Oltre l'amicizia

di Long live Harry Potter
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Lista capitoli:
Capitolo 1: *** Primo capitolo. ***
Capitolo 2: *** Secondo capitolo. ***
Capitolo 3: *** Terzo capitolo. ***
Capitolo 4: *** Quarto capitolo. ***
Capitolo 5: *** Capitolo cinque. ***
Capitolo 6: *** Capitolo sei. ***



Capitolo 1
*** Primo capitolo. ***


Sono iscritta da poco in questo sito, e questa è la mia prima FanFiction.
Spero ne sia valsa la pena, commentare in tanti, un bacio
Marry.
	
Primo capitolo.
Sono passati sedici anni dalla mia nascita anche se ne dimostro almeno venticinque.
Quel giorno ero uscita di casa, dopo aver salutato mamma Bella, e papà Edward.

Mi ero diretta dal mio migliore amico Jacob Black.

"Ehi, Jack!" urlai io fuori dalla casa. Sentii la porta aprirsi e da lì uscì il mio amico.

"Bimba! Che ci fai qui? Oggi dovevo venire io da te." disse Jacob con aria assente.

"Lo so, ma volevo vederti. Sai, è da un po' che non andiamo a caccia insieme."

"Ma lo sai che i tuoi non ti lasciano venire, te lo hanno vietato!" Jacob mi guardava.

Io mi avvicinai a lui e gli presi la mano, poi con il mio dono feci cambiare idea a Jake.

"Oh, fa niente. Andiamo, dai." disse lui, col sorriso in volto.

Avevo un dono potentissimo ma ancora non sapevo controllarlo perché il più delle volte mettevo in testa alle persone idee brutali.

C'addentrammo nella foresta dietro casa di Jake e io cominciai a correre più veloce della luce.

A fine giornata, io stavo mangiando un coyote e lui una volpe di grandi dimensioni.

"Dovremmo farlo più spesso, Jake." gli dissi guardandolo negli occhi. Sapevo benissimo di provare qualcosa per lui.

In fondo, Jacob, mi è sempre stato accanto fin da quando son nata.

Ogni giorni stavamo insieme, non un giorno di meno. Ma da qualche settimana il comportamento di Jacob mi turbava.

Non sapevo cosa gli stesse succedendo. Ma sapevo solo una cosa, non volevo perderlo.

"Dai bimba, ora ti accompagno a casa se no Ed e Bella mi uccidono." ridemmo di buon gusto, ci ripulimmo e ci rimettemmo in cammino.

Dopo cinque minuti fummo arrivati.

"Grazie per la bella giornata Jake, mi diverto sempre con te. Ti voglio bene."

Sciolto l'abbraccio, entrai in casa.

Sentì mia madre venirmi incontro.

"Dove sei stata!? Eravamo in pensiero per te, Renesmee!" disse mia madre, corrucciata.

Poi arrivò mio padre che le mise una mano sulla spalla che la fece tranquillizzare.

"Dai Bella, sarà stata con Jacob. Che sarà mai, calmati ora." mia madre si rilassò e mi disse di andare in camera mia.

Mi sdraia sul letto a pensare al mio amico del cuore.

Volevo bene a Jake, ma sentivo qualcosa di più dell'amicizia. Per quella sera ci dormì su.
 


Allora, come vi sembra la mia prima storia?
Che dite devo andare avanti?
Fatemelo sapere, vi prego, è molto importante per me
sapere il giudizio altrui.
Me lo date il permesso di continuare?
Un bacio
Marry.

 

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Capitolo 2
*** Secondo capitolo. ***


Spero che il primo capitolo vi sia piaciuto.
 
 
Secondo capitolo
 
 Il giorno dopo mi svegliai con un dolore atroce dietro al collo. -Cervicale- pensai.

Mi stiracchiai e mi tirai su dal letto. Avevo una gran voglia di vedere il mio migliore amico, ma per ora pensavo solo alla colazione.

In fondo ero per metà umana quindi potevo anche mangiare cibo umano. 

Mi avviai in cucina e aprii il frigo.

"Amore, sei già sveglia?" era mia madre.

Mi girai di scatto e feci un grande sorriso alla mamma ancora scombussolata per essersi svegliata presto.

"'Giorno anche a te, mamma. Sono già sveglia perché avevo i crampi alla pancia, sai qualcuno ieri sera mi ha mandata a letto senza cena." dissi, anche se la sera prima mi ero già saziata con il coyote.

Volevo farla sentire in colpa, solo un tantino.

"Oh, amore, perdonami. Ero arrabbiata e non ci ho pensato. Scusami. Tuo padre, lo hai visto?" mi domandò.

Presi il latte dal frigo, una ciotola dall'armadietto e i cereali, poi mi sedetti sul tavolo al centro della cucina e dissi:

"No, non l'ho visto. Sarà a cacciare.." risposi io tutta compiaciuta.

Chiusi gli occhi per una decina di secondi e poi iniziai a mangiare.

Mia madre uscì dalla stanza e tornò in camera sua.

Dopo aver finito di mangiare andai a sciacquarmi il viso e mi misi addosso un vestito fresco e pulito.

Raccolsi i capelli in una treccia e uscii di casa per andare a trovare gli zii e i nonni che abitavano di fianco.

"E' permesso? Nonna Esme? Zia Alice?" sentii un rumore dal piano superiore e salii le scale.

Vidi zia Rosalie e Emmett avvinghiati mentre lottavano per guadagnarsi la colazione, appena catturata.

Li salutai con la mano e proseguì la camminata. Trovai Alice.

"Tesoro della zia! Tutto bene?" stava guardando delle foto incorniciate. Era Jasper.

Era partito per via dei Volturi. Lo avevano ricattato.

Se non sarebbe andato con loro, quest'ultimi mi avrebbero uccisa e con me mia madre e mio padre. Zio Jasper non lo avrebbe permesso, così li seguì.

Zia Alice stava male, in fondo stavano insieme da parecchio tempo e tutti e due si amavano follemente.

In poche parole erano un po' nonno Carlise e nonna Esme. L'abbracciai e le asciugai la finta lacrima.

Non poteva piangere, ma potevo benissimo sentire il calore della limpida, salata lacrima che pendeva dalle sue ciglia.

E potevo sentire, nella mia immaginazione, il cuore pulsare velocemente. Un cuore che batteva per il suo uomo.

Salutai tutti e tornai in casa mia. Potevo sentire l'odore di lupo, l'odore del mio lupo.

E difatti eccolo seduto sul divano a ridere con mia madre mentre guardavano dei video alla TV.

Un moto di gelosia mi fece diventare tutta rossa in viso, digrignai i denti e un rumore aggressivo, come un leone, uscì dal mio corpo.

Si girarono e Jake mi trapassò col suo sguardo innocente. Non potevo permettergli di coccolarsi anche mia madre!

Sapevo benissimo che aveva avuto l'imprinting con me, ma un tempo era innamorato di mia madre.

Piantai i piedi sulle mattonelle e sbuffai. Salii le scale di corsa e mi abbandonai sul letto.

Sentivo mia madre sotto "E' colpa mia, scusami. Vai a consolarla." poi sentii i passi di Jacob.

Non volevo ascoltarlo, chiusi a chiave la porta.

"Sparisci, Jake." sentii bruciarmi gli occhi perché non volevo che le lacrime mi bagnassero il viso, ma vinsero loro.

Mi misi supina sul letto e mi lasciai trasportare dalle lacrime, finché non mi addormentai. 
 
 
Aspetto molti commenti o recensioni. Spero vi sia piaciuto, un bacio
Marry.

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Capitolo 3
*** Terzo capitolo. ***


 
Ecco il terzo capitolo, buona lettura.

Arrivò un nuovo giorno.

Ma il sole ancora non si faceva vedere.

Si nascondeva dietro le nuvole.

Mi rigirai nel letto, pensando a quanto fossi stata crudele con Jacob. Non avrei voluto trattarlo così. Ma in fondo, pensavo che se lo meritasse.

Mi stiracchiai e scacciai dalla mente quelle immagini. Scesi le scale e andai a fare colazione. Vidi che c'era mio padre.

"Buongiorno, papà." dissi io, con tutta calma. Il giorno prima non lo avevo visto, mi mancava un po' stare con lui.

E' sempre stato fuori, per cacciare, oppure dai nonni. Non stavamo mai assieme. Ma sapevo che mi voleva bene, e che mi difendesse sempre e da tutti.

"'Giorno, Renesmee." mi rispose, con lo sguardo perso nel vuoto, era triste anche lui per zio Jasper.

Non gli diedi retta e mangiai un frutto. Uscii, col frutto in mano, nella veranda. Respirai aria pulita, buona... e di lupo! Intravidi Leah Clearwater. Cosa voleva?

La guardai e lei contraccambiò.

"Ciao Esme." mi disse lei, usando il diminutivo del mio nome. Non volevo che lo stroncassero, ma lì, non le diedi retta. Volevo sapere cosa volesse, e soprattutto cosa volesse da me.

"Ciao Leah."

"Jacob vuole parlarti e, siccome è uno sfaticato che detta legge.." si mise a ridere e io la imitai.

".. ha chiesto se potevo venire a chiamarti. Beh, eccomi qui. Tu, vuoi venire, o preferisci stare a casa per un pigiama party?" mi disse guardandomi dalla testa ai piedi.

"Vengo." grugnii guardandola male. L'ho sempre detestata perché, da quanto mi ha raccontato la mamma, ha sempre odiato l'amore che provava Jacob per lei.

Finii di mangiare e poi andai a lavarmi e vestirmi.

Mi avviai a casa Black. Bussai due volte e poi Jacob mi aprì. Ormai in quella casa ci abitava solo lui. Il padre, Billie, era morto. Mi dispiaceva perché era il migliore amico di nonno Charlie.

"Che vuoi?" gli dissi guardandolo in malo modo.

Lui si scansò e mi fece segno di entrare. Mi accomodai sul divano e aspettai che Jake cominciasse a parlare.

"Mi dispiace per ieri sera, Renesmee, ma credimi non è quello che pensi tu!" mi disse con un tono dolce.

"Lo so, ma mi sono fatta prendere dalla gelosia. Lo so che un tempo amavi mia madre, non sono stupida.." le mie guancie cominciavano a diventare due pomodori.

"Ascoltami. Io ho avuto l'imprinting con te, mi capisci?! Non posso amare un'altra. Il mio cuore appartiene a te, in un certo senso." certo che capivo.

Non sono scema!  Ma il punto è che non mi aveva ancora dimostrato ciò che mi stava affermando.

"Ok, Jake. Allora se è così, provalo!" gli urlai contro.

Lui mi guardò, esitò un secondo e poi prese il mio volto tra le sue mani e mi scoccò un bacio sulle labbra.

Le sue erano così morbide, d'un tratto l'odore di lupo scomparve e sotto al mio naso sentivo solo il profumo di Jacob. Il mio Jacob. 

 

Spero che anche questo capitolo vi sia piaciuto. Un bacio,
la vostra Marry.

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Capitolo 4
*** Quarto capitolo. ***


Ecco un nuovo capitolo, scusate l'attesa. Spero mi perdonerete. Un bacio
Marry.


Quarto capitolo.
 Sentivo il rumore del vento che mi muoveva i capelli.
Non capivo se ero fuori o dentro casa. Sentivo soltanto quell'arietta delicata che m'accarezzava la fronte e il braccio. Mi rigirai e toccai qualcosa.
-Oh mio dio! Ma è Jacob!- pensai tra me e me. Si, ero proprio nel letto, con Jacob al mio fianco.
Cercai di ricordare, ma nella mia mente si presentavano solo dei Flashback continui.
Mi ricordavo solo che la sera prima avevo chiesto a Jake di baciarmi in poche parole e lui l'aveva fatto.
Mi alzai, e mi coprii con le coperte, non volevo svegliarlo. Troppo tardi.

"Ehi, bimba. Che ci fa.. oh mio dio!" anche lui era stupito? Ma come era possibile?
Nessuno dei due si ricordava qualcosa. L'unica cosa reale e nitida era che eravamo andati a letto insieme.

"Si.. anche io non so cosa dire." gli dissi con tutta calma. Ma dentro di me ero agitatissima.
E se facevo la fine di mia madre? Per una stupida notte! Niente precauzioni. -Baam! E rimango incinta.- pensai nervosa.
Non ero dell'umore giusto per parlare così uscii dalla stanza e andai in bagno. Mi bagnai la faccia e mi guardai allo specchio.
-Che cosa hai fatto, Renesmee? Come ti è saltato in mente?!- ero arrabbiatissima con me stessa.
Ma nello stesso tempo ero felice perché avevo scoperto che Jacob mi amava seriamente come io amavo lui. Uscii dal bagno e mi piazzai davanti a Jake.

"Ok. L'abbiamo fatto, bene. Anzi male! Ma, potrebbe non esser successo niente. Magari tu non sei.. come dire.. fertile?" mi guardò con un aria perplessa.
Lo avrei fatto anche io. Mi guardò e annuì con la testa.

"Forse.. o forse no." aggiunse.

"Oddio, sono in ansia. Ma come è potuto succedere! Era tutto così nitido e poi è sparito tutto dalla mia vista. E' diventato buio. Insomma mi hai baciata e poi mi sono risvegliata nel tuo letto! Come me lo spieghi?" gli dissi urlando.
Ma sapevo che non era colpa sua, in fondo nemmeno lui ne stava capendo qualcosa. Mi perforò con il suo sguardo da innocente bambino e mi prese la mano.
La mise al petto e disse con tutta dolcezza: 

"Qualunque cosa succederà, io ti starò vicino sempre. Non ti lascerò mai correre dei rischi per colpa mia, Renesmee." mi veniva da piangere.
Lui era alto e dovevo alzare la testa per vederlo, così mi appoggiai al suo petto e gli dissi grazie.
Tornata a casa, non volevo dirlo ai miei ma comunque ero stata fuori tutta la notte. Dovevo dare delle spiegazioni.

"Mamma, papà sono a casa." sussurrai, nella speranza che non mi sentissero. Vidi mio padre camminare tranquillamente verso di me, con uno sguardo assente.

"Dove sei stata tutta la notte, Renesmee?" mi chiese mio padre. Io lo guardai aspettandomi di vedere la mamma arrivare ma non ce n'era traccia.

"La mamma dorme, ora dimmi dove sei stata." mi disse con tutta calma.

"Da Jacob. Stavamo guardando un film e ci siamo addormentati. Mi sono svegliata quando era già giorno, volevo avvisarvi ma non ho fatto in tempo. Scusami." dissi mentendo spudoratamente.

"Ok. Ora vai a svegliare la mamma, le ho detto che stavi dormendo in camera tua e che sei rincasata dopo che si è addormentata." mi disse con tutta naturalezza.
Mio padre aveva mentito a mia madre? Com'era possibile? Il loro rapporto si basava sulla fiducia, non sulle menzogne. Però non potevo lamentarmi, almeno non mi sarei dovuta sorbire la ramanzina della mamma.
Dopo averla svegliata, andai in camera mia e pensai a cosa avrei fatto da lì fino ai prossimi giorni. E se qualcosa stava crescendo dentro la mia pancia. 


Spero, come sempre, che questo capitolo vi sia piaciuto.
Domani ne posterò un'altro. Aspetto vostre recensioni, un bacio
Marry.

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Capitolo 5
*** Capitolo cinque. ***


Buona lettura

 Capitolo cinque

Passarono cinque giorni dall'ultima volta che vidi Jacob.
Non avevo ancora detto niente ai miei genitori che avevo fatto l'amore con lui, e finché non avrei scoperto se fossi incinta o no non avrei detto niente.
Dopo aver pranzato mia madre mi scrutò dalla testa ai piedi.

"Nessie, hai un'aria strana da un paio di giorni. Mi dici cosa succede?" mi chiese mia madre perforandomi con lo sguardo.
Non potevo dirle la verità. La fronte mi sudava, dovevo sviare l'argomento.

"Penso di aver preso la febbre. Quando mi sono addormentata da Jake, la finestra era aperta e magari ho preso un colpo d'aria." mentii.

"Sei sicura?" non riuscivo a non menitire a mia madre! Cosa potevo fare? Poi mi squillo il telefono. Uno squillo. Mia madre ancora aspettava una risposta. Secondo squillo.

"Che fai non rispondi?" lasciai andare l'aria che avevo trattenuto e feci un sospiro di sollievo. Presi il telefono e risposi. Era Eireen, la mia migliore amica.
Restai al telefono con lei per un'ora e quindi mia madre se n'era andata. Mi vestii comoda e uscii per vedermi con Jacob.
Avevo un po' di ansia, ma volevo vederlo. Mi mancava.
Mi chiusi la porta alle spalle e m'incamminai. A d'un tratto sentì una fitta lancinante alla pancia. La massaggiai e vidi che mi era cresciuta! Mi prese il panico.
Corsi da Jacob e bussai più volte alla porta.

"Ehi ehi, arrivo!" sentì la sua voce. Poi mi aprì la porta e vide la mia faccia sconvolta.

"Che è successo, bimba?" alzai la maglietta e gli mostrai la mia pancia non più piatta. Lui sussultò e mi abbracciò.

"Dobbiamo andare da Carlise e subito!" mi disse Jacob scuotendomi. Mi prese il viso e mi diede un bacio. Lo amavo, e quindi dovevo ascoltarlo.
Dieci minuti più tardi eravamo a casa dei mie nonni e li trovammo, insieme ai miei zii, riuniti al tavolo in mezzo alla sala.
Li guardai, uno ad uno. Provai un senso di deja vu. Avevo solo sedici anni, diamine. E già aspettavo un bambino, o un lupo-bambino.
Mi avvicinai a mio nonno e gli sussurrai all'orecchio che forse ero incinta. Lui mi fulminò con lo sguardo e poi mi prese per il braccio e mi portò in una stanza da soli.

"Renesmee! Ma come ti è saltato in mente?! Lo sai come potrebbe andare a finire. Potresti... potresti morire. Non sai cosa ti sta crescendo in pancia!"

"Ma nonno, è successo tutto così in fretta. Io non volevo neanche che succedesse. Oddio, non so cosa fare." mi misi a piangere, mi sentivo nuda.
Avevo ammesso tutte le mie colpe e ora mi sentivo nuda.
Dissi a Carlise che, nonostante tutto, volevo tenerlo. Era già diventato parte di me. Lo avevo sentito muoversi. Mi resi conto che quella fitta era stato provocato da lui. O da lei.
E mi ero anche messa in testa che dovevo dirlo ai miei, ovviamente con Jacob. Tornammo a casa e mi fermai davanti alla porta.
Presi la mano di Jacob e gli sussurrai all'orecchio: "Comunque vada mi starai accanto, sempre?"
Lui mi guardò negli occhi e disse: "Sempre."

Entrammo con passi pesanti in casa, e vidi mio padre seduto sul divano con i pugni sulle ginocchia. Sapeva tutto. Mia madre era in cucina, la sentivo che preparava la cena.
La chiamai e le dissi di venire in sala.

"Che succede? Oh, ciao Jacob. Ti fermi a cena?" disse con gentilezza lei. Non arrivarono risposte. Mia madre mi guardò gli occhi e io feci un cenno col capo al divano e lei si sedette.

"Mamma papà, vi dobbiamo dire una cosa." presi tutto il fiato che avevo nel corpo e cominciai a raccontare tutto.

"Tu.. tu mi vuoi dire che sei rimasta incinta? Una volta, senza precauzioni, e rimani incinta! Jacob ma come hai potuto?! Sai a cosa potrebbe andare incontro? Lo sai vero? Tu mi hai vista!" Sbottò mia madre.

"Bella io non sono un succhiasangue! Sono un lupo, può anche non succedere ciò che a te è accaduto! Ora, calmiamoci, e prendiamo in considerazione l'idea di Renesmee."
Mi guardarono tutti e tre e così dissi che volevo tenere il bambino.
Andarono fuori di testa, soprattutto mio padre. Ma io non volevo ascoltarli. Il bambino lo avrei tenuto e nessuno mi avrebbe fatto cambiare idea.



Spero che questo capitolo vi sia piaciuto, purtroppo domani dovrò partire e tornerò a fine agosto
quindi dovrete aspettare un bel po' per gli ultimi due capitoli. Un abbraccio
Marry.

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Capitolo 6
*** Capitolo sei. ***



Scusate la tanto attesa. Ho avuto vari problemi in famiglia ma cercherò di farmi perdonare.
Buona lettura.


Mi svegliai in balia di crampi e giramenti di testa. Avevo la nausea e dolori in tutto il basso ventre.
Non capivo cosa mi stesse succedendo. Per non fa preoccupare mamma corsi a casa di Jake.

"Che succede, Reneesme?!" mi chiese turbato Jacob. Io gli dissi ciò che mi era accaduto e lui si preoccpò più di me. Brutta scelta andare da lui.
Mi portò, in macchina, dal nonno Carlise per farmi visitare.
Uscimmo di lì due ore dopo. C'erano anche i miei, li aveva chiamati Jacob. Altra pessima scelta.

"Tesoro, stai bene ora? Ma perché non ci hai chiamati, sciocchina." mi dissero i miei.

"Non volevo farvi preoccupare e poi so che siete contrari nel tenere il bambino quindi mi avreste sgridata nuovamente."
Annuirono entrambi e poi loro tornarono a casa lasciandoci soli.

"Scusa Jake, non dovevo metterti in questa brutta situazione. E' tutta colpa mia. Il bambino. L'amore che provo per te. Io!" dissi il tutto quasi piangendo.

"Non dire così, bimba! Non è colpa tua, è capitato. E ormai dobbiamo tenerlo, saremo in grado di gestire questa situazione insieme, te lo prometto.


Passarono quattro mesi e tutto procedeva alla perfezione.
Il bambino sta bene, ha un mese ora, e io e Jacob abbiamo deciso di chiamarlo Teddy. Il nostro piccolo Teddy.
Per ora non c'erano tracce di licantropia nei suoi atteggiamenti. Ma non si sa mai, potrebbe prendere il caratteraccio del padre.
Io amavo Jacob e lui amava me. Jasper venne liberato e tornò dalla sua amata Alice.
La famiglia era tornata unita, con l'aggiunta di un nuovo membro.


Spero che vi sia piaciuto tutto, dal primo capitolo all'ultimo.
Commentate in tanti, un abbraccio Marry.

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