che legava lei ed Usagi. Per cui nel suo cuore trovò la forza che le serviva, in più aveva lo
spirito di Soryu dentro di se.
Chara iniziò a correre verso Ami a gran velocità, voleva investirla col proprio corpo
possente ma Mercury era pronta, richiamò il visore sui suoi occhi premendo l’orecchino
sull’orecchio destro. Il visore era diverso dal solito,infatti l’aumento di poteri l’aveva
dotato anche di un auricolare e di un microfono,in più il minicomputer che possedeva era
stato integrato interamente in esso,a comandi vocali.
Mercury : “Wow!Proprio ultime tecnologie!Ci trattiamo bene,eh Soryu!”
Soryu parlò dal suo interno : “Eh già!Sempre il meglio per la nostra principessa!”
Chara attaccò con un pugno che Mercury schivò, l’onda d’aria che creò non sfiorò
nemmeno la guerriera perché era riuscita ad innalzare una barriera d’acqua che assorbì
tutta la forza del vento.
Mercuri si sentiva veramente bene,di solito la trasformazione in guerriera Sailor le
aumentava solo l’energia mentre adesso che aveva raggiunto il grado di guerriera eternal
sentiva che la sua affinità coi suoi poteri era aumentata; ne aveva il pieno controllo.
Allora Chara provò con un calcio che venne evitato prontamente e lo spostamento d’aria
neutralizzato dalla barriera d’acqua. Chara non sapeva più come colpire Sailor Mercury
tanto che iniziò a colpire il terreno per creare dei terremoti, ma la guerriera dell’acqua era
pronta anche a questo. Si concentrò un attimo per ascoltare quelle nuove parole che il
cuore le suggeriva e le disse a voce alta.
Mercury : “Mercury! Gentle Aqua Dragon Storm!” un dragone d’acqua la avvolse tutta e
si innalzò verso il cielo per poi ripiombare con tanti vortici attorno a se contro Chara. La
nemica venne investita in pieno dal colpo e venne così sconfitta una volta per tutte. La
sua energia negativa si disperse nell’aria lasciano così Sailor Mercury da sola sul fondo
del lago.
Mercury : “Ce l’ho fatta… da sola… grazie Soryu e grazie anche a te amica mia” il
pensiero di Ami era per Usagi che l’aspettava in Giappone. Ami sapeva benissimo che
forse la luce che l’aveva pervasa poteva essere stata vista in superficie per cui decise di
fare un piccolo regalo ai turisti e lanciò di nuovo il suo attacco verso la superficie del
lago per mostrare a tutti il misterioso mostro di Lochness…
Riuscì a tornare in tempo al luogo dell’appuntamento con il suo gruppo, arrivò di corsa
perché pensava di essere in ritardo ma arrivò per prima, tutti gli altri stavano tornando
tutti insieme con la guida come capofila.
Mamma di Ami : “Ami hai visto quella grande luce azzurra??Sono riuscita a fotografare
qualcosa nella nebbia,forse era il mostro”
Ami era un po’ imbarazzata ma cercò di essere naturale : “Ah si mamma?Io non ho visto
niente sai?”
Sua mamma si accorse di quello che teneva in mano e le disse : “Che bella spilla che hai
è nuova?Che strano la gemma che tiene al suo interno assomiglia molto a quella che c’è
sulla tua penna preferita da cui non ti separi mai!”
Ami : “Ah si?Eh l’ho trovata su un mercatino d’antiquariato che era in riva la lago”
Guida : “Ah si signorina Mizuno, quell’antiquario è uno dei più forniti della zona… quasi
quasi ci andrò anch’io per vedere se ha una spilla come la sua.”
Ami : “Ehehehehehehe, bene andiamo?”
Nel viaggio di ritorno tutti gli appartenenti al suo gruppo non facevano altro che parlare
del mostro di Lochness e delle foto che avevano fatto, ma Ami in cuor suo sapeva la
verità e non vedeva l’ora di tornare in Giappone dalle sue amiche…
…in un appartamento di Tokyo una ragazza molto allegra entrò urlando…
Usagi : “Ehi!Mamoru,guarda una cartolina di Ami!”
Mamoru : “Ah si e che dice?”
Usagi : “Viene dalla Scozia, più precisamente da Lochness ed ha scritto “Cari Mamoru e
Usagi come state?Non vedo l’ora di tornare in Giappone per stare un po’ con voi!
Salutatemi Luna…
Ps lo sai che ho incontrato il mostro di Lochness in persona?”…” e Usagi fece una faccia
un po perplessa…
Mamoru : “Sei sicura che sia di Ami?Di solito non scrive di queste cose…”
Usagi : “Si, chissà cosa vorrà dire?”
Mamoru : “Beh domani torna per cui le potrai chiedere direttamente”
Usagi : “Allora domani all’aeroporto a prendere Ami!”

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Capitolo 3
*** Rei Hino, alias Sailor Mars ***


Turchia, i grandi leader religiosi avevano deciso di fare un grande ritiro spirituale anche
per approfondire l’interscambio culturale tra religioni diverse.
Così venne invitata anche Rei Hino,una delle miko (sacerdotessa shintoista) più famose a
Tokyo per via dei suoi poteri particolari. Infatti in molti si rivolgevano a lei, anche per
fini e scopi che Rei non condivideva, per cui molte volte la gente usciva dal suo tempio
inveendo contro di lei e il suo carattere. Ma lei era fatta così, Rei aiutava solo chi lo
meritava e non degnava neanche con uno sguardo le persone avide e superficiali,a cui
non interessava il fato del prossimo.
Inoltre erano passati ben 5 anni dalla sua ultima battaglia insieme ad Usagi e le altre
contro Sailor Galaxia. In quella occasione lei si era sacrificata per salvare Usagi,questo
era un gesto dettato dal legame che aveva con la sua amica pasticciona… ma con un
grande grande cuore. Rei non l’avrebbe mai ammesso ma da quando ha conosciuto Usagi
lei non si sentì più sola, infatti le persone si avvicinavano a lei solo per i suoi misteriosi
poteri o la tenevano alla larga a causa loro.
Ormai aveva 21 anni, era una bellissima ragazza con due grandi occhi viola, i suoi capelli
lunghi corvini avevano una bel riflesso viola, e da quando aveva finito la scuola si era
dedicata completamente al santuario che gestiva insieme a suo nonno che in questi anni
accusava un po gli acciacchi della vecchiaia per cui Rei doveva dedicarsi sia al tempio
che a suo nonno; per fortuna vicino a lei era tornato Yuri, un giovane ragazzo di 26
anni,ricco di famiglia, ma che preferiva la semplice vita del tempio a quella di agi che
faceva con la sua famiglia.
Ma per Sailor Mars le battaglie non sono ancora finite…
Yuri : “Finalmente stiamo atterrando ad Isanbul, non ce la facevo più a stare su questo
aereo!”
Rei : “Yuri, vedi di comportarti bene,ti ho portato con me perché mi serviva un aiutante
per questo incontro religioso, e ho dovuto lasciare mio nonno alle cure di Usagi… per
fortuna che insieme a loro ci sono Luna e i miei due corvi Phobos e Deimos…”
Voce : “Sailor Mars…. Sailor Mars… Rei… vieni ti sto aspettando…”
Rei : “Chi è?Chi è che mi chiama?”
Yuri : “Rei… non c’è nessuno che ti sta chiamando… sei sicura di aver sentito bene?
Forse sei stanca per il viaggio…in fondo sei sempre stata un po’ strana, mi ricordo ancora
di quella volta in cui tuo nonno mi aveva preso come apprendista al tempio, che
vecchietto simpatico che è…”
Yuri stava continuando a parlare ma Rei non lo ascoltava più, sentiva che qua ad Istanbul
stava per succedere qualcosa, tutto collegato alla voce che aveva appena sentito,
avvertiva la presenza di una grande forza… intanto l’aereo cominciò la fase di atterraggio
presso l’aeroporto di Istanbul.
Da li i 2 ragazzi presero un taxi per il loro hotel che distava poco più di un km dal ritiro
spirituale organizzato dalle chiese di tutto il mondo. Rei era stata chiamata come
rappresentante delle sacerdotesse scintoiste giapponesi e tutti erano interessati al suo
modo di pregare davanti al fuoco e alle sue tecniche per scacciare gli spiriti maligni.
Receptionist : “Benvenuti al Kurzukra Hotel, voi dovete essere i due signori giapponesi
che stavamo aspettando”
Yuri : “Già, siamo io e la signorina Rei Hino,avevamo prenotato 2 singole”
Receptionist : “Certo, se mi date i vostri documenti intanto vi chiamo il fattorino che vi
accompagnerà nelle vostre stanze.”
Yuri : “Ehi, Rei… hai sentito??Sa è un po’ scombussolata dal viaggio che abbiamo
appena affrontato,comunque ecco qua i nostri documenti.”
Rei era presa da quello che percepiva nell’aria,stranamente prima di partire e durante il
viaggio non aveva avvertito niente,mentre ora che era li sulla terra ferma,sentiva che
qualcosa la chiamava,qualcosa di molto importante che se non dovesse riuscire a trovare
il mondo potrebbe essere in pericolo. La voce rimbombò ancora una volta nella sua testa :
“Mars… Sailor Mars… vieni… trovami prima che sia troppo tardi”. Rei era un po’
preoccupata per le parole che sentiva, ma cosa doveva cercare non lo sapeva, l’unica cosa
che le era nota è che forse aveva poco tempo per trovarla.
Intanto Yuri stava sbrigando tutte le formalità per la loro sistemazione nell’hotel e anche
per i loro impegni nei giorni successivi durante il ritiro spirituale. Nel frattempo era
entrato nella hall dell’hotel un signore vestito tutto di nero, anche se Rei era assorta nei
suoi pensieri lo notò, perché questo strano signore aveva dei capelli lunghi di un grigio
spento; le passò affianco e sentì che questo signore non era un uomo qualunque, in lui
avvertiva una forza malvagia molto forte.
Uomo in nero : “Salve, sono Kyosu e sono qui per il raduno religioso,avevo prenotato
ancora 2 mesi fa”
La receptionist che ormai aveva finito le formalità per Yuri e Rei si dedicò al cliente
appena arrivato : “Ah, si trovato, il signor Kyosu dall’America, aveva prenotato la suite
all’ultimo piano vero?”
Kyosu : “Si infatti, in modo da non essere disturbato durante le mie preghiere di notte”
Il loro colloquio continuò sulle pratiche da sbrigare per prendere la stanza, nel frattempo
era arrivato il fattorino che avrebbe accompagnato Yuri e Rei alle loro camere, solo che
Rei si era messa a fissare quel signore vestito di nero da cui aveva avuto quella
sensazione. Intanto Yuri stava dando le valigie al fattorino e tentò di richiamare
l’attenzione di Rei perché dovevano andare in camera per riposare ma Rei continuava a
fissare Kyosu, che se ne accorse e si diresse da loro.
Kyosu : “Signorina,ho notato che mi stava fissando… a ma lei la conosco,ho letto
qualcosa sui giornali, lei deve essere la grande miko Rei Hino se non sbaglio”
Rei si destò dal suo fissare e rispose : “Si, sono io, piacere mio. E lei è?”
Kyosu : “A vero, che maleducato che sono stato a non essermi presentato. Io sono Kyosu,
un evocatore di spiriti nonché esorcista molto famoso nelle 2 americhe.”
Rei : “Si, avevo sentito qualcosa pure io su di lei”
Kyosu : “Ne sono lieto”
Yuri : “Rei, dobbiamo andare c’è il fattorino che ormai è mezz’ora che ci aspetta”
Rei : “Hai ragione Yuri, mi congedo da lei signor Kyosu, ci vediamo domani”
Kyosu : “A domani sacerdotessa”
Così i 2 ragazzi seguirono il fattorino verso il piano delle loro stanze e appena saliti
nell’ascensore Rei riguardò nella direzione in cui era Kyosu che aspettava pure lui il suo
fattorino.
Yuri aveva guardato la scena senza dire nulla ma ormai conosceva Rei abbastanza da
aver capito che aveva sentito qualcosa per cui glielo chiese : “Hai avvertito qualcosa da
quel signore vero?”
Rei : “Non ne sono sicura, ma per essere uno scacciatore si spiriti mi trasmette qualcosa
di cattivo…”
Yuri : “Magari è solo una tua impressione…”
Ancora una volta la voce tuonò nella testa di Rei : “Sailor Mars…. Sailor Mars… Rei…
presto prima che le tenebre mi prendano…”
Rei : “Hai sentito anche tu questa volta?”
Yuri : “Che cosa?Dai sarà solo la stanchezza dal viaggio che ti gioca brutti scherzi!”
Rei non pensava questo, sentiva benissimo che la voce che la chiamava era femminile e
in qualche modo a lei familiare, un po’ come il fatto di indossare la divisa da guerriera
Sailor.
Yuri intanto le parlava di tutto quello che avrebbero dovuto fare il giorno dopo, inclusa la
visita ad un tempio antico, appena scoperto e che era stato costruito ai tempi dell’impero
romano d’oriente, il tempio dedicato alle divinità del fuoco. A Rei scattò qualcosa non
appena sentì il nome della divinità che Yuri le disse…
Yuri : “E nel pomeriggio andremo a visitare il tempio dedicato alle divinità minori del
fuoco, chiamate anche Sukiray… mmm vediamo… qua c’è scritto che tutte queste
divinità minori facevano a capo a Suzuka, la grande Fenice del dio della guerra Marte…
sembra che questo tempio abbia origini antichissime tanto che è stato datato…” Yuri
continuava a parlare ma Rei non lo ascoltava più perché alla parola Suzuka nella sua testa
ricomparve la voce e le disse : “Sono io… ti aspetto,vieni al più presto… prima che le
tenebre mi prendano,altrimenti per la regina non ci sarà scampo…”
Rei pensò “La regina?Che regina?Parla forse della futura incoronazione di Usagi?” e si
fece tutta pensierosa ma Yuri la richiamò alla realtà anche perché stava parlando di
Kyosu.
Yuri : “e domani mattina il primo ad intervenire sarà proprio il signor Kyosu e ci parlerà
di “Forze del male e metodi per scacciarle” sembra interessante anche se non credo che
abbia un’abilità pari alla tua Rei, ehehhheheheheeheh”
Rei : “Quindi domattina sarà lui il primo a parlare… mmmmmmmm” era proprio curiosa
di conoscere di saperne di più su quello strano personaggio che le dava una sensazione di
pericolo.
Yuri : “Bene!Ora a nanna che domani mattina ci aspetta una delle nostre prime giornate
qua ad Istanbul!”
Rei : “Va bene a domani Yuri…”
Yuri : “Buonanotte Rei”
Rei entrò in camera, non riusciva a pensare ad altro che alla voce che ogni tanto sentiva,a
Kyosu e alle sue percezioni; sapeva che qualcosa doveva succedere li ad Istanbul e che
l’avrebbe riguardata in prima per persona. Ma intanto era troppo stanca dal viaggio per
cui si fece una doccia veloce e si buttò sul letto a dormire per recuperare le energie…
Durante la notte Rei era agitata, si muoveva continuamente nel letto, una voce nella sua
testa la chiamava “Rei… Rei… Sailor Mars presto… vieni da me” e “Presto, ormai anche
lui mi ha trovata… presto altrimenti sarò prigioniera delle tenebre” … finché tutto questo
non la svegliò di colpo, era ancora notte fonda, le 1.00, e fuori dalla sua finestra
filtravano dalla tenda le pochi luci che la notte di Istanbul illuminavano. Era tutta sudata
ma irrequieta, lei doveva andare dalla voce che sentiva e sapeva che quello che prima le
aveva detto Yuri centrava qualcosa. Per fortuna si era fatta dare una copia di tutto quello
che aveva anche il suo amico,per cui cercò, dopo aver acceso la luce, il depliant
riguardante la visita al tempio delle divinità del fuoco. Voleva sapere dove doveva
andare, per incontrare la voce che continuamente la chiamava, lei sentiva che doveva
trovarla. Trovata la piantina si vestì di corsa e scese alla reception sperando che ci fosse
ancora qualcuno per avere delle indicazioni su come raggiungere il luogo; e li video che
per fortuna c’era il ragazzo del turno di notte e chiese a lui se gentilmente le poteva
spiegare come raggiungere quel tempio. Il guardiano notturno riuscì a darle tutte le
informazioni e in più le chiamò il taxi per poter raggiungere facilmente il luogo degli
scavi anche se le disse che comunque a quest’ora gli avrebbe trovati chiusi.
Rei non era preoccupata di trovare degli scavi chiusi, in fondo poteva sempre
intrufolarcisi senza problemi cercando di non dare nell’occhio, infatti si era messa
addosso una tuta nera e si era portata via un cappello nero per poter così raccogliere
facilmente i capelli, in effetti sembrava più una ladra che una turista però doveva andare
in quel luogo a qualunque costo.
E così fece, il taxi che la recepitone le aveva chiamato arrivò in perfetto orario e dopo
mezz’oretta la portò a destinazione. Lei scese e si ritrovò di fronte agli scavi, c’erano
transenne dappertutto ma nessuna guardia a controllare e dietro di esse c’erano le tipiche
tele bianche che ricoprono gli edifici in ristrutturazione, che sarebbero state tolte il giorno
seguente per la visita dei religiosi, ma intravide che c’era un’apertura, una specie di
portone. Pago il taxi ed aspettò che ripartì per non essere vista mentre cercava di entrare
nelle rovine,intanto la voce continuava a farsi sempre più presente nella sua testa, la stava
chiamando quasi come fosse in pericolo.
Appena ebbe via libera Rei sgattaiolò nell’ombra, le uniche luci in quel luogo erano
quelle rosse dei ponteggi per segnalarli e nessun’altra. Aveva un po’ di paura ma sapeva
che doveva andare,doveva riuscire a trovare colei che la chiamava, me una strana
sensazione si insinuò in lei… sentiva di non essere da sola in quel luogo,avvertiva altre 2
presenze ben definite ma l’energia dell’antico tempio non le permetteva di capire se
entrambe fossero delle energie positive o negative. Comunque pensò bene di avare ed
entò nel tempio, le pareti erano affrescate come dicevano i libri di storia sui tempi
romani, la poca luce non permetteva a Rei di vederli bene per cui decise di usare la torcia
che si era portata dietro,la tirò fuori dalla tasca e l’accese. La puntò verso le pareti e così
poté distinguere quello che raffiguravano,sembravano tutte persone in adorazione di
fronte ad una grande pira di fuoco e pensò “Beh, Yuri mi aveva detto che era un tempio
dedicato alle divinità del fuoco per cui mi sembra logico vedere queste immagini…” poi
con la torcia si fece luce sul pavimento per poter camminare senza pericoli e la vide, sotto
i suoi piedi c’era un grande mosaico raffigurante una donna con alle sue spalle una
grande fenice con le ali di fuoco spiegate come se dovesse prendere il volo da un
momento all’altro. Rei rimase stupita dall’affresco e notò sullo sfondo del mosaico,nel
cielo azzurro, si vedeva in lontananza una stella rossa, Rei pensò che fosse Marte quella
stella che brillava nel cielo del mosaico. La voce che la chiamava questa volta era più
forte e le disse chiaramente “Sailor Mars…. Rei… attraversa il mosaico e vieni da me…
basta che invochi il tuo potere e la porta si aprirà solo per te…”
Rei era perplessa ma decise di provarci, l’unica cosa che poteva fare era trasformarsi in
Sailor Mars per cui prese nella sua mano destra la penna per la trasformazione e disse :
“Mars Crystal Power, MAKE UP!!”
L’energia del fuoco di Marte per la trasformazione non solo la avvolse ma si sparse sul
mosaico che si aprì sotto i suoi piedi e accompagnò la stessa Sailor Mars verso il
fondo,sotto quel pavimento vi era una grande grotta in cui colonne di fuoco salivano e
scendevano dal soffitto, al centro di essa vi era una figura che brillava di una bellissima
luce rossa. Man manco che Mars si avvicinava al pavimento riusciva a distinguere
sempre meglio la figura, era una donna con i capelli corti rossi, una bellissima veste
gialla e rossa che la ricopriva fino alla vita,da cui poi proseguiva con una gonna molto
corta fino alle ginocchia, i suoi occhi erano di un rosso fuoco intenso,e tutt’attorno a lei vi
era come un’aura rossa, a forma di fenice.
Solo quando Sailor Mars toccò il pavimento riuscì a vedere ancora meglio la figura che
stava al centro, era proprio una donna che cominciò ad avanzare verso di lei fino ad
inchinarsi davanti a Rei.
Suzuka : “Benvenuta Sailor Mars, io sono Suzuka, lo spirito della Fenice infuocata di
Marte,e aspettavo il tuo arrivo qua nel tempio delle fiamme eterne di Marte”
Mars : “Attendevi me?Come mai proprio me?”
Suzuka : “Forse non ti ricorderai di quando vivevi su Marte nel tuo castello come
principessa prima di essere chiamata sulla Luna per fare da guardiana alla principessa
Serenità… ma anche tu all’epoca eri una principessa, eri…”
Ma il discorso di Suzuka venne interrotto bruscamente da una folata di un vento nero.
Kyosu : “Allora è qui la festa?”
Mars vide che alle spalle di Suzuka c’era proprio l’uomo che aveva conosciuto in
albergo, ma non era più vestito allo stesso modo, adesso i suoi capelli grigi spenti erano
liberi da cappelli, i suoi occhi erano neri,e la sua pelle era di un pallido quasi cadaverico.
Indossava una veste nera molto lunga,una specie di tunica da monaco, su cui ogni tanto
faceva capolino una striscia grigia con sopra scritti dei versi in latino. In più teneva in
mano un libro nero,mezzo aperto,ed era da li che proveniva il vento nero.
Kyosu : “Finalmente vi ho trovate entrambe, anche prima in albergo avevo percepito una
grande forza in te Rei, ma non sapevo che fossi addirittura una di quelle odiosissime
guerriere Sailor che hanno spazzato via tutto l’esercito della Luna Nera!”
Mars : “La Luna Nera?Sei forse uno dei loro soldati?”
Kyosu : “Si!Non noti forse il simbolo che porto sulla fronte?” e l’uomo si spostò con la
mano libera il ciuffo di capelli che portava sulla fronte per scoprire a tutti il simbolo della
Luna Nera.
Mars : “Ma non è possibile, Sailor Moon vi aveva sconfitto tutti…”
Kyosu : “Beh non proprio tutti… io facevo delle missioni per conto della Luna Nera in
altri paesi al di fuori del Giappone, per quello sono riuscito a scampare al loro
annientamento. Ed ora è il momento giusto per vendicarsi, grazie ai poteri che otterrò da
Suzuka!Vieni qua!”
E pronunciando alcuni versi dal libro uscirono due spiriti maligni che stavano allungando
i propri arti per poter catturare Suzuka.
Mars : “Come osi fare una cosa del genere con me qua, io sono una paladina della legge,
la combattente del fuoco e della spiritualità!Io sono Sailor Mars e ti punirò in nome di
Marte!! Fire SOUL!” e così Sailor Mars concentrò il suo attacco di fuoco contro i 2
spiriti,che vennero trapassati dal colpo senza subire effetto alcuno.
Mars : “Ma com’è possibile??”
Kyosu : “Semplice, sono degli spiriti,non hanno un corpo fisico da poter colpire!”
Ormai gli spiriti stavano per raggiungere Suzuka e Sailor Mars decise di provare con un
colpo combinato che già una volta aveva sfoderato…
Mars : “Mistica pergamena,caricati della potenza del fuoco e sprigiona la tua energia…
PERGAMENA AZIONE!” e dopo aver lanciato 2 pergamene verso gli spiriti “Fire
SOUL!” da cui nacquero 2 “Fire Soul Bird!” ovvero 2 uccelli di fuoco con dentro di loro
non solo il potere del colpo di Mars ma anche della pergamena. Questa volta il colpo sortì
l’effetto voluto e i due spiriti vennero sconfitti, ma Kyosu aveva altri assi nella manica da
giocare.
Kyosu : “E brava Sailor Mars… ma ora ne evocherò uno talmente potente che non
riuscirai mai a sconfiggere!” e si mise a sfogliare il libro in cerca dell’evocazione giusta.
Intanto Suzaku aveva raggiunto Sailor Mars, la sua aura lucente non splendeva più a
causa della presenza di Kyosu e dei suoi spiriti maligni, e approfittò del momento di
concentrazione di Kyosu per spiegare a Sailor Mars alcune cose.
Suzaku : “Sailor Mars, devi accettare il mio spirito in te, per poter diventare una cosa
sola… solo così potrai riuscire nella tua missione di guardiana della futura Regina
Serenity…”
Mars : “E come faccio?Non so se ne sono capace…”
Suzaku : “Cerca di avere fiducia in quel sentimento che provi tutte le volte che pensi a
Serenity, io lo sento perché sono anche io parte di te… fummo separate al momento della
tua rinascita sulla Terra, prima quando eravamo su Marte, io e te eravamo una cosa sola
Princess Mars…”
Appena Suzuka pronunciò quelle parole la divisa di Sailor Mars si dissolse per lasciare
posto al suo vestito da principessa, una bella veste rossa e rosa, con fiocchi viola, e al
posto del diadema aveva il simbolo di chi era protetto da Marte sulla fronte che iniziò a
brillare.
Mars : “Questo vestito… qualche vago ricordo mi ritorna alla mente…”
Suzuka : “Princess Mars…” e si inchinò nonostante Kyosu stesse per terminare il suo
incantesimo “…senti quel sentimento che cresce nel tuo cuore e le nuove parole che
nasceranno da esso… una volta che avrai accettato il mio spirito dentro di te i tuoi poteri
saranno completi, e più nessuno potrà fermarti”
Mars era confusa dalla situazione, però il sentimento che provava per Usagi era talmente
profondo e radicato in lei da darle la forza necessaria, la fiducia in se stessa e in quello
che doveva diventare per poterla proteggere. Senza esitazione disse a Suzuka : “Io accetto
il tuo spirito in me… non so cosa accadrà ma mi fido di te,sento che posso, e lo voglio
fare per Usagi, perché grazie a lei so cosa vuol dire vivere…”
Suzuka : “Bene!” e si trasformò in energia pura proprio di fronte a Mars, e la avvolse
dalla testa ai piedi. Le fiamme della fenice trasformarono le vesti da principessa in una
nuova divisa Sailor, non più quella versione super che portava prima ma quella di grado
Eternal, simile a quella di Moon a parte per : il diadema si era fatto più sottile e la gemma
non era più ovale ma a forma di stella,non aveva più le spalline trasparenti che ora erano
dei tondini di color rosso,la sua gonna rossa era diventata a 2 strati,una più chiara
dell’altra, con dietro il fiocco da cui partivano 2 nastri sottili di colore rosso, sul petto non
c’era più la spilla a forma di cuore ma la sua nuova spilla per la trasformazione a forma di
stella, al suo interno c’era il cristallo della penna in cui oltre al simbolo di Marte e
dell’arco con la freccia si era aggiunto anche il simbolo della fenice. La luce che
sprigionò questa trasformazione fuoriuscì dal tempio tanto da illuminare quella parte di
Istanbul in cui si trovava il sito, ma fortunatamente a parte qualche turista ubriaco
nessuno si accorse della grande luce.
All’interno del tempio la luce che sprigionò questa trasformazione fece sparire tutti gli
spiriti maligni che giravano per il tempio delle fiamme,riportando alla luce così le
colonne di fuoco. Kyosu era troppo concentrato nell’evocazione per essersi accorto di
quello che gli stava succedendo di fronte, riuscì a finire l’invocazione proprio quando la
luce da Sailor Mars svanì lasciando solo lei nel suo nuovo costume. Dal libro di Kyosu
cominciò a prendere forma un’ombra nera, stava diventando sempre più grande fino a
toccare il soffitto, era un ombra piena di odio e rancore, l’unica cosa che sembrava
materiale erano gli artigli neri e gli occhi vitrei che quest’ombra possedeva.
Kyosu si accorse che Suzuka non era più presente ma non del cambiamento d’abito di
Sailor Mars perché era concentrato nel mantenere lo spirito presente ma riuscì lo stesso a
parlare.
Kyosu : “Ah!Suzuka deve averti abbandonato Sailor Mars perché vedo solo te e
nessun’altro… ora il mio spirito ti farà a brandelli!” e così l’ombra si lanciò contro Mars.
Lei si sentiva benissimo, sentiva Suzuka dentro di se, si sentiva finalmente completa e
pronta a combattere, nonostante l’ombra si stesse avvicinando Mars iniziò a fare i simboli
che faceva sempre davanti al fuoco durante le sue preghiere, ad occhi chiusi. L’ombra era
sempre più vicina, ormai gli artigli stavano per colpire Sailor Mars, quando lei di colpo
aprì gli occhi e disse : “Spirito Malvagio!Torna da dove sei venuto!”. Lo spirito si arrestò
di colpo e tornò subito all’interno del libro di Kyosu.
Kyosu : “Ma non è possibile!” e così Kyosu iniziò a risfogliare il libro in cerca di
creature più potenti, e incominciò ad evocarle tutte insieme. Invece Sailor Mars era
tranquilla, era sicura di se, richiamò a se la pergamena e disse una nuova formula che
Suzuka le suggerì dal suo cuore : “Mistica pergamena,caricati della potenza Eterna di
Marte e sprigiona la tua energia… PERGAMENA AZIONE!” da una pergamena ne
vennero fuori quante erano le creature chiamate da Kyosu, e tutte vennero colpite e
sparirono nel fuoco con cui le pergamene le avvolgeva, una finì anche sul libro che
Kyosu usava e lo bruciò. Kyosu andò su tutte le furie e decise di diventare lui stesso il
mezzo con cui evocare spiriti maligni,nel proprio corpo. E cominciò a trasformarsi in un
mostro sempre più orrido e nero. Alla fine era diventato un po’ più alto e molto più
muscoloso,mantenendo i tratti con sui Rei l’aveva conosciuto.
Kyosu : “E’ la tua fine Sailor Mars preparati!”
Suzaku dall’interno di Rei le suggerì : “Sailor Mars, sentì le parole che nascono dal tuo
cuore, quello è il tuo potere eterno che ti permetterà di sbaragliare i nemici e difendere la
tua migliore amica… ascoltale e pronunciale…”
Sailor Mars le ascoltò molto attentamente, insieme ad esse sentiva anche il sentimento
che la legava ad Usagi, a tutto il bene che le voleva… e così mettendoci tutta se stessa
pronunciò le parole magiche : “Mars! Spiritual Fire Phoenix Explosion!” e in lampo
dietro di lei comparve un enorme fenice di fuoco che si scagliò contro Kyosu, al contatto
con lui la fenice esplose in una fiammata, le fiamme eterne di Marte, che lo bruciarono
dissipando tutti gli spiriti maligni che aveva evocato. Lasciando di lui nulla,se non la
cenere di quei pochi vestiti che aveva addosso.
Suzuka comparve per un attimo davanti a Sailor Mars come uno spirito e le disse :
“Finalmente siamo una cosa sola, e insieme proteggeremo la nostra principessa, vero
Princess Mars?”
La trasformazione di Sailor Mars si sciolse lasciandole in mano solo la spilla a forma di
stella, una bellissima spilla rossa.
Rei rispose : “Certo, per Usagi farei di tutto, è grazie a lei se ora non vivo più da sola…”
Suzuka : “Già…”
Ormai si era fatta l’alba e Rei era in ritardassimo,doveva tornare in albergo prima che
Yuri si svegliasse per cui cercò un Taxi disperatamente nel luogo del sito archeologico…
per fortuna riuscì a trovare uno a cui chiese di essere riportata in hotel molto
velocemente. A quell’ora non c’era nessuno in giro per cui riuscì a tornare in albergo in
tempo,corse su in camera e si fece una doccia veloce prima che Yuri la venisse a
chiamare.
>TOC TOC!<
Yuri : “Rei!Sei sveglia?Dai dobbiamo fare colazione che ci aspetta il primo impegno di
questo ritiro spirituale!Dai pigrona o poi lo dico ad Usagi che dormi più di lei…”
Rei aprì la porta di colpo a quelle parole, era ancora in accappatoio e si stava asciugando
la testa : “Dicevi Yuri?”
Yuri nel vederla così divenne tutto rosso… si ricordava che Rei era bella, ma non così
tanto, e l’aria da appena docciata le donava proprio…
Rei : “Yuri?Sei ancora con noi?Dai che è tardi,aspettami giù per la colazione arrivo
subito!”
Dopo pochi minuti Rei scese nella sala colazioni dell’albergo dove l’attendeva Yuri che
le diede una notizia non nuova a lei : “Sai,sembra che Kyosu non si trovi più in giro… lo
stanno chiamando da 30 minuti ed hanno pure aperto la sua stanza ma di lui nessuna
traccia…”
Rei : “Ehehehehe, chissà perché… forse domani non voleva fare una figuraccia e se ne è
andato”
Yuri : “Già può essere” poi Yuri si accorse che Rei aveva appoggiato una spilla che non
aveva mai visto sul tavolo e le chiese : “Ma è nuova?”
Rei rispose prontamente : “No mi è stata donata da un’amica… anzi da 2” e fece un
sorriso molto dolce guardando la spilla pensando “Finalmente potrò proteggere Usagi al
meglio delle mie forze”
Rei : “Ah, Yuri senti, spediamo una cartolina a quella sbadata di Usagi?”
Yuri : “Si dai, dopo il convegno mentre sei a visitare il tempio io vado a prendere il
necessario…sai che le cose culturali mi annoiano per cui non ti dispiace vero?”
Rei : “No no, cose le scriviamo comunque?”
Yuri : “Beh, non saprei direi che si potrebbe dirle…”
In Giappone
Luna : “Ehi, Usagi hai preso la posta o anche oggi te ne sei dimenticata?”
Usagi : “Luna che dici… ehm… dovevo prenderla io?”
Luna : “Non cambierai mai, corri a prenderla prima che torni Mamoru,sennò ti fa una
lvata di capo come al solito!”
Usagi : “Corro!” e così la ragazza si avviò verso la porta, ma proprio mentre si metteva le
scarpe si voltava verso l’ingresso, la porta venne aperta di colpo e lei ci sbatté la faccia
contro
Usagi : “AHI! Che male!” e si mi se a piangere. Era Mamoru che era appena tornato a
casa dal lavoro ed aveva la posta in mano.
Mamoru : “Ma che fai Usagi?Anche oggi ti sei dimenticata la posta e pensavi di uscire?”
Usagi aveva tutto il naso rosso per la botta appena presa e dagli occhi le scendevano
ancora le lacrime per il dolore.
Luna : “No, stava andando lei adesso solo che sei tornato prima e non si aspettava di
certo che la porta venisse aperta in quel modo… e deve proprio migliorare i riflessi,non
c’è niente da fare.”
Mamoru : “Comunque c’è arrivata una cartolina da Rei, è una di quel tipo nuovo che se
dai una tua foto te la spediscono come cartolina,se non sbaglio dovrebbe essere ad
Istanbul per un incontro religioso no?”
Luna : “Già, vediamo la foto”
Usagi era ancora piegata in due dal dolore, e nessuno degli altri 2 si preoccupava per
lei…
Mamoru : “Guarda sono lei e Yuri e come sfondo hanno un tempio che è stato appena
scoperto, lei sulla cartolina dice che è il tempio delle Fiamme Eterne di Marte”
Luna : “Mmmmmm che strano… chissà che vorrà dire… lo sapremo appena torna…”
Usagi : “Mamoruuuuuuuu… bwuauauauauaua” e si mise piangere ancora di più.
Mamoru : “Scusami amore… mi sono dimenticato che ti eri fatta male,aspetta che
mettiamo del ghiaccio”
Usagi : “Shi… andiamo in cucina…”

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Capitolo 4
*** Makoto Kino, alias Sailor Jupiter ***


Finalmente Makoto Kino aveva raggiunto Toronto, in Canada, per disputare una delle più
famose gare di pasticceria al mondo. I suoi occhi verdi risplendevano del sole
canadese,che baciava anche i suoi capelli castani e i suoi immancabili orecchini a forma
di rosa che portava da sempre. Era diventata ancora più alta, perchè già era alta durante
l'adolescenza e ora che era maturata era arrivata ben al metro e 90 centimetri! Infatti
ormai a 20 anni aveva deciso di dedicare la sua vita alla cucina e una volta finite le
superiori si era dedicata anima e corpo per qualche anno presso le pasticcerie più famose
di Tokyo prima di aprire la propria. Le sue amiche l'avevano sostenuta in questo suo
progetto e infatti nel giro di neanche 1 anno la sua pasticceria era diventata famosa in
tutto il Giappone; l'aveva chiamata "Jupiter's Rose", ovvero "La Rosa di Giove", e la sua
torta più famosa era la torta di rose : un connubio molto dolce e sublime tra i colori rosa,
verde e bianco derivati dagli ingredienti principali della torta. La sua ultima battaglia
come guerriera Sailor era ormai un ricordo di 5 anni fa, la dolorosa battaglia contro Sailor
Galaxia, e da allora di guerriere Sailor ne leggeva solo sul giornale : notizie riguardanti il
misterioso ritorno sulle scene di Sailor V, la paladina della giustizia. Ovviamente non
aveva mai trascurato gli allenamenti di karatè e judo che faceva ogni settimana ma ormai
aveva tempo solo per la sua pasticceria nonostante quello che dicessero i suoi maestri.
Comunque ora il suo unico pensiero era quello di riuscire a dimostrare che anche una
ragazza giovane come lei poteva arrivare a confrontarsi con le alte stelle della cucina
internazionale. Makoto era andata da sola nonostante avesse degli inviti per altre persone;
ognuna delle sue amiche in quel periodo era fuori dal Giappone e Usagi era impegnata
con il suo corso universitario; almeno così non aveva distrazioni e poteva concentrarsi al
100% sulla gara.
All'uscita dell'aeroporto c'era un ragazzo dell'organizzazione che l'attendeva per
accompagnarla in albergo. Infatti tutto l'evento consisteva in 2 giornate in cui nella prima
si presentavano i concorrenti e le modalità della gara mentre nella seconda si sarebbe
disputata la competizione a suon di ricette di alta pasticceria. Ovviamente tutti i cuochi
erano arrivati il giorno prima della presentazione in modo da poter visitare un attimo la
città e potersi anche preparare al meglio. Il tutto si sarebbe svolto nel più lussuoso degli
alberghi di Toronto, il Crystal Palace, un hotel a 6 stelle su 5.
Makoto guardò bene il ragazzo e si accorse che assomigliava terribilmente al suo ex
fidanzato : "Come gli somiglia!!" e ad occhi aperti si mise a sognare e a fantasticare. Il
ragazzo si sentiva un po' in imbarazzo ma le parlò lo stesso.
Ragazzo : "Miss Kino... dovremmo andare in albergo,visto che è ancora mattina qua in
Canada potrebbe fare un giro turistico prima di domani"
Makoto si risvegliò bruscamente dal suo sogno, infatti il ragazzo, pur essendo
gentile,aveva una voce stridula e tagliente,talmente tanto che ruppe le fantasticherie di
Makoto che pensò "Quant'è carino, ma che brutta voce!!".
Makoto : "Ah, si... grazie mille per essermi venuto a prendere all'aeroporto. Mi presento :
sono Makoto Kino e ho 20 anni,vado per i 21 ormai, e sono una pasticcera nata!"
Ragazzo : "Si, si, lo so Miss Kino, altrimenti non sarei qua all'aeroporto per lei. Il mio
nome è Varujo e sarò il suo accompagnatore in questi giorni". La sua voce stridula colpì
in pieno Makoto facendola rabbrividire ancora.
Varujo : "Prego, da questa parte il taxi ci aspetta" e voltandosi Makoto si accorse che sul
collo il giovane aveva tatuata una stella nera e pensò di aver già visto quel simbolo una
volta,ma non riusciva a ricordarsi dove. Seguì il suo accompagnatore fino al taxi che
dall'aeroporto l'avrebbe portata all'hotel. Durante il viaggio Varujo le spiegò un po' di
cose riguardanti la gare,l'hotel e anche alcune informazioni sulla città di Toronto.
Varujo : "... in più per ogni cosa basta che si rivolga a me o alle persone dello staff
presenti in albergo"
Makoto : "Capito... per caso l'albergo ha anche una palestra in cui è possibile praticare
arti marziali??Perchè vorrei sgranchirmi un poco..."
Varujo : "Si certo certo, c'è un ampia palestra con una magnifica vista sulla città, è al 5
piano del palazzo"
Makoto : "Ok!Così sarò preparatissima!"
Varujo : "Scusi se mi intrometto Miss Kino, ma lei non sosterrà incontri di arti
marziali,anzi una gara culinaria... "
Makoto : "E' il mio modo per rilassarmi... facendo karatè e judo mi passa tutto lo stress
accumulato e raggiungo la pace giusta per affrontare le cose."
Varujo : "Capito, comunque siamo quasi arrivati"
Ormai Makoto si era quasi abituata alla voce sgraziata del ragazzo e si rimise a guardare
fuori dal finestrino. In quel momento stavano passando vicino ad una piccola foresta di
alberi, e Makoto vide di sfuggita che in mezzo agli alberi c'era una grande tigre bianca a
strisce verdi che la stava fissando a sua volta. Era incredula alla scena a cui stava
assistendo tanto da girarsi verso il suo accompagnatore a cui chiese : "l'hai vista anche tu
quella grande tigre verde in mezzo agli alberi?Guarda eccola la che mi sta fissando..." ma
quando disse così in mezzo agli alberi non c'era più nulla.
Varujo : "Quale tigre Miss Kino??Io vedo solo alberi..."
Makoto : "Mah... io l'ho vista...ne sono sicura..."
Varujo inarcò un sopracciglio perchè non credeva alle parole della sua ospite. Makoto si
rimise a guardare fuori dal finestrino, e ancora una volta dove c'erano gruppi di alberi
vedeva la tigre che la fissava coi suoi occhi verde smeraldo. Sembrava che le volesse dire
qualcosa, non sembrava minacciosa... anzi sentiva che doveva assolutamente capire chi o
cosa era quella tigre. Varujo interruppe i suoi pensieri parlando...
Varujo : "Eccoci, questo è l'hotel in cui si terrà la gara"
Makoto guardò davanti a se e rimase stupefatta dalla bellezza dell'hotel, sembrava
veramente un palazzo di cristallo,non c'erano muri di cemento, ma tutto fatto in vetro,
una costruzione alta almeno 15 piani, e tutt'attorno ad esso c'era un enorme parco,infatti il
taxi ci mise ben 15 minuti ad arrivare all'ingresso vero e proprio dell'hotel da quando
Makoto si era messa a guardare.
Makoto : "Bellissimo...ma quindi domani ci presenteranno e dopodomani faremo la gara
giusto?"
Varujo : "Si,esatto. Come le dicevo prima, Miss Makoto, oggi avete la giornata libera per
potervi preparare al meglio per dopodomani. Infatti molti suoi colleghi che sono già
arrivati da qualche giorno si stanno preparando nelle proprie camere in cui abbiamo
messo a disposizione una cucina fornitissima."
Makoto : "Wow... che lusso... ma quindi domani incontreremo anche l'organizzatore vero
e proprio?Ho sentito dire che è un ragazzo della mia età e che si interessa non solo di
pasticceria ma di tutta la cucina mondiale... se non sbaglio dovrebbe aver aperto una
fondazione che aiuta i giovani cuochi emergenti che magari non hanno possibilità
economiche elevate..."
Varujo : "Esatto, Miss Makoto, il signorino Duncan è cresciuto in una famiglia di grandi
chef, ed ha ereditato il talento culinario da entrambi i suoi genitori che, ahimè, sono
scomparsi prematuramente e hanno lasciato il signorino da solo a cavarsela col mondo.
Per fortuna molti stretti collaboratori dei genitori, come me ad esempio, sono rimasti
vicino a Duncan e l'hanno aiutato a crescere. Se non sbaglio in questo momento dovrebbe
essere nella palestra pure lui..."
Makoto : "Sul serio?Allora mi precipito pure io per vederl...ehm volevo dire per
rilassarmi un poco facendo arti marziali, le dispiace occuparsi lei delle formalità del mio
arrivo?"
Varujo : "Nessun problema Miss Makoto, se non sbaglio la sua stanza è la 444 al 4 piano
proprio sotto quello della palestra, mentre domattina la competizione si terrà all'ultimo
piano dove c'è anche il ristorante "Attico" dell'hotel mentre per la colazione,il pranzo e la
cena, sarà riservato un tavolo per i partecipanti al ristorante che c'è al piano terra"
Ormai il taxi era arrivato all'ingresso dell'hotel e a Makoto non rimaneva altro che
scendere, prima che potesse arrivare l'addetto dell'albergo per aprirle la portiera, la
ragazza era già scesa e dal bagagliaio del taxi prese una piccola borsa che aveva già
dentro tutto l'occorrente per la palestra,lasciando il resto ai facchini. Presa la borsa si
precipitò all'interno dell'hotel dove chiese per prima cosa dove fosse la palestra, intanto
dietro di lei Varujo stava dicendo ai facchini dove portare le borse della ragazza e si
diresse alla reception per occuparsi delle formalità dell'arrivo di Makoto. Lei era ormai
già sull'ascensore per andare in palestra, arrivata al 5° piano uscì dall'ascensore e si
diresse in velocità verso gli spogliatoi per potersi cambiare. Poi seguì le indicazioni per
l'ngresso nella palestra,si era messa addosso tutti i vestiti adatti per poter praticare un po'
di karate, ovviamente era cintura nera.
Appena entrò non vide nessuno che si stava allenando, non sembrava esserci anima viva
a quell'ora in palestra...
Makoto : "Peccato!Volevo vedere come era Duncan... pazienza ora incomincio con un po'
di riscaldamento e poi mi rilasso facendo gli esercizi che mi hanno consigliato i maestri"
Appena finì di parlare tra se e se sentì nell'aria la voce di qualcuno, sembrava che anche
questa persona stesse facendo degli esercizi di karatè, solo che non capiva da che parte
venissero. Provò a seguirli e vide che provenivano da dietro una porta su cui c'era scritto
"Arti Marziali". L'aprì piano piano e dentro vide che c'era un bellissimo ragazzo alto
quanto lei, capelli scuri e occhi di un bellissimo verde, il ragazzo era tutto concentrato nel
fare gli esercizi e Makoto non voleva disturbarlo.
Il ragazzo continuò per altri 5 minuti fino a smettere, Makoto guardò attentamente tutti i
suoi movimenti, e si accorse che la cintura che il ragazzo portava era marrone e non nera,
per cui forse si stava preparando per gli esami della nera pensò Makoto.
Ragazzo : "Allora come sono andato?" , il ragazzo interruppe il silenzio mentre si stava
asciugando la testa parlando a Makoto,infatti si era accorto di lei.
Makoto : "Eehehehehehe, scusami non volevo spiarti, solo che non volevo disturbarti
durante gli esercizi" e dicendo così aprì la porta mostrandosi.
Ragazzo : "Ah... vediamo se indovino...lei è Miss Makoto Kino vero?"
Makoto arrossì : "Ma...ma...ma come fate a conoscermi?"
Duncan : "Piacere Miss Makoto, io sono Duncan Fablièr, l'organizzatore della gara..."
Makoto arrossì ancora di più... di certo non si aspettava che l'organizzatore fosse proprio
qui davanti a lei...
Makoto : "Eehehehehehe, piacer mio" e si inchinò.
Duncan : "Era qua anche lei per fare un po' di esercizio fisico immagino, mi hanno detto
che lei non è solo una brava cuoca ma anche un'eccellente lottatrice"
Makoto : "Ma nooooo, non è vero, eheheheheheh.... comunque quanto gli somiglia..."
Duncan : "Somigliare a chi scusi?"
Makoto : "Ah,no niente , ehehehehe , stavo parlando da sola, comunque dammi pure del
tu in fondo siamo coetanei no?"
Duncan : "Hai ragione... beh che ne diresti di un incontro allora?"
Makoto rimase sorpresa da quello che le chiese Duncan...
Makoto : "Dici un incontro di karatè?Sicuro?Guarda che sono una cintura nera..."
Duncan : "Beh ma è giusto per tenersi in allenamento"
Makoto : "Va bene accetto... faccio un po' di riscaldamento e poi incominciamo la sfida"
Duncan l'aiutò a riscaldarsi bene facendo con lei gli esercizi che si fanno di solito : corsa,
stretching e il ripasso di alcune mosse base. Mentre facevano riscaldamento avevano
incominciato a parlare del più e del meno : Makoto parlò delle sue amiche, delle sue
passioni e di come fosse diventata pasticcera; mentre Duncan parlò di come fosse
cresciuto grazie a tutte le persone che gli sono state vicino dopo la morte dei suo genitori,
del suo talento ai fornelli e della gara che avrebbe avuto luogo dopo domani. Siccome la
palestra era al 5 piano, aveva un bel panorama (visto che tutti i muri erano fatti di vetro si
poteva vedere fuori) e l'occhio di Makoto cadde su una piccola foresta a forma di tigre.
Makoto : "Ma che strano... un bosco a forma di tigre..."
Duncan : "Ah, hai visto... quel bosco è molto famoso per una leggenda che parla appunto
di una tigre...qua in Canada non esistono le tigri eppure esiste questa leggenda" tutti e 2 si
erano fermati a guardare fuori verso quel bosco.
Makoto : "Mi puoi raccontare la leggenda per piacere?"
Duncan : "Ma certo!Allora si narra che fin dai tempi antichi al centro esatto di quel bosco
sia stato eretto un tempio dedicato ad uno spirito che veglia sulla foresta. Sembra che
quando qualche creatura del bosco o qualche essere umano sia in pericolo appaia una
grande tigre bianca a strisce verdi e occhi verdi che emana elettricità dal suo pelo, proprio
in aiuto di chi ha bisogno. Fin da quando ero bambino ho sempre sognato di trovare quel
tempio ma finora non ci sono mai riuscito."
Makoto si era fatta pensierosa... "come mai ho visto lo spirito?Non ero in pericolo in quel
momento..." e non distoglieva lo sguardo da fuori.
Duncan : "Sembra che questa leggenda ti interessi molto... io ho chiesto a qualche
archeologo anche se ne aveva mai sentito parlare e un mio amico un giorno mi disse che
forse era tutto collegato col pianeta Giove"
Makoto : "Giove??"
Duncan : "Si Giove, come... come si chiamava quella paladina della giustizia...mmmm ne
ho letto qualcosa ancora 5 anni fa quando queste guerriere hanno fatto la loro ultima
apparizione... come si chiamavano... dai tu che sei del Giappone dovresti conoscerle!"
Makoto : "Ehehehehheeh, forse stai parlando delle guerriere Sailor?"
Duncan : "Si esatto!!!Ecco come si chiamavano... io ho sempre pensato che Sailor Jupiter
fosse la più bella di tutte loro!"
Makoto arrossì, in fondo si stava parlando sempre di lei, e cominciò a parlare in modo
confuso...
Makoto : "Ehehehehehe, quindi lei ti piace?Beh si è forte, una volta mi ha perfino salvato
la vita. E poi è il capo delle guerriere Sailor!Si si il suo potere è il più forte di tutti. Il suo
fulmine non perdona"
Duncan : "WOW!Ma allora le hai conosciute di persona!Pure io avrei voluto conoscerne
almeno una, solo che non ho mai avuto la possibilità..."
Makoto ritornò per un attimo alla realtà e pensò che dovesse indagare su quello che aveva
visto venendo qua.
Makoto : "Quanto dista quel bosco da qua?"
Duncan : "Beh... più o meno in macchina 10 minuti...vorresti andarci?"
Makoto : "Ehm...beh... vorrei vedere con i miei occhi se riesco a trovare questo tempio..."
Duncan : "Allora che ne dice Miss Makoto se l'accompagno pure io?Magari è la volta
buona che lo trovo!"
Makoto non voleva portarsi dietro nessuno, ma visto che Duncan sembrava conoscerne
abbastanza decise che forse era meglio se veniva pure lui con lei.
Makoto : "Allora facciamo dopo pranzo va bene?"
Duncan : "Va bene!Vado a preparare tutto l'occorrente...rimandiamo la nostra sfida di
karatè a dopo la gara culinaria allora!"
Infatti parlando il tempo ormai era volato e non c'era più tempo per la loro piccola sfida.
Makoto tornò giù alla reception per prendere la chiave e li incontrò il suo
accompagnatore Varujo.
Varujo : "Salve Miss Makoto"
Makoto : "Ah, ciao Varujo. Ho conosciuto Duncan, che ragazzo simpatico, pensa che
dopo pranzo andremo insieme nel bosco in cerca di una vecchia leggenda, eheheheheh"
A queste parole Varujo si fece un po' più attento notò Makoto.
Varujo : "Quindi andrete nell'antica foresta di querce in cerca del tempio della Tigre"
Makoto : "Ehehehehehe... si esatto,a quindi si chiama così il tempio della leggenda??"
Varujo : "Si... ma dovete stare attenti, perché i pochi che si sono avventurati alla ricerca
del tempio sembra che non abbiano fatto più ritorno"
Makoto : "Ah si??Eheheheheh non lo sapevo... OH!!Com'è tardi devo andarmi a
preparare, prendo la chiave e vado in camera che tra un po' mi devo trovare con Duncan...
ehehehehehe"
Varujo : "Allora a dopo Miss Kino..." dopo queste parole Makoto rivide sul collo del suo
interlocutore il simbolo della stella nera che già aveva visto all'aeroporto.
Makoto : "Ma dove ho già visto quel simbolo??E si che sono sicura...di conoscerlo..."
pensò ancora la ragazza mentre si avvicinava alla reception; prese la chiave alla reception
e corse subito in camera sua per prepararsi. Era tutta contenta perchè come Sailor Jupiter
aveva un ammiratore,pure bello,oltre mare, e oggi ci avrebbe passato pure la giornata
insieme. Però ad un trattò avvertì qualcosa nell'aria, era un boato... no era il ruggito di
una tigre...e dopo che il verso dell'animale finì la terra iniziò a tremare. Makoto che era al
4° piano senti le scosse molto bene, dall'alto parlante si sentiva la voce della signorina
della reception che in francese pregava tutti i clienti dell'albergo di stare calmi nelle
proprie stanze perchè l'hotel era a prova di terremoti.
Makoto durante le scosse sentiva qualcosa dentro di se che non andava, era come un
senso d'angoscia e nella sua testa apparve come una visione della tigre che aveva visto
nei boschi. Sentiva dentro di se che doveva andare nel bosco dove la voleva portare
Duncan, come se qualcosa la chiamasse là, qualcosa di molto importante per lei.
Appena il terremoto finì bussarono alla porta della sua camera, era Duncan.
Duncan : "Visto il terremoto forse sarebbe meglio rimandare a domani la nostra piccola
spedizione"
Makoto invece non voleva rimandare.
Makoto : "Duncan, io sento di doverci andare oggi perchè domani potrebbe essere troppo
tardi..."
Duncan : "Andare dove??In mezzo al bosco?Forse questo terremoto ha fatto cadere molti
alberi o li ha resi instabili... sarebbe meglio non andare..."
Makoto : "Duncan...non so perchè ma sento che devo andare in quel bosco...sento come
se dovessi salvare qualcuno da un pericolo,ma non riesco a capire quale...solo andandoci
saprò con esattezza il perchè" e mentre pronunciava queste parole la ragazza guardò
Duncan con sguardo determinato.
Duncan l'aveva capito fin da subito che Makoto non era una ragazza come le altre della
sua età, sentiva che da lei proveniva un'energia diversa, ed era curioso di scoprire se le
parole di Makoto erano vere, e il perchè...
Duncan : "E va bene andremo lo stesso!Forza prendi le tue cose e andiamo!"
Presero una delle tante jeep che l'hotel metteva a disposizione per le escursioni dei clienti
per dirigersi verso quel bosco pieno di leggende e misteri. Più si avvicinavano ad esso più
Makoto poteva sentire bene nella sua testa i boati della tigre. Sembrava che la stesse
chiamando.
Makoto : "Ma tu non senti niente Duncan?"
Duncan : "Sentire cosa??"
Makoto : "I ruggiti di una tigre..."
Duncan : "No, io non sento niente...sei sicura che non sia il rumore della jeep?"
Makoto : "No no, sono sicura che la tigre che ho visto venendo qua mi stia chiamando a
se..."
Duncan rimase un attimo stupefatto dalle parole di Makoto.
Duncan : "Hai visto una tigre?Quando?Come?Dove?Com'era?Era come quella della
leggenda?"
Makoto : "Ehi, calma calma... l'ho vista da lontano... comunque si...era simile a quella
della leggenda...mi guardava con quei suoi grandi occhi verdi...sembrava che volesse
dirmi qualcosa e adesso la sento nella mia testa..."
Mentre i 2 ragazzi si stavano avvicinando al bosco il tempo stava cambiando, delle grandi
nubi nere cariche di pioggia si stavano formando nel cielo.
Duncan guardò il cielo ed esclamò : "Dopo il terremoto il temporale... il massimo
direi...comunque ho sentito, mentre prendevo la jeep, che il terremoto non ha provocato
nè danni nè feriti, per cui forse anche il bosco è ancora intatto... ehi Makoto, mi stai
ascoltando?"
Makoto non aveva ascoltato nemmeno una parola di quelle che Duncan aveva detto, era li
seduta al suo fianco nel sedile del passeggero ma il suo sguardo sembrava perso nella
foresta che ormai era sempre più prossima. Ma così Duncan potè vedere ancora meglio i
lineamenti di Makoto, per lui era proprio una bella ragazza e in più c'era quella strana
sensazione che gli dava... e incominciò a farsi dei pensieri in testa del tipo "E se pure lei
fosse una guerriera Sailor?E se fosse proprio lei Sailor Jupiter?...se lei lo fosse...le direi
che mi sono follemente innamorato di Sailor Jupiter?..."
Makoto si riprese dal suo stato catatonico e disse : "Che c'è?Hai forse detto qualcosa?Ero
persa nei miei pensieri..."
Duncan : "No niente... di importante... ehi guarda siamo arrivati!"
Davanti a loro la strada finiva e incominciava un sentiero che portava dentro al bosco, sia
a destra che a sinistra solo enormi querce contornavano la vista, e davanti a loro questo
piccolo sentiero. Il tempo era sempre più nero ma sembrava non volesse piovere, il vento
era calmo il che rendeva tutto ancora più innaturale.
Makoto : "Entriamo!"
Duncan : "Ok!"
Makoto era convinta che una volta dentro avrebbe risolto il mistero della tigre,lei era
davanti mentre Duncan la seguiva. Andavano sempre dritti in mezzo a delle altissime
querce.
Duncan : "Wow, chissà quanti hanno questi alberi...sembrano tutti secolari"
Makoto : "Già, hai ragione... aspetta... lo senti?"
Duncan : "Sentire cosa?
Makoto : "E' come la voce... di un uomo... insieme al ruggito sento una voce che mi
chiama..."
Duncan : "No, io non sento niente...ma sicura che sia di qua la strada per il tempio?"
Makoto : "Si...cioè almeno credo...ehehehehehe non so è come un sesto senso..."
Duncan era pensieroso, era sempre più convinto che fosse tutto collegato a Giove, era
sempre più convinto che Makoto centrasse qualcosa con Sailor Jupiter e che finalmente
avrebbe conosciuto l'eroina di cui si era innamorato da tempo...infatti ogni tanto guardava
Makoto arrossendo ma lei era più intenta nell'attraversare la foresta per raggiungere il
tempio. Mentre lui era sempre più intento a fissarla non accorgendosi di una radice
sporgente di un albero; per sbaglio ci infilò il piede e cadde a terra slogandosi così la
caviglia.
Duncan : "Ahi!Che male...mi sa che dopo questo volo ho preso una bella storta..."
Makoto che si era voltata dopo il tonfo disse : "Ah...vabbè spero che tu non ti vergognerai
se ti porterò in spalla...ma sento che siamo quasi vicini al tempio..." e così senza troppi
scrupolì si abbassò per raccogliere letteralmente Duncan così da metterselo sulle spalle.
Duncan : "Wow...sei davvero forte..."
Makoto : "Eh, devo perchè è da tanto che vivo da sola per cui mi sono dovuta fare forte
per affrontare la società...ma per fortuna non sono sempre stata sola...all'età di 14 anni ho
conosciuto la mia prima vera amica, Usagi...quella ragazza mi ha fatto conoscere il mio
vero passato e mi ha donato una vera amicizia...e non solo lei ma anche le altre mie
amiche che ho conosciuto grazie a lei... Ami,Rei e Minako... per non parlare anche della
piccola Chibiusa la "cugina" Usagi e di Haruka,Michiru, Setsuna e Hotaru... tutte care
amiche mie..."
Duncan : "Ah...beh dai allora vorrai tanto bene alle tue amiche..."
Makoto : "Eh si...se non fosse per loro sarei ancora sola...infatti alle medie nessuno mi
stava vicino perchè aveva paura che volessi sempre fare a botte mentre Usagi si era
avvicinata a me attirata dal mio pranzo...e li ci siamo conosciute e poi..."
Duncan : "Allora la tua amica Usagi è una golosona,sarà fortunata ad aver trovato una
pasticcera brava come te"
Makoto : "Eh già!Infatti Rei ogni volta le dà della grassa perchè mangia sempre delle
fette enormi delle torte che faccio..."
Duncan : "Mah... Makoto senti... il ragazzo ce l'hai oppure..eh...ehm...si scusa se te l'ho
domandato" e arrossì ancora di più.
Makoto : "Ma figurati,non avere problemi...il ragazzo?Ho avuto una storia molto
importante a 13 anni con un ragazzo mio coetaneo...è stato un sentimento molto intenso
che mi ha lasciato un ricordo di lui molto forte...infatti in ogni ragazzo che vedo mi
sembra di rivederlo...ma è finita male e da allora non ho avuto più tempo per l'amore..."
Duncan : "Come mai?"
Makoto : "Beh perchè ho un'importante missione che mi riempe la vita...oh guarda siamo
arrivati..."
Infatti mentre parlavano Makoto,nonostante il peso di Duncan,aveva accelerato il passo
per cui i 2 ragazzi arrivarono in una piccola radura in cui le querce tutt'attorno formavano
un cerchio e al centro di essa c'era una pietra molto grande in cui si vedevano dei cristalli
di smeraldo.
Duncan voleva sapere qual era la missione di Makoto ma ormai erano arrivati al centro
del bosco, entrambi erano delusi perchè pensavano di trovare un tempio invece di una
semplice pietra.Makoto si avvicinò alla pietra portando così anche Duncan, lo fece
scendere delicatamente e lo avvicinò alla pietra sostenendolo da un braccio.
Duncan : "Guarda ci sono delle scritte sulla pietra...e c'è pure un simbolo..."
Makoto : "Ma è il simbolo di Giove!"
All'improvviso una voce alle loro spalle risuonò facendoli rabbrividire :
"Bwuahahahahahahahaha!"
Makoto si voltò di scatto per vedere chi era che rideva, e dalla stessa strada da cui erano
arrivati emerse... Varujo.
Varujo : "Buonasera Miss Kino!Vedo che mi ha condotto fino al luogo che stavo
cercando...adesso mi dica dov'è il tempio"
Duncan : "Varujo?Ma è lei?"
Makoto : "Ora ricordo dove ho visto la stella nera che ha sul collo quell'uomo, era il
simbolo dell'Esercito del Silenzio guidato dalla Despota 9!"
Varujo si tolse gli abiti formali e rivelò la sua vera natura, la sua pelle da bianca che era
divenne scura mentre i vestiti e i capelli sembravano fatti di sabbia.
Varujo : "Sono il demone della sabbia, ero stato creato nel laboratorio del Dottor Tomoe
ancora prima che lui venisse liberato, la mia missione era quella di eliminare le fastidiose
Guerriere Sailor. Per fortuna quando avete distrutto tutto io sono riuscito a salvarmi e una
volta che fui ultimato mi misi alla ricerca di qualche fonte di energia che mi desse il
potere di sconfiggere quelle odiose guerriere una volta per tutte. Ed è per quello che sono
qui!Io voglio il potere della leggenda della tigre!"
Makoto non sapeva che fare, se trasformarsi o meno visto che Duncan era li con lei, ma
qualcosa doveva fare perchè non poteva permettere ai nemici di sconfiggerla..mai!
Makoto : "Se è così allora combattiamo!Jupiter Crystal Power!!MAKE UP!!" estraendo
la penna per la trasformazione e innalzandola al cielo Makoto venne avvolta dai fulmini e
si trasformò davanti agli occhi non proprio increduli di Duncan in Super Sailor Jupiter.
Jupiter : "Sono una paladina della legge,la combattente del coraggio e dei fulmini!Sono
Sailor Jupiter e sono venuta fin qui per punirti in nome di Giove!"
Duncan : "Lo sapevo che eri una guerriera Sailor...lo si avvertiva dall'energia che
emani..."
Jupiter : "Ehm...ne parliamo dopo che ora ho un demone da sconfiggere..."
Varujo : "Lo spaevo pure io che eri una guerriera Sailor, ma non mi aspettavo di trovarmi
davanti a Sailor Jupiter...cominciamo?"
Jupiter si sgranchì i pugni e disse : "Va bene!" e si lanciò contro Varujo a mani nude per
vedere quanto il demone fosse forte. Varujo non scansò il colpo e venne preso in pieno da
Jupiter, ma non si mosse dalla sua posizione.
Jupiter : "Eh cosa?"
Varujo : "Uhuhuhuhuhuhhu! Tutta qua la tua "forza"?" e Jupiter staccò la mano da
Varujo sulla quale era rimasta della sabbia dei vestiti del demone.
All'improvviso la sabbia sulla mano di Jupiter iniziò ad aumentare fino a ricoprirla del
tutto.
Varujo : "Sono il demone delle sabbie mobili, huhuhuhhuuhuh ed ora ti avvolgerò in un
involucro di sabbia così non potrai più muoverti!"
Jupiter : "Mi sottovaluti pure te, il che è male sai?Sottovalutare il tuo avversario potrebbe
essere pericoloso" e dopo essersi concentrata un attimo disse "Flower Cyclone!" e attorno
a Jupiter si sviluppò un turbine di petali di fiori che tolse dalla sua mano la sabbia e la
liberò dalla presa di Varujo.
Varujo : "Astuta...non la facevo così Miss Kino!"
Senza che Sailor Jupiter e Duncan se ne accorgessero Varujo stava riempendo la radura
con la sua sabbia per poter così attacare da tutti i lati e per distrarre Makoto lanciò un
colpo diretto verso Duncan.
Duncan : "Aiuto!"
Jupiter : "Ci penso io!" e fece un salto verso l'alto, alzò dal diadema l'antenna che usava
per richiamare a se i fulmini che concentrò nelle mani in cui si formò una sfera di vento e
fulmini.
Jupiter : "Jupiter Count Cycolne!" e lanciò la sfera verso Duncan che era vicino alla
pietra, appena toccò terra la sfera si trasformò in un turbine di fulmini e vento che
protesse Duncan dalla sabbia,in più Duncan si accorse che alcune scariche avevano
toccato la pietra e illuminato alcuni degli smeraldi sopra di essa e allora capì cosa
dovevano fare per trovare il tempio, o almeno pensava che dovessero essere attivati tutti i
cristalli della pietra perchè succedesse qualcosa.
Varujo : "AHAHAHHAAHAH!Ormai avete perso,le mie sabbie mobili vi hanno
circondato totalmente e se provate a fare un solo movimento siete morti!"
Ad un tratto alle spalle di Varujo apparve la tigre che Makoto aveva visto.Era enorme e
proprio come l'aveva descritta Duncan,bianca con occhi verdi e striscie verdi sulla
schiena, e dal pelo emanava scariche elettriche. La tigre diede una zampata a Varujo e lo
fece cadere a terra privo di sensi,ma comunque le sue sabbie mobili non si erano ritirate
per nulla.
La tigre si mise davanti a Sailor Jupiter e ruggì.
Jupiter : "Così eri te che mi chiamavi?Cosa devo fare per poterti vedere di persona?"
La tigre saltò Sailor Jupiter e entrò dentro la pietra. Allora Duncan capì tutto.
Duncan : "Presto Mako...ehm Sailor Jupiter,colpisci la pietra col tuo Supreme Thunder e
sono sicurò che raggiungeremo la tigre!"
Jupiter : "Va bene... Giove vieni in mio soccorso e scatena una tempesta.Dammi tutta la
forza prorompente del fulmine!Supreme Thunder!" e dal cielo scese il fulmine che colpì
in pieno la pietra. Tutti i cristalli si illuminarono e insieme ad essi anche il simbolo di
Giove che emise 2 fasci di luce verde che avvolsero sia Jupiter che Duncan portando
anch'essi all'interno della pietra mentre Varujo era ancora disteso a terra.
Una volta sparito l'abbaglio dagli occhi sia Duncan che Jupiter riuscirono a vedere dove
erano finiti. Una grande stanza in cui 4 colonne di fulimini partivano dal soffitto e
raggiungevano il pavimento. Al centro c'era una specie di piedistallo dal quale proveniva
una luce verde smeraldo. Sopra di esso c'era un ragazzo coi capelli bianchi lunghi, occhi
verdi e delle vesti verdi. Attorno a se aveva un'aura a forma di tigre che lo avvolgeva.
Byakko : "Benvenuta Sailor Jupiter, io sono Byakko lo spirito della Tigre elettrica di
Giove. E attendevo il tuo arrivo qua nel palazzo dei fulmini eterni di Giove." e si inchinò
davanti alla guerriera "E benvenuto anche a te giovane umano.Se non fosse stato anche
per te Sailor Jupiter non sarebbe mai arrivata qua"
Duncan : "Ma io non ho fatto niente..."
Jupiter : "Byakko...ma cosa sta succedendo...sento che non è la primva volta che ci
vediamo io e te..."
Byakko : "Infatti Sailor Jupiter, o forse dovrei dire Princess Jupiter..." e Jupiter venne
avvolta da delle scariche elettriche che al posto del costume di guerriera Sailor rivelarono
una bella veste verde di color smeraldo.
Jupiter : "Io...Princess Jupiter...e il mio castello su Giove...e tu eri uno dei guardiani..."
Byakko : "Esatto mia dolce principessa, io e te eravamo a guardia del castello di Giove
fino a quando non venisti chiamata sulla Luna per diventare una delle guardiane della
Principessa Serenity. Mentre io venii chiamato sulla Terra."
Jupiter : "Byakko...la tigre elettrica...si mi ricordo...pattinavamo spesso insieme...su
Giove..."
Byakko : "Nella tua vita passata...ma ora sei qui perchè grazie a me riceverai un nuovo
potere che ti permetterà di proteggere la futura regina."
Duncan : "Futura Regina?"
Jupiter : "Si, la futura Regina Serenity che proteggerà la Terra grazie al Cristallo
d'Argento e io sono una delle sue guardiane..."
Duncan : "Non ci capisco più niente ora...ma l'importante è che siamo arrivati prima di
quell'essere demoniaco..."
Byakko : "Infatti se il mio potere cadesse nelle mani delle tenebre non ci sarebbe più un
futuro per la Terra, ma per fortuna siete arrivati prima voi..."
Jupiter : "Ma questo nuovo potere in cosa consiste Byakko?"
Byakko : "Nel potere Eternal che ti permetterà di proteggere ancora al meglio la
principessa Serenity"
Jupiter : "Il potere Eternal...un po' come Sailor Moon..."
Byakko : "E l'unico modo per ottenerlo è quello che il mio spirito si fonda con la tua
anima per permetterti di raggiungere la piena affinità coi tuoi poteri di guerriera Sailor"
Jupiter : "Ehm..." era un po' imbarazza "Come si fa?"
Byakko : "Devi sentire dentro di te il coraggio,devi trovare la forza per potermi accettare
dentro di te..."
Jupiter : "Non so se ce la faccio..."
Duncan : "Ma come?Tu sei la grande Sailor Jupiter,la paladina del coraggio ed ho visto
nei tuoi occhi che saresti pronta a tutto per difendere le tue amiche!"
Byakko : "Pure io ho avvertito la tua forza mentre parlavi di loro a Duncan, è proprio
quell'affetto che hai trovato grazie alla Principessa Serenity che ti dà la forza di affrontare
i nemici..."
Jupiter : "Si è vero ma...."
Duncan : "Non devi titubare di te stessa, l'ho visto e l'ho sentito fin da quando ti ho
conosciuta...e da quando ho sentito anche parlare di Sailor Jupiter...vedi io mi sono
innamorato della figura di Sailor Jupiter e non so perchè sentivo che te eri lei,cioè che lei
è te,no volevo dire che siete la stessa persona...si hai capito dai!Ed ora so com'è
realmente Sailor Jupiter,il suo lato umano che va oltre il vestito di guerriera Sailor...io so
che ce la puoi fare!"
Jupiter incominciava a sentire il cuore caldo di Duncan, anche il cuore di Byakko...come
se nel passato fosse successo qualcosa tra loro due prima che si separassero...e in più
sentiva il proprio cuore che si riempiva grazie al calore del ragazzo e dello spirito.
Risvegliava il calore latente che Usagi aveva lasciato e quello di tutte le sue
amiche...riusciva a sentirle ancora più vicine in quel momento...chiuse gli occhi e
respirò...in quel momento il suo cuore era pronto.
Byakko : "E' ora!" e si trasformò in pura energia elettrica verde smeraldo ed entrò dentro
a Jupiter. Una forte luce verde scaturì da corpo della ragazza tanto che Duncan si dovette
coprire gli occhi; al posto del vestito da Pricess Makoto indossava di nuovo il costume da
guerriera Sailor ma era diverso da prima. Non aveva più le spalline trasparenti ma ora
c'erano delle sfere verdi,al posto del cuore sul fiocco era presente una spilla a forma di
stella,la gemma del diadema non era più ovale ma era a forma di stella, al posto degli
stivaletti ora calzava dei lunghi stivali bianchi alla cui estremità c'erano delle striscie
verdi,la gonna non era più singola ma erano 2,una più chiara ed una più scura e i nastri
dei fiocchi dietro di essa erano diventati più lunghi e sottili.
Jupiter si riprese dalla trasformazione e notò il costume diverso : "E così è questo il mio
costume Eternal..." e da dentro di lei Byakko le rispose : "Certo Sailor Jupiter,se noti la
tua penna per la trasformazione si è trasformata nella spilla che porti al petto" e così
Makoto guardò. Il cristallo che stava sulla penna ora era al centro della spilla a forma di
stella,fatta di smeraldo. Nel cristallo era apparso un nuovo segno,oltre al simbolo di
Giove e alla corona di alloro era apparo il simbolo della Tigre.
Duncan : "Wow...assomigli molto ad Eternal Sailor Moon...allora adesso sei ancora più
forte!"
Jupiter : "Eh già,ora torniamo in superficie e sconfiggiamo il nemico!"
Jupiter rialzò Duncan da terra e lo prese sotto un braccio,infatti la caviglia gli faceva
ancora male per via della storta, e si concentrò un attimo : grazie ai suoi nuovi poteri
racchiuse se stessa e il giovane in una sfera che fece volare verso il soffitto del tempio e
una volta superato furono di nuovo fuori, proprio sopra la pietra in cui erano entrati. In
quel pezzo di foresta si poteva vedere ancora il cielo che era sempre più nero ma sempre
più immobile. Duncan lo guardava incredulo perchè era impossibile una cosa del genere.
Jupiter lo guardò e gli disse : "Non ti preoccupare, io le sento e ci daranno una mano"
Duncan : "Senti le nuvole?"
Jupiter : "Si,ora sono pienamente cosciente dei miei poteri e di come usarli"
Duncan : "Ahnnnnn...."
Secesero entrambi e Jupiter appoggiò Duncan alla pietra che ormai non brillava più.
Vurjo nel frattempo si era risvegliato e riprese il controllo sulle sabbie mobili.
Varujo : "E così vi seite fatti aiutare piccoli intriganti!Ma ora vi sistemo una volta per
tutte!!" e con aria minacciosa alzò le braccia al cielo.
Tutta la sabbia che si era raccolta in quella zona si stava alzando al cielo e stava
formando una cupola che in poco tempo rinchiuse i 3.
Duncan : "Siamo in trappola...ed ora come facciamo??"
Jupiter : "Hai cosa poca fiducia nelle mie capacità?Io e Byakko ti faremo vedere di cosa
siamo capaci ora che siamo diventati una cosa sola..."
Byakko : "Ben detto Jupiter!" da dentro di lei.
Infanto Varujo stava continuando a ridere con aria minacciosa, guardò i due ragazzi e
segnandoli con un dito fece partire il suo attacco : dalla cupola che si era formata si
formarono dei proiettili di sabbia che si stavano dirigendo verso i 2 ragazzi.
Byakko suggerì l'attacco da usare e Jupiter non ci pensò 2 volte a lanciarlo : "Jupiter!Oak
Revolution!" e cominciando a roteare su una gamba sola incominciò anche lei a scaglaire
migliaia e migliaia di proiettili verdi contro quelli di Varujo centradoli tutti e colpendo
anche la cupola creando delle falle in essa.
Duncan guardava la scena un po' impaurito ma aveva fiducia in Sailor Jupiter,
guardandosi intorno mentre si reggeva sulla pietra notò che alle spalle di Jupiter si stava
formando una specie di grande cumulo di sabbia.
Duncan : "Oh no!La vuole attaccare alle spalle quel vigliacco visto che è intenta a
distruggere i suoi colpi...devo fare qualcosa!"
Da cumulo di sabbia si alzò una grande colonna che tornando verso il basso si dirigeva
verso Sailor Jupiter ancora intenta nell'Oak Revolution per colpirla in pieno, Duncan si
alzò da terra ignorando il dolore e con tutte le forze che aveva nella gamba buona si
lanciò verso la ragazza che si accorse solo all'ultimo minuto di cosa stesse succedendo
realmente.
Jupiter : "Duncan!Noooooo!"
Duncan : "Devo farlo per poterti salvare!"
E il ragazzo riuscì nel suo intento di spostare col proprio peso Sailor Jupiter dalla
traiettoia del colpo di Varujo,solo che venne colpito alle gambe.
Duncan : "ARGHHHHHHHH!"
Jupiter : "DUNCAN!!!"
Varujo : "Uhhuhuhuhuhuhhuuhhu, ci sacrifichiamo per amore qua??Ora facciamola finita
sul serio!"
Jupiter : "Duncan come stai?"
Duncan : "Niente di grave...anf anf...mi ha colpito alle gambe ma niente di
che...urghhhh...." e svenne per il dolore
Jupiter : "DUNCAN!!!"
Byakko : "Non preoccuparti Jupiter, è solo svenuto...ora concentrati e senti tutto il mio
potere dentro di te...e sentirai dal tuo cuore nascere il tuo nuovo attacco..."
Makoto sentiva che le parole di Byakko erano vere, grazie ai sentimenti che aveva
risvegliato nel tempio grazie a Byakko e a Duncan,grazie all'affetto che provava per le
sue amiche,per Usagi che l'aveva portata via dalla solitudine in cui era, era ora che
Varujo pagasse per quello che aveva fatto. Il cielo si stava facendo sempre più nero e su
Sailor Jupiter incominciavano a scorrere delle scariche elettriche,alcune dall'antenna
posta sul diadema andavano in cielo a caricare le nuvole.
Jupiter : "Come hai osato fare questo!Io non ti perdonerò mai per aver ferito Duncan!E
non permetterò mai a nessuno di sconfiggermi!Io devo proteggere le mie amiche dalle
forze delle tenebre!E tu sarai il primo a farne le spese perchè ti punirò IN NOME DELLA
LUNA!!!"
Varujo : "Cosa credi di fare?L'elettrità non può nulla contro la sabbia!E ora lo vedrai!"
Grazie ai suoi poteri Varujo incominciò a trasformarsi assorbendo tutta la sabbia che lo
circondava,assunse una forma mostruosa ed enorme, alto almeno 3 metri, un corpo da
demone su cui la sabbia scorreva senza mai fermarsi.
Varujo : "BWUAHAHAHHAAHHAH!Dai vediamo che fai ora!" e tirò un pugno verso
Sailor Jupiter.
La ragazza non lo scansò minimamente e Varujo pensò di averla stesa,ma sentiva che il
pugno si era fermato : Sailor Jupiter aveva alazato le mani e con le sue sole forze l'aveva
fermato.
Varujo : "Ma non è possibile!!"
Jupiter : "Tutto qui?Non sai quanto può essere una ragazza furiosa?Ora te lo mostro!" e
con le sue mani fece presa sul grande pugno di Varujo,si girò e con grande forza lo lanciò
dall'altra parte facendolo cadere a terra.
Jupiter : "Giove vieni in mio soccorso scatena una tempesta e dammi tutta la forza
prorompente del fulmine!" il cielo nero incominciava ad essere percorso da fulmini che si
concentrarono tutti in un punto e si scagliarono verso terra,su Sailor Jupiter.
Byakko : "Si così Sailor Jupiter!"
Dopo essersi caricata dell'energia del fulmine Jupiter era pronta per il suo colpo finale ed
urlò contro Varujo.
Jupiter : “Jupiter! Strong Thunder Tiger Plasmabolt!”
Davanti a lei si formò una grande tigre fatta di plasma carico di elettricità che si scaglio
contro Varujo colpendolo in pieno. L'energia del colpo lo distrusse in poco tempo.
Varujo : "Per me è finitaaaaaa...."
Sailor Jupiter aveva sconfitto il nemico grazie ai suoi nuovi poteri,sentiva Byakko dentro
di se che piano piano la stava lasciando per diventare una sola cosa con lei. Sentiva nel
proprio cuore che era giusto così e che d'ora in poi avrebbe difeso le sue migliori amiche
al 100% delle sue possibilità. Dopo il colpo il cielo si rifece di nuovo sereno e il sole
splendeva nell'angolo del bosco in cui erano lei e Duncan.
Si avvicinò a Duncan per vedere come stava, era ancora svenuto e la ferita alle gambe
non le sembrava così seria.
Byakko prima di andarsene le suggerì : "Ora che sei Eternal Sailor Jupiter puoi guarire le
persone grazie al potere della quercia sacra a Giove,basta che ti concentri prendo tra le
tue mani delle foglie di quercia e ponendole sulle ferite,prova con quelle sulle gambe di
Duncan"
Jupiter : "Sicuro?"
Byakko : "Si sono sicuro mio antico amore...ora io e te saremo una cosa sola e non c'è
nient'altro che mi possa rendere felice..."
Jupiter : "Grazie di tutto Byakko..." e si mise una mano sul cuore piangendo lacrime di
gioia, ma doveva pensare anche a Duncan e quindi prese da terra alcune foglie di quercia
e tenedole in meno le appoggiò sulle ferite alle gambe del ragazzo che l'aveva
accompagnata in quest'avventura.
Delle piccole scariche elettriche uscirono dalle sue mani e attraverso le foglie crearono
un'energia curativa che in poco tempo curò le gambe del giovane che si risvegliò anche.
Duncan : "Che è successo...dov'è il nemico?EHI!Non sento più male alle
gambe...immagino che ti debba ringraziare Mako...ehm Sailor Jupiter" e arrossì non
guardandola in viso.
Makoto gli sorrise e disse : "No,non è solo merito mio...ma anche tuo se tutto questo è
potuto succedere...sono io che ti devo ringraziare..."
A queste parole Duncan si voltò per guardarla in viso e vide che stava piangendo...
Duncan : "Perchè piangi?"
Jupiter si asciugò le lacrime con una mano e parlò : "Ma no,non sto piangendo!Dai su che
dobbiamo tornare indietro che ho una gara da disputare e tu da presentare!" e diede una
pacca sulla spalla di Duncan.
Duncan : "Mako...ehm Sailor Jupiter...il tuo segreto con me è al sicuro..."
Sailor Jupiter sciolse la trasformazione e ritornò nei panni di Makoto, in mano teneva la
sua nuova spilla per la trasformazione,una spilla verde smeraldo,e il suo Crystal al centro.
Makoto la guardava e poi guardò Duncan.
Makoto : "Beh...grazie...non so proprio che dire..."
Duncan si alzò da terra e le si avvicinò : "Spero solo che tu ti accorga dei miei sentimenti
Makoto..."
Makoto arrossì tantissimo perchè non sapeva cosa rispondere,in fondo non lo conosceva
però aveva avvertito i caldi sentimenti che lui provava per lei...
Makoto : "Ehm...che dire...intanto passiamo insieme questi 2 giorni...poi una volta che
sarò tornata in Giappone vedremo come fare..."
Duncan : "Te l'ho mica detto che la sede centrale del mio impero finanziario è in
Giappone??"
Makoto : "Ah si?Quindi saremo di nuovo vicini..."
Duncan : "Eh già...comunque ora torniamo all'albergo che ci dobbiamo riposare per
domani!"
Makoto : "Quasi quasi mando una cartolina ad Usagi...le vendono in albergo?"
Duncan : "Per te questo e altro..."
E così i due ragazzi presero il cammino verso l'albergo, mentre camminavano nel bosco
si presero per mano e una volta fuori appena saliti in macchina il silenzio che tra i 2 si era
creato si spezzò con un bacio che entrambi si sentivano di dare...
Alla fine della competizione Makoto non vinse ma arrivò seconda, Duncan si congratulò
con lei regalandole un anello di fidanzamento con la promessa di essere suo per sempre.
Lei era al settimo cielo ed accettò senza esitazioni,solo che quandò fu il momento di
tornare in Giappone Duncan le disse che avrebbe dovuto aspettare un po' di tempo il suo
ritorno. Makoto all'inizio era triste ma disse che l'avrebbe aspettato alla sua pasticceria, al
che Duncan l'accompagnò all'aeroporto e la salutò con la promessa di fare presto lì in
Canada...
In Giappone a casa di Usagi.
Luna : "Ehi Usagi!!Hai studiato per l'esame di domani?"
Usagi : "Ufff!Luna,si che ho studiato..."
Luna : "Mah non sono sicura...comunque vediamo la posta di
oggi...bollette,pubblicità....oh guarda una cartolina dal Canada!"
Usagi : "Ma è di Makoto allora!!Dovrebbe essere in Canada per una gara di
pasticceria...vediamo che dice..."
Makoto : "Cara Usagi come va?Stai studiando che sei in periodo esami vero?Comunque
qua in Canada sta andando tutto benissimo!Ho pure 2 novità da raccontarti appena torno
in Giappone...il giorno dovrebbe essere..."
Usagi : "Ma è lo stesso giorno in cui torna Ami!!Che coincidenza!Così andiamo a
prendere anche Makoto all'aeroporto insieme ad Ami-chan!"
Luna : "Già sarà meglio dirlo anche a Mamoru"
Usagi : "Adesso lo chiamo al cellulare che dovrebbe essere in pausa pranzo...ma dove
l'ho messo il cellulare?Forse mi è caduto sotto al letto..." e così Usagi incominciò a
frugare sotto il letto quando ad un certo punto sentì il trillo del suo cellulare.
Luna : "Ah, è li sulla scrivania aspetta che rispondo io!"
Usagi : "Luna aspetta adesso arrivo...AHIA!!!!CHE MALE!!!" era ancora a terra quando
alzò la testa di scatto per guardare chi era che la chiamava che la sbattè contro la
scrivania stessa; così iniziò a piangere dal dolore.
Luna guardò sul cellulare, per fortuna era Mamoru per cui potè rispondere al suo posto :
"Pronto Mamoru?"
Mamoru : "Luna sei tu?Usagi ha dimenticato ancora in giro il cellulare vero?"
Luna guardò Usagi che piangeva a dirotto per la botta presa in testa e prese il cellulare
per far sentire al suo ragazzo quanto stesse piangendo.
Mamoru : "Ma che è successo?"
Luna : "E' sbadata come al solito,ha sbattuto la testa contro la scrivania..."
Mamoru : "Capito... comunque ci sono novità?"
Luna : "Si,ci ha mandato una cartolina Makoto dal Canada ed ha detto che torna il..."
Mamoru : "Ah lo stesso giorno di Ami,che bello!"
Usagi si era ripresa un attimo dal dolore ma aveva ancora le lacrime agli occhi.
Usagi : "Luna sei una traditrice volevo io dirlo a Mamoru!!!"
Luna : "Beh ora puoi visto che non piangi più,tieni e salutamelo dopo" e diede il cellulare
ad Usagi
Mamoru : "Ciao Amore!Fa ancora male la testa?"
Usagi : "Shi...ma ora che sento la tua voce mi sta passando in fretta il dolore...com'è
andata la giornata?"
Mamoru : "Beh è inziata col capo che....."

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Capitolo 5
*** Minako Aino, alias Sailor Venus ***


All'aeroporto di Tokyo c'era una gran confusione, infatti c'era tutto l'entourage della
nuova idol Minako Aino che si stava dirigendo alle Maldive per girare un videoclip di
una canzone tratta dal suo nuovo album “C'est la vie”. Tutto stava andando velocemente,
il chek-in, il controllo dei bagagli ma ad un certo punto la polizia dovette intervenire
perchè era stato lanciato l'allarme terrorismo: 2 attentatori avevano preso in ostaggio un
gruppo di passeggeri e si erano barricati in una delle caffetterie dell'aeroporto vicino la
zona imbarchi.
Manager : “Minako per un po' dovremo stare fermi finchè la polizia non risolve al
situazione”
Minako : “AH! Non sapevo che avessero sospeso l'imbarco perchè ci sono dei problemi,
riesci a dirmi qualcosa in più?”
Manager : “Secondo quello che ho sentito dai poliziotti che hanno bloccato il nostro
imbarco sembra che ci siano 2 attentatori nella caffetteria qua vicino agli imbarchi, hanno
preso in ostaggio un folto gruppo di passeggeri stranieri...”
Minako : “Capito Alan...comunque ora dovrei andare in bagno ti dispiace tenermi la
borsa in cui tengo Artemis?”
Alan : “Beh certo nessun problema...ma non allontanarti troppo da qua o rischiamo di
perderti con tutta questa confusione!”
Minako : “Certo certo torno subito e tu Artemis fa il bravo mi raccomando!”
Artemis rispose con un classico “Miaoooo!” anche se in realtà avrebbe voluto dire a
Minako di stare attenta a quello che avrebbe fatto. Minako corse al bagno ma prima di
entrare guardò attentamente una cartina dell'aeroporto per capire in quale caffetteria
fossero gli ostaggi. Dopo aver capito un po' come agire, guardò nel bagno se c'era
qualcuno oltre a lei. Aveva via libera e così pronunciando le parole “Venus Crystal
Power!!MAKE UP!!” si trasformò nella splendida e agguerritissima Sailor Venus, oltre al
suo costume da Sailor aveva recuperato anche la mascherina che usava quando vestiva i
panni di Sailor V. Infatti erano passati ormai 5 anni dall'ultima apparizione di Sailor
Moon e la gente si chiedeva che fine avesse fatto, ma Minako aveva un forte senso della
giustizia per cui riprese un po' i panni della dimenticata Sailor V per poter portare un po'
di giustizia in Giappone.
Finita la trasformazione e indossata la mascherina Sailor Venus con grande agilità riuscì
a non farsi notare da nessuno e quindi arrivò sopra il tetto della caffetteria in cui c'erano
attentatori e ostaggi.
Sotto di se sentiva che gli ostaggi erano spaventati e che i 2 delinquenti continuavano ad
urlare alla polizia richieste su richieste, mentre i poliziotti chiedevano in cambio che
qualche ostaggio venisse liberato, ma non c'era nulla da fare. Al che Venus pensò bene di
fare un'entrata ad effetto: si lanciò giù dal tetto e si parò di fronte ai 2 attentatori, tutti
quelli alle sue spalle (poliziotti e curiosi che stavano a guardare la scena) la riconobbero
subito ed incominciarono ad esclamare “E' arrivata Sailor V!” e “La paladina della
giustizia è qui!”. Minako si sentiva ancora più carica per la fiducia che la gente riponeva
in lei e così disse : “Come osate prendere in ostaggio dei turisti innocenti?Non vi
perdonerò mai per il vostro gesto! Il mio nome in codice è Sailor V! Sono la combattente
della Giustizia, la bella guerriera che veste alla marinaretta! Eccomi qui, sono la vostra
bellissima Sailor Venus”.
I 2 malfattori incominciarono a spararle subito, ma Sailor V sapeva come fermarli, poiché
aveva un colpo che andava alla velocità della luce per cui :
“Crescent Beam Shower!” e i raggi di luce che scagliò dal dito della sua mano colpirono
entrambe le pistole e buttarono a terra i 2 terroristi. Poi con un'agilità incredibile avanzò
dentro la caffetteria e immobilizzò gli attentatori a terra lasciando così alla polizia la
strada libera per poter portare in salvo gli ostaggi e arrestare i 2 malviventi.
Il capo delle operazioni li all'aeroporto era una vecchia conoscenza di Minako, era
l'ispettore della questura di Tokyo, Toshio Wakagi, agente della sede centrale della
polizia Speciale di Tokyo. Si erano incontrati ancora molti anni prima, quando Minako
vestiva i panni di Sailor V a 13 anni mentre ora ne ha già 20. Inoltre Wakagi sapeva che
dietro a Sailor V si nascondeva Minako solo che a causa del successo di Minako come
idol era da un po' che non si vedevano.
Ma almeno in queste poche occasioni in cui Sailor V interveniva Wakagi riusciva sempre
a scambiare 2 parole con lei.
Toshio : “Ben fatto Sailor V!Grazie a te nessun ostaggio è rimasto ferito”
Venus : “Oh, signora Wakagi,allora era lei a capo delle operazioni, sono contenta di
rivederla”
Toshio : “Sei agile e scattante come sempre, ma come mai qui all'aeroporto?”
Allora Venus gli rivelò a bassa voce che si trovava li perchè doveva andare alle Maldive
per girare un nuovo videoclip, anzi adesso che aveva risolto la situazione avranno già
incominciato a cercarla per potersi imbarcare così sull'aereo!
Venus : “Mi dispiace ma ora devo veramente andare anche se mi piacerebbe stare qua
con te a parlare”
Toshio : “Eh lo so, ma il lavoro è il lavoro e quando il dovere chiama bisogna rispondere,
dai ci vediamo al tuo ritorno a Tokyo” e le fece l'occhiolino. Minako aveva sempre avuto
un debole per questo ragazzo di ormai 28 anni, era un bel ragazzo un po' più alto di lei,
con i capelli biondi e nei suoi occhi azzurri si vedeva ardere sempre la fiamma della
giustizia. Ma ora lo doveva lasciare perchè doveva partire...
Venus : “Allora ci vediamo al mio ritorno ci conto” e così Sailor V con un salto sparì
dalla caffetteria senza lasciare traccia a parte la confusione che aveva creato per fermare i
2 malviventi.
Toshio : “Lo spero Mina... lo spero...”
Intanto al suo entourage era stato dato il permesso di potersi imbarcare sull'aereo e il
manager l'aveva mandata a chiamare al bagno perchè era ora di partire, Artemis dentro la
sua gabbietta sperava che Minako tornasse prima che chi la cercava trovasse il bagno
vuoto ma per fortuna arrivò prima lei salutando tutti e scusandosi per il troppo tempo
perso in bagno. Appena Minako riprese la gabbia di Artemis raccontò a sottovoce al suo
amico gatto quello che le era appena successo.
Artemis : “E brava Mina, ormai controlli i tuoi poteri quasi alla perfezione”
Minako : “Ma, sento che mi manca ancora qualcosa per essere completa... magari lo
capirò meglio alle Maldive, non so perchè ma sento che là mi succederà qualcosa...”
Artemis : “Chi lo sa... noi siamo sempre pronti, ma intanto godiamoci questo viaggio e le
pause durante il tuo lavoro”
Minako : “Ma sentimi un po' Artemis... come mai vieni così volentieri con me alle
Maldive invece di stare vicino a Luna? Non è che avete ancora litigato vero?”
Artemis : “No... ma che dici, beh si forse un po'...”
Minako : “Ma così non va bene... quando torniamo devi fare subito pace con lei, per
fortuna non stiamo via tanto... me lo prometti vero?”
Artemis : “Promesso...”
Il manager di Minako si era accorto che lei si era fermata ancora una volta a parlare col
suo gatto, ogni tanto pensava “Vabbè che è suo amico ma che avrà da dirgli?E' pur
sempre un gatto mica parla come noi!?” e così la richiamò perchè ormai erano tutti
sull'aereo con destinazione Maldive...
Durante il viaggio Minako si addormentò per un po’,Artemis la guardava dormire dalla
sua gabbietta e si accorse che il sonno di Minako non era normale,infatti si agitava e
cominciò anche a parlare, diceva “Genbu…Genbu…vieni da me…Genbu,ti proteggerò
io,non preoccuparti…”. Per fortuna il compagno di “sedile” sull’aereo era in bagno per
cui Artemis cercò di svegliare Minako al suo strano sogno.
Artemis : “Psssssss, hei!!Mina!!!Sveglia!!” ma nulla da fare,e Minako continuava con le
sue farneticazioni. Per fortuna con le zampe riusciva a raggiungere le gambe della
ragazza,per cui estrasse i suoi artigli e diede una sonora graffiata per svegliare così
Minako.
Minako : “AAAAAAAAAAAAAHHHHHHH!!!Che male!Artemis sei impazzito a
graffiarmi così?”
Proprio in quel momento stava ritornando il manager di Minako,era seduto vicino a lei,e
così le chiese : “Tutto bene??”
Minako : “Si,Artemis deve essere impazzito perché mi ha appena graffiata…”
Manager : “Forse è colpa del viaggio in aereo,vedrai che appena scesi si calmerà”
Artemis : “Miaooooooooo!”
Manager : “Ecco visto?Pure lui dice la stessa cosa che dico io”
Minako : “Dopo in albergo facciamo i conti…”
E così scesi dall’aereo tutto lo staff dell’idol,lei compresa,si spostarono subito in albergo
visto che il giorno dopo sarebbero subito iniziate le riprese del suo nuovo video. Una
volta arrivata nella propria camera Minako si buttò subito sul letto,il viaggio l’aveva
stremata e Artemis,uscito dalla sua gabbietta le se avvicinò per parlarle.
Artemis : “Ma non ti ricordi nulla di quello che stavi sognando in aereo?”
La faccia di Minako da rilassata si fece subito minacciosa nei confronti del suo gatto per
via della graffiata ricevuta.
Minako : “No,mi ricordo solo del tuo fendente a tradimento mentre dormivo!”
Artemis : “Strano… parlavi nel sonno, e ti rivolgevi ad un certo Genbu…”
Minako : “Genbu??Mai sentito nominare…forse è un nuovo idol come me
huhuhuhuhuhu!”
Artemis : “No,continuavi a chiamarlo e a dire che l’avresti difeso… mmmmmmmmm …
proverò a chiedere a Luna perché il nome Genbu non mi è del tutto nuovo…”
Minako : “Ti riferisci forse ancora ai tempi del regno Argentato sulla Luna?”
Artemis : “Si,esatto! Non so perché ,ma Genbu dovrebbe riguardare una leggenda sul
pianeta Venere, come per tutti gli altri pianeti sembra che oltre alla princess il pianeta era
governato anche da qualcun altro… ma ora non ricordo bene… acc! Sto coso non vuole
funzionare!”
Minako : “Forse il Sailorfono non funziona a così grande distanza…”
Artemis : “Invece dovrebbe… è stato creato apposta per usare qualsiasi tipo di linea e
tecnologia per tenere in contatto tutte voi…sembra che ci sia qualcosa che disturba il
segnale qua…”
Minako : “Pazienza Artemis, domani la chiamiamo col telefono e faccio prima, ora
andiamo a riposare che domani mi aspetta una giornata veramente pesante. Abbiamo solo
3 giorni alle Maldive per poter girare il mio nuovo video… non potevamo fare almeno 1
settimana??Almeno mi godevo questo fantastico mare!!”
Artemis : “Lo sai che il tuo manager è un uomo molto parsimonioso e secco. Lui non
voleva spendere più di tanto per questo video ma comunque farlo grandioso e quindi
siamo qua alle Maldive,anche se per poco tempo…”
Minako : “Comunque non vedo l’ora di tornare a Tokyo perché dopo questo impegno di
lavoro mi aspettano ben 7 giorni di ferie e poi riprendo gli allenamenti nella mia squadra
di pallavolo, le Seven Fighters. Lo sapevi Artemis che pure la grande Mila Hazuki negli
anni 80 ha giocato in quella squadra?”
Artemis : “E’ la 325473928 volta che me lo dici… dai a nanna ora e domani si lavora.”
Minako : “Ok!Buonanotte Artemis”
Artemis si avvicinò all’interruttore della luce e prima di spegnerla a sua volta le diede la
buonanotte. Erano le 7 della sera quando i 2 amici si coricarono, ma verso mezzanotte
Minako riprese a parlare nel sonno svegliando Artemis.
Minako : “Genbu…. GENBU!!!Attento…vieni qua da me che ti proteggo io, presto
prima che loro…” e prima che Minako finisse la frase si svegliò di colpo e si girò verso
Artemis che la guardava esterrefatto.
Artemis : “Ma che hai sognato Mina?”
Minako : “Questa volto me lo ricordo benissimo…non so chi stavo chiamando,ma so che
qualcuno inseguiva questa specie di spirito avvolto da una luce arancione e io volevo
proteggerlo…sullo sfondo sembrava esserci una specie di tendone da circo,come quello
della Luna Spenta…”
Artemis : “Impossibile, te e le altre l’avete sconfitto ancora molto tempo fa, e Nehellenia
non ha fatto più ritorno sulla Terra da quando l’avete sconfitta. Magari è qualche
superstite del circo che gira ancora, ma come mai lo sogni?”
Minako : “Non lo so…secondo te qua avranno qualcosa di antico?”
Artemis : “Beh se vuoi proviamo a chiedere giù alla reception dell’albergo, ma a
quest’ora sarà difficile che ci diano qualche informazione,proviamo domani all’ufficio
turistico durante la pausa delle riprese?”
Minako : “Si per forza, sento che dobbiamo fare qualcosa a riguardo”
Artemis : “Allora cerca di dormire per essere piena di energie domani!”
Minako : “Certo!Ribuonanotte… yanwhhhhhh” e dopo un grande sbadiglio Minako
riprese sonno senza problemi e nessun sogno la tormentò più quella notte.
Al mattino fu il suo manager a buttarla giù da letto, nonostante il tempo fosse passato era
rimasta la solita dormigliona e Artemis che invece si era alzato per tempo era già pronto
nella gabbietta per andare sul set del video. Il manager sgridò la ragazza perché dormiva
ancora e non era pronta per lavorare e così a forza l’aiutò a prepararsi per correre sul set.
Una volta arrivati Minako si scusò con tutto lo staff che si fece una grande risata come al
solito, il regista era sereno e prevedeva a tutta la troupe che oggi avrebbero fatto tutte le
riprese. Infatti fu così, pur essendo rimasta dormigliona Minako era diventata molto
professionale come Idol, non sbagliava mai una ripresa, riusciva a fare tutto quello che le
dicevano il regista e il suo manager quando si trattava di lavoro. In quel giorno avrebbero
dovuto girare tutte le scene esterne al mare, Minako avrebbe dovuto indossare un bikini e
cantare sia in acqua che sulla spiaggia. Nonostante l’acqua di mattina fosse fredda la
cantante riuscì lo stesso a fare le riprese, pure Artemis era orgoglioso di lei quando la
vedeva così professionale. Per fortuna mezzogiorno arrivò presto e così la pausa delle
riprese, Minako invece di fermarsi a mangiare con tutti prese Artemis in spalla e si
diresse verso l’ufficio turistico della spiaggia a tutta velocità, voleva sapere a tutti i costi
se in quell’isola c’era qualcosa che potesse portarla più vicino a quel nome che aveva
ripetuto, Genbu.
Trovò all’ufficio un’addetta molto simpatica che rispose alle sue domande, infatti lei era
nativa delle Maldive per cui conosceva tutte le leggende di quelle isole.
Addetta : “Signorina, poi c’è la leggenda della tartaruga millenaria che visita quest’isola
tutte le volte che la Terra e Venere sono molto vicine tra loro”
A queste parole sia Minako che Artemis si fecero molto attenti.
Addetta : “Infatti per lasciarla indisturbata i primi abitanti di quest’isola crearono una
specie di tempio sulla spiaggia a sud, si dice che sull’altare fossero custodite 2 pietre e
una spada, una era un topazio mentre l’altra era una scheggia di kunzite. Addirittura si
dice che la spada non fosse fatta di ferro ma di uno strano cristallo brillante. E ogni volta
che i 2 pianeti si avvicinavo tutti questi oggetti brillavano e richiamavano così la
tartaruga millenaria che dorme in questi mari. Ormai sono rimasti in piedi solo le rocce
più imponenti di questo tempio e l’altare al centro di esso.”
Minako : “Capito, mi può dare una piantina e indicarmi la strada più breve per
raggiungere quel posto?”
Addetta : “Ma certo, un attimo che gliela stampo… ecco qua a lei”
Minako : “Grazie, da qua a piedi quanto ci metterei a raggiungere quel luogo?”
Addetta : “Mmmmmm,mi faccia pensare, a piedi dovrebbe metterci si e no, 30 minuti…”
Minako pensò un attimo guardando Artemis e disse in velocità : “Quindi faccio in tempo
ad andare la e a tornare per l’inizio delle riprese nel pomeriggio, la ringrazio molto per le
informazioni, ci vediamo Arrivederci!” e disse tutto questo mentre si alzava dalla sedia
ed usciva dalla porta lasciando l’addetta dell’ufficio di stucco che rispose al vuoto :
“Arrivederci…”
Mentre si dirigevano la Minako e Artemis non parlarono,erano entrambi intenti a seguire
la strada per non perdersi al ritorno, per fortuna avevano la piantina. Siccome correvano
invece di metterci 30 minuti ci misero la metà del tempo.
Minako : “Guarda Artemis, devono essere quelle le rovine, presto andiamo a vederle da
vicino!”
Artemis : “Brrrrrrr, ho una strana sensazione, mi sa che non siamo da soli qua Mina,
facciamo attenzione mi raccomando”
Minako : “Ok!”
E così entrambi entrarono nelle rovine, pur essendo su un’isola che non aveva grandi
giacimenti di pietra le rovine rimaste erano veramente immense,dei grandi monoliti quasi
come quelli di Stonenghe che circondavano un grande altare che stava al centro, un lato
di pietre non c’era perché era la parte di spiaggia in cui il mare arrivava a riva. Il tetto non
esisteva ma le pietre erano talmente alte che facevano ombra e il sole si intravedeva solo
nella parte aperta. I due si guardavano stupiti, sulle pietre rimaste erano incise alcune
forme strane, degli spicchi di luna, una specie di grande nave, delle tartarughe, delle stelle
e delle spade. Artemis scese dalla spalla di Minako e si avvicinò all’altare, intravide che
la sabbia aveva coperto delle incisioni. Con una zampa la spostò e con sua grande
meraviglia trovò che le incisioni erano scritte nell’antica lingua del regno Argentato!
Artemis incominciò a leggerle : “Quando la luce di Venere in persona si manifesterà in
questo posto buio la millenaria spada di luce potrà riprendere vita e difendere così la
regina. La tartaruga che ne è la custode si unirà alla luce per poter così vegliare
eternamente sul mitico cristallo della famiglia reale…”
Mianko : “Ma Artemis… che stai leggendo?”
Artemis : “Mmmmmm, hai sentito Mina?Tutto questo è stato costruito dagli abitanti della
Luna e non dagli esseri umani… chissà che vorranno dire però le parole “La Luce di
Venere in Persona” e “Vegliare eternamente…” mmmmmm”
Voce : “BWAHAHAHAHHAHAHAHA!Ma guarda chi abbiamo qui, Sailor Venus con
gatto appresso. Finalmente potrò riprendermi la mia rivincita su di voi odiate guerriere
Sailor!”
Minako : “Chi è la?! Fatti vedere visto che sai chi sono!”
Voce : “Subito,guarda in questa direzione” la voce proveniva dal lato aperto del tempio
ma non c’era nessuno lì, almeno Minako non vedeva nessuno, e neppure Artemis.
Artemis : “Minako, fa attenzione…”
Minako : “Artemis, stai parlando alla magnifica Idola Minako Aino nonché paladina
della giustizia nei panni di Sailor Venus!Vediamo di sistemare questo individuo chiunque
esso sia!”
Pian piano dall’acqua cominciò ad uscire qualcuno,era vestito a metà tra un acrobata di
circo e un ninja, tutto di nero e blu scuro. Alla vita portava una cintura in cui vi erano
delle stelle ninja,e sul fianco destro il fodero di una spada corta. Mentre veniva fuori
teneva il braccio sinistro aperto come in segno di pace mentre quello destro era dietro la
schiena,come a nascondere qualcosa.
Dabreon : “Salve Sailor Venus, sono Dabreon, grande acrobata ninja del circo della Luna
Spenta. Ero su un altro pianeta quando voi avete sconfitto la mia adoratissima regina
Nehellenia e ora sono tornato sulla Terra per vendicarmi!”
Minako : “Vi abbiamo sconfitti già una volta, non ci vorrà molto a sistemarti!”
Dabreon : “Se fossi in te starei calma! Guarda qua chi tengo in ostaggio!” e così tirò fuori
la mano destra e la alzò… teneva per la coda una piccola tartaruga…
Minako : “E pensi che prendere in ostaggio una piccola tartaruga basti a fermare la
potente e nonché furente Sailor Venus?Come osi trattare male un piccolo animale
indifeso!”
Dabreon : “Forse non hai capito sciocca!Questa non è una tartaruga qualunque!Ma è la
tartaruga millenaria che veglia su questo tempio!E i suoi poteri saranno presto miei!”
Artemis : “Forse ora capisco!Presto Mina trasformati e colpisci col Crescent Beam
l’altare prima che Dabreon mangi la tartaruga!”
Minako rimase sconvolta dalla frase di Artemis : “Ma come può mangiare una tartaruga?
Non glielo posso proprio permettere!” e così prese in mano la sua penna della
trasformazione e ad alta voce disse “Venus Crystal Power!!MAKE UP!!”.
Sia Artemis che Dabreon si dovettero coprire gli occhi perché la luce della
trasformazione questa volta era più intensa del solito. Infatti la luce rimase imprigionata
nelle grandi pietre che facevano da pareti,caricandosi sempre di più e una volta che al
posto di Minako c’era Sailor Venus tutto il tempio prese ad illuminarsi, anche l’altare.
Dabreon : “E così questo tempio è collegato a te Sailor Venus… lo sapevo!”
Venus : “Cosa?”
Artemis : “Ha ragione lui, questo è uno dei tanti templi che collegavano i pianeti alla
Terra, e questo è uno dei templi di Venere… chissà che cosa c’è di vero nella leggenda
che ci hanno raccontato all’ufficio turistico, ma presto Venus colpisci l’altare!”
Venus : “Non ho capito molto ma lo faccio lo stesso sperando di non romperlo! Crescent
BEAM!!!”
E così Sailor Venus sparò il raggio di luce verso l’altare, il quale nonostante la forza del
colpo non si distrusse,anzi, assorbì tutta l’energia e si illuminò ancora di più,la pietra che
stava sopra cominciò a spostarsi pian piano fino a cadere scoprendo il vero contenuto
dell’altare. Come era stato detto loro l’altare conteneva 2 pietre,un topazio e una kunzite,
e tra di loro una spada di cristallo.
La luce che l’altare emanava colpì anche la piccola tartaruga che di fronte agli occhi dei 3
incominciò a trasformarsi in una donna,con dei bellissimi capelli lunghi color arancio, 2
occhi blu mare e addosso portava una lunga veste arancione sulla quale era ricamato il
simbolo della tartaruga e di Venere. Intorno ad essa c’era un’aura arancione che
l’avvolgeva tutta a forma di tartaruga.
Dabreon : “Hai capito la piccolina chi era!”
Artemis : “Ora ricordo, lei è Genbu!Uno dei 4 spiriti protettori del Sistema Solare e
insieme a Princess Venus governava Venere!”
Minako : “Cosa??Dici quando io stavo nel castello Megellano prima di iniziare la mia
vita di guardiana della principessa?”
Artemis : “Si!I nomi degli altri non li ricordo ma sono sicuro che lei è Genbu!”
Genbu : “Esatto, io sono Genbu, lo spirito della tartaruga lucente di Venere .. ahia e
lasciami … e devo assolutamente darti una cosa Sailor Venus, altrimenti la Regina
potrebbe…”
Dabreon : “Zitto spirito! I tuoi poteri li prenderò io per poter così vendicare la mia
regina!”
Sailor Venus non poteva sopportare oltre il comportamento del suo avversario e quindi :
“La paladina della giustizia è qui! Come hai osato trattare una piccola tartaruga
innocente?Anche se il WWF dovrebbe perdonarti io non lo farò mai! Sono la
combattente dell’amore della Luce di Venere, la bella guerriera che veste alla
marinaretta! Eccomi qui sono la vostra bellissima Sailor Venus e ti punirò in nome di
Venere!” dette queste parole si concentrò e pronunciò le parole magiche “Venus Love
Me Chain!” dalle quali scaturì la catena dell’amore di Venere, una catena fatta di luce che
poteva scagliare ed usare nel modo che preferiva. Il suo obiettivo era recuperare Genbu e
così Artemis colse di sorpresa Dabreon perché il nemico era intento a respingere il colpo
di Venus e non si era accorto che Artemis piano piano l’aveva raggiunto e lo graffiò alla
gamba proprio come aveva fatto con Minako sull’aereo. Così l’acrobata lasciò la presa su
Genbu che venne avvolta dalla catena che la riportò vicino Sailor Venus.
Genbu : “Grazie Sailor Venus, anzi princess Venus…” e a queste parole Sailor Venus
non era più vestita da guerriera ma portava una lunghissima veste arancione come Genbu,
al posto del diadema comparve sulla sua fronte il simbolo di Venere.
Venus : “Ma…che sta succedendo…”
Genbu : “Ma come, te l’ha letto poco fa l’ambasciatore della Luna Artemis, ora io e te
diventeremo una cosa sola per poter vegliare eternamente sul Cristallo d’Argento e sulla
Regina Serenity”
Venus : “Ma in che senso?”
Genbu : “Eheheheh, io e te diventeremo una cosa sola, il mio spirito si unirà al tuo corpo
per darti i poteri di una guerriera Sailor Eternal, proprio come voi avete fatto con Sailor
Moon dandole parte dei vostri...e così potrai adempiere al compito di sua guardiana”
Venus voleva tanto bene a Usagi, infatti nonostante lei si fosse risvegliata per prima
come guerriera si è torvata subito bene a stare con Usagi. Ormai per lei era una amica
importatne, non solo una persona da dover proteggere, ma una persona a cui voleva molto
bene e che senza la quale oggi non sarebbe la Minako che è...
Venus : “Si ho capito...”
Intanto Artemis era stato catturato da Drabeon che si rivolse a Venus : “Ehi, guarda qua!
Ho catturato il tuo adorabile micino lo rivuoi sennò lo uccido!”
Venus : “No,non te lo permetterò...” e dicendo queste parole Genbu percepì la volontà di
Minako e quindi si trasformò in luce e entrò dentro al corpo di Minako. La luce che
scaturì da questo evento fu ancora più forte di quella di prima, e provocò anche una forte
onda d’urto che investì in pieno Drabeon senza però toccare Artemis, era una luce buona
che scacciava i cattivi. In quella luce Sailor Venus stava riacquistando il vestito da
guerriera, ma il vestito era diverso : il diadema invece di avere una gemma tonda portava
una gemma a forma di stella; al posto del cuore sul fiocco c’era una bellissima spilla a
forma di stella con al suo interno il cristallo di Venere : oltre al simbolo del pianeta e
della corona di rose portava anche il simbolo di Genbu, la tartaruga; la gonna non era più
una ma erano 2 e sul retro i nastri dei fiocchi si erano fatti un po’ più sottili e lunghi; al
posto delle scarpe ora portava due bellissimi stivali bianchi sulla cui punta c’erano 2
striscie arancioni.
Artemis : “Allora è questa la tua divisa Eternal Sailor Venus, sei ancora più bella ora”
Venus : "Io sono sempre bellissima" e fece una linguaccia al suo gatto. Intanto Drabeon
si stava riprendendo dal colpo subito e si rialzò da terra, il suo intento era fallito,quello di
prendere i poteri di Genbu per se per cui non gli rimaneva altro che tentare di sconfiggere
Sailor Venus.
Drabeon : "Anche se i poteri di Genbu li hai te non ti serviranno a molto se ti sconfiggerò
prima io!" e detto questo il ninja si volatilizzò nell'aria. Si era reso invisible per poter così
colpire la guerriera.
Genbu dall'interno di Venus le suggerì : "Presto Venus, prendi quello che c'è nell'altare!"
e così Venus si diresse verso l'altare. Drabeon ne approfittò e le lanciò addosso 2 stelle
ninja. Nonostante fossero invisibile il loro rumore che fendeva l'aria poteva essere sentito
benissimo e Sailor Venus si era abituata con le pallottole che i malviventi le sparavano
ogni volta che interveniva nei panni di Sailor V. Per cui le scansò ma così facendo
Drabeon potè arrivare prima di lei all'altare e prendere così la spada e le 2 pietre.
Drabeon uscì dall'invisibilità e prese nella propria mano destra la spada di cristallo e nella
sinistra le 2 pietre.
Drabeon : "Ahahahah!Comunque alla fine sono riuscito ad impadronirmi io della
leggendaria spada e delle pietre!"
Venus era in svantaggio adesso, doveva assolutamente recuperare gli oggetti rubati a
Drabeon, ma come?
Intanto l'avversario si era messo nella sacca nera che portava alla vita, e con la spada
minacciava Sailor Venus, voleva sconfiggerla con la sua stessa arma. Artemis era
preoccupato per la sua amica e la incitava mentre Genbu da dentro di lei le suggerì una
mossa che già una volta aveva usato, il Furious Crescent Beam Shower, in modo da
colpire in più punti Drabeon. Il ninja si lanciò verso Venus che per difendersi dal
fendente richiamò tra le proprie mani un'altra volta la catena dell'amore e così parò il
colpo. Ma la forza della spada era immensa e stava per spezzare la catena e così Sailor
Venus fece un blazo indietro sorprendendo Drabeon giusto il tempo di alzare il dito al
cielo e poter caricare così il colpo.
Venus : "Furious Crescent Beam Shower!" e così dalla punta del suo dito rivolto verso il
ninja uscirono una miriade di raggi di luce. Drabeon incominciò a far roteare la spada per
usarla come scudo ma alcuni raggi erano più veloci per cui qualcuno di essi riuscì a
passare la sua difesa e lo colpirono, uno in particolare colpì la sacca che conteneva le due
pietre e la fece cadere a terra. Artemis aveva capito il piano di Minako,infatti era il suo
partner da molti anni, per cui si lanciò sulla sacca e la recuperò portandola così a Sailor
Venus.
Genbu : "Ora Venus,prendi le due pietre in mano e puntale verso la spada che ritonerà da
te" e così la raga fece appena prese da Artemis la sacca. Ora che le pietre erano in mano
sua brillavano ancora di più e la reazione con la spada fu immediata, scivolò via dalle
mani di Drabeon e andò verso Sailor Venus.
Genbu : "Bene, ora devi unire le pietre con la spada, se vedi sull'elsa ci sono gli spazi
vuoti,ed una volta fatto questo sentirai nel tuo cuore nascare dellle nuove parole. Quelle
saranno il tuo colpo finale!"
Venus : "Ok!" e così fece,mentre nella mano destra teneva la spada, con la sinistra mise
nell'elsa prima la kunzite e poi il topazio. Appena fece questo alzò la spada verso il cielo
e da essa ne scaturì una luce fortissima. Proprio in quell'istante la distanza tra il pianeta
Venere e la Terra era minima e nonostante fosse pieno giorno nel cielo sia Venere che la
Luna brillarono e da loro partì un raggio di luce verso il punto in cui Sailor Venus teneva
la spada. Drabeon nonostante la luce cercò lo stesso di colpire Sailor Venus con la sua
spada e si lanciò contro di lei, ma Artemis riuscì a farlo cadere gettandosi con tutto il suo
peso contro l'acrobata. Ma così era finito tra le sue mani un'altra volta.
Venus : "Artemis!!!"
Drabeon : "Se non lo vuoi vedere morto dammi quella spada, ora!"
Sailor Venus doveva assolutamente salvare il suo amico ma sapeva che non poteva
consegnare la spada al nemico. Genbu da dentro di lei le disse di pensare a tutto l'affetto
che prova per le persone a lei care, di farlo intensamente. Minako incominciò a pensare
sia ad Artemis che le sta vicino ormai da sempre ed anche ad Usagi, che ringrazia ogni
volta per la magnifica amica che è,di non averla mai abbandonata e di essersi sempre
preoccupata per lei. Sapeva benissimo che il suo compito come Sailor Venus era quello
di essere il capo delle Sailor Senshi e di prottegere lei che sarebbe diventata la futura
Regina. E quindi lei doveva proteggere sia Artemis che Usagi, e anche le altre :
Ami,Rei,Makoto,Luna,Chibiusa... ormai tutte loro erano diventate una grande famiglia e
non più delle semplici amiche.
Venus : "Non permetterò mai né a te né a nessun altro in futuro di poter far male ai miei
amici e a chi mi sta a cuore" dalla spada la luce divenne ancora più forte, la stessa spada
da cristallo era diventata pura luce, sull'elsa le due pietre erano sparite diventando
anch'esse luce e al centro comprave il simbolo di Venere.
La luce non era più solo luminosa ma anche solida e colpì in pieno Drabeon facendolo
barcollare e così perse la presa su Artemis.
Drabeon : "No,non può finire così!"
Venus : "E invece si! E ora preparati!" Sailor Venus impugnò con ancora più forza la
spada, da suo cuore arrivarono alla sua mente delle parole e Genbu stessa le disse di
pronunciarle, che sarebbero state il suo colpo invincibile contro il male.
Venus : "Venus!Pure Light Turtle Sword!" e scagliò la spada in aria per colpire così
Drabeon, la spada di luce venne avvolta da un involucro luminoso, era velocissima.
Drabeon non ebbe neanche il tempo di vederla arrivare che già era stato colpito, la spada
aumentò la luminosità e fece esplodere il nemico in 1000 frammenti lasciando solo la sua
ombra che si dissolse subito facendo svanire anche il simbolo del circo.
Artemis : "Brava Sailor Venus, adesso sei ancora più forte di prima!"
Ormai Genbu aveva esaurito il suo compito e si era fusa completamente con l'anima di
Minako e coi suoi poteri, ma prima di andarsene disse grazie a Venus anche per i bei
sentimenti che aveva avvertito dentro di lei.
Venus : "No, grazie a te Genbu... ora so di poter adempiere alla mia missione al 100%!"
Artemis : "Sono commosso, orami non sei solo cresciuta come persona ma anche come
guerriera Sailor!" e si mise a piangere...
Venus : "O Artemis, vieni qua... è dai tempi in cui mi dicesti che ero Sailor V che siamo
assieme... allora non ti ascoltavo tanto ma ora grazie anche a te sono diventata questo...
sono io che ti devo ringraziare... e anche Usagi!"
Artemis : "Beh quando torneremo in Giappone avrai tutto il tempo per raccontarle quello
che ci è successo qua..."
Venus : "Hai detto tempo?Strano ma mi è venuta in mente una cosa moolto importante..."
Artemis : "Tempo... tempo... no Sailor Pluto non centra... tempo... AAAAAHH!!!Ora
ricordo!!Le riprese!"
Venus : "AAAAAAAAAAAAAAAAHHHHHHHH!!Hai ragione!Quanto manca
all'inizio?"
Artemis : "Credo circa 15 minuti si e no..."
Venus sciolse la trasformazione e tornò Minako : "Beh prendi la piantina se ci
sbrighiamo facciamo anche prima!"
Artemis : "Io non ce l'ho,ce l'hai tu la piantina!"
Minako : "Sei sicuro... io non ce l'ho addosso... non vorrei che...oh no! L'abbiamo persa
in questo trambusto!!"
Artemis : "Beh dai corriamo verso di là e prima o poi arriveremo ne sono sicuro!"
Minako : "Sai Artemis,non mi sono mai fidata del tuo senso dell'orientamento, come
quella volta in Europa in cui ci hanno ritrovato dopo 2 ore a vagare in tondo..."
Artemis : "Eheheheheheh, ma che dici... dai andiamo presto"
3 ore dopo furono ritrovati dal manager di Minako che era andato a cercarli perchè
vedeva che la sua idol tardava troppo per le riprese, durante la lotta avevano perso la
piantina del ritorno per cui furono ritrovati mentre vagavano in giro per la
vegetazione.Una volta tornati sul set Artemis fu sgridato da Minako davanti tutta alla
troupe causando delle risate perchè a tutti sembrava strano accusare un gatto. Artemis
non riuscì a contattare Luna tramite il Sailorofono per cui le spedì una cartolina, come
avevano fatto le altre Sailor. Alla fine Minako nonostante il ritardo riuscì a finire le
riprese del videoclip nei tempi prefissati... era finalmente ora di riposo e di ritornare in
Giappone.

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Capitolo 6
*** Epilogo ***


Era il giorno del ritorno in Gaippone di Ami, ma la cusualità volle che anche Rei,Makoto
e Minako tornassero in Giappone il suo stesso giorno... e nello stesso aeroporto. Infatti si
incontrarono casualmente tra i nastri dei bagagli dei voli arrivati.Si salutarono, si
abbracciarono visto che era tanto che non si vedevano ed ognuna disse alle altre che
aveva un racconto straordinario ...e a dimostrazione di ciò Ami tirò fuori per prima la sua
spilla e così in risposta senza parlare fecero le sue amiche... tutte e 4 avevano ricevuto lo
stesso dono durante la lontananza dal Giappone. In più Makoto mostrò alle altre l'anello
di fidanzamento che aveva ricevuto dal suo Duncan...tutte le altre arrossirono e lei più di
tutte. Minako andò su tutte le furie perchè sembrava fosse l'unica rimasta senza fidanzato,
infatti per Ami c'era Ryo,per Rei c'era Yuri e ora Makoto si era trovata il suo. Artemis
come al solito la prese in giro dicendo che nessuno l'avrebbe voluta come ragazza.
Minako si arrabbiò ancora di più promettendo a se stessa che al più presto avrebbe
trovato un nuovo amore e Artemis la prese in giro dicendo che sarebbe stato il
250milionesimo amore della sua vita.
Usagi era in ritardo come al solito,sapeva che quel giorno Ami e Makoto tornavano in
Giappone ma non si aspettava di certo di trovare anche Rei e Minako,comunque Mamoru
e Luna avevano deciso di accompagnarla. Alla fine arrivò, le cercò dappertutto ma non
riusciva a trovarle,ne da dove uscivano gli ultimi arrivati,ne lì all'ingresso dell'aeroporto
dov'era con Mamoru e Luna; infatti Ami e Makoto erano insieme a Rei e Minako e si
erano parcheggiate in una delle caffetterie dell'aeroporto visto che era tanto che non si
vedevano... poi tutti e 7 sentirono dagli altoparlanti che era in corso una rapina presso una
banca presente all'aeroporto.
Minako disse alle altre che sarebbe dovuta intervenire lei visto che era compito di Sailor
V, e mentre si stava alzando dal suo sgabello Ami le disse che sarebbe venuta anche lei
questa volta, e pure Rei e Makoto si offrirono per questo intervento come paladine della
giustizia. Artemis propose a Minako lo stesso piano dell'altra volta,ovvero trasformarsi
nella toilette più vicina per poi apparire nei panni Sailor direttamente sul campo. E
mentre le 4 ragazze si dirigevano verso il bagno più vicino intravidero tra la folla Usagi
che stava ascoltando gli altoparlanti, sulla sua spalla c'era l'immancabile Luna e dietro di
lei Mamoru. Lui si accorse che le ragazze si stavano dirigendo verso al bagno e fece ad
Usagi di guardare verso la loro direzione. Rei cercò di farsi capire da Usagi, facendo gesti
segnando la spilla e la toilette. Usagi non capì molto bene, prese in mano la sua spilla e
chiese a Rei se la volesse buttare giù per lo sciacquone del water. Rei andò su tutte le
furie e allora intervenne Ami che fece segno all'amica di seguirle in bagno. Una volta in
bagno Minako disse che il piano era quello di intervenire per arrestare i rapinatori di
banca,e notando che le sue amiche avevano una spilla Usagi chiese a loro da quando
avessero quelle spille e non più le penne per la trasformazione, Ami le disse che era una
storia lunga e che dopo con calma le avrebbero raccontanto tutto. Ora era il momento di
agire per cui tutte e 5 puntarono verso il cielo le mani con le spille e :
Usagi : "Silver Moon Crystal Eternal Power!MAKE UP!"
Ami : "Mercury Eternal Power!MAKE UP!"
Rei : "Mars Eternal Power!MAKE UP!"
Makoto : "Jupiter Eternal Power!MAKE UP!"
Minako : "Venus Eternal Power!MAKE UP!"
e dopo la luce della trasformazione le 5 guerriere della giustizia erano pronte ad arrestare
i malfattori.
Moon : "Ragazze ma da quando avete cambiato costume?"
Mercury : "Sailor Moon come ti ho già detto ti racconteremo tutto dopo,non ti ricordi la
mia cartolina?"
Mars : "Pure la mia,ricordi?"
Jupiter : "Che strano pure io le ho mandato una cartolina che riguardava l'accaduto"
Venus : "Anche Artemis... ma forse Usagi non aveva capito molto bene,comunque ne
riparliamo dopo"
Moon : "Okkkeiiii mi racconterete tutto dopo... ora andiamo"
E tutte insieme si diressero verso la banca per punire i banditi nel nome della Luna!
Fine...

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