Un anno con te

di Izumi V
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Autunno ***
Capitolo 2: *** Inverno ***
Capitolo 3: *** Primavera ***
Capitolo 4: *** Estate ***



Capitolo 1
*** Autunno ***


Autunno
Il riccio

 
 
‘M’ama… Non m’ama… M’ama…’
Di solito ci si immagina di avere in mano una bella margherita, quando si fa questo tipo di calcoli. Ma quella era una ragazza speciale, innamorata di un coetaneo che già a diciassette anni girava per le strade di Tokyo con la fama di grande detective al pari del mitico Sherlock Holmes.
Insomma, Ran non usava le margherite.
Anzi, con aria sconsolata e le guance arrossate dal vento fresco dell’autunno, sedeva su una solitaria panchina lungo il viale alberato del parco, immersa in un turbinio di foglie imbrunite. Aveva in mano un riccio, dischiuso solo appena, e da cui già spuntava la testolina di una castagna. Ne stava strappando le spine nella speranza di ottenere una risposta soddisfacente. Ecco, era all’ultima.
‘…M’ama!’ Esclamò stupefatta.
‘Oh, ma chi voglio far ridere…’ si disse sbuffando, e lanciando lontano il povero riccio.
Si alzò e cominciò a danzare sotto la pioggia di foglie secche. Intorno a lei, i caldi colori dell’autunno vorticavano senza sosta: marrone, giallo, rosso…ormai per lei erano un tutt’uno.
Si fermò un attimo, sentendo la testa girare per il troppo volteggiare. Aveva bisogno di un appiglio, ma era troppo lontana dalla panchina!
Si lasciò andare, almeno per terra sarebbe stata ferma.
Ma qualcosa arrestò la sua caduta.
‘Hop! Presa!’ Una voce dolce e divertita la colpì nel cuore, e Ran non ebbe bisogno di un solo secondo per riconoscerne il proprietario.
‘S-Shinichi!’ Mormorò, mentre lui la teneva saldamente tra le braccia, sorridendole birichino. ‘Che ci fai qui?’
‘Avevo finito i compiti…e poi sapevo di trovarti qui, romanticona!’ Sogghignò il ragazzo, arrossendo suo malgrado.
Eh sì, il riccio aveva proprio detto ‘M’ama’…
 
 
 


Eccomi, alla riscossa con una bella raccolta! XD Ispirata alle stagioni che passano, come questo autunno che arriva con un certo ritardo… ;)
Beh? Che ne pensate?
Dovrei aggiornare con una certa regolarità, tant’è che il secondo capitolo è già pronto ihihih
Un bacione a tutti! 

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Capitolo 2
*** Inverno ***






Inverno

La coperta

 

‘Shinichi!!’
Ran aveva appena aperto la porta di casa sua, trovandosi davanti uno Shinichi completamente zuppo da capo a piedi.
Facendolo entrare, la ragazza non poté fare a meno di notare quanto assomigliasse a un pulcino bagnato.
‘Brrr! Che freddo!’ disse il ragazzo, rabbrividendo per riscaldarsi.
‘Ma fuori c’è la tormenta! Non ce l’hai un ombrello tu?’ lo rimproverò con finta severità Ran, guardando fuori dalla finestra dove mille e mille piccoli fiocchi ghiacciati volteggiavano nel cielo ammantando la città.
Sorrise della candida bellezza della neve, ricordandosi solo dopo che l'amico aspettava dei vestiti asciutti. Corse in camera e recuperò un felpone che si scoprì essere di Shinichi stesso, che glielo aveva prestato una volta che era stata lei a presentarsi a casa sua tutta fradicia.
‘Che…dici…film?’ Propose il detective, bofonchiando con la testa ancora intrappolata nella felpa.
‘Ottima idea!’ esclamò lei entusiasta…avrebbe potuto chiedere di meglio?
Dopo aver riscaldato in poco tempo due tazzone di cioccolata, i due ragazzi si accoccolarono sul divano davanti alla tv accesa, con le tazze in mano e una coperta calda sulle gambe.
Shinichi in realtà sentiva i piedi gelati: aveva dovuto togliersi le sue calze, troppo bagnate, ma non ne aveva messe altre. E si sa che se hanno freddo i piedi, tutto il corpo ne risente! Ma non disse nulla, era un uomo lui…
Ad un tratto, accostando alle labbra la cioccolata fumante, sentì i piedi improvvisamente caldi. Ran li aveva circondati coi suoi, coperti da tenere calzine, approfittando della coperta che nascondeva ogni suo gesto.
Il ragazzo arrossì imbarazzato, pensando a un modo per allontanare quel dolce tocco da sè. Quando finì la sua tazza, si tuffò con le mani sotto la coperta, per riscaldarsi i piedi da solo.
Ran, intanto, fece la stessa cosa, anche se per aggiustarsi le calze che erano scivolate sulle caviglie scoprendole le gambe infreddolite.
Col risultato che le loro mani finirono irrimediabilmente per scontrarsi.
Il primo istinto di Shinichi fu quello di ritirarla, ma poi la sentì così morbida al tatto che non potè fare a meno di intrecciare le dita con le sue.
Senza guardarsi in faccia, i due fecero finta di niente, continuando a guardare il film.

Ma il sorriso sulle loro labbra non poteva certo essere frainteso.





Ed eccoci qui col secondo capitolo!! Il freddo inverno... spero sia stato di vostro gradimento!! ^^
Un grande grazie a Zonami84 e Shine_ che hanno commentato 'Autunno', e anche a tutti quelli che hanno solo letto!
Baci e abbracci ;)
izumi_curtis



EdEE 

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Capitolo 3
*** Primavera ***






Primavera
 

   Il soffione
   
 

 

‘Shinichi, metti subito via il pallone! Siamo venuti al parco per studiare, non per perdere tempo!’
La voce squillante di Ran attirò l’attenzione di alcuni bambini che si rincorrevano nel prato lì vicino. Ma non quella del diretto interessato.
‘Mmh? Sì, adesso smetto…’ Mormorò distrattamente il ragazzo in questione, senza smettere di palleggiare abilmente di fianco a lei.
'SHINICHI!'
'O-ok' Si affrettò a dire lui, temendo per la sua salute fisica.
E così si rimisero a leggere quel noiosissimo libro di filosofia, sdraiandosi a pancia su sull'erba fresca, l'uno di fianco all'altra.
Avevano atteso apposta l'arrivo della primavera per cominciare a uscire: i profumi e i colori rinati dalla stagione fredda rallegravano la città e soprattutto i parchi, che in quel periodo si affollavano spesso di studenti di ogni età.
Il sole cominciava finalmente a scaldare con i suoi raggi dorati, illuminando ogni cosa nella sua luce più bella.
Sì, per questo e per mille altri motivi, Shinichi e Ran erano insieme al parco quel pomeriggio.
Ma la concentrazione non era certo il loro forte.
'Attenzioneeee' Un urlo vivace li colpì in pieno, anticipando di poco l'atterraggio di un pallone da calcio proprio sul loro libro. Manco a dirlo, rimbalzò in faccia al povero Shinichi.
'Maledizione a quel...' Bofonchiò il detective liceale, massaggiandosi il naso e rilanciando via la palla.
'Sei il solito irritabile...ora stai fermo che guardo cosa ti sei fatto...' Mormorò sbrigativa Ran, prendendogli il viso tra le mani e avvicinando pericolosamente il suo.
Fu allora che Shinichi sembrò attratto da qualcosa e diminuì ancora di più la distanza tra loro. La ragazza, in tutta risposta, deglutì imbarazzata. Che stesse per...?
'Osserva, Ran! Un soffione!' Esclamò il ragazzo, sbilanciandosi su di lei per prendere in mano il fiore bianco e vaporoso.
Lo stesso tenero pensiero passò per la testa di entrambi, così chiusero gli occhi per esprimere il loro desiderio.
'Pronta?' Le chiese con dolcezza, fissandola intensamente. Lei annuì e insieme tornarono a concentrarsi sul fiore.
Un respiro profondo e... In breve, l'aria intorno a loro si riempì di soffice polline, che si disperse con leggerezza e allegria volteggiando nel vento.
Soddisfatti, si sorrisero imbarazzati, accorgendosi solo allora di essere di nuovo molto vicini. Le loro guance si tinsero presto di porpora.
'C-Cosa hai chiesto?' Domandò timidamente la ragazza.
'Non dovrei dirtelo...ma...' E così dicendo, le stampò un bacio sulla fronte e si alzò in fretta scappando via col pallone. Si voltò all'ultimo per urlarle: '...Ho chiesto di giocare a calcio!!'
E Ran, sentendo ancora chiaramente il tocco morbido delle sue labbra sulla fronte, sorrise radiosa. Aveva capito dentro di sè che Shinichi le aveva appena detto una bugia. 





E' arrivata la primaveraaaaaaaa...purtroppo, solo nella mia testa -.-
Eeeh, spero che questo capitolo sia stato di vostro gradimento ^////^ Sperem!
Ringrazio taaaantissimo Zonami84, _Diane_, Kishra, Dony_chan Seele. Le vostre recensioni mi ha reso più felice di quanto possiate immaginare ^^
Ovviamente, un abbraccio anche a chi legge!
Sob..non esiste una quinta stagione? Non voglio dover scrivere già l'ultimo capitolo....ç__ç
Vabeh, vorrà dire che appena finisco questa farò attivare il cervellino e ne sfornerò un'altra, sempre che a voi vada bene! ;)
Bene, allora ci vediamo all'estate! XD




 

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Capitolo 4
*** Estate ***


 



Ohi, ci siamo!!!  E' estateeeee
...sempre nella mia testa, ovviamente -.-
Eh, che dire. Prima di tutto, ringrazio tanto tanto tanto: SailorKilari, Seele, Zonami84, Dony_chan, Kishra, Shine_ che hanno recensito 'Primavera'. Non so come ringraziarvi, mi avete riempito di felicità sia per il fatto che mi avete seguito fino a qui, sia per le bellissime (no, ma che dico!) STUPENDE parole... Vi adoro!
E poi, ovviamente, ringrazio tutti quelli che hanno letto, preferito, seguito questa raccolta dai toni 'dolci'...almeno questo era l'intento! Ci sono riuscita?
Ai posteri l'ardua sentenza! Muahahahah
Ok, non vi tedierò oltre. Vi lascio alla lettura di questo capitolo caldo e colorato, con la promessa che tornerò veramente moooolto presto. Putroppo per voi ^^


Estate
 

Il campo di girasoli

 
 
 
Ran dormicchiava tranquillamente sul sedile posteriore della macchina, quando ad un tratto fu destata dalla voce del ragazzo seduto al suo fianco.
Ci mise qualche secondo a capire prima di tutto chi fosse, poi dove fosse e, infine, perché. Scosse un po’ la testa scompigliandosi i capelli e finalmente riuscì a ricordare.
‘Sì, sono Ran Mouri, nella macchina dei genitori di Shinichi, con i suddetti genitori e loro figlio accanto a me. Mi hanno invitato un paio di settimane a casa loro al mare…Tutto chiaro!’
Soddisfatta della conclusione, si voltò radiosa verso l’amico, che proprio in quel momento stava parlando a suo padre, tutto concentrato a guardare il paesaggio al di fuori del finestrino.
In un lampo, senza alcun motivo apparente, la ragazza ricordò l’ultima conversazione avuta con l’amica Sonoko, al telefono pochi giorni prima.
 
-Allora? Glielo hai già detto al tuo maritino?
-Shinichi non è mio marito! E poi cosa avrei dovuto dirgli?!
-Uff…sei sempre la solita! Dai, devi dirgli che ti piacciono i girasoli e vorresti che te ne regalasse uno come regalo d’addio prima delle vacanze estive!!
-Sonoko! Non direi mai a Shinichi una cosa così…stupida. Non voglio elemosinare regali da lui…
-Come vuoi, ma io ti ho avvertita: se lui si trova qualcun’altra, quest’estate, non venire a piangere da me!
 
Umh. Ecco, quest’ultima frase non l’aveva lasciata di buon umore. Nell’ultima settimana, la prima di vacanze dopo la fine della scuola, non aveva fatto altro che tormentarsi su una possibile fidanzata del detective.
Poi, d’un tratto, proprio lui l’aveva chiamata per chiederle di andare un paio di settimane da loro. Come rifiutare? La luce piena del sole, il caldo, i vestitini corti e colorati, i sandali ai piedi, la sabbia tra le dita e soprattutto… Shinichi in costume da bagno. Ran arrossì solo all’idea.
Ma la voce del ragazzo la distrasse di nuovo dai suoi pensieri.
‘Oh, papà, qui è perfetto. Possiamo fermarci un attimo?’ Chiese tranquillamente l’amico ai genitori.
‘Certo! – rispose allegramente la madre – Ma non metteteci molto!’
La macchina accostò sul ciglio della strada, mentre Shinichi scendeva per andare ad aprire la portiera a Ran. ‘Forza, polenta! Che aspetti?’ Le chiese lui, divertito, notando l’espressione sorpresa della ragazza, che non capiva.
Shinichi la portò dall’altra parte, mostrandole la meraviglia sotto i loro occhi.
Quasi luccicante sotto l’intensa luce solare, il vivo colore dorato dei petali mossi dal vento, un vasto campo di girasoli si estendeva davanti a loro.
Scesero pian piano la collinetta, arrivando al limitare del campo.
Ran osservava estasiata. Lentamente si avvicinò e fece scorrere con dolcezza una mano sul lungo stelo del fiore tanto amato.
Quella era l’estate: con la persona che più amava al mondo, davanti a un tale spettacolo naturale. Il calore estivo che le entrava nella pelle, donandole un’energia nuova. Il cielo terso e blu, sopra di loro, macchiato qua e là dalle nuvole ballerine.
‘M-Ma come facevi a sapere che…’ Balbettò lei, ma Shinichi non le diede il tempo di finire la frase. ‘Quindicesimo giorno di terza elementare. Tu hai detto che “ami i girasoli, perché ti ricordano l’allegria dell’estate appena cominciata”’ Pronunciò con enfasi, citando a memoria le sue esatte parole. Osservò la sua reazione ridacchiando compiaciuto. Non poteva certo immaginarsi il tumulto di sentimenti che aveva appena scatenato nel cuore infiammato dell’amica!
Ma ancora una volta non le lasciò il tempo per pensare. Tese una mano aperta verso di lei, sussurrandole con dolcezza: ‘Allora, te la fai una corsa con me in questo campo di girasoli?’. Ran non ebbe che la forza di annuire, poggiando la mano tremante sulla sua, che la strinse intensamente.
Shinichi la guardò dritta negli occhi e con fare complice, cominciò: ‘Uno…due…’
‘TRE!’ Gridarono insieme, cominciando a correre in mezzo agli steli che si stendevano verso il cielo. Anzi no, non correvano. Volavano, sferzando il vento che correva loro incontro. Insieme, liberi come uccelli in volo. 




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