Happy birthday, Mr Leto!

di _FraVi
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** capitolo 1 ***
Capitolo 2: *** capitolo 2 ***
Capitolo 3: *** capitolo 3 ***
Capitolo 4: *** capitolo 4 ***
Capitolo 5: *** capitolo 5 ***
Capitolo 6: *** capitolo 6 ***
Capitolo 7: *** capitolo 7 ***



Capitolo 1
*** capitolo 1 ***


 ciao miei lettori! come vi procede la vita?
allora, che ho questa volta in serbo per voi? ah sì, il compleanno di jared!
premetto che doveva essere breve e quindi una OS, ma sono risultate essere dieci pagine di word a carattere piccolo e tutto attaccato, quindi diventerà una storia... vi avverto già, quindi, che non sarà molto lunga...
e detto ciò, vi lascio alla lettura! :)

 

 Los Angeles, 26 dicembre 2011, ore 7.30
-Jared! Sveglia!-
-Shan, fuori da camera mia! Sto dormendo, non lo vedi?-
Chiude la porta alle spalle, se ne è andato? Speriamo..
Ritorno a dormire, a sognare.
Colin! Colin! Colin! Dove sei?
Oh, eccolo! Che carino, ha la torta in mano.
Beh, sembra non essersi dimenticato del mio compleanno sebbene tre giorni fa abbiamo litigato.
 
-Col, avanti, perché fai così?-
Sta piangendo, perché?
-Jared, quando mai abbiamo passato il tuo compleanno insieme? Porca miseria, preferisci tuo fratello a me? A me che ti regalo emozioni nuovi, che ti faccio urlare come nessun altro?-
Sta urlando come un pazzo. È furioso.
-Ascolta Col, lo sai che non vorrei mai uscire da quella porta senza di te. Lo sai benissimo! Ma devo farlo! È per lavoro. Perché non vieni con me?
Sto urlando anch'io e probabilmente i vicini di Colin si stanno facendo i cazzi nostri, amen.
-Venire a Los Angeles, Jared? Tuo fratello mi odia, lo sai benissimo!-
Prendo il suo viso tra le mani e gli asciugo una lacrima.
-Una settimana e tornerò, promesso..-
Ho abbassato la voce, sembra che il clima si sia tranquillizzato.
-Fanculo te e le tue promesse Jared! Sono tre anni che il tuo compleanno lo passiamo distanti, e sai perché? Per il tuo lavoro!- torna a urlare.
Mi spinge verso il muro e mi fa cadere.
-Vattene Jared, fuori! E non tornare la settimana prossima, per favore! Basta illudermi! Fuori dalla mia vita!-
-Col, per favore, no!-
Stiamo piangendo, entrambi. Stiamo malissimo, siamo dei masochisti. Sappiamo che il nostro lavoro, il mio in particolare, ci sbatte di qua e di la del mondo come se fossimo degli oggetti. Ma cazzo, noi abbiamo un cuore, e io ora sento che lo sto perdendo, si sta frantumando.
-Col, ti amo!-
-Fuori!-
 
-Jared, tesoro tanti auguri!-
Lo guardo con quella torta in mano. Naturalmente, occhioni lucidi.
-Col, è per me?-
Ride un po’. Che c'è?
-In faccia, brutto bastardo!-
Mi trovo tutta la panna in faccia. Mi lecco i baffi e sento una risata.
Apro gli occhi e trovo Shannon, quel gran coglione che mi ritrovo come fratello, che ride di me.
-Che c'è?- sbuffo ancora addormentato.
-Bell'addormentato, che sognavi? Ti stavi leccando le labbra- chiede ridendo.
Ripenso al sogno, a Colin, che ora sarà a Dublino con una bottiglia in mano mezzo ubriaco già a queste ore. Che ore saranno lì? Quasi le cinque del pomeriggio. Beh sarà anche normale per loro.
Mio fratello torna serio. Avrà capito?
-Centra per caso Colin?-
Mi guarda con sguardo impenetrabile.
-E se anche fosse?- chiedo tirandomi le coperte sopra la testa. Cazzo se è freddo!
Tira un sospiro e mi abbassa le coperte.
-Jay, ho freddo. Posso venire sotto con te?-
Questa volta a sospirare sono io. Faccio posto a mio fratello per voltarmi poi verso di lui.
-Shannon, che vuoi da me? Io sono felice quando sto con lui, perché non lo vuoi capire? Io lo amo. Certo, abbiamo i nostri alti e bassi, ma tutte le coppie superano i propri ostacoli. Altrimenti che bello c'è? Te lo chiedo per l'ennesima volta, posso avere la tua benedizione?-
Attimi di silenzio tra noi due. Il suo sguardo sembra dire di sì, ma preferisco non illudermi troppo.
-No Jared, non l'avrai. Scusa, ma non riesco ad accettare una cosa del genere. A me va benissimo che tu esca con chi voglia, a me a benissimo che tu sia omosessuale. Il problema è lui, a me non va giù. Non ci riesco, scusa! Che poi ti ha anche cacciato di casa l'altra sera. Perché sei così testardo?-
Sposto lo sguardo verso il soffitto, dove ho appeso la foto con Colin in Marocco al tramonto. Ci stiamo baciando per il film, e Oliver, l'unico ad aver capito di noi, ha voluto fare quella foto: siamo così belli, così spensierati, così innamorati.
-Perché sono innamorato fratellone. Tu devi ancora innamorarti, vedrai come cambierai. Vedrai il mondo in un modo completamente diverso. Vedrai cose che non pensavi ci fossero e le piccole cose ti sembreranno diventare enormi..-
-Scusami Jared, scusami! Davvero!-
Si alza dal letto e va in camera sua. Torna dopo qualche secondo con un pacchettino in mano.
-Che è?-
Mi guarda piuttosto male.
-Ah già, il mio compleanno-
Apro il pacchettino giallo che mio fratello ha incartato con le sue stesse mali (si vede -.-").
-Grazie bro, ma lo sai che non ho bisogno di un altro poncho? Ho già il mio!-
-E allora?  Che cambia? Ora ne hai due!-
Lo abbraccio istintivamente.
-Grazie bro, davvero!-
Mi stringe forte, come quando da piccolo piangevo e lui mi faceva da padre.
-E ora vestiti e scendi, che ci sono altri regali da scartare, vecchio mio!-


 

buahahaha! vi avevo illuso nell'introduzione, eh! *ride*
allora, che ne pensate? brutto compleanno per il nostro campione, eh!
_FraVi

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Capitolo 2
*** capitolo 2 ***


oh, ma ciao a tutti! allora, come vi è sembrato il primo capitolo? beh, a me sembra sia stato positivo secondo le recensioni! :) grazie!
allora, ora che c'è? oh, sì vero.. tante tante coccole.. no aspettate.. non dovevo dirvelo...
vabeh, vi lascio leggere!


Ore 19.00.
Sono disteso sul divano a guardarmi Alexander per la seconda sera di seguito, è normale? No, non lo è!
"..Resta con me questa notte Efestione.."
-Col..- mi scende una lacrima mentre continuo a ripetere il suo nome.
Mio fratello si avvicina e si siede accanto a me mettendo in pausa il film in pausa.
-Shan, che cazzo fai? Ora c'era la scena del bacio, porca puttana!-
Nasconde il telecomando dietro la sua schiena, vuole rompere le palle anche la sera del mio compleanno?
-Jared, basta! Basta! Basta! Tu ti stai facendo del male! Non puoi passare tutte le sere a guardarti lo stesso film. Sei un masochista infrenabile. Cazzo, è la sera del tuo compleanno, dovresti divertirti come un pazzo. Invece no, sei disteso sul divano a guardarti Alexander sapendo che ti stai facendo ancora più male. Sì può sapere perché non esci? Almeno questa sera!-
Gli occhi mi bruciano tantissimo, e un'altra lacrima fa capolino.
 
-Jared, dove mi stai portando?-
-Sorpresa,Col!-
Lo tengo per mano, mentre lo aiuto a scendere dalla macchina. Lo guido, stando attento ai due scalini e aprendo la porta. Dall'interno odore di inchiostro.
-Jay, ma che cos'è quest'odore?-
Gli slego la benda, facendogli aprire quegli occhi scuri, che a contrasto con i miei creano un uragano potentissimo, chiamato amore.
-Beh, visto che fai parte della famiglia degli Echelon volevo che avessi un tatuaggio. Decidi tu!-
Sbatte le palpebre, sperando di aver capito male.
-Tatuaggio? Sei.. sicuro?-
Annuisco sorridendo. Senza dirmi niente, mi prende per un braccio e mi porta al bancone.
-Salve, sono Colin James Farrell e questo è Jared Joseph Leto. Ecco, vorrei che mi tatuasse alcuni simboli della sua band. Ha presente vero i Thirty Seconds To Mars? Ecco, io sono un Echelon. Sì ok, sono vecchio per queste cose, ma l'amore che provo per la sua musica, e specialmente per lui, è infinitamente grande. Allora, vorrei una triade sul polso e i glips sulla caviglia. Non si preoccupi per il prezzo, i soldi per lui non mi mancheranno mai, vero amore?-
Si gira verso di me, mentre il tatuatore ci guarda sbalordito: sarà per avere una coppia gay nel suo negozio o per avere due ricchi sfondati, per di più famosi davanti a lui? Credo entrambi.

 
Mi prende il viso tra le mani. Perché quando sto con lui crollo così in basso? Perché mio fratello ha questo potere?
Ascolto le sue parole, mi rendo purtroppo conto della verità che mi sta vomitando contro, solo quando vedo che anche i suoi occhi cominciano a farsi lucidi.
-Jared, io non voglio vederti così, lo sai benissimo. Non puoi chiuderti in casa, hai capito? Non puoi ridurti in questo stato. Sono due giorni che non ti lavi, dormi pochissimo e il cibo non lo tocchi. Sai che facciamo stasera? Ora ti fai una bella doccia, e poi usciamo insieme, come ai vecchi tempi, te li ricordi? prima mangiamo qualcosa da qualche parte e poi a caccia del sesso-
Rimedio un sorriso tra le lacrime, ma ancora non riesco a stare meglio.
-Ok, ma prima voglio chiederti un favore. Promettimi che non ti tiri indietro-
-Fratello, per te faccio tutto, lo sai..-
-Allora baciami!-
Le parole rimbombano in quella stanza, mentre due fratelli si stanno fissando negli occhi come nei tempi che furono, come nei tempi in cui giocavano a chi ride per primo, come nei tempi in cui litigavano per un giocattolo, come nei tempi in cui si confidavano l'uno l'altro.
-Non posso, scusa!-
Leva le mani dal mio viso, rendendosi conto che sarebbe potuto accadere se non gliel'avessi chiesto vista la posizione.
-Me l'hai promesso Shan-
Ecco, grazie fratellone, tu che dovresti aiutarmi sei il primo che si tira indietro. Sai, l'hai fatto tante volte quando eravamo piccoli quando papà se n'era appena andato. Venivi nella mia stanza, ti infilavi sotto le coperte con me e dicevi che tutto sarebbe andato per meglio. Ci sei sempre stato per me, ma perché ora no? Perché ora ti tiri indietro?
 
-Shannon, no! Lascialo stare!- urlo contro mio fratello che sta picchiando Col.
-Tu! Brutto bastardo! Non permetterti di ferire mio fratello..!-
Mi aggrappo al braccio di Shannon, in preda alla furia, pronto a lanciargli un pugno in pieno viso.
-Per favore Shan! Credo che abbia capito che con me non si deve scherzare così brutalmente- urlo mentre lascio che le lacrime mi cadano senza sosta.
Si volta verso di me, guardami con aria di sfida.
-Per favore. Shannon, è una cosa tra me e lui. Non ti devi mettere in mezzo a noi. Intesi?-
Molla la presa sulla camicia di Colin buttandolo per terra, per fortuna con niente di rotto.
-Coraggio fratellone, andiamo a casa! Lui si arrangerà, guarda gente che c’è qui attorno-
E in effetti, picchiare qualcuno in un negozio in centro Los Angeles, non è una buona cosa da fare. Paparazzi che arrivano ovunque, flash e gente che chiede cosa sia successo.
Un ultimo sguardo a Colin e poi mi dirigo verso la macchina per tornare a casa.

 
Si alza, e se va verso la cucina. Abbasso la testa cercando riparo in quel cuscino che sto abbracciando. Non ho nemmeno più voglia di guardare il film. Quante volte l'avrò visto ormai.
Shannon arriva alla porta, si blocca e torna indietro, si siede accanto a me e torna a fissarmi. Alzo il viso, ma non riesco a rendermi conto di quello che sta succedendo. Un bacio veloce, un leggero sfiorarsi di labbra, e un brivido che mi fa trasalire. Si stacca da me.
-Ti va bene ora?-
Mi lecco le labbra. Wow, sapore davvero buono quello di mio fratello. È troppo strano, lo so. Ho appena baciato mio fratello, o meglio, lui ha appena baciato me anche se contro la sua volontà.
Mi fiondo su di lui e gli infilo la lingua in bocca. Lo trovo un bacio stupendo, perché mai c'ho provato prima? Perché non passiamo più del tempo insieme come una volta?
-Jared, ok, basta!-
Ha messo le mani sul mio petto e mi spinge indietro.
-Jared, per favore, basta.. Dobbiamo uscire ora-
Annuisco mordendomi le labbra, pensando a quelle di mio fratello. Possibile che abbia cercato Colin anche in lui? Due persone che si odiano in modo così atroce è possibile vederle in un'unica sola?



ma quali coccole! haha vi avevo fregati tutti! beh, un bacio così mi ha lasciato senza parole..
shannon che legge nella mente del fratello (si dai, diciamo così) e torna indietro...
bello eh? dai, torno a studiare.. vi voglio bene!

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Capitolo 3
*** capitolo 3 ***


ma ciao! allora, vediamo.. eravamo rimasti dove? ah si, il bacio tra shan e jared.. piaciuto?
beh, in questo capitolo, (è lungo, lo so.. leggete e no lamentatevi! XD) avremo un'altra sorpresa.. vero piccolo e indifeso jay? *.*



Ore 20.00
-Shan, il profumo Hugo Boss che mi hanno dato per la campagna pubblicitaria si può sapere dov'è?-
Urlo di sotto, ma mio fratello non risponde, cazzo!
Scendo in mutande, con i capelli ancora bagnati dopo una doccia, quando sul divano vedo Emma, con un vestitino blu. È così bella.
-Emma?-
Si volta verso di me, e non appena vede come sono messo si mette a ridere.
-Oh, ciao Jared. Tuo fratello è dovuto uscire, e allora ha mandato me. Ma ci raggiunge in ristorante..-
-Oh, ok!- rispondo deluso.
Ma che cazzo, prima mi dice di uscire e poi mi lascia con Emma, idiota.
-Comunque, buon compleanno Jared. Ho un piccolo pensierino per te. Spero ti piaccia-
Si avvicina a me mentre dalla borsetta tira fuori un pacchettino rosso. Lo apro e dentro ci trovo uno specchietto.
-Gira e leggi..-
La squadro con lo sguardo mentre giro lo specchietto.
"Alla mia Divah preferita. Lavorare per te è davvero difficile, ma un grande onore. Ti prego, non cambiare mai, ti conosco da fin troppo tempo che per dirti quanto bene ti voglio ti potrei dire Ti Amo.. ma tranquillo, io ho la mia vita, tu la tua.. questo specchietto ha un valore storico, ricordi? il primo regalo che mi hai fatto. Ma credo che sia tu quello che ha bisogno di questo, d'altronde la Prima Donna sei tu! :D con affetto, Emma!"
Alzo lo sguardo verso di lei.
-Grazie! – la abbraccio forte, quasi da stritolarla.
-Certo che se anche in questi giorno non hai toccato cibo hai sempre la solita forza-
Ridiamo insieme, cosa che non facciamo da due settimane, da quando sono partito per Dublino.
-Dai, vestiti e asciugati i capelli che fuori fa freddo!- dice tirandomi una pacca sul culo.
-Hei!-
-Scusa Prima Donna, ma tu sei Jared Leto e sei davanti a me in mutande. Devo pur approfittare!-
-Questa me la lego al dito!- le rispondo salendo le scale per andare a vestirmi. Cosa mi metto? Dilemma esistenziale.
 
Ore 22.00
Cena squisita. L'insalata di questo ristorante è davvero squisita! Quasi quasi vengo più spesso qui. È un peccato che mio fratello ci abbia dato buca all'ultimo momento: dice che Tomo e Vicky hanno litigato e quindi deve andare da loro, visto che è il loro confidente matrimoniale.
-Allora Emma, chi ti ha parlato di questo posto?-
-Beh, l'altro giorno ci sono passata in macchina e l'ho visto, e ho detto "Perché non andarci una volta?", quindi ho parlato con tuo fratello che ha prenotato-
Annuisco, spostando i miei pensieri a Colin. Gli auguri, non me li ha fatti.
Siamo seduti su un tavolo al secondo piano verso la finestra, e sposto il mio sguardo verso l'esterno.
-Col?-
-Cosa?- chiede Emma senza capire.
-No, mi sembrava di aver visto un amico. Ma è impossibile fosse stato lui, lui vive altrove-
-Capisco-
Abbasso lo sguardo. È impossibile che fosse lui. È a Dublino, sicuramente con qualche donna in cerca di sesso, o con una bottiglia in mano o.. no Jared! Non con la droga.. ha smesso grazie a te, ricordi?
 
-Bambolina, devo dirti una cosa importantissima!-
Arriva in cucina, sfoderando uno dei suoi miglior sorrisi con una busta in mano.
-Dimmi piccolo-
-Leggi!- dice consegnandomi la busta.
Apro la busta, e trovo una lettera con scritto che il Signor Farrell Colin James è ufficialmente fuori dalla casa di cura contro droga e alcol per il suo risultato ottenuto.
-Amore, bravissimo! Dio, quanto ti amo!-
Mi fiondo tra le sue braccia, facendo congiungere le nostre lingue per un bacio molto casto.
-Anch'io Jared ti amo infinitamente tanto. E sappi che è grazie a te se sono fuori. Grazie amore, di tutto! Te ne sarò grato a vita!-
 
-Jared? Hei Jay! Sveglia principessa!-
Emma mi chiama, mi sveglia dai ricordi, la cosa più bella che mi rimane di lui.
-Dai, andiamo a pagare e poi ti porto a una festa.. vedrai, ti divertirai!-
-Festa?- chiedo senza animo.
-Sì Jared, una festa. Mi hanno dato l'invito e hanno detto che posso portare un amico, e visto che stasera sono con te, tu verrai con me. Non voglio no! Intesi?-
-Non ho altra scelta..- termino deluso.
Mi avvicino al bancone, per pagare, quando un cameriere, evidentemente alle prime armi con il suo lavoro, mi viene contro, sporcandomi la giacca.
-Signor Leto, mi spiace tantissimo. Non volevo. Tenga, le do le mance della serata per lavarla..-
-Hei, Jack!- dico dopo aver letto il nome della targhetta. –non ti preoccupare. Tranquillo. E i soldi non mi servono, non ne ho bisogno. Davvero- gli dico rifiutando la mancia della sua serata.
-Ma signor..- continua.
-Chiamami Jared, per favore. Non farmi sentire troppo vecchio, anche se oggi compio quarant'anni..-
Imbarazzato, se ne torna in cucina e torna dopo qualche minuto parlando con la cassiera dicendole di farmi lo sconto per aver rovinato la giacca e aver rinunciato alle sue mance.
-Beh, è stato gentile. Di la verità. E anche tu sei stato carino con lui!- mi dice Emma una volta saliti in macchina.
-Già.. Allora, la festa?-
-È in un locale a dieci minuti di macchina. Ma con questo traffico chissà a che ora arriviamo..-
Sistemo il navigatore satellitare sul luogo di destinazione visto che non so la strada e parto. La vedo trafficare con il cellulare per tutto il viaggio, durato il doppio del previsto. Fortuna che Emma in macchina ha qualche bel cd e così mi sono messo a cantare imitando tutte le voci, dai Nirvana, ai Red Hot Chili Peppers, dagli Oasis, ai Muse..
-Mi piacciono i tuoi dischi. Ma quelli dei Mars?-
-Sono a casa. Li ascolto sotto la doccia. È lì che do il meglio di me a cantare-
-Scusa, scusa, scusa! Stai dicendo che ci ascolti solo sotto la doccia?- chiedo spostando lo sguardo dalla strada a lei.
-Beh, non solo sotto la doccia. Anche quando sono in bagno- e comincia a ridere.
-Emma!-
-Scusa Jared, stavo scherzando! Comunque sono tutti a casa, sparsi per la camera-
Risposto lo sguardo sulla strada e svolto a destra, come dice la vocina femminile del navigatore.
-Oh, eccolo!- urla Emma indicando davanti a noi.
Parcheggio a destra della strada, quando fuori dal locale una fila di gente vestita in modo piuttosto bizzarro.
-Ma c'è un concerto?- chiedo con aria di chi non sospetta nulla.
-Aspetta, ora guardo.. Mmm, no. È un compleanno. Dai, vieni con me!-
Mi prende per mano e passiamo davanti a tutta quella fila mentre cominciano a urlare il mio nome.
-Dai, Jared, non è il momento per fare autografi-
Arrivati al grande portone, la mia segretaria mostra al butta fuori l'invito.
-E lui è con me!-
Il butta fuori mi squadra e mi chiede un documento.
-Scusa? Ma lo sai chi sono io?- chiedo sconvolto.
-Devo solo averne le prove- parla con un vocione burbero.
-Dai Jared, per favore. Lo sai che avere questo invito non è da tutti? Fagli vedere i documenti e entriamo!- mi sbuffa Emma mentre vedo che ha il cellulare in mano, vizio che ha sicuramente preso dal sottoscritto.
Finalmente riesco a liberarmi di quel bestione ed entriamo. Mi prende per mano vista la grande confusione, e vedo un cartellone con una freccia indicante la festa.
-Vieni con me!- mi urla Emma stringendomi la mano. Mi porta in un bagno, sembra essere quello femminile.
-Aspetta! Che stai facendo? Se vuoi del sesso basta chiedere eh..-
-Jared, falla finita! Non sono attratta da te. Si ok, sei un bell'uomo..-
-Solo bello?- chiedo offeso.
-Ok, sei bellissimo, hai delle grandi qualità, ma non mi piaci. Ti svelo un segreto, ma tu devi darmi la tua parola di stare zitto, d'accordo? Intanto vieni qui che ti devo truccare per la festa.-
-Trucco?-
-Tutti quelli senza invito, cioè accompagnatori devono essere truccati-
Comincia a rovistare nella sua borsetta e tira fuori un beauty case delle stesse dimensioni del mio.
-Posso fare io? A quarant'anni so truccarmi dopo non so quanti concerti eh..-
-Mamma mia come siamo acidi questa sera! Haha!-
Io e Emma siamo diventati migliori amici, tanto che nel tempo le ho lasciato la possibilità di truccarmi, ma non stasera. Oggi è una brutta giornata anche se è il mio compleanno, ma sono stanco, e una volta a casa vorrei riuscire a struccarmi senza problemi.
Mi passa la matita, e comincio a contornare gli occhi mentre mi guardo allo specchio. Questa sera azzurri, resi lucidi dalle molte lacrime versate in questi giorni, a causa sua, Colin.
-Sai una cosa, Emma? Solitamente il giorno del proprio compleanno si mangia la torta e si esprime un desiderio. Si può esprimere un desiderio anche senza torta?-
-Jared, ti piace la liquirizia? Se vuoi ho delle caramelle in borsa. Oh, eccole-
-Emma, che cos'è che non hai in quella borsa?- chiedo sorpreso.
Prendo una caramella e penso al mio desiderio con gli occhi chiusi.
Vorrei che Colin James Farrell potesse comparire dal nulla questa sera..
Riapro gli occhi e mangio la caramella. Ricomincio a truccarmi, osservandomi allo specchio.
Caro Jay, stai proprio invecchiando. Guardati, non sei più un ragazzino!
-Anche il rossetto?- sbuffo.
-Eh sì caro mio.. e non credere di aver finito qua!-
-Cosa vuol dire? Che ora sarò nelle tue mani? Non se parla proprio!- sbuffo per la seconda volta di seguito.
-Jared, per favore. È importante per me!-
E ora, sbuffo per la terza volta. Dopo un quarto d'ora finalmente, posso guardarmi allo specchio. Non l'avessi mai fatto!
-Emma! Oh mio Dio! Perché? Cazzo sono Jared Leto io, non un pagliaccio!-
A sbuffare è lei.
-Dai, che sei bellissimo anche così, idiota! E muoviti che non voglio che la festa finisca prima del nostro arrivo-
Mi riprende per mano e mi porta fuori dal bagno. Le urla, la musica alta, gli schiamazzi della gente si fanno sentire sempre di più e dopo un po’ mi ritrovo alla festa.
-Emma! Perché sono l'unico a essere truccato da pagliaccio?- le urlo alle orecchie.
-Mi hanno detto di fare così! Piuttosto, guarda il palco!- cerca di urlarmi all'orecchio.
Sposto lo sguardo dalla folla al palco e trovo mio fratello che parla con un uomo, direi piuttosto attraente. Beh, ha una maschera, ma il fisico dice tutto, sembra quello di Col.
-Col- sospiro.
-Cosa?- mi chiede Emma urlando visto il troppo chiasso.
Muovo la testa di qua e di là, dicendole di non preoccuparsi.
L'uomo mascherato sparisce e mi accorgo che accanto a mio fratello c'è Antonie, il suo grande amicone di feste, puah!
Ma, aspetta, perché c'è mio fratello? Mica c'era un after stasera, o sì? Boh.
Deve avermi visto, perché mi saluta con la mano e vedo che prende in mano un microfono.
-Bene gente, salve a tutti. Allora, io sono Shannon Leto, sì, so che sapete chi sono, vi ho consegnato personalmente l'invito. Comunque, non sono qui per me questa sera, ma per qualcun altro. Come ben sapete ieri era Natale..-
-È la festa per Tomo?- urla qualcuno facendo ridere tutti, persino me.
-No, Tomo non centra questa volta, la sua festa era ieri, non oggi. Oggi invece c'è un altro compleanno da festeggiare. Jared, fratellino, perché non ci raggiungi sul palco?-



ecco perchè Emma era a casa Leto poco fa.. haha.. tranquilli, la famiglia Milicevic non ha litigato.. ma secondo voi, con famiglia, intendo solo Tomo e Vicky o anche i lor figli? vabeh, soo dettagli, decidete voi come fare.. non ha importanza.. o forse sì? oh, che palle che sono... dai miei dolci amori, ci si vede al prossimo capitolo, che sarà davvero interessante.. puahaha! _FraVi

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Capitolo 4
*** capitolo 4 ***


ohhhhhhh! ciao! rieccomi con il cappuccio in testa per ripararmi dal freddo, neanche ci fossero i pinguini a farmi compagnia.. no, tomo, tanquillo, sono da sola!
fatto coraggio a tomo, pover'uomo, che vi devo dire? ah si, niente, vi lascio a questo bel capitolo lunghetto! :)


-Jared! Perché non Sali sul palco!-
Incitato dalla gente e da tutti i suoi amici, salgo sul palco.
Col, quel fottutto irlandese, mi ha preparato una festa a sorpresa. E dopo la gente mi chiede perché mi sia innamorato di lui?
Rimango ai piedi del palco senza riuscire a muovere un muscolo. Ma il sorriso non mi manca. Abbiamo passato tre settimane distanti per una pubblicità e poi sono tornato a Dublino, la mia seconda casa.
-Coraggio bambolina. Guarda che scendo e ti prendo in braccio e ti porto sopra il palco con me. Ma sappi che non sarei capace di rispondere delle mie azioni!-
La gente non sa niente di noi, crede solo che siamo due amici. Certo, le persone intelligente dovrebbero averlo capito, ma se sono davvero  intelligenti sanno che devono stare zitte.
Salgo sul palco e lo guardo dritto negli occhi: bellissimi, profondi, ci vedo l’anima ogni volta che facciamo l’amore, ogni volte che i nostri corpi si fondano, ogni volta che le nostre anime si incontrano.
-Non hai niente da dire?- mi chiede mettendosi il microfono sotto il naso.
Mi volto verso i suoi amici: non sono tanti, solo una ventina, ma per la prima volta rimango senza parole.
Mi volto di nuovo verso di lui, l’amore della mia vita al quale devo ancora dirlo.
-Col, che devo dire? Non ci vediamo da soli venti giorni, torno e tu mi fai una festa? Ma io..-
No, non riesco a dirlo, non riesco a dirgli ti amo. Forse ho bisogno di rimanere da solo con lui.
-..ti voglio sposare!- termino buttandola sul ridere.
 
-Jared, avanti, che hai?-
Ritorno in me e salgo sul palco. Ma gli occhi m stanno tradendo. Mi scende una lacrima, mentre continuo a pensare a lui. Fortuna però che sono un attore e riesco a mascherare questo dolore dicendo che è solo commozione.
-Fratellone, non me l’aspettavo! Ti ho mai detto che ti voglio bene? Ti ho mai detto grazie per tutte le volte che mi hai fatto ridere? Ti ho mai detto che senza di te sono una nullità?- faccio un respiro. –Eh già, Jared Leto sta mettendo a nudo il suo amore verso il fratellone. Credetemi, queste lacrime di commozione non le ho mai versate per te Shan, ma è arrivato il momento di farlo! Grazie! Grazie! Grazie! Ti dedicherò una canzone, ma lascia che prima la scriva..-
Mi blocco di colpo: Col? No, impossibile. Ecco che ora lo vedo ovunque.. perché? Perché io? Perché noi? I suoi occhi color nocciola, la sua voce così sexi, il suo profumo che mi apre i polmoni, le sue mani sul mio corpo, le sue idee strampalate, la sua lingua a contatto con la mia, i suoi capelli su cui aggrapparmi al momento dell’orgasmo, le sue labbra così morbide..
Rimango fermo, con lo sguardo fisso sulla porta di uscita, ricordando, piangendo, ridendo, morendo.
Oggi, che dovrebbe essere una bellissima giornata visto che compio gli anni, no! Oggi sto piangendo un amore perso. Fanculo!
Perché mi sono innamorato di un fottutto irlandese del cazzo?
-Jared, fratellino, che ti succede?- mio fratello mi scuote per le spalle e torno in me. È già la seconda volta da quando sono salito sul palco e la quarta volta nella giornata di oggi.
-Eh? Oh scusami bro, ho solo avuto l’ispirazione per il testo da dedicarti-
Mento, e lui lo sa, sa che sto pensando a Colin, glielo leggo negli occhi, ma mai mi tradirà e insieme a me maschera questo mio momento debole.
-Uh, Jared Joseph Leto alle prese con l’ispirazione. Che mai uscirà questa volta?-
Mi sorride, sapendo che dopo vuole parlare. Sorrido pure io, rispondendo a caso alla domanda.
-Chi lo sa! Nemmeno io so cosa mi gira per la testa!-
 
Ore 2.00
Beh, la festa è andata a buon fine. Mai finirò di ringraziare mio fratello per quello che sta facendo per me. Credo proprio che una canzone gliela devo scrivere, oh sì. E credo che sarà la migliore canzone che il mondo abbia visto.
-Jared, il proprietario del locale ha detto che possiamo tornare a casa. Basta che domani mattina alle 10.00 siamo qui per sistemare le ultime cose-
-Certo! Bro, spiegami una cosa, com’è che non sei completamente ubriaco?- chiedo ridendo.
-Sai Jared, ho bevuto stasera, cosa credi. E l’alcol lo sento. Ma io lo reggo, e ho pensato che non mi sarebbe piaciuto rovinarti la serata. E tu?- chiede uscendo dal locale, fortuna nessun paparazzo in giro, e salendo in taxi.
-Io cosa?-
-Come mai non sei ubriaco? Credevo che dimenticare per qualche ora non ti sarebbe dispiaciuto-
-Parli di Col, non è vero? Vedi Shan, io non voglio dimenticare. Voglio essere cosciente di quello che provo. Provare a dimenticare vuol dire non amare veramente una persona. Mi ha sbattuto fuori di casa, è vero. Ma sono sicuro che saprà perdonarmi. Comincio a dimenticare? Comincio ad amare meno. Comincio ad amare meno? Comincio a sentirmi incompleto. Tu non puoi capire, ma io ho bisogno di lui, più di quanto tu possa capire-
Fiero del mio discorso ripetuto a Shannon, fiero di essere innamorato di Colin anche se ora come ora fa male, guardo fuori dal finestrino, sentendo che una lacrima, fa capolino dal mio occhi.
Il tassista accende la radio e girando tra una stazione e un’altra una canzone famigliare: “Stranger in a strange land”.
-Carina questa, non è vero? Chissà che confusione interiore deve aver avuto l’artista..-
Io e Shannon ci guardiamo.
-Già, molto bella..-
Che casino ho avuto, il solito. Le litigate con Colin, quelle con mio fratello, giornalisti che non hanno niente da fare e si inventano cazzate assurde. Beh, è il loro lavoro, ma almeno dicessero la verità.
Arriviamo a casa e Shannon vuole pagare il taxi.
-Shannon, pago io. È il mio compleanno, mi hai regalato il poncho, mi hai organizzato una festa sorpresa. Lascia che almeno il taxi lo paghi io!-
Riesco a spillare 30 dollari dal portafogli e li porgo al tassista che ci ringrazia gentilmente.
-Sono proprio distrutto. Ora me ne vado a letto!- dice mio fratello sbadigliando come un leone.
-Come, senza una donna con cui scopare la notte?-
-Non me la sento proprio. Sono davvero stanco. Hei, non ho più il fisico di una volta-
-E allora mettiti a dieta e vai a correre, ciccione!- gli dico scherzando mentre inserisco le chiavi nella porta.
-Parla quello che non mangia mai e tra poco diventa un fantasma per quanto magro è!-
Sguardo di sfida tra noi due e continuiamo a salire le scale guardandoci e litigando per delle cazzate come dei bambini.
-Il bagno è mio!- urlo davanti alla porta prima di lui e chiudendomi dentro.
-Per favore! Devo fare solo la pipì! Guarda che vado in camera tua a farla nell'armadio!- urla da fuori la porta.
-Provaci e sei morto!- urlo mentre mi metto il pigiama felpato con gli orsetti che mi ha regalato mamma per il compleanno.
-Jared, per favore! Mi sto pisciando addosso!-
-Non ti sento bro! Sono diventato vecchio, ho bisogno di Amplifon!-
-Sfigato..- e se ne va.
Cinque minuti e esco dal bagno. Mi dirigo in camera per prendere coperta e cuscino e scendere in salotto a guardare la tv, quando la vedo che la porta della mia stanza è socchiusa e dentro c’è qualcuno.
-Shannon! Fuori da camera..-
Apro la porta urlando ma dentro non c’è Shannon.
-Ciao Jared-
-C.. Col? Che diavolo ci fai?-


ohhh, il tanto atteso colin! allora, secondo voi che succederà? *scena di sesso già pronta*
ups, scritto troppo! hahaha, tranquilli, domani avrete la risposta....
night night, popolo! e davvero GRATZIA a voi che leggete!

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Capitolo 5
*** capitolo 5 ***


hahaha! che credete di leggere ora? *si sente cattiva* hahaha!

-Col? Che diavolo ci fai?-
Scusate, scusate, scusate. Colin James Farrell in camera mia? Oh ti prego dimmi che non sto sognando!
Si alza dal letto dove è seduto e si avvicina a me, uomo immobile alla porta che ha perso l’uso delle gambe in un attimo.
-Jared, io ti amo troppo! Sono stato un coglione, lo so, non ti dovevi cacciare così..-
-Ti amo anch’io Colin!- lo zittisco prima che possa dire altro.
Avanza verso di me molto lentamente e le mie gambe si sono ricordate ciò che devono fare. Entro in camera e chiudo la porta dietro di me. ci troviamo a mezzo metro l'uno dall'altro.
-Lo sai perché ti ho mandato via così? Perché sono geloso di tuo fratello. Lui c’è sempre stato per te e sempre ci sarà. Lui ti conosce da una vita, può averti quando gli pare e piace. Girate il mondo insieme, dormite insieme, vivete insieme. Ecco perché non riesco a stare troppo a contatto con lui. Ecco perché mi sono incazzato così l’altra sera. Ho passato due giorni a guardare Alexander in continuazione senza cibo, senza alcol, senza droga. Sì Jared, sono riuscito a controllarmi da entrambi. Perché non ti volevo deludere anche se tu eri dall’altra parte del mondo. Beh, a quanto pare ci sono riuscito. Poi l’altro giorno è venuto Bob a trovarmi in quella che è casa nostra e mi ha obbligato a uscire con lui. Mi sono fatto una doccia e siamo andati in un locale. Solo che lui era troppo ubriaco che ha cercato di abusare di me. All’inizio ci stavo, ma poi mi sono reso conto che volevo te, solo te, esclusivamente te. Sono riuscito a liberarmi di lui, e una volta a casa ho chiamato tuo fratello, gli ho spiegato la situazione e beh, eccomi qui. Le chiavi per entrare me le ha dato lui. Ecco che ancora una volta devi dirgli grazie..-
Perché sta parlando così troppo? Perché quest’uomo mi sta facendo del male? Perché ne sono follemente innamorato? Sospiro.
-Ok basta! Per favore, non dire altro!- lo zittisco.
Non riesco a concentrarmi su niente, ho bisogno di capire che sta succedendo. Prendo la chitarra ai piedi del letto e lo oltrepasso, sedendomi sul materasso vecchio in terrazzo. Non è freddo, per niente.
Comincio a suonare.. suono a caso, suono senza sapere niente, suono per liberarmi. Colin è ancora dietro di me.
Continuando a suonare prendo la parola e provo a dire qualcosa di sensato.
-Sai Col, ti ho cercato oggi, ovunque. È la prima volta che in tre giorni metto piede fuori casa, lo sai vero? Sono stato malissimo. In aereo per tornare a casa guardavo l’Oceano sotto di me, e sicuramente si sarà riempito ancora con tutte le lacrime inutili versate per te, lo sai? Sono sceso dall’aereo con gli occhiali da sole, e mi sono diretto in macchina senza guardarmi in giro. Solo una bambina mi ha fermato e mi ha chiesto perché piangevo. Le ho risposto “Perché sono innamorato piccola. Ho corso troppo verso una persona che amo che sono inciampato e mi sono fatto tanto male”. Quella bimba mi ha stretto la mano e mi ha detto di non preoccuparmi e che il male passerà in fretta. Povera piccola, beata lei che ancora non conosce l’amore. Non sa cosa vuol dire attraversare mezzo mondo per stare con la persona che ami, ma gelosa del fratello. Spiegami una cosa, perché sei geloso di lui Colin, perché proprio di lui e non di Tomo, per esempio? Anche Tomo passa l’intera giornata con me, perché di lui non sei geloso?..-
-Perché lui è già sposato. Lui ha trovato l’Amore ed è riuscito a tenerlo stretto. Lui e Vicky sono perfetti insieme..-
Oddio quando le persone mi interrompono nei discorsi seri, in quelli in cui metto anima e corpo.
Mi alzo di scatto lasciando cadere a terra la chitarra ai miei piedi.
-Ti ho per caso detto di interrompermi?-
-Hai fatto una domanda, e alle domande si risponde. Sai, mi hanno insegnato così nella vita-
Sono furibondo e comincio ad avere caldo.
-Sai, a me hanno anche insegnato a non interrompere le persone quando parlano. A te questo l’hanno insegnato?-
Gli occhi stanno cominciando a tradirmi. Coraggio Jared, sei un attore migliore di lui, faglielo vedere, non farti tradire dai tuoi stessi occhi che ipnotizzano il mondo intero.
-Vedi Jared, quegli occhi che ora vogliono piangere stanno dicendo il contrario di quello che pensi veramente. Ti conosco troppo bene!-
-Fottiti!- urlo.
Asciugo quella stra maledetta lacrima, e mi dirigo in camera di Shannon.
-Scusami bro, non volevo che succedesse tutto questo. Dai, vieni vicino a me!-
Mi fa posto accanto a lui sotto le coperte, dove comincio a liberare quelle lacrime che non sono uscite questa sera.
Ora capisco perché attrae molte donne mio fratello. Il suo profumo, il suo sguardo, la sua voce.
Una volta calmato, riprendo possesso delle mie emozioni.
-Piccolo, tutti sono gelosi di noi due, persino mamma. Da piccoli restava ore a guardarci dormire nello stesso letto, lo ricordi?-
-Shannon, eravamo piccoli e in più dormivo. Come faccio a ricordarlo?-
-Non ricordi neanche che quando dormivano abbracciati così, non facevi gli incubi ma sognavi di essere un principe?-sorrido a quei ricordi indelebili, quei bellissimi ricordi indelebili. Sono cullato dal suo respiro, come da piccolini, quando dormivano insieme e io usavo la sua pancia come cuscino. Sorrido a  quel pensiero, rivivendo quell’immagini di me sopra di lui, mentre mamma ci copriva per non prendere freddo.
-Io non volevo essere un principe. Solitamente principi e principesse vivono felici e contenti. Credevo che mamma e papà fossero principe e principessa, ma evidentemente mi sbagliavo: papà non è mai tornato. Io non ho ricordo di lui, tu invece?-
-No Jared, nemmeno io. Ma questo non vuol dire che tu e Colin dovete essere come mamma e papà. Non posso sopportare di vederti perennemente in questo stato. Senti Jared, cambiare idea dopo ventiquattro ore non è una buona cosa. Ma stamattina mi sembravi un fantasma e così ho cominciato a chiedermi cosa volesse dire per te avere lui. Ho capito che divisi tu e lui non riuscite a stare. Ho visto Alexander tante volte Jared, che ho capito che voi due vivete nel ricordo di Alessandro e Efestione, voi due avete fatto vstro il loro amore. Ora tu torni di là e gli dici quanto lo ami e fatte pace, intesi?-
-Non ci riesco. Proverò a parlarci domani mattina. Shannon?-
-Tranquillo, dormi pure con me. Sognerai di essere un principe questa notte? O una famosa rock star che gira il mondo il fratello?-
-La seconda, bro. Preferisco il secondo sogno. Ma davvero siamo delle rock star che girano il mondo?-
Appoggiato sulla sua spalla, alzo lo sguardo verso di lui, guardando quel sorriso sulle sue labbra.
-Sì Jared, siamo davvero delle rock star che girano il mondo. E di questo devi ringraziare gli Echelon che ci sono da sempre e sempre ci saranno. Secondo te ci saranno anche una volta morti?-
-Bro, mi deludi. Una famiglia non muore mai. Si disperde nel mondo, ma non muore mai. E poi gli Echelon sono speciali, tutti dal primo all’ultimo. Ci sono quelli che preferiscono Shannon l’animale, quelli che si rispecchiano in Jared la DivaH, e quelli che invece adorano Tomo il Santo. Ma in una famiglia è normale avere preferenza tra il padre e la madre, non trovi? E noi siamo molto numerosi, non credi?-
-Beh, Jared la Divah mi sembra che questa sera sia Jared il poeta-
-Grazie fratellone. Lo sai vero che ti voglio bene? Tu non immagini quanto!-
Mi stringo ancora di più in quell’abbraccio che mi fa stare bene.
-Anch’io Jared ti voglio bene. Non so come sarei preso se nella mia vita non ci fossi tu!-
Sorrido e ora mi sento davvero bene.
-Beh, saresti un ciccione che mangerebbe anche nel sonno e saresti ancora vergine perché nessuna donna ti vorrebbe!-
-Ancora con questa storia? Non sono ciccione, sono solo in carne!- sbuffa lui.
Rido forte, liberandomi di tutto quello che ho dentro.
-Senti bro, potresti dire a Col di dormire pure nel mio letto? Non dirgli però che voglio parlarmi, dagli pure quello che vuole. Ma se chiedo di me, io sto già dormendo. Ok?-
-Ok piccolo, ok.. buonanotte Jared. Ti voglio bene!- mi da un piccolo bacio sulla testa come un genitore e, sicuramente di malavoglia, si alza per andare da Col.
Io intanto mi sento solo senza di lui.


hahahahahahaha! ma cosa vi aspettavate, sporcaccioni!!!!!! *ride di gusto per aver fregato la gente! XDDD
allora, come vi è sembrato il dialogo jared-colin???
e il discorso fratellare (??) jared-shannon? su su, voglio sapere!!
un bacione a tutti, anche a te che non commenti (commenta e te ne do due di baci!)..
_FraVi =)

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Capitolo 6
*** capitolo 6 ***


hahhahaha... fregati tutti! oh, dai commenti sembra che tutti si aspettassero qualcosa di diverso.. e invece no, mega sorpresona!
haha.. dai, vi lascio a un altro capitolo intrigante.. bacione a tutti! :)


27 Dicembre 2011, ore 8.00
-Jared, hei piccolo sveglia!-
Mio fratello è tornato a dormire con me, e grazie a lui non ho sognato squali.
Mi sveglio con un sorriso, cosa che non faccio da qualche settimana.
-Shan, buon giorno anche a te!-
-Mi diverto a chiamarti piccolo. Mi fa sentire importante! Haha-
Lo guardo negli occhi e lo fulmino. È mai possibile che alle otto di mattina devo aver un buon giorno così?
-Lo sai, stanotte ho sognato te con una donna, ma tu non ci stavi perché eri preoccupato per me. Allora la tipa si è incazzata e ha cominciato a picchiarti e ti dovrebbe anche aver castrato, credo!-
-Davvero gentile eh, dopo averti fatto dormire con me tu mi fai castrare?-
-Scusami eh!-
Ridiamo come due rincoglioniti quando dalla cucina sentiamo provenire un rumore.
-Sarà sicuramente Colin che è sceso a fare colazione..- concludo io.
Rimaniamo lì, incollati come una coppia, quando sentiamo la porta sbattere e un auto fermarsi sotto casa.
-Shan, che vi siete detti ieri sera tu e lui?-
Sbadiglia alla mia domanda e poi risponde.
-Che ci siamo detti? Beh, gli ho detto che poteva dormire nel tuo letto e basta. Mi ha chiesto di te e gli ho detto che preferivi rimanere con me per passare una buona notte. Solo che era stanco e non ha chiesto niente altro-
-E detto? Che ha detto?- comincio a chiedere agitato.
-Che se quando si sarebbe svegliato non ti avrebbe trovato se ne sarebbe tornato a casa-
-Cosa? E me lo dici così? Porca puttana Shan!-
-Bro, già dormivi!-
Mi alzo di corsa e corro in camera a vestirmi. Il letto è fatto, segno che se n’è andato.
Cazzo, cazzo, cazzo!
Metto le scarpe e scendo le scale, mi dirigo verso il garage ma sopra il tavolo una lettera: “Per te”
La apro, mentre un nodo alla gola non mi lascia respirare normalmente.
“Ciao Jared, come stai? Domanda inutile, ti ho visto prima e beh, mi sembra che le cose andassero meglio prima del mio arrivo. Lo sai? Sto piangendo. Sì Jared, sto piangendo per te, l’uomo che mi ha regalato le migliori emozioni, i migliori sorrisi, ma che si è portato via tutto. Sono venuto da te a riprendermi il mio cuore, ma tu l’hai fatto in pezzetti sempre più piccoli che ormai sono polvere e nemmeno la colla più potente riuscirebbe a tenerlo, per così dire, unito.
“I’m a stranger in strange land”, che ci faccio io qui? Non lo so, è così strano. Credevo che appena mi avessi visto mi saresti saltato in braccio e avessimo fatto l’amore per ore. E invece no, siamo a neanche dieci metri l’uno dall’altra senza proferirci parole. È normale? No, non lo è. Non è neanche normale il fatto che due persone come noi rivivano un amore passato, mio adorato Efestione.
Tu non puoi sapere quanto male faccia sentire la tua voce uscire da quella stanza per arrivare a questa. Oh, perché sono tornato da te? Perché mi hai fatto questo? Perché sono geloso di tuo fratello? Perchè noi?
Jared Leto e Colin Farrell. Un brivido mentre pronuncio i nostri nomi: ci sarà pur un motivo? Sono pazzo? Beh, sì Jared, sono pazzo di te. Ma per questo ho deciso che me ne torno in Irlanda, me ne torno a casa. Quella casa che per te sarà sempre aperta, amore mio! Quella casa diventata un vizio.. Quella casa dove ci siamo fatti mille promesse.. Quella casa che ha ancora il tuo profumo addosso.. Quella casa che sente la nostalgia di noi, delle nostre voci mescolarsi, delle nostre risate confondersi..
Ti amo Jared, e sempre ti amerò.. Col!”
Tre volte leggo la lettera prima di rendermi conto quello che devo fare.
-Coraggio bro, che aspetti?-
Shannon è sceso non sentodomi uscire di casa e mi osserva immobile, mentre sto prendendo le ultime decisioni. Ma quali decisioni? Io devo correre da Col! Io voglio tornare in quella casa che profuma di noi, malinconica delle nostre voci che si sovrappongono per concludere i discorsi ridendo e per finire facendo poi l’amore.
-Tieni! E trattala bene!-
Mio fratello mi lancia un paio di chiavi e capisco sono quelle della sua moto.
-Sei sicuro?-
-Muoviti, o lo perderai per sempre-
Corro verso il garage ma mi blocco. Mi volto verso di lui e gli accenno un sorriso tra le lacrime.
-Muoviti idiota!-
Indosso il casco e salgo sulla moto: Colin, sto arrivando!
Percorro le strade di Los Angeles con la moto di mio fratello e lascio tutti i pensieri indietro, li lascio ai semafori, agli echelon che riconoscono la moto. Oh, gli Echelon, la mia grande famiglia: cosa farei senza di loro? Sempre presenti nella mia vita.
Arrivo all’aeroporto e trovo l’unico parcheggio libero.
-Oh Santo Tomo che culo!-
Parcheggio la moto, mi sfilo il casco, tolgo le chiavi e corro dentro col cappuccio in testa per non farmi riconoscere.
Corro al banco informazioni, dove per fortuna davanti a me solo una coppia con la propria figlia, che, in braccio alla madre, mi riconoscere e mi fa un bel sorriso. Le sorrido di rimando e mi fa ciao con la manina.
-Ciao Jared!-
-Ciao bella, come ti chiami?- cerco di dire rimanendo calmo.
-Mi chiamo Jo- mi risponde con due occhioni grandi.
-E quanti anni hai, Jo?-
Apre la mano per intero e mi dice di averne cinque.
-Jared, mi puoi salutare Shannon e Tomo?- mi chiede senza paura di niente.
-Ma certo piccola. Anzi, sono qui da qualche parte. Se li trovi digli di muoversi o perderemo l’aereo. Me lo fai questo piacere?-
Annuisce sorridendo, mentre io le scompiglio i capelli e la madre mi guarda sorridendo. Sicuramente è stata lei a dirgli chi sono io.
-Coraggio Jo, o perderemo l’aereo per New York. Non vorrai mica far aspettare i nonni, vero?-
-No mamma. Ciao Jared!-
Saluto la bambina con un sorriso e mi dirigo verso la signorina del banco informazioni. Lei, per mia fortuna, non mi ha riconosciuto.
-Scusi, il prossimo aereo per Dublino?-
Digita qualcosa sul computer, quando una voce dall’alto comincia a parlare in varie lingue, a cominciare dall'inglese.
-Il cancello per l’imbarco del volo LA-DU94 è appena stato chiuso e il volo partirà in perfetto orario-
-No!- urlo facendo una grandissima figura di merda.
-È tutto ok, signore?-
-Si può bloccare, per favore? C’è una persona importante in quel volo, non posso farla partire senza vederla almeno un’ultima volta. Per favore!- chiedo sapendo che dovrei attraversare l’intero aeroporto in cinque minuti.
-No. No mi dispiace. Ma se vuole le prenoto un biglietto-
Rimango lì, immobile, sapendo che Colin è su quell’aereo in partenza.
-No, no grazie lo stesso. Sa per caso indicarmi dove posso trovare i bagni?-
-Sono da quella parte. Vicino al McDonald’s-
-Grazie mille-
Insoddisfatto delle risposte me ne vado verso il bagno. Prendo il telefono e istintivamente compongo il numero di Colin.
Avanti piccolo, rispondi. Niente. Gli occhi cominciano a bruciarmi: è segno che le lacrime sono in arrivo.
Sento il mio nome ovunque, gente che mi conosce, ma non sono in grado neanche respirare, figuriamoci di fermarmi con i fans.
Affretto il passo fino al bagno, e mi ci butto dentro. Mi guardo allo specchio.
Il trucco di ieri sera, quello che mi ha messo Emma è andato via, almeno in gran parte. È rimasta solo un po’ di matita  e di mascara, ma per lo meno copre le occhiaie che ho sebbene abbia dormito con mio fratello. Stamattina non sono neanche andato in bagno, e quindi ora mi stra scappa la pipì.
Mi butto dentro il primo cesso libero e svuoto la vescica. Qualcuno bussa alla porta.
-Occupato- dico sperando che da fuori non si siano accorti che sto singhiozzando.
Una volta finito, tiro su la zip e allaccio la cintura. Con lo sguardo basso vado verso i rubinetti e mi lavo le mani.
-Ciao Jared-
Alzo il viso e nello specchio vedo dietro di me una persona.
-Ciao Col.. Col?-


ma tu guarda, col in aeroporto.. ma non doveva andarsene? ah, ma è solo un'illusione di jared, tranquilli piccini, vi avverto già! haha! o forse no?
beh, voglio sapere che ne pensate... vi voglio un sacco bene!
_FraVi

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Capitolo 7
*** capitolo 7 ***


amori miei! finalmente il tanto capitolo atteso.. ah, vi ricordo che siamo nel bagno dell'aeroporto.. mmm, eccitante come cosa!!!
*puahahaha*


-Ciao Col.. Col?-
Mi giro con gli occhi che ancora perdono lacrime e le mani gocciolanti e sì.. la persona dietro di me è Colin.
-Ciao Jared!- mi risponde fermo.
-No! Sto sognando. Tu sei partito con l’aereo dieci minuti fa. Non può..-
Cos’è, una bugia? Una bellissima bugia del Destino?
-No Jared, non sono partito. Sapevo che non mi avresti mandato via così, sapevo che mi avresti dato un’altra occasione, sapevo che tra noi non sarebbe finita così-
Getto nel cestino la carta per asciugarmi le mani ma non mi muovo, non riesco: le gambe hanno dimenticato un’altra volta come si devono muovere. Ma che cazzo!
Ci guardiamo in silenzio, nel bagno pubblico di un aeroporto. Niente attorno a noi, mi sento isolato dal resto del mondo, come se fossi in una bolla, ma c’è una cosa che mi fa capire di non essere solo. Il mio cuore è felice, sento che battendo come mai ha fatto prima, perché lui, Colin James Farrell, è nella mia grande bolla di solitudine. Significa che non sono solo? Significa che Colin sta abbattendo tutte le misure di sicurezza che ho creato questi giorni senza di lui?
E questa bolla scompare, così com’è apparsa, quando un uomo con un bambino entra nel bagno facendomi tornare alla normalità, facendomi capire dove sono.
-Oh scusate!- dice capendo di aver interrotto qualcosa.
-No niente. Si figuri- diciamo io e Colin in coro.
In coro? Beh, interessante la cosa, perché mi spunta un sorriso, lo stesso che spunta a lui.
-Papà! Papà! Sono Jared e Colin! Abbiamo visto il film ieri dalla nonna!- urla il bambino dell’età di circa otto, nove anni.
Facciamo la foto: io e Colin che abbracciamo il bambino. La sua mano sfiora la mia, ma io la ritraggo quasi impaurito, cazzo! Per fortuna il bambino e il padre non se ne sono accorti, così il bambino se ne va soddisfatto della giornata cominciata bene.
-Mi piace il tuo sorriso. Anzi no, lo amo, fottuto irlandese!-
Cazzo gambe, muovetevi! Il vostro compito è quello di camminare, non stare ferme e dormire! E che cazzo!
Abbasso il viso, non riuscendo più a sostenere quello sguardo dolce, innamorato, aggressivo.
Rialzo lo sguardo e Colin si avvicina a me, fino a starmi completamente davanti.
-Jared ti amo! E ti prego predona la mia gelosia nei confronti della tua famiglia. Perdona la gelosia nei confronti degli altri miei fratelli e delle altre mie sorelle..-
-Col, aspetta? Che stai dicendo?-
Toglie la felpa rimanendo in maniche corte. Aspetta, che c’è scritto sulla maglia?
“I’m an Echelon”
Balbetto e non so cosa dire.
-Bella maglia- riesco solo a pronunciare questo.
La maglietta ufficiale degli Echelon, quella ideata da me, Shannon e Tomo, quella sulla quale abbiamo messo il nostro autografo.
-Quest’autografo non mi serve qui. Perché tu, l’autografo, me l’hai fatto nel cuore..-
Non resisto più, è così vicino e gli salto addosso.
Le sue labbra! Oh, come mi sono mancate! Oh, come sono innamorato! Oh, come questa bolla esplode!
Chiudo gli occhi e mi lascio trasportare in un modo alternativo, dove tutto è diverso, diciamo migliore.
-Certo bambolina, che ce ne hai messo di tempo per riportarmi a casa su Marte, eh!-
-Diciamo che mi piace far aspettare la gente!-

-La solita Divah!-

ooooooohhhhhhhh, niente sesso! hahahaha... non voglio sapere quante parole mi prenderò.. XD
ma dai raga, siate per lo meno felici che siano tornati insieme...
ma questo.. questo.. questo significa che ci dobbiamo lasciare!!!
nooooo! non voglio! :(
ok, mi metterò all'opera per un capitolo porno only per voi!!!
vi amo tesori, tutti, da chi ha seguito, a chi ha messo tra i preferiti, da chi ha messo da ricordare a chi ha lasciato recensione.. lasciatemelo dire: siete dei pazzi! =D
ah, e amo anche te, che hai solamente letto!!
vi amo tutti!!!!! alla prossima,
_FraVi!!! :)

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